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1 DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott. Prof. Diana Camardo PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNI SCOLASTICI 2016 – 2019 EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 13 gennaio 2016 aggiornamento approvato il 28 novembre 2016 e 30 Ottobre 2017 ISTITUTO COMPRENSIVO “V. ALFIERI” Via Prato - Tel.: 0971961094 – Fax: 0971960956 e-mail [email protected] PEC [email protected] sito web: www.icalfierilaurenzana.gov.it 85014 L A U R E N Z A N A (PZ) C.F. 80006150769

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DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott.  Prof.  Diana  Camardo  

 

       

PIANO  TRIENNALE  DELL’OFFERTA  FORMATIVA  ANNI SCOLASTICI 2016 – 2019

EX  ART.1,  COMMA  14,  LEGGE  N.107/2015.      

approvato  dal  Consiglio  di  Istituto  

nella  seduta  del  13  gennaio  2016  aggiornamento  approvato  il  28  novembre  2016  e  30  Ottobre  2017  

ISTITUTO COMPRENSIVO “V. ALFIERI” Via Prato - Tel.: 0971961094 – Fax: 0971960956

e-mail [email protected]    PEC [email protected]

sito web: www.icalfierilaurenzana.gov.it 85014 L A U R E N Z A N A (PZ)

C.F. 80006150769  

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      INDICE

 

  Premessa                   Pag.      3  

  Priorità,  traguardi  e  obiettivi               Pag.    4  

  Chi  siamo                   Pag.    8  

  Scelte  di  gestione  e  organizzazione             Pag.   13    

  Fabbisogno  dell’organico  dell’autonomia           Pag.   16  

  Le  Buone  Pratiche  Educative               Pag.   19  

  Azioni  coerenti  con  il  PNSD               Pag.   31  

  La  Scuola  Inclusiva                 Pag.   34  

  Proposte  e  pareri  provenienti  dal  territorio  e  all’utenza       Pag.   41  

  Progetti  ed  attività                 Pag.     43  

®   Progetti  PON                 Pag.   45  

®   Progetti  legati  al  PdM               Pag.   48  

®   Arricchimento  dell’Offerta  Formativa           Pag.   54  

  Uscite  didattiche  e  viaggi  d’istruzione             Pag.   55  

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Premessa Alla base del seguente Piano Triennale dell’Offerta Formativa, vi è il potenziamento dei saperi e delle competenze degli studenti tutti e l’apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali.

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto Comprensivo “V. Alfieri” di Laurenzana, è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”. Il piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo prot. 2882/A19 del 06 ottobre 2015, che si allega. Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 13 gennaio 2016 ed è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 13 gennaio 2016.

E’ consultabile sul sito web dell’istituto all’indirizzo: www.icalfierilaurenzana.gov.it

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Priorità, traguardi ed obiettivi

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dove è reperibile all’indirizzo:

http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/istituti/PZIC821008/ic-alfieri-laurenzana/valutazione.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il triennio sono:

1)   riduzione della variabilità fra le classi in relazione alle prove standardizzate nazionali; 2)   riduzione della variabilità fra le classi in relazione alle competenze chiave e di cittadinanza.

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1)   riduzione delle differenze tra i vari plessi nei livelli di apprendimento degli studenti 2)   costruzione di un curricolo verticale e di un sistema di valutazione condiviso ed omogeneo

per ambiti disciplinari.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del raggiungimento dei traguardi sono:

1)   curricolo, progettazione e valutazione:

Ø   creazione di dipartimenti disciplinari Ø   attivazione percorsi di autoformazione per la definizione del curricolo verticale Ø   elaborazione del curricolo e della progettazione Ø   definizione criteri di valutazione omogenei e condivisi

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2)   continuità e orientamento:

Ø   valutare con criteri condivisi, attraverso prove autentiche, osservazione sistematiche ed autobiografie cognitive

Ø   orientare ogni alunno tenendo conto delle sue specificità e delle sue inclinazioni, con azioni mirate allo sviluppo e alla promozione della persona

Ø   informare sui bisogni formativi degli alunni, le loro famiglie

3)   orientamento strategico e organizzazione della scuola: Ø   progettare azioni e strategie da condividere con le famiglie e il territorio

4)   sviluppo e valorizzazione delle risorse umane:

Ø   promuovere l’aggiornamento e la formazione del personale docente e Ata

5)   integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie:

Ø   maggiore coinvolgimento delle famiglie nella vita scolastica tramite pubblicazione e informazione delle attività scolastiche.

Per quanto riguarda l’obiettivo curricolo, progettazione e valutazione, questo è stato già raggiunto nell’anno scolastico 2015/16 attraverso l’organizzazione di corsi - percorsi di aggiornamento presso il nostro Istituto e con un proficuo lavoro dipartimentale che ha portato alla costruzione di un curricolo verticale pubblicato sul sito della scuola. Un chiaro curricolo verticale ed orizzontale, con un sistema di valutazione omogeneo e condiviso, permette una maggiore convergenza di interventi educativi univoci per obiettivi disciplinari e finalità educative. Per il raggiungimento del traguardo, si ha bisogno di:

ü   rivedere e dare una nuova definizione degli indicatori di valutazione per annualità e per disciplina in relazione al curricolo;

ü   rendicontare gli obiettivi raggiunti; ü   progettare prove autentiche e rubriche di valutazione.

E’ stato anche raggiunto nell’anno scolastico 2016/2017 l’obiettivo sviluppo e valorizzazione delle risorse umane poiché i docenti dell’istituto hanno usufruito di corsi di formazione, e non solo in presenza, vedi il corso E-learning tenuto dalle docenti dell’istituto Donateo e Masini, ma anche vari corsi on line quale, soprattutto, Dislessia Amica.

Restano da perseguire gli altri obiettivi inerenti soprattutto una maggiore pubblicizzazione delle attività scolastiche volte al percorso formativo dell’alunno, con una partecipazione

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delle famiglie. Un monitoraggio continuo verrà svolto per l’adozione reale del curricolo e, a seguito dei corsi di formazione sulle TIC, un cambiamento del setting d’aula e della didattica volta ad un uso maggiore delle stesse.

Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti punti di forza:

I risultati delle prove standardizzate di italiano risultano nei livelli minimi superiori alla media, negli intermedi inferiori e nei livelli massimi equivalenti. Gli esiti raggiunti nelle varie prove sono da ritenersi affidabili, da sottolineare la mancanza di cheating. Le disparità a livello di risultati tra gli alunni meno dotati e quelli più dotati regrediscono con l’avanzare delle classi. Per quanto riguarda la prova d’italiano, la percentuale degli studenti con livello 1 è maggiore rispetto alla media nazionale e regionale, mentre inferiore risulta la percentuale degli studenti nei livelli 2-3-5. Per la prova di matematica, la percentuale degli studenti con livello 1 e 2 è maggiore rispetto alla media nazionale e regionale; inferiori risultano gli studenti nei livelli 4 e 5. ed i seguenti punti di debolezza:

la scuola non riesce ad assicurare esiti uniformi tra le varie classi. Le disparità sono concentrate soprattutto nella sezione primaria e soltanto tra classi e non al loro interno. Per superare questi punti di debolezza, il gruppo docenti elaborerà strategie didattiche per il miglioramento degli esiti, predilegendo progetti di alta valenza culturale soprattutto per le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado.

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RAV E PIANO DI MIGLIORAMENTO Il Rapporto di Autovalutazione, aggiornato all’anno scolastico 2016/2017, e il Piano di Miglioramento, elaborato tenendo conto di tutti gli aspetti analizzati nel RAV, vengono allegati al presente Piano.

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Dimmi e io dimentico,

mostrami e io ricordo,

coinvolgimi e io imparo.

Benjamin Franklin

     

Laurenzana

Anzi

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L’Istituto Comprensivo “V. Alfieri” comprende tre ordini di scuola: infanzia, primaria e secondaria di primo grado, su tre plessi. La Scuola Secondaria di Primo Grado del plesso di Calvello è ad indirizzo musicale per tutte e tre le classi, sui seguenti strumenti: chitarra, pianoforte, clarinetto e flauto. I rapporti tra i vari gradi scolastici, in precedenza circoscritti a momenti istituzionalmente previsti o ad alcune attività di formazione comuni, sono ormai consolidati; i confronti, le attività di progettazione e le iniziative di continuità verticale sono metodologie di lavoro sempre più utilizzate. Si è consapevoli, infatti, che si deve garantire ad un alunno che entra nell’Istituto a 3 anni e ne esce a 14 un percorso coerente quanto a:

 Finalità  Valori  Strategie

Valutazione  

Calvello

Scuola dell’Infanzia: plesso unico di Laurenzana

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CCCOOONNNTTTEEESSSTTTOOO SSSOOOCCCIIIOOO---SSSTTTOOORRRIIICCCOOO AAAMMMBBBIIIEEENNNTTTAAALLLEEE

I territori di Anzi e di Laurenzana, compresi all’interno della Comunità Montana “Camastra - Alto Sauro”, si estendono per circa 169 kmq sul versante del Torrente Camastra a ridosso dell’Appennino Centrale Lucano. La morfologia, quindi, è caratterizzata da un andamento molto irregolare dovuto alla presenza di montagne e colline separate da strette vallate occupate da torrenti che si gettano nel Camastra. Rare sono le zone pianeggianti. Il territorio più alto e lontano dai centri abitati è caratterizzato dalla presenza di boschi estesi di notevole importanza naturalistica, come l’oasi WWF dell’Abetina e la Foresta di Serra Lata: è in questa parte del territorio, ricco di pascoli, che maggiormente è sviluppato l’allevamento, mentre nelle zone più a ridosso dei centri abitati, dove più intenso è stato il lavoro dell’uomo, la presenza di colture aiuta il mantenimento di una certa stabilità del terreno anche delle zone più argillose. Buona parte della popolazione, soprattutto ad Anzi, abita in varie contrade disseminate sul territorio, alcune delle quali collegate ai centri abitati da strade interpoderali percorribili con difficoltà, soprattutto nel periodo invernale, a causa dell’elevata altitudine. Gli stimoli culturali sono quelli tipici dei piccoli paesi non ben collegati alle realtà cittadine; notevole è, comunque, la qualità delle relazioni interpersonali, ancora basate sulla conoscenza diretta tra quasi tutti gli abitanti. La televisione, l’uso di internet, la lettura di quotidiani e riviste sono le finestre sul mondo e sull’attualità. La scuola rappresenta

Scuola Primaria a tempo pieno: Plesso di Anzi   Plesso di Calvello Plesso di Laurenzana  

Scuola Secondaria di 1° grado Plesso  di  Anzi:  Plesso  di  Calvello   Plesso  Laurenzana  

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davvero molto in quanto ad aspettative e per le famiglie e per le altre Istituzioni. Sono presenti in entrambe le realtà associazioni religiose, sportive, culturali e di volontariato, l’AVIS, la Pro-Loco e la Protezione Civile, due biblioteche comunali, una tipografia-serigrafia (Anzi), delle palestre private, oltre a quelle scolastiche. L’Istituto scolastico opera in un contesto sociale, culturale ed economico eterogeneo, caratterizzato da:

•   costante calo demografico, dovuto principalmente alla mancanza di lavoro che porta all’emigrazione ed al conseguente e costante decremento delle nascite;

•   prevalenza di ceto medio, impegnato nel terziario; •   progressiva e quasi definitiva scomparsa delle attività tradizionali, artigianali ed

agricole; •   progressivo innalzamento del livello culturale e di istruzione; •   bisogno di infrastrutture soprattutto per migliorare i collegamenti stradali.

FFFIIINNNAAALLLIIITTTAAA’’’ DDDEEELLLLLL’’’IIISSSTTTIIITTTUUUTTTOOO Una buona scuola si costituisce come contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e per garantire il successo formativo per tutti gli alunni. Persegue un’efficace azione formativa attraverso i seguenti principi metodologici:

v  Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti. v  Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in modo che non

diventino disuguaglianze. v  Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di

nuove conoscenze. v   Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo

individuale. La dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo. v  Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare

ad apprendere”. v   Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e

allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.

