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ISTITUTO COMPRENSIVO ISTITUTO COMPRENSIVO ““G. GARIBALDIG. GARIBALDI””
SUBBIANOSUBBIANO--CAPOLONACAPOLONA
Laboratorio del sapere scientifico:
La riproduzione degli ovipari
SCUOLA PRIMARIA
“Campoleone”Castellucci
o
Classe IV
Docente Faralli Luigina
“Tutte le discipline dell’area
(matematico-scientifico-tecnologia)
hanno come elemento fondamentale
il laboratorio inteso sia come luogo
fisico (aula o altro spazio
specificamente attrezzato) sia come
momento in cui l’alunno è attivo,
formula proprie ipotesi e ne controlla
le conseguenze, progetta e
sperimenta, discute e argomenta le
proprie scelte, impara a raccogliere
dati e a confrontarli con le ipotesi
formulate, negozia e costruisce
significati interindividuali, porta a
conclusioni temporanee e a nuove
aperture la costruzione di conoscenze
personali e collettive”
Indicazioni per il curricolo
Lo scenario di una pratica didattica
che punta alla motivazione e al
capire parte dal presupposto che
nel “fare scienza” non esistono
solo l‟esperimento e
l‟osservazione , ma è centrale la
discussione sulle cose, sulle
prove, sugli esperimenti, sulle
interpretazioni date agli
esperimenti ovvero nel fare
scienze occorre rivalutare con i
bambini, anche i più piccoli, e con i
ragazzi una dialettica di tipo
aristotelico, l‟argomentazione
contrapposta.
Todaro
La didattica laboratorialeLa didattica laboratoriale
� Imparare ad osservare fenomenologie reali e sperimentali.
�Saper descrivere, quanto osservato in modo diretto, mediante verbalizzazione scritta
�Saper riconoscere analogie e differenze
�Saper classificare informazioni stabilendo categorie distintive
�Saper fare ipotesi coerenti
�Saper confrontare opinioni ed ipotesi attraverso la discussione.
�Riuscire a ristrutturare concezioni preesistenti
� Approdare a sintesi condivise chiaramente documentabili.
�Saper utilizzare in situazioni concrete i concetti acquisiti
� Osservare, definire e descrivere la riproduzione degli ovipari.
� Impostare relazioni spazio – temporali nell’osservazione del comportamento riproduttivo
degli ovipari.
Nel percorso sono presi in esame i diversi aspetti
della riproduzione
Ognuno di questi momenti presenta delle variabilità morfologiche e comportamentali che
saranno l'oggetto dell'analisi con i bambini.
ObiettiviObiettivi
Approccio fenomenologico - induttivo
�Osservazione del fenomeno e raccolta dati
o pre-conoscenze dei bambini
�Verbalizzazione scritta individuale,
ripensamento sull’esperienza attraverso la
mediazione del linguaggio
�Discussione collettiva che introduce
elementi di problematizzazione, richiami
all’esperienza quotidiana dei ragazzi e la
elaborazione di ipotesi e di previsioni da
sperimentare
�Affinamento della
concettualizzazione,ricostruzione
correzione/modifica/integrazione, alla luce
della discussione di gruppo, delle esperienze
vissute e delle idee precedenti
�Sintesi collettiva, formalizzazione
iconica/verbale/matematica
2 ore settimanali da
Aprile-maggio
La rilevazione sistematica del processo di
apprendimento ha permesso di seguire gli alunni
durante il percorso nei momenti di: •
OSSERVAZIONE • VERBALIZZAZIONE SCRITTA •
DISCUSSIONE • ESPOSIZIONE ORALE. Sono stati così
valutati il livello di partecipazione, le modalità della
capacità di descrizione, l’atteggiamento nella
discussione e le capacità di esposizione orale.
1. Indagine per scoprire cosa i bambini sanno
sull’argomento(questionario individuale).
2. Raccolta dati (cartellone).
3. Analisi delle conoscenze e progetto di
ricerca (discussione collettiva).
4. Ricerca bibliografica e multimediale
(attività individuale).
5. Individuazione di indicatori morfologici e di
comportamento (approfondimento
individuale su singoli animali e sintesi
collettiva)
6. Confronto di indicatori per trovare
similitudine e differenze (tabelle a doppia
entrata)
7. Individuazione di relazioni biologiche
• Tutti gli animali si
riproducono (fanno i
cuccioli)?
• Tutti gli animali si
riproducono allo stesso
modo?
