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ISTITUTO TECNICO STATALE “A. DEFFENU”
VIA VICENZA , 63 - 07026 OLBIA (OT) TEL. 0789/ 66936 - FAX 0789/642352
MAIL [email protected]
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
26 gennaio 2017
2
Regolamento
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
VISTO l’art.10, comma 3, lettera a del T.U. 16/04/94, n.297;
VISTI gli artt.8 e 9 del DPR 8/03/99, n.275;
VISTO il D.I. 01/02/2001, n.44;
VISTO il D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249;
VISTO il D.P.R.. 21 novembre 2007, n.235;
VISTO il D.L. 1 settembre 2008, n. 137;
VISTO il D.P.R. 122 del 22 giugno 2009;
VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo regolamento d’istituto, che va a sostituire
integralmente quello attualmente in vigore, ritenuto non più in linea e coerente con i principi che
connotano l’autonomia di cui sono state dotate le istituzioni scolastiche a decorrere dall’1/09/2000;
E M A N A
il seguente regolamento:
Titolo I PRINCIPI GENERALI
ART. 1
La scuola risponde al compito fondamentale affidatole dalla società di istruire e
formare le giovani generazioni, al fine di promuoverne la crescita umana e civile,
nonché la cultura e la professionalità.
In essa vige il massimo rispetto reciproco tra tutti coloro che vi operano,senza
discriminazioni di sesso, di religione, di opinioni, di condizioni personali e sociali, di
origini etniche.
ART. 2
Il personale docente e non docente, gli alunni e i genitori collaborano in armonia di
intenti nell'adempimento delle proprie mansioni ma secondo le rispettive
responsabilità educative, che conferiscono loro diversi e precisi diritti e doveri. La
scuola si costituisce come un ambiente sereno e laborioso nel quale sono tenute in
giusta considerazione le esigenze psico-fisiche degli alunni e si opera per la
prevenzione di possibili forme di disagio giovanile, nei limiti delle risorse disponibili.
ART. 3
L'attività didattica e' programmata dal Collegio docenti, dai Consigli di classe e dai
Dipartimenti sulla base delle indicazioni ministeriali e delle situazioni degli alunni e
delle classi; il fine così perseguito è la migliore preparazione culturale e professionale
degli studenti e il loro inserimento nella società come soggetti attivi, responsabili e
umanamente consapevoli di se.
Per consentire la partecipazione dei giovani alla propria formazione e motivarne lo
studio i docenti comunicano ad inizio d'anno gli obiettivi, i contenuti ed il metodo del
lavoro da svolgere.
I rapporti con le famiglie avvengono in prima istanza tramite gli studenti stessi,
referenti delle scelte educative dei genitori, e si sviluppano attraverso i colloqui
generali e individuali e le riunioni dei Consigli di classe, aperte anche a tutte le
componenti.
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ART. 4
Le istituzioni sociali e le imprese economiche esterne, riconoscendo alla scuola l'alto
valore delle sue funzioni e i benefici che tutto il territorio ricava dal suo buon
funzionamento, possono efficacemente contribuire alla sua vita con le iniziative più
opportune, nel rispetto della libertà di ricerca ed insegnamento della scuola.
Titolo II DIRITTI E DOVERI
Art.5 DIRITTI
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che
rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta
alla pluralità delle idee. L’Istituto persegue la continuità dell'apprendimento e
valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata
informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente
scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il
diritto dello studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano
la vita della scuola e di essere reso partecipe delle scelte riguardanti l’attività
scolastica ed extrascolastica secondo il principio della trasparenza.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della
scuola. Il dirigente scolastico e i docenti attivano con gli studenti un dialogo costruttivo
sulle scelte di loro competenza in tema di organizzazione della scuola e di scelta dei
libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione
trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo
conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio
rendimento.
5. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano
autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività
aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività
aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei
ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
6. Lo studente ha diritto di conoscere le valutazioni che lo riguardano, debitamente
motivate, immediatamente per le verifiche orali e , di norma, non oltre il quindicesimo
giorno dallo svolgimento per quelle scritte.
7. Gli studenti possono esprimere la loro opinione mediante una consultazione nei casi
in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della scuola.
8. Lo studente ha diritto alla tutela della riservatezza. Dati,informazioni ed ogni altra
notizia riguardante la sua persona possono essere rilasciate solo su richiesta o
autorizzazione dell’interessato,se maggiorenne, o dei genitori o rappresentanti legali
se minorenne.
9. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della
comunità alla quale appartengono, purché ciò non comporti la violazione delle leggi
italiane.
ART. 6 DIRITTO DI ESPRESSIONE
Genitori, alunni e personale della scuola hanno diritto di:
4
▪ affiggere negli appositi spazi avvisi e manifesti e tenerli esposti per almeno 10
giorni purché siano firmati, datati e i contenuti non siano contrari al codice
penale;
▪ distribuire comunicazioni all'interno della scuola, senza turbare il regolare
svolgimento delle lezioni, previa autorizzazione del dirigente scolastico.
Il dirigente scolastico adotta gli interventi di urgenza in caso di inosservanza di questi
principi ed informa il Consiglio di Istituto, che adotta le eventuali sanzioni.
ART. 7 DIRITTO DI RIUNIONE
Genitori, alunni e personale della scuola possono riunirsi in locali della scuola in ore
diverse da quelle di lezione. La richiesta e' presentata dal responsabile della riunione
almeno due giorni prima al dirigente scolastico, che indica il locale, valutate le
esigenze di servizio. In caso di riunioni che richiedano l'uso di spazi comuni la
richiesta deve essere presentata almeno cinque giorni prima. La eventuale
partecipazione di esterni alla scuola deve essere preventivamente autorizzata.
ART. 8 ASSEMBLEE DEI GENITORI
I rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe possono esprimere un Comitato dei
genitori dell'istituto.
L'assemblea può essere convocata su richiesta della maggioranza del Comitato dei
genitori, oppure quando la richiedano almeno duecento genitori,All'assembla
possono partecipare con diritto di parola il dirigente scolastico e gli insegnanti della
classe o dell'istituto.
ART. 9 ASSEMBLEE DEGLI STUDENTI
Le assemblee degli studenti possono essere di classe o di istituto.
L'assemblea di classe si può convocare una volta al mese, per non più di due ore.
La richiesta va presentata dai rappresentanti almeno cinque giorni prima in
presidenza, con l'indicazione del giorno e dell'ora di svolgimento e dell'argomento. La
richiesta deve essere firmata dagli insegnanti che avrebbero lezione nelle ore indicate,
l’assemblea non può essere tenuta sempre lo stesso giorno della settimana. I
rappresentanti di classe partecipano alle riunioni del Consiglio di Classe fornendo il
loro contributo in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici,dei
criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico.
L'assemblea di istituto riguarda tutti gli studenti dell'istituto. Può essere convocata
una volta al mese,non possono essere richieste assemblee nel mese conclusivo delle
lezioni. La richiesta va presentata almeno cinque giorni prima in presidenza, salvo che
non ci siano comprovati motivi di urgenza e deve indicare il giorno, la durata e
l'argomento. Deve essere firmata da almeno il 10% degli studenti, oppure dalla
maggioranza dei rappresentanti di classe. I relazione al numero degli alunni ed alla
disponibilità dei locali, l’assemblea può articolarsi in assemblea di classi parallele,
biennio o triennio o per indirizzo di studi. All'assemblea possono partecipare il
dirigente scolastico e gli insegnanti dell'istituto. La eventuale partecipazione di esperti
esterni alla scuola deve essere preventivamente approvata dal Consiglio di istituto.
Non possono essere tenute, con la partecipazione di esperti , più di quattro assemblee
all’anno.
5
A richiesta degli studenti, le ore destinate alle assemblee possono essere utilizzate per
lo svolgimento di attività di ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.
Il dirigente scolastico ,un suo delegato o i docenti hanno potere di intervento nel caso
di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea.
ART. 10 COMITATO STUDENTESCO
I rappresentanti degli studenti nei Consigli di classe possono esprimere un Comitato
studentesco.
Il Comitato convoca l'assemblea di istituto, garantisce l'esercizio democratico dei
diritti dei partecipanti all'assemblea e svolge tutti gli altri compiti eventualmente
affidatigli dall'assemblea di istituto o dai rappresentanti degli studenti nei consigli di
classe.
Il Comitato si riunisce di norma in ore non coincidenti con l'attività didattica. Il
dirigente scolastico può autorizzare la riunione del Comitato in alternativa
all'assemblea di istituto, per una durata non superiore alle due ore.
ART. 11 VIGILANZA
La vigilanza sugli alunni è assicurata:
- cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni dal docente della prima ora;
- durante la lezione dal docente, secondo l'orario settimanale, o in caso di assenza da
un suo sostituto;
- durante l'intervallo dai docenti secondo turni predisposti dal dirigente scolastico;
- durante il cambio dell'ora dall'operatore scolastico addetto al piano;
- all'uscita dal docente dell'ultima ora di lezione che assiste al deflusso degli studenti
dall’aula e dal personale ausiliario.
Se non fosse possibile sostituire un docente assente la classe può essere dimessa
anticipatamente previa comunicazione agli studenti affinché informino le famiglie.
Durante l'assenza temporanea degli alunni dalle rispettive classi le porte delle aule
saranno chiuse dagli operatori scolastici addetti ai piani. I docenti sono invitati a
comunicare gli spostamenti degli alunni agli operatori.
ART. 12 RITARDI, USCITE ANTICIPATE E ASSENZE DEGLI ALUNNI
Il sistema di gestione delle assenze, ritardi e uscite anticipate è informatizzato e la
scuola si impegna a comunicare alle famiglie le assenze degli alunni e la mancata
giustificazione delle assenze.
L’ingresso degli alunni deve avvenire entro le 8.05. Alle 8.10 tutti gli alunni devono
trovarsi nelle aule per iniziare regolarmente le lezioni.
Gli studenti sono tenuti alla massima puntualità.
Fino alle ore 8.20, qualora il ritardo non sia abituale e deve avere le caratteristiche
dell’eccezionalità, gli alunni potranno essere ammessi su decisione dell'insegnante
della prima ora. Dopo le ore 8.20 gli alunni potranno essere ammessi alle lezioni solo
dalla seconda ora di lezione, previa autorizzazione scritta del dirigente scolastico o di
un suo delegato.
Non e' consentita l'entrata dopo l'inizio della seconda ora, salvo fondati e giustificati
motivi. In ogni caso gli studenti ammessi dalla presidenza senza giustificazione della
famiglia dovranno presentarla il giorno successivo all'insegnante della prima ora.
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Per tutti i casi d’ingresso posticipato gli allievi sono tenuti a presentarsi a scuola
almeno 10 minuti prima dell’inizio della lezione in modo da poter adempiere alla
procedura prevista per l’ammissione in classe.
Dopo il quinto ritardo per ogni periodo (per un totale di massimo 10 ritardi nell’anno
scolastico) lo studente non viene accolto a scuola. Le famiglie saranno adeguatamente
avvisate di tali ritardi.
L'accesso all'Istituto deve avvenire utilizzando gli spazi ad esso destinati.
Non sono consentite uscite anticipate, salvo casi eccezionali, validamente documentati
dai genitori. Le richieste di uscite anticipate devono essere presentate ordinariamente
il giorno precedente, fatti salvi i motivi di urgenza; le richieste dovranno essere
presentate allo “sportello alunni”.
Gli studenti maggiorenni sono direttamente responsabili della validità delle
giustificazioni e delle richieste presentate. La dirigenza, ove necessario, renderà note
tali giustificazioni e richieste alla famiglia. Gli studenti minorenni potranno uscire
anticipatamente soltanto se accompagnati da uno dei genitori o dal tutore o da
persona espressamente delegata.
Le giustificazioni delle assenze sono annotate dagli insegnanti della prima ora di
lezione. Sia il minorenne che il maggiorenne, in caso di malattia che si protrae per
oltre 5 giorni, sono tenuti alla presentazione immediata di certificato medico per la
riammissione in classe. Per assenze di durata inferiore a 5 giorni, il certificato
medico dovrà essere consegnato entro 3 giorni dal giorno del rientro.
Anche nel caso di assenze collettive dovrà essere prodotta regolare giustificazione.
Assenze e ritardi devono esser giustificati esclusivamente con il libretto personale, che
dovrà essere ritirato in segreteria dell’istituto, controfirmato dal genitore o dal tutore
per l’alunno minorenne o dall’alunno stesso, nel caso di alunno maggiorenne. (in
quest’ultimo caso previa controfirma del genitore e tutor per ritiro patto
corresponsabilità e calendario sinottico attività). Gli alunni maggiorenni e minorenni
si impegnano a farne uso corretto. Il rilascio dell’eventuale duplicato deve essere
annotato, da parte della segreteria, nel giornale di classe. Tale duplicato verrà
addebitato all’alunno con un costo di Euro 10,00.
Sono ammesse uscite dall'Istituto, debitamente motivate, per l’alunno minorenne
prelevato da un adulto e dagli alunni maggiorenni. È vietato lasciare la scuola senza
preventivo permesso dell’ufficio dirigenza o da suo delegato e/o dell’ufficio ingressi in
ritardo ed uscite anticipate.
Art.13 DOVERI
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio. A tale proposito si ricorda che a decorrere
dall’ anno scolastico 2010-2011 per procedere alla valutazione finale di ciascuno
studente è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale
personalizzato. (D.P.R. n.122 del 22 giugno 2009 art.14 comma 7) .
Si veda circolare (tabella monte ore annuo/classi).
2. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere
assiduamente agli impegni di studio.
3. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del dirigente scolastico, dei
docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto,
anche formale, che chiedono per se stessi.
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4. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono
tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente col principio di
rispetto reciproco di tutte le persone che compongono la comunità scolastica.
5. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza
dettate dai regolamenti dell'istituto e dalle normative vigenti
6. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i
sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare
danni al patrimonio della scuola, ottemperando ai regolamenti specifici.
7. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente
scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della
scuola.
8. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente
scolastico e di averne cura come importante fattore di qualità della vita della
scuola. E’ assolutamente vietato sporcare e lasciare rifiuti per terra , sia
all’interno dell’istituto sia nel cortile; i trasgressori saranno deferiti al dirigente
scolastico per gli opportuni provvedimenti disciplinari e di pulizia (vedasi tavola
sinottica)
9. Gli studenti sono tenuti ad osservare come chiunque si trovi in istituto il divieto
di fumo. Nella scuola è vietato fumare. Tale divieto è disciplinato da specifici
provvedimenti legislativi che prevedono l’applicazione di specifiche sanzioni ( L.
585/75 e successive modificazioni) ed è fatto obbligo a tutti di osservarlo. Le
eventuali sanzioni saranno comminate dalla apposita commissione garante
dell’osservanza del divieto (vedasi tavola sinottica).
10. E’ fatto divieto agli studenti di utilizzare, durante l’ora di lezione, qualsiasi
oggetto o pubblicazione non pertinenti alle finalità educative della scuola.
11. E’ vietato utilizzare o mantenere attivi, durante l’ora di lezione, telefoni
cellulari, radio, lettori cd ed MP3 e/o altri apparecchi estranei all’attività
didattica. I docenti possono sanzionare i trasgressori con nota disciplinare
(vedasi tavola sinottica)
12. E’ assolutamente vietato introdurre, consumare, scambiare a qualsiasi titolo
sostanze illegali in tutta l’area dell’istituto. Oltre agli inevitabili provvedimenti
disciplinari, i trasgressori saranno segnalati all’autorità competente in materia.
Del pari è vietato introdurre e consumare nell’istituto bevande alcoliche di
qualsiasi tipo.
13. Gli studenti sono chiamati al rispetto della persona , ognuno ha quindi il dovere
di un comportamento rispettoso e corretto. E’ altresì auspicabile un
abbigliamento adeguato al luogo in cui si svolge la propria attività.
14. All’inizio dell’anno scolastico verrà stabilita dal docente coordinatore della
classe una “pianta” per ogni aula normale o speciale. La pianta della classe
potrà essere modificata dai singoli docenti anche temporaneamente sulla base
delle esigenze che possono presentarsi.
15. Gli studenti possono recarsi in bagno durante le ore di lezione uno per volta e
previa autorizzazione del docente in servizio che dovrà controfirmare gli
appositi registri presenti ai piani presso le postazioni dei collaboratori scolastici.
Art.14 SICUREZZA
Gli studenti devono attenersi alle seguenti norme di comportamento:
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1. Tenere un contegno corretto da qualsiasi genere di scherzo e dal compiere atti che
possano distrarre o arrecare danno ai compagni
2. Osservare scrupolosamente tutte le prescrizioni in materia di sicurezza ed igiene
richiamate da specifici cartelli
3. Non usare attrezzature senza autorizzazione
4. Per accedere agli scaffali alti o a strutture sopraelevate, chiedere l’intervento del
personale ausiliario
5. Non rimuovere gli estintori dalla posizione segnalata
6. Non toccare i segnalatori dell’allarme antincendio
7. Depositare i materiali nelle zone prestabilite e comunque in modo da non
ingombrare, ostacolare e/o impedire, anche solo parzialmente l’accesso alle uscite di
sicurezza, al transito sulle vie di fuga (corridoi, scale di sicurezza ecc…), in
prossimità di mezzi e impianti atti ad intervenire sugli incendi, ed in generale la
normale circolazione
8. Non utilizzare bottiglie di bevande per il contenimento di altri liquidi, né
abbandonare quelle vuote sul postazione di lavoro
9. Segnalare tempestivamente al proprio insegnante ogni eventuale anomalia o
condizione di pericolo rilevata
10. In caso di infortunio, riferire al più presto ed esattamente sulle circostanze
dell’evento
11. Non circolare né sostare nei sottopiani dell’ edificio. Non accedere nelle zone e nei
locali in cui vige il divieto di ingresso ai non autorizzati
Art. 15 DISCIPLINA
1. I comportamenti che configurano mancanze disciplinari e un non corretto
svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica sono elencati e
sanzionati come da tavola sinottica allegata.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità
scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni
disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera
espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Il richiamo alla necessità di tenere un comportamento corretto viene realizzato, in
prima istanza, dal docente attraverso l’ammonizione o l’allontanamento dalla lezione.
Tali provvedimenti sono riportati sul registro di classe per la comunicazione al
dirigente scolastico e, ove lo si ritenga necessario, alla famiglia.
6. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, nei tempi e nei modi previsti
dallo Statuto delle studentesse e degli studenti, all’Organo di Garanzia.
Art 16 Organo di Garanzia e suo Regolamento COMMA A - FINALITA' E COMPITI Ai sensi dell'articolo 5, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998 n.
249 e del successivo DPR n. 235 del 21 Novembre 2007, è costituito l'Organo di Garanzia (O.G.)
presso L’I.T.C.G “A DEFFENU” di Olbia .
Tale organo si basa sul principio per cui la scuola è una comunità, all'interno della quale ognuno ha
il diritto/dovere di operare al fine di trovare modalità di comportamento adeguate per promuovere
ed assicurare una serena convivenza attraverso una corretta applicazione delle norme.
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Le sue funzioni, inserite nel quadro dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse, sono:
prevenire e affrontare tutti i problemi e conflitti che possano emergere nel rapporto tra studenti e
personale della scuola e in merito all'applicazione dello Statuto ed avviarli a soluzione;
esaminare i ricorsi presentati dagli studenti dell'istituto in seguito all'irrogazione di una sanzione
disciplinare a norma di regolamento di disciplina..
