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L U N I T A L S I N E L T R I V E N E T O “Lourdes si può dividere in due parti: Lourdes che si vede, la Lourdes fisica; Lourdes che si sente, la Lourdes spirituale. Della prima molti, tanti saggiamente, sapientemente parlano, scrivono. Ma non è niente in confronto alla seconda che non si può descrivere, per la quale non vi sono parole adatte, sufficienti, che è come una grande meteora che passa, porta luce e calore, illumina, riscalda, sconvolge, dà forza e sospinge ogni spirito verso il cielo”. Maria Teresa Miari, 1928 dopo dieci pellegrinaggi a Lourdes. Nel 1858 dall‟11 febbraio al 16 luglio la Vergine Maria appare a Bernadette Soubi- rous; nel 1862 il Vescovo di Lourdes dichiara miracolose le prime guarigioni e confer- ma la veridicità delle appari- zioni. Cominciano i pellegri- naggi; quelli degli italiani ini- ziano nel giugno 1875 sotto la Presidenza del Conte Ac- quaderni di Bologna. Si tratta- va di un gruppo di 78 pelle- grini. Un secondo pellegrinag- 1

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L ’ U N I T A L S I N E L T R I V E N E T O

“Lourdes si può dividere in due parti: Lourdes che si vede,

la Lourdes fisica; Lourdes che si sente, la Lourdes spirituale.

Della prima molti, tanti saggiamente, sapientemente parlano,

scrivono. Ma non è niente in confronto alla seconda che non

si può descrivere, per la quale non vi sono parole adatte,

sufficienti, che è come una grande meteora che passa, porta

luce e calore, illumina, riscalda, sconvolge, dà forza e sospinge

ogni spirito verso il cielo”.

Maria Teresa Miari, 1928

dopo dieci pellegrinaggi a Lourdes.

Nel 1858 dall‟11 febbraio al 16 luglio la Vergine Maria appare a Bernadette Soubi- rous; nel 1862 il Vescovo di Lourdes dichiara miracolose le prime guarigioni e confer- ma la veridicità delle appari- zioni. Cominciano i pellegri- naggi; quelli degli italiani ini- ziano nel giugno 1875 sotto la Presidenza del Conte Ac- quaderni di Bologna. Si tratta- va di un gruppo di 78 pelle- grini. Un secondo pellegrinag-

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gio si tenne nel 1876 sotto la presidenza del Prof. Filippo Tolli, coadiuvato dal Conte Acquaderni. In questo pelle- grinaggio venne portata a Lourdes una palma d‟oro e nel settembre 1877 una rosa d‟oro, doni al Santuario di S.S. Pio IX. Nel 1883 si asso- cia ai primi promotori don Giacomo Radini - Tedeschi. Quest‟ultimo con i collabora- tori promosse un pellegrinag- gio “spirituale” col quale si raccolsero fondi per la costru- zione della Basilica del Rosa- rio e della Cappella Nazionale Italiana all‟interno della stes- sa. Nel 1891 il conte Acqua- derni si ritira dall‟opera pelle- grinaggi e la consegna a Mons. Radini-Tedeschi che nel 1899 si associa il conte Paganuzzi di Venezia e Giu- seppe Sommariva di Genova con i quali fonda nel 1903 il Comitato Nazionale Italiano pro Palestina e Lourdes. Pri- mo presidente del Comitato è Mons. Radini-Tedeschi e vice presidenti Mons. Cavezzali e

il prof. Carlo Costantini. Nell‟ambito del 14° pelle-

grinaggio Nazionale Italiano presente a Lourdes dal 27 agosto al 2 settembre 1903 inizia la nostra storia.

Il Prof.Costantini, testimo- ne oculare racconta:

“col pellegrinaggio viaggia- vano per proprio conto quat- tro o cinque malati, uno dei quali attirava in modo parti- colare l‟attenzione per la sua figura....poco simpatica! Era un giovane sui trent‟anni, pallido, dallo sguardo tru- ce....il suo sguardo così fiero, direi sprezzante, gli alienava quella naturale e profonda simpatia che ogni anima cri- stiana sente verso un infelice. - Mio Dio, quanto dovrà sof- frire quel poveretto! - dissi a Mons .Radini -Tedeschi , - chissà che la Vergine di Lour- des non posi il suo sguardo materno su di lui? - Oh si, speriamo! rispose Mons. Ra- dini -Tedeschi , commosso dallo stato veramente infelice di quel giovane. È il tre set-

tembre 1903. Si riparte, nevi- ca....alla stazione, nell‟attra- versare il binario, vedo den- tro una carrozzella il giovane pallido, il suo volto è sereno e tranquillo, il suo sguardo dolce e sorridente. Lo guardo ben bene; è così trasformato che mi sembra di sognare... – È lui, è proprio lui - mi dice Mons . Radini -Tedeschi . - Guarito? - dico con enfasi. - Si - soggiunge scandendo bene le parole - guarito nel- l‟anima.... Guardi - e in così dire estrae dalla tasca un re- volver - me lo ha consegna- to poco fa! Tenga - mi ha detto - non mi serve più. So- no venuto a Lourdes deciso di porre fine ai miei giorni con un colpo di rivoltella qualora non avessi ottenuto la guarigione. Iddio ha dispo- sto diversamente e un sorri- so della Vergine è bastato a trasformarmi. Mi sento felice nella mia infermità e voglio dedicare tutte le mie deboli forze per onorare la Bianca Regina. –

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Il giovane romano Gian Battista Tomassi di 23 anni bloccato sulla carrozzina dal- l‟artrite deformante già dall‟e- tà di 12 anni mantiene la pa- rola e manifesta a Mons.Radini-Tedeschi l‟idea di fondare e organizzare l‟U- nione Nazionale Italiana per il trasporto dei malati poveri a Lourdes. Monsignore vi vide la mano di Dio e la volontà della Vergine e assecondò, incoraggiò e aiutò Tomassi. In poco tempo fu costituita in Roma l‟Opera e Tomassi ne fu il primo presidente fino al 1909 quando anche per l‟ag- gravarsi della malattia viene nominato Consigliere Fonda- tore dell‟Unione mentre presi- dente e vice presidente furo- no Mons.Lorenzo Ciccone e il Prof. Carlo Costantini, en- trambi presenti per la prima

volta in quel pellegrinaggio del 1903 e testimoni dell‟ac- caduto.

Nel 15° pellegrinaggio Na- zionale Italiano dal 5 maggio 1905 l‟Unione portò a Lour- des i suoi primi otto malati poveri con due assistenti. Nel 1907 sono presenti al pelle- grinaggio Nazionale Mons. Angelo Giuseppe Roncalli (se- gretario di Mons. Radini-Te- deschi ) e Mons . Giovanni Prosdocimi di Santorso (Vi- cenza) con i primi quattro malati del Veneto. Il pellegri- naggio allora viaggiava con motrici a carbone. Il viaggio durava tre giorni ed erano ne- cessarie due soste per la not- te. Si dormiva nei magazzini delle stazioni ferroviarie. Nel 1908 i primi collabora- tori del Comitato Pro Palesti- na e Lourdes si incontrano a

Bergamo: sono Mons.Radini- Tedeschi Vescovo di Berga- mo , Mons . Prosdocimi , Mons. Cavezzali di Milano, Comm. Sommariva di Geno- va, il Prevosto di Mezzocoro- na (TN), don Schiaffino di To- rino, don Venturini di Udine, Padre Grassi di Bologna, Pa- dre Wender di Trento e don Roncalli: decidono la diffusio- ne della neonata UNTAL con la fondazione di Sezioni re- gionali e Sottosezioni dioce- sane. Nel 1908 nasce la Sezione Triveneta, nel 1909 qualche mese dopo nasce la “Piemontese”; nel 1912 nasce la “Ligure”, nel 1913 la “Emiliano-Romagnola”. Nel 1918 risultano già costi- tuite anche le Sezioni Vercel- lese (che alla fine degli anni venti si staccherà per dare origine all‟OFTAL) e Romana. Il presidente Nazionale è

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Mons.Lorenzo Ciccone, la se- de in Piazza della Minerva, 74 a Roma. In una riunione della fine del 1918 don Pirro Sca- vizzi, primo Assistente dell‟U- nione fa togliere la parola “poveri” per aprire l‟Associa- zione ad ogni malato.

Presidente della Triveneta dalla sua fondazione è Mons.Giovanni Prosdocimi. Sarà presidente fino alla sua morte avvenuta il 18 ottobre 1970 a 94 anni.

Nel corso dei primi pelle- grinaggi avvengono guarigio- ni prodigiose in grande nu- mero. Nel pellegrinaggio del 1911 dal 25 aprile al 5 mag- gio i pellegrini erano duemila dei quali 500 veneti e 63 era- no i malati italiani che erano

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alloggiati al Notre Dame Des 7 Douleurs . Maria Teresa Miari, infermiera e testimone racconta:

“ci furono molte guarigioni, la prima già durante la Messa di mezzanotte, poi all‟uscita delle piscine, ma la più gran- de fu quella di Suor Angelica Morisi umile figlia delle Mini- me dell‟Addolorata di Budria (Bologna). Come infermiera l‟assistevo in tutto io. Aveva una spondilite tubercolare, da vari anni era in barella, gra- vissima. La mattina la curavo in ospedale, poi di corsa an- davo alle piscine. Il 30 aprile alle piscine arriva Suor Ange- lica: con ogni cura la spoglia- mo e la immergiamo nell‟ac- qua con un lenzuolo tenuto ai

I medici a Bassano a marzo del 1967

quattro angoli da una di noi. Alla testa ero io, assieme ad una mia compagna, pure ita- liana, la contessa Bianca Zileri Dal Verme e, sceso il povero corpo nella vasca, io che ero la più piccola perdetti l‟equili- brio e dovetti appoggiare la suora al gradino della piscina. Questa mossa doveva far ur- lare l‟ammalata..... con nostra grande meraviglia la suora scivolò indietro e, sedendosi sul gradino, aprendo le brac- cia disse: “Sono guarita”. Mi pregò di dirlo in francese alla direttrice delle piscine ma questa, temendo una sugge- stione, impose alla suora di stare sdraiata e di non parlare con nessuno dell‟accaduto. - Domattina rifarete il bagno e

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se sarete guarita lo direte! - Il giorno dopo alle sei ero all‟o- spedale con una medaglietta e due rose: la suora compiva trent‟anni. Io ero sicura che era guarita, la suora piange- va, pregava ma non osava confermare. Alle undici entrò la sua barella alle piscine e mi pregò di chiedere se l‟obbe- dienza era finita. Ottenuta la conferma, prese il lenzuolo, lo tirò da un lato e alzandosi in piedi e poi sedutasi sull‟or- lo della barella si levò le calze mentre noi, paralizzate dal- l‟impressione non si riuscì ad aiutarla. Fece il bagno come i sani e si rivestì da sola pian- gendo con me. Le mancava- no i vestiti. Ora ecco un mira- colo di fede: fu chiamata la suora che la accompagnava la quale con nostra meravi- glia si spogliò per vestire la miracolata. Essa girava con tutto doppio addosso sicura della guarigione. Finiti i pre- parativi per la partenza dovet- ti arrendermi alla stanchezza e il mio posto di infermiera venne assunto da suor Ange- lica. Al suo paese la folla ven- ne a riceverla con la Banda e al suono delle campane. La sua guarigione destò una profonda impressione nel mondo cattolico e S.S. PIO X volle essere informato e mi fece scrivere in proposito”. Nel 1912 Mons. Prosdoci- mi e la contessa Bianca Zileri Dal Verme fondano la Sotto- sezione di Vicenza.

Il pellegrinaggio del 1913 è memorando: otto treni con 2250 pellegrini e 112 amma- lati. Presiede il Cardinale Gia- como Dalla Chiesa futuro Be- nedetto XV. Diciannove furo- no i miracoli di quest‟anno, addirittura quattro il 10 ago- sto, tra cui Mons.Tini, Vicario Generale di Assisi, venuto a Lourdes per ordine di PIO X e per essere guarito, Maria Ber-

to di Vicenza, Luigia Tombaz- zi di Cordenons, Maddalena Colombini di Gallarate.

Il 1914 fu dolorosamente segnato dalla guerra che fe- ce sospendere i pellegrinag- gi e trasformò Lourdes in un grande ospedale per i feriti di guerra.

Nel 1919 un piccolissimo gruppo dell‟Unione si recò a Lourdes per l‟11 febbraio e nel 1920 un gruppo più nu- meroso vi andò in settem- bre. Nel 1921 dal 28 agosto al 3 settembre, presieduto dal Cardinale Ratti (poi Papa PIO XI) riprese alla grande il flusso dei pellegrini con 110 malati e 1000 pellegrini, nel 1922 con 250 malati e sem- pre strabilianti guarigioni (sette nel 1922, 10 nel 1923) dovuti ad una fede spesso davvero grande. Pietro Citta- dino guarito nel 1923 da en- cefalite letargica scrisse a ca- sa “sono guarito” il giorno prima della guarigione, tanto ne era sicuro.

