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Istituto Comprensivo Perugia 6
CORSO DI FORMAZIONEIN
DIDATTICA DELLA MATEMATICA
Castel del Piano 26 Aprile 2016
Docenti: Biselli A., Romano A., Tanzillo C.
“LE EMOZIONI DELL'APPRENDERE!”
Vissuti emotivo-motivazionali con valenze più intense Vissuti emotivo-motivazionali con valenze più intense rispetto ad altre disciplinerispetto ad altre discipline
Emozioni e matematica“E' da tre anni che non riesco mai a raggiungere il 6 nonostante le
ripetizioni... non sono proprio portato per la matematica; è poi è molto peggio andare male in mate che nelle altre materie perchè vuol dire fai
fatica a ragionare” M. (III superiore)
AUTOEFFICACIA MOTIVAZIONE
AUTOSTIMA
NESSUN ATTO PSCHICO E' POSSIBILE SE SI SCINDE IL COGNITIVO DALLE EMOZIONI
Ragione ed emozione non sono due poli opposti: ogni funzione cognitiva racchiude componenti emotive.
Le funzioni che abbassano o innalzano le difese della mente sono le EMOZIONI
I bambini ridono 300
volte al giorno
Gli adulti ridono da un minimo di 15 e un
massimo di 100 volte al giorno
PERCHE' RIDONO TANTO?
E' un meccanismo innato
È un'attivazione emotiva che
CURA E PROTEGGE DALLE CONDIZIONI DISTURBANTI DELL'IO
E' un meccanismo di autodifesa
Un bisogno primario universale
L' IMPORTANZA DEL SORRIDEREUna ricerca scientifica americana ha effettuato uno studio sul sorriso
GRUPPO 1 GRUPPO 2
Gli insegnanti hanno studiato con attori profesionisti l'utilizzo del sorriso educativo
(sorridere per incoraggiare, per rimproverare, per accompagnare...)
Gli insegnanti sono stati formati sull'epistemologia delle discipline (gli
storici in storia, i grammatici in grammatica...)
400 ore di registrazione
ESITO: tutti gli studenti i cui insegnanti erano stati formati sull'uso del sorriso hanno ottenuto i risultati migliori su tutte le variabili emotive, sociali, cognitive, primi fra tutti la
RESISTENZA ALLA FRUSTAZIONE, LA MOTIVAZIONE, L'ATTRIBUZIONE DI COMPETENZA, L'IMPEGNO.
Un sorriso fatto da una figura significativa di riferimento è un mediatore di alleanza straordinario ed è importantissimo
per il cervello...
Un incoraggiamento corregge più di 98 rimproveri
Ogni volta che diamo un voto negativo andiamo in un vicolo cieco che non consente la modifica per l'ottenimento del meglio: è il pericolo della colpa
Non si cerca una scuola buonista, ma una scuola competente al meccanismo di aiuto che combatte l'errore...
… per creare un'alleanza con i bambini CONTRO l'errore!
L'insegnante diventa un punto di riferimento e un aiuto per chi non ce la fa, non quello a cui devi nascondere la difficoltà: la bugia nasce nel momento in cui non si riesce a reagire all'insuccesso e lo si nasconde
Per ogni atto pschico non si muove solo il dominio di pertinenza ma tutto contemporaneamente viene attivato
È un dialogo continuo fra cellule attraverso la produzione di energia biochimica ed elettrofisica in termini di hertz
Quando proviamo emozioni si alterano gli hertz
:OGNI NOSTRO ATTO E' UNA CORRENTE EMOZIONALE
Quando apprendo e provo emozioni (paura, ansia, piacere, curiosità...)
Stabilizzo sia il contenuto appreso che il network emozionale
Quando ricordoPenso
Agisco e Attivo l'intero network
IL CIRCUITO EMOZIONALE
I CORTOCIRCUITI DELL'APPRENDIMENTO
SE il bambino nell'imparare le tabelline sperimenta un'emozione frequente e costante di paura o ansia
Mentre stabilizza 7X8 stabilizza “NON MI VIENE” e attiva un cortocircuito emozionale che a sua volta attiva la sudorazione delle mani, accellerà il battito cardiaco, produce ansia, ...panico, depressione.
ogni volta che cercherà di ricordare la memoria semantica cercherà delle strategie ma la memoria autobiografica subcosciente riprenderà l'emozione con cui l'ha messa in memoria cioè riprenderà la paura.
