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Istituzioni di diritto pubblico e nozioni fondamentali di diritto pubblico del turismo a.a. 2018-2019 16 ottobre 2018

Istituzioni di diritto pubblico e nozioni fondamentali di ...lettere.uniroma2.it/sites/default/files/slides ottobre def_.pdf · normative dell'Unione europea e delle convenzioni internazionali

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Istituzioni di diritto pubblico e nozioni

fondamentali di diritto pubblico del turismo

a.a. 2018-2019

16 ottobre 2018

Le regole del calcio

Fuorigioco?

Le regole di un albergo

Le regole sugli alberghi

Le regole di «cosa nostra»

Cos’è una norma giuridica?

Ogni qualificazione, positiva o negativa, di comportamenti umani secondo un certo

«ordinamento», una certa formazione sociale.

Pluralità degli ordinamenti giuridici

Ubi societas, ibi ius

«anche la società dei ladroni è un ordinamento giuridico» (Capograssi)

OGNI PLURALITA’ DI PERSONE ORGANIZZATA DA UN SISTEMA DI NORME E’ UN ORDINAMENTO GIURIDICO, CON PROPRIE REGOLE, CHE POSSONO ESSERE NON COINCIDENTI TRA LORO.

Pluralismo monotipico (es. più Stati) /politipico (es. Stato e formazioni sociali al suo interno)

Possibili atteggiamenti dello Stato nei confronti di altri ordinamenti

Indifferenza

Illiceità

Liceità

Diritto «nello Stato»

Diritto «dello Stato»

DISPOSIZIONE/NORMA

(funzione nomofilattica Cass.)

Norme di principio

(norme più generali)

Principi generali (impliciti): si traggono da una pluralità di norme

Principi espressi: contenuti in disposizioni più generali.

Norme programmatiche: norme generali che hanno bisogno di attuazione per produrre compiutamente i propri effetti.

Art. 3, c. 2 Cost.

Art. 34, c. 3 e c. 4 Cost.

In mancanza di attuazione, che effetti producono le norme programmatiche?

Creano un vincolo giuridico a carico delle autorità pubbliche che hanno il compito di attuarle (innanzitutto il Legislatore);

Sono parametro di legittimità per le norme subordinate(una legge che contrasti con una norma programmaticacontenuta nella Costituzione è incostituzionale;

Vengono utilizzate per l’interpretazione delle altre nomedell’ordinamento;

Concorrono alla formazione dei principi generali.

I criteri di risoluzione delle antinomie

Concetti preliminari Efficacia: Capacità di produrre effetti normativi

Validità: conformità ad un parametro

FORZA DELLE FONTI

Forza attiva: capacità di innovare l’ordinamento abrogando le fonti di pari rango

Forza passiva: resistenza alla pretesa abrogativa da parte di fonti di rango inferiore

Norme di produzione

Norme sulla produzione

Abrogazione

Capacità di circoscrivere nel tempo l’efficacia di una norma giuridica, facendone cessare la produzione dei suoi effetti.

L’abrogazione può essere: Espressa;

Tacita (per incompatibilità o per nuova disciplina dell’intera materia)

Il fattore tempo…

Tempo 1967 1980 2018

La gerarchia delle fonti

Fonti costituzionali

• Costituzione, leggi di revisione costituzionale e altre leggi costituzionali

Fonti primarie

• Leggi statali; leggi regionali; referendum abrogativi;

• d.lgs; decreti legge; sentenze di annullamento Corte costituzionale

Fonti secondarie

• Regolamenti del Governo; consuetudini secundum legem

Diritto UE e consuetudini internazionali

La Costituzione23 ottobre 2018

La Costituzione in senso politico-ideologico

aspirazione alla Costituzione di uno Stato nuovo, sugellato dall’adozione di un documento solenne, una Costituzione scritta.

Dichiarazione di Philadelphia, 1777:«Noi riteniamo che sono per se stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e la ricerca della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati»

Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, 1789

Art. 16 – Ogni società in cui la garanzia dei diritti non è assicurata, né la separazione dei poteri stabilita, non ha una costituzione.

Contenuto tipico: separazione dei poteri e garanzia dei dirittiForma: documento scritto, posto al vertice dell’ordinamento

Segna il superamento della monarchia assoluta

Costituzione in senso formale

Costituzione italiana: rigida e garantita.