Nel 1924 i pellegrini salgo- no a 3000, nel 1926 sono 6500 e 3000 italiani residenti in Francia. I malati salgono a 500 e tra i medici c‟è Padre Gemelli Rettore dell‟Universi- tà Sacro Cuore di Milano e il Senatore Maragliano il più il- lustre tisiologo del tempo. 21 furono le guarigioni prodigio- se nel 1926.

Nel 1927 per il gran nume- ro dei malati (800) questi fu- rono divisi in tre treni che partirono in epoche diverse: i treni rosso - bianco - verde. Dalla cronaca del pellegri- naggio del 1928 “il treno è adeguatamente preparato: un vagone bagagliaio lo divi- de a metà. Lì è il centro, lì è come il cuore di tutto il tre- no. Vi sono installate le cuci- ne e la dispensa e vi è il de- posito di quanto possa oc- correre per il servizio. Altri ri-

fornimenti sono distribuiti lungo il treno. Un vagone at- trezzato accoglie i malati più gravi e un vagone di pronto soccorso è a disposizione dei medici. Ci sono 1100 malati in cinque treni (bianco-ros- so-verde-azzurro-lilla). Nel 1929 per il 25° dell‟As- sociazione i malati arrivano a 1500 e ci sono 47 guarigioni. Nel 1930 iniziano i pellegri- naggi autonomi del Triveneto con il treno Violetto: 225 ma- lati, 49 Dame, 41 Barellieri, 7 Medici, 10 Cappellani per un totale di 332 persone. Nel lu- glio del 1934 con il quinto pellegrinaggio Triveneto viene a Lourdes Padre Leopoldo: Durante il pellegrinaggio era continuamente in giro per il treno perché tutti gli ammala- ti volevano confessarsi da lui. A Lourdes passò giorni di paradiso confessando e pre- gando ininterrottamente. Ce- lebrò sull‟altare di fronte alla Grotta e in quel momento eb- be dalla Madonna grazie straordinarie come annotò su una immagine: “La Madonna mi ha fatto capire come do- vevo ricominciare da capo nella mia vita spirituale per- ché tutto quello che avevo fatto sino allora era nulla”. Nel periodo 1930-1935 l‟Unione che si è resa indi- pendentemente dal Comitato Pro Palestina e Lourdes ma col quale continua a intratte- nere leali e fruttuosi rapporti tecnico organizzativi (Mons. Prosdocimi è anche vice pre- sidente del Comitato, dalla fondazione) giunge a predi- sporre ogni anno fino a 9 tre- ni di ammalati provenienti da tutta Italia. Dopo la Sottose- zione di Vicenza del 1912 fra il 1928 e il 1935 sono orga- nizzate le Sottosezioni in tutto il Triveneto con Vittorio Vene- to nel 1930, Verona nel 1933 e arrivando alla fine degli an-

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ni 30 all‟Istria con Capodi- stria, Fiume, Rovigno e Pola anche e sopratutto grazie al- l‟attivismo della Sottosezione di Trieste presente dal 1928 e di Giovanni Tagliolato segre- tario della Sottosezione di Vi- cenza e Amministratore del “Veneto Mariano”. Questo fo- glio rosa guida ed eco del la- voro di organizzazione Lour- diana che si compie in ogni Sottosezione del Veneto na- sce nel 1936 e viene chiama- to “Veneto Mariano” proprio da Giovanni Tagliolato. Ripor- ta le cronache dei pellegrinag- gi, discussioni su guarigioni e relazioni mediche accurate (già nel primo numero la guarigione di Pia Andreatta di Bassano, guarita l‟anno pri- ma), foto dei pellegrinaggi e di tutti i protagonisti dai mala- ti, ai cuochi, al personale, ai dirigenti dell‟Associazione, ri- flessioni sul dolore, lettere di ammalati.

Consiglio Regionale Triveneto del 1962

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I Pellegrinaggi verso Lour- des vanno riducendosi per il progressivo allontanarsi dell‟I- talia dalle principali Nazioni Europee e sopratutto dalla Francia. L‟ultimo pellegrinag- gio Triveneto prima della se- conda guerra mondiale si svolge nel 1938 assieme ai fratelli emiliani e marchigiani. In seguito ad una intuizio- ne di don Enzo Di Napoli Rampolla viene individuata un‟altra meta di pellegrinag- gio: il Santuario di Loreto.

In servizio al Palazzo Prosdocimi, Francesco Caccia

Il Santuario si mostra particolarmente adatto ad accogliere e ad assistere i malati. L‟otto maggio 1936 vi giunge il primo treno bianco con 230 malati e 120 assistenti. Dal 1939 al 1943 Lore- to diviene la nuova Lourdes e l‟UNTAL diventa UNITALSI,( Trasporto a Lourdes e San- tuari Italiani). Nel settembre 1936 vi giunge il primo pelle- grinaggio veneto presieduto dal Patriarca di Venezia e si continuerà nel 1937, 1938,

AApostolico di Loreto:: Zia Avillani e Giovanni Laverda A ,

1939,1941,1942 anche con due treni, uno per malati e uno per pellegrini sani. Nel frattempo ferve la propagan- da nelle Sottosezioni per co- stituire i gruppi (il più antico è quello di Arzignano-Vicenza- costituito nel 1925) per pro- curare nuovi barellieri e da- me, per raccogliere fondi per il trasporto di malati poveri tramite la lotteria, attraverso la proiezione di filmati, col coinvolgimento di giornalisti professionisti (nel 1938 par- tecipa Egidio Cabianca, redat- tore capo dell‟Avvenire d‟Ita- lia), con il coinvolgimento di sani e ammalati nei pellegri- naggi spirituali (“voi che re- state nelle vostre case, nelle corsie di ospedali e sanatori siete invitati a partire con noi spiritualmente”). Nell‟assemblea della Sottosezione Vicentina dell‟11 febbraio 1940 il barelliere Cleto Dainese inventa le Giornate di Monte Berico . Allla prima giornata 24 maggio 1940 arrivano 400 ammalati da Vicenzaa anche da Padova, Trento, Vittorio Veneto e Ve- rona. Dopo la benedizione fi- nale all‟aperto Mons. Prosdo- cimi afferma: “noi sentimmo come a Lourdes e a Loreto presente la Vergine Gloriosa”. Dando sconsolato l‟annuncio dell‟annullamento del pellegri-naggio a Loreto del 1940 (treno non concesso), Mons. Prosdocimi dice: “era così bello uscire per quanche giorno da questo trambusto di guerra... ..era così bello che l‟anima non sentiva di potervi rinunciare.” Il 29 settembre 1940 la Sotto- sezione vicentina organizza un treno di 10 carrozze per Chiampo. 7

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I Barellieri del regionale Veneto a Lourdes nel 1960

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Il 1941 diventa per gli unital- Nel 1943 tutto è sospeso; nel con la necessità di più treni (2 siani occasione di funzioni 1944 il Veneto Mariano è nel 1953 - 4 nel 1954 cente- locali, possibilità di prestarsi stampato sul retro del Boletti- nario del dogma dell‟Imma-

per opere di carità nei con- no “La Madonna di Monte colata - 3 nel 1956 e 1957 - fronti dei feriti di guerra. Nelle Berico” e lancia appelli all‟uni- 10 nel 1958 centenario delle raccomandazioni per il pelle- tà della famiglia unitalsiana in apparizioni di Lourdes). Dal grinaggio a Loreto c‟è: portar- attesa di tempi migliori . 1930 al 1959 vanno a Lour- si il pranzo per il mezzogior- Mons.Prosdocimi è confinato des 8.238 malati, 2.814 so- no e la tessera per la minestra in Vescovado a Vicenza per relle, 1.926 barellieri, 334 Nella foto di gruppo la statua idee politiche antifasciste. medici , 679 cappellani , di Papa Sisto è protetta con Dall‟ottobre 1945 il Veneto 11.284 aggregati per un tota- mattoni ma ci sono comunque mariano riprende le pubblica- le di 25.275 persone. 600 veneti, non i barellati per- zioni normali con l‟annuncio Nel 1948 viene a Lourdes

ché i vagoni attrezzati sono re- che nel settembre 1946 si an- per morirvi (“la Madonna mi quisiti. drà a Loreto e presiederà attende”) p.Giacomo Filon da Nel 1941 le Giornate di Monte Mons.Zinato. Balduina, il “confessore san-

Berico diventano due per bam- Nel 1947 con il pellegrinag- to” di Udine, la cui tomba è bini e una per adukti e conti- gio Nazionale due treni ritor- già una piena di fiori nel 1950 e la nueranno con entusiasmo cre+ nano anche a Lourdes: sono il devozione dura tutt‟ora, anzi! scente coinvolgendo gli anni bianco-celeste per l‟Italia Set- Il pellegrinaggio diventa successivi fino a 1500 amma- tentrionale e il celeste-bianco più moderno. Nel 1949 ven-

lati. per l‟Italia Centrale e Meridio- gono acquistati 70 materassi Per risparmiare carta il bollet- nale. I Veneti sono 100 e in e vengono installati gli alto-

tino esce ogni due mesi nel testa c‟è ancora Mons. Pro- parlanti sui treni. Oltre alle 1942 e il pellegrinaggio a Lo- sdocimi. “a Lourdes è tutto Sottosezioni vengono rifon- reto è fatto con tre semitreni cambiano nelle persone ma dati i gruppi: Arzignano, Bas- agganciati a treni ordinari. non nella vita religiosa”. sano, Malo, Camisano, Mar- L‟ ottavo pellegrinag

gio veneto porta a Loreto 650 pellegrini ; il pellegrinaggio è presieduto da Mons. Zaffonato Vescovo di Vittorio Veneto.. L ‟ a t t i v i t à unitalsiana in- comincia con grande fervore e con una grande nostal- gia dei Santua- ri Mariani . Vengono in breve ricosti- tuite le Sotto- sezioni in tutto il Triveneto . L ‟incremento dei partecipanti ai pellegrinaggi diventa rile - vante (800 ve-

Fiducia nella preghiera neti nel 1952)

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ghera sono attivi nel 1950, Thiene e Schio nel 1 9 5 1 - 1952 poi vengono costituiti in tutte le Sottosezioni.

Le giornate di Monte Beri- co attirano tutta la Sezione a Vicenza in particolare la dodi- cesima del 1950 per il 50° anniversario dell‟incoronazio- ne della statua della Vergine da parte del Patriarca Sarto poi Pio X°. Anche a Monte Berico ci sono, e molte, gua- rigioni prodigiose. Dal 3 al 5 novembre del 1950 si ritrova- no a Roma per il giubileo 2.000 unitalsiani di cui 130 veneti. Durante il pellegrinag- gio a Lourdes dello stesso an- no guarisce da tumore in fase terminale l‟onorevole Leone Osvaldo Girolami di Pordeno- ne. Dal 1950 iniziano i conve- gni del personale unitalsiano, convegni annuali di testimo- nianza e confronto. Il primo si svolge a Padova con 400 partecipanti.

Dal 1952 l‟Unitalsi comin-

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L’Unitalsi Triveneta a Riese nel 1984

cia a gestire in proprio anche i treni per i sani, viene trasfe- rita la sede regionale da Bre- ganze a Bassano presso il vi- ce presidente don Marco Car- lesso alla Trinità di Angarano. Curiosità: il numero di telefo- no della Sede è 2-92.

Nella riunione plenaria del 1952 a Venezia la Marchesa Antonia Roi Lonigo, direttrice dame dal 1920 al 1980, pro- pone a tutte le Sottosezioni di formare il gruppo dame su esempio di Vicenza dove c‟è anche il gruppo dei barellieri autonomo, presieduto dal conte Tommaso di Valmara- na. Il pellegrinaggio del 1952 è straboccante: 1.400 perso- ne. Lo presiedono Mons. Zi- nato vescovo di Vicenza e Mons. De Zanche vescovo di Concordia.

In tutte le Sottosezioni si celebrano con successo e tanta fede le giornate amma- lati l‟undici febbraio: a Vicen- za come a Trento, a Verona, Udine, Treviso...

I soci del Veneto Mariano sono passati da 1.300 prima della guerra a oltre 4.000:

1.570 a Vicenza, 500 a Pado- va, 400 a Verona, 370 a Trie- ste, 300 a Trento, 280 a Ve- nezia e a Udine, 170 a Vitto- rio Veneto, 120 a Treviso, 105 a Belluno, 35 a Gorizia. Mons . Francesco Dalla Zuanna, presidente di Pado- va, diventa vice presidente per il ramo pellegrini. Il 50° dell‟Unitalsi viene festeggia- to 1953 il 16 aprile a Vicen- za nel salone del palazzo vescovile, presente il segre- tario generale don Enzo di Napoli Rampolla, col film: “il treno del dolore e della speranza” commentato dal vice presidente di Vicenza Tommaso di Valmarana. Il 3° incontro plenario del personale è a Trieste per fe- steggiare il 25° di quella Sot- tosezione.

Nel 1954 il pellegrinaggio a Lourdes viene presieduto dal Card. Patriarca Angelo Ron- calli: 3.031 partecipanti con un Cardinale, due Arcivesco- vi, nove Vescovi e trecento Sacerdoti.

