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Aprile-Giugno 2014 Poste Italiane SpA ? Spedizione in Abbonamento Postale ? D.L. 353/2003 (conv. 27/02/2004 n¡46) art. 1 comma 2, DCB Milano. La Bibbia: Miracolo dei miracoli - Una benedizione per il genere umano Gesù di Nazareth fallì come Messia? - Medio Oriente ancora esplosivo: Ecco il perché

La Buona Notizia: Aprile-Giugno 2014

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-- IlLIBRO che ha cambiato il mondo. -- BIBBIA: Miracolo dei miracoli! -- Leggi il Libro! -- Gesù fallìcomeMessia? -- Medio Oreiente esplosivo: Ecco il perché. -- http://www.ucg.org/italiano/ -- LaBuonaNotizia.org

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Aprile-Giugno 2014Poste Italiane SpA ? Spedizione in Abbonamento Postale ? D.L. 353/2003 (conv. 27/02/2004 n¡46) art. 1 comma 2, DCB Milano.

La Bibbia: Miracolo dei miracoli - Una benedizione per il genere umanoGesù di Nazareth fallì come Messia? - Medio Oriente ancora esplosivo: Ecco il perché

Il LIBRO cheha cambiato il mondo.La Bibbia è il Libro dei libri., il piùstampato e pubblicato al mondo.Che cosa lo rende speciale?...........3

BIBBIA:Miracolo dei miracoli!Questo libro è stato tradotto inmolte più lingue e distribuitoin molti più luoghi di qualun-que altro. Tutto questo harichiesto una serie di veri epropri miracoli.................................8

Leggi il Libro!La Bibbia è oggi il libro piùdiffuso ma anche il meno lettodal mondo cristiano. E tu?Lo stai leggendo...........................12

Gesùfallì come Messia?Gesù era solo un uomo che siarrogò il ruolo di «Figlio di Dio»oppure adempì veramente leprofezie messianichelibera.......14

Medio Oreiente esplosivo:Ecco il perché.Riceviamo notizie di conflitti davari paesi del Medio Oriente e diminacce terroristiche.Che cosa significano?La profezia biblica lo rivela?.......18

2 La Buona Notizia

Anno XIX N. 2 Aprile-Giugno 2014Rivista triimestrale di evangelizzazione cristiana.

Diritti riservati © Vietata la riproduzione anche parziale.

Direttore responsabile:Carmelo Anastasi.

A questo numero hanno collaborato:Carmelo Anastasi, Scott Ashley,

Don Hooser, Noel Hornor, Gary Petty, John R. Schroeder.Consiglio di Amministrazione:

Direzione pastorale: Carmelo Anastasi.Consiglieri pastorali:Angelo Di Vita

Consiglieri laici: Vincenzo Alfieri, Sal Anastasi.Redattore estero:Scott Ashley.

Arte grafica:Delia Anastasi, Shaun Venish.Stampa:

Lazzati Industria Grafica Srl - Casorate Sempione (VA).Sede legale, amministrativa e redazionale:

Via Comonte 14/G - 24068 Seriate (Bergamo), Italy.Autorizzazione:

Reg. n° 37 del 30 Settembre 1995 - Tribunale di Bergamo (I).Editrice:

Chiesa di Dio Unita

La Buona Notiziaè pubblicata dalla Chiesa di Dio Unita, un ente italiano registrato eresidente in Italia, senza scopi di lucro, con identità cristiana e amministrazionenazionale autonoma. Alcuni pastori della Chiesa di Dio Unitaoperano in associa-zione con la UCGIA (United Church of God, an International Association), un enteregistrato e residente negli USA, Box 541027, Cincinnati, OH 45254-1027.Amministratori negli Stati Uniti sono i seguenti pastori: Carmelo Anastasi, Scott Ashley, Bill Bradford, Roc Corbett, Aaron Dean, John Elliott,Mark Mickelson, Rainer Salomaa, Mario Seiglie, Rex Sexton, Don Ward, Robin Web-ber (chairman) e Victor Kubik, (presidente).

Perché Gratis:Questa rivista non è in vendita, secondo l’istruzione di Gesù Cristo, ilquale ha detto: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date»(Matteo 10:8). Il suo scopo è di predicare a tutte le nazioni il prossimoavvento del Regno di Dio sulla Terra, nonché diffondere i valori e la cul-tura del Cristianesimo originale.Per l’abbonamento gratuito o informazioni:Tel.: 035.4523573 - Fax: 035.0662142 - Cell. 338.4097919E-mail: [email protected] scrivere a: La Buona Notizia, C.P. 187 - 24121 Bergamo.Nota:Rinnovare l’abbonamento gratuito entro il 31 dicembre.Riservatezza:I vostri dati sono custoditi nella massima riservatezza.Potete richiederla la cancellazione in qualdsiasi momento.Consulenza:I nostri pastori ordinati e i loro assistenti autorizzati offrono gratuita-mente la loro consulenza spirituale a tutti coloro che ne fanno richiesta alivello individuale o collettivo. Potete richiedere e ricevere un’assistenzagratuita per telefono, via email, mediante epistola o Skype. Su vostrarichiesta potete anche ricevere gratuitamente un colloquio personalecon uno dei nostri pastori al vostro domicilio o nella vostra città, oppurepresso una delle nostre sale di convegno.Come è stato possibile gratuitamente:Questa pubblicazione è resa possibile grazie al sostegno volontariodi quei nostri affezionati lettori e lettrici, e dalle decime e donazionivolontarie dei membri della Chiesa di Dio Unita, i quali hanno de-ciso di sostenere periodicamente la pubblicazione degli insegna-menti di Gesù Cristo e la proclamazione dell’Evangelo del Regno diDio in Italia e nel mondo (Matteo 24:14).Il vostro sostegno volontario:Può essere inviato mediante assegno bancario o postale, oppurepuò essere versato sul Conto Corrente Postale N.: 15043243

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3Aprile-Giugno 2014

La Bibbia rimane il libro piùimportante e più spiritual-mente formativo della civiltà

occidentale, nonostante sia stato allostesso tempo ampiamente calpestato.

Insieme alle opere di Virgilio,Dante e Shakespeare i libri che com-pongono la Sacra Bibbia hanno svoltoun ruolo fondamentale sia nella for-mazione della cultura che nell’affina-mento delle varie lingue occidentali.

La Bibbia in Italia

I primi a tradurre l’intera Bibbiain italiano risalgono al XVI secolo.Antonio Brucioli, autore nel 1532 diuna delle più famose traduzioni dellaBibbia, fu perseguitato come ereticodall'Inquisizione.

Altri traduttori degni di nota fu-rono Giovanni Diodati (1576-1649),professore di lingua e teologo valdesedella provincia di Lucca, e GiovanniLuzzi (1856-1948), uno dei più im-portanti teologi riformati di lingua ita-liana del XX secolo. È soprattutto lasua traduzione e revisione della Bib-bia (1924, revisionata sui testi origi-nali ebraico e greco) quello che lorende particolarmente significativo.

«Le prime traduzioni dei testi bi-blici in italiano cominciano nel me-dioevo... all’epoca dei Comuni, dovetra le generazioni precedenti a Dantenasce la nostra letteratura...» (La Bib-bia in Italia, 1/10/2009, di Mario Ci-gnoni - http://www.treccani.it):

«Con l’avvento della stampa, leprincipali traduzioni della Bibbia fu-rono quella del monaco Malermi (fattadal latino), la prima Bibbia a stampain italiano (Venezia 1471), e quella del

Brucioli, eseguita dall’ebraico e dalgreco, un laico protestante fiorentino(Venezia 1532)...

«Con la Riforma protestante (dal1517) molti decisero di non seguirepiù gli insegnamenti e l’autorità dellachiesa di Roma, ma di vivere la fedebasandosi soltanto sull’insegnamentodella Bibbia (Sola Scriptura), unicafonte per conoscere Gesù Cristo, laParola di Dio. Si moltiplicaronoquindi le traduzioni della Bibbia nellelingue nazionali: il centro del cultoprotestante è costituito dalla lettura edalla predicazione della Parola di Dio.Ma con la reazione alla Riforma (Con-cilio di Trento), queste versioni scom-parvero presto dall’uso e non furonopiù pubblicate Bibbie in italiano persecoli...

«Come si può facilmente com-prendere l’Italia e gli italiani risentonodi una secolare distanza dal testo bi-blico, distanza che ha provocato unanalfabetismo biblico di base nella po-polazione. In Italia... la tradizione e ilrito hanno preso il sopravvento, e ilrapporto diretto con la Bibbia / Paroladi Dio non fa parte del bagaglio cul-turale dei cattolici. Quattro secoli diallontanamento dalla Bibbia non si re-cuperano con pochi decenni...»

I credenti non cattolici hanno ingenere una maggiore conoscenza deitesti biblici, ma essendo numerica-mente esigui, vengono spesso consi-derati come ‘diversi’ e hanno avutoun'influenza relativa sulla cultura delnostro Paese.

E’ valsa davvero la pena perdereuna guerra visto che abbiamo guada-gnato l’inestimabile libertà religiosadi poter leggere la Parola di Dio e di

poter esprimere la propria fede libera-mente in un sistema democratico emulti religioso. Ciò è stato reso possi-bile dalla vittoria degli Alleati sul Na-zifascismo nel 1944. Allora gli Alleatierano forti di un potentissimo sensoetico, sistema economico e militare,grazie alla cura che i loro antenati ave-vano dedicato ai testi biblici, fin daltempo della fuga dall’Europa e colo-nizzazione delle Americhe.

Per dirla con le parole dello scrit-tore Alan Thomas: «Nessun libro haavuto maggiore influenza sulla linguainglese» (Great Books and Book Col-lectors, 1988, pag 110).

La Bibbia in Occidente

Spesso, nelle isole Britanniche, latraduzione biblica commissionata dalre inglese Giacomo I e pubblicata nel1611, viene menzionata come uno deipiù nobili monumenti della prosa in-glese ed è una parte integrante dellacultura collettiva e della storia lettera-ria anglosassone, estesa nei Paesi delCommonwealth e negli Stati Unitid’America.

Il teologo inglese Michael Nazir-Ali scrisse: «Senza questa tradizione[biblica], è impossibile comprenderela nostra civiltà. Tratta tutti i granditemi presenti nell’arte e nella lettera-tura: virtù e vizio, espiazione e ravve-dimento, risurrezione e immortalità. Èfonte di ispirazione della migliore epiù accessibile architettura costituzio-nale e salvaguarda la nostra tradizionegiuridica» (A Cure for Our NationalAmnesia, Standpoint, nov. 2010).

Opera monumentale nei paesi dilingua inglese, la versione King James

Il LIBROche ha cambiato il mondo

La Bibbia è il Libro dei libri, il più stampato e pubblicato al mondo.Che cosa rende questo libro così singolare?

4 La Buona Notizia

è alla base dell’eredità perfino gover-nativa. Dopotutto, il Common Law in-glese fu fondato sui principi biblici,soprattutto grazie all’impegno im-mane di statisti pionieri come il re delregno anglosassone Alfredo il Grande(849-899). Quando nel 2009 BarackObama fu insignito della carica di pre-sidente degli Stati Uniti, giurò sullastessa Bibbia King James usata daAbraham Lincoln quasi 150 anniprima nel 1861. C’è da dire che il tra-dire certi principi biblici, come sta ac-cadendo oggi, porta i popoli aldeclino.

Traduttori perseguitati

Prima della formazione e diffu-sione delle lingue nazionali, la mag-gior parte della gente ordinaria in tuttoil mondo non era in grado di leggere laBibbia. Fino al 400 d.C. solo le per-sone che parlavano l’ebraico e il grecosapevano leggere le Scritture. Quandonel 405 fu completata la Vulgata, laprima traduzione in latino, questavenne imposta come la versione uffi-ciale per i successivi mille anni.

Dopo la caduta dell’Impero Ro-mano, però, le persone in grado di leg-gere o comprendere il latinodivennero sempre meno. L’autorità re-ligiosa dominante (quella cattolica) te-neva sotto stretto controllo l’accessodella gente comune alla Bibbia, impe-dendone la lettura. Tristemente, que-sto fu lo stato delle cose per moltisecoli, fino al tempo recente del nazi-fascismo.

Noi europei abbiamo un grossodebito nei confronti degli Alleati chehanno liberalizzato la stampa e la dif-fusione della Bibbia in tutto il mondo.

Nel corso della storia furono per-seguitati non soltanto traduttori bibliciitaliani, come G. Diodati (1576-1649)e G. Luzzi (1856-1948), le cui tradu-zioni divennero reperibili a livello po-polare solo dopo il 1948, ma prima diquesti anche traduttori anglosassoni,come John Wycliffe (1320-1384) eWilliam Tyndale (1494-1536).

