Upload
others
View
1
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
La Custodia del Territorio come strumento di conservazione del
paesaggio e del territorio
Usmate Velate11 Febbraio 2014
Tiziano CattaneoLegambiente Lombardia
La Custodia del Territorio è una strategia che coinvolge i proprietari e gli utilizzatori di terreni nella conservazione della natura e del territorio, attraverso la collaborazione e il supporto di un'ampia gamma di attori della società civile.
Cos'è la Custodia del Territorio?
La natura, la biodiversità, l’integrità ecologica e i valori territoriali vengono mantenuti e riqualificati mediante l’impiego di accordi volontari tra i proprietari/utilizzatori dei terreni e le organizzazioni di custodia del territorio.
La Custodia del Territorio
L'approccio della custodia offre gli strumenti per estendere le pratiche di conservazione oltre i confini delle convenzionali aree protette gestite dai governi e dalle istituzioni. La custodia del territorio è un concetto particolarmente utile nei molti casi in cui l'obiettivo sia la gestione sostenibile delle risorse naturali – piuttosto che la loro tutela assoluta. Anche se gli strumenti di custodia possono essere utilizzati per impedire lo sfruttamento di alcune aree, il più delle volte servono a limitare determinati impieghi (ad esempio pratiche di caccia, agricoltura intensiva) o a mantenere e recuperarne altri (rotazione delle colture, ripristino di filari).
Fonte: IUCN
Portatori d'interesse coinvolti
Sono i proprietari e gli utilizzatori di terreni che intraprendono volontariamente un'azione per proteggere o ripristinare la natura (inclusa, in certi casi, la scelta di non attuare comportamenti dannosi).
Gli attori includono proprietari terrieri, contadini, pescatori, guardie forestali, cacciatori e altri utilizzatori di risorse naturali. In effetti, essi rappresentano la parte principale del processo.
1. Attori (Custodi)
Sono le organizzazioni di custodia del territorio che stipulano gli accordi di custodia con gli attori, svolgono il monitoraggio e distribuiscono i benefici tra gli attori.
2. Facilitatori
Sono coloro che creano le condizioni per la cooperazione tra i primi due gruppi di portatori di interesse. Includono amministrazioni governative (locali, provinciali, regionali, statali e dell’Unione Europea), legislatori, donatori, reti e piattaforme di supporto, altre organizzazioni non governative, fondazioni, università.
3. Attivatori
È il pubblico generale che fruisce dei benefici diretti (prodotti e servizi della custodia del territorio) e indiretti, offrendo il proprio appoggio esterno.
4. Pubblico
Benefici per l'ambiente
Molte delle iniziative di custodia del territorio hanno come obiettivo la conservazione della biodiversità attraverso la protezione degli habitat. La custodia del territorio è in grado di proteggere gli spazi aperti e le aree naturali più fragili dalle pressioni dello sviluppo, soprattutto in quelle zone dove la pianificazione e il controllo risultano deboli. La custodia del territorio può anche giocare un ruolo importante attraverso l'agricoltura sostenibile che, a lungo termine, può portare un miglioramento della qualità del suolo e delle acque sotterranee, assicurando altresì la produzione alimentare locale.
Benefici per i proprietari
Benefici materiali, ad esempio azioni di conservazione a costo zero o vantaggi economici. I più ovvi sono sussidi, incentivi, esenzioni o altri compensi per aver intrapreso determinate scelte. La custodia può generare vantaggi economici anche attraverso l’uso di strategie di mercato, incoraggiando le persone a comprare da produttori locali, a utilizzare la formula dell’eco-turismo, a impegnare il tempo libero in attività didattiche organizzate nelle aree a custodia. Le organizzazioni di custodia del territorio aiutano i proprietari terrieri a gestire meglio i loro possedimenti, supportandoli con il lavoro volontario. benefici intangibili: riconoscimento sociale, soddisfazione personale.
Benefici diffusi
CASO STUDIO 1
16 ettari di proprietà del Comune di Rho (MI) Aree naturali pregiate (fontanili) in stato di abbandono Da 2003 accordo di custodia con Legambiente Gestito dal Circolo Legambiente di Rho Interventi di rinaturazione, educazione ambientale, biciclettate L'area del Parco è inserita nel progetto Parco dei 5 Comuni promosso anche dal progetto europeo Life+ URBSPACE
Il Parco dei fontanili di Rho
Le organizzazioni di custodia
Le organizzazioni di Custodia del Territorio (land trust nei paesi anglosassoni), insieme ai proprietari terrieri e ai gestori, sono parti essenziali di ogni processo di custodia del territorio. Assumono forme differenti spaziando dalle grandi fondazioni ai piccoli gruppi naturalistici, dalle associazioni scolastiche e di volontariato fino alle amministrazioni municipali, provinciali o regionali. il profilo volontario o professionale, come altri aspetti funzionali, dipenderanno dal livello dell’organizzazione. Molte organizzazioni possono inizialmente essere piccole e ingrandirsi in base alle future necessità, aggiornando le conoscenze e migliorando le competenze, e altre potrebbero esistere già da tempo, come i gruppi ambientalisti, e avviare un nuovo programma di custodia.