Nel 1958 Verona organizza il 1° Diocesano con 750 par-

tecipanti di cui 350 malati, nel 1960 c‟è il 1° Diocesano di Trento che nel 1962 rag- giunge i 1.000 pellegrini e nel 1963 i 1.500 che vanno a Lourdes con 2 treni.

Nel giugno del 1960 muo- re il Dr. Francesco Cattaneo capo medico dal 1928, gran- de figura di medico, di uomo, di innamorato di Lourdes, un trascinatore di anime che ha insegnato a pregare a schiere di medici. Lo sostituisce il dr. Vittorio Antonini di Vicenza dal 1963.

Nel 1962 c‟è un gemellag- gio promosso dal dr. Cheru- bino Trabucchi fra il pellegri- naggio veronese a Lourdes e l‟ospedale pschiatrico di Lan- nemezan concepito secondo i più moderni criteri e che anti- cipa la riforma Basaglia. Il 28 maggio 1963 guarisce l‟alpino Vittorio Micheli du- rante il pellegrinaggio di Tren- to. La sua guarigione diverrà il 59° miracolo ufficialmente riconosciuto da Lourdes. Il 14 giugno 1963 iniziano i diocesani di Vicenza con 800 persone; dal 1963 inizia la

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sua attività come vice assi- dono la dr. Shara Donati “de- co-presidente, don Giovanni stente di Sezione p. Nino Ber- dita interamente agli altri, Albonese vice presidente co- nardi. Il Veneto organizza 8 profondendo senza limiti i te- me rappresentante del Friuli treni per Lourdes (2 per Tren- sori della competenza medica Venezia Giulia, il dr. Olivo to, 2 per il Regionale, 1 per e della carità evangelica nel- Bertolini vice presidente co- Verona, Vicenza, Friuli Vene- l‟Unitalsi per 30 anni”; nell‟ot- me rappresentante del Tren- zia Giulia e Nazionale) e 2 tobre del 1965 viene a man- tino Alto Adige e Mons. Fran- treni per Loreto (1 per Bres- care anche Giovanni Laverda cesco Dalla Zuanna vice pre- sanone - Trento -Verona e 1 capo furgone fin dai primi tre- sidente come rappresentante per tutte le altre diocesi). ni triveneti. Il 1966 vede il 1° della Venezia Euganea e de-

Nel 1964 muore don Pirro pellegrinaggio bilingue di gli aggregati. Scavizzi capo dell‟assistenza Bressanone e Bolzano ripetu- Nel 1969 Verona organizza religiosa nei pellegrinaggi Uni- to nel 1967; nel 1967 au- il 1° treno bambini a Loreto. talsi degli inizi. Fu lui, dice mentano i treni per Loreto: 1 Il 9 agosto 1970 l‟Unitalsi Mons. Prosdocimi, che fece per Verona, 1 per Trento, 1 è in festa per i 94 anni del togliere la parola poveri dalla Regionale. Sempre nello stes- suo presidente e i 70 anni di nostra carta intestata. so anno si tiene a Bassano la sacerdozio ; il 18 ottobre

Il 1964 vede i trentini a 1° riunione dei medici che da Mons. Prosdocimi muore. Lourdes arrivare a 1.800 pel- allora diviene un appunta- Nuovo presidente diviene legrini e la conferma numeri- mento fisso e annuale. don Marco Carlesso già dagli ca degli altri pellegrinaggi; i Nel 1968 l‟undici febbraio anni venti collaboratore assi- veronesi e l‟Unitalsi tutta per- la Madonna chiama all‟eter- duo come cappellano a Bre-

nità Vittore Mi- ganze e poi come vice presi- gliorini, 98 an- dente alla SS.Trinità in Anga- ni, decano dei rano. Rimarrà sulla breccia barellieri e la giovanile e instancabile senza sig.na Antonia farsi notare, senza clamori, Zampiva (zia buon pastore e buon padre. Antonia ) , la Col suo savoir faire nella tor- prima segreta- menta della guerra riuscì a ria dell‟Unital- salvare la vita a si, e Mari Ma- Mons.Prosdocimi già con- rin segretaria dannato a morte e a far libe- di Sezione dal rare tanti padri di famiglia de- 1952 . Nel stinati alla Germania. Vice maggio 1 9 6 9 presidente dagli inizi degli viene a man- anni 60 diviene presidente a care pure 81 anni e resta presidente Mons. France- solo un anno e mezzo, ma sco Sartor pre- lascia un vuoto enorme. Se sidente della Prosdocimi è il fondatore Sott.ne di Vit- don Marco è colui che ha fat- torio Veneto e to gigante l‟Unitalsi Triveneta. direttore spiri- Addetto alla compilazione del tuale della Se- Veneto Mariano, ogni incon- zione fin dal tro con lui era una festa per 1930. P. Ber- tutti, era una istituzione di ot- nardi diventa timismo e di pace. Erano fa- assistente spi- mosi alle giornate annuali rituale della dell‟Unitalsi Triveneta i suoi Sezione . Nel discorsi con la lacrima finale. febbraio a se- L‟Unitalsi lo ricorda come guito del con- amico caro e maestro esimio siglio naziona- per tutti e sacerdote indiscuti- le Mons. Car- bile. Lo sostituisce il presi- lesso diventa dente di Padova e vice presi-

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dente anziano della Sezione Mons. Francesco Dalla Zuan- na. La sede viene trasferita dalla parrocchia della Trinità a Viale Diaz 22. Nuove sfide sono accolte quando con l‟appoggio dell‟Opera Roma- na Pellegrinaggi e dei Paolini di Milano vengono effettuati viaggi aerei in Terra Santa (1967) e a Fatima dal 1969 al 1980. Sono piccoli gruppi e viaggiano con molta diffi- coltà. Nel 1972 viene acqui- stato il Salus Infirmorum che all‟inizio ha 120 posti e negli anni 90 arriva a 350 per di- ventare “la casa degli italia-

ni”. Aumentano intanto i tre- ni per Lourdes: nel 1973 an- che Vicenza parte con 2 tre- ni, Belluno fa il suo diocesa- no dal 1970, Treviso fa i suoi diocesani a Loreto e a Lour- des dal 1974 e nello stesso anno anche Vittorio Veneto fa il suo diocesano a Lour- des.

Il 22 febbraio 1975 scom- pare Mons. Dalla Zuanna per improvviso infarto. Gli succe- de l ‟altro vice presidente Mons. Giovanni Albonese di Trieste che data la sua lonta- nanza dalla sede e la sua atti- vità parrocchiale e di inse- gnante condivide la presiden- za con il cav. Gino Bozzetto e il dr. Nico Gobbi per pochi mesi, in quanto muore im- provvisamente nell‟ottobre 1975. “sacerdote umile, ser- vo buono e fedele in breve tempo ha percorso una lun- ga strada”.

Nel 1 9 7 5 i pellegrini a Lourdes sono 7.885 e 1.338 a Loreto. È in pellegrinaggio con l‟Unitalsi Albino Luciani patriarca di Venezia . Nel 1976 c‟è il 1° diocesano di Padova la celebrazione a Lo- reto del 40° dei treni bianchi; ci sono 12 treni per Lourdes,

Il Triveneto a Fatima 3 per Loreto e 2 viaggi eserci-

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zio spirituale in Palestina. dell‟Unitalsi con la Il 20 febbraio 1977 il giornata di fraterni-

consiglio nazionale nomina tà e amicizia uni- presidente della Sezione talsiana del 25 Callisto Grandesso che vie- aprile a Bassano. ne insediato il 2 aprile. In quest‟anno i

Nel 1977 ci sono ancora 2 veronesi in pelle- aerei per la Terra Santa, c‟è il grinaggio sono 1° Diocesano di Trieste; in 2.600, i vicentini tutto i pellegrini sono 9.500 a 1 .700 . Durante Lourdes e 2.500 a Loreto. quest‟ultimo pelle- Durante il Nazionale viene grinaggio il Gave benedetto in nuovo stendar- straripa allagando do del Triveneto opera del la grotta e la prate- pittore Verenini su disegno di ria e lambendo i Callisto Grandesso. piedi della statua

Muore Bepi dei Mori (Giu- della Vergine. seppe Bonato) capo furgone Nel 1 9 8 0 i vi - addetto al magazzino “il pa- centini partono dre e maestro di tutti i furgo- con 3 treni in nisti” attivo da oltre 40 anni. 2.200 di cui 400

Nel 1979 si celebra il 1° ammalati, presie- centenario della morte di Ber- de il pellegrinaggio nadetta e i 75° di fondazione il Card. Sebastiano

Il Presidente Grandesso Callisto in servizio a Lourdes e con il nipotino

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Baggio. C‟è il 1° diocesano di Pordenone e di Udine . Muoiono Giannina Sperotto capo gruppo di Schio, infati- cabile capo attrezzato e la Marchesa Antonia Roi. Nel 1980 entra in vigore il nuovo statuto e il presidente Gran- desso è nel 1° turno di presi- denti nel consiglio nazionale. Nel 1981 arrivano le nuove barellate, nel 1982 muore durante il pellegrinaggio Mons. Cunial vescovo di Vit- torio Venet; Verona va ad As- sisi con i malati.

Nel 1985 con le prime ele- zioni a norma del nuovo sta- tuto vengono rinnovati i con- sigli di Sott.ne e Sezione. Vie- ne riconfermato Grandesso, nuovo assistente regionale è Mons. Pietro Brazzale. Ci so- no incessanti attività in tutte le Sott.ni e si organizza il pri- mo pellegrinaggio a Fatima in treno con un giorno di sosta a Lourdes nell‟andata.

Muoiono gli ultimi vecchi, gli unitalsiani della prima ora Gino Bozzetto presidente onorario della Sezione; Mario Priante di Verona e Ottaviano Vignati storico capo barellieri, progettista e artefice col beato Claudio Granzotto della grotta di Lourdes a Chiampo copia perfetta della grotta di Lour- des degli anni 30; il dr. Fili- berto Laverda capo medici di Vicenza e il dr. Temistocle Cantarella.

Nel 1991 mons. Benazzato sostituisce don Brazzale co- me assistente regionale e il dr. Armando Donello sostitui- sce il dr. Giulio Meneghini co- me responsabile dei medici. Mario Crivellaro è il capo ba- rellieri, Andreina Rainis re- sponsabile delle sorelle. Nel 1993 i pellegrini trive- neti sono 14.000 a Lourdes, 1.800 a Loreto 600 a Fatima. Oltre a Verona anche Vicenza parte con 4 treni. Nel 1994 i

treni sono 21 a Lourdes 3 a Loreto 1 a Fatima. Don Fla- vio Franzoi sostituisce don Benazzato nel 1995 mentre viene prorogato l‟incarico del presidente Callisto su richie- sta dei presidenti di Sottose- zione. Egli viene a mancare nel 1998. L‟interim viene as- sunto dal dr. Nico Gobbi fino alle elezioni di fine 2000-ini- zio 2001 che vedono prima la nomina nel 1999 dell‟at- tuale assistente Mons. Vale- rio Valentini poi il rinnovo delle cariche delle Sott.ni e della Sezione. Dal febbraio 2001 al novembre 2003 è presi- dente di Sezione Pietro Cacciavillan che diventa anche consigliere nazionale. Dal gennaio 2004 è presidente Armando Donello-

È motivo di or- goglio pensare a questa Associazio- ne partita piccola e diventata gigan- te che porta ai Santuari annual- mente 15-16.000 pellegrini con qua- si 3.000 malati e contemporanea - mente attraverso originali e periodi- che iniziative svol- ge una intensa at- tività diocesana e parrocchiale per sensibilizzare il problema del do- lore e della soffe- renza con incontri di formazione , giornate di spiri- tualità, visite a do- micilio e negli ospedali in sinto- nia con Giovanni Paolo II° che affer- ma che se questa esperienza è vis- suta è per il cre- dente fonte di me- rito per la vita eterna e anche p r o v v i d e n z i a l e scuola di crescita e maturazione

personale.

“A Lourdes si è tutti amici, buoni amici. Se tu mi prendi per mano finir la mia paura se tu cammini con me non sarò più sola.”

