Upload
others
View
3
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
IL PICCHIO
Cosa sta accadendo in Ucraina? Da circa cinque mesi questo
stato dell’ Europa dell’est è sconvolto da una grande crisi. Nel
novembre dello scorso anno a Kiev sono scoppiate una serie di
rivolte contro la politica del presidente filorusso Yanukovich.
Queste manifestazioni si
sono estese a tutto il paese
che oggi è diviso tra chi
vuole entrare a far parte
dell’Unione Europea e chi
invece vuole entrare a far
parte della Federazione
russa.
Per capire quello che sta
succedendo, è necessario
prima di tutto ricordare
alcuni momenti importanti
della storia di questo pae-
se. L’Ucraina diventa indi-
pendente nel 1991; prima
di quella data, faceva par-
te dell’URSS. (continua a
pag.2)
Giulio Piccolin
N° 54 APRILE 2014
ISTITUTO COMPRENSIVO “GIANNI RODARI” SANTA GIUSTINA (BL)
Direttore Giulio Piccolin
Redattori: Elena Badole, Alessia Buoso, Romina Centeleghe,
Simone Ceol, Riccardo Dal Castel, Alessia Giazzon, Alessandro Giotto,
Alessia Lucchetta, Beatrice Sacchet, Alice Scapolan, Zaccaria Scot.
Docenti responsabili: Rossella Bonora e Sabrina Iotti
Editoriale
Ben ritrovati lettori de Il Picchio!
Una nuova redazione ha scri-
bacchiato articoli tutti da legge-
re. Volete qualche anticipazio-
ne? Abbiamo scelto di raccon-
tarvi non solo fatti leggeri, ma
anche notizie importanti e inter-
nazionali. Ci siamo chiesti che
cosa sta accadendo in Ucraina
e se le grandi potenze riusciran-
no a trovare un compromesso.
Poi parleremo di Olimpiadi in-
vernali, cyber bullismo, uscite
didattiche interessanti, sport e
musica. I giornalisti de Il Picchio
hanno ancora una volta speri-
mentato le leggi della scienza.
Non mancheranno Gli enigmi
di Mr. Segugio che voi lettori
dovrete risolvere.
Non vi nascondo che nella re-
dazione c’è una grande voglia
di VACANZE ESTIVE! Per fortu-
na non manca molto tempo alla
fine e noi promettiamo di conti-
nuare a tenervi aggiornati su
ciò che succederà!
Spero che le notizie di questo
numero vi entusiasmino ... alla
prossima!
Giulio
Approfondimenti p. 2
Notizie dall’Istituto p. 9
Picchio scientifico p.24
Picchio in musica p.27
Picchio sportivo p.30
Picchio in gioco p.34
Gli enigmi di Mr. Segugio p.35
Sommario
Ucraina divisa
Pagina 2
APPROFONDIMENTI
L’indipendenza non ha risolto i
problemi di questo stato, anzi
lo ha diviso ancora di più tra
coloro che vogliono avvicinarsi
ai paesi occidentali e chi vuole
stringere un legame più forte
con la Russia. La parola Ucraina
significa “confine”, infatti è un
territorio di frontiera tra la
Russia e il resto dell’Europa. La
popolazione non è omogenea:
il 78% è composta da ucraini,
mentre il 17% è russo. L’etnia
russa è concentrata soprattutto
in Crimea e nelle regioni
orientali. Questa situazione è
p r e c i p i t a t a q u a n d o i l
presidente Yanukovich ha
cercato di stringere accordi
economici con la Russia invece
di avvicinarsi all ’Unione
Europea. A Kiev e in altre città
del paese sono scoppiate delle
proteste che il presidente ha
represso con la violenza. La
parte orientale dell’Ucraina e in
particolare la Crimea ne ha
approfittato per chiedere
l’indipendenza da Kiev.
Il referendum del 16 marzo ha
stabilito l'annessione della
Crimea alla Russia con il 96,6 %,
di voti favorevoli. Il parlamento
russo ha proclamato la
Repubblica di Crimea come
Stato indipendente. Il
parlamento di Crimea ha
inoltre chiesto a Mosca di fare
entrare la loro repubblica
nell’ONU in qualità di nuovo
soggetto della Federazione
Russa.
Le lancette sono state spostate
in avanti di due ore, perché dal
30 marzo la Crimea ha lo stesso
fuso orario di Mosca.
Questo voto però è considerato
illegittimo sia dal governo di
Kiev sia dall'Unione Europea.
Anche il presidente americano
Obama ha respinto il risultato
del referendum e ha definito le
azioni di Mosca e del
presidente russo Putin
pericolose. Una decisione
importante è stata presa: la
Russia è fuori dal G8 (la
riunione degli 8 paesi più
industrializzati del mondo) che
ovviamente diventerà il G7.
Ma perché c’è tutto questo
interesse per l’Ucraina?
Naturalmente ci sono in ballo
interessi economici che
riguardano soprattutto i
gasdotti e gli oleodotti che
riforniscono l’Europa
occidentale, in particolare Italia
e Germania. I rifornimenti
arrivano non solo dalla Russia
ma anche da Libia e Algeria,
ma la Russia, in quanto primo
produttore al mondo di gas
naturale, resta il maggior
fornitore. Il gas russo arriva
attraverso la Bielorussia e
soprattutto l’Ucraina (circa
l’80%).
Per ridurre la dipendenza dalla
Russia, sono in fase di
progettazione tre nuovi
gasdotti: il primo partirebbe da
San Pietroburgo e
raggiungerebbe la costa nord-
orientale della Germania
passando per il mar Baltico; il
secondo dovrebbe collegare la
Russia con la Bulgaria e
l’Ungheria, passando sotto il
Mar Morto; il terzo dovrebbe
portare in Europa il gas
2
Pagina 3
APPROFONDIMENTI
Nel mese di febbraio le classi se-
conde hanno incontrato nella
sala comunale della piscina la
polizia postale e il corpo dei cara-
binieri di Feltre e di Santa Giusti-
na. Durante gli incontri le forze
dell’ordine ci hanno spiegato i
numerosissimi rischi legati
all’utilizzo di internet, dei social
network e delle chat.
L’argomento che ci ha più inte-
ressato è stato il cyberbullismo. Il
cyberbullismo è l’ insieme degli atti di bullismo
compiuti tramite mezzi di comunicazione elet-
tronici come e-mail, blog, siti web, cellulari, so-
cial network. Spesso questi mezzi sono utilizzati
da bulli anonimi per diffamare e insultare. I
cyberbulli riescono anche a rubare l’identità e il
profilo di altri, o ne costruiscono di nuovi per
mettere in imbarazzo la vittima.
Le forze dell’ordine ci hanno spiegato che que-
sto è un rischio reale soprattutto tra noi ragazzi.
Molti bambini e adolescenti navigano in
internet senza la presenza dei genitori, visitano
siti non adatti alla loro età, scambiano video o
foto anche per prendere in giro qualcuno. Con
computer e smartphone i cyberbulli possono
colpire 24 ore su 24, raggiungendo facilmente
le loro vittime, che a volte soffrono così tanto da
suicidarsi. È importante sapere che queste azio-
ni sono dei veri e propri reati!
Per promuovere un uso sicuro e responsabile
delle tecnologie on-line e dei telefoni cellulari,
l’11 febbraio è stato celebrato il Safer Internet
Day, la giornata europea dedicata alla sicurezza
in rete dei ragazzi, con il tema Costruiamo insie-
me una rete migliore.
