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Istituto Comprensivo Pescara 3 Scuola Secondaria di I grado Mazzini A.S. 2015/2016 Dirigente scolastico: Prof.ssa Maria Rosaria Colangelo

Istituto Comprensivo Pescara 3 Scuola Secondaria di I ... · Dirigente scolastico: Prof.ssa Maria Rosaria Colangelo. DIVENTIAMO UNA NUOVA CLASSE PREMESSA La Scuola deve garantire,

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Istituto Comprensivo Pescara 3 Scuola Secondaria di I grado Mazzini

A.S. 2015/2016

Dirigente scolastico: Prof.ssa Maria Rosaria Colangelo

DIVENTIAMO UNA NUOVA CLASSE

PREMESSA

La Scuola deve garantire, con l'individuazione e l'elaborazione di strumenti e strategie adatte, la continuità educativa al fine di promuovere un percorso scolastico armonico e che meglio risponda ai bisogni formativi degli alunni. Punto fondamentale di uno "star bene a scuola" è sicuramente la certezza di entrare in una struttura accogliente e attenta ai bisogni di alunni e genitori, con docenti motivati e capaci di rimuovere con la propria azione il disagio e le ansie dovute all'ingresso alla scuola dell'infanzia o al passaggio ad altro ordine di scuola: primaria o secondaria di primo e secondo grado. Le attività devono contribuire alla formazione integrale del cittadino, alla costruzione della propria identità nel riconoscimento di tutte le diversità; assu e do il co cetto di diversità co e valore i u ’ottica di sca io reciproco. La finalità di base è facilitare il passaggio dalla scuola elementare alla scuola media, aiutando i ragazzi, che provengono da plessi diversi, a conoscersi e ad inserirsi serenamente nella nuova realtà scolastica.

Gli alunni di prima media dovranno inoltre imparare ad organizzare il tempo di studio e di svago in modo autonomo, responsabile ed efficace. Le attività proposte dal Progetto aiuteranno i ragazzi a conoscersi, ad ascoltarsi e a farsi apprezzare gli uni dagli altri. Sentirsi a proprio agio in un ambiente nel quale ciascuno riesca a crescere, esprimendo se stesso e rapportandosi con gli altri in modo corretto e costruttivo, significa star bene a scuola. È uesto l’i te to fo da e tale del Progetto accoglienza, che non si esaurisce nei primi gior i di scuola, a prevede u ’articolazio e più a pia ell’arco del triennio. Gli insegnanti di tutte le

aterie co corro o al progetto.Co il progetto accoglie za la scuola si propo e di favorire l’i seri e to degli studenti delle classi prime, nella nuova realtà con un atteggiamento di disponibilità, di ascolto, di apertura, di accettazione che contri uisca a tras ettere se so di apparte e za all’istituzio e.Tale progetto consiste in alcuni giorni di specifiche attività atte a presentare la nuova scuola media co e u ’esperie za da vivere i sie e piuttosto che da te ere . Dalla reciproca conoscenza nasce un clima di fiducia che è alla base di un rapporto collaborativo e costruttivo tra gli alunni, docenti e genitori, ciascuno con la propria specificità e il proprio ruolo. Il progetto costituisce, inoltre, un momento di osservazione dei comportamenti e delle abilità utile per integrare le informazioni raccolte attraverso i test di ingresso e i colloqui con le maestre

FINALITA’

Le attività di Accoglienza si pongono il compito di favorire un graduale passaggio fra i diversi ordini di scuola, in modo da evitare difficoltà nell'apprendimento e nella crescita personale degli alunni.

-Favorire l’i seri e to ella scuola edia degli alu i prove ie ti dalla scuola ele e tare

-Far crescere ei ragazzi l’autosti a, la dispo i ilità, a socializzare e ad apprendere

-Esplorare con attività varie e divertenti le potenzialità e le lacune presenti nel gruppo classe

-Promuovere atteggiamenti cooperativi e collaborativi che favoriscano lo star bene a scuola.

-Riflettere sul proprio rapporto con la scuola, confrontare esperienze, opinioni, desideri e aspirazioni.

-Per gli insegnanti è un momento di osservazione dei comportamenti e socialità utile per integrare e/o

modificare le informazioni raccolte.

-Favorire il benessere scolastico

OBIETTIVI

La continuità in entrata o Accoglienza coinvolge gli alunni, le famiglie e gli insegnanti delle classi ed ha

come obiettivi:

- favorire il graduale passaggio fra i diversi ordini di scuola; - promuovere la continuità del processo educativo; - far conoscere il nuovo ambiente scolastico, lo spazio fisico, l'organizzazione delle attività, le sue regole; - agevolare l'inserimento degli alunni, stimolandone la coscienza di sé e l'autostima; - favorire l'aggregazione, la socializzazione e la collaborazione nell'ascolto e nel rispetto dell'altro; - portare gli alunni a conquistare una maggiore autonomia nell'ambiente scolastico.

PER GLI ALUNNI

· Presentare se stessi

· Socializzare con i compagni e gli insegnanti

· Sapersi uovere ell’a ie te s olastico

· Conoscere e rispettare le regole della scuola

· Usare correttamente il libretto scuola-famiglia e il diario scolastico

-Superare il timore del nuovo ambiente.

PER I GENITORI

· Cooperare co l’Istituzio e scolastica

· Aiutare i propri figli ad acquisire le nuove modalità organizzative della scuola

media

PER I DOCENTI

· Curare rapporti di collaborazione con gli insegnanti della scuola elementare

· Favorire la socializzazione fra gli alunni e la creazione di uno spirito di classe

· Accogliere i nuovi alunni, adottando strategie per facilitare il loro inserimento

MODALITA’ OPERATIVE

FASE PRELIMINARE

PER I DOCENTI

· Incontrarsi con gli insegnanti della quinta elementare

· Informare sul Progetto accoglienza

· Confrontarsi sugli obiettivi formativi

· Raccogliere i for azio i sull’iter scolastico degli allievi

· Concordare attività ponte per facilitare il passaggio dalla scuola elementare

alla scuola media

PER GLI ALUNNI

· Visita delle classi quinte elementari , nel mese di maggio, in giornate precedentemente concordate fra gli insegnanti, con la seguente strutturazione:

· confronto fra gli alunni di prima media e di quinta elementare finalizzato a tematiche quali aspettative, incertezze, novità, curiosità (uso del progetto a spasso el parco

· reve visita guidata all’edificio scolastico;

· inserimento degli alunni di quinta nelle classi prime per assistere ad alcune lezioni.