Una pellegrina, 1908

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Adria-Rovigo

Il Polesine, su cui si esten- che da tutto il Veneto e da al- seguito i presidenti succeduti de il territorio della nostra tre regioni italiane. a don Rosina: don Antonio diocesi millenaria, non ha Non crea quindi meravi- Balduin, don Mario Bisaglia, mai nascosto il suo forte at- glia che i fedeli polesani ab- don Pietro Stevanin , don taccamento alla Madre di Dio. biano subito accolto con en- Paolo Milan, don Guido Bo-

Numerosi sono i segni la- tusiasmo le iniziative propo- rin, don Mario Bisaglia, per la sciati dal popolo cristiano a ste dall‟Unitalsi fin dal suo seconda volta, il dott. Gian- testimonianza di questa sua nascere. domenico Rigon e Franco convinta e radicata devozione Trovano spazio nei docu- Cervati e Giampaolo Targa alla Vergine Santissima: chie- menti d‟archivio, oltre a vari attuale presidente. se, altari, immagini, capitelli pellegrinaggi a Loreto, due Nel novembre del 1971 di ogni grandezza e forma grandi pellegrinaggi a Lour- viene costituita in diocesi una . des: quello regionale, dal 27 seconda sottosezione Unital-

Nella cattedrale di Adria agosto al 5 settembre 1924, si, quella di Adria. Si legge esiste un bassorilievo copto presieduto dal cardinale Pa- nel Bollettino diocesano di del secolo quinto, raffigurante triarca di Venezia con la pre- quell‟anno, alla p. 199: “Il la Vergine Maria con gli ar- senza dei vescovi dell‟intera provvedimento a favore della cangeli Michele e Gabriele, regione ecclesiastica, e quello nuova sottosezione riconosce detto tutt‟ora la “Madonna di nazionale, dal 18 al 24 luglio e premia il lavoro unitalsiano Efeso”, che è riconosciuto 1929, al quale partecipò an- che da anni veniva fattiva- uno dei più antichi documen- che il nostro vescovo Rizzi, mente e generosamente ti di devozione mariana esi- insieme ad un folto gruppo di compiuto nel Basso Polesine stenti nel Veneto. pellegrini diocesani con centro ad Adria”.

Il santuario della Madonna . L‟anima di tutto questo nera di Lendinara, detto del Già nel 1937 il Bollettino “lavoro unitalsiano” concreta- Pilastrello, è ancora oggi me- della diocesi annunciava l‟or- mente era suor Bernardetta ta ambita di continui pellegri- ganizzazione di un pellegri- Zanferrari, tanto è vero che la naggi provenienti non solo naggio, con 200 malati, della Presidenza nazionale, “in via dalle terre circostanti, ma an- Sezione Unitalsi Veneta a del tutto eccezionale”, rico-

Lourdes , per nobbe suor Bernardetta co- iscriversi al me “presidente onoraria” del- quale bisogna- la nuova sottosezione. va rivolgersi a Primo presidente ne fu il Mons. Alceste conte dr. Giuseppe Gradeni- Aleasi, presso go, mentre mons. Remigio la Curia vesco- Malin fu nominato vice-pre- vile di Rovigo. sidente e assistente. I presi-

T u t t a v i a , denti successivi furono il dr. solo a partire Luigi Biasin, Egidio Bononi e dall‟anno suc- Luciana Frigato e Vanna Finotti,

attuale presidente. cessivo trovia- mo regolar - Oggi le due sottosezioni mente costi - sorelle sono idealmente unite tuita a Rovigo dal servizio di un unico assi- la sottosezio- stente ecclesiastico diocesano ne Unitalsi (Mons. Valerio Valentini), nel- d i o c e s a n a , l‟auspicio di molti che si pos- con la presi - sa presto arrivare anche alla denza affidata ricostituzione di un‟unica sot- a don Marcel- tosezione diocesana, come è lo Rosina. stato fino al 1971.

N u m e r o s i sono stati in Mons. Valerio Valentini

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Aziendali

Dal 1977 circa 150 lavo- ra , dell ‟Assistente Padre una “carica ” che viene ratori di alcune fabbriche Angelo Tironi e dei soci “dall‟alto”. di Marghera hanno parte- fondatori Luigina Pollato , In questi anni il Patriar- cipato ai pellegrinaggi Lina Rampin, Mariuccia e ca card. Marco Cè ha vo- UNITALSI a Lourdes con i Serafino Falcon. luto condividere questa lavoratori di Milano; i tem- Il Patriarca Albino Card. esperienza con noi e ci ha pi erano ormai maturi per Luciani, sempre molto at- arricchiti con la sua pre - formare un treno di lavo- tento e disponibile al mon- senza in tre pellegrinaggi: ratori del Triveneto. do del lavoro, dà il suo in- nel 1982, nel 1988 in oc-

Saputo che la sezione coraggiamento e, il 5 mag- casione dell‟anno Mariano Triveneta Unitalsi ha sede gio 1978 , il primo treno e nel 1998 in preparazio- in Bassano, un gruppetto della Sottosezione Intera- ne al Giubileo dell ‟anno di animatori si incontra ziendale Triveneta di circa 2000. con il presidente cav. Cal- 600 pellegrini, da Lui be- Dopo venticinque anni listo Grandesso e il suo nedetto alla stazione di qualcuno dei fondatori Consiglio, per chiedere co- Mestre , prende la via di della Sottosezione è anda- me fare per poter andare a Lourdes. to “in pensione ” , ma un Lourdes senza dover ele- Ogni pellegrinaggio vis- bel gruppo di giovani lo mosinare da altre regioni. suto da quel lontano ‟78 è sta sostituendo egregia - Il Presidente gioca una stato un miracolo : sono mente con la stessa gene- carta: “Se riuscite a forma- state giornate di servizio rosità, spiritualità, disponi- re un treno di 600 - 6 5 0 all‟ammalato, di riflessio- bilità ed entusiasmo, tanto persone, vi costituisco sot- ne , di nuove amicizie , di da poter affermare che l‟U- tosezione”. preghiera comunitaria o nitalsi Aziendale è poggia-

Si tratta di trovare un personale e anche di si - ta su salde fondamenta , numero quadruplicato di lenzio. Sono servite a dare sulla Chiesa che è Cristo e pellegrini. La fiducia nella nuova Grazia per aiutare a sulla sua e nostra Madre, Vergine e in un gruppo di vivere il quotidiano con la Vergine Maria. anime buo- ne che li hanno pre - ceduti in cielo, li aiu- ta ad accet- tare . Il 7 s e t t e m b r e 1977 si co- stituisce il Consiglio di Sottosezio - ne Trivene- ta Intera - z i e n d a l e con sede a M a r g h e r a , presso i Cappellani del Lavoro, con la pre - sidenza del sig . Emilio Bonaventu-

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Belluno-Feltre

Fin dai primi del Nove- un nutrito gruppo di pellegri- l‟Unitalsi, promovendo pelle- cento il messaggio di Lour- ni diocesani. grinaggi a Lourdes e a Lore- des ha avuto una grande dif- to , mons . Candido Fent fusione nelle diocesi di Bel- Don Fausto Santafede (morto nel 1958), don Emilio luno e di Feltre grazie all‟o- (morto nel 1959), anche per Perotto (morto nel 1995) e, a pera del vescovo mons. Giu- la sua veste di Rettore del partire dalla fine degli anni seppe Foschiani (morto nel “Santuario di Nostra Signora ‟60, don Guido Caviola (de- 1913), il cui libro “Lourdes e di Lourdes” a Borgo Piave, ceduto nel 2001). le sue meraviglie” era stato fu per molti anni il referente distribuito in tutte le parroc- dell‟Unitalsi di Belluno e dei A Belluno, fin dai primi chie e veniva sistematica- pellegrinaggi a Lourdes e a anni ‟60, l‟Unitalsi ebbe un mente letto nei Fioretti del Loreto. Gli successe negli rapido sviluppo: fu regolar- mese di maggio. anni quaranta mons. Vitto- mente costituita la Sottose-

rio Coletti , insegnante di zione e fu aperta una sede Nel 1909 fu pubblicato “Il scienze e fisica nel Liceo del fissa; così nel 1971 l‟Unitalsi

Devoto. Nostra Signora di Seminario di Belluno. Don di Belluno e di Feltre chiese Lourdes”; il libretto, presto Vittorio, usando la sua abi- l‟assegnazione di un intero esaurito, fu ristampato nel tazione presso il Seminario treno, impegnandosi a copri- 1927 dalla Tipografia Som- come ufficio, promosse nu- re tutti i servizi. Da allora mavilla di Belluno per iniziati- merosi pellegrinaggi a Lour- ogni anno fu organizzato un va di don Fausto Santafede. des, riempiendo ogni anno treno diocesano autonomo

una o più carrozze del Tre- per Lourdes. Numerosi furono in quei no violetto dell‟Unitalsi Tri-

primi anni i pellegrini di Bel- veneta e creando un primo Nel 1986 le due Sottose- luno e di Feltre recatisi a nucleo di Sorelle di Assi - zioni di Belluno e di Feltre, Lourdes, grazie anche alla in- stenza. Alla morte di mons. in seguito alla ristrutturazio- tensa propaganda fatta dal Coletti (1962) l‟Unitalsi bel- ne delle diocesi italiane, fu- 1909 in poi sul giornale dio- lunese fu affidata a don Lo- cesano “L ‟Amico del renzo Dell‟Andrea. Popolo”. Nel 1911 lo stesso mons. Foschiani si recò a Nella diocesi di Feltre si in- Lourdes, accompagnato da teressarono attivamente del-

rono unificate, ma l‟attività continuò intensa come e più di prima.

Lo sviluppo e l‟attività del-

l‟Unitalsi di Belluno-Feltre furono possibili per il grande apporto dei volontari i quali hanno saputo offrire una proposta dello stile unitalsia- no di alta qualità, ma anche dalla “grande semina” che è stata fatta fin dai tempi del vescovo Foschiani, proprio cent‟anni fa, agli inizi dell‟U- nitalsi, e soprattutto dalla benevolenza e dalla benedi- zione con cui la Vergine Im- macolata, venerata nella no- stra terra in tanti bei Santua- ri e “Grotte di Lourdes” ha seguito, e segue, il lavoro umile e nascosto di sacerdo- ti, di medici, dei dirigenti, di

Don Fausto Santafede con tre confratelli sul treno per Lourdes sorelle e barellieri.

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Bolzano-Bozen

La nostra storia inizia ver- so la fine degli anni cinquanta per opera della sig.ra Emma Karpati che, conosciuta l‟Uni- talsi che operava nel Trivene- to e nel resto d‟Italia, deside- rò che questa esperienza fos- se resa possibile per la gente della provincia di Bolzano e Bressanone, cittadina in cui lei abitava.

Pionieri di questa crociata, insieme alla sig.ra Karpati, animati da zelo apostolico e passione per quello che face- vano, furono mamma e figlio Corato, Luigia Bergamo detta Gigiotta, Guerrina de Cian, Mario Michelon e Barbara e Giordano Zancanella.

Alcuni di loro hanno rag- giunto da tempo la Casa del Padre, mentre altri sono tut- tora accanto a noi testimoni e messaggeri di speranza e di gioia.

Nel maggio 1 9 6 2 ebbe luogo il primo pellegrinaggio ufficiale a Lourdes, sotto la guida di Padre Nino Bernardi e con la partecipazione di mons. Enrico Forer, Vescovo ausiliare di Bolzano.

Nel giugno del 1 9 6 3 la Sottosezione di Bolzano si trova in pellegrinaggio a Lourdes con gli amici di Tren- to; tutti i partecipanti sono te- stimoni di una guarigione prodigiosa, che sarà poi rico- nosciuta ufficialmente dalla Chiesa, avvenuta al sig. Vitto- rio Micheli di Trento, affetto da un tumore osseo.

Il Pellegrinaggio a Lourdes del 1967 verrà ricordato co- me primo pellegrinaggio dio- cesano della nostra provin- cia , caratterizzato dai tre gruppi linguistici presenti nel nostro territorio: italiano, te-

Nel 1968 la sig.ra Karpati, su consiglio di Padre Bernar- di, prende contatto con la Se- zione Unitalsi Veneta di Bas- sano e costituisce formal- mente la Sottosezione di Bol- zano che prenderà parte ai pellegrinaggi Regionali e Na- zionali organizzati dalla Se- zione presso i vari santuari di Lourdes, Loreto e Fatima. Merita di essere ricordato il commovente e singolare in- contro al Santuario della Ma- donna di Pietralba, nel luglio 1978, di tutti i soci dell‟allora Sottosezione con il Patriarca di Venezia Card. Albino Luca- ni che di lì a poche settimane sarebbe diventato Papa Gio- vanni Paolo I.

Verso la metà degli anni ottanta inizia la tradizione del Pellegrinaggio annuale di un giorno al Santua- rio della Madonna di Pietralba che, in occasione dell‟an- no giubilare 2000, registra una straordinaria par- tecipazione di gruppi provenienti da quasi tutte le Sottosezioni del Triveneto.

Per far conosce- re la nostra Asso- ciazione, per so- stenere le attività della Sottosezione e aiutare le perso- ne bisognose, da sempre si celebra- no le giornate del- l‟Unitalsi presso le varie parrocchie della diocesi, sia di lingua italiana che tedesca.

Nel corso di

ni di attività si sono succe- duti alla presidenza dell‟As- sociazione la sig.ra Emma Karpati, la nostra fondatrice, dotata di straordinaria capa- cità organizzativa e fede profonda; Padre Luca Cara- coi, sempre pronto a rag- giungere anche i luoghi più periferici dell‟Alto Adige per diffondere l ‟Unitalsi tanto nell‟ambiente italiano che tedesco e ladino; Berto Ga- ravelli, molto vicino anche alla Conferenza di S.Vincenzo; Saverio Lampis, uomo generoso e attento ad ogni bisogno di aiuto e l‟at- tuale entusiasta Presidente Ugo Cigana dal profondo animo unitalsiano condiviso anche dalla moglie, preziosa interprete per gli amici di madre lingua tedesca.

desco e ladino. questi quarant‟an- La fondatrice Emma Karpati

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Chioggia

Verso gli anni ‟ 6 0 Sua Eccellenza mons. Piacentini assieme ad alcuni parroc- chiani di Pellestrina e Chioggia parteciparono ad un pellegrinaggio a Lour - des . In quell ‟occasione vennero a conoscenza del- l‟Unitalsi e, attirati dal cari- sma di tanta gente volente- rosa che accompagnava ammalati in cerca di grazie dalla Vergine Santa, si mi- sero all‟opera anche nella diocesi di Chioggia.

