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ISTITUTO TECNICO STATALE “A. DEFFENU” VIA VICENZA , 63 - 07026 OLBIA (OT) TEL. 0789/ 66936 - FAX 0789/642352 MAIL [email protected] REGOLAMENTO D’ISTITUTO 26 gennaio 2017

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ISTITUTO TECNICO STATALE “A. DEFFENU”

VIA VICENZA , 63 - 07026 OLBIA (OT) TEL. 0789/ 66936 - FAX 0789/642352

MAIL [email protected]

REGOLAMENTO D’ISTITUTO

26 gennaio 2017

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Regolamento

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

VISTO l’art.10, comma 3, lettera a del T.U. 16/04/94, n.297;

VISTI gli artt.8 e 9 del DPR 8/03/99, n.275;

VISTO il D.I. 01/02/2001, n.44;

VISTO il D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249;

VISTO il D.P.R.. 21 novembre 2007, n.235;

VISTO il D.L. 1 settembre 2008, n. 137;

VISTO il D.P.R. 122 del 22 giugno 2009;

VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo regolamento d’istituto, che va a sostituire

integralmente quello attualmente in vigore, ritenuto non più in linea e coerente con i principi che

connotano l’autonomia di cui sono state dotate le istituzioni scolastiche a decorrere dall’1/09/2000;

E M A N A

il seguente regolamento:

Titolo I PRINCIPI GENERALI

ART. 1

La scuola risponde al compito fondamentale affidatole dalla società di istruire e

formare le giovani generazioni, al fine di promuoverne la crescita umana e civile,

nonché la cultura e la professionalità.

In essa vige il massimo rispetto reciproco tra tutti coloro che vi operano,senza

discriminazioni di sesso, di religione, di opinioni, di condizioni personali e sociali, di

origini etniche.

ART. 2

Il personale docente e non docente, gli alunni e i genitori collaborano in armonia di

intenti nell'adempimento delle proprie mansioni ma secondo le rispettive

responsabilità educative, che conferiscono loro diversi e precisi diritti e doveri. La

scuola si costituisce come un ambiente sereno e laborioso nel quale sono tenute in

giusta considerazione le esigenze psico-fisiche degli alunni e si opera per la

prevenzione di possibili forme di disagio giovanile, nei limiti delle risorse disponibili.

ART. 3

L'attività didattica e' programmata dal Collegio docenti, dai Consigli di classe e dai

Dipartimenti sulla base delle indicazioni ministeriali e delle situazioni degli alunni e

delle classi; il fine così perseguito è la migliore preparazione culturale e professionale

degli studenti e il loro inserimento nella società come soggetti attivi, responsabili e

umanamente consapevoli di se.

Per consentire la partecipazione dei giovani alla propria formazione e motivarne lo

studio i docenti comunicano ad inizio d'anno gli obiettivi, i contenuti ed il metodo del

lavoro da svolgere.

I rapporti con le famiglie avvengono in prima istanza tramite gli studenti stessi,

referenti delle scelte educative dei genitori, e si sviluppano attraverso i colloqui

generali e individuali e le riunioni dei Consigli di classe, aperte anche a tutte le

componenti.

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ART. 4

Le istituzioni sociali e le imprese economiche esterne, riconoscendo alla scuola l'alto

valore delle sue funzioni e i benefici che tutto il territorio ricava dal suo buon

funzionamento, possono efficacemente contribuire alla sua vita con le iniziative più

opportune, nel rispetto della libertà di ricerca ed insegnamento della scuola.

Titolo II DIRITTI E DOVERI

Art.5 DIRITTI

1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che

rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta

alla pluralità delle idee. L’Istituto persegue la continuità dell'apprendimento e

valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata

informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente

scelti e di realizzare iniziative autonome.

2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il

diritto dello studente alla riservatezza.

3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano

la vita della scuola e di essere reso partecipe delle scelte riguardanti l’attività

scolastica ed extrascolastica secondo il principio della trasparenza.

4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della

scuola. Il dirigente scolastico e i docenti attivano con gli studenti un dialogo costruttivo

sulle scelte di loro competenza in tema di organizzazione della scuola e di scelta dei

libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione

trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo

conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio

rendimento.

5. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano

autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività

aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività

aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei

ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.

6. Lo studente ha diritto di conoscere le valutazioni che lo riguardano, debitamente

motivate, immediatamente per le verifiche orali e , di norma, non oltre il quindicesimo

giorno dallo svolgimento per quelle scritte.

7. Gli studenti possono esprimere la loro opinione mediante una consultazione nei casi

in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della scuola.

8. Lo studente ha diritto alla tutela della riservatezza. Dati,informazioni ed ogni altra

notizia riguardante la sua persona possono essere rilasciate solo su richiesta o

autorizzazione dell’interessato,se maggiorenne, o dei genitori o rappresentanti legali

se minorenne.

9. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della

comunità alla quale appartengono, purché ciò non comporti la violazione delle leggi

italiane.

ART. 6 DIRITTO DI ESPRESSIONE

Genitori, alunni e personale della scuola hanno diritto di:

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▪ affiggere negli appositi spazi avvisi e manifesti e tenerli esposti per almeno 10

giorni purché siano firmati, datati e i contenuti non siano contrari al codice

penale;

▪ distribuire comunicazioni all'interno della scuola, senza turbare il regolare

svolgimento delle lezioni, previa autorizzazione del dirigente scolastico.

Il dirigente scolastico adotta gli interventi di urgenza in caso di inosservanza di questi

principi ed informa il Consiglio di Istituto, che adotta le eventuali sanzioni.

ART. 7 DIRITTO DI RIUNIONE

Genitori, alunni e personale della scuola possono riunirsi in locali della scuola in ore

diverse da quelle di lezione. La richiesta e' presentata dal responsabile della riunione

almeno due giorni prima al dirigente scolastico, che indica il locale, valutate le

esigenze di servizio. In caso di riunioni che richiedano l'uso di spazi comuni la

richiesta deve essere presentata almeno cinque giorni prima. La eventuale

partecipazione di esterni alla scuola deve essere preventivamente autorizzata.

ART. 8 ASSEMBLEE DEI GENITORI

I rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe possono esprimere un Comitato dei

genitori dell'istituto.

L'assemblea può essere convocata su richiesta della maggioranza del Comitato dei

genitori, oppure quando la richiedano almeno duecento genitori,All'assembla

possono partecipare con diritto di parola il dirigente scolastico e gli insegnanti della

classe o dell'istituto.

ART. 9 ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI

Le assemblee degli studenti possono essere di classe o di istituto.

L'assemblea di classe si può convocare una volta al mese, per non più di due ore.

La richiesta va presentata dai rappresentanti almeno cinque giorni prima in

presidenza, con l'indicazione del giorno e dell'ora di svolgimento e dell'argomento. La

richiesta deve essere firmata dagli insegnanti che avrebbero lezione nelle ore indicate,

l’assemblea non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana. I

rappresentanti di classe partecipano alle riunioni del Consiglio di Classe fornendo il

loro contributo in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici,dei

criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico.

L'assemblea di istituto riguarda tutti gli studenti dell'istituto. Può essere convocata

una volta al mese,non possono essere richieste assemblee nel mese conclusivo delle

lezioni. La richiesta va presentata almeno cinque giorni prima in presidenza, salvo che

non ci siano comprovati motivi di urgenza e deve indicare il giorno, la durata e

l'argomento. Deve essere firmata da almeno il 10% degli studenti, oppure dalla

maggioranza dei rappresentanti di classe. I relazione al numero degli alunni ed alla

disponibilità dei locali, l’assemblea può articolarsi in assemblea di classi parallele,

biennio o triennio o per indirizzo di studi. All'assemblea possono partecipare il

dirigente scolastico e gli insegnanti dell'istituto. La eventuale partecipazione di esperti

esterni alla scuola deve essere preventivamente approvata dal Consiglio di istituto.

Non possono essere tenute, con la partecipazione di esperti , più di quattro assemblee

all’anno.

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A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per

lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.

Il dirigente scolastico ,un suo delegato o i docenti hanno potere di intervento nel caso

di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.

ART. 10 COMITATO STUDENTESCO

I rappresentanti degli studenti nei Consigli di classe possono esprimere un Comitato

studentesco.

Il Comitato convoca l'assemblea di istituto, garantisce l'esercizio democratico dei

diritti dei partecipanti all'assemblea e svolge tutti gli altri compiti eventualmente

affidatigli dall'assemblea di istituto o dai rappresentanti degli studenti nei consigli di

classe.

Il Comitato si riunisce di norma in ore non coincidenti con l'attività didattica. Il

dirigente scolastico può autorizzare la riunione del Comitato in alternativa

all'assemblea di istituto, per una durata non superiore alle due ore.

ART. 11 VIGILANZA

La vigilanza sugli alunni è assicurata:

- cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni dal docente della prima ora;

- durante la lezione dal docente, secondo l'orario settimanale, o in caso di assenza da

un suo sostituto;

- durante l'intervallo dai docenti secondo turni predisposti dal dirigente scolastico;

- durante il cambio dell'ora dall'operatore scolastico addetto al piano;

- all'uscita dal docente dell'ultima ora di lezione che assiste al deflusso degli studenti

dall’aula e dal personale ausiliario.

Se non fosse possibile sostituire un docente assente la classe può essere dimessa

anticipatamente previa comunicazione agli studenti affinché informino le famiglie.

Durante l'assenza temporanea degli alunni dalle rispettive classi le porte delle aule

saranno chiuse dagli operatori scolastici addetti ai piani. I docenti sono invitati a

comunicare gli spostamenti degli alunni agli operatori.

ART. 12 RITARDI, USCITE ANTICIPATE E ASSENZE DEGLI ALUNNI

Il sistema di gestione delle assenze, ritardi e uscite anticipate è informatizzato e la

scuola si impegna a comunicare alle famiglie le assenze degli alunni e la mancata

giustificazione delle assenze.

L’ingresso degli alunni deve avvenire entro le 8.05. Alle 8.10 tutti gli alunni devono

trovarsi nelle aule per iniziare regolarmente le lezioni.

Gli studenti sono tenuti alla massima puntualità.

Fino alle ore 8.20, qualora il ritardo non sia abituale e deve avere le caratteristiche

dell’eccezionalità, gli alunni potranno essere ammessi su decisione dell'insegnante

della prima ora. Dopo le ore 8.20 gli alunni potranno essere ammessi alle lezioni solo

dalla seconda ora di lezione, previa autorizzazione scritta del dirigente scolastico o di

un suo delegato.

Non e' consentita l'entrata dopo l'inizio della seconda ora, salvo fondati e giustificati

motivi. In ogni caso gli studenti ammessi dalla presidenza senza giustificazione della

famiglia dovranno presentarla il giorno successivo all'insegnante della prima ora.

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Per tutti i casi d’ingresso posticipato gli allievi sono tenuti a presentarsi a scuola

almeno 10 minuti prima dell’inizio della lezione in modo da poter adempiere alla

procedura prevista per l’ammissione in classe.

Dopo il quinto ritardo per ogni periodo (per un totale di massimo 10 ritardi nell’anno

scolastico) lo studente non viene accolto a scuola. Le famiglie saranno adeguatamente

avvisate di tali ritardi.

L'accesso all'Istituto deve avvenire utilizzando gli spazi ad esso destinati.

Non sono consentite uscite anticipate, salvo casi eccezionali, validamente documentati

dai genitori. Le richieste di uscite anticipate devono essere presentate ordinariamente

il giorno precedente, fatti salvi i motivi di urgenza; le richieste dovranno essere

presentate allo “sportello alunni”.

Gli studenti maggiorenni sono direttamente responsabili della validità delle

giustificazioni e delle richieste presentate. La dirigenza, ove necessario, renderà note

tali giustificazioni e richieste alla famiglia. Gli studenti minorenni potranno uscire

anticipatamente soltanto se accompagnati da uno dei genitori o dal tutore o da

persona espressamente delegata.

Le giustificazioni delle assenze sono annotate dagli insegnanti della prima ora di

lezione. Sia il minorenne che il maggiorenne, in caso di malattia che si protrae per

oltre 5 giorni, sono tenuti alla presentazione immediata di certificato medico per la

riammissione in classe. Per assenze di durata inferiore a 5 giorni, il certificato

medico dovrà essere consegnato entro 3 giorni dal giorno del rientro.

Anche nel caso di assenze collettive dovrà essere prodotta regolare giustificazione.

Assenze e ritardi devono esser giustificati esclusivamente con il libretto personale, che

dovrà essere ritirato in segreteria dell’istituto, controfirmato dal genitore o dal tutore

per l’alunno minorenne o dall’alunno stesso, nel caso di alunno maggiorenne. (in

quest’ultimo caso previa controfirma del genitore e tutor per ritiro patto

corresponsabilità e calendario sinottico attività). Gli alunni maggiorenni e minorenni

si impegnano a farne uso corretto. Il rilascio dell’eventuale duplicato deve essere

annotato, da parte della segreteria, nel giornale di classe. Tale duplicato verrà

addebitato all’alunno con un costo di Euro 10,00.

Sono ammesse uscite dall'Istituto, debitamente motivate, per l’alunno minorenne

prelevato da un adulto e dagli alunni maggiorenni. È vietato lasciare la scuola senza

preventivo permesso dell’ufficio dirigenza o da suo delegato e/o dell’ufficio ingressi in

ritardo ed uscite anticipate.

Art.13 DOVERI

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere

assiduamente agli impegni di studio. A tale proposito si ricorda che a decorrere

dall’ anno scolastico 2010-2011 per procedere alla valutazione finale di ciascuno

studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale

personalizzato. (D.P.R. n.122 del 22 giugno 2009 art.14 comma 7) .

Si veda circolare (tabella monte ore annuo/classi).

2. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere

assiduamente agli impegni di studio.

3. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del dirigente scolastico, dei

docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto,

anche formale, che chiedono per se stessi.

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4. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono

tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente col principio di

rispetto reciproco di tutte le persone che compongono la comunità scolastica.

5. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza

dettate dai regolamenti dell'istituto e dalle normative vigenti

6. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i

sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare

danni al patrimonio della scuola, ottemperando ai regolamenti specifici.

7. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente

scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della

scuola.

8. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente

scolastico e di averne cura come importante fattore di qualità della vita della

scuola. E’ assolutamente vietato sporcare e lasciare rifiuti per terra , sia

all’interno dell’istituto sia nel cortile; i trasgressori saranno deferiti al dirigente

scolastico per gli opportuni provvedimenti disciplinari e di pulizia (vedasi tavola

sinottica)

9. Gli studenti sono tenuti ad osservare come chiunque si trovi in istituto il divieto

di fumo. Nella scuola è vietato fumare. Tale divieto è disciplinato da specifici

provvedimenti legislativi che prevedono l’applicazione di specifiche sanzioni ( L.

585/75 e successive modificazioni) ed è fatto obbligo a tutti di osservarlo. Le

eventuali sanzioni saranno comminate dalla apposita commissione garante

dell’osservanza del divieto (vedasi tavola sinottica).

10. E’ fatto divieto agli studenti di utilizzare, durante l’ora di lezione, qualsiasi

oggetto o pubblicazione non pertinenti alle finalità educative della scuola.

11. E’ vietato utilizzare o mantenere attivi, durante l’ora di lezione, telefoni

cellulari, radio, lettori cd ed MP3 e/o altri apparecchi estranei all’attività

didattica. I docenti possono sanzionare i trasgressori con nota disciplinare

(vedasi tavola sinottica)

12. E’ assolutamente vietato introdurre, consumare, scambiare a qualsiasi titolo

sostanze illegali in tutta l’area dell’istituto. Oltre agli inevitabili provvedimenti

disciplinari, i trasgressori saranno segnalati all’autorità competente in materia.

Del pari è vietato introdurre e consumare nell’istituto bevande alcoliche di

qualsiasi tipo.

13. Gli studenti sono chiamati al rispetto della persona , ognuno ha quindi il dovere

di un comportamento rispettoso e corretto. E’ altresì auspicabile un

abbigliamento adeguato al luogo in cui si svolge la propria attività.

14. All’inizio dell’anno scolastico verrà stabilita dal docente coordinatore della

classe una “pianta” per ogni aula normale o speciale. La pianta della classe

potrà essere modificata dai singoli docenti anche temporaneamente sulla base

delle esigenze che possono presentarsi.

15. Gli studenti possono recarsi in bagno durante le ore di lezione uno per volta e

previa autorizzazione del docente in servizio che dovrà controfirmare gli

appositi registri presenti ai piani presso le postazioni dei collaboratori scolastici.

Art.14 SICUREZZA

Gli studenti devono attenersi alle seguenti norme di comportamento:

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1. Tenere un contegno corretto da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che

possano distrarre o arrecare danno ai compagni

2. Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene

richiamate da specifici cartelli

3. Non usare attrezzature senza autorizzazione

4. Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, chiedere l’intervento del

personale ausiliario

5. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata

6. Non toccare i segnalatori dell’allarme antincendio

7. Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non

ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l’accesso alle uscite di

sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza ecc…), in

prossimità di mezzi e impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la

normale circolazione

8. Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né

abbandonare quelle vuote sul postazione di lavoro

9. Segnalare tempestivamente al proprio insegnante ogni eventuale anomalia o

condizione di pericolo rilevata

10. In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente sulle circostanze

dell’evento

11. Non circolare né sostare nei sottopiani dell’ edificio. Non accedere nelle zone e nei

locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati

Art. 15 DISCIPLINA

1. I comportamenti che configurano mancanze disciplinari e un non corretto

svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica sono elencati e

sanzionati come da tavola sinottica allegata.

2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del

senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità

scolastica.

3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni

disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.

4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera

espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.

5. Il richiamo alla necessità di tenere un comportamento corretto viene realizzato, in

prima istanza, dal docente attraverso l’ammonizione o l’allontanamento dalla lezione.

Tali provvedimenti sono riportati sul registro di classe per la comunicazione al

dirigente scolastico e, ove lo si ritenga necessario, alla famiglia.

6. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, nei tempi e nei modi previsti

dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, all’Organo di Garanzia.

Art 16 Organo di Garanzia e suo Regolamento COMMA A - FINALITA' E COMPITI Ai sensi dell'articolo 5, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998 n.

249 e del successivo DPR n. 235 del 21 Novembre 2007, è costituito l'Organo di Garanzia (O.G.)

presso L’I.T.C.G “A DEFFENU” di Olbia .

Tale organo si basa sul principio per cui la scuola è una comunità, all'interno della quale ognuno ha

il diritto/dovere di operare al fine di trovare modalità di comportamento adeguate per promuovere

ed assicurare una serena convivenza attraverso una corretta applicazione delle norme.