OOOBBBIIIEEETTTTTTIIIVVVIII FFFOOORRRMMMAAATTTIIIVVVIII IIINNNDDDIIIVVVIIIDDDUUUAAATTTIII

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CCCOOOMMMEEE PPPRRRIIIOOORRRIIITTTAAARRRIII NNNEEELLL CCCOOOMMMMMMAAA 777

DDDEEELLLLLLAAA LLLEEEGGGGGGEEE 111000777///111555

 C7a_ valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche con particolare

riferimento all’italiano nonché alla lingua inglese;  C7b_ potenziamento delle competenze logiche e scientifiche;  C7c_ potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali;  C7g_ potenziamento delle discipline motorie e sviluppo dei comportamenti ispirati

ad uno stile di vita sano, con particolare riferimento all’alimentazione, all’educazione fisica e allo sport;  C7l_ prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di

discriminazione e del bullismo, anche informatico;  C7l_ potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni

con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio;  C7r_ alfabetizzazione e perfezionamento dell’italiano come lingua seconda

attraverso corsi e laboratori per studenti di lingua non italiana;  C7s_ definizione di un sistema di orientamento.

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SSSCCCEEELLLTTTEEE DDDIII GGGEEESSSTTTIIIOOONNNEEE EEE DDDIII OOORRRGGGAAANNNIIIZZZZZZAAAZZZIIIOOONNNEEE

Le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione: emanate con Atto di Indirizzo del DS prot. n. 2882/A19 del 06/10/2015

L’Istituzione scolastica, articolata nella componente docente e dei servizi generali e amministrativi, è caratterizzata da una gestione unitaria, garantita dal Dirigente Scolastico. Tutte le sue azioni, sia di tipo didattico - educativo, che amministrativo, concorrono ad una sola finalità: la realizzazione di un’offerta formativa significativa. L’Istituto pone gli alunni al centro della propria attenzione educativa, affinando i percorsi didattici e implementando l’efficacia delle proprie modalità di organizzazione. L’Istituto mira a soddisfare le esigenze delle famiglie e dell’utenza, anche attraverso:

®   valorizzazione delle peculiarità di ogni singola scuola (infanzia-primaria-secondaria1°)

parallelamente alla ricerca di fattori di comunanza e di coerenza, attraverso l’accoglienza,

l’inclusione, l’orientamento, l’imparzialità, la trasparenza e la partecipazione;

®   valorizzazione delle risorse umane, professionali e strumentali disponibili;

®   valorizzazione delle potenzialità positive espresse dal territorio;

®   sviluppo della collaborazione con le famiglie attraverso forme di dialogo, confronto e

partecipazione alla vita della scuola;

®   collaborazione con il territorio (utenza, Amministrazioni Comunali, Associazioni, Enti);

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®   sottoscrizione di accordi di rete con altre scuole ed Istituti italiani e/o stranieri per

promuovere forme di cooperazione, informazione e formazione;

®   educazione alla Cittadinanza e alla Legalità, promuovendo la riflessione sui valori

irrinunciabili della libertà e sui principi della legalità e facendo della scuola il banco di

prova quotidiano su cui sperimentare la cittadinanza attiva.

Per quanto riguarda le pratiche gestionali ed organizzative, l’Istituto opera avendo come riferimento i criteri di efficacia ed efficienza. Per perseguire le priorità individuate e migliorare la qualità dell’offerta formativa, l’Istituto prevede le seguenti azioni:

®   funzionale e flessibile organizzazione del lavoro di tutte le unità di personale, sia docente

che ATA;

®   costante monitoraggio dei processi e delle procedure in uso, finalizzato al miglioramento e

al superamento delle eventuali criticità;

®   valorizzazione del personale;

®   condivisione delle scelte nel rispetto delle competenze degli OO.CC., e degli spazi offerti

dalla Contrattazione integrativa di Istituto;

®   ascolto costante delle esigenze dell’utenza;

®   reperimento di risorse economiche e strumentali adeguate per mantenere gli standard del

servizio sin qui assicurati ed implementarli, anche reperendo fonti di finanziamento diverse

da quelle ministeriali;

®   adesione o costituzione di accordi di rete con altre scuole ed Enti pubblici e privati.

Nell’ambito delle relazioni interne ed esterne, l’Istituto promuoverà iniziative quali: ®   potenziamento del processo di dematerializzazione e informatizzazione, anche tramite la

promozione di attività formative rivolte al personale di segreteria e docente;

®   ampio utilizzo del sito web, allo scopo di rendere visibile l’offerta formativa dell’istituto;

®   pubblicazione di news informative curate dai docenti, deliberazioni, anagrafe delle

prestazioni, albo pretorio;

®   pubblicazione, all’interno dell’area didattica nel sito di istituto e sulla piattaforma Distretto

2.0, di lavori significativi prodotti dagli alunni;

®   registro elettronico e gestione on-line delle assenze, ritardi, voti, comunicazioni scuola-

famiglia, schede di valutazione on line.

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Nell’ambito delle scelte di organizzazione, vengono istituite: •   la figura del coordinatore di plesso,

•   la figura del coordinatore di classe per la scuola secondaria,

•   la figura di coordinatore di dipartimento;

Per la figura del coordinatore di plesso, vengono stabiliti i seguenti compiti:

  È portavoce delle istanze del plesso;

  Analizza problemi comuni e avanza proposte coerenti al plesso e all’Istituto;

  Propone adattamenti operativi funzionali al plesso e all’Istituto;

  È responsabile dell’applicazione nel plesso dei criteri operativi stabiliti nell’Istituto;

  Interagisce con Enti e Istituzioni, collabora con il Dirigente nella funzione di raccordo

operativo in Settori quali:

  Arredi e attrezzature

  Raccordo con segreteria per attivare procedure varie

  Partecipa alle riunioni di Staff: è referente per iniziative che coinvolgono il personale;

  Diffonde e fa firmare le circolari;

  Interagisce con genitori e docenti facilitando la comunicazione;

  Coordina i docenti del plesso (orari, sostituzioni, spazi);

  Su delega del Ds, presiede i Consigli di Interclasse di Plesso.

È altresì istituita, per ogni consiglio di classe della scuola secondaria di 1° grado, la figura del coordinatore che ha i seguenti compiti in relazione alle attività previste dal PTOF e dagli ordinamenti della scuola:

  Presiede le riunioni del consiglio in assenza del Dirigente;

  Mantiene continui contatti con i colleghi per valutare la regolarità dell'attuazione della

programmazione didattica, l'esistenza di problemi generali di disciplina o rendimento, la

necessità di interventi di recupero;

  Verifica con frequenza settimanale le assenze degli alunni;

  Svolge funzioni di collegamento con i genitori e gli allievi e ne raccoglie le osservazioni e le

proposte per presentarle al consiglio di classe:

  Assume l'iniziativa, ove ne ravvisi la necessità, di contatti anche telefonici con la famiglia;

  Si fa promotore, in presenza di problemi urgenti, per la convocazione di riunioni

straordinarie del consiglio;

  Coordina lo svolgimento del progetto accoglienza nelle classi prime;

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  Presiede l'assemblea dei genitori convocata per l'elezione dei rappresentanti dei genitori nel

consiglio di classe e illustra la normativa relativa allo svolgimento delle elezioni e al

funzionamento degli organi collegiali;

  Redige il verbale delle riunioni se presente il Dirigente, in caso contrario nomina un

segretario fra i docenti ed è responsabile della sua tenuta.

Per quanto riguarda i coordinatori dei dipartimenti, i compiti sono così specificati:

  Rappresenta il proprio dipartimento;

  Convoca le riunioni del dipartimento, tramite avviso scritto dedicato, comunicandone data e

orario alla Dirigenza e ai Docenti fiduciari di sede; entro il monte ore annuo fissato dal

piano delle Attività;

  Modera il dibattito, ne illustra i contenuti e gli elementi di novità;

  Cura l’aspetto di relazione con la Dirigenza in merito a quanto emerso dal dibattito;

  È punto di riferimento per i Docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze

di ciascun Docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del

dipartimento stesso.

Fabbisogno di organico di posti comuni e di sostegno Per ciò che riguarda i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento, sulla base della consistenza numerica registrata per il corrente anno scolastico, è così definito:

  scuola dell’infanzia: n. 4 docenti posto comune; n. 1 docente di sostegno   scuola primaria: n. 26 docenti su posto comune; n. 3 docenti di potenziamento; n. 2

docenti di sostegno;   scuola secondaria: n. 6 docenti di lettere; n. 6 ore residue di lettere; n. 3 docenti di

scienze matematiche; n. 1 docente lingua inglese più 9 ore; n. 1 docente di lingua francese; n. 1 docente di tecnologia; n. 1 docente di arte; n. 1 docente di musica; n. 1 docente di scienze motorie; n. 4 docenti di strumento musicale; n. 1 docente di sostegno; n. 1 docente di potenziamento di arte.

Fabbisogno di organico di posti di potenziamento

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Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell’offerta formativa, la scuola ha definito il proprio fabbisogno in relazione ai progetti ed alle attività predisposti nel PTOF, entro il limite massimo indicato di 06 unità, con un ordine di priorità (secondo le indicazione ricevute con nota MIUR.AOODGPER.REGISTRO  UFFICIALE(U). 0030549.21-­‐09-­‐2015  viene indicato il fabbisogno di posti nell’organico di potenziamento, nella misura provvisoriamente assegnata per il 2015-16, eventualmente aumentato di una o due unità solo in caso di documentata necessità. Il fabbisogno deve risultare da specifici progetti di attività relativi all’attuazione delle priorità e degli obiettivi del Piano. Occorre, inoltre, tenere conto dell’accantonamento di alcune ore per le supplenze brevi).

v  Con nota prot. n. AOOUSPPZ n. 5547/reg./U del 27/11/2015, in ottemperanza a quanto previsto dalla legge 107 del 13 luglio 2015 e tenuto conto delle proposte di fabbisogno espresse in ordine di priorità, l’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata assegna al nostro Istituto il seguente organico di potenziamento: n. 1 docente classe di concorso A028 (educazione artistica) e n. 2 docenti, posto comune, scuola primaria.

Fabbisogno di organico di personale ATA Per ciò che concerne i posti di personale amministrativo ed ausiliario, il fabbisogno è così definito:

  n. 1 Dirigente Amministrativo

  n. 3 Assistenti Amministrativi, di cui 2 in organico di fatto;

  n. 9 collaboratori scolastici; n. 4 LSU plesso di Calvello.

Fabbisogno di attrezzature ed infrastrutture materiali

§   Aumento delle LIM e/o degli schermi interattivi nelle classi della secondaria e della primaria, del numero di pc portatili, potenziamento dei laboratori multimediali.

§   Banchi modulabili

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Formazione in servizio docenti

Una delle novità più rilevanti della Legge 107 riguarda la formazione degli insegnanti, che il comma 124 definisce come “obbligatoria, permanente e strutturale”. Pertanto il Piano si articola in iniziative basate sulle priorità indicate nel RAV:

-   Formazione sulla valutazione per competenze -   Orientamento -   Relazione con le famiglie

La formazione si baserà: • su iniziative promosse prioritariamente dall’Amministrazione • su iniziative progettate dalla scuola autonomamente • su attività di auto-aggiornamento • su formazione on-line con attestazione finale • sulla partecipazione individuale dei docenti ad iniziative di formazione ed aggiornamento progettate da enti accreditati • su formazione, ricerca, sperimentazione, aggiornamento, approfondimento di modalità didattiche, ambienti di apprendimento e pratiche di conduzione della classe innovative anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie multimediali. (Vedi Allegato Piano Formazione Docenti).

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LE BUONE PRATICHE EDUCATIVE

ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

 orario prolungato delle attività educative da lunedì a venerdì dalle ore 8.30 alle ore 16.30 con mensa

Nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, la Scuola dell’Infanzia concorre all’educazione e allo sviluppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, di autonomia, creatività, apprendimento e ad assicurare un’effettiva uguaglianza delle opportunità educative. Si rivolge a tutti i bambini, dai tre ai sei anni, per rispondere al loro bisogno di socializzazione e di educazione. I bambini giungono alla scuola dell’infanzia con le loro curiosità, scoperte e proposte. Le insegnanti valorizzano le loro potenzialità, li aiutano a scoprire il mondo, quindi a dare un ordine ed un senso alle loro esperienze. Tale azione educativa e didattica si realizza guidando, opportunamente, i bambini ad attraversare i campi di esperienza o meglio ad affacciarsi incuriositi, ma in sicurezza, alle

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finestre che aprono al mondo e ad avviarsi, in modo globale e unitario, all’acquisizione dei “primi saperi”.