Dapprima il Vescovo as- segnò la gestione di que- sta nuova associazione al mons. Bullo e in seguito a don Guerrino Cavallarin . Solo nel 1985 (il 15 di - cembre ) quest ‟ultimo fu eletto Presidente dell‟Uni-

talsi di Chioggia . Dopo molti anni di operato, don Guerrino lasciò il suo po- sto al cav. Girolamo Ravel- li di Pellestrina.

L‟11 febbraio 1987 a don Guerrino Cavallarin fu con- ferita la nomina di Cappel- lano Onorario della Grotta a Lourdes, qualifica ed inse- gne che portò con grande dignità e gioia fino al giorno della sua morte avvenuta il 19 giugno 1992, antivigilia della partenza del treno per Lourdes.

Nell ‟anno 2000 , dopo ben 12 anni di grande im- pegno, il cav. Ravelli lasciò la presidenza alla signora Rina Biliero che da 15 anni già prestava il suo servizio come sorella durante i pel-

legrinaggi a Lourdes. Da ricordare per l‟opero-

sità e generosità sono: - la signorina Passerella Armandina e suor Rosa- ria dell‟ospedale di Ca- varzere che, nel periodo retto da don Guerrino Cavallarin , diedero un grande contributo nel vi- cariato di Cavarzere; - la signora Cecilia Muzzo- lon che ancora oggi con- tinua la sua opera du - rante i pellegrinaggi; - la famiglia Busetto, con la figlia Tiziana, che da 38 anni consecutivi par- tecipa con grande gioia ai pellegrinaggi a Lour- des diffondendo la loro esperienza a molti com- paesani di Pellestrina.

Due zelanti animatori Unitalsiani: a Chioggia mons. Cavallarin, ad Adria mons. Malin

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Gorizia

Fin dagli anni ‟30 si ha re”, sostenuti con assiduità, legrini, per qualità e quantità notizia di alcuni pellegrini fecero allargare il numero e di personale, per le iniziative diocesani che si recavano a migliorare la preparazione dei svolte durante l‟anno ed ebbe Lourdes con il treno regiona- partecipanti, sorelle e barellie- finalmente una propria deco- le veneto; il centro promoto- ri, cosicché nel 1978 - dopo rosa sede. re era presso i Frati Cappuc- aver ospitato il Convegno an- Dalle elezioni del 1990 ri- cini di piazza San Francesco nuale del Personale triveneto- sultò presidente Aurelio Sco- a Gorizia. si riuscì ad effettuare il primo lobig, riconfermato nel 1995,

Nel settembre 1948 l‟allora Pellegrinaggio Diocesano au- con a fianco l‟Assistente don Principe Arcivescovo di Gori- tonomo a Lourdes. Fausto Furlanut. zia Mons. Carlo Margotti con- Una grave malattia strappò Oddone Zanier venne elet- ferì il formale incarico di oc- cuparsi dell‟UNITALSI dio- cesana al giovane sacer- dote don Angelo Persig, dotato di entusiasmo e notevoli capacità organiz- zative. Il suo primo impe- gno fu di recarsi a Loreto con il pellegrinaggio regio- nale veneto; lì conobbe Mons. Prosdocimi e tutti i dirigenti della Sezione Ve- neta. Nell‟anno successivo organizzò ed accompagnò un gruppo di pellegrini e malati della diocesi nel Pellegrinaggio Regionale Veneto a Lourdes, che al- lora partiva a notte fonda da Trieste.

Nel 1960 don Angelo passò il testimone a don

don Cesare nel gennaio 1981 to Presidente nelle elezioni del 2000, ma nel 2002 fu costretto a rassegnare le dimissioni in seguito alla grave malattia che lo ha colpito. Dopo un periodo di reggenza ben condotto dal vice-presidente Fabri- zio Tresca, le recenti vota- zioni del 16 marzo 2003 hanno eletto Presidente della Sottosezione Nevina Petarin, figlia dell‟indimen- ticabile “Pepi” Giuseppe Petarin che ha svolto per moltissimo tempo -dal dopoguerra fino agli anni ‟80- un preziosissimo ruo- lo di animatore dei pelle- grinaggi a Lourdes e testi- mone di carità a Gorizia.

A tutti i collaboratori, at- Ennio Tuni e quest‟ultimo nel 1970 a don Cesare Scolobig e don Gino Turri, assistente, con la nomina dell‟Arcivescovo mons. Pietro Cocolin.

Don Cesare impresse all‟U- NITALSI goriziana la sua forte personalità ed una svolta de- cisiva: sull‟esempio di altre Sottosezioni raccolse un gruppetto di amici - all‟inizio non più di una dozzina - nel- la sua parrocchia per il men- sile incontro di preghiera e spesso attorno alla tavola ap- parecchiata dalla “mamma Cesira”. Gli incontri di amici- zia in questo clima “famiglia-

Don Angelo Persig (secondo da sini- stra) nel 1949 a Lourdes con un grup-

po di pellegrini goriziani

a soli 44 anni, ma la Sottose- zione si ritrovò compatta do- po il grave lutto ed elesse Francesco Spanò, primo Pre- sidente laico, interpretando lo spirito e la lettera dello Statu- to appena approvato nel 1980. Assistente, nominato dall‟Arcivescovo in sostituzio- ne di don Turri, deceduto nel 1976, fu per nove anni don Enzo Fabrissin.

Durante il decennio 1981- 1990 la Sottosezione diventò “matura” per numero di pel-

tuali e del passato, va il ringraziamento ed il meri- to di aver costruito nella nostra piccola diocesi una

Sottosezione viva e vitale. Ol- tre ai già citati, vale la pena di nominare alcune persone particolarmente meritorie che ora formano la Sottosezione del Paradiso: don Giacomo Billiato, Camillo Falzari e le segretarie Luisa Vannini e Li- cia Corva, il Capo barelliere Luigi Ragna, Bruno Fabbro, e tanti altri della cui devozione alla Vergine di Lourdes e del- l‟impegno di carità nell‟UNI- TALSI il Signore saprà dare la giusta ricompensa.

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Padova

Valendoci della memoria di numero considerevole di am- des dal 16 al 22 agosto 1976. medici, sacerdoti e personale malati, volontari e pellegrini Brillante è stata l‟opera dei che tuttora operano valida- che partecipavano con il treno vari presidenti che si sono mente nella nostra Sottosezio- regionale veneto e con il Na- succeduti: l‟avv. Marcello Oli- ne e dell‟aiuto di alcuni nume- zionale ai pellegrinaggi a Lour- vi, il dott. Giancarlo Gazzola e ri del giornalino di Sottosezio- des e Loreto. il dott. Dario Odoni, grandi fi- ne “Speranza” sappiamo che In seguito la direzione è gure di medici e di cristiani nell‟immediato dopoguerra, passata al prof. Giulio Denes: convinti, innamorati della Ma- precisamente nel 1948, misurato nella parola, fermo donna ed entusiasti dell‟Uni- mons. Dalla Zuanna, parroco nel carattere, si è fatto pellegri- talsi. Supportati anche da vali- della chiesa di Santa Lucia nel no in tutti i vicariati della dio- centro della città, ha dato vita cesi contattando i parroci, le al primo nucleo dell‟Associa- associazioni, i cappellani degli zione: per vent‟anni ne è stato ospedali, fino ad organizzare il l‟animatore, raccogliendo un primo treno diocesano a Lour-

di assistenti e componenti dei Consigli, hanno potuto orga- nizzare non solo i pellegrinag- gi a Lourdes, Loreto e Fatima ma anche, come risulta, con- vegni di studio sull‟opera dei volontari in favore degli am- malati e dei disabili, pellegri- naggi a Roma in occasione degli Anni Santi del 1975 e 2000, nel 1979 a Pompei, sempre a Roma nel 1993 in occasione del 90° di fondazio- ne dell‟Unitalsi, e tanti altri nei vari Santuari del Veneto. È stata sempre curata la prepa- razione tecnico-pratica del personale addetto agli amma- lati con corsi tenuti da medici, senza trascurare la formazione spirituale ed etica delle sorelle e dei barellieri.

La vastità della diocesi di Padova ha sempre determi- nato la necessità di creare i gruppi parrocchiali. I primi nati furono ad Este, Tencaro- la, Battaglia Terme, Conselve, San Cosma, Piove di Sacco, Saonara, Monselice, Altopia- no di Asiago, cui seguirono altri ancora.

L‟Unitalsi diocesana riceve- va un valido aiuto dai Gruppi parrocchiali che non solo cu- ravano e diffondevano nelle parrocchie l‟opera dell‟Asso- ciazione, ma inoltre mantene- vano vivo il contatto con la

Foto storica del Pellegrinaggio del 1934 a Lourdes (particolare). Al cen- Sede di Padova organizzando tro si nota la presenza di San Leopoldo Mandic (con la barba) il quale giornate di studio e di pre-

trasse ispirazioni altissime per le confessioni e la sua vita spirituale ghiera, feste per gli ammalati,

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ottenendo in questo modo anche proseliti per i pellegri- naggi ed invogliando molti giovani ad entrare nella fami- glia unitalsiana.

Da allora la Sottosezione continua il suo cammino orga- nizzando un treno diocesano annuale, partecipando nume- rosa ai pellegrinaggi regionali Triveneti a Loreto e Fatima e al Nazionale, curando la pre- parazione del personale con numerosi incontri formativi e mensili di preghiera.

L‟attuale presidente della Sottosezione di Padova è il prof. Alberto Staffieri, mentre la sede è situata in via Vesco- vado n.29 all‟interno della Ca- sa Pio X.

Hanno collaborato: Bice Gazzola, Dario e

Giuliana Odoni, Anna Rossoni

Quale confessore del Pellegrinaggio Veneto Padre Leopoldo fu a Lourdes nel 1934.

Vi passò giorni di paradiso, confessando e pregando di continuo.

Raggiante in volto, i compagni del pellegrinaggio lo udivano spesso esclamare “Oggi abbiamo visto cose mirabili”.

Celebrò Messa alla Grotta delle Apparizioni ed ebbe, in quel momento, grazie straordinarie.

Nella sua umiltà egli annotò, su un‟immaginetta della Madonna: “La Madonna mi ha fatto capire che devo ri- cominciare da capo nella mia vita spirituale, perché tut- to quello che ho fatto finora è nullo”.

Al ritorno, in una stretta via di Padova, fu protagoni- sta di un inspiegabile avvenimento: il calesse sul quale viaggiavano Padre Leopoldo, il proprietario Augusto Formentin ed il bambino Angelo Bernardi (quest‟ultimo sul predellino), passò indenne fra il tram ed i portici di via Dante. Lo spazio fra il tram ed i portici era meno di un metro, mentre il calesse misurava esattamente m. 1,54 di larghezza. Il calesse “del miracolo” è custodito nel Museo del convento di Santa Croce.

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Pordenone

Nel 1 9 2 7 , in occasione sempre goduto della presen- di preghiera degli unitalsiani dell‟accademia di fine anno za e del magistero della cari- si realizza con un incontro scolastico , toccò a mons . tà dell‟Ordinario diocesano, il mensile a Pordenone e a Giordani inaugurare, all‟en- Vescovo, che ha condiviso Portogruaro e in altri appun- trata del parco del Seminario da fratello ogni momento del tamenti nel corso dell‟anno di Pordenone, una copia ben pellegrinaggio e ha presiedu- nel santuario della Madonna riuscita della Grotta di Lour- to le varie celebrazioni comu- del Monte a Marsure. des. Fu allora che nacque l‟i- nitarie. Il principale artefice e so- dea di portare a Lourdes al- Nel 1959 fu eretta ed stenitore dell‟Unitalsi nel Por- cuni malati della diocesi. inaugurata, nel giardino del denonese è stato l‟intramon-

Il primo viaggio con mala- centro studi in pieno centro tabile mons. Vittorio Mauro ti, sorelle, barellieri ed un sa- di Pordenone, una colonna nella sua veste di presidente cerdote (mons. Vittorio Mau- che sostiene una effigie della e di assistente per quasi qua- ro) avvenne nel 1952 e poi Madonna di Lourdes, in mar- rant‟anni fino al 1990. fino ai nostri giorni i pellegri- mo bianco, donata dall‟Uni- Si sono susseguiti poi co- naggi si me Assi- s o n o s t e n t i succeduti spirituali i n i n t e r - m o n s . r o t t a - Dino De m e n t e , C a r l o , prima in ora de - collabo - f u n t o , r a z i o n e m o n s . con le al- S e r g i o tre dioce- Deison e si del don Ber- Friuli-Ve- nardino n e z i a Del Col Giulia fi- che, con no al il loro in- 1979 e stancabi- dal 1980 le impe- con treni gno vici- autono - no ai mi in m a l a t i , partenza h a n n o da Por - Mons. Vittorio Mauro, animatore del pellegrinaggio indirizza- denone. to tanti

“Peregrinatio Mariae”: noi a Lourdes con i nostri malati e Lei Pellegrina per le nostre città a risvegliare e orientare menti e cuori verso suo Fi- glio Gesù; ebbe particolare importanza quello del 1958 in occasione del primo cen- tenario delle apparizioni del- la Madonna a Bernadette Soubirous alla Grotta di Mas- sabielle.

