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L’ECONOMIA SOCIALE SOLIDALE IN EUROPA Jason Nardi RIPESS EU (Solidarity Economy Europe) Solidarius Italia Le esperienze delle reti locali, nazionali ed europee: quale rapporto con le istituzioni?

L’ ECONOMIA SOCIALE SOLIDALE IN EUROPA · settori dell’economia: produzione, finanza, distribuzione, scambio, consumo e governo. L’obiettivo è quello di trasformare il sistema

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Page 1: L’ ECONOMIA SOCIALE SOLIDALE IN EUROPA · settori dell’economia: produzione, finanza, distribuzione, scambio, consumo e governo. L’obiettivo è quello di trasformare il sistema

L’ECONOMIA SOCIALE SOLIDALE

IN EUROPA

Jason Nardi RIPESS EU (Solidarity Economy Europe)

Solidarius Italia

Le esperienze delle retilocali, nazionali ed europee:

quale rapporto con le istituzioni?

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Una Rete di reti di reti…

RIPESS è la Rete Intercontinentale per la Promozione dell’Economia

Sociale Solidale

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SOLIDARITY ECONOMY EUROPE• La rete è emersa dal

4° incontro “Globalisation of Solidarity” in Lussemburgo

• Fondata a Barcellona nel 2011

• Oggi: 40 membri da 17 paesi: reti territoriali, settoriali e inter-settoriali

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Institute for Solidarity Economics

Trentino Arcobaleno

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DEFINIZIONI E CONTESTO

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OH, EUROPE!• Margaret Thatcher e T.I.N.A.

(There Is No Alternative)

• L’Euro (2002)

• Il Trattato di Lisbona (2007)

• Da economie nazionali alla Banca Centrale Europea

• Angela Merkel, l’Austerità e la Troika

• TTIP, CETA e gli altri Accordi di “Libero Scambio”

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• La caduta del Muro di Berlino (1989)

• La OMC-WTO (Seattle 1999) and il G8 (Genova 2001)

• Primavera araba (2010)

• Indignados 15M (2011) e Occupy Wall Street

• Austerità in Grecia e altri paesi (2013)

• Brexit (2016)

DALLA PROTESTA…

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…ALLA COSTRUZIONE DI ALTERNATIVE Commercio equo e solidale (non solo nord-sud), Piccola Distribuzione Organizzata, Sistemi di Garanzia Partecipativa

Banche etiche, finanza mutualistica, monete locali

Cohousing, cooperative d’abitanti e Diritto alla Città

Transition towns, Decrescita, Zero Waste, P2P

Ri-pubblicizzazione dei Beni Comuni (acqua, terre, servizi pubblici essenziali).

Cooperative di energia rinnovabile, mercati contadini e affermazione del biologico, co-produzioni a filiera corta e km0

Mezzi di trasporto ecologici, condivisi, in rete

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COS’E’ L’ECONOMIA SOLIDALE?

L'economia solidale è un modo di soddisfare i bisogni umani attraverso attività economiche e riproduttive che rafforzano i valori della giustizia sociale, sostenibilità ecologica, cooperazione,

mutualità, comunità, non discriminazione e democrazia economica.

Si esprime attraverso una costellazione di gruppi di cittadini in rete, organizzazioni civiche,

piattaforme di consumatori e produttori, imprese cooperative, istituzioni pubbliche collaborative….

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“L’Economia solidale si propone di ri-orientare le politiche pubbliche, il commercio, la produzione, la distribuzione, il consumo, gli investimenti, il denaro, la finanza e le diverse forme di proprietà al servizio del benessere delle persone e dell’ambiente.Quel che distingue il movimento dell’economia solidale da tanti altri movimenti di cambiamento sociale o rivoluzionari del passato, è che ha un approccio pluralista - evitando modelli rigidi e ideologici, con un’unica direzione giusta. L’Economia solidale dà valore e si costruisce a partire dalle pratiche concrete…”

[RIPESS, “Global Vision” - Feb. 2015]

UNA RIVOLUZIONE SILENZIOSA

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UN MOVIMENTO PLURALE DI CAMBIAMENTO CON MOLTE RADICI

…cooperativismo - mutualismo - communità - giustizia sociale - sviluppo locale - transizione ecologica -

umanesimo - bem viver - filosofia della liberazione…

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Source: Ethan Miller, 2010

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Tradizionalmente, l’economia è divisa in 3 sistemi o settori:

Mercato (Privato)

Pianificato (Pubblico)

Terzo settore (Sociale)

QUALE ECONOMIA?

Source: The Resilience Imperative, Mike Lewis (2007)

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SISTEMICO E INTER-SETTORIALE

L’ESS esiste in tutti i settori dell’economia:

produzione, finanza, distribuzione, scambio,

consumo e governo.

L’obiettivo è quello di trasformare il sistema

economico nel pubblico, nel privato e nel sociale, secondo i

principi e le pratiche che mettono al centro i

bisogni e diritti delle persone e l’ambiente.

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CAMBIAMENTO PRATICATO

L’Economia solidale è un’alternativa al

capitalismo e ad altri sistemi economici

autoritari o dominati dallo Stato.