Il procedimento «aggravato» previsto dall’art. 138 Cost. per le leggi di revisione e le «altre» leggi costituzionali

1) doppia deliberazione da parte di ciascuna Camera ad intervallo non inferiore a tre mesi

Prima deliberazione: riserva di assemblea, possibilità di apportare modifiche, maggioranza semplice.

Seconda deliberazione: testo «cristallizzato»; maggioranza qualificata.

La seconda deliberazione

Maggioranza raggiunta

maggioranza semplice: l’iter si interrompe

maggioranza 2/3 su identico testo da parte delle 2 Camere

promulgazione PdR pubblicazione Gazz. Uff.

la legge entra in vigore

maggioranza assoluta(ma inferiore ai 2/3)

pubblicazione notiziale Gazz. Uff.

decorrono3 mesi

nessuna richiesta di referendum

promulgazione PdR pubblicazione Gazz. Uff.

la legge entra in vigore

richiesta di referendum

svolgimento referendum

prevalgono i NO

l’iter si conclude: la legge non è approvata

richiesta di referendum

svolgimento referendum

prevalgonoi SI

promulg. PdR pubblicazioneGazz. Uff.

la legge entra in vigore

I limiti alla revisione costituzionale

Limite espresso: la forma repubblicana.

Limiti impliciti:

«I PRICIPI SUPREMI DELL’ORDINAMENTO E I DIRITTI INALIENABILI DELLA PERSONA UMANA» (Corte cost., sent. n. 1146/1988)

Quali sono i limiti impliciti?

Diritti inviolabili: art. 2; artt. 13, 14, 15, 24 Cost.

Indivisibilità della Repubblica;

Principio democratico;

principio di eguaglianza.

La legge24 ottobre 2018

Fonti costituzionali

• Costituzione, leggi di revisione costituzionale e altre leggi costituzionali

Fonti primarie

• Leggi statali; leggi regionali; referendum abrogativi;

• d.lgs; decreti legge; sentenze di annullamento Corte costituzionale

Fonti secondarie

• Regolamenti del Governo; consuetudini secundum legem

Diritto UE e consuetudini internazionali

Art. 70 Cost.La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.

Il sistema delle fonti primarie è un sistema chiuso: le deroghe all’art. 70 devono essere previste dalla stessa Costituzione.

Il Legislatore ha ampia discrezionalità nell’eserciziodel potere legislativo, nei limiti previsti dallaCostituzione (finalità, norme programmatiche,riserve).

La riserva di legge

Ratio: partecipazione delle minoranze, pubblicità, controlli

Tipologia di riserve:

Assoluta/relativa

Semplice/rinforzata

Il procedimento legislativo

1) FASE DELL’INIZIATIVA: presentazione ad una delle due Camere di un progetto di legge, composto da uno o più articoli e preceduto da una relazione illustrativa.

Chi può presentare un progetto di legge?

Governo,

singoli deputati e senatori,

50.000 elettori,

Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (art. 99, comma 3, Cost.)

Consigli regionali (art. 121, comma 2, Cost.).

La Costituzione attribuisce ai Comuni l’iniziativa legislativa nel caso di proposte di legge per il mutamento delle circoscrizioni provinciali e per l’istituzione di nuove Province (art. 133 Cost.)

2) FASE ISTRUTTORIA: il d.d.l. viene assegnato ad una Commissione permanente compente per materia che discute sull’opportunità e sul merito della legge; acquisisce informazioni e pareri e svolge una prima votazione.

3) FASE DELIBERATIVA

3.1. Per commissione referente:

«tre letture» (sia in Commissione, sia in Assemblea): discussione sulle linee generalidel provvedimento, approvazione articolo per articolo (emendamenti); approvazionedel testo nel suo complesso;

3.2. Per commissione deliberante: approvato direttamente in Commissione (a menoche il Governo, 1/10 componenti Camera o 1/5 membri della Commissione nonchiedano il deferimento all’Assemblea);

3.3. Per commissione redigente: «via di mezzo»: alla Camera l’Assemblea vota soloper l’approvazione articoli (senza emendamenti) e per l’approvazione finale; alSenato l’Assemblea vota solo per l’approvazione finale.

4) fase integrativa dell’efficacia:

Promulgazione (art. 73 Cost.): Imputazione allo Stato; ordina la pubblicazione e l’osservanza.