Le organizzazioni di custodia
Le organizzazioni di custodia sono in grado di funzionare efficacemente perché:
1) molti proprietari terrieri sono aperti a collaborare con organizzazioni di custodia private o locali, piuttosto che relazionarsi con le agenzie governative (troppa burocrazia);
2) gli accordi di custodia del territorio possono offrire vantaggi materiali ai proprietari terrieri;
3) le organizzazioni private e locali sono generalmente in grado di rispondere alle minacce e alle opportunità in modo rapido, flessibile e con metodi innovativi.
Attività di un'organizzazione
di Custodia
Fornire supporto tecnico ai Comuni e ai
proprietari terrieri interessati
Pianificare, restaurare e gestire le aree di valore attraverso accordi con i
proprietari terrieri e l’aiuto di volontari
Diventare proprietaria di aree di pregio
attraverso l’acquisto o le donazioni
Stabilire contatti, negoziare e
raggiungere accordi di custodia del territorio
con i proprietari terrieri
Monitorare gli accordi di custodia e
le azioni a lungo termine con i
proprietari terrieriRendere più consapevole la
società civile nella conservazione della Natura
Compiere studi e ricerche
Promuovere attività economiche
sostenibili nelle aree a custodia
Mettersi in rete con altre organizzazioni
Raccogliere fondi
Gli Accordi di Custodia
L’accordo volontario per la conservazione della natura e del territorio, detto Accordo di Custodia, è il cuore dell’intera strategia di Custodia del Territorio. Gli accordi di custodia di solito coinvolgono un proprietario terriero e un’organizzazione di custodia, ma a volte possono essere sottoscritti da più organizzazioni o anche da più proprietari terrieri. L'accordo viene personalizzato in base alle caratteristiche della proprietà e agli obiettivi di ogni parte coinvolta, e i suoi termini e le sue condizioni sono variabili e negoziabili. La durata può variare in base alla scelta delle opzioni di custodia, ma è raccomandabile considerare la necessità di impegni a lungo termine (+ 10 anni).
Accordi di Custodia
1) Accordi di supporto alla gestione
In questo tipo di accordo, i proprietari terrieri mantengono la responsabilità della gestione della terra, ma devono mettere in atto azioni orientate alla conservazione. Le organizzazioni di custodia del territorio e i proprietari terrieri si accordano su una serie di azioni da sviluppare all’interno dei possedimenti, in osservanza dei termini e delle condizioni degli accordi. L’organizzazione di custodia si assicurerà che le azioni concordate vengano messe in pratica, e assisterà i proprietari nel caso si presentasse qualche problema gestionale. In alcuni casi all'accordo viene associato il piano gestionale redatto dall’organizzazione di custodia, con la collaborazione del proprietario.
2) Accordi di trasferimento della gestione
I proprietari terrieri mantengono la proprietà della terra, mentre la gestione è in mano alle organizzazioni di custodia. Il proprietario e l’organizzazione convengono su quali azioni verranno sviluppate nei possedimenti, ma in questo caso sarà la stessa organizzazione di custodia a portarli avanti. In alcuni casi, questi accordi implicano una “non-azione”: l’organizzazione di custodia può ottenere i diritti di utilizzo per una parte di proprietà (dopo una donazione, una cessione o un’acquisizione), purché si limiti a mantenere e conservare lo status quo. L’obiettivo principale di questi “diritti di custodia del territorio” è quello di proteggere i territori da certe forme di sviluppo o di sfruttamento.
3) Accordi di trasferimento della proprietà
I proprietari trasferiscono la loro proprietà (o parte di essa) a un’organizzazione di custodia del territorio, la quale si impegna a sviluppare una gestione responsabile della stessa. Ovviamente, una volta che l’organizzazione detenga la proprietà, è libera di sviluppare la strategia di conservazione che ritiene più appropriata, senza dover negoziare quest’ultima con i proprietari. Ancorché donare una proprietà per motivi di protezione naturale sia indubbiamente un atto di responsabilità, l’effetto più probabile è che i proprietari si sgancino dalla terra, terminando di fatto il loro impegno. I tipici strumenti legali per questo genere di accordi prendono la forma della vendita, del lascito, della donazione o di altri metodi per il passaggio di proprietà.