• Indica alcuni animali e
spiega come si
riproducono.
per
costruire
una mappa
cognitiva
per interagire
nello scambio
comunicativo e
arricchire i propri
pensieri
per evidenziare problemi
per costruire atteggiamenti e abilità:
osservare, riflettere, analizzare,
collegare, discriminare
per stimolare l’interesse
Lettura ad alta voce, discussione
collettiva e realizzazione……
l'elenco comprende alcuni animali individuati dai bambini ed altri che
presentano opportune diversità morfologiche e comportamentali (tante
uova/poche uova, con il guscio/senza guscio, cova/non cova, cura la prole/non
la cura.......)
AQUILA
ARINGA
COCCINELLA
FARFALLA
GALLINA
GERMANO REALE
GUFO
LIBELLULA
PESCE ROSSO
RONDINE
SERPENTE
STRUZZO
TARTARUGA
TROTA
Immagini Testi Filmati informativi sui
comportamenti riproduttivi corteggiamento,
cova, cura ..., gli aspetti riproduttivi varietà di
uova, di nidi, di tane … e il bi-morfismo
sessuale colore piumaggio, dimensione ...
TRACCIA DI RICERCA
•Dove fa le uova? •Quante uova fa? •Come
sono le uova? aspetto, colore, forma e
dimensione •Cova o non cova? •Cura o non
cura? •Se le cova racconta •Se le cura racconta
•Come sono i cuccioli alla nascita? •Come si
comportano i cuccioli alla nascita?
Ogni bambino presenta la sua ricerca..
Per facilitare la lettura da parte dei
bambini di così tante informazioni….
Gli animali che
fanno poche uova
Sono gli
stessi che
covano
Colora le colonne “tante uova” e”uova dure”
Il pollaio di nonna Pergentina
Mentre in classe ci interrogavamo e
ci documentavamo sul
comportamento degli ovipari,
seguivamo la vita del pollaio di
nonna Pergentina, la nonna di
Flavia.
Il re del pollaio è il gallo .Nel pollaio
se metti più di un gallo litigano per
due motivi : litigano per le galline e
per chi comanda. Il gallo per fare
innamorare la gallina le va intorno ,
ma lei scappa. Alla fine gli monta
sopra e gli dà i pizzichi. Il gallo dopo
averle passato il semino, la gallina fa
le uova 1-2 al giorno, quando ne ha
fatte un po’, incomincia a covare per
15-20 giorni.
Le uova della gallina sono grosse e se metti l’ uovo vicino all’orecchio si sente se il pulcino èvivo o morto . Il pulcino quando nasce è tutto mollo e Pergentina li mette in una scatola con il mangiare e con l’ acqua calda per far sentire i pulcini come se la chioccia fosse lì a covarli
Aurora-Marco
Il pollaio di nonna Pergentina
La nonna di Flavia ci ha fatto vedere come
nascono i pulcini perché a scienze stiamo
facendo gli ovipari.
Il Gallo è il re del pollaio, per dare il seme alla
gallina gli monta sopra. Nel pollaio ci deve
essere solo un Gallo perché sennò si
ucciderebbero.
Dopo 15 giorni la gallina fa le uova. Le uova
sono rosastre e grandi . La gallina cova le uova
per 15-20 giorni. Dopo 20 giorni nascono i
pulcini. La papera fa la stessa cosa della gallina.
Quando i pulcini sono più grandi la nonna di
Flavia li mette in una scatola con una borsa
dell’acqua calda per ricreare il caldo delle
piume della gallina.
La papera fa le uova bianche e grandi , anche
lei cova le uova però non vuole che la nonna di
Flavia le tocchi le uova dopo 20 giorni nascono
gli anatroccoli.
David-Sara
Il pollaio di nonna Pergentiona
la nonna di flavia che è una nostra compagna ci ha
mandato delle foto in cui si puo vedere la riproduzione
della gallina e dell'anatra per capire meglio come si
riproducono gli ovipari.
Nel pollaio della nonna di Flavia c'è un maestoissimo
gallo alto, cammina da re, ha una cresta alta rossa, ha un
grandissimo collare ed è di tanti colori. Lui è il re del
pollaio. Non ci deve essere più di un gallo perché senno
combattono a vicenda per le galline. Il suo modo di
corteggiare è di montare sopra la gallina e strappandogli
le piume per passargli il seme per fare i pulcini. Una
gallina depone 1-2 uova al giorno: le uova sono
grandi,colorate e con il guscio duro. La gallina impiega 20
giorni per covare,i piccoli prima di nascere beccano il
guscio per uscire, dopo usciti dall' uovo sono tutti bagnati
e devono essere asciugati senno muoiono, nonna
Pergentina toglie tutti i pulcini nati e li mette in una
scatola con il granturco, acqua da bere e un cuscino con
acqua calda per riscaldarli come se fossero le piume della
madre.
Edoardo - Leonardo - Gabriele
Il pollaio di nonna Pergentina.