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Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, sono:

prevenire e affrontare tutti i problemi e conflitti che possano emergere nel rapporto tra studenti e

personale della scuola e in merito all'applicazione dello Statuto ed avviarli a soluzione;

esaminare i ricorsi presentati dagli studenti dell'istituto in seguito all'irrogazione di una sanzione

disciplinare a norma di regolamento di disciplina..

Il funzionamento dell'O.G. è ispirato a principi di collaborazione tra scuola e famiglia, anche al fine

di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei confronti degli insegnanti o

viceversa.

COMMA B - COMPOSIZIONE L'Organo di Garanzia è composto da:

Il Dirigente

Tre insegnanti indicati dal Collegio dei Docenti e designati dal Consiglio di Istituto

2 genitori designati dagli stessi genitori nell’ambito del Consiglio di Istituto

due studenti designati dai rappresentanti degli studenti all’interno del Consiglio d’Istituto

una unità di personale ATA, designata nell’ambito del Consiglio di Istituto.

I componenti dell' O.G. restano in carica per un periodo di tempo corrispondente alla durata del

Consiglio d'istituto, quanto ai genitori, agli insegnanti e al personale ATA, e per un anno, per

quanto riguarda gli studenti.

Fino alla designazione della nuova componente resta in carica la precedente componente( eccettuati

i casi di decadenza dagli OOCC), al fine di consentire il funzionamento dell'organo.

Per ciò che concerne le componenti studentesca e docente, i membri titolari e i loro supplenti

vengono eletti dall'organo collegiale competente, nella sua prima seduta ordinaria all'inizio di ogni

anno scolastico.

L' O.G elegge il presidente all'interno dello stesso. E' facoltà del Presidente designare un

vicepresidente.

Ciascuno dei membri indicati, in caso di temporanea impossibilità o di astensione obbligatoria verrà

sostituito da un supplente, indicato dai rispettivi organi di appartenenza.

I genitori e gli studenti componenti dell'O.G. non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere

alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti studenti appartenenti alla stessa classe del

proprio figlio o compagno, ovvero insegnanti in cui sono coinvolti propri figli.

Gli insegnanti componenti dell'O.G. non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere alcuna

iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti colleghi che insegnano nelle stesse classi ovvero

propri studenti.

Nel caso si verifichi una di tali situazioni, i componenti incompatibili non possono partecipare alla

seduta e devono essere sostituiti dai membri supplenti (si farà scorrere la graduatoria degli eletti).

La funzione di segretario verbalizzante viene svolta a rotazione da uno dei componenti.

COMMA C - MODALITA' E CRITERI DI FUNZIONAMENTO GENERALI L'Organo di Garanzia viene convocato dal Dirigente Scolastico.

La convocazione ordinaria deve prevedere almeno tre giorni di anticipo, sulla data di convocazione.

In caso di urgenza motivata, il presidente potrà convocare l'O.G. anche con un solo giorno di

anticipo.

Ciascuno dei componenti delI'O.G. è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni

ricevute ovvero di cui è venuto a conoscenza in quanto membro o collaboratore dell'organo di

garanzia e non può assumere individualmente alcuna iniziativa né servirsi del materiale raccolto

senza il consenso dell'organo stesso e per scopi esclusivamente attinenti alle finalità dell'O.G.

Le deliberazioni dell'O.G. devono essere sancite da una votazione, il cui esito sarà citato nel

verbale, nella quale non è ammessa l'astensione. Si decide a maggioranza semplice e, in caso di

parità, prevale il voto del Presidente in carica durante la seduta.

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Il verbale della riunione dell'O.G. è accessibile, secondo le norme e le garanzie stabilite dalle leggi

sulla trasparenza e sulla privacy.

L'O.G. ha facoltà di approvare al suo interno, a maggioranza semplice, un eventuale regolamento

per il suo funzionamento.

L'organo si riunisce con almeno la metà + uno dei suoi membri (dirigente, genitori, studenti,

insegnanti, ATA).

COMMA D - I RICORSI PER LE PROBLEMATICHE STUDENTI- INSEGNANTI O CON

ALTRO PERSONALE SCOLASTICO E PER L'APPLICAZIONE DELLO STATUTO L'O.G. prende in considerazione e si pronuncia sui conflitti interni alla scuola in merito

all'applicazione dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse e sui problemi inerenti al rapporto

studenti / personale docente e non docente.

Per problemi che attengono al rapporto tra insegnanti e studenti si intendono tutti quei problemi

relativi tanto alla didattica quanto alle relazioni, che coinvolgano sezioni, classi o parti significative

delle stesse o anche singoli studenti.

L'O.G. promuove con finalità di prevenzione ogni attività utile a verificare e migliorare la qualità

dei rapporti tra insegnanti e studenti, attraverso incontri di formazione, questionari, monitoraggi ed

ogni altra iniziativa adeguata a tal fine.

L'O.G. riceve, inoltre, segnalazioni da chiunque vi abbia interesse ed in particolare da parte dei

rappresentanti di classe (genitori o studenti) in ordine a problemi emersi nel corso di assemblee di

sezione o di classe, da parte dei consigli di classe per mezzo dei docenti coordinatori, ovvero da

parte di studenti.

L'O.G. si riunisce, presieduto dal suo Presidente (o dal suo sostituto designato), ogni volta pervenga

una richiesta di riesame irrogazione sanzioni disciplinari.

Per la validità delle deliberazioni non è necessario che siano presenti tutti i membri. Deve ,

comunque, essere garantita la presenza della metà + 1 dei componenti.

COMMA E - I RICORSI PER LE SANZIONI DISCIPLINARI Il ricorso avverso ad una delle sanzioni disciplinari comminate conformemente al Regolamento di

disciplina, può essere presentato dall'alunno o da uno dei genitori (per l'alunno minorenne)

mediante istanza scritta indirizzata al Presidente dell'O.G., in cui si ricordano i fatti e si esprimono

le proprie considerazioni inerenti all'accaduto. Non sono prese in esame le parti o le considerazioni

che esulano dallo stesso.

Il ricorso deve essere presentato in segreteria alunni entro il termine prescritto di 15 giorni dalla

comunicazione della sanzione. I ricorsi presentati fuori termini, non saranno, in nessun caso accolti.

Fino al giorno che precede la riunione dell'O.G. per discutere la sanzione, è possibile presentare

memorie e documentazione integrativa. L’OG dovrà esprimersi entro i successivi 10 giorni (art.5

comma 1).

Ricevuto il ricorso, il Presidente o personalmente o nominando un componete istruttore, provvede a

reperire, se necessario, gli atti, le testimonianze, le memorie di chi propone la sanzione, dell'alunno,

della famiglia, del Consiglio di classe, del preside o di chi sia stato coinvolto o citato.

Il materiale reperito dall'istruttore viene raccolto in un dossier e costituisce la base della discussione

e della delibera dell'O.G.

L'organo si riunisce entro i tempi previsti e alla seduta chiama a partecipare lo studente a cui è stata

irrogata la sanzione disciplinare.

Qualora la sanzione sia stata irrogata per comportamento scorretto nei confronti di un docente o di

un non docente, anch'egli è chiamato a partecipare alla seduta.

Le loro testimonianze sono rese a verbale.

L'organo può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata.

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11

La deliberazione dell'O.G. viene trasmessa al Dirigente Scolastico ed esposta di norma all'albo

dell'istituto. In caso di conferma, modifica, o annullamento, il Dirigente Scolastico provvederà ad

informare della sanzione il Consiglio di classe, tramite il diario di classe.

La famiglia dell'alunno verrà avvertita mediante raccomandata.

Contro le decisioni dell’organo di garanzia è ammesso ricorso nei modi e termini fissati dall’art. 2

del D.P.R. n° 249/98

ART. 17 VIOLAZIONI E SANZIONI (TAVOLA SINOTTICA)

PREMESSA:

Gli studenti sono direttamente responsabili sotto il profilo civile, penale, amministrativo di quanto

compiuto in violazione di diritti e disposizioni disciplinari interne all’Istituto e solo in caso di

impossibilità di individuare il singolo responsabile, anche per chiara complicità del gruppo o

dell’intera classe, la sanzione si applica al gruppo o alla classe.

In presenza di aggravanti/attenuanti possono essere erogate sanzioni di grado superiore/inferiore,

e/o possono essere presi provvedimenti alternativi, con finalità educative, quali lavori socialmente

utili presso associazioni di volontariato, comunità, enti pubblici con cui la scuola stipulerà apposite

convenzioni. Si precisa che in caso di percorso alternativo questo si svolgerà fuori dall’orario

scolastico e avrà pertanto la durata doppia rispetto a quella stabilita dalla sanzione (es. 10 giorni di

sospensione oppure 20 giorni di lavoro socialmente utile.)

Il Consiglio di classe deciderà l’entità e la durata della sanzione e l’opportunità, in alternativa, di un

percorso educativo della durata doppia.

Per l’irrogazione delle sanzioni, l’organo competente valuterà la gravità dell’ infrazione seguendo il

seguente schema:

Comportamento Sanzione Organo Competente Procedura

A Mancata

giustificazione

delle assenze (

per la seconda

volta l’ alunno

dimentica la

giustificazione)

Ammonizione verbale

Annotazione sul registro di

classe

Docente della

prima ora

Annotazione sul

registro di classe e

sulla scheda

elettronica.

Informazione alla

vicepresidenza che

tramite l’ ufficio,

avvisa telefonicamente

la famiglia

B Mancata

giustificazione

delle assenze (

per la terza

volta l’ alunno

dimentica la

giustificazione

Ammonizione verbale

Annotazione sul registro di

classe

L’ alunno minorenne viene

ammesso solo se

accompagnato da un genitore

L’ alunno maggiorenne non

viene ammesso in classe

Docente della

prima ora

Annotazione sul registro di

classe

Informazione alla

vicepresidenza tramite

collaboratore scolastico e

segnalazione telefonica alla

famiglia. In attesa del

genitore l’alunno minorenne

sarà ospitato sotto adeguata

custodia in locali idonei

C Assenze

collettive

Viene valutata in sede di

attribuzione del voto di

condotta e del credito

scolastico

Consiglio di

classe

Verbalizzazione del

Consiglio di classe

La presidenza comunica

alla famiglia per telefono e

riferisce poi alla prima

riunione del Consiglio di

Classe

D Ritardi

ingiustificati

Vedi art. 12

Alunno minorenne :

convocazione della famiglia

Alunno maggiorenne: non

verrà accolto a scuola

Ufficio di

presidenza

Annotazione sul registro di

classe

segnalazione telefonica

alla famiglia.

Eventuale convocazione

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della famiglia

E Alunno

sprovvisto di

materiale e di

attrezzature

indispensabili

allo

svolgimento

dell’ attività

didattica,

nonché

mancato

svolgimento

degli impegni

di studio

Ammonizione in classe con

nota disciplinare sul registro

Docente che

rileva la

mancanza

Annotazione sul registro di

classe

Il docente riferisce al

Consiglio di Classe.

F Infrazione al

divieto di fumo

in qualsiasi

locale

Ammonizione scritta

Sanzione amministrativa

Ufficio di

presidenza

Consiglio di

classe

Responsabile

vigilanza divieto

di fumo

Il soggetto che rileva la

mancanza comunica agli

organi competenti la

violazione

Lettera raccomandata A/R

alla famiglia

Irrogazione della sanzione

amministrativa

G Non

ottemperanza

dell’ obbligo di

tenere puliti gli

spazi comuni

Ammonizione verbale

Sanzione consistente nel

ripristino della situazione

precedente

( ripulire gli spazi);

in caso di rifiuto questo costituisce

un’aggravante e ciò comporta

l’erogazione di sanzioni di grado

superiore, fino alla sospensione o

l’adozione di provvedimenti

alternativi

Dirigente scolastico

Consiglio di

classe (con

convocazione

dell’ interessato/i

e rispettivi

genitori).

In caso di rifiuto

annotazione sul registro di

classe e comunicazione all’

Ufficio di presidenza con

informativa alle famiglie

Consiglio di classe in

presenza dell’ interessato/i e

rispettivi genitori

H Danni e

mancanza di

cura nei

confronti dell’

ambiente

scolastico

Ammonizione scritta

Risarcimento del danno

Lavori manuali e pratici nel

primo pomeriggio con

materiale a carico della

famiglia dell’ alunno

responsabile

Docente in

servizio

Ufficio di

Presidenza

Il docente che rileva la mancanza

annota sul registro scolastico e

comunica personalmente

all’Ufficio di Presidenza;

comunicazione alla famiglia per

il risarcimento del danno

I Uso dei telefoni

cellulari o

dispositivi

elettronici per

usi non

didattici.

Nota disciplinare sul registro

di classe.

Docente che

rileva la

mancanza.

Riferisce al Consiglio di Classe.

L Falsificazione

del libretto

personale o di

atti e registri

della scuola

Annotazione nel registro

di classe

Allontanamento fino a 15

giorni e/o attività

socialmente utili

connesse con il tipo di

infrazione commessa

Docente che

rileva l’infrazione

Consiglio di

classe

Annotazione sul registro di

classe

Consiglio di classe in

presenza dell’ interessato e

dei genitori

Lettera raccomandata A/R

alla famiglia

M Violazione dei

regolamenti

delle aule

speciali o di

regole non

contemplate in

altri punti

Annotazione nel registro

di classe

Allontanamento fino a 15

giorni e/o attività socialmente

utili connesse con il tipo di

infrazione commessa

Docente che

rileva l’infrazione

Consiglio di

classe

Annotazione sul registro di

classe

Consiglio di classe in

presenza dell’ interessato e

dei genitori

Lettera raccomandata A/R

alla famiglia

N Allontanamento

arbitrario dalla

Annotazione scritta sul

registro di classe

Docente che

rileva la

Annotazione sul registro di

classe

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13

scuola,

mancanza di

rispetto, lesivo

della dignità

personale

verbale e/o con

atteggiamenti,

atti che violino

la dignità

l’integrità ed il

rispetto della

persona umana

( es. violenza

privata,

minaccia,

percosse,

ingiurie, reati di

natura sessuale,

atti di bullismo,

etc.) oppure

concreta

situazione di

pericolo per

l’incolumità

delle persone /

es. incendio o

allagamento o

distruzione

atti).

Allontanamento fino a 15

giorni e/o attività socialmente

utili .

Se il fatto commesso è di

gravità tale da ricadere

nell’ambito penale si

derogherà al limite dei 15

gg.

violazione

Dirigente

scolastico

Consiglio di

classe (con

convocazione

dell’ interessato/i

e rispettivi

genitori)

Consiglio di

Istituto (con

convocazione

dell’ interessato/i

e rispettivi

genitori)

Comunicazione alla

famiglia da parte del

Dirigente Scolastico con

lettera raccomandata A/R

Consiglio di classe in

presenza dell’ interessato e

dei genitori

Consiglio di Istituto (con

convocazione dell’

interessato/i e rispettivi

genitori)

O Recidiva delle

violazioni di cui

ai punti L, M ,

N

Annotazione sul registro di

classe

Allontanamento dalla scuola

sino al termine dell’anno

scolastico

Docente che

rileva l’infrazione

Consiglio di

Istituto (con

convocazione

dell’ interessato/i

e rispettivi

genitori)

Annotazione sul registro di

classe

Consiglio di Istituto (con

convocazione dell’

interessato/i e rispettivi

genitori)

Lettera raccomandata A/R

alla famiglia a cura

dell’Ufficio di presidenza

ART. 18 DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI

Ai sensi della legge 241/90 e' riconosciuto il diritto di accesso ai documenti

amministrativi a chiunque abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente

rilevanti. Pertanto i titolari di tale diritto possono chiedere di esaminare

gratuitamente i documenti e chiederne copia, rimborsando il costo (Euro 0,26 per ogni

fotocopia per le spese di carta/toner). Per esercitare tale diritto occorre fare domanda

motivata, indicando cioè l'interesse ad accedere agli atti. Il dirigente scolastico deve

valutare se il richiedente ha interesse giuridico e se gli atti richiesti non pregiudicano

la riservatezza di terzi.

Sono esclusi gli atti coperti da divieto di divulgazione previsto dalla legge e quelli

esplicitamente indicati nei regolamenti emanati dal Ministero ai sensi della suddetta

L. 241.

Titolo III USO DELLE RISORSE

ART. 19 LOCALI

I locali e le attrezzature della scuola possono essere temporaneamente utilizzati, fuori

dall'orario di servizio scolastico, per le attività previste dalla legge. Le modalità di

utilizzo e le competenze di autorizzazione sono stabilite dal T.U. 297/94, dal D.P.R.

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275/99 e dalle delibere del Consiglio scolastico provinciale in materia e dal

regolamento dell’istituto relativo all’uso dei locali(vedasi allegato B).

ART. 20 BIBLIOTECA

Il funzionamento della biblioteca e' disciplinato da criteri generali stabiliti

annualmente dal Consiglio di Istituto, su proposta del Collegio Docenti, in modo da

assicurare:

a) l'accesso alla biblioteca da parte degli studenti, dei docenti e dei genitori;

b) orari e modalità agevoli di accesso al prestito o alla consultazione;

c) la partecipazione, in via consultiva, degli studenti alla scelta delle dotazioni librarie.

ART. 21 LABORATORI, AULE SPECIALI E PALESTRA

L'accesso ai laboratori e alle aule speciali è regolato all'inizio di ogni anno da apposito

calendario, in modo da consentirne l'uso a rotazione, da parte di tutte le classi. Gli

alunni possono accedere ai laboratori solo con la presenza di un docente.

Qualora un gruppo di studenti (massimo cinque studenti), per particolari esigenze di

ricerca e di studio, necessiti di utilizzare le strutture dei laboratori durante l’orario

delle lezioni, ma al di fuori delle normali esercitazioni programmate, può accedervi,

previa autorizzazione della Dirigenza, solo sotto la sorveglianza di un docente o di un

assistente tecnico.

Ai sensi del D.I. 28/5/75, le attrezzature dei laboratori e della palestra sono affidate in

custodia dal dirigente ai docenti, che rispondono della loro conservazione durante l’uso

didattico.

In particolare, per garantire un migliore funzionamento, i laboratori e le aule speciali

sono assegnate dal Dirigente Scolastico all’inizio di ogni anno alla responsabilità di un

docente che svolge funzioni di sub consegnatario (responsabile di laboratorio) ed ha il

compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del

laboratorio insieme al tecnico di laboratorio, curare il calendario d’accesso allo stesso,

proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc..

Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da

parte delle classi, redigendo apposito calendario citato in premessa ,e concordando con

il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l’utilizzo del laboratorio in attività

extrascolastiche.

In caso di danni, manomissioni, furti di attrezzature o ai locali il responsabile del

laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le

condizioni di sicurezza lo richiedano e a segnalare la situazione tempestivamente in

Presidenza per l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di

individuare eventuali responsabili.