I CAMPI DI ESPERIENZA riguardano: •   Il sé e l’altro ( le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme ); •   Il corpo in movimento ( identità, autonomia, salute ); •   Linguaggi, creatività, espressione (gestualità, arte, musica, multimedialità, ); •   I discorsi e le parole (comunicazione, lingua madre e inglese, cultura ); •   La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura ).

A tale scopo, prendendo spunto dai vissuti dei bambini o da stimoli intenzionali organizzati, si promuovono attività chiamate “situazioni di apprendimento”, al cui buon esito concorrono il contesto scolastico, sociale e l’organizzazione degli spazi. L’apprendimento avviene prevalentemente attraverso il gioco. Infatti con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e rielaborano in modo creativo le esperienze soggettive e di gruppo. L’ambiente di apprendimento è organizzato in modo che ogni bambino possa sviluppare le proprie potenzialità e possa vivere una vita di relazione molto serena e dinamica. È caratterizzato da alcuni elementi che lo rendono ricco e significativo:

•   Lo spazio accogliente e curato; •   Il tempo disteso, nel quale i bambini possono crescere nella tranquillità; •   La documentazione che rende visibili le modalità e i percorsi formativi e consente

di valutare “ in itinere ” i progressi di ciascun bambino e del gruppo; •   Lo stile educativo fondato sull’ascolto, sull’osservazione, sulla progettualità

collegiale; •   La partecipazione come fattore che favorisce il dialogo, la collaborazione e

sviluppa legami di corresponsabilità con le famiglie.

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L’organizzazione, in sintonia con le richieste delle famiglie, prevede •   40 ore (tempo pieno) distribuite su 5 giorni, dal lunedì al venerdì dalle ore 8:30 alle ore 16:30.

La peculiarità del tempo pieno è quella di offrire tempi più distesi per gli apprendimenti e per le attività di approfondimento, coniugando altresì l’esigenza delle famiglie di vedere garantito un tempo più qualificato, per la crescita culturale dei propri figli. La Scuola Primaria accoglie bambini/e dai 6 agli 11 anni nella concretezza del loro vissuto e si propone di promuovere la formazione integrale del bambino attraverso un itinerario educativo e didattico graduale e continuo, che sviluppi la personalità in tutte le componenti, per condurlo ad una scoperta di se stesso e del mondo circostante, nel pieno rispetto dei ritmi di crescita ai vari livelli.

Obiettivi: Promuovere lo sviluppo dell’identità

•   Promuovere lo “star bene a scuola”, creando un clima favorevole al dialogo, alla discussione, alla partecipazione, alla collaborazione, per attivare il processo di apprendimento;

•   Maturare le capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e a gestirle; •   Valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo;

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•   Sviluppare le dimensioni emotive, affettive, sociali, etiche e religiose. Sviluppare l’autonomia

•   Sviluppare l’autonomia, il senso di responsabilità, la capacità critica, il metodo di studio e di lavoro;

•   Promuovere l’autostima, in un rapporto di comprensione e incoraggiamento, al fine della presa di coscienza delle proprie potenzialità;

•   Promuovere il senso primario di responsabilità che si traduce nel far bene il proprio lavoro Sviluppare le competenze

•   Promuovere la conoscenza e l’uso consapevole degli aspetti comunitari dei linguaggi verbali e di quelli non verbali;

•   Promuovere l’apprendimento delle conoscenze disciplinari e lo sviluppo di capacità, di abilità e di competenze;

•   Promuovere l’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio ed un primo livello di conoscenze e abilità;

•   Far acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative all’alfabetizzazione informatica, fino alle prime sistemazioni logico-critiche;

•   Far apprendere i mezzi espressivi, la lingua italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese;

•   Porre le basi per l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei suoi fenomeni e delle sue leggi. Sviluppare il senso della cittadinanza

•   Educare al rispetto di sé e degli altri; •   Educare ai principi fondamentali della convivenza civile; •   Valorizzare la diversità delle persone e delle culture come ricchezza.

Insegnamento della lingua inglese nella Scuola Primaria

Per l’insegnamento della lingua inglese, della musica e dell’educazione motoria nella scuola primaria, il Piano prevede l’utilizzo, nell’ambito delle risorse di organico disponibili, di docenti abilitati all’insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate, e potrà prevedere anche docenti abilitati all’insegnamento anche per altri gradi di istruzione, in qualità di specialisti.

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TEMPO SCUOLA (D.P.R. 89/2009, ART. 5)

•  Modello a 30 ore •  Modello a 36 ore (34 ore di lezione + 2 ore di mensa)

ORARI DI FUNZIONAMENTO

Ø  Tempo normale (30 ore): dal lunedì al sabato 8.30 – 13.30 Ø  Tempo prolungato (36 ore): dal lunedì al sabato 8.30 – 13.30 con rientro il martedì ed il giovedì 14.30– 16.30 Mensa (martedì e giovedì) 13.30 – 14.30

La scuola Secondaria di Primo grado favorisce la progressiva maturazione della personalità del preadolescente mediante l'acquisizione di conoscenze e competenze, lo sviluppo di capacità logiche, scientifiche ed operative, tali da stimolarne il processo educativo di responsabilizzazione e di convivenza civile. La scuola Secondaria di Primo grado, secondo la legge istitutiva, “concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e favorisce l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività successiva”. Essa, attraverso le discipline di studio, è finalizzata alla crescita delle capacità autonome di studio e al rafforzamento delle attitudini all’interazione sociale. Inoltre,

ü   organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento delle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e alla evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea;

ü   è caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo;

ü   cura la dimensione sistematica delle discipline;

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ü   sviluppa progressivamente le competenze e le capacità di scelta corrispondenti alle attitudini e vocazione degli allievi;

ü   fornisce strumenti adeguati alla prosecuzione delle attività di istruzione e di formazione;

ü   introduce lo studio di una seconda lingua dell’Unione Europea; ü   aiuta ad orientarsi per la successiva scelta di istruzione e formazione; ü   promuove l’utilizzo delle competenze verso l’esercizio di una cittadinanza attiva,

utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire.

L’Istituto ha adottato il curricolo verticale della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado e grazie alla sua attuazione porterà gli alunni ad acquisire le competenze per imparare a vivere con gli altri, a rispettare le differenze, a conoscere, a fare, ad imparare. Tutto questo in un clima di accoglienza ed ascolto, che mira al raggiungimento del successo scolastico per tutti, assicurando ad ogni alunno una formazione completa attraverso il potenziamento delle abilità di ciascuno e lo sviluppo delle capacità critiche. Inoltre, l'insegnamento ha il compito di prefigurare e gestire "contesti" ritenuti adatti a far vivere esperienze autentiche, e a risolvere problemi complessi simili a quelli della vita reale. Situazioni che promuovono l'apprendimento per competenze sono, ad esempio, quelle nuove per il soggetto ma nelle quali possa immedesimarsi; che presentano una sfida, un motivo per essere risolte, un "perché". La risoluzione si basa su documenti autentici e implica una integrazione di apprendimenti posseduti dagli allievi, non una semplice giustapposizione. Situazioni che implicano un "agire" (fisico e/o mentale) a

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partire da quanto appreso ("fare con ciò che si sa"). Il concetto di competenze si coniuga con un modello di insegnamento/apprendimento che mette in gioco il ruolo dei processi di elaborazione personale delle conoscenze, attraverso problemi che suscitino forte interesse da parte dell'allievo e per la cui risoluzione, i contenuti disciplinari, considerati in forma integrata, devono costituire risorse fondamentali.

Particolare importanza viene data alla didattica laboratoriale, non istruttiva ma collaborativa, auto-apprenditiva. Bisogna portare avanti ambienti di apprendimento integrati, appositamente organizzati per la costruzione della conoscenza da parte del singolo individuo e del gruppo, con una rivalutazione dello spazio vissuto.

Una didattica laboratoriale improntata all’operatività, interattività docenti-alunni, uso di materiali che stimolino il fare, tempi distesi, situazioni variegate e motivanti, linguaggi integrati per portare ad apprendimenti significativi. Fondamentale risulta il ruolo assegnato alla classe, non come entità amministrativa, ma come comunità di apprendimento significativo e personale, in cui emerge il ruolo strategico del docente, i materiali, il tempo, i compiti. Una didattica curricolare, attraverso l’utilizzo delle TIC e della ricerca-azione. Una didattica disciplinare ed interdisciplinare, con un’accentuazione sul valore formativo delle discipline non in senso frammentario ma come unitarietà del sapere (Nuovo Umanesimo) Una didattica della cittadinanza attiva, responsabile – solidale - multiculturale Una didattica curricolare che mira all’acquisizione di alcune delle otto competenze chiave europee:

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Inoltre, in base alle “INDICAZIONI PER IL CURRICOLO” per il primo ciclo d’istruzione, la programmazione annuale è stata stilata, nelle sue linee generali, dai Dipartimenti, considerando i traguardi per lo sviluppo delle competenze sia al termine della classe frequentata che al termine della scuola secondaria di primo grado. Ridefinita la progettazione didattica quale percorso formativo fluido e flessibile, sono stati valutati i percorsi educativi e si sono riproposte le ben consolidate strategie di lavoro, come la didattica laboratoriale, l’apprendimento cooperativo, e l’educazione tra pari. La didattica laboratoriale crea una relazione positiva fra alunno e docente e promuove nei ragazzi l’acquisizione di competenze complesse e trasversali alle discipline. I laboratori diventano quindi il luogo dove non solo si elaborano i saperi, ma anche un insieme di opportunità formative per produrre nuove conoscenze e sviluppare nuove competenze. L’apprendimento cooperativo è un “metodo di apprendimento/insegnamento in cui la variabile significativa è la cooperazione tra gli studenti” (Comoglio, 1996). L’apprendimento cooperativo, a differenza di quello competitivo e di quello individualistico è un metodo didattico che fa lavorare gli alunni in piccoli gruppi in modo collaborativo con il risultato finale di migliorarsi reciprocamente. Obiettivo fondamentale di questo metodo è l’instaurarsi in classe di un clima positivo e di un benessere psicologico dell’alunno quale conseguenza dell’accresciuta autostima. L’educazione tra pari (Peer to Peer) trova la sua motivazione in studi psico-pedagogici che hanno evidenziato quanto il gruppo dei pari rappresenti per l’adolescente un’esperienza significativa, un fattore fondamentale nella costruzione dell’identità. Crea, infatti, opportunità di identificazione, di confronto, di sperimentazione di comportamenti. I coetanei sono agenti di socializzazione, forniscono informazioni, conoscenze e modelli relativi a capacità sociali, tipiche dei compiti di sviluppo, che non potrebbero essere apprese dagli adulti. Obiettivi del metodo sono i seguenti:

-   aumentare l’autostima; -   avere consapevolezza dei valori morali e sociali; -   migliorare la capacità di presa di decisioni; -   aumentare sia la motivazione all’apprendimento sia l’apprezzamento positivo nei

confronti degli insegnanti e del valore della scuola in generale.

   

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Educazione alle pari opportunità e prevenzione della violenza di genere

Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche indicate dall'articolo 5, comma 2, del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 ottobre 2013, n. 119, nel rispetto dei limiti di spesa di cui all'articolo 5-bis, comma 1, primo periodo, del predetto decreto-legge n. 93 del 2013.

•   Si porrà in atto un percorso educativo attento al rispetto delle pari opportunità e delle diversità e alla loro valorizzazione, mirando ad una prevenzione di ogni forma di discriminazione e di violenza.

•   Si attiveranno azioni di sensibilizzazione e prevenzione del cyberbullismo, tenendo conto dei rischi connessi all’utilizzo non corretto e poco consapevole della rete Internet, che rinforza e amplifica atteggiamenti collegati a situazioni di violenza fisica e/o psicologica, anche in accordo alle iniziative realizzate da Enti esterni.  

•   Saranno informate, sensibilizzate e sostenute le famiglie degli alunni su queste tematiche.  