Noi pensiamo che, quando si accede ai social
network o si utilizza uno smartphone, bisogna
pensare bene a quello che si pubblica, perché
una qualsiasi frase o immagine difficilmente po-
trà essere cancellata.
I social network, le e-mail e i blog sono nuovi
mezzi di comunicazione utili e divertenti per
scambiarsi opinioni, foto, video … ma bisogna
stare sempre allerta e usarli in modo corretto!!!
Romina Centeleghe Elena Badole
Occhio ai cyberbulli!
dell’Azerbaijan e dell’Iran attraverso la Turchia e
la penisola Balcanica. Negli ultimi giorni il presi-
dente Putin ha dichiarato che l’Ucraina è
sull’orlo di una guerra civile, soprattutto dopo il
blitz delle forze armate nell’Est dell’Ucraina con-
tro i filorussi. La vicenda non si è ancora conclu-
sa ma vi terremo aggiornati.
Giulio Piccolin
Pagina 4
APPROFONDIMENTI
Indagine sulle nostre abitudini alimentari
Un’alimentazione sana ed equilibrata è fondamen-
tale per crescere e mantenersi in salute. Osservan-
do la piramide alimentare, possiamo notare che
oggi gli alimenti considerati più importanti e che
non devono mai mancare sulle nostre tavole sono
frutta e verdura che dovremmo consumare almeno
5 volte al giorno. Noi giornalisti de Il Picchio abbia-
mo deciso di fare una piccola indagine sulle abitu-
dini alimentari dei rodarini, ponendo a tutti gli alun-
ni cinque domande. Ecco a voi i risultati.
La mattina fai colazione?
si
no
qualche volta
Il 79% dei ragazzi interpellati fanno cola-
zione tutte le mattine, il 15% soltanto qual-
che volta e il 6% non fa colazione.
Se fai colazione che alimenti mangi?
latte o thè
biscotti o merendine
frutta o yogurt
cereali
Il 52% di coloro che fanno colazione con-
suma preferibilmente latte o thè, il 23%
biscotti o merendine, il 17% cereali e l’8%
frutta o yogurt.
Di solito fai merenda con
un alimento preparato a
casa
un alimento
confezionato
frutta o yogurt
Il 48% dei ragazzi per merenda consuma
un alimento preparato a casa, il 36% un
alimento confezionato e il 16% frutta o
yogurt.
Pagina 5
APPROFONDIMENTI
nel tuo pasto principale mangi prevalentemente
pane o pasta
carne o pesce
uova o formaggio
Il 72% dei ragazzi mangia prevalente-
mente pane o pasta, il 24% carne o pe-
sce e soltanto il 4% uova e formaggio.
Frequenti fast-food?mai/quasi mai
una volta al mese
2/3 volte al mese
1 volta alla settimana
più di una volta alla
settimana
Il 67% dei ragazzi non frequenta quasi
mai fast-food, il 21% una volta al mese,
il 10% 2 o 3 volte al mese e l’1% una o
più volte a settimana.
Dall’indagine compiuta nella nostra scuola possiamo osservare che, in linea di massima, i ragazzi
seguono un alimentazione abbastanza sana.
Alessia Lucchetta
Pagina 6
APPROFONDIMENTI
Se volete scoprire come i rodarini hanno festeggiato il carnevale, correte a
pagina 9!!!
Carnevale
Come tutti voi saprete, il carnevale è una festa fatta
di scherzi e grande divertimento che precede la
Quaresima. L’etimologia della parola carnevale è
molto discussa. Questo termine potrebbe derivare
dall’espressione latina carnem laxare, un invito a
non mangiare carne.
Questa festività è caratterizzata da maschere, trave-
stimenti, carri e dolci caratteristici come i crostoli. Le
maschere tipiche del carnevale entrarono a far par-
te della tradizione alla fine del XVI secolo con la
commedia dell’arte, in cui i personaggi prendono
forma e vengono caratterizzati nel linguaggio.
Tra le maschere più conosciute
c’è il famosissimo Arlecchino
che in teatro rappresentava il
servo del padrone e il suo no-
me precedente era Zanni, nati-
vo di Bergamo; inizialmente
parlava il suo dialetto poi quello
veneziano un po’ più dolce.
L’aspetto divertente di questo
personaggio è l’abito multicolo-
re!
Anche nella nostra zona ci sono personaggi carat-
teristici. Nel carnevale della Val Comelica vi sono
delle ma-
s c h e r e
protagoni-
ste delle
feste come
il Lachè e il
M a t a z i n ,
che indos-
sano un
copricapo molto alto, chiamato calòta, rivestito di
velluto e contornato di collane, spille e oggetti pre-
ziosi! Entrambe le figure sono simili: il Lachè è la
maschera che apre la sfilata e si presenta con colori
molto chiari, il Matazin invece, lo segue in abiti più
scuri. Le due maschere ballano tenendo in una
mano una bomboniera piena di confetti in segno
di buona fortuna e nell’altra mano un bastone co-
lorato.
Insieme a queste due maschere ne troviamo una
molto più recente, la Matazèra il cui scopo è quello
di creare un’alternativa al magazine. Anch’essa si
muove a passo di danza, ma rivestita con abiti più
poveri, cravatta al posto dei nastri colorati, pasta e
tappi al posto dei gioielli.
Zaccaria Scot
Lachè e Matazin (carnevale di Comelico Superiore)
Arlecchino
Alcuni proverbi e indovinelli di carnevale
A carnevale
ogni scherzo vale!
Carnevale o Quaresima per me è la medesima
Chi si marita male, non
fa mai carnevale!
Ho il vestito tutto a toppe col bastone faccio a botte è spesso vuoto il mio pan-cino sono il servitore di nome …
So essere cuoca perfetta e pure una brava servetta indosso grembiule e crino-lina io mi chiamo …
Pagina 7
APPROFODIMENTI
Il mistero di Jack lo squartatore …..
Jack the ripper o più comunemente conosciu-
to come Jack lo squartatore era un serial killer
che terrorizzò la Londra vittoriana (‘800/’
900). Le vittime dello squartatore erano tutte
prostitute e tutti i delitti erano firmati con lette-
re e cartoline. Il modo con cui i crimini veniva-
no commessi fu lo stesso per tutte le vittime,
eccetto l’ultima! Fin dalla prima vittima, Mary
Ann Nicholls, la gola veniva recisa fin quasi
alla decapitazione e l’addome veniva sventra-
to fino all’utero cosicché l’intestino fuoriuscis-
se, ma nell’ultimo omicidio la procedura cam-
biò. Il corpo di Mary Kelly, una ventiquattren-
ne scozzese, venne infatti mutilato e poi rico-
struito in altra forma.
Grazie ai particolari tagli lasciati sui corpi, si
scoprì che l’omicida era mancino. Studi molto
più recenti hanno confermato queste ipotesi,
infatti la precisione e la posizione dei tagli
hanno provato che solo un mancino poteva
averli commessi.
All’epoca questo dettaglio rispecchiava
l’immagine del killer, perché il mancinismo era
segno di anormalità e perciò di pazzia. Jack lo
squartatore è passato alla storia anche per il
modo con cui prendeva in giro Scotland Yard
pur riuscendo a mantenere nascosta la sua
identità.
