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1 ISTITUTO D’ISTRUZIONE PARITARIO G. MARCONI” Istituto Tecnico Economico POF PIANO OFFERTA FORMATIVA 2018/2019 Approvato con delibera del Collegio docenti del 30/10/2018

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ISTITUTO D’ISTRUZIONE PARITARIO “G. MARCONI”

Istituto Tecnico Economico

POF

PIANO OFFERTA FORMATIVA

2018/2019

Approvato con delibera del Collegio docenti del 30/10/2018

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INDICE Che cos’è il POF

Pag

3

I progetti pag 6 L’inclusione pag. 18 La valutazione pag 19 La certificazione delle competenze pag 42 Organizzazione e struttura dell’Istituto pag 45 Funzioni strumentali pag 54

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CHE COS'È IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA (POF) ? Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) è il documento che permette di sintetizzare la proposta educativo-didattica annuale dell’istituto e integra quanto già espresso nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa 2016-2019, in particolare per la parte relativa alla progettualità formativa e didattica di Istituto. Il POF è: • elaborato da un docente - funzione strumentale - sulla base delle indicazioni fornite dal Dirigente Scolastico, dai componenti dello staff e dai referenti di progetto

• approvato dal Collegio dei Docenti

• adottato dal Consiglio d’Istituto

• si inserisce nella logica dell’autonomia didattica, organizzativa e della trasparenza secondo quanto previsto dall’articolo 3 del Regolamento dell’autonomia scolastica. A partire dal 2016 il POF assume, in seguito all’istituzione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) introdotta dalla L. 107/2015 – Buona Scuola, una connotazione differente rispetto agli anni precedenti, diventando un documento più snello e di dettaglio relativamente alle attività realizzate nell’anno scolastico di riferimento. Il POF, dopo l’adozione del Consiglio di Istituto, è pubblicato sul sito della scuola e affisso all’albo e viene consegnato agli alunni e ai genitori come allegato al Piano Triennale dell’Offerta Formativa, documento che esprime l’identità dell’Istituto scolastico e contiene le scelte in ambito educativo, didattico e finanziario per il triennio di riferimento. Tali documenti sono integrati dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) e dal Piano di Miglioramento, che individuano le scelte strategiche della scuola per potenziare e rendere il servizio offerto il più rispondente possibile alle richieste e alle esigenze del territorio e dell’utenza. LE RISORSE UMANE INTERNE ORGANICO DI DIRITTO ANNO 2018/2019

DOCENTI (Posto Comune)

DOCENTI (Lingua Straniera)

DOCENTI (Sostegno)

DOCENTI (Religione Cattolica)

SCUOLA SECONDARIA

20 3 0 1

PERSONALE ATA ANNO 2018/2019

DIRETTORE SERVIZI AMMINISTRATIVI

ASSISTENTI AMMINISTRATIVI

COLLABORATORI SCOLASTICI

ISTITUTO 0 2 1 LE RISORSE UMANE ESTERNE Istruttori di nuoto – Futura –Polisportivo Piacenza Esperti di attività motoria e sportiva – istruttori nuoto, arti marziali - CONI Esperti in ambito teatrale

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Consulente RSPP ( sicurezza) Consulente informatico

I PROGETTI Tenuto conto delle indicazioni delineate nell’ambito del PTOF e dell’offerta proposta dal territorio, i docenti dell’Istituto elaborano alcuni progetti che rappresentano, in parte, uno degli elementi caratterizzanti dell’offerta formativa, di cui costituiscono un ampliamento e innalzamento. In quanto tali, essi sono strutturati in verticale, cioè abbracciano e interessano, a vari livelli, i tre ordini di scuola. I progetti prevedono percorsi didattici che, affiancandosi alla progettazione curricolare e perseguendo le medesime finalità, offrono ulteriori possibilità di sviluppare al meglio le potenzialità degli alunni. I progetti sono finanziati da Enti Locali e dalla scuola stessa mediante il contributo dei genitori. La scuola aderisce a reti di scuole del territorio per la realizzazione di alcuni progetti. CHI ATTUA I PROGETTI? I progetti sono attuati da esperti interni, cioè docenti della scuola che mettono a disposizione le loro competenze specifiche o le loro particolari attitudini, o da esperti esterni, scelti dagli stessi docenti. CRITERI GENERALI PER L’ATTUAZIONE DEI PROGETTI I progetti sono approvati dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto. Devono contenere obiettivi,

modalità e strumenti d’attuazione e di verifica. I progetti per il recupero si attivano solo dopo aver

impiegato tutte le possibili risorse in ambito curricolare.

PROGETTI REFERENTI

GIORNALINO STUDENTESCO”LA VOCE SENZA FILI” In collaborazione con tutte le classi interessate Il progetto, nato nell’anno scolastico 2017/2018 e realizzato grazie alla collaborazione dei docenti e degli studenti dell’Istituto, prevede la realizzazione del giornalino scolastico. Questo prezioso strumento, utile per stimolare la socializzazione la collaborazione tra i vari soggetti scolastici, racconta e divulga le tante attività che si svolgono all’interno dell’Istituto.

Prof.ssa Quagliaroli

Prof.ssa Quagliaro

PROGETTO RECUPERO ALUNNI IN DIFFICOLTÀ Alunni di classe III per preparazione esame Alunni di classe I e II per recupero apprendimenti di base

Tutti i docenti

PROGETTO LA MIA VIA A CHI SI RIVOLGE: studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado CONTENUTI: Attraverso semplici esercizi:

DOCENTI: Tomeo Antonio Istruttore della A.P.D. Yama Arashi

Profssa Lofoco Istruttore Tomeo

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PROGETTO ACQUATICITA’: FINALITA’ l’acqua costituisce l’ambiente migliore per il recupero di deficit psicomotori, comportamentali e del linguaggio - mantenere degli schemi motori di base - favorire lo sviluppo dell’immagine corporea e della proprio recettività - utilizzo di un linguaggio non-verbale attraverso il metodo sensoriale - sviluppare le abilità cognitive, psicofisiche e sociali -effetti psicomotori-terapeutici: rilassamento muscolare e miglioramento della tonicità e della resistenza muscolare -favorire l’incremento del benessere e dell’autostima

Prof.ssa Fermi F

PROGETTO ALFABETIZZAZIONE

Il percorso di sostegno linguistico verrà svolto attraverso laboratori di alfabetizzazione a diversi livelli:

LIVELLO 0 - PRIMA ALFABETIZZAZIONE: si tratta di un intervento linguistico per soddisfare il bisogno primario di comunicare con insegnanti e compagni (apprendimento dell’italiano orale, necessario per esprimere bisogni e

Prof.ssa Copes

PROGETTO ACCOGLIENZA Il piano di accoglienza prevede una serie di attività che hanno lo scopo di: Favorire l’inserimento degli studenti delle prime classi Far conoscere agli studenti l’Istituto, la sua organizzazione e la sua proposta formativa Pertanto le attività sono articolate in modo da far conoscere agli studenti

Il Regolamento d’Istituto ( organi collegiali, norme di comportamento, giustificazione di assenze e ritardi ecc.)

La programmazione educativa d’Istituto

La programmazione di classe

La programmazione di ciascuna disciplina ( ruolo, contenuti, metodologie, strumenti di verifica ecc.)

L’accoglienza non si esaurisce comunque nei primi giorni di scuola, ma i bisogni individuali saranno sempre oggetto di attenzione per tutto l’anno con conseguenti eventuali interventi didattici e suggerimenti metodologici.

Tutti i docenti

PROGETTO CLASSI APERTE Il progetto coinvolge le prime classi dei vari indirizzi di studio dell’istituto e prevede l’articolazione di gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe, da diverse classi o da diversi anni di corso. Lo scopo prioritario di questo progetto è contrastare la demotivazione e l’insuccesso scolastico e migliorare l’apprendimento di ciascun alunno, senza discriminazioni. I metodi utilizzati per ottenere questi obiettivi sono:

Cooperative learning; Peer tutoring/peer education; Laboratori sul metodo di studio; Gruppi di ricerca

Tutti i docenti

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PROGETTO sul BULLISMO Il progetto, indirizzato agli studenti del biennio, si pone il fondamentale obiettivo di sensibilizzare i ragazzi su questo fenomeno, sempre più diffuso tra le nuove generazioni, per consentire loro di riconoscerne le caratteristiche e di elaborare alcune strategie per combatterlo. Il progetto prevede la distribuzione di un questionario a tutte le classi interessate e la partecipazione al percorso organizzato su questa tematica organizzato dal Teatro Gioco Vita. Tale percorso consiste nella partecipazione allo spettacolo teatrale “I bulli siamo noi”, che si svolgerà al Teatro Filodrammatici nei giorni 4 e 5dicembre, e ad un incontro di commento e rielaborazione delle tematiche presentate nello spettacolo alla presenza di uno medico psicologo esperto in materia

Prof.ssa Ferrari M Prof.ssa Ferrari N

PROGETTO “FUTURO IN SALUTE” Iniziativa dell’ASL di Piacenza per promuovere sani stili di vita e laboratori su tematiche inerenti la prevenzione e la promozione della salute

Prof.ssa Sivelli Fermi F

Progetto VOLONTARIATO L’Area Promozione Mondialità, Emergenze e Giovani della CARITAS Diocesiana per l’anno scolastico 2018/2019 propone un percorso di educazione alla mondialità per alunni delle scuole secondarie di 1 e 2 grado La proposta prevede diverse opzioni:

n classe sula cune tematiche come: migrazioni e intercultura; pregiudizi e relazioni; gestione dei conflitti e pace; salvaguardia del creato; informazione critica Consulenza e/o coprogettazione di laboratori o percorsi didattici su tematiche specifiche

Prof.ssa Fornari

Progetto Prevenzione alle dipendenze e alla salute Il progetto si propone di: - Migliorare il benessere degli alunni dal punto di vista fisico (corretti stili di vita, prevenzione

tumori), psicologico (gestione emotiva) ed etico (rispetto della figura femminile e il piacere di

donare); - Migliorare la qualità della vita degli studenti, diminuire la dispersione, aprire la scuola al

territorio, formare dei futuri adulti migliori e più sani; - Sensibilizzare gli alunni sull’importanza di tutelare la propria salute ed aiutare il prossimo in

modo concreto. Attraverso incontri con esperti esterni anche di tipo laboratoriale gli studenti potranno: 1.acquisire maggiore consapevolezza delle proprie capacità decisionali 2.acquisire la capacità di elaborare strategie personali per operare scelte adeguate ai bisogni 3. promuovere delle life skills per prevenire o ritardare i comportamenti a rischio.

Prof.ssa Sivelli

PROGETTO SUL DISAGIO GIOVANILE

Il progetto, che si pone l’obiettivo di analizzare e approfondire la conoscenza del malessere

che sempre più frequentemente riguarda l’età adolescenziale, prevede la partecipazione di

tutte le classi del biennio dell’Istituto ad un percorso su questa tematica organizzato dal

Teatro Gioco Vita. Tale percorso consiste nella partecipazione allo spettacolo teatrale “Benji”,

che si svolgerà al Teatro Gioia nei giorni 29 e 30 novembre, e ad un incontro di commento e

rielaborazione delle tematiche presentate nello spettacolo alla presenza di un medico psicologo

esperto in materia.

Prof.ssa Ferrari

PROGETTO EFFETTO CINEMA

Il percorso si propone di favorire e approfondire la conoscenza del cinema, uno dei

moderni mezzi di comunicazione che, oltre ad avere il fondamentale ruolo di narrare la

realtà e interpretare l’immaginario umano, riveste maggiore importanza nella formazione

Prof.ssa Quagliaroli

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dei più giovani. Proprio per questo si ritiene necessario fornire ai ragazzi gli strumenti che

consentano loro, attraverso un’adeguata conoscenza del linguaggio audiovisivo, di

codificare e criticare consapevolmente la moltitudine dei messaggi che quotidianamente li

raggiungono

PROGETTO LEZIONI ANTITRUFFA

Il progetto, organizzato da Federconsumatori in collaborazione con la Questura di

Piacenza, si propone di stimolare gli studenti alla consapevolezza e alla tutela dei propri

diritti. Solo una maggiore consapevolezza dei propri diritti e delle proprie motivazioni

(oltre che di quelle dei truffatori), infatti, consente alle nuove generazioni di riconoscere ed

evitare le trappole dei maghi del raggiro e della truffa. Gli argomenti trattati nel corso degli

incontri, che prevedono la partecipazione degli esperti della Questura di Piacenza e del

consulente legale di Federconsumatori, saranno:

Reato di TRUFFA;

Truffa ONLINE;

I SOCIAL NETWORK come miniera di informazioni per i truffatori;

La QUERELA;

RICETTAZIONE: INGIURIA e DIFFAMAZIONE.

Al termine degli incontri, che si svolgeranno nei mesi da gennaio e giugno 2019, verrà

distribuito ai partecipanti l’opuscolo “Occhio ai truffatori”, utile strumento di divulgazione

per fornire strumenti di conoscenza e difesa.

Prof.ssa Monti

PROGETTO ZUCCHETTI

Questo progetto nasce dalla volontà di mostrare agli launni l'utilizzo di un software che

agevola la tenuta della contabilità nelle aziende.

Gli scopi sono molteplici:

gli studenti hanno modo di mettere I napratica l'insegnamneto dell'economia aziendale; si

creerà un'azienda e si procederà alla registrazione dei docuemtni contabili con il metodo

dell partita doppia

Prof.ssa Monti Prof. Montani Prof.ssa Ferrari

PROGETTO IL BESTIARIO DANTESCO

Le immagini animali di alcuni canti dell'infermo dantesco saranno oggetto di un raffronto

tra interpretazione simbolica medievale e letteratura moderna.

Tale tematica offrirà lo spunto per approfondire anche in termini più filosofici il tema del

conflitto libertà - cattività

Prof Granetti

PROGETTO ANPAL

Il progetto, destinato agli allievi del terzo e del quarto anno dell’Istituto, si pone l’obiettivo

di preparare gli studenti al percorso di Alternanza Scuola Lavoro, approfondendo le

aspettative e gli interessi in materia. Il fine ultimo è quello di fornire tutti gli strumenti

necessari per affrontare il percorso con autonomia e responsabilità.

Gli incontri, che si svolgeranno tra settembre e novembre e saranno gestiti dalla referente

per l’Istituto dell’Alternanza Scuola-Lavoro, prevedono i seguenti contenuti:

Analisi degli interessi personali e della consapevolezza iniziale degli studenti sul

percorso di Alternanza Scuola-Lavoro (attraverso la compilazione di un test

specifico, predisposto dall’ANPAL);

Riflessione sulle motivazioni iniziali e sulle opinioni finali dei ragazzi attraverso la

visione e il commento di due brevi filmati contenenti interviste a studenti esterni

coetanei prima e dopo lo svolgimento del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro;

Riflessione sui diritti e sul tenore di comportamentorichiesto durante lo svolgimento del

percorso di Alternanza Scuola Lavoro attraverso l’esame della Carta dei diritti e dei doveri

dello studente.

Prof.ssa Follini

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PROGETTO

“IL LAVORO CHE SPETTACOLO”

Il teatro Gioco Vita di Piacenza offre agli studenti la possibilità di fare un’esperienza

lavorativa all’interni dei propri spazi entrando in contatto con il complesso e affascinante

mondo della prosa attraverso gli strumenti offerti dall’iniziativa alternanza scuola-lavoro.

Alternanza scuola-lavoro 2017-18 – progetto

Quando la passione per il teatro è lavoro dietro le quinte, e quando il lavoro è passione per

il teatro.

Ecco due buone ragioni per dare ai giovani l’opportunità di conoscere ed aprire ai loro

occhi una futura e possibile realizzazione professionale.