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VVVEEERRRIIIFFFIIICCCAAA EEE VVVAAALLLUUUTTTAAAZZZIIIOOONNNEEE La programmazione didattica, la verifica e la valutazione dei processi di apprendimento e di insegnamento sono momenti altamente qualificanti dell’intero percorso formativo, in quanto consentono in “ itinere ” di riprogrammarlo alla luce di una sempre migliore conoscenza delle capacità, degli interessi e degli stili di apprendimento del singolo allievo, nonché dell’efficacia del metodo e delle strategie di insegnamento-apprendimento scelte. La verifica e la valutazione si effettuano a diversi livelli:

•   a livello di sezione/intersezione con incontri mensili (scuola dell’infanzia); •   a livello di equipe con incontri settimanali (scuola primaria); •   a livello di consiglio di classe periodicamente (scuola secondaria di I° grado); •   a livello di consigli di classe per gli scrutini quadrimestrali e finali

La valutazione interna si ispira a principi di collegialità, in quanto vi partecipano e vi concorrono tutti gli insegnanti e di trasparenza, in quanto sono resi noti contenuti e criteri.

VVVAAALLLUUUTTTAAAZZZIIIOOONNNEEE La valutazione, intesa non solo come momento di controllo degli apprendimenti, ma anche come azione di supporto al processo formativo, è così articolata:

INIZIALE / DIAGNOSTICA rilevazione dei bisogni specifici dell’alunno; punto di

riferimento per l’elaborazione della programmazione

educativa e didattica annuale.

IN ITINERE / FORMATIVA finalizzata a controllare il processo di apprendimento degli

alunni, individuare eventuali errori di impostazione del

lavoro e progettare interventi mirati per migliorare le loro

prestazioni sia sul piano comportamentale che cognitivo.

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FINALE / SOMMATIVA riguarda la valutazione del livello globale di maturazione ed

evidenzia i progressi ottenuti rispetto alla situazione di

partenza, gli interessi manifestati e le attitudini potenziate.

VALUTAZIONE DEI Ha come scopo proprio il controllo continuo

PROCESSI dell’insegnamento-apprendimento attraverso la rilevazione e

l’offerta di informazioni e dati analitici circa le modalità con

cui ciascun soggetto e tutti i soggetti del gruppo considerato

procedono lungo l'itinerario formativo programmato. Il

compito della valutazione processuale è soprattutto quello di

identificare direttamente o indirettamente le difficoltà e gli

ostacoli che ritardano o che impediscono l'attuazione del

desiderato e atteso processo di acquisizione di nuove

conoscenze al fine di rimuoverli.

VALUTAZIONE DEL Al termine di un periodo formativo relativamente ampio

PRODOTTO assume un rilievo del tutto particolare il sapere se l'intera e

complessa attività, nonché il modo con cui essa è stata

organizzata e le risorse che si sono impiegate,

hanno consentito il pieno raggiungimento di traguardi di

istruzione predefiniti - che operano da veri e propri criteri di

accettazione o non accettazione delle scelte compiute - e in

caso contrario di quanto il reale prodotto educativo conseguito

si discosti, in positivo o in negativo, da quello preventivato o

programmato, quindi atteso.

Conseguenze del Valutare per Competenze

Valutare significa riconoscere, far emergere e/o attribuire il valore di cose, azioni e persone. Lo sviluppo di competenze è processo articolato nelle dimensioni che lo compongono e per i tempi lunghi che comporta. Pertanto, nell'approccio per competenze anche la valutazione

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scolastica dell'apprendimento si compone di più elementi in interazione. È ampiamente condivisa la considerazione che una valutazione professionalmente adeguata e significativa per i soggetti della relazione didattica si sviluppi con riferimento

•   ad un polo oggettivo (valutazione sommativa) •   ad uno inter-soggettivo (valutazione formativa) •   ad uno soggettivo (autovalutazione)

Le principali modalità di valutazione per il polo oggettivo sono rappresentate dai cosiddetti compiti autentici a cui si ispirano anche le prove INVALSI. Esse rappresentano quindi un riferimento ma non possono essere assunte come unico modello ed esaurire la valutazione (sommativa), anche per il solo polo oggettivo o per la formulazione dei giudizi sugli apprendimenti degli alunni. Nella quotidianità dell'attività didattica, in particolare nella scuola primaria, di grande rilevanza sono le modalità del polo intersoggettivo: osservare e documentare processi di apprendimento nella prospettiva della valutazione formativa e formatrice. Infine, per il polo soggettivo, è opportuno promuovere strategie autovalutative, sempre più approfondite e raffinate con il crescere dell'età e per stimolare l'autonomia degli alunni. La valutazione degli apprendimenti e della capacità relazionale degli alunni, nel primo ciclo, ha una funzione formativa e di progettazione-regolazione del percorso formativo. Si basa su osservazione e raccolta di documentazione di processi e rilevazioni di risultati in itinere degli studenti nelle aree di apprendimento. Questo livello della valutazione ha valore di comunicazione interna tra i soggetti delle relazioni didattiche: alunni, insegnanti e genitori; fa parte integrante della quotidiana azione didattica ed è costitutiva del processo di insegnamento- apprendimento. Criteri, strumenti e modalità di attuazione di questa valutazione rientrano nell'autonomia didattica e nel curricolo. La certificazione delle competenze ha funzione sommativa, di rendicontazione con rilevanza esterna; quindi, criteri, procedure e strumenti vanno definiti in coerenza con i sistemi di riconoscimento nazionali ed internazionali.

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    AAAZZZIIIOOONNNIII CCCOOOEEERRREEENNNTTTIII   CCCOOONNN IIILLL PPPIIIAAANNNOOO NNNAAAZZZIIIOOONNNAAALLLEEE SSSCCCUUUOOOLLLAAA DDDIIIGGGIIITTTAAALLLEEE

Coerentemente con le finalità previste per il Piano Nazionale per la scuola digitale, il Piano contiene le azioni che il nostro Istituto intende promuovere nel prossimo triennio nell’ambito della digitalizzazione della scuola. L’Istituto è stato ammesso all’operazione Agenda Digitale nelle scuole di Basilicata che ha previsto la realizzazione del processo di digitalizzazione delle scuole sul territorio regionale, al fine di ridurre il “digital divide” grazie all’implementazione di classi 2.0. Per il nostro Istituto sono state finanziate 7 classi 2.0. La classe 2.0 è un ambiente di apprendimento collettivo e partecipato che affianca all’insegnamento tradizionale nuove forme di didattica, per avvicinare il setting didattico al linguaggio dei nativi digitali, per modificare gli ambienti di apprendimento ed integrare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella didattica. E’ un ambiente in cui convivono strumenti tradizionali e nuove tecnologie e dove gli studenti lavorano anche in gruppi cooperativi. Le classi avranno in dotazione:

•   notebook per gli alunni, dotati di scheda wireless in grado di interagire con una rete esistente, che permettono la realizzazione di esercitazioni, di verifiche o di prodotti multimediali.

•   schermo interattivo, che permette la manipolazione di testi, immagini, esplorazioni del web e attività collaborative.

•   infrastruttura di rete in modalità WI-FI, con access point in grado di negoziare il traffico dell’intera classe e con politiche di sicurezza adeguate alla situazione.

•   programmi dedicati alla didattica, principalmente software freeware.

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Gli interventi proposti mirano alla ricerca attiva di buone pratiche educative tese all’innovazione e all’inclusione, con il confronto con scuole estere anche attraverso l’utilizzo di idonee piattaforme quali l’e-Twinnig. L’Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata ha avviato inoltre un progetto denominato Distretto Scol@astico 2.0 caratterizzato dalla costituzione di una rete di Laboratori per l’Innovazione e la Ricerca ove concentrare le risorse volte alla digitalizzazione dell’amministrazione scolastica. L’Istituto ha anche partecipato al progetto Erasmus AN.DI.BAS in rete con l’Ufficio Scolastico Provinciale. La prof.ssa Donateo è stata individuata per partecipare ad una settimana di job-shadowing sull’uso del digitale in un istituto dell’Unione europea, e in specie la Forsheda Schola a Värnamo in Svezia, dal 27 agosto al 2 settembre 2017. Nel curricolo degli studi, quindi, si introdurranno quali attività correlate al PNSD:

ü   la didattica laboratoriale con uso intensivo di metodologie innovative legate all’uso delle ICT;

ü   l’aumento dei libri di testo digitali; ü   la produzione di materiale multimediale da inserire sulla piattaforma Distretto 2.0.

Per migliorare le dotazioni hardware della scuola, si è partecipato ai Piani Pon “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, con due Progetti:

®  Progetto “WiFi for all” per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete, LAN/WLAN.

®  Progetto “INSIEME INCL@SSE”, per la realizzazione di ambienti digitali. E’ stato individuato e nominato quale animatore digitale la Prof.ssa Annamaria Masini, mentre, nell’ambito dell’organico dell’autonomia, è stato individuato un docente cui affidare il coordinamento delle attività connesse al Piano Nazionale per la scuola digitale nella persona della Prof.ssa Donata Donateo. In maniera orientativa, saranno svolte le seguenti azioni: Nei confronti dei docenti: 1) Rendere fruibile e pienamente utilizzabile nell’arco del triennio, il registro elettronico in tutte le sue sfaccettature. 2) Gestione in formato digitale dei progetti e delle relative valutazioni.

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3) Formazione continua in ordine ai temi della didattica digitale. 4) Classi 2.0, innovazione didattica e sviluppo della cultura digitale per l’insegnamento. Nei confronti degli studenti: 1) Corsi di informatica di base ed avanzata. 2) Partecipazione a manifestazioni di rilevanza sull’utilizzo del digitale. 3) Utilizzo dei libri digitali. 4) Creazione di mappe concettuali mediante programmi digitali. 5) Corsi per costruzione di video. 6) Altri corsi ed attività in base alle richieste che emergeranno nel corso del triennio. Per il personale ATA: poiché anche il personale ATA è direttamente coinvolto nelle novità introdotte nel PNSD, verranno proposti percorsi formativi in questa direzione, nonché afferenti alla dematerializzazione della pubblica amministrazione ed in particolare riguardanti:

1)   La dematerializzazione nella PA; 2)   Altre attività previste al PNSD e di cui si ravvisi la necessità di formazione nel corso

del triennio. Si proporrà, inoltre, la Settimana “tutti su Internet”: si potrà svolgere una settimana di alfabetizzazione digitale dedicata agli adulti. Tutor e docenti invitano le famiglie a tornare sui banchi di scuola per imparare l’abc del computer e i servizi on- line della PA, secondo un “format” di affiancamento alunni/adulti che si intende consolidare e riproporre nel tempo.

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    LLLAAA SSSCCCUUUOOOLLLAAA IIINNNCCCLLLUUUSSSIIIVVVAAA:::

ppprrrooommmuuuooovvveeerrreee iiilll dddiiirrriiittttttooo dddiii eeesssssseeerrreee cccooonnnsssiiidddeeerrraaatttooo uuuggguuuaaallleee aaagggllliii aaallltttrrriii eee dddiiivvveeerrrsssooo iiinnnsssiiieeemmmeee aaagggllliii aaallltttrrriii

L’inclusione è un processo che si riferisce alla globalità della sfera educativa, sociale e politica. Guarda a tutti gli alunni (indistintamente/differentemente) e a tutte le loro potenzialità. Interviene prima sul contesto, poi sul soggetto, trasforma la risposta specialistica in ordinaria. Una scuola inclusiva è: quella che combatte l’“esclusione”: una vita scolastica vissuta ai margini, che fa sentire ogni persona parte del tutto, appartenente all’ambiente che vive quotidianamente, nel rispetto della propria individualità; dove l’individualità è fatta di “differenze”. Una scuola è inclusiva quando essa vive e insegna a vivere con le differenze. Uno spazio di convivenza nella democrazia, nel quale il valore dell’uguaglianza va ribadito e ristabilito come rispetto della diversità: Don Milani ci insegna che niente è più ingiusto che fare parti uguali fra disuguali. La diversità, in tutte le sue forme, dunque, viene considerata una risorsa e una ricchezza, piuttosto che un limite, e nell’ottica dell’inclusione si lavora per rispettare le diversità

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individuali. L’idea di inclusione deve basarsi sul riconoscimento della rilevanza della piena partecipazione alla vita scolastica da parte di tutti i soggetti, ognuno con i suoi bisogni “speciali”. L’inclusione deve rappresentare un processo, una cornice in cui gli alunni, a prescindere da abilità, genere, linguaggio, origine etnica o culturale, possono essere ugualmente valorizzati e forniti di uguali opportunità a scuola.

