37
“L’ ASCOLTO DI PROSSIMITÀ PER L’ ACCOMPAGNAMENTO PROMOZIONALE”

“L’ ASCOLTO DI PROSSIMITÀ PER L’ ACCOMPAGNAMENTO … · “La sicurezza, l’inesprimibile sicurezza di mettersi tranquillo con una persona senza dover soppesare i pensieri

Embed Size (px)

Citation preview

“L’ ASCOLTO DI PROSSIMITÀ  PER  L’ ACCOMPAGNAMENTO 

PROMOZIONALE”

LASCIARSI  ANDARE

“La sicurezza, l’inesprimibile sicurezza di mettersitranquillo con una persona senza dover soppesare ipensieri e misurare le parole, ma lasciarle scorrerecosì come vengono, come grano misto a pula,consapevoli che una mano fedele le raccoglierà e levaglierà e conserverà ciò che vale la pena diconservare e disperderà il resto al vento con unsoffio di gentilezza”

George Eliot

CONDIZIONI ESSENZIALI PERUN ASCOLTO EFFICACE 

• Accettazione positiva incondizionata;• congruenza;• empatia.

SUGGESTIONI

COS’È  L’EMPATIA?«Lo stato di empatia o l’essere empatici è ilpercepire la cornice interna di riferimento dell’altrocon esattezza, con le componenti emotive e isignificati che riguardano la struttura interna comese si fosse quella persona, ma senza mai perdere lacondizione del come se.Ciò significa sentire il dolore o il piacere di un altrocome egli lo sente, come se io fossi ferito o felice».

Carl Rogers

EMPATIA• Un modo di essere con l’altro in tutte le suevarie sfaccettature.

• Entrare nel mondo personale dell’altro e starcia proprio agio.

• Vivere temporaneamente la vita dell’altro,muoversi delicatamente senza giudicare.

• L’essere sensibili, momento per momento, alcambiamento dei significati sperimentati chefluiscono nell’altra persona (paura, rabbia,dolore, confusione…).

Ciò implica la capacità di comunicare lesensazioni del mondo dell’altro e l’umiltà diverificare continuamente con la persona laprecisione delle sue sensazioni ed essereguidati dalle sue risposte.

Possiamo anche dire che:

L’EMPATIA È UN PROCESSO DELL’ESSERE

L’empatia è un processo continuo per mezzo delquale chi ascolta mette da parte il proprio modo disperimentare e percepire la realtà, scegliendo disentire e rispondere alle esperienze e percezionidell’altro.Questa percezione può essere intensa e durevolequando chi ascolta sperimenta effettivamente ipensieri e i sentimenti dell’altro in modougualmente forte come se avessero avuto origineda lui.

«COME SE»…qualità primaria dell’empatia

La qualità «come se» dell’empatia è un aspettocruciale nell’ascolto dell’altro; la sensibilitàempatica è sotto controllo e non ci si perde nellacornice di riferimento dell’altro, non si vienesopraffatti dai suoi sentimenti: questo dàtranquillità e sicurezza alla persona che siracconta.

L’EMPATIA È COMEUN VIAGGIO CONDIVISO

Quando noi accompagniamo qualcuno duranteun viaggio, probabilmente facciamo deicommenti su ciò che vediamo. Lo stesso accadein un viaggio empatico: chi ascolta commentaquello che “vede”, chi si racconta conferma omeno i suoi commenti.Questi commenti sono comunemente chiamatirimandi empatici o risposte riflesso.

Durante l’ascolto dell’altro dobbiamo essere consapevoli, momento per momento, di che cosa 

stiamo provando e chiederci:

• SO STARE: con la storia e i vissuti di questapersona in modo empatico, ma sereno, senzafarmi travolgere, senza farmi così male da nonessere più in grado di ascoltarla?

• SOSTARE: ho la disponibilità a stare nel suoraccontarsi, rispettando i suoi tempi e il suomodo, senza interromperla, senza metterlefretta?

PER CONCLUDERE

Tutti noi possediamoun’immensa riserva disensibilità che,potenzialmentepossiamo focalizzare eriversare sugli altri,chiunque siano equalunque problema ostato d’animo stianovivendo.

LE  BARRIERE  DELL’ASCOLTO (T. Gordon)• Dirigere, dare ordini(«non telefonargli più»)

• Minacciare, ammonire(« non credere che raccontando bugiepotrai arrivare molto lontano»)

• Predicare, moraleggiare(«non va bene ciò che stai facendo»)

• Consigliare, offrire soluzioni(«al posto tuo gli manderei un biglietto di scuse… »)

• Discutere, cercare di persuadere(«quel che stai dicendo è sbagliato…»«le cose non stanno così…»)

• Giudicare, criticare, condannare(« il tuo comportamento non mi sembra molto onesto…»«sono sicuro che potresti fare di meglio!»)