Contenuti di un Accordo
Di Custodia
Ambito di applicazione
Descrizione dell'area e dei suoi valori
Obiettivi generali e specifici dell'accordo
Presentazione dei soggetti coinvolti
Impegni dell'organizzazione di Custodia e del
proprietario
Comunicazione e identificazione
dell'area
Linee guida della gestione
Accesso alla proprietàEventuali spese a
carico del proprietario e
dell'organizzazione
Durata
Procedure di monitoraggio
Presentazione dei soggetti coinvolti
Altro
CASO STUDIO 2
17 ettari di proprietà del Comune di Usmate Velate (MB) Da 2011 accordo di custodia con Legambiente Gestito dal Circolo Legambiente Gaia di Usmate Velate Interventi naturalistici, orto didattico Luogo di progettazione: “Spazi Aperti” , “Filare” e “Umido di +” della Fondazione Cariplo.
Il Bosco della Cassinetta
Impegni del proprietario
Adottare un piano di gestione forestale. Adottare un piano di gestione della fauna selvatica. Proteggere una sorgente d'acqua, ripristinare fontanili e risorgive. Non costruire fabbricati (se non previsto dall’accordo). Impedire lo scarico di rifiuti liquidi o solidi. Mantenere un certo tipo di raccolto o di pascolo. Adottare pratiche agricole sostenibili. Piantare filari, siepi Collaborare a studi scientifici. Riqualificare un bosco attraverso la rimozione delle piante alloctone. Mantenere un particolare uso del suolo. Consentire alle persone di visitare la proprietà in determinate circostanze. ...
Impegni dell’organizzazione di custodia
Guidare il proprietario nell’interpretazione dell’accordo. Dare suggerimenti su questioni e decisioni che riguardano la protezione della proprietà e cercare le pratiche migliori raccomandate dagli esperti. Informare il proprietario sulle questioni che potrebbero riguardare la sua proprietà (sussidi, sgravi fiscali, tecniche di gestione, piani...). Partecipare a bandi di finanziamento Sviluppare linee guida o un piano per la gestione dell’area. Supportare, cooperare o anche incaricarsi dell’esecuzione di determinate azioni (con fondi propri, esterni o del proprietario, e con volontari). Monitorare gli obiettivi dell’accordo Gestire le aree Promuovere attività di valore sociale correlate all’accordo (volontariato, visite educative, pubblicizzazione di prodotti locali, ecc.). ...
Passi per arrivare all'accordo
La Custodia d'impresa
La RSI può anche portare alla custodia d’impresa, una variante della custodia del territorio che coinvolge le aziende che sono proprietarie di terreni (agricoli, silvicolturali, ecc.). Le imprese hanno a disposizione una lista di opzioni per impegnarsi nella protezione attiva della natura: 1) vendendo i terreni a organizzazioni di protezione o simili; 2) contribuendo alla difesa della biodiversità trasferendo la gestione dei propri terreni (per esempio, attraverso gli accordi di custodia del territorio); 3) possedendo e gestendo terre con l'obiettivo della difesa della biodiversità;4) supportando economicamente le organizzazioni di Custodia;5) tramite il volontariato aziendale.
CASO STUDIO 3
2,5 ettari di proprietà Lucchini RS nel Comune di Castro (BG) 2009: Accordo di Custodia con Legambiente Comodato d'uso per 60 anni finalizzato alla costituzione di un parco pubblico Gestione: Circolo Legambiente Alto Sebino Parco inaugurato il 1 giugno 2013 Creazione di bacheche e percorsi didattici, attività di pulizia, piantumazioni, ecc.
Il parco della Gola del Tinazzo
CUSTODIADEL
TERRITORIO
Direttiva Quadrosulle Acque
Strategia Europea per la biodiversità
verso il 2020
PAC
Strategia Tematicaper la Protezione
del Suolo
Infrastrutture VerdiEuropee
ConvenzioneEuropea delPaesaggio
Natura2000
CASO STUDIO 4
15 ettari di terreni agricoli Nel 2000 creazione di una zona umida realizzata grazie ai contributi PAC Gestita da Agroittica Acqua&Sole, una organizzazione privata che si avvia a diventare fondazione Attività: ristrutturazioni idrauliche, riqualificazioni forestali 2013: Accordo di Custodia con Legambiente
La Darsena
Il ruolo del cittadino
Vari modi in cui è possibile essere coinvolti nella Custodia:
Conoscere e interagire (libri, siti, blog, FB, twitter) Visitare le proprietà aderenti alla custodia del territorio Partecipare alle attività delle organizzazioni Acquistare prodotti realizzati nelle aree a custodia Fare volontariato (piantumazioni, pulizia, ecc.) Effettuare donazioni (dal crowdfunding ai lasciti testamentari) Associarsi Diventare “ambasciatori della custodia”.
La Custodia del Territorio in Italia
www.custodiadelterritorio.it
Grazie per l'attenzione!