La scuola inclusiva valorizza, dà spazio, costruisce risorse. Riesce a differenziare la sua proposta formativa rispetto alla pluralità delle differenze e dei bisogni. Attua sempre, nel quotidiano e nell’ordinario, una didattica inclusiva capace di rispondere alle richieste, ai bisogni e ai desideri di ogni alunno, facendo sì che egli si senta parte di un gruppo che lo riconosce, lo rispetta e lo apprezza. È una scuola fondata sulla gioia d’imparare, dove si promuove il piacere di sperimentare, di scoprire e conoscere le proprie capacità, di prendere consapevolezza delle proprie abilità.  Le situazioni di disabilità non sono più le uniche “differenze” presenti nelle nostre classi; accanto a esse si evidenziano difficoltà nell’affrontare la vita e i compiti scolastici riconducibili a diversi fattori: economico-sociali, situazioni personali e familiari, appartenenza culturale e linguistica. In un quadro sociale così mutato, la scuola deve essere in grado di rispondere alle esigenze e/o alle difficoltà di tutti e di ciascuno. Per questo motivo i Consigli di classe vengono legittimati a individuare, in maniera tempestiva, attraverso schede opportunamente elaborate dal gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI), i bisogni educativi speciali (BES) e a mettere in atto strategie d’intervento possibili per una buona inclusione didattica, dando inizio all’iter legislativo che prevede la formulazione del Piano Didattico Personalizzato (PDP). Le informazioni acquisite ci permettono di avere un quadro complessivo del nostro Istituto relativamente al disagio scolastico e di prevedere interventi sempre più mirati e adeguati alle necessità che si verificano. Nella grande famiglia dei BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI, vi sono tutti gli alunni che hanno:

 

 

 

 

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-    Area della disabilità. -   Area dei disturbi evolutivi specifici. -   Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.

Il M.I.U.R. con la circolare n. 8/2013 ha fornito indicazioni operative per la realizzazione di quanto previsto dalla Direttiva 27/12/2012 sugli “strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. La Direttiva completa l’approccio tradizionale all’integrazione scolastica, basato sulla certificazione della disabilità, estendendo il campo d’intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante, all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente: “svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento si estende, pertanto, a tutti gli studenti in difficoltà. Fermo restando l’obbligo di presentazione delle certificazioni per le situazioni di disabilità e di DSA, è compito dei Consigli di classe indicare in quali altri casi sia opportuna e necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e/o dispensative nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, redatto in un Piano Didattico Personalizzato (PDP), che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare, secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata, le strategie d’intervento più idonee e i criteri di valutazione degli apprendimenti.

La presa in carico dei BES deve essere al centro dell’attenzione della scuola e della famiglia.

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  AREA DELLA DISABILITÀ

Nel nostro Istituto sono presenti alunni con disabilità cognitive e psicomotorie. I Consigli di classe coinvolti adottano, nei casi in cui si ritiene opportuna e necessaria, la personalizzazione della didattica nella prospettiva di una presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni, al fine di poter sostenere la positività della scelta italiana di inclusione totale, non così diffusa né presente negli altri paesi comunitari, come indicato dalle Direttive, anche recenti, del MIUR. Le Indicazioni Ministeriali fornite si concretizzano, nella nostra scuola, in azioni strategiche, in un contesto partecipato di progettazione collegiale e corresponsabile, con le seguenti modalità:

Ø   Verifica, all’inizio dell’anno scolastico, delle diagnosi funzionali degli alunni iscritti e frequentanti la nostra scuola e di eventuale altra certificazione, per conoscere e porre all’attenzione dei consigli di classe non solo il tipo di deficit, ma anche le caratteristiche e le potenzialità di ciascun discente e poter prevedere, in tal modo, interventi individualizzati e programmi personalizzati.

Ø   Raccolta di informazioni aggiuntive, in relazione alla loro evoluzione, direttamente dalle famiglie, dai docenti e dagli operatori socio-sanitari, che hanno già in carico gli stessi. Il confronto tra diverse figure di riferimento contribuisce a garantire interventi tempestivi ed efficaci.

Ø   Accoglienza e predisposizione dell’ambiente, dell’orario didattico e di terapia in funzione delle specifiche esigenze di ogni alunno.

Ø   Predisposizione di un orario di ricevimento per le famiglie. Ø   Incontri tra l’équipe socio-psico-pedagogica e l’istituzione scolastica (GLH

Operativi), nel numero di 2 nel corso dell’anno, straordinari qualora se ne verifichi la necessità, allo scopo di elaborare i PEI, verificarli e adeguarli in itinere, rendendoli sempre più rispondenti alla nuova concezione della disabilità, diffusa dalla convenzione O.N.U., legge N.18 del 03 Marzo 2009.

Ø   Raccolta della documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere, nei fascicoli personali, per eventuale consultazione da parte dei docenti interessati.

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Ø   Messa a disposizione di materiale specifico informatico e non e di strumentazione tecnologica per la realizzazione di interventi individualizzati.

Ø   Adesione a corsi di aggiornamento e formazione del personale docente, sulle nuove tecnologie, sulle buone prassi educative e sulle metodologie innovative.

Ø   Diffusione di circolari e di materiale informativo a docenti e famiglie. Ø   Partecipazione a viaggi d’istruzione, visite guidate, uscite didattiche e

rappresentazioni teatrali. Ø   Coinvolgimento nei progetti inseriti nel POF d’Istituto.

La scuola accoglie anche le indicazioni provenienti dai genitori degli alunni diversamente abili rispetto agli itinerari di crescita personale dei propri figli, al fine di programmare, con maggiore efficacia ed efficienza, l’intervento educativo e didattico.

ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

Il travagliato iter legislativo si è concluso con la legge 8 ottobre 2010, n 170, <<Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico>> che riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia, e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). E’ compito della scuola individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché alunni con DSA possano raggiungere il successo formativo. Il nostro Istituto ha partecipato, nell’a.s. 2016/2017, al corso e-learning “Dislessia Amica”, la cui finalità era di ampliare le conoscenze metodologiche, didattiche, operative e organizzative necessarie a rendere la scuola realmente inclusiva per gli alunni con DSA. Il corso, che prevedeva lo studio e il completamento di 4 moduli, è stato portato a termine dal 91% degli iscritti, facendo così conseguire all’Istituto il titolo di “Scuola Dislessia Amica”. Il nostro Istituto, facendo proprie le istanze della legge, propone le seguenti finalità:

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Ø   Perseguire il miglioramento dell’offerta formativa, della qualità dell'azione educativa e didattica e della professionalità negli interventi mirati, con una sempre maggiore attenzione alle specifiche difficoltà degli alunni e ai diversi stili cognitivi.

Ø  Condividere informazioni e conoscenze sull’uso di metodi, strumenti compensativi e buone prassi didattiche nei confronti di alunni con DSA.

Ø   Potenziare le risorse a disposizione degli alunni in difficoltà di apprendimento. Ø   Promuovere la formazione didattica e metodologica dei docenti e sostenere l’uso di

strumenti compensativi digitali. Ø  Gestire e curare la documentazione degli alunni con DSA. Ø   Favorire la diagnosi precoce attraverso l’individuazione delle difficoltà fonologiche,

metafonologiche ed ortografiche e in generale dei disturbi di apprendimento ed avviare gli alunni ad ulteriori accertamenti presso gli specialisti sanitari del settore, in tempi utili per eventuali trattamenti logopedici.

Ø  Ridurre i disagi relazionali ed emozionali. Ø  Adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli

alunni. Ø   Sensibilizzare e formare le famiglie e le classi coinvolte nei confronti delle

problematiche legate ai DSA. Ø   Incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola, servizi

sanitari e centri territoriali per l’inclusione durante il percorso di istruzione e di formazione.

Ø  Aggiornare il collegio sull’evoluzione della normativa di riferimento sui DSA. Ø   Fornire materiale didattico compensativo per gli alunni con certificazione DSA. Ø   Favorire la piena integrazione degli alunni con diagnosi di DSA, monitorando le

specifiche difficoltà di ciascuno per ridurre lo svantaggio scolastico, attraverso: •   l’attivazione di percorsi di informazione/formazione specifica degli insegnanti; •   la predisposizione di strumenti compensativi adeguati e di modalità alternative per

il lavoro scolastico degli alunni con diagnosi, anche attraverso le nuove tecnologie, permettendo l’uso dei notebook, anche personali, con appositi software e i libri in formato digitale dei testi in adozione;

•   la redazione di PDP (piani didattici personalizzati) per attuare strategie didattiche mirate, garantire il successo formativo e una valutazione adeguata ai casi, come previsto dalla normativa vigente.

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Ø  Creare una rete di supporto ( insegnanti, famiglie, dirigente) per sostenere il percorso formativo degli alunni con DSA, evitando l’insuccesso scolastico e la perdita di autostima.

                       

Area dello svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.  

 

In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni. La nostra scuola a tal proposito offre, anche in assenza di certificazione, risposte adeguate e personalizzate attraverso un team di docenti che:

Ø   Facilita la comunicazione tra scuola e famiglia; Ø   Fornisce supporto alle famiglie degli alunni; Ø  Diffonde buone pratiche, materiali e strumenti; Ø   Sperimenta percorsi di lavoro, per il potenziamento delle abilità e delle competenze; Ø   Si adopera per ridurre le difficoltà degli alunni tramite metodologie mirate allo

sviluppo delle competenze deficitarie; Ø  Organizza attività didattiche in grado di dare risposte adeguate ai bisogni specifici di

ciascuno.

“Ogni   alunno   con   continuità   o   per   determinati  periodi,   può   manifestare   Bisogni   Educativi  Speciali:   o   per  motivi   fisici,   biologici,   fisiologici   o  anche  per  motivi  psicologici  e  sociali”.  

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Un approccio educativo adeguato dà modo di individuare strategie e metodologie d’intervento correlate alle esigenze educative speciali, rendendo la scuola sempre più inclusiva e accogliente al di là delle indicazioni normative. L’attivazione di un percorso individualizzato e personalizzato per alunni con B.E.S. dà luogo al P.D.P., strumento in cui si possono includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita.

PROPOSTE E PARERI PROVENIENTI DAL TERRITORIO E DALL’UTENZA

Nella fase di ricognizione preliminare all’aggiornamento del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell’utenza come di seguito specificati, che hanno formulato le proposte esposte in seguito e che, tenuto conto delle risorse disponibili e delle compatibilità con gli altri obiettivi cui la scuola era vincolata, è stato deciso di incorporare nel Piano:

v  Associazione “Teerum Valgemon Aesai”, che gestisce le visite e gli eventi all’Osservatorio Astronomico situato nel Comune di Anzi. Tale associazione propone progetti in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, quali incontri con esperti di astronomia, e progetti per lo studio astronomico.

v  Consultorio familiare pertinente ai tre Comuni dell’Istituto, che mette a disposizione figure professionali, quali lo psicologo e l’assistente sociale, per l’illustrazione delle tematiche e delle problematiche inerenti l’età adolescenziale, con interventi a scuola basati sul colloquio con gli alunni e l’elaborazione di schede di osservazione.

v  Le ASL di pertinenza dei Comuni, le quali propongono progetti di educazione alla

salute e di lotta alle dipendenze.

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v  L’Università degli studi della Basilicata che propone il progetto “Geoscuola” consistente in incontri con geologi sullo studio e l’approfondimento della struttura della terra e dei suoi fenomeni.

v  L’Associazione “Alliance Française” di Potenza che propone “Les journées de la lecture en langue française” da realizzare a rotazione nei comuni facenti parte dell’Istituto e che vede come parte attiva gli studenti. L’Alliance cura anche gli esami per la certificazione DELF.

v  L’ Arma dei Carabinieri con incontri di educazione alla legalità.

v  La Parrocchia Assunzione di Maria Vergine di Laurenzana, la quale promuove il progetto Laudato sì … il sole, la luna e i miei compagni, con il patrocinio della Diocesi di Acerenza e dell’Ufficio Scuola della Diocesi, in vista del V centenario della morte del Beato Egidio, con un percorso di educazione alla cittadinanza globale rivolto a tutti gli alunni e agli insegnanti.

v  La Fraternità dei frati minori della provincia salernitano-lucana che promuove

incontri con gli alunni.