Il teatro e il mondo dello spettacolo in genere offrono occasioni di lavoro qualificato che

sono in larga parte sconosciute e che invece andrebbero valutate e qualificate. Il progetto

non ha solo la valenza di esperienza lavorativa ma anche di stimolo e avvicinamento

culturale alle fruizioni degli spettacoli teatrali. Il programma prevede una serie di attività

che mirano a fare acquisire agli allievi le conoscenze relative al lavoro di organizzazione ed

esecuzione di uno spettacolo, a far loro comprendere quella complessità di lavoro celata

allo spettatore, a far proprie le regole e la rigida tempistica che strutturano uno spettacolo e,

infine, a come relazionarsi con il personale tecnico e artistico. L’esperienza li coinvolgerà

nella realizzazione di uno spettacolo teatrale, di cui saranno protagonisti.

Prof.ssa Ferrari N

AREA DEL SUCCESSO SCOLASTICO

L’obiettivo primario del successo scolastico è perseguito dall’Istituto attraverso l’organizzazione di

attività di supporto e di recupero, per mezzo di progetti di varia natura finalizzati all’acquisizione e al

rinforzo di competenze trasversali e iniziative volte alla valorizzazione dello studente.

Per la progettazione e la realizzazione di queste attività l’Istituto si serve di diverse figure definite

responsabili di progetto, che in alcuni casi possono anche avere il compito di coordinare l’azione di più

docenti per iniziative accomunate dalla medesima finalità (ad esempio il settore del recupero delle

insufficienze nelle diverse discipline scolastiche).

Attività Descrizione Destinatari

Sportello

pomeridiano di

consulenza

didattica

Servizio di aiuto

immediato,

organizzato

secondo un orario

pomeridiano

definito, attivato

per piccoli gruppi

su richiesta degli

alunni, in cui i

docenti

forniscono

Tutte le

classi

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interventi di tipo

disciplinare o

trasversale

(metodologico).

Riallineamento

Attività di

recupero di

abilità di base

essenziali in

alcune discipline.

Sono percorsi

finalizzati

principalmente a

consentire un

proficuo

svolgimento

dell’attività

didattica

curricolare

andando a

colmare gravi

lacune pregresse.

Tutte le

classi

Accoglienza e

sostegno

linguistico degli

alunni di

origine

straniera

Per le esigenze

specifiche legate

all’accoglienza

ed al successo

scolastico degli

alunni stranieri, si

realizzano, tanto

in ambito

curricolare

quanto in quello

extra-curricolare,

interventi di

alfabetizzazione,

con iniziale

adattamento dei

programmi

scolastici, in

modo da

consentire agli

alunni di

giungere a livelli

di conoscenze,

abilità e

competenze

compatibili con

quelli richiesti

nella classe di appartenenza.

Tutte le

classi

Il progetto

prevede attività

di supporto ai

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Potenziamento

del supporto

didattico per

alunni BES e

DSA

docenti e ai

Consigli di

Classe per

predisporre, in

presenza di

specifica

documentazione

medica, Piani di

lavoro

personalizzati

(PDP) elaborati

in accordo con gli

studenti

interessati, le

famiglie e, se

necessario, i

medici che hanno

rilasciato

certificazione

DSA.

Obiettivi:

- Identificare nel

primo biennio i

soggetti a rischio

abbandono e

attivare corsi di

recupero delle

competenze di

base e del metodo

di studio.

- Monitorare nel

CDC le attività di

inclusione,

differenziazione e

recupero come

prassi condivisa.

- Formare i

docenti sulle

problematiche dei

DSA e BES, sulla

didattica

inclusiva e sulle

strategie per il

recupero delle

“fasce deboli”.

- Elaborare un

protocollo per

l’accoglienza e l’integrazione.

Tutte le classi

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Scuola aperta

nel pomeriggio

Facilitazione di

tutoraggio o

apprendimento

peer to peer per

far riscoprire la

scuola come

luogo d'incontro e collaborazione.

Tutte le

classi

AREA DELL'ORIENTAMENTO

L’orientamento, in ingresso, in itinere e in uscita, è una delle funzioni chiave dell’Istituto e viene

promosso attraverso una pluralità di interventi curricolari ed extracurricolari. L’orientamento in ingresso

e in uscita è coordinato da una specifica Funzione Strumentale. Per l’orientamento in itinere sono

attivate specifiche azioni da diversi responsabili di progetto.

Attività Descrizione Destinatari

Orientare alla scelta della

scuola superiore e al

percorso formativo

L’accoglienza di ragazzi, genitori

e i docenti, in forme diverse, al

fine di far conoscere l’Istituto

Marconi anche nella sua concretezza e nelle sue strutture.

Alunni dell’ultimo anno della

scuola media e alunni classi 2^

dell’istituto

Orientamento in uscita

1. Partecipazione a Convegni e

Mostre sui temi

dell’orientamento;

2. visite guidate ai settori della

produzione locale;

3. incontri-dibattito con

esponenti del mondo delle

professioni;

4. sportello orientamento;

5. collaborazione coi servizi di

orientamento delle università e

degli Enti locali.

Classi 4^ e 5^

Il progetto si propone di

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Prevenzione della

dispersione scolastica

• Creare una struttura che

sistematicamente monitorizzi gli

alunni in difficoltà, esaminando e

intervenendo adeguatamente per

prevenire e contrastare la

dispersione scolastica e, quando è

inevitabile, aiutare gli alunni ad

affrontare al meglio il loro

futuro, indirizzandoli verso altre

scuole o attività adeguate alle

loro caratteristiche e ai loro

interessi.

• Identificare nel primo biennio i

soggetti a rischio abbandono e

attivare corsi di recupero delle

competenze di base e del metodo

di studio.

• Migliorare i rapporti tra scuola

e famiglie degli alunni.

• Rendere gli studenti

maggiormente consapevoli delle

loro scelte.

• Promuovere una cultura della

prevenzione del disagio scolastico.

Tutte le classi

INCLUSIONE

L’ Istituto Marconi è impegnato a valorizzare ogni individuo nella comunità educante per realizzare una

cultura dell’inclusione attraverso la costruzione di una didattica sempre attenta ai bisogni di ciascuno. È

prevista nella Scuola una Funzione Strumentale con il principale scopo di coordinare aree operative

relative a Sostegno, DSA e “altri BES”, per cui è stato individuato un apposito referente e viene

elaborato annualmente il P.A.I.

Il referente è disponibile ad incontri informativi con le famiglie in orario scolastico, previo

appuntamento telefonico o tramite email.

Area Sostegno

È prevista l’istituzione di un coordinamento generale delle attività di sostegno che permetta agli studenti

diversamente abili una migliore integrazione nella realtà scolastica e all’Istituto, “pur nel rispetto delle

variabili connesse con l’individualità di ciascun caso”, di “stabilire un iter metodologico didattico

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comune da seguire” al fine di “cogliere e valorizzare i processi di crescita personale degli alunni H,

andando oltre i limiti e le difficoltà di ciascuno, favorendo lo sviluppo delle loro potenzialità”.

Area DSA

L’area persegue l’obiettivo di regolare lo stile di insegnamento con lo stile di apprendimento dello

studente con “DSA - Disturbo Specifico di Apprendimento”, affinché lo stesso raggiunga il suo successo

formativo. È prevista la realizzazione delle seguenti attività propedeutiche:

- Attività di informazione e supporto operativo dei docenti e dei genitori per favorire l’aumento del

grado di inclusività degli studenti con DSA nell’Istituto, in collaborazione con la Funzione Strumentale

BES e con i docenti referenti di altri specifici progetti inerenti l’area di riferimento;

- Attività di rilevazione dei “predittori” DSA ad opera di ogni docente e attraverso la compilazione di

schede operative per effettuare uno screening dei casi sospetti in autonomia e conseguente segnalazione

del “caso” ad una figura di riferimento appositamente predisposta (coordinatore di classe, referente DSA

o psicologo);

- Creazione di uno sportello DSA in modalità “helpwindow” (non per gli alunni) dove si

avvicenderanno, a turno, un docente esperto DSA/BES/Sostegno, un genitore di ragazzo con DSA e una

figura competente (psicologo o sociologo già attivi all’interno dell’istituto);

- Attività di supporto a Coordinatori di classe e genitori nel seguire lo studente con DSA per tutto l’arco

dell’anno scolastico;

- Monitoraggio della presa in carico globale.

Area “altri BES”

L’area persegue l’obiettivo di organizzare e coordinare a livello generale le dinamiche relative agli “altri

BES”, al fine di favorire l'aumento del grado di inclusività dell'Istituto in collaborazione con la F.S. BES

e con i docenti referenti di altri specifici progetti inerenti l'area. È prevista la realizzazione delle seguenti

attività propedeutiche:

- Realizzazione di una “mappa” orientativa da distribuire ai coordinatori di classe, contenente la

normativa di riferimento, linee guida alla rilevazione di studenti ascrivibili al gruppo “altri BES”, ed un

primo materiale di riferimento (schede, griglie di osservazione, semplici questionari)

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- Coordinamento della fase di individuazione degli studenti, promossa dai coordinatori di classe ma

attuata anche dai singoli docenti e/o operatori scolastici tramite l'utilizzo del materiale sopra suggerito,

con:

a) raccolta delle indicazioni ed avvio della procedura di segnalazione del caso, anche a seguito di

specifici interventi e/o richieste della famiglia dello studente;

b) esame di tutta la documentazione raccolta;

c) colloquio con l'alunno;

d) convocazione della famiglia.

- Condivisione con il coordinatore e/o i rispettivi CdC di ogni singola situazione emersa; redazione

dell’eventuale PDP; assistenza alla famiglia durante il percorso attivato dal CdC

- Organizzazione di sportelli/laboratori didattici di supporto all'attività e alle scelte didattiche operate dal

CdC, affidati ai docenti interni all'Istituto e progettati sulla base del bisogno emerso

- Monitoraggio della presa in carico globale.

VERIFICA E VALUTAZIONE

La verifica e la valutazione sono parti essenziali dell’attività didattica ed educativa finalizzata al

successo formativo dello studente. Le verifiche, intese come “misurazione” dell’apprendimento,sono

articolate in due fasi strettamente correlate tra loro:

- verifica formativa, che si svolge contestualmente al processo di insegnamento-apprendimento, con lo

scopo di acquisire informazioni su come lo studente apprende ed eventualmente adattare il percorso

formative;

- verifica sommativa, con la quale si accerta se e a quale livello le conoscenze, le competenze e le

capacità che caratterizzano il curricolo, o parte del curricolo, siano state acquisite.

Il consiglio di classe, in sede di programmazione, definisce il numero e le tipologie di prove da

sottoporre agli studenti per ciascun periodo in cui è suddiviso l’a.s..

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Dette prove possono consistere in:

interrogazioni orali

test

temi

questionari

esercizi

problemi

saggi brevi

In previsione dell’Esame di Stato vengono programmate inoltre, a livello d’Istituto, simulazioni delle

due prove scritte e del colloquio.

La valutazione è intesa come espressione di un “giudizio” (sia specifico sia complessivo) sulle

conoscenze, abilità e competenze acquisite dallo studente nelle diverse aree di apprendimento e nelle

singole discipline, anche come apprezzamento del processo formativo dell’allievo.

Per le prove i docenti predispongono apposite griglie, riferendosi alle indicazioni nazionali atte a

rilevare le conoscenze acquisite dai candidati e le competenze nell’impiego dei contenuti disciplinari.

(D.lgs 13 aprile 2017n. 62 commi 5 e 6).

Le prove di verifica si fondano sull’accertamento degli obiettivi e dei risultati di apprendimento declinati

in termini di competenze, conoscenze e abilità.

VOTO 4 (insufficienza grave)

CONOSCENZA Molto lacunosa

COMPRENSIONE Notevoli difficoltà nel riconoscere la natura

degli elementi

APPLICAZIONE Non applica le conoscenze in situazioni nuove

ANALISI Nessuna

SINTESI E RIELABORAZIONE Nessuna

VALUTAZIONE Nessuna

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METODO DI STUDIO Disorganizzato ed inefficace

VOTO 5 (insufficienza lieve)

CONOSCENZA Frammentaria e superficiale

COMPRENSIONE Riconosce parzialmente la natura degli

elementi

APPLICAZIONE Qualche errore lieve conoscenze in compiti

semplici

ANALISI Parziale

SINTESI E RIELABORAZIONE Parziale ed imprevista

VALUTAZIONE Parziale, anche se sollecitata

METODO DI STUDIO Solo in parte è organizzato

VOTO 6 (sufficienza)

CONOSCENZA Essenziale e raramente approfondita

COMPRENSIONE Riconosce la natura degli elementi, ne coglie a

volte i nessi

APPLICAZIONE Corretta, in compiti semplici

ANALISI A volte completa, ma non approfondita

SINTESI E RIELABORAZIONE Solo se guidato

VALUTAZIONE Solo se sollecitato

METODO DI STUDIO Solo in parte è organizzato

VOTO 7 (discreto)

CONOSCENZA Completa e abbastanza approfondita

COMPRENSIONE Riconosce la natura degli elementi e coglie i

nessi essenziali

APPLICAZIONE Sostanzialmente corretta, anche in compiti più

articolati

ANALISI Completa e approfondita, ma con aiuto

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17

SINTESI E RIELABORAZIONE Discreta autonomia di sintesi

VALUTAZIONE Autonoma ma non approfondita

METODO DI STUDIO Organizzato

VOTO 8 (buono)

CONOSCENZA Sostanzialmente completa, coordinata, ampia

COMPRENSIONE Riconosce la natura degli elementi e ne coglie i

nessi

APPLICAZIONE Applica correttamente le conoscenze acquisite

in compiti nuovi e variamente complessi

ANALISI Sa cogliere gli elementi di un insieme

relazionandoli

SINTESI E RIELABORAZIONE Sa organizzare le conoscenze acquisite

VALUTAZIONE Autonoma e completa

METODO DI STUDIO Puntuale ed efficace

VOTO 9 - 10 (ottimo/eccellente)

CONOSCENZA Completa, coordinata, ampia

COMPRENSIONE Riconosce l'esatta natura degli elementi e ne

coglie prontamente i nessi

APPLICAZIONE Applica correttamente le conoscenze acquisite

in compiti nuovi e molto complessi

ANALISI Sa cogliere con assoluta padronanza gli

elementi e gli insiemi relazionandoli

SINTESI E RIELABORAZIONE Sa organizzare le conoscenze acquisite in

modo autonomo

VALUTAZIONE

E' capace di valutazioni complete ed

approfondite

METODO DI STUDIO Puntuale, efficiente e propositivo

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GRIGLIA ATTRIBUZIONE VOTO

COMPORTAMENTO

INDICATORI VOTO

Interesse e partecipazione attiva alle lezioni

Regolare e serio svolgimento delle consegne

scolastiche

Rispetto degli altri e delle norme scolastiche

Frequenza costante e assidua

Scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto

Ottima socializzazione

Livello avanzato competenze ASL (solo classi

triennio)

10 (dieci)

Discreta partecipazione alle lezioni

Costante adempimenti dei doveri scolastici

Equilibrio nei rapporti con gli altri

Rispetto del regolamento d’Istituto

Frequenza costante

Ruolo positivo e collaborazione con il gruppo

classe

Livello intermedio competenze ASL (solo

classi triennio)

9 (nove)

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Attenzione e partecipazione discontinua alle

attività scolastiche

Svolgimento non sempre preciso dei compiti

assegnati

Osservazione non regolare delle norme

scolastiche

Disturbo del regolare svolgimento delle lezioni

Partecipazione poco collaborativa al

funzionamento del gruppo classe

Livello base competenze ASL (solo classi

triennio)

8 (otto)

Quattro note

Disinteresse per varie discipline

Saltuario svolgimento dei doveri scolastici

Rapporti problematici con gli altri

Frequente disturbo delle attività di lezione

opportunamente rilevata

Funzione negativa all’interno del gruppo classe

Episodi di mancato rispetto del regolamento

d’istituto

Frequenza saltuaria, ritardi, assenze non

giustificate e uscite anticipate troppo frequenti

se non adeguatamente giustificate.