Nell’ES la gente comune gioca un

ruolo attivo nel dar forma a tutte le

dimensioni della vita umana: economica,

sociale, culturale, politica e ambientale.

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COME IDENTIFICARE L’ECONOMIA SOCIALE SOLIDALE

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INIZIATIVE IN RETE…๏ Piattaforme di produttori e fornitori locali / filiere corte

๏ Gruppi di consumatori / utenti organizzati (CSA, AMAP, GAS, GASAP, Coop. energetiche, Co-housing, Co-working, Mobilità condivisa, ecc.)

๏ Iniziative di finanza solidale, circuiti di monete locali e sociali

๏ Reti di comunità e quartieri solidali, Distretti di economia solidale

๏ Reti provinciali e Regionali di economia solidale (APEAS, XES, CRESER, …)

๏ Forum e Reti Nazionali dell’ESS (REAS, MES, RPES, FORUM S.O., Tavolo RES…)

๏ Reti inter / settoriali (ENSIE, URGENCI, INAISE, …)

๏ Reti accademiche, think tank, centri di ricerca (RIUESS)

๏ Reti di Enti Locali (RTES, XMES, REVES, GSEF…)

๏ RIPESS Continentali (RIPESS-LAC, RAESS, ASEC, RIPESS-EU, RIPESS-NA, NENA-Oceania)

๏ RIPESS Inter-continental

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RICONOSCIMENTO LEGALE E

POLITICHE PUBBLICHE

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FORME DI RICONOSCIMENTO PUBBLICO DELL’ESS

๏ Costituzione

๏ Legge quadro o generale

๏ Leggi specifiche e a livello regionale

๏ Autorità locali e forme istituzionali

๏ Politiche pubbliche di sostegno (non normate)

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• Colombia La legge 484 del 1998 stabilisce il COnsiglio Nazionale dell’Economia Solidale (CONES) e la Suprintendenza dell’ES, con fondi per la formazione, il sostengo alle cooperative e alle attività di finanza solidale.

• Brasile Non vi è una legge nazionale dell’ES, ma 9 stati su 28 hanno leggi che promuovono l’ESS. Il FBES (Foro Brasiliano dell’ES) sta richiedendo una legge nazionale dal 2012 e tentando di mantenere il SENAES (Secreteria Nacional de Economia Solidaria), creata nel 2003 nel Ministero del Lavoro.

FORME DI RICONOSCIMENTO LEGALE E POLITICO NEL MONDOA livello Costituzionale• Ecuador

Nella costituzione del 2008, “l’Economia Popolare e Solidale” è al centro ed è associata al Sumak Kawsay (Buen Vivir). Piano Nazionale dell’EPS.

Leggi quadro

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LEGGI NAZIONALI E REGIONALI IN EUROPA

Italia: Leggi Regionali o regolamenti per l’Economia Solidale (Trentino, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Friuli, Puglia; Venezia, Roma…)

Francia: Legge sull’Economia Sociale Solidale, n° 2014-856, 2014

Portogallo: Legge sull’Economia Sociale, nº 68/XII-1ª, 2013

Grecia: Legge 4019/2011 e l.quadro 2016 su Economia Sociale Solidale e Coop.

Spagna: Legge sull’Economia Sociale, n° 5/2011, 2011

Lussemburgo: Decreto per la creazione di Società a impatto sociale (SIS), 2015

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IN FRANCIA

๏ Tra il 2000 e il 2002, la Francia aveva un Segretario di Stato per l’Economia Solidale.

๏ Nel 2012 è stato reintrodotto, seppure come parte del Ministero del Commercio e Consumo.

๏ Con la nuova legge (luglio 2014), lo Stato promuove il recupero di fabbriche da parte dei lavoratori, ha reso più semplice creare Cooperative di interesse collettivo (Scic) e la possibilità di partecipazione e co-proprietà di enti locali. Definisce anche il Commercio giusto e promuove le Camere regionali dell’Economia Solidale. e il Consiglio Nazionale delle Camere regionali dell’ESS (CNCRESS).

๏ Alla tradizionale definizione francese dell'ESS per forma giuridica dell'organizzazione (fondazioni, mutue, associazioni, cooperative) si aggiungono le imprese d'economia sociale e si supera – almeno teoricamente – l'impostazione settoriale.

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A BARCELLONA E IN CATALONIA

๏ La città di Barcellona si è dotata di una forte politica pubblica volta a far crescere l’ESS come modello economico alternativo e per la creazione di lavoro sostenibile e dignitoso

๏ Nell’attuale legislatura è stato creato il Comissionat d’Economia Cooperativa, Social i Solidaria i Consum, che presidia un piano d’azione con 6 assi di lavoro: Formazione e Accompagnamento, Finanziamento, Inter-cooperazione, Comunicazione, Strumenti e risorse, Territorializzazione e azione comunitaria.