La Bibbia di Wycliffe, tradotta dallatino, divenne molto popolare. Tutta-via, le autorità religiose, per invidia,finirono col bandire la sua traduzione.

Molti uomini coraggiosi hannodovuto affrontare prove durissime,spesso rischiando la propria vita, perfarci arrivare le Sacre Scritture fedel-mente. Alcuni hanno dovuto abban-donare la propria casa e il propriopaese perché noi potessimo oggi avereuna copia integrale della Bibbia. Altriper tradurre e diffondere le Scritturehanno affrontato il sacrificio supremomorendo come martiri pur di tradurree diffondere le Scritture.

William Tyndale, vissuto agli inizidel 1500, fu il primo a tradurre la Bib-bia in inglese direttamente dalle lin-gue originali, l’ebraico e il greco.

David Daniell, il principale stu-dioso odierno di Tyndale, ha scritto:«William Tyndale ci ha dato la Bibbiain inglese. I saggi raggruppati dal reGiacomo per lavorare sulla VersioneAutorizzata del 1611, tanto spesso lo-data per l’ispirazione inverosimil-mente collettiva, si rifecero all’operadi Tyndale. [Quasi] nove decimi dellaVersione Autorizzata del Nuovo Te-stamento è di Tyndale» (William Tyn-dale: A Biography, 1994, pag. 1).

Anche se a questo gruppo di tra-duttori qualificati della versione KingJames bisogna dare atto del loro in-credibile contributo, Brian Moynahan,il più recente biografo di William Tyn-dale, ha scritto: «Nel 1998 la KingJames è stata sottoposta a un’analisiapprofondita che ha evidenziato comela traduzione di Tyndale è stata utiliz-zata per l’84 percento nei libri delNuovo Testamento e per il 75,8 per-cento nei libri dell’Antico Testa-mento» (William Tyndale: If GodSpare My Life, 2003, pag. 1).

Tyndale lavorò sulla traduzionedella Bibbia in inglese durante il suoesilio in Europa. La persecuzione daparte dei vescovi cattolici inglesi locostrinse ad attraversasse la Manicanel 1524 per riuscire a portare avantil’impresa durata 12 anni. Infatti, un

divieto scritto dal clero britannico nel1408 «proibiva a chiunque di tradurreo anche solo leggere qualunque partedella Bibbia in lingua volgare, senzal’espresso permesso episcopale», ilche era stato categoricamente negato aTyndale nell’estate 1523 da parte diCuthbert Tunstall, vescovo di Londra(Daniell, Tyndale’s New Testament,1995, pag. xxix).

Nel maggio del 1535 le autoritàtrovarono e arrestarono il fuggitivoTyndale, mettendo fine al suo obiet-tivo di tradurre l’intera Bibbia in in-glese dalle lingue bibliche originali.Egli però pur subendo condizioni or-rende in una terribile prigione vicinoBruxelles, in Belgio, richiese un librodi grammatica ebraica per continuarea tradurre l’Antico Testamento.

Il 6 ottobre 1536 Tyndale fu le-gato a un palo, impiccato e bruciato.Nella sua ultima preghiera chiese aDio di aprire gli occhi al re di Inghil-terra.

Le autorità religiose crudelmentemartirizzarono l’uomo che alcuni stu-diosi ritengono non sia mai stato egua-gliato per maestria nella ritmica, nellafraseologia e nello stile inglese in qua-lità di traduttore della Bibbia. F.F.Bruce cogliendo lo spirito di questogenio ha scritto: «Tyndale, lavorandosotto il fuoco del possibile martirio, avolte sorge in uno splendore poeticotrascendendo lo stile del greco origi-nale« (The Books and the Parchments,

Giovanni Diodati (1576-1649)

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1950 edizione, pag. 13). Bruce rias-sunse le terribili circostanze commen-tando: «Tyndale morì da martire,calunniato dalle autorità ecclesiasticheinglesi. La sua traduzione fu diffamatain tutti i modi. Migliaia di copie fu-rono sequestrate e bruciate pubblica-mente» (The Books and the Parchments,1984, pag. 216).

Paradossalmente, le preghiere diTyndale ottenne risposta pochi mesidopo, quando la traduzione della Bib-bia in lingua inglese fu finalmente ac-cettata dalla corona. «Dopo qualchemese dal martirio di Tyndale, circo-lava in Gran Bretagna la Bibbia inte-grale in lingua inglese, della quale dueterzi era opera di Tyndale» (Daniell,The English Bible, pag. 157).

Il valore della Bibbiaper noi oggi

Abbiamo un debito enorme neiconfronti di tutti coloro che per farciarrivare la Parola di Dio hanno pagatoil prezzo con la propria vita!

Le sofferenze e i sacrifici di tra-duttori come Tyndale, Wycliffe, Dio-dati, Luzzi - e di molti altri che hannotradotto nelle loro lingue nazionali eperfino regionali - ci obbligano a con-frontarci con una questione moltoseria: onoreremo i loro sforzi o lasce-remo che gli insegnamenti moralidelle Scritture ci sfuggano tra le dita

finendo per terra? Quello che vediamo in televi-

sione, nei film, che sentiamo alla radioe troviamo su internet è spesso sprez-zante dei valori biblici. Il comporta-mento delle popolazioni di linguainglese che un tempo erano fra i pochiad elogiare la Bibbia lascia ora moltoa desiderare, come nelle altre nazioni.

Michael Nazir-Ali ha osservatonello suo stesso articolo citato prima:«Molte delle preziose libertà e prati-che a cui diamo valore oggi, come iltrattamento equo dei lavoratori, la pre-videnza e l’assistenza ai poveri e aimalati, certe regole igienico sanitarie,per citarne solo alcuni, sono il fruttodi valori giudaico-cristiani che ci sonostati tramandati dalla Bibbia.» Prati-che che non sopravviverebbero alungo senza la Bibbia. Il che ci fa-rebbe precipitare in un rapido declino.

«La traiettoria profetica nella Bib-bia, confermata dagli insegnamenti diGesù Cristo, è oggettivamente auto-critica, mette in evidenza le mancanzedella società, di chi governa e chi ègovernato rispetto alla richiesta di Diodi giustizia e compassione... La Bib-bia è necessaria per valutare critica-mente usanze e costumi della culturacontemporanea piuttosto che sempli-cemente arrendersi a essi» (Idem).

Che cosa fare?

Il problema di base che affron-tiamo oggi non è lo stesso che dovet-tero affrontare Wycliff, Tyndale,Diodati e Luzzi nelle loro rispettivegenerazioni. All’epoca, se non leggevie non comprendevi il latino, non po-tevi leggere le Scritture. La lettura elo studio della Bibbia era una prero-gativa dei preti e delle classi socialipiù ricche e altamente istruite.

Oggi la Parola di Dio è semprepiù disponibile grazie alle molte tra-duzioni. I commentari, le concor-danze, i dizionari, gli atlanti e altriaiuti biblici sono abbondantementepresenti sul mercato. Ormai le SacreScritture sono disponibili in formato

cartaceo e su internet facendo sì chela loro conoscenza si è moltiplicata aldi là di ogni aspettativa e in una mi-sura neanche immaginabile 500 annifa. L’odierna disponibilità della cono-scenza biblica è stupefacente.

Tuttavia, pur essendo oggi il«Libro dei libri» più venduto nelmondo, è anche il meno letto e menocapito. Pochi comprendono la paroladi Dio. Herbert Armstrong, noto pre-dicatore americano, era solito solleci-tare ripetutamente i suoi ascoltatori elettori, dicendo: «Togliete la polveredalle vostre Bibbie!» Anche se la Bib-bia continua ad essere acquistata perabbellire la casa, molti non trovanomai il tempo di aprirla e leggerla!

E voi, cari lettori e lettrici de LaBuona Notizia, siete disposti a toglierela polvere dalla vostra Bibbia? Sietedisposti a studiarla e vivere in base aciò ch’essa dice?

La nostra sede nazionale si trova aSeriate, provincia di Bergamo. Da quiformiamo diaconi e diaconesse, aiu-tiamo gratuitamente tutti i credenti adapprofondire la conoscenza biblicamediante strumenti quali: Corsi diStudi Biblici di base e superiori, lette-ratura cartacea e digitale, consulenzain persona o via Skype, ed anche santeadunanze sabbatiche in varti luoghi.

I nostri membri commemoranoannualmente la Pasqua di Gesù Cristoe santifichiamo le feste bibliche co-mandate da Dio: La festa dei Pani Az-zimi, la festa di Pentecoste, la festadelle Espiazioni, la festa delle Trombe,la festa dei Tabernacoli e la festa del-l’Ottavo e Ultimo Gran Giorno chepreannuncia il Giudizio Universale.

Potete ricevere aggiornamenti viainternet anche iscrivendovi al nostrosito web: www.labuonanotizia.org

Come disse una volta un rettorealle matricole: «In questo luogo vi èuna miniera d’oro di conoscenza, matocca a voi scavare».

Il nostro augurio è che scaviate afondo per trovare e vivere con tutto ilcuore la preziosa verità eterna dellaParola di Dio. LBN

Giovanni Luzzi (1856-1948)

6 La Buona Notizia

La lingua italiana è profondamente cambiata in que-sti ultimi secoli da quando le fedeli traduzioni di

Wycliff, Tyndale, Giovanni Diodati e Giovanni Luzzifurono pubblicate per la prima volta. Molte persone tro-vano sempre più difficile capire le parole usate in que-ste versioni e possono esserne scoraggiate. Tuttavia,ormai vi sono molte versioni molto più recenti e piùaggiornate linguisticamente, anche se questo sollevaun’altra questione: In che cosa differiscono?

Sono disponibili oltre 10 versioni della Bibbiain lingua italiana. È possibile distinguere tre di-verse tipologie di versioni: la traduzione letterale(parola per parola), la traduzione interpretata (inbase al significato che si vuole dare alla parola oalla frase) e la traduzione parafrasata (che usaparole moderne). Di solito, le varie versioni dellaBibbia spiegano nelle pagine introduttive qualeapproccio è stato usato.

Traduzioni a Confronto

Le traduzioni letterali (parola per parola),come quella di Re Giacomo, di Diodati e di Luzzi,si rifanno con particolare accuratezza ai testiebraici, aramaici e greci. I più antichi manoscrittidisponibili mostrano che queste versioni sonoestremamente affidabili. Si trovano facilmentenella maggior parte delle librerie o su internet.

Le versioni cattoliche? Si rifanno tutte al-l’antica versione greca dei “Settanta”, la più im-portante e antica traduzione greca dei 39 libridella Bibbia ebraica eseguita tra il 3° e il 2°secoloavanti Cristo, ma tradotta in latino da Sofonio Gi-rolamo, soltanto nel 5° secolo dopo Cristo.

Peccato che all’Antico Testamento la chiesacattolica abbia aggiunto, arbitrariamente, altri 7libri, da considerare apocrifi (non divinamente ispi-rati), perché non facenti parte dei 39 libri della Bib-bia ebraica originale riconosciuta dai “Settanta” edallo stesso Gesù, il quale faceva sempre riferi-mento a quanto stava quivi «scritto» fin dal tempodi Mosé (Mt 4:4).

Errata è l’idea secondo cui secoli prima diGesù, «il canone della Bibbia non era ancora de-finito e il testo ebraico non definitivamente fissato;lo sarà a partire dal II secolo dopo Cristo» (edi-zionipaoline.it, la Bibbia cattolica, F. Castronovo).Questa affermazione cattolica è talmente erratada rasentare la bestemmia, perché presenta ilMessia, nostro Signore Gesù, come un ignoranteche, per contrastare Satana, citava un Antico Te-stamento incompleto, composto di 39 libri anzi-ché 46 libri. Importantissimo è il numero corretto:39 libri, e non 46. Se ciò che oggi chiamiamo An-tico Testamento fosse stato davvero incompleto,lo avrebbe detto Gesù Stesso, in qualità di «pie-tra angolare» di tutta la Bibbia, vero e unico «fon-damento» della Chiesa di Dio (Efesini 2:20).

I libri che la chiesa cattolica ha aggiunto al-l’Antico Testamento sono i seguenti: Tobia, Giu-ditta, Baruch, Sapienza, Siracide, Maccabeiprimo e secondo libro. Questi sono libri apocrifi(non divinamente ispirati) perché, pur fornendo al-cune narrazioni storiche interessanti, contraddi-cono la Bibbia risentendo l’influsso delle dottrinepagane dei popoli con i quali gli autori vennero acontatto o a convivere.

Che dire del Nuovo Testamento?Il fatto che il Nuovo Testamento sia compo-

sto da migliaia di testi (4.500 manoscritti in greco)comporta che tra i vari manoscritti si trovino al-cune piccole varianti. Ma raramente queste influi-scono sul significato fondamentale di tutti queimanoscritti. Il testo delle Scritture è stato preser-vato e trasmesso nei secoli in maniera incredibil-mente fedele.

