Upload
gennaro-rosati
View
217
Download
2
Embed Size (px)
Citation preview
La diagnostica in PneumologiaLa diagnostica in Pneumologia Indicazioni Cliniche dei principali Test FunzionaliIndicazioni Cliniche dei principali Test Funzionali
CORSO PER PERSONALE NON MEDICO Riservato agli addetti degli Ambulatori di Fisiopatologia Respiratoria
Attilio PietraAttilio PietraUOC Pneumologia UOC Pneumologia
Dipartimento Scienze MedicheDipartimento Scienze MedicheA.O. San Carlo BorromeoA.O. San Carlo Borromeo
Galeno di Pergamo129-216 d.C.
““Ricordati che il miglior Ricordati che il miglior medico è la natura: medico è la natura:
guarisce i due terzi delle guarisce i due terzi delle malattie e non parla male malattie e non parla male
dei colleghi dei colleghi ““
A Galeno vengono attribuiti molti scritti, tra cui tre libri
“Sul movimento del torace e del polmone” ,
in cui viene descritto un esperimento nel quale egli fece ri-respirare ad un ragazzo l’aria
contenuta in una vescica e verificò che il volume, dopo un certo periodo di tempo non
era cambiato
All’inizio del 18 ° secolo, James Jurin è stato il primo
scienziato a registrare le quantità precise di aria
soffiando in una vescica. Con scostamenti di pochi
millimetri, misurò la quantità massima di aria che si può
espirare.
James JurinJames Jurin(1684-1750)(1684-1750)
Attilio Pietra
Test di Funzionalità RespiratoriaTest di Funzionalità Respiratoria
1.1. Spirometria sempliceSpirometria semplice2.2. Spirometria globale con determinazione volumi staticiSpirometria globale con determinazione volumi statici3.3. Resistenze e conduttanza delle vie aereeResistenze e conduttanza delle vie aeree4.4. Test di reversibilitàTest di reversibilità5.5. Diffusione alveolo capillare del CODiffusione alveolo capillare del CO6.6. Test alla metacolina – test con broncocostrittore aspecifico Test alla metacolina – test con broncocostrittore aspecifico
diretto ed indirettodiretto ed indiretto7.7. 6 minuts walking test6 minuts walking test8.8. Test cardio-polmonareTest cardio-polmonare9.9. Misurazione Pressioni Inspiratorie ed EspiratorieMisurazione Pressioni Inspiratorie ed Espiratorie10.10. Emogasanalisi arteriosa in aria ambiente/ossigenoterapiaEmogasanalisi arteriosa in aria ambiente/ossigenoterapia
Test di funzionalità respiratoriaTest di funzionalità respiratoria Principali indicazioniPrincipali indicazioni
Diagnosi di patologie polmonariDiagnosi di patologie polmonari (segni, sintomi, esami di laboratorio o esami strumentali alterati)
Valutazione della gravità o progressione della patologiagravità o progressione della patologia (asma bronchiale, BPCO, fibrosi cistica, patologie polmonari interstiziali, scompenso cardiaco, patologie neuromuscolari)
Valutazione del rischio operatorioValutazione del rischio operatorio
Valutazione del grado di invalidità a fini medico-legaliValutazione del grado di invalidità a fini medico-legali
La VentilazioneLa Ventilazione Polmonare Prove di Funzionalità VentilatoriaProve di Funzionalità Ventilatoria
Volumi polmonari statici Volumi polmonari dinamici
Test di espirazione forzata Picco di flusso espiratorio Test di reversibilità Test di iperreattività bronchiale
Test di performance dei muscoli respiratoriTest di performance dei muscoli respiratori
Test di funzionalità respiratoriaTest di funzionalità respiratoria
Che cosa misura la spirometria ?
Parametri e tracciato spirometrico
Test di espirazione forzata Volumi polmonari dinamiciVolumi polmonari dinamici
Dopo aver fatto compiere al paziente una inspirazione massimale, lo si fa espirare con la massima forza il massimo volume di aria possibile.