Pubblicazione, ad opera del Ministro della Giustizia nella Gazzetta Ufficiale

La legge entra in vigore - e diviene quindi obbligatoria per tutti - il quindicesimo giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (cosiddetta vacatio legis), a meno che la legge stessa non prescriva un termine minore o maggiore.

Il rinvio

Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può rinviarla alle Camere, con messaggio motivato, per chiedere una nuova deliberazione, nel caso in cui ravvisi un vizio di legittimità costituzionale del testo deliberato dalle Camere, o ritenga che quest’ultimo si ponga in contrasto con l’indirizzo politico espresso dalle norme costituzionali (c.d. “merito costituzionale”). Il rinvio presidenziale riapre il procedimento legislativo in seno alle Camere; se quest’ultime approvano nuovamente la medesima legge, il Presidente della Repubblica deve procedere alla promulgazione (che si definisce, in tal caso, un atto “dovuto”) (art. 74 Cost.).

Riassumendo…

Fonte: www.camera.it

Gli atti normativi del Governo

31 ottobre 2018

Il decreto legislativo (o legge delegata)

Art. 76 Cost.L'esercizio della funzione legislativa

non può essere delegato al Governo se non con determinazione di principi e criteri direttivi e soltanto per tempo limitato e per oggetti definiti.

Il decreto legislativo…

…ha valore di legge ordinaria;

…è una fonte di competenza del Governo;

…si usa spesso per materie di particolare complessità o per riordinare la disciplina di un’intera materia (ad es. per l’adozione di Codici)

N.B. Viene trasferito SOLO l’esercizio, non la funzione: cosa vuol dire?

Il Parlamento rimane titolare della funzione legislativa, per cui può in ogni momento ritirare (implicitamente o esplicitamente) la delega

Legge delega e decreto legislativo

Sono due atti prodotti da due procedimenti diversi

1) La legge di delega è una legge «normale» che sicaratterizza per un particolare contenuto (la delega)

2) il decreto legislativo è un atto deliberato dalConsiglio dei Ministri ed emanato dal Presidente dellaRepubblica. Ulteriori fasi nel procedimento diformazione del decreto legislativo possono esserepreviste nella legge di delegazione

Contenuto necessario della delega:

1) principi e criteri direttivi in teoria i principi danno indicazioni di contenuto,

mentre i criteri danno indicazioni relative alprocedimento. In pratica non si distingue tra le duecategorie.

I principi e criteri non possono essere né troppo«vaghi» perché si eluderebbe l’art. 76 (Corte cost.,sent. n. 66/2005) né così dettagliati da eliminare ognimargine di manovra per il Governo (Corte cost. n.176/1985).

2) Il termine

Entro il termine indicato dalla legge didelega il d.lgs. Deve essere EMANATO dalPdR a cui va mandato 20 gg prima (art. 14,c. 2 l. n. 400/1988)

Il mancato rispetto del termine producel’illegittimità costituzionale del decretolegislativo

3) l’oggetto

Deve essere definito; la delega deveessere circoscritta a singoli argomenti.

Ma possono esserci più oggetti (delegaplurima)

Un esempio di legge di delega L. n. 3/2018

Art. 1 Delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia di sperimentazione clinica

1. Il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge (TERMINE), uno o più decreti legislativi per il riassetto e la riforma delle disposizioni vigenti in materia di sperimentazione clinica dei medicinali per uso umano, introducendo specifico riferimento alla medicina di genere e all'età pediatrica (OGGETTO).

2. I decreti legislativi di cui al comma 1 sono adottati (…) nel rispetto dei seguenti principi e criteri direttivi:

a) riordino e coordinamento delle disposizioni vigenti, nel rispetto delle normative dell'Unione europea e delle convenzioni internazionali in materia, (…)

b) individuazione dei requisiti dei centri autorizzati alla conduzione delle sperimentazioni cliniche dalla fase I alla fase IV (…)

Il decreto-legge

Il decreto-legge

Art. 77 Cost.

Il Governo non può, senza delegazione delle Camere, emanare decreti che abbiano valore di legge ordinaria.

Quando, in casi straordinari di necessità e di urgenza, il Governo adotta, sotto la sua responsabilità, provvedimenti provvisori con forza di legge, deve il giorno stesso presentarli per la conversione alle Camere che, anche se sciolte, sono appositamente convocate e si riuniscono entro cinque giorni.

