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NUMERO 11 NUMERO 11 NUMERO 11 NUMERO 11 NUMERO 11 PROPOSTA PER LA PARTECIPAZIONE E L'INFORMAZIONE PROPOSTA PER LA PARTECIPAZIONE E L'INFORMAZIONE PROPOSTA PER LA PARTECIPAZIONE E L'INFORMAZIONE PROPOSTA PER LA PARTECIPAZIONE E L'INFORMAZIONE PROPOSTA PER LA PARTECIPAZIONE E L'INFORMAZIONE NOVEMBRE 2005 NOVEMBRE 2005 NOVEMBRE 2005 NOVEMBRE 2005 NOVEMBRE 2005 la PARROCCHIA la PARROCCHIA . . . . . S.Maria di Nazareth "Andiamo a vivere insieme". Perché? -”Perché è bello” “Esperienza nuova, eccitante! E’ bello incontrarsi con una persona simpatica, è triste stare insieme solo una serata, un fine-settimana, una vacanza, e poi ritornare a casa...Stiamo insieme, per sempre? non occorre fare programmi, ora è bello così. Sfruttiamo il momento piacevole: lui mi piace, lei mi pia- ce...” Ma sfruttiamo il momento o la per- sona? Se è bello vivere da spensiera- ti, senza avere troppe responsabilità, non lo è affatto quando ne va di mezzo la vita di una persona, anche se è consenziente. -”Per fare esperienza di matrimo- nio, poi...” “E’ una prova. Vorremmo fosse per sempre, ma...non si sa mai... è me- glio avere una garanzia per il futu- ro, proviamo... se poi va bene...” Già, come un paio di scarpe..! E’ giusto provare sulla pelle dell’al- tro? E’ amore? Si può fare esperien- za dell’amore che sarà a quaranta, a cinquant’anni, dell’amore nella ma- lattia, nella sofferenza? Si dice ‘espe- rienza’, alla radice non c’è invece una profonda diffidenza vicendevo- le? e allora...è amore? -”Perché, per ora, stiamo bene in- sieme”: “Si tratta di legame personale, re- versibile, con una via di fuga; qualo- ra non si andasse più, si pianta lì senza bisogno di avvocati... giu- dici...pratiche per divorzio, ecc. ecc.” Ma quale concetto di amore sta al- l’origine? Si dice all’altro ‘ti amo’, ma non si riesce a dire ‘mi dono fino in fondo e impegno la mia vita per te e con te’. -”Perché la scelta affettiva di due persone è un affare privato, e la società, civile o religiosa, non c’en- tra”. Di fatto si rifiuta ogni ‘ingerenza’ della società, ma alla società sono poi richiesti i diritti delle coppie regolarmente sposate. Il matrimo- nio è un contratto sociale tutelato da diritti pubblici ma comporta anche, logicamente, doveri sociali! Alcune riflessioni: Le affermazioni colte dalla bocca della gente, anche se con intenzioni e convinzioni diverse, hanno in co- mune il rifiuto del matrimonio, civi- le o religioso, come impedimento al desiderio di amore dell’uomo e della donna, alla piena realizzazione della persona. Ma in realtà è proprio così? E’ vero l’amore se è provvisorio? E’ serio se non impegna? L’unione dell’uomo e della donna, con even- tuali figli, può non avere una impli- canza sociale? Il matrimonio, riconosciuto come tale, protegge e sostiene la debolez- za umana, garantisce la persona sin- gola che si affida, offre continuità e futuro, si rende visibile alla società che si impegna a difenderlo: l’anel- lo, nell’uso comune, è significativo di un patto che ha valore per tutti! Sicuramente il matrimonio non si può improvvisare. E’ il compimento di un cammino durante il quale l’amore deve essere ‘verificato’ come dono assoluto e totale - “ per te per tutta la vita’ - attraverso gradini ben precisi: ricerca-scoperta-decisio- ne. Il senso profondo di un legame affettivo, coinvolgente tutta la vita di due persone, esige maturità fatta di rispetto, attenzione, consapevo- lezza; richiede un andare avanti a passi lenti, senza cedere alla istinti- vità che brucia tutte le tappe. Volersi bene è vivere, accettando tutti i rischi che la vita presenta. Caratteristica del vero amore è la ‘definitività’, se no, non è ancora amore, ma solo simpatia, sentimento, comunque fe- nomeno emotivo, quando addirittura non è opportunità e convenienza. Ma c’è una sicurezza per l’avveni- re? donde viene? Anche a riguardo del matrimonio Gesù non delude perché non illude. Ha dato la sua parola ferma e sicura (rileggersi al riguardo Mt.19,3-12). E’ stato deri- so, come, con le parole e con le scelte, lo si deride anche oggi. Ma Lui è chiaro e deciso perché vuole seriamente bene all’uomo, ne cono- sce il valore intrinseco e ne vuole la sua vera felicità. Il Parroco g NUCLEI FAMILIARI DI EVANGELIZZAZIONE NOVEMBRE-2005 Tema: “La Parrocchia: microcosmo ecclesiale. Lettura: Mt. 18, 19-20 Fam. ROLLERI-TAMBURINI-PODESTÀ V.Gromolo14 Martedì 15 Fam. OROFINO-LIUNI V. Traversaro 18/4 Lunedì 21 Fam. CAPITANO-CONTI V. Dante 127/7 Venerdì 18 Fam. CAGNAZZO-MAGRINI V. Unità d’Italia 33 Martedì 22 Fam. S.lle PERAZZO V. Mulinetto Domenica 27 Fam. OLIVIERI-STURLESE V. Sertorio 4 Martedì 22 Fam. MAGGI-BERNARDI V. Milano 5 Mercoledì 16 Fam. NOCETI-TEDESCO V. Mazzini 3 Mercoledì 23 Fam. PIETRA Maria Luisa V. Mazzini 298 Martedì 22 Fam. MARCHETTI-CEFFALO V. Mazzini 310/14 Venerdì 18 Fam. BERTOLONE Idia V. Fascie 17/2 Mercoledì 23 Fam. COSTA Natalia V. Mazzini 356/4 Venerdì 18 Fam. BOZZO-MASSUCCO V. Bologna 1 Martedì 22 Fam. NIEMACK Sonia V. Roma 22/9 Mercoledì 23 Fam. SCROFANO-SERRENTINO V. Nazionale 167/1 Giovedì 17 Fam. STAGNARO Mara Piazza Italia 5/1 Martedì 29

la PARROCCHIA · di sostenere da sole i propri pastori, e ancora che le offerte sono essenziali per 3.000 sacerdoti anziani o ammalati, ora che dopo una vita di servizio al Vangelo