Le responsabilità inerenti l’uso dei laboratori e aule speciali, sia per quanto riguarda

la fase di preparazione delle attività sia per quella della realizzazione delle stesse con

gli allievi, competono all’insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed

assistenza agli alunni.

I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un

sicuro controllo del materiale, l’insegnante prenderà nota della postazione e degli

strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.

L’insegnante avrà cura, all’inizio e alla fine di ogni lezione, di verificare l’integrità di

ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L’insegnante, qualora al

fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all’inizio, è tenuto a

darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.

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Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le

esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente le stesse.

All'inizio di ogni anno può essere emanato un regolamento d'uso delle suddette

attrezzature, a cura del responsabile del laboratorio e del dirigente scolastico.

ART. 22 ATTIVITA' INDIVIDUALI

E' possibile utilizzare le attrezzature scolastiche sentito il dirigente scolastico e a

condizione che sia sempre presente un docente responsabile.

ART. 23 BAR E MENSA

L'accesso ai locali bar e mensa e' consentito esclusivamente in occasione dell'intervallo

prima dell’inizio delle lezioni e al termine delle lezioni del mattino (vedasi scansione

oraria prevista per l’a.s. 2016-17).

ART. 24 PARCHEGGIO

PARCHEGGIO DEI MOTOCICLI

Sono SPAZI ESCLUSIVI DESTINATI AL PARCHEGGIO DEI MOTOCICLI, sia

degli studenti che dei docenti, il cui accesso avverrà esclusivamente dal passo

carraio di via Vicenza:

● l’area, dietro l’Auditorium, presso i muri confinanti con l’Istituto comprensivo.

NORME E DIVIETI PER IL PARCHEGGIO DEI MOTOCICLI

E’ assolutamente vietato parcheggiare i motocicli in spazi diversi da quelli sopra

definiti.

I motocicli degli studenti potranno essere introdotti solo all’inizio delle lezioni, e non

nelle ore intermedie, ovvero entro le ore 08:10 e potranno uscire dal parcheggio solo

alla fine delle stesse.

I motocicli non potranno circolare all’interno del cortile della scuola, se non per

raggiungere i parcheggi ad essi destinati e per le manovre strettamente necessarie per

uscire da essi.

I motocicli dovranno essere disposti, nelle aree ad essi destinate di cui sopra, in

maniera ordinata, senza creare situazioni di pericolo e consentendo l’uso razionale dei

parcheggi.

Nel caso dell’impossibilità di parcheggiare il motociclo per la raggiunta capienza dei

parcheggi lo stesso dovrà essere parcheggiato nella pubblica via.

E’ vietato, per qualsiasi ragione, utilizzare o spostare i motocicli durante la

ricreazione, durante le ore di lezione, anche da parte di quegli studenti che non si

avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica.

PARCHEGGIO DELLE AUTOVETTURE PER I PORTATORI DI HANDICAP

Sono SPAZI DESTINATI AL PARCHEGGIO DELLE AUTOVETTURE per i

portatori di Handicap:

● L’area posta alla sinistra dell’ingresso carraio prospiciente via Vicenza (sotto

l’albero) il cui utilizzo è destinato esclusivamente alle autovetture dei portatori di

Handicap.

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NORME COMUNI

E’ vietato l’ingresso e l’uscita degli autoveicoli dei portatori di handicap e dei motocicli

durante la ricreazione .

E’ vietato agli studenti introdurre autoveicoli, anche se privi di targa e conducibili

senza patente, e sostare nei parcheggi della scuola.

E’ vietato agli studenti lasciare i motocicli in deposito oltre le ore 14,00 e per le classi

con attività pomeridiana oltre le ore 16,30.

E’ vietato ai genitori degli studenti entrare e sostare nei parcheggi della scuola, sia con

autoveicoli che con motocicli, anche nelle giornate destinate ai colloqui con i Docenti

sia antimeridiani che pomeridiani.

Tutti i veicoli autorizzati entreranno e usciranno dall’istituto a passo d’uomo,

prestando la massima attenzione durante l’ingresso e l’uscita degli studenti dalla

scuola, cedendo loro il passo.

E’ vietato sostare o parcheggiare negli spazi non consentiti di cui sopra.

Si fa presente che il cancello non ha la chiusura automatica pertanto, una volta aperto,

è necessario provvedere alla sua chiusura.

E’ vietato introdurre i veicoli da parte del personale della scuola (fatta eccezione per i

portatori di handicap o per chi si trovi in uno stato di inabilità temporanea) .

N.B. I parcheggi sono incustoditi e la scuola non risponde di eventuali danni e/o

manomissioni e/o furti.

Titolo IV ORGANI COLLEGIALI

ART. 25 DISPOSIZIONI GENERALI

La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con congruo preavviso, di

norma non inferiore ai 5 giorni. Per lo svolgimento di una riunione non prevista dal calendario

per motivi eccezionali/straordinari e con carattere di urgenza, si può convocare la riunione con un

numero di giorni inferiore a cinque.

La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri

dell'organo collegiale (o con circolare interna) e mediante affissione all'albo di apposito

avviso; in ogni caso, l'affissione all'albo dell'avviso è adempimento sufficiente per la

regolare convocazione dell'organo collegiale.

La lettera, la circolare e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da

trattare nella seduta dell'organo collegiale.

Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal

presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate.

Ogni organo collegiale programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle

proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato

svolgimento delle attività stesse.

Ogni organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri OO.CC. che esercitano

competenze parallele, ma con rilevanze diverse, in determinate materie.

CONSIGLIO DI ISTITUTO

ART. 26 PRESIDENTE

Il presidente e' eletto tra i rappresentanti dei genitori a scrutinio segreto, a

maggioranza assoluta nella prima votazione, a maggioranza semplice nella successiva.

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In seconda votazione, in caso di parità, e' eletto il genitore la cui lista ha riportato più

voti.

Il Consiglio elegge un vice-presidente che sostituisce il presidente in caso di assenza o

impedimento. In caso di assenza del presidente e del vicepresidente subentra nella

funzione il consigliere più anziano tra i rappresentanti dei genitori.

Il presidente assicura il regolare svolgimento della seduta, adotta i provvedimenti

necessari, designa il segretario, prende contatti con i presidenti di altri consigli di

istituto.

ART. 27 CONVOCAZIONE

Il CDI è convocato dal presidente, sentita la Giunta Esecutiva. Il presidente è tenuto a

disporre la convocazione del consiglio su richiesta del presidente della Giunta

Esecutiva, della maggioranza dei componenti del consiglio, almeno del 30% di genitori,

studenti, docenti. La convocazione e' disposta entro 15 giorni dalla richiesta.

La prima convocazione dopo le elezioni e' disposta dal dirigente scolastico.

ART. 28 SEDUTE

Il Consiglio è validamente costituito anche se qualche componente non ha eletto i

propri rappresentanti, purché siano almeno tre.

La seduta è valida se è presente la metà più uno dei componenti in carica.

Le variazioni dell'ordine del giorno possono essere presentate da tutti i consiglieri solo

all'inizio della seduta e sono subito messe in votazione.

Il CDI può chiedere, su materie di propria competenza, il parere degli altri organi

collegiali, delle assemblee di genitori e studenti.

Il CDI può istituire commissioni costituite anche da membri esterni al Consiglio e da

esperti.

Alle sedute possono assistere tutti gli elettori, tranne quando si discuta di persone. Il

presidente può decidere la prosecuzione della seduta con i soli consiglieri quando non

viene garantito l'ordinato svolgimento dei lavori.

In relazione ai punti all'ordine del giorno, la Giunta Esecutiva può invitare ad

intervenire senza diritto di voto genitori, alunni, personale della scuola, esperti,

rappresentanti degli enti locali, del distretto, di associazioni.

Il Consiglio può deliberare che prenda la parola chi non ne fa parte.

Le dimissioni dal Consiglio sono presentate al presidente che le mette in votazione alla

prima riunione utile. In caso di dimissioni o decadenza di un consigliere subentra il

primo dei non eletti della lista di appartenenza.

ART. 29 PUBBLICITA' DEGLI ATTI

Le delibere del Consiglio di Istituto sono affisse all'albo. Quelle riguardanti persone

sono affisse su richiesta degli interessati. Tutti gli elettori possono consultare il

verbale delle sedute del CDI e chiederne copia. I consiglieri possono consultare e

chiedere copia degli atti del CDI e della Giunta Esecutiva.

Copia del regolamento di istituto è diffusa tra ogni studente tramite sito web.

ART. 30 VOTAZIONI

Le decisioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. In

caso di parità prevale il voto del presidente.

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Gli studenti minorenni hanno diritto di voto solo consultivo su bilancio di previsione,

conto consuntivo, impiego dei mezzi finanziari per il funzionamento dell'istituto,

acquisti. La votazione e' segreta quando si tratta di persone.

ART. 31 VERBALI

Il segretario, designato dal presidente, redige il verbale di ogni seduta, che viene

approvato all'inizio della seduta successiva. Il verbale e' sottoscritto dal presidente e

dal segretario.

ART. 32 GIUNTA ESECUTIVA

La Giunta Esecutiva e' eletta dal Consiglio di Istituto, ai sensi del T.U. 297/94, nel

corso della seduta di insediamento del CDI stesso. I membri della Giunta sono eletti a

maggioranza semplice da tutti i componenti del CDI.

Titolo V NORME FINALI E TRANSITORIE

Art. 33 DIFFUSIONE DEL REGOLAMENTO

Copia del presente Regolamento sarà esposta in bacheca e pubblicata sul sito web.

Tutti sono tenuti a prenderne visione e a rispettare le disposizioni in esso contenute.

Art. 34 OSSERVANZA DELLA NORMATIVA VIGENTE

Per quanto non contemplato dal presente regolamento valgono le leggi e le disposizioni

vigenti. In caso di entrata in vigore di norme successive al presente Regolamento

decade quanto in contrasto con le nuove disposizioni di legge.

Art. 35 ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO

Il presente regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto entra in vigore il giorno

successivo all’affissione all’albo della scuola. Fino a quel momento è valido il

regolamento precedente.

Eventuali modifiche o integrazioni al regolamento potranno essere apportate dal

Consiglio d’Istituto con voto favorevole della maggioranza dei componenti del

Consiglio.

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ALLEGATO A: REGOLAMENTO VIAGGI E USCITE DIDATTICHE

1. La scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre,

manifestazioni culturali, di interesse didattico, lezioni con esperti e visite a enti

istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, la

partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare

sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere

come settori qualificanti dell’offerta formativa e momenti privilegiati di conoscenza

e socializzazione.

2. Le attività sportive costituiscono parte integrante dell’attività didattica e verranno

effettuate con la collaborazione di tutti i docenti. Il Consiglio di Classe, prima di

esprimere il parere sulle relative attività, le esamina, verificandone la coerenza con

le attività previste dalla programmazione collegiale e l’effettiva possibilità di

svolgimento e nell’ipotesi di valutazione positiva, indica gli accompagnatori.

3. Se l’iniziativa interessa un’unica classe con alunni minorenni sono necessari 2

accompagnatori, se più classi, 1 accompagnatore ogni 15 alunni; un

accompagnatore ogni 2 alunni disabili. Nell’indicare gli accompagnatori i Consigli

di Classe, provvederanno ad indicare sempre un accompagnatore in più per ogni

classe per subentro in caso di imprevisto.

4. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe, dal Collegio dei

Docenti e dal Consiglio di Istituto rientrano nel Piano delle Uscite e dei Viaggi di

istruzione della scuola.

5. Le proposte devono essere approvate all’inizio dell’anno scolastico, salvo casi

eccezionali.

6. Si auspica la totale partecipazione della classe. Il limite numerico dei partecipanti

al di sotto del quale non verrà concessa l’autorizzazione è pari a 2/3 degli alunni

frequentanti la classe.

7. Per ogni viaggio di istruzione deve essere individuato un referente.

8. Il docente responsabile del viaggio si fa da tramite tra il Consiglio di Classe e la

Commissione Viaggi e presenta alla stessa appositi moduli correttamente

compilati e sottoscritti per dar modo alla Commissione di orientarsi nella richiesta

di preventivi di spesa.

9. Gli alunni devono versare la quota prevista entro i termine previsti e specificati dal

contratto dell’Agenzia Viaggi.

10. A norma di legge non è consentita la gestione extra- bilancio, pertanto le quote di

partecipazione dovranno essere versate su c/c bancario n. …….. Agenzia BNL di

Olbia dalla Commissione Viaggi.

11. I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di

infortunio.

12. L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della

scuola; quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche.

13. Il docente referente, al termine della visita di istruzione, dovrà presentare al

Dirigente Scolastico un resoconto dello svolgimento del viaggio corredato, se

necessario, di documenti fotografici in caso di danni compiuti dai ragazzi.

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ALLEGATO B: CONCESSIONE USO LOCALI AD ENTI ESTERNI

NORME COMUNI

1. I locali scolastici possono essere concessi in uso temporaneo e precario ad istituzioni,

Associazioni, Enti o Gruppi organizzati, secondo modalità, termini e condizioni di

seguito stabilite e nel rispetto dell’art. 50 del D.I. n. 44 del 01/02/2001

2. I locali scolastici sono primariamente destinati ai pertinenti fini istituzionali e

possono quindi essere concessi in uso a terzi esclusivamente per l’espletamento di

attività aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini,

valutando i contenuti dell’attività o iniziativa proposte in relazione :

al grado in cui le attività svolte perseguono interessi di carattere generale e che

contribuiscano all’arricchimento civile e culturale della comunità scolastica;

alla natura del servizio prestato;

considerando, particolarmente nell’ambito delle attività culturali, la loro qualità e

la loro originalità.

3. Nell’utilizzo dei locali hanno la priorità e dovranno essere garantite tutte le attività

didattiche proprie dell’istituzione scolastica. Esse hanno assoluta preminenza e

priorità rispetto all’utilizzo degli enti concessionari interessati, che non dovrà

assolutamente interferire con le attività didattiche stesse programmate ed

organizzate dalla Scuola in orario curriculare ed extra curriculare.

4. L’utilizzo dei locali da parte di terzi è subordinato inoltre all’osservanza di quanto

segue:

è vietato al concessionario l’installazione di strutture fisse o di altro genere senza

l’autorizzazione dell’istituzione scolastica;

è vietato lasciare in deposito, all’interno dei locali e fuori dell’orario di concessione

attrezzi e quant’altro;

qualsiasi danno, guasto, rottura o malfunzionamento o anomalie all’interno dei

locali dovrà essere tempestivamente segnalato all’istituzione scolastica;

l’inosservanza di quanto stabilito al precedente punto comporterà per il

concessionario l’assunzione a suo carico di eventuali conseguenti responsabilità;

i locali dovranno essere usati dal concessionario con diligenza e, al termine dell’uso,

dovranno essere lasciati in ordine e puliti e comunque in condizioni atte a garantire

il regolare svolgimento dell’attività didattica della scuola.

5. Per poter usufruire dell’uso dei locali (ed in particolare della palestra scolastica) gli

interessati, dovranno inoltrare richiesta di nulla osta sia all’istituto sia alla

Provincia proprietaria dei locali pervenire e dovrà contenere oltre all’indicazione

del soggetto richiedente e il preciso scopo della richiesta anche le generalità della

persona responsabile.

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6. Il nulla osta non riguarda la concessione di servizi e/o attrezzature e/o quant’altro

acquistato e/o appartenente alla scuola per l’uso dei quali i terzi dovranno

stipulare con l’istituto apposita convenzione.

7. Il tariffario d’utilizzo di servizi e/o attrezzature e/o quant’altro acquistato e/o

appartenente alla scuola è computato dal DSGA su delega del Consiglio di Istituto,

in base ai costi d'esercizio nella prestazione dei servizi e/o delle attrezzature e in

base al periodo di utilizzazione, da versare alla scuola con apposito bollettino che

sarà consegnato all’atto della stipula della convenzione ai concessionari a cura

dell’Ufficio di segreteria.

NORME PARTICOLARI: CONCESSIONE USO PALESTRA

8. Sulla base delle indicazioni del Consiglio di Istituto, i concessionari dovranno

concordare con l’Ente proprietario gli orari ed i giorni di rispettivo utilizzo. In

particolare le società sportive dovranno osservare scrupolosamente gli orari fissati

per gli allenamenti in modo da non intralciare l’attività degli altri gruppi sportivi.

9. La scuola farà decadere la concessione di nulla osta nel caso in cui la società

sportiva non usi i locali della palestra entro 30 gg. dalla stipula della convenzione

con l’istituto e/o per 30 gg. durante il corso dell’anno scolastico.

10. L’ingresso presso i locali della palestra deve avvenire attraverso accessi esterni autonomi.

11. I gruppi e le associazioni che usufruiscono delle palestre devono garantire lo scopo

educativo dei corsi o delle attività sportive autorizzate.

12. Deve essere altresì garantita la serietà e la competenza del personale tecnicamente

abilitato a seguire le attività che si svolgono nelle palestre.

13. Restando fermo il principio che le palestre devono essere adibite ad attività motoria

e sportiva, ogni altro tipo di attività dovrà essere di volta in volta autorizzato.

14. Al responsabile di ogni gruppo o associazione sarà consegnata una copia delle

chiavi della palestra concessa; le chiavi stesse dovranno essere riconsegnate al

termine delle attività e comunque entro il 30 giugno.

15. È fatto divieto assoluto di duplicare le chiavi, ricevute in consegna, pena la revoca

immediata della concessione.

16. I gruppi e le associazioni che usufruiscono delle palestre non consentiranno la

presenza di pubblico durante l'attività; l'ingresso sarà sorvegliato per impedire

l’accesso a persone estranee e non autorizzate.

17. Sarà compito del responsabile del gruppo o dell’associazione assicurarsi del corretto

uso delle attrezzature (sia in dotazione che quelle proprie) e che i partecipanti

entrino con calzature adatte, pulite e idonee al tipo di attività praticata, da

utilizzare esclusivamente per l’attività in palestra.

18. Il comportamento dei gruppi e delle associazioni che fruiranno della palestra dovrà

essere corretto sotto ogni punto di vista; particolare attenzione dovrà essere posta

nel rispetto delle attrezzature e degli arredi della scuola.

L’istituto provvederà ad addebitare ai concessionari le spese degli eventuali danni

arrecati alle attrezzature, alle strutture e agli impianti da qualsiasi azione od

omissione dolosa o colposa direttamente imputabili a terzi presenti nei locali scolastici

in occasione dell’utilizzo dei locali stessi.

19. . A chiunque imbratterà i muri (con qualunque genere di scritta) verrà addebitato il

costo della tinteggiatura dell’intera parete.

20. Al termine dell’uso il responsabile dovrà assicurarsi che i rubinetti (lavandini e

docce) siano chiusi e che vengano spente le luci dei locali.