๏ Lo stanziamento per il 2017 è di oltre 3 milioni di euro

๏ Oltre 60 municipi catalani partecipano alla neonata rete di enti locali per l’Economia solidale (XMES)

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http://ajuntament.barcelona.cat/treballieconomia

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SISTEMI PER “MISURARE” E VALUTARE L’IMPATTO DELL’ESS

Social Audit – REAS Spain

Evalumip – ADEPES Midi Pirenées - France

Social Balance – XES Catalonia

Participated Guarantee System DES Parma (Italy)

Network diagonistic and solidarity sustainability

Solidarius (Italy)

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AUDITORIA SOCIAL (BILANCIO SOCIALE)

www.economiasolidaria.org

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INDICATORI E APPROCCIO OLISTICO

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QUALI POLITICHE PUBBLICHE PER L’ESS?

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IL RUOLO E LE AZIONI DEI GOVERNI TERRITORIALI

Alcuni esempi di azioni che i soggetti pubblici a vari livelli possono implementare (normandole o meno in leggi, regolamenti, tavoli istituzionali, ecc.):

★ Riconoscimento esplicito dell’ESS come strategia di sviluppo (locale)★ Sostegno all’accesso a saperi, innovazione, rafforzamento delle capacità,

sviluppo e accesso alle tecnologie appropriate;★ Promozione di formazione, educazione cooperativa e qualificazione

professionale (VET) orientata all’ESS; ★ Assistenza alla creazione, incubazione e consolidamento di imprese di ESS;★ Favorire i criteri dell’ESS nelle politiche di acquisti pubblici locali e

nazionali; ★ Facilitare l’accesso al credito e finanza solidale (es. fondi di garanzia);

riconoscere legalmente le monete locali e le modalità non monetarie di inter-scambio;

★ Concorrere ai diagnostici e mappature di reti territoriali (bisogni, opportunità) e alla visibilità delle iniziative di ESS;

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★Creazione di strutture pubbliche o miste (pubblico-collettive; coop di comunità) a diversi livelli per sostenere le reti e organizzazioni dell'ESS;

★Trasparenza e responsabilità del settore privato rispetto all’impatto sociale e ambientale delle attività (RSI obbligatoria);

★Riforma degli indicatori di qualità della vita e loro utilizzo nello sviluppo delle politiche pubbliche (v. BES dell’ISTAT);

★Promuovere la democrazia economica locale (es. food policy council) e utilizzare prodotti e servizi della finanza solidale e del commercio equo;

★ Favorire il recupero di fabbriche e fattorie da parte dei lavoratori;★ Sostenere e abilitare forme di cura dei beni comuni e patti pubblico-

collettivi, nonché processi di democrazia partecipativa (es. bilancio partecipativo);

★ Contribuire alla nascita e consolidamento di mercati e (bio)distretti locali di economia sociale solidale.

IL RUOLO E LE AZIONI DEI GOVERNI TERRITORIALI

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La Economía Social y Solidaria transforma los territorios

generando actividad

económica

cambio cultural

movilización alianzas

políticas públicas

acción económica

acción socio-política

acción político-

institucional

+ +

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crear condiciones

facilitar

sensibilizar

proveerse

participar

financiar

Roles de la administración pública en el impulso de la economía solidaria

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DOCUMENTARE, DISCUTERE, PROMUOVERE POLITICHE PUBBLICHE

International Forum on the Social and Solidarity Economy (FIESS) First event centered on SSE and public policies, it took place in Montreal from October 17th to 20th 2011.

Reference and Liason International center on SSE The RELIESS is an international documentation and networking centre that aims to be a meeting place for people to exchange ideas about public policies that support the social and solidarity economy.

Global Social Economy Forum (GSED) Started in Seul in 2014, the GSEF is a building a worldwide network of Local Authorities who promoted SSE. The next Forum will be in Bilbao, Oct. 1-3 2018.

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L’ESS NELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE E POLITICHE EUROPEE

THE EUROPEAN COUNCIL ADOPTED THE RESOLUTION ON THE PROMOTION OF THE SOCIAL ECONOMY IN EUROPE The European Council of Ministers of Employment, Social Policy, Health and Consumer Affairs, meeting on 7 December 2015 in Brussels, approved the promotion of the social economy as a key driver of economic and social development in Europe. This resolution, citing the 2012 CIRIEC report, presents the social economy in the European Union and invites the Member States and the European Commission to “establish, implement and develop, strategies and european programs, national, regional and / or local in order to strengthen social economy, entrepreneurship and social innovation.”

The Social Economy Intergroup was officially re-launched on 26th of January 2015, thanks to the support of more than 80 MEPs from 6 different political groups. This wide backing represents a strong support from the European Parliament to the social economy sector, and its capacity to create sustainable and inclusive growth, quality jobs and social cohesion in the European Union.

In 2015, the European United Left / Nordic Confederation Group (GUE / NGL) in the EU Parliament decided to turn its traditional support for the Social and Solidarity Economy (SSE) into one of its main strategic focuses for this legislature (2014-2019), aiming at promoting an exchange of experiences among the different actors in the SSE in Europe. The first EFSSE took place in January 2016 and the next one will be in Spring 2017.

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SOCIOECO.ORG

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LA GRANDE TRASFORMAZIONE (POLANYI)