Ancora oggi questo mistero non è stato svela-
to, anche se ormai sono tante le ipotesi, i libri,
le biografie e le testimonianze che ne parlano
e che proverebbero a svelarne l’identità di
Jack.
A Jack piaceva avvisare la polizia dei suoi delitti oppure mandare agli agenti parti degli organi
delle vittime per confermare di essere stato lui ad ucciderle. L’agente più bersagliato dalle sue
lettere era Mr. Lusk, comandante di uno dei dipartimenti di Scotland Yard.
Qui sotto riportiamo la traduzione della prima lettera scritta da Jack all’ispettore Lusk.
Caro Direttore,
sento spesso dire che la polizia mi ha catturato,
ma non mi fermeranno ancora. Ho riso assai
quando si mostrano così abili e dicono di essere
sulla pista giusta. Quella barzelletta sul Grem-
biule di Cuoio mi ha veramente divertito. Mi so-
no fissato con le prostitute e non smetterò di
squartarle finché non sarò preso. L'ultima volta
è stato proprio un magnifico lavoro. Non ho
dato alla signora neanche il tempo di strillare.
25 Set. 1888.
Pagina 8
APPROFONDIMENTI
Come possono prendermi ora. Amo il mio lavo-
ro e voglio ricominciare di nuovo. Presto sentire-
te ancora parlare di me e dei miei divertenti gio-
chetti. Ho conservato un po' della sostanza ros-
sa dall'ultimo lavoro in una bottiglia di birra
per scrivere, ma è diventata dura come colla e
non posso usarla. L'inchiostro rosso va bene lo
stesso spero ah. ah. Al prossimo lavoro strap-
però le orecchie della signora e le manderò alla
polizia, giusto per scherzo, già. Non diffondete
questa lettera finché non avrò fatto un altro po'
di lavoro, poi pubblicatela. Il mio coltello è
così bello e affilato che mi viene voglia di rimet-
termi al lavoro subito se ne ho la possibilità.
Buona fortuna.
Sinceramente vostro
Jack lo Squartatore
Non vi dispiacerà che mi dia un nome d'arte
P.S. Non sono stato abbastanza bravo da spe-
dire questa prima di sporcarmi tutte le mani di
inchiostro rosso, maledizione. Non sono fortu-
nato. Adesso dicono che sono un dottore. ah. ah.
Sono state trovate altre quattro lettere ma
questa è la più lunga e tra le più scabrose, le
altre parlavano di come lui volesse uccidere le
vittime prima di essere interrotto dalla polizia
o dai passanti ...
Beatrice Sacchet
Pagina 9
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Ballo di carnevale
Carnevale a Cergnai ...gatti, leopardi, farfalle, tigri, spiderman!
Grazie all’abilità di alcune Mamme “
truccatrici”, in questi giorni di carneva-
le,Cergnai ha visto sfilare tra le sue stra-
de una molteplice varietà di visi allegri
e sorridenti. Ogni bambino ha potuto
scegliere il proprio personaggio prefe-
rito e ritrovarsi, quasi per magia, tra-
sformato proprio in ciò che aveva so-
gnato. Anche le maestre si sono diver-
tite ed hanno approfittato della dispo-
nibilità delle truccatrici. Questo carne-
vale colorato e speciale è stato realizza-
to grazie al senso artistico di alcune
mamme del “Comitato-genitori”, sem-
pre pronto a promuovere e sostenere
le varie iniziative scolastiche.
Musica, balli, allegria, maschere e tanto diverti-
mento…
Giovedì 27 febbraio, nell’Aula Magna, per le classi
terze, si è tenuto il ballo di carnevale, che ha coin-
volto molti ragazzi. All’inizio l’idea di travestirsi non
è stata molto gradita, infatti tanti ragazzi avevano
paura di essere derisi e giudicati dagli altri, ma alla
fine tutti si sono mascherati con costumi buffi e
carini. La serata è stata animata da balli di gruppo
proposti dalla prof. Slongo e dai dj Danny e Filippo
che hanno scelto canzoni capaci di coinvolgere
tutti! Non è mancato il buffet con cibo e bibite por-
tati dai vari alunni delle classi e dai professori.
Questa nuova idea è stata accolta dalla maggior
parte dei ragazzi con entusiasmo e allegria!
E ORA ASPETTIAMO IL BALLO DI FINE ANNO
SCOLASTICO, CON MOLTA ANSIA E VOGLIA DI
DIVERTIRSI!
Alessia Lucchetta
Pagina 10
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Alla scoperta dei materiali
Una delle esperienze più piacevoli e diver-
tenti per i bambini è quella di poter tocca-
re, manipolare e vivere i vari elementi della
natura che egli incontra. Terra, sabbia, ac-
qua, ma anche sassi, legni, conchiglie e
quant’altro sono, per i piccoli, oggetti pie-
ni di possibilità e di attrattive.
Da anni, ormai, alla scuola dell’infanzia di
Meano si lavora dando rilievo proprio a
questo tipo diesperienze che vengono
vissute sia in cortile che in classe, dove i
bambini riutilizzano i materialiraccolti.In
quest’ottica si inserisce l’attività della sca-
tola azzurra dove, con del materiale na-
turale, affiancatoa piccoli oggetti, i bam-
bini costruiscono dei paesaggi che per-
mettono loro di raccontare delle storie,
attraverso le quali essi narrano il loro
mondo interiore.Il passo successivo è
quello di utilizzare il materiale di recupe-
ro per creare e costruire, sempre
ponendo in grande rilievo la fantasia e la
creatività dei bambini.
A fine marzo i bambi-
ni e le bambine della
scuola dell’infanzia
statale di Meano, San-
ta Giustina, sisono
recati in visita al muli-
no di Salzan, impor-
tante realtà culturale del comune. Infatti da
alcunianni tale luogo è stato restaurato
rendendolo nuovamente produttivo. Qui i
piccoli non hanno solo potuto assistere alla
macinatura del mais, ma vi hanno an-
che partecipato attivamente grazie alla di-
sponibilità delle guide della cooperativa
“Mazarol” che si sono occupate di illustrare
loro le varie fasi del suo funzionamento.
Tutti al mulino
Pagina 11
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Progetto murales ...
un alunno racconta l’esperienza vissuta con i compagni delle classi
quinte della scuola primaria di S. Giustina capoluogo.
Ecco il resoconto di Diego, uno degli alunni
coinvol t i ne l l ’ in iz iat iva proposta
dall’amministrazione comunale.
Noi ragazzi delle due classi quinte della
scuola primaria di S. Giustina, dal 5 novem-
bre al 13 dicembre 2013, abbiamo parteci-
pato alla realizzazione del progetto
“Murales”. Siamo stati guidati dal sig. Gio-
vanni Sogne, che abbiamo incontrato ogni
martedì in aula magna.
Durante gli incontri lui ci ha spiegato tutte le
tecniche che di volta in volta avremmo utiliz-
zato per la realizzazione dei graffiti.
Dal sig. Giovanni abbiamo imparato ad usa-
re nuove tecniche, utilizzando materiali fino
ad ora a noi sconosciuti.
Il primo giorno ci ha insegnato come utiliz-
zare la carta da spolvero: ci ha spiegato che
ci si disegna sopra e poi la si punteggia. Poi,
macinando qualche pezzo di carbone, ab-
biamo ottenuto una polvere da utilizzare in
seguito per delineare il contorno dei disegni
che avremmo realizzato sull’intonaco. Il sig.