Anche se alcuni dei manoscritti presentanodelle parole leggermente diverse, eventuali con-fronti svolti con altre versioni possono facilmentechiarire la maggior parte dei problemi.

L’accuratezza di una versione è ovviamentedi massima importanza. Anche se la Nuova Dio-dati e La Riveduta di Giovanni Luzzi, e quella diRe Giacomo contengono qualche errore margi-nale, ma offrono una traduzione letterale e, quindirimangono la primissima scelta, come strumentodi studio della sana dottrina.

Come ha affermato Sir Frederic Kenyon, unesperto di critica testuale: «La quantità di mano-scritti del Nuovo Testamento, di primissime tradu-zioni e di citazioni degli scrittori più antichi... è cosìvasta che si può essere praticamente certi che laversione veritiera di ogni passaggio dubbioso èpreservata in una o nell’altra di queste antiche au-torità. Questo non può dirsi di nessun altro libroantico nel mondo» (Neil Lightfoot, How We Gotthe Bible, 1963, pag. 120).

Traduzioni parafrasate

Anche le traduzioni in base all’interpreta-zione possono essere di grande valore, se fatteoggettivamente anziché riflettere posizioni dottri-nali soggettive di una particolare organizzazioneo comunità di credenti.

Poetica e nel contempo fedele è, per esem-pio, l’antica versione Diodati di Ebrei 2:17-18, incui si descrive il perché Gesù Cristo è venuto avivere in mezzo all’umanità: «Laonde è convenutoch'egli fosse in ogni cosa simile a' fratelli; accioc-chè fosse misericordioso, e fedel sommo sacer-dote, nelle cose appartenenti a Dio, per fare ilpurgamento de' peccati del popolo. Perciocchè inquanto ch'egli stesso, essendo tentato, ha sof-

ferto, può sovvenire a coloro che son tentati».Questo stesso versetto risulta più compren-

sibile nella “Nuova Diodati”, tradotta in parafrasi:«Egli doveva perciò essere in ogni cosa reso si-mile ai fratelli, perché potesse essere un miseri-cordioso e fedele sommo sacerdote nelle coseche riguardano Dio, per fare l'espiazione dei pec-cati del popolo. Infatti, poiché egli stesso ha sof-ferto quando è stato tentato, può venire in aiuto dicoloro che sono tentati.»

Quest’ultima versione spiega il concetto inmaniera più chiara per la maggior parte dei lettoricontemporanei, anche se la prima versione è unatraduzione più in linea con la lingua originale.Quindi, quando il testo non è chiaro, molte volte latraduzione moderna basata sul significato può es-sere d’aiuto, se riporta il senso originale.

Una traduzione basata sul significato è utileanche per comunicare un discorso costituito daidiomi che altrimenti non avrebbero senso per noioggi nel linguaggio moderno. Per esempio,l’idioma americano “tirare un calcio al secchio”non si sente da secoli ormai, ed è preferibile tra-durlo semplicemente “morire”– quindi una resabasata sul significato piuttosto che una traduzioneletterale. L’ebraico e il greco antichi erano carat-terizzati da espressioni del genere, e in tali casiuna traduzione basata sul significato è molto utile.

In generale, le versioni basate sul significatoutilizzano un linguaggio più moderno e quindi piùfacile da capire – anche se, come già detto, nonsono la scelta migliore quando si vogliono analiz-zare concetti riguardanti la dottrina, perché a volteimplicano un’interpretazione di quello che gli au-tori originali intendevano dire.

Attenti alle interpretazioni

Le traduzioni interpretate vanno utilizzatecon cautela in quanto gli autori interpretano i ter-mini e i passaggi biblici a seconda delle loro ideereligiose personali. Non ci si dovrebbe affidare sudi esse per stabilire la verità biblica.

Quale versione della Bibbia usare per stu-diare la Parola di Dio, dato che esistono così tantetraduzioni diverse? E’ bene consultare più ver-sioni, anche se si tende a usarne solo una.

Ma anche la Bibbia originale, da sola, nonbasterebbe davanti alla cecità umana. Occorrestudiarla pregando che sia Dio ad illuminarci sulgiusto significato delle Scritture. A quale condi-zione? In Giovanni 14:14-17 Gesù Cristo dice:

«Se mi amate, osservate i miei comanda-menti. Ed io pregherò il Padre ed egli vi darà unaltro Consolatore... lo Spirito della verità, che ilmondo non può ricevere, perché non lo vede enon lo conosce; ma voi lo conoscete, perché di-mora con voi e sarà in voi». LBN

Le traduzioni bibliche nei secoli

7Aprile-Giugno 2014

Nonostante parzialmente osser-vata, la Bibbia è stata di grandebeneficio per l’umanità più di

qualunque altro libro nella storia. Quandosi considerano le attuali leggi, i diritti diproprietà e dei cittadini, l’istruzione, leistituzioni di beneficenza, l’abolizionedella schiavitù, tutti questi meravigliosibenefici si basano sulle Sacre Scritture.

Infatti, prendiamo in considera-zione l’uguaglianza e l’abolizionedella schiavitù come punti di partenza.L’apostolo Paolo aggiunge: «Non c'èné Giudeo né Greco, non c'è néschiavo né libero, non c'è né maschioné femmina, perché tutti siete uno inCristo Gesù» (Galati 3:28 e Colossesi3:10-11). Dio stesso liberò un popolodalla schiavitù sotto l’antico Egitto(Deuteronomio 5:15).

La schiavitù è stata consolidatanelle varie culture delle nazioni mi-gliaia di anni. Tuttavia una quantità diinsegnamenti di Gesù ebbero modo difarsi strada grazie all’influenza dellaBibbia, risultando in molti sviluppipositivi per la società. In effetti,quando le idee cristiane basate sullaBibbia iniziarono a prendere piede, siiniziarono gli sforzi per abolire laschiavitù nel mondo occidentale.

William Wilberforce, un politicoinglese del XIX secolo, dopo averpreso per la prima volta una profondafamiliarità con i principi morali dellaBibbia, capeggiò una campagna e unmovimento contro la schiavitù... «Allafine Wilberforce trionfò, e nel 1833 laschiavitù fu abolita nella Gran Breta-gna» (Dinesh D’Souza, What’s SoGreat About Christianity? 2007, pag.

71). Anche la guerra civile americanafu combattuta in larga misura per abo-lire la schiavitù, e gli schiavi furonoliberati alla fine del conflitto.

È importante considerare anche ilprincipio di legalità e diritti di pro-prietà. I «Dieci Comandamenti», checostituiscono la legge spirituale datada Dio e forniscono una base solidaper un equo sistema giuridico perl’umanità, sostengono pienamente idiritti di proprietà. L’ottavo e il de-cimo comandamento contro il rubaree il desiderare le cose altrui affrontadirettamente il diritto di proprietà(Esodo 20:15, 17; Deuteronomio5:19, 21).

Gli ospedali e la professione in-fermieristica sono altri esempi dicome la Bibbia ha portato benefici atutto il genere umano. Il mondo pa-gano aveva poca simpatia per gli am-malati. Alleviare le sofferenze non erauna priorità. Ma Gesù era mosso acompassione per gli ammalati e guarìmolti infermi (Matteo 9:35; 14:14).Insegnò ai Suoi discepoli a seguire ilSuo esempio (Luca 9:1-2). Ancoraoggi, i veri ministri di Dio ungono conolio gli ammalati (Giacomo 5:14-15).

«Ospedali caritatevoli per poverie indigenti non esistevano fino aquando non furono introdotti dal cri-stianesimo» (Alvin Schmidt, HowChristianity Changed the World,2004, pag. 155). Con il passare deltempo, grazie all’influenza della Bib-bia, gli ospedali aumentarono grazie acomandamenti quali «ama il prossimotuo come te stesso» (Matteo 22:39-40;7:12; Luca 6:31). Tutta la Bibbia è ba-

sata su questo fondamento, insieme alcomandamento di amare Dio con tuttoil proprio essere.

La carità rimane un insegnamentobiblico fondamentale che ha portatobenefici al mondo. L’apostolo Paoloscrisse: «Mentre dunque abbiamol'opportunità, facciamo del bene atutti, ma principalmente a coloro dellafamiglia della fede» (Galati 6:10).

L’istruzione è un altro baluardodei benefici biblici. Gesù stesso fu ungrande maestro (Giovanni 1:38), e in-segnò ai Suoi discepoli a insegnareagli altri ciò che Egli aveva insegnatoa loro (Matteo 28:18-20). Un approc-cio del Nuovo Testamento, all’epocarivoluzionario, consisteva nel fattoche l’insegnamento veniva offerto alledonne come agli uomini. Ci si aspet-tava che tutti imparassero i principidella fede cristiana.

Con il passare del tempo la sag-gezza biblica continuò a influenzare ilmondo dell’istruzione, nonostante ildivieto clericale di Roma. In paesi li-beri, come Inghilterra e Stati Uniti,molte delle prime grandi università fu-rono stabilite con l’esplicito scopo diimpartire la morale ai giovani e performare i pastori ecclesiali. Dopo laseconda guerra mondiale i testi sacrisono diventati alla portata degli ita-liani. In verità tutto il mondo ha trattoe trarrà immensi benefici dagli inse-gnamenti delle Scritture. Dove sa-remmo oggi senza la Bibbia? LBN

La BIBBIA:Una benedizione

per tutto il genere umano!

8 La Buona Notizia

La storia della Bibbia è incredibil-mente affascinante. Consideria-mone alcuni aspetti principali.

Sono state necessarie molte fasistraordinarie per produrre, preservaree diffondere l’insieme delle Scritturebibliche. Questo libro è stato tradottoin molte più lingue e distribuito inmolti più luoghi di qualunque altro.Tutto questo ha richiesto una serie diveri e propri miracoli!

Che genere di miracoli?

La maggior parte dei miracoli diDio non sono palesi o spettacolari.Molto più spesso Dio sceglie di ope-rare in maniera invisibile e silenziosa,guidando gli eventi per portare a com-pimento i risultati che ha predetermi-nato, e che si rivelano in modisorprendenti solo dopo.

Il Creatore e Supremo Legislatorenon infrange le proprie leggi spirituali,ma a volte fa delle cose che sono so-prannaturali rispetto alle leggi fisichedell’universo e perfino nei confrontidella mente umana.

Infatti, quando Dio intervienenelle questioni degli uomini, la situa-zione viene definita miracolosa oprovvidenziale. Ad esempio, è dav-vero sorprendente quanta libertà hadato a noi esseri umani, rispetto alleinesorabili leggi che regolano invaria-bilmente l’Universo. Non ci rende suoipupazzi, perché, Egli Stesso dice: «Glispiriti dei profeti sono soggetti ai pro-feti» (1 Corinzi 14:32).

Il miracolodella rivelazione divina

Dio «ha creato l’uomo a Sua im-magine»—il coronamento della Suacreazione (Genesi 1:27). Dio creò

l’uomo con incredibili capacità men-tali e spirituali, inclusa l’abilità di co-municare parlando e di imparare illinguaggio dei suoi simili e la Paroladel Suo Creatore. Lo scopo di Dio èavere un rapporto personale e fami-gliare con gli esseri umani.

I Dieci Comandamenti occupanoun posto centrale nella rivelazione diDio perché Egli non solo li comunicòoralmente ma li trascrisse anche su ta-vole di pietra con il Suo stesso dito(Esodo 24:12; 31:18; 34:1, 28). L’in-tento di Dio era ed è quello di «scri-vere le Sue leggi nelle nostre menti enei nostri cuori» (Ebrei 8:10).

Dio ha sempre comunicato il Suoproposito e scopo per l’umanità «perbocca dei Suoi santi profeti» (Luca1:70), i quali «hanno parlato da partedi Dio, perché sospinti dallo SpiritoSanto» (2 Pietro 1:20-21).

Nel senso più ampio, Dio è l’Au-tore di tutta la Bibbia, anche se hasempre usato essere umani per trascri-vere la Sua rivelazione—circa 40 per-sone in tutto!

Il comprendere che l’OnnipotenteDio rivela apertamente i Suoi pianiagli esseri umani è qualcosa che toglieil fiato! Che onore! Infatti, Dio ha ri-velato ai Suoi profeti e apostoli dellecose importanti di cui gli stessi angelisi interrogavano (Efesini 3:1-12; Co-lossesi 1:24-26; 1 Pietro 1:10-12).

Completando la Bibbia, Dio ha ri-velato tutta la conoscenza spiritualeessenziale per l’umanità.