PRIMI GIORNI DI SCUOLA

PER I DOCENTI

· Illustrazione della struttura del Consiglio di classe, delle principali regole di organizzazione interna, di come utilizzare il diario e il libretto delle comunicazioni scuola/famiglia

· Spiegazione della locazione e della funzione degli ambienti scolastici

· Presentazione di schede e strumenti utili nelle attività finalizzate alla

co osce za di se stessi, degli altri e dell’a ie te

PER GLI ALUNNI

· Visita guidata al nuovo Istituto e identificazione delle aule e di altri ambienti

scolastici sulla pia ti a grafica dell’edificio

· Compilazione di schede

· Esecuzione di attività didattico-educative ponte fra la Scuola Elementare e la Scuola Media

ASSEMBLEA DI CLASSE CON I GENITORI

· Illustrazione del Progetto accoglienza

· Prese tazio e dei progetti d’Istituto e della progra azio e educativa e didattica del Consiglio di classe

METODI

Conversazione guidata

Lavori di gruppo

Lavoro individuale

Brainstorming

Web quest

Indagini

Condivisione ed esposizione degli elaborati sull'accoglienza

ATTIVITA’

Proposte legate a tutte le discipline: partendo dall’ o iettivo “Superare il timore del nuovo ambiente

Si può partire con un progetto da realizzare come accoglienza e poi da utilizzare come continuità per i compagni di V in una sorta di tutoraggio

Prodotto :realizzazione del Progetto in cui · Ogni disciplina, nel proprio ambito, definirà e svilupperà i

propri obiettivi specifici

FINALITA’

· Imparare a conoscere, ad amare e a rispettare la natura e l’a iente sia dal punto di vista architettonico che naturalistico

· Approfondire la conoscenza di sé e del proprio rapporto con gli animali e la natura.

OBIETTIVI

· Conoscere l’a iente che ci circonda.

· Rispettare la natura.

· Acquisire la consapevolezza che la salvaguardia dell’a iente è un

impegno prioritario per tutti.

· Imparare a sfruttare le risorse naturali in modo sostenibile.

IN SPECIFICO

· Ogni disciplina, nel proprio ambito, definirà e svilupperà i propri obiettivi specifici (schede allegate)

Carla Antonioli

Geodiversità nel Parco Nazionale d'Abruzzo

SCIENZE

Gli alberi e le piante autoctone (l'orto a

scuola)

Deforestazione e cambiamenti climatici

Inquinamento

TECNOLOGIA

Il legno

legno FSC

ITALIANO E LINGUE

Alberi e animali nelle opere letterarie (fiabe

favole e racconti..)

ARTE albero:superamento

dello stereotipo figurativo

CITTADINANZA

Regolamento dei parchi nazionali

GEOGRAFIA E STORIA I parchi nazionali in

Italia

EDFISICA

L'ORIENTEERING È BELLO, FA MUOVERE GAMBE E CERVELLO

ALLEGATO :INFORMAZIONI DEL PRIMO GIORNO

Accoglienza genitori: i genitori vengono fatti accomodare con i ragazzi nell'atrio, dove si svolge

l'appello delle singole classi con un discorso di benvenuto del Dirigente e una breve

presentazione dell'insegnante che comunica gli argomenti che verranno affrontati nella fase di

accoglienza:

_ Presentazione insegnanti

_ Disponibilità degli insegnanti all'ascolto : tutti i professori sono disponibili ad ascoltare i

ragazzi, per qualsiasi motivo o necessità

_ Presentazione ambiente

_ Organizzazione del diario

_ Organizzazione dello zaino

_ Utilizzo del materiale

Nella stessa mattinata si procederà alla consegna del libretto delle giustificazioni e

comunicazioni / informazioni urgenti eventuali riguardanti gli alunni da parte della segreteria

(appositamente presente presso la scuola secondaria)

Accoglienza alunni da parte dei docenti della 1^ ora,

In aula l’i seg a te i orario prese ta se stesso e i colleghi scrive do alla lavag a o e e ruolo

Presentazione della disponibilità degli insegnanti a cui far riferimento e delle modalità per per

renderlo fattivo.

Presenta le strutture della scuola: luoghi figure di riferimento, servizi.

Presentazione di ciascun alunno al gruppo

Presentazione del regolamento di Istituto: inizio della lettura e del commento che continuerà nei

giorni successivi. E con le considerazioni degli alunni, la riflessione e condivisione si potrà procedere

alla co pilazio e delle regole su uader o e cartello e, che verrà fir ato da tutti co l’i peg o al

rispetto.

REGOLE PER STARE INSIEME

DA RICORDARE … PER EVITARE GUAI!

In caso di assenza ricordarsi di scrivere la giustificazione sul libretto.

In caso di ritardo presentarsi accompagnati dai genitori.

Far firmare sempre le comunicazioni sul diario.

Registrare scrupolosamente i compiti sul diario.

Non sottovalutare nessuna disciplina.

Non caricarsi di troppi impegni extrascolastici.

Tenere spento il cellulare a scuola per evitare sanzioni.

DURANTE IL CAMBIO DELL’ORA E LA RICREAZIONE

Evitare (non) di correre nei corridoi.

Dura te il ca io dell’ora parlare sottovoce se za girovagare per l’aula, ri a e do seduti al proprio

posto.