Misuriamo così: Il volume espiratorio massimo nel
primo secondo: VEMSVEMS La capacità vitale forzata: CVFCVF Il rapporto VEMS / CVFVEMS / CVF %
t1 sec
VEMSCVF
V
CVCV
VRIVRI
VREVRE
VC
Spirometria lentaSpirometria lentaParametri e tracciato spirometricoParametri e tracciato spirometrico
Volume Corrente (VC): volume d’aria mobilizzato ad ogni respiro tranquillo
Volume di Riserva Inspiratoria (VRI):Volume di Riserva Inspiratoria (VRI): volume d’aria mobilizzabile al di sopra di un VC
Volume di Riserva Espiratoria (VRE):Volume di Riserva Espiratoria (VRE): volume d’aria mobilizzabile al di sotto di un VC
Capacità Vitale (CV): massimo volume d’aria che può essere espirato completamente e lentamente dopo un’inspirazione massimale.
CPT
V
CV
VRI
VRE
VR
CFR
VC
t
Volumi polmonari staticiVolumi polmonari statici Volume Corrente (VC): volume d’aria
mobilizzato ad ogni respiro tranquillo Volume di Riserva Inspiratoria (VRI): volume
d’aria mobilizzabile al di sopra di un VC Volume di Riserva Espiratoria (VRE): volume
d’aria mobilizzabile al di sotto di un VC. Capacità Vitale (CV): massimo volume d’aria
che può essere espirato completamente e lentamente dopo un’inspirazione massimale
Capacità Funzionale Residua (CFR): massima quantità d’aria contenuta nel polmone al termine di una espirazione tranquilla
Volume Residuo (VR): volume d’aria presente nel polmone al termine di una espirazione massimale
Capacità Polmonare Totale (CPT): massima quantità d’aria contenuta nel polmone all’apice di una inspirazione massimale.
Curva flusso-volume Curva flusso-volume normale
E’ possibile rappresentare la manovra di espirazione forzata con una curva flusso-volume: ad ogni momento si riportano il flusso istantaneo ed il volume corrispondente
Nella fase espiratoria la velocità di flusso aumenta fino al limite massimo della curva, ma non oltre per il fenomeno della compressione dinamica delle vie aeree.
La parte di curva a sinistra della riga è sforzo dipendente; quella a destra sforzo indipendente (dipende dalle proprietà intrinseche del polmone)
.V
V
2 4 6 8
Curva flusso-volume patologicaCurva flusso-volume patologica
V
2 4 6
Deficit ostruttivo
Normale
Armonica riduzione dei volumi polmonari, aumentate pressioni di ritorno elastico, velocità di flusso ridotte e normale calibro delle vie aeree
.V
8
Deficit restrittivo
Riduzione dei flussi a tutti i volumi polmonari espiratori con riduzione del PEF e concavità verso l’alto della curva espiratoria (freccia)
Insufficienza ventilatoria
di tipodi tipo OSTRUTTIVO OSTRUTTIVO di tipo RESTRITTIVO
Asma bronchialeAsma bronchiale
BPCOBPCO
BronchiectasieBronchiectasie
Patologie della gabbia Patologie della gabbia toracica toracica
Patologie neuromuscolariPatologie neuromuscolari Lesioni occupanti spazioLesioni occupanti spazio Fibrosi polmonareFibrosi polmonare
Si effettua in:
in soggetti con ostruzione bronchiale accertata mediante esame spirometrico
somministrando un SABA (di solito 400 mcg di salbutamolo)
si ripete la prova di espirazione forzata dopo 15-20 minuti
Test di broncodilatazione o reversibilità
Test di broncodilatazione o reversibilitàTest di broncodilatazione o reversibilità
Lung function testing: selection of reference values and interpretative strategies. American Thoracic Society. Am J Respir Crit Care Med 1991; 144: 1202-18
Si possono verificare 3 possibilità:
1. il FEV1 aumenta di > 12% e 200 ml rispetto al basale tornando a valori normali ( > 80% del predetto): DEFICIT VENTILATORIO DI TIPO DEFICIT VENTILATORIO DI TIPO OSTRUTTIVO COMPLETAMENTE OSTRUTTIVO COMPLETAMENTE REVERSIBILEREVERSIBILE. (Asma Bronchiale)