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    la PARROCCHIAla PARROCCHIA

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    Cresima aS.Maria di Nazareth

    "Andiamo a vivere insieme". Perché?-”Perché è bello”“Esperienza nuova, eccitante! E’bello incontrarsi con una personasimpatica, è triste stare insiemesolo una serata, un fine-settimana,una vacanza, e poi ritornare acasa...Stiamo insieme, per sempre?non occorre fare programmi, ora èbello così. Sfruttiamo il momentopiacevole: lui mi piace, lei mi pia-ce...”Ma sfruttiamo il momento o la per-sona? Se è bello vivere da spensiera-ti, senza avere troppe responsabilità,non lo è affatto quando ne va dimezzo la vita di una persona, anchese è consenziente.-”Per fare esperienza di matrimo-nio, poi...”“E’ una prova. Vorremmo fosse persempre, ma...non si sa mai... è me-glio avere una garanzia per il futu-ro, proviamo... se poi va bene...”Già, come un paio di scarpe..!E’ giusto provare sulla pelle dell’al-tro? E’ amore? Si può fare esperien-za dell’amore che sarà a quaranta, acinquant’anni, dell’amore nella ma-lattia, nella sofferenza? Si dice ‘espe-rienza’, alla radice non c’è inveceuna profonda diffidenza vicendevo-le? e allora...è amore?-”Perché, per ora, stiamo bene in-sieme”:“Si tratta di legame personale, re-versibile, con una via di fuga; qualo-ra non si andasse più, si pianta lìsenza bisogno di avvocati... giu-dici...pratiche per divorzio, ecc. ecc.”Ma quale concetto di amore sta al-l’origine? Si dice all’altro ‘ti amo’,ma non si riesce a dire ‘mi dono finoin fondo e impegno la mia vita per te

    e con te’.-”Perché la scelta affettiva di duepersone è un affare privato, e lasocietà, civile o religiosa, non c’en-tra”.Di fatto si rifiuta ogni ‘ingerenza’della società, ma alla società sonopoi richiesti i diritti delle coppieregolarmente sposate. Il matrimo-nio è un contratto sociale tutelato dadiritti pubblici ma comporta anche,logicamente, doveri sociali!Alcune riflessioni:Le affermazioni colte dalla boccadella gente, anche se con intenzionie convinzioni diverse, hanno in co-mune il rifiuto del matrimonio, civi-le o religioso, come impedimento aldesiderio di amore dell’uomo e delladonna, alla piena realizzazione dellapersona.Ma in realtà è proprio così? E’ verol’amore se è provvisorio?E’ serio se non impegna? L’unionedell’uomo e della donna, con even-tuali figli, può non avere una impli-canza sociale?Il matrimonio, riconosciuto cometale, protegge e sostiene la debolez-za umana, garantisce la persona sin-gola che si affida, offre continuità efuturo, si rende visibile alla societàche si impegna a difenderlo: l’anel-lo, nell’uso comune, è significativodi un patto che ha valore per tutti!Sicuramente il matrimonio non sipuò improvvisare. E’ il compimentodi un cammino durante il qualel’amore deve essere ‘verificato’come dono assoluto e totale - “ per teper tutta la vita’ - attraverso gradiniben precisi: ricerca-scoperta-decisio-ne. Il senso profondo di un legameaffettivo, coinvolgente tutta la vita

    di due persone, esige maturità fattadi rispetto, attenzione, consapevo-lezza; richiede un andare avanti apassi lenti, senza cedere alla istinti-vità che brucia tutte le tappe. Volersibene è vivere, accettando tutti i rischiche la vita presenta. Caratteristicadel vero amore è la ‘definitività’, seno, non è ancora amore, ma solosimpatia, sentimento, comunque fe-nomeno emotivo, quando addiritturanon è opportunità e convenienza.

    Ma c’è una sicurezza per l’avveni-re? donde viene? Anche a riguardodel matrimonio Gesù non deludeperché non illude. Ha dato la suaparola ferma e sicura (rileggersi alriguardo Mt.19,3-12). E’ stato deri-so, come, con le parole e con lescelte, lo si deride anche oggi. MaLui è chiaro e deciso perché vuoleseriamente bene all’uomo, ne cono-sce il valore intrinseco e ne vuole lasua vera felicità. Il Parroco g

    NUCLEI FAMILIARI DI EVANGELIZZAZIONENOVEMBRE-2005Tema: “La Parrocchia: microcosmo ecclesiale.Lettura: Mt. 18, 19-20Fam. ROLLERI-TAMBURINI-PODESTÀ V.Gromolo14 Martedì 15Fam. OROFINO-LIUNI V. Traversaro 18/4 Lunedì 21Fam. CAPITANO-CONTI V. Dante 127/7 Venerdì 18Fam. CAGNAZZO-MAGRINI V. Unità d’Italia 33 Martedì 22Fam. S.lle PERAZZO V. Mulinetto Domenica 27Fam. OLIVIERI-STURLESE V. Sertorio 4 Martedì 22Fam. MAGGI-BERNARDI V. Milano 5 Mercoledì 16Fam. NOCETI-TEDESCO V. Mazzini 3 Mercoledì 23Fam. PIETRA Maria Luisa V. Mazzini 298 Martedì 22Fam. MARCHETTI-CEFFALO V. Mazzini 310/14 Venerdì 18Fam. BERTOLONE Idia V. Fascie 17/2 Mercoledì 23Fam. COSTA Natalia V. Mazzini 356/4 Venerdì 18Fam. BOZZO-MASSUCCO V. Bologna 1 Martedì 22Fam. NIEMACK Sonia V. Roma 22/9 Mercoledì 23Fam. SCROFANO-SERRENTINO V. Nazionale 167/1 Giovedì 17Fam. STAGNARO Mara Piazza Italia 5/1 Martedì 29