Il miracolo della perfetta armonia e unità

In un certo senso, la Bibbia è unabiblioteca composta da libri scritti dacirca 40 autori con diverse culture, di-verse personalità, diversi mestieri e di-

versi stili letterari, provenienti da 10paesi diversi, in momenti storici di-versi in un arco temporale di circa1.500 anni! Si potrebbe pensare che intali circostanze sarebbe inevitabile ri-scontrare innumerevoli contraddizionie conflitti scritturali. Tuttavia, il mira-colo dei miracoli: nonostante le Scrit-ture bibliche siano caratterizzate dauna grande diversità, vi è nella loroglobalità, dalla Genesi fino all’Apoca-lisse, una perfetta armonia e unità! Dauna lettura superficiale, può sembrareche la Bibbia abbia qualche contraddi-zione, ma «la somma» della sua parolascritta rivela l’armoniosa e totale ve-rità di Dio (Salmi 119:160). Gesùstesso ha detto: «La Scrittura non puòessere annullata» (Giovanni 10:35).

Il miracolodei linguaggi biblici

Per gli uomini i miracoli sono im-possibili, «ma per Dio tutto è possi-bile» (Matteo 19:26). Il linguaggio èuna cosa incredibile. Nessuno può pie-namente spiegare come facciano gliesseri umani a inventare parole e im-parare a parlare le lingue.

Ed ecco una domanda intrigante:Quando Dio comunicò tutto ciò chedivenne Bibbia, quale criterio seguìper decidere quali lingue usare?

I testi che costituiscono ciò che èchiamato Antico Testamento furono ri-velati e scritti soprattutto in ebraico, ealcune brevi sezioni in Ezra 4:8–6:18;7:12-26; Geremia 10:11; Daniele 2:4–7:28, furono scritte in aramaico.

Invece, i testi originali del NuovoTestamento furono scritti in greco.

Dunque, perché Dio utilizzò prin-cipalmente una sola lingua (l’ebraico)per un lungo periodo di tempo e poipassò ad un’altra lingua (il greco)?

BIBBIAMiracolo dei miracoli

9Aprile-Giugno 2014

Ai tempi dell’Antico TestamentoDio aveva a che fare principalmentecon una sola nazione, Israele, “pre-scelta” come modello (anche se poihanno fallito drasticamente in questo).L’ebraico era la loro lingua nazionale.

Con l’inizio del Nuovo Testa-mento e la discesa dello Spirito Santosui credenti, Dio inizia a formare unIsraele nuovo, spirituale, la Chiesacomposta anche da diverse etnie con-vertite e residenti in varie nazioni. Oc-correva quindi una lingua universale.A quel tempo la lingua greca (la koine)aveva assunto una diffusione interna-zionale, dopo la conquista del mondocivilizzato da parte di Alessandro ilGrande. Di conseguenza, fu possibileper i seguaci di Cristo iniziare ad «an-dare per tutto il mondo e predicarel'evangelo a ogni creatura» (Marco16:15). L’uso della lingua greca per leScritture neotestamentarie divenne difondamentale importanza.

Il miracolo delle traduzioni

Dio desidera che tutti possano leg-gere la Sua Parola, e questo richiedeche essa sia tradotta nelle varie lingueparlate in tutto il mondo.

Neemia 8:8 dice che insegnandoal popolo, Ezra e i Leviti «leggevanonel libro della legge di Dio distinta-mente, spiegandone il significato, perfar loro capire ciò che si leggeva».Non solo i maestri aiutavano il popoload avere una comprensione spiritualedelle Scritture, ma traducevano anchele scritture dall’ebraico in aramaicoper coloro che erano usciti dalla catti-vità babilonese e non comprendevanobene l’ebraico.

Dio ha permesso che la Sua Parolafosse tradotta in altre lingue. Per esem-pio, già nel 132 avanti Cristo, nasce laversione biblica dei Settanta, tradottadall’ebraico in lingua greca, da partedi 72 saggi riuniti nella cosmopolitaAlessandria d’Egitto. Questa tradu-zione greca, chiamata poi Septuaginta(in latino), era la versione più popolareai tempi di Gesù. Quando gli apostoliscrissero ciò che divenne il Nuovo Te-

stamento si riferivano alle Scrittureebraiche citando la traduzione greca,almeno la maggior parte delle volte.

La prima traduzione in lingua la-tina dell’intera Bibbia, conosciutacome La Vulgata, fu completata daGeronimo, nel 405 dopo Cristo.

Per un certo periodo, la Vulgata fudisponibile al popolo, anche se eranoin pochi quelli che sapevano leggere.Con il passare del tempo, però, il cleroin connubio con l’impero iniziò a farsì che la gente comune non possedessené leggesse la Bibbia. Questo fattocontribuì, in parte, a far diventare ilMedioevo l’Epoca Buia che abbiamoconosciuto attraverso i libri di storia,perché senza la conoscenza della Bib-bia -- e con le tradizioni superstiziosedi una fede cieca e piena di misteri -- ipopoli non sono motivati a ricercaremaggiore civiltà.

Durante il Medioevo, la Bibbia eraconsiderata qualcosa da riverire piut-tosto che leggere, e il latino era consi-derato una lingua “sacra”. A seguitodella conquista di Gerusalemme daparte dei romani, si registra in questiultimi una metamorfosi: la «Chiesa diDio in Roma», diventerà sempre piùbelligerante e orgogliosamente “chiesaromana universale”. L’ebraico vennesempre più ridicolizzato come “linguadei giudei“, e nemmeno il greco eravisto di buon occhio, perché la chiesaorientale di lingua greca si era scissadalla chiesa romana.

Grazie a Dio, però, i giudei reli-giosi si resero conto che le Scritture inebraico erano «gli oracoli [o le parole]di Dio» e le preservarono copiandolemeticolosamente (Romani 3:2). Dalcanto loro, i cristiani di lingua grecacopiarono e preservarono le Scritturein greco.

Quando l’Impero Bizantino fuconquistato dai musulmani (culmi-nando con la caduta di Costantinopoliper mano degli Ottomani nel 1453),molte persone di lingua greca fuggi-rono verso l’occidente. Questo contri-buì al Rinascimento europeo e alrisveglio dell’interesse per il greco, in-

cluse quindi le Scritture in greco e laloro traduzione in altre lingue.

Vi è ancora un altro aspetto di fon-damentale importanza: ci sono semprestate persone che hanno consideratouna lingua più sacra di altre. Per esem-pio, alcune persone sostengono chedobbiamo proferire i nomi di Dio soloin ebraico. Essi avrebbero un’argo-mentazione valida se tutta la Bibbiafosse stata scritta in un’unica lingua,ma è stata scritta usando tre lingue.

Inoltre, Dio sta chiamando le per-sone da «ogni tribù, lingua, popolo enazione» (Apocalisse 5:9). Questo ri-chiede che la Bibbia sia tradotta inmoltissime lingue, quindi nessuna lin-gua è sacra.

Il miracolo dellasopravvivenza delle Scritture

Nel corso dei secoli Satana haescogitato ogni stratagemma per sop-primere la luce della verità, persegui-tando e uccidendo i profeti di Dio.Volle la morte perfino di Gesù, il Fi-glio di Dio (ma fu sconfitto propriomandando sulla croce la persona piùpura e innocente al mondo).

All’inizio della Chiesa del NuovoTestamento «ci fu grande persecu-zione contro la Chiesa che era in Ge-rusalemme; e furono tutti dispersi»(Atti 8:1), e ciò permise la rapida dif-fusione della Parola di Dio (Atti 8:4).

Un altro modo in cui la persecu-zione cooperò per il bene è evidentenella prontezza dei cristiani a soffrire eanche morire per ciò in cui credevanorendendo così una potentissima testi-monianza!

La primissima persecuzione con-tro i Cristiani fu istigata soprattutto daparte delle autorità religiose giudaichele quali avvertivano che la loro in-fluenza era a rischio a causa del nuovomovimento in crescita.

La successiva persecuzione fu ca-peggiata soprattutto dai governatoripagani (romani) che vedevano nel Cri-stianesimo una minaccia per l’ordinestabilito in quanto i Cristiani procla-

10 La Buona Notizia

mavano l’alleanza con un potere benpiù alto.

In seguito, anche dopo l’istituirsidi una forma pagana di cristianesimocome religione di stato ufficiale del-l’Impero Romano, le persecuzionicontinuarono sul terreno religioso conl’obiettivo di sterminare i diversi puntidi vista e insegnamenti.

Per centinaia di anni fino al tardoMedioevo, le autorità religiose hannoconfiscato e bruciato Bibbie. Le per-sone che possedevano anche una solaparte della Bibbia venivano inquisite,private delle loro proprietà e spessomesse a morte.

Le Scritture sono sopravvissutenon solo per la protezione divina, maanche per la fede e lo zelo di quantihanno amato la Parola di Dio anzichéle tradizioni umane. Sapevano di avere«la perla di grande valore» ed eranodisposti a rischiare la propria vita perproteggerla, preservarla e diffonderla(Matteo 13:46). Il loro zelo nel farecopie e distribuirle ne rese difficile latotale distruzione da parte dei nemici.«L'erba si secca, il fiore appassisce,ma la parola del nostro Dio rimane ineterno» (Isaia 40:8).

Il miracolo della stampa

La fase successiva di primaria im-portanza fu l’invenzione della stampamoderna da parte del tedesco Johan-nes Gutenberg. La sua invenzione deicaratteri movibili, che permisero al-l’informazione di essere disseminataampiamente a costi bassi, è conside-rata uno degli eventi più importanti delperiodo moderno. La stampa di Gu-tenberg e la tecnica utilizzata ebberoun ruolo primario anche nei tre avan-zamenti intellettuali successivi: il Ri-nascimento, la Riforma Protestante eil Progresso Scientifico.

Il primo progetto tipografico diGutenberg riguardò la Vulgata, la Bib-bia in latino, la cui stampa fu comple-tata nel 15° secolo. Imitazioni dellasua invenzione si diffusero rapida-mente in tutto il mondo.

Una volta che la Bibbia ebbe mag-

giore diffusione divenne impossibilespegnere le fiamme della Riforma Pro-testante contro una chiesa allora men-talmente chiusa e despota.

Il miracolo della Bibbiadiffusa nel mondo libero

Nessun linguaggio umano è sacro,neppure quello inglese. L’inglese èperò una lingua notevole per moltiaspetti, ma lo è soprattutto perché Diol’ha usata, più di ogni altra, per pro-muovere la libertà religiosa e la diffu-sione della Bibbia in tutto il mondo.

La letteratura inglese, inclusa latraduzione biblica in quella lingua, haassorbito una quantità incredibile dibelle parole ed espressioni di altri po-poli, rendendola estremamente versa-tile, espressiva e colorita.

Per esempio, dopo la conquistadell’Inghilterra da parte dei Normanninel 1066, l’inglese assorbì molte pa-role del francese normanno. Nei secolisuccessivi, le remote colonie britanni-che, i ruoli primari della Gran Breta-gna e degli Stati Uniti d’America nelcommercio internazionale e nelleguerre all’estero furono tutti elementiche misero l’inglese in contatto conmolte altre lingue.

Dal quindicesimo al diciassette-simo secolo, una combinazione di fat-tori incredibili iniziò a convergere peradempiere la maggior parte delle pro-fezie bibliche e permettere ai seguacidi Gesù Cristo di «andare per tutto ilmondo e predicare l'evangelo a ognicreatura» (Marco 16:15).

Come già menzionato, intorno al1450 vi fu l’invenzione rivoluzionariadella stampa tipografica di Gutenberg.Poi, nel 1492, l’ambizione di trovarenuove strade commerciali e di predi-care il vangelo ad altri popoli portòCristoforo Colombo a scoprire unnuovo mondo, l’America. Questo con-dusse alla rapida esplorazione e colo-nizzazione nel mondo da parte deipopoli anglosassoni, anche da partedella lingua inglese che iniziava a dif-fondersi in tutto il mondo.

In genere, la Riforma Protestante

viene attribuita a Martin Lutero nel1517. Ma John Wycliffe (1324-1384)è considerato la «Stella della Riformanascente». Insieme ai suoi seguaci,chiamati i Lollards (Lollardi), Wy-cliffe tradusse gran parte della Bibbiadal latino all’inglese, incoraggiandogli inglesi a leggere la Bibbia nellaloro lingua natia. La chiesa di Roma lichiamò “eretici” per motivi di potere.

William Tyndale (1494-1536) èprobabilmente il più grande di tutti itraduttori inglesi. Tradusse in inglesetutto il Nuovo Testamento dal greco ebuona parte dell’Antico Testamentodall’ebraico. Le traduzioni di Tyndaleerano accurate e bellissime, al puntoche circa l’80 percento della edizionedi Re Giacomo (la King James del1611) deriva dlla sua traduzione.