2. il FEV1 è aumentato del 12% o di 200 ml rispetto al valore basale ma resta < 80% del teorico e VEMS/CVF < 70: DEFICIT DEFICIT VENTILATORIO DI TIPO OSTRUTTIVO VENTILATORIO DI TIPO OSTRUTTIVO PARZIALMENTE REVERSIBILEPARZIALMENTE REVERSIBILE (BPCO parzialmente reversibile)
3. il FEV1 aumenta < 12% o di 200 ml rispetto al valore basale: DEFICIT VENTILATORIO NON DEFICIT VENTILATORIO NON REVERSIBILEREVERSIBILE (tipico della BPCO non reversibile)
2 4 6
.V
8 V
Test di broncodilatazione o reversibilitàTest di broncodilatazione o reversibilità
Volume
Flu
sso
Esp
ira
zio
ne
Insp
ira
zio
ne
Maestrelli Fisiopatologia della BPCO Ann Ist Super Sanità 2003
Nel BPCO con grave limitazione al flusso per minimi incrementi dei flussi espiratori non si ha significativo miglioramento del FEV1 ma si assiste ad una riduzione della CFR con conseguente aumento della CI rispetto al valore di partenza. CI in tali pazienti è l’INDICE FUNZIONALE meglio correlato con la tolleranza allo sforzo.
Thomas Petty(1932-2009)
Pensereste mai di Pensereste mai di curare l’ipertensione curare l’ipertensione
senza misurare la senza misurare la pressione arteriosa ?pressione arteriosa ?
Asma BronchialeAsma Bronchiale
Flow chart diagnosticaFlow chart diagnostica
Sintomi: tosse, sibili, dispnea, intolleranza allo sforzo
Spirometria
Sindrome ostruttiva?
Test di reversibilità
Ostruzione reversibile?
Test di broncostimolazione
Iperreattività bronchiale?
Sospetto clinicodi Asma
sisi
NONO
SISI
SISI
Trattamento ex adiuvantibus 4-6
settimane
NONO
Diagnosi di Diagnosi di AsmaAsma
Diagnosi alternative all’Asma
nono
nonosisi
Diagnosi alternative all’Asma
© 2013 PROGETTO LIBRA • www.ginasma.it
Test di provocazione bronchiale Test di provocazione bronchiale aspecifica con metacolinaaspecifica con metacolina
Significato del test con metacolinaSignificato del test con metacolina
test positivo = asma? non necessariamente!
test negativo = no asma? probabilmente!
Il test con Metacolina è più utile nell’escludere la diagnosi di asma piuttosto che nel confermarla, in
quanto il suo potere predittivo negativo è maggiore del potere positivo
Significato del test con metacolinaSignificato del test con metacolina
test positivo = presenza di IBApresenza di IBA
test negativo = assenza di IBA
Obiettivi del trattamento Obiettivi del trattamento dell’ Asma Bronchialedell’ Asma Bronchiale
LIVELLI DI CONTROLLO DELL’ASMALIVELLI DI CONTROLLO DELL’ASMA
CARATTERISTICHE CONTROLLATO PARZIALMENTE CONTROLLATO
NON CONTROLLATO
Sintomi giornalieri Nessuno (<2/settimana) >2/settimana
3 o più aspetti presenti nell’asma parzialmente controllato
Limitazione delle attività Nessuna Qualche
Sintomi notturni / risvegli Nessuno Qualche
Necessità di farmaco al bisogno
Nessuna (<2/settimana) >2/settimana
Funzione polmonare (PEF o FEV1) §
Normale <80% del predetto o del personal best (se noto)
Riacutizzazioni Nessuna 1 o più per anno * 1 in qualsiasi settimana $
© 2011 PROGETTO LIBRA • www.ginasma.it 27
* Qualsiasi riacutizzazione dovrebbe essere prontamente seguita da una revisione del trattamento di mantenimento per assicurarsi che esso sia adeguato$ Per definizione, 1 riacutizzazione in una qualsiasi delle settimane di monitoraggio rende l’intera settimana non controllata§ La funzione polmonare è valutabile solo in individui con età superiore a 5 anni
Asma bronchiale: il controlloAsma bronchiale: il controllo
Gina 2013
Relativo alRischio di future riacutizzazioniPossibile deterioramento clinico e/o funzionalePossibili effetti collaterali dal trattamento
Definibile sulla base del controllo recente e negli anni precedenti
Numero e gravità di riacutizzazioni
Altri potenziali indicatori di elevato rischio futuroLivello di funzione polmonareLivello di complianceMarcatori diretti o indiretti di infiammazione bronchiale (?)
