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ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA ESTRAMURALE CASTELLO – MIGLIONICO Tel./fax 0835 559008 - DS 0835 550025- DSGA 0835 759940 e - mail: [email protected] PEC: [email protected] www.icmiglionico.gov.it C.F.93056900777 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. approvato dal CONSIGLIO DI ISTITUTO nella seduta del 14 GENNAIO 2016 E’ meglio una testa ben fatta piuttosto che una testa ben piena

ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA ESTRAMURALE … · -VISTO l’atto di indirizzo per l’elaborazione del piano dell’offerta formativa per il triennio ... una di queste è la Torre

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ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VIA ESTRAMURALE CASTELLO – MIGLIONICO

Tel./fax 0835 559008 - DS 0835 550025- DSGA 0835 759940

e - mail: [email protected] PEC: [email protected]

www.icmiglionico.gov.it C.F.93056900777

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

2016/2019

EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

approvato dal CONSIGLIO DI ISTITUTO

nella seduta del 14 GENNAIO 2016

“E’ meglio una testa ben fatta piuttosto

che una testa ben piena”

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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INDICE

Descrizione Pagina PREMESSA 4

DIMENSIONE ISTITUZIONALE E TERRITORIALE 5

IL CONTESTO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO 5

ATTESE DELLA SOCIETA’, DELLE FAMIGLIE E I BISOGNI

FORMATIVI DEGLI ALUNNI 7

COLLABORAZIONI NEL TERRITORIO 8

EVENTI SIGNIFICATIVI DELLA STORIA DELLA SCUOLA 8

ANAGRAFE SCOLASTICA E CONDIZIONI AMBIENTALI 9

RISORSE UMANE, FINANZIARIE E STRUMENTALI 9

SPAZI E ATTREZZATURE 16

DIMENSIONE PEDAGOGICA CURRICULARE 19

PROGETTAZIONE EDUCATIVA 21

PROGETTAZIONE CURRICOLARE 26

PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE 44

DIMENSIONE ORGANIZZATIVA-RELAZIONALE

PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA 49

ORGANIZZAZIONE ORARIA 53

SCUOLA E FAMIGLIA 57

VALUTAZIONE 57

VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO 66

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 66

DIMENSIONE AMMINISTRATIVA-GESTIONALE 72

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE 75

FORMAZIONE 81

Allegati al P.T.O.F.

-Atto di indirizzo del Dirigente scolastico

-Piano di Miglioramento

-Carta dei Servizi

-Regolamento d’Istituto

-Curricolo verticale

-Patto educativo di corresponsabilità

-Protocollo accoglienza alunni stranieri

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IL COLLEGIO DOCENTI

- VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015, “Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

- VISTO l’atto di indirizzo per l’elaborazione del piano dell’offerta formativa per il triennio

2016/2019 del Dirigente Scolastico Labbate Elena, prot. 438c/23 del 2 Ottobre 2015;

- PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:

1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico

precedente il triennio di riferimento, il Piano Triennale dell'Offerta Formativa;

2) il PTOF deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le

attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente

scolastico;

3) il PTOF è approvato dal consiglio d’istituto;

4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti

d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;

5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà

pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

- TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà

istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e

dalle associazioni dei genitori;

REDIGE

il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre per tener conto di eventuali

modifiche necessarie.

PREMESSA

Il presente Piano Triennale (2016/19) dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo di

Miglionico, elaborato dal Collegio dei Docenti, sulla base dell’atto di indirizzo emanato dal

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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Dirigente Scolastico, rappresenta “il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e

progettuale” dell'Istituto, nel quale sono esplicitati la mission, la vision e i valori di riferimento e si

configura quale strumento indispensabile poiché definisce e descrive una specifica proposta

educativa, orientata a soddisfare i bisogni particolari dell'utenza a cui è rivolto, attraverso la

valorizzazione delle risorse disponibili, scolastiche ed extrascolastiche, nonché attraverso la

strutturazione di un progetto educativo volto ad offrire a ciascun soggetto efficaci opportunità di

crescita cognitiva, emotiva e sociale.

Mission

L’azione progettuale che l’Istituto svolge mira a promuovere un continuo miglioramento della

qualità dell’istruzione tesa a favorire quei processi di apprendimento, di sviluppo personale e di

auto orientamento di tutti gli allievi

Valori

- La centralità della persona

E’ la creazione di un sistema che punti sul ruolo e sulla centralità della persona favorendone la

formazione e la crescita nella sua interezza, che investa sui valori di uguaglianza, libertà,

solidarietà, cooperazione, che assicuri un impianto culturale solido e flessibile tale da coniugare gli

aspetti cognitivi e intellettuali dell’apprendimento con quelli applicativi e pratici del “fare e del

saper fare”, che concorra a rimuovere efficacemente disagi, contrasti, emarginazione.

- La valorizzazione della diversità

In una società sempre più multiculturale la scuola deve cogliere le diversità come valore ed

effettiva risorsa che arricchisce ogni persona, deve concorrere a creare un ambiente educativo

stimolante proprio perché pluriculturale.

-La relazione con gli altri e la comunicazione

È la scuola che deve essere in grado di presentare, nel mondo del lavoro, giovani che sappiano, che

sappiano fare e che, soprattutto, siano in grado di rapportarsi con gli altri.

Sta proprio nella qualità delle relazioni interpersonali, la creazione di un clima sociale positivo

caratterizzato da accoglienza, sicurezza, fiducia, autonomia, autostima e collaborazione.

In una società come l’attuale è infatti fondamentale acquisire la capacità di comunicare e di

relazionarsi al contesto.

Nel presente Piano, che è un documento flessibile, sono previste attività che, nel corso

dell’anno, potrebbero essere modificate per sopraggiunti motivi o integrate così come

potrebbero essere realizzate altre non preventivate che, ad oggi, è impossibile prevedere.

DIMENSIONE ISTITUZIONALE E TERRITORIALE

L’Istituto Comprensivo Statale di Miglionico nasce nell’anno scolastico 2015/2016 a seguito del

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Piano di dimensionamento regionale (DCR della Basilicata n. 215 del 20 /01/2015).

E’ attualmente formato da:

- tre plessi di Scuola dell’Infanzia (Miglionico, Grottole, Pomarico);

- tre plessi di Scuola Primaria (Miglionico, Grottole, Pomarico);

- tre plessi di Scuola Secondaria di Primo grado (Miglionico, Grottole , Pomarico).

IL CONTESTO CULTURALE, SOCIALE ED ECONOMICO

Miglionico

Miglionico si trova nella parte orientale della Basilicata, in provincia di Matera. E’ situato su una

collina tra i fiumi Bradano e Basento a 465 m sul livello del mare. Il castello del Malconsiglio, il

secondo castello più antico della Basilicata, domina il panorama della collina. La città è nota per

le vicende legate al castello, ove si tenne la Congiura dei Baroni contro re Ferdinando 1°

D’Aragona. E’ affiliata all’Associazione Nazionale Città dell’olio, un ente che si occupa della

promozione e valorizzazione dell’olio extravergine d’oliva e dei territori di produzione. Nel suo

territorio si trova la riserva regionale S. Giuliano, in quanto il versante destro del fiume Bradano

e del lago di S. Giuliano, appartiene in parte al territorio del comune. Le origini di Miglionico

sono remote, probabilmente risalenti a una città Enotria, come testimoniato da tombe e vasi

risalenti al VIII secolo a.c. rinvenuti nel suo territorio, soprattutto nel corso degli scavi per il

rifacimento di Piazza Castello. Secondo la tradizione fu fondata da Milone, dal quale deriverebbe

il nome della città. Dall'antica cinta muraria che circondava il paese, sono ancora visibili

numerose torri; una di queste è la Torre di Fino, così nominata perché lì finiva il paese, ed era

una torre di guardia che dominava la valle del Bradano La chiesa madre di Santa Maria

Maggiore è la principale chiesa di Miglionico. All'interno si custodiscono: il polittico di

Miglionico, opera di Cima da Conegliano, risalente al 1499 e formata da 18 tavole racchiuse in

una cornice lignea in pioppo; un Crocifisso del 1629 realizzato dal padre francescano Umile da

Petraliail. Nella chiesa sono inoltre conservate diverse tele databili tra il XVI ed il XVII secolo.

La popolazione è impegnata nei settori primario, secondario e terziario. Il prodotto tipico

(storico) è dato dai fichi secchi che risultano essere i migliori, in assoluto, della Regione. Molto

importante la produzione di olio extravergine che fa rientrare la città nell’Associazione

Nazionale Città dell’Olio. Nella zona periferica sorgono alcune industrie, quali quella della carta

e degli infissi. Nonostante ciò si registra, comunque, una mancanza di lavoro che spinge i

giovani ad emigrare.

Grottole

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Grottole è un paese antichissimo, testimonianza di ciò è data dall’esistenza di moltissime

grotte, scavate nell’argilla, attualmente adibite a cantine per la conservazione del vino e delle

derrate alimentari. E’ situato su un altopiano arrotondato a 481 m sul livello del mare ed è

abbracciato dai comuni di Matera, Miglionico, Irsina, Grassano Ferrandina, Salandra e

Gravina. Le origini di Grottole si possono ricollegare agli albori della civiltà come dimostrano i

ritrovamenti di insediamenti preistorici, greci e romani e la presenza di numerose grotte ancora

visibili nel territorio. Importanti monumenti sono: il castello posto sulla collinetta della Motta,

distaccata dal centro abitato; la chiesa di S. Rocco, protettore di Grottole; la chiesa di Santa

Maria Maggiore con annesso l'ex convento dei frati domenicani; il Santuario di Sant’Antonio

Abate , risalente alla fine del Trecento.La popolazione è impegnata prevalentemente nel settore

secondario e terziario. Rinomato è l’artigianato locale che affonda le sue radici nella cultura

pastorale e contadina, mantenendone i caratteri fondamentali anche nelle espressioni più

moderne. I materiali usati sono quelli che la natura offre: legno, argilla, paglia e vimini.

L’argilla, materiale di cui Grottole è ricco, è utilizzata per la produzione di porcellane di

pregevole manifattura. L’edilizia e l’agricoltura hanno risentito della crisi e questa ha avuto

ripercussioni sulla popolazione, infatti tanti giovani sono emigrati in cerca di lavoro per cui si

riscontra anche un calo demografico. Sono presenti centri di aggregazione quali: chiese di

diverse confessioni, ACR, pro loco. Il punto di riferimento maggiore è la Parrocchia, qualche

circolo ricreativo per anziani, cooperative sociali, strutture per attività sportive: campetto di

calcio, da tennis. Il nostro Istituto si inserisce in un quadro di trasformazioni sociali con un suo

specifico ruolo di particolare rilevanza educativa.

Pomarico

Pomarico è un centro urbano di antica origine, dista circa 30 Km dal capoluogo di provincia,

Matera. Situato sul crinale tra Basento e Bradano, a circa 455 m. sul livello del mare, presenta

un paesaggio prevalentemente collinare, con diffusa e caratteristica vegetazione, di cui l’oasi

faunistica della Manferrara è significativa testimonianza. Fruisce di un’efficace rete di viabilità

automobilistica che la collega con tutti i comuni della valle del Basento, con la città di Matera e

la vicina Puglia. A pochi chilometri dall’abitato si notano i ruderi di Pomarico Vecchio (Castro

Cicurio), antico villaggio fondato dai Greci, cinto da mura. Nei dintorni sono state rinvenute

tombe dell’età greca ed ellenistica; sono visibili, inoltre, mura megalitiche e rovine di un

antichissimo insediamento. Nella parte alta del paese, il toponimo di Rione Castello segnala

l’esistenza di un maniero, oggi ridotto a resti. Il Municipio ha sede nell’ex convento

di sant’Antonio risalente al XVI secolo. La Chiesa omonima conserva nell’interno barocco una

deposizione, una Madonna col Bambino e raffigurazioni di santi dell’artista Pietro Antonio

Ferro del 1615 e nell’abside ci sono tele di Domenico Guarino. Nei pressi della chiesa c’è

il Palazzo Marchesale, costruito dai Donnaperna nei secoli XVII-XVIII. La Chiesa barocca

di San Michele, patrono del luogo, i cui festeggiamenti nel mese di maggio risalgono alla peste

del 1600, è decorata da tele di Pietro Antonio Ferro, Teodoro D’Errico, Andrea Vaccaio e

Francesco Fracanzano. Il comune di Pomarico è caratterizzato da un’accettabile qualità della

vita. L’ambiente socio-economico di provenienza degli alunni è di tipo medio: i genitori sono

occupati in massima parte in attività lavorative del settore secondario. E’ presente anche una

diversificata gamma di professionalità appartenenti al ceto medio: impiegati statali, dipendenti

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pubblici, imprenditori e professionisti. Si rileva anche una modesta presenza di strutture

ricreativo- culturali che in alcuni momenti dell’anno propongono iniziative che raccolgono la

partecipazione dei cittadini. Degne di nota, negli ultimi anni, sono le manifestazioni

organizzate dal TEATRO-AVIS e da alcune formazioni musicali, che hanno il merito di offrire

stimoli e modelli culturali anche ai nostri studenti. Per quanto riguarda in modo più specifico la

crescita culturale di giovani e adulti, si riscontrano delle carenze dovute alla mancanza di

luoghi di aggregazione; significativa è, però, l’azione della Parrocchia rivolta all’infanzia e ai

giovani, e la presenza di un’associazione per il sostegno educativo e l'assistenza a bambini e

ragazzi portatori di particolari situazioni di disagio. La scuola esercita fin dalla prima infanzia

un ruolo determinante, ancora fortemente sentito come tale dalle famiglie. Nel processo di

crescita di alcuni ragazzi è spesso solo l’istituzione scolastica a proporre esperienze al di fuori

dell’ambiente locale, per conoscere altre realtà culturali, economiche e artistiche. Anche se non

mancano situazioni di disagio socio-ambientale, il tasso d’abbandono scolastico è assente.

ATTESE DELLA SOCIETÀ E DELLE FAMIGLIE - I BISOGNI FORMATIVI DEGLI

ALUNNI

La costruzione dell’Offerta Formativa, resa visibile dal presente Piano, scaturisce

dalle indagini, anche strutturate, rivolte alle famiglie sulle esigenze formative degli alunni e sul

gradimento di pregresse iniziative di apprendimento; dall’analisi socio-

economica e culturale del territorio; dall’esplorazione, gestita ordinariamente in aula, dei

processi di sviluppo dell’età evolutiva. La proposta educativa intende offrire soluzioni, il più

possibile significative e coerenti. L’offerta formativa, definita in continuità tra i tre segmenti

scolastici del Comprensivo, esprime una determinata idea di educazione in risposta ai bisogni

specifici rilevati. I bambini e i ragazzi dei tre Comuni vivono le diverse fasi della loro vita in

ambienti, in linea di massima, ancora tranquilli anche, se le problematiche della società di oggi,

caratterizzano anche i nostri paesi. Per far fronte alle esigenze delle famiglie, gli alunni

frequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria con un orario a tempo pieno

(Miglionico e Grottole). Gli alunni trascorrono, quindi, la maggior parte del loro tempo a

scuola, un luogo fondamentale della loro vita nel quale sono posti al centro dell’azione

educativa in tutti gli aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali e ideologici.

La scuola risponde ai bisogni formativi degli alunni attraverso la realizzazione di percorsi

educativi e didattici; infatti hanno bisogno di prendere coscienza dei propri vissuti e di riflettere

su di essi, hanno bisogno di vivere relazioni aventi senso e significato e vanno sollecitati a

conoscersi e a conoscere il mondo che li circonda; inoltre, hanno il bisogno di avere regole,

strutture, formazione morale e ricerca del bene. I bambini di oggi, sono i bambini che, prima di

imparare a camminare, già si sanno muovere con agilità su smartphone e tablet. La loro parola

d'ordine è "interattività": bambini con meno di otto anni li usa per giocare, altri per leggere, un

12enne alle prese con i compiti combina insieme smartphone, iPod e tablet per raccogliere

informazioni utili.

Tenendo conto di questi aspetti, la scuola dovrà porre le basi del percorso formativo degli

alunni sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita, fornirà le chiavi “per

apprendere ad apprendere”, per costruire e per trasformare le mappe dei saperi rendendole

continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile evoluzione delle conoscenze. La

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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scuola deve diventare, quindi, luogo accogliente in un processo in cui saranno coinvolti gli

studenti stessi perché sono importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola, al

fine di ottenere la partecipazione più ampia a un progetto educativo condiviso. Il fondamentale

ruolo della scuola e l’importanza di una cooperazione efficace e sinergica con il territorio nel

processo di crescita intellettiva e morale degli alunni sono emersi dagli incontri tenutosi con i

Rappresentanti di Enti, Associazioni, Parrocchie, Docenti, Amministrazioni, dei vari paesi su

cui opera l’Istituto Comprensivo. Un compito prezioso della scuola e degli insegnanti è quello

che in ogni momento accolgono bambine, ragazze, bambini e ragazzi che gli sono affidati per

tante ore della giornata per aiutarli a crescere e diventare cittadini del mondo. Un compito che

si può svolgere meglio, solo se si lavora insieme.

COLLABORAZIONI NEL TERRITORIO

Per porre in essere la sua azione educativa, la scuola collabora con le famiglie, con le istituzioni

e con le associazioni presenti sul territorio.

Si attueranno iniziative con i seguenti Enti e Associazioni:

a Miglionico:

Comune – Parrocchia - Pro Loco - Ass. Sportive- ACR – A.V.I.S. - A.D.Vo.S. - A.G.E. –

OMNIA MENTIS- VITA ALTERNATIVA;

a Grottole:

Comune – Parrocchia - Pro Loco - Ass. Sportive - A passo di danza - Coop.cos.Il sicomoro -

Centro studi intergenerazionali - Ass. genitori (AGE), - Avis - Corpo forestale dello stato -

Protezione civile”;

a Pomarico

Comune – Parrocchia - Pro Loco - Ass. Sportive- Avis - Mamme in campo - Il puzzle - la

Protezione civile – l’ Associazione Vivaldi.

GLI EVENTI SIGNIFICATIVI DELLA STORIA DELLA SCUOLA.

La storia del nostro Istituto è complessa e ricca di passaggi significativi. Fino all’anno

scolastico 1999/2000 c’erano due istituzioni: la Direzione Didattica di Pomarico formata dalle

Scuole dell’Infanzia e dalle Scuole Primarie presenti nel territorio dei comuni di Pomarico e

Miglionico; la Scuola Secondaria di Primo Grado formata dalle scuole presenti nei due comuni

suddetti. La Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria del comune di Grottole facevano parte

delle relative scuole del comune di Grassano, analogamente anche la Scuola Secondaria di

Primo Grado. Dall’anno scolastico successivo, e precisamente dal 2000/2001 ci sono stati i

primi dimensionamenti: è nato l’Istituto Comprensivo di Pomarico “D.P.Spera” e l’Istituto

Comprensivo di Miglionico, che comprendeva anche le scuole di ogni ordine e grado presenti

nel comune di Grottole, intitolato nel maggio 2009, con delibera del Consiglio d’Istituto e del

Collegio Docenti, a “Don Donato Gallucci”, arciprete di Miglionico sin dagli anni del

dopoguerra che, nel corso della sua attività parrocchiale, si era distinto per il suo patrimonio

culturale e per la sua vocazione ad aiutare i giovani più bisognosi e meritevoli nel loro percorso

di studi. Nell’anno scolastico 2015/2016, in seguito ad un ulteriore dimensionamento è sorto

l’Istituto Comprensivo di Miglionico che ha accorpato tutte le scuole presenti nei comuni di

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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Grottole e di Pomarico. In tutti questi anni negli Istituti c’è stato un avvicendamento di

Dirigenti Scolastici titolari e reggenti. Tra le principali attività realizzate nella scuola,

particolare attenzione merita la musica con la diffusione, da circa cinque anni della pratica

musicale corale e strumentale grazie alla nascita del corso a indirizzo musicale della Scuola

Secondaria di I Grado di Pomarico.

L’ANAGRAFE SCOLASTICA-L’ANDAMENTO DEMOGRAFICO SCOLASTICO

Attualmente gli alunni dell’Istituto sono 816. Nella realtà scolastica dell’Istituto Comprensivo

si registra un calo demografico in proporzione a quello degli abitanti di ciascun comune,

dovuto al calo delle nascite e al fenomeno migratorio per mancanza di lavoro.

LE CONDIZIONI AMBIENTALI

La nostra scuola, con la collaborazione degli Enti Locali, mira a garantire le seguenti

condizioni ambientali:

un ambiente scolastico pulito, accogliente e sicuro;

la dotazione di locali ed attrezzature adeguate allo svolgimento di attività didattiche;

l'abbattimento delle barriere architettoniche;

la predisposizione di sistemi di sicurezza e dei piani di evacuazione degli edifici.

Le condizioni di igiene e sicurezza bisogna garantire, infatti ,una permanenza a scuola

confortevole per gli alunni e per il personale.

La scuola si impegna a sensibilizzare le istituzioni interessate e i genitori al fine di garantire le

condizioni di cui sopra.

RISORSE UMANE FINANZIARIE E STRUMENTALI

Consultando le proiezioni relative al numero degli obbligati per i prossimi 3 anni, si prevede

una sostanziale diminuzione degli alunni e conseguentemente del numero di classi e di docenti :

Nell’a.s. 2015/2016 la popolazione scolastica comprende 816 alunni ed è così distribuita

MIGLIONICO

a.s. 2015/2016

SCUOLA N.

Alunni

N. Sez./classi

Scuola dell’Infanzia

Via Dante

54 3

Scuola Primaria

Via Estramurale Castello

111 6

Scuola Secondaria di I grado

Via Estramurale Castello

65 3

TOTALE ALUNNI 230 12

GROTTOLE

a.s. 2015/2016

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

10

SCUOLA N.

Alunn

i

N.

Sez/Classi

Scuola dell’Infanzia

Viale della Resistenza

46 2

Scuola Primaria

Via Nazionale

90 5

Scuola Secondaria di I grado

Via Nazionale

71 3

Totale alunni 207 10

POMARICO

Fabbisogno dei posti comuni, di sostegno dell’organico dell’autonomia e di

potenziamento dell’offerta formativa

Fabbisogno di organico

I docenti dell’organico dell’autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell'offerta formativa attraverso l’espletamento di tutte o parte delle seguenti attività:

Attività d’insegnamento

Attività di potenziamento (Es:sportelli didattici antimerdiani o pomeridiani)

Attività di sostegno (Es: laboratori didattici)

Attività di organizzazione, di progettazione e di coordinamento (Es: sdoppiamento di classi,

sostituzione dei collaboratori di presidenza o dei fiduciari di plesso)

Attività di sostituzione dei docenti assenti (fino a 10gg);

Per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, la situazione nell’anno2015/2016 è

la seguente:

SCUOLA DELL’INFANZIA:

Organico di circolo: 18 posti

Sostegno minorati psico: 12.5 ore

a.s. 2015/2016

SCUOLA N.

Alunni

N.

Sez/Classi

Scuola dell’Infanzia Quartiere

Aldo Moro

88 4

Scuola Primaria Via S.

Giovanni

148 8

Scuola Secondaria di I grado

Quartiere Aldo Moro

143 6

TOTALE ALUNNI 379 18

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

11

Religione: 13.5 ore

SCUOLA PRIMARIA:

Organico di circolo: 32 posti

Sostegno minorati psico: 2 posti e 17 ore

Lingua inglese: 12 ore

Religione: 1 posto + 10 ore

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:

SCUOLA MTMM83301P – Miglionico

! ! ! CATTEDRE ! ! CONTRIBUTI ORARI E COMPOSIZIONE CATTEDRE ORARIO ESTERNE ! ! C L A

S S I D I ! ! ----------------------

-- !ORE

! -- -- -- -- -- - -- -- -- -- - -- -- -- -- -- - -- -- -- -- -- - -- -- -- -- - -- -- -- -- -- - -- -- ---- -- !