Ogni pellegrinaggio ha

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talsi alla città per ricordare ed affidare alla protezione della Madonna gli ammalati e gli studenti della città e della diocesi.

Nel 1968 e nel 1975 nella nostra diocesi furono cele- brati i convegni regionali del- le quattro sottosezioni di Trieste, Gorizia, Udine e Por- denone con la partecipazione di quattrocento convegnisti. L‟attività di preparazione e

giovani al servizio dei malati, tanto è vero che la nostra Sottosezione vanta sempre nei pellegrinaggi un numero molto elevato di personale giovane, che offre un esem- pio ed una testimonianza, fonte di edificazione per tutti.

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Trento

Nell‟incontro di Bergamo uscire dal sanatorio. Mons. Gottardi o l‟ausiliare del 1908 in cui si decise la Nel 1942 il Presidente è Rauzi presiedono sempre il fondazione di Sezioni Regio- Mons. Pio Baldi poi la guer- pellegrinaggio. Un gruppo nali e Sottosezioni diocesane ra interrompe l‟attività. Nel sempre più grosso partecipa erano presenti con Mons. Ra- 1948 la Sottosezione viene ogni anno al regionale a Lo- dini - Tedeschi e Mons. Pro- ricostituita con Presidente reto formando dal 1964 un sdocimi anche il Prevosto di Mons. Giuseppe Lona, vice treno in partenza da Trento Mezzocorona e Padre Wen- presidente il Cav. Giovanni che raccoglie Bressanone e der di Trento. Moar e segretario don Giu- Verona e diviene solo Trento

La Sottosezione Unitalsi di seppe Tranquillini . Nel nel 1966 e 1967. Trento venne fondata verso 1948 il principe Vescovo Nel Pellegrinaggio del la fine degli anni venti ed è Mons. Carlo De Ferrari pre- 1963 guarisce l‟alpino Vittorio ben funzionante nel 1936 siede il pellegrinaggio trive- Micheli affetto da osteosarco- con Mons. Giuseppe Lona neto a Loreto. ma del bacino e della testa Presidente e sede in via Torre Vanga, 1.

Il lavoro di propa- ganda , di convegni religiosi mariani, di assistenza e visita ai malati prima e dopo i pellegrinaggi, la cele- brazione della festa dell‟11 febbraio, co- me”festa sociale”, so- no impegni costanti segnalati nel Veneto Mariano da cronache puntuali. L‟appunta- mento per le celebra- zioni era la Chiesa di

Il fervore mariano della del femore: “appena immer- so nell‟acqua della pi- scina le fitte lancinanti scomparvero. Guar- dai la piccola statua della Vergine e un‟on- data di calore mi si sciolse dentro percor- rendo la gamba sini- stra fino al piede. Sta- vo guarendo. Più tar- di all‟Asile riuscii ad alzarmi dal letto e a muovere qualche passo con le stampel- le. Sentivo che non era il gesso a tenermi

S.Francesco Saverio e la Chiesetta di San- t‟Anna vicino alla Par- rocchiale di San Pietro.

Nel Veneto Mariano del 1937 troviamo la relazione della guarigione prodigiosa di Annita Libera di Avio di anni 24 guarigione avvenuta sul treno violetto poche ore dopo l‟inizio del viaggio di ri- torno il 5 settembre 1936. Partita come malata termi- nale (da sei anni era affetta da tubercolosi polmonare e peritonite plastica tubercola- re) scende dal treno da sola e viene portata in trionfo. El- la ringrazia la Sottosezione che offrendole gratuitamente il viaggio le ha permesso di

Assemblea di Sezione con l’allora Presidenza di Trento

diocesi porta al primo pelle- grinaggio a Lourdes con Ve- rona nel 1959; dal 1960 i pellegrini salgono a 750 e compiono entusiasmanti pel- legrinaggi presieduti da Mons. Oreste Rauzi Vescovo ausiliare, con la direzione spirituale di Mons. Bortola- meotti e la serena energia del nuovo presidente di Sottose- zione don Bonaventura Bas- setti; nel pellegrinaggio del 1962 i trentini sono in 1000, dall‟anno successivo sono in 1500 e vanno pellegrini a Lourdes con due treni fino al 1968. I Vescovi Mons. Forer,

in piedi ma era la gamba che era ritor- nata viva”. Solo il 20

febbraio 1964 gli tolsero il gesso. Alla radiografia il tu- more era scomparso e le os- sa si stavano rigenerando. Di- verrà uno dei miracoli ufficial- mente riconosciuti dal Bou- reau Medical di Lourdes. A seguito di modifica dello statuto dell‟Unitalsi nel feb- braio 1968 il dott. Olivo Ber- tolini di Trento diventa vice- presidente dell‟Unitalsi Trive- neto in rappresentanza del Trentino Alto Adige.

Qualche mese dopo la Sottosezione si stacca dall‟U- nitalsi Triveneta e fonda Ospitalità Tridentina.

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Treviso

I primi sintomi di vita uni- talsiana nella diocesi di Trevi- so li troviamo già al tempo del Vescovo mons. Longhin (1904-1936). Infatti nel 1908 Sua Eccellenza mons. Andrea Giacinto Longhin fu nomina- to, direttamente dal Sommo Pontefice San Pio X, suo de- legato a Lourdes in occasione della ricorrenza cinquanten- nale delle Apparizioni. Ad ac- compagnare il Vescovo ci fu un gruppo di pellegrini con qualche malato.

Nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale ci sono tracce di vita unital- siana in qualche lettera pa- storale dei Vescovi. È solo nel secondo dopoguerra che nasce la figura dell‟incarica- to diocesano per la pastora- le dal quale dipendevano tutti i settori della pastorale, compresi l‟Unitalsi, i pelle-

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grinaggi, i malati, … 1966: la Sottosezione ha

ufficio proprio con due laici che si interessano esclusiva- mente dei pellegrinaggi, se- condo i programmi della Se- zione Veneta. Nel 1977 si compì il primo treno diocesa- no autonomo. Complessiva- mente dal 1966 al 1972 han- no partecipato 1922 persone ai vari pellegrinaggi. L‟assi- stenza spirituale veniva svolta dal responsabile della pasto- rale diocesana. Vanno ricor- dati mons. Angelo Martini, mons . Sereno Venturin , mons. Giovanni Bordin.

Nell‟anno 1980, con il Ve- scovo mons. Antonio Mistro- rigo, la Sottosezione assume finalmente la figura organiz- zativa propria con la nomina di un Presidente e dell‟Assi- stente Spirituale.

Primo Presidente: don Egi-

Loreto 1946. Le barellate di allora

dio Danieli dal 21.02.1980 e riconfermato il 24.11.1985. Primo Assistente Spirituale: don Giovanni Tasinazzo dal 21.02.1980 e riconfermato il 24.11.1985. In data 16 luglio 1984 don Giovanni riceveva la nomina di Cappellano Onorario della Grotta con de- creto del Vescovo di Tarbes e Lourdes.

Per venire ai nostri giorni, il cambio di Presidente è avve- nuto il giorno 26.11.1995 nella persona di Dario Capel- lo e quello dell‟Assistente Spi- rituale il 20.10.1997 nella persona di mons. Pietro Van- gelista. Nel 2004 il presidente è il dr. Antonio Beccari.

La sottosezione di Treviso è ora organizzata con 2 0 gruppi interparrocchiali; men- silmente si riuniscono presso qualche famiglia (malati e so- ci) per la recita del Rosario e un momento di formazione.

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Trieste

Per iniziativa del Padre francescano Francesco Anto- nio Zarantonello nel 1925 fu fondata una Pia Unione e l‟anno seguente nella chiesa di Santa Maria Maggiore, in una grande nicchia, fu co- struita una grotta simile a quella di Lourdes e nel feb- braio con una cerimonia so- lenne fu intronizzata la statua dell‟Immacolata.

Il fervore per questa nuova devozione si diffuse in città ed il settimanale diocesano “Vita Nuova” cominciò a par- lare del - l‟UNITAL, che orga- nizzava i pellegri - naggi per Lourdes. Il primo m a r z o 1927 il periodico segnala - va che erano in allestimento sette treni spe- ciali e che il 5 settembre sa- rebbe partito il “treno bianco” del Veneto. Un buon gruppo di fedeli triestini ed istriani si iscrisse al pellegrinaggio; tra questi c‟erano due giovani sposi, Maria e Mariano Ivan- cich che, entusiasti per l‟espe- rienza fatta, una volta tornati a casa e con l‟aiuto di amici, si impegnarono perché anche gli ammalati di Trieste potes- sero partecipare ad un Pelle- grinaggio. Contattato mons. Prosdocimi della Sezione di Bassano, dopo una novena di preghiera, il giorno 11 feb- braio 1928 venne fondata la Sottosezione di Trieste. All‟i- nizio vi aderirono quaranta soci; furono nominati i diri-

genti: Padre Zarantonello as- sistente, il dott. Mariano Ivan- cich presidente, Domenico Falchi cassiere.

Con febbrile entusiasmo iniziò l‟attività per allestire il prossimo Pellegrinaggio che partì 28 agosto dopo la mez- zanotte; facevano parte della comitiva 52 persone, di cui 7 ammalati, 7 dame e 3 barel- lieri. L‟esperienza di Lourdes fu entusiasmante per tutti, tanto più perché al ritorno la giovane Anita Stegagni, am- malata di spondilite, ebbe un

notevole miglioramento. Nel corso degli anni segui- rono regolarmente i pellegri- naggi a Lourdes ed a Loreto; furono sospesi solamente nel periodo bellico. La sottosezio- ne triestina, che comprendeva anche amici dell‟Istria e di Fiume, inizialmente era accol- ta in uno dei treni della Sezio- ne del Veneto. Nel 1961 le quattro Sottosezioni del Friuli- Venezia Giulia furono in grado di organizzare un proprio “tre- no regionale”; aumentando i pellegrini, nel 1969 bastarono le sottosezioni di Trieste e di Gorizia per una treno interdio- cesano, finché nel 1977 furo- no sufficienti i pellegrini di Trieste per completare un tre- no diocesano.

Nel marzo del 1952 venne a Trieste, ancora sotto l‟Am- ministrazione Militare Alleata, il Presidente nazionale Enzo di Napoli Rampolla, che fu accolto dal Vescovo e dalle autorità cittadine e tenne una conferenza per far conoscere l‟attività dell‟Unitalsi in campo nazionale.

Durante i suoi 75 anni di attività l‟associazione fu gui- data dagli assistenti padre Francesco Antonio Zaranto- nello (1928-33), padre Egidio Barbuiani (1933-61), mons.

Giovanni Albanese ( 1961 - 75), don G i o r g i o Giurassi ( 1975 - 82), don N e r e o B e a r i ( 1982 - 85), don E t t o r e M a l n a t i

(1985-94), mons. Franco Ta- nasco (1995) coadiuvato dal 2000 da don Paolo Rakic.

Vorremmo poter ricordare tutti gli amici, sacerdoti, me- dici, sorelle e barellieri che con tanta abnegazione e ge- nerosità contribuirono alla vi- ta dell‟associazione: lo spazio non ce lo permette. Ci limite- remo a segnalare solamente i nomi dei Presidenti, nei primi tempi designati dal Vescovo e poi eletti dai soci: dott. Maria- no Ivancich (1928-64), rag. Alberto Volsi (1964-71), dott. Camillo Segata (1971-78), sig. Ermanno Del Ben (1978- 82 ) , prof . Maria Parovel ( 1982 - 9 5 ) , rag . Giovanni Marcucci al 1995 al 2005 e dal 2005 Michelangelo Cozzolino.

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Udine

La diocesi di Udine conob- be l‟U.N.I.T.A.L.S.I. alla fine degli anni quaranta grazie al- l‟impegno ed all‟entusiasmo di mons. Baldassi, mons. Re- dento Bello e del cav. Angelo Patui i quali raccolsero, nel 1949, ben 100 pellegrini che parteciparono al primo pelle- grinaggio a Lourdes con il tre- no violetto del Veneto che al- lora partiva da Trieste.