Il funzionamento dell'O.G. è ispirato a principi di collaborazione tra scuola e famiglia, anche al fine
di rimuovere possibili situazioni di disagio vissute dagli studenti nei confronti degli insegnanti o
viceversa.
COMMA B - COMPOSIZIONE L'Organo di Garanzia è composto da:
Il Dirigente
Tre insegnanti indicati dal Collegio dei Docenti e designati dal Consiglio di Istituto
2 genitori designati dagli stessi genitori nell’ambito del Consiglio di Istituto
due studenti designati dai rappresentanti degli studenti all’interno del Consiglio d’Istituto
una unità di personale ATA, designata nell’ambito del Consiglio di Istituto.
I componenti dell' O.G. restano in carica per un periodo di tempo corrispondente alla durata del
Consiglio d'istituto, quanto ai genitori, agli insegnanti e al personale ATA, e per un anno, per
quanto riguarda gli studenti.
Fino alla designazione della nuova componente resta in carica la precedente componente( eccettuati
i casi di decadenza dagli OOCC), al fine di consentire il funzionamento dell'organo.
Per ciò che concerne le componenti studentesca e docente, i membri titolari e i loro supplenti
vengono eletti dall'organo collegiale competente, nella sua prima seduta ordinaria all'inizio di ogni
anno scolastico.
L' O.G elegge il presidente all'interno dello stesso. E' facoltà del Presidente designare un
vicepresidente.
Ciascuno dei membri indicati, in caso di temporanea impossibilità o di astensione obbligatoria verrà
sostituito da un supplente, indicato dai rispettivi organi di appartenenza.
I genitori e gli studenti componenti dell'O.G. non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere
alcuna iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti studenti appartenenti alla stessa classe del
proprio figlio o compagno, ovvero insegnanti in cui sono coinvolti propri figli.
Gli insegnanti componenti dell'O.G. non possono partecipare ad alcuna seduta né assumere alcuna
iniziativa relativa a situazioni in cui sono coinvolti colleghi che insegnano nelle stesse classi ovvero
propri studenti.
Nel caso si verifichi una di tali situazioni, i componenti incompatibili non possono partecipare alla
seduta e devono essere sostituiti dai membri supplenti (si farà scorrere la graduatoria degli eletti).
La funzione di segretario verbalizzante viene svolta a rotazione da uno dei componenti.
COMMA C - MODALITA' E CRITERI DI FUNZIONAMENTO GENERALI L'Organo di Garanzia viene convocato dal Dirigente Scolastico.
La convocazione ordinaria deve prevedere almeno tre giorni di anticipo, sulla data di convocazione.
In caso di urgenza motivata, il presidente potrà convocare l'O.G. anche con un solo giorno di
anticipo.
Ciascuno dei componenti delI'O.G. è tenuto alla massima riservatezza in ordine alle segnalazioni
ricevute ovvero di cui è venuto a conoscenza in quanto membro o collaboratore dell'organo di
garanzia e non può assumere individualmente alcuna iniziativa né servirsi del materiale raccolto
senza il consenso dell'organo stesso e per scopi esclusivamente attinenti alle finalità dell'O.G.
Le deliberazioni dell'O.G. devono essere sancite da una votazione, il cui esito sarà citato nel
verbale, nella quale non è ammessa l'astensione. Si decide a maggioranza semplice e, in caso di
parità, prevale il voto del Presidente in carica durante la seduta.
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Il verbale della riunione dell'O.G. è accessibile, secondo le norme e le garanzie stabilite dalle leggi
sulla trasparenza e sulla privacy.
L'O.G. ha facoltà di approvare al suo interno, a maggioranza semplice, un eventuale regolamento
per il suo funzionamento.
L'organo si riunisce con almeno la metà + uno dei suoi membri (dirigente, genitori, studenti,
insegnanti, ATA).
COMMA D - I RICORSI PER LE PROBLEMATICHE STUDENTI- INSEGNANTI O CON
ALTRO PERSONALE SCOLASTICO E PER L'APPLICAZIONE DELLO STATUTO L'O.G. prende in considerazione e si pronuncia sui conflitti interni alla scuola in merito
all'applicazione dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse e sui problemi inerenti al rapporto
studenti / personale docente e non docente.
Per problemi che attengono al rapporto tra insegnanti e studenti si intendono tutti quei problemi
relativi tanto alla didattica quanto alle relazioni, che coinvolgano sezioni, classi o parti significative
delle stesse o anche singoli studenti.
L'O.G. promuove con finalità di prevenzione ogni attività utile a verificare e migliorare la qualità
dei rapporti tra insegnanti e studenti, attraverso incontri di formazione, questionari, monitoraggi ed
ogni altra iniziativa adeguata a tal fine.
L'O.G. riceve, inoltre, segnalazioni da chiunque vi abbia interesse ed in particolare da parte dei
rappresentanti di classe (genitori o studenti) in ordine a problemi emersi nel corso di assemblee di
sezione o di classe, da parte dei consigli di classe per mezzo dei docenti coordinatori, ovvero da
parte di studenti.
L'O.G. si riunisce, presieduto dal suo Presidente (o dal suo sostituto designato), ogni volta pervenga
una richiesta di riesame irrogazione sanzioni disciplinari.
Per la validità delle deliberazioni non è necessario che siano presenti tutti i membri. Deve ,
comunque, essere garantita la presenza della metà + 1 dei componenti.
COMMA E - I RICORSI PER LE SANZIONI DISCIPLINARI Il ricorso avverso ad una delle sanzioni disciplinari comminate conformemente al Regolamento di
disciplina, può essere presentato dall'alunno o da uno dei genitori (per l'alunno minorenne)
mediante istanza scritta indirizzata al Presidente dell'O.G., in cui si ricordano i fatti e si esprimono
le proprie considerazioni inerenti all'accaduto. Non sono prese in esame le parti o le considerazioni
che esulano dallo stesso.
Il ricorso deve essere presentato in segreteria alunni entro il termine prescritto di 15 giorni dalla
comunicazione della sanzione. I ricorsi presentati fuori termini, non saranno, in nessun caso accolti.
Fino al giorno che precede la riunione dell'O.G. per discutere la sanzione, è possibile presentare
memorie e documentazione integrativa. L’OG dovrà esprimersi entro i successivi 10 giorni (art.5
comma 1).
Ricevuto il ricorso, il Presidente o personalmente o nominando un componete istruttore, provvede a
reperire, se necessario, gli atti, le testimonianze, le memorie di chi propone la sanzione, dell'alunno,
della famiglia, del Consiglio di classe, del preside o di chi sia stato coinvolto o citato.
Il materiale reperito dall'istruttore viene raccolto in un dossier e costituisce la base della discussione
e della delibera dell'O.G.
L'organo si riunisce entro i tempi previsti e alla seduta chiama a partecipare lo studente a cui è stata
irrogata la sanzione disciplinare.
Qualora la sanzione sia stata irrogata per comportamento scorretto nei confronti di un docente o di
un non docente, anch'egli è chiamato a partecipare alla seduta.
Le loro testimonianze sono rese a verbale.
L'organo può confermare, modificare o revocare la sanzione irrogata.
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La deliberazione dell'O.G. viene trasmessa al Dirigente Scolastico ed esposta di norma all'albo
dell'istituto. In caso di conferma, modifica, o annullamento, il Dirigente Scolastico provvederà ad
informare della sanzione il Consiglio di classe, tramite il diario di classe.
La famiglia dell'alunno verrà avvertita mediante raccomandata.
Contro le decisioni dell’organo di garanzia è ammesso ricorso nei modi e termini fissati dall’art. 2
del D.P.R. n° 249/98
ART. 17 VIOLAZIONI E SANZIONI (TAVOLA SINOTTICA)
PREMESSA:
Gli studenti sono direttamente responsabili sotto il profilo civile, penale, amministrativo di quanto
compiuto in violazione di diritti e disposizioni disciplinari interne all’Istituto e solo in caso di
impossibilità di individuare il singolo responsabile, anche per chiara complicità del gruppo o
dell’intera classe, la sanzione si applica al gruppo o alla classe.
In presenza di aggravanti/attenuanti possono essere erogate sanzioni di grado superiore/inferiore,
e/o possono essere presi provvedimenti alternativi, con finalità educative, quali lavori socialmente
utili presso associazioni di volontariato, comunità, enti pubblici con cui la scuola stipulerà apposite
convenzioni. Si precisa che in caso di percorso alternativo questo si svolgerà fuori dall’orario
scolastico e avrà pertanto la durata doppia rispetto a quella stabilita dalla sanzione (es. 10 giorni di
sospensione oppure 20 giorni di lavoro socialmente utile.)
Il Consiglio di classe deciderà l’entità e la durata della sanzione e l’opportunità, in alternativa, di un
percorso educativo della durata doppia.
Per l’irrogazione delle sanzioni, l’organo competente valuterà la gravità dell’ infrazione seguendo il
seguente schema:
Comportamento Sanzione Organo Competente Procedura
A Mancata
giustificazione
delle assenze (
per la seconda
volta l’ alunno
dimentica la
giustificazione)
Ammonizione verbale
Annotazione sul registro di
classe
Docente della
prima ora
Annotazione sul
registro di classe e
sulla scheda
elettronica.
Informazione alla
vicepresidenza che
tramite l’ ufficio,
avvisa telefonicamente
la famiglia
B Mancata
giustificazione
delle assenze (
per la terza
volta l’ alunno
dimentica la
giustificazione
Ammonizione verbale
Annotazione sul registro di
classe
L’ alunno minorenne viene
ammesso solo se
accompagnato da un genitore
L’ alunno maggiorenne non
viene ammesso in classe
Docente della
prima ora
Annotazione sul registro di
classe
Informazione alla
vicepresidenza tramite
collaboratore scolastico e
segnalazione telefonica alla
famiglia. In attesa del
genitore l’alunno minorenne
sarà ospitato sotto adeguata
custodia in locali idonei
C Assenze
collettive
Viene valutata in sede di
attribuzione del voto di
condotta e del credito
scolastico
Consiglio di
classe
Verbalizzazione del
Consiglio di classe
La presidenza comunica
alla famiglia per telefono e
riferisce poi alla prima
riunione del Consiglio di
Classe
D Ritardi
ingiustificati
Vedi art. 12
Alunno minorenne :
convocazione della famiglia
Alunno maggiorenne: non
verrà accolto a scuola
Ufficio di
presidenza
Annotazione sul registro di
classe
segnalazione telefonica
alla famiglia.
Eventuale convocazione
12
della famiglia
E Alunno
sprovvisto di
materiale e di
attrezzature
indispensabili
allo
svolgimento
dell’ attività
didattica,
nonché
mancato
svolgimento
degli impegni
di studio
Ammonizione in classe con
nota disciplinare sul registro
Docente che
rileva la
mancanza
Annotazione sul registro di
classe
Il docente riferisce al
Consiglio di Classe.
F Infrazione al
divieto di fumo
in qualsiasi
locale
Ammonizione scritta
Sanzione amministrativa
Ufficio di
presidenza
Consiglio di
classe
Responsabile
vigilanza divieto
di fumo
Il soggetto che rileva la
mancanza comunica agli
organi competenti la
violazione
Lettera raccomandata A/R
alla famiglia
Irrogazione della sanzione
amministrativa
G Non
ottemperanza
dell’ obbligo di
tenere puliti gli
spazi comuni
Ammonizione verbale
Sanzione consistente nel
ripristino della situazione
precedente
( ripulire gli spazi);
in caso di rifiuto questo costituisce
un’aggravante e ciò comporta
l’erogazione di sanzioni di grado
superiore, fino alla sospensione o
l’adozione di provvedimenti
alternativi
Dirigente scolastico
Consiglio di
classe (con
convocazione
dell’ interessato/i
e rispettivi
genitori).
In caso di rifiuto
annotazione sul registro di
classe e comunicazione all’
Ufficio di presidenza con
informativa alle famiglie
Consiglio di classe in
presenza dell’ interessato/i e
rispettivi genitori
H Danni e
mancanza di
cura nei
confronti dell’
ambiente
scolastico
Ammonizione scritta
Risarcimento del danno
Lavori manuali e pratici nel
primo pomeriggio con
materiale a carico della
famiglia dell’ alunno
responsabile
Docente in
servizio
Ufficio di
Presidenza
Il docente che rileva la mancanza
annota sul registro scolastico e
comunica personalmente
all’Ufficio di Presidenza;
comunicazione alla famiglia per
il risarcimento del danno
I Uso dei telefoni
cellulari o
dispositivi
elettronici per
usi non
didattici.
Nota disciplinare sul registro
di classe.
Docente che
rileva la
mancanza.
Riferisce al Consiglio di Classe.
L Falsificazione
del libretto
personale o di
atti e registri
della scuola
Annotazione nel registro
di classe
Allontanamento fino a 15
giorni e/o attività
socialmente utili
connesse con il tipo di
infrazione commessa
Docente che
rileva l’infrazione
Consiglio di
classe
Annotazione sul registro di
classe
Consiglio di classe in
presenza dell’ interessato e
dei genitori
Lettera raccomandata A/R
alla famiglia
M Violazione dei
regolamenti
delle aule
speciali o di
regole non
contemplate in
altri punti
Annotazione nel registro
di classe
Allontanamento fino a 15
giorni e/o attività socialmente
utili connesse con il tipo di
infrazione commessa
Docente che
rileva l’infrazione
Consiglio di
classe
Annotazione sul registro di
classe
Consiglio di classe in
presenza dell’ interessato e
dei genitori
Lettera raccomandata A/R
alla famiglia
N Allontanamento
arbitrario dalla
Annotazione scritta sul
registro di classe
Docente che
rileva la
Annotazione sul registro di
classe
13
scuola,
mancanza di
rispetto, lesivo
della dignità
personale
verbale e/o con
atteggiamenti,
atti che violino
la dignità
l’integrità ed il
rispetto della
persona umana
( es. violenza
privata,
minaccia,
percosse,
ingiurie, reati di
natura sessuale,
atti di bullismo,
etc.) oppure
concreta
situazione di
pericolo per
l’incolumità
delle persone /
es. incendio o
allagamento o
distruzione
atti).
Allontanamento fino a 15
giorni e/o attività socialmente
utili .
Se il fatto commesso è di
gravità tale da ricadere
nell’ambito penale si
derogherà al limite dei 15
gg.
violazione
Dirigente
scolastico
Consiglio di
classe (con
convocazione
dell’ interessato/i
e rispettivi
genitori)
Consiglio di
Istituto (con
convocazione
dell’ interessato/i
e rispettivi
genitori)
Comunicazione alla
famiglia da parte del
Dirigente Scolastico con
lettera raccomandata A/R
Consiglio di classe in
presenza dell’ interessato e
dei genitori
Consiglio di Istituto (con
convocazione dell’
interessato/i e rispettivi
genitori)
O Recidiva delle
violazioni di cui
ai punti L, M ,
N
Annotazione sul registro di
classe
Allontanamento dalla scuola
sino al termine dell’anno
scolastico
Docente che
rileva l’infrazione
Consiglio di
Istituto (con
convocazione
dell’ interessato/i
e rispettivi
genitori)
Annotazione sul registro di
classe
Consiglio di Istituto (con
convocazione dell’
interessato/i e rispettivi
genitori)
Lettera raccomandata A/R
alla famiglia a cura
dell’Ufficio di presidenza
ART. 18 DIRITTO DI ACCESSO AI DOCUMENTI
Ai sensi della legge 241/90 e' riconosciuto il diritto di accesso ai documenti
amministrativi a chiunque abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente
rilevanti. Pertanto i titolari di tale diritto possono chiedere di esaminare
gratuitamente i documenti e chiederne copia, rimborsando il costo (Euro 0,26 per ogni
fotocopia per le spese di carta/toner). Per esercitare tale diritto occorre fare domanda
motivata, indicando cioè l'interesse ad accedere agli atti. Il dirigente scolastico deve
valutare se il richiedente ha interesse giuridico e se gli atti richiesti non pregiudicano
la riservatezza di terzi.
Sono esclusi gli atti coperti da divieto di divulgazione previsto dalla legge e quelli
esplicitamente indicati nei regolamenti emanati dal Ministero ai sensi della suddetta
L. 241.
Titolo III USO DELLE RISORSE
ART. 19 LOCALI
I locali e le attrezzature della scuola possono essere temporaneamente utilizzati, fuori
dall'orario di servizio scolastico, per le attività previste dalla legge. Le modalità di
utilizzo e le competenze di autorizzazione sono stabilite dal T.U. 297/94, dal D.P.R.
14
275/99 e dalle delibere del Consiglio scolastico provinciale in materia e dal
regolamento dell’istituto relativo all’uso dei locali(vedasi allegato B).
ART. 20 BIBLIOTECA
Il funzionamento della biblioteca e' disciplinato da criteri generali stabiliti
annualmente dal Consiglio di Istituto, su proposta del Collegio Docenti, in modo da
assicurare:
a) l'accesso alla biblioteca da parte degli studenti, dei docenti e dei genitori;
b) orari e modalità agevoli di accesso al prestito o alla consultazione;
c) la partecipazione, in via consultiva, degli studenti alla scelta delle dotazioni librarie.
ART. 21 LABORATORI, AULE SPECIALI E PALESTRA
L'accesso ai laboratori e alle aule speciali è regolato all'inizio di ogni anno da apposito
calendario, in modo da consentirne l'uso a rotazione, da parte di tutte le classi. Gli
alunni possono accedere ai laboratori solo con la presenza di un docente.
Qualora un gruppo di studenti (massimo cinque studenti), per particolari esigenze di
ricerca e di studio, necessiti di utilizzare le strutture dei laboratori durante l’orario
delle lezioni, ma al di fuori delle normali esercitazioni programmate, può accedervi,
previa autorizzazione della Dirigenza, solo sotto la sorveglianza di un docente o di un
assistente tecnico.
Ai sensi del D.I. 28/5/75, le attrezzature dei laboratori e della palestra sono affidate in
custodia dal dirigente ai docenti, che rispondono della loro conservazione durante l’uso
didattico.
In particolare, per garantire un migliore funzionamento, i laboratori e le aule speciali
sono assegnate dal Dirigente Scolastico all’inizio di ogni anno alla responsabilità di un
docente che svolge funzioni di sub consegnatario (responsabile di laboratorio) ed ha il
compito di mantenere una lista del materiale disponibile, tenere i registri del
laboratorio insieme al tecnico di laboratorio, curare il calendario d’accesso allo stesso,
proporre interventi di manutenzione, ripristino, sostituzione di attrezzature, ecc..
Il responsabile di laboratorio concorda con i docenti interessati i tempi di utilizzo da
parte delle classi, redigendo apposito calendario citato in premessa ,e concordando con
il Dirigente Scolastico le modalità ed i criteri per l’utilizzo del laboratorio in attività
extrascolastiche.
In caso di danni, manomissioni, furti di attrezzature o ai locali il responsabile del
laboratorio o il docente di turno, sono tenuti ad interrompere le attività se le
condizioni di sicurezza lo richiedano e a segnalare la situazione tempestivamente in
Presidenza per l’immediato ripristino delle condizioni di efficienza e al fine di
individuare eventuali responsabili.