© 2011 PROGETTO LIBRA • www.ginasma.it 28
Il concetto di rischio futuroIl concetto di rischio futuro
Gina 2013
Un elevato rischio futuro può suggerire un Un elevato rischio futuro può suggerire un
atteggiamento terapeutico diverso da quello atteggiamento terapeutico diverso da quello
consigliato sulla base del solo livello attuale di consigliato sulla base del solo livello attuale di
controllocontrollo
Un elevato rischio futuro può suggerire un Un elevato rischio futuro può suggerire un
atteggiamento terapeutico diverso da quello atteggiamento terapeutico diverso da quello
consigliato sulla base del solo livello attuale di consigliato sulla base del solo livello attuale di
controllocontrollo
© 2011 PROGETTO LIBRA • www.ginasma.it
29
Controllo della malattia
Il controllo attuale Il “rischio futuro”
Sintomi
Attività fisica
Uso del farmaco al bisogno
Funzione polmonare
Instabilità Riacutizzazioni
Decadimento f. polmonare
Effetti avversi della terapia
PrevenirePrevenire
© 2013 PROGETTO LIBRA • www.ginasma.it
Obiettivi del trattamento dell’asma: Obiettivi del trattamento dell’asma:
controllo attualecontrollo attuale e e rischio futurorischio futuroRaggiungereRaggiungere
Lo studio GOAL ( fluticasone/salmeterolo) ha dimostrato che il controllo
completo della malattia è raggiungibile solo in una minoranza di soggetti, ma
che il buon controllo è ottenibile in una elevata percentuale di pz. (fino al
70%) (Bateman AJRCCM 2004)
Studi successivi hanno dimostrato la non inferiorità di altre associazioni,
come formoterolo/ budesonide ad alte dosi nello studio FACET (O’Byrne
CHEST 2008) e formoterolo/beclometasone (Papi Eur Resp J 2007, Papi Allergy 2007)
rispetto a fluticasone/salmeterolo nel raggiungimento del controllo della
malattia.