! !DOC

! !OR. !T.P.!MIS.!OR. !RES.! TEMPO NOR. ! TEMPO PROL.! ISTITUTI ASSOCIATI ! ! C O N C O R

S O ! !ORD.!INT.!INT.!INT.!EST.! ! I II III ! I II III ! ! ! LETTERE ! 2! 1 ! - ! - ! - ! 1 ! - ! 1 1 10 ! - - - !COMPLETA CON !

! ! ! ! ! ! ! ! ! 1 1 4 ! - - - !MTMM83302Q GROTTOLE S.A.MIGLIONICO ! !

MATEMATIC

A ! 1! 1 ! - ! - ! - ! - ! - ! ! ! ! !

FRANCESE ! -! - ! - ! - ! - ! - ! - ! 2 2 2 ! - - - !ALLA MTMM83303R "DON P.SPERA"-POMARICO !

! INGLESE ! 1! - ! - ! - ! - ! 1 ! - ! 3 3 3 ! - - - !COMPLETA CON !

! ! ! ! ! ! ! ! ! 3 3 3 ! - - - !MTMM83302Q GROTTOLE S.A.MIGLIONICO ! !

SPAGNOLO ! -! - ! - ! - ! - ! - ! - ! ! ! !

! TEDESCO ! -! - ! - ! - ! - ! - ! - ! ! ! ! ! EDUCAZIONE

ARTISTICA! -! - ! - ! - ! - ! - ! - ! 2 2 2 ! - - - !ALLA MTMM83303R "DON P.SPERA"-POMARICO ! !

EDUCAZION

E TECNICA ! -! - ! - ! - ! - ! - ! - ! 2 2 2 ! - - - !ALLA MTMM83303R "DON P.SPERA"-POMARICO ! ! EDUCAZIONE

MUSICALE ! -! - ! - ! - ! - ! - ! - ! 2 2 2 ! - - - !ALLA MTMM83303R "DON P.SPERA"-POMARICO ! !

EDUCAZION

E FISICA ! -! - ! - ! - ! - ! - ! - ! 2 2 2 ! - - - !ALLA MTMM83303R "DON P.SPERA"-POMARICO !

SCUOLA MTMM83302Q- GROTTOLE

! ! ! CATTEDRE ! ! CONTRIBUTI ORARI E COMPOSIZIONE CATTEDRE ORARIO ESTERNE !

! C L A D I ! ! ---------------------- !ORE -- -- -- -- -- - -- -- -- -- - -- -- -- -- -- - -- -- -- -- -- - -- -- -- -- - -- -- -- -- -- - -- -- --- -- - !

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

12

S S I -- !

! !DOC

! !OR. !T.P.!MIS.!OR. !RES.! TEMPO NOR. ! TEMPO PROL.! ISTITUTI ASSOCIATI ! ! C O N C O R

S O ! !ORD.!INT.!INT.!INT.!EST.

! ! I II III ! I II III ! ! ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

---------------- ! LETTERE ! 1! 1 ! - ! - ! - ! - ! 4 ! - - 2 ! - - - !ALLA MTMM82101C TRICARICO !

! ! ! ! ! ! ! ! ! 1 1 4 ! - - - !ALLA MTMM83301P MIGLIONICO ! !

MATEMATIC

A ! 1! 1 ! - ! - ! - ! - ! - ! ! ! ! !

FRANCESE ! -! - ! - ! - ! - ! - ! 4 ! 2 - - ! - - - !ALLA MTMM80901T SCUOLA MEDIA "G. MASCOLO" !

! INGLESE ! -! - ! - ! - ! - ! - ! - ! 3 3 3 ! - - - !ALLA MTMM83301P MIGLIONICO ! !

SPAGNOLO ! -! - ! - ! - ! - ! - ! - ! ! ! !

! TEDESCO ! -! - ! - ! - ! - ! - ! - ! ! ! ! ! EDUCAZIONE

ARTISTICA! -! - ! - ! - ! - ! - ! 4 ! 2 - - ! - - - !ALLA MTMM80901T SCUOLA MEDIA "G. MASCOLO" ! !

EDUCAZION

E TECNICA ! -! - ! - ! - ! - ! - ! 4 ! 2 - - ! - - - !ALLA MTMM80901T SCUOLA MEDIA "G. MASCOLO" ! ! EDUCAZIONE

MUSICALE ! -! - ! - ! - ! - ! - ! 4 ! 2 - - ! - - - !ALLA MTMM80901T SCUOLA MEDIA "G. MASCOLO" ! !

EDUCAZION

E FISICA ! -! - ! - ! - ! - ! - ! 4 ! 2 - - ! - - - !ALLA MTMM80901T SCUOLA MEDIA "G. MASCOLO" !

SCUOLA MTMM83303R- Pomarico

ORGANICO DI DIRITTO POMARICO

! ! ! CATTEDRE ! ! CONTRIBUTI

ORARI E COMPOSIZIONE CATTEDRE

ORARIO ESTERNE ! ! C L A S S

I D I ! ! ---------------------

--- !ORE

! -- -- -- -- -- - -- -- -- -- - -- -- -- -- -- - -- -- -- -- -- - -- -- -- -- - -- -- -- -- -- - ---- -- -- -- !

! !DOC

! !OR. !T.P.!MIS.!OR. !RES.! TEMPO NOR.

! TEMPO

PROL.! ISTITUTI ASSOCIATI !

! C O N C O R S O ! !ORD.!INT.!INT.!INT.!EST

.! ! I II III ! I II III ! ! ! LETTERE ! 3! 3 ! - ! - ! - ! - ! 6 ! ! ! !

! MATEMATICA ! 2! 2 ! - ! - ! - ! - ! - ! ! ! !

! FRANCESE ! 1! - ! - ! - ! - ! 1 ! - ! 4 4 4 ! - - - !COMPLETA

CON !

! ! ! ! ! ! ! ! ! 2 2 2 ! - - - !MTMM83301P MIGLIONICO !

! INGLESE ! -! 1 ! - ! - ! - ! - ! - ! ! ! !

! SPAGNOLO ! -! - ! - ! - ! - ! - ! - ! ! ! !

! TEDESCO ! -! - ! - ! - ! - ! - ! - ! ! ! ! ! EDUCAZIONE

ARTISTICA! 1! - ! - ! - ! - ! 1 ! - ! 4 4 4 ! - - - !COMPLETA

CON !

! ! ! ! ! ! ! ! ! 2 2 2 ! - - - !MTMM83301P MIGLIONICO ! ! EDUCAZIONE

TECNICA ! 1! - ! - ! - ! - ! 1 ! - ! 4 4 4 ! - - - !COMPLETA

CON !

! ! ! ! ! ! ! ! ! 2 2 2 ! - - - !MTMM83301P MIGLIONICO ! ! EDUCAZIONE MUSICALE

! 1! - ! - ! - ! - ! 1 ! - ! 4 4 4 ! - - - !COMPLETA

CON !

! ! ! ! ! ! ! ! ! 2 2 2 ! - - - !MTMM83301P MIGLIONICO ! ! EDUCAZIONE

FISICA ! 1! - ! - ! - ! - ! 1 ! - ! 4 4 4 ! - - - !COMPLETA

CON !

! ! ! ! ! ! ! ! ! 2 2 2 ! - - - !MTMM83301P MIGLIONICO ! ! STRUMENTO

MUSICALE ! 4! - ! 4 ! - ! - ! - ! - ! ! ! !

Al momento non è possibile prevedere l’effettivo fabbisogno di organico poiché le iscrizioni si

effettueranno nel periodo intercorrente tra il 22 gennaio 2016 e il 22 febbraio 2016, per cui il reale

fabbisogno sarà calcolato, annualmente, dopo la chiusura delle iscrizioni.

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

13

ORGANICO DI POTENZIAMENTO RICHIESTO

Ai sensi dell’art.1, comma 5 della legge 107/2015, i docenti dell’organico di potenziamento

concorrano al raggiungimento di alcuni dei seguenti obiettivi prioritari previsti nel Piano:

la prevenzione e il recupero dell’abbandono e della dispersione scolastica;

l’acquisizione dei livelli essenziali di competenze linguistiche, scientifiche, logico matematiche e

digitali nonché l’innalzamento dei livelli di istruzione e delle competenze stesse;

l’individuazione e la pianificazione di strategie inclusive, approcci laboratoriali, flessibilità

organizzativa e didattica per valorizzare le differenze (classi aperte, gruppi di lavoro,

rimodulazione oraria, didattica “capovolta”, peer education, cooperative learning etc.);

la valorizzazione della componente alunni in termini di cittadinanza consapevole e di sviluppo

del senso di legalità e dell’etica della responsabilità, di autonomia di iniziativa e capacità di

orientarsi, di collaborazione e spirito di gruppo;

l’acquisizione di competenze nella pratica e nella cultura della musica e del teatro, nelle arti

figurative e nella storia dell'arte anche mediante l’uso di tecnologie multimediali di produzione e

di diffusione delle immagini e dei suoni;

lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano con particolare riferimento

all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport;

il potenziamento delle competenze nelle lingue straniere tramite la metodologia CLIL e i

gemellaggi con altre scuole europee;

la sensibilizzazione delle giovani generazioni sui temi della salvaguardia, tutela e miglioramento

della qualità dell’ambiente diffondendo la cultura della valorizzazione della cosa pubblica.

Posti per il potenziamento

Anno scolastico 2015/2016 Fabbisogno per l’anno scolastico 2016/2019

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

14

Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei

parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Il comma 14, punto 3, della legge n.107 del 13.07.2015 richiede l’indicazione del fabbisogno

Tipologia n. docenti Motivazione Tipologia n. docenti Motivazione

SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA

Posto comune 3 La prevenzione e il

recupero

dell’abbandono e della

dispersione scolastica;

l’acquisizione dei

livelli essenziali di

competenze

linguistiche,

scientifiche, logico

matematiche e digitali

nonché l’Innalzamento

dei livelli di istruzione

e delle competenze

stesse anche ai fini dei

risultati nelle prove

standardizzate

nazionali (INVALSI).

.

Posto comune 3 La prevenzione e il

recupero

dell’abbandono e

della dispersione

scolastica;

l’acquisizione dei

livelli essenziali di

competenze

linguistiche,

scientifiche, logico

matematiche e

digitali nonché

l’Innalzamento dei

livelli di istruzione e

delle competenze

stesse anche ai fini

dei risultati nelle

prove standardizzate

nazionali

(INVALSI).

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

A345-346

LINGUA

INGLESE

1 L’acquisizione dei

livelli essenziali di

competenze

linguistiche;

potenziamento della

lingua inglese anche

mediante l’utilizzo

della metodologia

CLIL;

il consolidamento e il

radicamento della

cultura e della prassi

del curricolo

verticale.

A043 LETTERE

A059

MATEMATICA

2

1

Migliorare gli

esiti scolastici

nell’area

linguistica

Miglioramento

delle

competenze

matematiche

degli studenti .

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

15

relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei

parametri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009,

n. 119, tenuto conto di quanto previsto dall'articolo 1, comma 334, della legge 29dicembre 2014, n.

190. La quantificazione del suddetto personale, viene fatta partendo dai dati storici della scuola ed

effettuando una proiezione per i prossimi tre anni sulla scorta degli incrementi o decrementi del

numero di alunni e classi.

Tipologia n.

DSGA 1

Assistente amministrativo

4

Collaboratore scolastico

Nel corrente A. S. l’organico dei collaboratori è costituito da

13 unità con rapporto di lavoro a tempo indeterminato;

2 unità con rapporto di lavoro a tempo determinato fino

al 30 Giugno;

Visto il piano dell’offerta formativa, l’organizzazione del tempo-scuola, il numero dei plessi e la complessità strutturale dell’istituzione scolastica, il fabbisogno dei collaboratori scolastici deve essere incrementato di almeno 3 unità.

SPAZI E ATTREZZATURE

La realizzazione dell'offerta formativa richiede una serie di interventi volti a rendere più

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

16

efficace l'attività didattica; in questo contesto svolgono un ruolo fondamentale gli spazi comuni

destinati ad attività di laboratorio, approfondimento e consultazione. Per tali esigenze, sono a

disposizione dei docenti e degli alunni le seguenti strutture:

MIGLIONICO

Spazi e strutture INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

Aula ad utilizzo classi 3 6 3

Aula LIM / 2

-

/

Aula di Arte ed Immagine / / /

Aula di musica / 1 /

Aula informatica e multimediale / / /

Aula insegnanti / Bibliomedia Bibliomedia

Aula per alunni disabili / / /

Aula video / Bibliomedia Bibliomedia

Biblioteca alunni / / /

Palestra con spogliatoio / / /

Giardino / / /

Cucina / 1 /

Mensa 1 1 /

Auditorium salone Aula magna Aula magna

Ufficio DS / 1 1

Ufficio DSGA / 1 1

Ufficio segreteria / 1 1

Area servizio personale ATA / / /

Pedana per disabili / 1 1

GROTTOLE

Spazi e strutture

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

17

POMARICO

Spazi e strutture INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

Aula ad utilizzo classi 2 5 3

LIM / 1 3

Aula di Arte ed Immagine 1 / 1

Aula di musica 1 7 7

Aula informatica e multimediale / 1 /

Aula insegnanti / / 1

Aula per alunni disabili / / /

Aula video / / /

Biblioteca alunni / 1 /

Laboratorio scientifico / / /

Palestra con spogliatoio salonepsicomotricità 1 1

Giardino / / /

Cucina 1 / /

Mensa 1 2aule /

Auditorium / / /

Ufficio DS / 1 /

Ufficio DSGA / / /

Ufficio segreteria / / /

Area servizio personale ATA 1 2 1

Pedana per disabili / / 1

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

18

Aula ad utilizzo classi 4 8 6

LIM/Aula LIM / 2 2/1

Aula di Arte ed Immagine / / 1

Aula di musica / / 1

Aula informatica e multimediale / 1 1

Aula insegnanti / / 1

Aula per alunni disabili / / /

Aula video / / 1

Biblioteca alunni / / 1

Laboratorio scientifico / / 1

Palestra con spogliatoio Aulapsicomotrici

1 /

Giardino 1 1 /

Cucina / / /

Mensa 2 aule 1 aula /

Auditorium 1 / /

Ufficio DS / / 1

Ufficio DSGA / / 1

Ufficio segreteria / / 1

Area servizio personale ATA 1 1 1

Pedana per disabili

/ 1 /

Si rileva la necessità di implementare sempre di più e sempre meglio le dotazioni tecnologiche

dell’istituto attraverso l’accesso a fonti di finanziamento statali, comunitarie o private.

A tale proposito si indicano i progetti già approvati in fase di realizzazione o anche a quelli già

presentati ed in attesa di autorizzazione rimarcando la complementarietà di tali attrezzature/strutture

con i fabbisogni formativi sopra citati nel PTOF e, soprattutto, con la necessità di una didattica che

valorizzi gli stili di apprendimento e cognitivi degli studenti anche al fine di una personalizzazione

dell’intervento formativo.

Infrastruttura/ attrezzatura

MOTIVAZIONE DELLA SCELTA Fonti di finanziamento

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

19

Realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN:

La scuola in rete

Il cablaggio wireless nella maggior parte degli spazi dell’Istituto Scolastico permette a docenti e discenti di utilizzare strumenti didattici tecnologici e servizi come Registro Elettronico, comunicazione digitale scuola-famiglia, ricerca informazioni su internet, condivisione di documenti, accesso a piattaforme di e-learnig e social network didattici, etc.

descrizione del bando:

9035 del 13/07/2015 - FESR - realizzazione/ampliamento rete LanWLan

Prot. N 16466 del 18/11/2015

Valutato

Realizzazione ambienti digitali

Scuola reale, scuola digitale

Sviluppo e potenziamento dell’

innovazione didattica attraverso l’uso

delle tecnologie informatiche.

Integrazione della scuola nel territorio

quale agenzia educativa multimediale

pronta a rispondere alle esigenze

formative dell’utenza.

descrizione del bando:

12810 del 15/10/2015 -FESR – Realizzazione AMBIENTI DIGITALI

Prot. N. 28771 del 20/12/2015

DIMENSIONE PEDAGOGICO-CURRICOLARE

Finalità formative

Per affermare il ruolo centrale della scuola nella società della conoscenza e innalzare i livelli di

istruzione e le competenze degli alunni, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per

contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e

la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e professionale dei diversi

gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca,

sperimentazione e innovazione didattica, di partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva,

per garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione

permanente dei cittadini, la presente legge dà piena attuazione all’autonomia delle istituzioni

scolastiche di cui all’articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59, e successive modificazioni, anche

in relazione alla dotazione finanziaria.

Gli esiti finali auspicati dalla nostra istituzione scolastica sono riferibili al successo formativo di

ogni alunno, successo da perseguire nel quadro di uno sviluppo armonico e integrale della persona.

Attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, così come nello studio personale, nelle esperienze

educative relazionali vissute in famiglia e nella comunità, ogni studente dovrà essere in grado di

iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità la vita sociale e professionale, riflettendo ed

esprimendo la propria personalità in tutti i suoi aspetti. Rispetto a questo obiettivo principe, un

punto di riferimento comune e condiviso a livello europeo sono le competenze chiave di

cittadinanza, quelle che concernono l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo e

dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) ed in particolare le

competenze linguistiche, logico-matematiche e scientifiche di base che aiutano a sviluppare gli

strumenti necessari a organizzare e riorganizzare il proprio agire, nella vita quotidiana e in quella

culturale e professionale. La costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

20

responsabilità sono altri obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza. Entrambi questi

obiettivi si concretizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole, e implicano

l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio

contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola. Il nostro Istituto intende:

innalzare il livello d’istruzione e le competenze,

contrastare le disuguaglianze;

prevenire e recuperarel’abbandono e la dispersione scolastica;

realizzare una scuola aperta;

garantire il diritto allo studioe pari opportunità di successo formativo;

promuovere lo “star bene a scuola” creando nella classe un clima favorevole al dialogo, alla

discussione, alla partecipazione, alla collaborazione per attivare il processo di apprendimento;

favorire il confronto fra le diversità individuali intese come fonte di arricchimento reciproco,

sollecitando alla collaborazione e all’interazione anche con le altre culture, nel rispetto delle

regole della convivenza democratica;

promuovere l’autostima, l’autonomia, la responsabilità personale in un rapporto di

comprensione ed incoraggiamento, affinché l’alunno prenda coscienza delle proprie

potenzialità;

valorizzare la realtà nella quale si radica l’esperienza dell’alunno, privilegiando le

conoscenze che già costituiscono il suo patrimonio per guidarlo alla scoperta e al rispetto

dell’ambiente e delle persone;

ampliare l’orizzonte culturale e sociale di ciascuno, promuovendo l’acquisizione dei mezzi

fondamentali della comunicazione e l’avvio alla padronanza di concetti e di abilità essenziali

alla comprensione della realtà circostante.

La delineazione dei percorsi formativi acquista particolare significato in ordine alla

loro“attenzione alla persona”, quindi, nella progettazione dei percorsi formativi individuati nella

programmazione didattica, le specifiche attività di apprendimento possono essere organizzate e

svolte con modalità diverse scelte per rendere più efficace l’intervento.

Tali modalità sono:

progettazione di percorsi didattici adeguati al contesto sociale e alle caratteristiche degli

alunni per riconoscere e valorizzare le diversità;

i tempi di insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline, adeguati ai ritmi di

apprendimento degli alunni;

progettazione di unità di apprendimento mono o pluridisciplinari che diano la possibilità di

programmare percorsi formativi che coinvolgano più attività anche sulla base degli interessi

degli alunni;

lezioni collettive in classe o con più classi, come momenti di attività, comunicazione di

informazioni comuni;

utilizzo di tecniche audiovisive o multimediali ;

realizzazione di iniziative di sostegno e di recupero;

attivazione di percorsi didattici individualizzati nel rispetto del principio generale

dell’integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni

stranieri e diversamente abili;

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

21

interventi sulle dinamiche relazionali della classe, usufruendo delle opportunità offerte dalle

professionalità scolastiche ed extrascolastiche.

La dimensione progettuale dell’offerta formativa dell’Istituto si realizza su quattro livelli:

LA PROGETTAZIONE EDUCATIVA

LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE

LA PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE

LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

PROGETTAZIONE EDUCATIVA

Indicazioni Nazionali (D.M. 254/2012)

Le nuove Indicazioni Nazionali disegnano un quadro chiaro e preciso della scuola

dell’Infanzia e delle scuole del Primo Ciclo d’Istruzione. Ne definiscono da una parte il

delicatissimo ruolo all’interno della società, caratterizzata dal cambiamento, dalla discontinuità,

dalla varietà culturale, dalla complessità, rispetto alla quale la scuola ha il compito di ridurre la

frammentazione e di dare un senso alla molteplicità delle esperienze, dall’altra la necessità

irrinunciabile dell’istituzione scolastica di conservare la propria identità di ambiente

d’apprendimento. Ne consegue che, l’attuazione di un progetto realmente educativo,

presuppone da parte dei docenti dei tre ordini di scuola, un impegno finalizzato alla

collaborazione e alla condivisione di intenti, di obiettivi, di metodologie e di strategie in vista di

una meta d’arrivo comune che è quella di formare la persona.

Gli intenti condivisi:principi e valori

I docenti in servizio nel nostro Istituto si impegnano a conformare la propria azione educativa

ai fondamentali principi e valori ispirati dalla Costituzione Italiana e indicati nelle Indicazioni

Nazionali e ribaditi dalla Carta dei Servizi, quali :

Uguaglianza e Imparzialità (art. 3 Cost.)

Pari opportunità ( art. 3 Cost. comma 2)

Accoglienza e integrazione (art. 34)

Inclusione

Trasparenza

Rispetto della libertà personale

Alla Costituzione fa riferimento lo Statuto delle studentesse e degli studenti: la scuola, luogo

di formazione «mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della

coscienza critica», si pone come «una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale»

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

22

che si ispira e si modella sui valori democratici e nella quale ognuno «con pari dignità e nella

diversità dei ruoli» opera per garantire alle nuove generazioni: «la formazione alla cittadinanza,

la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero

delle situazioni di svantaggio».

La scuola, che «fonda la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente»,

ha quindi l’onore e l’onere di contribuire «allo sviluppo della personalità dei giovani, del loro

senso di responsabilità e della loro autonomia individuale» e lo fa adeguando i propri obiettivi

culturali e professionali all'evoluzione delle conoscenze e in vista dell'inserimento dei giovani

nella vita attiva.

Per raggiungere tali ambiziosi traguardi la vita della comunità scolastica deve basarsi «sulla

libertà di opinione ed espressione, sulla libertà religiosa, sul rispetto reciproco di tutte le

persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera

ideologica, sociale e culturale».

Tutti i docenti dell’Istituto ispirano la propria azione educativa ai seguenti principi condivisi:

la centralità dell’alunno;

il successo scolastico;

la riduzione del disagio;

il benessere degli alunni con bisogni educativi speciali;

la cittadinanza;

la comunicazione;

la ricerca come stile d'apprendimento;

la continuità dei percorsi formativi;

la collaborazione.

La centralità dell’alunno

Il presente piano dell’Offerta Formativa è stato definito ed elaborato in ogni sua parte senza

mai perdere di vista i destinatari a cui esso è rivolto, ossia tutti gli alunni, ognuno con la propria

storia e la propria unicità. Gli insegnanti dell’istituto si impegnano a prestare la propria opera

educativa e didattica tenendo sempre conto della singolarità di ogni alunno, della sua

particolare identità, delle sue peculiarità, delle sue capacità e dei suoi limiti, del suo specifico

modo di essere, di relazionarsi, di apprendere; mirano a uno sviluppo armonico e strutturato

della personalità nei suoi vari aspetti (affettivo, relazionale, cognitivo, fisico), promuovono una

significativa maturazione dell’autonomia (intesa come autonomia di scelta, di pensiero, di

progetto) e della consapevolezza personale.