Sogne ci ha dato delle regole precise da ri-
spettare per ottenere dei disegni che fossero
grandi e senza troppi particolari. Quindi o-
gnuno di noi ha preparato un disegno che
sarebbe andato a comporre, con quelli dei
compagni, l’intero graffito.
Nel corso degli incontri seguenti abbiamo
iniziato il lavoro vero e proprio. Su di una
tavoletta di legno ciascuno di noi ha applica-
to il primo strato di intonaco rosso e succes-
sivamente tutti hanno scelto altri due colori
che sarebbero stati utilizzati per i due strati
ulteriori. Con degli scalpellini, una volta
stampato il disegno sull’intonaco fresco, ab-
biamo cominciato a graffiare i vari strati se-
guendo i contorni dell’immagine. Il tutto poi
è stato lasciato asciugare e mentre ciò avve-
niva abbiamo preparato la base sulla parete
del nostro padiglione. Utilizzando la stessa
procedura delle tavolette, abbiamo realizza-
to lo stesso lavoro direttamente sul muro,
realizzando una composizione di 15 elemen-
ti. Nello stesso modo abbiamo operato an-
che sulle pareti degli altri due padiglioni. Al
termine, sul graffito del padiglione centrale,
tutti noi alunni delle due classi quinte, abbia-
mo apposto la nostra firma.
Siamo molto felici dell’opportunità che ci è stata
data, anche perchè tutti i bambini che frequen-
teranno negli anni futuri la scuola primaria di S.
Giustina potranno ammirare le nostre opere e
questo ci riempie di gioia, soddisfazione e orgo-
glio ... e così possiamo proprio dire “Saremo fa-
mosi!“
Diego
Pagina 12
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Alla primaria del capoluogo sono comparsi i totem!
Proprio così! Da un mese e mezzo, chiuso il
“cantiere” delle opere murarie (graffiti sulle
pareti ovest dei tre padiglioni) si è aperto
quello che vede impegnati due scultori loca-
li, alle prese con i tre metri di tronco
“risparmiati” dall’abbattimento dei due pini
strobi che fino alla scorsa estate erano pre-
senti nell’area verde della scuola. Come con-
ciliare… necessità di procedere al taglio delle
piante, non più procrastinabile per motivi di
sicurezza, con il rincrescimento per la scom-
parsa di due alberi che per decenni ben
hanno svolto la loro funzione ornamentale?
Ci ha pensato l’Amministrazione Comunale,
con un’originale idea: far scaturire da quei
grandi ceppi delle sculture che fossero lega-
te a tre elementi: la natura, la cultura, il mon-
do dell’infanzia. Ed ecco che i due artisti,
Giancarlo Cassol e Italo De Gol, scelti voluta-
mente tra i residenti nel comune e in base al
loro curriculum artistico, si sono messi
all’opera dopo aver interpretato i suggeri-
menti dei ragazzi delle classi quinte. Hanno
così pian piano preso forma un gufo lettore,
talmente superiore da essere del tutto indif-
ferente al topo, ovviamente da biblioteca,
sotto i suoi piedi e, dall’altra parte, uno gno-
mo così assorto nella lettura da non accor-
gersi che l’albero gli sta crescendo intorno!
Non è tutto, altri elementi sono stati scolpiti
e il risultato finale è ora ben visibile anche
dalla strada, dalla quale i due totem non
possono non essere notati…
I lavori di ristrutturazione della scuola, i graffiti e
i totem sono stati ufficialmente inaugurati saba-
to 12 aprile, nel corso della mattinata.
Cassol all’opera
De Gol all’opera
Pagina 13
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
La gabbianella e il gatto
Alla fine dell’anno scolastico scorso la Professoressa Curto ci ha assegnato la lettura del libro
“Storia della gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”. Finite le vacanze estive e tornati a
scuola, con l’aiuto dell’insegnante di italiano e del prof. Sapia abbiamo illustrato i momenti più im-
portanti della storia e costruito una presentazione in PowerPoint. Ecco a voi il risultato.
Beatrice Sacchet
Pagina 14
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Pagina 15
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Pagina 16
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Pagina 17
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Pagina 18
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Pagina 19
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Pagina 20
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Pagina 21
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Il 25 Febbraio noi delle classi 2C e 2B siamo
andati a Trento per visitare il Muse, il Museo
della Scienza, inaugurato il 27 luglio 2013.
L’edificio che lo ospita è stato progettato
dall’architetto Renzo Piano, si sviluppa su cin-
que piani più una terrazza panoramica ed è
stato costruito seguendo tecniche di risparmio
energetico e
sostenibilità
ambientale.
Il piano interra-
to, dedicato
alla storia della
vita, presenta
numerosi fossi-
li, rettili e grandi acquari. Qui è ospitata anche
una bellissima serra tropicale di 600 m2; quan-
do siamo entrati all’interno di questo ambiente
ricco di vegetazione, siamo stati investiti da
un’aria calda e umida. Il piano terra è dedicato
alla scoperta dei sensi e
alla palestra della scien-
za dove abbiamo parte-
cipato a bellissimi gio-
chi, con lo scopo di ca-
pire particolari leggi
scientifiche.
Il primo piano descrive
l’evoluzione dei primi
uomini vissuti sulle Alpi
e dello sviluppo
globale che sta
nel mondo. Il se-
condo piano e-
spone la geosto-
ria delle Dolomiti,
la loro composi-
zione e i muta-
menti subiti nel
corso dei millen-
ni. Il terzo piano
illustra la flora e
la fauna alpina
nei suoi diversi
aspetti grazie a
pannelli illustrati e
animali impagliati.
Il quarto piano è
quello delle vette
alpine, dei loro
ghiacciai, del loro
clima e dei loro
organismi viventi, dei primi viaggiatori ed e-
sploratori che hanno raggiunto questi ambien-
ti. È possibile entrare in un tunnel, sedersi per
terra e vedere un filmato che mostra una in-
credibile valanga! La terrazza è un interessan-
te luogo di osservazione che si affaccia sulla
valle dell’Adige.
Durante la visita al Muse, noi alunni abbiamo
trascorso un’ora con una guida nella palestra
della scienza, dove abbiamo sperimentato vari
giochi che ci hanno aiutato a comprendere,
divertendoci, molte leggi scientifiche.
Alcune attività ci hanno divertito più delle al-
tre. Abbiamo provato il letto del tapiro, cioè un
letto coperto da chiodi, che contro le aspettati-
ve di tutti, è risultato particolarmente comodo
perché il peso del corpo era distribuito
Visita al MUSE
Pagina 22
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
uniformemente sulla sua superficie; viceversa abbia-
mo trovato molto scomodo il letto ricoperto da se-
misfere perché su di esso il peso del corpo non era
distribuito in modo uniforme. È stato molto diver-
tente anche sperimentare il grande giroscopio che
girava velocemente se si esercitava molta pressione,
cioè se si sedeva sopra più di una persona, e che
girava molto lentamente se si esercitava poca pres-
sione, cioè se si sedeva sopra solo uno di noi.
Dopo la visita guidata abbiamo gironzolato da soli
per l’edificio, visitando i vari piani e scattando pa-
recchie foto agli animali impagliati, agli scheletri dei
dinosauri e alle altre attrazioni che il museo offre ai
visitatori.