Studio clinico condotto in real life su quasi
300 pazienti che prevedeva controlli periodici
finalizzati alla progressiva titolazione del
dosaggio della terapia in funzione del
“controllo dei sintomi”, di riacutizzazioni
e del monitoraggio della funzione respiratoria
conferma che la terapia continuativa con l’associazione
di ICS - LABA era la modalità più efficace per
ottenere e mantenere il miglior controllo dei
sintomi con progressivo miglioramento anche
dell’ iperreattività bronchiale aspecifica
Asthma control over 3 years in a real-life studyAsthma control over 3 years in a real-life study Lindberg Respiratory Medicine 2009
Controllo dell’asmaControllo dell’asma Controllo dei Sintomi e dei Fattori di Rischio Controllo dei Sintomi e dei Fattori di Rischio
Il controllo delle alterazioni fisiopatologiche alla base dell’asma è in grado di influenzare il rischio futuroinfluenzare il rischio futuro:
- riacutizzazioniriacutizzazioni
- cronicizzazione della malattia
- deterioramento funzionale
Asma Bronchiale - Rischio FuturoAsma Bronchiale - Rischio Futuro
Un cattivo controllo attuale predice un futuro cattivo controllo ed alto utilizzo di risorse sanitarie (Sullivan Allergy 2007)
0
5
10
15
20
25
30
35
Infrequent Frequent
An
nu
al d
eclin
e in
FE
V1
(ml/y
r)
Bai Eur Respir J 2007
p<0.05
Asthmatics with frequent exacerbations had a Asthmatics with frequent exacerbations had a
significantly larger annual decline in FEV1significantly larger annual decline in FEV1
93 non-smoking asthmatics median follow-up 11 years many followed in period before launch of ICS. frequent exacerbations: > 0.1/yr
Fattori di Rischio Potenzialmente Fattori di Rischio Potenzialmente Modificabili per RiacutizzazioniModificabili per Riacutizzazioni
SintomiSintomi di asma non controllati
Trattamento ICS non adeguatoTrattamento ICS non adeguato: ICS non prescritto, bassa aderenza; tecnica
inalatoria non corretta
Eccessivo uso di SABASABA (piu di un inalatore di 200 dosi al mese)
FEV1FEV1 ridotto, specialmente se <60% del teoricoridotto, specialmente se <60% del teorico
Rilevanti problemi psicologici psicologici o socio-economicisocio-economici
EsposizioniEsposizioni: fumo di sigaretta; allergeni se sensibilizzati
ComorbiditaComorbidita: obesita; rinosinusiti; allergie alimentari documentate
EosinofiliaEosinofilia nell’espettorato o nel sangue periferico
GravidanzaGravidanza
American Journal of Respiratory and Critical Care Medicine 2009
Indicatori indipendenti dal controllo attuale che predicono il rischio futuro:
FENOFENO è predittivo di un futuro cattivo controllopredittivo di un futuro cattivo controllo (Jones AJRCCM 2001; Pijnenburg Clin Exp Allergy 2005; Gelb CHEST 2006)
FEV1 pre-BDFEV1 pre-BD ridottoridotto( Osborne CHEST 2007, Ulrick CHEST 1995; Fuhlbrigge Pediatrics 2006) oppure un ridotto FEV1 random on-treatmentFEV1 random on-treatment ( Li AJRCCM 1995; Fuhlbrigge JACI 2001; Kicht CHEST 2001) sono predittivi di future esacerbazioni di asmafuture esacerbazioni di asma
La reversibilità al broncodilatatorereversibilità al broncodilatatore è fattore predittivo indipendente di morte per asma (Ulrick CHEST 1995 ).
La IBA è strettamente correlata con il decorso clinicodecorso clinico dell’asma, ed è un fattore di rischio significativo ed indipendente per lo sviluppo di un danno funzionale danno funzionale irreversibileirreversibile (Groll AJRCCM 1999; Limb JACI 2005)
Qual è il ruolo della misurazione della Qual è il ruolo della misurazione della funzione polmonare nel monitoraggio funzione polmonare nel monitoraggio
dell’asma bronchialedell’asma bronchiale
Una volta che è stata diagnosticata l’asma, la funzione polmonare diventa molto utile come indicatore del rischio futuro. indicatore del rischio futuro.
Dovrebbe essere registrata durante la diagnosi, 3–6 3–6 mesi dopomesi dopo aver iniziato il trattamento e periodicamente in seguito
(almeno una volta all’anno)
Controlled
Partially controlled
Uncontrolled
32%
32%
36%
Cazzoletti JACI 2007
DISTRIBUTION OF ASTHMA CONTROL IN DISTRIBUTION OF ASTHMA CONTROL IN EUROPEEUROPE
Perché?
Spirometria , IBANO, Espettorato indotto
SintomiSintomiQualità di vitaQualità di vita
Terapia precoce, per tempi
lunghi, a dosi più elevate,
misurazioni strumentali,
controlli frequenti
Terapia “al bisogno” per
tempi necessari per
controllare stabilmente i
sintomi
Obiettivi della terapia cronica dell’asma
La infiammazione La iperreattività Il rimodellamento Il rischio futuro
La assenza di sintomi
Il p.d.v del medico Il p.d.v del paziente
BPCOBPCO
Bronchiolo normale Bronchiolo normale
BPCOBPCO
Ostruzione bronchialeOstruzione bronchiale
Contrazione s.m.c.