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21. Nelle palestre sono proibite pratiche sportive che, per le loro peculiari

caratteristiche, possono arrecare danno alle attrezzature e all’immobile (uso di

mazze e di palle e quant’altro possa arrecare danno).

22. I gruppi o le associazioni che utilizzano i locali e le attrezzature provvederanno a

rilasciare dichiarazione liberatoria da ogni eventuale responsabilità patrimoniale,

civile e penale conseguente l'uso. Si dovrà dimostrare, inoltre, di essere in possesso di una

Polizza Assicurativa per la Responsabilità Civile, come previsto dal Decreto Interministeriale n.

44, art. 50 comma 3 .

23. Non si risponde dei valori lasciati nei locali, perché non custoditi.

24. In palestra il responsabile di ciascun gruppo o associazione dovrà apporre la

propria firma su apposito registro ogni qualvolta la palestra stessa verrà utilizzata,

indicando con precisione l'ora di entrata e l’ora di uscita, nonché le eventuali

anomalie, ammanchi di materiale e/ o irregolarità riscontrate.

NORME FINALI: CONCESSIONE USO LOCALI

25. Le pulizie e la messa a punto dei locali anche sotto il punto di vista igienico

vengono garantite e sono espletate dalle società concessionarie (salvo diverso

accordo e uso servizi del personale della scuola) le quali dovranno comunicare,

all'inizio dell'attività stagionale, il nominativo di un referente per le pulizie. Tale

nominativo verrà inserito nella concessione stipulata con la scuola. Giornalmente,

dovranno essere eseguite le seguenti pulizie dei locali dati in concessione: servizi,

spogliatoi,aule, atri all’ingresso, spazi comuni e periodicamente (ogni trimestre) le

vetrate. Deve inoltre essere assicurata la perfetta disinfezione e disinfestazione

secondo le disposizioni di legge.

26. In caso di infrazione alle disposizioni contenute nel presente Regolamento la

Dirigenza si riserva la facoltà di revocare l’uso della concessione in qualsiasi

momento e senza preavviso.

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ALLEGATO C (PATTO DI CORRESPONSABILITÀ)

Patto Educativo di Corresponsabilità DOCENTI

DOVERI I docenti si impegnano a rispettare le seguenti norme:

Avere pieno rispetto dei diritti e degli interessi dell’alunno come persona, come cittadino e come utente;

preparare adeguatamente le lezioni, le esercitazioni e le verifiche e correggere gli elaborati;

Rispettare gli orari e le scadenze previste dal calendario scolastico;

Rendere espliciti agli alunni l’offerta formativa e le fasi del curricolo; definire, motivare e rendere espliciti gli obiettivi didattici ed educativi generali e di ciascuna materia; definire e rendere esplicite le strategie didattiche;

Considerare il livello di partenza degli alunni;

Concertare con i colleghi le strategie d’intervento; individuare casi e comportamenti che richiedano particolari interventi correttivi da stabilire con i Consigli di Classe;

Rendere espliciti i criteri di valutazione, gli strumenti di verifica, la scala di misurazione; comunicare sempre le valutazioni e le relative motivazioni;

Consegnare le verifiche corrette in tempi adeguati; non somministrare un’ulteriore verifica prima che sia stata corretta e restituita la precedente, in modo da permettere agli allievi di imparare dalle correzioni;

Nell’assegnazione dei compiti a casa, nei ritmi di lavoro, nelle verifiche rispettare i tempi di studio degli alunni.

Nel formulare il calendario delle verifiche, distribuirle in modo da

non creare momenti di eccessivo carico di lavoro;

tenere rapporti costruttivi con le famiglie degli studenti.

DIRITTI I docenti hanno diritto di:

Ottenere rispetto da parte degli alunni e dei genitori come persone, come mediatori di cultura e fornitori di un servizio fondamentale per gli studenti;

ottenere puntualità e rispetto delle modalità di lavoro e osservanza degli impegni presi dagli alunni;

lavorare in classe in un ambiente sereno, dove tutti assumono un atteggiamento di collaborazione e di fiducia e stima reciproche;

ottenere ordine, comportamenti civili ed espressioni educate;

ottenere dalle famiglie una partecipazione che consenta ai ragazzi di conseguire i migliori risultati e ai docenti di operare serenamente

STUDENTI

DOVERI Gli studenti si impegnano a rispettare le seguenti norme

DIRITTI Gli studenti hanno diritto di:

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impegnarsi nello studio, indicando con tempestività le eventuali difficoltà e incomprensione in modo da rendere tempestivi gli interventi di recupero ;

partecipare attivamente al dialogo educativo;

ascoltare attentamente le spiegazioni;

nella richiesta di spiegazioni o nell’esposizione del proprio punto di vista nelle situazioni di confronto e discussione porsi correttamente sia nei confronti del docente che dei compagni di classe, non interrompendo continuamente o assumendo posizioni pregiudiziali;

nell’apprendere tenere sempre un atteggiamento volto alla curiosità, alla necessità di riflettere, bandendo l’arroganza e la superficialità;

essere provvisti del materiale necessario al lavoro in classe (libri, quaderni, penne, fogli di protocollo, attrezzatura da ginnastica, ecc.);

frequentare regolarmente le lezioni, riducendo le assenze ai soli casi di effettiva necessità;

giustificare regolarmente le assenze;

informarsi tempestivamente delle attività svolte in classe durante le assenze motivate, avviando subito il recupero individuale o, se necessario, assistito;

essere rispettati come persone, cittadini e utenti;

veder rispettato il loro diritto allo studio;

partecipare attivamente e responsabilmente alla vita scolastica, avere quindi spazi di proposta, di ideazione e di confronto;

essere informati in modo chiaro e completo sulle norme e i regolamenti della scuola;

concorrere in modo costruttivo con suggerimenti ad eventuali vartiazioni del calendario delle prove di verifica;

essere informati tempestivamente dei risultati delle verifiche e dei criteri di valutazione adottati;

riunirsi in assemblea di Istituto o di Classe, secondo le norme vigenti;

utilizzare in modo corretto le attrezzature della scuola per accrescere le proprie competenze;

trovare nella scuola spazi e tempi per la realizzazione delle attività extracurricolari .

GENITORI

DOVERI I genitori si impegnano a rispettare i seguenti doveri:

concorrere con la loro partecipazione attiva alla definizione e realizzazione degli obiettivi dalla Scuola;

partecipare agli incontri periodici con i docenti con atteggiamento aperto e sincero, motivato dal comune interesse per la crescita personale, culturale e professionale dei ragazzi;

controllare le assenze e giustificarle solo se motivate;

essere responsabili ed essere chiamati a rispondere di eventuali danni a cose e/o persone effettuate dai propri figli nell’ambito scolastico secondo la normativa vigente;

controllare il lavoro dei ragazzi.

DIRITTI I genitori hanno diritto di:

essere informati sull’attività della scuola, sulla sua offerta formativa, sulla norme che ne regolano la vita.

essere informati, sia negli incontri periodici che con comunicazioni personali, su tutto quanto riguarda l’attività dei propri figli all’interno della scuola;

essere invitati a concorrere alla soluzione di eventuali situazioni problematiche.

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ALLEGATO D: PROCEDURA PER LA DENUNCIA DEGLI INFORTUNI

1. Infortuni in palestra, in aula didattica o in laboratorio

1.1 Obblighi da parte dell’infortunato

1.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente

Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci.

1.1.2 Far pervenire con urgenza in segreteria il referto medico originale relativo

all’infortunio

1.1.3 In caso di prognosi, se l’alunno volesse riprendere le lezioni, deve far richiesta al

Dirigente Scolastico.

1.2 Obblighi da parte del docente

1..2.1 Prestare assistenza all’alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua

assenza, chi ne fa le veci.

1.2.2. Far intervenire l’autoambulanza ove necessario.

1.2.3. Avvisare i familiari.

1.2.4. Accertare la dinamica dell’incidente.

1.2.5. Stilare urgentemente il rapporto e aver cura di consegnarlo al Dirigente

Scolastico.

1.3 Obblighi da parte della segreteria

1.3.1. Assumere al protocollo la dichiarazione del docente o di chi ha assistito

all’infortunio e inviarlo in allegato a I.N.A.I.L., ad autorità di P.S. ed

all’assicurazione.

1.3.2. Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso, la documentazione

medica: 1 copia nel fascicolo personale, la copia originale all’ I.N.A.I.L., 1 copia

conforme all’autorità di P.S., 1 copia all’assicurazione, 1 copia conforme agli

atti.

1.3.3. In caso di prognosi inferiore a tre giorni decade l’obbligo della denuncia

all’I.N.A.I.L.e all’autorità di P.S. ma resta l’obbligo di comunicazione

all’assicurazione entro 3 giorni.

1.3.4. In caso di prognosi superiore a tre giorni compilare l’apposita modulistica per la

denuncia d’infortunio ( le prime tre copie da inviare, tramite raccomandata,

con lettera di accompagno entro 48 ore all’I.N.A.I.L., la quarta copia da inviare

all’autorità di P.S. del luogo dove è avvenuto l’infortunio o in mancanza al

Sindaco del Comune con lettera di accompagnamento entro 48 ore tramite

raccomandata o fax a mano con richiesta di ricevuta, la quinta copia originale

nel fascicolo personale e la fotocopia agli atti).

1.3.5. Quando l’inabilità per infortunio pronosticato guaribile entro tre giorni si

prolunghi al quarto o oltre, il termine della denuncia decorre dal giorno di

assunzione al protocollo del certificato medico attestante il prolungamento e

seguire i punti sopra esposti.

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1.3.6. Compilare la denuncia per l’assicurazione secondo il modello predisposto e

spedirlo entro 3 giorni dall’accadimento con lettera di accompagnamento

corredata di tutta la documentazione utile

1.3.7. Spedire a casa dell’infortunato lettera per informarlo delle condizioni di

assicurazione e ricordargli di provvedere entro i termini previsti per richiedere

il rimborso all’assicurazione, tramite la scuola, delle eventuali spese sostenute.

2.Infortuni durante le visite guidate o i viaggi di istruzione

2.1Obblighi da parte dell’infortunato

2.1.1Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente

Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci.

2.1.2Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo

all’infortunio.

2.1.3In caso di prognosi, se l’alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta

al Dirigente Scolastico.

2.2. Obblighi da parte del docente

2.2.1Prestare assistenza all’alunno.

2.2.2Far intervenire l’autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare

l’alunno in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi.

2.2.3Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci.

2.2.4Fare una relazione dell’accaduto.

2.2.5Trasmettere con la massima urgenza e via fax all’ufficio di segreteria della

scuola la relazione ed il certificato medico con prognosi.

2.2.6Consegnare al rientro in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato

medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute.

2.3Obblighi da parte della segreteria

2.3.1Quanto previsto al punto 1.3 .

3.Infortuni accorsi in servizio a tutto il personale dentro l’istituto o nelle

pertinenze o durante le visite guidate o i viaggi d’istruzione

3.1 Obblighi da parte dell’infortunato

3.1Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio gli accada al Dirigente Scolastico o,

in sua assenza, a chi ne fa le veci.

3.2 Stilare urgentemente, se ne è in grado, il rapporto prima di lasciare la scuola.

3.3 Se l’infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d’istruzione:

recarsi in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;

trasmettere con la massima urgenza e via fax all’ufficio della segreteria la

relazione ed il certificato medico con prognosi;

consegnare, al rientro, in segreteria e in originale la relazione ed il certificato

medico con prognosi ed eventuali spese sostenute.

3.2Obblighi da parte della segreteria

3.2.1 Quanto previsto al punto 3.1 con le opportune integrazioni e/o modifiche.

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ALLEGATO E: REGOLAMENTO CONTENENTE CRITERI E LIMITI PER LO

SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ NEGOZIALE DA PARTE DEL DIRIGENTE

SCOLASTICO, AI SENSI DELL’ART. 33, SECONDO COMMA, DEL DECRETO

N.44 DEL 1 FEBBRAIO 2001

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

VISTO l’art. 10 del T.U. 16/4/94, n. 297;

VISTI gli artt.8 e 9 del DPR 8/03/99, n.275;

VISTO l’art. 33, secondo comma, del Decreto Interministeriale n.44 del 1/2/2001 con il

quale viene attribuita al Consiglio d’istituto la competenza a determinare i criteri e

limiti per lo svolgimento dell’attività negoziale da parte del Dirigente Scolastico;

VISTO il Regolamento d’istituto

E M A N A

Ai sensi dell’art. 33, 2° comma, del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001 il

seguente regolamento che va costituire parte integrante del regolamento d’Istituto.

CAPO I

PRINCIPI GENERALI

Art. 1 – Finalità e ambito di applicazione

1. Il presente regolamento disciplina, nell’ambito del D.I. 1/2/2001, n.44 –

Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo

contabile delle istituzioni scolastiche l’attività amministrativa inerente lo

svolgimento dell’attività negoziale con i soggetti terzi, nonché ai sensi dell’art.

33, 2° comma, del predetto regolamento, i criteri e le limitazioni per lo

svolgimento, da parte del Dirigente Scolastico, delle seguanti attività negoziali:

contratti di acquisizione di beni e servizi

contratti di sponsorizzazione

convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per

conto terzi

alienazione di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche o

programmate a favore di terzi

contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed

insegnamenti

partecipazione a progetti internazionali.

Art. 2 – Formazione dei contratti

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1. L’iter di formazione dei contratti dell’istituzione scolastica si articola

nelle seguenti tre fasi:

deliberazione a contrattare: l’ente manifesta la propria intenzione di obbligarsi,

e predispone uno schema di contratto determinandone il fine perseguito,

l’oggetto, le clausole essenziali e le modalità di scelta del contraente

aggiudicazione: la scelta del contraente viene effettuata secondo la procedura

tipica dell’istituzione scolastica di cui all’art. 34 del D.l. n.44 del 1/2/2001,

ovvero nei casi imposti dalla legge e ove risulti più conveniente per

l’amministrazione, secondo le procedure della licitazione privata, della

trattativa privata, dell’appalto concorso

stipulazione: l’accordo viene formalizzato in un atto a firma del Dirigente nella

sua veste di legale rappresentante dell’Ente

Art. 3 – Conclusione dei contratti

1. L’iniziativa presa dall’Istituzione scolastica per la conclusione di un

contratto ha valore d’invito ad offrire; ciò deve sempre essere precisato

nelle richieste d’offerta.

2. l’offerta della controparte, invece, è vincolante per la stessa per il periodo

fissato dall’amministrazione nel bando di gara o nella lettera d’invito.

Art. 4 – Elevazione del limite di somma

1. Il limite di spesa per l’attività di contrattazione relativa all’acquisizione di beni

e servizi di cui all’art. 34 comma 1 del D.l. n. 44 dell’ 1/2/2001, in considerazione

della particolare consistenza patrimoniale e finanziaria dell’Istituzione

scolastica è elevata a € 40.000,00.

CAPO II

FUNZIONI E COMPETENZE

Art. 5 – Gli atti amministrativi di competenza del Consiglio ‘Istituto e del

Dirigente Scolastico

1. I contratti dell’Istituzione scolastica debbono essere affidati attraverso uno dei

sistemi previsti dal successivo art.8.

2. La scelta della procedura più idonea da adottare per la stipula dei contratti è

disposta: a) dal Consiglio di Istituto nelle materie che il regolamento n. 44

dell’1/2/2001 gli riserva espressamente; b) dal Dirigente in tutti gli altri casi.

3. La scelta medesima dovrà essere improntata la precipuo fine di assicurare

garanzie circa l’efficacia, l’efficienza, l’economicità, la snellezza operativa

dell’azione amministrativa, l’imparzialità nell’individuazione delle soluzioni, e il

rispetto dei principi della concorrenzialità e della “par condicio” tra i

concorrenti. Ove il principio della concorrenzialità pregiudichi l’economicità e

l’efficacia dell’azione e il perseguimento degli obiettivi dell’Istituzione scolastica,

gli organi competenti, con provvedimento motivato, potranno avvalersi del

sistema ritenuto più congruo nel rispetto delle norme vigenti.

4. L’attività negoziale dell’Istituzione scolastica viene svolta dal Dirigente

Scolastico, in qualità di rappresentante legale dell’ente, nel rispetto delle

deliberazioni del Consiglio di Istituto assunte a norma dell’art. 33 del

Regolamento n. 44 del 1/2/2001.

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5. Il Consiglio di Istituto ha funzioni di indirizzo e controllo della complessiva

attività contrattuale dell’ente nel rispetto delle specifiche competenze del

Dirigente e del Direttore SGA.

6. Nello svolgimento dell’attività negoziali il Dirigente si avvale dell’attività

istruttoria del Direttore SGA. A tal fine, al Dirigente compete l’individuazione

delle ditte, l’indicazione dei bei e/o servizi e le modalità di effettuazione delle

forniture da specificare nelle richieste di preventivo. Al direttore SGA compete

formalizzare la richiesta alle ditte, ricevere le offerte e predisporre il prospetto

comparativo da sottoporre al Dirigente per la scelta del fornitore.

CAPO III

I SISTEMI DI SCELTA DEL CONTRAENTE

Art. 6 – Deliberazione a contrattare

1. La deliberazione a contrattare è assunta dal Dirigente e dal Consiglio di Istituto

nelle materie che espressamente gli riserva il regolamento di contabilità

scolastica. Essa deve precedere la scelta del contraente e la stipulazione del

contratto.

2. La deliberazione a contrattare deve obbligatoriamente indicare:

a) il fine che con il contratto s’intende perseguire, vale a dire il pubblico

interesse che l’ente intende realizzare;

b) l’oggetto del medesimo, la forma e le clausole ritenute essenziali;

c) le modalità di scelta del contraente secondo la normativa vigente;

d) le modalità di finanziamento della spesa.

3. Essa è sempre revocabile, ancorché esecutiva, trattandosi di atto che non

vincola l’amministrazione la quale può pertanto ritirarla per sopravvenuti

motivi di interesse pubblico.

Art. 7 – La scelta del contraente

1. Alla scelta del contraente si può intervenire attraverso il sistema di gara

stabilito dall’t. 34 del D.l. n. 44 del 1/2/2001, ovvero nei casi in cui è prevista

dalla legge e ove risulti più conveniente per l’amministrazione secondo le

procedure dell’asta pubblica, della licitazione privata, della trattativa privata,

dell’appalto concorso.

2. Per le forniture che superino i limiti concordati in sede comunitaria, si dovranno

utilizzare i sistemi di gara e le procedure previste dagli accordi comunitari così

come recepiti in sede nazionale.

3. Fermo restando il rispetto di tali norme, la scelta del sistema di contrattazione,

se diverso dal sistema di contrattazione tipico delle istituzioni scolastiche, va

motivato con prevalente riferimento ai criteri di economicità ed efficacia.