Questa uscita è stata molto divertente, quindi vi
consigliamo di andare a visitare il Muse, un bellissi-
mo e interessantissimo museo.
Beatrice Sacchet e Alessia Giazzon
.
Il 28 ottobre noi ragazzi della 2^ A abbiamo
fatto un escursione in Nevegal accompagnati
dai prof Dal Mas e Dal Molin. Dopo un diver-
tente viaggio in pulmino, siamo arrivati a desti-
nazione e i prof ci hanno spiegato cosa avrem-
mo fatto durante quella giornata e ci hanno
consegnato le mappe con i sentieri da seguire.
Abbiamo osservato il territorio circostante e ci
siamo incamminati pieni di entusiasmo. Duran-
te il tragitto abbiamo fotografato il bellissimo
panorama e dopo qualche ora siamo arrivati al
rifugio dove abbiamo mangiato piatti tipici di
montagna: polenta, pastin, formaggio fritto, e
cappucci. Finito di pranzare, siamo usciti
all’aperto ed è scoppiato il divertimento: noi
ragazze abbiamo ballato mentre i ragazzi gio-
cavano a calcio.
Finita la pausa, ci siamo incamminati per torna-
re al punto di partenza percorrendo però un
sentiero diverso e osservando così altri paesag-
gi belli e interessanti. Durante il ritorno, abbia-
mo fatto il percorso sensoriale a piedi nudi sul-
le foglie ( ... e tra i sassi! Che male!!!) e per chiu-
dere in bellezza ci siamo rotolati lungo un pra-
to pieno di terra bagnata e ci siamo riempiti di
fango.
E’ stata un esperienza FANTASTICA e ci siamo
divertiti un sacco!!!
Elena Badole e Romina Centeleghe
Nevegal ... divertente, interessante e istruttivo
Pagina 23
NOTIZIE DALL’ISTITUTO
Noi ragazzi della 2^ A il giorno 10 marzo, gra-
zie all’impegno e alla collaborazione dei prof
Dal Mas e Fontana, abbiamo partecipato a u-
na bellissima ciaspolata in notturna lungo i
sentieri del Col Visentin per passare una serata
in allegra compagnia. Durante la mattinata a
scuola quasi nessuno stava attento alle lezioni
perché eravamo tutti entusiasti all’idea di parti-
re. Appena finito di pranzare ci siamo riuniti in
palestra e, come previsto, ci siamo cambiati e
abbiamo dato un’ultima occhiata al materiale.
Finalmente alle 14 siamo partiti ... non vede-
vamo l’ora!!!
Una volta arrivati, siamo scesi dal pullman e
siamo saliti sulla seggiovia ... una compagna si
è messa ad urlare perché aveva paura! Arrivati
in quota, abbiamo provato a fare i primi passi
con le ciaspe e molti di noi sono caduti. Supe-
rata la ripida discesa … ecco la prima conca:
abbiamo preso i sacchi della spazzatura e ci
siamo buttati di pancia!!! Successivamente ab-
biamo avvistato altre conche profondissime e
siamo scivolati giù come pinguini, il record è
stato del nostro compagno Samuel.
Dopo due ore abbondanti di cammino, abbia-
mo fatto la prima sosta ufficiale con me-
renda e il prof ci ha annunciato che
quello era solo l’inizio ma noi eravamo
già stanchi. Abbiamo passeggiato nel
bosco e quando siamo arrivati sulla pista
abbiamo osservato il rosa acceso delle
montagne e lo splendido tramonto che
ci ha davvero stupito.
Eravamo in cammino da più di quattro
ore, erano le 19 e non vedevamo l’ora di
fermarci e cenare. Finalmente siamo arri-
vati al rifugio, ci siamo tolti le ciaspe e
abbiamo preso posto a tavola.
In pochi minuti il nostro piatto era pieno
di patate al forno, polenta, cappucci, pastin e
formaggio alla piastra!
Quando siamo usciti dal rifugio eravamo sazi e
abbiamo percorso la strada del ritorno aiutati
dalle pile frontali. La discesa è stata molto più
difficile del resto del tragitto perche non ave-
vamo le ciaspe ai piedi, il terreno era ghiaccia-
to e per questo si scivolava da matti.
Siamo arrivati al pullman verso le 21 e durante
il viaggio di ritorno abbiamo ripensato alla bel-
lissima giornata trascorsa insieme.
Elena Badole Romina Centeleghe
Una serata in compagnia
Pagina 24
PICCHIO SCIENTIFICO
Archimede di Siracusa è
stato un importante ma-
tematico, fisico e inven-
tore siracusano vissuto
dal 287 a.C. al 212 a.C.
Considerato come uno
dei più grandi scienziati
e matematici della storia,
fu in grado di calcolare
la superficie e il volume della sfera e intuì le leg-
gi che regolano il galleggiamento dei corpi.
Archimede, scoprì e sfruttò anche i principi di
funzionamento delle leve, il suo stesso nome è
associato a numerose macchine e dispositivi. Si
hanno pochi dati certi sulla sua morte, tuttavia
tutte le fonti concordano che sia stato ucciso
durante il sacco di Siracusa del 212 a.C.
Vitruvio racconta che avrebbe iniziato ad occu-
parsi di idrostatica perché il sovrano Gerone II
gli aveva chiesto di determinare se una corona
fosse stata realizzata in oro puro oppure utiliz-
zando (all'interno della corona) altri metalli. Egli
avrebbe scoperto come risolvere il problema
mentre faceva un bagno, notando che immer-
gendosi nell'acqua si verificava l'innalzamento
del suo livello. L'osservazione l'avrebbe reso così
felice che sarebbe uscito nudo di casa e avreb-
be corso per le strade di Siracusa esclamando “
EUREKA!” che significa “ ho trovato!”.
Vitruvio riferisce che il problema sarebbe stato
risolto misurando i volumi della corona e di un
eguale peso d'oro immergendoli in un recipien-
te colmo d'acqua e misurando l'acqua trabocca-
ta. Secondo una ricostruzione più attendibile,
Archimede aveva suggerito di pesare la corona
e un quantitativo di oro uguale in peso immersi
entrambi in acqua. Se la corona fosse stata d'o-
ro puro la bilancia sarebbe stata in equilibrio.
Poiché invece la bilancia si abbassò dalla parte
dell'oro, si potè dedurre che la corona non era
fatta interamente d’oro.
Alice Scapolan
Archimede
Il galleggiamento dei corpi
Il principio di Archimede afferma che ogni corpo immerso parzialmente o
completamente in un fluido, liquido o gas, riceve una spinta verticale dal
basso verso l’alto, detta spinta di Archimede uguale per intensità al peso
del volume del fluido spostato. In base al peso dei corpi immersi, al loro
peso specifico e al loro volume,si possono presentare tre situazioni:
1. Il peso del corpo (P) è maggiore della spinta di Archimede (S), il corpo
affonda.
2. Il peso del corpo (P) è uguale alla spinta di Archimede (S), il corpo rimane in equilibrio nel pun-
to in cui lo abbiamo posto inizialmente.
3. Il peso del corpo (P) è minore della spinta di Archimede (S), il corpo galleggia.
Alessia Buoso
Pagina 25
PICCHIO SCIENTIFICO
La plastilina e la spinta di Archimede La plastilina che galleggia è il nome di questo interessante esperimento scientifico per dimostrare
che una massa solida può galleggiare sull’acqua.