7 (sette)

Sei note

Completo disinteresse per le attività didattiche

Comportamento scorretto nei rapporti con

insegnanti, compagni e personale ATA

Assiduo disturbo alle lezioni e mancato rispetto

del regolamento dell'Istituto

Funzione negativa nel gruppo classe

Assenze frequenti e non giustificate

6 (sei)

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Sette note anche senza sospensione

Sospensione dalle lezioni

5 (cinque)

Per l’attribuzione del voto di condotta è richiesta la ricorrenza della maggior parte degli indicatori di

riferimento.

Nell’ipotesi di sospensione dalle lezioni va in ogni caso assegnato il 5, salvo che l’allievo, in base alla

valutazione del Consiglio, abbia manifestato evidenti progressi nel proprio percorso educativo e

formativo

PARAMETRI VALUTATIVI

Si individuano i seguenti parametri valutativi:

Acquisizione di un livello minimo di conoscenze;

Capacità di individuare concetti essenziali e di organizzarli in modo logico;

Capacità di esposizione orale e di produzione scritta pertinente, corretta, chiara.

Inoltre ogni Consiglio di Classe, nel corso dello scrutinio di fine anno, nel valutare la promozione o la

non promozione alla classe successive, fa riferimento ad altri criteri, tra cui:

Impegno costante nello studio e nell’esecuzione dei compiti assegnati;

Comportamento corretto e responsabile, rispetto delle norme della collettività;

Progresso rispetto alla situazione di partenza;

Esito dei corsi integrativi dell'attività di tutoring/recupero;

Eventuali crediti formativi;

Eventuali condizionamenti extra-scolastici dell’apprendimento.

Partendo dai voti-misurazione delle singole prove e tenendo conto della pluralità dei fattori fissati dal

Consiglio di Classe, ogni docente formula la proposta di voto che in sede di scrutinio sarà fatta propria o

modificata dal consiglio stesso.

L'attribuzione del credito nel triennio avverrà secondo i criteri annualmente fissati dal Collegio Docenti

che saranno pertinenti agli indirizzi generali e specifici del corso di studi, agli obiettivi di sviluppo della

persona e di promozione della cittadinanza degli studenti.

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LA VALUTAZIONE NAZIONALE DEGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI

– INVALSI

Con l’art. 5 della legge 176/07 il legislatore ha stabilito che “a decorrere dall'anno scolastico 2007-2008

il Ministro della pubblica istruzione fissa, con direttiva annuale, gli obiettivi della valutazione esterna

condotta dal Servizio nazionale di valutazione in relazione al sistema scolastico e ai livelli di

apprendimento degli studenti, per effettuare verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e

abilità degli studenti, di norma, alla classe seconda e quinta della scuola primaria, alla terza classe della

scuola secondaria di primo grado e alla seconda e quinta classe del secondo ciclo, nonché altre

rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole”.

Con la Direttiva n.74 del 15.09.2008 il Ministro ha stabilito che a regime tutte le classi indicate nella

legge saranno sottoposte a rilevazione annuale degli apprendimenti.

Ogni scuola partecipa con tutti gli studenti delle classi oggetto di rilevazione (rilevazione censuaria sia a

livello scuola sia a livello di studente).

L’organizzazione e la gestione della complessa attività di rilevazione e di valutazione degli

apprendimenti degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado su tutto il territorio nazionale è a cura

dell’INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione).

Esso individua le discipline interessate all’attività di rilevazione, la natura delle prove e il loro

contenuto.

Per le istituzioni di II grado sono coinvolte tutte le seconde classi che affrontano in due giorni diversi

una prova scritta comune di Italiano ed una di Matematica. Per l’Italiano, si tratta di una prova

finalizzata ad accertare la capacità di comprensione del testo e le conoscenze di base della struttura della

Lingua Italiana, per la Matematica, invece, la prova verifica le conoscenze e le abilità nei sottoambiti

disciplinari dei Numeri, Spazio e Figure, Dati e Previsioni, Relazioni e Funzioni.

Dall’anno scolastico 2018/19 la Scuola Secondaria di secondo grado vedrà inoltre entrare in vigore le

nuove disposizioni del decreto legislativo approvato il 7 aprile 2017, insieme agli altri attuativi della

Legge 170/2015. Gli studenti del quinto anno sostengono la prova Invalsi nel corso dell’anno scolastico

e non in sede d’esame. La prova costituisce requisito di ammissione all’esame ma non influisce sul

punteggio finale. La prova, che sarà computer-based, verte sulle discipline di Italiano, Matematica e

Inglese. L’introduzione dell’inglese tra le materie valutate si propone la finalità di certificare, in

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convenzione con enti certificatori accreditati, le abilità di comprensione e uso della lingua inglese, in

linea con il Quadro Comune Europeo di Riferimento per la conoscenza delle lingue.

ESAMI DI STATO

Secondo la normativa vigente gli studenti, alla fine dei Corsi, sostengono l'Esame di Stato per il

conseguimento del Diploma. Il Consiglio di classe, nello scrutinio finale di ciascuno degli ultimi tre anni

di corso, attribuisce ad ogni alunno che ne sia meritevole, il credito scolastico, che esprime la

valutazione del grado di preparazione complessiva raggiunta dall'allievo, con riguardo al profitto,

all'assiduità della frequenza scolastica, all'interesse, all'impegno, alla partecipazione al dialogo

educativo, alle attività complementari ed integrative. Il Consiglio di classe attribuisce altresì un credito

formativo in caso di qualificate esperienze dell'allievo debitamente documentate, dalle quali derivino

competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l'Esame di Stato.

L’Esame di Stato comprende due prove scritte e un colloquio orale. La Prima Prova (scritto di Italiano)

è tesa ad accertare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistico-espressivi

e logico-argomentativi, oltre alla capacità di riflessione critica del candidato. I maturandi dovranno

produrre un elaborato scegliendolo tra 7 tracce riferite a tre tipologie di prove in ambito artistico,

letterario, filosofico ,scientifico ,storico ,sociale ,economico e tecnologico. Le tre tipologie di

prove saranno : tipologia A (analisi del testo ); tipologia B( analisi e produzione di un testo

argomentativo), tipologia C (riflessione critica di carattere espositivo ed argomentativo su

tematiche di attualità. La Seconda prova verte sulla materia di indirizzo della scuola.

Per la valutazione saranno previste griglie nazionali inviate dal MIUR.

Il colloquio accerterà il conseguimento delle competenze raggiunte, la capacità argomentativa e critica,

l’esposizione delle attività svolte in alternanza scuola-lavoro. Quest’ultima prova darà quindi rilevanza

all’esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro, che diventerà un requisito necessario per accedere

all’Esame di Stato. Inoltre, per essere ammessi, bisognerà aver frequentato almeno tre quarti

dell’anno e avere la sufficienza in ciascuna disciplina compreso il comportamento. Il cdc

potrà deliberare l’ammissione anche con una insufficienza purchè ne venga motivata la

decisione

La Commissione giudicatrice è costituita al massimo da sei componenti, di cui tre interni e tre esterni, ai

quali si aggiunge un Presidente esterno. Per ogni singola classe si costituisce una Commissione. I

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membri esterni ed il Presidente possono essere comuni a due Commissioni. Ad ogni Commissione sono

assegnati non più di trentacinque candidati. Ciascuna Commissione di istituto legalmente riconosciuto è

abbinata ad una Commissione di istituto statale o paritario.

Cambia la ripartizione dei punti attribuiti a ciascuna prova e ai crediti scolastici. In particolar modo si

darà più spazio alla formazione quinquennale degli studenti, in quanto i crediti maturati durante gli anni

delle superiori, saliranno da un massimo di 25 ad un massimo di 40 punti. Il voto finale sarà espresso in

centesimi e sarà così ripartito:

Prima Prova d’Esame: massimo 20 punti

Seconda Prova d’Esame: massimo 20 punti

Colloquio orale: massimo 20 punti

Crediti scolastici: massimo 40 punti

I punteggi relativi ai crediti scolastici per gli alunni delle ultime classi sono calcolati secondo la seguente

tabella:

Media dei Voti Credito scolastico

(punti)

Credito scolastico

(punti)

Credito scolastico

(punti)

III anno IV anno V anno

M<6 - - 7-8

M=6 7-8 8-9 9-10

6 < M ≤ 7 8-9 9-10 10-11

7 < M ≤ 8 9-10 10-11 11-12

8 < M ≤ 9 10-11 11-12 13-14

9 < M ≤ 10 11-12 12-13 14-15

I crediti scolastici dunque cresceranno in maniera proporzionale all'anno frequentato: 12 per il terzo

anno, 13 per il quarto e 15 per il quinto.

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LA PROGETTAZIONE DIDATTICA PER COMPETENZE

La Riforma della Scuola Secondaria Superiore pone a fondamento della progettazione didattica la

promozione di un insieme di competenze descritte nel profilo educativo, culturale e professionale

(PECUP).

Nel biennio iniziale vengono assunte, per la parte comune, le competenze incluse nell’impianto

formativo riferibile all’obbligo di istruzione.

La normativa relativa all’obbligo d’istruzione elenca otto competenze chiave per la cittadinanza e

quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale) a cui le

scuole devono fare riferimento nell’impostare l’attività formativa dl primo biennio del secondo ciclo.

In ambito europeo è stata assegnata un’interpretazione comune del concetto di competenza che è stata

intesa come la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o

metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; esse sono

descritte in termini di responsabilità e autonomia.

Viene pertanto superato il metodo tradizionale di valutazione degli apprendimenti, poiché si passa

dall’accertamento di ciò che conosce e sa applicare lo studente, alla verifica della capacità e della

consapevolezza dell’allievo di utilizzare le conoscenze e gli strumenti di cui dispone per applicarli in

contesti non predeterminati.

La centralità dell’acquisizione delle competenze nel nuovo impianto didattico-educativo si fonda

principalmente:

- sulla predominanza nella società moderna del lavoro a prevalente carattere immateriale, che richiede la

capacità di applicare nei sistemi produttivi risorse cognitive ed informative in continua evoluzione.

In questo contesto, così complesso, la competenza personale supera e rende flessibile l’abilità

professionale:

- sullo sviluppo del lavoro che richiede forme complesse di cooperazione, che richiedono all’individuo

non solo abilità, ma anche un comportamento sociale maturo, un’abitudine a lavorare insieme, uno

spirito di intraprendenza e di creatività, che sono componenti della competenza individuale.

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La scuola diventa, quindi, l’agenzia formativa per eccellenza ed assume un carattere strategico in

quanto, oltre a trasmettere conoscenze e generare delle abilità, si impegna a far acquisire ed accrescere le

competenze - trasversali e disciplinari - intese come capacità dello studente di ricercare e creare,

autonomamente e consapevolmente, nuove conoscenze e nuove abilità sociali e professionali.

LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

Con la Riforma della Scuola Secondaria Superiore assume un ruolo centrale la valutazione delle

competenze. E’ una procedura complessa, poiché non si limita ad accertare le sole conoscenze o le

abilità acquisite, ma riveste l’intero processo di apprendimento dello studente. Una competenza, infatti,

si considera raggiunta e quindi valutabile, secondo i vari livelli predefiniti, quando uno studente è in

grado di affrontare un compito e/o realizzare un prodotto a lui assegnato, utilizzando le sue risorse

personali e quelle, se disponibili, esterne, utili o necessarie, in maniera non ripetitiva o banale.

Nell’Istituto Marconi la valutazione delle competenze è stata avviata, come richiesto dalla normativa

vigente, per le prime classi.

Essa si realizza con l’utilizzo di griglie di correzione delle prove scritte e di valutazione dei colloqui, che

contengono gli indicatori ed i descrittori che i Docenti hanno condiviso all’inizio dell’a.s. ed hanno

successivamente esplicitato e fatte proprie, nella programmazione didattico-educativa.

I principi fondamentali su cui è improntata la valutazione delle competenze, come condivisa dal

Collegio dei Docenti dell’Istituto Marconi, riguardano:

1. i risultati ottenuti nello svolgimento di un compito e/o la realizzazione del prodotto;

2. il percorso, gli strumenti e le strategie che lo studente ha adottato per conseguire tali

risultati;

3. la riflessione dello studente sul processo seguito e sui risultati raggiunti rispetto al lavoro

assegnato.

La Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare

La competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare consiste nella capacità di riflettere

su sé stessi, di gestire efficacemente il tempo e le informazioni, di lavorare con gli altri in maniera

costruttiva, di mantenersi resilienti e di gestire il proprio apprendimento e la propria carriera. Comprende

la capacità di far fronte all’incertezza e alla complessità, di imparare a imparare, di favorire il proprio

benessere fisico ed emotivo, di mantenere la salute fisica e mentale, nonché di essere in grado di

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condurre una vita attenta alla salute e orientata al futuro, di empatizzare e di gestire il conflitto in un

contesto favorevole e inclusivo.

Conoscenze, abilità e atteggiamenti essenziali legati a tale competenza Per il successo delle relazioni

interpersonali e della partecipazione alla società è essenziale comprendere i codici di comportamento e

le norme di comunicazione generalmente accettati in ambienti e società diversi. La competenza

personale, sociale e la capacità di imparare a imparare richiede inoltre la conoscenza degli elementi che

compongono una mente, un corpo e uno stile di vita salutari. Presuppone la conoscenza delle proprie

strategie di apprendimento preferite, delle proprie necessità di sviluppo delle competenze e di diversi

modi per sviluppare le competenze e per cercare le occasioni di istruzione, formazione e carriera, o per

individuare le forme di orientamento e sostegno disponibili. Vi rientrano la capacità di individuare le

proprie capacità, di concentrarsi, di gestire la complessità, di riflettere criticamente e di prendere

decisioni. Ne fa parte la capacità di imparare e di lavorare sia in modalità collaborativa sia in maniera

autonoma, di organizzare il proprio apprendimento e di perseverare, di saperlo valutare e condividere, di

cercare sostegno quando opportuno e di gestire in modo efficace la propria carriera e le proprie

interazioni sociali. Le persone dovrebbero essere resilienti e capaci di gestire l’incertezza e lo stress.

Dovrebbero saper comunicare costruttivamente in ambienti diversi, collaborare nel lavoro in gruppo e

negoziare. Ciò comprende: manifestare tolleranza, esprimere e comprendere punti di vista diversi, oltre

alla capacità di creare fiducia e provare empatia.

Tale competenza si basa su un atteggiamento positivo verso il proprio benessere personale, sociale e

fisico e verso l’apprendimento per tutta la vita. Si basa su un atteggiamento improntato a collaborazione,

assertività e integrità, che comprende il rispetto della diversità degli altri e delle loro esigenze, e la

disponibilità sia a superare i pregiudizi, sia a raggiungere compromessi. Le persone dovrebbero essere in

grado di individuare e fissare obiettivi, di automotivarsi e di sviluppare resilienza e fiducia per

perseguire e conseguire l’obiettivo di apprendere lungo tutto il corso della loro vita. Un atteggiamento

improntato ad affrontare i problemi per risolverli è utile sia per il processo di apprendimento sia per la

capacità di gestire gli ostacoli e i cambiamenti. Comprende il desiderio di applicare quanto si è appreso

in precedenza e le proprie esperienze di vita nonché la curiosità di cercare nuove opportunità di

apprendimento e sviluppo nei diversi contesti della vita.

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Competenza in materia di cittadinanza

La competenza in materia di cittadinanza si riferisce alla capacità di agire da cittadini responsabili e di

partecipare pienamente alla vita civica e sociale, in base alla comprensione delle strutture e dei concetti

sociali, economici, giuridici e politici oltre che dell’evoluzione a livello globale e della sostenibilità.