Specificare insieme ai ragazzi cosa significa/come fare per:

-Rispettare il personale della scuola,

-Non danneggiare il materiale scolastico,

-Risolvere eve tuali litigi se za l’uso delle a i,

DIARIO AMICO PREZIOSO

Il diario è uno strumento prezioso, che ci aiuta nel lavoro scolastico di ogni giorno.

Il diario:

Va curato in ogni sua parte e tenuto in ordine.

Va compilato a penna, non a matita.

Sul diario si scrivono i compiti assegnati.

Sul diario si scrivono i testi, il materiale da portare a scuola, secondo le indicazioni dei docenti

LIBRETTO COMUNICAZIONI

Sul libretto delle comunicazioni si scrivono:

i risultati delle verifiche orali e scritte, che dovranno essere controfirmate dai genitori.

Gli avvisi che la scuola comunica.

Comunicazioni scuola –famiglia ed eventuali comportamenti scorretti o di mancanze.

Sul libretto non si deve usare il bianchetto, né attaccare adesivi perché è un documento.

ISTITUTO COMPRENSIVO PESCARA 3

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO “G. MAZZINI”

PROGETTO ACCOGLIENZA

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

PROGETTO ACCOGLIENZA

EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

Il progetto di accoglienza “'Educazione alla Cittadinanza” costituisce un primo approccio alla

realizzazione del progetto “Civis mundi”, giunto già alla sua quarta “edizione”, in continuità

verticale con il progetto “Bambino oggi, cittadino domani”della scuola dell'infanzia e primaria.

Con questa attività la scuola si propone di favorire l'inserimento degli alunni delle classi prime in

un nuovo contesto scolastico, riducendone i possibili disagi e timori. Al contempo si pone

l'obiettivo di promuovere sin dall'inizio l'educazione alla cittadinanza attraverso la partecipazione

ad attività che consentano di maturare un positivo senso di sé e di sviluppare il senso di

appartenenza a un gruppo .e di condivisione delle regole.

La scuola e la famiglia che rappresentano le principali agenzie educative hanno il compito e la

responsabilità di fare acquisire alle nuove generazioni gli strumenti culturali e critici per

l'interpretazione della complessa realtà in cui oggi viviamo.

Insegnare l'educazione alla cittadinanza è per la scuola un compito primario e ineludibile,

poiché sempre più spesso le famiglie incontrano difficoltà più o memo grandi nello svolgere il loro

ruolo educativo. (cfr.”Indicazioni nazionali per il curricolo 2012”, sez. Per una nuova Cittadinanza,

pag. 10).

La scuola è il luogo dove l'educazione alla cittadinanza si sviluppa lungo una duplice linea

formativa: verticale e orizzontale. La prima linea verticale pone le basi per una formazione

permanente lungo l'arco della vita, quella orizzontale si esprime attraverso una costante

collaborazione con la famiglia e il territorio.

Nella scuola italiana l'educazione alla cittadinanza è definita come area di apprendimento

trasversale alla cui attuazione devono contribuire tutti gli insegnanti.. Il percorso di Cittadinanza in

primis è affidato ai docenti di lettere (ambito storico), ma per la sua valenza etico-formativa e per

la trasversalità delle tematiche affrontate (educazione alla convivenza, alla legalità, alla cittadinanza

attiva, al patrimonio culturale ambientale, alimentare, stradale, alla salute, all'affettività) afferenti

alle diverse discipline è presente nella programmazione di tutti i docenti, costantemente impegnati

allo sviluppo dei valori della cittadinanza attiva, dell'inclusione e della solidarietà tra i giovani.

Anche quest'anno, visto il il grande interesse dimostrato dagli allievi che hanno partecipato

all'iniziativa, si ripropone l'attività Impariamo ad osservare “dal vicino al lontano”, conosciamo

Pescara, la nostra città.

La decisione di inaugurare il nuovo anno scolastico con un itinerario attraverso la storia e il

paesaggio della nostra città scaturisce dalla consapevolezza che spesso i nostri studenti conoscono

poco il territorio in cui vivono. L'obiettivo pertanto è quello di stimolare la curiosità dei nostri

allievi a voler conoscere la storia e la valenza culturale e paesaggistica dei luoghi che

quotidianamente percorrono, spesso senza “vederli”, e invogliarli a compiere un viaggio a ritroso

alla ricerca delle proprie origini.

Come docenti siamo consapevoli che il patrimonio storico-artistico e paesaggistico deve

innanzitutto essere conosciuto e decodificato dai nostri ragazzi per poter essere amato, rispettato e

conservato per le generazioni future.

Questo “viaggio” attraverso la storia e il paesaggio della nostra città proseguirà nel corso del

triennio, allargando il raggio d'azione della visita alla zona del centro storico, la cosiddetta “Pescara

Vecchia”; in particolare saranno svolte attività in collaborazione il “Museo delle Genti d'Abruzzo”.

FINALITA'

• Promuovere la conoscenza di sé e valorizzare le diversità attraverso il dialogo e il confronto

delle esperienze di ciascun alunno.

• Favorire la conoscenza e la socializzazione tra gli alunni

• Favorire all'interno del gruppo classe la comunicazione tra gli alunni e con i docenti.

• Promuovere atteggiamenti cooperativi e collaborativi che favoriscano lo star bene a scuola

• Predisporre gli alunni a formulare e accettare, dopo averle discusse, regole comuni

• Favorire la conoscenza da parte degli alunni della nuova organizzazione scolastica

• Imparare a programmare lo studio

• Favorire la curiosità per la conoscenza della storia locale

• Percepire il paesaggio e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio

naturale e culturale da tutelare e valorizzare

OBIETTIVI EDUCATIVI

• Accrescere la stima di sé e l'autocontrollo

• Riconoscere e gestire la propria emozionalità

• Imparare a star bene con sé e con gli altri

• Accettare e rispettare l'altrui diversità

• Rispettare le regole della convivenza civile

• Adottare comportamenti corretti e responsabili per il bene individuale e collettivo

• Imparare ad organizzare il lavoro personale

• Orientarsi e conoscere il patrimonio storico e artistico della propria città

• Riconoscere nel paesaggio della propria città gli elementi fisici e antropici significativi

ATTIVITA'

Periodo: 14 – 28 settembre

Imparare a condividere regole comuni:

• Presentazione in Aula Magna del progetto “Civis Mundi”da parte di allievi del secondo e

terzo anno.