Il successo scolastico

Ogni insegnante, nell'esercizio della propria libertà professionale, stabilisce tempi, ritmi e

strategie di insegnamento finalizzati al successo scolastico di tutti gli alunni, nel rispetto delle

specifiche modalità d' apprendimento di ciascuno e nella consapevolezza che il buon esito del

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

23

proprio operato non è attestato dai risultati conseguiti dagli alunni che non presentano

particolari criticità, ma è comprovato preminentemente dalla sorte degli alunni problematici. Al

fine di promuovere il successo scolastico di tutti gli alunni, gli insegnanti si impegnano a

favorire l'obiettivo dello star bene a scuola e del sentirsi parte integrante e necessaria della

comunità, nonché a valorizzare i contributi personali apportati da ognuno. Ogni insegnante

adotta atteggiamenti e comportamenti affermativi, evita apprezzamenti di biasimo e giudizi

negativi gratuiti, agisce sullo stimolo della motivazione, sul riconoscimento delle attitudini, sul

rinforzo della valorizzazione e della gratificazione.

La riduzione del disagio

Ogni insegnante coglie e accoglie i bisogni educativi di ciascun alunno e persegue l'agio

scolastico di tutti, particolarmente di quelli che evidenziano un'emotività fragile, un'autostima

carente, un'insicurezza di base. Ogni insegnante presta costante attenzione ai comportamenti e

alle manifestazioni degli alunni al fine di captare ogni possibile segnale di disagio e di attivare

tempestivamente adeguate iniziative di compensazione, ricorrendo alle risorse dell'istituto,

intervenendo cooperativamente con le famiglie e rivolgendosi, quando necessario, ad agenzie e

professionisti del settore. Gli insegnanti inoltre attuano iniziative di screening atte ad agevolare

l'identificazione precoce dei soggetti a rischio di disturbi specifici o con difficoltà di

apprendimento

Il benessere degli alunni con bisogni educativi speciali

Gli insegnanti favoriscono, con l'esercizio della loro sensibilità e con ogni strategia educativa in

loro possesso, l'inclusione, il benessere e il successo scolastico degli alunni con bisogni

educativi speciali. Mostrano una particolare attenzione per ogni tipo di bisogno e, andando oltre

la certificazione di disabilità, pianificano procedimenti per il riconoscimento precoce e per il

trattamento dei bisogni speciali, sia che si tratti di bisogni causati da disturbi

dell'apprendimento, sia che si tratti di bisogni dovuti a svantaggi socio culturali, sia che si tratti

di bisogni legati a difficoltà linguistiche. Gli insegnanti si impegnano a rimuovere gli ostacoli

che frenano l'apprendimento e lo sviluppo della personalità attraverso la progettazione e la

realizzazione di una didattica personalizzata, tagliata a misura delle diverse situazioni, a tal fine

realizzano interventi vari e differenziati: interventi specialistici e/o informali, individuali e/o

inseriti all'interno delle normali attività scolastiche, di breve durata e /o protratti nel tempo;

redigono, quando opportuno, un piano didattico personalizzato che serva come strumento di

lavoro e che abbia la funzione di documentare e condividere con le famiglie le strategie di

intervento programmate. Ogni prassi di cui gli insegnanti si avvalgono sarà sempre e comunque

fondata sul rispetto e sulla valorizzazione delle attitudini, delle intelligenze, degli stili cognitivi

e sarà sempre e comunque tesa allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità, affinché gli alunni

con bisogni speciali possano pervenire al raggiungimento dei traguardi curricolari previsti in

uscita per tutti gli alunni. Gli insegnanti collaborano con le famiglie, con i centri territoriali,

con gli specialisti presenti nel territorio, si impegnano inoltre a partecipare a iniziative di

formazione professionale per ampliare e arricchire la propria capacità di risposta a tali bisogni.

Riguardo agli alunni stranieri iscritti nelle scuole dell'istituto, gli insegnanti si impegnano a

favorire, con opportune strategie, l'integrazione e l'inclusione in primo luogo attraverso la

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

24

realizzazione di un clima d'accoglienza tale da evitare all'alunno straniero la percezione di sé

come minoranza. Adottano concretamente e nel vissuto quotidiano la cultura dell'uguaglianza

nella differenza, guidano gli alunni a comprendere che ogni diversità è per tutti un'occasione di

arricchimento e di crescita e a considerare la presenza in classe di culture diverse come un

valore aggiunto, una condizione privilegiante. Prediligono le attività atte a suscitare il

confronto tra le culture, a stimolare il racconto e la comparazione delle esperienze personali, a

valorizzare le diverse radici culturali. Sul piano più prettamente didattico gli insegnanti

utilizzano strategie atte a facilitare l'apprendimento della e nella lingua italiana.

Programmano interventi individualizzati, promuovono progetti finalizzati all'alfabetizzazione,

alla conoscenza, all'interazione. Gli insegnanti garantiscono agli alunni diversamente abili

un'effettiva uguaglianza delle opportunità formative, si adoperano affinché essi possano

sviluppare al meglio le loro capacità e le loro attitudini, affinché possano conquistare un livello

di maturazione globale tale da consentire una buona qualità della vita. Gli insegnanti assumono

l'impegno di progettare e porre in esecuzione percorsi formativi che facilitano l'integrazione

degli alunni diversamente abili non solo nella realtà scolastica ma anche in quella

extrascolastica. Predispongono il piano educativo individualizzato, progettano e realizzano

pratiche d'accoglienza per sostenere gli alunni nella fase di adattamento, individuano e

applicano strategie operative finalizzate all'acquisizione dell'autonomia, della socializzazione,

della partecipazione, prevedono l'uso di sistemi e strumenti compensativi e di misure

dispensative, si adoperano alla facilitazione degli apprendimenti per l'acquisizione di abilità

cognitive, comunicative, espressive, percettive, psicomotorie e per la conquista degli strumenti

operativi di base linguistici e logico-matematici. Cooperano non solo all'individuazione degli

obiettivi, dei metodi e delle risorse, ma anche al coinvolgimento delle famiglie, dei compagni

di classe, del personale ausiliario e di segreteria, nonché a un graduale e agile passaggio al

successivo ordine di scuola dell'obbligo.

La cittadinanza

Gli insegnanti realizzano un ambiente di lavoro e d'apprendimento in grado di conferire un

senso alla molteplicità delle esperienze vissute dagli alunni, fanno sì che la scuola rappresenti il

luogo in cui l'educazione alla cittadinanza non sia un sapere impartito ma un valore agito nella

pratica e nei rapporti quotidiani; un valore agito attraverso un clima sociale propositivo,

fondato sul rispetto degli altri e delle norme di convivenza condivise, sul confronto, sulla

collaborazione, sulla solidarietà, sulla partecipazione all'organizzazione dei percorsi

d'apprendimento e alla risoluzione dei problemi; un valore agito che promuova la relazione

interpersonale e la comprensione con tutta la gamma delle possibili differenze: differenze di

lingua, di religione, di cultura, di provenienza sociale, di condizione personale. Un valore agito

finalizzato alla conquista del pensiero divergente, alla capacità di giudizio e di scelte autonome

e consapevoli, all'esercizio della partecipazione responsabile e dell'impegno attivo. In ultima

istanza un valore agito che conduca gli alunni alla conquista di una forma mentis in grado di

renderli cittadini del mondo e del tempo, nel mondo e nel tempo della complessità.

La comunicazione

Gli insegnanti costruiscono un'articolata rete di relazioni tra gli alunni della classe, tra questi e

gli alunni di classi diverse, tra insegnanti di classe e insegnanti di classi diverse, tra

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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insegnanti e alunni, tra insegnanti e genitori, ecc. il cui canale privilegiato è quello del dialogo.

Essi adottano, con gli alunni, con i genitori, con i colleghi e con gli altri soggetti coinvolti nel

processo formativo, uno stile comunicativo improntato alla comprensione e all'ascolto,

assecondano e incoraggiano l'espressione di idee, di vissuti, di dubbi, di difficoltà; forniscono

risposte, consulenze, consigli e chiarimenti, soprattutto si impegnano a reiterare, con i modi

opportuni, la loro disponibilità ad offrire ad alunni e genitori tutte le spiegazioni di cui hanno

bisogno, nel rispetto delle loro esigenze individuali e senza mai assumere atteggiamenti

mortificatori.

La ricerca come stile d’apprendimento

Gli insegnanti, consapevoli che il loro compito non può limitarsi alla trasmissione delle

conoscenze, si impegnano affinché gli alunni acquisiscano il metodo della ricerca come stile

d'apprendimento. A tal fine fanno sì che gli alunni possano vivere la scuola come il luogo più

adatto a esprimere i loro “perché,” a trovare stimoli e strumenti utili per cercare le risposte.

Facilitano la strutturazione di nuove conoscenze attraverso l'esercizio del problem solving,

abituando cioè gli alunni a riconoscere, focalizzare e analizzare i problemi, a individuare e

formulare ipotesi risolutive degli stessi, a pianificare e attuare procedimenti di verifica.

Considerano il processo di insegnamento- apprendimento come un sistema aperto in cui gli

alunni divengono attori dell'indagine e gli insegnanti fungono da facilitatori, utilizzano i

contenuti delle discipline non come fine bensì come mezzo per giungere, attraverso

l'elaborazione delle informazioni, alla risoluzione dei problemi. Promuovono la conquista di

attitudini e atteggiamenti mentali che consentiranno agli alunni di rivedere, adeguare e ampliare

le proprie conoscenze per tutta la vita.

La continuità dei percorsi formativi

Gli insegnanti dell’Istituto garantiscono la consecutività e la coerenza del processo di

formazione degli alunni. Si impegnano perché la maturazione delle abilità e delle competenze

avvenga in modo graduale e armonico, attraverso un continuum tra i tre ordini di scuola e fanno

sì che il passaggio da un ordine all'altro rappresenti per gli alunni una naturale evoluzione,

scongiurando strappi, incongruenze,avvicendamenti traumatici. A tal fine organizzano giornate

dell'accoglienza nella scuola primaria per i bambini di cinque anni della scuola dell' infanzia e

nella scuola secondaria per gli alunni di quinta classe della primaria; elaborano e realizzano

progetti integrati di continuità educativa; redigono un curricolo in verticale per la

pianificazione delle abilità e delle competenze attese alla fine del ciclo dell'obbligo; progettano

attività e iniziative didattiche di collegamento tra i vari segmenti scolastici.

La collaborazione

Gli insegnanti dell'Istituto si impegnano a realizzare forme di collaborazione il più possibile

efficaci con le famiglie e con tutte le realtà territoriali che abbiano un ruolo nel processo

formativo degli alunni. Gli insegnanti instaurano con le famiglie un rapporto fondato sul

dialogo, sul confronto, sulla condivisione, sul mutuo sostegno ai fini del raggiungimento della

finalità educativa che le accomuna; adottano un comportamento di disponibilità e di

accoglienza integrando attivamente le famiglie alla vita della scuola e coinvolgendole nella

progettualità didattica e nelle scelte riguardanti l'ampliamento dell'offerta formativa; realizzano

momenti di incontro, sia quelli previsti nel piano annuale delle attività, sia convocando

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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l'assemblea dei genitori o sollecitando incontri individuali ogni qualvolta se ne rilevi l'esigenza.

Gli insegnanti inoltre accolgono e promuovono forme di cooperazione con le altre scuole, con

le amministrazioni locali, con le istituzioni pubbliche e private, con le associazioni culturali e

sportive presenti sul territorio, nonché con educatori ed esperti, nella convinzione che ogni

valida cooperazione possa essere utile per arricchire l'offerta formativa e che integrare scuola e

territorio nell'elaborazione di progetti educativi risulti fondamentale per la lotta contro il

disagio giovanile.

Il nostro Istituto accoglie ogni valida iniziativa esterna rivolta a genitori e alunni, anche

mediante intese, accordi o convenzioni; partecipa a iniziative esterne a livello locale e

nazionale, promuove attività di ricerca e di esplorazione del territorio, si impegna a usare le

tecnologie multimediali come veicolo di conoscenza e di connessione con altre realtà, divulga

le iniziative e il materiale della scuola attraverso il suo sito web, si impegna affinché la scuola

stessa divenga centro di promozione culturale e sociale.

Patto di corresponsabilità educativa

La scuola è l’ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni

alunno attraverso l’interazione sociale in un contesto relazionale positivo.

La condivisione delle regole del vivere e del convivere, può avvenire solo con una efficace e fattiva

collaborazione con la famiglia. La scuola, pertanto, proseguirà costantemente l’obiettivo di costruire

un’alleanza educativa con i genitori.

Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che

riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative.

A tal fine, è redatto il Patto di corresponsabilità Educativa secondo le norme e i criteri stabiliti nel

Decreto del Presidente della Repubblica del 21 novembre 2007 n. 235, inteso integrare il precedente

D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998, Statuto delle studentesse e degli studenti, e recepisce le

indicazioni proposte nella Circolare MIUR prot. 3602/PO del 31 luglio 2008.

Esso integra il Regolamento di Istituto ed esplicita i doveri nel rapporto tra istituzione scolastica,

studenti e famiglie e trova completamento nel Regolamento di disciplina.

PROGETTAZIONE CURRICOLARE

“Le istituzioni scolastiche determinano, nel Piano dell'offerta formativa il curricolo obbligatorio

per i propri alunni. Il curricolo tiene conto delle diverse esigenze formative degli alunni

concretamente rilevate, della necessità di garantire efficaci azioni di continuità e di orientamento,

delle esigenze e delle attese espresse dalle famiglie, dagli Enti locali, dai contesti sociali, culturali

ed economici del territorio” così recita il DPR 275/1999 art. 8 e su questo si basa la nostra

progettazione curricolare. Essa, divisa per ordini di scuola, è stata predisposta con riferimento

alle conpetenze chiave europee definite dal Parlamento Europeo con Raccomandazione del 18

dicembre 2006”:

1) Comunicazione nella madrelingua (italo/inglese);

( è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti fatti e opinioni in

forma sia orale sia scritta e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano

linguistico in un'intera gamma di contesti culturali e sociali;)

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2) Comunicazione nelle lingue straniere;

(oltre alle principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua, richiede anche

abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale)

3) Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;

(la competenza matematica è l'abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per

risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane, ponendo l'accento sugli aspetti del

processo, dell'attività e della conoscenza. Le competenze di base in campo scientifico e

tecnologico riguardano la padronanza e l'applicazione di conoscenze e metodologie riguardo

al mondo naturale e all'uso di strumenti e mezzi tecnologici;)

4) Competenza digitale;

(consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società

dell'informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base relative alle tecnologie

dell'informazione e della comunicazione (TIC))

5) Imparare a imparare;

(è la competenza collegata all'apprendimento, all'abilità di perseverare nell'apprendimento, di

organizzare il proprio apprendimento sia a livello individuale che in gruppo, a seconda delle

proprie necessità e nella consapevolezza dei metodi e delle opportunità)

6) Competenze sociali e civiche;

(includono competenze personali, interpersonali e interculturali e si riferiscono a tutte le

forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare efficacemente e

costruttivamente alla vita sociale, in modo particolare alla vita in società differenti tra loro,

come anche a risolvere i conflitti dove necessario)

7) Spirito di iniziativa e imprenditorialità;

(tale competenza riguarda la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, nonché la

capacità di pianificare e gestire progetti;

8) Consapevolezza e d espressione culturale

(a questa competenza fanno capo le competenze specifiche relative all'identità storica; alla

consapevolezza delle scelte umane relative all'ambiente di vita; al patrimonio artistico e

letterario; all'espressione corporea) e con riferimento “al profilo dello studente al termine

del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di

apprendimento specifici per ogni disciplina” definiti nelle Indicazioni Nazionali per il

curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione del 2012.

In particolare, gli indicatori di competenza delle discipline sono stati incardinati nelle otto

competenze chiave europee. Le competenze disciplinari diventano così competenze specifiche delle

otto competenze chiave.

Il fine dell’istruzione e dell’educazione è la competenza.

“La competenza si acquisisce con l’esperienza: il principante impara in situazioni di

apprendimento nel fare insieme agli altri. Quando l’alunno saprà in autonomia utilizzare i saperi

e abilità anche fuori della scuola per i risolvere i problemi della vita, vorrà dire che gli insegnanti

hanno praticato una didattica per competenza. Avere competenza significa, infatti, utilizzare

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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anche fuori dalla scuola quei comportamenti colti promossi nella scuola.”

(Giancarlo Cerini)

Campi di esperienza e discipline sono articolati in modo organico nel curricolo

d’Istituto allegato al PTOF.

CAMPI D'ESPERIENZA E DISCIPLINE DI STUDIO, STRATEGIE PER IMPARARE AD

APPRENDERE

Si riportano qui di seguito le formulazioni essenziali dei campi di esperienza per la Scuola

dell'Infanzia e delle discipline di studio per la Scuola Primaria e Secondaria di primo grado

elaborate dal Collegio dei Docenti. Nella formulazione, il Collegio ha privilegiato la prospettiva

dell’auspicabile “sviluppo di competenza” in ordine a ciascun ambito in cui i saperi risultano

organizzati, in modo da orientare l’azione educativa e didattica di ciascun insegnante verso

traguardi di apprendimento significativo (capace di orientare nella vita).

SCUOLA DELL’INFANZIA: I CAMPI D’ESPERIENZA

I campi di esperienza sono i luoghi del fare dell’agire del bambino orientati dall’azione

consapevole degli insegnanti. Essi introducono alla graduale conquista e alla progressiva

SCUOLA DELL’INFANZIA CAMPI DI ESPERIENZA

Il sé e l’altro

Il corpo e il movimento

I discorsi e le parole

Immagini, suoni e colori

La conoscenza del mondo

SCUOLA PRIMARIA DISCIPLINE DI STUDIO

Italiano

Inglese, Francese

Storia

Geografia

Matematica

Scienze

Tecnologia

Arte e Immagine

Musica

Educazione Fisica

Religione

SCUOLA SECONDARIA DI

PRIMO GRADO

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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padronanza dei sistemi simbolico-culturali ovvero delle forme di organizzazione del “sapere

adulto”: le discipline di studio.

La scuola, all’interno dell’autonomia didattica, anima, interpreta ed articola i campi di esperienza al

fine di favorire il percorso educativo di ogni bambino, aiutandolo ad orientarsi nella molteplicità e

nella diversità degli stimoli e delle attività che costellano la vita dentro la scuola e al di fuori di

essa.In particolare, nella Scuola dell’Infanzia, i traguardi per lo sviluppo di competenza relativi a

ciascun campo suggeriscono percorsi, attenzioni e responsabilità rispetto alla creazione di occasioni

e possibilità di esperienze volte a favorirne lo sviluppo che a questa età va inteso in modo globale e

unitario.

“La scuola dell’infanzia è un ambiente educativo di esperienze concrete e di apprendimenti riflessivi

che integra, , in un processo di sviluppo unitario, le differenti forme del fare, del sentire, del pensare,

dell’agire relazionale, dell’esprimere, del comunicare, del gustare il bello e del conferire senso da parte dei

bambini”. (D.L. 19 febbraio 2004 n. 59).

I percorsi educativi e didattici vengono individuati ed esplicitati tenendo conto degli

interessi, dei bisogni, delle esperienze e capacità già maturate del bambino, considerandolo come

punto di partenza e di arrivo per ogni azione educativa. La nostra progettazione didattica è tesa al

raggiungimento dello sviluppo del bambino in modo equilibrato ed armonico e prevede:

una conoscenza della sua storia, collegata all’ambiente familiare e sociale;

osservazioni sistematiche e personali durante il primo periodo di frequenza della scuola

dell’infanzia;

la ricerca di metodologie atte a favorire la sicurezza emotiva del bambino e l’instaurarsi di

una identità positiva;

l’individuazione di percorsi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi educativi e didattici

mediante la scelta di attività graduate e motivate che si concludono nei momenti di verifica e

valutazione.

Le finalita’ che intendiamo raggiungere sono:

consolidare l’ identità;

sviluppare l’ autonomia;

acquisire competenze;

vivere le prime esperienze di cittadinanza

Il percorso educativo è formato da progetti di apprendimento che intendono valorizzare ed

estendere la curiosità del bambino, le sue esplorazioni e le sue proposte.

Con l’esperienza diretta, il gioco, i vissuti personali, il procedere per tentativi ed errori, in un

ambiente sereno ed accogliente, si permette al bambino di approfondire e sistematizzare gli

apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione.

I progetti di apprendimento fanno riferimento ai campi di esperienza:

il sé e l’ altro: l’ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei

bambini;

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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il corpo e il movimento: identità, autonomia, salute;

immagini, suoni, colori: linguaggi, creatività, espressione;

i discorsi e le parole: comunicazione, lingua, cultura;

la conoscenza del mondo: oggetti, fenomeni, viventi, numero e spazio.

Ogni campo delinea una prima mappa di linguaggi, alfabeti, saperi, in forma di traguardi di

sviluppo, che poi troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla scuola primaria. I campi di

esperienza si intersecano e sono complementari tra di loro, creano la possibilità di esperienze

finalizzate, volte a favorire il passaggio dalle abilità alle competenze. Il bambino viene posto nella

condizione di mobilitare tutte le sue capacità amplificandole e ottimizzandole; utilizzando le

conoscenze e le abilità in suo possesso trasforma e arricchisce creativamente il suo personale e

unico “modo di essere”. Durante il percorso metodologico e didattico verranno verificati e valutati

i risultati degli apprendimenti raggiunti. Tutti i percorsi educativi potranno subire modifiche e

approfondimenti in base agli interventi dei bimbi, alla gradibilità e curiosità dimostrata durante gli

argomenti trattati.

IL SE’ E L’ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme

Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento

della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essere

guardati e affrontati concretamente. La scuola si pone come spazio di incontro e di dialogo, di

approfondimento culturale e di reciproca formazione tra genitori e insegnanti per affrontare insieme

questi temi e proporre ai bambini un modello di ascolto e di rispetto, che li aiuti a trovare risposte

alle loro domande di senso in coerenza con le scelte della propria famiglia, nel comune intento di

rafforzare i presupposti della convivenza democratica.

IL CORPO E IL MOVIMENTO Identità, autonomia, salute

I bambini prendono coscienza del proprio corpo, utilizzandolo fin dalla nascita come strumento di

conoscenza di sé nel mondo. Muoversi è il primo fattore di apprendimento: cercare, scoprire,

giocare, saltare, correre a scuola è fonte di benessere e di equilibrio psico-fisico. L’azione del corpo

fa vivere emozioni e sensazioni piacevoli, di rilassamento e di tensione, ma anche la soddisfazione

del controllo dei gesti, nel coordinamento con gli altri; consente di sperimentare potenzialità e limiti

della propria fisicità, sviluppando nel contempo la consapevolezza dei rischi di movimenti

incontrollati.

I bambini giocano con il loro corpo, comunicano, si esprimono con la mimica, si travestono, si

mettono alla prova, anche in questi modi percepiscono la completezza del proprio sé, consolidando

autonomia e sicurezza emotiva.

Il corpo ha potenzialità espressive e comunicative che si realizzano in un linguaggio caratterizzato

da una propria struttura e da regole che il bambino impara a conoscere attraverso specifici percorsi

di apprendimento: le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi, di alternare la

parola e i gesti, di produrre e fruire musica, di accompagnare narrazioni, di favorire la costruzione

dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo.

Le attività informali, di routine e di vita quotidiana, la vita e i giochi all’aperto sono altrettanto

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importanti dell’uso di piccoli attrezzi e strumenti, del movimento libero o guidato in spazi dedicati,

dei giochi psicomotori e possono essere occasione per l’educazione alla salute attraverso una

sensibilizzazione alla corretta alimentazione e all’igiene personale.

La scuola dell’infanzia mira a sviluppare gradualmente nel bambino la capacità di leggere e

interpretare i messaggi provenienti dal corpo proprio e altrui, rispettandolo e avendone cura. La

scuola dell’infanzia mira altresì a sviluppare la capacità di esprimersi e di comunicare attraverso il

corpo per giungere ad affinarne le capacità percettive e di conoscenza degli oggetti, la capacità di

orientarsi nello spazio, di muoversi e di comunicare secondo immaginazione e creatività.

IMMAGINI, SUONI, COLORI

Arte e gestualità, musica, multimedialità

I bambini esprimono pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività.

L’arte orienta questa propensione, educando al piacere del bello e al sentire estetico.