Edema da flogosi
Fibrosi m.b.
Ipertrofia s.m.c.
SecrezioniSecrezioni
EnfisemaEnfisema
BPCOBPCONormaleNormale
La BPCO, malattia frequente, prevenibile e trattabile, è caratterizzata da una limitazione persistente al flusso limitazione persistente al flusso aereo, che è in genere evolutivaaereo, che è in genere evolutiva e si associa ad una
aumentata risposta infiammatoria cronica agli inquinanti inalatori a carico delle vie aeree e dei polmoni
Riacutizzazioni dei sintomi e comorbidità croniche contribuiscono alla gravità complessiva nel singolo
paziente
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione
delladella BPCO:BPCO:
DEFINIZIONE DI BPCODEFINIZIONE DI BPCO
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione
delladella BPCO:BPCO:
DEFINIZIONE DI BPCODEFINIZIONE DI BPCO
©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease
Va sempre presa in considerazione una diagnosi clinica di BPCO in pazienti che si presentino con dispnea, tosse o
espettorato cronici, e esposizione a fattori di rischio
L’esame spirometrico è indispensabile per poter porre diagnosi di BPCO;
un VEMS/CVF < 0,70 post-broncodilatatore conferma la presenza di ostruzione bronchiale e quindi la diagnosi di
BPCO
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO:
Diagnosi e valutazione di gravità: Key pointDiagnosi e valutazione di gravità: Key point
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO:
Diagnosi e valutazione di gravità: Key pointDiagnosi e valutazione di gravità: Key point
©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease
SINTOMI
Tosse cronicaTosse cronicaDispneaDispnea
FATTORI DI RISCHIOFATTORI DI RISCHIOFumo di tabaccoFumo di tabacco
Esposizione lavorativaEsposizione lavorativaInquinamento domestico
o ambientaleInquinamento domestico
o ambientale
SPIROMETRIAindispensabile per porre diagnosi di BPCO
SPIROMETRIAindispensabile per porre diagnosi di BPCO
Espettorato cronico Espettorato cronico
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO:
Diagnosi di BPCO
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO:
Diagnosi di BPCO
©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease
Determinare la gravità della malattia, il suo impatto sullo stato di salute del paziente, e il rischio di eventi futuri (es.
Riacutizzazioni) per guidare la scelta del trattamento. Considerare le seguenti caratteristiche della malattia
singolarmente:
gravità dei sintomi in attogravità dei sintomi in atto severità dell’alterazione spirometricaseverità dell’alterazione spirometrica
frequenza delle riacutizzazionifrequenza delle riacutizzazioni presenza di comorbiditàpresenza di comorbidità
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO:
Valutazione di gravità della BPCO
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO:
Valutazione di gravità della BPCO
©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease
Valutazione di gravità della BPCOValutazione di gravità della BPCO
Valutare i sintomi
Valutare il grado di ostruzione bronchiale con la spirometria
Valutare il rischio di riacutizzazioni
Valutare la presenza di comorbidità
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO:
Valutazione di gravità della BPCO
Progetto strategico mondiale per la diagnosi, trattamento e prevenzione della BPCO:
Valutazione di gravità della BPCO
©2014 Global Initiative for Chronic Obstructive Lung Disease
Valutazione della gravità BPCOValutazione della gravità BPCO
Valutare il grado di ostruzione bronchiale Valutare il grado di ostruzione bronchiale con la spirometriacon la spirometria
Attilio Pietra
Ma dobbiamo pensare solo in termini di FEV 1?
……..ovvero perché la spirometria globale?..ovvero perché la spirometria globale?
Attilio Pietra
Perché la dispnea?Perché la dispnea?