Le responsabilità inerenti l’uso dei laboratori e aule speciali, sia per quanto riguarda
la fase di preparazione delle attività sia per quella della realizzazione delle stesse con
gli allievi, competono all’insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed
assistenza agli alunni.
I laboratori e le aule speciali devono essere lasciate in perfetto ordine. Al fine di un
sicuro controllo del materiale, l’insegnante prenderà nota della postazione e degli
strumenti assegnati allo studente o al gruppo di studenti.
L’insegnante avrà cura, all’inizio e alla fine di ogni lezione, di verificare l’integrità di
ogni singola postazione e di ogni singolo strumento utilizzato. L’insegnante, qualora al
fine della lezione dovesse rilevare danni che non erano presenti all’inizio, è tenuto a
darne tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico.
15
Ogni laboratorio o aula speciale è dotata di registro dove ogni insegnante annota le
esercitazioni svolte con la classe ed ogni evento inerente le stesse.
All'inizio di ogni anno può essere emanato un regolamento d'uso delle suddette
attrezzature, a cura del responsabile del laboratorio e del dirigente scolastico.
ART. 22 ATTIVITA' INDIVIDUALI
E' possibile utilizzare le attrezzature scolastiche sentito il dirigente scolastico e a
condizione che sia sempre presente un docente responsabile.
ART. 23 BAR E MENSA
L'accesso ai locali bar e mensa e' consentito esclusivamente in occasione dell'intervallo
prima dell’inizio delle lezioni e al termine delle lezioni del mattino (vedasi scansione
oraria prevista per l’a.s. 2016-17).
ART. 24 PARCHEGGIO
PARCHEGGIO DEI MOTOCICLI
Sono SPAZI ESCLUSIVI DESTINATI AL PARCHEGGIO DEI MOTOCICLI, sia
degli studenti che dei docenti, il cui accesso avverrà esclusivamente dal passo
carraio di via Vicenza:
● l’area, dietro l’Auditorium, presso i muri confinanti con l’Istituto comprensivo.
NORME E DIVIETI PER IL PARCHEGGIO DEI MOTOCICLI
E’ assolutamente vietato parcheggiare i motocicli in spazi diversi da quelli sopra
definiti.
I motocicli degli studenti potranno essere introdotti solo all’inizio delle lezioni, e non
nelle ore intermedie, ovvero entro le ore 08:10 e potranno uscire dal parcheggio solo
alla fine delle stesse.
I motocicli non potranno circolare all’interno del cortile della scuola, se non per
raggiungere i parcheggi ad essi destinati e per le manovre strettamente necessarie per
uscire da essi.
I motocicli dovranno essere disposti, nelle aree ad essi destinate di cui sopra, in
maniera ordinata, senza creare situazioni di pericolo e consentendo l’uso razionale dei
parcheggi.
Nel caso dell’impossibilità di parcheggiare il motociclo per la raggiunta capienza dei
parcheggi lo stesso dovrà essere parcheggiato nella pubblica via.
E’ vietato, per qualsiasi ragione, utilizzare o spostare i motocicli durante la
ricreazione, durante le ore di lezione, anche da parte di quegli studenti che non si
avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica.
PARCHEGGIO DELLE AUTOVETTURE PER I PORTATORI DI HANDICAP
Sono SPAZI DESTINATI AL PARCHEGGIO DELLE AUTOVETTURE per i
portatori di Handicap:
● L’area posta alla sinistra dell’ingresso carraio prospiciente via Vicenza (sotto
l’albero) il cui utilizzo è destinato esclusivamente alle autovetture dei portatori di
Handicap.
16
NORME COMUNI
E’ vietato l’ingresso e l’uscita degli autoveicoli dei portatori di handicap e dei motocicli
durante la ricreazione .
E’ vietato agli studenti introdurre autoveicoli, anche se privi di targa e conducibili
senza patente, e sostare nei parcheggi della scuola.
E’ vietato agli studenti lasciare i motocicli in deposito oltre le ore 14,00 e per le classi
con attività pomeridiana oltre le ore 16,30.
E’ vietato ai genitori degli studenti entrare e sostare nei parcheggi della scuola, sia con
autoveicoli che con motocicli, anche nelle giornate destinate ai colloqui con i Docenti
sia antimeridiani che pomeridiani.
Tutti i veicoli autorizzati entreranno e usciranno dall’istituto a passo d’uomo,
prestando la massima attenzione durante l’ingresso e l’uscita degli studenti dalla
scuola, cedendo loro il passo.
E’ vietato sostare o parcheggiare negli spazi non consentiti di cui sopra.
Si fa presente che il cancello non ha la chiusura automatica pertanto, una volta aperto,
è necessario provvedere alla sua chiusura.
E’ vietato introdurre i veicoli da parte del personale della scuola (fatta eccezione per i
portatori di handicap o per chi si trovi in uno stato di inabilità temporanea) .
N.B. I parcheggi sono incustoditi e la scuola non risponde di eventuali danni e/o
manomissioni e/o furti.
Titolo IV ORGANI COLLEGIALI
ART. 25 DISPOSIZIONI GENERALI
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con congruo preavviso, di
norma non inferiore ai 5 giorni. Per lo svolgimento di una riunione non prevista dal calendario
per motivi eccezionali/straordinari e con carattere di urgenza, si può convocare la riunione con un
numero di giorni inferiore a cinque.
La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri
dell'organo collegiale (o con circolare interna) e mediante affissione all'albo di apposito
avviso; in ogni caso, l'affissione all'albo dell'avviso è adempimento sufficiente per la
regolare convocazione dell'organo collegiale.
La lettera, la circolare e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da
trattare nella seduta dell'organo collegiale.
Di ogni seduta dell'organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal
presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate.
Ogni organo collegiale programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle
proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato
svolgimento delle attività stesse.
Ogni organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri OO.CC. che esercitano
competenze parallele, ma con rilevanze diverse, in determinate materie.
CONSIGLIO DI ISTITUTO
ART. 26 PRESIDENTE
Il presidente e' eletto tra i rappresentanti dei genitori a scrutinio segreto, a
maggioranza assoluta nella prima votazione, a maggioranza semplice nella successiva.
17
In seconda votazione, in caso di parità, e' eletto il genitore la cui lista ha riportato più
voti.
Il Consiglio elegge un vice-presidente che sostituisce il presidente in caso di assenza o
impedimento. In caso di assenza del presidente e del vicepresidente subentra nella
funzione il consigliere più anziano tra i rappresentanti dei genitori.
Il presidente assicura il regolare svolgimento della seduta, adotta i provvedimenti
necessari, designa il segretario, prende contatti con i presidenti di altri consigli di
istituto.
ART. 27 CONVOCAZIONE
Il CDI è convocato dal presidente, sentita la Giunta Esecutiva. Il presidente è tenuto a
disporre la convocazione del consiglio su richiesta del presidente della Giunta
Esecutiva, della maggioranza dei componenti del consiglio, almeno del 30% di genitori,
studenti, docenti. La convocazione e' disposta entro 15 giorni dalla richiesta.
La prima convocazione dopo le elezioni e' disposta dal dirigente scolastico.
ART. 28 SEDUTE
Il Consiglio è validamente costituito anche se qualche componente non ha eletto i
propri rappresentanti, purché siano almeno tre.
La seduta è valida se è presente la metà più uno dei componenti in carica.
Le variazioni dell'ordine del giorno possono essere presentate da tutti i consiglieri solo
all'inizio della seduta e sono subito messe in votazione.
Il CDI può chiedere, su materie di propria competenza, il parere degli altri organi
collegiali, delle assemblee di genitori e studenti.
Il CDI può istituire commissioni costituite anche da membri esterni al Consiglio e da
esperti.
Alle sedute possono assistere tutti gli elettori, tranne quando si discuta di persone. Il
presidente può decidere la prosecuzione della seduta con i soli consiglieri quando non
viene garantito l'ordinato svolgimento dei lavori.
In relazione ai punti all'ordine del giorno, la Giunta Esecutiva può invitare ad
intervenire senza diritto di voto genitori, alunni, personale della scuola, esperti,
rappresentanti degli enti locali, del distretto, di associazioni.
Il Consiglio può deliberare che prenda la parola chi non ne fa parte.
Le dimissioni dal Consiglio sono presentate al presidente che le mette in votazione alla
prima riunione utile. In caso di dimissioni o decadenza di un consigliere subentra il
primo dei non eletti della lista di appartenenza.
ART. 29 PUBBLICITA' DEGLI ATTI
Le delibere del Consiglio di Istituto sono affisse all'albo. Quelle riguardanti persone
sono affisse su richiesta degli interessati. Tutti gli elettori possono consultare il
verbale delle sedute del CDI e chiederne copia. I consiglieri possono consultare e
chiedere copia degli atti del CDI e della Giunta Esecutiva.
Copia del regolamento di istituto è diffusa tra ogni studente tramite sito web.
ART. 30 VOTAZIONI
Le decisioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti validamente espressi. In
caso di parità prevale il voto del presidente.
18
Gli studenti minorenni hanno diritto di voto solo consultivo su bilancio di previsione,
conto consuntivo, impiego dei mezzi finanziari per il funzionamento dell'istituto,
acquisti. La votazione e' segreta quando si tratta di persone.
ART. 31 VERBALI
Il segretario, designato dal presidente, redige il verbale di ogni seduta, che viene
approvato all'inizio della seduta successiva. Il verbale e' sottoscritto dal presidente e
dal segretario.
ART. 32 GIUNTA ESECUTIVA
La Giunta Esecutiva e' eletta dal Consiglio di Istituto, ai sensi del T.U. 297/94, nel
corso della seduta di insediamento del CDI stesso. I membri della Giunta sono eletti a
maggioranza semplice da tutti i componenti del CDI.
Titolo V NORME FINALI E TRANSITORIE
Art. 33 DIFFUSIONE DEL REGOLAMENTO
Copia del presente Regolamento sarà esposta in bacheca e pubblicata sul sito web.
Tutti sono tenuti a prenderne visione e a rispettare le disposizioni in esso contenute.
Art. 34 OSSERVANZA DELLA NORMATIVA VIGENTE
Per quanto non contemplato dal presente regolamento valgono le leggi e le disposizioni
vigenti. In caso di entrata in vigore di norme successive al presente Regolamento
decade quanto in contrasto con le nuove disposizioni di legge.
Art. 35 ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO
Il presente regolamento, approvato dal Consiglio d’Istituto entra in vigore il giorno
successivo all’affissione all’albo della scuola. Fino a quel momento è valido il
regolamento precedente.
Eventuali modifiche o integrazioni al regolamento potranno essere apportate dal
Consiglio d’Istituto con voto favorevole della maggioranza dei componenti del
Consiglio.
19
ALLEGATO A: REGOLAMENTO VIAGGI E USCITE DIDATTICHE
1. La scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate a musei, mostre,
manifestazioni culturali, di interesse didattico, lezioni con esperti e visite a enti
istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali e sportive, la
partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare
sportive, a manifestazioni culturali o didattiche, i gemellaggi con scuole estere
come settori qualificanti dell’offerta formativa e momenti privilegiati di conoscenza
e socializzazione.
2. Le attività sportive costituiscono parte integrante dell’attività didattica e verranno
effettuate con la collaborazione di tutti i docenti. Il Consiglio di Classe, prima di
esprimere il parere sulle relative attività, le esamina, verificandone la coerenza con
le attività previste dalla programmazione collegiale e l’effettiva possibilità di
svolgimento e nell’ipotesi di valutazione positiva, indica gli accompagnatori.
3. Se l’iniziativa interessa un’unica classe con alunni minorenni sono necessari 2
accompagnatori, se più classi, 1 accompagnatore ogni 15 alunni; un
accompagnatore ogni 2 alunni disabili. Nell’indicare gli accompagnatori i Consigli
di Classe, provvederanno ad indicare sempre un accompagnatore in più per ogni
classe per subentro in caso di imprevisto.
4. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe, dal Collegio dei
Docenti e dal Consiglio di Istituto rientrano nel Piano delle Uscite e dei Viaggi di
istruzione della scuola.
5. Le proposte devono essere approvate all’inizio dell’anno scolastico, salvo casi
eccezionali.
6. Si auspica la totale partecipazione della classe. Il limite numerico dei partecipanti
al di sotto del quale non verrà concessa l’autorizzazione è pari a 2/3 degli alunni
frequentanti la classe.
7. Per ogni viaggio di istruzione deve essere individuato un referente.
8. Il docente responsabile del viaggio si fa da tramite tra il Consiglio di Classe e la
Commissione Viaggi e presenta alla stessa appositi moduli correttamente
compilati e sottoscritti per dar modo alla Commissione di orientarsi nella richiesta
di preventivi di spesa.
9. Gli alunni devono versare la quota prevista entro i termine previsti e specificati dal
contratto dell’Agenzia Viaggi.
10. A norma di legge non è consentita la gestione extra- bilancio, pertanto le quote di
partecipazione dovranno essere versate su c/c bancario n. …….. Agenzia BNL di
Olbia dalla Commissione Viaggi.
11. I docenti accompagnatori devono portare con sé un modello per la denuncia di
infortunio.
12. L’uscita o il viaggio costituiscono vera e propria attività complementare della
scuola; quindi vigono le stesse norme che regolano le attività didattiche.
13. Il docente referente, al termine della visita di istruzione, dovrà presentare al
Dirigente Scolastico un resoconto dello svolgimento del viaggio corredato, se
necessario, di documenti fotografici in caso di danni compiuti dai ragazzi.
20
ALLEGATO B: CONCESSIONE USO LOCALI AD ENTI ESTERNI
NORME COMUNI
1. I locali scolastici possono essere concessi in uso temporaneo e precario ad istituzioni,
Associazioni, Enti o Gruppi organizzati, secondo modalità, termini e condizioni di
seguito stabilite e nel rispetto dell’art. 50 del D.I. n. 44 del 01/02/2001
2. I locali scolastici sono primariamente destinati ai pertinenti fini istituzionali e
possono quindi essere concessi in uso a terzi esclusivamente per l’espletamento di
attività aventi finalità di promozione culturale, sociale e civile dei cittadini,
valutando i contenuti dell’attività o iniziativa proposte in relazione :
al grado in cui le attività svolte perseguono interessi di carattere generale e che
contribuiscano all’arricchimento civile e culturale della comunità scolastica;
alla natura del servizio prestato;
considerando, particolarmente nell’ambito delle attività culturali, la loro qualità e
la loro originalità.
3. Nell’utilizzo dei locali hanno la priorità e dovranno essere garantite tutte le attività
didattiche proprie dell’istituzione scolastica. Esse hanno assoluta preminenza e
priorità rispetto all’utilizzo degli enti concessionari interessati, che non dovrà
assolutamente interferire con le attività didattiche stesse programmate ed
organizzate dalla Scuola in orario curriculare ed extra curriculare.
4. L’utilizzo dei locali da parte di terzi è subordinato inoltre all’osservanza di quanto
segue:
è vietato al concessionario l’installazione di strutture fisse o di altro genere senza
l’autorizzazione dell’istituzione scolastica;
è vietato lasciare in deposito, all’interno dei locali e fuori dell’orario di concessione
attrezzi e quant’altro;
qualsiasi danno, guasto, rottura o malfunzionamento o anomalie all’interno dei
locali dovrà essere tempestivamente segnalato all’istituzione scolastica;
l’inosservanza di quanto stabilito al precedente punto comporterà per il
concessionario l’assunzione a suo carico di eventuali conseguenti responsabilità;
i locali dovranno essere usati dal concessionario con diligenza e, al termine dell’uso,
dovranno essere lasciati in ordine e puliti e comunque in condizioni atte a garantire
il regolare svolgimento dell’attività didattica della scuola.
5. Per poter usufruire dell’uso dei locali (ed in particolare della palestra scolastica) gli
interessati, dovranno inoltrare richiesta di nulla osta sia all’istituto sia alla
Provincia proprietaria dei locali pervenire e dovrà contenere oltre all’indicazione
del soggetto richiedente e il preciso scopo della richiesta anche le generalità della
persona responsabile.
21
6. Il nulla osta non riguarda la concessione di servizi e/o attrezzature e/o quant’altro
acquistato e/o appartenente alla scuola per l’uso dei quali i terzi dovranno
stipulare con l’istituto apposita convenzione.
7. Il tariffario d’utilizzo di servizi e/o attrezzature e/o quant’altro acquistato e/o
appartenente alla scuola è computato dal DSGA su delega del Consiglio di Istituto,
in base ai costi d'esercizio nella prestazione dei servizi e/o delle attrezzature e in
base al periodo di utilizzazione, da versare alla scuola con apposito bollettino che
sarà consegnato all’atto della stipula della convenzione ai concessionari a cura
dell’Ufficio di segreteria.
NORME PARTICOLARI: CONCESSIONE USO PALESTRA
8. Sulla base delle indicazioni del Consiglio di Istituto, i concessionari dovranno
concordare con l’Ente proprietario gli orari ed i giorni di rispettivo utilizzo. In
particolare le società sportive dovranno osservare scrupolosamente gli orari fissati
per gli allenamenti in modo da non intralciare l’attività degli altri gruppi sportivi.
9. La scuola farà decadere la concessione di nulla osta nel caso in cui la società
sportiva non usi i locali della palestra entro 30 gg. dalla stipula della convenzione
con l’istituto e/o per 30 gg. durante il corso dell’anno scolastico.
10. L’ingresso presso i locali della palestra deve avvenire attraverso accessi esterni autonomi.
11. I gruppi e le associazioni che usufruiscono delle palestre devono garantire lo scopo
educativo dei corsi o delle attività sportive autorizzate.
12. Deve essere altresì garantita la serietà e la competenza del personale tecnicamente
abilitato a seguire le attività che si svolgono nelle palestre.
13. Restando fermo il principio che le palestre devono essere adibite ad attività motoria
e sportiva, ogni altro tipo di attività dovrà essere di volta in volta autorizzato.
14. Al responsabile di ogni gruppo o associazione sarà consegnata una copia delle
chiavi della palestra concessa; le chiavi stesse dovranno essere riconsegnate al
termine delle attività e comunque entro il 30 giugno.
15. È fatto divieto assoluto di duplicare le chiavi, ricevute in consegna, pena la revoca
immediata della concessione.
16. I gruppi e le associazioni che usufruiscono delle palestre non consentiranno la
presenza di pubblico durante l'attività; l'ingresso sarà sorvegliato per impedire
l’accesso a persone estranee e non autorizzate.
17. Sarà compito del responsabile del gruppo o dell’associazione assicurarsi del corretto
uso delle attrezzature (sia in dotazione che quelle proprie) e che i partecipanti
entrino con calzature adatte, pulite e idonee al tipo di attività praticata, da
utilizzare esclusivamente per l’attività in palestra.
18. Il comportamento dei gruppi e delle associazioni che fruiranno della palestra dovrà
essere corretto sotto ogni punto di vista; particolare attenzione dovrà essere posta
nel rispetto delle attrezzature e degli arredi della scuola.
L’istituto provvederà ad addebitare ai concessionari le spese degli eventuali danni
arrecati alle attrezzature, alle strutture e agli impianti da qualsiasi azione od
omissione dolosa o colposa direttamente imputabili a terzi presenti nei locali scolastici
in occasione dell’utilizzo dei locali stessi.