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    Presente e passato a confrontoPresente e passato a confronto

    ANTONIO DEIANA,"Il SACRESTANO"Questa volta l’acqua del Ravino èquanto mai d’attualità. Un dettopopolare dice infatti che se unforestiero beve di quest’acquadiventa matematicamente un“sestrino”. “U l’ha bevûu l’aegua duRavin”. È il caso di quel baldo, forte,giovane di Ittireddu, antico borgosardo, dedito alla pastorizia, inprovincia di Sassari, che, nel 1921,ha fatto buon viso a questaesperienza, dopo aver “ormeggiato”tra i due mari di Sestri e in particolareall’ombra della nostra Parrocchia.Parliamo di Antonio Deiana, dal1936 al 1969 sacrestano della nostraChiesa di S.Antonio. A 19 anniDeiana partecipa alla Campagna diLibia, poi con la Brigata Sassari è in

    trincea nella grande guerra, infinenel Corpo della Guardia di Finanza aGenova, dove a Rivarolo troveràMaria Adano, la compagna della suavita. Coordinatore di impiantielettrici è impegnato nel 1922 pressola sottostazione delle F.S. di Sestri,addetto a un servizio di particolareesperienza che però mai potràostacolare quei lavori “straordinari”che praticamente dovrannocondizionare tutta la sua esistenza, ilsuo desiderio di essere “l’operaio”al servizio della Chiesa e della suafamiglia. Un lavoro non a fine dilucro ma aperto a quei carismi dovel’arte del servire diventa la stradamaestra del cristiano, dove l’umiltàe la carità costituiscono le principalicredenziali dell’uomo vero.Vogliamo vedere così questo bravoAntonio dalle spalle quadrate, dal

    fiato da vendere, a portare l’arca diS.Antonio in processione tra le casedi Ca-di-ferè o anche in numerosealtre processioni del Sestrese doveveniva sistematicamente chiamato.“Di papà – dice Giovanni -emblematico un ricordo del 1929,quando appena smontato da un turnonotturno in ferrovia l’ho visto dibuon mattino a lavorare con energiaalle fondazioni per la costruzionedel Tempio intitolato a Cristo Realla Madonnina del Grappa”. Deianaè stato sacrestano nella vecchiaChiesa di S.Antonio con l’alloraprimo parroco Don GiovanniChiappe, il successore Mons. ErnestoNoceti e infine nel nuovo tempiosotto la guida di Mons. VincenzoBiasiotto.Velato da un po’ di malinconia unaltro ricordo di Giovanni Deiana.Sono con papà - dice - davanti al barCorsaro. Si abbattono in piazza gliultimi frammenti dell’antica chiesa.Nello sguardo di mio padre sistemperano mille ricordi, sembravoler inseguire quel ritornello

    genovese “picun daghe cianin”, maal fine, come suo temperamento, dàsfogo a una sua interioresoddisfazione: “Sento la gioia diaver stretto nelle mie braccia la statuadi S.Antonio e portata di peso dalvecchio al nuovo Altare.” Rab. g

    20 Novembre Giornata per ri-pensare il "nostro sovvenire..."

    Domenica 20 novembre, dedicataa Cristo Re, verrà celebrata in tuttele Chiese d’Italia la GiornataNazionale di Sensibilizzazione alSostentamento dei Sacerdotidiocesani.E’ un momento che serve ai fedeliper prendere maggiormentecoscienza del valore intrinsecodelle offerte per il sostentamentodei sacerdoti, di tutti i 39milasacerdoti in Italia, e non solo delproprio parroco. Le offertecostituisco il “termometro” piùefficace per misurare il senso dellacoscienza di partecipazione e dicorresponsabilità dei fedeli alla vitae alla missione della Chiesa“mistero di comunione”, dove tuttisi sentono davvero appartenenti allastessa famiglia. Questa rinnovataconvinzione vuole rimarcare comele offerte rappresentino unaautentica via educativa dei fedelilaici e del clero al vero senso diChiesa e alla fraternità che sitraduce in solidarietà e pere-quazione.Comunione, corresponsabilità,partecipazione dei fedeli, unitiquindi a perequazione e solidarietàsono i cinque pilastri su cui si fondail sistema del Sovvenire, sono ivalori che portano un contributo alsistema economico della Chiesa,ma soprattutto rendono più riccaspiritualmente l’intera comunità.E’ opportuno ricordare che la metàdelle parrocchie italiane, cioè12.000, hanno meno di 1000abitanti, e quindi non sono in gradodi sostenere da sole i propri pastori,

    e ancora che le offerte sono essenzialiper 3.000 sacerdoti anziani o ammalati,ora che dopo una vita di servizio alVangelo non hanno più una comunitàche provveda loro.Occorre, perciò, proseguire anchequest’anno sulla strada tracciatacontinuando a lavorare per una verasvolta culturale che, con pazienza ecostanza, diffonda nel popolo di Dioquesta convinzione profonda:l’educazione e la promozionedell’offerta sono l’educazione e lapromozione dell’autenticapartecipazione ecclesiale e si situanodentro il grande disegno teologico espirituale che intende edificare giornodopo giorno la Chiesa come casa escuola di comunione.Sarebbe bene che tutti i fedeli offrisseroil loro contributo, anche piccolo, inriferimento alle proprie disponibilità,per il sostentamento dei sacerdoti: “Unsostegno a molti per il bene di tutti”,attraverso le varie modalità:Conto corrente postale n° 5780309(moduli prestampati)Bonifico bancario presso le principalibanche italiane.Direttamente presso l’IstitutoSostentamento della diocesi, anche peril tramite del Parroco o di persona dalParroco incaricata.Le offerte raccolte a Sestri Levante nel2004 sono state 78 per l’importo di7.343 euro; nel territorio diocesano sonostate 456 per l’importo di 55.250 euroche copre meno del 4% delsostentamento necessario per i 117sacerdoti diocesani. Francesco Baratta g