Attilio Pietra
Impatto della BPCO sull’attività Impatto della BPCO sull’attività quotidianaquotidiana
Pitta AJRCCM 2005
Attilio Pietra
La attività fisica si riduce con la La attività fisica si riduce con la progressione della BPCOprogressione della BPCO
Pitta AJRCCM 2005
COPD patients areCOPD patients arevery inactive compared very inactive compared with healthy subjects of with healthy subjects of
the same agethe same age
This inactivity may This inactivity may be present in all be present in all
GOLD-stagesGOLD-stages
Attilio PietraWaschki Chest 2011Waschki Chest 2011
Physical activity and survivalPhysical activity and survival
Survival curves according to
WHO categories of physical
activity level (PAL)
Attilio PietraEspinosa de los Monteros Arch Bronconeumol 2012
Time walking in COPDTime walking in COPD
Attilio PietraEspinosa de los Monteros Arch Bronconeumol 2012
TV viewing in COPDTV viewing in COPD
Il circolo vizioso della BPCOIl circolo vizioso della BPCO
Emphysema and loss of lung elastic recoilEmphysema and loss of lung elastic recoil
Iperinflazione staticaIperinflazione statica
Definizione di iperinflazioneDefinizione di iperinflazione Iperinflazione statica
E’ il risultato di alterazioni delle forze elastiche a riposo E’ il risultato di alterazioni delle forze elastiche a riposo La ventilazione corrente avviene a volumi polmonari più alti La ventilazione corrente avviene a volumi polmonari più alti
del normale del normale
Iperinflazione dinamica È il risultato di una limitazione del flusso aereo e si verifica
quando il tempo di espirazione è insufficiente a riportare il polmone nel normale volume di FRC (volume polmonare di fine espirazione)
Aumento della EELV (volume polmonare dinamico di fine espirazione) e aumento del lavoro respiratorio
Air trapping L’air trapping è causato dall’iperinflazione dinamica e L’air trapping è causato dall’iperinflazione dinamica e
contribuisce alla sensazione di dispneacontribuisce alla sensazione di dispneaFerguson, ERS rev 2004
O’Donnell, Pulm.Med.Exp.Int.2005
Attilio Pietra
Collasso espiratorio delle vie aereeCollasso espiratorio delle vie aeree
Corsico JAP 2003
Iperinflazione dinamica
Attilio Pietrasfavorevole geometria della gabbia toracicasfavorevole geometria della gabbia toracica
Iperinflazione Iperinflazione Ostruzione Ostruzione
Normale BPCO
Aumento della resistenza delle vie aeree
Riduzione pressione di ritorno elastico del polmone
PL V. PL
V.X
Air TrappingAir TrappingOccurs in patients with COPD.Occurs in patients with COPD.
Results in an Results in an increase in the workincrease in the work of breathingof breathing..Places respiratory muscles at a Places respiratory muscles at a mechanical disadvantagemechanical disadvantage..Contributes to the sensation of Contributes to the sensation of breathlessness (dyspneabreathlessness (dyspnea).).
NormalNormal HyperinflationHyperinflation
Modificato da OModificato da O’’DonnellDonnell
Modificazione dei volumi polmonari con l’esercizio Modificazione dei volumi polmonari con l’esercizio fisico nei normali e nei BPCOfisico nei normali e nei BPCO
(dynamic hyperinflation)(dynamic hyperinflation)
O’ Donnel 2006
Curva pressione/volumeCurva pressione/volume
NormaleNormale
Curva pressione/volumeCurva pressione/volume
NormaleNormale
Curva pressione/volumeCurva pressione/volume
NormaleNormale
BPCOBPCO
Attilio Pietra
perlui 69 aaperlui 69 aa
178 cm x 85kg178 cm x 85kg
Tabagista attivo 60 peaks/yearTabagista attivo 60 peaks/year
BPCO
DESUFLAZIONE Flusso aereo
BRONCODILATATORE
Aumento del flusso – FEV1
Aumento dei volumi – FVC e CI Aumento della tolleranza all’esercizio
La terapia broncodilatatrice provoca La terapia broncodilatatrice provoca desuflazione polmonaredesuflazione polmonare
Mahler ERJ 2009
““Riduzione di volume” farmacologicaRiduzione di volume” farmacologica
CPT
CFR
CI
Pre Post
Vo
lum
e p
olm
on
are
(%te
oo
ric
o C
PT
)
140
120
100
80
60
40
20
0
Test di broncodilatazione o reversibilitàTest di broncodilatazione o reversibilità
Volume
Flu
sso
Esp
ira
zio
ne
Insp
ira
zio
ne
Maestrelli Fisiopatologia della BPCO Ann Ist Super Sanità 2003
Nel BPCO con grave limitazione al flusso per minimi incrementi dei flussi espiratori non si ha significativo miglioramento del FEV1 ma si assiste ad una riduzione della CFR con conseguente aumento della CI rispetto al valore di partenza. CI in tali pazienti è l’INDICE FUNZIONALE meglio correlato con la tolleranza allo sforzo.