19. . A chiunque imbratterà i muri (con qualunque genere di scritta) verrà addebitato il
costo della tinteggiatura dell’intera parete.
20. Al termine dell’uso il responsabile dovrà assicurarsi che i rubinetti (lavandini e
docce) siano chiusi e che vengano spente le luci dei locali.
22
21. Nelle palestre sono proibite pratiche sportive che, per le loro peculiari
caratteristiche, possono arrecare danno alle attrezzature e all’immobile (uso di
mazze e di palle e quant’altro possa arrecare danno).
22. I gruppi o le associazioni che utilizzano i locali e le attrezzature provvederanno a
rilasciare dichiarazione liberatoria da ogni eventuale responsabilità patrimoniale,
civile e penale conseguente l'uso. Si dovrà dimostrare, inoltre, di essere in possesso di una
Polizza Assicurativa per la Responsabilità Civile, come previsto dal Decreto Interministeriale n.
44, art. 50 comma 3 .
23. Non si risponde dei valori lasciati nei locali, perché non custoditi.
24. In palestra il responsabile di ciascun gruppo o associazione dovrà apporre la
propria firma su apposito registro ogni qualvolta la palestra stessa verrà utilizzata,
indicando con precisione l'ora di entrata e l’ora di uscita, nonché le eventuali
anomalie, ammanchi di materiale e/ o irregolarità riscontrate.
NORME FINALI: CONCESSIONE USO LOCALI
25. Le pulizie e la messa a punto dei locali anche sotto il punto di vista igienico
vengono garantite e sono espletate dalle società concessionarie (salvo diverso
accordo e uso servizi del personale della scuola) le quali dovranno comunicare,
all'inizio dell'attività stagionale, il nominativo di un referente per le pulizie. Tale
nominativo verrà inserito nella concessione stipulata con la scuola. Giornalmente,
dovranno essere eseguite le seguenti pulizie dei locali dati in concessione: servizi,
spogliatoi,aule, atri all’ingresso, spazi comuni e periodicamente (ogni trimestre) le
vetrate. Deve inoltre essere assicurata la perfetta disinfezione e disinfestazione
secondo le disposizioni di legge.
26. In caso di infrazione alle disposizioni contenute nel presente Regolamento la
Dirigenza si riserva la facoltà di revocare l’uso della concessione in qualsiasi
momento e senza preavviso.
23
ALLEGATO C (PATTO DI CORRESPONSABILITÀ)
Patto Educativo di Corresponsabilità DOCENTI
DOVERI I docenti si impegnano a rispettare le seguenti norme:
Avere pieno rispetto dei diritti e degli interessi dell’alunno come persona, come cittadino e come utente;
preparare adeguatamente le lezioni, le esercitazioni e le verifiche e correggere gli elaborati;
Rispettare gli orari e le scadenze previste dal calendario scolastico;
Rendere espliciti agli alunni l’offerta formativa e le fasi del curricolo; definire, motivare e rendere espliciti gli obiettivi didattici ed educativi generali e di ciascuna materia; definire e rendere esplicite le strategie didattiche;
Considerare il livello di partenza degli alunni;
Concertare con i colleghi le strategie d’intervento; individuare casi e comportamenti che richiedano particolari interventi correttivi da stabilire con i Consigli di Classe;
Rendere espliciti i criteri di valutazione, gli strumenti di verifica, la scala di misurazione; comunicare sempre le valutazioni e le relative motivazioni;
Consegnare le verifiche corrette in tempi adeguati; non somministrare un’ulteriore verifica prima che sia stata corretta e restituita la precedente, in modo da permettere agli allievi di imparare dalle correzioni;
Nell’assegnazione dei compiti a casa, nei ritmi di lavoro, nelle verifiche rispettare i tempi di studio degli alunni.
Nel formulare il calendario delle verifiche, distribuirle in modo da
non creare momenti di eccessivo carico di lavoro;
tenere rapporti costruttivi con le famiglie degli studenti.
DIRITTI I docenti hanno diritto di:
Ottenere rispetto da parte degli alunni e dei genitori come persone, come mediatori di cultura e fornitori di un servizio fondamentale per gli studenti;
ottenere puntualità e rispetto delle modalità di lavoro e osservanza degli impegni presi dagli alunni;
lavorare in classe in un ambiente sereno, dove tutti assumono un atteggiamento di collaborazione e di fiducia e stima reciproche;
ottenere ordine, comportamenti civili ed espressioni educate;
ottenere dalle famiglie una partecipazione che consenta ai ragazzi di conseguire i migliori risultati e ai docenti di operare serenamente
STUDENTI
DOVERI Gli studenti si impegnano a rispettare le seguenti norme
DIRITTI Gli studenti hanno diritto di:
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impegnarsi nello studio, indicando con tempestività le eventuali difficoltà e incomprensione in modo da rendere tempestivi gli interventi di recupero ;
partecipare attivamente al dialogo educativo;
ascoltare attentamente le spiegazioni;
nella richiesta di spiegazioni o nell’esposizione del proprio punto di vista nelle situazioni di confronto e discussione porsi correttamente sia nei confronti del docente che dei compagni di classe, non interrompendo continuamente o assumendo posizioni pregiudiziali;
nell’apprendere tenere sempre un atteggiamento volto alla curiosità, alla necessità di riflettere, bandendo l’arroganza e la superficialità;
essere provvisti del materiale necessario al lavoro in classe (libri, quaderni, penne, fogli di protocollo, attrezzatura da ginnastica, ecc.);
frequentare regolarmente le lezioni, riducendo le assenze ai soli casi di effettiva necessità;
giustificare regolarmente le assenze;
informarsi tempestivamente delle attività svolte in classe durante le assenze motivate, avviando subito il recupero individuale o, se necessario, assistito;
essere rispettati come persone, cittadini e utenti;
veder rispettato il loro diritto allo studio;
partecipare attivamente e responsabilmente alla vita scolastica, avere quindi spazi di proposta, di ideazione e di confronto;
essere informati in modo chiaro e completo sulle norme e i regolamenti della scuola;
concorrere in modo costruttivo con suggerimenti ad eventuali vartiazioni del calendario delle prove di verifica;
essere informati tempestivamente dei risultati delle verifiche e dei criteri di valutazione adottati;
riunirsi in assemblea di Istituto o di Classe, secondo le norme vigenti;
utilizzare in modo corretto le attrezzature della scuola per accrescere le proprie competenze;
trovare nella scuola spazi e tempi per la realizzazione delle attività extracurricolari .
GENITORI
DOVERI I genitori si impegnano a rispettare i seguenti doveri:
concorrere con la loro partecipazione attiva alla definizione e realizzazione degli obiettivi dalla Scuola;
partecipare agli incontri periodici con i docenti con atteggiamento aperto e sincero, motivato dal comune interesse per la crescita personale, culturale e professionale dei ragazzi;
controllare le assenze e giustificarle solo se motivate;
essere responsabili ed essere chiamati a rispondere di eventuali danni a cose e/o persone effettuate dai propri figli nell’ambito scolastico secondo la normativa vigente;
controllare il lavoro dei ragazzi.
DIRITTI I genitori hanno diritto di:
essere informati sull’attività della scuola, sulla sua offerta formativa, sulla norme che ne regolano la vita.
essere informati, sia negli incontri periodici che con comunicazioni personali, su tutto quanto riguarda l’attività dei propri figli all’interno della scuola;
essere invitati a concorrere alla soluzione di eventuali situazioni problematiche.
25
ALLEGATO D: PROCEDURA PER LA DENUNCIA DEGLI INFORTUNI
1. Infortuni in palestra, in aula didattica o in laboratorio
1.1 Obblighi da parte dell’infortunato
1.1.1 Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente
Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci.
1.1.2 Far pervenire con urgenza in segreteria il referto medico originale relativo
all’infortunio
1.1.3 In caso di prognosi, se l’alunno volesse riprendere le lezioni, deve far richiesta al
Dirigente Scolastico.
1.2 Obblighi da parte del docente
1..2.1 Prestare assistenza all’alunno e avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua
assenza, chi ne fa le veci.
1.2.2. Far intervenire l’autoambulanza ove necessario.
1.2.3. Avvisare i familiari.
1.2.4. Accertare la dinamica dell’incidente.
1.2.5. Stilare urgentemente il rapporto e aver cura di consegnarlo al Dirigente
Scolastico.
1.3 Obblighi da parte della segreteria
1.3.1. Assumere al protocollo la dichiarazione del docente o di chi ha assistito
all’infortunio e inviarlo in allegato a I.N.A.I.L., ad autorità di P.S. ed
all’assicurazione.
1.3.2. Assumere a protocollo, non appena se ne viene in possesso, la documentazione
medica: 1 copia nel fascicolo personale, la copia originale all’ I.N.A.I.L., 1 copia
conforme all’autorità di P.S., 1 copia all’assicurazione, 1 copia conforme agli
atti.
1.3.3. In caso di prognosi inferiore a tre giorni decade l’obbligo della denuncia
all’I.N.A.I.L.e all’autorità di P.S. ma resta l’obbligo di comunicazione
all’assicurazione entro 3 giorni.
1.3.4. In caso di prognosi superiore a tre giorni compilare l’apposita modulistica per la
denuncia d’infortunio ( le prime tre copie da inviare, tramite raccomandata,
con lettera di accompagno entro 48 ore all’I.N.A.I.L., la quarta copia da inviare
all’autorità di P.S. del luogo dove è avvenuto l’infortunio o in mancanza al
Sindaco del Comune con lettera di accompagnamento entro 48 ore tramite
raccomandata o fax a mano con richiesta di ricevuta, la quinta copia originale
nel fascicolo personale e la fotocopia agli atti).
1.3.5. Quando l’inabilità per infortunio pronosticato guaribile entro tre giorni si
prolunghi al quarto o oltre, il termine della denuncia decorre dal giorno di
assunzione al protocollo del certificato medico attestante il prolungamento e
seguire i punti sopra esposti.
26
1.3.6. Compilare la denuncia per l’assicurazione secondo il modello predisposto e
spedirlo entro 3 giorni dall’accadimento con lettera di accompagnamento
corredata di tutta la documentazione utile
1.3.7. Spedire a casa dell’infortunato lettera per informarlo delle condizioni di
assicurazione e ricordargli di provvedere entro i termini previsti per richiedere
il rimborso all’assicurazione, tramite la scuola, delle eventuali spese sostenute.
2.Infortuni durante le visite guidate o i viaggi di istruzione
2.1Obblighi da parte dell’infortunato
2.1.1Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio accada, anche lieve al Dirigente
Scolastico o, in sua assenza, a chi ne fa le veci.
2.1.2Far pervenire, con urgenza, in segreteria il referto medico originale relativo
all’infortunio.
2.1.3In caso di prognosi, se l’alunno volesse riprendere le lezioni, deve farne richiesta
al Dirigente Scolastico.
2.2. Obblighi da parte del docente
2.2.1Prestare assistenza all’alunno.
2.2.2Far intervenire l’autoambulanza ove necessario o provvedere ad accompagnare
l’alunno in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi.
2.2.3Avvisare il Dirigente Scolastico o, in sua assenza, chi ne fa le veci.
2.2.4Fare una relazione dell’accaduto.
2.2.5Trasmettere con la massima urgenza e via fax all’ufficio di segreteria della
scuola la relazione ed il certificato medico con prognosi.
2.2.6Consegnare al rientro in segreteria ed in originale la relazione ed il certificato
medico con prognosi ed eventuali ricevute di spese sostenute.
2.3Obblighi da parte della segreteria
2.3.1Quanto previsto al punto 1.3 .
3.Infortuni accorsi in servizio a tutto il personale dentro l’istituto o nelle
pertinenze o durante le visite guidate o i viaggi d’istruzione
3.1 Obblighi da parte dell’infortunato
3.1Dare immediata notizia di qualsiasi infortunio gli accada al Dirigente Scolastico o,
in sua assenza, a chi ne fa le veci.
3.2 Stilare urgentemente, se ne è in grado, il rapporto prima di lasciare la scuola.
3.3 Se l’infortunio avviene durante le visite guidate e i viaggi d’istruzione:
recarsi in ospedale e richiedere la certificazione medica con prognosi;
trasmettere con la massima urgenza e via fax all’ufficio della segreteria la
relazione ed il certificato medico con prognosi;
consegnare, al rientro, in segreteria e in originale la relazione ed il certificato
medico con prognosi ed eventuali spese sostenute.
3.2Obblighi da parte della segreteria
3.2.1 Quanto previsto al punto 3.1 con le opportune integrazioni e/o modifiche.
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ALLEGATO E: REGOLAMENTO CONTENENTE CRITERI E LIMITI PER LO
SVOLGIMENTO DELL’ATTIVITA’ NEGOZIALE DA PARTE DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO, AI SENSI DELL’ART. 33, SECONDO COMMA, DEL DECRETO
N.44 DEL 1 FEBBRAIO 2001
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
VISTO l’art. 10 del T.U. 16/4/94, n. 297;
VISTI gli artt.8 e 9 del DPR 8/03/99, n.275;
VISTO l’art. 33, secondo comma, del Decreto Interministeriale n.44 del 1/2/2001 con il
quale viene attribuita al Consiglio d’istituto la competenza a determinare i criteri e
limiti per lo svolgimento dell’attività negoziale da parte del Dirigente Scolastico;
VISTO il Regolamento d’istituto
E M A N A
Ai sensi dell’art. 33, 2° comma, del Decreto Interministeriale n. 44 del 1/2/2001 il
seguente regolamento che va costituire parte integrante del regolamento d’Istituto.
CAPO I
PRINCIPI GENERALI
Art. 1 – Finalità e ambito di applicazione
1. Il presente regolamento disciplina, nell’ambito del D.I. 1/2/2001, n.44 –
Regolamento concernente le istruzioni generali sulla gestione amministrativo
contabile delle istituzioni scolastiche l’attività amministrativa inerente lo
svolgimento dell’attività negoziale con i soggetti terzi, nonché ai sensi dell’art.
33, 2° comma, del predetto regolamento, i criteri e le limitazioni per lo
svolgimento, da parte del Dirigente Scolastico, delle seguanti attività negoziali:
contratti di acquisizione di beni e servizi
contratti di sponsorizzazione
convenzioni relative a prestazioni del personale della scuola e degli alunni per
conto terzi
alienazione di beni e servizi prodotti nell’esercizio di attività didattiche o
programmate a favore di terzi
contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed
insegnamenti
partecipazione a progetti internazionali.
Art. 2 – Formazione dei contratti
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1. L’iter di formazione dei contratti dell’istituzione scolastica si articola
nelle seguenti tre fasi:
deliberazione a contrattare: l’ente manifesta la propria intenzione di obbligarsi,
e predispone uno schema di contratto determinandone il fine perseguito,
l’oggetto, le clausole essenziali e le modalità di scelta del contraente
aggiudicazione: la scelta del contraente viene effettuata secondo la procedura
tipica dell’istituzione scolastica di cui all’art. 34 del D.l. n.44 del 1/2/2001,
ovvero nei casi imposti dalla legge e ove risulti più conveniente per
l’amministrazione, secondo le procedure della licitazione privata, della
trattativa privata, dell’appalto concorso
stipulazione: l’accordo viene formalizzato in un atto a firma del Dirigente nella
sua veste di legale rappresentante dell’Ente
Art. 3 – Conclusione dei contratti
1. L’iniziativa presa dall’Istituzione scolastica per la conclusione di un
contratto ha valore d’invito ad offrire; ciò deve sempre essere precisato
nelle richieste d’offerta.
2. l’offerta della controparte, invece, è vincolante per la stessa per il periodo
fissato dall’amministrazione nel bando di gara o nella lettera d’invito.
Art. 4 – Elevazione del limite di somma
1. Il limite di spesa per l’attività di contrattazione relativa all’acquisizione di beni
e servizi di cui all’art. 34 comma 1 del D.l. n. 44 dell’ 1/2/2001, in considerazione
della particolare consistenza patrimoniale e finanziaria dell’Istituzione
scolastica è elevata a € 40.000,00.
CAPO II
FUNZIONI E COMPETENZE
Art. 5 – Gli atti amministrativi di competenza del Consiglio ‘Istituto e del
Dirigente Scolastico
1. I contratti dell’Istituzione scolastica debbono essere affidati attraverso uno dei
sistemi previsti dal successivo art.8.
2. La scelta della procedura più idonea da adottare per la stipula dei contratti è
disposta: a) dal Consiglio di Istituto nelle materie che il regolamento n. 44
dell’1/2/2001 gli riserva espressamente; b) dal Dirigente in tutti gli altri casi.
3. La scelta medesima dovrà essere improntata la precipuo fine di assicurare
garanzie circa l’efficacia, l’efficienza, l’economicità, la snellezza operativa
dell’azione amministrativa, l’imparzialità nell’individuazione delle soluzioni, e il
rispetto dei principi della concorrenzialità e della “par condicio” tra i
concorrenti. Ove il principio della concorrenzialità pregiudichi l’economicità e
l’efficacia dell’azione e il perseguimento degli obiettivi dell’Istituzione scolastica,
gli organi competenti, con provvedimento motivato, potranno avvalersi del
sistema ritenuto più congruo nel rispetto delle norme vigenti.
4. L’attività negoziale dell’Istituzione scolastica viene svolta dal Dirigente
Scolastico, in qualità di rappresentante legale dell’ente, nel rispetto delle
deliberazioni del Consiglio di Istituto assunte a norma dell’art. 33 del
Regolamento n. 44 del 1/2/2001.
29
5. Il Consiglio di Istituto ha funzioni di indirizzo e controllo della complessiva
attività contrattuale dell’ente nel rispetto delle specifiche competenze del
Dirigente e del Direttore SGA.
6. Nello svolgimento dell’attività negoziali il Dirigente si avvale dell’attività
istruttoria del Direttore SGA. A tal fine, al Dirigente compete l’individuazione
delle ditte, l’indicazione dei bei e/o servizi e le modalità di effettuazione delle
forniture da specificare nelle richieste di preventivo. Al direttore SGA compete
formalizzare la richiesta alle ditte, ricevere le offerte e predisporre il prospetto
comparativo da sottoporre al Dirigente per la scelta del fornitore.
CAPO III
I SISTEMI DI SCELTA DEL CONTRAENTE
Art. 6 – Deliberazione a contrattare
1. La deliberazione a contrattare è assunta dal Dirigente e dal Consiglio di Istituto
nelle materie che espressamente gli riserva il regolamento di contabilità
scolastica. Essa deve precedere la scelta del contraente e la stipulazione del
contratto.
2. La deliberazione a contrattare deve obbligatoriamente indicare:
a) il fine che con il contratto s’intende perseguire, vale a dire il pubblico
interesse che l’ente intende realizzare;
b) l’oggetto del medesimo, la forma e le clausole ritenute essenziali;
c) le modalità di scelta del contraente secondo la normativa vigente;
d) le modalità di finanziamento della spesa.
3. Essa è sempre revocabile, ancorché esecutiva, trattandosi di atto che non
vincola l’amministrazione la quale può pertanto ritirarla per sopravvenuti
motivi di interesse pubblico.
Art. 7 – La scelta del contraente
1. Alla scelta del contraente si può intervenire attraverso il sistema di gara
stabilito dall’t. 34 del D.l. n. 44 del 1/2/2001, ovvero nei casi in cui è prevista
dalla legge e ove risulti più conveniente per l’amministrazione secondo le
procedure dell’asta pubblica, della licitazione privata, della trattativa privata,
dell’appalto concorso.