Per capire meglio la riproduzione degli
ovipari abbiamo seguito alcuni animali del
pollaio della nonna di Flavia.
Nel pollaio c'è il re che è il gallo.
Lui si accoppia con una gallina e
montandogli sopra gli dona il seme, poi la
gallina fa le uova e le cova per circa 15 -20
giorni.
Dopo averle covate i pulcini iniziano a
beccare il guscio per uscire.
Dopo qualche giorno il pulcino esce tutto
bagnato e per asciugarlo bisogna lasciarlo
sotto la chioccia.
Dopo un po’ alla gallina la nonna per paura
che la gallina schiacci i pulcini li toglie .Se si
tolgono da sotto le piume vanno messi in un
posto caldo tipo: in una scatola di cartone
dove c'è per loro da mangiare il granturco e
da bere , poi c'è anche una borsa con
l'acqua calda dove si riscaldano.
Quando i pulcini crescono vengono messi
insieme alla chioccia nel pollaio e
continuano a vivere lì.
Flavia - Tommaso
Il pollaio di nonna Pergentina La nonna di Flavia ci ha mandato delle foto in cui c’era la riproduzione delle galline,delle papere .Il re del pollaio di nonna Pergentina è il gallo che dona il suo seme a tutte le galline per fecondare le uova. Per donare il seme il gallo monta sopra alla gallina. Nel pollaio non ci possono essere più di 1 gallo perché sennò questi si ammazzano a vicenda, per questo Pergentina tiene solo un gallo. Le galline dopo aver deposto le uova le cova per almeno 20 giorni e ogni giorno ne fa 2 o 3. Ogni giorno la nonna raccoglie un po’ di uova perché senno la gallina le ammucchia tutte e poi le cova insieme. Le uova sono grandi e di color bianco rosato,però alcune volte le uova non sono buone oppure i pulcini sono in ritardo cioè che nascono piùtardi dei suoi fratellini e sorelline. Il pulcino appena nato ètutto bagnato come quando noi nasciamo e la chioccia deve velocemente asciugare il nuovo arrivato con le piume altrimenti muore. Pergentina toglie i pulcini dalla mamma perché potrebbe succedere che la gallina li pesta uccidendole un po’ allora lei li mette in una scatola con il granturco per mangiare,l’acqua in una ciotola per bere e una sacca piena d’acqua calda per riscaldarsi e far sembrare che il calore sia quello della mamma. Dopo un po’ di tempo la nonna Pergentina toglie i pulcini dalla scatola e li mette in un pollaio più piccolo solo quando sono diventati grandi vengono messi insieme alla mamma. Anche le papere compiono le stesse azioni delle galline.
Giulia Elisa
il pollaio di nonna PergentinaIn questo periodo a scienze abbiamo preso in
esame la riproduzione degli ovipari la nonna
di Flavia ci ha mandato delle foto sulla
riproduzione della gallina e dell’oca.il gallo è il re del pollaio ,non si deve mettere
2 galli in un pollaio perché si uccideranno .
il gallo per mettersi con la gallina gli monta
sopra dandogli il seme,accoppiandosi fanno 1
o 2 uova al giorno colorate dure perchè le covano per almeno 20 giorni.
la gallina è gelosa se gli rubi i pulcini,se le
rimetti nel pollaio la gallina ingelosendosi le
schiaccia.
il gallo si accoppia con tante galline. il gallo dentro il pollaio si sente il più bello .
i pulcini possono morire dentro l uovo .uno
non si schiude covandolo i pulcini nascono
bagnati..
quando nascono i pulcini la nonna li mette dentro una scatola tutti insieme con una
borsa d’acqua calda dove i piccoli si
riscaldano,poi dentro la scatola ci mette il
mangiare e il bere così si possono nutrire .
l’ oca ti pizzica aggressivamente se togli i pulcini dalla scatola.
Melissa e Alberto
Io mi sono divertita a fare
scienze in questo modo,
secondo me è stato come
un gioco
Flavia
In questo modo si sono
imparate tante cose
Aurora
A me piaceva 100 volte
meno se studiavamo nel
libro
Alberto
�Il percorso ha permesso ai bambini di discutere in
modo costruttivo, confrontando non solo le
informazioni che avevano a disposizione, ma anche
idee, conoscenze pregresse.
�Ha suscitato una forte MOTIVAZIONE negli alunni
verso le scienze
� Ha sviluppato la capacità di ricercare informazioni,
di porsi domande, di analizzare e di estrapolare i
contenuti essenziali, di sintetizzare.
� Ha dato spazio anche ai bambini in difficoltà, che
sono riusciti a seguire il percorso serenamente,
riuscendo a dare il proprio contributo anche nella
discussione collettiva
L’insegnanteI bambini