• Riflessione guidata sul tema delle regole della convivenza civile e sociale, partendo dalla

proiezione di alcuni video ed immagini inerenti tematiche ambientali e comportamentali.

• Elaborazione del regolamento di classe.

.Organizzare il lavoro personale e imparare a gestire il tempo e lo spazio:

• organizzazione del diario scolastico

• compilazione di schede per imparare ad organizzare il lavoro personale

• realizzazione di un planning settimanale delle attività svolte da ogni alunno nell'arco della

giornata dalle ore 13.00 alle 22.00.

Imparare ad osservare “Dal vicino al lontano”:

• Conoscere Pescara, un “viaggio” attraverso la storia e il paesaggio della nostra città.

Itinerario: scuola“G.Mazzini” - Via Leopoldo Muzi – scuola “G.Mazzini” - Lungomare Matteotti in

direzione Sud fino al Ponte del Mare – Lungofiume - Via Puccini – Via Venezia – Piazza Italia –

Via Perugia - Via N. Fabrizi – Piazza della Rinascita – Via Regina Margherita - – Scuola

“G.Mazzini”.

Orario previsto: 8.45 – 12.20

Osservo per le vie della città

Ricerco a casa

Rielaboro in classe

Osservo per le vie della città

Attività di accoglienza di Scienze e matematica per gli alunni in entrata alla classe prima media

“ La classe si trasfor a in un la oratorio di … iologia, chi ica, ate atica, fisica , luogo dove

si ragiona e poi si apprende; e quindi si apprende a ragionare .Proposta di attività laboratoriali

con l’utilizzo di ateriale povero e riciclato .

1. Realizzia o u exhi it e o u i hia o la s ie za i pu li o”

Far acquisire e condividere la filosofia di exhibit scientifici. Progettare un exhibit. Costruire un exhibit( la possibilità di costruire gli oggetti modifica la predisposizione dello spettatore, che da

soggetto passivo sente di poter diventare attivo protagonista. Realizzare la sceneggiatura di un exhibit. Comunicare la scienza in pubblico (proviamo co il co u icarla a… ge itori , o i e fratelli)

2. Gio hi ate ati i per… migliorare la capacità di interagire con gli altri migliorare la padronanza degli strumenti di comunicazione, elaborare un metodo, stimolare la voglia di imparare, di saperne di più, di farlo da soli.

Giochi ate atici co e palestre i cui alcu e a ilità ve go o esercitate, padro eggiate, consolidate; per allontanarsi da un insegnamento precettivo, asato sull’a itudi e alla ripetizio e meccanica e al cieco lavoro di esercizio che porta alla passività .

3. Scatti di scienza “i golar e te o a gruppetti, i ragazzi scattera o fotografie scie tifiche asseco da do la propria curiosità, fa tasia e capacità di osservazio e, co u ’attività i classe spesso ben articolata: alcuni documenteranno un istante significativo di un esperi e to, altri i agi era o di preparare la fotografia pri a dello scatto; altri ancora potranno cogliere la bellezza di un particolare fenomeno naturale, spesso mossi dalla sorpresa di osservare qualcosa di inaspettato

4. Mostra del materiale scientifico prodotto dai compagni degli anni precedenti

5. Preparia oci , dal punto di vista a ientale al “percorso per le vie della città

Carla Antonioli

Tecnologia

Proposta di attività la oratoriali con l’utilizzo di materiale povero e riciclato

Imparare a vivere in un ambiente pulito e funzionale: (scatole porta cellulari, porta carta… , utilizzando tecniche diversificate di decorazione Conoscere gli strumenti del disegno tecnico come contributo insostituibile alle competenze trasversali e, i si ergia co l’i seg a e to della ate atica ave do cura che gli stude ti for i o nella propria mente immagini adeguate agli oggetti studiati. E come potrà accadere questo se non sanno gestire il disegno con riga e squadra o con i software dinamici che la tecnologia mette a disposizione? Iniziamo accogliendoli con il fare.

-

Scuola media Mazzini

Via Muzii

Conservatorio L.D’Annunzio

Da via Muzii verso lungomare Matteotti

(direzione Sud)

Museo d’arte Moderna «Vittoria Colonna»

Dal ponte del mare attraverso via Puccini e via

Venezia

Arrivo al Liceo classico

«G:D’Annunzio»

OSSERVO

Fiume , trabocchi, Porto canale, la foce del fiume, la diga foranea, Museo

del mare , Mercato Ittico

Continuo verso Sud

Fino alla «Madonnina»

Ed osservo

Piazza Italia

E il Palazzo di città e torno verso la scuola

attraverso via N.Fabrizi

Piazza della Rinascita

via R.margherita

Museo Paparella

Scuola Media Mazzini

25 SETTEMBRE NOTTE EUROPEA DEI RICERCATORI

DALL'INFANZIA ALLA SECONDARIA

ACCOGLIENZA CON ATTIIVITÀ LABORATORIALE IN TUTTE LE DISCIPLINE

E NEI VARI ORDINI DI SCUOLA

USCITA : ANDIAMO A CONOSCERE LE CARETTA CARETTA AL'OSPEDALE DELLE TARTARUGHE IN SCUOLA BUS(primaria)

A PIEDI IN CITTÀ PER CONOSCERE I LUOGHI DELLA NOSTRA CITTÀ SIA DAL

PUNTO DI VISTA AMBIENTALE CHE ARCHITETTONICO ED

ISTITUZIONALE(Mazzini)