2. Per le forniture che superino i limiti concordati in sede comunitaria, si dovranno
utilizzare i sistemi di gara e le procedure previste dagli accordi comunitari così
come recepiti in sede nazionale.
3. Fermo restando il rispetto di tali norme, la scelta del sistema di contrattazione,
se diverso dal sistema di contrattazione tipico delle istituzioni scolastiche, va
motivato con prevalente riferimento ai criteri di economicità ed efficacia.
4. Le minute spese di cui all’art. 17 del D.l. n. 44 del 1/2/2001, necessari a
soddisfare i correnti bisogni di limitata entità, sono disciplinati da apposito
Regolamento.
CAPO IV
MODALITA’ DI ESPLETAMENTO DELLE GARE
30
Art. 8 – La lettera d’invito alle gare
1. Le ditte da invitare a partecipare alle gare con il sistema di contrattazione
ordinaria di cui all’art. 34 del D.l. n 44 del 1/2/2001, sono individuate dal
Dirigente Scolastico secondo autonomi criteri di idoneità e di affidabilità. Nel
caso di gare a licitazione privata e appalto-concorso le ditte debbono essere
individuate attraverso il preavviso di gara con le modalità previste dalla legge.
2. Nella richieste da rivolgere all’Agenzia per i viaggi di istruzione si
privilegeranno le ditte presenti nel territorio.
3. I requisiti minimi da richiedere alle ditte partecipanti sono quelli previsti dalla
legge.
4. Sono escluse dalla contrattazione le ditte che:
si trovino in stato di fallimento, liquidazione, cessazione di attività,
concordato preventivo e in qualsiasi forma equivalente secondo la
legislazione vigente;
nei cui confronti sia stata pronunciata una condanna, con sentenza
passata in giudicato, per reati che attengono alla oralità professionale e
per delitti finanziari;
in precedenti contratti si sono resi colpevoli di grave negligenza, malafede
o inadempienze debitamente comprovate.
5. La lettera d’invito, per ogni forma di contrattazione rappresenta un mero invito
ad offrire che qualifica la controparte come proponente e impegna l’istituzione
scolastica solo dopo l’aggiudicazione.
6. La controparte non può invocare la responsabilità preconcettuale ove l’ente,
assumendo un provvedimento motivato, decida di non far luogo
all’aggiudicazione o alla revoca della gara.
7. La lettera d’invito deve essere improntata alla massima chiarezza, elencando
dettagliatamente i requisiti ed i documenti richiesti, le modalità da seguire per
la partecipazione ed individuando con certezza quelle clausole che, in quanto
rispondenti ad un particolare interesse dell’istituzione scolastica appaltante,
portano alla esclusione della gara ove siano disattese.
8. Le lettere d’invito per la partecipazione alle gare devono essere spedite, con
sistemi che assicurino la massima certezza circa tale adempimento. Gli altri
sistemi di estensione dell’invito, quali telefax, email, la forma telegrafica, la
posta ordinaria sono da ritenersi applicabili solo in presenza di situazioni
eccezionali.
Art. 9 - Le offerte
1. I termini da concedere alle ditte per la partecipazione alle gare verranno
determinati di volta in volta, nel rispetto dei principi di equità, dalla stazione
appaltante.
2. Tali termini dovranno essere tali da consentire la presentazione di una offerta
seria e ragionata e, comunque, non essere inferiori alla metà di quelli prescritti
per quanto concerne gli appalti soggetti alla normativa comunitaria.
3. Le offerte hanno natura di proposta irrevocabile. Esse dovranno essere redatte
nel rispetto delle norme, modalità, termini de condizioni previste per legge,
dalla lettera d’invito o da qualsiasi altro disciplinare richiamato per regolare
l’affidamento.
31
4. Le offerte devono essere sottoscritte dal legale rappresentante delle ditte e non
possono presentare correzioni che non siano da lui convalidate con apposita
sottoscrizione.
5. Di norma il sistema di presentazione delle offerte è quello dell’inoltro a mezzo
del servizio postale in plico raccomandato.
6. Eventuali deroghe a tale sistema devono essere adeguatamente motivate o
previste dalla scuola.
7. Non sono ammesse offerte condizionate o espresse in modo indeterminato o con
semplice riferimento ad altra offerta.
8. I termini previsti per la partecipazione debbono intendersi perentori e l’offerta
viaggia a rischio e pericolo dell’offerente.
9. Ai fini dell’accertamento del rispetto dei termini di reperimento dell’offerta
stessa, farà fede il timbro di arrivo e la declaratoria o attestazione circa il giorno
e l’ora di ricevimento, apposta dal funzionario responsabile del procedimento.
10. Nel caso vi siano errori di calcolo del prezzo complessivo, vale quale offerta il
prezzo risultante dal corretto calcolo effettuato sulla base dei prezzi unitari
offerti.
11. Possono essere presentate più offerte aventi lo stesso oggetto a condizione che
l’offerta successiva sia presentata nel rispetto dei termini e delle modalità
previste per l’offerta principale. In tal caso viene presa in considerazione
l’ultima offerta in ordine di tempo.
12. Non è ammissibile la presentazione di più offerte per le quali non si possa
individuare l’ultima.
13. Scaduto il termine utile per la loro presentazione, le offerte non possono essere
ritirate, modificate o integrate e divengono quindi impegnative per la ditta
proponente.
14. Nel caso in cui l’aggiudicazione non sia prevista seduta stante ma differita in un
momento successivo, l’offerta si considera valida per un periodo di tempo pari a
quello ipotizzato nella lettera d’invito od in mancanza di tale indicazione, per
quello normalmente necessario per compiere le operazioni che dovrebbero
condurre alla definitiva aggiudicazione.
15. Qualora detto termine di validità sia scaduto prima dell’aggiudicazione, deve
essere acquisita, prima di procedere all’esame delle offerte, la conferma circa lo
loro validità.
Art. 10 – Le offerte risultanti uguali
1. Nel caso due o più concorrenti risultanti aggiudicatori abbiano presentato offerte
uguali, il Presidente dispone immediatamente una nuova gara tra i concorrenti
presenti, con il metodo che riterrà più opportuno, ed aggiudicherà l’appalto al
migliore offerente.
2. Ove i concorrenti non siano presenti o rifiutino la seconda gara, si procederà
all’individuazione dell’aggiudicatario, mediante verifica di precedenti forniture
presso l’istituto.
Art. 11 – Annullamento e revoca della gara.
1. L’annullamento o la revoca di una gara in corso di espletamento necessita di
una congrua e seria motivazione che ponga in evidenza le ragioni giustificative
del provvedimento che può essere adottato solo a tutela dell’interesse pubblico e
non in presenza di irregolarità formali che possano dar luogo ad una sanatoria.
32
2. Nel caso in cui per la ditta aggiudicataria dovesse essere accertato,
successivamente all’aggiudicazione, il mancato possessori uno dei requisiti
essenziali per il perfezionamento del rapporto contrattuale, si procederà
aggiudicando l’appalto alla ditta immediatamente seguente nella graduatoria.
CAPO V
STIPULAZIONE DEL CONTRATTO
Art. 12 – Contenuti del contratto
1. Il contenuto del contratto deve essere conforma agli elementi e alle clausole
indicate nella lettera d’invito e deve di norma includere le condizioni di
esecuzione, il corrispettivo, le modalità di pagamento, la facoltà dell’istituzione
scolastica di risolvere il rapporto nei casi di inadempienza e/o di esecuzione in
danno, salvo il risarcimento di cui all’art. 18 ed altre eventuali clausole quali le
penali e le modalità di verifica di regolare esecuzione.
2. Il contratto deve avere termini di durata certa. Salvi i casi consentiti dalla legge
la durata non può essere variata in corso di esecuzione del contratto.
Art. 13 – Stipula dei contratti
1. La stipulazione consiste nella redazione formale del contratto. Essa consegue
alla fase di aggiudicazione.
2. I contratti sono stipulati dal dirigente scolastico o da persona dallo stesso
delegata.
3. La ditta aggiudicataria è tenuta a versare, di norma prima della stipula del
contratto, l’importo dovuto per le spese contrattuali (nel caso siano previste),
cioè quelli di copia e bollo, gli oneri di registrazione del contratto. Tale importo
viene versato direttamente al Direttore SGA mediante assegno circolare non
trasferibile oppure mediante bonifico bancario presso l’Istituto cassiere
dell’istituzione scolastica. Al direttore SGA compete la gestione e la
rendicontazione di tale deposito.
4. I contratti possono essere stipulati in una delle seguenti forme:
In forma pubblica ordinaria, ai sensi dell’art. 102 del regolamento di
contabilità di stato, e cioè a mezzo del Notaio, allorché lo richiedano
l’amministrazione od il contraente privato. L’indicazione del nominativo
del Notaio rogante compete alla parte a carico della quale sono poste le
spese contrattuali;
In forma pubblica amministrativa, cioè a mezzo del Direttore SGA in
veste di ufficiale rogante;
Mediante scrittura privata autenticata ai sensi degli artt. 2702 e 2703 del
Codice Civile;
5. I contratti di importo inferiore a € 4.000,00, IVA esclusa, possono essere altresì
stipulati, oltre che nelle forme pubblica ordinaria e pubblica amministrativa, secondo
le sotto riportate modalità:
1. Con atto separato di obbligazione sottoscritto dall’offerente ed accettato
dall’istituzione scolastica;
2. Per mezzo di obbligazione stessa in calce al capitolato;
3. Per mezzo di corrispondenza, secondo l’uso del commercio, quando sono conclusi
con ditte commerciali (offerta e successiva conferma d’ordine).
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6. Nell’ipotesi di cui ai precedenti punti, la ditta resta vincolata fin dal momento
dell’aggiudicazione, mentre per l’istituzione scolastica è subordinato alla verifica dei
requisiti di cui alla vigente legge antimafia.
7. Tranne i casi in cui la forma del contratto è prescritta dalla legge, essa verrà
determinata all’atto della determinazione a contrattare, tenendo conto del valore
economico del contratto o della natura delle forniture e nel rispetto dei principi dei
efficacia, efficienza ed economicità dell’attività amministrativa.
8. L’adempimento della stipulazione deve avvenire entro il termine indicato nella
comunicazione alla ditta aggiudicataria dell’avvenuta predisposizione del contratto.
Decorso inutilmente tale termine il dirigente scolastico potrà revocare l’aggiudicazione
e disporre l’affidamento a favore dell’offerente che segue in graduatoria. In tal caso
l’istituzione scolastica è liberata da ogni obbligo verso la parte inattiva. E’ fatta salva
la facoltà dell’amministrazione di attivare tutte le azioni da porre in essere per la
esecuzione del contratto e il risarcimento dei danni.
Art. 14 – Adempimenti connessi alla stipula
1. Il Direttore SGA è abilitato a rogare i contratti ai sensi dell’art. 34, comma 6,
del D.l. n. 44 del 1/2/2001, nell’esclusivo interesse dell’istituzione scolastica,
secondo la normativa vigente in materia.
2. Il Direttore SGA provvede alla tenuta del repertorio, alla iscrizione su di questo
degli atti da lui rogati, nonché a tutti gli ulteriori adempimenti legali e fiscali
per dare compiuto l’iter del contratto.
3. Per tali contratti egli prevede inoltre all’autentica delle copie degli atti ed al
rilascio delle stesse alle parti che ne facciano richiesta.
Art. 15 – Attività di gestione dei contratti
1. L’originale del contratto una volta stipulato, rogato e registrato, nonché quello
soggetto a registrazione anche in caso d’uso, è custodito dal Direttore SGA nella
sua veste di responsabile del procedimento.
2. Per il Direttore SGA nella sua veste di responsabile del procedimento, la
gestione del contratto comporta anche la vigilanza sul regolare e tempestivo
adempimento degli impegni delle obbligazioni contrattualmente assunte dalle
parti. Spetta al responsabile del procedimento azionare e far valere
direttamente le clausole anche di natura sanzionatorie, previste dal contratto
stesso, ogni qualvolta se ne realizzino i presupposti.
3. Spetta altresì al responsabile del procedimento la vigilanza sulla regolarità
dell’esecuzione delle prestazioni poste a carico delle parti nell’ambito dei
rapporti di collaborazione, disciplinati mediante stipula di convenzioni o di
appositi disciplinari, con professionisti esterni.
4. Compete al responsabile del procedimento evitare che si verifichino ritardi od
omissioni negli adempimenti negli adempimenti di natura tecnica,
amministrativa, contabile, tali da comportare conseguenze negative per
l’istituzione scolastica.
5. Nell’ipotesi di cui al comma 4 il responsabile del procedimento riferisce
immediatamente al Dirigente scolastico, chiarendo le ragioni dei ritardi e delle
omissioni.
Art. 16 – Inadempienze contrattuali
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1. Nel caso di inadempienze contrattuali l’istituzione scolastica, dopo formale
ingiunzione rimasta inusitata, può affidarne l’esecuzione, a spese
dell’affidatario, ad un nuovo soggetto, salvo l’esercizio dell’azione per il
risarcimento del danno.
2. I provvedimenti intesi a promuovere la risoluzione del contratto medesimo per
inadempienza, ad esperire le azioni per l’esecuzione in danno e per il
risarcimento dei danni subiti competono al Dirigente scolastico. Al medesimo
compete adottare le misure ritenute necessarie per i casi di irregolarità o ritardi
non configuranti inadempienze in senso proprio.
CAPO VI
CRITERI E LIMITI INERENTI I SINGOLI CONTRATTI
Art. 17 – Contratti di sponsorizzazione
1. La stipula dei contratti di sponsorizzazione può essere richiesta dal Dirigente
scolastico, ai sensi dell’art. 41 del D.l.n.44 del 1/2/2001, nel rispetto delle
seguenti condizioni:
a) in nessun caso è consentito concludere contratti in cui siano possibili
forma di conflitto d’interesse tra l’attività pubblica e quella privata
b) non è consentito concludere accordi di sponsorizzazione con soggetti le cui
finalità ed attività siano in contrasto, anche di fatto, con la funzione
educativa e culturale della scuola
c) non è consentito concludere contratti di sponsorizzazione con soggetti che
svolgono attività concorrente con la scuola e con soggetti e istituzioni che
palesemente vogliono utilizzare la sponsorizzazione a scopi di propaganda
politica e/o ideologica.
d) nella scelta degli sponsor si dovrà accordare la preferenza a quei soggetti
che per finalità statutarie, per le attività svolte, abbiano dimostrato
particolare attenzione nei confronti dei problemi dell’infanzia e
dell’adolescenza
e) la sponsorizzazione è ammessa per le seguenti attività della scuola:
attività sportive
f) il Consiglio di Istituto vaglierà le proposte di sponsorizzazione e
delibererà in proprio.
Art. 18 – Contratti di prestazione d’opera
1. All’inizio dell’anno scolastico, il Dirigente, sulla base del piano dell’offerta
formativa (POF) e alla previsione dei progetti che saranno deliberati nel
programma annuale, individua le attività e gli insegnamenti per i quali possono
essere conferiti contratti ad esperti esterni e ne dà informazione con uno o più
avvisi da pubblicare all’albo ufficiale della scuola o altra forma di pubblicità
ritenuta più opportuna.
2. Gli avvisi dovranno indicare modalità e termini per la presentazione delle
domande, i titoli che saranno valutati, la documentazione da produrre, nonché
l’elenco dei contratti che s’intendono stipulare. Per ciascun contratto deve essere
specificato:
l’oggetto della prestazione;
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la durata del contratto: termini di inizio e conclusione della
prestazione;
il corrispettivo proposto per la prestazione.
3. I candidati devono essere in possesso dei requisiti per l’accesso al pubblico
impiego.
4. Ciascun aspirante in possesso dei requisiti, nel termine che sarà stabilito dal
Dirigente scolastico, può presentare domanda alla scuola ai fini dell’individuazione dei
contraenti cui conferire il contratto.
I contraenti cui conferire i contratti sono selezionati dal Dirigente Scolastico mediante
valutazione comparativa.
La valutazione sarà effettuata sulla base dei seguenti titoli:
curriculum complessivo del candidato;
contenuti e continuità dell’attività professionale e scientifica individuale svolta
presso studi professionali, enti pubblici o privati;
pubblicazioni e altri titoli.
5.Per la valutazione comparativa dei candidati il Dirigente scolastico farà riferimento
almeno ai seguenti criteri:
livello di qualificazione professionale e scientifica dei candidati;
congruenza dell’attività professionale o scientifica svolta dal candidato con gli
specifici obiettivi formativi dell’insegnamento o dell’attività formativa per i
quali è bandita la selezione;
eventuali precedenti esperienze lavorative e professionali.
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ALLEGATO F: REGOLAMENTO COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
ART. 1 – Natura giuridica del Comitato Tecnico Scientifico.
Il CTS è l’organismo propositivo e di consulenza dell’I.T.C.G”A.Deffenu” composto da
docenti dell’istituto e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca
scientifica e tecnologica. Esprime pareri obbligatori e non vincolanti in merito a
quanto indicato dall’art. 3. Esso agisce in stretta collaborazione con gli altri organismi
dell’Istituto (Collegio Docenti e Consiglio di Istituto) ed opera secondo le norme della
Pubblica Amministrazione. Il C.T.S. non ha potere deliberante in materia economica.
ART. 2 – Composizione e nomina del C.T.S.
Il C.T.S. è composto da membri di diritto e da membri rappresentativi .
Sono membri di diritto:
- Il Dirigente Scolastico;
- Il Responsabile dell’Ufficio Tecnico;
- Un Docente Referente per ciascun Dipartimento dell’Istituto.
Sono membri rappresentativi:
- 1 Rappresentante del Comune di Olbia;
- 1 Rappresentante dell’Università;
- 1 Rappresentante di un Ente di Formazione;
- 1 Rappresentante di Confindustria (fra 3 persone individuate, ciascuna per uno dei 3
indirizzi di studio attivati e presenti secondo l’ordine del giorno dell’incontro);
- 1 Rappresentante di Meridiana Fly;
- 1 Rappresentante di Meridiana Maintenance;
- 1 Rappresentante della CNA.
I membri di diritto sono in numero pari ai membri rappresentativi.
Il CTS è presieduto dal Dirigente Scolastico in qualità di Presidente o da un suo
delegato.
La nomina dei componenti di diritto del C.T.S. è di competenza del D.S. sentiti i
Dipartimenti di indirizzo presenti nell’Istituto.
Per quanto riguarda i rappresentanti esterni, essi vengono designati dall’Ente o
Associazione di appartenenza e nominati dal D.S.
Nel caso di decadenza di un componente, il D.S. procede a nuova nomina con le stesse
modalità.
ART. 3 – Competenze, finalità, programma del C.T.S.
Scopo del C.T.S. è sia rafforzare dei rapporti della scuola con il territorio socio
economico di riferimento sia svolgere funzioni di raccordo tra gli obiettivi educativi
della scuola, i fabbisogni professionali ed educativi espressi dal mondo del lavoro, dal
37
mondo della ricerca e dell’Università. Il C.T.S. esercita una funzione consultiva
generale in ordine all’attività di programmazione e alla innovazione dell’Offerta
Formativa dell’Istituto.
Tutti i provvedimenti del Consiglio di Istituto che attengono all’esercizio della predetta
attività sono emanati sentito il CTS.