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PPPRRROOOGGGEEETTTTTTIII EEEDDD AAATTTTTTIIIVVVIIITTTÂÂÂ Nella vita scolastica quotidiana, realizzare progetti è di certo un modo più efficace e innovativo di fare scuola. La presenza di progetti, sottolinea uno dei punti cardine della cultura pedagogica della nostra scuola anche se l’arricchimento della proposta didattica è affidato alla professionalità ed alla sensibilità dei singoli docenti che progettano, spesso a costo zero, le attività integrative realizzando o aderendo a progetti e a laboratori. Il nostro Istituto predispone perciò dei progetti educativi per integrare e potenziare l’apprendimento e, in primis, per concorrere alla crescita culturale dello studente promuovendone abilità e competenze che possano costituire il suo portfolio per il futuro. Progettare vuol dire, infatti, analizzare un bisogno-problema da una prospettiva nuova e prevedere una serie di azioni-soluzioni mirate e selezionate ad hoc. Un progetto, inoltre, deve soddisfare le seguenti caratteristiche:

1)   intenzionalità educativa; 2)   decisionalità; 3)   assunzione di responsabilità; 4)   flessibilità.

A ciò si aggiunga che per la sua realizzazione è imprescindibile la collaborazione tra tutte le parti coinvolte, anche in sinergia con Enti e Associazioni esterne, pubbliche o private che siano. I progetti privilegiano, poi, le attività laboratoriali, nelle quali gli studenti non si limitano a apprendere e ripetere, ma si mettono in gioco, imparano ad applicare direttamente le loro capacità nell’affrontare problemi e risolverli efficacemente. Indubbia, pertanto, la valenza educativa e formativa del progetto come attività di integrazione didattica. Attraverso le attività progettuali si favorisce la massima integrazione degli alunni in situazione di disagio

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personale o socio-culturale, cercando di recuperare gli svantaggi dovuti a tali situazioni. I progetti e i laboratori creano un clima di lavoro positivo in cui vengono valorizzati le potenzialità e gli interessi di tutti. La realizzazione delle attività legata ai progetti è riferita ad ambiti diversi:

Ø   Confronti con linguaggi diversi dal linguaggio verbale. Ø   Approfondimenti nell’ambito di specifiche aree disciplinari (area delle lingue

straniere; area storico- antropologica; area scientifica).

Ø   Percorsi didattici ed educativi finalizzati all’ accoglienza e all’orientamento. Ø   Progetti finalizzati a migliorare ed a rafforzare l’organizzazione didattica ed

educativa. Ø   Problem solving: l'apprendimento attraverso una didattica attiva ed

interdisciplinare. I progetti arricchiscono, integrano e potenziano l’attività didattica; suscitano negli alunni vivo interesse e coinvolgimento; sono uno stimolo per la crescita di ognuno, per il superamento di inibizioni, per l’acquisizione di una maggiore autostima; consentono risultati a livello di motivazione all’apprendimento, metodo di studio, recupero delle abilità di base, approfondimento, ampliamento delle competenze. Non ultimo elemento, a sostegno di tale prassi, il processo di verifica-valutazione cui il progetto a fine anno sarà sottoposto: questo è infatti funzionale ad evitare l’autoreferenzialità della scuola e a dare trasparenza, certificazione e riconoscibilità alle attività didattiche.

Iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso

Si programmeranno iniziative di formazione rivolte agli studenti della scuola secondaria di primo grado, per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso, in

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collaborazione con le ASL e con il servizio di emergenza territoriale 118 esercitanti sul territorio. Le attività formative saranno rivolte anche al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario.

    PROGETTI PON L’Istituto ha aderito, previa delibera del Collegio dei Docenti e del Consiglio d’Istituto, a vari PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI : “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020, come di seguito elencato:

Ø   obiettivo specifico 10.2 - COMPETENZE BASE DEGLI STUDENTI IN CHIAVE INNOVATIVA

Ø   obiettivo specifico 10.2 – SVILUPPO DELLE COMPETENZE ORGANIZZATIVE E RELAZIONALI

Ø   obiettivo specifico 10.2 – COMPETENZE DI CITTADINANZA GLOBALE Ø   obiettivo specifico 10.2 - CITTADINANZA EUROPEA Ø   obiettivo specifico 10.2 - CITTADINANZA E CREATIVITÀ DIGITALE Ø   obiettivo specifico 10.1 - INTEGRAZIONE E ACCOGLIENZA Ø   obiettivo specifico 10.1 e 10.6 – ORIENTAMENTO

Inoltre, nel quadro degli avvisi PON, in particolare l’avviso 4427 del 02/05/2017 riguardante il Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico, Azione 10.2.5B competenze trasversali in rete, l’istituto è stato invitato

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ad aderire ad un ACCORDO DI RETE DI SCOPO, denominata PaRCO (Patrimonio in Rete per la Cultura Open) di Potenza e provincia, fra le Istituzioni scolastiche:

  IIS “Leonardo da Vinci” di Potenza - Scuola capofila;   IIS “Francesco Saverio Nitti” di Potenza;   Liceo Scientifico Statale “ Galileo Galilei” di Potenza;   IC “A. Busciolano” di Potenza;   e gli Enti: Comune di Potenza e Associazione We Love Potenza

Tale collaborazione è finalizzata:

Ø  alla miglior realizzazione della funzione della scuola come centro di educazione e istruzione e come centro di promozione culturale, sociale e civile del territorio;

Ø  al completamento e miglioramento dell’iter del percorso formativo degli alunni con l’intento di aumentare il grado di inclusione e di contrasto alla dispersione scolastica;

Ø  a favorire una comunicazione più intensa e proficua fra le istituzioni scolastiche; Ø  a stimolare e a realizzare, anche attraverso studi e ricerche, l’accrescimento della

qualità dei servizi offerti dalle istituzioni scolastiche; Ø   a pubblicare con licenza libera dati e contenuti digitali sulle piattaforme aperte; Ø   a costruire competenze trasversali relative alla conoscenza e alla valorizzazione del

patrimonio culturale attraverso l’esperienza diretta, la didattica laboratoriale e modalità collaborative;

Ø   a costruire competenze sul riuso dei dati e dei documenti relativi al patrimonio culturale;

Ø   a costruire competenze sulle metodologie e tecnologie digitali funzionali alla valorizzazione del patrimonio culturale tangibile e intangibile e alla sua promozione a fini turistici;

L’accordo ha per oggetto la collaborazione fra le istituzioni scolastiche e gli Enti aderenti per la progettazione e realizzazione delle seguenti attività:

ü   percorsi di educazione partecipativa al patrimonio culturale, archeologico e artistico del territorio della Provincia di Potenza;

ü   attività di lavoro collaborativo sul patrimonio culturale attraverso un’interazione diretta e l’utilizzo sistematico delle piattaforme del sapere libero;

ü   percorsi guidati nei luoghi di conservazione del patrimonio; ü   percorsi di educazione all’uso di cataloghi, motori di ricerca, banche dati e

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biblioteche digitali; ü   progettazione, realizzazione e implementazione di una piattaforma digitale aperta per

l’inserimento di open data relativi al patrimonio culturale (schede, fotografie, georeferenziazioni);

ü   creazione condivisa di contenuti digitali (anche in lingua straniera) e risorse educative aperte (voci enciclopediche, guide turistiche, libri di testo, fotografie, risorse multimediali, e-book di opere in pubblico dominio) dedicate al patrimonio culturale del territorio della provincia di Potenza;

ü   costruzione di itinerari turistici ad hoc e progettazione di strategie di comunicazione e promozione del territorio innovative.

“Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”. E’ stato approvato e verrà svolto nell’a.s. 2017/2018, il PON: Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) - Obiettivo specifico 10.1. Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa. Azione 10.1.1 – “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nelle aree a rischio e in quelle periferiche”, intitolato

IN@CONTRO

Il progetto, organizzato in 7 moduli, è finalizzato alla prevenzione e al recupero del disagio attraverso azioni educative di orientamento e di rinforzo del curricolo; è rivolto a gruppi di alunni in situazioni scolastiche di particolare disagio e a rischio di esclusione culturale e sociale. Viene attivato a seguito dell’inserimento nell’Offerta Formativa della scuola di un piano di azione per il contrasto precoce alla dispersione scolastica e al disagio formativo.

Sono previste attività laboratoriali nelle seguenti discipline:

  Italiano

 Matematica

  Sport

  Competenze digitali

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Attraverso laboratori pratici sarà possibile sviluppare competenze riconducibili al curricolo e azioni di rinforzo delle competenze di base per ampliare l’offerta formativa, anche utilizzando metodi di apprendimento innovativi.

PROGETTI LEGATI AL PdM  

Approccio  all’e-­‐learning

Denominazione  progetto   Approccio  all’e-­‐learning  

Priorità  cui  si  riferisce   Riduzione  della  variabilità  fra  le  classi.    

Traguardo  di  risultato     Riduzione   delle   differenze   tra   i   vari   plessi   nei   livelli   di   apprendimento   degli  studenti.  

Situazione  su  cui  interviene   Il  progetto  è  rivolto  ai  docenti  poiché  si  è  evidenziata  la  necessità  di  un  riesame  delle   metodologie   didattiche   nell’insegnamento   delle   discipline,   usando   le   ICT,  visto  la  presenza  nell’Istituto  di  Classi  2.0.  

Attività  previste   Esplorare   le   opportunità   offerte   dalla   tecnologia   dell’informazione   e   della  comunicazione  all’arricchimento  e  al  miglioramento  delle  attività  formative.    Approccio   alla   comunicazione   didattica   tramite   ICT   (LIM   e   strumenti   software  associati).  Learning   by   doing   per   un’acquisizione   graduale   e   autonoma   delle   abilità  necessarie  alla  nuova  metodologia.  Predisposizione   di   materiali   e   strumenti   per   facilitare   l’approccio   esplorativo   e  l’elaborazione   di   prove   di   percorso   affini   al   campo  di   esperienza   disciplinare   di  riferimento.  Predisposizione  e  somministrazione  di  un  compito  in  situazione  da  rielaborare  e  poi  proporre  agli  studenti.  

Risorse  umane     Docenti  interni  formati  sul  tema  in  ore  extracurriculari.  

Indicatori  utilizzati     Incontri  periodici  del  Gruppo  di  Progetto.  Questionario  iniziale  di  rilevazione  e  aspettative  del  corso.  Test   finale   di   valutazione   delle   competenze   acquisite   dai   docenti   tramite   un  compito  in  situazione.  

Situazione  attesa   Preparare   i   docenti   a   progettare   nuovi   ambienti   di   apprendimento   e   formarli  all’uso  della  LIM  e  di  ambienti  e-­‐learning,  propri  delle  classi  2.0.  

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Innovare   i   processi   di   insegnamento/apprendimento   capaci   di   incidere  efficacemente  sulla  capacità  di  apprendimento.  Favorire   la   diffusione   e   lo   sviluppo   della   didattica   laboratoriale,   della   peer  education  e  di  nuove  metodologie  didattiche.  Implementare  l’uso  delle  tecnologie  nella  prassi  didattica  quotidiana.  

Orientare  per  scegliere

Denominazione  progetto   Orientare  per  scegliere  

Situazione  su  cui  interviene   Per   quanto   riguarda   l’orientamento,   l’Istituto   propone   attività   agli   studenti  qualitativamente   accettabili   ma   perlopiù   limitate   a   presentare   agli   studenti  indirizzi   di   scuola   superiore   senza   coinvolgimento   in   un   piano   di   orientamento  vero  e  proprio.  Considerato  che  l’Orientamento  scolastico  è:  1)  parte  integrante  del   processo   di   maturazione   della   personalità   degli   alunni;   2)   è   un   processo  formativo   continuo,   che   inizia   con   le   prime   esperienze   scolastiche   e   che  rappresenta   un   momento   fondamentale   per   prendere   coscienza   delle  competenze  necessarie  per  affrontare  le  scelte  di  vita  scolastiche  e    professionali,  il  progetto  mira  a  spingere  docenti,  alunni  e  genitori,  ad  una  maggiore  attenzione  rivolta  ad  una  didattica  orientativa  che  ha  come  fine  quello  di  attivare  iniziative  formative   generali,   percorsi   di   didattica   orientante   al   fine   di   definire   l’identità  degli   alunni,   nonché   la   competenza   necessaria   per   operare   scelte   consapevoli,  limitando   il   rischio   di   dispersione   scolastica   e   fornendo   gli   ausili   necessari   alla  scelta  anche  ai  ragazzi  in  situazione  di  handicap.  