PREPARIAMOCI AL GIORNO DELLA MEMORIA TRA SCIENZA, STORIA E ARTE

IN CURRICOLO VERTICALE

DALLA PRIMARIA ALLA SECONDARIA

ORTO DI...VERSO

DALL'INFANZIA ALLA SECONDARIA

ISTITUTO COMPRENSIVO PESCARA3 A.S.2015/2016

I izia o l’a o scolastico co gioia

Verbale del 3.09.2015

Commissione accoglienza e continuità

Dopo aver analizzato il progetto presentato ed approvato nel collegio di giugno, il gruppo di lavoro puntualizza che l’accoglienza riguarderà le classi in entrata e

per la scuola secondaria:

Le compresenza si rendono necessarie

nelle attività di tecnologia dove verranno costruite, co ateriale riciclato , scatole porta cellulari e raccoglitori per la carta

dura te l’uscita didattica (doce ti di scie ze e di storia e geografia

elle classi IB e ID sarà prese te a che l’i seg a te di sosteg o

Pri a dell’ uscita Dalla nostra scuola –osserva do i docenti di arte proporranno un percorso virtuale della stessa e le notizie artistiche sui luoghi .

Ciascuna disciplina proporrà attività laboratoriali al fine di creare motivazione negli alunni.

Per quanto riguarda la continuità si propone di lavorare con gli alunni delle quinte che sin da ottobre in una sorta di gemellaggio che porterà ad uno spettacolo

di Natale co l’ipotesi di realizzarlo el co servatorio Luisa D’A u zio .La prof Marzia D’I cecco si pre derà cura dell’organizzazione.

Le discipline interessate nella continuità saranno lingue,arte, musica, scienze , matematica sempre con modalità laboratoriale.

ISTITUTO COMPRENSIVO PESCARA 3

Scuola secondaria di primo grado Mazzini

PERCORSI DI ACCOGLIENZA

DAL 14 AL 26 SETTEMBRE 2015

Finalità

Facilitare l’inserimento nella Scuola Secondaria di primo grado degli alunni delle classi quinte

della Scuola Primaria; Favorire la socializzazione e l’integrazione nel nuovo gruppo classe; Sviluppare la motivazione a lavorare e ad apprendere insieme ai nuovi compagni; Recuperare e consolidare le conoscenze apprese nei vari ambiti disciplinari, anche attraverso

attività per gruppi di livello ed un approccio ludico (alunni classi seconde e terze)

Obiettivi educativi

• Promuovere il rispetto delle regole di convivenza civile dell’Istituto;• Imparare a stare bene con se e con gli altri (Conoscenza di sé)• Promuovere la socializzazione ed il confronto tra i componenti della nuova classe.• Potenziare la collaborazione tra pari attraverso una didattica più coinvolgente. (alunni classi

seconde e terze)

Articolazione

Il periodo di accoglienza dal 14 al 26 settembre prevede una diversa organizzazione oraria per

consentire flessibilità nella didattica e momenti di compresenza dei docenti. Le lezioni si

svolgeranno dalle ore 8,30 alle ore 12,30.

Il tema centrale e trasversale del progetto è l’educazione alla cittadinanza e costituzione, ciascun

ambito disciplinare realizzerà le attività finalizzate alla valorizzazione della cittadinanza attiva,

all’intercultura e alla promozione del plurilinguismo.

Attività di accoglienza lingue straniere comunitarie

Educazione alla cittadinanza:

Sviluppare il dialogo tra culture e sensibilità diverse. Cooperare ed essere solidali .

Pro vare interesse e piacere nell’xapprendere e comunicare nelle più diffuse lingue comunitarie per ampliare il proprio orizzonte sociale, umano e civile.

Favorire una maggiore consapevolezza della propria identità attraverso il confronto con gli altri.

LINGUA INGLESE : Do you speak European?

Percorso conoscenze Abilità Strutture e

lessico

Soluzioni

organizzative e

approccio

metodologico

verifiche

Saluti,

presentazione,

Presentarsi e

fornire dati ed

Rinforzo e Approccio Osservazioni

sistematiche,

Io e i miei

nuovi

compagni

provenienza informazioni

personali.

Chiedere e dire il

Paese e la località

di provenienza, la

nazionalità.

consolidamento:

corretto uso delle

funzioni

linguistiche,

Paesi e

nazionalità,

numeri, data,

giorni, mesi e

stagioni. Be e

have got.

comunicativo.

Didattica ludica:

role play, pair

work.

Speaking:

comprensione,

ripetizione a

coppie e corale.

Utilizzo di

materiale

strutturato e

non.

listening

speaking

reading

writing

Esercizi di

rinforzo e

consolidamento

sullo starter book.

2^ lezione

descrizione fisica Descrivere se

stesso e gli altri,

presentare e

descrivere i propri

familiari

Parti del corpo,

abbigliamento

Wh questions.

Lettura di brevi

testi scritti

relativi a

presentazioni e

descrizioni di

teenagers.

3^ lezione Spelling Conoscere

l’alfabeto inglese,

fare lo spelling

del nome e

cognome proprio

e dei compagni.

Parlare degli

animali e dei

Alfabeto, animali

e colori.

Games.

colori.

4^ lezione Comprensione

orale

Comprendere la

lettura o la

registrazione di

un breve testo

scritto e

individuare le

informazioni

richieste.

Materiale

fotocopiato,

tabelle da

completare,

Listening,

speaking and

writing.

5^ lezione Likes and dislikes School, parlare di

ciò che piace o

non piace

lessico e comandi

relativi

all’ambiente

scuola.

There is, there

are.

Orario delle

lezioni.

Interaction.

6^ lezione Uso delle funzioni

linguistiche

Ripasso delle

funzioni studiate

e attività ludiche

per il rinforzo.

Can, orologio. Giochi e gare in

piccoli gruppi.

Materiale

fotocopiato

Entry test per la rilevazione del livello di partenza

LINGUA FRANCESE/SPAGNOLO

Percorso Conoscenze Abilità Strutture e

lessico

Soluzioni

organizzative

approccio

metodologico

verifiche

1^ lezione Saluti,

presentazione,

provenienza

Presentarsi e

fornire dati e

informazioni

personali.