Conoscenze, abilità e atteggiamenti essenziali legati a tale competenza La competenza in materia di

cittadinanza si fonda sulla conoscenza dei concetti e dei fenomeni di base riguardanti gli individui, i

gruppi, le organizzazioni lavorative, la società, l’economia e la cultura. Essa presuppone la

comprensione dei valori comuni dell’Europa, espressi nell’articolo 2 del trattato sull’Unione europea e

nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Comprende la conoscenza delle vicende

contemporanee nonché l’interpretazione critica dei principali eventi della storia nazionale, europea e

mondiale. Abbraccia inoltre la conoscenza degli obiettivi, dei valori e delle politiche dei movimenti

sociali e politici oltre che dei sistemi sostenibili, in particolare dei cambiamenti climatici e demografici a

livello globale e delle relative cause. È essenziale la conoscenza dell’integrazione europea, unitamente

alla consapevolezza della diversità e delle identità culturali in Europa e nel mondo. Vi rientra la

comprensione delle dimensioni multiculturali e socioeconomiche delle società europee e del modo in cui

l’identità culturale nazionale contribuisce all’identità europee.

Per la competenza in materia di cittadinanza è indispensabile la capacità di impegnarsi efficacemente

con gli altri per conseguire un interesse comune o pubblico, come lo sviluppo sostenibile della società.

Ciò presuppone la capacità di pensiero critico e abilità integrate di risoluzione dei problemi, nonché la

capacità di sviluppare argomenti e di partecipare in modo costruttivo alle attività della comunità, oltre

che al processo decisionale a tutti i livelli, da quello locale e nazionale al livello europeo e

internazionale. Presuppone anche la capacità di accedere ai mezzi di comunicazione sia tradizionali sia

nuovi, di interpretarli criticamente e di interagire con essi, nonché di comprendere il ruolo e le funzioni

dei media nelle società democratiche. Il rispetto dei diritti umani, base della democrazia, è il presupposto

di un atteggiamento responsabile e costruttivo. La partecipazione costruttiva presuppone la disponibilità

a partecipare a un processo decisionale democratico a tutti i livelli e alle attività civiche. Comprende il

sostegno della diversità sociale e culturale, della parità di genere e della coesione sociale, di stili di vita

sostenibili, della promozione di una cultura di pace e non violenza, nonché della disponibilità a rispettare

la privacy degli altri e a essere responsabili in campo ambientale. L’interesse per gli sviluppi politici e

socioeconomici, per le discipline umanistiche e per la comunicazione interculturale è indispensabile per

la disponibilità sia a superare i pregiudizi sia a raggiungere compromessi ove necessario e a garantire

giustizia ed equità sociali.

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Competenza imprenditoriale

La competenza imprenditoriale si riferisce alla capacità di agire sulla base di idee e opportunità e di

trasformarle in valori per gli altri. Si fonda sulla creatività, sul pensiero critico e sulla risoluzione di

problemi, sull’iniziativa e sulla perseveranza, nonché sulla capacità di lavorare in modalità collaborativa

al fine di programmare e gestire progetti che hanno un valore culturale, sociale o finanziario.

Conoscenze, abilità e atteggiamenti essenziali legati a tale competenza La competenza imprenditoriale

presuppone la consapevolezza che esistono opportunità e contesti diversi nei quali è possibile

trasformare le idee in azioni nell’ambito di attività personali, sociali e professionali, e la comprensione

di come tali opportunità si presentano. Le persone dovrebbero conoscere e capire gli approcci di

programmazione e gestione dei progetti, in relazione sia ai processi sia alle risorse. Dovrebbero

comprendere l’economia, nonché le opportunità e le sfide sociali ed economiche cui vanno incontro i

datori di lavoro, le organizzazioni o la società. Dovrebbero inoltre conoscere i principi etici e le sfide

dello sviluppo sostenibile ed essere consapevoli delle proprie forze e debolezze. Le capacità

imprenditoriali si fondano sulla creatività, che comprende immaginazione, pensiero strategico e

risoluzione dei problemi, nonché riflessione critica e costruttiva in un contesto di innovazione e di

processi creativi in evoluzione. Comprendono la capacità di lavorare sia individualmente sia in modalità

collaborativa in gruppo, di mobilitare risorse (umane e materiali) e di mantenere il ritmo dell’attività. Vi

rientra la capacità di assumere decisioni finanziarie relative a costi e valori. È essenziale la capacità di

comunicare e negoziare efficacemente con gli altri e di saper gestire l’incertezza, l’ambiguità e il rischio

in quanto fattori rientranti nell’assunzione di decisioni informate. Un atteggiamento imprenditoriale è

caratterizzato da spirito d’iniziativa e autoconsapevolezza, proattività, lungimiranza, coraggio e

perseveranza nel raggiungimento degli obiettivi. Comprende il desiderio di motivare gli altri e la

capacità di valorizzare le loro idee, di provare empatia e di prendersi cura delle persone e del mondo, e

di saper accettare la responsabilità applicando approcci etici in ogni momento

Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali

La competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali implica la comprensione e il

rispetto di come le idee e i significati vengono espressi creativamente e comunicati in diverse culture e

tramite tutta una serie di arti e altre forme culturali. Presuppone l’impegno di capire, sviluppare ed

esprimere le proprie idee e il senso della propria funzione o del proprio ruolo nella società in una serie di

modi e contesti.

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Conoscenze, abilità e atteggiamenti essenziali legati a tale competenza Questa competenza richiede la

conoscenza delle culture e delle espressioni locali, nazionali, regionali, europee e mondiali, comprese le

loro lingue, il loro patrimonio espressivo e le loro tradizioni, e dei prodotti culturali, oltre alla

comprensione di come tali espressioni possono influenzarsi a vicenda e avere effetti sulle idee dei

singoli individui. Essa include la comprensione dei diversi modi della comunicazione di idee tra l’autore,

il partecipante e il pubblico nei testi scritti, stampati e digitali, nel teatro, nel cinema, nella danza, nei

giochi, nell’arte e nel design, nella musica, nei riti, nell’architettura oltre che nelle forme ibride.

Presuppone la consapevolezza dell’identità personale e del patrimonio culturale all’interno di un mondo

caratterizzato da diversità culturale e la comprensione del fatto che le arti e le altre forme culturali

possono essere strumenti per interpretare e plasmare il mondo. Le relative abilità comprendono la

capacità di esprimere e interpretare idee figurative e astratte, esperienze ed emozioni con empatia, e la

capacità di farlo in diverse arti e in altre forme culturali. Comprendono anche la capacità di riconoscere e

realizzare le opportunità di valorizzazione personale, sociale o commerciale mediante le arti e altre

forme culturali e la capacità di impegnarsi in processi creativi, sia individualmente sia collettivamente.

È importante avere un atteggiamento aperto e rispettoso nei confronti delle diverse manifestazioni

dell’espressione culturale, unitamente a un approccio etico e responsabile alla titolarità intellettuale e

culturale. Un atteggiamento positivo comprende anche curiosità nei confronti del mondo, apertura per

immaginare nuove possibilità e disponibilità a partecipare a esperienze culturali.

LE COMPETENZE CHIAVE PER LA

CITTADINANZA E GLI ESITI FORMATIVI

AGIRE IN MODO AUTOMONO E RESPONSABILE

Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella

vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti

e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le

opportunità comuni, i limiti, le regole, le

responsabilità.

COLLABORARE E PARTECIPARE Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti

di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità,

gestendo le conflittualità, contribuendo

all’apprendimento comune ed alla realizzazione

delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.

IMPARARE AD IMPARARE Organizzare il proprio apprendimento,

individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti

e varie modalità di informazione e di formazione

(formale, non formale ed informale), anche in

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funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

COMUNICARE Sapere comprendere messaggi di genere e di

complessità diversi nelle varie forme comunicative

e potere comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi.

PROGETTARE Essere capace di utilizzare le conoscenze apprese

per darsi obiettivi significativi e realistici, con la

capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e

le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati.

RISOLVERE PROBLEMI Sapere affrontare situazioni problematiche e sapere

contribuire a risolvere

INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E

RELAZIONI Possedere strumenti che permettono di affrontare le

complessità del vivere nella società globale del

proprio tempo.

ACQUISIRE ED INTERPRETARE L’INFORMAZIONE

Essere capaci di acquisire ed interpretare

criticamente l’informazione ricevuta, valutandone

l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

GLI ASSI CULTURALI

La riforma della Scuola Secondaria Superiore fa propri gli Assi culturali introdotti nell’ordinamento

dalla Riforma Fioroni nel 2007.

Gli studenti, infatti, possono acquisire le Competenze chiave di cittadinanza attraverso le conoscenze e

le abilità riferite a competenze di base che sono ricondotte ai quattro Assi culturali qui di seguito

riportati:

Asse dei linguaggi

L’Asse dei linguaggi ha l’obiettivo di fare acquisire allo studente la padronanza della lingua italiana

come ricezione e come produzione, scritta e orale; la conoscenza di almeno una lingua straniera; la

conoscenza e la fruizione consapevole di molteplici forme espressive non verbali; un adeguato utilizzo

delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

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La competenza alfabetica-funzionale indica la capacità di individuare, comprendere, esprimere, creare e

interpretare concetti, sentimenti, fatti e opinioni, in forma sia orale sia scritta, utilizzando materiali

visivi, sonori e digitali attingendo a varie discipline e contesti. Essa implica l’abilità di comunicare e

relazionarsi efficacemente con gli altri in modo opportuno e creativo. Il suo sviluppo costituisce la base

per l’apprendimento successivo e l’ulteriore interazione linguistica. A seconda del contesto, la

competenza alfabetica funzionale può essere sviluppata nella lingua madre, nella lingua dell’istruzione

scolastica e/o nella lingua ufficiale di un paese o di una regione. Conoscenze, abilità e atteggiamenti

essenziali legati a tale competenza Tale competenza comprende la conoscenza della lettura e della

scrittura e una buona comprensione delle informazioni scritte e quindi presuppone la conoscenza del

vocabolario, della grammatica funzionale e delle funzioni del linguaggio. Ciò comporta la conoscenza

dei principali tipi di interazione verbale, di una serie di testi letterari e non letterari, delle caratteristiche

principali di diversi stili e registri della lingua. Le persone dovrebbero possedere l’abilità di comunicare

in forma orale e scritta in tutta una serie di situazioni e di sorvegliare e adattare la propria comunicazione

in funzione della situazione. Questa competenza comprende anche la capacità di distinguere e utilizzare

fonti di diverso tipo, di cercare, raccogliere ed elaborare informazioni, di usare ausili, di formulare ed

esprimere argomentazioni in modo convincente e appropriato al contesto, sia oralmente sia per iscritto.

Essa comprende il pensiero critico e la capacità di valutare informazioni e di servirsene. Un

atteggiamento positivo nei confronti di tale competenza comporta la disponibilità al dialogo critico e

costruttivo, l’apprezzamento delle qualità estetiche e l’interesse a interagire con gli altri. Implica la

consapevolezza dell’impatto della lingua sugli altri e la necessità di capire e usare la lingua in modo

positivo e socialmente responsabile.

La competenza multilinguistica facilita, in contesti multiculturali, la mediazione e la comprensione

delle altre culture; favoriscono la mobilità e le opportunità di studio e di lavoro. Le conoscenze

fondamentali delle diverse forme di espressione e del patrimonio artistico e letterario, sollecitano e

promuovono l’attitudine al pensiero riflessivo e creativo, la sensibilità alla tutela e alla conservazione dei

beni culturali e la coscienza del loro valore.

Questa competenza richiede la conoscenza del vocabolario e della grammatica funzionale di lingue

diverse e la consapevolezza dei principali tipi di interazione verbale e di registri linguistici. È importante

la conoscenza delle convenzioni sociali, dell’aspetto culturale e della variabilità dei linguaggi. Le abilità

essenziali per questa competenza consistono nella capacità di comprendere messaggi orali, di iniziare,

sostenere e concludere conversazioni e di leggere, comprendere e redigere testi, a livelli diversi di

padronanza in diverse lingue, a seconda delle esigenze individuali. Le persone dovrebbero saper usare

gli strumenti in modo opportuno e imparare le lingue in modo formale, non formale e informale tutta la

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vita. Un atteggiamento positivo comporta l’apprezzamento della diversità culturale nonché l’interesse e

la curiosità per lingue diverse e per la comunicazione interculturale. Essa presuppone anche rispetto per

il profilo linguistico individuale di ogni persona, compresi sia il rispetto per la lingua materna di chi

appartiene a minoranze e/o proviene da un contesto migratorio che la valorizzazione della lingua

ufficiale o delle lingue ufficiali di un paese come quadro comune di interazione.

La competenza digitale presuppone l’interesse per le tecnologie digitali e il loro utilizzo con

dimestichezza e spirito critico e responsabile per apprendere, lavorare e partecipare alla società. Essa

comprende l’alfabetizzazione informatica e digitale, la comunicazione e la collaborazione,

l’alfabetizzazione mediatica, la creazione di contenuti digitali (inclusa la programmazione), la sicurezza

(compreso l’essere a proprio agio nel mondo digitale e possedere competenze relative alla

cibersicurezza), le questioni legate alla proprietà intellettuale, la risoluzione di problemi e il pensiero

critico. Conoscenze, abilità e atteggiamenti essenziali legati a tale competenza Le persone dovrebbero

comprendere in che modo le tecnologie digitali possono essere di aiuto alla comunicazione, alla

creatività e all’innovazione, pur nella consapevolezza di quanto ne consegue in termini di opportunità,

limiti, effetti e rischi. Dovrebbero comprendere i principi generali, i meccanismi e la logica che

sottendono alle tecnologie digitali in evoluzione, oltre a conoscere il funzionamento e l’utilizzo di base

di diversi dispositivi, software e reti. Le persone dovrebbero assumere un approccio critico nei confronti

della validità, dell’affidabilità e dell’impatto delle informazioni e dei dati resi disponibili con strumenti

digitali ed essere consapevoli dei principi etici e legali chiamati in causa con l’utilizzo delle tecnologie

digitali.

Le persone dovrebbero essere in grado di utilizzare le tecnologie digitali come ausilio per la cittadinanza

attiva e l’inclusione sociale, la collaborazione con gli altri e la creatività nel raggiungimento di obiettivi

personali, sociali o commerciali. Le abilità comprendono la capacità di utilizzare, accedere a, filtrare,

valutare, creare, programmare e condividere contenuti digitali. Le persone dovrebbero essere in grado di

gestire e proteggere informazioni, contenuti, dati e identità digitali, oltre a riconoscere software,

dispositivi, intelligenza artificiale o robot e interagire efficacemente con essi. Interagire con tecnologie e

contenuti digitali presuppone un atteggiamento riflessivo e critico, ma anche improntato alla curiosità,

aperto e interessato al futuro della loro evoluzione. Impone anche un approccio etico, sicuro e

responsabile all’utilizzo di tali strumenti.

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COMPETENZE DI BASE A CONCLUSIONE DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE

Padronanza della lingua italiana:

I - Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione

comunicativa verbale in vari contesti;

II - Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;

III - Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi;

IV - Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operative;

V -Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del

patrimonio artistico e letterario

VI -Utilizzare e produrre testi multimediali.

Asse matematico:

L’Asse matematico ha l’obiettivo di far acquisire allo studente saperi e competenze che lo pongano nelle

condizioni di possedere una corretta capacità di giudizio e di sapersi orientare consapevolmente nei

diversi contesti del mondo contemporaneo.

La competenza matematica è la capacità di sviluppare e applicare il pensiero e la comprensione

matematici per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane. Partendo da una solida

padronanza della competenza aritmetico-matematica, l’accento è posto sugli aspetti del processo e

dell’attività oltre che sulla conoscenza. La competenza matematica comporta, a differenti livelli, la

capacità di usare modelli matematici di pensiero e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici,

diagrammi) e la disponibilità a farlo.