Cosa serve per questo esperimento?
Una vaschetta di vetro con l’acqua, un po’ di plastilina da modellare e alcune biglie.
Procedimento.
1. Appallottolare la plastilina e immergere la pallina nell’acqua: affonda perché il suo peso è
maggiore della spinta di Archimede.
2. Modelliamo la plastilina cercando di ottenere una barchetta: la barchetta sposta più acqua
quindi la spinta di Archimede è maggiore.
Pagina 26
PICCHIO SCIENTIFICO
3. Se si carica la barchetta, in questo caso con delle biglie, vediamo che non affonda.
Abbiamo caricato la nostra barchetta con ben
8 biglie ...
...
poi però è affondata!
Simone Ceol
Pagina 27
Il famoso cantautore e
ch i ta r r i s t a Mark
Knopfler è nato a
Glasgow il 12 Agosto
1949 da Louisa Mary
Laidler e Erwin
Knopfler. All’età di
quattordici anni riceve
in regalo dal padre
una chitarra elettrica e
inizia a suonare. Nel
1977 fonda con il fratello David, John IIIsley
e Pick Withers il gruppo Dire Straits. Mark e
la sua band iniziano a comporre canzoni di
grande successo: Romeo and Juliet, Sultans
of swing, Tunnel of love, Brothers in arms,
On Every street, Money for Nothing,
Telegraph Road, Private Investigation e
tante altre.
I componenti del gruppo cambiano, ma i
Dire Straits restano uniti per circa vent’anni
fino al 1995 quando viene pubblicato il
nono e ultimo album dal titolo Live at the
BBC.
Mark Knopfler è considerato uno dei
chitarristi più bravi del mondo, non a caso,
sia in studio sia in concerto, utilizza sempre
un gran numero di chitarre per ottenere i
suoni migliori. Knopfler ha una tecnica
davvero sorprendente! Mantiene mignolo e
anulare appoggiati al corpo della chitarra,
mentre i polpastrelli della altre tre dita
pizzicano le corde; suona quasi
esclusivamente senza plettro e inoltre,
nonostante sia mancino, suona da
destrimano.
Mark Knopfler negli ultimi anni ha
continuato la sua carriera come solista,
avvicinandosi alla musica country, folk e
celtica. Ancora oggi pubblica album
interessanti, l’ultimo dei quali, Privateering,
è uscito nel 2012 e suona dal vivo per i suoi
numerosi fans.
Simone Ceol
Mark Knopfler
PICCHIO IN MUSICA
Pagina 28
Rocco Pagliarolo, in arte Rocco Hunt, è il
vincitore di Sanremo nella sezione "Nuove
proposte" 2014 con la canzone Nu jurno
buono. Questa è una notizia davvero
sensazionale perché si tratta del primo
rapper a vincere Sanremo!
La canzone parla di Napoli, più
precisamente della terra dei fuochi che si
trova tra Napoli e Caserta ed è famosa per
i roghi di immondizie che inquinano l’aria,
la terra e le acque della Campania. In
queste zone non esiste un sistema di
smaltimento e riciclaggio, soprattutto dei rifiuti
speciali che vengono bruciati e sprigionano
fumi tossici. Nella sua canzone Rocco Hunt parla
dei roghi ma anche di quanto sia bella la sua
città, del sole, del caffè, della musica, ... Io credo
che abbia scritto questo canzone per protestare
e per difendere il suo territorio. La canzone mi
piace molto anche se non capisco il ritornello
che è in napoletano! È per questo che ho
chiesto l’aiuto di Antonio che ha tradotto per
me e per voi lettori il testo …
Questa mattina per fortuna c’è un’aria diversa Il sole coi suoi raggi penetra dalla finestra Quant’è bella la mia terra Mi manca quando parto Porto una cartolina di riserva Questo posto non deve morire La mia gente non deve partire Il mio accento si deve sentire La strage dei rifiuti L’aumento dei tumori Noi siamo la terra del sole Non la terra dei fuochi Questa mattina per fortuna la storia è cambiata Vedo la gente che sorride spensierata Non esiste cattiveria Si sta bene in strada Il mondo si è fermato In questa splendida giornata E’ un giorno buono Questa mattina mi ha svegliato il sole L'odore del caffè
Rocco Hunt e la Terra dei fuochi
PICCHIO IN MUSICA
Pagina 29
PICCHIO IN MUSICA
Da molto tempo non stavo così Tutto inizia ma deve finire Non mi manca niente Questa mattina non mi manca niente Abbraccio il piccolo Gabriele Che si addormenta sul letto Non sa i problemi Non sa che la vita dolce poi ti avvelena Un bacio a mia mamma Che ha già finito di fare i lavori domestici (pulire casa) La principessa dentro la miseria Ha messo al mondo questo scugnizzo Mi ha insegnato sin da piccolo Che un sogno si realizza Cancellerei tutte le tue rughe E le cose che ti attristiscono Una della frase che mi piace di più è Non sa che
la vita dolce poi ti avvelena perché rappresenta
la verità. Quello che ti sembra facile e bello da
bambino in realtà è difficile o addirittura
pericoloso.
Ma chi è Rocco Hunt?
A soli 11 anni si avvicina al mondo dell' hip hop
e, in seguito alla partecipazione a varie jam e
gare di freestyle, nel 2010 pubblica il suo primo
mixtape 'A music' è speranz'.
Nel 2013 il rapper firma per la major
discografica Sony BMG e pubblica Poeta
Urbano, primo album ufficiale. Dall'album
vengono estratti i singoli Io posso, Fammi vivere
e L'ammore over. Il suo ultimo album ufficiale A
verità è stato pubblicato il 25 marzo e ha come
ospiti i rapper Clementino, Noyz Narcos, Ensi e i
cantautori Federico Zampaglione ed Enzo
Avitabile.
Alessandro Giotto
Tanta Roba
Una delle crew rap più seguita del momento è
quella della “Tanta Roba”, composta da Salmo,
Gemitaiz, Madman..e ENSI FORSE . Ma da dove
deriva questo nome? Semplice… deriva da un
brano tratto dall’album Dogocrazia dei Club
Dogo, un gruppo fortissimo. Questo nome se-
condo me vuole dare l’ idea della qualità e della
quantità di ciò che vogliono comunicare questi
artisti, collaborando con rap famosi e giovani
talentuosi. Le loro canzoni parlano del mondo
“urban” dal quale provengono: droga, crisi, a-
mori infelici e possibili invasioni aliene. In poche parole cantano della realtà complicata che dob-
biamo affrontare oggi. Se questi rapper hanno deciso di collaborare ad un progetto artistico co-
mune, vuol dire che hanno la stessa visione del mondo. A me piacciono le loro canzoni perché mi
fanno riflettere sulla vita reale così com’è senza censure.
Alessandro Giotto
Pagina 30
PICCHIO SPORTIVO
Dal 9 al 23
febbraio di
quest’anno
si sono
svolte le
XXII Olim-
piadi inver-
nali. I gio-
chi olimpici
sono un evento quadriennale che prevede la
competizioni dei migliori atleti del mondo in di-
verse discipline sportive praticate in tutti i cinque
continenti. Il nome di questa manifestazione ri-
corda i GIOCHI OLIMPICI che si svolgevano
nell’antica Grecia presso la città di Olimpia.