Era allora un viaggio che, visto con gli occhi di oggi, aveva un aspetto eroico: par- tenza da Trieste alle due e trenta del mattino, da Udine verso le quattro, per arrivare a Lourdes, dopo una o due soste in Francia, verso le di- ciassette del giorno dopo. E con che treni! Stipati sui sedili di legno delle carrozze di ter- za classe “mille porte”, traina- ti da sbuffanti locomotive a carbone nella famigerata trat- ta Ventimiglia-Marsiglia piena di gallerie; ma chi stava peg-

gio erano i malati sistemati nei vecchi “attrezzati”, residui della prima guerra mondiale, su tre livelli! A sorreggere i pellegrini, sani e malati, c‟era però una fede profonda ed il desiderio ardente di recarsi ai piedi di quella Statua nella Grotta di Massabielle, a bere di quell‟acqua, ad immergersi in quella pace.

Lo spirito altruistico, carita- tevole e perseverante di tante persone come padre Cesario, mons. Gino Paroni (primo presidente) ed in tempi più recenti l‟entusiasmo di don Renato Pegoraro e lo zelo di don Nino Zanello, che ricor- diamo con immutevole affet- to, ha fatto sì che l‟associazio- ne crescesse sempre di più nella vasta diocesi di Udine. La collaborazione di illustri medici è stata sempre prezio- sa: ricordiamo in particolare i dottori Lugatti, Focolari, Pera- toner, Marangoni, Grosso,

Corona e Soranel, senza far torto agli altri loro preziosi collaboratori.

Negli anni la sottosezione si è potuta consolidare anche grazie alla costante ed amo- revole dedizione di Andreina e Gerardo Maieron, fin dal 1964 instancabili organizza- tori dei pellegrinaggi a Lour- des, Loreto e Fatima, ma an- che delle giornate del mala- to, dei soggiorni estivi a Ra- veo, del pellegrinaggio dio- cesano a Castelmonte e dei vari incontri spirituali e di fra- ternità che si svolgono du- rante l‟anno.

Attualmente la sottosezio- ne è impreziosita da un nu- meroso e valido gruppo di giovani sorelle e barellieri, particolarmente seguiti dal- l‟assistente ecclesiastico don Paolo Brida, molto apprezzati come coro giovanile e banda musicale nell‟animare le cele- brazioni liturgiche.

Con p. Cesario alla tomba di p. Giacomo a Lourdes

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Venezia

Già dal 1898 una parroc- chiana della Parrocchia di San Savador in Venezia, di ritorno da Lourdes, donava alla sud- detta chiesa una statua del- l‟Immacolata, collocata sul- l‟altare dove è tutt‟ora venera- ta. Oltre a fornirci questo da- to, mons. Previtali, in un suo breve scritto del 1921, ha cu- ra di osservare che la devo- zione era cresciuta al punto che si contavano già duecen- to ex-voto. Il 18 settembre 1901 una targa votiva veniva collocata nella cappella italia- na della Basilica del Rosario a

Lourdes. Ne fa fede il testo ri- prodotto su un pannello che attualmente si trova alla base del primo pilastro a sinistra. Quasi certamente si tratta del primo pellegrinaggio compiu- to da un gruppo veneziano di San Salvador insieme al suo Parroco. Si può dire che la storia dell‟Unitalsi a Venezia, dove la devozione a Maria ri- sale alla fine dell‟„800, sia le- gata alla figura di mons. Giu- seppe Scarpa, arcidiacono della Basilica di San Marco, che per tre decenni l‟ha gui- data, sostenuta e resa sem-

pre più incisivamente operati- va, secondo gli scopi sociali e cristiani che si prefigge. Mons. Scarpa, nel suo uffi- cio a fianco del palazzo della Curia Patriarcale in Corte della Canonica, ha avuto a che fare con centinaia e centinaia di persone, sia della diocesi di Venezia che di altre località per l‟organizzazione e promo- zione di viaggi a Lourdes ed ai Santuari italiani, specialmente a Loreto. Il nostro barelliere anziano Titta Bianchini, che ringrazio per i cenni storici qui riportati, si ricorda che, una

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volta chiuse le iscrizioni, egli si quale delegato pontificio, per sorelle infaticabili, confezio- premurava di far recapitare al- l‟inaugurazione della grande nava le divise con impegno la Questura le necessarie do- Basilica sotterranea, intitolata settimanale durato circa un cumentazioni per il passapor- a San Pio X. ventennio. Divise che le no- to collettivo, allora richiesto L‟Unitalsi, ritiratosi mons. stre sorelle anziane portano dalle autorità di frontiera. Un servizio che Titta svolgeva molto volentieri gratificato con …. le caramelle di mons. Scarpa, in- signe prelato ve- neziano (amico e collega negli studi, tra l‟altro, dell‟allo- ra Giovanni Batti- sta Montini , poi Paolo VI ). Il suo ufficio pellegrinag- gi era un fiorire continuo di attività e di programmi, di incontri e di riunio- ni spirituali , per comprendere pro- fondamente l ‟a - more per la Ma- donna alla quale, era solito sottoli- neare, dobbiamo riservare gratitudi- ne per la protezio- ne continua che ci assicura.

Mons. Scarpa, in questo suo la- voro, era sostenu- to da tutti i Patriar- chi succeduti nel

Scarpa, passò a mons. Ante- ancora con grato ricordo. nore Carli e si avviò, con il Ritiratosi mons. Antenore

Carli nel 1988, la Sottosezione fu retta dal signor Renzo Padoan, e dal 1995 dal Pre- sidente Renzo Lazzarini, con a fianco gli Assi - stenti ecclesiastici don Giorgio Ba- gagiolo e l‟attuale don Giuseppe Costantini i quali, con amore e fe- deltà mai scema- ta per l‟Associa- zione pari ai pre- decessori, hanno portato, e porta- no tutt‟ora, la lo- ro sensibilità ver- so gli amici in dif- ficoltà unita alla preghiera ed an- che allo svago. È da poco, infatti, che l‟Unitalsi ve- neziana si è inse- rita pure nei rioni delle feste di Car- nevale e del Re- dentore, antiche

tempo che lo han- Non dimenticherò mai più la “ Festa del Redentore” e tipiche a Vene- no avuto con loro zia , che hanno durante il ministero pastorale passare degli anni, ad una portato sollievo e speranza a Venezia. In particolare il Card. Angelo Giuseppe Ron- calli, poi Papa Giovanni XXIII, che non mancava mai, con la sua bonarietà, di ringraziare il monsignore per quanto dava per l‟Unitalsi e che lo invitò a recarsi con lui a Lourdes nel 1958 quando fu delegato dal Papa Pio XII a rappresentarlo,

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conduzione e gestione sem- pre più aggiornata e all‟altez- za delle nuove esigenze dei pellegrini e dei malati. Da se- gnalare l‟istituzione del labo- ratorio divise per le sorelle di tutto il Veneto, nel 1972, sot- to la guida della responsabile sorelle di allora, signora Jo- landa Trevisan che, con altre

serena ai sofferenti, che vi hanno partecipato sempre in gran numero, anche da regio- ni lontane. E tutto ciò, come diceva il mitico mons. Scar- pa, “per far piacere e non di- menticare la Madonna che ci protegge”.

Renzo Lazzarini

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Verona

Già negli anni Trenta l‟U- NITALSI era conosciuta nella nostra città, ma tutto faceva ancora riferimento a Bassano dove aveva sede la Sezione Triveneta, che organizzava un treno per il trasporto a Lourdes di ammalati e pelle- grini provenienti da tutte le Diocesi di Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia.

Alla ripresa dopo la Secon- da Guerra Mondiale l‟affluen- za di pellegrini si dimostrò ta- le che dopo qualche anno venne costituita ufficialmen- te, e quindi con una struttura statutaria, una sottosezione dell‟UNITALSI anche a Vero- na, il cui primo presidente fu il cav. Ottorino Barlottini. Il primo cenno si trova sulla pubblicazione mensile “Il Ve-

neto Mariano”, foglio dell‟U- NITALSI Triveneta nel luglio 1952. Accanto a Barlottini spicca il nome dell‟ing. Patri- zio Tiberghien (vice-presi- dente).

Patrizio Tiberghien, titolare dell‟omonimo lanificio alle porte della città, si stabilì a Verona dall‟originaria Lille al- la fine degli anni Quaranta. Profondamente devoto alla Madonna, egli decise di im- piegare il suo fervore maria- no anche in quella che lui ri- conobbe subito come la sua nuova città e divenne in bre- ve uno dei pilastri della no- stra Sottosezione. Nel 1957, all‟avvicinarsi del centenario delle apparizioni della Vergi- ne a Bernadetta (1958), pro- pose a Mons. Giovanni Urba-

ni, allora Vescovo di Verona, la sua idea di un pellegrinag- gio diocesano. Il riscontro da parte del Vescovo fu entusia- sta ed immediato: inviò a tut- ti i parroci della Diocesi una lettera in cui si chiedeva la presenza di almeno un am- malato da ogni parrocchia. E così l‟anno seguente fu- rono organizzati ben due pel- legrinaggi diocesani intera- mente veronesi a Lourdes: uno con tre vagoni attrezzati per personale e ammalati (circa 300) che si svolse dal 29 aprile al 6 maggio, un al- tro per soli pellegrini dal 12 al 17 agosto.

Il primo nucleo effettiva- mente operativo della nostra UNITALSI era costituito dal- l‟ing. Tiberghien, da Tilde

Lourdes 1967. A sinistra i due fratelli Patrizio e Marco TIBERGHIEN

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Tosi, segretaria, e da don don Antonio Rensi, don Ber- presenza dei Gruppi parroc- Antonio Rensi, rettore di S. nardo Antonini, don Elvio Bo- chiali e interparrocchiali che, Maria Antica, presso la cui netti (30 anni di servizio) e inizialmente non previsti canonica si stabilì la sede l‟attuale don Roberto Vesenti- dallo Statuto dell‟Associazio- della segreteria, ni. Fino al 1980 il Vescovo ne, sono stati però voluti e

Ad essi si affiancarono altri nominava anche il presiden- curati con tenacia negli ulti- volontari, alcuni dei quali era- te: Patrizio Tiberghien, dal mi quarant‟anni. È attraver- no già stati legati alla Sezione 1958 al 1970, e Giuseppe so questi gruppi, infatti, che di Bassano dagli anni Trenta, Delaini dal 1970 al 1996. Il l‟UNITALSI è davvero opera- altri perché conoscitori di primo presidente eletto dopo tiva e concreta, partecipe al- Lourdes, quali il prof. Giovan- la stesura del nuovo statuto la vita dei malati della pro- ni Scarlini (primario ortopedi- dell‟Associazione, nel 1985, è pria zona e in grado di assi- co dell ‟ospedale di Borgo stato Giuseppe Delaini, già in sterli e sostenerli nel miglio- Trento), la dott.ssa Shara Do- carica dal 1970, rimasto fino re dei modi, polo di unione nati, sua allieva, l‟ing. France- al 1995; quindi Guido Fiorini, tra i vari volontari, capace di sco Arduini di Villafranca, Ma- dal 1995 al 2000, fino al 2005 creare quello spirito di fami- rio Radivo, Beppina Bencioli- è presidente Stefano Benini glia che dovrebbe caratteriz- ni, nonché il conte Giuseppe e dal 2005 Grazia Quartaroli. zarla e che era uno degli Pellegrini, il prof. Cherubino obiettivi del fondatore della Trabucchi, l‟avv. Giuseppe nostra Sottosezione. Ederle, Marco Tiberghien, fra- I GRUPPI: LA MARCIA IN Il primo gruppo nacque a tello di Patrizio, Amalia San- PIÚ DELL’UNITALSI DI San Michele, sicuramente cassani, i fratelli Marco e Alvi- VERONA non per caso, visto che pro- se Cicogna, Maria Mantova- prio in questa parrocchia mi- nelli, Carla Fraccaroli, Carla Una caratteristica dell‟U- Paronzini, Carlo Groppo con NITALSI di Verona, grazie al- la moglie Rosa. la quale la nostra Sottose-

Citiamo gli Assistenti Dio- zione ha fatto molti passi in cesani che si sono succeduti: avanti rispetto ad altre, è la

litava Patrizio Tiberghien. Un po‟alla volta sorsero poi an- che gli altri gruppi e l‟iniziati- va si rivelò essere subito molto proficua.

Oggi sono 136 le parroc- chie della diocesi di Verona ad avere un capogruppo dell‟UNITALSI, mentre 86 gruppi parrocchiali e di zona si incontrano regolarmente o in occasioni speciali per un cammino di preghiera, di ca- techesi, di spiritualità. È pro- prio l ‟esistenza di questi gruppi che rende più facile ed efficace l‟incontro e l‟ag- gregazione.

Diversi sono i momenti di incontro e le attività dei vari gruppi: ci sono gli incontri di preghiera e formazione per il personale, a cadenza mensi- le , le giornate del malato nelle diverse parrocchie o zone e i pellegrinaggi di zo- na ai santuari mariani della

Lourdes 1954. Un gruppo di medici di Verona nostra provincia.