L’esplorazione dei materiali a disposizione consente di vivere le prime esperienze artistiche, che

sono in grado di stimolare la creatività e contagiare altri apprendimenti. I linguaggi a disposizione

dei bambini, come la voce, il gesto, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione dei

materiali, le esperienze grafico-pittoriche, i mass-media, vanno scoperti ed educati perché

sviluppino nei piccoli il senso del bello, la conoscenza di se stessi, degli altri e della realtà. Si tratta

di porre le premesse per arrivare a vivere il piacere della fruizione, della produzione e

dell’invenzione e per avvicinarsi alla cultura e al patrimonio artistico.

La musica è un’esperienza universale che si manifesta in modi e generi diversi, tutti di pari dignità,

carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali. Il bambino, interagendo con il paesaggio sonoro,

sviluppa le proprie capacità cognitive e relazionali, impara a percepire, ascoltare, ricercare e

discriminare i suoni all’interno di contesti di apprendimento significativi. Esplora le proprie

possibilità sonoro-espressive e simbolico-rappresentative, accrescendo la fiducia nelle proprie

potenzialità. L’ascolto delle produzioni sonore personali lo apre al piacere di fare musica e alla

condivisione di repertori appartenenti a vari generi musicali.

Il bambino si confronta con i nuovi media e con i nuovi linguaggi della comunicazione, come

spettatore e come attore. La scuola può aiutarlo a familiarizzare con l’esperienza della

multimedialità (la fotografia, il cinema, la televisione, il digitale), favorendo un contatto attivo con i

“media” e la ricerca delle loro possibilità espressive e creative.

I DISCORSI E LE PAROLE

Comunicazione, lingua, cultura

La lingua, in tutte le sue funzioni e forme, è uno strumento essenziale per comunicare e conoscere,

per rendere via via più complesso e meglio definito, il proprio pensiero, anche grazie al confronto

con gli altri e con l’esperienza concreta e l’osservazione. È il mezzo per esprimersi in modi

personali, creativi e sempre più articolati. La lingua materna è parte dell’identità di ogni bambino,

ma la conoscenza di altre lingue apre all’incontro con nuovi mondi e culture.

I bambini si presentano alla scuola dell’infanzia con un patrimonio linguistico significativo, ma con

competenze differenziate, che vanno attentamente osservate e valorizzate. In un ambiente

linguistico curato e stimolante i bambini sviluppano nuove capacità quando interagiscono tra di

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loro, chiedono spiegazioni, confrontano punti di vista, progettano giochi e attività, elaborano e

condividono conoscenze. I bambini imparano ad ascoltare storie e racconti, dialogano con adulti e

compagni, giocano con la lingua che usano, provano il piacere di comunicare, si cimentano con

l’esplorazione della lingua scritta.

La Scuola dell’Infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della

lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine. La vita di sezione offre la possibilità di

sperimentare una varietà di situazioni comunicative ricche di senso, in cui ogni bambino diventa

capace di usare la lingua nei suoi diversi aspetti, acquista fiducia nelle proprie capacità espressive,

comunica, descrive, racconta, immagina. Appropriati percorsi didattici sono finalizzati

all’estensione del lessico, alla corretta pronuncia di suoni, parole e frasi, alla pratica delle diverse

modalità di interazione verbale (ascoltare, prendere la parola, dialogare, spiegare), contribuendo

allo sviluppo di un pensiero logico e creativo.

L’incontro e la lettura di libri illustrati, l’analisi dei messaggi presenti nell’ambiente incoraggiano il

progressivo avvicinarsi dei bambini alla lingua scritta, e motivano un rapporto positivo con la

lettura e la scrittura.

LA CONOSCENZA DEL MONDO

Ordine, misura, spazio, tempo, natura

I bambini esplorano continuamente la realtà e imparano a riflettere sulle proprie esperienze

descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri. Pongono così le basi per la

successiva elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola

primaria. La curiosità e le domande sui fenomeni naturali, su se stessi e sugli organismi viventi e su

storie, fiabe e giochi tradizionali con riferimenti matematici, possono cominciare a trovare risposte

guardando sempre meglio i fatti del mondo, cercando di capire come e quando succedono,

intervenendo per cambiarli e sperimentando gli effetti dei cambiamenti. Si avviano così le prime

attività di ricerca che danno talvolta risultati imprevedibili, ma che costruiscono nel bambino la

necessaria fiducia nelle proprie capacità di capire e di trovare spiegazioni. Esplorando oggetti,

materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali da

confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti: imparano a fare domande, a dare e a

chiedere spiegazioni, a lasciarsi convincere dai punti di vista degli altri, a non scoraggiarsi se le loro

idee non risultano appropriate. Possono quindi avviarsi verso un percorso di conoscenza più

strutturato, in cui esploreranno le potenzialità del linguaggio per esprimersi e l’uso di simboli per

rappresentare significati.

Oggetti, fenomeni, viventi

I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso attività concrete

che portano la loro attenzione sui diversi aspetti della realtà, sulle caratteristiche della luce e delle

ombre, sugli effetti del calore. Osservando il proprio movimento e quello degli oggetti, ne colgono

la durata e la velocità, imparano a organizzarli nello spazio e nel tempo e sviluppano una prima idea

di contemporaneità.

Toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, affinando i propri gesti, i bambini individuano

qualità e proprietà degli oggetti e dei materiali, ne immaginano la struttura e sanno assemblarli in

varie costruzioni; riconoscono e danno un nome alle proprietà individuate, si accorgono delle loro

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eventuali trasformazioni. Cercano di capire come sono fatti e come funzionano macchine e

meccanismi che fanno parte della loro esperienza, intuendo anche quello che non si vede

direttamente.

Il proprio corpo è sempre oggetto di interesse, soprattutto per quanto riguarda i processi nascosti, e

la curiosità dei bambini permette di avviare le prime interpretazioni sulla sua struttura e sul suo

funzionamento. Si può così portare l’attenzione dei bambini sui cambiamenti insensibili o vistosi

che avvengono nel loro corpo, in quello degli animali e delle piante e verso le continue

trasformazioni dell’ambiente naturale.

Numero e spazio

La familiarità con i numeri può nascere a partire da quelli che si usano nella vita di ogni giorno; poi,

ragionando sulle quantità e sulla numerosità di oggetti diversi, i bambini costruiscono le prime

fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi, accompagnandole con i gesti dell’indicare,

del togliere e dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della struttura delle

prime operazioni, suddividono in parti i materiali e realizzano elementari attività di misura.

Gradualmente, avviando i primi processi di astrazione, imparano a rappresentare con simboli

semplici i risultati delle loro esperienze. Muovendosi nello spazio, i bambini scelgono ed eseguono i

percorsi più idonei per raggiungere una meta prefissata scoprendo concetti geometrici come quelli

di direzione e di angolo. Sanno descrivere le forme di oggetti tridimensionali, riconoscendo le

forme geometriche e individuandone le proprietà.

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO: LE DISCIPLINE

DI STUDIO

Italiano

L’insegnamento dell’Italiano mira a far conseguire specificamente il possesso dinamico della

lingua, peculiare risorsa di cui l’essere umano dispone per esprimere e comunicare la propria realtà

interiore e l’esperienza personale e collettiva, in una relazione di reciprocità, propiziata dal processo

educativo, con altri sistemi di significazione: i linguaggi non verbali. È pertanto essenziale che lo

studio dell’Italiano favorisca l’acquisizione e strumenti l’elaborazione di conoscenza; promuova

l’espressione di sé e del mondo; sostenga l’operatività e la costruzione di rapporti interpersonali nei

contesti di vita; consenta l’accesso creativo ai diversi ambiti di conoscenza ed esperienza.

Competenze chiave europee

COMUNICAZIONE NELLA

MADRELINGUA

IMPARARE AD IMPARARE

COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE

COMPETENZE DIGITALI

SPIRITO DI INIZIATIVA E

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IMPRENDITORIALITÀ

Profilo delle competenze al termine del

primo ciclo d’ istruzione

Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di

comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le

proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse

situazioni.

Nuclei fondanti della disciplina 1. ASCOLTO E PARLATO

2. LETTURA

3. SCRITTURA

4. ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO

5. RICETTIVO E PRODUTTIVO ELEMENTI DI

GRAMMATICA ESPLICITA E

Lingua Inglese

L’insegnamento dell’Inglese, nel quadro di una visione globale dell’educazione linguistica, ha il

compito di contribuire allo sviluppo cognitivo con l’offerta di un altro strumento di organizzazione

della conoscenza; di favorire la comunicazione attraverso un sistema linguistico diverso dal proprio;

di avviare alla comprensione di altre culture e di altri popoli attraverso lo strumento linguistico. È

pertanto essenziale che lo studio delle lingue comunitarie contribuisca all’arricchimento delle

possibilità comunicative e degli orizzonti culturali, sociali e umani.

Storia

L’insegnamento della Storia promuove la capacità di ricostruzione dell’immagine del passato e di

individuazione delle connessioni tra passato e presente muovendo dal riferimento alla realtà e dalla

pratica della ricerca storica. È pertanto essenziale che lo studio della Storia sostenga la

comprensione critica e approfondita dei fatti e degli eventi.

Competenze chiave europee

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche

Competenze digitali

Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

Competenze chiave europee

Comunicazione nelle lingue straniere

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche

Competenze digitali

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Profilo delle competenze al termine del

primo ciclo d’ istruzione

Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di

esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una

comunicazione essenziale in semplici situazioni di vita quotidiana in

una seconda lingua europea.

Utilizza la lingua inglese nell’uso delle tecnologie, dell’informazione e

della comunicazione.

Nuclei fondanti della disciplina 1. Comprensione orale

2. Produzione e interazione orale

3. Comprensione scritta

4. Produzione scritta

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Profilo delle competenze al termine del

primo ciclo d’ istruzione

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e

ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e

produzioni artistiche.

Nuclei fondanti della disciplina

1. Uso delle fonti

2. Organizzazione delle informazioni

3. Strumenti concettuali

4. Produzione scritta e orale

Geografia

L’insegnamento della Geografia promuove la conoscenza, la rilevazione, la rappresentazione e

l’interpretazione dei principali tipi di paesaggio, dei rapporti tra l’ambiente e le società umane,

dell’intervento degli uomini sul territorio. È pertanto essenziale che lo studio della Geografia, nella

più ampia prospettiva delle Scienze della Terra, sviluppi la consapevolezza del rapporto dinamico

tra i concetti di spazio fisico e di spazio vissuto e progettato.

Competenze chiave europee

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche

Competenze digitali

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Consapevolezza ed espressione culturale

Profilo delle competenze al termine del

primo ciclo d’ istruzione

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e

ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e

produzioni artistiche.

Nuclei fondanti della disciplina

1. Orientamento

2. Linguaggio della geograficità

3. Paesaggio

4. Regione e sistema territoriale

Matematica

L’insegnamento della Matematica tende a sviluppare in modo specifico concetti, metodi e

atteggiamenti utili a promuovere l’insieme integrato delle capacità di misurazione, di previsione e di

valutazione di fatti e fenomeni della realtà: ordinare, quantificare, misurare i dati dell’esperienza,

interpretarli criticamente e progettualmente. È pertanto essenziale che lo studio della Matematica,

attraverso l’acquisizione diretta di concetti e strutture, promuova la formazione integrale del

pensiero nei suoi aspetti di intuizione, deduzione, immaginazione, controllo e verifica o smentita.

Competenze chiave europee

Competenza matematica e

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche

Competenze digitali

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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Profilo delle competenze al termine del

primo ciclo d’ istruzione

Lo studente ha conoscenze matematiche e scientifico- tecnologiche

che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare

l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.

Possiede un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e

situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei

limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si

prestano a spiegazioni univoche.

Nuclei fondanti della disciplina PRIMARIA

1. Il numero

2. Spazio e figure

3. Relazioni, dati e previsioni

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

1. Il numero

2. Spazio e figure

3. Relazioni, dati e previsioni

4. Dati e previsioni

Scienze L’insegnamento delle Scienze, attraverso l’acquisizione teorico-pratica di conoscenze fondamentali

del mondo fisico e biologico nelle loro reciproche relazioni e nel loro rapporto con l’uomo, si

propone di sviluppare nei confronti del mondo un atteggiamento euristico ed ecologico e abilità di

osservazione, ricerca, previsione e connessione, al fine di descrivere e interpretare i fenomeni. È

pertanto essenziale che lo studio delle scienze favorisca l’attitudine a identificare, entro situazioni

complesse, singoli elementi ed eventi, negoziando descrizione, spiegazione e interpretazione delle

loro relazioni.

Competenze chiave europee

Competenze di base in scienza e tecnologia.

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche

Competenze digitali

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

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Profilo delle competenze al termine del

primo ciclo d’ istruzione

Lo studente ha conoscenze matematiche e scientifico- tecnologiche

che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare

l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.

Possiede un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e

situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei

limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si

prestano a spiegazioni univoche

Nuclei fondanti della disciplina

PRIMARIA

1. Oggetti, materiali e trasformazioni

2. Osservare e sperimentare sul campo

3. L’uomo, i viventi e l’ambiente

SECONDARIA DI PRIMO GRADO

1. Fisica e chimica

2. Astronomia e scienze della terra

3. Biologia

Musica

L’insegnamento della Musica promuove le competenze relative alla fruizione degli eventi sonori,

necessarie per ascoltare e comprendere il linguaggio musicale, e le competenze relative alla

produzione musicale, necessarie per eseguire o “inventare” soluzioni sonore personali, sollecitando

una particolare forma di intelligenza del mondo ed aprendo ai soggetti in apprendimento nuove

strade di accesso alle conoscenze. È pertanto essenziale che lo studio della musica si prospetti come

peculiare risorsa espressiva e comunicativa di cui la persona possa avvalersi nel dialogo

multimediale ed interculturale richiesto dall’attuale contesto sociale.

Competenze chiave europee

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche

Competenze digitali

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Consapevolezza ed espressione culturale

Profilo delle competenze al termine del

primo ciclo d’ istruzione

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in

campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto

ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Nuclei fondanti della disciplina 1. Educazione all’ascolto

2. Riproduzione attraverso il corpo e gli strumenti musicali, come

modalità comunicativo-espressiva

3. Rielaborazione attraverso regole formali per l’esecuzione

individuale e di gruppo, come regole di vita commune

4. Lettura, intepretazione e progettazione di eventi sonori-

Arte e Immagine

L’insegnamento di Arte e Immagine tende a promuovere la maturazione della capacità di esprimere,

di comunicare e di accedere alle conoscenze mediante il linguaggio della figurazione, che si avvale

di elementi plastici e visivi e della loro combinazione artistico-creativa. È pertanto essenziale che lo

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studio di Arte e Immagine, sensibilizzando all’apprezzamento delle diverse forme d’arte mediante

sperimentazione e fruizione guidata e coltivando l’estetica e il potenziale creativo dei soggetti,

sviluppi abilità e competenze di lettura, interpretazione e utilizzo originale e critico del linguaggio

iconico e delle relative tecniche.

Competenze chiave europee

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche

Competenze digitali

Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

Profilo delle competenze al termine del

primo ciclo d’ istruzione

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in

campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto

ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Nuclei fondanti della disciplina 1. Esprimersi e comunicare

2. Osservare e leggere le immagini

3. Rielaborazione attraverso regole formali per l’esecuzione

individuale e di gruppo, come regole di vita comune

Educazione Fisica

L’insegnamento relativo a Educazione Fisica guidando la conoscenza ed il controllo

dell’emotività e della motricità nello spazio fisico e relazionale, anche attraverso la pratica

sportiva individuale e di squadra, tende a promuovere la consapevolezza della corporeità come

potenzialità espressiva, comunicativa, operativa e si configura come ambito privilegiato per lo

svolgimento di esperienze significative volte alla conoscenza di sé in relazione agli altri e alle

cose. È pertanto essenziale che lo studio delle Scienze motorie e sportive acquisti un’esplicita

valenza formativa relativa allo sviluppo integrale ed armonico del soggetto e alla sua

partecipazione alla vita sociale.

Competenze chiave europee

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche

Competenze digitali

Spirito di iniziativa e imprenditorialità Consapevolezza ed espressione culturale

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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Profilo delle competenze al termine del

primo ciclo d’ istruzione

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in

campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. È disposto

ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.

Nuclei fondanti della disciplina 1. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

2. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

3. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo- espressiva

4. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza

Tecnologia

L’insegnamento di Tecnologia è volto a favorire l’acquisizione critica, la rappresentazione e l’uso

consapevole e intenzionale di conoscenze relative a prodotti, processi, tecniche in relazione

all’attività produttiva e trasformativa dell’essere umano nel suo rapporto con il mondo e con le cose.

È pertanto essenziale che lo studio di Tecnologia e Informatica promuova e sostenga la capacità di

ideare, organizzare, contestualizzare e finalizzare azioni e modelli di azione in una prospettiva di

ricerca della qualità della vita.

Competenze chiave europee

Competenze di base in scienza e tecnologia.

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche

Competenze digitali

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Profilo delle competenze al termine del

primo ciclo d’ istruzione

Lo studente ha conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche

che gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare

l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.

Possiede un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e

situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei

limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si

prestano a spiegazioni univoche

Nuclei fondanti della disciplina

SCUOLA PRIMARIA:

1. L’osservazione

2. Previsione e valutazione

3. La trasformazione

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO:

1. Osservazione e sperimentazione

2. Progettazione

Religione. L’insegnamento della Religione Cattolica (IRC) promuove la conoscenza critica delle fonti e

delle verità fondamentali del Cristianesimo attivando la circolarità ermeneutica di esperienza di

vita, riferimenti interculturali e interreligiosi ed elaborazione cristiano cattolica. È pertanto

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essenziale che lo studio dell’IRC, attraverso la proposta della figura di Cristo quale risposta del

Cattolicesimo ai grandi quesiti esistenziali, solleciti la riflessione e la responsabilità personale

intorno al senso della vita e ad una progettualità coerente.

Competenze chiave europee

Competenze di base in scienza e tecnologia.

Imparare ad imparare

Competenze sociali e civiche

Competenze digitali

Spirito di iniziativa e imprenditorialità

Profilo delle competenze al termine del

primo ciclo d’ istruzione

L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul

trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra

dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa

interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità

capace di accoglienza, confronto e dialogo.

Nuclei fondanti della disciplina 1. Dio e l’uomo

2. La bibbia e le altr fonti

3. Il linguaggio religioso

4. I valori etici e religiosi

CORSO STRUMENTO MUSICALE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO POMARICO

Impianto didattico organizzativo

Il corso di scuola secondaria di primo grado ad INDIRIZZO MUSICALE è articolato con orario

pari a 72 ore di lezioni settimanali, che scaturisce dalla somma delle attività didattiche delle 4

cattedre di strumento musicale (clarinetto-chitarra-pianoforte-tromba) attualmente presenti

nell’organico di diritto della scuola. Tutti gli alunni che si iscriveranno al corso di strumento

musicale saranno inseriti in un corso fra quelli esistenti (A-B). Le indicazioni contenute nel D.M. N.

201 del 6/08/1999 prevedono lezioni individuali e/o per piccoli gruppi di tecnica strumentale,

lezioni per gruppi-classe oppure per piccoli gruppi di teoria musicale e lettura delle notazioni

musicali, di musica d’insieme; prevedono l’ascolto partecipativo come strumento metodologico e,

laddove se ne dia necessità o opportunità, la possibilità di curare il potenziamento delle abilità

strumentali, il recupero, la valorizzazione delle eccellenze. La struttura oraria delle attività

didattiche è configurata in assetto stabile per l’intera durata dell’anno scolastico comprendendo

settimanalmente lezioni individuali e/o per piccoli gruppi di alunni di tecnica strumentale. Lezioni

per piccoli gruppi di alunni di musica d’insieme, lezioni per piccoli gruppi di teoria musicale e

lettura delle notazioni. Le lezioni sono impartite nella fascia oraria pomeridiana.

Lezioni individuali e/o per piccoli gruppi di tecnica strumentale

Nell’ambito dell’attività didattica di ciascuna classe di strumento musicale tali lezioni saranno

impartite a singoli alunni o a gruppi omogenei di alunni fino ad un massimo di tre individui,

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tenendo conto della configurazione numerica del gruppo classe. La durata di lezione, normalmente

corrisponde a 1 modulo, può essere estesa fino a 1,5 modulo nel caso diano condizioni ed esigenze

che lo richiedono. Le lezioni si svolgeranno mediante l’applicazione del metodo induttivo,lezione

frontale (presentazione dell’argomento, elaborazione guidata, rielaborazione personale, analisi e

verifica dell’esecuzione) le fasi dell’ascolto partecipativo si esprimono attraverso le seguenti

condizioni: ascolto della propria esecuzione, ascolto del compagno, ascolto del docente, ascolto

guidato di documenti sonori complementari alle tecniche strumentali.

Musica d’insieme

La disciplina della musica d’insieme ha carattere stabile e la relativa attività didattico-formativa è

configurata in lezioni settimanali destinate contemporaneamente a ciascun gruppo strumentale

omogeneo delle tre classi future, in maniera da permettere sia la gestione autonoma, da parte di

singoli docenti di strumento musicale,dei gruppi di competenza sia l’attuazione di esperienze di

compresenza variamente modulati fino a giungere, quando se ne diano le condizioni, a esperienze di

“orchestra” che possono riguardare contestualmente tutti gli iscritti ad indirizzo musicale. La pratica

strumentale d’insieme può essere implementata ad attività di canto corale curate dal docente di

musica.

Teoria musicale e lettura delle notazioni musicali

Le relative lezioni settimanali sono impartite da ciascun docente di strumento, in analogia con

quelle di musica d’insieme a piccoli gruppi di alunni (gruppi omogenei di strumento all’interno di

ciascuna classe del corso all’indirizzo musicale) ed organizzate contemporaneamente sul piano

dell’orario settimanale in maniera da consentire all’occorrenza attività in compresenza.

Motivazione del progetto

Il corso ad indirizzo musicale, si pone come risposta alle necessità culturali del territorio e soluzione

allo specifico bisogno dell’utenza circa l’apprendimento di uno strumento musicale.

Principi e finalità del corso

Il corso di scuola media ad indirizzo musicale è integrato nell’intero progetto educativo d’Istituto ed

è strettamente connesso all’insegnamento curriculare della musica, di cui è arricchimento ed

approfondimento. Ha come finalità generale la promozione di una formazione globale del discente

conseguita anche attraverso il linguaggio musicale. La proposta didattica è calibrata sui bisogni

formativi del preadolescente e tende a dare all’alunno mezzi articolati per esprimere in modo

compiuto la propria personalità. Lo studio e la pratica dello strumento musicale favoriscono, inoltre

la liberazione di capacità creative e comunicative. Ciò in alcuni e limitati casi, anche in soggetti

particolari di handicap. Finalità specifiche dell’insegnamento strumentale sono:

a) capacità di rapportarsi allo strumento musicale in maniera cosciente ed autonoma, attraverso

l’acquisizione di abilità tecniche volte a produrre, riprodurre, elaborare, improvvisare

elementi musicali. Tutti questi aspetti sono sviluppati in proporzione alle attitudini e alle

capacità individuali,

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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b) arricchimento e approfondimento delle attività musicali pratiche nell’ambito

dell’insegnamento di musica, mediante osservazioni sistematiche e studio dei contenuti

sviluppati nelle lezioni di musica (studio di brani d’insieme, trascrizioni dei brani specifici,

preparazione tecnico-espressive di contenuti musicali oggetti di studio) in accordo con il

docente di educazione musicale;

c) comprensione e valorizzazione della cultura musicale universale per una formazione sociale

evoluta che riconduca ad altro principio educativo gli aspetti del “far musica”;

d) arricchimento ed integrazione con i nuovi linguaggi musicali anche attraverso gli strumenti

tecnologici legati all’informatica musicale e alle multimedialità.

La continuità

La continuità sottolinea il diritto di ogni allievo a un percorso scolastico unitario, organico e

completo; ha come obiettivo l’attenuazione delle difficoltà che spesso si presentano nel passaggio

tra i diversi ordini di scuola. All'interno del Curricolo è attribuita una particolare attenzione alla

continuità verticale e orizzontale.