Il C.T.S. può esprimere parere su ogni altra questione che gli venga sottoposta dal
proprio presidente e dai suoi componenti in particolare dai membri rappresentativi.
Il C.T.S. propone, nello specifico, programmi anche pluriennali di ricerca e sviluppo
didattico/formativo in rapporto al sapere, al mondo del lavoro e all’impresa, sia per gli
studenti e sia per i docenti dell’Istituto e ne propone l’attuazione al Consiglio di
Istituto e al Collegio Docenti.
In particolare :
- formula proposte e pareri al Consiglio di Istituto e al Collegio Docenti in ordine ai
programmi e alle attività con riferimento alla quota di flessibilità e alle innovazioni;
- definisce gli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle attività con riferimento all’uso
e alle dotazioni dei laboratori;
- svolge funzioni di coordinamento tra le molteplici attività scolastiche: stage,
alternanza scuola lavoro, orientamento, fabbisogni professionali del territorio;
- monitora e valuta le predette attività.
ART. 4 – Durata e modalità di decisioni del C.T.S.
Il CTS si riunisce su convocazione del proprio presidente. La durata del CTS è
triennale e le decisioni sono assunte con maggioranza semplice e prevalenza del voto
del Presidente in caso di parità. Le riunioni non sono pubbliche.
Possono essere chiamati a partecipare alle riunioni del C.T.S., a titolo consultivo e
senza diritto di voto, tutti gli specialisti di cui si dovesse ravvisare l’opportunità.
Le funzioni di Segretario verbalizzante sono attribuite a rotazione ad uno dei membri
di diritto dell’Istituto. Alla custodia dei verbali provvede il DSGA.
Per tale attività non è dovuto alcun compenso ai sensi dell’art.5 comma 3 lettera d del
regolamento di riforma degli Istituti tecnici.
ART. 5 – Ufficio di segreteria.
I compiti di segreteria del C.T.S. sono svolti dall’ufficio amministrativo dell’istituto che
provvede:
- all’invio degli ordini del giorno e dei verbali delle singole adunanze ai componenti del
Comitato;
- ad assumere a protocollo le richieste e tutta la corrispondenza indirizzata al
Comitato;
- a svolgere le altre funzioni di supporto organizzativo ed amministrativo che si
rendessero necessarie.
ART. 6 – Indicatori di qualità del funzionamento.
Sono previsti i seguenti indicatori di qualità e funzionamento :
- numero di attività durante l’anno;
- percentuale di presenze per ogni incontro;
- numero di pareri e suggerimenti proposti all’ istituzione scolastica (Collegio,
Consiglio di Istituto);
- percentuali di suggerimenti accolti rispetto a quelli forniti;
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- numero di contatti esterni procurati alla scuola (occasioni di formazione, intese con
aziende, con studi professionali, con enti , ecc.).
ART. 7 – Disposizioni finali.
Il presente Regolamento viene deliberato dal Consiglio di Istituto ed assunto dal
C.T.S. Eventuali variazioni al presente regolamento verranno proposte dal C.T.S. e
deliberate dal Consiglio di Istituto.
ALLEGATO G: REGOLAMENTO GENERALE PER IL COMODATO D'USO
GRATUITO DEI LIBRI
Art.1 Campo di applicazione
CONSIDERATA la possibilità per le Istituzioni scolastiche, nell’ambito della propria
autonomia, di concedere, in relazione ai fondi resi disponibili, in comodato d'uso
gratuito i libri di testo agli studenti
PRESO ATTO della programmazione d’Istituto per l’attuazione di tale servizio
VISTO il Programma Annuale 2015
TENUTA IN CONSIDERAZIONE la delibera del Consiglio di Istituto del 13 febbraio
2015
per l'anno scolastico 2016/2017 e successivi, con riferimento alle disponibilità di
bilancio, si fornirà un servizio di comodato d’uso gratuito dei libri di testo per i propri
studenti, i cui genitori ne facciano specifica e motivata richiesta, in quanto
appartenenti a famiglie che abbiano regolarizzato i versamenti dovuti alla scuola e
presentino un valore I.S.E.E. (Indicatore Situazione Economica Equivalente) calcolato
con riferimento ai redditi dell’anno 2016 pari o inferiore a € 10.000,00
(diecimila/00).
Gli alunni saranno collocati in graduatoria, fino alla concorrenza dei libri disponibili,
secondo il seguente ordine di priorità:
1. avvenuto versamento degli importi dovuti per assicurazione studenti e libretto
assenze;
2. reddito anno 2016.
Art. 2 Utilizzo dei fondi
1. Ulteriori finanziamenti, se dati da RAS e/o MIUR, saranno utilizzati per l’acquisto
di testi obbligatori regolarmente adottati e destinati ad esclusivo uso dell’allievo.
Sono esclusi dal comodato d’uso gli eserciziari non riutilizzabili, i testi di scienze
motorie, di religione e i testi di narrativa.
Gli eventuali finanziamenti verranno impiegati per l’acquisto dei beni da fornitori
terzi, previo esperimento di gara al comodato d’uso ad almeno 3 librerie.
L’ordine di acquisto sarà inviato al miglior offerente, in ragione dell’effettiva
disponibilità finanziaria. A parità di offerta sarà scelta la libreria che offrirà
gratuitamente materiali aggiuntivi all’Istituto, quali stampe, materiale didattico,
cancelleria ecc.
2. Sulla base dell’avvenuto versamento degli importi dovuti per assicurazione studenti
e libretto assenze e del reddito, le richieste avanzate saranno collocate in apposita
graduatoria, per cui la Commissione prevista dall’Art. 7 potrà individuare ulteriori
criteri di riferimento, che consentirà di individuare i beneficiari fino alla concorrenza
dei testi disponibili destinati dal C. di Istituto al comodato d’uso.
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3. La quota di contributo relativo alle spese di acquisto di testi e materiali didattici,
anche multimediali, potrà essere utilizzata, secondo priorità proposte annualmente
dall’organo di cui all’art.7 del presente Regolamento e approvate dal Collegio dei
Docenti, tenuto conto anche dei materiali didattici già a disposizione della scuola.
Art. 3 Testi didattici
1. La scuola procederà all’acquisto dei testi didattici adottati “obbligatori” compresi
negli elenchi approvati dal Collegio Docenti, affissi all’Albo e pubblicati nel sito
dell’istituto, in base al presente Regolamento.
2. L’effettività della delibera del Consiglio di Istituto di cui all’art. 1 del presente
regolamento, è annualmente subordinata alla disponibilità individuata in bilancio ed
alla assegnazione di contributi specifici da parte degli Uffici competenti.
Art. 4 Modalità di esecuzione del comodato
1. I genitori interessati al servizio di comodato d’uso, dovranno farne immediata
richiesta e firmare una dichiarazione su appositi modelli che saranno consegnati agli
studenti che ne faranno richiesta.
2. Le famiglie saranno informate, tramite gli alunni, della delibera del Consiglio di
istituto che istituisce il servizio di comodato gratuito dei libri.
3. La famiglia avrà facoltà di richiedere l’assegnazione in comodato dei libri di testo
sulla base delle modalità previste da circolare emanata dal dirigente scolastico
4. Il comodatario si impegnerà per iscritto a custodire i testi con diligenza, senza
prestarli ad altri o deteriorarli in alcun modo, fatto salvo il solo effetto dell’uso. Perciò
non sono ammessi sottolineature (se non a matita), abrasioni, cancellature,
annotazioni o qualsiasi altro intervento atto a danneggiare l’integrità del libro.
5. Al comodatario verrà concessa la facoltà di trattenere i manuali scolastici fino al
termine del periodo scolastico d’uso e comunque non oltre il 30 giugno; per gli alunni
con sospensione di giudizio verranno appositamente concessi per le verifiche finali .
6. Saranno considerati danneggiati e quindi inservibili ad altri studenti i testi
strappati, sgualciti, sottolineati con penne ed evidenziatori. Le annotazioni a matite
dovranno essere accuratamente cancellate prima della restituzione dei testi.
7. I libri saranno consegnati da parte dell’Istituto agli studenti/famiglie, che ne
avranno titolo, all’inizio dell’anno scolastico e comunque entro 15 giorni dalla data in
cui l’istituzione ne avrà la materiale disponibilità. Materialmente i libri verranno
consegnati nelle mani dei genitori firmatari della richiesta di comodato.
8. Sarà predisposta una scheda per ogni allievo in cui verranno annotati i testi dati in
comodato, contraddistinti da un codice, le date di consegna e di restituzione, con le
relative firme degli studenti maggiorenni e dei genitori degli studenti minorenni;l’atto
sottoscritto dai maggiorenni e dai genitori comporta l’assunzione di responsabilità
relativa alla corretta conservazione dei testi.
9. Tutti i testi saranno inseriti in apposito Registro.
10. La famiglia, che avrà fatto richiesta di concessione in comodato, successivamente
avrà facoltà di rinunciare in parte o in toto alla assegnazione dei libri di testo; la
rinuncia dovrà avvenire per iscritto da parte del genitore.
Art. 5 Risarcimento danni
1. Se non avverrà la restituzione o uno o più testi risulteranno danneggiati,
l’istituto ,ai sensi del C.C. art. 1803 e successivi, addebiterà allo studente e alla
sua famiglia (a titolo di risarcimento) una quota pari all’intero prezzo sostenuto
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dall’Istituto al momento dell’acquisto per il primo anno di vita del libri, al 50%
per il secondo anno, al 30% per il terzo anno, al 10% per i successivi.
2. Nel caso in cui non vengano rispettati gli obblighi di pagamento, di cui al presente
regolamento, lo studente verrà escluso dal servizio di comodato per gli anni successivi,
fatta salva l’applicazione delle disposizioni di legge a tutela del patrimonio degli Enti
pubblici.
Art. 6 Termini di restituzione
1. L’utenza sarà informata tramite circolare interna di istituto delle scadenze fissate
per la restituzione che comunque dovrà avvenire non oltre il termine della attività
didattica per gli studenti promossi, non promossi e con giudizio sospeso.
2. Gli studenti con sospensione di giudizio potranno riottenere i testi delle materie
oggetto di verifica estiva. Ultimate le verifiche i testi avuti in comodato dovranno
essere immediatamente restituiti. Detto termine di restituzione e’ perentorio.
4. E’ prevista la restituzione immediata per gli alunni che si ritirano dalla frequenza o
che si trasferiscono in corso d’anno presso altra scuola.
5. Coloro che non frequenteranno le lezioni per un periodo superiore a 15 giorni
consecutivi senza giustificato motivo sono tenuti a restituire immediatamente i libri.
Trascorsi 15 giorni dalla eventuale richiesta di restituzione dei libri da parte degli
uffici di segreteria, senza che ciò sia stato eseguito, l’amministrazione si riserva di
agire secondo le disposizioni di legge a tutela del patrimonio degli Enti pubblici per il
recupero di quanto previsto all’art 5 del presente regolamento.
Art. 7 Commissione Comodato
E’ istituita la “Commissione Comodato” al fine della gestione del servizio di comodato e
per le deliberazioni previste dall’art. 2 del presente Regolamento. La Commissione
opererà con il supporto del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi o
Assistente Amministrativo(designato dal D.S.G.A.) o Assistente tecnico.
La Commissione Comodato dei libri di testo è composta da:
D.S.G.A.;
Fino a 2 ATA (assistente amministrativo/assistente tecnico);
2. Competenze della commissione:
Coordina le procedure per l’erogazione del comodato;
Valuta le richieste e predispone la graduatoria degli alunni aventi diritto sulla
base di criteri utili a definire priorità nella concessione ;
Distribuisce i testi;
Compila le schede individuali;
Ritira i testi nei giorni previsti;
Verifica lo stato di conservazione dei testi;
Valuta la corretta o non corretta conservazione dei testi per l’applicazione della
penale di cui al precedente art. 5;
Elabora i dati per la valutazione finale.
Art. 8 Destinazione risorse
Le risorse economiche derivanti dal risarcimento per eventuali danneggiamenti dei
testi assegnati agli alunni verranno utilizzate quale disponibilità finanziaria per gli
anni successivi da utilizzare per l’acquisto di libri e materiali didattici, anche
multimediali, da destinare al servizio di comodato previsto dal presente regolamento.
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Eventuali modifiche al presente regolamento potranno essere apportate dal Consiglio
di Istituto all’inizio di ogni anno scolastico o quando se ne ravvisi la necessità.
Allegato H REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER USO LABORATORI
1. L’accesso ai laboratori è regolato da un turno prestabilito che tiene conto delle priorità relative
alla materia/e per cui è prevista attività didattica curriculare. La turnazione è codificata, per ciascun laboratorio, in una tabella (presente in ogni laboratorio di pertinenza) che sarà esposta all’interno ed all’esterno dello stesso.
2. E’ opportuno che l’accesso avvenga 5 minuti dopo l’inizio di ogni fascia oraria, al fine di
consentire al tecnico responsabile un rapido monitoraggio delle macchine.
3. Il docente in orario per l’utilizzo del laboratorio perde la priorità se non occupa o comunica al tecnico l’accesso in ritardo entro i primi 10 minuti di lezione (15 minuti per la I° ora di lezione)
4. Le responsabilità inerenti all'uso dei laboratori e delle aule speciali, sia per quanto riguarda la
fase di preparazione delle attività sia per quella di realizzazione delle stesse con gli allievi, competono all'insegnante nei limiti della sua funzione di sorveglianza ed assistenza agli alunni.
5. Ogni laboratorio è dotato di registro dove ogni insegnante annota le esercitazioni svolte con la
classe ed ogni evento inerente alle stesse.
6. E’ vietato agli studenti, manipolare e/o modificare le configurazioni dei computer; è vietato, altresì, installare programmi o scaricarli dalla rete, salvare file personali nella memoria del computer. Tale procedura deve essere effettuata esclusivamente dal tecnico in accordo con il docente responsabile.
7. E’ vietato l’accesso ai laboratori da parte degli alunni non accompagnati dagli insegnanti.
8. Al fine di evitare la contaminazione da virus, che potrebbero estendersi a tutta la rete, è fatto
obbligo ai docenti, agli studenti e al personale A.T.A, di procedere alla scansione con l’antivirus di tutti i supporti di memoria (floppy disk, pen drive, hard disk) di provenienza esterna, prima del loro utilizzo in laboratorio.
9. Al termine della lezione l’insegnante, in collaborazione con il tecnico, provvederà alla custodia
dei supporti informatici degli alunni negli appositi armadi.
10. Per i lavori di particolare impegno (sfruttamento intensivo delle macchine, consumo di carta e inchiostro) è necessaria l’autorizzazione del responsabile tecnico del laboratorio.
11. L’alunno è responsabile dell'integrità delle attrezzature utilizzate e degli arredi; è tenuto, inoltre,
a segnalare al tecnico e/o responsabile qualsiasi guasto o malfunzionamento riscontrato.
12. Al termine della sessione di lavoro l'utente, alunno o docente, è tenuto a lasciare la postazione di lavoro pulita e in ordine.
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13. È severamente vietato introdurre e consumare cibi e bevande.
14. L'accesso all'aula multimediale è subordinato all'accettazione del presente regolamento e il mancato rispetto delle presenti norme può comportare la sospensione temporanea o definitiva dell'accesso al laboratorio.
Allegato I
REGOLAMENTO D’ISTITUTO PER L’ACQUISIZIONE IN ECONOMIA
DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE
Redatto ai sensi dell’art. 125 comma 10 Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti
pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE (G.U. n.
100 del 2 maggio 2006)
Premessa
VISTO l’art.125 comma 10 del D.lgs. 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei Contratti” e ss.mm.ii., secondo il
quale “l’acquisizione in economia di beni e servizi è ammessa in relazione all’oggetto e ai limiti di importo
delle singole voci di spesa, preventivamente individuate con provvedimento di ciascuna stazione appaltante,
con riguardo alle proprie specifiche esigenze”, come richiamato dall’art. 330 “Casi di utilizzo delle
procedure di acquisto in economia” del DPR 207/2010 “Regolamento di Attuazione” e ss.mm.ii.;
VISTO l’art. 34 del D.I. 44/2001 “Regolamento sulla contabilità delle istituzioni scolastiche”, che
nell’ambito dell’attività negoziale stabilisce la procedura ordinaria di contrattazione riguardante acquisti,
appalti e forniture di beni e servizi;
VISTA la Nota MIUR n.10565 del 4 luglio 2012, che fornisce “Chiarimenti e istruzioni in ordine alle
procedure per l’acquisizione in economia di lavori e servizi”;
VISTA la legge 24 dicembre 2012, n. 228 “Disposizione per la formazione del bilancio annuale e pluriennale
dello Stato (Legge di stabilità 2013)”, art. 1, comma 150;
VISTA la Nota MIUR n. 3354 del 20 marzo 2013 “Fondi strutturali europei 2007/2013. Precisazioni in
merito agli acquisti delle Istituzioni Scolastiche mediante convenzioni Consip alla luce del D.L. 95/2012 e
della legge 228/2012”.
CONSIDERATO che, per le acquisizioni in economia di lavori forniture e servizi da parte delle Pubbliche
Amministrazioni, deve essere adottato il provvedimento di cui all’art. 125, c.10, del D.lgs. 163/2006 “Codice
dei contratti pubblici” in relazione all’oggetto ed ai limiti di importo delle singole voci di spesa,
preventivamente individuate da ciascuna stazione appaltante, con riguardo alle proprie specifiche esigenze.
CONSIDERATO, inoltre, che il presente provvedimento si configura quale atto di natura regolamentare
idoneo ad individuare tali fattispecie e propedeutico alla determina di ogni singola acquisizione in economia;
RITENUTO che tale atto assume la forma di regolamento interno, tramite il quale viene individuato
l’oggetto delle prestazioni acquisibili in economia, ai sensi dell’art.125 del D.lgs. 163/2006;
RITENUTO opportuno che anche le istituzioni scolastiche, in quanto stazioni appaltanti, redigano un proprio
regolamento interno, idoneo a garantire il pieno rispetto delle norme del Codice dei contratti, per
l’acquisizione in economia di lavori, forniture e servizi, ai sensi del cit. art. 125 del D.lgs. 163/2006
Principi Generali
1. Il presente Regolamento redatto ai sensi e per gli effetti del disposto dei commi 10 e 11 dell’art.125 del
Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture,
individua i principi ed i criteri della procedure relative all’acquisizione in economia di lavori, servizi e
forniture, cui l’I.T.C.G. “ Deffenu” di Olbia intende conformarsi, in ottemperanza alla prescrizioni dettate
dal legislatore nazionale e, nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza,
pubblicità, imparzialità, economicità e pari opportunità tra operatori tecnici e professionali.
Art. 1 -Oggetto
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1. L’I.T.C.G. “ Deffenu” di Olbia, indicato di seguito per brevità “ISTITUTO”, ricorre all’indizione di gare
quale metodologia prevalente di individuazione del contraente basando le procedure di affidamento sui
criteri previsti dall’art. 2 del D.lgs. 163/2006 “Codice dei contratti pubblici” per quanto riguarda le soglie
comunitarie e, per le spese di importo inferiore a dette soglie, sulle procedure di acquisizione in economia.