La conoscenza necessaria in campo matematico comprende una solida conoscenza dei numeri, delle

misure e delle strutture, delle operazioni fondamentali e delle presentazioni matematiche di base, la

comprensione dei termini e dei concetti matematici e la consapevolezza dei quesiti cui la matematica

può fornire una risposta. Le persone dovrebbero saper applicare i principi e i processi matematici di base

nel contesto quotidiano nella sfera domestica e lavorativa (ad esempio in ambito finanziario) nonché

seguire e vagliare concatenazioni di argomenti. Le persone dovrebbero essere in grado di svolgere un

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ragionamento matematico, di comprendere le prove matematiche e di comunicare in linguaggio

matematico, oltre a saper usare i sussidi appropriati, tra i quali i dati statistici e i grafici, nonché di

comprendere gli aspetti matematici della digitalizzazione. Un atteggiamento positivo in relazione alla

matematica si basa sul rispetto della verità e sulla disponibilità a cercare le cause e a valutarne la

validità.

Finalità dell’asse matematico è l’acquisizione, al termine dell’obbligo d’istruzione, delle abilità

necessarie per applicare i principi e i processi matematici di base nel contesto quotidiano della sfera

domestica e sul lavoro, nonché per seguire e vagliare la coerenza logica delle argomentazioni proprie e

altrui in molteplici contesti di indagine conoscitiva e di decisione.

Competenze di base a conclusione dell’obbligo dell’istruzione:

I -Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole

anche sotto forma grafica;

II - Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;

III - Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problem;

IV - Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con

l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le

potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico.

Asse scientifico-tecnologico

L’Asse scientifico-tecnologico ha l’obiettivo di facilitare lo studente nell’esplorazione del mondo

circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo naturale e di

quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale.

Si tratta di un campo ampio e importante per l’acquisizione di metodi, concetti, atteggiamenti

indispensabili ad interrogarsi, osservare e comprendere il mondo e a misurarsi con l’idea di molteplicità,

problematicità e trasformabilità del reale. Per questo l’apprendimento centrato sull’esperienza e l’attività

di laboratorio assumono particolare rilievo. L’adozione di strategie d’indagine, di procedure sperimentali

e di linguaggi specifici costituisce la base di applicazione del metodo scientifico che - al di là degli

ambiti che lo implicano necessariamente come protocollo operativo - ha il fine anche di valutare

l’impatto sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche. L’apprendimento dei saperi e

delle competenze avviene per ipotesi e verifiche sperimentali, raccolta di dati, valutazione della loro

pertinenza ad un dato ambito, formulazione di congetture in base ad essi, costruzioni di modelli;

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favorisce la capacità di analizzare fenomeni complessi nelle loro componenti fisiche, chimiche,

biologiche.

La competenza in scienze si riferisce alla capacità di spiegare il mondo che ci circonda usando l’insieme

delle conoscenze e delle metodologie, comprese l’osservazione e la sperimentazione, per identificare le

problematiche e trarre conclusioni che siano basate su fatti empirici, e alla disponibilità a farlo. Le

competenze in tecnologie e ingegneria sono applicazioni di tali conoscenze e metodologie per dare

risposta ai desideri o ai bisogni avvertiti dagli esseri umani. La competenza in scienze, tecnologie e

ingegneria implica la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e della

responsabilità individuale del cittadino.

Per quanto concerne scienze, tecnologie e ingegneria, la conoscenza essenziale comprende i principi di

base del mondo naturale, i concetti, le teorie, i principi e i metodi scientifici fondamentali, le tecnologie

e i prodotti e processi tecnologici, nonché la comprensione dell’impatto delle scienze, delle tecnologie e

dell’ingegneria, così come dell’attività umana in genere, sull’ambiente naturale. Queste competenze

dovrebbero consentire alle persone di comprendere meglio i progressi, i limiti e i rischi delle teorie,

applicazioni e tecnologie scientifiche nella società in senso lato (in relazione alla presa di decisione, ai

valori, alle questioni morali, alla cultura ecc.). Tra le abilità rientra la comprensione della scienza in

quanto processo di investigazione mediante metodologie specifiche, tra cui osservazioni ed esperimenti

controllati, la capacità di utilizzare il pensiero logico e razionale per verificare un’ipotesi, nonché la

disponibilità a rinunciare alle proprie convinzioni se esse sono smentite da nuovi risultati empirici. Le

abilità comprendono inoltre la capacità di utilizzare e maneggiare strumenti e macchinari tecnologici

nonché dati scientifici per raggiungere un obiettivo o per formulare una decisione o conclusione sulla

base di dati probanti. Le persone dovrebbero essere anche in grado di riconoscere gli aspetti essenziali

dell’indagine scientifica ed essere capaci di comunicare le conclusioni e i ragionamenti afferenti. Questa

competenza comprende un atteggiamento di valutazione critica e curiosità, l’interesse per le questioni

etiche e l’attenzione sia alla sicurezza sia alla sostenibilità ambientale, in particolare per quanto concerne

il progresso scientifico e tecnologico in relazione all’individuo, alla famiglia, alla comunità e alle

questioni di dimensione globale.

Obiettivo determinante è, infine, rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologie, della

loro correlazione con il contesto culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia

dell’ambiente, nonché della corrispondenza della tecnologia a problemi concreti con soluzioni

appropriate.

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Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione

I - Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e

riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità;

II - Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di

energia a partire dall’esperienza;

III - Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e

sociale in cui vengono applicate.

Asse storico-sociale

L’Asse storico-sociale si fonda su tre ambiti di riferimento: epistemologico, didattico, formativo.

Le competenze relative all’area storica riguardano, di fatto, la capacità di percepire gli eventi storici

nella loro dimensione locale, nazionale, europea e mondiale e di collocarli secondo le coordinate spazio-

temporali, cogliendo nel passato le radici del presente.

Se sul piano epistemologico i confini tra la storia, le scienze sociali e l’economia sono distinguibili, più

frequenti sono le connessioni utili alla comprensione della complessità dei fenomeni analizzati.

Comprendere la continuità e la discontinuità, il cambiamento e la diversità in una dimensione diacronica

attraverso il confronto fra epoche e in dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche

e culturali è il primo grande obiettivo dello studio della storia.

Il senso dell’appartenenza, alimentato dalla consapevolezza da parte dello studente di essere inserito in

un sistema di regole fondato sulla tutela e sul riconoscimento dei diritti e dei doveri, concorre alla sua

educazione alla convivenza e all’esercizio attivo della cittadinanza.

La partecipazione responsabile - come persona e cittadino - alla vita sociale permette di ampliare i suoi

orizzonti culturali nella difesa della identità personale e nella comprensione dei valori dell’inclusione e

dell’integrazione.

La raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo del 18 dicembre 2006 sollecita gli Stati

membri a potenziare nei giovani lo spirito di intraprendenza e di imprenditorialità. Di conseguenza, per

promuovere la progettualità individuale e valorizzare le attitudini per le scelte da compiere per la vita

adulta, risulta importante fornire gli strumenti per la conoscenza del tessuto sociale ed economico del

territorio, delle regole del mercato del lavoro, delle possibilità di mobilità.

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Competenze di base a conclusione dell’obbligo di istruzione:

I- Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica

attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree

geografiche e culturali;

II- Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco

riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e

dell’ambiente;

III- Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel

tessuto produttivo del proprio territorio.

LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Con il D.M. n°9 del 27 gennaio 2010 il Ministero ha emanato un modello di certificazione delle

competenze che le scuole possono adattare, nella loro autonomia. Il modello deve essere compilato per

tutti gli studenti a conclusione dello scrutinio finale delle seconde classi della scuola secondaria

superiore di ogni tipo, ordine, indirizzo ed è rilasciato su richiesta degli interessati.

Per gli studenti che hanno compiuto il 18° anno di età e che non sono stati scrutinati a conclusione della

seconda classe della scuola superiore, le scuole rilasciano, d’ufficio, solo l’attestazione di

proscioglimento dall’obbligo d’istruzione, corredata dalla documentazione degli esiti dell’ultimo

scrutinio. La certificazione contiene l’attribuzione dei livelli raggiunti, in coerenza con la valutazione

finale degli apprendimenti. Essa rappresenta uno strumento utile per sostenere i processi di

apprendimento, per favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, per consentire gli eventuali

passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e per l’inserimento nel mondo del lavoro. Risponde,

inoltre, all’esigenza di assicurare alle famiglie e agli studenti informazioni sui risultati di apprendimento

declinati in competenze.

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LE UNITA’ DI APPRENDIMENTO

Con la Riforma viene sancito il superamento della programmazione curricolare centrata sugli obiettivi

didattici di insegnamento-apprendimento per lasciare spazio ad un nuovo indirizzo metodologico

fondato sulle unità di apprendimento.

Esse sono didattiche in quanto esplicitano le strategie attraverso cui attuare il processo di apprendimento

e formative perché contengono la funzione educativa che è il fine della formazione dello studente. Le

unità di apprendimento sostituiscono le tradizionali unità didattiche, che avevano lo scopo di trasmettere

conoscenze e abilità astrattamente considerate e si pongono come strumento per sviluppare, in maniera

armonica, le capacità degli studenti di fare propri:

a) gli obiettivi formativi da raggiungere in termini di competenze;

b) le conoscenze e le abilità che implementano la capacità di raggiungere le competenze progettate e i

metodi, le strategie, i tempi e gli strumenti da adottare;

c) le modalità per la verifica, la valutazione e la documentazione delle conoscenze;

d) gli apprendimenti concretamente acquisiti e la capacità di spenderli in occasioni variamente

complesse.

Questa innovazione lascia all’autonomia delle singole scuole ed alla libertà di insegnamento dei docenti

la scelta delle modalità attraverso cui realizzare gli obiettivi formativi prefissati.

La nuova metodologia didattica conduce i consigli di classe a porre l’attenzione soprattutto sul processo

attraverso cui si genera l’ apprendimento formativo e su come l’attivazione delle conoscenze e delle

abilità disponibili possano trasformarsi concretamente in competenze. Poiché l’apprendimento è

individuale e personale, il percorso progettato dalla scuola viene articolato e differenziato in base alle

capacità degli allievi, alle loro motivazioni, ai bisogni e agli interessi (c.d. personalizzazione dei

percorsi).

L’Istituto Marconi, in applicazione del dettato normativo che ha riformato la Scuola Secondaria

Superiore, progetta percorsi didattici per le classi degli indirizzi attivati, utilizzando articolazioni di unità

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di apprendimento didattiche e formative, declinate in termini di Competenze chiave di cittadinanza e in

base ai diversi Assi culturali coinvolti.

METODOLOGIA DIDATTICA

Ritenendo determinante per la qualità del servizio scolastico fissare finalità, obiettivi e strategie di

intervento che possano essere verificate, diventa importante rafforzare la consapevolezza che

l’insegnamento ha in sé una decisa componente collegiale, tesa a definire la cornice entro cui si svolge il

lavoro del singolo docente. In primo luogo, il Collegio dei Docenti ritiene che prerequisito di una reale

programmazione didattica sia il riconoscimento della centralità dell’alunno, la quale implica la ricerca e

l’individuazione dei bisogni formativi degli studenti e la conseguente elaborazione di un percorso

formativo che abbia lo scopo di promuovere il massimo di acquisizione di competenze logico-astrattive

e tecnico pratiche, di abilità comunicativo-espressive, di autonomia e di coscienza civile. I consigli di

classe definiscono propri piani di lavoro in modo coerente con gli obiettivi educativi precedentemente

concordati in seno al Collegio dei Docenti, esprimendosi rispetto alla:

definizione degli obiettivi didattici trasversali che tutti si impegnano a perseguire nel corso

dell’anno scolastico;

descrizione dei livelli di partenza, rispetto ai suddetti obiettivi. Ciò richiede particolare

attenzione all’inizio dei cicli (biennio e triennio) e, comunque, quando l’insegnante lavora con

una classe nuova;

descrizione delle modalità di lavoro trasversali che i docenti hanno deciso di seguire al fine di

raggiungere gli obiettivi individuati.

In particolare, il consiglio di Classe ritiene irrinunciabile:

mantenere la massima trasparenza nella programmazione e nei criteri di valutazione;

favorire la partecipazione attiva degli alunni ed incoraggiare la fiducia nelle proprie possibilità,

rispettando la specificità individuale nel modo di apprendere;

utilizzare l’errore come momento formativo;

utilizzare metodologie e strumenti diversificati e funzionali agli obiettivi da raggiungere;

correggere tempestivamente gli elaborati scritti, in modo da utilizzare la correzione come

momento formativo;

favorire l’autovalutazione;

esigere puntualità nell’esecuzione dei compiti e rispetto delle scadenze prefissate;

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praticare e pretendere il rispetto delle persone che operano nella scuola, dell’ambiente

esterno e dei beni comuni;

far eseguire prove coerenti con l’attività didattica svolta;

verificare i casi di numerose assenze degli alunni, informando le famiglie;

individuare comuni criteri di valutazione;

definire strategie di integrazione degli alunni in situazione di handicap mediante la pro

grammazione e l’attuazione di interventi didattici e formativi individualizzati e la realiz zazione

di forme di collaborazione con le famiglie.

Periodicamente, i docenti della stessa area disciplinare si riuniscono per definire la programmazione

comune, per concordare i criteri di verifica e di valutazione, per scegliere in modo possibilmente

unitario i libri di testo, per verificare gli esiti dell’azione formativa e mettere a punto eventuali

modifiche.

LEGGE 107/2015 E INSEGNAMENTO ALTERNATIVO ALLA RELIGIONE CATTOLICA

La Legge 107/2015 (Legge su “La buona scuola”) ha apportato numerosi cambiamenti all’interno delle

Istituzioni Scolastiche, ma per quanto riguarda l’insegnamento della Religione Cattolica (IRC) e

l’insegnamento della Materia Alternativa ad essa, tutto è rimasto invariato. in collegamento e

coerentemente con quanto stabilito nel comma 16, anche la scelta di avvalersi o di non avvalersi

dell’Insegnamento della Religione Cattolica non deve assolutamente dar luogo ad alcuna forma di

discriminazione. Aspetto questo già esplicitato in passato con la Legge 121/1985, art. 9, comma 2, e

con il D.L. 297/1994, art 310, comma 2. Sia l’Insegnamento della Religione Cattolica sia

l’Insegnamento Alternativo ad esso sono insegnamenti facoltativi, ma devono essere offerti

obbligatoriamente dalle istituzioni scolastiche per rendere effettiva la scelta compiuta dalle famiglie

degli studenti al momento dell’iscrizione.

Spetta alle singole scuole attivarsi prima dell’inizio dell’anno scolastico per raccogliere i dati di quanti

hanno scelto di non avvalersi dell’IRC e sottoporre all’attenzione dei genitori o degli alunni (per le

scuole secondarie di secondo grado) il modulo integrativo per la scelta delle attività alternative (Allegato

C), in modo che non vi siano periodi, sia pur brevi, di inattività dovuti a motivi organizzativi.

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Attraverso l’Allegato C si avrà la possibilità di optare per :

1. attività didattiche e formative con un insegnante appositamente incaricato;

2. attività di studio e/o di ricerca individuali, con assistenza di personale docente;

3. libera attività di studio e/o di ricerca individuale, con assistenza di personale docente

4. non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della Religione Cattolica (se, in base

all’orario, se ne ravvisa la possibilità).

Per quanto concerne l’Istituto G. Marconi – Scuola secondaria di 2 GRADO_ vengono scelte

- libera attività di studio e/o di ricerca individuale, con assistenza di personale docente

- non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della Religione Cattolica (se, in base all’orario, se ne ravvisa la possibilità).