    (Segue dal n° 10)Ci precedeva anchela direttrice delloospedale “Dona Sil-via”, ostetrica,infermiera profes-sionale, ferrista,“farmacista”, verofac-totum indispen-sabile e di assolutovalore professionalee umano coadiuvatadalla bravissimainfermiera Gloria.Dopo una piccolacolazione a base dilatte in polvere, caffè,e ...banane, iniziavamo il nostro lavoroche si prolungava tutto il giornoinframmezzato da un parco pranzo.Nell’ora di libertà pomeridiana eraabitudine fare una passeggiata nelvillaggio dove abbiamo completatola conoscenza dei costumi, della vitaquotidiana e della umana miseria diquella povera gente. Unica nota dicolore il mercato con i banchettiricoperti da ..poca merce. Dopo pochigiorni tutti ci riconoscevano evenivamo salutati con ampi sorrisi edeferenti gesti. Sulla via del mercatosi aprivano piccoli e colorati negozi(tiendas) con poca mercanzia nel lorointerno. Unica eccezione era quellodi “pompe funebri” con, in bellaevidenza; una pila di piccole barebianche! Al nostro ritorno ciattendevano altre visite e si andavaavanti fino a sera. Ai tropici fa buiopresto e rapidamente. Con la chiusuradel cancello del passo carraiodell’ospedale, iniziava, per noi, ilperiodo più brutto della giornata.Senza lavoro umanitario, lontani dacasa, isolati dal mondo, ci dedicavamoalle considerazioni sulla giornataappena trascorsa. Fra tutto emergevasempre l’estrema povertà di quellagente con le loro misere condizioni divita. A noi sembrava di non aver fattoabbastanza. Immaginavamo la miseriaestrema in quelle baracche fatiscentie ci proponevamo di fare ancora dipiù il giorno successivo. Intanto, nelgiardino dell’ospedale contornato dauna cinta di muraria alta 4 metri,contavamo le stelle nel buio fitto deitropici. La cena, rapidamenteconsumata, concludeva la nostragiornata; Non ci restava che qualchelettura o la visione di qualche cassetta

    video ormai datata ma che, inquell’occasione, veniva apprezzata conpiacere prima del sonno ristoratore. Ilmattino successivo, si ricominciava conil suono caratteristico delle trombe dellecamionette, il latrare dei cani randagi, iltuono del vulcano Fuego con i suoisbuffi che si stagliavano contro il cieloterso e che noi controllavamo dal nostroambulatorio. A metà mattinata ciraggiungeva una musichetta ripetitiva estruggente: quella del carrettinodell’unica qualità di gelati. Abbiamoconosciuto tanta umanità sofferente macon tanti pregiudizi che insiemeall’ignoranza e all’estrema povertà,purtroppo, diventano una miscelaesplosiva. Le ragazze, quasi tuttemamme precocissime, partoriscononella stragrande maggioranza nelle loroabitazioni affidandosi esclusivamentealle comadrones (le buone donne di unavolta che assistevano le nascite) senzaalcuna competenza sanitaria e, alcune,addirittura analfabete! La natalità èelevatissima, altrettanto la mortalitàperinatale (dieci volte superiore rispettoalla nostra media). Quando succede lacomplicazione, quasi sempre, ègravissima e incurabile ma quellapopolazione è abituata ad accettare tutto.In queste situazioni trova buon gioco ilproliferare di numerose sette religioseunendo il sacro e il profano comeabbiamo avuto modo di constataredirettamente. Il REKKO porta aiutosanitario anche in località distanti daYepocapa. Anche noi siamo andati intrasferta a Miraflores, raggiunta dopodue ore di fuoristrada. Abbiamo visitatoin uno scantinato di un lavatoio per ilcaffè usando un lettino ginecologicosmontabile, molto utile, regalato dallaCaritas di Chiavari. Inoltre, una

    Due medici sestresi a Yepocapa domenica, siamo andati nella Capitale(Città del Guatemala) presso il Clubdegli Italiani per visitare gli emigranti.I benefattori del club Italiano ci hannoriservato una calorosa accoglienzaoffrendoci un ottimo pranzo; Lecondizioni dei nostri connazionalisono ben diverse da quelle deicampesinos di Yepocapa!Dopo circa una ventina di giorni lanostra esperienza missionariagiungeva al termine. Ritornatiall’aeroporto della Capitale, prima diimbarcarci definitivamente per l’Italia,

    ci siamo soffermati sul tramonto delsole sui vulcani Agua, Acatenango,Fuego sempre in attività che fanno dacorona alla Città di Guatemala. Aldilàdi quest’ultimo sapevamo esserci ilvillaggio di Yepocapa con la sua gentecarica di sofferenza e di fatica, bisognosadi aiuto e, purtroppo, con poche speranzedi miglioramento. Il nostro sguardorestava fisso in quella partedell’orizzonte mentre la notte siavvicinava rapidamente lasciando in noiun carico di rimpianto.Diego Dighero e Franco Venuti g

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    Nel mensile parrocchiale di febbraiosono apparsi dei dati sull’attivitàdella parrocchia e con meraviglia, siè constatato che nell’anno 2004 nonsi sono celebrati matrimoni in‘Chiesa’ ed è stato così anche neglianni precedenti. Forse è solo unaeccezione considerando che la nostracomunità è composta in maggioranzadi persone della terza età.A parte la situazione della nostraparrocchia, in generale il matrimonioin Chiesa sta diminuendo per diversimotivi. Bisogna cercare di capireperché tanti giovani non frequentanopiù la parrocchia e la catechesi dopoi sacramenti della prima comunionee cresima e ci si chiede se hannofrequentato il catechismo perprepararsi alla fede in Cristo o perottenere un attestato di frequenza eadempimento a una convenzionesociale.Tanti di questi giovani diventatiadulti cominciano a ragionare intermini di convenienza, nel sensoche cercano di evitare ciò checomporta rinuncia e doveri e un pòdi sacrifici.Si comincia con la disaffezione versol’insegnamento religioso nellascuola pubblica che si manifesta in