Quest’anno la manifestazione è stata organizza-
ta a Sochi, una cittadina russa ai piedi del Cau-
caso. Alle Olimpiadi 2014 erano presenti 742
atleti, 476 uomini e 266 donne. Le discipline
sportive coinvolte erano 15.
Come da previsione la Russia ha vinto il meda-
gliere con 13 medaglie d’oro, 11 d’argento e 9
di bronzo!
Per quanto riguarda l’Italia, i nostri atleti hanno
conquistato 8 medaglie: due d’argento e 4 di
bronzo.
Gli azzurri che hanno conquistato i successi più
grandi sono sicuramente Arianna Fontana nello
short track con un argento nei 500 m, due bron-
zi nel 1500 m e nella staffetta 3000 m, e Cristo-
fer Innerhofen nello sci alpino che è diventato il
primo italiano a conquistare un argento olimpi-
co nella discesa olimpica.
Ma ecco a voi il medagliere italiano completo:
- Armin Zoegger nello slittino. BRONZO
- Cristof Innerhofen nello sci alpino. ARGENTO E
BRONZO
- Carolina Kostner nel pattinaggio di figura. BRON-
ZO
- Arianna Fontana nello short track . ARGENTO E
BRONZO
- La squadra femminile della staffetta di short
track 3000 m. BRONZO
- La squadra maschile del biathlon (sci di fondo e
tiro a segno) in staffetta. BRONZO
Simone Ceol e Giulio Piccolin
Le Olimpiadi di Sochi
Armin Zoegger portabandiera italiano alla
cerimonia d’apertura
Pagina 31
PICCHIO SPORTIVO
Il pattinaggio su ghiaccio nasce
per il bisogno di spostarsi
agilmente in quei paesi in cui le
temperature, sempre molto
rigide, rendevano complicati, se
non impossibili gli spostamenti.
Le origini di questo sport, di cui
oggi esistono molte varianti,
affonda le proprie radici nella
Svezia dei Vichinghi, oltre 1200
anni fa, anche se alcuni reperti,
molto antichi, fanno pensare
ad origini ancora più remote. I
primi pattini in ferro furono
inventati in Olanda attorno al
XIII secolo, dove il pattinaggio
su ghiaccio divenne un
passatempo invernale molto
popolare, grazie ai molti corsi
d'acqua che, in inverno,
diventavano delle piste perfette
dove pattinare. Secondo voi
cosa si può provare ad uscire di
casa e cominciare a pattinare
per andare a scuola o al lavoro?
Per noi deve essere bellissimo
perché quando si pattina ci si
sente liberi da ogni problema e
perciò andare a scuola
pattinando deve essere un
e s p e r i e n z a d a v v e r o
particolare!!
La storia ci tramanda che,
attorno al 1572, un piccolo
esercito olandese rimase
bloccato con le proprie navi sui
ghiacci davanti al porto di
Amsterdam, circondati dai rivali
spagnoli allora, utilizzarono
proprio i pattini per poter
sfrecciare sul ghiaccio: gli
olandesi colpivano e si
dileguavano in un batter
d'occhio, senza che gli
spagnoli, impacciati e goffi nei
m o v i m e n t i , p o t e s s e r o
difendersi. La storia e la
progressiva diffusione del
pattinaggio su ghiaccio è
anche documentata in molti
d ipint i del l 'epoca dove
vengono ritratte scene di vita
sui pattini.
Il pattinaggio su ghiaccio
divenne uno sport noto
soltanto nel XVIII secolo, ma
fino al 1850 i pattini non erano
che lame che venivano legate
sotto le suole di scarpe. Da
quell’anno i pattini divennero
delle vere e proprie calzature a
sé: la lama in metallo infatti
iniziò ad essere parte
integrante della scarpa. Il
pattinaggio di figura fu inserito
nel programma olimpico
ancora prima della nascita dei
Giochi olimpici invernali. Fu
praticato infatti ai Giochi
olimpici estivi di Londra 1908 e
ad Anversa nel 1920. Le tre
prove di artistico fanno parte
del programma olimpico
invernale sin dai Giochi olimpici
invernali del 1924 di Chamonix.
La danza su ghiaccio venne
aggiunta ai Giochi di Innsbruck
1 9 7 6 . I l p a t t i n a g g i o
sincronizzato non è ancora
stato inserito nel
programma dei
Giochi Olimpici
Invernali, ma nel
gennaio 2007 è
stato ammesso
per la prima volta
alle Universiadi di
Torino, primo
Il pattinaggio su ghiaccio
Pagina 32
PICCHIO SPORTIVO
Juventus ... la grande Signora
Una delle squa-
dre migliori
della storia del
calcio è sicura-
mente la Ju-
ventus. Il club
bianconero è stato fondato
nel 1897 da un gruppo di stu-
denti liceali torinesi ed è il ter-
zo club italiano in ordine di
anzianità. La Juve è la società
calcistica più titolata del pae-
se, nonché una delle più im-
portanti e vittoriose al mondo.
La prima divisa della squadra
era rosa, con cravatta o papil-
lon nero; nel 1903 è diventata
bianconera.
Nel 1905, quando la squadra
giocava ancora allo Stadio Ve-
lodromo Umberto I, vince il
primo titolo nazionale. La sto-
ria della Juventus è legata alla
famiglia Agnelli: il 24 luglio
1923 il vicepresidente della
FIAT Edoardo Agnelli
assume il controllo
della società, fa co-
struire un nuovo sta-
dio e dopo soli due
anni vince il secondo
tricolore. Molti gioca-
tori bianconeri di
quegli anni formava-
no il nucleo della nazionale
italiana che si è aggiudicato
numerose vittorie tra le quali il
campionato del mondo 1934.
Dopo la conquista di altri scu-
detti nei decenni successivi, la
Juventus è protagonista di
grandi successi tra gli anni ’70
e gli anni ’80 sotto la guida
dell’allenatore Giovanni Tra-
pattoni. Nel 1988 la squadra
ha ricevuto uno speciale rico-
noscimento per aver vinto tut-
te e tre le maggiori competi-
zioni gestite dall'Unione delle
Federazioni Calcistiche Euro-
pee: la Coppa dei Campioni, la
Coppa delle Coppe e la Coppa
UEFA. Ma quanti titoli ha
conquistato nella sua storia?
Moltissimi ... 29 scudetti, 9
coppe Italia, 6 supercoppe
italiane, 2 coppe dei campioni
e 2 Champions League, 1 cop-
pe delle coppe, 3 coppe UEFA
ed Europa League, 2 super-
coppe UEFA, 1 coppa interto-
to, 2 coppe intercontinentali.
La Juventus 2013/2014 gui-
data dall’allenatore Antonio
Conte e dal presidente Andre-
a Agnelli, dopo tanti anni dal-
la sua nascita, è ancora una
delle squadre più forti del
campionato italiano!
Riccardo Dal Castel
come specialità olimpica.
Il pattinaggio è uno sport mol-
to bello da vedere e da prati-
care. Dietro a salti e trottole ci
sono anni, oltre che di lavoro,
anche di storia come abbiamo
visto sopra. Un avviso per tutti
quelli che vogliono provare a
praticare questo sport: ... non
sperate di riuscire a fare tutto
al primo colpo! Prima di riusci-
re a fare veramente bene un
movimento, cadrete parecchie
volte e, quando questo succe-
derà, non dovrete mai rimane-
re a congelarvi la schiena
sdraiati sul ghiaccio, dovrete
subito alzarvi in piedi e ripro-
vare ancora e, se cadrete di
nuovo, vi rialzerete, altrimenti
non imparerete mai a pattina-
re!!