NON MI VIENE
7X8=
NOI INSEGNIAMO PROCESSI UTILI A LIVELLO COGNITIVO SENZA CONTROLLARE L'EMOZIONE CHE LI TRANSITA
MA
SE I CIRCUITI SONO NEGATIVI CREANO DISFUNZIONI
Perciò cosa fare?
ANDIAMO IN CERCA DI CIRCUITI POSITIVI
EVITIAMO QUELLI NEGATIVI CHE SONO SILENTI PERCHE' SONO PESTICIDI PER LA MENTE
“non mi spavento perchè tu mi aiuti”
“se mi impegno posso riuscirci”
“sfidiamo l'errore!”
COSA BLOCCA I CIRCUITI CEREBRALI?
- INSUCCESSO ansia, inadeguatezza, frustazione-NON SPERIMENTO BENESSERE scappo, chiudo-REAZIONE DI DIFESA + l'attacco è profondo più grande è il bloccoIn matematica è frequente perchè l'insuccesso è frequente
DALLE EMOZIONI ALLA SOFFERENZA
Quando è difficile mi sudano le mani e mi
si sconfusiona la mente
Mi fa freddo fino alle dita delle mani e dei piedi e mi sento come il cimice che si gira per farsi credere morto
Di tante cose peggiori che mi sono capitate la corona ce l'ha questa fastidiosa incomprensione che mi
circonda. Così mi faccio invisibile e li ignoro
Io mi sento mortificato a studiare le cose più belle del sapere rendendole mostruose per le verifiche
Io quando faccio errori e sbaglio ho una
maestra che sa come si fa
Sono intelligente ma fragile. Mi ci vorrebbe un travaso dalla mente al cuore
I bambini sono enigmi luminosi.Daniel Pennac
Perchè infliggere sofferenza agli altri quando
noi stessi cerchiamo di sfuggirla?Buddha Non siamo mai così
indifesi verso la sofferenza come nel
momento in cui amiamo. Freud
CIRCUITI DISFUNZIONALI DA EVITARE
SENSO DI COLPA LA PAURA
EMOZIONE ANTAGONISTA EMOZIONE ANTAGONISTA
RESPONSABILITA'
EMOZIONE ANTAGONISTA
AIUTO DIVERTIMENTOScardina ogni fatica
NOIA
COME SI FA?
IL DIRITTO DI SBAGLIARE
INTERSOGGETTIVITA' COMUNICATIVA (SGUARDO E SORRISO)ALLEANZA (TO TAKE CARE = IO AIUTO TE)
OTTIMISMO PROSPETTICO
Il “diritto di sbagliare”
IMPORTANTE!!!
La paura frenaL'apprendimento
Credere di poter riuscire o avere persone che credono che possiamo riuscire è una motivazione particolarmente funzionale al
cambiamento
Si potenzia molto di più a fare meno errori
SE SI TOLGONO TUTTI I CORTOCIRCUITI EMOZIONALI rispetto alle migliori tecniche di calcolo.
IL PENSIERO RICORSIVO DI NON POTERCELA FARE DETERMINA L'INSUCCESSO
DOBBIAMO RESETTARE L'EMOZIONE CON LA QUALE
L'APPRENDIMENTO E' STATO TRACCIATO
Se si mantengono i cortocircuiti emozionali quella corrente fa da antagonista e, siccome la memoria autobiografica è più
potente e non consapevole
L'INTELLIGENZA DELL'ERRORE
L'errore è diventato da colpa (“Se sbagli... non sei stato attento”) a indice di patologia (“Se sbagli... hai una disfunzione”)
L'errore non è un sintomo ma un'approssimazione alla conoscenza
Il bambino deve essere messo nella situazione di trovare l'errore
Bisogna essere alleati con il bambino contro l'errore e non viceversa
VALUTAZIONEnon è un fallimento
E'
INDICE DI RIELABORAZIONE
COGNITIVA
VALUTAZIONE = PUNTO DI PARTENZA
VALUTAZIONE =/
PUNTO DI ARRIVO
CONOSCENZEABILITA'
La scuola è paragonabile ad un iceberg:
si preoccupa troppo di rimanere in superficie e si concentra solo sulle conoscenze da apprendere (alfabetizzazione)
IMMAGINE DI SE'
CHE COSA SI APPRENDE?