    modo evidente nelle superiori, ancheperché i genitori cominciano ad averemeno ascendente sui figli.Premesso quanto sopra, resta chiaroche si deve essere preparati peradempiere ad un impegno cosìgrande come il matrimonio in"Chiesa" perché per i cristiani ilmatrimonio religioso non è unacerimonia, una semplice esteriorità,un rito di integrazione sociale, mauna scelta di fede, un incontro conDio, un rito per far emergere piùchiaramente il significato delsacramento in quanto la “formaprimaria con cui la Chiesaevangelizza il sacramento è lacelebrazione liturgica che essa fa delsacramento”. Nel matrimonio glisposi sono chiamati a manifestarsireciprocamente quell’amore chetrova la sua fonte nell’amore di Cristonella Chiesa, un amore unico e fedeleper fare della famiglia un luogo dovesi rende culto gradito a Dio, vivendoin verità i rapporti famigliari in modoche la famiglia diventi un luogoprivilegiato per la trasmissione dellafede.E’ opportuno inoltre ricordare che la“crescita spirituale e morale di unpaese è legata indissolubilmente alla

    tutela della famiglia fondata sulmatrimonio come valoreinsostituibile che deve essere sempredifeso”.L’art; 29 della nostra Costituzionericonosce i diritti della famiglia comesocietà naturale fondata sulmatrimonio concordatario che poi èquello religioso al quale vengonoautomaticamente riconosciuti glieffetti civili purché esso sia celebratosecondo le norme di diritto canonico.Nel contempo sul matrimonioreligioso ci si rende conto che icattolici vivono insieme a cristianidi altre confessioni, a personeappartenenti a fedi religiose diverse;ebraismo, buddismo ecc. e quindic’è bisogno di cercare vie diconciliazione.Al riguardo la Chiesa va incontro aicosiddetti matrimoni mistiadeguando alcune regole a unanuova spiritualità con nozze in"Chiesa" per cattolici e non, concerimonie diverse per chi è pocopraticante o di altra religione.Adeguando il rito del matrimonioalle diverse situazioni, e proprio perrispetto di esse e delle verità delsacramento, è previsto il matrimonionella celebrazione della Parola.Per chi non crede e non se la senteonestamente di affrontare unimpegno matrimoniale oltre che

    davanti agli uomini anche davanti aDio, esiste il matrimonio civile, inquanto il sacramento del matrimonionon è un obbligo.Prima di un matrimonio in ‘Chiesa’per convenzione sociale, politica, oper apparire, è stato detto amalincuore, che è più onesto, quandoc’è amore, un matrimonio civile inquanto esiste anche una accezionelaica della religiosità (ne parla ancheS.Agostino) come comportamentiche corrispondono al sentimento didipendenza delle creature dal mondodivino, religiosità definita comemoralità, rettitudine, senso etico,responsabilità civile. Non sono raripoi casi di persone che si sposano in‘Chiesa’ dopo aver fatto battezzare ifigli.Il seme di Dio è dentro ogni uomo.Comunque, in qualsiasi modo vengacelebrato il matrimonio, la Chiesanon potrà accogliere come prassicristiana, ad esempio, il divorzio,però, permetterà agli altri cittadini,con rispetto, di avvalersi delle leggiche lo regolano. Nella constatazioneche si accorciano sempre più i tempidi riflessione, auspichiamo di nonsentire anche da noi il discorso didue ragazzi americani: “Chi è tuopadre?” “E’ il tale dei tali”. “Ah, sì loconosco, è stato mio padre l’annoscorso!”. Andrea g

    Matrimonio-Famiglia-Divorzio

    Domenica 2 Ottobre durante la S.Messa delle 10 noi catechisti abbiamo ricevuto il mandato. Conquesto gesto ci siamo impegnati di fronte a tutta la comunità nell’iniziare il nuovo anno catechistico.Con l’aiuto del Signore, siamo convinti che tutte le iniziative che riusciremo a compiere con i nostriragazzi saranno non di certo perfette, ma fatte sicuramente con amore. Dopo la celebrazione nonpotevano mancare le gustose torte preparate da alcune di noi e poi naturalmente il tanto atteso lanciodei palloncini fatto per la prima volta alla spiaggia. Attaccati ai fili dei palloncini c’erano i cartoncinisui quali i nostri bambini del catechismo avevano preparato pensieri e preghiere. Alcune di queste sonostate ritrovate nel nord Italia e alcune hanno anche ricevuto risposta! Rita g

    (Segue dal n° 10 ) Nei giorni seguenti il papà diTonino telefonò la risposta affermativa al fratelloRenato circa la partita di calcio. Lo zio si premurò diinserire il ragazzo nella formazione della squadra. Ladata dell’incontro era fissata per l’ultimo sabato dimaggio alle ore 16. Appena lo seppe, Tonino nonstava più nella pelle, contava i giorni e durantel’allenamento si impegnava al massimo per essere benpreparato ad affrontare la squadra avversaria. Neaveva parlato a scuola con Matteo che gli avevapromesso di farsi accompagnare al campo sportivoper vederlo giocare. Intanto i giorni passavano comeal solito tra gli impegni scolastici, l’allenamento e lacura del fratellino che cominciava a fare i primi sorrisi.Giunti alla vigilia Tonino era felice di far parte dellasquadra di calcio e si sentiva pronto per entrare incampo e correre dietro al pallone. Finalmente all’orafissata tutti negli spogliatoi per indossare pantaloncinie maglietta e poi. al momento giusto, si fa l’ingressoin campo tra gli applausi di incoraggiamento deicompagni e degli amici di tutta la città. C’è anche lozio Renato e l’amico Matteo in prima fila. La giornataè stupenda, il terreno in ottimo stato. l’arbitro ed iguardialinee in divisa pronti col fischietto in mano.I ragazzi delle due squadre in fila si salutano con uninchino poi, dopo il lancio della monetina, ognunoprende posto nella propria area. di gioco. Il fischiodell’arbitro dà l’avvio della partita.I ragazzi studiano le mosse degli avversari e sidestreggiano egregiamente nel gioco con passaggi dipalla correndo su e giù per il campo con un’energiache sorprende gli spettatori. Al ventiquattresimo daun passaggio del compagno Michele, Tonino agganciail pallone e lo “spara” dritto dritto in rete. Scoppianogli applausi di tutto il numeroso pubblico e di Matteoche salta dalla gioia sulla sedia a rotelle. Termina ilprimo tempo con il risultato di uno a zero per lasquadra di Tonino.Durante l’intervallo lo zio Renato scende neglispogliatoi per congratularsi col nipote e poi ritorna aibordi del campo ad attendere l’ingresso dei giocatoriper il secondo tempo.Giunta l’ora, al fischio dell’arbitro, si ricomincia acorrere: gli avversari si fanno più sotto e costringonopericolosamente tutta la squadra di Tonino a stare indifesa, ma questi respingono ogni attacco. Sennonchédopo circa un quarto d’ora un tiro di traverso colpisceil palo di sbieco e il pallone entra in rete: è l’uno a uno.Si riprende il gioco con tutta l’energia che i pulcinihanno in serbo e si affrontano con grande entusiasmo.Da lì a pochi minuti un giocatore avversario scalciandoil pallone colpisce al polpaccio destro Tonino checade a terra con un urlo di dolore. L’arbitro fischia elo zio Renato da bordo campo si precipita a soccorrereil nipote accasciato che si stringe il ginocchio, losolleva di peso e corre fuori del campo versol’autolettiga della C.R.I. e partono veloci diretti al