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

L’alternanza scuola-lavoro da anni assicura agli studenti delle scuole superiori l’acquisizione di

competenze spendibili nel mercato del lavoro. La cosiddetta legge “La Buona Scuola” (legge 107/2015)

ne ha potenziato l’applicazione inserendo organicamente questa strategia didattica nell’offerta formativa

di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante dei percorsi

di istruzione. L’alternanza scuola-lavoro amplia le possibilità da parte degli studenti di avvicinarsi agli

strumenti, alle competenze e alle conoscenze proprie del mondo del lavoro.

Dal Gennaio 2018 è stato messo a disposizione dell'Istituto Marconi un tutor ANPAL (Agenzia

Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro), esperto di mercato del lavoro, con il compito di supportare

i referenti scolastici e i tutor dell'Alternanza nell'implementazione di questo aspetto all'interno della

scuola. Il tutor ANPAL, grazie alla sua conoscenza del territorio e del mondo produttivo locale, svolgerà

un'attività di supporto all'incontro tra domanda e offerta, creando occasioni di conoscenza e incontro tra

scuola e strutture ospitanti, facilitando l'interazione tra le due parti. Il percorso di formazione triennale, a

partire dal 2018/2019, è costantemente monitorato e declinato secondo le esigenze formative degli

studenti e quelle di occupabilità sul territorio, nell'ottica del miglioramento continuo.

Le azioni formative previste, a favore di tutti gli studenti del triennio, possono essere riconducibili

essenzialmente ad alcune modalità operative di alternanza, tra cui laboratori strutturati da svolgersi

internamente alla scuola e il tirocinio, in una combinazione di interventi che assicurano

progressivamente lo sviluppo di competenze trasversali, tecniche e linguistiche.

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Le attività si articolano secondo un piano triennale tale da garantire, a conclusione del percorso di studi,

almeno 400 ore di Alternanza a tutti gli studenti dell’Istituto Tecnico. Il processo formativo è

perfettamente inserito all'interno dei percorsi curricolari, secondo un modello di alternanza capace di

costruire un raccordo stretto e cooperativo tra la scuola e il mondo del lavoro.

Piano Triennale

Classi terze

Per le classi terze si parte con laboratori sul valore dell'Alternanza Scuola-Lavoro per offrire agli

studenti una base di riflessione da cui partire. Si prevedono inoltre 130 ore per l' Istituto Tecnico da

svolgere in ambito economico, sociale, scientifico e artistico presso enti, studi professionali e strutture

del territorio. Inoltre sono previste 8 ore di formazione sulla sicurezza.

Classi quarte

Per le classi quarte, il percorso triennale prevede la prosecuzione di laboratori di orientamento sulle

scelte future degli studenti che continueranno ad essere coinvolti nel percorso formativo del tirocinio.

Questa esperienza consentirà di arricchire il curriculum dello studente che potrà trasferire le competenze

acquisite a scuola in un contesto lavorativo reale. I progetti e i laboratori per questo anno prevedono un

totale di 200 ore per l'Istituto Tecnico.

Classi quinte

L'idea progettuale del nostro Istituto assicura formazione in Alternanza Scuola-Lavoro per almeno 330

ore totali alla fine del secondo biennio. L'impegno formativo nel quinto anno, dunque, dipenderà dal

percorso personale che lo studente avrà compiuto a conclusione di questo periodo (III e IV classe) e sarà

teso a definire il suo Portfolio. Sono previsti laboratori di orientamento al lavoro, utili per favorire

l'acquisizione di informazioni in merito a percorsi formativi e opportunità di lavoro, oltre ad attività

laboratoriali per la documentazione della propria esperienza, incontri con docenti universitari e lezioni di

approfondimento presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza.

PROGETTO EDUCATIVO

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“Il PTOF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni

scolastiche ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa che le

singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia” cit. art. 3 D.P.R. 275/99, art. 14 della legge

107/75.

E' il documento attraverso il quale la scuola comunica la propria identità scegliendo e consolidando le

azioni positive e tutte le attività volte alla promozione e valorizzazione delle risorse che aiutano a

garantire la positività del processo formativo degli studenti.

Il progetto educativo d’Istituto è indicato dal D.M N° 83 del 10/10/2008 come documento elaborato in

armonia con i principi della Costituzione.

La legge istitutiva del sistema paritario n° 62 del 10/03/2000, affermando il principio dell’armonia

costituzionale tanto per il PEI quanto per il POF, riconosce alla scuola paritaria piena libertà per quanto

concerne l’orientamento culturale e l’indirizzo pedagogico - didattico.

Il progetto educativo si ispira ai principi fondanti della Costituzione Italiana: favorisce l’inclusione

sociale, in ossequio all’art.3 della Costituzione, attraverso adeguate scelte didattiche, metodologiche ed

organizzative, fornendo strumenti adeguati affinché ogni persona sviluppi una identità consapevole ed

aperta. Si riferisce con particolare attenzione allo sviluppo dei principi di solidarietà di cui all’art.2 della

Costituzione mediante percorsi che facilitino scambi culturali tra i medesimi alunni, atti a favorire la

crescita comune.

L’istituto Paritario “G. Marconi” è prima di tutto il luogo di rielaborazione della cultura, di dialogo e di

confronto, ponendo come fine primario della scuola l’educazione della persona, attraverso l’offerta di un

ambiente culturale, ma soprattutto formativo. Il progetto educativo ha l’obiettivo della formazione

integrale della persona, soprattutto quando essa si presenti in condizioni svantaggiate. Costruisce, quindi,

un percorso per tappe educative, che coniuga educazione, istruzione e formazione ma soprattutto

attenzione al singolo individuo.

In un contesto sociale dove numerose sono le problematiche che condizionano i giovani (carenza di

valori umani, difficile comunicazione tra mondo degli adulti e dei giovani, crescente demotivazione allo

studio e aumento degli insuccessi scolastici, insicurezza legata alle paure e ai problemi relativi alla

salute, all’ambiente e alle incerte probabilità di inserimento nel mondo del lavoro) l’Istituto G. Marconi

è attento ai fenomeni di dispersione e di abbandono che si verificano in particolare modo nel biennio

delle scuole superiori.

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Si prefigge, perciò, l’obiettivo di dare una “seconda opportunità” ai ragazzi che probabilmente in alter

realtà sarebbero destinati all’emarginazione prima scolastica poi sociale. Questo viene attuato attraverso

un impegno formativo attento alle metodologie didattiche, con il fine del conseguimento del diploma e

delle competenze richieste per affrontare il mondo del lavoro. Il progetto intende, quindi, adempiere il

suo servizio partendo dagli individui, dai loro diritti e bisogni fondamentali, ponendosi come spazio

volutamente scelto di comunicazione tra le persone, consapevole che “l’educazione è una

comunicazione vitale, che non solo costruisce un rapporto tra educatore ed educando ma li fa partecipi

entrambi alla scoperta della verità, traguardo finale cui è chiamato ogni uomo”.

Gli obiettivi educativi per raggiungere tali risultati saranno:

aiutare a formare uomini di sano senso critico e capaci di realizzare scelte responsabili;

stimolare il senso della creatività, inteso come desiderio di migliorare la realtà circostante;

promuovere la maturazione affettiva come base per la crescita di una personalità coerente;

spronare i giovani ad essere comunicativi, cioè disposti ad usare saggiamente la parola come

mezzo di espressione del sentimento e del pensiero per un miglior inserimento nel gruppo

sociale;

promuovere la crescita delle persone, attraverso la valorizzazione delle doti personali e la

conseguente realizzazione delle stesse, anche attraverso le ordinarie esperienze di vita

quotidiana;

ricercare valori umani e morali;

acquisire e rielaborare il sapere;

orientare le scelte professionali, scoprendo e coltivando attitudini, valorizzando qualità e

suscitando interessi.

L’alunno è il protagonista della propria formazione. Come membro della comunità educativa egli

partecipa al finanziamento delle strutture scolastiche e si impegna per il bene comune, nell’esercizio dei

propri diritti e doveri. I docenti sono professionisti competenti, impegnati in attività di aggiornamento

personale e collettivamente nell’istituzione, che aiutano l’allievo a formare la propria personalità ed

integrano, con la loro opera, l’azione educativa dei genitori. Essi collaborano, inoltre, alla formulazione,

realizzazione e valorizzazione del Progetto Educativo d’Istituto e del Piano di Offerta Formativa ( P.O.F.

). Si relazionano con continuità con studenti e famiglie per comprenderne le esigenze e per consigliare

loro le migliori strategie di risoluzione. L’Istituto si impegna, inoltre, a stabilire utili rapporti con il

territorio: enti locali, associazioni, organizzazioni di volontariato, con I quali è avviata una relazione

reciproca attraverso convenzioni, come previsto dal quadro formativo elaborato dal PTOF.

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IDENTITÀ

Denominazione

Istituto Paritario “G. Marconi”

Istituzione

10 gennaio 1962

Offerta formativa

Istituto Tecnico Economico

Ubicazione

Piacenza – Via Cortesi 20,

tel. 0523 755080

fax: 0523 755085

https://www.istitutoprivatomarconi.it/

e-mail: [email protected]

posta certificata: [email protected]

Operatori

- 1 Coordinatrice didattica educativa

- 1 Collaboratore della Coordinatrice

didattica educativa

- Personale Docente: 27

- ATA: 4 di cui 2 assistenti

amministrativi

ACCOGLIENZA E ORIENTAMENTO Le finalità generali dell’orientamento nella scuola secondaria superiore sono: - maturazione dell’identità culturale e sociale dell’alunno

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- sviluppo di capacità decisionali - maturazione di una scelta consapevole del proprio futuro professionale e dello stile di vita. Il punto centrale è costituito dal concetto di inclusione che si realizza anche attraverso l'attuazione di progetti di tutoring, di percorsi personalizzati che prevedono esperienze didattiche condotte con diversi gruppi di classe, di assistenza individuale nello studio, di un processo valutativo che tiene conto della diversificazione delle competenze e delle relative modalità di verifica. Queste finalità saranno realizzate essenzialmente mediante le discipline di insegnamento attraverso le quali gli studenti prenderanno coscienza delle loro attitudini e capacità, interessi ed aspirazioni. Potranno anche essere attivati interventi di didattica orientativa in collaborazione/ convenzione con agenzie di formazione professionale presenti sul territorio. In tale ottica, il progetto individua interventi di orientamento scolastico e post-scolastico differenziati.

ORIENTAMENTO IN ENTRATA

In questa fase si informano i potenziali utenti iscritti alle classi 3^ media, sui tipi di corsi e sui servizi erogati dalla scuola tramite:

distribuzione di depliant illustrativi alle scuole elementari e medie e sul territorio

inviti rivolti a genitori ed alunni a visitare la scuola in orario pomeridiano, “operazione porte

aperte”, per una informazione più approfondita sui profili professionali e per una conoscenza diretta delle strutture logistiche della scuola: laboratori informatici, biblioteca, laboratorio di scienze etc. Tali incontri e visite si svolgono durante i mesi di dicembre-gennaio.

incontri individuali con genitori interessati per l'esame di problematiche specifiche

2. ORIENTAMENTO IN USCITA

Dalla classe IV per le superiori si procederà all'organizzazione di periodi di stages per favorire la conoscenza della realtà produttiva ed economica del territorio Per le classi V sarà dato spazio alle conoscenze delle proposte formative universitarie e post diploma attraverso incontri a scuola e favorendo la visita alle Università in occasione della giornata dell'orientamento.

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA Si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto di corresponsabilità, con il quale LA SCUOLA SI IMPEGNA A:

Fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee,

nel rispetto dell’identità di ciascun studente; 11

Offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio

didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di ciascun studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;

Offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di

favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e incentivare le situazioni di eccellenza;

Favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di

accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi

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volti al benessere e alla tutela della salute degli studenti;

Garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un

costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel rispetto della privacy. In quest’ottica, ogni docente si impegna per parte sua, ad esplicitare agli allievi:

i propri obiettivi formativi e didattici

il programma che intende svolgere

il proprio metodo di insegnamento

gli obiettivi minimi richiesti alla fine dell’anno

modalità e criteri di verifica e di valutazione

Il docente inoltre fornisce agli allievi suggerimenti in ordine al metodo di studio della propria disciplina LO STUDENTE SI IMPEGNA A:

Prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature:

a. Seguire le lezioni con attenzione, partecipando attivamente al dialogo educativo b. Rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei tempi richiesti c. Accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti; d. Essere leale e responsabile nel rapporto con i docenti e con i compagni

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:

Valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle

scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione con i docenti;

Rispettare l’istituzione scolastica, favorendo un’assidua frequenza dei propri figli alle lezioni,

partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le comunicazioni provenienti dalla scuola;

Discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con l’istituzione

scolastica

CONTESTO ED UTENZA

Il territorio di Piacenza è uno dei più importanti poli terziari e dei servizi a livello nazionale, mentre il

settore manifatturiero presenta le sue eccellenze, in particolare, nella filiera agro-alimentare, nella

meccanica avanzata (industria di precisione e meccatronica) e nell'industria dei materiali da costruzione.

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Il bacino di utenza è costituito in maggioranza da studenti provenienti dal Comune di Piacenza, una

piccola parte proviene invece dalla provincia di Lodi e comunque da comuni extraprovinciali ma vicini

geograficamente a Piacenza.

CONTESTO E RISORSE TERRITORIALI

CONDIZIONI AMBIENTALI

LOCALI E BARRIERE ARCHITETTONICHE

La scuola si impegna a garantire, per quanto di competenza, la pulizia dei locali e la sicurezza degli

alunni all’interno delle strutture.

Quanto alle condizioni ambientali “interne”, la nostra scuola presenta la seguente situazione:

Nr. 13 aule

Cubatura regolare

Superficie regolare

Arredi: banchi – cattedre – armadi – piccole librerie

Nr. 1 aula audiovisivi

Cubatura regolare

Superficie regolare

Dotazioni funzionali

Nr. 1 locale di servizio

Segreteria (con nr. 2 fotocopiatrici - servizio fax, nr. 2 computer, nr. 2 apparecchi telefonici)

Sala Docenti: tavoli, librerie

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Nr. 11 servizi igienici (1 per portatori di handicap, 2 per docenti, 4 per le studentesse femmine e

4 per gli studenti maschi)

Nr. 1 biblioteca

Laboratorio scientifico e informatico

Presidenza

Archivio

Registro Elettronico on line per tutte le classi, con piattaforma Mastercom accessibile alle

famiglie tramite internet per il monitoraggio di: attività svolte, attività assegnate, assenze, voti

giornalieri e di fine periodo, pagelle, note disciplinari e statistiche relative ai singoli studenti

Server Hot-Spot per la gestione degli accessi alla rete, in grado di distinguere quelli wired da

quelli wireless e gestire secondo regole diverse i vari tipi di credenziali di accesso rilasciate agli

amministratori, ai docenti, agli studenti e agli ospiti

Cortile esterno

ASSETTO ORGANIZZATIVO

LA STRUTTURA

N. 1 Coordinatore Didattico-Educativo

N. 3 Responsabili di commissione:

Gruppo H

Commissione Garanzia Studenti

Commissione Elettorale

N. 3 Responsabili aree funzionali:

Arricchimento POF

Rapporti con il territorio

Animatore Digitale

N. 12 Coordinatori di consigli di classe

LE FUNZIONI

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Coordinatore Didattico-Educativo:

- coordina le attività di tutti gli organi

- controlla i processi avviati

- organizza le risorse umane e formative

- è garante del contratto formativo

Collegio Docenti:

- cura la programmazione didattica e formativa

- definisce e convalida il P.E.I.