Chiedere e dire il

paese e la località

di provenienza, la

nazionalità.

Uso delle funzioni

linguistiche.

Paesi e

nazionalità

Approccio

comunicativo.

Didattica ludica:

jeux de rôles.

Parlato:

ripetizione corale

e a coppie.

Osservazioni

sistematiche.

Produzione orale

2^ lezione Parlato Conoscere

l’alfabeto

L’alfabeto Jeux

Francese/Spagnol

o, fare lo spelling

del nome e

cognome proprio.

3^ lezione Descrizione della

classe

Conoscere gli

oggetti della

classe

Lessico

riguardante le

cose presenti in

classe

Ascolto:

Ascolto di testi

registrati relativi

all’ambito

scolastico

4^ lezione Approccio agli

strumenti

multimediali del

corso

Ascoltare e

fissare singoli

vocaboli,

completare

tabelle in aula

multimediale

Terminologia degli

strumenti

tecnologici

utilizzati

Ascolto e parlato Osservazioni

sistematiche.

Produzione orale.

È la città più popolosa dell'Abruzzo ed è con L'Aquila sede degli uffici del Consiglio, della Giunta e degli

Assessorati regionali[9]. Pescara è anche sede insieme a Chieti dell'Università Gabriele d'Annunzio, di cui

ospita quattro dipartimenti universitari. Pescara è situata sulla costa adriatica, a circa 4 m s.l.m. e si

sviluppa intorno alla foce dell'Aterno-Pescara. La costa è bassa e sabbiosa: la spiaggia si estende senza

soluzione di continuità a nord e a sud del fiume. La costa dove si estende la città era un tempo quasi

interamente occupata da una vasta pineta mediterranea, dove predominava la specie del Pino d'Aleppo.

Questo bosco fu in gran parte abbattuto alla fine dell'Ottocento e poi ancora negli anni cinquanta del

secolo scorso per fare posto alle nuove costruzioni. Gli esemplari superstiti sono diffusi nella pineta

D'Avalos (oggi riserva naturale), nella zona di Porta Nuova, e in una fascia costiera della lunghezza di circa

due chilometri suddivisa fra i comuni di Pescara e di Montesilvano (Riserva naturale Pineta di Santa

Filomena).

Il nome Pescara indica lo sbocco del fiume al mare, ubicazione favorevole al primordiale stanziamento

umano grazie alle acque del fiume Aternum e alla pescosità del mare. L'insediamento è stato

soprannominato dai pescatori p'scare', ad indicare il luogo dove essi vivevano e lavoravano. Pescara,

du ue, sig ifica letteral e te " occa del fiu e", dall'accadico pû, pišu, pe ( occa e ḫarru (fiume),

originariamente corso d'acqua con sbocco al mare.

NEL NOSTRO PERCORSO INCONTREREMO

Conservatorio Luisa D'Annunzio

È una istituzione nata nel 1922 come "Corporazione musicale Luisa D'Annunzio". Fu un'iniziativa di un

gruppo di intellettuali della Pescara di allora e di Francesco Paolo Michetti per onorare Gabriele

D'Annunzio, nominando la istituzione alla madre. Nel 1935 la corporazione diventa liceo, per poi essere

trasformata in conservatorio di musica nel 1969. Dal 2002 il conservatorio è ospitato nei locali del vecchio

municipio di Castellammare Adriatico, mentre nel 2005 è stata aperta la succursale nell'attiguo Palazzo

Mezzopreti.

Museo Villa Urania

Alloggiato in una villa in stile Liberty risalente alla fine dell'Ottocento, vi si possono ammirare numerose

maioliche di Castelli realizzate dal Cinquecento al Settecento. La collezione è stata realizzata a partire dal

1950 ad opera di Raffaele Paparella Treccia, chirurgo ortopedico, e dalla moglie Margherita Devlet, che ne

istituirono poi la Fondazione intitolata ai loro nomi e la donarono al Comune di Pescara. Oggi la mostra

permanente è formata da circa 140 pezzi originali

Nave di Cascella

Si tratta del principale monumento della città. Fu costruito nel 1986, in marmo travertino. Commissionato

dal comune per abbellire il lungomare, fu inaugurato il 4 luglio 1987 a Piazza I maggio, dopo essere stato

esposto a Firenze in Piazza Santa Croce per alcuni mesi. La scultura rappresenta una barca a remi e rievoca

la vocazione alla pesca della città e i prigionieri del Bagno borbonico sfruttati come rematori sulle navi fino

al 1859.

Museo d'arte moderna "Vittoria Colonna"

Si tratta di un museo d'arte moderna alloggiato nel palazzo progettato dall'architetto Eugenio Montuori. È

ricco di opere d'arte moderna ed è spesso sede di mostre temporanee

Piazza della Rinascita

Comunemente detta piazza Salotto, è nel cuore del centro cittadino. Ospita una scultura dedicata a un

elefante, disegnata da Vicentino Michetti. La piazza, è stata ridisegnata da professionisti locali sulla base di

uno studio redatto dall'Università D'Annunzio sul restauro del Moderno e in cui è stata posizionata l'opera

"Huge wine glass" dell'architetto giapponese Toyo Ito, la quale, realizzata in polimetilmetacrilato (in forma

abbreviata PMMA), è stata inaugurata il 14 dicembre 2008, ed ha subito un cedimento strutturale[72] nel

febbraio del 2009; in seguito l'opera è stata imbracata in una struttura di metallo in attesa di stabilire

responsabilità e possibili soluzioni. La piazza è storicamente sede di manifestazioni, luogo di svago e sede di

un Urban Center, utilizzato come centro informazioni turistiche e per l'allestimento di piccole mostre.