Un fatto agrodolce è che lo stessoanno in cui Tyndale fu giustiziato peraver tradotto la Bibbia (1536), il mo-narca di allora permise la distribuzionedella Bibbia in inglese. Questo risultòrapidamente in più versioni della Bib-bia in lingua inglese, quali la BibbiaCoverdale nel 1535, la Bibbia di Mat-thew nel 1537, Great Bible nel 1539,la Bibbia di Ginevra nel 1560 e la Bib-bia dei Vescovi nel 1568.

Dal 1553 al 1558 vi fu il regnodella regina d’Inghilterra Maria I, unacattolica fervente conosciuta come“Maria la Sanguinaria”. Notare chel’unica Bibbia inglese che venne pro-dotta in quel tempo fu la Bibbia di Gi-nevra (realizzata nel 1560 a Ginevra,Svizzera), su ordine di questa regina,ma allo scopo di restaurare il cattoli-cesimo in Inghilterra dopo la Riforma.La sua persecuzione fu così cruenta dainorridire e allontanare ancora di più ibritannici dal cattolicesimo.

Dopo Maria, la regina protestanteElisabetta I regnò dal 1558 al 1603.Mise al bando tutte le funzioni cattoli-che anche se molti dei suoi funzionariprofessavano ancora il cattolicesimo.Nel tentativo di appagare tutti, incor-porò elementi cattolici e protestanti nelcredo e culto anglicano. Furono i Pu-ritani che obiettarono maggiormente a

Aprile-Giugno 2014 11

questo compromesso, volendo “purifi-care” il cristianesimo da tutti gli ele-menti cattolici.

Nel 1603, dopo la morte della re-gina Elisabetta, Giacomo VI di Scoziasalì sul trono con il titolo di Giacomo Idi Inghilterra. Durante il suo viaggioverso Londra per essere incoronato, fuintercettato da una delegazione di mi-nistri puritani con un elenco di reclamicontro la Chiesa d’Inghilterra. Il re ri-spose alle loro richieste ordinando unaconferenza ad alto livello per affrontare«le cose che si riteneva fossero inop-portune nella chiesa».

La conferenza ebbe luogo nel gen-naio 1604 ad Hampton Court, uno deipalazzi reali. La delegazione puritanaera guidata dal Dr. John Rainolds, ilquale suggerì una traduzione della Bib-bia in un inglese più puro.

Al re Giacomo piacque moltol’idea per una serie di motivi. Innanzi-tutto perché la Bibbia più popolare ininglese era l’Edizione di Ginevra (sviz-zera), e il re voleva che l’Inghilterra(quindi lui personalmente) avesse ilprestigio di una Bibbia popolare chefosse veramente britannica, tradotta sulsuolo inglese. Inoltre, il re sperava chela nuova Bibbia avrebbe aiutato a unirei Puritani ai Protestanti così come gliscozzesi agli inglesi.

La traduzione fu portata avanti daun gruppo di 54 studiosi. Finirono il la-voro nel 1611, dando al mondo quelloche di solito chiamiamo la versioneKing James (edizione di Re Giacomo),da cui sono poi derivate alcune delletraduzioni protestanti italiane.

La traduzione inglese più popolarefu chiamata Versione Autorizzata. Nonsolo era una traduzione altamente ac-curata, ma gli inglesi si innamoraronodella ritmica e della meravigliosa strut-tura. Si diffuse la lettura, recitazione ecitazione della versione King James alpunto da influenzare la letteratura in-glese e perfino l’inglese parlato.

Comunque, per quanto possa sem-brare strano, nell’edizione di Re Gia-como il linguaggio era più elisabettianorispetto all’inglese comunemente par-

lato durante il regno di Re Giacomo.Per esempio, i pronomi thee e thou sta-vano già cadendo in disuso, così comela desinenza della terza persona singo-lare del verbo -eth. Ma i traduttori delre Giacomo scelsero di conservaremolte espressioni dalle precedenti tra-duzioni in inglese, forse per darle mag-giore solennità. Inoltre, la versioneKing James ha subìto varie revisionidal 1611 in poi per correggere degli er-rori ortografici e per aggiornarla lin-guisticamente. Le revisioni principalifurono quelle svolte nel 1613, 1629,1638, 1653 e nel 1762. L’EdizioneStandard di oggi è quella del 1762. Lasua popolarità nel mondo libero ha su-perato tutte le altre versioni negli ultimidue secoli. Oggi la sua popolarità èstata superata dalla Edizione StandardRiveduta (Standard Revised Version)del 1952 e della Nuova Versione Inter-nazionale (New International Version)del 1978. Ma la Bibbia voluta da ReGiacomo continua ad essere molto dif-fusa in tutto il mondo, soprattutto inpaesi come l’Italia, dopo la fine delladittatura fascista.

Gesù disse: «Mi sarete testimoni inGerusalemme e in tutta la Giudea, inSamaria e fino all'estremità della terra»(Atti 1:8)... «E questo evangelo delregno sarà predicato in tutto il mondoin testimonianza a tutte le genti, e alloraverrà la fine» (Matteo 24:14).

Chiaramente, il piano di Dio pre-vede la predicazione efficace del Van-gelo in tutto il mondo alla fine deitempi per preparare la via al ritorno glo-rioso di Gesù Cristo sulla Terra. Un pa-rallelo del modo in cui la predicazionedi Giovanni Battista preparò la via allaprima venuta del Messia.

In questi ultimi secoli i missionaridi lingua inglese, con le loro amate Bib-bie King James, sono stati i più impe-gnate nel far sì che si potesse di nuovodire «la parola di Dio si diffondeva, e ilnumero dei discepoli si moltiplicavagrandemente» (Atti 6:7).

Questo è stato possibile soprattuttograzie al vasto Impero Britannico e al-l’influenza globale degli Stati Uniti

d’America. Uno dei motivi principaliper cui gli Stati Uniti sono stati bene-detti da leggi sagge, libertà individualee grande successo è che i padri fonda-tori si sono basati sulla Bibbia comeguida morale. Purtroppo oggi le cosesono cambiate anche in America.

Ma il motivo principale per cui laGran Bretagna e l’America sono statebenedette con grande potere è che Dioha adempiuto le Sue promesse riguardoal fatto di benedire le popolazioni cheaccolgono i discendenti dei patriarchiAbrahamo, Giacobbe e Giuseppe (Ge-nesi 12:3 e capitolo 48).

Giacobbe, il padre di Giuseppe,profetizzò grandi benedizioni per i di-scendenti di Giuseppe, incluso il fattodi essere «un ramo d'albero fruttifero;un ramo d'albero fruttifero vicino a unasorgente; i suoi rami corrono sopra ilmuro» (Genesi 49:22). Davvero i loro«rami» hanno raggiunto tutto il mondo!

Per quale motivo Dio ha stabilito dibenedire grandemente queste nazioni?Non certo per favoritismo. La corru-zione e l’immoralità in cui stanno sem-pre più cadendo farà crollare anche illoro dominio. E’ solo questione ditempo. L’unico motivo per cui Dio hapermesso a queste nazioni di essere po-tenti è stato affinché la promesse divinesi adempissero e la Parola di Dio, laBibbia, potesse diffondersi in tutto ilmondo!

I miracoli diuna trasformazione

individuale e mondiale

Il mondo è un posto migliore sottomoltissimi aspetti grazie all’influenzadella Bibbia rispetto a come sarebbestato altrimenti. Allo stesso modo, tu edio siamo persone migliori di quanto nonsaremmo visto che, con l’aiuto essen-ziale della Parola e dello Spirito, pos-siamo essere trasformati nella mente,imparando a seguire le orme di GesùCristo, secondo le leggi del PadreEterno, verso il Regno di Dio. LBN

12 La Buona Notizia

Leggi il Libro!La Bibbia è oggi il libro più diffuso ma anche il meno letto.

Eppure, non esiste libro più vitale per il futuro d’ogni individuo e nazione.

Presidenti, monarchi e giudici inmolte nazioni vi pongono soprala mano destra quando giurano

per essere insigniti del loro incarico.Fanno la stessa cosa i testimoni in tri-bunali quando giurano di dire «la verità,tutta la verità, nient’altro che la verità».Molte coppie di novelli sposi lo portanoin mano il giorno del matrimonio.

È riposto in maniera riservata neicassetti delle scrivanie e nei como-dini di molti alberghi. La maggiorparte delle case nel mondo cristianone ha almeno uno, e spesso occupaun posto d’onore sullo scaffale, sultavolino o sul comodino, dove dàl’impressione di essere letto tutti igiorni.

È stato tradotto in oltre duemilalingue e dialetti. Se i rivenditori dilibri lo elencassero, sarebbe conti-nuamente al primo posto, con mi-lioni di copie vendute o regalateanno dopo anno.

Questo libro, ovviamente, è laBibbia, ma nonostante la sua popo-larità, quanti hanno davvero preso iltempo di leggerla? Quanti voglionodavvero metterla in pratica?

Un sondaggio svolto da un notoprogramma televisivo italiano ha di-mostrato che la Bibbia è una perfettasconosciuta per la maggior partedella gente. Un sondaggio svolto daBarna Research Group, una societàdi ricerca specializzata in questionireligiose, ha riscontrato che solo unoccidentale su tre legge la Bibbia re-golarmente o è in grado di nominaregli autori dei quattro Vangeli (Mat-teo, Marco, Luca e Giovanni). Ne-anche la metà di quelli intervistati è

stato in grado di elencare cinque deiDieci Comandamenti.

Sondaggi come questi dimo-strano che sono davvero pochi co-loro che prendono il tempo perleggere la Sacra Scrittura, la Bibbia,fondamento del Cristianesimo. Esono anche meno coloro che la capi-scono o che la mettono in pratica.Questo accade anche in Inghilterra enegli Stati Uniti d’America, untempo i più zelanti protettori e diffu-sori della Bibbia. Quale incredibileinversione di tendenza rispetto allegenerazioni precedenti!

Una generazione fa, Dwight Ei-senhower, il presidente degli StatiUniti dal 1953 al 1961, elogiò leScritture con queste parole: «La no-stra civiltà è costruita sulla Bibbia.In nessun altro Libro vi è una taleraccolta di ispirata saggezza, realtà esperanza».

Anche la famiglia di WinstonChurchill credeva nella Bibbia. «Di-sdegniamo i miti eruditi ed elaboratiche considerano Mosè una figuraleggendaria», scrisse lo statista bri-tannico. «Crediamo che il punto divista più scientifico, più moderno erazionalistico trovi piena soddisfa-zione nel prendere la Bibbia e la suastoria alla lettera».

Molti altri governanti hanno cre-duto nella Bibbia allo stesso modo ehanno cercato di condurre le lorovite in base alle sue istruzioni.

La Regina Vittoria, che regnòsulla Gran Bretagna al culmine delsuo potere, affermò riguardo allaBibbia: «La Gran Bretagna deve lasua supremazia a questo libro!»

Abraham Lincoln, che guidò gliStati Uniti attraverso la Guerra Ci-vile in qualità di sedicesimo presi-dente, forse fu il più accurato ariassumere il concetto quando disse:«Io credo che la Bibbia sia il migliordono che Iddio abbia mai fatto al-l’umanità».

George Washington, il primopresidente degli Stati Uniti, disse: «Èimpossibile governare rettamente ilmondo senza Dio e la Bibbia».

Sostanza o Apparenza?

E tu? Quanta attenzione dai allaBibbia? Circa un terzo dei quasisette miliardi di abitanti sulla Terrasi professa di avere fede “cristiana”.Ma quanti di loro seguono l’esorta-zione di Cristo a «leggere» il Librodi Dio? (Matteo 21:16, 42; 22:31).

È importante considerare ilpunto di vista di Dio riguardo a co-loro che magari recitano il rosario,rivolgendo le loro preghiere ai mortiche non possono sentire, e allo stessotempo trascurano di leggere e dimettere in pratica quel che Dio dicea tal riguardo:

«Questo popolo si avvicina a mesolo con la bocca e mi onora con lelabbra, mentre il suo cuore è lontanoda me, e il loro timore di me è soloun comandamento insegnato da uo-mini» (Isaia 29:13).

Dio non ama affatto la vuota ap-parenza esteriore della religione. In-vece Egli ama coloro che rispettanoumilmente la Sua Parola: «Su chidunque volgerò lo sguardo? Su chi èumile, ha lo spirito contrito [pentito]e trema alla mia parola» (Isaia 66:2).

13Aprile-Giugno 2014

Siamo chiamati a scegliere

Come viene vista da Dio la no-stra scelta di vivere o non vivere inaccordo con la Sua parola?

Quando rivelò le Sue istruzioniall’antica Israele (formalmente unpopolo schiavo in Egitto) voleva chefossero una nazione modello per glialtri popoli intorno a loro.