4. Le minute spese di cui all’art. 17 del D.l. n. 44 del 1/2/2001, necessari a

soddisfare i correnti bisogni di limitata entità, sono disciplinati da apposito

Regolamento.

CAPO IV

MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DELLE GARE

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Art. 8 – La lettera d’invito alle gare

1. Le ditte da invitare a partecipare alle gare con il sistema di contrattazione

ordinaria di cui all’art. 34 del D.l. n 44 del 1/2/2001, sono individuate dal

Dirigente Scolastico secondo autonomi criteri di idoneità e di affidabilità. Nel

caso di gare a licitazione privata e appalto-concorso le ditte debbono essere

individuate attraverso il preavviso di gara con le modalità previste dalla legge.

2. Nella richieste da rivolgere all’Agenzia per i viaggi di istruzione si

privilegeranno le ditte presenti nel territorio.

3. I requisiti minimi da richiedere alle ditte partecipanti sono quelli previsti dalla

legge.

4. Sono escluse dalla contrattazione le ditte che:

si trovino in stato di fallimento, liquidazione, cessazione di attività,

concordato preventivo e in qualsiasi forma equivalente secondo la

legislazione vigente;

nei cui confronti sia stata pronunciata una condanna, con sentenza

passata in giudicato, per reati che attengono alla oralità professionale e

per delitti finanziari;

in precedenti contratti si sono resi colpevoli di grave negligenza, malafede

o inadempienze debitamente comprovate.

5. La lettera d’invito, per ogni forma di contrattazione rappresenta un mero invito

ad offrire che qualifica la controparte come proponente e impegna l’istituzione

scolastica solo dopo l’aggiudicazione.

6. La controparte non può invocare la responsabilità preconcettuale ove l’ente,

assumendo un provvedimento motivato, decida di non far luogo

all’aggiudicazione o alla revoca della gara.

7. La lettera d’invito deve essere improntata alla massima chiarezza, elencando

dettagliatamente i requisiti ed i documenti richiesti, le modalità da seguire per

la partecipazione ed individuando con certezza quelle clausole che, in quanto

rispondenti ad un particolare interesse dell’istituzione scolastica appaltante,

portano alla esclusione della gara ove siano disattese.

8. Le lettere d’invito per la partecipazione alle gare devono essere spedite, con

sistemi che assicurino la massima certezza circa tale adempimento. Gli altri

sistemi di estensione dell’invito, quali telefax, email, la forma telegrafica, la

posta ordinaria sono da ritenersi applicabili solo in presenza di situazioni

eccezionali.

Art. 9 - Le offerte

1. I termini da concedere alle ditte per la partecipazione alle gare verranno

determinati di volta in volta, nel rispetto dei principi di equità, dalla stazione

appaltante.

2. Tali termini dovranno essere tali da consentire la presentazione di una offerta

seria e ragionata e, comunque, non essere inferiori alla metà di quelli prescritti

per quanto concerne gli appalti soggetti alla normativa comunitaria.

3. Le offerte hanno natura di proposta irrevocabile. Esse dovranno essere redatte

nel rispetto delle norme, modalità, termini de condizioni previste per legge,

dalla lettera d’invito o da qualsiasi altro disciplinare richiamato per regolare

l’affidamento.

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4. Le offerte devono essere sottoscritte dal legale rappresentante delle ditte e non

possono presentare correzioni che non siano da lui convalidate con apposita

sottoscrizione.

5. Di norma il sistema di presentazione delle offerte è quello dell’inoltro a mezzo

del servizio postale in plico raccomandato.

6. Eventuali deroghe a tale sistema devono essere adeguatamente motivate o

previste dalla scuola.

7. Non sono ammesse offerte condizionate o espresse in modo indeterminato o con

semplice riferimento ad altra offerta.

8. I termini previsti per la partecipazione debbono intendersi perentori e l’offerta

viaggia a rischio e pericolo dell’offerente.

9. Ai fini dell’accertamento del rispetto dei termini di reperimento dell’offerta

stessa, farà fede il timbro di arrivo e la declaratoria o attestazione circa il giorno

e l’ora di ricevimento, apposta dal funzionario responsabile del procedimento.

10. Nel caso vi siano errori di calcolo del prezzo complessivo, vale quale offerta il

prezzo risultante dal corretto calcolo effettuato sulla base dei prezzi unitari

offerti.

11. Possono essere presentate più offerte aventi lo stesso oggetto a condizione che

l’offerta successiva sia presentata nel rispetto dei termini e delle modalità

previste per l’offerta principale. In tal caso viene presa in considerazione

l’ultima offerta in ordine di tempo.

12. Non è ammissibile la presentazione di più offerte per le quali non si possa

individuare l’ultima.

13. Scaduto il termine utile per la loro presentazione, le offerte non possono essere

ritirate, modificate o integrate e divengono quindi impegnative per la ditta

proponente.

14. Nel caso in cui l’aggiudicazione non sia prevista seduta stante ma differita in un

momento successivo, l’offerta si considera valida per un periodo di tempo pari a

quello ipotizzato nella lettera d’invito od in mancanza di tale indicazione, per

quello normalmente necessario per compiere le operazioni che dovrebbero

condurre alla definitiva aggiudicazione.

15. Qualora detto termine di validità sia scaduto prima dell’aggiudicazione, deve

essere acquisita, prima di procedere all’esame delle offerte, la conferma circa lo

loro validità.

Art. 10 – Le offerte risultanti uguali

1. Nel caso due o più concorrenti risultanti aggiudicatori abbiano presentato offerte

uguali, il Presidente dispone immediatamente una nuova gara tra i concorrenti

presenti, con il metodo che riterrà più opportuno, ed aggiudicherà l’appalto al

migliore offerente.

2. Ove i concorrenti non siano presenti o rifiutino la seconda gara, si procederà

all’individuazione dell’aggiudicatario, mediante verifica di precedenti forniture

presso l’istituto.

Art. 11 – Annullamento e revoca della gara.

1. L’annullamento o la revoca di una gara in corso di espletamento necessita di

una congrua e seria motivazione che ponga in evidenza le ragioni giustificative

del provvedimento che può essere adottato solo a tutela dell’interesse pubblico e

non in presenza di irregolarità formali che possano dar luogo ad una sanatoria.

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2. Nel caso in cui per la ditta aggiudicataria dovesse essere accertato,

successivamente all’aggiudicazione, il mancato possessori uno dei requisiti

essenziali per il perfezionamento del rapporto contrattuale, si procederà

aggiudicando l’appalto alla ditta immediatamente seguente nella graduatoria.

CAPO V

STIPULAZIONE DEL CONTRATTO

Art. 12 – Contenuti del contratto

1. Il contenuto del contratto deve essere conforma agli elementi e alle clausole

indicate nella lettera d’invito e deve di norma includere le condizioni di

esecuzione, il corrispettivo, le modalità di pagamento, la facoltà dell’istituzione

scolastica di risolvere il rapporto nei casi di inadempienza e/o di esecuzione in

danno, salvo il risarcimento di cui all’art. 18 ed altre eventuali clausole quali le

penali e le modalità di verifica di regolare esecuzione.

2. Il contratto deve avere termini di durata certa. Salvi i casi consentiti dalla legge

la durata non può essere variata in corso di esecuzione del contratto.

Art. 13 – Stipula dei contratti

1. La stipulazione consiste nella redazione formale del contratto. Essa consegue

alla fase di aggiudicazione.

2. I contratti sono stipulati dal dirigente scolastico o da persona dallo stesso

delegata.

3. La ditta aggiudicataria è tenuta a versare, di norma prima della stipula del

contratto, l’importo dovuto per le spese contrattuali (nel caso siano previste),

cioè quelli di copia e bollo, gli oneri di registrazione del contratto. Tale importo

viene versato direttamente al Direttore SGA mediante assegno circolare non

trasferibile oppure mediante bonifico bancario presso l’Istituto cassiere

dell’istituzione scolastica. Al direttore SGA compete la gestione e la

rendicontazione di tale deposito.

4. I contratti possono essere stipulati in una delle seguenti forme:

In forma pubblica ordinaria, ai sensi dell’art. 102 del regolamento di

contabilità di stato, e cioè a mezzo del Notaio, allorché lo richiedano

l’amministrazione od il contraente privato. L’indicazione del nominativo

del Notaio rogante compete alla parte a carico della quale sono poste le

spese contrattuali;

In forma pubblica amministrativa, cioè a mezzo del Direttore SGA in

veste di ufficiale rogante;

Mediante scrittura privata autenticata ai sensi degli artt. 2702 e 2703 del

Codice Civile;

5. I contratti di importo inferiore a € 4.000,00, IVA esclusa, possono essere altresì

stipulati, oltre che nelle forme pubblica ordinaria e pubblica amministrativa, secondo

le sotto riportate modalità:

1. Con atto separato di obbligazione sottoscritto dall’offerente ed accettato

dall’istituzione scolastica;

2. Per mezzo di obbligazione stessa in calce al capitolato;

3. Per mezzo di corrispondenza, secondo l’uso del commercio, quando sono conclusi

con ditte commerciali (offerta e successiva conferma d’ordine).

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6. Nell’ipotesi di cui ai precedenti punti, la ditta resta vincolata fin dal momento

dell’aggiudicazione, mentre per l’istituzione scolastica è subordinato alla verifica dei

requisiti di cui alla vigente legge antimafia.

7. Tranne i casi in cui la forma del contratto è prescritta dalla legge, essa verrà

determinata all’atto della determinazione a contrattare, tenendo conto del valore

economico del contratto o della natura delle forniture e nel rispetto dei principi dei

efficacia, efficienza ed economicità dell’attività amministrativa.

8. L’adempimento della stipulazione deve avvenire entro il termine indicato nella

comunicazione alla ditta aggiudicataria dell’avvenuta predisposizione del contratto.

Decorso inutilmente tale termine il dirigente scolastico potrà revocare l’aggiudicazione

e disporre l’affidamento a favore dell’offerente che segue in graduatoria. In tal caso

l’istituzione scolastica è liberata da ogni obbligo verso la parte inattiva. E’ fatta salva

la facoltà dell’amministrazione di attivare tutte le azioni da porre in essere per la

esecuzione del contratto e il risarcimento dei danni.

Art. 14 – Adempimenti connessi alla stipula

1. Il Direttore SGA è abilitato a rogare i contratti ai sensi dell’art. 34, comma 6,

del D.l. n. 44 del 1/2/2001, nell’esclusivo interesse dell’istituzione scolastica,

secondo la normativa vigente in materia.

2. Il Direttore SGA provvede alla tenuta del repertorio, alla iscrizione su di questo

degli atti da lui rogati, nonché a tutti gli ulteriori adempimenti legali e fiscali

per dare compiuto l’iter del contratto.

3. Per tali contratti egli prevede inoltre all’autentica delle copie degli atti ed al

rilascio delle stesse alle parti che ne facciano richiesta.

Art. 15 – Attività di gestione dei contratti

1. L’originale del contratto una volta stipulato, rogato e registrato, nonché quello

soggetto a registrazione anche in caso d’uso, è custodito dal Direttore SGA nella

sua veste di responsabile del procedimento.

2. Per il Direttore SGA nella sua veste di responsabile del procedimento, la

gestione del contratto comporta anche la vigilanza sul regolare e tempestivo

adempimento degli impegni delle obbligazioni contrattualmente assunte dalle

parti. Spetta al responsabile del procedimento azionare e far valere

direttamente le clausole anche di natura sanzionatorie, previste dal contratto

stesso, ogni qualvolta se ne realizzino i presupposti.

3. Spetta altresì al responsabile del procedimento la vigilanza sulla regolarità

dell’esecuzione delle prestazioni poste a carico delle parti nell’ambito dei

rapporti di collaborazione, disciplinati mediante stipula di convenzioni o di

appositi disciplinari, con professionisti esterni.

4. Compete al responsabile del procedimento evitare che si verifichino ritardi od

omissioni negli adempimenti negli adempimenti di natura tecnica,

amministrativa, contabile, tali da comportare conseguenze negative per

l’istituzione scolastica.

5. Nell’ipotesi di cui al comma 4 il responsabile del procedimento riferisce

immediatamente al Dirigente scolastico, chiarendo le ragioni dei ritardi e delle

omissioni.

Art. 16 – Inadempienze contrattuali

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1. Nel caso di inadempienze contrattuali l’istituzione scolastica, dopo formale

ingiunzione rimasta inusitata, può affidarne l’esecuzione, a spese

dell’affidatario, ad un nuovo soggetto, salvo l’esercizio dell’azione per il

risarcimento del danno.

2. I provvedimenti intesi a promuovere la risoluzione del contratto medesimo per

inadempienza, ad esperire le azioni per l’esecuzione in danno e per il

risarcimento dei danni subiti competono al Dirigente scolastico. Al medesimo

compete adottare le misure ritenute necessarie per i casi di irregolarità o ritardi

non configuranti inadempienze in senso proprio.

CAPO VI

CRITERI E LIMITI INERENTI I SINGOLI CONTRATTI

Art. 17 – Contratti di sponsorizzazione

1. La stipula dei contratti di sponsorizzazione può essere richiesta dal Dirigente

scolastico, ai sensi dell’art. 41 del D.l.n.44 del 1/2/2001, nel rispetto delle

seguenti condizioni:

a) in nessun caso è consentito concludere contratti in cui siano possibili

forma di conflitto d’interesse tra l’attività pubblica e quella privata

b) non è consentito concludere accordi di sponsorizzazione con soggetti le cui

finalità ed attività siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione

educativa e culturale della scuola

c) non è consentito concludere contratti di sponsorizzazione con soggetti che

svolgono attività concorrente con la scuola e con soggetti e istituzioni che

palesemente vogliono utilizzare la sponsorizzazione a scopi di propaganda

politica e/o ideologica.

d) nella scelta degli sponsor si dovrà accordare la preferenza a quei soggetti

che per finalità statutarie, per le attività svolte, abbiano dimostrato

particolare attenzione nei confronti dei problemi dell’infanzia e

dell’adolescenza

e) la sponsorizzazione è ammessa per le seguenti attività della scuola:

attività sportive

f) il Consiglio di Istituto vaglierà le proposte di sponsorizzazione e

delibererà in proprio.

Art. 18 – Contratti di prestazione d’opera

1. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell’offerta

formativa (POF) e alla previsione dei progetti che saranno deliberati nel

programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono

essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più

avvisi da pubblicare all’albo ufficiale della scuola o altra forma di pubblicità

ritenuta più opportuna.

2. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle

domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché

l’elenco dei contratti che s’intendono stipulare. Per ciascun contratto deve essere

specificato:

l’oggetto della prestazione;

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la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della

prestazione;

il corrispettivo proposto per la prestazione.

3. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico

impiego.

4. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal

Dirigente scolastico, può presentare domanda alla scuola ai fini dell’individuazione dei

contraenti cui conferire il contratto.

I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente Scolastico mediante

valutazione comparativa.

La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:

curriculum complessivo del candidato;

contenuti e continuità dell’attività professionale e scientifica individuale svolta

presso studi professionali, enti pubblici o privati;

pubblicazioni e altri titoli.

5.Per la valutazione comparativa dei candidati il Dirigente scolastico farà riferimento

almeno ai seguenti criteri:

livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati;

congruenza dell’attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli

specifici obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i

quali è bandita la selezione;

eventuali precedenti esperienze lavorative e professionali.

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ALLEGATO F: REGOLAMENTO COMITATO TECNICO SCIENTIFICO

ART. 1 – Natura giuridica del Comitato Tecnico Scientifico.

Il CTS è l’organismo propositivo e di consulenza dell’I.T.C.G”A.Deffenu” composto da

docenti dell’istituto e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca

scientifica e tecnologica. Esprime pareri obbligatori e non vincolanti in merito a

quanto indicato dall’art. 3. Esso agisce in stretta collaborazione con gli altri organismi

dell’Istituto (Collegio Docenti e Consiglio di Istituto) ed opera secondo le norme della

Pubblica Amministrazione. Il C.T.S. non ha potere deliberante in materia economica.

ART. 2 – Composizione e nomina del C.T.S.

Il C.T.S. è composto da membri di diritto e da membri rappresentativi .

Sono membri di diritto:

- Il Dirigente Scolastico;

- Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico;

- Un Docente Referente per ciascun Dipartimento dell’Istituto.

Sono membri rappresentativi:

- 1 Rappresentante del Comune di Olbia;

- 1 Rappresentante dell’Università;

- 1 Rappresentante di un Ente di Formazione;

- 1 Rappresentante di Confindustria (fra 3 persone individuate, ciascuna per uno dei 3

indirizzi di studio attivati e presenti secondo l’ordine del giorno dell’incontro);

- 1 Rappresentante di Meridiana Fly;

- 1 Rappresentante di Meridiana Maintenance;

- 1 Rappresentante della CNA.

I membri di diritto sono in numero pari ai membri rappresentativi.

Il CTS è presieduto dal Dirigente Scolastico in qualità di Presidente o da un suo

delegato.

La nomina dei componenti di diritto del C.T.S. è di competenza del D.S. sentiti i

Dipartimenti di indirizzo presenti nell’Istituto.

Per quanto riguarda i rappresentanti esterni, essi vengono designati dall’Ente o

Associazione di appartenenza e nominati dal D.S.

Nel caso di decadenza di un componente, il D.S. procede a nuova nomina con le stesse

modalità.

ART. 3 – Competenze, finalità, programma del C.T.S.

Scopo del C.T.S. è sia rafforzare dei rapporti della scuola con il territorio socio

economico di riferimento sia svolgere funzioni di raccordo tra gli obiettivi educativi

della scuola, i fabbisogni professionali ed educativi espressi dal mondo del lavoro, dal

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mondo della ricerca e dell’Università. Il C.T.S. esercita una funzione consultiva

generale in ordine all’attività di programmazione e alla innovazione dell’Offerta

Formativa dell’Istituto.

Tutti i provvedimenti del Consiglio di Istituto che attengono all’esercizio della predetta

attività sono emanati sentito il CTS.

Il C.T.S. può esprimere parere su ogni altra questione che gli venga sottoposta dal

proprio presidente e dai suoi componenti in particolare dai membri rappresentativi.

Il C.T.S. propone, nello specifico, programmi anche pluriennali di ricerca e sviluppo

didattico/formativo in rapporto al sapere, al mondo del lavoro e all’impresa, sia per gli

studenti e sia per i docenti dell’Istituto e ne propone l’attuazione al Consiglio di

Istituto e al Collegio Docenti.

In particolare :

- formula proposte e pareri al Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti in ordine ai

programmi e alle attività con riferimento alla quota di flessibilità e alle innovazioni;

- definisce gli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle attività con riferimento all’uso

e alle dotazioni dei laboratori;

- svolge funzioni di coordinamento tra le molteplici attività scolastiche: stage,

alternanza scuola lavoro, orientamento, fabbisogni professionali del territorio;

- monitora e valuta le predette attività.