I decreti perdono efficacia sin dall'inizio, se non sono convertiti in legge entro sessanta giorni dalla loro pubblicazione. Le Camere possono tuttavia regolare con legge i rapporti giuridici sorti sulla base dei decreti non convertiti.

Procedimento

adottato dal Consiglio dei Ministri, emanato dal Presidente della Repubblica e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale;

L’intervento delle Camere è successivo: dopo la pubblicazione, il Governo deve presentare (il giorno stesso) un disegno di legge di conversione alle Camere.

Le Camere hanno 60 giorni per convertire o no il d.l. (altrimenti il d.l. perde efficacia sin dall’inizio)

Si possono apportare emendamenti, ma omogenei rispetto all’oggetto del d.l.

Corte cost., sent. n. 32/2014 4.1.– In proposito va richiamata la giurisprudenza di questa Corte, con particolare riguardo alla

sentenza n. 22 del 2012 e alla successiva ordinanza n. 34 del 2013, nella quale si è chiarito che la legge di conversione deve avere un contenuto omogeneo a quello del decreto-legge. Ciò in ossequio, prima ancora che a regole di buona tecnica normativa, allo stesso art. 77, secondo comma, Cost., il quale presuppone «un nesso di interrelazione funzionale tra decreto-legge, formato dal Governo ed emanato dal Presidente della Repubblica, e legge di conversione, caratterizzata da un procedimento di approvazione peculiare rispetto a quello ordinario» (sentenza n. 22 del 2012).

La legge di conversione – per l’approvazione della quale le Camere, anche se sciolte, si riuniscono entro cinque giorni dalla presentazione del relativo disegno di legge (art. 77, secondo comma, Cost.) – segue un iter parlamentare semplificato e caratterizzato dal rispetto di tempi particolarmente rapidi, che si giustificano alla luce della sua natura di legge funzionalizzata alla stabilizzazione di un provvedimento avente forza di legge, emanato provvisoriamente dal Governo e valido per un lasso temporale breve e circoscritto.

Dalla sua connotazione di legge a competenza tipica derivano i limiti alla emendabilità del decreto-legge. La legge di conversione non può, quindi, aprirsi a qualsiasi contenuto ulteriore, come del resto prescrivono anche i regolamenti parlamentari (art. 96-bis del Regolamento della Camera dei Deputati e art. 97 del Regolamento del Senato della Repubblica, come interpretato dalla Giunta per il regolamento con il parere dell’8 novembre 1984). Diversamente, l’iter semplificato potrebbe essere sfruttato per scopi estranei a quelli che giustificano l’atto con forza di legge, a detrimento delle ordinarie dinamiche di confronto parlamentare. Pertanto, l’inclusione di emendamenti e articoli aggiuntivi che non siano attinenti alla materia oggetto del decreto-legge, o alle finalità di quest’ultimo, determina un vizio della legge di conversione in parte qua.

La reiterazione dei d.l.

Sent. n. 360/1996

«Ora, il decreto-legge iterato o reiterato - per il fatto di riprodurre (nel suocomplesso o in singole disposizioni) il contenuto di un decreto-legge nonconvertito, senza introdurre variazioni sostanziali - lede la previsionecostituzionale (art. 77 Cost.) sotto più profili: perché altera la naturaprovvisoria della decretazione d'urgenza procrastinando, di fatto, iltermine invalicabile previsto dalla Costituzione per la conversione inlegge; perché toglie valore al carattere "straordinario" dei requisiti dellanecessità e dell'urgenza, dal momento che la reiterazione viene astabilizzare e a prolungare nel tempo il richiamo ai motivi già posti afondamento del primo decreto; perché attenua la sanzione della perditaretroattiva di efficacia del decreto non convertito, venendo il ricorsoripetuto alla reiterazione a suscitare nell'ordinamento un'aspettativa circa lapossibilità di consolidare gli effetti determinati dalla decretazione d'urgenzamediante la sanatoria finale della disciplina reiterata.»

I requisiti di necessità ed urgenza

Possono essere sindacati dalla Corte costituzionale in casodi macroscopiche violazioni, per preservare l’assetto dellefonti.

In caso di mancanza evidente dei presupposti di necessitàed urgenza, il d.l. è incostituzionale e tale vizio non puòessere sanato neanche dalla legge di conversione.