- definisce e convalida il piano annuale delle attività, il P.O.F. e il Piano annuale di

aggiornamento

Consiglio di classe:

- nel contesto stabilito dal P.E.I., formula il piano di lavoro di classe, applicando le linee di

intervento adottate dal Collegio docenti

- avanza proposte disciplinari ed interdisciplinari

- verifica periodicamente l’efficacia degli interventi formativi

- assume iniziative per il recupero

- attua la partecipazione dei genitori e degli studenti alla vita della comunità scolastica

Coordinatore di classe:

- funge da punto di riferimento per la Coordinatrice didattico-educativa, i colleghi, i genitori e gli allievi

- prepara i lavori del Consiglio

- coordina il piano di lavoro di classe e ne cura l’attuazione

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- mantiene costanti ed opportuni contatti fra i colleghi

- segnala alla presidenza eventuali problemi e necessità di adeguati interventi

- predispone la fase preparatoria degli scrutini secondo le disposizioni

- è responsabile del registro di classe con particolare riguardo alle assenze e giustificazioni degli allievi

- coordina l’analisi dei test di ingresso e dei corsi di recupero

- raccoglie il materiale prodotto

- assicura la massima circolarità delle informazioni all’interno del Consiglio

PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

PREMESSA

La partecipazione ad attività di formazione e di aggiornamento costituisce un diritto per il personale in

quanto funzionale alla piena realizzazione e allo sviluppo della propria professionalità. Ai sensi dell'art.

1, comma 124, della Legge n. 107/2015, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria,

permanente e strutturale.

Ai singoli insegnanti spetta inserire, nel proprio codice di comportamento professionale, la cura della

propria formazione come scelta personale.

Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano

triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento, sulla base delle

priorità nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione. Il Piano annuale delle attività di

aggiornamento e formazione destinate ai docenti è deliberato dal Collegio dei docenti coerentemente con

gli obiettivi e i tempi del PTOF, considerando anche esigenze ed opzioni individuali.

Il piano di formazione del personale docente dovrà inevitabilmente recepire le criticità emerse dal RAV

e le istanze individuate nel PdM, in coerenza con gli obiettivi formativi ritenuti prioritari ed evidenziati

nel suddetto documento, privilegiando aspetti sia estensibili a tutte le istituzioni scolastiche, che

circoscritti alle singole realtà.

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Alle scuole spetta «qualificare e riconoscere l’impegno del docente nelle iniziative di formazione» sia in

riferimento a quelle pianificate dalla scuola sia a quelle che i docenti scelgono di seguire

autonomamente, fermo restando però il principio che queste attività di formazione siano coerenti con il

contenuto del Piano di formazione deliberato dalla scuola.

il Collegio Docenti dell'Istituto favorisce iniziative che fanno ricorso alla formazione on-line e

all’autoformazione.

Le Unità Formative possono essere promosse e attestate (art. 1, DM n. 170/2016):

dalle istituzioni scolastiche;

competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento o promuovere il legame tra

innovazione didattica e metodologica e tecnologie digitali o promuovere il legame tra

innovazione organizzativa, progettazione per l’autonomia e tecnologie digitali o rafforzare

cultura e competenze digitali del personale scolastico, con riferimento a tutte le dimensioni delle

competenze digitali (trasversale, computazionale e di “cittadinanza digitale”), verticalmente e

trasversalmente al curricolo dalle reti di scuole;

dall’Amministrazione;

dalle Università e dai consorzi universitari;

da altri soggetti accreditati purché le azioni siano coerenti con il Piano di formazione della

scuola.

La scuola deve garantire ad ogni docente almeno UNA unità formativa per ogni anno scolastico.

In riferimento alle indicazioni nazionali, gli ambiti di formazione privilegiati sono:

autonomia organizzativa e didattica: rafforzare la capacità di utilizzare risorse umane, risorse

didattiche, risorse finanziarie per migliorare la qualità della didattica e gli apprendimenti degli

allievi

didattica per competenze: - rafforzare le competenze di base attraverso l’utilizzo di

metodologie didattiche innovative

competenze digitali e nuovi ambienti per l’apprendimento : - didattica per competenze o

spostare l’attenzione dalla programmazione dei contenuti alla didattica “per competenze” o

rafforzare le competenze di base attraverso l’utilizzo di metodologie didattiche innovative

inclusione e disabilità: - promuovere metodologie e didattiche inclusive o sostenere lo sviluppo

di una cultura dell’inclusione nel mondo della scuola, favorire l’integrazione tra attività

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curricolari ed extracurriculari e tra didattica formale e metodologie di insegnamento informali,

promuovere la progettazione di ambienti inclusivi e approfondire l’uso delle tecnologie digitali

come strumenti compensativi

coesione sociale e prevenzione del disagio giovanile globale: - promuovere la centralità dello

studente e della persona con i suoi bisogni e le sue aspettative, attivando percorsi di formazione a

partire da bisogni concreti e dalla realtà quotidiana, rafforzare la capacità di realizzare elevati

standard di qualità per il benessere degli studenti e il recupero del disagio sociale anche

attraverso la formazione di figure di referenti, coordinatori, tutor per il welfare dello studente e

per la lotta al disagio sociale/bullismo; favorire l’integrazione tra attività curricolari e attività

extracurriculari con obiettivo di lotta alla dispersione scolastica, promuovendo iniziative a forte

valenza socializzante, quali, ad esempio, il teatro, il cinema e le attività sportive, anche per

potenziare il senso di appartenenza alla scuola, per favorire una interazione sistematica ed una

corresponsabilità educativa fra scuola e famiglia

integrazione, competenze di cittadinanza e cittadinanza globale: - rafforzare le competenze

glottodidattiche e per l’insegnamento di italiano come Lingua Seconda (L2) o promuovere una

corretta valutazione delle competenze degli alunni stranieri.

Sono compresi nel piano di formazione dell’Istituto: - i corsi di formazione organizzati da MIUR, e USR

per rispondere a specifiche esigenze connesse agli insegnamenti previsti dagli ordinamenti o ad

innovazioni di carattere strutturale o metodologico decise dall’Amministrazione; - i corsi proposti dal

MIUR, Ufficio Scolastico Regionale, Enti e associazioni professionali, accreditati presso il Ministero,

coerenti con gli obiettivi sopra enunciati; gli interventi formativi, sia in autoaggiornamento sia in

presenza di tutor esterni o interni, autonomamente progettati e realizzati dalla scuola a supporto dei

progetti di Istituto previsti dal PTOF;

Anche per il personale ATA sono previsti corsi di aggiornamento/autoaggiornamento.

CORSI DI STUDIO

ISTITUTO TECNICO ECONOMICO

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Nella sua configurazione di Istituto Tecnico Economico, indirizzo Amministrazione Finanza e

Marketing, l’Istituto Marconi fornisce agli studenti i saperi e le competenze indispensabili per un

inserimento diretto nel mondo del lavoro e promuove inoltre le conoscenze e le competenze per

l’accesso alle libere professioni intellettuali secondo le specifiche normative che regolano la materia.

L’identità dell’istruzione tecnica è caratterizzata da percorsi di studio diversificati per settori e indirizzi

nei quali gli studenti acquisiscono conoscenze teoriche e applicative spendibili in ampi contesti di

studio, professionali e di lavoro, nonché abilità cognitive necessarie a risolvere problemi, a sapersi

gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, ad assumere progressivamente

anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.

Il percorso formativo prevede:

primo biennio: è articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di istruzione

generale e in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo;

secondo biennio: è articolato, per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione

generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo;

quinto anno (monoennio finale): articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione

generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo.

Nello specifico si riportano le caratteristiche del corso:

SETTORE ECONOMICO

INDIRIZZO: AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING

Il Corso ha come fine la formazione di un diplomato dotato di competenze generali nel campo dei

macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi e

processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e

controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale.

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Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche ed informatiche per

operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento

organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.

Attraverso il percorso generale lo studente è in grado di:

▪ rilevare e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;

▪ gestire gli adempimenti di natura fiscale;

▪ collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;

▪ svolgere attività di marketing;

▪ collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;

▪ utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione, finanza e

marketing.

SBOCCHI PROFESSIONALI

Impiego nel commercio, industrie, assicurazioni, banche ed enti pubblici

Assunzioni di iniziative imprenditoriali

Possibilità di partecipare a concorsi.

PROSEGUIMENTO DEGLI STUDI

Tutte le facoltà universitarie e, in maniera più specifica, le facoltà di Economia e Commercio, di

Economia Aziendale, Giurisprudenza, Scienze Manageriali, Scienze Bancarie, Scienze Politiche,

Scienze della Comunicazione, Lingue e Letterature Straniere

QUADRO ORARIO BIENNIO

Materia Classe 1 Classe 2 Prove esame

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Religione/materia alternativa 1 1

Italiano 4 4 S.O.

Storia 2 2 O.

Prima lingua straniera 3 3 S.O.

Seconda lingua straniera 3 3 S.O.

Matematica e laboratorio 4 4 S.O.

Geografia 3 3 O.

Scienze Integrate (Fisica) 2 -- O

Scienze Integrate (Biologia) 2 2 O

Scienza Integrate (Chimica) -- 2 O.

Diritto ed economia 2 2 O.

Economia Aziendale 2 2 S.O.

Informatica 2 2 P.

Scienze Motorie 2 2 P.

Totale Biennio 32 32

TRIENNIO

Materia Classe III Classe IV Classe V Prove esame

Religione/ materia alternativa 1 1 1

Lingua e letteratura italiana 4 4 4 S.O.

Storia 2 2 2 O.

Lingua straniera I 3 3 3 S.O.

Lingua straniera II 3 3 3 S.O

Matematica e laboratorio 3 3 3 S.O.

Economia aziendale e laborat. 6 7 8 S.O.

Diritto 3 3 3 O.

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Economia politica 3 2 3 O.

Scienze Motorie 2 2 2 P.O.

Totale 32 32 32

ORARIO SETTIMANALE DELLE LEZIONI

Da LUNEDI A

VENERDI

SCANSIONE

INTERVALLO

1° 08:00 – 08:55

2° 08:55 – 09:50

3° 09:50 – 10:50 10:50 – 11:00

4° 11:00 – 11:55

5° 11:55 – 12:50

6° 12:50 – 13:45

Risultati attesi

1. Area metodologica

acquisire un metodo di studio autonomo e flessibile, che consenta di condurre ricerche e

approfondimenti personali, di continuare in modo efficace i successivi studi superiori, naturale

prosecuzione dei percorsi liceali, e di potersi aggiornare lungo l’intero arco della propria vita;

essere consapevoli della diversità dei metodi utilizzati dai vari ambiti disciplinari ed essere in

grado di valutare i criteri di affidabilità dei risultati in essi raggiunti;

saper compiere le necessarie interconnessioni tra i metodi e i contenuti delle singole discipline-

2. Area linguistica e comunicativa

Padroneggiare pienamente la lingua italiana e in particolare:

1. dominare la scrittura in tutti i suoi aspetti, da quelli elementari (ortografia e morfologia) a

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quelli più avanzati (sintassi complessa, precisione e ricchezza del lessico, anche letterario e

specialistico), modulando tali competenze a seconda dei diversi contesti e scopi comunicativi

b. saper leggere e comprendere testi complessi di diversa natura, cogliendo le implicazioni e le

sfumature di significato proprie di ciascuno di essi, in rapporto con la tipologia e il relativo contesto

storico e culturale

c. curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti

Acquisire, in una lingua straniera moderna, strutture, modalità e competenze comunicative

corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.

3. Area scientifica

comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure

tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla

base della descrizione matematica della realtà;

possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica,

biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine

propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate;

essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio

e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella

formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti

risolutivi.

4. Area logico – argomentativa

essere in grado di leggere e interpretare criticamente i contenuti delle diverse forme di

comunicazione

saper ascoltare e valutare criticamente le argoemntazioni degli altri

aver acquisito l'abitudine a ragionare con rigore logico

saper identificare problemi e individuare soluzioni

saper sostenere una propria tesi

5. Area storico-umanistico espressiva

conoscere i presupposti culturali e naturali dellle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed

economiche con particoalre riferimento all'Italia e all'Europa e, comprendere I diritti e i doveri

che caratterizzano l'essere cittadini

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utilizzare metodi, concetti e strumenti della geografia e delle scienze dell'ambiente per la lettura

dei processi storici e per l'analisi della società contemporanea

conoscere gli aspetti fondamentali della cultura italiana ed europea e saperli confrontare con altre

tradizioni e culture

conoscere la storia d'Italia inserita nelc oontesto europeo ed internazionale con riferimento agli

avvenimenti, ai contesti geoagrafici e ai personaggi più importanti

aver acquisito consapevolezza del patrimonio artisitico e culturale, della sua importanza anche

economica e della necessità di tutelarlo e conservarlo

saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei nuovi linguaggi

comprendere l'evoluzione del pensiero scientifico e il suo rapporto con I processi della

globalizzazione contemporanea

conoscere gli elementi essenziali e disitintivi di civilizzazione dei paesi di cui si studiano le

lingue

Lo studente, al temine del percorso di studio dovrebbe, avere acquisito capacità di analisi e di sintesi,

capacità critica, capacità di comunicare contando su un sicuro metodo di lavoro e su di un sufficiente

bagaglio culturale.

OBIETTIVI

Nel determinare gli obiettivi educativi fondamentali, i docenti dell’Istituto “Marconi” pongono anzitutto

l’alunno al centro dell’azione educativa, accogliendolo in un’istituzione formativa in cui lo studente è

apprezzato protagonista e può liberamente realizzare le proprie potenzialità intellettuali, affettive, morali

e civili.

Tutto questo comporta da parte dei docenti:

La ricerca di rapporti costruttivi con gli alunni, da tradursi in atteggiamenti di considerazione e di

valorizzazione degli stessi;

La necessità di trovare strategie d’insegnamento coinvolgenti e capaci di sviluppare le

potenzialità negli ambiti di competenza;

La volontà di analizzare i problemi, di capire il disagio giovanile, di prevenire abbandoni, di

elaborare soluzioni formative e alternative.

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Lo studente in quanto cittadino è chiamato a sua volta ad assumersi responsabilità e quindi va aiutato ad

affrontare opportunamente tale compito.

L’insegnante quindi guida l’alunno a rispettare le norme della collettività, a vivere correttamente i

rapporti interpersonali, ad assumersi compiti e a tener fede agli impegni e, al contempo, stimola la

capacità critica dell’alunno, lo porta a misurarsi, a confrontare e a valutare, in modo che egli possa poi

scegliere liberamente secondo la propria coscienza e secondo motivazioni serie e personali.

Il biennio ha valenza propedeutica poiché facilita l’acquisizione, il consolidamento e lo sviluppo di

abilità trasversali nonché di specifiche conoscenze e competenze disciplinari di base. Inoltre, alla luce

del recente innalzamento dell’obbligo scolastico, il primo anno del biennio si propone di far conseguire

all’allievo competenze certificabili che facilitano la sua mobilità sia verticale che orizzontale.

Nel triennio, l’azione didattica è rivolta all’acquisizione, da parte degli allievi, di un sistema di

competenze e conoscenze che consenta loro, in maniera sempre più autonoma, di apprendere

organicamente, organizzare e selezionare le informazioni. La finalità fondamentale è quella di formarli

affinché siano in grado di adattarsi in modo flessibile e rapido ai mutamenti formali e alle innovazioni

del mondo del lavoro o di proseguire proficuamente nella formazione superiore.

In sintesi, gli obiettivi finali sono costituiti da:

Acquisizione di autonomia e di responsabilità

Esprimere in modo corretto ed equilibrato le proprie idee e proposte

Essere disponibile al confronto e alla collaborazione con gli altri

Adeguarsi alle norme della collettività

Gestire in modo costruttivo la vita scolastica

Vivere correttamente i rapporti con i compagni, i docenti, il personale non docente

Rispettare gli impegni e le scadenze dell’attività scolastica

Gestire in modo equilibrato l’impegno tra le varie materie.