Mediante Mosè, Dio disse loro:«Ecco, io vi ho insegnato statuti edecreti, come l'Eterno, il mio Dio, miha ordinato, affinché li mettiate inpratica nel paese in cui state per en-trare per prenderne possesso. Li os-serverete dunque e li metterete inpratica; poiché questa sarà la vostrasapienza e la vostra intelligenza agliocchi dei popoli, i quali udendo par-lare di tutti questi statuti, di-ranno: "Questa grandenazione è un popolo saggio eintelligente!" Quale grandenazione ha infatti statuti giusticome tutta questa legge cheoggi vi metto davanti?» (Deu-teronomio 4:5-8).

Dio vuole che il Suo mo-dello di vita sia un esempioche risplenda. Quando vi-viamo in accordo con le Sueleggi, queste diventano un mo-dello di saggezza e di com-prensione per coloro che cicircondano. Cristo stesso rese chiaroche dobbiamo vivere non solo dicibo fisico ma anche «di ogni parolache procede dalla bocca di Dio»(Matteo 4:4; Luca 4:4; Deuterono-mio 8:3). Sta a noi, però, prendere omeno l’iniziativa di studiare e viverein base a queste parole.

Quando Dio rivelò le Sue istru-zioni agli Israeliti, mise davanti aloro una scelta: «Vedi, io pongo oggidavanti a te la vita e il bene, la mortee il male; perciò oggi io ti comandodi amare l'Eterno, il tuo Dio, di cam-minare nelle sue vie, di osservare isuoi comandamenti, i suoi statuti e isuoi decreti, affinché tu viva e ti

moltiplichi; e l'Eterno, il tuo Dio, tibenedirà...

«Ma se il tuo cuore si volge al-trove, e se tu non ubbidisci... io vi di-chiaro oggi che certamente perirete...

«Io prendo oggi a testimoni con-tro di voi il cielo e la terra, che io tiho posto davanti la vita e la morte, labenedizione e la maledizione; sceglidunque la vita, perché possa vivere,tu e i tuoi discendenti» (Deuterono-mio 30:15-19).

In altre parole, Dio promettegrandi benedizioni a coloro che sonodisposti a studiare la Sua Parola emetterla in pratica. Il non vivere inarmonia con le leggi bibliche con-duce a una inevitabile maggiore sof-ferenza e infelicità.

A parte i motivi appena menzio-nati che vengono direttamente dalnostro Creatore, vi sono molti altrimotivi per cui dovremmo leggere laBibbia:

È la base della civiltà occiden-tale, nonché della cultura giudaica ecristiana.

È un documento unico che copreben 4.000 anni di storia.

È un’opera letteraria notevole,studiata in migliaia di college e uni-versità per il suo valore letterario.

Offre consigli pratici su quasiogni aspetto della vita.

L’americano Patrick Henry—fa-moso per il suo grido «Datemi la li-

bertà o datemi la morte!»—disse chela Bibbia «vale più di tutti gli altrilibri messi insieme».

Da dove iniziare

Se a questo punto sei in grado dicomprendere il valore che c’è nelloscoprire i tesori della Bibbia, forse tistai domandando da dove iniziare.La risposta è dall’inizio, dal primocapitolo della Genesi.

Molti si limitano a leggere soloil cosiddetto Nuovo Testamento, e almassimo anche i Salmi e i Proverbi.Ma tralasciando l’Antico Testamentoviene ignorato circa tre quarti delmateriale ispirato da Dio scritto epreservato attraverso i secoli per noi.

Accertati di avere unaBibbia che contenga entrambiAntico e Nuovo Testamento.Dopotutto, gli scritti dell’An-tico Testamento sono quellestesse a cui l’apostolo Paolo siriferì quando scrisse: «Tutta laScrittura è divinamente ispi-rata e utile a insegnare, a con-vincere, a correggere e aistruire nella giustizia, affin-ché l'uomo di Dio sia com-pleto, pienamente fornito perogni buona opera» (2 Timoteo3:16-17). Non a caso il NuovoTestamento contiene centinaia

(crica 300) di citazioni dall’AnticoTestamento, naturalmente anch’essoispirato da Dio.

Leggi e impara

Se trascorri anche solo 10-15 mi-nuti al giorno nella lettura della Bib-bia, puoi completarla in circa unanno. Inizialmente non devi essereconcentrato sullo studio o sul tenta-tivo di risolvere problemi, ma devisemplicemente leggerla. In altri mo-menti puoi dedicarti alla lettura dellenostre pubblicazioni tematiche e tor-nare a studiare la Bibbia nei dettaglidi vari argomenti.

14 La Buona Notizia

Man mano che leggi scopriraimolte storie affascinanti caratteriz-zate da storia, romanticismo, peri-colo, violenza, intrigo e ancheprofezie. Incontrerai subito uomini edonne come Abrahamo, Sara,Isacco, Rebecca, Giacobbe, Giu-seppe, Mosè, Miriam, Davide, Salo-mone, Geremia, Daniele, Pietro ePaolo—insieme alle biografie e agliinsegnamenti di Gesù Cristo. Le lorostorie furono trascritte per essercid’esempio, e preservate affinché po-tessimo imparare da loro molte e va-riegate esperienze (Romani 15:4; 1Corinzi 10:6-11).

La Bibbia spiega le cose cosìcome sono—il buono, il cattivo e ilbrutto. Presenta un’immagine chiaradegli sbagli degli esseri umani e for-nisce soluzioni.

Se alcuni passaggi non sonochiari, può essere utile mettere aconfronto una o più versioni dellaBibbia per chiarire le cose. I negozidi libri usati sono degli ottimi luoghiin cui trovare versioni economichedella Bibbia. Inoltre, moltissime tra-duzioni sono ormai disponibili su In-ternet con motori di ricercaimmediati.

Cerca di leggere con una menta-lità aperta e un approccio fresco,come se stessi leggendo ogni passo

per la prima volta. Resterai sorpresodi quanto scoprirai. Alcuni passaggi,per esempio, possono contraddire di-rettamente quello che hai semprecreduto che la Bibbia dicesse! Assi-curati di fare affidamento a ciò chedice la Bibbia, non a ciò che gli altriattribuiscono alla Bibbia.

Man mano che prosegui con lalettura potrebbero sorgerti delle do-mande. Trascrivile prima di dimen-ticartele. Sentiti libero di inviarciqualunque domanda potresti avere.In molti casi la tua domanda è giàstata trattata in dettaglio in uno deinostri opuscoli o in un precedente ar-ticolo della rivista La Buona Notizia.Puoi anche fare le tue ricerche iscri-vendoti gratuitamente all’interno deinostri siti www.labuonanotizia.org ewww.chiesa-di-Dio-unita.it

Prima le cose importanti

Studiando la Bibbia si ottengonomeravigliose introspezioni nei rap-porti personali con la famiglia, gliamici e il prossimo. È possibile com-prendere meglio perché il nostromondo è nelle condizioni in cui sitrova. Si giunge a capire sé stessi digran lunga meglio di quanto non siamai stato possibile.

Nella Bibbia troviamo un com-

plimento nei confronti dei cristianidi Berea, nella parte settentrionaledella Grecia, i quali udendo l’inse-gnamento dell’apostolo Paolo: «esa-minavano ogni giorno le Scrittureper vedere se queste cose stavanocosì» (Atti 17:11). Volevano esserecerti che ciò che veniva loro inse-gnato era davvero ciò che dicevanole Scritture. Un esempio per noi.

E tu? Qual è la tua posizione? In-vestighi le Scritture per scoprire seciò che ti è stato insegnato è vero?Se lo fai, puoi condividere la gioiaprovata dall’autore del Salmo 119, ilquale nei versi 97-103 scrisse lo-dando Dio e la Sua eterna Parola:

«Oh, quanto amo la tua legge!Essa è la mia meditazione per tuttoil giorno. I tuoi comandamenti mirendono più saggio dei miei nemici.Ho più intendimento di tutti i mieimaestri, perché i tuoi comandamentisono la mia meditazione. Ho mag-gior intelligenza dei vecchi, perchéosservo i tuoi comandamenti. Hotrattenuto i miei passi da ogni sen-tiero malvagio, per osservare la tuaparola. Non mi sono allontanato daituoi decreti, perché tu stesso mi haiammaestrato. Come sono dolci le tueparole al mio palato! Sono più dolcidel miele alla mia bocca!» BN

Gesù Cristofallì come Messia?

Fin da quando i primi legionari romani entrarono in Giu-dea, la società giudaica fu permeata da una tensione sem-pre maggiore. Le persone pregavano chiedendo a Dio di

liberarle dalla dura oppressione romana. Pregavano che Dioavrebbe mandato il promesso Messia durante la loro vita.

Stando ai profeti, questo Messia, l’“Unto” destinato aservire Dio come Re di Israele, sarebbe arrivato a Gerusa-lemme con la potenza di Dio stesso, avrebbe sconfitto i

grandi eserciti di coloro che si sarebbero opposti, poiavrebbe ristabilito agli Israeliti la loro posizione come po-polo scelto di Dio, tutte le nazioni sarebbero state sotto ilSuo governo, e il Suo Regno non avrebbe avuto mai fine.

In un giorno particolare, una pace silenziosa scese sullacittà di Nazareth. Era un Sabato, un momento santo in cuii giudei adoravano Dio. In questo Sabato particolare, unuomo del posto, un falegname (mestiere che all’epoca era

15Aprile-Giugno 2014

facile includesse opere murarie e grosse costruzioni), sialzò nella sinagoga di Nazareth e l’autorità religiosa dellasinagoga gli diede in mano il libro del profeta Isaia (Luca4:16-20). Il giovane, che si chiamava Yeshua (cioè Gesù,nell’italiano corrente), era conosciuto come il figlio delcompianto falegname Yosef (o Giuseppe) di Nazaret. Gesùaprì in Isaia 61:1-2 e lesse la seguente profezia:

«Lo Spirito del Signore, l'Eterno, è su di me, perchél'Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili;mi ha inviato a fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamarela libertà a quelli in cattività, l'apertura del carcere ai pri-gionieri, a proclamare l'anno di grazia dell'Eterno...» A que-sto punto Gesù «chiuse il libro e resolo all'inserviente, sipose a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissisu di lui in silenziosa aspettativa chiedendosi perché il gio-vane aveva cessato di leggere (Luca 4:18-20).

Fissarono tutti Gesù mentre ritornava al Suo posto. Lasua frase successiva suscitò un misto di entusiasmo, incre-dulità e rabbia. Gesù disse alla folla stupita: «Oggi questaScrittura si è adempiuta nei vostri orecchi» (versetto 21).

La reazione di molti nella sinagoga fu di rabbioso ri-fiuto: «Ti conosciamo! Sei il figlio di Giuseppe. Che cosati dà l’arrogante diritto di dire queste cose di te stesso?»

Gesù rispose con la famosa frase: «Nessun profeta èben accetto nella sua patria» (versetto 24).

Il confronto tra Gesù e quelli nella sinagoga divennecosì intenso che la folla piena d’ira decise di trascinarlofino alla sommità di un monte lì vicino per buttarlo giù dalciglio e farlo morire. Ma, nella confusione, Gesù riuscì asfuggire alla folla (Luca 4:16-30).

Il ministero di Gesù di Nazareth iniziò in questo modo.Terminò 3 anni e mezzo dopo con la Sua crocifissione fuorile mura della città di Gerusalemme per mano dei Romani.Si penserebbe che dopo un ministero così inglorioso Gesùsarebbe stato un personaggio storico da dimenticare. In-vece sono moltissimi a ricordarlo ancora oggi.

Perché Gesù attirava un’opposizione così violenta?Perché la Sua vita e i Suoi insegnamenti hanno ancora oggiun impatto su miliardi di persone? Inoltre, Gesù era dav-vero il Messia o fallì nell’adempiere ciò che era stato pre-detto su questa figura promessa dai profeti?

Cenni storici sulle profezie messianiche

Per iniziare a rispondere a queste domande dobbiamotornare indietro e considerare le antiche Scritture ebraiche,comunemente chiamate nella Bibbia l’Antico Testamento.Buona parte dell’Antico Testamento racconta la storia diAbramo (chiamato poi Abrahamo) e della sua famiglia.Circa 4.000 anni fa Dio promise a quest’uomo «una pro-genie» per mezzo della quale tutte le nazioni della terra sa-rebbero benedette.

Buona parte del libro della Genesi (il primo libro del-l’Antico Testamento) racconta la storia di Abrahamo e letre generazioni della sua famiglia. I suoi discendenti, gra-zie al nipote Giacobbe (rinominato Israele), finirono inEgitto dove, nel tempo, si moltiplicarono e furono resischiavi dagli Egiziani che li consideravano una minaccia. Ilsecondo libro delle Scritture ebraiche, Esodo, narra di comeDio li liberò dalla schiavitù e, attraverso Mosè, li condussealla terra che aveva promesso a loro patriarca Abrahamo.