2. Nel presente regolamento trovano specifica disciplina le modalità, i limiti di spesa e le procedure da
seguire per l’acquisizione in economia di lavori, servizi e forniture – beni servizi; le stesse vengono adottate
in piena conformità a quanto previsto e regolato dal D.lgs. n. 163/2006, “Codice dei contratti pubblici di
lavori, servizi e forniture” all’art. 125 comma 11.
Art.2- Limiti di applicazione
1. Le acquisizioni in economia sono in generale consentite nei limiti dei seguenti importi:
a. lavori in economia €. 200.000,00;
b. lavori assunti in amministrazione diretta €. 50.000,00;
c. forniture di beni e servizi €.193.000,00 (limite di soglia europea valido per le Istituzioni Scolastiche
Autonome intese come Stazioni Appaltanti diverse rispetto alle Amministrazioni Centrali dello Stato).
2. Tutti i limiti di soglia di importo indicati previsti all’art.28 del Codice dei Contratti ed in particolare quello
previsto al punto “C”, si intenderanno automaticamente adeguati secondo il meccanismo di cui all’art. 248
del D.lgs. n. 163/2006 entro il termine per il recepimento nel diritto nazionale delle nuove soglie ridefinite
con le procedure comunitarie nei provvedimenti della Commissione Europea.
3. Si procederà, di norma, alla acquisizioni in economia a seguito della normale attività di programmazione
delle spese e degli investimenti svolta nell’ambito della pianificazione e dell’attuazione del Programma
Annuale dell’Istituto.
4. Il piano delle acquisizioni dovrà risultare, di conseguenza, coerente con le previsioni di spesa del
Programma Annuale.
5. L’autorizzazione di ciascuna spesa è adottata dal D.S., cui afferisce la capacità negoziale ai sensi del D.I.
44/2001, con proprio specifico provvedimento.
6. È fatto divieto di procedere a frazionamenti artificiosi degli importi previsti nei limiti di soglia di cui sopra
al fine di eludere l’osservanza delle norme di legge e di quelle del presente Regolamento.
7. Il Dirigente Scolastico per ogni acquisizione in economia è individuato di norma quale Responsabile del
Procedimento.
8. Lo stesso, per assicurare il pieno rispetto della procedure in materia, di quelle di cui al presente
Regolamento e di tutti gli adempimenti conseguenti potrà, ove opportunità e/o natura della prestazione lo
richiedano, esercitare la facoltà di delega della funzione di Responsabile Unico del Procedimento a favore
del D.S.G.A., ritenuto che le competenze e le capacità acquisite consentono di individuare nella
figura professionale della DSGA Polo Maria Giovanna, il soggetto idoneo ad essere nominato in
qualità di RUP. Tale delega viene esercitata nell’ambito dei poteri dirigenziali secondo quanto previsto dal
D.lgs. 165/2001 cosi come modificato ed integrato dal D.lgs. 150/2009. Visti il DPR D.P.R. 554/99, il
D.Lgvo 163/2006 ed il DPR 207/2010, il RUP, per ogni singolo intervento, riceverà delega e svolgerà tutti
i compiti relativi sia all'affidamento che alla vigilanza ed esecuzione dei contratti, appalti, lavori,
servizi, beni e forniture da effettuare presso l’ITCG Deffenu individuata come stazione appaltante
ed aggiudicatrice. Il RUP quindi gestirà l'intero procedimento che riguarda l'appalto, svolgendo
tutte le funzioni ed i compiti non previsti per altre figure, assumendosi le conseguenti responsabilità
9. Il D.S.G.A. assolve, comunque, ai sensi dell’art. 32 D.M. 44/01 al compito di svolgere tutta l’attività
istruttoria relativa alle procedure di acquisizione.
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10. Il nominativo del Responsabile Unico del Procedimento dovrà essere sempre indicato nel bando o
nell’avviso con cui si indice la gara o nella lettera di invito a presentare l’offerta.
Art. 3 Modalità di acquisizione in economia
1. Le acquisizioni in economia di lavori, beni e servizi ai sensi del Codice dei contratti possono essere
effettuate mediante:
a. procedura di amministrazione diretta;
b. procedura di cottimo fiduciario.
2. Tuttavia ai sensi della Legge 228/2012 anche le Istituzioni scolastiche sono tenute ad approvvigionarsi dei
beni e servizi, utilizzando le convenzioni-quadro della CONSIP. Non è più rimesso alla discrezionalità delle
singole Istituzioni scolastiche l’acquisto di beni e servizi mediante adesione a tali convenzioni e mercati, ma
si configura come un vero e proprio obbligo. Infatti i contratti stipulati in violazione dell’obbligo di
approvvigionarsi attraverso le convenzioni-quadro sono nulli, costituiscono illecito disciplinare e sono causa
di responsabilità amministrativa.
3. Per i beni e servizi che non sono stati ancora oggetto di convenzioni-quadro ed in caso di motivata
urgenza, l’Istituto può procedere ad acquisire mediante le procedure di scelta del contraente disciplinate dal
Codice dei contratti e dal Regolamento sulla Contabilità delle Istituzioni Scolastiche.
4. Si specifica che in virtù della nota MIUR 3354 del 20.03.2013 è possibile scegliere le procedure testé
citate:
a. in caso di indisponibilità di convenzioni Consip aventi ad oggetto il bene o servizio da acquistare;
b. qualora, in considerazione delle peculiarità del progetto, ai fini dell’attuazione del medesimo sia
inderogabilmente necessario procedere unitariamente all’acquisizione di un insieme di beni e servizi non
facilmente scorporabili, e tale insieme di beni e servizi non formi oggetto di una convenzione Consip;
c. laddove il contratto stipulato dall’amministrazione, a seguito dell’espletamento di procedura di gara,
preveda un corrispettivo più basso di quello derivante dal rispetto dei parametri di qualità e di prezzo delle
convenzioni messe a disposizione da Consip S.p.A., ed a condizione che tra l’amministrazione interessata e
l’impresa non siano insorte contestazioni sulla esecuzione di eventuali contratti stipulati in precedenza (art.
1, comma 1, ultimo periodo, del DL 95/2012 come modificato dall’art. 1, comma 154, legge n. 228 del
2012).
5. L’attivazione di una procedura di acquisto fuori convenzione Consip, deve essere subordinata alla
preliminare verifica da parte del Dirigente scolastico della presenza o meno del bene/servizio/insieme di beni
e servizi richiesti nell’ambito delle convenzioni Consip ovvero ad una analisi di convenienza comparativa.
6. Qualora dall’esito della verifica/analisi risulti la indisponibilità della convenzione Consip ovvero emerga
che il corrispettivo dell’affidamento sia inferiore a quello messo a disposizione dalla convenzione Consip, il
Dirigente scolastico deve attestare di aver provveduto a detta verifica/analisi, dando adeguato conto delle
risultanze della medesima tramite documentazione agli atti del procedimento.
7. Esperita la procedura di verifica delle convenzioni Consip nel caso di acquisizione di beni e servizi si
precisa che:
a. Saranno realizzati con la procedura dell’amministrazione diretta tutti quegli interventi per i quali non si
renda necessaria la partecipazione di alcun operatore economico.
b. Con l’amministrazione diretta, riferibile soprattutto all’esecuzione di lavori e di servizi le acquisizioni
verranno effettuate, sotto la direzione del Responsabile del Procedimento ai sensi di quanto disposto dall’art.
10 del Codice dei Contratti Pubblici, con materiali e mezzi propri o appositamente acquistati o noleggiati e
con personale proprio o eventualmente assunto per l’occasione.
c. Le attività si sostanzieranno attraverso organizzazione ed esecuzione di opere con personale legato da
rapporto di lavoro subordinato all’istituto e facendo ricorso alla provvista di materiali e mezzi da terzi.
d. Si procederà mediante cottimo fiduciario per le acquisizioni di beni e servizi che saranno affidate ad
operatori economici terzi, siano essi imprese o singoli contraenti.
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e. L’affidamento mediante cottimo fiduciario dovrà avvenire nel rispetto dei principi di trasparenza,
rotazione e parità di trattamento, previa consultazione di almeno cinque operatori economici, se sussistono in
tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori
economici predisposti ed aggiornati dall’Istituto.
f. Si potrà prescindere dalla richiesta di più offerte nelle procedure di affidamento mediante cottimo
fiduciario nel caso di lavori, servizi e forniture a tutela di diritti di esclusiva in relazione alle caratteristiche
tecniche e/o di mercato (brevetti, esclusive, copyright, ecc.).
g. Si potrà anche procedere con il sistema in forma mista quando motivi di ordine tecnico rendano
indispensabile che si debba procedere all’esecuzione dei lavori parte in amministrazione diretta e parte
mediante cottimo fiduciario.
Art. 4 Modalità di affidamento dei lavori, dei servizi e delle forniture
1. La modalità di affidamento dei Lavori in Economia avverrà come segue:
a. per importi entro la “soglia” di € 40.000,00 IVA esclusa (soglia individuata dal Consiglio d’Istituto) si
procede mediante affidamento in via diretta da parte del Responsabile Unico del Procedimento (RUP), ai
sensi dell’art.125, comma 11 del citato D.lgs. 163 attingendo a elenchi di operatori economici qualificati
predisposti dall’Istituto o sulla base di indagini di mercato; tuttavia l’Istituto, in linea generale e dove non
sussistano fattispecie di emergenza e sia possibile acquisire da più operatori il medesimo bene, procederà
previa consultazione di almeno 3 operatori economici sulla base di indagini di mercato ovvero tramite
elenchi di operatori economici qualificati predisposti dall’Istituto; l’osservanza di detta procedura è peraltro
esclusa quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento
dell’Istituto;
b. fino a €.40.000 IVA esclusa, è consentito l’affidamento diretto da parte del Responsabile del
Procedimento come previsto dall’art. 125, comma 8, ultimo periodo del D.lgs. 163/2006 e dell’art.4 comma
2 lettera “m” del Decreto Legge 13 maggio 2011 n. 70 “Decreto Sviluppo” e dalla relativa Legge di
conversione 106/2011 che, all’art.4 comma 2 , aggiunge la lettera “m-bis”; tuttavia l’Istituto procederà previa
consultazione di almeno 3 operatori economici sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di
operatori economici qualificati predisposti dall’Istituto; l’osservanza di detto obbligo è peraltro esclusa
quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento dell’Istituto;
c. da €.40.000 a €.200.000 euro IVA esclusa, si procederà all’affidamento mediante cottimo fiduciario nel
rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa consultazione di almeno 5
operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla base di indagini di
mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici qualificati, predisposti dall’istituto, come previsto
dall’art. 125, comma 8) primo periodo del D.lgs. 163/2006.
2. La modalità di affidamento dei Servizi e Forniture in Economia, fermo restando il costante espletamento
di opportuna verifica delle convenzioni Consip, avverrà come segue:
a. per importi entro la “soglia” di € 40.000,00 (soglia individuata dal Consiglio d’Istituto), IVA esclusa, è
consentito l’affidamento in via diretta per acquisto di servizi, beni e valori da parte del Responsabile Unico
del Procedimento (RUP), ai sensi dell’art.125, comma 11 del citato D.lgs. 163/2006, attingendo a elenchi di
operatori economici qualificati predisposti dall’Istituto o sulla base di indagini di mercato; tuttavia l’Istituto,
in linea generale e dove non sussistano fattispecie di emergenza e sia possibile acquisire da più operatori il
medesimo bene, procederà previa consultazione di almeno 3 operatori economici sulla base di indagini di
mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici qualificati predisposti dall’Istituto; l’osservanza di
detta procedura è peraltro esclusa quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul
mercato di riferimento dell’Istituto;
b. fino a €.40.000 euro, IVA esclusa, è consentito l’affidamento diretto da parte del Responsabile del
Procedimento come previsto dall’art. 125, comma 11, ultimo periodo del D.lgs. 163/2006 e dell’art. 4
comma 2 lettera “m” del Decreto Legge 13 maggio 2011 n. 70 “Decreto Sviluppo” e dalla relativa Legge di
conversione 106/2011 che, all’art.4 comma 2 , aggiunge la lettera “m-bis”; tuttavia l’Istituto procederà previa
consultazione di almeno 3 operatori economici sulla base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di
operatori economici qualificati predisposti dall’Istituto; l’osservanza di detto obbligo è peraltro esclusa
quando non sia possibile acquisire da altri operatori il medesimo bene sul mercato di riferimento dell’Istituto;
c. da €.40.000 a €.193.000 euro, IVA esclusa e al lordo dei costi della sicurezza, si utilizzerà l’affidamento
mediante cottimo fiduciario nel rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, previa
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consultazione di almeno 5 operatori economici, se sussistono in tale numero soggetti idonei, individuati sulla
base di indagini di mercato ovvero tramite elenchi di operatori economici qualificati, predisposti dall’istituto,
come previsto dall’art. 125, comma 8) primo periodo del D.lgs. 163/2006.
3. Si darà luogo all’individuazione del contraente, a seguito dell’esame comparativo dei preventivi o delle
offerte fatte pervenire, secondo il criterio del prezzo più basso o quello dell’offerta economicamente più
vantaggiosa scelto caso per caso dall’istituto.
4. Laddove la scelta ricadesse sulla modalità dell’offerta economicamente più vantaggiosa saranno utilizzati i
criteri di cui all’art. 83, comma 1, del D.lgs. 163/2006 e successive modifiche ed integrazioni.
5. Detti criteri dovranno essere chiaramente indicati nella lettera di invito.
6. Nel caso in cui venga scelto il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, secondo quanto
disposto dall’art. 84 del D.lgs. 163/2006 e successive modifiche ed integrazioni, dovrà essere nominata
un’apposita Commissione giudicatrice presieduta dal DSGA, composta al minimo da tre e al massimo da sei
membri, di norma individuati tra il personale docente e/o ATA dell’istituto esperto rispetto all’oggetto di
ogni singolo contratto. Se il D.S.G.A. non è presente nella commissione dovrà, comunque, fornire alla stessa
il necessario supporto amministrativo.
7. La Commissione si riunirà, a seguito di apposita convocazione del Presidente, in seduta riservata o
pubblica e assumerà tutte le proprie decisioni a maggioranza, redigendo di volta in volta, a cura di uno dei
membri all’uopo appositamente individuato, uno specifico verbale che sarà conservato in un apposita
raccolta agli atti dell’Istituto.
8. Il ricorso all’affidamento diretto dei lavori, servizi e forniture, nei limiti di importo sopra indicati, di
norma, avverrà a seguito di apposita indagine di mercato senza escludere la facoltà per il Responsabile del
Procedimento (RUP) di richiedere più offerte comparative attingendo alle ditte iscritte nell’Albo Fornitori,
salvo che ciò venga impedito da situazioni di urgenza ed indifferibilità o da situazioni impreviste ed
imprevedibili per le quali peraltro non ricorre l’obbligo del ricorso alle ditte presenti nel citato Albo.
9. Si potrà altresì prescindere dalla richiesta di più offerte nel caso di lavori, servizi e forniture a tutela di
diritti di esclusiva in relazione alle caratteristiche tecniche dell’oggetto del contratto e di specifiche situazioni
di mercato.
Art. 5 -Ricorso a Lavori, Servizi e Forniture in economia
1. Fermo restando il costante espletamento di opportuna verifica delle convenzioni Consip, le acquisizioni in
economia, mediante criterio di cottimo fiduciario o con affidamento diretto con riguardo alle esigenze e
necessità dell’istituto per lo svolgimento di tutte le sue attività istituzionali, gestionali ed operative, potranno
avvenire, di norma, nel rispetto di quanto al sotto indicato elenco non esaustivo, per:
Acquisto, noleggio, manutenzione, riparazioni di attrezzature, di automezzi, autoveicoli, impianti,
ricambi ed accessori;
Spese per piccole manutenzioni e riparazioni di locali scolastici e dei relativi impianti;
Acquisto, manutenzione, riparazione e ripristino di attrezzature macchinari e strumentazioni,
utensili, strumenti e materiale tecnico occorrenti per il funzionamento dei laboratori;
Spese per telefono ed altri sistemi di comunicazione e acquisto di relativi piccoli impianti e
apparecchiature;
Spese per il noleggio in genere di beni mobili e attrezzature strumentali per il funzionamento degli
uffici e la realizzazione delle attività didattico-formative;
Acquisto di materiali per il funzionamento degli uffici, compreso l’acquisto di licenze software e
la manutenzione degli stessi;
Acquisto, noleggio, manutenzione e riparazione macchine di ufficio (quali fotocopiatrici, strumenti
e apparecchiature tecniche, personal computer, impianti ed attrezzature informatiche, apparati di
telefonia, fax);
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Acquisto e manutenzione reti informatiche, programmi di software e relativo aggiornamento, reti
telefoniche;
Acquisto di generi di cancelleria e di materiale di consumo (carta, stampati, toner, materiale
informatico, materiale telefonico, materiale elettrico, materiale fotografico, ed altro materiale
tecnico, di stampati, di registri, di modelli e similari necessari per il funzionamento degli uffici e
delle attività didattico-formative etc);
Spese per abbonamenti a riviste, pubblicazioni, libri e periodici, rilegature di libri e stampe,
acquisto o predisposizione di volumi, pubblicazioni, materiale audiovisivo e similari;
Spese per servizi di sede quali (derattizzazioni, disinfestazioni, copisteria, spedizioni postali e
similari);
Acquisto di materiale di pulizia di tutti i locali e servizi scolastici;
Acquisto e noleggio di apparecchiature e macchinari per la nettezza e la pulizia di tutti i locali
scolastici;
Acquisto e fornitura di dispositivi di protezione individuali (DPI) e vestiario da lavoro al personale
dipendente;
Acquisto, manutenzione e riparazione di mobili, arredi, segnaletica, complementi di arredamento e
suppellettili e attrezzature varie per gli uffici, le aule, le palestre ed i laboratori;
Acquisto di servizi assicurativi;
Acquisto di servizi di vigilanza;
Acquisto di materiali e beni necessari per la realizzazione di corsi di formazione ed aggiornamento
destinati al personale ed agli studenti;
Acquisto di materiali e beni necessari per la realizzazione di convegni, conferenze, celebrazioni,
mostre, rassegne e manifestazioni;
Acquisto biglietti di viaggio in treno, aereo, nave, per transfert connessi a tutte le attività
istituzionali formativo-didattico-amministrative;
Spese per compensi e ospitalità, anche sotto forma di rimborso spese a relatori, partecipanti a
iniziative di formazione o a convegni, conferenze, celebrazioni, mostre, rassegne e manifestazioni,
promosse dall’istituto e incaricati di altre attività specifiche o similari;
Spese di rappresentanza;
Spese per la comunicazione e divulgazione dell’attività dell’istituto;
Spese per quote di partecipazione a reti o consorzi di scuole e/o ad iniziative per la promozione
dell’attività didattica e formativa dell’istituto;
Spese per trasporti, spedizioni e facchinaggio;
Spese per pulizia e disinfezione straordinarie di locali;
Spese per assicurazioni connesse a circostanze e ad eventi straordinari;
Acquisizione di beni e servizi non ricompresi nelle tipologie di cui sopra ai punti precedenti,
rientranti nell’ordinaria amministrazione delle funzioni e delle attività dell’istituto, per gli importi
stabiliti dalla normativa vigente in materia;
Risoluzione di un precedente rapporto contrattuale, o in danno del contraente inadempiente,
quando ciò sia ritenuto necessario o conveniente per conseguire la prestazione nel termine previsto
dal contratto;
Necessità di completare le prestazioni di un contratto in corso, ivi non previste, se non sia possibile
imporne l’esecuzione nell’ambito del contratto medesimo;
Prestazioni periodiche di servizi, forniture, a seguito della scadenza dei relativi contratti, nelle
more dello svolgimento delle ordinarie procedure di scelta del contraente, nella misura
strettamente necessaria;
Urgenza, determinata da eventi oggettivamente imprevedibili, al fine di scongiurare situazioni di
pericolo per persone, animali o cose, ovvero per l’igiene e salute pubblica, ovvero per il
patrimonio storico, artistico, culturale.