ART. 4 – Durata e modalità di decisioni del C.T.S.

Il CTS si riunisce su convocazione del proprio presidente. La durata del CTS è

triennale e le decisioni sono assunte con maggioranza semplice e prevalenza del voto

del Presidente in caso di parità. Le riunioni non sono pubbliche.

Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del C.T.S., a titolo consultivo e

senza diritto di voto, tutti gli specialisti di cui si dovesse ravvisare l’opportunità.

Le funzioni di Segretario verbalizzante sono attribuite a rotazione ad uno dei membri

di diritto dell’Istituto. Alla custodia dei verbali provvede il DSGA.

Per tale attività non è dovuto alcun compenso ai sensi dell’art.5 comma 3 lettera d del

regolamento di riforma degli Istituti tecnici.

ART. 5 – Ufficio di segreteria.

I compiti di segreteria del C.T.S. sono svolti dall’ufficio amministrativo dell’istituto che

provvede:

- all’invio degli ordini del giorno e dei verbali delle singole adunanze ai componenti del

Comitato;

- ad assumere a protocollo le richieste e tutta la corrispondenza indirizzata al

Comitato;

- a svolgere le altre funzioni di supporto organizzativo ed amministrativo che si

rendessero necessarie.

ART. 6 – Indicatori di qualità del funzionamento.

Sono previsti i seguenti indicatori di qualità e funzionamento :

- numero di attività durante l’anno;

- percentuale di presenze per ogni incontro;

- numero di pareri e suggerimenti proposti all’ istituzione scolastica (Collegio,

Consiglio di Istituto);

- percentuali di suggerimenti accolti rispetto a quelli forniti;

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- numero di contatti esterni procurati alla scuola (occasioni di formazione, intese con

aziende, con studi professionali, con enti , ecc.).

ART. 7 – Disposizioni finali.

Il presente Regolamento viene deliberato dal Consiglio di Istituto ed assunto dal

C.T.S. Eventuali variazioni al presente regolamento verranno proposte dal C.T.S. e

deliberate dal Consiglio di Istituto.

ALLEGATO G: REGOLAMENTO GENERALE PER IL COMODATO D'USO

GRATUITO DEI LIBRI

Art.1 Campo di applicazione

CONSIDERATA la possibilità per le Istituzioni scolastiche, nell’ambito della propria

autonomia, di concedere, in relazione ai fondi resi disponibili, in comodato d'uso

gratuito i libri di testo agli studenti

PRESO ATTO della programmazione d’Istituto per l’attuazione di tale servizio

VISTO il Programma Annuale 2015

TENUTA IN CONSIDERAZIONE la delibera del Consiglio di Istituto del 13 febbraio

2015

per l'anno scolastico 2016/2017 e successivi, con riferimento alle disponibilità di

bilancio, si fornirà un servizio di comodato d’uso gratuito dei libri di testo per i propri

studenti, i cui genitori ne facciano specifica e motivata richiesta, in quanto

appartenenti a famiglie che abbiano regolarizzato i versamenti dovuti alla scuola e

presentino un valore I.S.E.E. (Indicatore Situazione Economica Equivalente) calcolato

con riferimento ai redditi dell’anno 2016 pari o inferiore a € 10.000,00

(diecimila/00).

Gli alunni saranno collocati in graduatoria, fino alla concorrenza dei libri disponibili,

secondo il seguente ordine di priorità:

1. avvenuto versamento degli importi dovuti per assicurazione studenti e libretto

assenze;

2. reddito anno 2016.

Art. 2 Utilizzo dei fondi

1. Ulteriori finanziamenti, se dati da RAS e/o MIUR, saranno utilizzati per l’acquisto

di testi obbligatori regolarmente adottati e destinati ad esclusivo uso dell’allievo.

Sono esclusi dal comodato d’uso gli eserciziari non riutilizzabili, i testi di scienze

motorie, di religione e i testi di narrativa.

Gli eventuali finanziamenti verranno impiegati per l’acquisto dei beni da fornitori

terzi, previo esperimento di gara al comodato d’uso ad almeno 3 librerie.

L’ordine di acquisto sarà inviato al miglior offerente, in ragione dell’effettiva

disponibilità finanziaria. A parità di offerta sarà scelta la libreria che offrirà

gratuitamente materiali aggiuntivi all’Istituto, quali stampe, materiale didattico,

cancelleria ecc.

2. Sulla base dell’avvenuto versamento degli importi dovuti per assicurazione studenti

e libretto assenze e del reddito, le richieste avanzate saranno collocate in apposita

graduatoria, per cui la Commissione prevista dall’Art. 7 potrà individuare ulteriori

criteri di riferimento, che consentirà di individuare i beneficiari fino alla concorrenza

dei testi disponibili destinati dal C. di Istituto al comodato d’uso.

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39

3. La quota di contributo relativo alle spese di acquisto di testi e materiali didattici,

anche multimediali, potrà essere utilizzata, secondo priorità proposte annualmente

dall’organo di cui all’art.7 del presente Regolamento e approvate dal Collegio dei

Docenti, tenuto conto anche dei materiali didattici già a disposizione della scuola.

Art. 3 Testi didattici

1. La scuola procederà all’acquisto dei testi didattici adottati “obbligatori” compresi

negli elenchi approvati dal Collegio Docenti, affissi all’Albo e pubblicati nel sito

dell’istituto, in base al presente Regolamento.

2. L’effettività della delibera del Consiglio di Istituto di cui all’art. 1 del presente

regolamento, è annualmente subordinata alla disponibilità individuata in bilancio ed

alla assegnazione di contributi specifici da parte degli Uffici competenti.

Art. 4 Modalità di esecuzione del comodato

1. I genitori interessati al servizio di comodato d’uso, dovranno farne immediata

richiesta e firmare una dichiarazione su appositi modelli che saranno consegnati agli

studenti che ne faranno richiesta.

2. Le famiglie saranno informate, tramite gli alunni, della delibera del Consiglio di

istituto che istituisce il servizio di comodato gratuito dei libri.

3. La famiglia avrà facoltà di richiedere l’assegnazione in comodato dei libri di testo

sulla base delle modalità previste da circolare emanata dal dirigente scolastico

4. Il comodatario si impegnerà per iscritto a custodire i testi con diligenza, senza

prestarli ad altri o deteriorarli in alcun modo, fatto salvo il solo effetto dell’uso. Perciò

non sono ammessi sottolineature (se non a matita), abrasioni, cancellature,

annotazioni o qualsiasi altro intervento atto a danneggiare l’integrità del libro.

5. Al comodatario verrà concessa la facoltà di trattenere i manuali scolastici fino al

termine del periodo scolastico d’uso e comunque non oltre il 30 giugno; per gli alunni

con sospensione di giudizio verranno appositamente concessi per le verifiche finali .

6. Saranno considerati danneggiati e quindi inservibili ad altri studenti i testi

strappati, sgualciti, sottolineati con penne ed evidenziatori. Le annotazioni a matite

dovranno essere accuratamente cancellate prima della restituzione dei testi.

7. I libri saranno consegnati da parte dell’Istituto agli studenti/famiglie, che ne

avranno titolo, all’inizio dell’anno scolastico e comunque entro 15 giorni dalla data in

cui l’istituzione ne avrà la materiale disponibilità. Materialmente i libri verranno

consegnati nelle mani dei genitori firmatari della richiesta di comodato.

8. Sarà predisposta una scheda per ogni allievo in cui verranno annotati i testi dati in

comodato, contraddistinti da un codice, le date di consegna e di restituzione, con le

relative firme degli studenti maggiorenni e dei genitori degli studenti minorenni;l’atto

sottoscritto dai maggiorenni e dai genitori comporta l’assunzione di responsabilità

relativa alla corretta conservazione dei testi.

9. Tutti i testi saranno inseriti in apposito Registro.

10. La famiglia, che avrà fatto richiesta di concessione in comodato, successivamente

avrà facoltà di rinunciare in parte o in toto alla assegnazione dei libri di testo; la

rinuncia dovrà avvenire per iscritto da parte del genitore.

Art. 5 Risarcimento danni

1. Se non avverrà la restituzione o uno o più testi risulteranno danneggiati,

l’istituto ,ai sensi del C.C. art. 1803 e successivi, addebiterà allo studente e alla

sua famiglia (a titolo di risarcimento) una quota pari all’intero prezzo sostenuto

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dall’Istituto al momento dell’acquisto per il primo anno di vita del libri, al 50%

per il secondo anno, al 30% per il terzo anno, al 10% per i successivi.

2. Nel caso in cui non vengano rispettati gli obblighi di pagamento, di cui al presente

regolamento, lo studente verrà escluso dal servizio di comodato per gli anni successivi,

fatta salva l’applicazione delle disposizioni di legge a tutela del patrimonio degli Enti

pubblici.

Art. 6 Termini di restituzione

1. L’utenza sarà informata tramite circolare interna di istituto delle scadenze fissate

per la restituzione che comunque dovrà avvenire non oltre il termine della attività

didattica per gli studenti promossi, non promossi e con giudizio sospeso.

2. Gli studenti con sospensione di giudizio potranno riottenere i testi delle materie

oggetto di verifica estiva. Ultimate le verifiche i testi avuti in comodato dovranno

essere immediatamente restituiti. Detto termine di restituzione e’ perentorio.

4. E’ prevista la restituzione immediata per gli alunni che si ritirano dalla frequenza o

che si trasferiscono in corso d’anno presso altra scuola.

5. Coloro che non frequenteranno le lezioni per un periodo superiore a 15 giorni

consecutivi senza giustificato motivo sono tenuti a restituire immediatamente i libri.

Trascorsi 15 giorni dalla eventuale richiesta di restituzione dei libri da parte degli

uffici di segreteria, senza che ciò sia stato eseguito, l’amministrazione si riserva di

agire secondo le disposizioni di legge a tutela del patrimonio degli Enti pubblici per il

recupero di quanto previsto all’art 5 del presente regolamento.

Art. 7 Commissione Comodato

E’ istituita la “Commissione Comodato” al fine della gestione del servizio di comodato e

per le deliberazioni previste dall’art. 2 del presente Regolamento. La Commissione

opererà con il supporto del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi o

Assistente Amministrativo(designato dal D.S.G.A.) o Assistente tecnico.

La Commissione Comodato dei libri di testo è composta da:

D.S.G.A.;

Fino a 2 ATA (assistente amministrativo/assistente tecnico);

2. Competenze della commissione:

Coordina le procedure per l’erogazione del comodato;

Valuta le richieste e predispone la graduatoria degli alunni aventi diritto sulla

base di criteri utili a definire priorità nella concessione ;

Distribuisce i testi;

Compila le schede individuali;

Ritira i testi nei giorni previsti;

Verifica lo stato di conservazione dei testi;

Valuta la corretta o non corretta conservazione dei testi per l’applicazione della

penale di cui al precedente art. 5;

Elabora i dati per la valutazione finale.

Art. 8 Destinazione risorse

Le risorse economiche derivanti dal risarcimento per eventuali danneggiamenti dei

testi assegnati agli alunni verranno utilizzate quale disponibilità finanziaria per gli

anni successivi da utilizzare per l’acquisto di libri e materiali didattici, anche

multimediali, da destinare al servizio di comodato previsto dal presente regolamento.

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Eventuali modifiche al presente regolamento potranno essere apportate dal Consiglio

di Istituto all’inizio di ogni anno scolastico o quando se ne ravvisi la necessità.

Allegato H REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER USO LABORATORI

1. L’accesso ai laboratori è regolato da un turno prestabilito che tiene conto delle priorità relative

alla materia/e per cui è prevista attività didattica curriculare. La turnazione è codificata, per ciascun laboratorio, in una tabella (presente in ogni laboratorio di pertinenza) che sarà esposta all’interno ed all’esterno dello stesso.

2. E’ opportuno che l’accesso avvenga 5 minuti dopo l’inizio di ogni fascia oraria, al fine di

consentire al tecnico responsabile un rapido monitoraggio delle macchine.

3. Il docente in orario per l’utilizzo del laboratorio perde la priorità se non occupa o comunica al tecnico l’accesso in ritardo entro i primi 10 minuti di lezione (15 minuti per la I° ora di lezione)

4. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la

fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.

5. Ogni laboratorio è dotato di registro dove ogni insegnante annota le esercitazioni svolte con la

classe ed ogni evento inerente alle stesse.

6. E’ vietato agli studenti, manipolare e/o modificare le configurazioni dei computer; è vietato, altresì, installare programmi o scaricarli dalla rete, salvare file personali nella memoria del computer. Tale procedura deve essere effettuata esclusivamente dal tecnico in accordo con il docente responsabile.

7. E’ vietato l’accesso ai laboratori da parte degli alunni non accompagnati dagli insegnanti.

8. Al fine di evitare la contaminazione da virus, che potrebbero estendersi a tutta la rete, è fatto

obbligo ai docenti, agli studenti e al personale A.T.A, di procedere alla scansione con l’antivirus di tutti i supporti di memoria (floppy disk, pen drive, hard disk) di provenienza esterna, prima del loro utilizzo in laboratorio.

9. Al termine della lezione l’insegnante, in collaborazione con il tecnico, provvederà alla custodia

dei supporti informatici degli alunni negli appositi armadi.

10. Per i lavori di particolare impegno (sfruttamento intensivo delle macchine, consumo di carta e inchiostro) è necessaria l’autorizzazione del responsabile tecnico del laboratorio.

11. L’alunno è responsabile dell'integrità delle attrezzature utilizzate e degli arredi; è tenuto, inoltre,

a segnalare al tecnico e/o responsabile qualsiasi guasto o malfunzionamento riscontrato.

12. Al termine della sessione di lavoro l'utente, alunno o docente, è tenuto a lasciare la postazione di lavoro pulita e in ordine.

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13. È severamente vietato introdurre e consumare cibi e bevande.

14. L'accesso all'aula multimediale è subordinato all'accettazione del presente regolamento e il mancato rispetto delle presenti norme può comportare la sospensione temporanea o definitiva dell'accesso al laboratorio.

Allegato I

REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER L’ACQUISIZIONE IN ECONOMIA

DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE

Redatto ai sensi dell’art. 125 comma 10 Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti

pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE (G.U. n.

100 del 2 maggio 2006)

Premessa

VISTO l’art.125 comma 10 del D.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei Contratti” e ss.mm.ii., secondo il

quale “l’acquisizione in economia di beni e servizi è ammessa in relazione all’oggetto e ai limiti di importo

delle singole voci di spesa, preventivamente individuate con provvedimento di ciascuna stazione appaltante,

con riguardo alle proprie specifiche esigenze”, come richiamato dall’art. 330 “Casi di utilizzo delle

procedure di acquisto in economia” del DPR 207/2010 “Regolamento di Attuazione” e ss.mm.ii.;

VISTO l’art. 34 del D.I. 44/2001 “Regolamento sulla contabilità delle istituzioni scolastiche”, che

nell’ambito dell’attività negoziale stabilisce la procedura ordinaria di contrattazione riguardante acquisti,

appalti e forniture di beni e servizi;

VISTA la Nota MIUR n.10565 del 4 luglio 2012, che fornisce “Chiarimenti e istruzioni in ordine alle

procedure per l’acquisizione in economia di lavori e servizi”;

VISTA la legge 24 dicembre 2012, n. 228 “Disposizione per la formazione del bilancio annuale e pluriennale

dello Stato (Legge di stabilità 2013)”, art. 1, comma 150;

VISTA la Nota MIUR n. 3354 del 20 marzo 2013 “Fondi strutturali europei 2007/2013. Precisazioni in

merito agli acquisti delle Istituzioni Scolastiche mediante convenzioni Consip alla luce del D.L. 95/2012 e

della legge 228/2012”.

CONSIDERATO che, per le acquisizioni in economia di lavori forniture e servizi da parte delle Pubbliche

Amministrazioni, deve essere adottato il provvedimento di cui all’art. 125, c.10, del D.lgs. 163/2006 “Codice

dei contratti pubblici” in relazione all’oggetto ed ai limiti di importo delle singole voci di spesa,

preventivamente individuate da ciascuna stazione appaltante, con riguardo alle proprie specifiche esigenze.

CONSIDERATO, inoltre, che il presente provvedimento si configura quale atto di natura regolamentare

idoneo ad individuare tali fattispecie e propedeutico alla determina di ogni singola acquisizione in economia;

RITENUTO che tale atto assume la forma di regolamento interno, tramite il quale viene individuato

l’oggetto delle prestazioni acquisibili in economia, ai sensi dell’art.125 del D.lgs. 163/2006;

RITENUTO opportuno che anche le istituzioni scolastiche, in quanto stazioni appaltanti, redigano un proprio

regolamento interno, idoneo a garantire il pieno rispetto delle norme del Codice dei contratti, per

l’acquisizione in economia di lavori, forniture e servizi, ai sensi del cit. art. 125 del D.lgs. 163/2006

Principi Generali

1. Il presente Regolamento redatto ai sensi e per gli effetti del disposto dei commi 10 e 11 dell’art.125 del

Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture,

individua i principi ed i criteri della procedure relative all’acquisizione in economia di lavori, servizi e

forniture, cui l’I.T.C.G. “ Deffenu” di Olbia intende conformarsi, in ottemperanza alla prescrizioni dettate

dal legislatore nazionale e, nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza,

pubblicità, imparzialità, economicità e pari opportunità tra operatori tecnici e professionali.

Art. 1 -Oggetto

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1. L’I.T.C.G. “ Deffenu” di Olbia, indicato di seguito per brevità “ISTITUTO”, ricorre all’indizione di gare

quale metodologia prevalente di individuazione del contraente basando le procedure di affidamento sui

criteri previsti dall’art. 2 del D.lgs. 163/2006 “Codice dei contratti pubblici” per quanto riguarda le soglie

comunitarie e, per le spese di importo inferiore a dette soglie, sulle procedure di acquisizione in economia.

2. Nel presente regolamento trovano specifica disciplina le modalità, i limiti di spesa e le procedure da

seguire per l’acquisizione in economia di lavori, servizi e forniture – beni servizi; le stesse vengono adottate

in piena conformità a quanto previsto e regolato dal D.lgs. n. 163/2006, “Codice dei contratti pubblici di

lavori, servizi e forniture” all’art. 125 comma 11.

Art.2- Limiti di applicazione

1. Le acquisizioni in economia sono in generale consentite nei limiti dei seguenti importi:

a. lavori in economia €. 200.000,00;

b. lavori assunti in amministrazione diretta €. 50.000,00;

c. forniture di beni e servizi €.193.000,00 (limite di soglia europea valido per le Istituzioni Scolastiche

Autonome intese come Stazioni Appaltanti diverse rispetto alle Amministrazioni Centrali dello Stato).