    pronto soccorso dell’ospedale cittadino. La partita riprende con un cambio.Arrivati al pronto soccorso, il medico visita accuratamente il ginocchio del ragazzo e mette una borsadi ghiaccio sulla gamba dolorante e gli sussurra all’orecchio: “Stringi i denti e tieni duro, vedrai cheil dolore presto diminuisce. Coraggio campione, anche soffrendo si diventa grandi!” Con un belsorriso fa una carezza al bimbo e gli strizza l’occhiolino.Tonino s’accorge che il ghiaccio attenua il dolore e tira un respiro di sollievo. Il dottore spiega chenon c’è nulla di rotto, solo una ecchimosi dovuta alla botta ricevuta ma niente di grave.Si formerà un livido perché non essendoci perdita di sangue esterno, quel poco che esce dai piccolivasi capillari non va all’esterno, ma si deposita sotto l’epidermide, lo strato superficiale della pelle.Nasce così il livido. che tende a modificare il suo colore dal rosso cupo iniziale al bluastro e algiallognolo, ma è una reazione del tutto naturale. Per precauzione gli fa una fasciatura con una pomataantinfìammatoria e poi gli raccomanda di tenere la gamba in piano per 48 ore; lunedì potrà riprenderea camminare lentamente.Lo zio ringrazia vivamente il medico che è stato molto bravo, prende in braccio il nipote e si avviaverso la macchina per portarlo a casa a rassicurare mamma e nonna. In quel momento si avvicinal’allenatore che al termine della partita si era precipitato all’ospedale e sussurra a Tonino: “Sei statobravissimo. Abbiamo vinto, ha segnato Michele al venticinquesimo. Ciao, a presto. “Lo zio Renatosaluta l’allenatore e si avvia verso la casa di Tonino. Mamma e nonna, all’apparire di Renato colbambino in braccio spaventatissime si allarmano, ma il ragazzo con una smorfia di dolore, che volevasembrare un sorriso, le tranquillizza e con l’aiuto di zio e nonna siede sul divano e mette la gambadestra a riposo col ghiaccio sopra. “Siamo stati al pronto soccorso e il medico di turno lo ha guardatoper benino, non c’è nulla di grave, deve stare a riposo fino a lunedì”. Così lo zio Renato scarica latensione nervosa accumulata in quel pomeriggio. Ma Tonino era felicissimo in cuor suo per il finaledella partita e sopportava il dolore con una gioia repressa, come se il suo infortunio fosse stato ilprezzo da pagare per la vittoria della sua squadra. (continua ...) Giovanni Merciari g

    LA VITA: Amore e ... (La storia di Tonino, una fiaba vera)

    Festa con i catechisti

  • NOVEMBRE 2005NOVEMBRE 2005NOVEMBRE 2005NOVEMBRE 2005NOVEMBRE 2005�. ��������. ��������. ��������. ��������. ������� ������ ������������� ������������� ������������� ������������� �������la PARROCCHIAla PARROCCHIA

    ORARIO S.MESSE ORARIO S.MESSE ORARIO S.MESSE ORARIO S.MESSE ORARIO S.MESSES. ANTONIOS. ANTONIOS. ANTONIOS. ANTONIOS. ANTONIOFeriali: 7,30 - 9,30 - 18,00Festivi: 7 - 8,30 - 10 - 12 - 18,00Vespri: prefestivi e festivi 17,40S. MARIA DI NAZARETHS. MARIA DI NAZARETHS. MARIA DI NAZARETHS. MARIA DI NAZARETHS. MARIA DI NAZARETHFeriali: 9 - 17,30Festivi: 8 - 9,30 - 11 - 17,30S.PIETRO IN VINC.S.PIETRO IN VINC.S.PIETRO IN VINC.S.PIETRO IN VINC.S.PIETRO IN VINC. Dom. 8,00FRATI CAPPUCCINIFRATI CAPPUCCINIFRATI CAPPUCCINIFRATI CAPPUCCINIFRATI CAPPUCCINIFeriali: 8Festivi: 8,30 - 10,30CAPPELLA OSP.CAPPELLA OSP.CAPPELLA OSP.CAPPELLA OSP.CAPPELLA OSP. Dom. 15,30

    PROPRIETÀ:PROPRIETÀ:PROPRIETÀ:PROPRIETÀ:PROPRIETÀ:Parrocchia S. Antonio - Sestri LevanteVia Sertorio, 12 - Tel. 0185/41.583Autorizz. Trib. n. 7/88 del 13/2/1988DIRETTORE RESPONSABILEDIRETTORE RESPONSABILEDIRETTORE RESPONSABILEDIRETTORE RESPONSABILEDIRETTORE RESPONSABILE:TOMASO RABAJOLISTAMPA:STAMPA:STAMPA:STAMPA:STAMPA: GRAFICA PIEMME - CHIAVARI

    inizio-fine turno settimanale ore 8,3029/10 05/11 COMUNALE05/11 12/11 INTERNAZIONALE12/11 19/11 CENTRALE già Raffo19/11 26/11 LIGURE26/11 03/12 CENTRALE già Raffo