Art. 6 Procedimento di scelta del contraente
1. Il Dirigente Scolastico, ai sensi dell’art. 3 commi 2, 3, 4, 5, 6 del presente Regolamento, procede ad
incaricare con delega il DSGA in qualità di RUP .
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2. Il DSGA in qualità di RUP a procedere alla verifica delle convenzioni Consip, alle indagini di mercato
comparative e all’eventuale acquisizione della documentazione prevista all’art. 3 comma 6 del presente e a
attestare tramite atto di notorietà la regolarità della procedura attivata.
2. Il Dirigente Scolastico, con riferimento a lavori, beni o servizio acquisibili mediante la procedura di cui
all’art. 125 del D.lgs. 163/2006, (o alternativamente) di cui all’art. 34 del D.I. 44/2001, provvede
all’emanazione di una Determina per l’indizione della procedura in ambito Consip o extra Consip, con
l’eventuale acquisizione della documentazione prevista all’art. 3 comma 6 del presente.
3. Il D.S.G.A. procede, a seguito delle determina del D.S., all’indagine di mercato per l’individuazione di 3
ovvero 5 operatori economici in funzione delle fasce di importi come stabilito dai commi 1, 2 dell’art 4 del
presente.
4. Il D.S.G.A. procederà all’individuazione di 3 operatori anche in caso di affidamento in via diretta, tranne
nelle particolari eccezioni indicate all’articolo 4 comma 1 lett. a) e b) (parte finale del capoverso), comma 2
lett. a) e b) (parte finale del capoverso) del presente Regolamento.
5. A seguito di individuazione ad opera del D.S.G.A. degli operatori economici idonei alla svolgimento del
lavoro (o alternativamente) del bene o servizio, il D.S. provvederà a inoltrare agli stessi la lettera di invito,
contenente i seguenti elementi:
a. CIG ed eventualmente CUP del beneficiario (in caso di PON);
b. oggetto della prestazione, le relative caratteristiche tecniche e il suo importo massimo previsto, con
esclusione dell’IVA e al lordo delle spese per la sicurezza;
c. le garanzie richieste all’affidatario del contratto;
d. il termine di presentazione dell’offerta;
e. il periodo in giorni di validità delle offerte stesse;
f. indicazione del termine per l’esecuzione della prestazione;
g. il criterio di aggiudicazione prescelto (prezzo più basso o offerta economicamente più vantaggiosa ex
artt.82 e 83 del “Codice dei Contratti”);
h. gli elementi di valutazione, nel caso si utilizzi il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa;
i. l’eventuale clausola che preveda di non procedere all’aggiudicazione nel caso di presentazione di un’unica
offerta valida;
j. la misura delle penali, determinata in conformità con le disposizioni del codice;
k. l’obbligo per l’offerente di dichiarare nell’offerta di assumere a proprio carico tutti gli oneri assicurativi e
previdenziali di legge, di osservare le norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e di retribuzione dei
lavoratori dipendenti, nonché di accettare condizioni contrattuali e penalità;
l. l’indicazione dei termini di pagamento;
m. i requisiti soggettivi richiesti all’operatore, e la richiesta allo stesso di rendere apposita dichiarazione in
merito al possesso dei requisiti soggettivi richiesti.
6. L’affidatario di lavori, forniture e servizi in economia deve essere in possesso degli stessi requisiti di
idoneità morale, capacità tecnico-professionale ed economica-finanziaria richiesti nelle ordinarie procedure
di scelta del contraente.
7. L’Istituto, ai sensi dell’art. 81 comma 3 del Codice dei contratti, può decidere di non procedere
all’aggiudicazione qualora nessuna offerta risulti conveniente o idonea in relazione all’oggetto del contratto.
Art. 7 Procedimento di aggiudicazione del contratto
1. Conclusa la procedura di scelta, il D.S. comunica l’aggiudicazione alla prima e seconda classificata in
graduatoria, disponendo per entrambe la presentazione, a riprova dei requisiti di partecipazione alla
procedura comparativa, della documentazione indicata nella domanda di partecipazione, entro 15 giorni dalla
ricezione della richiesta. Il D.S.G.A. procede alla verifica dei suddetti requisiti.
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2. L’Istituto Scolastico, decorsi 30 giorni dalla data dell’avvenuta individuazione del soggetto aggiudicatario,
provvede alla stipula del contratto, salvo nei casi di urgenza, come disciplinato dal codice degli appalti (art.
11, comma 6, in caso di non obbligo di pubblicazione del bando di gara) e nel caso in cui pervenga una sola
offerta o una sola offerta valida.
3. I rapporti tra l’Istituto e la ditte, società o imprese affidatarie saranno sempre regolati nelle forme previste
dalle disposizioni vigenti in materia (scrittura privata, lettera commerciale, ordine, accettazione
ordine/offerta, disposizione, ecc.)
4. L’atto di cottimo fiduciario, in qualunque forma stipulata, dovrà almeno contenere:
a. l’elenco dei lavori e delle somministrazioni,
b. i prezzi unitari per i lavori e per le somministrazioni a misura e l’importo di quelle a corpo,
c. le condizioni di esecuzione,
d. il termine di inizio e di ultimazione dei lavori,
e. le modalità di pagamento,
f. le penalità in caso di ritardo e il diritto della stazione appaltante di risolvere in danno il contratto, mediante
semplice denuncia, per inadempimento del cottimista, ai sensi dell’art. 137 del codice;
g. le garanzie a carico dell’esecutore.
5. Nel caso di lettera commerciale vanno riportate le medesime indicazioni sopra indicate ed il documento
dovrà essere controfirmato per accettazione dall’affidatario.
Art. 8 -Albo fornitori
1. L’Albo Fornitori qualificati (di seguito AF) viene istituito esclusivamente con finalità
organizzative e gestionali, nel quadro delle disposizioni normative vigenti in materia di
contratti pubblici, procedimento amministrativo e diritto di accesso ai documenti
amministrativi, semplificazione, tutela della privacy, nonché nel rispetto degli ambiti di
competenza e dei livelli autorizzativi di spesa di cui al presente Regolamento, al D.I. 44/01 e
alle Delibere del C.d.I.
2. Entro trenta giorni dall’entrata in vigore del presente, l’Istituto intraprenderà la formazione
dell’AF per gli affidamenti in economia, ai quali possono essere iscritti soltanto gli operatori
economici in possesso dei requisiti normativamente richiesti dal Codice dei Contratti che
avranno reso autocertificazione attestante, in conformità alla vigente normativa in materia,
l’adempimento degli obblighi di regolarità contributiva e che, ad insindacabile giudizio
dell’Istituto, a seguito delle verifiche di sussistenza dei requisiti dichiarati nella richiesta
medesima, nonché sulla base delle risultanze della documentazione ad essa allegata,
risultino idonei ad essere invitati alle procedure per l’acquisizione di forniture, servizi e
l’affidamento di lavori attivate dall’ Istituto.
3. A tal fine verrà predisposto con cadenza annuale un avviso sul sito internet dell’Istituto
www.deffenu.gov.it. In via di prima applicazione tale pubblicazione avverrà entro il 31
marzo 2014 e successivamente entro il 1 gennaio di ogni anno.
4. In ogni caso, l’Istituto si riserva la facoltà di utilizzare il mercato elettronico della PA
attivato da CONSIP, oltre che di aderire obbligatoriamente alle convenzioni Consip in
essere secondo quanto espresso all’art. 3 e ssgg. del presente Regolamento, nonché di
utilizzare ordinarie procedure aperte o ristrette in conformità con le normative vigenti e
senza preventivo utilizzo dell’AF.
5. Resta ferma la facoltà dell’ Istituto di procedere alle indagini di mercato, in caso di ridotto
numero di iscritti, di insufficienti risposte a seguito di richiesta di preventivi alle società
iscritte all’AF o di motivazioni di urgenza, individuando operatori economici esterni all’AF,
purché idonei ai sensi della normativa vigente. Resta altresì ferma la possibilità dell’Istituto
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di utilizzare fornitori esterni all’AF, laddove sussistano proposte economicamente più
favorevoli, reperite tramite mercato libero.
6. L’AF sarà costituito presso l’Ufficio di Segreteria dell’Istituto tramite l’utilizzo di un
archivio, anche informatico, nel quale saranno raccolte tutte le informazioni, generali e
specifiche, relative agli operatori economici. Responsabile dell’istituzione e della sua
corretta tenuta sarà l’Ufficio di Segreteria dell’ Istituto.
7. L’AF sarà articolato per macro-categorie individuate da specifica determina dirigenziale e
rese pubbliche tramite pubblicazione all’albo.
8. Il Dirigente Scolastico, tramite l’Ufficio di Segreteria, provvederà alla verifica di
ammissibilità della domanda e sussistenza dei requisiti necessari all’iscrizione, nonché
quelli relativi alla verifica della permanenza dei requisiti richiesti, anche tramite
accertamenti a campione, affinché venga mantenuta la regolare iscrizione ovvero ne venga
disposta la cancellazione dall’Albo.
9. Ogni operatore economico per conseguire l’iscrizione all’AF nell’apposita domanda fornirà
tutte le informazioni e la documentazione di tipo generale e specifico secondo le modalità e
con le forme richieste dal presente regolamento e relativo/i allegato/i e in conformità con la
normativa vigente.
10. La documentazione allegata dovrà essere in corso di validità e dichiarata conforme
all’originale ai sensi del D.P.R. 445/2000 e ss.mm.ii.
11. La domanda di iscrizione, il cui modello sarà reso disponibile online entro 30 gg.
dall’approvazione del presente Regolamento presso il sito web d’Istituto, ed i relativi
allegati dovranno essere sottoscritti dal legale rappresentante ovvero da altro soggetto dotato
dei poteri di firma e inviati via posta raccomandata (con allegata copia del documento di
identità del legale rappresentante) all’indirizzo indicato nel modulo di domanda o via email
(la domanda dovrà essere firmata digitalmente ai sensi della normativa vigente e/o
accompagnata da documento d’identità del legale rappresentante o di personale dotato dei
poteri di firma, e i documenti dovranno pervenire in formato pdf) all’indirizzo
[email protected], o, ancora all’indirizzo PEC istituzionale (con le medesime
caratteristiche dell’invio per email ordinaria) [email protected].
12. L’ammissibilità della domanda sarà subordinata all’esito positivo dei controlli che il
Dirigente Scolastico, tramite l’Ufficio di segreteria, effettuerà , anche a campione, delle
dichiarazioni rese nella domanda medesima nonché della documentazione ad essa allegata.
Con apposita comunicazione, inviata esclusivamente al recapito e-mail indicato
dall’operatore economico in sede di domanda di iscrizione il Dirigente Scolastico informerà
la società circa eventuali sanabili carenze di dichiarazione o di documentazione e la inviterà
ad effettuare le opportune integrazioni/chiarimenti/precisazioni entro un termine perentorio
decorso il quale inutilmente la domanda decade.
13. Il Dirigente Scolastico procederà annualmente ad effettuare verifiche, anche a campione, al
fine di accertare il permanere della sussistenza dei requisiti di iscrizione, l’attualità delle
dichiarazioni già rese dall’operatore economico in sede di prima richiesta di iscrizione
nonché il rispetto delle disposizioni di cui al presente regolamento.
14. Ai fini del mantenimento dell’iscrizione nell’AF ciascun operatore economico dovrà
comunicare, non oltre il trentesimo giorno dall’evento, ogni variazione intervenuta rispetto
alle informazioni già fornite ed alle dichiarazioni già rese all’ Istituto. Il mancato rispetto
delle disposizioni di cui al presente comma comporterà la cancellazione dall’AF per
l’annualità di riferimento.
15. Ai fini della cancellazione l’ Istituto considererà valido ogni mezzo idoneo a dimostrare il
mancato rispetto, da parte degli operatori iscritti, delle disposizioni di cui al presente
regolamento nonché dei principi di correttezza, buona fede e libera concorrenza nel libero
mercato.
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16. Oltre alle ipotesi di cui al precedente articolo, costituiscono cause di cancellazione il
verificarsi anche soltanto di una delle seguenti circostanze:
a. accertata irregolarità nella fase di partecipazione a gara, comunicazione di
informazioni false, produzione di documentazione falsa e ogni altra fattispecie
contraria alle normative vigenti;
b. mancato rispetto degli obblighi contrattuali (ritardi nell’esecuzione dei lavori,
standards qualitativi o tecnici inferiori a quelli richiesti, inadempienza o irregolarità
nei modi o nei tempi di contabilizzazione, ecc.);
c. mancata presentazione di offerta per 3 procedure consecutive, qualora non si fornisca
adeguata motivazione;
d. su disposizione a domanda dell’interessato.
17. Ai sensi del D.lgs. 196/2003 e ss.mm.ii. i dati personali dei quali l’Istituto verrà in possesso per
l’istituzione e la gestione dell’AF saranno raccolti ed utilizzati dalla struttura responsabile nel pieno
rispetto della normativa vigente.
18. Con la richiesta di iscrizione all’AF 2017, si accettano incondizionatamente tutti i commi del
presente articolo, inoltre l’operatore economico aderente si impegna a rispettare con particolare
attenzione l’art. 9 del presente Regolamento d’Istituto per l’acquisizione in economia di lavori,
servizi e forniture.
Art. 9 - Norme di comportamento
1. Le imprese partecipanti alle procedure del presente regolamento sono tenute al rispetto delle “Norme per
la tutela della concorrenza e del mercato” di cui alla L. 287/1990 e si astengono dal porre in essere
comportamenti anticoncorrenziali.
2. Si intende per “comportamento anticoncorrenziale” qualsiasi comportamento - o pratica di affari -
ingannevole, fraudolento o sleale, contrario alla libera concorrenza, in forza del quale l’impresa pone in
essere gli atti inerenti al procedimento concorsuale. In particolare, e sempre che il fatto non costituisca
autonomo reato, è vietato qualsiasi accordo illecito volto a falsare la concorrenza, quale:
a. la promessa, l’offerta, la concessione diretta o indiretta ad una persona, per se stessa o per un terzo, di un
vantaggio nell’ambito della procedura per l’affidamento di un appalto; il silenzio sull’esistenza di un accordo
illecito o di una concertazione fra le imprese;
b. l’accordo ai fini della concertazione dei prezzi o di altre condizioni dell’offerta;
c. l’offerta o la concessione di vantaggi ad altri concorrenti affinché questi non concorrano alla gara e/o
procedure di affidamento di appalto o ritirino la propria offerta o che, comunque, condizionino la libera
partecipazione alla gara/procedura medesima.
3. Qualunque “impresa” coinvolta in procedure per l’affidamento di appalti promossi dall’Istituto si astiene
da qualsiasi tentativo volto ad influenzare i dipendenti della stazione appaltante che rivestono funzioni di
rappresentanza, di amministrazione e/o direzione, o che esercitano, anche di fatto, poteri di gestione e di
controllo, ovvero le persone preposte alla direzione ed alla vigilanza dei suddetti soggetti.
4. A tutte le imprese concorrenti non è permesso accedere, in fase di procedura, agli uffici dell’Istituto ai fini
della richiesta di informazioni riservate; l’accesso agli atti sarà consentito solo in conformità della legge
n.241/1990 e successive modifiche ed integrazioni.
5. Tutte le imprese hanno l’obbligo di segnalare all’Istituto qualsiasi tentativo effettuato da altro concorrente,
o interessato, atto a turbare il regolare svolgimento della procedura/gara di appalto e/o dell’esecuzione del
contratto; qualsiasi anomala richiesta o pretesa avanzata da dipendenti della stazione appaltante o da
chiunque possa influenzare le decisioni relative alla gara/procedura o dalla stipula del contratto ed alla sua
esecuzione.
6. Tutte le imprese appaltatrici o subappaltatrici agiscono nel rispetto della normativa vigente sul divieto di
intermediazione ed interposizione nelle prestazioni di lavoro e non pongono dunque in essere comportamenti
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che integrino tali fattispecie tramite l’affidamento, in qualsiasi forma, dell’esecuzione di mere prestazioni di
lavoro.
7. Tutte le imprese si impegnano a rispettare i limiti legislativi relativi al subappalto ed al nolo a caldo; esse,
inoltre, prendono atto ed accettano incondizionatamente il divieto di subappaltare in qualsiasi modo e misura
parte dei lavori aggiudicati ad imprese che abbiano partecipato alla gara o ad imprese da esse controllate, ad
esse collegate o loro controllanti.
8. La violazione delle norme contenute nel presente Regolamento, configurata quale contestazione della
violazione e non accettazione delle giustificazioni eventualmente addotte, poste a tutela della concorrenza e
della correttezza nello svolgimento delle gare/procedure di appalto, comporta l’esclusione dalla gara, ovvero,
qualora la violazione sia riscontrata in un momento successivo, l’annullamento dell’aggiudicazione.
9. La violazione delle norme poste a tutela della corretta esecuzione del contratto comporterà la risoluzione
del contratto per colpa dell’impresa appaltatrice.
Art 10 - Attestazione di regolare esecuzione ai fini del pagamento/liquidazione
1. Le fatture relative alla prestazione-fornitura-bene-servizio resi, saranno liquidate con la cadenza temporale
stabilita nell’ordine, contratto e/o scrittura privata, ecc., a seguito della verifica della regolare esecuzione
delle prestazioni pattuite, nonché a seguito di formale accettazione ed ossequio alle norme e modalità
obbligatorie inerenti la tracciabilità dei flussi finanziari ex art.3 d.lgs. n.136 del 13 agosto 2010 e successive
modifiche ed integrazioni.
2. Per quanto attiene nello specifico ai servizi ed alle forniture essi sono soggetti all’attestazione di regolare
esecuzione o, per quanto attiene ai lavori, al certificato di regolare esecuzione e/o collaudo come previsto
dalla normativa vigente.
Art. 11 -Oneri fiscali
1. Gli importi di spesa indicati nel presente regolamento sono sempre da intendersi “IVA esclusa”. Resterà a
carico di ogni affidatario qualsiasi onere, contributo e spesa connessa e conseguente alla partecipazione alle
procedure di affidamento messe in atta dall’Istituto, oggetto del presente regolamento.
Art. 12 Garanzie
1. La cauzione provvisoria e definitiva, laddove prevista e/o richiesta, deve essere prestata nelle forme
stabilite dalle disposizioni vigenti in materia.
Art. 13 Norma di rinvio
1. Per quanto non previsto nel presente Regolamento, trovano applicazione le disposizioni di cui ai D.I.
44/2001 e D.lgs. 163/2006 “Codice dei Contratti Pubblici” e successivi regolamenti attuativi per quanto
applicabili e nei limiti di applicazione all’Istituto, nonché alle leggi e regolamenti e al codice civile che
risulteranno applicabili.
Aggiornato dal Consiglio d’Istituto in data 26 gennaio 2017.