• Elogiare, assecondare(«ho l’impressione che tu abbia fatto enormiprogressi, non ti resta che continuare su questastrada»)    

• Ridicolizzare, prendere in giro(« non posso credere che tu te la sia presa davvero per così poco»)

• Analizzare, diagnosticare(«direi che, come al solito, hai fatto il passo piùlungo  della gamba»)

• Rassicurare, consolare(« tranquillo, vedrai che tutto si sistemerà…»)

• Interrogare, inquisire(«dimmi di più di questa cosa…chi era lui? Quando vi siete incontrati…?»)

• Cambiare argomento, fare del sarcasmo(« perché non mi parli invece delle gare che hai vinto?»«tutto questo strepito  per pochi minuti di ritardo?»)

IL BUON ASCOLTATORE

DALLA TEORIA…ALLA PRATICA

Donna di 30 anni (voce scoraggiata)

“Sono 10 anni che abito in questa città e 7 chevivo nello stesso appartamento, ma nonconosco nessuno. In ufficio mi sembra di nonpotermi fare degli amici, è come se fossiparalizzata. Mi sforzo di essere gentile con glialtri colleghi, ma mi sento come contratta e adisagio, allora mi dico che non me ne importaniente. Non si può fare affidamento sullepersone. Ognuno per sé. Non voglio amici equalche volta finisco per esserne veramenteconvinta”.

RISPOSTA  VALUTATIVA“È strano non avere amici ed è veramente il caso di 

occuparsene. Ci sono alcune cose che può fare per imparare a farsi degli amici e prima inizierà meglio sarà”

Risposta che esprime un’opinione relativa al merito,all’utilità, all’esattezza, alla fondatezza di quanto lapersona afferma e che tende a indicare comepotrebbe o dovrebbe agire la persona.Esprime un giudizio su quanto è stato comunicato (èbene, è male, è un errore, lei ha torto, ha ragione, èassurdo…). La persona si sente in uno stato diinferiorità, colpevolizzata o angosciata, può ribellarsioppure, se il giudizio è favorevole, enfatizzarlafermandosi su questo senza cercare di evolvere oprogredire.

CONSEGUENZE SULLA RELAZIONE

Il colloquio si blocca, la persona non è liberanella sua esposizione perché condizionata dalnostro atteggiamento (negativo o positivo) evengono a mancare le condizioni ottimali dirispetto dell’altro e del suo percorso.

RISPOSTA  INTERPRETATIVA“Forse non vuole farsi degli amici unicamente per proteggersi 

da qualcos’altro?

Risposta che ha lo scopo di illuminare la persona su sestessa, facendo in modo che prenda coscienza di qualcosache a noi sembra essenziale indicandole come potrebbe odovrebbe riesaminare la situazione.Esprime un’interpretazione personale su ciò che lapersona dice senza cogliere la sua tensione o il vissuto,oppure si sottolinea un solo aspetto della comunicazione ose ne deforma il significato complessivo, operandocomunque una scelta che è personale.La persona si sente incompresa, può fare un tentativo dichiarimento: “non è questo che intendevo dire” oppureirritarsi, rinunciare a farsi capire, cambiare discorso,chiudersi.

CONSEGUENZE SULLA RELAZIONE

Il colloquio è dirottato, bloccato, sidistorce il pensiero della persona, non la sirispetta per ciò che dice e per le suecapacità di introspezione e di scelte.

RISPOSTA  INDAGATIVA/INQUISITORIA“Forse se mi racconta qualcosa di più sul modo in cui cerca 

di farsi degli amici potremmo farci un’idea più chiara di quello che non va”

Risposta che cerca di scoprire dati supplementari, siha fretta di saperne di più e si orienta il colloquioverso ciò che a noi sembra importante o che ciincuriosisce.Si pongono domande per ottenere informazionigiudicate indispensabili per comprendere meglio lasituazione, si sollecitano risposte su dettaglitrasmettendo alla persona la nostra fretta disaperne di più e in modo, secondo noi, piùcompleto. La persona si sente inibita, distratta dalsuo percorso di racconto e, in conseguenza diquesto, chiudersi.

CONSEGUENZE SULLA RELAZIONE

Il colloquio viene orientato, la persona ha lasensazione di dover rispondere a uninterrogatorio e questo crea reazioni ostili a ciòche viene percepito come mera curiosità.Interrompe o vanifica l’esplorazione dellasituazione della persona. Può anche indurla arispondere cercando di dare di sé la miglioreimmagine possibile (difese sociali) vanificandocomunque il senso della relazione d’aiuto.

RISPOSTA  RASSICURANTE/CONSOLATORIA“Lei è troppo pessimista, non può andare sempre così. Vedrà che per forza di cose gli altri verranno verso di lei 

e così si farà un sacco di amici!