2. Tutti i limiti di soglia di importo indicati previsti all’art.28 del Codice dei Contratti ed in particolare quello

previsto al punto “C”, si intenderanno automaticamente adeguati secondo il meccanismo di cui all’art. 248

del D.lgs. n. 163/2006 entro il termine per il recepimento nel diritto nazionale delle nuove soglie ridefinite

con le procedure comunitarie nei provvedimenti della Commissione Europea.

3. Si procederà, di norma, alla acquisizioni in economia a seguito della normale attività di programmazione

delle spese e degli investimenti svolta nell’ambito della pianificazione e dell’attuazione del Programma

Annuale dell’Istituto.

4. Il piano delle acquisizioni dovrà risultare, di conseguenza, coerente con le previsioni di spesa del

Programma Annuale.

5. L’autorizzazione di ciascuna spesa è adottata dal D.S., cui afferisce la capacità negoziale ai sensi del D.I.

44/2001, con proprio specifico provvedimento.

6. È fatto divieto di procedere a frazionamenti artificiosi degli importi previsti nei limiti di soglia di cui sopra

al fine di eludere l’osservanza delle norme di legge e di quelle del presente Regolamento.

7. Il Dirigente Scolastico per ogni acquisizione in economia è individuato di norma quale Responsabile del

Procedimento.

8. Lo stesso, per assicurare il pieno rispetto della procedure in materia, di quelle di cui al presente

Regolamento e di tutti gli adempimenti conseguenti potrà, ove opportunità e/o natura della prestazione lo

richiedano, esercitare la facoltà di delega della funzione di Responsabile Unico del Procedimento a favore

del D.S.G.A., ritenuto che le competenze e le capacità acquisite consentono di individuare nella

figura professionale della DSGA Polo Maria Giovanna, il soggetto idoneo ad essere nominato in

qualità di RUP. Tale delega viene esercitata nell’ambito dei poteri dirigenziali secondo quanto previsto dal

D.lgs. 165/2001 cosi come modificato ed integrato dal D.lgs. 150/2009. Visti il DPR D.P.R. 554/99, il

D.Lgvo 163/2006 ed il DPR 207/2010, il RUP, per ogni singolo intervento, riceverà delega e svolgerà tutti

i compiti relativi sia all'affidamento che alla vigilanza ed esecuzione dei contratti, appalti, lavori,

servizi, beni e forniture da effettuare presso l’ITCG Deffenu individuata come stazione appaltante

ed aggiudicatrice. Il RUP quindi gestirà l'intero procedimento che riguarda l'appalto, svolgendo

tutte le funzioni ed i compiti non previsti per altre figure, assumendosi le conseguenti responsabilità

9. Il D.S.G.A. assolve, comunque, ai sensi dell’art. 32 D.M. 44/01 al compito di svolgere tutta l’attività

istruttoria relativa alle procedure di acquisizione.

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10. Il nominativo del Responsabile Unico del Procedimento dovrà essere sempre indicato nel bando o

nell’avviso con cui si indice la gara o nella lettera di invito a presentare l’offerta.

Art. 3 Modalità di acquisizione in economia

1. Le acquisizioni in economia di lavori, beni e servizi ai sensi del Codice dei contratti possono essere

effettuate mediante:

a. procedura di amministrazione diretta;

b. procedura di cottimo fiduciario.

2. Tuttavia ai sensi della Legge 228/2012 anche le Istituzioni scolastiche sono tenute ad approvvigionarsi dei

beni e servizi, utilizzando le convenzioni-quadro della CONSIP. Non è più rimesso alla discrezionalità delle

singole Istituzioni scolastiche l’acquisto di beni e servizi mediante adesione a tali convenzioni e mercati, ma

si configura come un vero e proprio obbligo. Infatti i contratti stipulati in violazione dell’obbligo di

approvvigionarsi attraverso le convenzioni-quadro sono nulli, costituiscono illecito disciplinare e sono causa

di responsabilità amministrativa.

3. Per i beni e servizi che non sono stati ancora oggetto di convenzioni-quadro ed in caso di motivata

urgenza, l’Istituto può procedere ad acquisire mediante le procedure di scelta del contraente disciplinate dal

Codice dei contratti e dal Regolamento sulla Contabilità delle Istituzioni Scolastiche.

4. Si specifica che in virtù della nota MIUR 3354 del 20.03.2013 è possibile scegliere le procedure testé

citate:

a. in caso di indisponibilità di convenzioni Consip aventi ad oggetto il bene o servizio da acquistare;

b. qualora, in considerazione delle peculiarità del progetto, ai fini dell’attuazione del medesimo sia

inderogabilmente necessario procedere unitariamente all’acquisizione di un insieme di beni e servizi non

facilmente scorporabili, e tale insieme di beni e servizi non formi oggetto di una convenzione Consip;

c. laddove il contratto stipulato dall’amministrazione, a seguito dell’espletamento di procedura di gara,

preveda un corrispettivo più basso di quello derivante dal rispetto dei parametri di qualità e di prezzo delle

convenzioni messe a disposizione da Consip S.p.A., ed a condizione che tra l’amministrazione interessata e

l’impresa non siano insorte contestazioni sulla esecuzione di eventuali contratti stipulati in precedenza (art.

1, comma 1, ultimo periodo, del DL 95/2012 come modificato dall’art. 1, comma 154, legge n. 228 del

2012).

5. L’attivazione di una procedura di acquisto fuori convenzione Consip, deve essere subordinata alla

preliminare verifica da parte del Dirigente scolastico della presenza o meno del bene/servizio/insieme di beni

e servizi richiesti nell’ambito delle convenzioni Consip ovvero ad una analisi di convenienza comparativa.

6. Qualora dall’esito della verifica/analisi risulti la indisponibilità della convenzione Consip ovvero emerga

che il corrispettivo dell’affidamento sia inferiore a quello messo a disposizione dalla convenzione Consip, il

Dirigente scolastico deve attestare di aver provveduto a detta verifica/analisi, dando adeguato conto delle

risultanze della medesima tramite documentazione agli atti del procedimento.

7. Esperita la procedura di verifica delle convenzioni Consip nel caso di acquisizione di beni e servizi si

precisa che:

a. Saranno realizzati con la procedura dell’amministrazione diretta tutti quegli interventi per i quali non si

renda necessaria la partecipazione di alcun operatore economico.

b. Con l’amministrazione diretta, riferibile soprattutto all’esecuzione di lavori e di servizi le acquisizioni

verranno effettuate, sotto la direzione del Responsabile del Procedimento ai sensi di quanto disposto dall’art.

10 del Codice dei Contratti Pubblici, con materiali e mezzi propri o appositamente acquistati o noleggiati e

con personale proprio o eventualmente assunto per l’occasione.

c. Le attività si sostanzieranno attraverso organizzazione ed esecuzione di opere con personale legato da

rapporto di lavoro subordinato all’istituto e facendo ricorso alla provvista di materiali e mezzi da terzi.

d. Si procederà mediante cottimo fiduciario per le acquisizioni di beni e servizi che saranno affidate ad

operatori economici terzi, siano essi imprese o singoli contraenti.

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e. L’affidamento mediante cottimo fiduciario dovrà avvenire nel rispetto dei principi di trasparenza,

rotazione e parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in

tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori

economici predisposti ed aggiornati dall’Istituto.

f. Si potrà prescindere dalla richiesta di più offerte nelle procedure di affidamento mediante cottimo

fiduciario nel caso di lavori, servizi e forniture a tutela di diritti di esclusiva in relazione alle caratteristiche

tecniche e/o di mercato (brevetti, esclusive, copyright, ecc.).

g. Si potrà anche procedere con il sistema in forma mista quando motivi di ordine tecnico rendano

indispensabile che si debba procedere all’esecuzione dei lavori parte in amministrazione diretta e parte

mediante cottimo fiduciario.

Art. 4 Modalità di affidamento dei lavori, dei servizi e delle forniture

1. La modalità di affidamento dei Lavori in Economia avverrà come segue:

a. per importi entro la “soglia” di € 40.000,00 IVA esclusa (soglia individuata dal Consiglio d’Istituto) si

procede mediante affidamento in via diretta da parte del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), ai

sensi dell’art.125, comma 11 del citato D.lgs. 163 attingendo a elenchi di operatori economici qualificati

predisposti dall’Istituto o sulla base di indagini di mercato; tuttavia l’Istituto, in linea generale e dove non

sussistano fattispecie di emergenza e sia possibile acquisire da più operatori il medesimo bene, procederà

previa consultazione di almeno 3 operatori economici sulla base di indagini di mercato ovvero tramite

elenchi di operatori economici qualificati predisposti dall’Istituto; l’osservanza di detta procedura è peraltro

esclusa quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento

dell’Istituto;

b. fino a €.40.000 IVA esclusa, è consentito l’affidamento diretto da parte del Responsabile del

Procedimento come previsto dall’art. 125, comma 8, ultimo periodo del D.lgs. 163/2006 e dell’art.4 comma

2 lettera “m” del Decreto Legge 13 maggio 2011 n. 70 “Decreto Sviluppo” e dalla relativa Legge di

conversione 106/2011 che, all’art.4 comma 2 , aggiunge la lettera “m-bis”; tuttavia l’Istituto procederà previa

consultazione di almeno 3 operatori economici sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di

operatori economici qualificati predisposti dall’Istituto; l’osservanza di detto obbligo è peraltro esclusa

quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento dell’Istituto;

c. da €.40.000 a €.200.000 euro IVA esclusa, si procederà all’affidamento mediante cottimo fiduciario nel

rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno 5

operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di

mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici qualificati, predisposti dall’istituto, come previsto

dall’art. 125, comma 8) primo periodo del D.lgs. 163/2006.

2. La modalità di affidamento dei Servizi e Forniture in Economia, fermo restando il costante espletamento

di opportuna verifica delle convenzioni Consip, avverrà come segue:

a. per importi entro la “soglia” di € 40.000,00 (soglia individuata dal Consiglio d’Istituto), IVA esclusa, è

consentito l’affidamento in via diretta per acquisto di servizi, beni e valori da parte del Responsabile Unico

del Procedimento (RUP), ai sensi dell’art.125, comma 11 del citato D.lgs. 163/2006, attingendo a elenchi di

operatori economici qualificati predisposti dall’Istituto o sulla base di indagini di mercato; tuttavia l’Istituto,

in linea generale e dove non sussistano fattispecie di emergenza e sia possibile acquisire da più operatori il

medesimo bene, procederà previa consultazione di almeno 3 operatori economici sulla base di indagini di

mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici qualificati predisposti dall’Istituto; l’osservanza di

detta procedura è peraltro esclusa quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul

mercato di riferimento dell’Istituto;

b. fino a €.40.000 euro, IVA esclusa, è consentito l’affidamento diretto da parte del Responsabile del

Procedimento come previsto dall’art. 125, comma 11, ultimo periodo del D.lgs. 163/2006 e dell’art. 4

comma 2 lettera “m” del Decreto Legge 13 maggio 2011 n. 70 “Decreto Sviluppo” e dalla relativa Legge di

conversione 106/2011 che, all’art.4 comma 2 , aggiunge la lettera “m-bis”; tuttavia l’Istituto procederà previa

consultazione di almeno 3 operatori economici sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di

operatori economici qualificati predisposti dall’Istituto; l’osservanza di detto obbligo è peraltro esclusa

quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento dell’Istituto;

c. da €.40.000 a €.193.000 euro, IVA esclusa e al lordo dei costi della sicurezza, si utilizzerà l’affidamento

mediante cottimo fiduciario nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa

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consultazione di almeno 5 operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla

base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici qualificati, predisposti dall’istituto,

come previsto dall’art. 125, comma 8) primo periodo del D.lgs. 163/2006.

3. Si darà luogo all’individuazione del contraente, a seguito dell’esame comparativo dei preventivi o delle

offerte fatte pervenire, secondo il criterio del prezzo più basso o quello dell’offerta economicamente più

vantaggiosa scelto caso per caso dall’istituto.

4. Laddove la scelta ricadesse sulla modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa saranno utilizzati i

criteri di cui all’art. 83, comma 1, del D.lgs. 163/2006 e successive modifiche ed integrazioni.

5. Detti criteri dovranno essere chiaramente indicati nella lettera di invito.

6. Nel caso in cui venga scelto il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, secondo quanto

disposto dall’art. 84 del D.lgs. 163/2006 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere nominata

un’apposita Commissione giudicatrice presieduta dal DSGA, composta al minimo da tre e al massimo da sei

membri, di norma individuati tra il personale docente e/o ATA dell’istituto esperto rispetto all’oggetto di

ogni singolo contratto. Se il D.S.G.A. non è presente nella commissione dovrà, comunque, fornire alla stessa

il necessario supporto amministrativo.

7. La Commissione si riunirà, a seguito di apposita convocazione del Presidente, in seduta riservata o

pubblica e assumerà tutte le proprie decisioni a maggioranza, redigendo di volta in volta, a cura di uno dei

membri all’uopo appositamente individuato, uno specifico verbale che sarà conservato in un apposita

raccolta agli atti dell’Istituto.

8. Il ricorso all’affidamento diretto dei lavori, servizi e forniture, nei limiti di importo sopra indicati, di

norma, avverrà a seguito di apposita indagine di mercato senza escludere la facoltà per il Responsabile del

Procedimento (RUP) di richiedere più offerte comparative attingendo alle ditte iscritte nell’Albo Fornitori,

salvo che ciò venga impedito da situazioni di urgenza ed indifferibilità o da situazioni impreviste ed

imprevedibili per le quali peraltro non ricorre l’obbligo del ricorso alle ditte presenti nel citato Albo.

9. Si potrà altresì prescindere dalla richiesta di più offerte nel caso di lavori, servizi e forniture a tutela di

diritti di esclusiva in relazione alle caratteristiche tecniche dell’oggetto del contratto e di specifiche situazioni

di mercato.

Art. 5 -Ricorso a Lavori, Servizi e Forniture in economia

1. Fermo restando il costante espletamento di opportuna verifica delle convenzioni Consip, le acquisizioni in

economia, mediante criterio di cottimo fiduciario o con affidamento diretto con riguardo alle esigenze e

necessità dell’istituto per lo svolgimento di tutte le sue attività istituzionali, gestionali ed operative, potranno

avvenire, di norma, nel rispetto di quanto al sotto indicato elenco non esaustivo, per:

Acquisto, noleggio, manutenzione, riparazioni di attrezzature, di automezzi, autoveicoli, impianti,

ricambi ed accessori;

Spese per piccole manutenzioni e riparazioni di locali scolastici e dei relativi impianti;

Acquisto, manutenzione, riparazione e ripristino di attrezzature macchinari e strumentazioni,

utensili, strumenti e materiale tecnico occorrenti per il funzionamento dei laboratori;

Spese per telefono ed altri sistemi di comunicazione e acquisto di relativi piccoli impianti e

apparecchiature;

Spese per il noleggio in genere di beni mobili e attrezzature strumentali per il funzionamento degli

uffici e la realizzazione delle attività didattico-formative;

Acquisto di materiali per il funzionamento degli uffici, compreso l’acquisto di licenze software e

la manutenzione degli stessi;

Acquisto, noleggio, manutenzione e riparazione macchine di ufficio (quali fotocopiatrici, strumenti

e apparecchiature tecniche, personal computer, impianti ed attrezzature informatiche, apparati di

telefonia, fax);

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Acquisto e manutenzione reti informatiche, programmi di software e relativo aggiornamento, reti

telefoniche;

Acquisto di generi di cancelleria e di materiale di consumo (carta, stampati, toner, materiale

informatico, materiale telefonico, materiale elettrico, materiale fotografico, ed altro materiale

tecnico, di stampati, di registri, di modelli e similari necessari per il funzionamento degli uffici e

delle attività didattico-formative etc);

Spese per abbonamenti a riviste, pubblicazioni, libri e periodici, rilegature di libri e stampe,

acquisto o predisposizione di volumi, pubblicazioni, materiale audiovisivo e similari;

Spese per servizi di sede quali (derattizzazioni, disinfestazioni, copisteria, spedizioni postali e

similari);

Acquisto di materiale di pulizia di tutti i locali e servizi scolastici;

Acquisto e noleggio di apparecchiature e macchinari per la nettezza e la pulizia di tutti i locali

scolastici;

Acquisto e fornitura di dispositivi di protezione individuali (DPI) e vestiario da lavoro al personale

dipendente;

Acquisto, manutenzione e riparazione di mobili, arredi, segnaletica, complementi di arredamento e

suppellettili e attrezzature varie per gli uffici, le aule, le palestre ed i laboratori;

Acquisto di servizi assicurativi;

Acquisto di servizi di vigilanza;

Acquisto di materiali e beni necessari per la realizzazione di corsi di formazione ed aggiornamento

destinati al personale ed agli studenti;

Acquisto di materiali e beni necessari per la realizzazione di convegni, conferenze, celebrazioni,

mostre, rassegne e manifestazioni;

Acquisto biglietti di viaggio in treno, aereo, nave, per transfert connessi a tutte le attività

istituzionali formativo-didattico-amministrative;

Spese per compensi e ospitalità, anche sotto forma di rimborso spese a relatori, partecipanti a

iniziative di formazione o a convegni, conferenze, celebrazioni, mostre, rassegne e manifestazioni,

promosse dall’istituto e incaricati di altre attività specifiche o similari;

Spese di rappresentanza;

Spese per la comunicazione e divulgazione dell’attività dell’istituto;

Spese per quote di partecipazione a reti o consorzi di scuole e/o ad iniziative per la promozione

dell’attività didattica e formativa dell’istituto;

Spese per trasporti, spedizioni e facchinaggio;

Spese per pulizia e disinfezione straordinarie di locali;

Spese per assicurazioni connesse a circostanze e ad eventi straordinari;

Acquisizione di beni e servizi non ricompresi nelle tipologie di cui sopra ai punti precedenti,

rientranti nell’ordinaria amministrazione delle funzioni e delle attività dell’istituto, per gli importi

stabiliti dalla normativa vigente in materia;

Risoluzione di un precedente rapporto contrattuale, o in danno del contraente inadempiente,

quando ciò sia ritenuto necessario o conveniente per conseguire la prestazione nel termine previsto

dal contratto;

Necessità di completare le prestazioni di un contratto in corso, ivi non previste, se non sia possibile

imporne l’esecuzione nell’ambito del contratto medesimo;

Prestazioni periodiche di servizi, forniture, a seguito della scadenza dei relativi contratti, nelle

more dello svolgimento delle ordinarie procedure di scelta del contraente, nella misura

strettamente necessaria;

Urgenza, determinata da eventi oggettivamente imprevedibili, al fine di scongiurare situazioni di

pericolo per persone, animali o cose, ovvero per l’igiene e salute pubblica, ovvero per il

patrimonio storico, artistico, culturale.