Attività  previste   Favorire  negli  alunni  la  conoscenza  di  sé  per  iniziare  il  cammino  di  orientamento  e  di  scoperta  delle  proprie  attitudini  fin  dal  primo  anno  della  scuola  secondaria  di  primo  grado.  Offrire  occasioni  che  stimolino  la  partecipazione  attiva  dell’alunno  e  il  rinforzo  motivazionale  per  mezzo  di  esperienze  di  apprendimento  diversificate.  Favorire  la  conoscenza  dell’obbligo  scolastico  e  formativo.  Sviluppare  attività  integrate  fra  le  scuole  del  territorio  con  organizzazione  di  staff  di  docenti  che  possano  valorizzare  e  mettere  in  comune  le  risorse  disponibili.  Sviluppare  percorsi  che  prevedono  nuove  forme  di  partecipazione  alla  vita  della  scuola  di  alunni,  famiglie,  territorio.    Coinvolgere  i  genitori  al  fine  di  renderli  partecipi  e  collaborativi  con  la  scuola  per  aiutare  i  ragazzi  nella  scelta.  Progettare   e   realizzare   moduli   didattici   per   l’orientamento   in   ingresso   e  formativo  degli  studenti.  

Risorse  finanziarie  necessarie   Costi  previsti  per  materiali  cartacei.  

Risorse  umane     I  docenti  tutti.  

Indicatori  utilizzati     Questionari  per  monitorare  il  gradimento    del  progetto  destinati  agli  alunni.    Questionari  per  monitorare  il  gradimento  del  progetto  destinati  ai  genitori.  Confronto   tra   le   scelte  operate  dagli  alunni  e   il   consiglio   formulato  dai  docenti,  tramite  una  tabella  di  rilevazione  dati.  

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Situazione  attesa   Miglioramento  delle  capacità  dell’Istituto  a  indirizzare  gli  alunni  verso  le  richieste  formative  del  territorio  rilevando  le  inclinazioni/attitudini  degli  studenti.  

Matematica…mente  facile

Denominazione  progetto   Matematica…mente  facile  

Priorità  cui  si  riferisce   Riduzione  della  variabilità  fra  le  classi  

Traguardo  di  risultato     Riduzione   delle   differenze   tra   i   vari   plessi   nei   livelli   di   apprendimento   degli  studenti.  

Situazione  su  cui  interviene   Il   RAV  ha  evidenziato  punti   di   debolezza  e   criticità  per   i   dati   relativi   ai   Risultati  conseguiti   dall’Istituzione   Scolastica   nell’ultimo   triennio   rispetto   alla   media  nazionale  nell’indagine  condotta  dall’INVALSI.  Si  evidenzia,  pertanto,  la  necessità  che   l’Istituto   operi   un   riesame   delle   metodologie   didattiche   nell’insegnamento  della  Matematica  mettendole  in  relazione  con  i  risultati  delle  prove  INVALSI.      

Attività  previste   Analisi  dei  Quadri  di  Riferimento  delle  Prove  Invalsi  al  fine  di  rilevare  criticità  e  punti  di  forza  nei  risultati  delle  prove  relative  all’anno  scolastico  2014-­‐2015.  Azioni  formative  per  potenziare  le  competenze  di  carattere  metodologico  e  didattico  dei  docenti.  Azioni  di  sensibilizzazione  e  coinvolgimento  delle  famiglie  per  la  condivisione  delle  azioni  formative.  Indagine  esplorativa  condotta  a  cura  dei  docenti  nelle  sedute  dei  consigli  di  intersezione,  interclasse  e  di  classe  per  individuare,  tramite  specifiche  schede  di  osservazione,  i  bisogni  formativi  degli  alunni  nell’ambito  dell’Area  Matematica.  Somministrazione  di  prove  di  valutazione  iniziale  per  rilevare  le  competenze  in  ingresso.  Realizzazione  delle  attività  inerenti  l’ambito  disciplinare  individuato,  con  percorsi  di  recupero  e  potenziamento.  Analisi  con  gli  alunni  dei  risultati  delle  attività  attraverso  l’individuazione  degli  errori  commessi  e/o  delle  difficoltà  incontrate.  Comparazione   fra   i   risultati   raggiunti   e   le   valutazioni   quadrimestrali/finali   da  presentare  agli  alunni  interessati.  

Risorse  finanziarie  necessarie   Costi  previsti  per  materiali  cartacei.  

Risorse  umane     I  docenti  di  matematica  dei  due  ordini  di  scuola.  

Indicatori  utilizzati     Incontri  periodici  del  Gruppo  di  Progetto.  Confronto  tra  i  risultati  delle  Prove  Invalsi  (ultimo  triennio)  e  delle  prove  di  verifica  quadrimestrali.  Indagine  di  customer  satisfaction  condotta  presso  le  famiglie  per  rilevare  il  livello  di  gradimento  delle  attività  proposte.  Realizzazione   di   Grafici   comparativi,   per   evidenziare   l’efficacia   dei   percorsi  attivati   nell’ambito   del   Progetto,   da   pubblicizzare   a   livello   di   Organi   Collegiali,  

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presso  le  famiglie  e  sul  sito  web  della  Scuola.  

Situazione  attesa   I   risultati   finali  avranno  un   impatto  sulla  performance  dell’Istituzione   in  quanto,  innalzando   il   livello   delle   competenze   nell’Area   logico-­‐matematica   e   linguistica,  secondo   una   progettazione   comune   a   tutte   le   classi   in   parallelo,   si   ridurrà   la  variabilità  di  risultati  fra  le  classi.  

Parole  in  gioco  …  per  migliorare  

Denominazione  progetto   Parole  in  gioco  …  per  migliorare  

Priorità  cui  si  riferisce   Riduzione  della  variabilità  fra  le  classi.  

Traguardo  di  risultato     Riduzione   delle   differenze   tra   i   vari   plessi   nei   livelli   di   apprendimento   degli  studenti.  

Situazione  su  cui  interviene   Il   RAV  ha  evidenziato  punti   di   debolezza  e   criticità  per   i   dati   relativi   ai   Risultati  conseguiti   dall’Istituzione   Scolastica   nell’ultimo   triennio   rispetto   alla   media  nazionale  nell’indagine  condotta  dall’INVALSI.  Si  evidenzia,  pertanto,  la  necessità  che   l’Istituto   operi   un   riesame   delle   metodologie   didattiche   nell’insegnamento  dell’Italiano  mettendole  in  relazione  con  i  risultati  delle  prove  INVALSI.      

Attività  previste   Analisi  dei  Quadri  di  Riferimento  delle  Prove  Invalsi  al  fine  di  rilevare  criticità  e  punti  di  forza  nei  risultati  delle  prove  relative  all’anno  scolastico  2014-­‐2015.  Azioni  formative  per  potenziare  le  competenze  di  carattere  metodologico  e  didattico  dei  docenti.  Azioni  di  sensibilizzazione  e  coinvolgimento  delle  famiglie  per  la  condivisione  delle  azioni  formative.  Indagine  esplorativa  condotta  a  cura  dei  docenti  nelle  sedute  dei  consigli  di  intersezione,  interclasse  e  di  classe  per  individuare,  tramite  specifiche  schede  di  osservazione,  i  bisogni  formativi  degli  alunni  nell’ambito  dell’Area  Letteraria.  Somministrazione  di  prove  di  valutazione  iniziale  per  rilevare  le  competenze  in  ingresso.  Realizzazione  delle  attività  inerenti  l’ambito  disciplinare  individuato,  con  percorsi  di  recupero  e  potenziamento.  Analisi  con  gli  alunni  dei  risultati  delle  attività  attraverso  l’individuazione  degli  errori  commessi  e/o  delle  difficoltà  incontrate.  Comparazione   fra   i   risultati   raggiunti   e   le   valutazioni   quadrimestrali/finali   da  presentare  agli  alunni  interessati.  

Risorse  finanziarie  necessarie   Costi  previsti  per  materiali  cartacei.  

Risorse  umane     I  docenti  di  italiano  dei  due  ordini  di  scuola.  

Indicatori  utilizzati     Incontri  periodici  del  Gruppo  di  Progetto.  Compilazione  di  Schede  di  Rilevazione  in  rapporto  alla  frequenza  dei  corsi  e  al  livello  di  gradimento  delle  attività  proposte.  Confronto  tra  i  risultati  delle  Prove  Invalsi  (ultimo  triennio)  e  delle  prove  di  verifica  quadrimestrali.  

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Indagine  di  customer  satisfaction  condotta  presso  le  famiglie  per  rilevare  il  livello  di  gradimento  delle  attività  proposte.  Realizzazione   di   Grafici   comparativi,   per   evidenziare   l’efficacia   dei   percorsi  attivati   nell’ambito   del   Progetto,   da   pubblicizzare   a   livello   di   Organi   Collegiali,  presso  le  famiglie  e  sul  sito  web  della  Scuola.  

Valori  /  situazione  attesi   I   risultati   finali  avranno  un   impatto  sulla  performance  dell’Istituzione   in  quanto,  innalzando   il   livello   delle   competenze   nell’Area   linguistica,   secondo   una  progettazione   comune   a   tutte   le   classi   in   parallelo,   si   ridurrà   la   variabilità   di  risultati  fra  le  classi.  

Capriole  verso  lo  sport

Denominazione  progetto   Capriole  verso  lo  sport  

Altre  priorità     Il   Progetto   si   propone   di   offrire,   attraverso   varie   pratiche   sportive    mirate   alle  diverse   età   degli   alunni,   un   equilibrato   sviluppo   della   personalità   dei   ragazzi,  divulgando  al  tempo  stesso  i  valori  etici  e  solidali  dello  sport.  

Situazione  su  cui  interviene   Per   la   scuola   dell’infanzia   e   primaria,   conoscenza   dello   schema   corporeo,  consolidamento   e   coordinamento   degli   schemi   motori   di   base   con   lo   sviluppo  delle  capacità  senso-­‐motorie.  Sensibilizzare   gli   studenti   della   scuola   secondaria   di   primo   grado   alla   disciplina  della   pallavolo   ,   in   quanto   a   livello   personale,   aiuta   a   sviluppare   attraverso   la  percezione   della   propria   identità   psicofisica,   sicurezza   e   fiducia   in   sè   stessi;   a  livello   interpersonale   è   in   grado   di   promuovere   comportamenti   collaborativi   di  attenzione  ai  valori  etici  riconducibili  alla  cultura  sportiva  e  al  fair  play,  di  rispetto  reciproco,  di  accettazione  degli  altri  e  di  sviluppo  delle  capacità  di  mediazione  ed  autocontrollo  e  soprattutto  di  socializzazione.  

Attività  previste   Una   didattica   operativa   di   giochi   di   movimento,   simbolici,   di   percezione,   di  esplorazione,   di   imitazione,   di   immaginazione,   piccoli   percorsi   con   o   senza  attrezzi;  Utilizzazione  di  tecniche  ed  esercizi  in  progressione  per  lo  sviluppo  dello  schema  corporeo  e  delle  capacità  percettivo-­‐motorie.  Esercitazioni  per  l’acquisizione  dei  fondamentali  della  pallavolo  

Risorse  umane  (ore)  /  area   Docente  di  educazione  fisica  e  sportiva;  collaborazione  da  parte  della  Società  CFB  Karisma   di   Laurenzana     e   ASD   ASCI   POTENZA   affiliata   alla   FIPAV   Comitato  Regionale   Basilicata   con   propri   Tecnici   Federali/Istruttori   specializzati   e   formati  che  saranno  di  supporto.  

Situazione  attesa   Avviare   gli   alunni/e   all’apprendimento   ed   alla   conoscenza   delle   principali  tecniche  sportive.  

Insieme  per  non  disperderci

Denominazione  progetto   Insieme  per  non  disperderci  

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Altre  priorità     Il   progetto   è   rivolto   sia   agli   alunni   che   ai   genitori.     Per   gli   alunni   si   prevede   la  predisposizione   di   laboratori   miranti   al   recupero   e   al   potenziamento.   Si  svilupperanno   anche   laboratori   di   cineforum,   informatica   e   drammatizzazione  aventi   la   finalità   di   formare   e   potenziare   le   competenze   degli   alunni.   La   scuola  aprirà   in   orario   pomeridiano   non   solo   per   queste   attività  ma   anche   per   creare  momenti  di  aggregazione  comune  scuola-­‐famiglia.  I   genitori   saranno   coinvolti   in   incontri/conferenze   di   sensibilizzazione   relative  all’età  evolutiva.  