Risposta che ha lo scopo di calmare la persona, sollevarla dallasua angoscia. Implica in un certo senso l’ingiustificabilità delsuo stato d’animo: il problema non esiste oppure non è cosìserioCercando di incoraggiare, confortare, minimizzare lasituazione o i vissuti della persona, rassicurarla suun’evoluzione positiva del problema, si può scivolare in unatteggiamento paternalista o materno. Questo può indurre lapersona a mettersi in una condizione di arrendevolezza oattesa di suggerimenti oppure manifestare un rifiuto ostileall’essere trattata con pietà o senza il dovuto rispetto per lapesantezza del suo stato d’animo o del suo problema.

CONSEGUENZE SULLA RELAZIONE

Il colloquio può creare dipendenza e nonaiuta la persona a esplorare la situazionenel suo insieme e nelle sue possibilità diindividuare soluzioni possibili per sé.Se irritata o offesa dal nostroatteggiamento chiude la relazione.

RISPOSTA RISOLUTIVA“Conosco altre persone nella sua situazione che sono riuscite a crearsi delle relazioni piacevoli aderendo all’associazione “Tempo libero e vacanze”. 

L’importante è non convincersi che si deve restare soli per forza.

Risposta che tende a giungere a una soluzioneimmediata del problema. Rivela l’intenzione diincitare all’azione, considerando la soluzione chesceglieremmo per noi nella stessa situazione.Comunicando alla persona ciò che deve faresecondo una nostra personale valutazione si indicauna strada ben precisa o si da un consigliodefinitivo.La persona può anche accettare perché è più facilee non ha più bisogno di pensare, sente comunquedi essere in qualche modo “messa alla porta” da unatteggiamento sbrigativo.

CONSEGUENZE SULLA RELAZIONE

Il colloquio non si sviluppa attraverso unpercorso di riflessione della persona el’individuazione di una soluzione responsabilee personale, ma viene orientato e troncatopesantemente. Se la persona non èsoddisfatta del consiglio chiude comunque larelazione.

RISPOSTA COMPRENSIVA/EMPATICA“Questa situazione dura da così tanto tempo che lei si sta 

convincendo che non avere amici è proprio ciò che desidera, è questo che voleva dire?”

Risposta che cerca di capire il lato interiore, di cogliere ilsignificato affettivo e personale della comunicazione. Rivela lavolontà di comprendere correttamente ciò che la persona dicee la natura del sentimento che effettivamente prova. Questorinfranca la persona e la aiuta a esprimersi ulteriormenteperché sente di essere ascoltata senza pregiudizio.QUINDI: risposta che coglie quanto la persona comunica, nonsolo il contenuto ma concentrandosi sul vissuto e veicolandolela comprensione dei suoi sentimenti per come li prova. Lapersona si sente compresa fino in fondo, facilitata nel contattodiretto con sé stessa, libera nell’orientare la propria esistenzapercependo il rispetto che proviamo per il valore e la dignitàdella sua persona.

CONSEGUENZE SULLA RELAZIONE

Il colloquio favorisce una riformulazione deicontenuti, un puntuale rispecchiamento deisentimenti, una esplicitazione del nessocausale che c’è tra i sentimenti e i fatti,facilitando così per la persona un processodi rielaborazione della situazione che portiall’individuazione di una sua possibilesoluzione.

PER FINIRE, UNA PICCOLA FAVOLA 

SULL’ EMPATIA,DEL  GRANDE FILOSOFO

SCHOPENHAUER 

In una fredda giornata d’inverno un gruppo di porcospini si rifugia inuna grotta e per proteggersi dal freddo si stringono vicini.Ben presto però sentono le spine reciproche e il dolore li costringe adallontanarsi l’uno dall’altro. Quando poi il bisogno di riscaldarsi li portadi nuovo ad avvicinarsi si pungono di nuovo.Ripetono più volte questi tentativi, sballottati avanti e indietro tra duemali, finché non trovano quella moderata distanza reciproca cherappresenta la migliore posizione, quella giusta distanza che consenteloro di scaldarsi e nello stesso tempo di non farsi del malereciprocamente.

I  PORCOSPINI

TI ASCOLTERÒ… di Alberto Zucconi

“Poiché il mio scopo è quello di fornire per te un momentosignificativo che onori la nostra reciproca umanità, ti ascolterò,ti ascolterò profondamente, mi focalizzerò non sui dettagli, nonsui problemi specifici, ma su quello che significano per te, suisentimenti che vivi e che, se io saprò veramente ascoltarti, tuprobabilmente continuerai ad esplorare rendendo questomomento prezioso, forse molto importante per te e per me.I miei rimandi quindi saranno risposte alla tua implicitadomanda: “mi comprendi? E se tu mi comprendi, mi puoiaccettare?”

«Intenzionalmente, fedelmente porteròavanti il mio obiettivo: onorare questomomento in cui due esseri umanistabiliscono un contatto che in qualchemisura li collega o ricollega con le radicidella loro umanità.

TU  ED  IO  QUI  E  ORA»