Art. 6 Procedimento di scelta del contraente

1. Il Dirigente Scolastico, ai sensi dell’art. 3 commi 2, 3, 4, 5, 6 del presente Regolamento, procede ad

incaricare con delega il DSGA in qualità di RUP .

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2. Il DSGA in qualità di RUP a procedere alla verifica delle convenzioni Consip, alle indagini di mercato

comparative e all’eventuale acquisizione della documentazione prevista all’art. 3 comma 6 del presente e a

attestare tramite atto di notorietà la regolarità della procedura attivata.

2. Il Dirigente Scolastico, con riferimento a lavori, beni o servizio acquisibili mediante la procedura di cui

all’art. 125 del D.lgs. 163/2006, (o alternativamente) di cui all’art. 34 del D.I. 44/2001, provvede

all’emanazione di una Determina per l’indizione della procedura in ambito Consip o extra Consip, con

l’eventuale acquisizione della documentazione prevista all’art. 3 comma 6 del presente.

3. Il D.S.G.A. procede, a seguito delle determina del D.S., all’indagine di mercato per l’individuazione di 3

ovvero 5 operatori economici in funzione delle fasce di importi come stabilito dai commi 1, 2 dell’art 4 del

presente.

4. Il D.S.G.A. procederà all’individuazione di 3 operatori anche in caso di affidamento in via diretta, tranne

nelle particolari eccezioni indicate all’articolo 4 comma 1 lett. a) e b) (parte finale del capoverso), comma 2

lett. a) e b) (parte finale del capoverso) del presente Regolamento.

5. A seguito di individuazione ad opera del D.S.G.A. degli operatori economici idonei alla svolgimento del

lavoro (o alternativamente) del bene o servizio, il D.S. provvederà a inoltrare agli stessi la lettera di invito,

contenente i seguenti elementi:

a. CIG ed eventualmente CUP del beneficiario (in caso di PON);

b. oggetto della prestazione, le relative caratteristiche tecniche e il suo importo massimo previsto, con

esclusione dell’IVA e al lordo delle spese per la sicurezza;

c. le garanzie richieste all’affidatario del contratto;

d. il termine di presentazione dell’offerta;

e. il periodo in giorni di validità delle offerte stesse;

f. indicazione del termine per l’esecuzione della prestazione;

g. il criterio di aggiudicazione prescelto (prezzo più basso o offerta economicamente più vantaggiosa ex

artt.82 e 83 del “Codice dei Contratti”);

h. gli elementi di valutazione, nel caso si utilizzi il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;

i. l’eventuale clausola che preveda di non procedere all’aggiudicazione nel caso di presentazione di un’unica

offerta valida;

j. la misura delle penali, determinata in conformità con le disposizioni del codice;

k. l’obbligo per l’offerente di dichiarare nell’offerta di assumere a proprio carico tutti gli oneri assicurativi e

previdenziali di legge, di osservare le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e di retribuzione dei

lavoratori dipendenti, nonché di accettare condizioni contrattuali e penalità;

l. l’indicazione dei termini di pagamento;

m. i requisiti soggettivi richiesti all’operatore, e la richiesta allo stesso di rendere apposita dichiarazione in

merito al possesso dei requisiti soggettivi richiesti.

6. L’affidatario di lavori, forniture e servizi in economia deve essere in possesso degli stessi requisiti di

idoneità morale, capacità tecnico-professionale ed economica-finanziaria richiesti nelle ordinarie procedure

di scelta del contraente.

7. L’Istituto, ai sensi dell’art. 81 comma 3 del Codice dei contratti, può decidere di non procedere

all’aggiudicazione qualora nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all’oggetto del contratto.

Art. 7 Procedimento di aggiudicazione del contratto

1. Conclusa la procedura di scelta, il D.S. comunica l’aggiudicazione alla prima e seconda classificata in

graduatoria, disponendo per entrambe la presentazione, a riprova dei requisiti di partecipazione alla

procedura comparativa, della documentazione indicata nella domanda di partecipazione, entro 15 giorni dalla

ricezione della richiesta. Il D.S.G.A. procede alla verifica dei suddetti requisiti.

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2. L’Istituto Scolastico, decorsi 30 giorni dalla data dell’avvenuta individuazione del soggetto aggiudicatario,

provvede alla stipula del contratto, salvo nei casi di urgenza, come disciplinato dal codice degli appalti (art.

11, comma 6, in caso di non obbligo di pubblicazione del bando di gara) e nel caso in cui pervenga una sola

offerta o una sola offerta valida.

3. I rapporti tra l’Istituto e la ditte, società o imprese affidatarie saranno sempre regolati nelle forme previste

dalle disposizioni vigenti in materia (scrittura privata, lettera commerciale, ordine, accettazione

ordine/offerta, disposizione, ecc.)

4. L’atto di cottimo fiduciario, in qualunque forma stipulata, dovrà almeno contenere:

a. l’elenco dei lavori e delle somministrazioni,

b. i prezzi unitari per i lavori e per le somministrazioni a misura e l’importo di quelle a corpo,

c. le condizioni di esecuzione,

d. il termine di inizio e di ultimazione dei lavori,

e. le modalità di pagamento,

f. le penalità in caso di ritardo e il diritto della stazione appaltante di risolvere in danno il contratto, mediante

semplice denuncia, per inadempimento del cottimista, ai sensi dell’art. 137 del codice;

g. le garanzie a carico dell’esecutore.

5. Nel caso di lettera commerciale vanno riportate le medesime indicazioni sopra indicate ed il documento

dovrà essere controfirmato per accettazione dall’affidatario.

Art. 8 -Albo fornitori

1. L’Albo Fornitori qualificati (di seguito AF) viene istituito esclusivamente con finalità

organizzative e gestionali, nel quadro delle disposizioni normative vigenti in materia di

contratti pubblici, procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti

amministrativi, semplificazione, tutela della privacy, nonché nel rispetto degli ambiti di

competenza e dei livelli autorizzativi di spesa di cui al presente Regolamento, al D.I. 44/01 e

alle Delibere del C.d.I.

2. Entro trenta giorni dall’entrata in vigore del presente, l’Istituto intraprenderà la formazione

dell’AF per gli affidamenti in economia, ai quali possono essere iscritti soltanto gli operatori

economici in possesso dei requisiti normativamente richiesti dal Codice dei Contratti che

avranno reso autocertificazione attestante, in conformità alla vigente normativa in materia,

l’adempimento degli obblighi di regolarità contributiva e che, ad insindacabile giudizio

dell’Istituto, a seguito delle verifiche di sussistenza dei requisiti dichiarati nella richiesta

medesima, nonché sulla base delle risultanze della documentazione ad essa allegata,

risultino idonei ad essere invitati alle procedure per l’acquisizione di forniture, servizi e

l’affidamento di lavori attivate dall’ Istituto.

3. A tal fine verrà predisposto con cadenza annuale un avviso sul sito internet dell’Istituto

www.deffenu.gov.it. In via di prima applicazione tale pubblicazione avverrà entro il 31

marzo 2014 e successivamente entro il 1 gennaio di ogni anno.

4. In ogni caso, l’Istituto si riserva la facoltà di utilizzare il mercato elettronico della PA

attivato da CONSIP, oltre che di aderire obbligatoriamente alle convenzioni Consip in

essere secondo quanto espresso all’art. 3 e ssgg. del presente Regolamento, nonché di

utilizzare ordinarie procedure aperte o ristrette in conformità con le normative vigenti e

senza preventivo utilizzo dell’AF.

5. Resta ferma la facoltà dell’ Istituto di procedere alle indagini di mercato, in caso di ridotto

numero di iscritti, di insufficienti risposte a seguito di richiesta di preventivi alle società

iscritte all’AF o di motivazioni di urgenza, individuando operatori economici esterni all’AF,

purché idonei ai sensi della normativa vigente. Resta altresì ferma la possibilità dell’Istituto

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di utilizzare fornitori esterni all’AF, laddove sussistano proposte economicamente più

favorevoli, reperite tramite mercato libero.

6. L’AF sarà costituito presso l’Ufficio di Segreteria dell’Istituto tramite l’utilizzo di un

archivio, anche informatico, nel quale saranno raccolte tutte le informazioni, generali e

specifiche, relative agli operatori economici. Responsabile dell’istituzione e della sua

corretta tenuta sarà l’Ufficio di Segreteria dell’ Istituto.

7. L’AF sarà articolato per macro-categorie individuate da specifica determina dirigenziale e

rese pubbliche tramite pubblicazione all’albo.

8. Il Dirigente Scolastico, tramite l’Ufficio di Segreteria, provvederà alla verifica di

ammissibilità della domanda e sussistenza dei requisiti necessari all’iscrizione, nonché

quelli relativi alla verifica della permanenza dei requisiti richiesti, anche tramite

accertamenti a campione, affinché venga mantenuta la regolare iscrizione ovvero ne venga

disposta la cancellazione dall’Albo.

9. Ogni operatore economico per conseguire l’iscrizione all’AF nell’apposita domanda fornirà

tutte le informazioni e la documentazione di tipo generale e specifico secondo le modalità e

con le forme richieste dal presente regolamento e relativo/i allegato/i e in conformità con la

normativa vigente.

10. La documentazione allegata dovrà essere in corso di validità e dichiarata conforme

all’originale ai sensi del D.P.R. 445/2000 e ss.mm.ii.

11. La domanda di iscrizione, il cui modello sarà reso disponibile online entro 30 gg.

dall’approvazione del presente Regolamento presso il sito web d’Istituto, ed i relativi

allegati dovranno essere sottoscritti dal legale rappresentante ovvero da altro soggetto dotato

dei poteri di firma e inviati via posta raccomandata (con allegata copia del documento di

identità del legale rappresentante) all’indirizzo indicato nel modulo di domanda o via email

(la domanda dovrà essere firmata digitalmente ai sensi della normativa vigente e/o

accompagnata da documento d’identità del legale rappresentante o di personale dotato dei

poteri di firma, e i documenti dovranno pervenire in formato pdf) all’indirizzo

[email protected], o, ancora all’indirizzo PEC istituzionale (con le medesime

caratteristiche dell’invio per email ordinaria) [email protected].

12. L’ammissibilità della domanda sarà subordinata all’esito positivo dei controlli che il

Dirigente Scolastico, tramite l’Ufficio di segreteria, effettuerà , anche a campione, delle

dichiarazioni rese nella domanda medesima nonché della documentazione ad essa allegata.

Con apposita comunicazione, inviata esclusivamente al recapito e-mail indicato

dall’operatore economico in sede di domanda di iscrizione il Dirigente Scolastico informerà

la società circa eventuali sanabili carenze di dichiarazione o di documentazione e la inviterà

ad effettuare le opportune integrazioni/chiarimenti/precisazioni entro un termine perentorio

decorso il quale inutilmente la domanda decade.

13. Il Dirigente Scolastico procederà annualmente ad effettuare verifiche, anche a campione, al

fine di accertare il permanere della sussistenza dei requisiti di iscrizione, l’attualità delle

dichiarazioni già rese dall’operatore economico in sede di prima richiesta di iscrizione

nonché il rispetto delle disposizioni di cui al presente regolamento.

14. Ai fini del mantenimento dell’iscrizione nell’AF ciascun operatore economico dovrà

comunicare, non oltre il trentesimo giorno dall’evento, ogni variazione intervenuta rispetto

alle informazioni già fornite ed alle dichiarazioni già rese all’ Istituto. Il mancato rispetto

delle disposizioni di cui al presente comma comporterà la cancellazione dall’AF per

l’annualità di riferimento.

15. Ai fini della cancellazione l’ Istituto considererà valido ogni mezzo idoneo a dimostrare il

mancato rispetto, da parte degli operatori iscritti, delle disposizioni di cui al presente

regolamento nonché dei principi di correttezza, buona fede e libera concorrenza nel libero

mercato.

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16. Oltre alle ipotesi di cui al precedente articolo, costituiscono cause di cancellazione il

verificarsi anche soltanto di una delle seguenti circostanze:

a. accertata irregolarità nella fase di partecipazione a gara, comunicazione di

informazioni false, produzione di documentazione falsa e ogni altra fattispecie

contraria alle normative vigenti;

b. mancato rispetto degli obblighi contrattuali (ritardi nell’esecuzione dei lavori,

standards qualitativi o tecnici inferiori a quelli richiesti, inadempienza o irregolarità

nei modi o nei tempi di contabilizzazione, ecc.);

c. mancata presentazione di offerta per 3 procedure consecutive, qualora non si fornisca

adeguata motivazione;

d. su disposizione a domanda dell’interessato.

17. Ai sensi del D.lgs. 196/2003 e ss.mm.ii. i dati personali dei quali l’Istituto verrà in possesso per

l’istituzione e la gestione dell’AF saranno raccolti ed utilizzati dalla struttura responsabile nel pieno

rispetto della normativa vigente.

18. Con la richiesta di iscrizione all’AF 2017, si accettano incondizionatamente tutti i commi del

presente articolo, inoltre l’operatore economico aderente si impegna a rispettare con particolare

attenzione l’art. 9 del presente Regolamento d’Istituto per l’acquisizione in economia di lavori,

servizi e forniture.

Art. 9 - Norme di comportamento

1. Le imprese partecipanti alle procedure del presente regolamento sono tenute al rispetto delle “Norme per

la tutela della concorrenza e del mercato” di cui alla L. 287/1990 e si astengono dal porre in essere

comportamenti anticoncorrenziali.

2. Si intende per “comportamento anticoncorrenziale” qualsiasi comportamento - o pratica di affari -

ingannevole, fraudolento o sleale, contrario alla libera concorrenza, in forza del quale l’impresa pone in

essere gli atti inerenti al procedimento concorsuale. In particolare, e sempre che il fatto non costituisca

autonomo reato, è vietato qualsiasi accordo illecito volto a falsare la concorrenza, quale:

a. la promessa, l’offerta, la concessione diretta o indiretta ad una persona, per se stessa o per un terzo, di un

vantaggio nell’ambito della procedura per l’affidamento di un appalto; il silenzio sull’esistenza di un accordo

illecito o di una concertazione fra le imprese;

b. l’accordo ai fini della concertazione dei prezzi o di altre condizioni dell’offerta;

c. l’offerta o la concessione di vantaggi ad altri concorrenti affinché questi non concorrano alla gara e/o

procedure di affidamento di appalto o ritirino la propria offerta o che, comunque, condizionino la libera

partecipazione alla gara/procedura medesima.

3. Qualunque “impresa” coinvolta in procedure per l’affidamento di appalti promossi dall’Istituto si astiene

da qualsiasi tentativo volto ad influenzare i dipendenti della stazione appaltante che rivestono funzioni di

rappresentanza, di amministrazione e/o direzione, o che esercitano, anche di fatto, poteri di gestione e di

controllo, ovvero le persone preposte alla direzione ed alla vigilanza dei suddetti soggetti.

4. A tutte le imprese concorrenti non è permesso accedere, in fase di procedura, agli uffici dell’Istituto ai fini

della richiesta di informazioni riservate; l’accesso agli atti sarà consentito solo in conformità della legge

n.241/1990 e successive modifiche ed integrazioni.

5. Tutte le imprese hanno l’obbligo di segnalare all’Istituto qualsiasi tentativo effettuato da altro concorrente,

o interessato, atto a turbare il regolare svolgimento della procedura/gara di appalto e/o dell’esecuzione del

contratto; qualsiasi anomala richiesta o pretesa avanzata da dipendenti della stazione appaltante o da

chiunque possa influenzare le decisioni relative alla gara/procedura o dalla stipula del contratto ed alla sua

esecuzione.

6. Tutte le imprese appaltatrici o subappaltatrici agiscono nel rispetto della normativa vigente sul divieto di

intermediazione ed interposizione nelle prestazioni di lavoro e non pongono dunque in essere comportamenti

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che integrino tali fattispecie tramite l’affidamento, in qualsiasi forma, dell’esecuzione di mere prestazioni di

lavoro.

7. Tutte le imprese si impegnano a rispettare i limiti legislativi relativi al subappalto ed al nolo a caldo; esse,

inoltre, prendono atto ed accettano incondizionatamente il divieto di subappaltare in qualsiasi modo e misura

parte dei lavori aggiudicati ad imprese che abbiano partecipato alla gara o ad imprese da esse controllate, ad

esse collegate o loro controllanti.

8. La violazione delle norme contenute nel presente Regolamento, configurata quale contestazione della

violazione e non accettazione delle giustificazioni eventualmente addotte, poste a tutela della concorrenza e

della correttezza nello svolgimento delle gare/procedure di appalto, comporta l’esclusione dalla gara, ovvero,

qualora la violazione sia riscontrata in un momento successivo, l’annullamento dell’aggiudicazione.

9. La violazione delle norme poste a tutela della corretta esecuzione del contratto comporterà la risoluzione

del contratto per colpa dell’impresa appaltatrice.

Art 10 - Attestazione di regolare esecuzione ai fini del pagamento/liquidazione

1. Le fatture relative alla prestazione-fornitura-bene-servizio resi, saranno liquidate con la cadenza temporale

stabilita nell’ordine, contratto e/o scrittura privata, ecc., a seguito della verifica della regolare esecuzione

delle prestazioni pattuite, nonché a seguito di formale accettazione ed ossequio alle norme e modalità

obbligatorie inerenti la tracciabilità dei flussi finanziari ex art.3 d.lgs. n.136 del 13 agosto 2010 e successive

modifiche ed integrazioni.

2. Per quanto attiene nello specifico ai servizi ed alle forniture essi sono soggetti all’attestazione di regolare

esecuzione o, per quanto attiene ai lavori, al certificato di regolare esecuzione e/o collaudo come previsto

dalla normativa vigente.

Art. 11 -Oneri fiscali

1. Gli importi di spesa indicati nel presente regolamento sono sempre da intendersi “IVA esclusa”. Resterà a

carico di ogni affidatario qualsiasi onere, contributo e spesa connessa e conseguente alla partecipazione alle

procedure di affidamento messe in atta dall’Istituto, oggetto del presente regolamento.

Art. 12 Garanzie

1. La cauzione provvisoria e definitiva, laddove prevista e/o richiesta, deve essere prestata nelle forme

stabilite dalle disposizioni vigenti in materia.

Art. 13 Norma di rinvio

1. Per quanto non previsto nel presente Regolamento, trovano applicazione le disposizioni di cui ai D.I.

44/2001 e D.lgs. 163/2006 “Codice dei Contratti Pubblici” e successivi regolamenti attuativi per quanto

applicabili e nei limiti di applicazione all’Istituto, nonché alle leggi e regolamenti e al codice civile che

risulteranno applicabili.

Aggiornato dal Consiglio d’Istituto in data 26 gennaio 2017.