    TURNITURNITURNITURNITURNI FFFFFARMACIEARMACIEARMACIEARMACIEARMACIE

    ARCHIVIONUOVI CRISTIANIPAGES Martina nata IL 22-6-05battezzata il 24-9-05BICOCCHI Stefano nato l’11-5-05battezzato il 25-9-05PARMA Giacomo Alessandro natol’11-4-05 battezzato il 25-9-05La comunità parrocchiale ringraziail Signore per questi piccoli fratelli,li accoglie con gioia, si congratulacon i cari genitori.NUOVA FAMIGLIASANTI Antonio e TAVANO MariaLuisa sposi il 24 settembre 2005Felicitazioni vivissime ai novellisposi da parte della Parrocchia eauguri di copiose benedizioni dalSignore.I NOSTRI DEFUNTIPRATO Maria Gina nata il4.8.1909 deceduta il 21.9.2005CONTI Iames nato il 6.11.1924deceduto il 22.9.2005RAGAZZI Zelmira nata il 3.8.1911deceduta il 22.9.2005MARCHETTI Paolo nato il18.12.1933 deceduto il 28.9.2005BABUDRI Mariuccia nata il14.9.1925 deceduta il 12.10.2005La nostra comunità elevapreghiere di suffragio per i fratellidefunti e invoca dal Signore ilconforto per i familiari.La registrazione dei dati dei defuntidella nostra Parrocchia non èaggiorna. Si sollecitano i familiari adaffrettarsi per consentire la pubbli-cazione e conservarne il ricordo.HANNO DONATO ALLA CHIESALorenza, Giuditta, Umberto € 50N.N. € 50I.M. di BOZZANO Massimo € 50Camilla, Carola, GiacomoAlessandro € 100I.M. di CONTI Iamesla Famiglia € 300PAGES-COSTA Martina € 250I.M. di RAGAZZI Zelmirail Figlio € 200MAGLIERI-ROSCELLIa S.Antonio € 50Stefano BICOCCHI euro € 50N.N. nel loro anniversario dimatrimonio € 100I.M. di Paolo MARCHETTI laFamiglia € 250I.M. di Maria, Emanuele, Caterina,Stefano € 100N.N. € 500PATRONATO ACLI € 400N.N. € 250Da Christian € 20Dai Corsi pr la Terza Erà € 1000A SOSTEGNO DEL MENSILE“LA PARROCCHIA”N.N. € 20

    INCONTRO CON IL VESCOVOMercoledì 29 Settembre u.s. alle ore 21 presso la Parrocchia diS. Maria di Nazareth, il Vescovo Diocesano Mons. AlbertoTANASINI ha incontrato i Consigli pastorali delle quattroparrocchie del Sestrese: Santa Maria, San. Antonio, SantoStefano e San Bartolomeo. Il Vescovo ha ringraziato i Parroci edha espresso la sua grande gioia per questo incontro, nel qualeper la prima volta i consigli si sono ritrovati insieme: non tutte lecomunità della Diocesi hanno istituito il Consiglio Pastorale, cheriveste invece una grande importanza nell’opera di affiancamentoal parroco nel servizio alla Parrocchia. Occasione dell’incontro:la necessità di chiarire la pastorale giovanile. Innanzi tutto ilVescovo ha espresso apprezzamento e riconoscenza a DonFabio MAZZINO per l’opera di apostolato, svolta per ben setteanni anche nel settore giovanile presso le comunità del Sestrese.A lui è stato chiesto, come merita e dopo un breve periodo diriflessione personale, di assumere la cura pastorale di una nuovacomunità parrocchiale. Con l’intenzione di proseguire l’opera diDon Fabio e di semplificare la Pastorale giovanile, in unità contutti i Parroci, a Don Alberto GASTALDI viene affidato il compitodi seguire e coordinare tutta l’attività delle quattro parrocchie.Considerata la carenza di sacerdoti giovani (in Seminario,quest’anno, non è entrato nessuno) e che i giovani hannonaturale tendenza a frequentare educatori giovani, indispensabileobiettivo sarà di NON PERDERE NESSUNO.Mons. Vescovo ha quindi tracciato le linee della Pastoraleelaborata e proposta insieme ai Parroci e a Don Alberto:Scuole Medie : Preparazione alla Cresima e post-Cresima sifanno in parrocchia. Il catechista segue i ragazzi dalla prima allaterza media, e si confronta periodicamente sia in parrocchia checon le altre parrocchie (una volta ogni due mesi). Incontri con ilVescovo, campi scuola cittadini, pellegrinaggio del post-Cresima.Giovanissimi (1° e 2° sup.) : è l’età del passaggio, ma i ragazzinon sono ancora pronti per lasciare la parrocchia: incontri periodicie Don Alberto incontrerà regolarmente gli educatori e sarà adisposizione per l’accompagnamento spirituale. I parroci devonoperò rendersi “presenti” nella pastorale e ai ragazzi.Giovani “uno” (3°, 4° e 5° sup.) : Incontri a livello cittadino,guidati da Don Alberto e dai vari animatori. Vita liturgica vissutain parrocchia con impegno al servizio (ad es.: Catechismo).Universitari (età limite = 30 anni) : Formazione e incontricoordinati con Don Alberto. I parroci sono impegnati ad unincontro mensile di verifica. Mons. TANASINI chiede a tutte leComunità Parrocchiali di CREDERE a questo progetto, diaccoglierlo a mente aperta e con fiducia e di lavorare per laformazione e la crescita degli animatori. Il cammino di formazioneindividuale venga fondato su: RICERCA – SCOPERTA eDECISIONE. Tutti coloro che intraprendono un cammino versoun obiettivo, si pongono in ricerca e gioiscono nella scoperta dicose importanti, ma la piena maturazione si raggiunge attraversola decisione di perseguire l’impegno assunto e di sacrificarsi peresso. Per questo è anche indispensabile il coinvolgimento e lacorresponsabilità della FAMIGLIA, che quasi sempre chiede iSacramenti per i propri figli senza corrispondere con latestimonianza della fede e la propria responsabilità. Giulio g

    CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALEMercoledì 12 ottobre si è riunito il Consiglio PastoraleParrocchiale, per riflettere sull’incontro del 29 settembre conil Vescovo (vedi accanto) e sul Convegno Diocesano diSabato 08 ottobre sul tema della parrocchia.Prima di iniziare l’incontro il Parroco ha comunicato ledimissioni da consigliere di Luca Martello, rappresentantedel settore del Commercio e del consenso al subentro diDavide Marzi, primo dei non eletti nella consultazione delloscorso anno. Il Consiglio ringrazia Luca per la suaresponsabile partecipazione alle riunioni del C.P.P.Constatata la validità dell’incontro (15 presenti su 19) e lapartecipazione di Don Alberto Gastaldi, Don Giuseppe hameditato per noi la Parola di Dio (Rom.12,4 ss) : il ConsiglioPastorale è esperienza di comunione. Tanto più viviamo lacomunione con gioia, tanto più questa comunione, che èesperienza dell’amore gratuito di Dio, si riversa nellaComunità. In merito all’incontro dei consigli pastorali delle 4parrocchie con il Vescovo, è stata evidenziata la validitàdella proposta di impostazione della Pastorale giovanile edel concreto impegno di tutte le parrocchie di aiutare DonAlberto nel suo non facile lavoro. Ogni comunità dovràcurare la formazione degli educatori-animatori e, dagli incontriperiodici di verifica, far tesoro della esperienza degli altri peralimentare la propria attività pastorale verso i giovani.Nel Convegno Diocesano, il Vescovo Tanasini ha tracciatole linee di riflessione sulla Parrocchia: un volto missionarioche parte dalla Eucaristia e ad Essa costantemente rivolta.Impegno ad incontrare Gesù Risorto e testimoniare con lavita la Sua Parola: non una azione promozionale (nondobbiamo “catturare” nessuno) ma una esperienza dacomunicare. Ci è stato suggerito di utilizzare la Nota deiVescovi “Testimoni di Speranza in un mondo che cambia”impostata sulla 1^ Lettera di S.Pietro Apostolo. L’incontro siè concluso con le iniziative per vivere il prossimo periodo diAvvento: Don Alberto propone una azione unitaria di tutte leparrocchie volta a conoscere e riflettere sulla situazione chesta vivendo Betlemme in Palestina. Si propone un gesto dicarità per l’orfanotrofio di Betlemme e un incontro pubblicoa livello cittadino per illustrare la realtà dei cristiani inTerrasanta. Daniela g

    RICORDA IN NOVEMBRE01 mar. FESTA OGNISSANTIOrario festivo delle celebrazioni02 merc. COMMEMORAZIONE

    DEI DEFUNTIINDULGENZA PLENARIA

    SS.Messe h. 7 - 8,30 - 10 - 15,30 (alCimitero urbano), 18,Vespri h.17,30h.21 Riunione catechistiNUFAEV

    04 ven. PRIMO VENERDI’DELMESEh.16,30 Ora di Adora-zioneh.17,30 S.Messa per iCadutih.21 In Cattedrale ilCard. Tarcisio Bertonepresenterà il Compen-dio del Catechismo

    07 lun. h.16 Catechesi biblicah.21 Catechisti Medie aS.Stefano

    O9 merc. h.21 Consiglio Pasto-rale Parrocchiale

    11 ven. h.21 Catechesi adulti12 sab. h.16 Confessioni ragazzi14 lun. h.16 Catechesi biblica

    h.21 Catechisti elemen-tari

    16 merc. h.21 Redazione men-sile

    21 lun. h.16 Catechesi biblica25 ven. h.21 Catechesi adulti27 dom. INIZIA IL TEMPO DI

    AVVENTOh.10 Presentazione delladomanda della Cresima.

    Il giorno 8 agosto la Madre Generale delle Suoredell’Immacolata ha accompagnato due Suore in Etiopia,invitate dal Vescovo per una nuova missione; altre dueSuore le seguiranno, appena terminati gli studi lavorerannoin una struttura ospedaliera, discretamente attrezzata, doveogni giorno, una folla di persone pazienti, attende di esserevisitata, curata o di ricevere medicine.La gente è poverissima, bisognosa di tutto: non hannocase, ma capanne, né letti, né vestiti, né cibo sufficiente.Sono tuttavia persone gentili, affabili, devote: alla domenicala Chiesa è affollata da uomini,donne, ragazzi e bambini chestanno bravi ed attenti, senzamai disturbare. A Dongora,provincia di Addis-Abeba il climaè buono, temperato, ricco divegetazione. Le Suore, purvedendo le difficoltà che leattendono, sono contenteperché, con l’aiuto del Signore,sperano di poter migliorare lacondizione di quelle personeche sono veramente bisognosedi tutto. Esse apprezzano moltoil lavoro delle Suore e deiReligiosi e sono contente dipoterli avvicinare. Auguriamoalle Suore salute, fiducia nelSignore e fecondo apostolato. Sr Luisiania g

    Miei cari familiari, questa letteravuole portarvi tutto l’amore dellavostra piccola Meenakshi. Bentrovati! Io e i componenti dellamia famiglia, stiamo bene. Speroaltrettanto per voi ed auguro ognibene alla vostra famiglia, amici econoscenti. Mi ricordo sempre divoi nelle mie preghiere. Hosuperato i miei esami con buonirisultati in tutte le materie. Sonorimasta molto addolorata perl’evento dello Tsunami. Qui le

    coltivazioni vanno bene. Al momento fa caldo in ogni villaggio. In tutte le scuoleviene celebrato il 56° dell’Indipendenza. Ho partecipato a delle gare e sonoarrivata prima. Il nostro villaggio è ricco di natura e con bellissimi fiumi chescendono dalle colline, bei prati e belle foreste. Sto studiando intensamente, nonmi risparmio neppure negli esercizi fisici che facciamo con un ottimo insegnante.I nostri insegnanti usano metodi didattici innovativi. Io e la mia famiglia viringraziamo. Sono grata delle vostre bellissime lettere. Gradite i miei abbracci piùaffettuosi e baci.Con sentimento, vostra figlia S. Meenakshi. g

    Adozione a distanza

    ETIOPIA… terra di missionedell'Istituto delle Immacolatine.