Situazione  su  cui  interviene   La  carenza  nel  territorio  di  occasioni  di  aggregazione  sociale,  di  crescita  culturale  e  di  esperienza  di  comunicazione  globale;    la  dispersione  del  potenziale  cognitivo  per  quegli  alunni  che  escono  dalla  scuola  con  un  bagaglio  di   conoscenze,   in   termini  di   abilità  e   competenze,   inferiori   agli  standard  previsti;    la   relativa   difficoltà,   che   molti   alunni   incontrano,   nell'utilizzo   corretto   e  appropriato  dei  linguaggi  verbali  e  non  verbali;    la   presenza   sempre   più   numerosa   di   alunni   con   carenze   negli   apprendimenti  disciplinari;  la  presenza  di  alunni  stranieri.  

Attività  previste   Per  gli  alunni:  predisposizione  dei  seguenti  laboratori:  recupero  e  potenziamento;  drammatizzazione;  cineforum;  informatica.  Apertura  della  scuola  in  ore  pomeridiane.  Creazione  di  momenti  di  aggregazione  comune  (festività,  ecc.).  Per   i   genitori:   Incontri/conferenze   di   sensibilizzazione   sulle   problematiche  relative  all'età  evolutiva.  

Risorse  finanziarie  necessarie   Materiale  vario  per  lo  svolgimento  delle  attività.  

Risorse  umane     I  docenti  disponibili.  

Indicatori  utilizzati     Questionario  di  gradimento  e  propositivo.  

Valori  /  situazione  attesi   Pervenire   ad   una   diminuzione   del   fenomeno   del   disagio   scolastico,   e   dare   una  visione   diversa   della   scuola,   non   solo   luogo   dei   sapere,   ma   anche   luogo   di  aggregazione,  interesse  e  crescita.  

Valorizzazione  delle  lingue  comunitarie:  Progetto  e-­‐Twinning  

Denominazione  progetto   Progetto  e-­‐Twinning  

Descrizione   L’intento  principale  di  eTwinning  è  promuovere  il  gemellaggio  tra  scuole  di  paesi  europei  diversi  al   fine  di   realizzare  un  progetto  didattico  comune.    Offre  quindi  una   piattaforma   per   lo   staff     delle   scuole   di   uno   dei   paesi   partecipanti,   con   lo  scopo   di   comunicare,   collaborare,   sviluppare   progetti,   condividere   e,   in   breve,  partecipare  alla  più  entusiasmante  comunità  didattica  europea.    Dopo   la   registrazione   del   progetto,   le   due   scuole   fondatrici   -­‐   a   cui   in   seguito  possono  aggiungersene  altre   -­‐  utilizzano   la  piattaforma  online  per  collaborare  e  condividere,  utilizzando  strumenti  quali  e-­‐mail,  videoconference,  blog,  wiki,  chat.  eTwinning  contribuisce  a  formare  e  consolidare  competenze  digitali   in  quanto   il  lavoro   sulla   piattaforma   comporta   l’uso   costante   delle   nuove   tecnologie.   Il  gemellaggio  con  una  scuola  straniera  consente  inoltre  di  acquisire  la  conoscenza  di   un   altro   paese,   promuovere   la   consapevolezza   interculturale   e  migliorare   le  competenze  comunicative.  La  progettazione  eTwinning   si   attua   interamente   su  una  piattaforma  virtuale,   il  

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che  non  implica  alcuna  richiesta  di  fondi  e  sovvenzioni.    

Attività  previste   Registrazione   sul   sito   eTwinning;   esame   di   progetti;   ricerca   di   un   partner;  scambio   di   documentazione   con   coinvolgimento   degli   alunni   in   un   clima   di  cooperative  work.  

Risorse  umane     Insegnanti  di  lingua  inglese  e  francese.  

Situazione  attesa   Sviluppare  le  conoscenze  culturali  di  un  paese  membro  dell’UE,  promuovendo  la  consapevolezza  interculturale.  Migliorare  le  competenze  comunicative  in  lingua  straniera  degli  alunni.  Coinvolgere  più  insegnanti  possibili  nella  eTwinning  community.  Incrementare  l’integrazione  pedagogica  delle  TIC  nelle  lezioni  regolari.  

    ARRICCHIMENTO

DELL’OFFERTA FORMATIVA

A.S. 2017-2018

 INFANZIA   PRIMARIA   SECONDARIA  

Gioco,  esploro,  imparo  con  il  computer   Dante,  uno  di  noi  …   Fun  with  English  –  Corso  di  preparazione  

agli  esami  Cambridge  per  Young  Learners  

Progetto  esterno:  “In  viaggio  per  la  scuola”  

Conoscere  l’ambiente,  pensare  ecologicamente  

‘Do  you  eat  to  live  or  live  to  eat?’  -­‐  Science  in  English  –  CLIL  

A  spasso  nel  …tempo   Giochi  Matematici  Bocconi   Blog  di  Classe  

  Filo  diretto  con  le  radici   Giochi  Matematici  Bocconi  

  La  danza  dell’albero  di  Natale   Progetto  DELF:  certificazione  linguistica  lingua  francese  

  I  bambini  incontrano  Frate  Egidio   Piccole  Guide  sui  luoghi  del  Beato  Egidio  

  Alimentarsi:  mangiare  bene  per  vivere  meglio   Dante,  uno  di  noi  …  

  Scuola  a  domicilio   La  Storia  attraverso  le  Fonti  

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    USCITE DIDATTICHE

E VIAGGI D’ISTRUZIONE

A.S. 2017-2018

INFANZIA PRIMARIA SECONDARIA

Uscite Didattiche Gemellaggio con la scuola dell’infanzia dell’Istituto Comprensivo “Domenico Savio” - Potenza. Mese di Maggio

11 Dicembre 2017 “Dante-Inferno” Teatro Don Bosco – Potenza

11 Dicembre 2017 “Dante-Inferno” Teatro Don Bosco – Potenza

15 Dicembre 2017 “Miracolo di Natale” Teatro Don Bosco – Potenza

08 Marzo 2018 “Saint-Germain de Près” Teatro Don Bosco – Potenza

Planetario - Anzi Giornata della legalità 13 Marzo 2018 “L’ultima sigaretta” Don Bosco – Potenza

Oasi di Pantano - Pignola 16 Marzo 2018 “La ladra di libri” Teatro Don Bosco – Potenza

  Burattinando   Giornalino  Scolastico  

  Educazione  ambientale   Il  Cinema  tra  letteratura  e  arte  

  Progetto  esterno:  “Laudato  si’…il  Sole,  la  Luna  e  i  miei  compagni”   Geoscuola  

  Progetto  Ceramica   Progetto  ASP  

    Concorso  “Scrivere  il  Teatro”  

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Cioccolateria Le Delizie - Abriola Badminton 20 Marzo 2018 Sant’Arcangelo

Museo del Giocattolo – Albano di Lucania

Giochi della Gioventù 16 aprile 2018 Potenza

Laboratorio di ceramica – Calvello 21 Aprile 2018 “Robin Hood” Teatro Don Bosco – Potenza

Laboratorio del ferro - Calvello Osservatorio Anzi

Castello e Centro Storico Laurenzana

Precetto Pasquale

Manifestazioni per il Beato Egidio

Manifestazione sportiva di fine anno

Visita guidata Regione Basilicata Visita con intervista al Presidente del Consiglio Regionale - 21 novembre 2017

Azienda vinicola “Siri” – Anzi

Fungaia Triunfo – Calvello

Pasticceria La Ginestra – Anzi

Cioccolateria Le Delizie - Abriola

Caseificio Pessolani – Abriola

Mulino Di Melfi - Anzi

Forno Lisanti - Anzi

Palazzo Comunale - Anzi

Tipografia Castrignano - Anzi

Parco Grancia - Brindisi di Montagna

Planetario Osservatorio Astronomico – Anzi

Viaggio d’Istruzione

Metaponto (scavi archeologici, museo e lido)

Visita Guidata Cinema Giffoni (SA) - Marzo

Alberobello, Castellana, Parco dei dinosauri

Visita Guidata Museo dell’Immigrazione Castel Lagopesole - Marzo

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Gragnano Sorrento (visita pastificio Afeltra – visita guidata centro storico Sorrento) 18 maggio 2018

Viaggio Istruzione 23-24-25-26-27 Aprile 2018 Torino

Circuito dei Castelli Federiciani (Venosa-Melfi) Con pranzo in ristorante e guida - Maggio

Centro “Aquarius” 29-30-31 maggio e 1 giugno Policoro (MT)

   

IL NOSTRO PERSONALE SCOLASTICO   ELENCO PERSONALE ATA D.S.G.A. 1 Abbate Carmela

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 1 Viscaglia Rocca 2 Moreno Rosa Simone 3 Falotico Nadia

COLLABORATORI SCOLASTICI 1 Colasurdo Domenica 2 Imundo Rocco 3 Pecora Teresa 4 Motta Rosa 5 Nigro Anna 6 Pellettieri Giuseppe 7 Romano Maria 8 Continanza Michele 9

Direttore  dei  Servizi  Generali  e  Amministrativi                                                  

Rag.  Anna  D’Andrea  

 

Area  1:  gestione  P.O.F  

Insegnante  Giovanna  Guglielmucci  

Maestra  Anna  Maria  Laurita  

Prof.ssa  Maria  Rosaria  Ronchi  

Area  2:  rapporti  con  il  territorio/comunicazione  interna  –  esterna  

Prof.ssa  Vittoria  Buscicchio  

Prof.ssa  Giuditta  Fierro  (gestione  del  sito)  

Area  4:  Assistenza  informatica-­‐tecnologica  ai  docenti  

Maestra  Mohana  Martino  

Prof.  Angelo  Vaccaro  

 

 

 

 

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ELENCO DOCENTI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA 1 Andriuzzi Mariangela 2 Ciminelli Luigina 3 Di Melfi Angelica 4 Magaldi Giuseppina Molfese Carmen

ELENCO DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA 1 Beneventi Carmela 2 Biscaglia Rachela 3 Buchicchio Rosa 4 Buchicchio Teresa (’58) 5 Buchicchio Teresa (’56) 6 Casalaro Luigi 7 Casella Rocco 8 Colasurdo Assunta 9 Coppola Antonia 10 Coppola Carmela 11 D’Ottavio Santina 12 Dema Teresa 13 Galgano Maria Giuseppina 14 Gerardi Margherita 15 Gesualdi Pietro 16 Guerrieri Grazia 17 Latino Anna Teresa 18 Lavanga Antonella 19 Libonati Donata 20 Lorito Margherita 21 Lovece Rosa 22 Marinelli Felicia 23 Martoccia Rocchina Antonietta 24 Marulli Maria Berta 25 Motta Anna Maria 26 Pagnozza Maria Luisa 27 Picerni Maria Luisa 28 Postiglione Margherita

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29 Risoli Lucia 30 Romano Donatella Pia 31 Romano Maria Rosaria 32 Sarli Pina 33 Vitacca Giuseppe

DOCENTI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO 1 Cafarelli Rosa 2 Coluzzi Maria 3 Cuomo Annunziata 4 De Luca Antonietta 5 Donateo Donata 6 Leo Carmine 7 Locantore Maura Giusi 8 Margiotta Donata 9 Martoccia Antonietta 10 Martoccia Rocchina 11 Masini Anna Maria 12 Montagna Giuseppe 13 Occhionero Anna 14 Paladino Rosanna 15 Restaino Michele 16 Ruggieri Donato 17 Sellitti Maria Carmela 18 Setaro Gerarda 19 Sguazzo Sonia 20 Taddei Rosa Maria 21 Zito Michela

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DDDOOOCCCUUUMMMEEENNNTTTIII AAALLLLLLEEEGGGAAATTTIII

Del presente piano costituiscono parte integrante i seguenti documenti pubblicati sul sito

web dell’istituto:

•   Atto d’indirizzo del Dirigente

•   Rav e PdM

•   Organigramma

•   Regolamento di Istituto

•   Piano annuale delle attività degli Organi Collegiali

•   Piano Formazione Docenti

•   Piano Annuale Inclusione

•   Patto educativo di corresponsabilità

•   Regolamento di Sicurezza Informatica

•   Direttiva DSGA

•   Carta dei Servizi

•   Attestato “Scuola Amica della Dislessia”

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Il Collegio dei Docenti

dell’Istituto Comprensivo “V. Alfieri”

Laurenzana