La continuità verticale si realizza attraverso momenti di raccordo pedagogico, curricolare e

organizzativo con la scuola precedente e la successiva:

o elaborazione di piani di intervento;

o coerenza di stili educativi;

o modalità condivise di organizzazione delle attività con particolare attenzione agli impianti

metodologic;.

o scambi di informazioni e di esperienze tra i docenti dei tre ordini di scuola;

o coordinamento dei curricoli degli anni-ponte;

o incontri e attività curricolari in comune tra gli alunni delle classi-ponte;

o momenti comuni di formazione dei docenti.

La continuità orizzontale si esercita, invece, attraverso i rapporti tra la scuola e le famiglie, gli Enti

locali, le ASL, le Associazioni culturali, e dà luogo al costituirsi di una sorta di ecosistema

formativo che pone al primo posto l’esigenza di assicurare la continuità educativa tra i diversi

ambienti di vita e di formazione dell’alunno attraverso:

• attivazione di rapporti costanti e di partecipazione diretta della famiglia;

• predisposizione di momenti collaborativi con le famiglie;

• confronto con le altre istituzioni presenti sul territorio;

• articolazione di moduli operativi che vedano coinvolti gli Enti;

• interventi congiunti e coordinati come risposta ai bisogni formativi degli alunni diversamente abili

per prevenire disadattamento ed emarginazione (Unità Socio-Sanitarie Locali e servizio psico-

pedagogico).

Alunni diversamente abili

La presenza di alunni che esprimono particolari bisogni educativi (alunni H) è vissuta dal nostro

Istituto Comprensivo in ottica di integrazione delle risorse e delle competenze interne al sistema

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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scuola e di collaborazione costruttiva con le famiglie, con l’équipe specialistica della ASL, con i

rappresentanti del servizio sociale.

L’elaborazione dei Piani Educativi Individualizzati, costruiti nel rispetto delle esigenze di ogni

alunno, è identificato quale impegno formativo dell’intero consiglio di classe e dell’istituzione

scuola nel suo complesso. La presenza di soggetti diversamente abili sollecita il consiglio di classe

verso un approccio metodologico- didattico il più possibile coerente ed interdisciplinare.

Gli obiettivi educativi e didattici, opportunamente selezionati, sono funzionali all’attivazione di un

articolato e continuo intervento costruito sugli effettivi livelli di capacità e sulle reali abilità.

Il suo svolgimento in ottica di produttiva, cooperazione fra docenti di classe e docenti di sostegno è

previsto prevalentemente all’interno del gruppo classe, fatta eccezione per la realizzazione di

specifiche iniziative che richiedono un rapporto duale per conseguire maggiore efficacia

apprenditiva.

I disturbi specifici di apprendimento

Nel nostro Istituto Comprensivo sono iscritti alunni certificati con diagnosi di DSA.

Anche nella scuola dell’Infanzia, come prescrivono le recenti Linee guida per il diritto

all’apprendimento degli alunni con DSA (2011), gli insegnanti sono impegnati ad osservare i

bambini per l’identificazione precoce di eventuali difficoltà di apprendimento. Il bambino a

rischio è colui che confonde suoni, non completa le frasi in modo giusto, omette parti di parole,

sostituisce lettere. Spesso anche un bambino goffo nei movimenti, con poca abilità nella

manualità fine, con difficoltà a riconoscere e distinguere la destra dalla sinistra o difficoltà con la

memoria a breve termine deve essere oggetto di attenzione; tuttavia, la diagnosi precisa si

richiede e si redige solo dopo l’ingresso nella scuola primaria, precisamente nella seconda classe.

Il Disturbo Specifico di Apprendimento si concretizza in una difficoltà nella lettura, nella scrittura

e nel calcolo in condizioni, però, in cui il livello scolastico globale e lo sviluppo intellettivo sono

nella norma e in assenza di deficit sensoriali. I Disturbi Specifici di Apprendimento si distinguono

in Dislessia, Disgrafia, Disortografia, Discalculia secondo l’area in cui si manifesta la difficoltà:

rispettivamente nella lettura, nella grafia, nell’uso dei segni alfabetici e nell’applicazione delle

regole grammaticali, nelle abilità di calcolo o della scrittura e lettura del numero.

La L. 170/2010 riconosce ufficialmente i quattro tipi diversi di Disturbi Specifici di

Apprendimento, assegnando all’intero sistema nazionale di istruzione il compito di individuare le

forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate, per offrire a tutti gli studenti con DSA

la possibilità di raggiungere il successo formativo. La legge, quindi, tutela il diritto allo studio.

Tale diritto si focalizza su un tipo di didattica individualizzata e personalizzata, sugli strumenti

compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate forme di verifica e valutazione.

I piani vengono elaborati in collaborazione con le famiglie e prevedono percorsi formativi definiti

“su misura” con la declinazione di opportune strategie didattiche che promuovono il successo

formativo in ciascun alunno e l’uso di strumenti compensativi che rappresentano il mezzo per

compensare la debolezza funzionale facilitando l’esecuzione dei compiti automatici di tipo

cognitivo (calcolatrice, tabelle, formulari, pc con software specifici…) e misure dispensative che

offrono la dispensa da alcune prestazioni (prendere appunti, lettura ad alta voce, interrogazioni

impreviste….). Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente

certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive; a tal fine

vengono adottate le misure compensative e dispensative ritenute più idonee.

PROGETTAZIONE EXTRACURRICOLARE

La nostra scuola amplia la propria offerta formativa attraverso la realizzazione di molteplici

iniziative progettuali che coinvolgono direttamente gli alunni in attività specifiche, anche in

collaborazione con enti, associazioni e altri soggetti esterni. Le Commissioni e gruppi di lavoro

formulano proposte, elaborano progetti didattici, realizzano momenti di coordinamento per

pianificare e verificare le esperienze didattico-educative avviate. I loro referenti e il Dirigente

Scolastico, si riuniscono allo scopo di rendere il più possibile partecipata, collegiale e funzionale

l’organizzazione dell’Istituzione Scolastica. Tale struttura valorizza le risorse umane presenti

nella scuola e favorisce processi decisionali che coinvolgono tutti idocenti. L'istituto organizza

attività diversificate, presentate sotto forma di progetti, che possono essere svolte in orario

scolastico o extrascolastico allo scopo di integrare i contenuti disciplinari. I progetti da

implementare e/o promuovere si realizzano sulla base di precise scelte educative della scuola che,

valorizzando al meglio le risorse professionali interne, tengono conto delle opportunità formative

proprie del Territorio. L’ampliamento dell’Offerta Formativa rappresenta, quindi, un

significativo momento di crescita e di approfondimento grazie anche alla consulenza di esperti

del settore, che in alcuni casi affiancano i docenti nelle attività. I progetti variano annualmente

sulla base dell'analisi dei bisogni e sono soggetti all'approvazione degli organi collegiali. Sulla

base dei bisogni emersi dall’analisi della situazione socio-ambientale dell’utenza e tenendo conto

del quadro di riferimento per la progettazione curricolare, l’Istituto ha individuato delle

macroaree su cui operare. Gli interventi sono organizzati mediante azioni e progetti specifici.

BISOGNI MACROAREE PROGETTI/AZIONI

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Gestione del passaggio

fra i diversi ordini

discuola

Raccordo

- Accoglienza - Continuità

- Orientamento

Accoglienza e

facilitazione

apprendimento

Contrasto alla

dispersion scolastica

Integrazione alunni con

bisogni educativi speciali

(B.E.S.)

- Didattica inclusiva

- Azione di tutoraggio per

l’integrazione scolastica

- Istruzione domiciliare

- Stranieri

- Svantaggio

- Recupero disciplinare

Formazione umana e

civile degli alunni

Promozione della salute e

della convivenza civile

- Affettività

- Educazione stradale - Formazione cittadino

- Educazione alla legalità - Collaborazione con associazioni

Formazione culturale

e sviluppo di

competenze creative,

relazionali e

metodologiche

Sviluppo competenze

individuali

Arricchimento formativo

- Potenziamento

- Delle lingue

- Formazione digitale

- Teatro

- Musica

- Sport

- Educazione ambientale

- Potenziamento disciplinare

- Visite d’istruzione

- Diritto allostudio - Attenzione all’eccellenza

(partecipazione a concerti, concorsi,

gare…)

Progetto: “Inclusione e scuola domiciliare”

Il nostro Istituto si impegna a favorire l’inserimento e a promuovere l’integrazione scolastica e lo

sviluppo delle potenzialità dell’alunno disabile o in situazione di svantaggio. Questa integrazione

avviene in particolar modo attraverso l’apprendimento, la comunicazione, la socializzazione,

l’autonomia e le relazioni.

Per il raggiungimento di tali finalità i team docenti si impegnano a lavorare e a collaborare

coinvolgendo tutti gli operatori (insegnanti di sostegno, curriculari, educatori, operatori ASL) e le

famiglie nell’elaborazione condivisa e nell’attuazione del progetto educativo che diventa progetto

di VITA. L’insegnante di sostegno, punto di riferimento del team docente, si occupa della raccolta

delle informazioni relative all’alunno, crea reti di relazioni tra operatori e territorio, organizza il

fascicolo personale dell’alunno con il contributo dei colleghi, coordina la stesura del piano

educativo individualizzato (PEI). Per affrontare il problema dell’integrazione la scuola attua un

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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modello organizzativo-didattico flessibile caratterizzato da diverse modalità di lavoro. Durante il

periodo dell’accoglienza, favorisce l’inserimento nel nuovo ambiente attraverso la socializzazione

con i nuovi insegnanti e il gruppo dei pari. La progettazione dell’attività educativa/didattica

avviene nel rispetto delle capacità e delle potenzialità dell’alunno tenendo conto del gruppo classe,

del contesto educativo e sociale.

Il team docenti attua un graduale e progressivo uso di metodologie e tecniche per facilitare la

didattica rendendola adeguata alle esigenze individuali e accrescere l’efficacia del processo di

insegnamento- apprendimento. Questo avviene privilegiando l’attività in classe senza escludere al

bisogno momenti didattici individualizzati o in piccolo gruppo; gratificando gli alunni portatori di

handicap utilizzando un lessico selezionato che non evidenzi diversità e difficoltà, mettendo in

risalto le abilità; coinvolgendo gli alunni valorizzandone le competenze, attribuendo compiti

differenziati o semplificati; comunicandoli individualmente all’alunno con strategie specifiche.

Tali attività specifiche e semplificate rispettano il suo “stile” di apprendimento ma si raccordano

alla dimensione disciplinare del gruppo classe. Molto delicato è l’ambito della valutazione che

deve tener conto della realtà personale del bambino e della sua dimensione comunitaria. La

valutazione iniziale e finale avviene in momenti calendarizzati dalla programmazione, ma riveste

un ruolo fondamentale quella in itinere che accompagna tutto il processo di apprendimento. La

scuola offre particolare attenzione agli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) che vivono

una situazione particolare che li ostacola nell’apprendimento e, talvolta, nella partecipazione alla

vita sociale. Tali difficoltà possono essere globali e pervasive, specifiche, settoriali, gravi, severe,

permanenti o transitorie. In questi casi i normali bisogni educativi che tutti gli alunni hanno

(bisogno di sviluppare competenze, bisogno di appartenenza, di identità, di valorizzazione, di

accettazione) si arricchiscono di qualcosa di particolare.

Pertanto il bisogno educativo diviene “speciale”. L’obiettivo è quello di garantire alle fasce di

alunni più fragili una didattica individualizzata o personalizzata. Le forme di personalizzazione

vanno da semplici interventi di recupero, sostegno e integrazione degli apprendimenti, fino alla

costruzione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP). In questo progetto, che si sviluppa

durante l’intero anno scolastico, è fondamentale la collaborazione da parte della famiglia nella

definizione e nell’attuazione degli obiettivi stabiliti al fine di instaurare un patto di fiducia e

collaborazione con la scuola. Particolare attenzione va posta al progetto di istruzione domiciliare.

In caso di comprovata necessità e su richiesta scritta da parte della famiglie e/o personale medico,

gli insegnanti attivano interventi di istruzione domiciliare e/o ospedaliera. Tale progetto nasce per

gartantire il diritto/dovere all’istruzione per gli alunni in situazione di degenza o post-

degenza ospedaliera, quando ,comunque non è possibile una regolare frequenza a scuola.

Con C.M. 84/02, il MIUR ha previsto l’istruzione domiciliare e la Circolare Regionale 37/04

tratta i temi di tale servizio, indicandone le procedure di attivazione.

Oltre ad ore di lezione presso l’abitazione dell’allievo o il nosocomio dove è ricoverato, la Scuola,

compatibilmente con le condizioni di salute dello stesso, verificati gli eventuali supporti

multimediali della famiglia, si attiva anche a garantire lezioni a distanza.

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Progetto: “Scuola Sicura”

Il progetto “Scuola Sicura” ha come obiettivi la promozione della cultura della sicurezza

individuale e collettiva e lo sviluppo della capacità di fronteggiare eventuali emergenze a scuola e

fuori, attraverso un percorso formativo che abbraccia l’intero segmento: Scuola

dell’Infanzia-Scuola Primaria- Scuola Secondaria di primo Grado.

Alcune attività, finalizzate alla conoscenza di tutti gli ambienti scolastici, dei presìdi di sicurezza e

delle corrette procedure da mettere in atto nelle prove di sfollamento degli edifici simulando

emergenza incendio, terremoto, alluvione, sono svolte dai docenti.

Altri percorsi formativi vengono attivati con l’ausilio di esperti esterni:

educazione stradale a cura della Polizia Municipale;

primo soccorso e autosoccorso a cura della Croce Rossa Italiana;

prevenzione e protezione incendi, sisma, alluvione a cura della Protezione Civile;

prevenzione e protezione incendi a cura dei Vigili del Fuoco;

cultura della legalità a cura dell’Arma dei Carabinieri.

La gestione della sicurezza nei tre plessi scolastici è affidata ad un team formato dalla Dirigente

Scolastica, dalla Dirigente dei Servizi Amministrativi, dal R.L.S. interno, dal RSPP prof.

Milanese, dalla Commissione Sicurezza composta, da A.S.P.P, addetti al primo soccorso, addetti

alla prevenzione antincendi debitamente formati,i quali si interfacciano con i tecnici dei Comuni

proprietari degli edifici scolastici.

Si effettuano riunioni periodiche, due prove di evacuazione all’anno, controlli giornalieri, mensili e

bimestrali nei iplessi per identificare eventuali rischi presenti nei locali scolastici e nelle zone

limitrofe, relativamente alle uscite di emergenza, agli impianti elettrici e antincendio, alle

condizioni igienico- ambientali, alle strutture in generale.

L’informazione/formazione viene estesa ad allievi, docenti,personale amministrativo, collaboratori

scolastici, genitori, terzisti esterni, operatori Ciss, tecnici ed operai comunali, esperti esterni (sport,

musica, teatro, scacchi…), fornitori… attraverso circolari e riunioni varie.

“Progetto: Continuità”

Il passaggio fra i diversi ordini di scuola è un momento importante perché richiede agli alunni e ai

genitori uno sforzo di adattamento a nuove dinamiche sociali e d’apprendimento. Affinché tutto

ciò possa tradursi in un momento di crescita condiviso, la nostra scuola ha previsto una forma di

“accompagnamento” finalizzato all’inserimento positivo dei bambini nei diversi cicli scolastici.

Pertanto la nostra scuola si impegna a :

organizzare momenti di accoglienza sia degli alunni della scuola dell’infanzia,che di quelli

che proseguiranno nella scuola secondaria di primo grado;

predisporre incontri di presentazione tra i docenti e i genitori coinvolti.

Il gruppo degli insegnanti che si occupa delle attività di continuità è costituito dai docenti delle

classi prime e/o quinte. Tale gruppo, sentite le docenti della scuola dell’infanzia, nonché gli

insegnanti della scuola secondaria di primo grado, organizza e prepara dei laboratori o attività-

ponte in modo da favorire l’avvicinamento positivo al successivo ordine di scuola. Il team docente

dell’interclasse di quinta, coordinato dalle referenti di progetto, forma le classi prime della scuola

primaria in accordo con il Dirigente Scolastico, tenendo conto delle indicazioni delle insegnanti

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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della scuola dell’infanzia e, nel caso risultasse funzionale alla formazione del gruppo-classe, anche

di quelle espresse dai genitori.

Il comune denominatore della progettazione curricolare ed extracurricolare è costituto da

“Cittadinanza e Costituzione”, indirizzo ministeriale del 2009, e dallo sviluppo delle Competenze

sociali e civiche (Raccomandazioni 2006), in cui si legge che la scuola deve essere intesa come

comunità educante all’interno della quale gli studenti e le studentesse, soggetti centrali

dell’educazione e dell’istruzione, hanno l’opportunità di crescere sul piano umano e culturale,

quale istituzione che persegue l’obiettivo di formare cittadini e cittadine solidali e responsabili;

aperti alle altre culture e pronti ad esprimere sentimenti, emozioni e attese nel rispetto di se stessi

e degli altri; capaci di gestire conflittualità e incertezza e di operare scelte ed assumere decisioni

autonome agendo responsabilmente. Appare, dunque, di primaria importanza, per la scuola,

nell’ottica della promozione di percorsi di crescita funzionali in senso adattivo, promuovere

l’alfabetizzazione emozionale, la condivisione delle regole, la partecipazione alle scelte e alle

decisioni, la conoscenza responsabile degli obiettivi di sviluppo e degli strumenti da utilizzare

per esprimere autenticamente se stessi, ma anche il saper discutere, il sapersi valutare, il sapersi

confrontare con le opinioni.

Nei tre ordini di scuola saranno realizzati, nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione” e di

sviluppo delle Competenze sociali e civiche, percorsi di:

- Educazione alla cittadinanza

- Educazione stradale

- Educazione ambientale

- Educazione alla salute

- Educazione alimentare

- Educazione all’affettività.

Uscite didattiche, visite guidate e viaggi d’istruzione

L’Istituto Scolastico, inoltre, amplia la propria offerta educativa attraverso diverse iniziative, quali

uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione attuati in orario scolastico o nell’arco di

un’intera giornata, partecipazione ad iniziative proposte da enti esterni (manifestazioni, spettacoli

…). Tali esperienze rappresentano una validissima opportunità di apprendimento e di crescita per

tutti gli alunni, infatti, oltre ad ampliare il patrimonio di conoscenze e di esperienze, si

configurano come un’importante occasione di socializzazione, di dialogo, di confronto e di

condivisione. Esse vengono progettate e realizzate nel rispetto della normativa vigente e

coerentemente con il progetto educativo della classe, allo scopo di consolidare obiettivi didattico-

formativi e di approfondire conoscenze relative ad argomenti di studio. Il piano delle uscite

didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione viene redatto sulla base delle proposte avanzate dai

consigli di intersezione/interclasse/classe e deliberato dal Collegio Docenti e dal Consiglio

d’Istituto.

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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Progetto: “Sostegno al lavoro dei docenti”

La scuola dell'autonomia richiede figure professionali molto competenti nella mediazione culturale,

ma anche soggetti esperti di organizzazione, attenti alle relazioni, abili nell'uso delle tecnologie,

capaci di documentare ed utilizzare proficuamente le esperienze proprie ed altrui. Per sostenere lo

sviluppo professionale dei docenti ed affermare l'importanza strategica della loro formazione il

progetto si pone le seguenti finalità:

costruire contesti culturali stimolanti ed aperti per l'attività dei docenti;

adeguare attivamente le scelte didattiche ai cambiamenti in atto;

creare le premesse per vivere la formazione da protagonisti consapevoli;

superare un modello di docente centrato sul lavoro d'aula e sul rapporto con gli

studenti;

affermare un modello di docente quale professionista corresponsabile dei processi di

crescita dell'intera comunità scolastica.

L’istituto nel corso del triennio attiverà corsi di formazione/aggiornamento in base alle esigenze del

personale in servizio.

DIMENSIONE ORGANIZZATIVO-RELAZIONALE

LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

La scuola si avvale di organi di gestione, rappresentativi delle diverse componenti scolastiche,

interne ed esterne alla scuola: docenti, personale ATA e genitori.

Gli Organi collegiali della scuola, che, se si esclude il Collegio dei Docenti, prevedono sempre la

rappresentanza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra

tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con

le dinamiche sociali. Tutti gli Organi collegiali della scuola si riuniscono in orari non coincidenti

con quello delle lezioni.

Composizione

Collegio dei docenti

Il collegio dei docenti è composto da tutti gli insegnanti in servizio nell' Istituto Scolastico ed è

presieduto dal Dirigente scolastico. Quest'ultimo si incarica anche di dare esecuzione alle delibere

del Collegio. Il Collegio docenti è l’organo predisposto all’elaborazione del piano dell’offerta

formativa triennale.

Consiglio di Istituto

Questo organo collegiale è composto da tutte le componenti della scuola: docenti, genitori, studenti

e personale amministrativo, di variabile da 14 a 19 componenti secondo gli alunni iscritti.

Tutti i genitori (padre e madre) hanno diritto di voto per eleggere loro rappresentanti in questi

organismi ed è diritto di ogni genitore proporsi per essere eletto. Le elezioni per i consigli di

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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circolo/istituto si svolgono ogni triennio. Il consiglio di istituto è predisposto all’approvazione o

delibera del PTOF.

Consiglio di intersezione Scuola materna: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate;

presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato.

Consiglio di interclasse Scuola elementare: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi

interessate; presiede il dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato.

Consiglio di classe Scuola media: tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il dirigente

scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato.

Comitato per la valutazione dei docenti ex art.11 del D.Lgs. 297 del 1994 è stato novellato dal

comma 129 dell’art.1 della Legge n.107 del 13 luglio 2015, cosiddetta “legge buona scuola”. “i

compiti del comitato:

individua i criteri per la valorizzazione dei docenti i quali dovranno essere desunti sulla base

di quanto indicato nelle lettere a),b),e c) dell’art.11;

esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale

docente ed educativo;

in ultimo il comitato valuta il servizio di cui all’art.448, ed esercita le competenze per la

riabilitazione del personale docente, di cui all’art.501 (Riabilitazione).

Per queste due fattispecie il comitato opera con la presenza dei genitori.

Sono costituiti all’interno dell’Istituto altri gruppi di lavoro finalizzati a riqualificare e migliorare,

in modo non occasionale, il processo di insegnamento-apprendimento.

Dipartimenti

I “dipartimenti” sono quegli organi collegiali, formati dai docenti che appartengono alla

stessa disciplina o area disciplinare, preposti per prendere decisioni comuni su determinati

aspetti importanti della didattica.

I dipartimenti hanno il compito di organizzare:

- attività di approfondimento sul curricolo verticale;

- attività di aggiornamento annuale sul curricolo rispetto a quanto di nuovo verrà pubblicato

dalla ricerca e dalla normativa;

- attività di sperimentazione di novità metodologiche, didattiche, tecnologiche all’interno del

curricolo verticale;

- attività per creare prove di ingresso e di uscita ;

- attività per armonizzare il curricolo verticale e le prove standardizzate con gli strumenti di

autovalutazione d’istituto;

-attività di autovalutazione intesa come capacità di confrontare, tenendo conto delle risorse

umane e strutturali disponibili, i risultati ottenuti con quelli attesi, in correlazione con i

processi e gli esiti della valutazione esterna (Invalsi, ad esempio).

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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Compito dei dipartimenti è anche la progettazione degli interventi di recupero, all’adozione dei libri

di testo e all’acquisto di materiale utile per la didattica.

Sono costituiti all’interno dell’Istituto cinque “dipartimenti disciplinari”,

N° Dipartimento

1 Italiano

2 Storia – Geografia - Religione

3 Matematica-Scienze -tecnologia

4 Lingue Straniere

5 Linguaggi non verbali (Musica- Arte e Immagine –Educazione Fisica)

Il nostro Istituto, ispirandosi alla normativa vigente, ha deciso di perseguire la “politica

dell’inclusione” con il fine ultimo di “garantire il successo scolastico” a tutti gli alunni che

presentano una richiesta di speciale attenzione, anche a coloro che, non avendo una certificazione

né di disabilità, né di dislessia - le due condizioni riconosciute dalla Legge, (la storica 104/92 e la

recente 170/2010)- fino ad oggi non potevano avere un piano didattico personalizzato, con obiettivi,

strumenti e valutazioni pensati su misura per loro.

Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) che ha il compito di predisporre il PIANO ANNUALE

PER L’INCLUSIONE attuando una rilevazione sui BES presenti nelle diverse scuole, raccogliendo

la documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere e fornendo,su richiesta,

supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie per la gestione di particolari problematiche. Ha il

compito di creare rapporti con il territorio per una mappa e una programmazione delle risorse, e di

“collaborare alle iniziative educative d’integrazione predisposte dal piano educativo”. All’inizio di

ogni anno scolastico il GLI proporrà al Collegio Docenti una programmazione degli obiettivi da

perseguire e delle attività da porre in essere e, al termine dell’anno scolastico il Collegio procederà

alla verifica dei risultati raggiunti.

Il GLHO è composto dall’intero Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno),

operatori socio-sanitari dell’ASL (e/o dell’ente privato convenzionato) che seguono il percorso

riabilitativo dell’alunno con disabilità, l’eventuale assistente per l’autonomia e la comunicazione e

l’eventuale collaboratore o collaboratrice scolastica incaricato dell’assistenza igienica, i genitori

dell’alunno ed un esperto di loro fiducia e/o dell’Associazione di cui fanno parte (previo accordo

del Dirigente Scolastico che deve convocare ufficialmente l’esperto). Il GLHO ha il compito di

predisporre il PEI (o PEP) e di verificarne l’attuazione e l’efficacia nell’intervento scolastico.

Talvolta possono essere convocati anche istruttori o altri operatori di contesti extrascolastici, al

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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fine di creare unità e organicità tra i diversi interventi di facilitazione per la realizzazione del

progetto di vita.

Lo Staff di Dirigenza

Fanno parte dello Staff oltre al Dirigente scolastico, il Direttore dei Servizi Gen. ed Amm.vi, i

Collaboratori del Dirigente, i Coordinatori delle attività educative di plesso, le funzioni strumentali

al PTOF designate dal collegio docenti, qualora lo staff debba affrontare specifiche tematiche può

essere integrato da personale della scuola particolarmente competente in materia. Nell’ambito

dell’attività didattica svolge attività di indirizzo, coordinamento e istruttoria; studia le opportune

strategie e predispone il materiale necessario all’adempimento degli obblighi previsti dalla

normativa scolastica. Lo Staff Dirigenziale svolge funzioni di supporto all’attività degli organi

collegiali, dei gruppi di lavoro e dei singoli docenti. Propone inoltre attività di controllo e verfica

volte a valutare l’efficienza e l’efficacia complessiva del servizio scolastico.

Collaboratori del DS

COMPITI:

sostituire il Dirigente Scolastico in caso di assenza per impegni istituzionali, malattia, ferie,

ecc.;

partecipare periodicamente alla riunione dello staff di dirigenza al fine di condividere le linee

organizzative e la progettualità dell’istituzione;

stilare il verbale del Collegio dei Docenti;

collaborare con il Dirigente scolastico nella promozione ed implementazione di attività e

progetti innovativi;

organizzare e coordinare i Gruppi di Lavoro per la revisione del Piano dell’Offerta

Formativa.

Coordinatori attività educative di plesso

COMPITI:

1) collaborazione con il D.S. e con docenti collaboratori in tema di organizzazione dei servizi;

2) rimodulazione dell’orario ed individuazione dei docenti per la sostituzione degli insegnanti

assenti di concerto con il personale dell’ufficio di segreteria;

3) vigilanza sul rispetto dell’orario di servizio di tutto il personale della scuola di riferimento;

4) giustifica dei ritardi degli alunni e autorizzazione delle uscite anticipate, solo in presenza di

almeno uno dei genitori;

5) coordinamento delle varie attività di plesso (es. attività di inizio anno, Natale, Carnevale, fine

anno);

6) verifica preventiva delle informazioni da dare ai genitori, che devono essere coerenti con quanto

stabilito dagli organi scolastici competenti;

7) verifica della diffusione e conoscenza delle circolari ( firma per presa visione) e di ogni

comunicazione riguardante il personale della scuola;

8) controllo della pulizia degli ambienti scolastici;

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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9) vigilanza sul rispetto delle norme di sicurezza da parte di alunni, docenti e personale ATA;

10) controllo del rispetto del divieto di fumo in collaborazione con RLS;

11) controllo del divieto dell’uso del telefonino da parte dei docenti durante l’attività didattica,

nonché degli alunni;

12) tutto ciò che è funzionale al buon andamento organizzativo e didattico dell’Istituto

Comprensivo.

Funzioni strumentali al PTOF

Le Funzioni Strumentali al P.O.F. hanno compiti di coordinamento delle attività curriculari ed

extra-curriculari, di valutazione del sistema e di consulenza pedagogica. Esse vengono individuate

dal Collegio dei Docenti a inizio anno scolastico, sulla base delle esigenze rilevate.

ORGANIZZAZIONE ORARIA DELLE SCUOLE

SCUOLA DELL’INFANZIA

Le scuole sono organizzate secondo il modello di tempo pieno con 40 ore settimanali su 5 giorni

con:

➢ MIGLIONICO 8:30/16:30 dal LUNEDI al VENERDI

➢ GROTTOLE 8:30/16:30 dal LUNEDI al VENERDI

➢ POMARICO 8:30/16:30 dal LUNEDI al VENERDI

Nelle scuole dell’infanzia, accanto alle attività curricolari dei campi di esperienza (Il sé e

l’altro, Il corpo e il movimento, Immagini, suoni e colori, I discorsi e le parole, La conoscenza

del mondo), sono previste attività di routine (appello e conta, calendario, che tempo fa,

incarichi, conversazione), giochi liberi e guidati, percorsi motori, attività musicali, giochi di

socializzazione, travestimenti. Rientra nel monte ore complessivo anche il tempo dedicato

quotidianamente all’accoglienza, all’igiene personale pre e post mensa, al riordino dell’aula.

SCUOLA PRIMARIA

La scuola Primaria è organizzata secondo il modello del tempo pieno con 40 ore settimanali,

su 5/6 giorni, nei plessi di Miglionico (con 5 rientri pomeridiani), di Grottole (con 3 rientri

pomeridiani) e per una sola classe nel plesso di Pomarico (con 5 rientri pomeridiani).

Le rimanenti classi del Plesso di Pomarico sono organizzate secondo il modello del tempo

normale con 27 ore settimanali su 5 giorni e un rientro settimanale.

MIGLIONICO 8:15/16:45 dal LUNEDI al VENERDI

GROTTOLE 8:15/15:45 dal LUNEDI al GIOVEDI

8:15/13:15 VENERDI e SABATO

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POMARICO classe a tempo pieno 8:30/16:30 dal LUNEDI al VENERDI

Classi a tempo normale

8:30/13.30 dal LUNEDI AL VENERDI

14:30/16:30 rientro del GIOVEDI

DISTRIBUZIONE ORARIA CLASSI A TEMPO PIENO CON 40 ORE SETTIMANALI

Discipline Classi a 40 ore

I II III / IV / V

Italiano 9 8 8

Inglese 1 2 3

Arte e immagine 2 2 2

Musica 2 2 2

Ed. fisica 2 2 2

Storia-cittadinanza e

costituzione

3 3 3

Geografia 2 2 2

Matematica 9 9 8

Scienze 2 2 2

Tecnologia 1 1 1

Religione 2 2 2

Mensa 5 5 5

Nelle classi a tempo pieno di Grottole, con 4 ore di mensa e 36 di lezione, è potenziato

l’insegnamento di italiano con un’ora in più rispetto alle altre classi a tempo pieno.

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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ORARIO CLASSI A TEMPO NORMALE CON 27 ORE SETTIMANALI

Disciplina Classi a 27 ore

I II III/IV/V

Italiano 7 6 6

Inglese 1 2 3

Arte e immagine 1 1 1

Musica 1 1 1

Ed. fisica 1 1 1

Storia-cittadinanza

e costituzione

3 3 3

Geografia 2 2 2

Matematica 6 6 5

Scienze 2 2 2

Tecnologia 1 1 1

Religione 2 2 2

Ai docenti di classe si affiancano docenti specialisti di religione cattolica, di sostegno e

specialisti esterni (di musica, ed. fisica); per la lingua inglese si utilizzano in primo luogo i

docenti specializzati con una rimodulazione del loro orario d’insegnamento nella classe di

titolarità, in un secondo momento alla figura di una specialista. Le ore a disposizione dei docenti

sono utilizzate per la sostituzione degli insegnanti assenti o per attività di consolidamento e di

potenziamento.

Gli orari dei docenti, formulati secondo le esigenze degli alunni, nel rispetto della normativa

vigente, sono raccolti nell’organizzazione oraria di ogni scuola e depositati agli atti. Gli orari dei

collaboratori scolastici, distribuiti nei vari plessi, sono previsti secondo le esigenze degli orari

degli alunni e dei docenti. L’orario del personale ATA è indicatonel Piano annuale delle attività

del personale ATA depositato agli atti. Per ogni plesso è stato individuato coordinatore delle

attività educative. Il Piano annuale delle attività e degli impegni del personale docente è indicato

nel documento specifico depositato agliatti.

SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO

Le Scuole secondarie di I grado sono organizzate secondo il modello del tempo normale con

30 ore senza mensa e senza rientro a Miglinico e Grottole e con due rientri a Pomarico.

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❖ MIGLIONICO: 8:30/13:30 dal LUNEDI al SABATO

❖ GROTTOLE: 8:30/13:30 dal LUNEDI al SABATO

❖ POMARICO: 8:10/13:10 dal LUNEDI al VENERDI

14:45/17:45 rientro il MARTEDI

14:45/16:45 rientro il GIOVEDI

Lezioni di strumento musicale:

Lunedì dalle ore 13:45 alle ore 18.45

Marterdì dalle ore 13.45 alle ore 14.45

Mercoledì dalle ore 13.45 alle ore 18.45

Giovedì dalle ore 16.45 alle ore 18.45

Venerdì dalle ore 13.45 alle ore 18.45

Sabato dalle ore 08.10 alle ore 13.10

DISTRIBUZIONE ORARIA DISCIPLINE

Gli orari definitivi delle classi e delle lezioni sono affissi alla porta dell’aula. Gli orari dei docenti,

formulati secondo le esigenze degli alunni, nel rispetto della normativa vigente, sono raccolti

nell’organizzazione oraria di ogni scuola e depositati agli atti. Gli orari dei collaboratori scolastici,

distribuiti nei vari plessi, sono previsti secondo le esigenze degli orari degli alunni e dei docenti.

L’orario del personale ATA è indicato nel Piano annuale delle attività del personale ATA

depositato agli atti. Per ogni plesso è stato individuato coordinatore delle attività educative.

Il Piano annuale delle attività e degli impegni del personale docente è indicato nel documento

specifico depositato agli atti. Il calendario scolastico sarà aggiornato annualmente in base alle

esigenze dell’Istituto.

DISCIPLINE I – II - III

II

III

SC.SECONDARIA DI PRIMO GRADO

POMARICO

CORSO DI STRUMENTO MUSICALE DI:

CLARINETTO

CHITARRA

TROMBA

PIANO FORTE

ITALIANO 6

APPROFONDIMENTO DI ITALIANO 1

STORIA 2

GEOGRAFIA 1

MATEMATICA 4

SCIENZE 2

TECNOLOGIA 2

INGLESE 3

FRANCESE 2

ARTE E IMMAGINE 2

EDUCAZIONE FISICA 2

MUSICA 2

RELIGIONE CATTOLICA 1

TOTALE ORE 30

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SCUOLA E FAMIGLIA

Al fine di costruire una sana ed efficace collaborazione tra scuola e famiglia, avente come scopo

la condivisione di obiettivi programmati che mirano alla formazione unitaria dell’alunno, sono

stati programmati incontri individuali ed assemblee di genitori, ogni due mesi, come previsto dal

piano delle attività. I docenti della scuola secondaria di 1° grado sono disponibili, su richiesta,

un’ora alla settimana, come da quadro orario agli atti, a ricevere i genitori a scuola, i docenti della

scuola primaria sono disponibili, su richiesta dei genitori, ad incontrarli il martedì in coda alla

programmazione. Una stretta collaborazione tra genitori e docenti è indispensabile per garantire

coerenza e congruenza agli interventi degli insegnanti.

Con i genitori degli alunni sono previsti:

incontri individuali mirati a:

scoprire i bisogni di cui ogni alunno è portatore

conoscere più da vicino gli elementi che concorrono a sviluppare stili e modi di

apprendimento del singolo (personalità, esperienze)

informare sugli esiti del percorso educativo - cognitivo

incontri assembleari mirati a:

condividere obiettivi comuni da inserire nel piano dell’offerta formativa

verificare l’andamento in itinere

affrontare problematiche comuni (rapporti genitori-figli, problemi dell’infanzia,

della preadolescenza e dell’adolescenza)

informare su iniziative e disposizioni.

LA VALUTAZIONE NELLA SCUOLA

La valutazione è un aspetto costante e fondamentale del processo di insegnamento apprendimento,

un sistema di misurazione che comporta l’attribuzione di voti e giudizi finali e in itinere, per

certificare dal punto di vista istituzionale la qualità del percorso didattico, sulla base

dell’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze oltre che dei livelli di impegno e

partecipazione mostrati da ogni alunno. A questa funzione quantitativa si affianca quella formativa

di orientare l’alunno nella conoscenza di se’ delle proprie potenzialità competenze e attitudini.

Gli oggetti della valutazione sono: gli alunni e il sistema.

Valutare gli alunni:

(apprendimenti e comportamento )

- conoscere le capacità di base cognitive e non cognitive dell’alunno,

- comprendere e spiegare determinati comportamenti individuali e di gruppo,

- verificare e valutare l’acquisizione di conoscenze, abilità, competenze disciplinari,

- rilevare il processo di maturazione apprendimento generale,

- disporre di una forma di verifica dell’efficacia delle strategie e degli interventi attivati dai

docenti.

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Valutare il sistema:

(autovalutazione d’istituto)

- aumentare la conoscenza, interna ed esterna alla scuola, di alcuni aspetti essenziali del

servizio scolastico,

- conoscere i punti critici e incentivare la disponibilità a interpretare e progettare il

cambiamento,

- individuare la corrispondenza o meno di percezioni e punti di vista di docenti, genitori e

alunni,

- favorire la partecipazione, collaborazione e la formazione di una identità della scuola,

- valutare l’efficienza e l’adeguatezza delle strutture e delle infrastrutture dell’ambiente

scolastico e territoriale.

LE FASI DELLA VALUTAZIONE

I principi fondamentali e le caratteristiche della valutazione sono:

OGGETTIVITA’: garantita da strumenti trasparenti e coerenti;

COLLEGIALITA’: intesa come condivisione e uniformità di metodi;

CONTINUITA’: intesa come coerenza con gli obiettivi e gli indicatori del curricolo verticale.

Inoltre la valutazione sarà:

FORMATIVA: serve ad autoregolare il processo formativo, e a tal fine si integra in maniera

continua con l’attività di insegnamento e apprendimento, sebbene si possano comunque distinguere,

come momenti fondamentali della valutazione, nella sua realizzazione le seguenti fasi:

• iniziale ( diagnostica)

• in itinere ( continua)

• finale ( sommativa).

INIZIALE: si tratta, in effetti, della funzione diagnostica della valutazione. Quando cerchiamo di

stabilire le condizioni di partenza per avviare un progetto di formazione, la valutazione assume la

funzione diagnostica iniziale. È il caso per esempio della conoscenza delle caratteristiche di entrata

degli alunni in termini di competenze e del riconoscimento dei crediti per definire il percorso

individualizzato.

Per poter svolgere efficacemente la propria azione educativa, il docente ha bisogno di conoscere i

suoi alunni con cui ha a che fare, dalla valutazione iniziale degli alunni, il docente ricava

indicazioni fondamentali per ipotizzare quali contenuti, materiali, attività, situazioni e strategie

possano risultare più efficaci in vista del raggiungimento degli obiettivi e vadano pertanto inseriti

nella progettazione educativa e didattica intesa come intervento formativo personalizzato.

IN ITINERE O CONTINUA: si tratta della funzione di adeguamento della valutazione ed

esprime la necessità di un adeguamento in corso d’opera, quando cioè si è già dato avvio ai

processi. In questo caso si parla di valutazione formativa in itinere.

Per funzionare la valutazione formativa deve essere sentita come reale possibilità di promuovere

una modificazione nelle situazioni formative e apprenditive. Durante tutto il percorso formativo, il

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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docente controlla come procede l’apprendimento attraverso una molteplicità di strumenti di

rilevazione. Egli raccoglie una serie di informazioni sistematiche in base alle quali valutare anche,

per riflesso, l’efficacia delle strategie educative e didattiche da lui adottate.

Perché la valutazione continua risulti effettivamente formativa dovrebbe cogliere anche i processi

cognitivi messi in atto dai soggetti in formazione per apprendere, e non solo i prodotti del loro

apprendimento: il docenti non deve porsi solo il problema di quali risultati ha raggiunto, ma di

come li ha raggiunti, in modo da individuare i procedimenti adottati e gli errori commessi

(valutazione autentica).

FINALE O SOMMATIVA: si tratta della funzione di bilancio della valutazione.

La valutazione sommativa finale attiene all’idea del bilancio consuntivo relativo ad un percorso di

formazione.

Al termine di un percorso formativo più o meno consistente di attività didattica, il docente accerta il

livello di competenze dei soggetti in formazione dopo aver affrontato un insieme organico di

compiti di apprendimento.

La valutazione sommativa ha quindi in prevalenza un carattere di bilancio, parziale o

completo, del percorso istruttivo/formativo.

Sembrerebbe a prima vista che si collochi al di fuori del processo vero e proprio di insegnamento-

apprendimento, e che non abbia dunque una connotazione formativa. Invece anche la valutazione

sommativa dovrebbe inserirsi nell’azione educativa globale e contribuire a promuovere lo sviluppo

dell’alunno.

In aggiunta la valutazione scolastica ha una funzione orientativa:

si valutano gli studenti non solo per "misurarne" gli apprendimenti ma per apprezzarne il valore, per

comprenderne, interpretarne e orientarne gli sviluppi futuri, per regolare e migliorare le azioni

educative.

In sintesi:

QUANDO COSA COME (strumenti)

in entrata

(diagnostica) i prerequisiti

con osservazioni sistematiche e occasionali

con attività di laboratorio + schede guida

con test oggettivi

con compiti a domande aperte

con compiti a saggio o tema

con relazioni

con interrogazioni orali

prove Invalsi

in itinere

(formativa e

autentica)

le conoscenze

in uscita

(sommativa) le competenze

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

60

Gli strumenti

Nella scuola Primaria e secondaria di primo grado, nel rispetto della normativa vigente,

DPR.122/2009 e Indicazioni per il Curricolo 2012, vengono predisposti, secondo criteri più

possibile oggettivi, test d’ingresso e prove di verifica periodiche che consentono di controllare il

livello di apprendimento dei singoli alunni e la validità della progettazione educativa.

Nel dettaglio la valutazione si avvale dei seguenti strumenti:

- griglie condivise con la costruzione di indicatori graduali per controllare le sequenze di

apprendimento;

- verifica periodica del raggiungimento di obiettivi essenziali ;

- analisi periodica ed annuale della frequenza (che deve raggiungere almeno ¾ dell’orario

annuale personalizzato per il superamento dell’anno scolastico), degli apprendimenti e dei

comportamenti

- definizione condivisa e oggettiva (Collegio docenti, alunni, famiglie) del concetto di

competenze e della relativa valutazione in decimi tanto degli obiettivi specifici di

apprendimento (sapere e saper fare) quanto delle competenze (saper essere)

- valutazione percorsi educativi.

In sede di Consiglio di Classe, ogni docente è tenuto a curare gli aspetti di misurazione e di

prestazione, attenendosi alle peculiarità condivise con gli altri docenti (obiettivi, contenuti,

dimensioni, ambiti, criteri) e presentando una motivata proposta di voto, che riporti la valutazione

dei risultati dell’alunno, in una prospettiva formativa di essa.

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LESSICO DELLA VALUTAZIONE

CAPACITA’ = la potenzialità dell’essere umano a fare, pensare, agire in

un certo modo. Riguarda ciò che una persona può fare, pensare e agire,

senza per questo aver già trasformato questa sua possibilità (poter essere)

in una sua realtà (essere)

COMPETENZA = la capacità personale trasformata in agire personale,

autonomo, responsabile che, attraverso l’utilizzo del sapere posseduto e di

tutte le risorse interne ed esterne a disposizione, affronta e realizza ‘bene’

problemi, compiti, progetti (teorici o pratici)

CONOSCENZA = il patrimonio di sapere di una cultura, l’insieme di

informazioni, nozioni, dati, principi, regole di comportamento, concetti,

teorie (anche dell’etica individuale e collettiva) codificati e conservati

perché ritenuti degni di essere trasmessi alle nuove generazioni

ABILITA’ = il saper fare che una cultura reputa importante trasmettere

alle nuove generazioni, per realizzare opere o conseguire scopi è abile

colui che non solo produce qualcosa o risolve problemi, ma che conosce

anche le ragioni di questo ‘fare’, sa perché, operando in un certo modo e

rispettando determinate procedure, si ottengono determinati risultati.

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La valutazione nei tre ordini di scuola

Valutare nella scuola dell’infanzia significa conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun

bambino, dai 3 ai 5 anni di età, in modo da poter identificare i processi da promuovere, sostenere e

rafforzare per favorirne lo sviluppo e la maturazione.

La valutazione nella scuola primaria, elemento pedagogico fondamentale e parte integrante della

programmazione didattica, tende a seguire i progressi degli alunni dai 6 ai 10 anni di età e,

contestualmente, consente di operare con flessibilità sul progetto educativo.

Valutare, in riferimento alla funzione docente, nella scuola secondaria di primo grado, significa

credere che sia possibile, per ogni alunno, un cammino di crescita e, quindi, impegnarsi nel

controllare le dinamiche di trasformazione nella maturazione della persona.

In sintesi: valutare un alunno non significa valutare la persona. La valutazione è riferita a

comportamenti osservabili, prestazioni, qualità del lavoro svolto, in relazione a precisi obiettivi

dichiarati e sempre in considerazione dei progressi dimostrati dall’alunno stesso.

Valutazione e verifica sono due concetti che, benché posti su un piano di continuità, dal punto di

vista tecnico devono essere ben distinti.

La verifica costituisce il momento della raccolta di informazioni e di dati relativi al processo

educativo, la valutazione è il momento dell’interpretazione di quei dati e dell’individuazione di

possibili prospettive di cambiamento. In un primo momento, l’insegnante raccoglie in modo

sistematico e sintetico sufficienti informazioni relative ai processi di sviluppo e di apprendimento

dell’alunno e poi procede al lavoro di valutazione che costituirà, pertanto, il momento di

completamento del controllo scolastico, attraverso il quale si attribuirà un significato pedagogico ed

educativo ai dati raccolti nel corso della verifica. La valutazione sarà intesa non solo come

momento di controllo dell’apprendimento, ma anche come azione di supporto al processo

formativo, fornendo all’alunno informazioni sul suo modo di procedere nell’apprendimento

(favorendo l’autovalutazione).

Tipologie di verifiche

Verifiche strutturate: è abbastanza semplice costruire verifiche che misurino il grado

diconoscenza dei contenuti, è più difficile strutturare verifiche di abilità complesse come la capacità

di inferenza, di problem solving, di transfert. Le verifiche se costruite accuratamente possono

dareinformazioni preziosi anche su aspetti rilevanti della competenza( si vedano come esempio le

prove OCSE PISA). Per questo le prove di verifica, se non possono essere assunte in modo

assoluto, vanno accompagnate da altri strumenti.

Verifiche-prove non strutturate: (questionari a risposta aperta, saggi brevi, testi e relazioni,

interrogazioni) forniscono indicazioni sulle capacità di ragionamento, permettono di operare

collegamenti, relazioni. Esse se forniscono più informazioni circa le abilità dello studente sono

d’altro canto più difficili da interpretare. Necessitano di solidi criteri di lettura, è dimostrato che se è

costruita una griglia di lettura condivisa e se si è operata una correzione collegiale di un certo

numero di prove, i criteri applicati costituiscono una sorta di taratura della lettura ed interpretazione

della verifica.