Beatrice e Alessia
Pagina 33
PICCHIO SPORTIVO
Lunedì 17
febbraio nel-
la palestra
comunale di
Santa Giusti-
na si e’ svol-
to il torneo
femminile di
pallavolo. La
competizio-
ne ha visto
gareggiare tre scuole: Sedico, Cesio e la mitica
Santa Giustina!
La gara ha avuto inizio verso le 14.30 circa ed e’
terminata verso le 16.30. Durante queste 2 ore
le squadre si sono sfidate a vicenda senza mai
arrendersi ognuna con l’obiettivo di far onore
alla propria scuola. E’ stata una gara all’ultima
schiacciata!!!
Al terzo posto si è qualificata Cesio, al secondo
la mitica Santa Giustina e al primo Sedico.
Le atlete di Santa sono state fantastiche anche
grazie all’incoraggiamento dei compagni sugli
spalti.
Noi del Picchio facciamo i complimenti a tutte le
ragazze, in particolare a quelle di Santa che ci
hanno rappresentato al meglio durante il torne-
o, BRAVE!!!
Romina Centeleghe Elena Badole
All’ultima schiacciata!!!
Fase provinciale delle gare di nuoto
Mercoledi 19
marzo, pres-
so la piscina
Belluno, si è
svolta la fase
provinciale
delle gare di
nuoto. I ro-
darini che,
accompa-
gnati dal
prof. Dal
Mas, hanno partecipato sono: Eleonora Rossa,
Elena Tozzi, Ilaria Garlet, Sara Paoletti, Alessia
Buoso, Veronica Gorza, Benedetta Stiz, Lisa De
Polo, Linda Montagner, Alba Mortagna, Gimbu-
tan Paul Casian, Alex Salvadori, Federico Carre-
ra, Nicola Ebone. Dopo un intenso riscaldamen-
to i ragazzi, presi dall’ansia, hanno iniziato le
gare individuali di stile, dorso, rana, delfino e a
seguire le staffette.
La mattinata si è conclusa con le premiazioni:
medaglia di bronzo per le ragazze della staffetta
e d’argento per i ragazzi della staffetta maschile.
Per premiare il nostro impegno e i nostri sforzi,
il prof. ci ha offerto il gelato! ... e poi, soddisfatti
del risultato, siamo ritornati a scuola.
L’appuntamento è per la fase regionale a cui
parteciperanno Gimbuntan Paul Casian, Ebone
Nicola, Carrera Federico, Salvadori Alex.
Alessia Buoso
Pagina 34
PICCHIO IN GIOCO
Il soft-air uno svago anche per chi ormai è già
adulto. Questo gioco è un divertimento ispira-
to alla guerra, una guerra simulata con dei pal-
lini di plastica spesso biodegradabili. In questo
sport l’importante è portare delle apposite pro-
tezioni come le ginocchiere e le maschere per
proteggere gli occhi. Bisogna essere onesti per
ammettere quando si viene colpiti, visto che in
questo gioco non è facile dimostrare di essere
andati asegno! Il regolamento del soft-air è
molto semplice:
1. il divertimento è la regola più importante
del gioco;
2. si raccomanda di ammettere quando si
viene colpiti;
qualsiasi parte del corpo o dell’arma venga
colpita, il giocatore ha perso;
Le armi giocattolo che possono essere utilizza-
te sono un’infinità: fucili da cecchino, mitra,
mitragliatrici pesanti e altre ancora. Di solito
queste funzionano con meccanismi elettrici a
molla e a gas. Per me è uno sport davvero inte-
ressante e lo consiglio a tutti quelli appassiona-
ti di guerra o di videogiochi come call of duty,
anche per chi non è abituato a stare all’aperto.
Se si vuole partecipare a qualche partita ci so-
no dei club appositi anche qui a Belluno o Fel-
tre dove si può noleggiare l’attrezzatura e gio-
care. Spero che vogliate provare ... comunque
sia vi auguro un buon divertimento.
Riccardo Dal Castel
Il Soft-air
Guerra simulata? Colpire? Armi giocattolo? Il soft-air può essere definito uno sport? Voi lettori cosa ne pensate? Scriveteci per espri-mere la vostra opinione.
Xbox one vs Playstation
Due dei videogiochi
che hanno avuto più
successo quest’anno sono sicuramente l’Xbox
one e la Playstation 4. In questo articolo vorrei
parlarvi delle caratteristiche che hanno queste
due console.
L’Xbox one, a mio parere,presenta diversi
svantaggi rispetto alla Playstation 4.Prima di
tutto non è compatibile con i giochi delle altre
Xbox, invece la Ps4 sì. Per giocare online, non
è sufficiente collegarti ad una rete internet co-
me con la Play 4, ma devi anche pagare un
abbonamento XboxLive. Entrambe le console
hanno 500GB di memoria, ma quella della Ps4
è sostituibile, perciò la Playstation può suppor-
tare più GB.
Forse l’unico aspetto migliore dell’Xbox è il Ki-
nect One che ha una
risoluzione di 1080
pixel, riconosce fino a 6 giocatori e riesce a
monitorare dati come il battito cardiaco e i mo-
vimenti dei muscoli facciali, dispone di un siste-
ma di comandi vocali che permette di giocare
parlando su skype oppure di stoppare i film o
cambiare canale TV ... in poche parole tutte le
funzioni Xbox One sono gestibili con la voce.
La Playstation camera ha due telecamere con
risoluzione da 1280x800 pixel, un campo visi-
vo di 85° e dispone di quattro microfoni, ma
non è compresa nella confezione della Playsta-
tion 4. Questo è tutto spero che questo artico-
lo vi sia piaciuto.
Zaccaria Scot
Pagina 35
GLI ENIGMI DI MR. SEGUGIO
Al semaforo le auto formano una sola colonna perché la strada è stretta. Il
signor Rossi è esattamente in mezzo alla fila, ci sono tante auto davanti a
lui, quante dietro lui. La signora Bianchi è nella seconda parete della fila e
vede che tra lei e il signor Rossi ci sono 5 auto e che ce ne sono ancora 13
dietro di lei.
Quante auto ci sono in tutto nella fila?
Un contadino ha perso tutte le galline ed è costretto a riacchiapparle.
Alla fine della giornata, il contadino ne ha recuperate la metà.
Il giorno dopo, egli ripiglia metà delle galline ancora in fuga.
Il terzo giorno, ci sono ancora 40 galline in libertà.
Quante galline erano scappate in tutto?
Cammelli e dromedari
Ci sono 13 animali in tutto( 52 : 4); se si ripartiscono le 21 gobbe, una per ogni animale, ne restano 8
(21 – 13 ), che sono quelle dei cammelli, che sono quindi 8, come gli uomini che li cavalcano.
Le strette di mano
Il numero delle strette di mano è 21.
Ogni giocatore stringe la mano a 6 compagni: ma dal conto si devono escludere le strette di mano già date, quindi 6 +5 +4 +3 +2 +1= 2
Logix
Soluzioni del numero 53
Pagina 36
L’indirizzo di posta elettronica resta a vostra disposizione
La redazione de Il Picchio vi saluta e vi dà appuntamento al prossimo numero!