I discendenti di Abrahamo, attraverso Giacobbe, di-vennero un regno importante nell’antico Medio Oriente,conosciuto con il nome di Israele. Trovandosi sulla stradacommerciale tra la Mesopotamia e l’Egitto, la storia diIsraele è caratterizzata da benessere e potere, così come in-vasione e guerra. A un certo punto la nazione si divise indue regni—Israele e Giuda—ed entrambi i popoli, indebo-liti, furono sconfitti e deportati dai nemici. Solo un esiguonumero di persone appartenenti al regno di Giuda (i Giudei)tornarono successivamente nella Terra Promessa. Durantetutta la storia di Israele e Giuda, i profeti hanno sempreesortato il popolo a ritornare a Dio dichiarando che il Mes-sia di Dio sarebbe arrivato per benedire tutto il popolo.

I Giudei del primo secolo bramavano il promessoRegno messianico mentre vivevano all’ombra del magni-fico tempio di Erode sotto il dominio dei Romani. Lo sto-rico ebreo del primo secolo Josephus (Flavio Giuseppe) elo storico romano Tacito testimoniarono entrambi il fervoreper l’aspettativa dell’arrivo del Messia degli Ebrei.

Fu in questa atmosfera di fervida aspettativa che Gesù,un falegname del paese (non un sacerdote o insegnante neltempio o grande re guerriero) dichiarò che lo Spirito di Dioera su di Lui per liberare il popolo e portare loro una buonanotizia. Ovviamente il popolo di Nazareth fu un po’ delusoall’idea che il falegname del luogo era il Messia promessodai profeti i quali avevano dichiarato che avrebbe regnatosu tutte le nazioni con «uno scettro di ferro».

Poteva essere il Messia?

Dopo l’episodio a Nazareth, Gesù continuò il Suo mi-nistero spostandosi attraverso la Giudea e Galilea da unpaese all’altro predicando nelle sinagoghe, nelle case esulle colline circostanti. Dichiarava che il Regno di Dio eravicino e che il popolo doveva tornare a Dio. Compiva mi-racoli prodigiosi guarendo gli ammalati e gli zoppi. Alcuniiniziarono a credere. Forse Gesù era davvero il Re pro-messo.

Se Gesù era il Messia, allora la loro liberazione era vi-cina! I rabbini dissero al popolo che il Messia avrebbesconfitto i nemici di Israele e tutto il mondo avrebbe sa-puto che il Dio di Israele era davvero Dio.

Isaia aveva profetizzato: «Negli ultimi giorni avverràche il monte della casa dell'Eterno sarà stabilito in cima ai

Aprile-Giugno 2014

monti e si ergerà al di sopra dei colli, e ad esso affluirannotutte le nazioni» (Isaia 2:2). Confrontando i vari riferimentiscritturali, è evidente che nella profezia «monti» simbo-leggiano grandi nazioni e che i «colli» si riferiscono figu-rativamente a nazioni più piccole o tribù.

E ancora: «Molti popoli verranno dicendo: ‘Venite, sa-liamo al monte dell'Eterno, alla casa del Dio di Giacobbe;egli ci insegnerà le sue vie e noi cammineremo nei suoi sen-tieri’. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme laparola dell'Eterno» (versetto 3).

I Giudei non vedevano l’ora che arrivasse questo glo-rioso regno messianico, momento in cui i popoli «forge-ranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci; unanazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione enon insegneranno più la guerra» (versetto 4).

Forse questo falegname da Nazareth era davvero ilgrande Re guerriero di Isaia. Circa 3 anni e mezzo dopoche i suoi compaesani avevano cercato di buttarlo giù dauna rupe, Gesù entrò a Gerusalemme trionfante mentre mi-gliaia di credenti riversati in strada esultavano perché era fi-nalmente arrivato il «Figlio di Davide», il «Re di Israele»!

Le autorità religiose erano sgomentate. Chiesero aGesù di ordinare alle folle di smetterla con quell’assurdità.Lui si rifiutò. Complottarono per liberarsi di questo ipote-tico Messia. Qualche giorno dopo, ebbero successo: Gesùmorì crocifisso per mano dei Romani.

Quando Gesù fu trascinato davanti al governatore ro-mano, Ponzio Pilato, questi gli chiese: «Sei tu il re dei Giu-dei?» Gesù rispose: «Dici questo da te stesso». Dopoulteriore pressione da parte delle autorità giudaiche, Pilatoacconsentì alla loro richiesta di condannarlo a morte. Ilmaestro di Nazareth fu dunque giustiziato in quanto unaminaccia per il potente Impero Romano. La dicitura sulpalo della crocifissione dichiarava il Suo crimine: «RE DEIGIUDEI» (Giovanni 18:33-38; 19:19).

Il mistero del Messia

Isaia profetizzò che il Messia avrebbe regnato sulle na-zioni da Gerusalemme. I discepoli di Gesù credevano cheEgli era il Messia. Si aspettavano che Egli rovesciasse l’Im-pero romano e ristabilisse il Regno d’Israele sulla terra.

Ma questo non accadde. Invece, le autorità religiosegiudaiche complottarono contro di Lui, fu tradito da unodei Suoi stessi discepoli, i Romani lo percossero fino a ren-derlo irriconoscibile per poi crocifiggerlo pubblicamente.Dopo la Sua morte, molti dei Suoi seguaci furono deva-stati. Persero la fede e la speranza.

Naturalmente, sappiamo che questa non è la fine dellastoria. Gesù, come ci racconta il Nuovo Testamento, risorsedai morti. Fece nuovamente visita ai Suoi discepoli dicendoloro di predicare al mondo il vangelo del Regno di DIO edi prendersi cura dei discepoli. Poi se ne andò ritornando al

Padre in cielo. Dunque, che cosa dire del ruolo del Messiache doveva regnare come Re su tutto il mondo in eterno?

Le persone iniziarono a domandarsi se Gesù era dav-vero il Messia profetizzato. Alcuni pensavano che avessefallito nella Sua missione. Perché avrebbe iniziato il Suoministero citando la profezia messianica in Isaia per poiignorare le altre profezie chiave? Perché non aveva stabi-lito il Regno di Dio a Gerusalemme come Isaia aveva dettoche avrebbe fatto?

Per risolvere il mistero, diamo un’occhiata a un’altraprofezia messianica e poi torniamo all’episodio a Nazareth.

In Isaia 52 e 53 il profeta parla di un Servitore di Dioche sarebbe stato «innalzato». Questo Servitore sarebbestato anche percosso e brutalmente messo a morte. Isaiascrisse: «Come molti erano stupiti di lui, così il suo aspettoera sfigurato più di quello di alcun uomo, e il suo volto eradiverso da quello dei figli dell'uomo, così egli aspergeràmolte nazioni» (Isaia 52:14-15).

Sia l’Antico sia il Nuovo Testamento insegnano che èimpossibile per un essere umano corrotto moralmente starealla presenza del giusto Dio a meno che Dio non perdoniquella persona attraverso la grazia divina, o il Suo favore.

Poche persone comprendono il fondamentale insegna-mento biblico della grazia. La grazia non ha alcun signifi-cato se non vi è giustizia. Pensaci: il perdono non ha alcunsignificato a meno che non si è fatto qualcosa di sbagliato.

Coloro che hanno delle solide basi cristiane sanno chela morte e risurrezione di Gesù come Messia, l’Unto o Cri-sto è un insegnamento biblico centrale. Perché Gesù èmorto? Perché la Bibbia è così incentrata sulla Sua croci-fissione e resurrezione?

Se non comprendiamo perché Gesù, il Figlio di Dio, fucrocifisso nelle vesti del Messia profetizzato, allora la Suamorte non ha alcuna importanza o alcun significato. Saperechi è Gesù Cristo e come la Sua vita, morte e risurrezionehanno a che fare con te, è la conoscenza più importante chepuoi avere. Questa verità può cambiare la tua vita!

In realtà è un concetto semplice

La giustizia di Dio e quindi il Suo intendimento ri-guardo a ciò che è giusto e sbagliato richiede la nostramorte come punizione per i nostri peccati. «Il salario delpeccato è la morte» (Romani 6:23). Dio ci ama, ma questonon cambia il modo in cui la Sua legge definisce il bene eil male.

Tuttavia, nel Suo amore Dio ha provveduto un sosti-tuto per me e per te. Il Figlio di Dio è venuto sulla terracome Gesù di Nazareth per pagare con la Sua vita le pena-lità di morte che spetterebbe a tutti noi. Non ci si può gua-dagnare quel tipo di amore. Davanti alla giustizia di Dio sipuò solo comprendere la propria colpa e mancanza di spe-ranza e accettare con gratitudine il Suo amore e la Sua mi-

16 La Buona Notizia

sericordia mostrati nel sacrificio di Suo Figlio.Il sangue del «servo sofferente» predetto da Isaia sa-

rebbe stato sparso per molti. Questa era un’immagine po-tente per i Giudei del primo secolo.

Giorno dopo giorno, il tempio di Erode era pieno deirumori e degli odori di pecore e capre che venivano sacri-ficate, il loro sangue che spruzzava e gocciolava come so-stituto affinché il popolo giudaico fosse approvato alcospetto di Dio. Ma l’Epistola dell’apostolo Paolo ai suoiconnazionali ebrei mostra che l’intento di questo sistemasacrificale era di ritrarre qualcosa di molto più grande: ilgrande mistero di come il sangue del «Figlio di Dio» sa-rebbe stato sparso al posto di quello di tutta l’umanità, datoche tutta l’umanità è colpevole, non soltanto Israele.

Isaia ci dice che il «servo» di Dio sarebbe stato di-sprezzato e rifiutato, che sarebbe stato «trafitto per le nostretrasgressioni... e per le sue lividure noi siamo stati guariti»(Isaia 53:5).

I Vangeli, i primi quattro libri del Nuovo Testamento,descrivono gli orrendi dettagli della morte di Gesù. Fu per-cosso e picchiato dai soldati, fu denudato e fustigato conuna frusta fatta di strisce di pelle con pezzi di metallo e ossoalle estremità che strappavano e mutilavano la carne umana.Gli furono conficcati chiodi nelle mani e nei piedi, e fu ap-peso su una croce per essere ridicolizzato dalla gente. In-fine, fu trafitto con una lancia e morì dissanguato. Tuttoquesto accadde proprio come Isaia aveva predetto secoliprima. Forse ora possiamo iniziare a comprendere che cosastava insegnando Gesù nella sinagoga a Nazareth quandoaffermò di essere Lui il «servo e il giusto di Dio» venuto persacrificarsi secondo la profezia.

Nella sinagoga a Nazaret

Torniamo da dove siamo partiti. L’autorità della sina-goga diede in mano a Gesù il libro di Isaia. Gesù l’aprì elesse: «Lo Spirito del Signore, l'Eterno, è su di me, perchél'Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili;mi ha inviato a fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamarela libertà a quelli in cattività, l'apertura del carcere ai pri-gionieri, a proclamare l'anno di grazia dell'Eterno...»

È interessante notare che Gesù si fermò prima di com-pletare il passo. La frase successiva nelle Scritture che stavaleggendo dice: «...e il giorno di vendetta del nostro Dio»(Isaia 61:1-2).

Il «giorno di vendetta» è un riferimento a un’altra pro-fezia in Isaia, una profezia terribile di un tempo in cui«l’Eterno è adirato contro tutte le nazioni» (Isaia 34:1-2). Èun tempo in cui Dio interviene drammaticamente nella sto-ria umana. In questo «giorno di vendetta» il Padre Eternofarà tornare il Messia promesso questa volta come «Re deiRe» per giudicare tutti i popoli e regnare sulla Terra.

Che cosa impariamo dal fatto che Gesù lesse solo parte

di una profezia di Isaia? Perché non lesse l’intero passo?Gesù stava rivelando un punto di svolta nella storia

della salvezza; infatti impariamo che il Messia deve tornaresulla Terra con divina potenza e immortalità!

La prima volta il «Figlio di Dio» venne come uomomortale, falegname e rabbino, che insegnava la vera via diDio e aiutava persone con varie afflizioni attraverso i mi-racoli. Poi è morto come sacrificio sostitutivo per le sceltesbagliate di tutta l’umanità, ovvero le tue scelte sbagliate ele mie. Attraverso il suo atto altruistico, ha reso possibile lavera libertà. Poi è risuscitato per prendere il Suo posto alladestra del Padre Eterno. Senza la Sua prima venuta «per fa-sciare quelli dal cuore rotto e proclamare la libertà a quelliin cattività» non vi sarebbe stato alcun Cristianesimo.