Prove esperte/compiti autentici: con questa espressione si intende una prova di verifica che non si

limiti a misurare conoscenze e abilità, ma anche le capacità dell’allievo di risolvere problemi in

situazioni reali, compiere scelte, argomentarle, produrre un micro progetto o un manufatto; in

pratica mira a testare aspetti della competenza.

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Modalità di comunicazione alla famiglia

Gli esiti della prove di verifica, orali o scritte, sono comunicati alle famiglie attraverso

comunicazione scritta e colloqui individuali.

Nella scuola secondaria di primo grado l’eventuale ammissione con voto di consiglio, nel caso di

carenze relative ai raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, viene illustrata e motivata con

specifica nota, inserita nel documento di valutazione dell’alunno (DPR 122/09, art. 2, c. 7).

Secondo l’attuale quadro normativo, si comunica:

- la valutazione degli apprendimenti,

- la valutazione del comportamento,

- la valutazione delle competenze

Valutazione di fine quadrimestre

Il documento di valutazione viene esaminato dai genitori alla fine del primo quadrimestre e

consegnato a conclusione dell’anno scolastico.

LA VALUTAZIONE EDUCATIVA È UN PROCESSO CIRCOLARE E UNITARIO CHE

RUOTA INTORNO ALL’ALUNNO

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Valutazione alunni diversamente abili

La valutazione degli alunni con disabilità, viene effettuata congiuntamente da insegnanti curriculari,

insegnanti di sostegno e assistenti educativi sulla base di quanto fissato nel profilo dinamico

funzionale e nel piano educativo individualizzato. In quest’ultimo sono definiti i modi e i tempi

della valutazione, specificati i relativi strumenti di verifica, evidenziati se per talune discipline siano

stati adottati “ particolari criteri didattici” ed indicate le attività integrative o di sostegno svolte,

anche in sostituzione dei contenuti parziali di alcune materie.

Per la valutazione degli alunni che seguono una programmazione individualizzata vengono adattati

ai singoli casi gli indicatori di valutazione stabiliti nei vari Dipartimenti disciplinari.

Per gli alunni con programmazione differenziata la valutazione, espressa con un giudizio al termine

di ogni quadrimestre, tiene conto dei reali progressi compiuti rispetto ai livelli di partenza.

Per quanto riguarda le prove d’esame, comprensive della prova nazionale, sono opportunamente

adattate in modo di consentire di valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità

ed ai livelli di apprendimento iniziale.

Le prove differenziate, ai fini della valutazione, hanno valore equipollente alle prove ordinarie.

Nel caso in cui fosse necessario vengono utilizzati ausili dispensativi e compensativi per consentire

all’alunno di svolgere adeguatamente il compito assegnato.

conoscenze

abilità

competenze

processi cognitivi

capacità

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Valutazione alunni con certificazione di D.S.A e BES

Nel rispetto della Legge 170/2010, la valutazione degli alunni con difficoltà specifiche di

apprendimento, debitamente certificate, tiene conto delle specifiche situazioni soggettive, delineate

nella programmazione didattico-educativa della classe di inserimento, con previsione degli

strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei e sempre in

riferimento al Piano Didattico Personalizzato.

Il DM 5669 del 12/7/ 2011 (Linee Guida sui DSA) afferma che la scuola adotta “modalità valutative

che consentono all’alunno di dimostrare il livello di apprendimento raggiunto, mediante

l’applicazione di misure che determinano le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione

da valutare (tempi, strutturazione delle prove) riservando particolare attenzione alla padronanza dei

contenuti disciplinari, a prescindere dagli aspetti legati all’abilità deficitaria”.

Si può dunque affermare che il PDP, per i DSA quanto per i BES, deve definire, monitorare e

documentare i criteri di valutazione degli apprendimenti: quindi i criteri devono essere adattati e

personalizzati per dare all’alunno la possibilità di dimostrare il livello di apprendimento raggiunto,

senza essere penalizzato, tenendo separate quindi le abilità e le competenze da valutare, dalle

eventuali difficoltà di accesso legate al disturbo.

Modalità di personalizzazione delle verifiche possono essere: l’aumento dei tempi, la riduzione

quantitativa delle consegne, la strutturazione delle prove, la programmazione delle interrogazioni.

Inoltre nel DM. 5669 del 2011 troviamo due indicazioni riguardante la valutazione per gli alunni

in difficoltà durante l’esame di Stato :

- la Commissione deve tener conto della specifica situazione e del percorso formalizzato nel

PDP;

- la valutazione deve tener conto più dei contenuti che della forma.

Le tutele espressamente previste sono: tempi più lunghi, uso di strumenti compensativi.

Valutazione del “Comportamento”

La valutazione del comportamento è finalizzata ad accertare i livelli di consapevolezza raggiunti,

con riferimento ai valori della cittadinanza e della convivenza civile, a verificare la capacità di

rispettare le regole che disciplinano l’istituzione scolastica, a promuovere comportamenti coerenti

con l’esercizio dei propri diritti e con il rispetto dei propri doveri.

SCUOLA DELL’INFANZIA

Nella scuola dell’infanzia la valutazione del comportamento è espressa attraverso la compilazione

di una griglia da parte degli insegnanti; sono riportati degli indicatori che permettono di esplicitare

aspetti del comportamento osservabili e valutabili e rispetto ai quali si indica il livello di

competenza raggiunto dal bambino. La valutazione viene fatta solo per i bambini di 5 anni.

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SCUOLA PRIMARIA

La valutazione del comportamento è espressa con un giudizio. All’interno dell’Istituto Comprensivo

è stata adottata una griglia costruita con indicatori che permettono di esplicitare gli aspetti del

comportamento osservati e valutati. (Rif. POF)

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

La valutazione del comportamento è espressa collegialmente dal Consiglio di classe in sede di

scrutinio intermedio, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica ed è espressa

con un giudizio e con una valutazione in decimi. A partire dall’anno scolastico 2008/2009 essa

concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello

studente. Nel caso di valutazione inferiore ai 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio

finale, è pregiudicata l’ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di

studi.

Per la valutazione del “comportamento” gli indicatori sono i seguenti:

Rispetto delle regole e autocontrollo

- comportamento rispettoso e consapevole verso le norme stabilite dal Regolamento d’Istituto

- dominio e padronanza delle proprie azioni e reazioni.

Partecipazione

- capacità di collaborazione attiva e proficua con interventi di aiuto verso i compagni nelle attività

educativo-didattiche proposte dagli insegnanti.

Rapporti con gli altri

- rispetto e valorizzazione dell’identità altrui

VALIDAZIONE ANNO SCOLASTICO

In riferimento all’art. 2 comma 10 DPR 22 giugno 2009, n. 122, nella scuola secondaria di

primo grado, ferma restando la frequenza richiesta dall'articolo 11, comma 1, del decreto

legislativo n. 59 del 2004, e successive modificazioni, ai fini della validità dell'anno scolastico e per

la valutazione degli alunni, le motivate deroghe in casi eccezionali, previsti dal medesimo comma

1, sono deliberate dal collegio dei docenti a condizione che le assenze complessive non

pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L'impossibilità di accedere alla

valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all'esame finale del ciclo. Tali

circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte del consiglio di classe e

debitamente verbalizzate.

Considerato quindi che i docenti debbono accertare per ciascun alunno la validità dell’anno

scolastico sulla base della sua frequenza alle lezioni consistente in almeno tre quarti dell’orario

annuale personalizzato, e che solo per casi eccezionali, le istituzioni scolastiche possono

autonomamente stabilire motivate deroghe.

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

La certificazione delle competenze assume, nelle scuole del primo ciclo, una prevalente funzione

educativa, di attestazione delle competenze in fase di acquisizione, capace di accompagnare le tappe

più significative (quinta classe primaria, terza classe secondaria di I grado per i soli alunni che

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superano l'esame di Stato) di un percorso formativo di base che oggi, partendo dall'età di 3 anni, si

estende fino ai 16 anni. Non a caso, anche al termine di questo ciclo scolastico è previsto il rilascio

obbligatorio di una certificazione delle competenze acquisite in relazione all'assolvimento

dell'obbligo di istruzione, al 16° anno di età (DM n. 9/2010).

La certificazione delle competenze non è sostitutiva delle attuali modalità di valutazione e

attestazione giuridica dei risultati scolastici (ammissione alla classe successiva, rilascio di un titolo

di studio finale, ecc.), ma accompagna e integra tali strumenti normativi, accentuando il carattere

informativo e descrittivo del quadro delle competenze acquisite dagli allievi, ancorate a precisi

indicatori dei risultati di apprendimento attesi. La certificazione si riferisce a conoscenze, abilità e

competenze, in sintonia con i dispositivi previsti a livello di Unione Europea per le "competenze

chiave per l'apprendimento permanente" (2006) e per le qualificazioni (EQF, 2008) recepite

nell'ordinamento giuridico italiano. Questo ampio ancoraggio ne assicura una più sicura spendibilità

nel campo della prosecuzione degli studi, della frequenza di attività formative diversificate e in

alternanza, di inserimento nel mondo del lavoro anche attraverso forme di apprendistato formativo.

Nella scuola primaria la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni è

espressa in decimi ed illustrata sul documento di valutazione con giudizio analitico sulla globale

maturazione raggiunta dall'alunn Ogni bimestre si svolgono attività comuni di verifica

(questionari, testi,schede, esercizi appropriati) uguali per classi parallele, finalizzate a stabilire il

raggiungimento degli obiettivi programmati e la qualità degli apprendimenti conseguiti da ciascun

bambino; in tal modo sarà possibile individuare eventuali difficoltà e predisporre idonei interventi

di consolidamento e recupero.

Inoltre dall’anno scolastico 2008-2009 vengono somministrate a tutti gli studenti delle classi

seconde e quinte le PROVE INVALSI, fornite dal Servizio Nazionale di Valutazione del Sistema

Educativo di Istruzione e Formazione. L’INVALSI prevede quindi delle verifiche sistematiche

sulle competenze degli studenti.

L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri. Ogni quadrimestre avrà due Consigli

d’Interclasse e di classe di soli Docenti per la valutazione degli apprendimenti degli alunni. Tali

Consigli sono preceduti da una settimana dedicata alle prove di verifica

LE MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE

La Valutazione nella Scuola dell’Infanzia

Nelle istituzioni educative è da tempo diventata esigenza molto sentita la possibilità di dotarsi di

strumenti di osservazione nei vari momenti della vita sociale e di relazione, nelle attività di gioco ed

in quelle più formalmente orientate agli apprendimenti.

Quello che segue è un primo strumento di osservazione che ogni docente utilizza per avere un

quadro completo di ciascun bambino.

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SCHEMA per la SINTESI DELLE OSSERVAZIONI

LE RELAZIONI

Le relazioni con persone

Nel contesto scolastico

1. con gli altri bambini:

nelle attività organizzate

nei momenti ricreativi

2. con gli adulti:

l’insegnante e gli adulti

Nel contesto familiare

1. con i genitori 2. con gli altri bambini della famiglia

Le relazioni con gli oggetti a scuola

1. nel quadro delle attività libere 2. nel quadro delle attività organizzate

Investimenti simbolici

Il linguaggio

1. analisi della produzione (la frase, il testo)

e la qualità del linguaggio

2. prende la parola?

Il disegno e le altre produzioni grafiche

1. analisi delle produzioni 2. che cosa ne fa?

I giochi simbolici

1. la loro natura, le ripetizioni 2. propone giochi o semplicemente partecipa?

Referenti fondamentali

Referenti corporei

1. benessere, agio corporeo

2. rappresentazione del corpo

3. abilità – imperizia (impaccio)

4. equilibrio – lateralizzazione

Referenti spaziali

1. come viene investito lo spazio

Referenti temporali

1. ordine della successione delle routine

che regolano lo svolgersi della giornata

2. riconoscimento della scansione temporale:

mattino, mezzogiorno, pomeriggio;

ieri, oggi, domani;

i giorni della settimana.

La Valutazione nella Scuola Primaria

Nel primo periodo scolastico vengono somministrati dei test d’ingresso per valutare la situazione di

partenza di ogni singolo alunno.

I test sono strutturati in modo tale che venga evidenziato sia l’ambito cognitivo che quello

comportamentale, sociale e di lavoro, dell’alunno.

Si prescelgono indicatori il più possibile trasversale alle discipline:

per l’ambito cognitivo:

ascolto, lettura, comprensione, osservazione, organizzazione ed elaborazione delle conoscenze,

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conoscenza ed utilizzazione dei vari tipi di linguaggio;

per il comportamento sociale:

autocontrollo, integrazione, collaborazione;

per il comportamento nel lavoro:

partecipazione, impegno, autonomia, organizzazione, responsabilità, tranquillità.

I criteri da seguire nella rilevazione dei bisogni e delle risorse di ciascuno sono quelli della

positività, evidenziando le effettive potenzialità, in quanto, proprio queste permetteranno di avviare

un processo formativo sereno e costruttivo.

La Scheda Personale e i Criteri di Valutazione

Nella scuola primaria, in seguito all’emanazione del decreto-legge 1 settembre 2008 n. 137, la

valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle

competenze da essi acquisite viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici in decimi,

riportati in lettere nei documenti di valutazione e illustrata con giudizio analitico sul livello globale

di maturazione raggiunto dall’alunno.

I docenti con decisione unanime, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi

eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

Il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado avviene a seguito di

valutazione positiva al termine del secondo periodo biennale didattico, ai sensi dell’art. 4, comma 4,

del decreto legislativo del 19 febbraio 2004, n. 59.

Al termine della scuola primaria all’alunno ammesso al primo anno della scuola secondaria di

primo grado viene rilasciata una certificazione delle competenze acquisite.

I soggetti preposti alla valutazione periodica e finale degli alunni sono esclusivamente i docenti

della classe titolari degli insegnamenti delle discipline.

I docenti incaricati dell’insegnamento della Religione Cattolica partecipano alla valutazione

periodica e finale limitatamente agli alunni che si avvalgono dell’insegnamento; per contro, i

docenti di sostegno, in quanto titolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli alunni

oltre a quelli per i quali svolgono attività di sostegno.

Alla fine di ogni quadrimestre viene consegnata alle famiglie la scheda personale dell’alunno che

contiene le valutazioni di tutte le discipline.

Il giudizio delle singole discipline è dato dalla valutazione delle prove di verifica e dalle

osservazioni effettuate dagli insegnanti.

Il giudizio globale tiene conto sia del comportamento (grado di interesse, modalità di

partecipazione, impegno, relazione con gli altri..) che degli apprendimenti.

I giudizi espressi in decimi a disposizione dell’insegnante per la valutazione, sono riportati nella

tabella seguente.

OTTIMO voto 9/10

Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti.

L’alunno denota padronanza, autonomia e capacità di trasferire ad altri contesti le competenze

acquisite.

DISTINTO voto 8

Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti.

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70

L’alunno possiede una competenza sicura, che manifesta autonomamente in situazioni strutturate.

BUONO voto 7

Gli obiettivi sono stati raggiunti.

L’alunno possiede una competenza discreta, che manifesta in situazioni guidate.

SUFFICIENTE voto 6

Gli obiettivi sono stati raggiunti, ma vanno consolidati.

L’alunno possiede una competenza ed un’autonomia essenziale, gli apprendimenti sono ancora

fragili e parziali.

NON SUFFICIENTE voto 5/4

Gli obiettivi prefissati non sono stati raggiunti.

L’alunno non ha conseguito una competenza essenziale e presenta limiti tali da richiedere

specifiche azioni didattiche.

La Valutazione nella Scuola Secondaria di Primo Grado

Nelle scuole secondarie di primo grado, in sede di scrutinio intermedio e finale, viene valutato il

comportamento di ogni studente durante tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche

in relazione alla partecipazione alle attività ed agli interventi educativi realizzati dalle istituzioni

scolastiche.

La VALUTAZIONE del COMPORTAMENTO SCOLASTICO degli STUDENTI

A decorrere dall’anno scolastico 2008/2009 la valutazione del comportamento è espressa in decimi

(comma 2 dell’art.2 del Decreto Legge n. 137 del 1° Settembre 2008).

Il Collegio dei Docenti ha ritenuto utile stabilire criteri comuni per la valutazione del

comportamento degli studenti tenendo conto della modifica dello Statuto delle studentesse e degli

studenti della scuola secondaria (D.P.R. 249/1998 – D.P.R. 235/2007), del D.L. n. 137 del 2008 e

del D.M. n. 5 del 16 gennaio 2009 concernente le “Finalità valutazione comportamento, effetti

della valutazione del comportamento, criteri e modalità applicative della valutazione del

comportamento”.

I Criteri per l’Attribuzione del VOTO di COMPORTAMENTO

Di seguito, i criteri generali per l’attribuzione del voto di comportamento:

- la frequenza e la puntualità;

- la partecipazione responsabile alla vita della scuola;

- il rispetto del personale docente e non docente, dei compagni e delle strutture scolastiche.

Voto

10

- Comportamento corretto e rispettoso nei confronti del personale docente e non docente, dei

compagni e delle strutture scolastiche

- Partecipazione responsabile e propositiva alla vita della scuola

- Ottima capacità di relazioni interpersonali

- Frequenza costante e assidua

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Voto

9

- Comportamento corretto e responsabile nei confronti del personale docente e non docente, dei

compagni e delle strutture scolastiche

- Partecipazione attiva e costruttiva alla vita della scuola

- Equilibrio nei rapporti interpersonali

Voto

8

- Comportamento corretto nei confronti del personale docente e non docente, dei compagni e

delle strutture scolastiche

- Partecipazione interessata alla vita della scuola

- Buona capacità di autocontrollo sia in situazioni formali che informali(ricreazione, cambio

ora

viaggi d’istruzione, attività integrative

Voto

7

- Comportamento sostanzialmente corretto nei confronti del personale docente e non docente

dei compagni e delle strutture scolastiche

- Partecipazione poco collaborativa alla vita della scuola

- Sufficiente capacità di autocontrollo sia in situazioni formali che informali

(ricreazione, cambio ora, viaggi d’istruzione, attività integrative)

- Assenze non giustificate e frequenti ritardi e/o uscite anticipate

Voto

6

- Comportamento non sempre corretto nei confronti del personale docente e non docente dei

compagni e delle strutture scolastiche

- Partecipazione discontinua e limitata alla vita della scuola

- Ripetute assenze non giustificate

- Frequenti ritardi e/o uscite anticipate non seriamente motivati

- Scarsa capacità di autocontrollo

Voto

5

- Comportamento gravemente e ripetutamente scorretto nei confronti del personale docente e

non docente, dei compagni e delle strutture scolastiche

- Partecipazione disinteressata e/o di disturbo alla vita della scuola

- Ripetute assenze non giustificate

- Frequenti ritardi e/o uscite anticipate non seriamente motivati

- Scarsa capacità di autocontrollo

Anche la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle

competenze da essi acquisite è espressa in decimi

OTTIMO 9/10

Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti.

L’alunno denota padronanza, autonomia e capacità di trasferire ad altri contesti le competenze

acquisite.

DISTINTO 8

Gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti.

L’alunno possiede una competenza sicura, che manifesta autonomamente in situazioni strutturate.

BUONO 7

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72

Gli obiettivi sono stati raggiunti.

L’alunno possiede una competenza discreta, che manifesta in situazioni guidate.

SUFFICIENTE 6

Gli obiettivi sono stati raggiunti, ma vanno consolidati.

L’alunno possiede una competenza ed un’autonomia essenziale, gli apprendimenti sono ancora

fragili e parziali.

NON SUFFICIENTE 5/4

Gli obiettivi prefissati non sono stati raggiunti.

L’alunno non ha conseguito una competenza essenziale e presenta limiti tali da richiedere

specifiche azioni didattiche.

Ai fini della validità dell’anno scolastico, per procedere alla valutazione degli alunni in sede di

scrutinio finale, è richiesta la frequenza di tre quarti dell’orario annuale; per l’ammissione all’esame

di Stato conclusivo del ciclo, gli alunni devono aver conseguito la votazione di almeno sei decimi

sia nel comportamento che in ciascuna disciplina di studio.

Il consiglio di classe, con decisione presa a maggioranza, delibera se ammettere o non ammettere

all’esame di Stato gli alunni frequentanti la classe terza, formulando un giudizio di idoneità o, in

caso negativo, di non ammissione all’esame medesimo.

Il giudizio di idoneità o di non ammissione è accompagnato dalla indicazione dei voti in decimi

attribuiti alle singole discipline di studio e al comportamento.

L’esito dell’esame conclusivo del primo ciclo è espresso in decimi e il Diploma di Licenza si

consegue con una valutazione non inferiore ai sei decimi.

SCELTE DI GESTIONE E DI AMMINISTRAZIONE

DIMENSIONE AMMINISTRATIVO-GESTIONALE

Premessa

Come per gli indirizzi per le attività della scuola anche per le scelte di gestione e di

amministrazione il piano, nel rispetto delle competenze proprie degli organi collegiali della scuola,

deve tener conto di criteri e caratteristiche di qualità che di seguito vengono così indicati:

- buon andamento: “svolgere i compiti attribuiti con diligenza e nel miglior modo, realizzando

con solerzia, efficacia ed economicità gli obiettivi programmati ed impiegando le risorse giuste

per quantità e qualità”;

- uguaglianza: evitare qualsiasi forma di discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico;

- imparzialità e regolarità: agire secondo criteri di obiettività ed equità, non operare favoritismi;

- accoglienza ed integrazione: favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e

l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase di ingresso alle classi iniziali e

alle situazioni di rilevante necessità;

- diritto di scelta, obbligo scolastico e frequenza: garantire alle famiglie la libertà di scelta

dell’istituzione scolastica, nel rispetto del criterio della territorialità in caso di eccedenza di

domande (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.);

- partecipazione, efficienza, trasparenza: favorire una gestione partecipata della scuola e le attività

extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale,

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sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio

scolastico; garantire la massima semplificazione delle procedure e un’informazione completa e

trasparente; l’attività scolastica si informa a criteri di efficienza, di efficacia, di flessibilità

nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa;

- l’organizzazione è orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del

servizio scolastico, nonché all’integrazione e al miglior utilizzo delle risorse e delle strutture,

all’introduzione di tecnologie innovative e al coordinamento con il contesto territoriale;

- il miglioramento del servizio scolastico verrà assicurato attraverso: a) le competenze gestionali e

organizzative, la correttezza, la trasparenza, l’efficienza e l’efficacia dell’azione dirigenziale; b)

la valorizzazione dell’impegno e dei meriti professionali del personale dell’istituto, sotto il

profilo individuale e negli organi collegiali; c) la buona reputazione all’interno della comunità

professionale e sociale; d) il contributo al miglioramento del successo formativo e

scolastico degli studenti e dei processi organizzativi e didattici; e) la direzione unitaria della

scuola; f) la promozione della partecipazione e della collaborazione tra le diverse componenti

della comunità scolastica; g) i rapporti con il contesto sociale e nella rete di scuole.

Gestione amministrativa

L’attività amministrativa, semplificata nelle sue procedure, sarà organizzata in modo da garantire la

presenza del personale A.T.A. nei vari momenti di svolgimento dell’attività didattica e più in

generale di gestione del piano triennale dell’offerta formativa, nel rispetto dei principi

precedentemente richiamati.

A tutto il personale della scuola e agli utenti dei servizi scolastici viene richiesto di rispettare il

regolamento d’istituto e la carta dei servizi. In particolare viene richiesto al personale A.T.A. di

curare con attenzione l’utenza presso l’ingresso e presso gli uffici fornendo le prime informazioni e

facendosi riconoscere indossando il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per tutta la

durata dell’orario di lavoro.

La qualità dei servizi deve essere garantita dando risposte immediate e consegnando la

documentazione richiesta immediatamente e comunque non oltre i cinque giorni lavorativi.