Avvio allo sviluppo delle capacità critiche

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Riconoscere i propri errori

Saper autovalutarsi

Saper problematizzare

Sviluppo delle capacità ricettive (attenzione, concentrazione, memoria), logiche (analisi, sintesi…)

ed espositive

Acquisire specifiche conoscenze disciplinari

Individuare a grandi linee la struttura e l’argomento di un testo, di una spiegazione di un

document (anche multimediale)

Cogliere i rapporti tra idee centrali e secondarie

Memorizzare i contenuti rilevanti

Strutturare la comunicazione orale e la produzione scritta in modo pertinente, chiaro, corretto e

adeguato alla situazione comunicativa

Usare il linguaggio specifico di ogni disciplina.

Acquisizione di un metodo di studio

Usare correttamente il materiale (libri di testo, dizionari...)

Prendere appunti

Rielaborare le informazioni mediante uno schema, una scaletta, un sommario

Gestire proficuamente l’errore

Eseguire correttamente le indicazioni di lavoro.

Sviluppo delle capacità di assumere responsabilità personali e sociali

Esprimere giudizi e fare scelte in base ai propri parametri e valori

Proporre e sostenere la propria opinione anche in condizioni di minoranza

Trasformare la conflittualità e i momenti di crisi in operatività

Partecipare attivamente alle varie attività della scuola

Collaborare per il rispetto della legalità

Ottimizzare la gestione dell’impegno tra le altre materie.

Sviluppo delle capacità critiche

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Problematizzare informazioni, contenuti e situazioni

Cogliere le interazioni e i collegamenti tra le varie materie in un’ottica interdisciplinare

Acquisire consapevolezza dell’importanza dei contenuti appresi per la costruzione di una

concreta professionalità

Proporre una rielaborazione personale delle conoscenze.

Potenziamento delle capacità logico/astrattive

Possedere specifiche conoscenze disciplinari

Cogliere la struttura essenziale di una realtà complessa

Trasferire in modo opportuno modelli e concetti

Riconoscere in altri contesti quanto si è appreso

Operare opportuni collegamenti sia a livello disciplinare che interdisciplinare.

Perfezionamento delle capacità espressive

Usare i linguaggi specifici delle varie discipline

Perfezionare l’organizzazione della produzione orale e scritta.

Perfezionamento del metodo di lavoro

Porsi degli obiettivi e pianificare un proprio percorso

Raccogliere, selezionare, ordinare informazioni in relazione alle richieste

Procurarsi informazioni con l’ausilio di opportuni sussidi

Formulare ipotesi motivate

Formulare tesi coerenti

Usare in modo critico il libro di testo.

LE AZIONI DI MIGLIORAMENTO

Il presente Piano di miglioramento è la fase conseguente gli esiti del processo di diagnosi che la scuola

ha effettuato per procedere alla stesura del Rapporto di Autovalutazione (RAV). Nella sezione 5 del

rapporto di autovalutazione è stato sottolineato come, per aiutare il successo formativo degli studenti, sia

necessario consolidare il potenziamento e le prestazioni in ambito scientifico e linguistico e migliorare le

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situazioni in cui le competenze sociali e civiche si sono dimostrate scarsamente sviluppate. Al fine di

raggiungere le priorità strategiche individuate, la scuola ritiene di fondamentale importanza l'attivazione

di progetti per lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza oltre all'individuazione di nuclei

tematici fondamentali per ogni disciplina, collegabili alle abilità e competenze enucleate dall'istituto.

ESITI PRIORITA' TRAGUARDI AREA DI

PROCESSO

OBIETTIVI

DI

PROCESSO

AZIONI

ELABORATE

Risultati

scolastici

Rafforzamento

delle

competenze

nelle

discipline

scientifiche,

tecniche e

linguistiche

Miglioramento

del voto

Curricolo,

progettazione e

valutazione

Potenziare le

prove comuni

Elaborazioni di

un test

d'ingresso

comune sulle

competenze

matematico-

logiche

Ambiente di

apprendimento

Incrementare

la didattica

con nuove

tecnologie

Elaborazione

di attività con

nuove

tecnologie

Inclusione e

differenziazione

Consolidare

modalità di

recupero e

potenziamento

Attivazioni di

sportelli

didattici con

personale

qualificato

Continuità e

orientamento

Potenziare

l'informazione

in ingresso,

per quanto

concerne

l'ambito

scientifico

Incontri con le

famiglie delle

classi prime

per illustrare i

percorsi

Sviluppo e

valorizzazione

delle risorse

umane

Effettuare una

continua

attività di

formazione

per il corpo

docenti

Organizzazione

di corsi e

sportelli

all'interno della

scuola

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Potenziamento

apprendimento

Miglioramento

del voto

Ambiente di

apprendimento

Implementare

mediante

nuove

tecnologie di

didattica

innovativa

diffusione e

condivisione,

utilizzare peer

to peer e

cooperative

learning

Implementare

le attività con

l'uso di questi

sistemi

Competenze

chiave di

cittadinanza

Sviluppo delle

competenze

civiche e

miglioramento

delle

competenze

sociali e di

convivenza

civile

Sviluppo

dell'etica di

responsabilità,

collaborazione

e spirito di

gruppo,

orientamento e

organizzazione

della scuola

Sperimentare

la cittadinanza

attiva nei suoi

molteplici

aspetti:

legalità, etica,

volontariato e

sicurezza

PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE

La legge 107 prevede che dall’anno 2016 tutte le scuola inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta

Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale, per perseguire sotto la supervisione

dell’Animatore Digitale, obiettivi:

- Di sviluppo delle competenze digitali degli studenti

- Di potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di

innovazione delle istituzioni scolastiche

- Di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la

condivisione dei dati

- Di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale

- Di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale

- Di potenziamento delle infrastrutture di rete

- Di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali

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- Di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di materiali

didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

L’animatore digitale è un docente che, insieme al Dirigente Scolastico, ha il compito di “favorire il

processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le politiche legate all'innovazione didattica

attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio del piano nazionale scuola digitale”.

L’Animatore digitale è supportato dai componenti del Team digitale: il Team per l'innovazione digitale,

costituito da 3 docenti, ha infatti la funzione di supportare e accompagnare l'innovazione didattica nelle

istituzioni scolastiche.

L’attività dell’Animatore è finalizzata a:

Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo

l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative.

Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da

diffondere all’interno degli ambienti della scuola, coerenti con l’analisi dei fabbisogni della scuola

stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

Tutte le figure coinvolte nel PNSD partecipano a specifiche attività formative, funzionali alla

qualificazione delle rispettive competenze. In particolare:

Ai fini dell’ampliamento dell’Offerta Formativa, nella prospettiva di accrescere le opportunità di

progettazione ed erogazione della didattica con il supporto delle nuove tecnologie e per migliorare le

dotazioni hardware, l’Istituto auspica di poter partecipare ai bandi PON per finanziare al meglio

specifiche attività (PDM – 2016 – 2017).

I nuovi strumenti daranno impulso alla pratica laboratoriale nei percorsi di formazione che saranno più

contestualizzati e più dinamici, permettendo agli studenti di essere protagonisti della propria fromazione

e più integrati con il mondo che li circonda

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Ai genitori cui si chiede di credere nella scuola e nella cultura come investimento, viene riconosciuto il ruolo

educativo centrale nel processo formativo dei loro figli. Per questo la collaborazione e la condivisione, assicurata

da un continuo e costruttivo confronto, risultano essere fondamentali per il buon esito del percorso scolastico

degli alunni.

A fianco del funzionamento degli Organi Collegiali previsti dalla normativa, sarà facilitata ogni forma di confronto e colloquio anche attraverso la rete informatica, garantendo in ogni caso una comunicazione tempestiva e chiara.

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Al fine di sostenere l’investimento nell’istruzione è prevista per le famiglie la possibilità di beneficiare di specifiche e personalizzate agevolazioni finanziarie.

REGOLAMENTO D'ISTITUTO

L’Istituto “G. Marconi” è un complesso scolastico paritario che gli interessati scelgono liberamente per essere aiutati a soddisfare le loro esigenze scolastiche e/o risolvere i problemi che da esse derivano.

L’Istituto “G. Marconi” è pertanto una comunità di persone in cui professori e studenti svolgono le loro rispettive mansioni trattandosi con reciproco rispetto, ferma restando la deferenza che i discenti devono ai docenti. Tale deferenza, in considerazione della funzione di orientamento, sollecitazione e guida che i professori sono chiamati ad esercitare ed anche per differenza di età e di cultura che li distingue dai loro alunni, costituisce una dimensione di civiltà; esemplarmente corretto dovrà essere anche il comportamento degli studenti fra loro e nei confronti del personale non insegnante della scuola.

L’iscrizione al “Marconi” tuttavia non significa aver acquistato, o acquisito automaticamente il diritto alla promozione o al recupero di un anno scolastico, bensì quello di esigere una preparazione seria e un’assistenza qualificata per affrontare i problemi scolastici con le maggiori probabilità di successo che si fondano soprattutto sul senso di responsabilità e sul comportamento degli alunni.

Per conseguire tale fine è necessario che tutti rispettino e facciano rispettare le seguenti norme che regolano la vita scolastica dell’istituto:

Norme:

Tutti gli allievi sono tenuti ad osservare con rigorosa puntualità gli orari di inizio e di termine delle lezioni di seguito riportati: le lezioni si svolgono nelle ore antimeridiane con inizio alle ore 8.00 precise e terminano alle ore 13.45 L’intervallo è stabilito dalle ore 10.50 alle ore 11.00.

Le lezioni pomeridiane iniziano alle ore 14.00 e terminano alle ore 16.00

Alle ore 8.00 in corrispondenza del primo suono di campanello, tutti gli studenti entrano nelle aule.

Anche per le assenze di durata superiore ai 5 giorni la giustificazione non dovrà essere accompagnata dal certificato medico.

Per le assenze pomeridiane la giustificazione dovrà essere accompagnata dalla telefonata dei genitori.

Non sono consentite le entrate posticipate e le uscite anticipate; le richieste, in via eccezionale, dovranno essere supportate da specifica documentazione.

Gli allievi sono autorizzati ad uscire dalle aule durante le lezioni dalla II ora e , mai più di un studente per volta.

- Ogni allievo deve rispettare il posto assegnato ed è responsabile degli arredi scolastici a lui affidati; ad ogni classe, all'inizio dell'anno, sono dati in consegna i locali (aula) di cui è collegialmente garante.

In ogni locale della scuola e nelle aree di pertinenza è vietato fumare;

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L'accesso alla Presidenza e alla Segreteria per gli studenti è consentito negli orari non di lezione.

Tutti gli studenti possono conferire direttamente con la Preside specificando i motivi del colloquio. Nel caso in cui l’udienza sia richiesta durante lo svolgimento delle lezioni deve essere autorizzata dell’insegnante che ne abbia accertato l’urgenza;

Durante l’intervallo delle ore 10.50 le alunne e gli alunni sono tenuti ad uscire dalle aule.

Tutti gli studenti devono controllare la correttezza del linguaggio e del comportamento, avere sommo rispetto delle persone, delle idee e dell’ambiente scolastico in piena coerenza con la propria educazione e col prestigio dell’Istituto e il loro abbigliamento deve essere tale da riflettere il rispetto che devono a se stessi e alla scuola.

E' vietato portare a scuola oggetti o libri che non siano d’uso scolastico e si invita a non lasciare incustoditi oggetti di cui l’istituto non può comunque rispondere.

Tutti devono collaborare alla conservazione dei locali scolastici nelle condizioni migliori di ordine, di pulizia e di igiene, avendo somma cura dell’arredamento e delle attrezzature, la cui funzionalità e la cui efficienza giovano a tutti. I danni recati alle attrezzature, all’arredamento o ai locali dell’istituto saranno risarciti direttamente dai responsabili o, se anonimi, da tutti gli alunni della classe; il risarcimento integrale dei danni non esimerà i responsabili dalle sanzioni disciplinari;

Gli studenti devono partecipare attivamente alle lezioni favorendo il dialogo educativo e la personalizzazione dell’insegnamento da parte dei docenti, instaurare con i compagni, con gli insegnanti e con il personale della scuola rapporti di civile convivenza e di cordiale collaborazione che devono caratterizzare la vita scolastica dell’istituto attenendosi con scrupolo e con senso di responsabilità alle disposizioni che verranno via via impartite nel corso dell'anno scolastico.

La scuola, al fine di svolgere efficacemente la sua funzione educativa, sottoscrive con i genitori e gli studenti, ciascuno secondo i rispettivi ruoli e responsabilità, un Patto di corresponsabilità educativa secondo quanto previsto dalla normativa.

Gli studenti sono tenuti ad osservare i doveri sanciti dallo statuto degli studenti e delle studentesse; non osservare tali doveri comporta per gli studenti, l’applicazione di sanzioni disciplinari.

STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE

Vita della comunità scolastica

1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze, lo

sviluppo della coscienza critica e l’esercizio della responsabilità individuale.

2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, improntata ai valori della democrazia e

della convivenza pacifica e solidale.

3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo

progetto e la sua azione educativa sulle qualità delle relazioni improntate al rispetto reciproco di tutte le

persone che la compongono, quale che sia la loro età e ruolo, al rifiuto di ogni barriera ideologica, sociale,

culturale e religiosa.

Diritti

Lo studente ha diritto:

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1. ad una formazione qualificata che promuova e valorizzi le potenzialità e l’identità di ciascuno;

2. a un processo di orientamento verso la globale maturazione della sua personalità che gli consenta di inserirsi

sempre più nel contesto sociale pervenendo a scelte responsabili;

3. ad una valutazione trasparente volta ad attivare un processo d’autovalutazione che lo conduca a migliorare il

proprio rendimento (individuando i suoi punti di forza e debolezza);

4. alla tutela della propria privacy;

5. ad essere informato delle decisioni e sulle norme di regolamento della vita della scuola.

6. la scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:

a) un ambiente favorevole alla crescita della persona e un servizio didattico-educativo di qualità;

b) offerte formative articolate in discipline obbligatorie, attività opzionali o facoltative;

c) iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo, di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero

della dispersione scolastica;

d) la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica;

e) servizi di sostegno e promozione del benessere personale e assistenza psicologica;

f) rispetto della vita culturale e religiosa degli studenti stranieri e realizzazione di attività interculturali .

Doveri

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.

2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente scolastico, dei Docenti, di tutto il personale della

scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto che chiedono per se stessi, e ad evitare comportamenti violenti o

intimidatori, sia di tipo verbale, sia fisico.

3. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, le attrezzature, gli strumenti, i sussidi didattici e

a non arrecare danni al patrimonio della scuola.

4. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come

importante fattore di qualità della vita della scuola.

5. Gli studenti porteranno a scuola solo il materiale scolastico; l’uso del cellulare è assolutamente vietato.

6. Gli studenti avranno cura di mantenere aggiornato e firmato il libretto delle Comunicazioni Scuola-Famiglia.

Disciplina

1. Agli alunni che manchino ai doveri sopra elencati, anche al di fuori della scuola, sono inflitte, secondo la

gravità della mancanza, le seguenti sanzioni disciplinari indicate nel Regolamento d’Istituto:

a) avvertimento del Docente in classe con annotazione sul registro di classe;

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b) ammonizione del Dirigente Scolastico;

c) sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni;

d) per quanto riguarda il comma 3 dei doveri, si richiederà il rimborso relativo al danno arrecato al patrimonio

scolastico.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed

al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere

stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

4. Le sanzioni tengono conto della situazione personale dello studente.

5. Le sanzioni sono proporzionate alla infrazione disciplinare ed ispirate, per quanto possibile, al principio della

riparazione del danno.

6. Allo studente con l’assenso del genitore è sempre offerta la possibilità di convertire le sanzioni in attività in

favore della comunità scolastica.

7. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal

consiglio di classe.

8. L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate

infrazioni disciplinari per un periodo non superiore ai 15 giorni.

9. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i

suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.

10. L’ allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati

commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento e

commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto

possibile il disposto del comma 9 di cui sopra.

11. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o

dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è

consentito di iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.

12. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla

commissione d’esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.

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