È ugualmente vero che se Gesù non ritornasse per pro-clamare il giorno del giudizio di Dio, non vi sarebbe giu-stizia divina. Questa è la risposta al mistero del Messia. Egliè venuto su questa Terra la prima volta come Servitore sof-ferente e poi, molti secoli dopo, verrebbe una seconda volta,ma questa volta come «Dio», il «Re dei re» che porta verapace e prosperità a tutta l’umanità (leggere Ebrei 9:28).

Che cosa significa questo per te

Ci troviamo tra la prima e la seconda venuta del Mes-sia. Grazie al supremo sacrificio di Gesù Cristo, anche tupuoi avere un rapporto personale con Dio ed essere disce-polo di Gesù Cristo, il Messia.

Studiando i Vangeli troverai che il messaggio centraledi Gesù è la promessa di una futura instaurazione del Regnodi Dio sul nostro pianeta. Gesù si aspettava che i Suoi di-scepoli fossero preparati per quel Regno e dovevano avereun’altra prospettiva del mondo, un diverso codice di ciò cheè giusto e sbagliato, un modo diverso di adorare Dio. Que-sta antica buona notizia del Regno vale ancora di più oggi:È il Suo messaggio anche per noi e per te!

Il vero discepolato è molto di più che presentarsi inchiesa una volta la settimana. I tuoi rapporti interpersonali,il tuo carattere, la tua condotta sul lavoro, come ti relazionia Dio, la tua intera vita deve cambiare. Cristo ha dato tuttoSé Stesso per te e in cambio chiede niente di meno se nonil tuo tutto.

No, Gesù Cristo non ha assolutamente fallito! Comevero Messia portò perfettamente a compimento l’obiettivodella Sua prima venuta. Allo stesso modo porterà perfetta-mente a compimento la Sua seconda venuta. Questa è unapromessa assoluta di Dio. Rivolgiti a Dio ora! Diventa piùche un credente—diventa un vero discepolo!

Gesù ritornerà presto come Re dei Re per stabilire ilRegno di Dio su tutta la terra. Viviamo all’ombra di quelmagnifico evento futuro forse prossimo. Preparati per ilregno eterno del Messia. GN

17Aprile-Giugno 2014

Aprile-Giugno 2014 18

Quando il ventiseienne venditoreambulante di frutta e verduraMohamed Bouazizi si è appic-

cato fuoco il 17 dicembre 2010 a SidiBouzid, in Tunisia, morendo in un atto diprotesta contro il governo, ha lanciato unfiammifero all’interno di una polveriera,ovvero il Medio Oriente.

Alcuni hanno paragonato la suaazione a quella di Gavrilo Princip, ilquale assassinando l’arciduca au-stroungarico Franz Ferdinand nel 1914accese le fiamme della Prima GuerraMondiale e mise in moto una serie dieventi concatenati che alla fine ridise-gnarono il mondo.

Dopo l’autoimmolazione di Mo-hamed Bouazizi, il presidente dellaTunisia è fuggito dal paese, il presi-dente egiziano Hosni Mubarak è statocostretto ad abbandonare la sua carica,e vi sono state proteste sanguinose inEgitto, Giordania, Yemen, Algeria ealtre nazioni arabe. In alcuni casi i go-verni, presi dal panico, hanno chiusointernet e le comunicazioni via cellu-lare a livello nazionale per rallentarela diffusione delle manifestazioni anti-governative. In altri casi, carri armati,mezzi corazzati e migliaia di truppehanno pattugliato le strade cittadineper mantenere il controllo.

Che cosa accadrà nel prossimo fu-turo? Nessuno lo sa. Le cose potreb-bero calmarsi temporaneamente opotrebbero di gran lunga peggiorare.

Tale risentimento è spesso direttoanche verso l’occidente—e gli StatiUniti in particolar modo—consideratocome un nemico che sta soggiogando

il mondo musulmano, inquinandoloculturalmente e spiritualmente, soste-nendo governanti pupazzi e lo stato diIsraele spesso odiato.

Questo alimenta i radicali e i fon-damentalisti islamici che sono semprepronti ad aizzare conflitti nel momentoin cui questo significa ottenere più po-tere per raggiungere il loro obiettivo distabilire una comunità mondiale dicredenti musulmani sotto il governoislamico.

A capeggiare questi gruppi vi è laFratellanza Musulmana, un gruppoislamico che si è formato in Egittodove detiene un potere talmente forteche è probabile che eserciti una consi-derevole influenza su qualunque go-verno eletto nell’era post-Mubarak.

La Fratellanza Musulmana ha datoinizio a varie organizzazioni terroristi-che, oggi in atto in Siria e altri paesimediorientali. La carta costitutiva diHamas, che controlla Gaza con unpugno di ferro, afferma di essere«un’ala della Fratellanza Musulmanain Palestina». Vi sono anche collega-menti con i gruppi responsabili delmassacro dei 58 turisti a Luxor inEgitto nel 1997, e dell’assassinio nel1980 del presidente egiziano AnwarSadat per aver firmato un trattato dipace con Israele. La mente dietroall’11 settembre, Khalid Sheikh Mo-hammed, e il braccio destro di Osamabin Laden, Ayman al-Zawahiri, eranomembri della Fratellanza Musulmana.

L’idea di poter instaurare la demo-crazia in paesi fortemente religiosi sista rivelando un mito.

Tre decenni dopo lo Scià, l’Iran èancora guidata dai discendenti ideolo-gici dell’Ayatollah Khomeini, inclusoil presidente Mahmoud Ahmadinejad,i cui sforzi per ottenere armi nuclearihanno antagonizzato molto il mondooccidentale e inculcato paura in moltipaesi confinanti.

L’obiettivo di molti musulmani èstabilire una comunità mondiale dicredenti sotto una teocrazia islamica.

L’Egitto è il grande premio per irivoluzionari islamici. Con 80 milionidi persone, è il paese arabo più popo-loso al mondo. Dopo Israele, ha anchela più grande capacità militare della re-gione. Inoltre, controlla uno dei puntinavali più strategici al mondo, il ca-nale di Suez, attraverso cui passanofino a 2 milioni di barili di petrolio algiorno verso gli affamati mercati occi-dentali.

Se anche l’Egitto dovesse abbrac-ciare il fondamentalismo islamico a li-vello nazionale (e sondaggi mostranoche molti tendono in questa direzione)sarebbe un vantaggio enorme per lacausa rivoluzionaria.

E non c’è da illudersi: gli stessimetodi che hanno portato i rivoluzio-nari al potere in Iran sono altrettantoall’opera in Egitto e in altre parti delMedio Oriente oggi. Se il governo del-l’Egitto e della Siria dovessero caderein mano agli islamici fondamentalisti eguerrafondai allora l’intera area me-diorientale diverrebbe una minacciacostante per il mondo intero, a comin-ciare da Israele.

Sembra proprio che in Medio

Medio OrienteAncora esplosivo. Ecco il perché

Riceviamo notizie di conflitti e minacce da vari paesi del Medio Oriente. Che cosa significano? La profezia biblica ci dà qualche indicazione?

Oriente stiano maturando dei cambia-menti epocali, ma non saranno piace-voli, specialmente per l’Occidente

Le implicazioni profetiche

Secondo la profezia biblica dalMedio Oriente scaturiranno eventi checreeranno caos e tumulti a un livellomai eguagliato nella storia umana.Gesù Cristo stesso disse di questotempo: «Allora vi sarà una tribola-zione così grande, quale non vi fu maidal principio del mondo fino ad ora, némai più vi sarà. E se quei giorni nonfossero abbreviati, nessuna carne sisalverebbe; ma a motivo degli elettiquei giorni saranno abbreviati» (Mat-teo 24:21-22).

La profezia di Daniele dice che«Al tempo della fine il re del sud siscontrerà con lui, e il re del nord verràcontro di lui come un turbine con carrie cavalieri e con molte navi; penetrerànei paesi, li inonderà e passerà oltre»(Cap.11, vers. 40). Il «re del sud» (odel «meridione») si riferisce a unsuper leader delle forze fondamentali-ste musulmane alla fine unificate (ri-cordiamo che l’obiettivo principale deifondamentalisti islamici è unire tutti imusulmani sotto un governo islamicocentrale).

Il «re del nord» invece potrebberiferirsi ad un super leader che guideràla coalizione di numerosi paesi com-ponenti l’Unione Europea? Pare di sì,sia per i trascorsi storici fra le parti siaperché oggi le nazioni dell’Ovest edell’Est europeo si trovano fortementedipendenti dal petrolio arabo.

La profezia di Daniele abbracciamolti secoli, dal tempo dell’ImperoPersiano al tempo della fine e del ri-torno di Gesù Cristo.

Un prossimo scontro tra civiltà

La profezia dice: «Al tempo dellafine il re del sud si scontrerà con il redel nord e questi verrà contro di luicome un turbine con carri e con moltenavi; penetrerà nei paesi, li inonderà epasserà oltre» (Daniele 11:40).

Il re del sud provocherà il re delnord, il quale a sua volta per ritorsioneinvaderà il Medio Oriente. «Entreràpure nel paese glorioso [la Terra Santa,in genere al giorno d’oggi Israele] emolti saranno abbattuti; ma questescamperanno dalle sue mani: Edom,Moab e gran parte dei figli diAmmon» (verso 41).

Edom, Moab e Ammon sono fon-damentalmente il popolo della Gior-dania contemporanea, quindi èevidente che il «re del Nord» e le sueforze occuperanno Israele ma si fer-meranno all’altezza del Giordano.

È importante anche notare checosa farà il re del Nord durante questainvasione: «Egli stenderà la manoanche su diversi paesi e il paesed'Egitto non scamperà. S'impadroniràdei tesori d'oro e d'argento di tutte lecose preziose dell'Egitto; i Libici e gliEtiopi saranno al suo seguito» (versetti42-43).

Libia si trova a occidente del-l’Egitto; l’Etiopia è a sud. Il re delnord invaderà la regione e finirà colcontrollare l’Egitto, la Libia e l’Etio-pia, forse coinvolgendo anche il nordAfrica. Cose che si stanno avverandodavanti a nostri occhi.

Come dobbiamointerpretare questi eventi?

Fino a quando non è sorto l’Islammilitante niente di tutto questo sem-brava lontanamente possibile. Ma conla Rivoluzione Iraniana e l’obiettivo diunire i credenti sotto il vessillo isla-mico, è sempre più evidente la possi-bilità di un movimento islamico cheattraversi le nazioni del Medio Orientecon l’intento di unire i Musulmanicontro tutti i paesi a «nord», special-mente quelli occidentali. Dal loropunto di vista, tutto il mondo cristiano,dall’America alla Russia, rimane unagrave minaccia per l’Islam.

Ancora oggi i radicali islamici,sulla scia di Osama bin Laden, insi-stono sul fatto che ogni traccia di Cri-stianesimo nel Medio Oriente non èaltro che una continuazione delle Cro-

ciate, una presenza considerata comeun tentativo di sterminare l’Islam an-cora presente.

Altre figure musulmane parlanoapertamente di come bisogna conqui-stare l’Europa per l’Islam. Molti pre-ferirebbero che questo avvenissetramite un’immigrazione pacifica e unaumento delle nascite (infatti, l’Eu-ropa sta lottando contro il problema dimilioni di immigranti musulmani edeffettivo aumento delle nascite). Tut-tavia, sono pronti a portare avanti l’in-corporazione dell’Europa tramiteguerra e jihad se necessario.

Nell’atmosfera attuale (ovvero,con Mahmoud Ahmadinejad che mi-naccia l’occidente e va alla ricerca diarmi nucleari, con il diffondersi delfondamentalismo e radicalismo isla-mico, con il crescente conflitto tral’Islam e l’Occidente, e con la possi-bilità di governi arabi secolarizzati checadono in mano a islamisti) improvvi-samente questo scontro di civiltà eun’altra guerra aperta nel MedioOriente non sembrano poi una possi-bilità così remota.

E’ decisamente importante osser-vare con attenzione il Medio Oriente.Non è chiaro come le agitazioni belli-che del momento influiranno sull’as-setto geopolitico di quella regione.Forse, per un momento, prevarrannola pace e la calma, ma la situazione po-trebbe peggiorare molto rapidamente.

Comunque sia, anche se per oranon accadesse nulla, gli eventi recentimostrano quanto volubile sia la situa-zione in molti di questi paesi e quantorapidamente le circostanze possanocambiare in qualunque momento,forse conducendo agli eventi previstidal profeta Daniele.

In Luca 21:36 Gesù ci dice: «Ve-gliare dunque, pregando in ognitempo, affinché siate ritenuti degni discampare a tutte queste cose chestanno per accadere e di comparire da-vanti al Figlio dell’uomo» BN

19Aprile-Giugno 2014

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