Devono essere garantiti tempestività, garbo e cortesia nelle comunicazioni telefoniche e la modalità

di risposta deve comprendere il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona

o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

L’informazione relativa all’orario del personale, all’organigramma e al funzionigramma dell’istituto

e agli organici viene assicurata con l’accesso al sito della scuola.

I collaboratori scolastici saranno impegnati nel mantenere l’ambiente scolastico pulito, accogliente

e sicuro in modo da garantire una permanenza confortevole a scuola degli alunni e del personale.

La normativa sulla sicurezza, la segnaletica presente nella scuola e il piano di evacuazione devono

essere rispettati da tutti con estrema attenzione.

Quando si verificano incomprensioni o comunque fatti e comportamenti non condivisi sono

consentiti i reclami che possono essere presentati in qualsiasi forma: scritta, orale, telefonica, via

fax o tramite mail. I reclami presentati oralmente e telefonicamente devono essere sottoscritti

successivamente. Agli stessi verrà data risposta scritta entro 15 giorni dalla data di ricezione. Non

verranno presi in considerazione i ricorsi anonimi.

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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Organico dell’autonomia

L 'organico dell'autonomia riceverà incarichi triennali sulla base delle esigenze formative e

organizzative della scuola. Ogni scuola potrà decidere in modo autonomo e flessibile. Basandosi su

quanto stabilito dai commi da 79 a 82 della Legge 107, il Dirigente Scolastico conferirà gli incarichi

triennali sui posti disponibili, in modo da soddisfare:

- il fabbisogno dei posti comuni,

- di sostegno

- per il potenziamento.

Si opereranno scelte tenendo conto del curricolo obbligatorio e dell’arricchimento dell'offerta

formativa, al fine di valorizzare il potenziamento dei vari tipi di competenze: digitali, linguistiche

e matematico-scientifiche. Altri fattori da non dimenticare sono la lotta alla dispersione scolastica,

e la possibilità di aprire le scuole nel pomeriggio. L'obiettivo finale è che l'organico dell'Autonomia

venga valorizzato nel suo insieme, senza distinzione fra posti comuni e di potenziamento e che

venga garantita la copertura delle ore di insegnamento, delle supplenze brevi e le attività

progettuali. La costituzione di reti di scuole renderà possibile la progettazione di iniziative

educative, didattiche, culturali o sportive di interesse territoriale.

Le istituzioni scolastiche sono chiamate a perseguire le loro finalità educative e formative,

l’attuazione di funzioni organizzative e di coordinamento attraverso l’organico dell’autonomia

(comma 63).

Gestione finanziaria

I fondi che il Ministero dell'Istruzione assegna all'Istituzione scolastica vengono utilizzati con la

massima tempestività possibile:

• per garantire il funzionamento didattico ordinario delle scuole dell’Istituto;

• per garantire il normale funzionamento amministrativo generale;

• per realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati, secondo quanto indicato nei piani di

previsione allegati ai progetti stessi.

L'istituzione scolastica può reperire ulteriori risorse mediante la presentazione di specifici progetti

a:

• Enti Locali afferenti, allo scopo di integrare le dotazioni di sussidi della scuola o per iniziative e

progetti;

• Fondi Europei PON - FSE Competenze per lo sviluppo e FESR Ambienti per l’apprendimento,

per la costituzione e potenziamento di laboratori, formazione docenti e arricchimento

dell’Offerta Formativa per gli alunni;

• Enti Provincia e Regione per iniziative che riguardano un più vasto ambito territoriale;

• soggetti privati, anche sotto forma di sponsorizzazione, interessati e/o disponibili a collaborare

con la scuola per la promozione di attività culturali rivolte agli alunni, alle famiglie e ai docenti;

• le famiglie degli alunni contribuiscono alla copertura finanziaria delle spese connesse alla

realizzazione del Piano dell'offerta formativa, in particolare per quanto attiene: viaggi

d’istruzione e visite didattiche.

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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Ad ogni progetto va allegata una scheda descrittiva che sarà fornita dalla scrivente ai coordinatori

delle attività educative di plesso.

Il programma annuale è pubblicato nell’albo on-line e sul sito web della scuola entro 15 giorni

dall’approvazione.

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero

dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca per il lancio di una strategia complessiva di

innovazione della scuola italiana per un nuovo posizionamento del suo sitema educativo nell'era

digitale.

E' un pilastro fondamentale della Legge 107/2015 che persegue l'innovazione del sistema scolastico

e le opportunità dell'educazione digitale.

Il Piano è strutturato su quattro nuclei fondamentali: STRUMENTI, COMPETENZE

E CONTENUTI, FORMAZIONE, ACCOMPAGNAMENTO

1.STRUMENTI: sono le condizioni che abilitano le opportunità della società dell'informazione e

mettono le scuole nelle condizioni di praticarle (accesso, qualità degli spazi e degli ambienti di

apprendimento, identità digitale e amministrazione digitale)

Accesso: favorire l'accesso e la connessione attraverso fibra ottica, connettività e cablagggio interno

delle scuole.

Spazi e ambienti per l'apprendimento: coniugare la crescente disponibilità di tecnologie a

competenze abilitanti. Creare ambienti di apprendimento che facilitino apprendimenti attivi e

laboratoriali. Sviluppare nuovi modelli di interazione didattica che utilizzino la tecnologia.

Amministrazione Digitale: gestione dell'organizzazione scolastica e rafforzamento di servizi

digitali innovativi sul territorio

Identita' Digitale: dare un profilo digitale ad ogni persona della scuola.

2.COMPETENZE DEGLI STUDENTI: rafforzare le competenze relative alla comprensione e

alla produzione di contenuti complessi e articolati, anche all'interno dell'universo comunicativo

digitale; lavorare sull'alfabetizzazione informativa e digitale; mettere al centro il ruolo

dell'informazione e dei dati nello sviluppo di una società interconnessa basata sulle conoscenze e

sull'informazione; costruire rapporti tra creatività digitale e artigianato, tra imprenditorialità

digitale, manifattura e lavoro; introdurre al pensiero logico e computazionale e familiarizzare con

gli aspetti operativi delle tecnologie informatiche; portare ad essere utenti consapevoli di ambienti e

strumenti digitali, ma anche produttori, creatori, progettisti. I docenti in questo processo sono

facilitatori di percorsi didattici innovativi.

Digitale, imprenditorialita' e lavoro: sviluppo delle competenze trasversali: problem solving,

pensiero laterale e capacità di apprendere.

Contenuti digitali: creare le giuste condizioni, sia tecniche che di accesso, per cui i contenuti

digitali passino da eccezione a regola nella scuola

3. FORMAZIONE DEL PERSONALE: centrata sull'innovazione didattica, tenendo conto delle

tecnologie digitali come sostegno per la realizzazione di nuovi paradigmi educativi e la

progettazione operativa delle attività. L'obiettivo è quello di passare da una scuola della

trasmissione a quella dell'apprendimento.

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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4. ACCOMPAGNAMENTO: si attua attraverso la nomina di un ANIMATORE DIGITALE in

ogni Istituto, la formazione interna, il coinvolgimento della comunità scolastica, la creazione di

soluzioni innovative.

AZIONI INTRAPRESE DALLA SCUOLA

partecipazione al bando PON n.9035 del 13/07/2015 - FESR - Realizzazione/ampliamento

LAN/WLANper il rafforzamento della rete WiFi, bando finanziato per un importo di € 18.500. (67

posto in graduatoria regione Basilicata)

partecipazione al bando PON n. 12810 del 15/10/2015 -FESR – per la realizzazione di ambienti

aumentati dalla tecnologia in attesa di valutazione

nomina nel ruolo di Animatore Digitale: la docente LAFORGIA ANTONIETTA

predisposizione da parte dell'A.D. di un Questionario per individuare le aree inerenti alla didattica

multimediale di maggiore interesse per i docenti dell'Istituto e di un piano di intervento

L’ obiettivo principale è quello di rendere la scuola più innovativa, tecnologica, sicura, e bella.

Attraverso la riqualificazione delle strutture, degli spazi educativi, il miglioramento della sicurezza

e la fruibilità degli ambienti scolastici si favorirà l’inclusione e la permanenza dei giovani a scuola.

In questo modo si cercherà, non solo di facilitare i processi di apprendimento, ma di rendere anche

la scuola più fruibile e integrata col territorio.

La diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione riveste un

ruolo essenziale. Il PON contribuirà alla promozione di approcci didattici innovativi al fine di

rispondere alla sfida digitale attuale. In questa prospettiva sono previsti interventi per la formazione

degli allievi e piani di formazione per il personale scolastico, con la diffusione di contenuti

didattici digitali e di risorse di apprendimento on-line. Nell’ottica di una scuola sempre più

digitale, è necessario avere a disposizione tutti gli strumenti e le strutture necessarie. Gli interventi

punteranno ad offrire all’ Istituto ambienti tecnologicamente evoluti, idonei a sostenere tutte le

attività di ricerca e aggiornamento, in grado di sostenere lo sviluppo della “net-scuola”, ovvero una

scuola più vicina alle attuali generazioni di studenti. Si interverrà anche sull’aggiornamento dei

singoli laboratori di settore (scientifici, informatici, tecnici, linguistici, musicali, o specifici a

seconda dell’indirizzo scelto) e sull’apprendimento delle competenze chiave.

Sviluppo delle competenze digitali

Il Piano Nazionale Scuola Digitale è uno dei pilastri attuativi della Buona Scuola. Con una visione

di apertura e innovazione del sistema scolastico e di opportunità dell’educazione digitale. Il Piano

non è un semplice dispiegamento di tecnologia, ma risponde alla necessità di costruire una visione

di Educazione nell’era digitale Il Piano per la scuola digitale è un progetto articolato e pensato

secondo una logica che non è solo quella di dispiegare tecnologia dentro la scuola ma di fornire un

inquadramento e una direzione, e si inserisce perfettamente nella più ampia visione di un’Italia

digitale, competitiva e creativa. Il nostro Istituto intende promuovere azioni finalizzate al

potenziamento e alla qualificazione del sistema di istruzione attraverso lo sviluppo delle tecnologie

informatiche nei processi di insegnamento e apprendimento, utilizzando i vantaggi che una società

digitale può comportare per il territorio e la società. L'obiettivo è quello di sviluppare i processi di

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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integrazione delle ICT nell'ambiente di apprendimento e di sostenere il processo di stabilizzazione,

in modo da assicurare un effettivo impatto innovativo sulle metodologie didattiche digitali. Tra gli

obiettivi c'è quello prioritario di superare la divergenza esistente tra l'attuale linguaggio didattico e

quello della società digitale, di cui i ragazzi sono protagonisti.

Obiettivi

1. Modificare gli ambienti di apprendimento in modo da renderli adeguati alle esigenze della

società dell'informazione e della comunicazione e in linea con lo spirito e gli obiettivi

dell'Agenda Digitale Italiana;

2. favorire l'utilizzo dei contenuti digitali nella didattica;

3. favorire la trasformazione del modello organizzativo-didattico, promuovendo ruolo attivo degli

studenti, in modo da garantire il processo di costruzione delle competenze, superando i

parametri tradizionali di organizzazione dello spazio e del tempo a scuola e a casa.

PIANO INTERVENTO ANIMATORE DIGITALE

Premessa

La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta

Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire obiettivi :

● di sviluppo delle competenze digitali degli studenti,

● di potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione

e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,

● di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la

trasparenza e la condivisione di dati,

● di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,

● di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nella

amministrazione,

● di potenziamento delle infrastrutture di rete,

● di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,

● di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la

diffusione di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

Si tratta di un’opportunità di innovare la scuola, adeguando non solo le strutture e le dotazioni

tecnologiche a disposizione degli insegnanti e dell’organizzazione, ma soprattutto le metodologie

didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.

L’Animatore Digitale è un docente che, individuato dal DS di ogni Istituto, avrà il compito di

coordinare la diffusione dell’innovazione a scuola e le attività del PNSD, ivi comprese quelle

previste nel Piano triennale dell’offerta formativa di Istituto. Si tratta, quindi, di una figura di

sistema e non di un supporto tecnico (su questo, infatti, il PNSD prevede un’azione dedicata, la

#26, le cui modalità attuative saranno dettagliate in un momento successivo).

Il suo profilo (cfr. azione #28 del PNSD) è rivolto a:

FORMAZIONE INTERNA: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD,

attraverso l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore),

favorendo l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative,

come ad esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA: favorire la partecipazione e

stimolare il protagonismo degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche

strutturate, sui temi del PNSD, anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri

attori del territorio, per la realizzazione di una cultura digitale condivisa.

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE: individuare soluzioni metodologiche e

tecnologiche sostenibili da diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari

strumenti per la didattica di cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune;

informazione su innovazioni esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti),

coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza

tecnica condotta da altre figure.

Coerentemente con quanto previsto dal PNSD (Azione #28), in qualità di Animatore Digitale

dell’Istituto, la sottoscritta presenta il proprio piano di intervento:

INTERVENTI DI AVVIO PNSD - FASE PRELIMINARE (gennaio - giugno 2016)

Pubblicizzazione

e socializzazione

PNSD

✓ Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del

PNSD con il corpo docente mediante incontri in

presenza e/o con dispense cartacee e/o online. ✓ Creazione di una sezione dedicata sul sito della scuola.

Rilevazione

risorse e bisogni

✓ Somministrazione di un questionario ai docenti per rilevare,

analizzare e determinare i diversi livelli di partenza al fine di

organizzare corsi di formazione ad hoc per acquisire le

competenze di base informatiche e/o potenziare quelle già

esistenti. ✓ Ricognizione di tutte le “buone pratiche” (digitali e non) che nel

nostro istituto vengono già attuate, magari da anni, senza la

giusta visibilità.

Formazione

✓ Partecipazione alla formazione specifica per Animatore

Digitale.

✓ Partecipazione alla rete territoriale e Nazionale Animatori Digitali.

✓ Formazione base per i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici già presenti nella scuola.

✓ Avvio all’utilizzo del registro elettronico.

AMBITO

FORMAZIONE INTERNA

Prima annualità

2016/2017

✓ Creazione di uno spazio sul sito scolastico dedicato al PNSD

ed alle relative attività realizzate nella scuola.

✓ Formazione base per l’uso degli strumenti tecnologici già

presenti a scuola. ✓ Formazione base dei docenti all’uso delle LIM.

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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✓ Formazione base sulle metodologie e sull'uso degli

ambienti per la Didattica digitale integrata. ✓ Utilizzo del registro elettronico. ✓ Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali. ✓ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Seconda

annualità

2017/2018

✓ Formazione avanzata per l’uso degli strumenti tecnologici in

dotazione alla scuola. ✓ Formazione avanzata sulle metodologie e sull'uso degli

ambienti per la Didattica digitale integrata. ✓ Formazione per gli studenti e le famiglie sulla cittadinanza

digitale. ✓ Creazione da parte di ogni docente del proprio e-portfolio. ✓ Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di

didattica attiva e collaborativa. ✓ Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e

all’adozione di metodologie didattiche innovative. ✓ Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana. ✓ Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile,

gli ambienti digitali e l’uso di dispositivi individuali a

scuola (BYOD). ✓ Organizzazione della formazione anche secondo nuove modalità. ✓ Utilizzo nella scuola primaria delle ore di programmazione

per avviare in forma di ricerca – azione l’aggiornamento sulle

tematiche del digitale. ✓ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed internazionali.

Terza annualità

2018/2019

✓ Elaborazione di lavori in team e di coinvolgimento

della comunità (famiglie, associazioni, ecc.).

✓ Creazione di reti e consorzi sul territorio, a livello

nazionale e internazionale.

✓ Realizzazione di programmi formativi sul digitale a favore

di studenti, docenti, famiglie, comunità.

✓ Utilizzo dati (anche INVALSI, valutazione, costruzione di

questionari) e rendicontazione sociale (monitoraggi).

✓ Studio di soluzioni tecnologiche da sperimentare e su

cui formarsi per gli anni successivi.

✓ Partecipazione a bandi nazionali, europei ed

internazionali.

AMBITO

COINVOLGIMENTO DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA

Prima annualità

2016/2017

✓ Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori

tecnici.

✓ Ammodernamento del sito internet della scuola, anche

attraverso l’inserimento in evidenza delle priorità del PNSD

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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Seconda

annualità

2017/2018

✓ Realizzazione di ambienti di apprendimento per la

didattica digitale integrata.

✓ Promuovere la costruzione di laboratori per stimolare la

creatività.

✓ Realizzazione di una biblioteca scolastica come ambiente

mediale.

✓ Implementazione dell’utilizzo di archivi cloud.

✓ Implementazione del sito internet della scuola.

✓ Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori

tecnici

Terza annualità

2018/2019

✓ Ricognizione dell’eventualità di nuovi acquisti e fundraising.

✓ Gestione della sicurezza dei dati anche a tutela della privacy.

✓ Sperimentazione di soluzioni digitali hardware e

software sempre più innovative.

✓ Realizzazione di una comunità anche on line con famiglie e

territorio, attraverso servizi digitali che potenzino il ruolo

del sito web della scuola e favoriscano il processo di

dematerializzazione del dialogo scuola-famiglia.

✓ Nuove modalità di educazione ai media con i media.

✓ Coordinamento con le figure di sistema e con gli operatori

tecnici

AMBITO

CREAZIONE DI SOLUZIONI INNOVATIVE

Prima annualità

2016/2017

Revisione, integrazione della rete wi-fi di Istituto. Ricognizione della dotazione tecnologica di Istituto e sua eventuale

implementazione.

Selezione e presentazione di Siti dedicati, App, Software e Cloud

per la didattica. Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per

incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola.

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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Partecipazione ai bandi sulla base delle azioni del PNSD.

Presentazione di strumenti di condivisione, di repository, di

documenti, forum e blog e classi virtuali. Educazione ai media e ai social network. Sviluppo del pensiero computazionale. Introduzione al coding. Ricerca, selezione, organizzazione di informazioni.

Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione.

Seconda

annualità

2017/2018

Accesso ad Internet wirless/LAN per tutto il personale della

scuola.

Sviluppo di attività di alfabetizzazione civica del cittadino digitale.

Cittadinanza digitale.

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e

agli alunni sui temi del PNSD (cittadinanza digitale, sicurezza, uso

dei social network, educazione ai media, cyberbullismo).

Costruire curricola verticali per la costruzione di competenze digitali, soprattutto trasversali o calati nelle discipline. Qualità dell’informazione, copyright e privacy.

Costruzione di curricola digitali.

Terza annualità

2018/2019

Aggiornare il curricolo di tecnologia.

Fare coding utilizzando software dedicati (Scratch)

Educare al saper fare: making, creatività e manualità.

Risorse educative aperte (OER) e costruzione di contenuti digitali.

Collaborazione e comunicazione in rete: dalle piattaforme digitali scolastiche alle comunità virtuali di pratica e di ricerca. Creazione di aule 2.0 e 3.0.

Essendo parte di un Piano Triennale ogni anno potrebbe subire variazioni o venire aggiornato

secondo le esigenze e i cambiamenti dell’Istituzione Scolastica.

FORMAZIONE

La legislazione scolastica in materia di autonomia sottolinea l'esigenza di costruire

progressivamente per i docenti e gli operatori scolastici un sistema di opportunità formative di

qualità.

La formazione è finalizzata a fornire strumenti culturali e scientifici atti a sostenere le innovazioni

didattiche, ad arricchire professionalmente favorendo maggiori capacità relazionali e più ampi

margini di autonomia operativa.

Con l’entrata in vigore della riforma “Buona scuola”, al comma 124 viene precisato che

“Nell’ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio è

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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obbligatoria, permanente e strutturale”. Le attività di formazione saranno definite dall’Istituto in

coerenza con il piano triennale dell’Offerta Formativa (PTOF).

Il piano nazionale di formazione individua, ogni tre anni, le priorità per la formazione.

Le attività di formazione delle scuole e l’utilizzo della carta elettronica dei docenti devono essere

coerenti con il POF, con il Piano Nazionale di Formazione e con i Risultati del Piano di

Miglioramento.

Piano formazione insegnanti

L’aggiornamento professionale è un elemento di qualità della nostra Offerta Formativa: fornisce ai

docenti strumenti culturali e scientifici per supportare la sperimentazione, la ricerca-azione,

l’innovazione didattica. Il Piano di formazione-aggiornamento, sulla base delle Direttive

ministeriali, dei risultati dell’Autovalutazione di Istituto e delle tematiche specifiche emergenti dal

RAV e i conseguenti obiettivi del PDM, tiene conto dei seguenti elementi:

l’attenzione alla sicurezza, alla salute nell’ambiente di lavoro e alle tecniche di primo soccorso,

l’esigenza di conoscere l’evoluzione del quadro normativo,

il bisogno, espresso dai docenti, di rafforzare le competenze progettuali, valutative,

organizzative, pedagogiche e relazionali, per affrontare i cambiamenti che la società propone

(Area di processo Curricolo progettazione e valutazione)

l’approfondimento di aspetti culturali, epistemologici e didattici sia disciplinari che

interdisciplinari perché l’apprendimento non si puramente nozionistico ma interessi le abilità

cognitive; (Area di processo Curricolo progettazione e valutazione);

la Promozione di azioni per l’innovazione digitale ai fini di un’offerta formativa al passo con i

tempi; (Area di processo Ambienti di apprendimento- Sviluppo e valorizzazione delle

risorse umane)

la opportunità di avvalersi di metodologie didattiche inclusive che favoriscono lo star bene a

scuola, intendendo quest’ultima come luogo della opportunità e non della selezione; (Area di

processo Ambienti di apprendimento- Inclusione e differenziazione);

la necessità di implementare le opportune relazioni con le famiglie, il territorio e i referenti

istituzionali, con particolare riferimento a specifiche problematiche: il disagio sociale,il

bullismo, la dispersione scolastica e le difficoltà di apprendimento. (Area di processo

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie- Inclusione e differenziazione)

Il piano di aggiornamento prevede l’adesione a corsi organizzati dal MIUR, dall’USR, da Reti di

scuole ed Enti territoriali, ma si avvale anche delle risorse e delle competenze interne, proponendo

la condivisione e l’apertura al confronto quali modalità ricorrenti del lavoro collegiale. Si farà

pertanto ricorso, secondo le esigenze, alle seguenti risorse:

Personale docente interno con specifiche competenze;

soggetti esterni che svolgano un'attività di consulenza in seminari e incontri-dibattito;

formazione a distanza e apprendimento in rete mediante piattaforme di e-learning e webinar;

reti tra scuole che promuovano modalità di ricerca-azione e riflessione sulle esperienze.

Iniziative comprese nel piano di formazione/aggiornamento

“Formazione sulla valutazione per i Dirigenti Scolastici e i Nuclei di Autovalutazione,

Autovalutazione e miglioramento continuo” USR Basilicata , Percorso formativo per Dirigenti

Scolastici e Docenti referenti al fine di sviluppare competenze utili alla progettazione e all’utilizzo

ISTITUTO COMPRENSIVO MIGLIONICO – PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2016/2019

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di strumenti e metodi per l’autovalutazione e il miglioramento continuo delle Istituzioni

Scolastiche.

Sicurezza e salute negli ambienti di lavoro - Corso di formazione “Sicurezza nella scuola” rivolto ai

docenti e al personale ATA. - Corso per il conseguimento degli attestati di addetti Antincendio e

Primo Soccorso.

Didattica e nuove Tecnologie –Corsi di livelli differenziati, Base ed Avanzato, per il potenziamento

delle competenze digitali, per un utilizzo efficace dei linguaggi multimediali e per l’introduzione

delle tecnologie nella didattica.

Formazione alla metodologia CLIL - Rete CLIL /Content and language for Future Corsi di

formazione per l’acquisizione di competenze sia metodologico didattiche sia linguistiche, finalizzati

alla sperimentazione di moduli CLIL progetto clil@me.

Formazione sulle LINEE GUIDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE NEL

PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE– RETE di scuole

Moduli formativi relativi a DSA e BES formazione rivolta ai docenti relativa a tecniche di

osservazione e strategie didattiche di gestione delle difficoltà di apprendimento.

Corso di Formazione per docenti neo-immessi in ruolo. Il corso è rivolto ai docenti in anno di prova

e si svolgerà sia con incontri in presenza, sia con moduli on line.