COME SI APPRENDE?
CONSAPEVOLEZZA
MOTIVAZIONE
REAZIONE ALL'INSUCCESSO
STRATEGIE METACOGNITIVE
Neurone potenziato per dominio specifico, cioè ciò di cui ha bisogno, apprendimento
attivo
PLASTICITA' MENTALE
Perchè in Italia tanti bambini hanno difficoltà fin dai primi anni della
primaria?
1 Età prescolare: mancata esposizione a potenziamento educativo2 primaria: didattiche poco adatte ai naturali processi di apprendimento mecc. Fonologici e procedure (calcolo scritto)
Invece di cognizione di quantità
3 compiono errori intelligenti plasticizzano e rendono stabile Es. 6x6 = 36 ...allora 6x7= 47!
4 blocco circuiti cerebrali amigdala, emozioni come paura
5 impotenza appresa
L' IMPOTENZA APPRESA
La discalculia è nello 0,5% della popolazione, mentre l'impotenza appresa riguarda più del 45% della popolazione
Quando un ragazzo per tanto tempo sperimenta l'insuccesso, ha un cervello patologico se non si difende
Meccanismi di difesa che determina: l'aggressione o la depressione. Questa causa ansia, paura, blocco.
Le prime due sono gestibili, il blocco NO
Le emozioni sono degli attivatori che coinvolgono tutto l'organismo
Il 50% dei nostri ragazzi sperimenta la scuola come un grosso nemico
Quando leggiamo sottolineiamo quello che dobbiamo ricordare o dimenticare?
Quando sottolineo, evidenzio quello che devo ricordare. Ciò che è sottolineato traccia la memoria visiva, si chiama apprendimento implicito ( = non volontario). Quando tracciamo un segno rosso sotto l'errore senza indicare la strategia che
lo elimina e lo combatte mettiamo in memoria l'errore.
L'importante è fare un contratto con gli alunni in cui spieghiamo che cerchio l'errore per toglierlo
Mai fare esercizi per casa quando gli errori compaiono altrimenti automatizziamo l'errore.
ERRORITABELLINE: es: 6x7=47
studio a memoria invece di manipolare la quantitàripeto, ripeto, sbaglio combinazioniripeto e fisso, le ripeto un po' giuste/sbagliateunisco altre combinazioni senza controllo cognitivo
Non sa più cosa è giusto. Neurone tracciato da troppi errori
NO CONTROLLO COGNITIVO MESSA IN MEMORIA PLASTICIZZO ERRORE, RENDO STABILE
VALORE POSIZIONALE
scrivi centodue: “1002”scrivi milletrrecentosei: “1000306”scrivi centosette: “1007”
Trasferito sistema fonologico
Come elimino l'errore? “ Arriva un bastimento carico di...3 da 5 u” inizio con la diade, inverto, poi insieme, quando è stabile introduco la terza triade, inverto ecc...
Trasformo successioni verbali in posizioni visuo-spaziali
ERRORE VISUO-SPAZIALE 34X2=36
COME? Un danno delle operazioni scritte è la confusione + e x, perchè sono lo stesso segno ruotato. Questo causa l'errore misto ( quando fanno metà procedura dell'addizione e metà della moltiplicazione) è un BIAS di memoria, confonde +e x rimane stabile in memoria.
ERRORI MISTI 27+15=55
27x3=621
322-36=314
Strategie fonologiche
CALCOLI SCRITTI alleno a procedure
Messe in memoria, no controllo
CALCOLO MENTALE evoluzione dell'intelligenza numerica
Se prima non si potenzia il dominio semantico e sintattico questo strumento, seppur funzionale, diventa
fuorviante per il bambino
L'ERRORENoi leggiamo per fonologia. Questo meccanismo ci consente una memoria verbale procedurale che ci serve per memorizzare le poesie
Per il numero il cervello usa un dominio specifico per quantità, strategie (calcolo a mente), procedure e algoritmi (calcolo scritto).
Quando i ragazzi sbagliano cosa succede?
Dobbiamo partire dall'errore e trovare con loro una strategia per combatterlo
Se sono loro a stabilire le strategie va bene, invece noi adulti tendiamo ad avere delle fissità funzionali, una tendenza ad avere
un atteggiamento sostitutivo.
La cosa più difficile è proprio trovare una strategia, non correggere noi per loro, non giudicare, ma aiutarli a trovarla da
soli