Il Ponte del Mare

È una grande opera che contraddistingue il paesaggio della città e che unisce, dal 2009, le due riviere a nord

e a sud del fiume. Si tratta di un ponte ciclabile e pedonale di 465 metri a forma di vela, la cui parte sospesa

si regge su un pilastro di acciaio ancorato sulla sponda nord del fiume e posizionato in posizione obliqua

rispetto alla traiettoria del fiume.

Trabocchi

Sono situati sul lato nord del porto canale ossia l'antico porto romano in seguito ristrutturato, che in Storia

romana era tra i più importanti per i collegamenti con Salona. Si tratta di strutture in legno abitabili

costruite su delle palafitte e tradizionalmente usate per pescare.

Museo del Mare

Conserva diversi esemplari di tartarughe marine e una collezione di scheletri di cetacei del Mediterraneo,

fra i quali un esemplare di capodoglio, e uno di balenottera comune.

Palazzo di città

Insieme con il Palazzo delle Poste e con Il Palazzo del Governo, il Palazzo di Città (o Palazzo Comunale) di Pescara è u tipico ese pio dell’architettura li erty che ha caratterizzato l’espa sio e ur a istica di Pescara nella prima metà del Novecento. Opera di Vincenzo Pilotti del 1935, il Palazzo di Città prospetta su Piazza Italia, sulla riva sinistra del fiume Pescara, ed è circondato da vasti spazi alberati che danno risalto al suo aspetto monumentale. L'alta torre civica, rivestita in mattoni rossi e sormontata da una loggia ad archi, rappresenta il simbolo della cittadinanza pescarese.

Il Liceo Classico “Ga riele d’Annunzio

Nacque come Liceo Ginnasio (non ancora intitolato al poeta pescarese) nel 1924, quando Pescara altro non era che un borgo di mercanti e pescatori, e costituì un primo elemento del paesaggio culturale, pur non ave do a cora u a sede propria. Era i fatti ospitato i u piccolo edificio di Via d’A u zio, ad u pia o, che conteneva una popolazione scolastica limitata al triennio postelementare. Quando, con il R.D. del 2.1.1927, fu istituita la provincia di Pescara e Castella are Adriatico, il Liceo ac uisì u ’i porta za fondamentale per il progresso della neonata città: si avvertì dunque la necessità di un corso liceale nel capoluogo, sia per i pedire l’esodo di ta ti stude ti, costretti a recarsi a Chieti o a Teramo, sia per acco pag are il rapido i cre e to de ografico seguito all’istituzio e della Provi cia. Così, el 9 , fu creato il Regio Liceo Ginnasio, retto dal prof. Gino Cappelletti, primo preside del Liceo. La sede era il Palazzo Clerico, ell’odierno Corso Vittorio Emanuele, principale arteria della città, a pochi metri dalla stazione, in u a posizio e etta e te più favorevole, a che se, ell’a o scolastico 9 / , il u ero degli iscritti non superava i 44. Intanto nella città si andava delineando l’idea di u uovo ce tro civico, i u a zo a,

uella ei pressi di Villa de Riseis, strategica per l’u io e di Castella are e Pescara. Qui, du ue, asco o, ad opera dell’architetto Vi ce zo Pilotti, i palazzi del Gover o e del Co u e ( 9 -36) e del Liceo (1934-

.Il fe raio 9 il Co u e di Pescara co seg ò l’attuale e defi itiva sede di Via Ve ezia, co e centro della cultura cittadina, e fino al 1939 ne fu preside il prof. Giacomo Franchi, cui fece seguito il prof. Donato Petronio, che, dopo il difficile periodo dell’occupazio e dei soldati tedeschi pri a e di uelli i glesi poi, riuscì co gra de fatica a ri ettere i oto il Liceo. I fatti, dopo il o arda e to dell’agosto del 1943, la città era stata abbandonata e i documenti scolastici nascosti, per cui anche gli esami della sessione estiva e di quella autunnale erano saltati e furono ripresi solo nel maggio del 1944.Nel 1959 il preside Petro io lasciò l’i carico al prof. Loris Colucci dopo il uale si so o susseguiti il prof. A to io Cattivera (1977), il prof. Francesco Desiderio (1982), il prof. Claudio Palma (1990), la prof.ssa Maria Alimonti (2004) e l’attuale preside, prof.ssa Lucia a Vecchi ( . Oggi il Liceo co ta classi, per u totale di stude ti e continua a rivestire u ruolo olto vivo all’i ter o della città, ta to da essere stato i cluso tra …i gra di licei dove asce la classe dirige te di do a i ( Il Mo do – Corriere della Sera del 14 luglio 2006).Esso, infatti, nella certezza che la cultura classica sia alla base della formazione umana, mira a formare perso alità auto o e ed e uili rate, disi teressata e te aperte all’a ore del sapere e a pro uovere u a for a e tis flessi ile e aperta alla cittadi a za attiva, alle pari opportu ità, alla coesio e sociale.

Proprio per questo, come finora è avvenuto, il suo destino è di formare generazioni di giovani che si disti gua o el co tri uire positiva e te allo sviluppo di Pescara e dell’i tera società.

La storia del liceo "Leonardo Da Vinci"

Il Liceo Scientifico Statale Leonardo da Vinci nasce nell'autunno del 1949 come sezione staccata del Liceo Scientifico Statale Filippo Masci di Chieti, nei locali dell'ex collegio "Olivieri", in via Tasso. Nel suo primo anno di vita ha una sola sezione, con un totale di 77 alunni. Già dall'anno scolastico successivo diventa autonomo, con preside incaricato il prof. Fausto Brindesi.Assume l'attuale denominazione "Leonardo da Vinci" all'inizio dell'a.s. 1953/54 sotto la presidenza del prof. Paolo Pisano succeduto al prof. Mario Molini. Dall'a.s. 1956/57 al 1958/59 è preside il prof. Loris Colucci.Dall'a.s. 1959/60 fino al 1979/80, svolge l'incarico di Dirigente Scolastico il prof. Michelino Petrarca, figura carismatica di educatore e pedagogo, che per vent'anni svolge un'azione di leadership lungimirante e costruttiva, di cui ancora oggi riconosciamo i benefici. Sotto la guida del Preside Petrarca, il nostro Liceo cresce a tal punto che nell'a.s. 1972/73 conta 64 classi e una dislocazione territoriale che comprende, oltre alla sede principale di via dei Marsi, anche quelle staccate di via Balilla (per tanti anni sede degli uffici di presidenza), di via Caboto, di piazza dei Grue e di via dei Peligni. Nel 1973 quindi si rende necessaria la scissione del Liceo con la conseguente nascita del Liceo