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Vicenza

Nel 1911 fra i 500 veneti già dal 1925 con il primo Regolarmente per l‟11 feb- pellegrini al Nazionale Italiano gruppo che è Arzignano. braio c‟è un triduo di prepara- a Lourdes molti furono i vi- Padre Riccardo Tromben zione e un annuale convegno centini. Ci furono molte guari- ne fu il primo Assistente ec- con all‟ordine del giorno il pel- gioni e il dott.Selmo medico clesiastico, la vide nascere e legrinaggio a Loreto e a Lour- di Cavazzale fu testimone del- diede appoggio e ospitalità des dell‟anno in corso. La la prima, avvenuta durante la nei locali dei suoi confratelli propaganda fatta sopratutto Messa di mezzanotte (Maria all‟oratorio dei Filippini fino da Giovanni Tagliolato parte Di Salvo di Scandicci-Firenze). agli anni „50. Egli fece il primo dai paesi grossi e arriva ai pic- La contessa Bianca Zileri Dal pellegrinaggio già nel 1909 coli (nel 1937 interessa Re- Verme fu testimone della più con il maestro Isidoro Sordina coaro, San Quirico, Cavazza- straordinaria, quella di Suor e fu Assistente fino al 1947. le, Poiana, Noventa, Malo, Angelica Morisi che ebbe riso- Primi collaboratori, figure Sossano, Belvedere di Tezze, nanza nazionale e di cui si in- illustri e fondamentali furono Altavilla). Sono conferenze su teressò anche papa Pio X. la Marchesa Antonia Roi - Lourdes e su Loreto con Bianca Zileri teneva il lenzuolo Lonigo vice presidente fino al proiezione di diapositive o fil- con il quale fu calata nell‟ac- 1945 e responsabile delle mati, incontri sul miracolo. qua della piscina la Suora che Sorelle della Sezione e di Vi- Spesso vi partecipano perso- guarì all‟istante da una spon- cenza fino alla fine degli anni ne guarite durante i pellegri- dilite tubercolare che l‟aveva „70, il dott. Francesco Catta- naggi che danno testimonian- paralizzata. neo capo medico della Sezio- za della guarigione come Sil-

Al ritorno nel 1912 Mons. ne e di Vicenza dal 1929 al vio Pojer di Schio guarito a Prosdocimi e Bianca Zileri 1960, l‟ingegnere Ottaviano Loreto nel 1937. fondano la Sottosezione di Vi- Vignati vice presidente di Se- Nel 1938 i vicentini a Lo- cenza. L‟attività della Sottose- zione fino agli anni „50 e ca- reto sono 160. Dallo stesso zione per anni coincide con po Barellieri fino agli anni „80 anno iniziano incontri con quella della Sezione. Diventa per la Sezione e fino al 1951 pellegrini e malati reduci dai autonoma e sviluppa un‟atti- per Vicenza, Giovanni Taglio- pellegrinaggi in occasione vità frenetica dopo la prima lato segretario della Sottose- guerra mondiale alla ripresa zione già corrispondente del dei pellegrinaggi nel 1921. Si Comitato pro Palestina e diffonde capillarmente sul ter- Lourdes e Amministratore ritorio da prima con singoli e del Veneto Mariano.

della Festa della Madonna di Loreto del 10 dicembre pres- so l ‟oratorio dei Filippini mentre per Pasqua vengono tenute cerimonie per malati negli Ospedali.

La lotteria è il mezzo mi- gliore per il finanziamento dell‟opera e per l‟aiuto ai ma- lati poveri. La Sezione mette in palio tre viaggi a Lourdes e tre a Loreto; dal 1939 la Sot- tosezione ne aggiunge un quarto da estrarsi tra chi ha venduto almeno 50 biglietti. Diventato impossibile Lour- des si punta su Loreto, diven- tato difficile anche questo per la guerra, nel 1940 Cleto Dai- nese rilevando il grande con- forto morale che ricavano i nostri malati pellegrinando a Lourdes e a Loreto si chiese

Il lavoro nel furgone-cucina se non era possibile fare qual-

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cosa anche a Monte Berico e inventa le “Giornate”. La pri- ma è il 24 maggio del 1940; arrivano 389 malati da Vicen- za ma anche da Padova , Trento, Vittorio Veneto e Ve- rona. Dopo la celebrazione in Basilica Mons.Prosdocimi be- nedice i malati sul piazzale poi cioccolata al Pellegrino; il 29 settembre 1940 la Sotto- sezione organizza un treno speciale di 10 carrozze con 330 vicentini.

L‟11 febbraio 1941 sono 150 i soci che partecipano al- l‟incontro nella sala del Vero- nese, partecipano compatti i gruppi di Castelnovo, Caldo- gno, Novoledo, Santa Maria di Camisano. La giornata di Monte Berico va già stretta e

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se ne progettano due una per adulti ed una per bambini; nel 1942 l‟Unitalsi vicentina promuove una sottoscrizione per collocare altoparlanti den- tro e fuori la Basilica di Monte Berico. Detto a febbraio è già fatto ad aprile. Arrivano 600 malati e 400 pellegrini vanno alla Grotta di Chiampo il 5 agosto. Il 10 dicembre si tie- ne la Giornata Lauretana a Santa Maria di Camisano. Guarigioni inspiegabili avven- gono anche durante le gior- nate di Monte Berico.

Nel 1936 è fondato il Gruppo di Valdagno , nel 1938 quello di Bassano nel 1942 quello di Thiene nel 1952 quelli di Malo e di Schio. I soci vicentini dell‟Uni-

talsi nel 1941 sono 1198 e rappresentano i 4 quinti dei soci della Sezione.

Nel 1942 si inizia a pubbli- cizzare con conferenze anche Fatima.

Alle Giornate del 30 e 31 maggio 1942 tra sani e malati si raggiungono le duemila persone.

Nel 1944 è tutto sospeso ma il passa-parola porta al pellegrinaggio spirituale a Monte Berico per il 24 mag- gio 1944. Viene nel frattempo inaugurato l‟organo Mascioni offerto alla Basilica con la Sottoscrizione dell‟Unitalsi. Alla ripresa dopo la guerra troviamo nel Consiglio del 1945 la Contessa Zileri presi- dente, Ottaviano Vignati vice

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presidente, Tagliolato segre- tario e come Consiglieri il Priore di Monte Berico, i me- dici Cattaneo e Perini, per le sorelle le contessine Franco e Valmarana, per i barellieri Mario Dalla Vecchia e Gio- vanni Rossi. Con entusiasmo inizia la ripresa dopo la guer- ra con 4 domeniche di lezio- ne pratica per i barellieri tenu- te dal dott. Emilio Perini e dal nuovo capo dei barellieri Tommaso Di Valmarana. Nel 1946 a Loreto i vicentini sono 300 con 100 malati su un to- tale Triveneto di 750 pellegri- ni, la sede ha una segretaria e nel 1953 i soci sono 1570 su 2500 soci del triveneto. Il se- condo Assistente Spirituale è p.Isacco Meggiolaro che è contemporaneamente consi- gliere della Sezione.

Il 50° dell‟Unitalsi viene ce- lebrato a Vicenza il 16 aprile 1953 nel salone del palazzo Vescovile presente il segreta- rio Nazionale don Enzo Di Napoli-Rampolla. Il vice presi- dente Tommaso di Valmara- na presenta il film “ il treno del dolore e della speranza”. All‟inizio del 1955 Tommaso di Valmarana diventa presi- dente e don Mario Milan par- roco di Aracieli è vice direttore spirituale dei treni. Nel 1954 il contributo vicentino ai pelle- grinaggi triveneti a Lourdes è di 550 unità. Nel 1958 il Vio- letto E parte da Vicenza, ma il primo treno tutto vicentino parte il 16 giugno 1963 con 800 persone di cui 200 malati all ‟Asile presieduto da Mons.Zinato, Vescovo di Vi- cenza e animato dal nuovo Assitente di Sottosezione Mons. Luciano Biagi che si mostrerà instancabile per ol- tre 40 anni. Continuano sem-

pre le due giornate di Monte Berico con un numero di par- tecipanti oscillante tra i 1200 e i 1500. Nel 1972 Vicenza conta 28 gruppi e a loro Tom- maso di Valmarana dedica la medaglia di Benemerenza che ha ricevuto. Dal 1973 Vicenza parte con due treni, dal 1980 con tre, dal 1990 con quattro. Dal 1970 iniziano i ritiri del personale prima della parten- za per Lourdes a Villa S:Carlo. Dal 1975 le Giornate di Monte Berico diventano due e mezza con un‟attenzione par- ticolare per religiose e Sacer- doti, anziani e malati.

Dal 1973 il presidente di Vicenza è Luciano Bocchese e il dott. Filiberto Laverda ha sostituito il dott. Perini come responsabile medico.

Tra il 1975 e il 1980 ven- gono a mancare Giuseppina di Valmarana per 20 anni se- gretaria di Sottosezione, Mel- chiorre Bonollo capo barellie- ri, GiovanBattista Corrà capo- stazione di Vicenza, uno dei primi unitalsiani, Giannina Sperotto infaticabile capo at-

trezzato e la marchesa Anto- nia Roi all‟Unitalsi per 60 anni “non teneva le distanze né si dava arie, riservava per se gli uffici umili e bassi.

Non si possono infine di- menticare gli infaticabili Am- neris Malfatti e Antonio Trevi- san e i presidenti Silvia Lucet- to Cavalieri, Livio Bernes (pri- ma Capo barellieri), Gino Ri- gon, Nereo Gianello e Giuseppino Scanferla presi dente attuale e Don Aldo De Toni successore di Don Lu- ciano Biagi.

Ora i gruppi sono 38, l‟at- tività è enorme con assisten- za e visite ai malati in Case di Riposo, in Ospedale, nelle abitazioni, con i soggiorni montani e marini iniziati nel 1993 e con nuove mete di pellegrinaggio a Santuari lo- cali ma anche a San Giovan- ni Rotondo, Assisi, Czesto- chowa, Fatima.

C‟è un gruppo giovani mol- to attivo e da 16 anni un bi- mestrale, l‟Ascolto, che tiene i collegamenti ed è diventato uno dei migliori bollettini di Sottosezioi

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Vittorio Veneto

Nella diocesi di Vittorio Ve- to. Questi due viaggi per at- della giornata dedicata ai ma- neto l‟Unitalsi ha mosso i suoi tingere alla sorgente della lati durante la quale viene primi passi verso gli anni tren- speranza e della fede si inse- conferito il sacramento del- ta, quando don Francesco riscono nel cammino che vie- l‟unzione agli infermi. L‟11 Sartor, allora giovane Vicario ne percorso in diocesi. febbraio, anniversario della Cooperatore a Serravalle, si Durante l‟anno pastorale prima apparizione della Ma- attivò per far sì che questa vengono infatti organizzati donna a Bernardetta, la so- realtà potesse trovare terreno degli incontri sul tema propo- lenne celebrazione eucaristica fertile all‟interno delle diverse sto a livello nazionale grazie si tiene in Cattedrale a Cene- comunità cristiane. Il suo im- all‟impegno dell‟Assistente e da, in quanto sede episcopa- pegno si estese anche oltre i dei suoi collaboratori. Tre sa- le. Tutte queste ricorrenze so- confini della Chiesa di San Ti- cerdoti si occupano delle ini- no particolarmente sentite dal ziano in quanto divenne assi- ziative formative rivolte in vescovo mons. Alfredo Ma- stente spirituale della Sezione modo particolare ai volontari. garotto, il quale presiede tutte Veneta e fu il predecessore di A queste si aggiungono i mo- le celebrazioni. Dal momento padre Nino Bernardi. menti di preghiera e di festa, della sua nomina a pastore

Molta è stata la strada dedicati agli ammalati e al della Chiesa vittoriese ha inol- percorsa dall‟Associazione personale. tre preso parte tutti gli anni al dal momento della sua fon- I due Santuari mariani del pellegrinaggio a Lourdes per dazione nel Vittoriese fino ad territorio diventano essi stessi affidare a Maria l‟intera dioce- oggi e molteplici le iniziative tappa di altrettanti pellegri- si. Basti pensare che, all‟indo- che hanno coinvolto in pri- naggi. A settembre l‟appunta- mani del suo ingresso a Vitto- mo luogo gli ammalati, ma mento è al Santuario della rio Veneto avvenuto il 29 giu- anche i volontari e gli amici Madonna dei Miracoli di Mot- gno 1997, mons. Magarotto dell‟Unitalsi. ta di Livenza per la giornata è salito sull‟aereo per rag-

Attualmente sono circa diocesana del malato. Festa giungere i pellegrini unitalsia- duecento gli aderenti alla Sot- questa che diventa occasione ni a Lourdes, e lo scorso an- tosezione di Vittorio Veneto. per rivivere i momenti tra- Molti di più sono coloro che scorsi a Lourdes. L‟abbazia di ne condividono lo spirito at- Santa Maria di Follina acco- traverso l‟esperienza del pel- glie invece i Vittoriesi a giu- legrinaggio a Lourdes e Lore- gno, sempre in occasione

no ha accompagnato anche il pellegrinaggio a Loreto. Per consentire che tutte le iniziative possano giungere a buon fine è prezioso il lavoro dei volontari, i quali, nelle di- verse località del territorio, si danno da fare per sensibiliz- zare le comunità cristiane e per far conoscere l‟Unitalsi.

Gerda De Nardi

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Loreto 1968. Pellegrinaggio guidato dall’allora Vescovo Albino Luciani

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