Scientifico Statale Galileo Galilei. Intanto è in costruzione l'edificio di Colle Marino che già nell'a.s. 1975/76 può ospitare le prime cinque sezioni e nell'anno seguente anche la Presidenza e gli uffici di Segreteria e successivamente le altre sezioni, per un totale di dieci.

Pino d'Aleppo (Pinus halepensis )

È u a co ifera se preverde olto resi osa apparte e te alla fa iglia delle Pi aceae. E’ tipico dell’area Mediterranea. Arriva a 20-25 metri di altezza al massimo, anche se di norma non sale oltre i 15m. Il tronco singolo dal diametro raramente superiore ai 60 cm, è dritto o contorto a seconda delle condizioni cli atiche cui è sottoposto l’al ero, co u a corteccia che sale do verso l’alto da spessa e rossiccia diventa più sottile e scura .o contorto, corona irregolare, rada e di forma piramidale aperta o globoso espansa; corteccia liscia grigio cenerina da giovane poi bruno rossastra, fessurata e screpolata profondamente. Foglie (aghi) lineari riuniti in fascetti di due di colore verde chiaro, sottili, non rigidi, con margine finemente dentato, di solito persistenti due anni. Fiori maschili in amenti numerosi e gialli; quelli femminili di colore verde violaceo. I frutti (strobili) sono solitari, a volte appaiati, e rivolti verso il basso con peduncolo legnoso breve, di colore rosso scuro e umbone poco rilevato. Hanno forma ovato-conica (6-12 x 3,5-4,5 cm.), maturano in due anni, in autunno, e permangono sulla pianta per piu' anni ; la fruttificazione e' precoce ed avviene a 8-10 anni, la produzione di seme e' abbondante; i semi ovoidi sono piccoli, scuri, con ala lunga 15-20 mm. Specie monoica che fiorisce da marzo a maggio. Il pino d'Aleppo e' una pianta termofila, xerofila, e lucivaga, la piu' resistente dei pini nelle stazioni caldo-aride dell'ambiente mediterraneo; molto frugale, predilige i terreni calcarei litoranei penetrando nell'entroterra fino alla massima altezza di 500 m. circa; può formare boschi puri o misti associandosi al Pino domestico, al Leccio, alla Roverella, con un sottobosco basso di macchia mediterranea. Ha grande capacità di rinnovarsi dopo il passaggio del fuoco grazie al fatto che gli strobili restano chiusi sulla pianta per più anni, aprendosi contemporaneamente per il calore dell'i ce dio, se i a do a o da te e te il terre o. E’ prese te ei paesi che si affaccia o sul mediterraneo dal nord Africa all' Europa meridionale all'Asia minore.In Italia i maggiori complessi di pino d'Aleppo sono sul Gargano e sul litorale tarantino (pineta ionica), sull'Adriatico nelle formazioni costiere

dell'Abruzzo (Pineta di Pescara).Il legno ad alburno chiaro e durame scuro è duro, resinoso e pesante, di scarso pregio, usato per tavolame e imballaggi

Tamerici

Tamarix L. è un genere di piante della famiglia delle Tamaricaceae, originario delle zone sabbiose e salmastre di India, Cina ed Europa meridionale.

Comprende circa 60 specie tra alberi e arbusti sempreverdi o a foglie decidue, che possono raggiunge un'altezza di 15 m nelle specie arboree. Sono caratterizzati da una fioritura piumosa in spighe sottili, generalmente primaverile-estiva o a volte, come nella T. aphylla, anche invernale. Hanno fronde vaporose, formate da piccolissime foglie alterne, squamiformi, generalmente di colore verde glauco, simili, ad un esame superficiale, a quelle di alcune conifere. I frutti sono generalmente delle piccole capsule triangolari.

Una curiosa caratteristica delle Tamerici, osservata sulle piante in riva al mare in Corsica ed in Grecia, è la "sudorazione" sotto forma di gocce di liquido chiaro ed estremamente salato, la quale durante il giorno ed in assenza di vento (che ne favorirebbe l'evaporazione) genera una vera pioggia, che colpisce chi si trova sotto la loro chioma. Il nome del genere deriverebbe dal nome francese del fiume Tamaris che scorre nella zone dei Pirenei.

T. gallica è la specie più diffusa in coltivazione, si tratta di un piccolo albero a foglie caduche, che raggiunge i 4-6 metri di altezza. Ha fusto eretto o inclinato, con corteccia grigiastra, profondamente rugosa; le ramificazioni sono dense e formano una chioma tondeggiante. I rami giovani sono molto sottili e flessibili, spesso arcuati o penduli; le foglie sono di dimensioni molto ridotte, simili a piccole squame di colore verde chiaro, talvolta quasi azzurrato. All'inizio della primavera i rami si riempiono di piccole spighe di fiori minuscoli, di colore rosato; la fioritura è tanto abbondante che l'intera pianta sembra una nuvola di fiori. Ai fiori seguono piccoli frutti a capsula contenenti i semi. Le tamerici vengono da secoli coltivate sulle coste del Mediterraneo; grazie al fatto che ben sopportano i venti e l'acqua salmastra vengono spesso impiegate per la creazione di siepi frangivento nelle zone costiere o anche per solidificare le dighe foranee. Possono essere coltivate anche in vaso o come bonsai

Pescara, 7.09.2015

Carla Antonioli