La DLCO: virtù e limitiLa DLCO: virtù e limitiLa Ventilazione:– Prove di FunzionalitàProve di FunzionalitàVentilatoriaVentilatoria– – Test di performance deiTest di performance deimuscoli respiratorimuscoli respiratori
Gli scambi gassosi:– Test della Diffusione del CO– Emogasanalisi arteriosa
Indicazioni cliniche per la misura della Indicazioni cliniche per la misura della DLCO DLCO nelle nelle Pneumopatie OstruttivePneumopatie Ostruttive (BPCO fenotipo enfisematoso)(BPCO fenotipo enfisematoso)
Eccellente indice del grado anatomico di enfisema in fumatori con Eccellente indice del grado anatomico di enfisema in fumatori con ostruzione delle vie aeree. ostruzione delle vie aeree. Una ridotta DLCO correla (r>0.85) con una bassa densità media del Una ridotta DLCO correla (r>0.85) con una bassa densità media del parenchima polmonare alla HRCT e con il grado anatomico di parenchima polmonare alla HRCT e con il grado anatomico di enfisemaenfisema..(Miniati Am J Respir Crit Care Med 1995; Gould Eur Respir J 1991; D’Anna Respiration 2012)
Indicazioni cliniche per la misura dellaIndicazioni cliniche per la misura dellaDLCO nelle Pneumopatie RestrittiveDLCO nelle Pneumopatie Restrittive
Diagnostica interstiziopatie (ILD) precliniche: stadiazione di sarcoidosi, alveolite allergica estrinseca, terapia radiante, tossicità da farmaci (amiodarone, bleomicina, nitrofurantoina), trapianto polmonare o midollo osseo, HIV con alto rischio per Pneumocystis.
Luserma PB. Am Rev Respir Dis 1983;128:880Nieman RB. Thorax 1993;48:481
Crawford SW. Am J Respir Crit Care Med 1995;152:690
Bassi valori suggeriscono una ILD.Watters LC. Am Rev Respir Dis 1986;133:97.
Conclusion: Our results demonstrated that patients with reduced DLCO, particularly when < 20% of predicted, are more likely to have reduced PaO2 at rest and are more likely to require supplemental oxygen with low levels of activity. Thus, DLCO is useful in evaluating whether Thus, DLCO is useful in evaluating whether supplemental oxygen is required for exercisesupplemental oxygen is required for exercise.
CHEST 2003
Attilio Pietra
ORIGINAL ARTICLE
Effect of Thrombolytic Therapy on Pulmonary-Capillary Blood Volume in Patients with Pulmonary Embolism
G. V. R. K. Sharma, M.D., V. A. Burleson, B.S., N. Mondello, and H. Guilford
N Engl J Med 1980
. Measurement of diffusing capacity in pulmonary embolism.
Wimalaratna HSK, Farrell J, Lee HYRespir Med 1989
Eur Respir J 2000
Indicazioni cliniche per la misura dellaIndicazioni cliniche per la misura dellaDLCO nelle Vasculopatie PolmonariDLCO nelle Vasculopatie Polmonari
La riduzione della DLCO è un indice sensibile di ostruzione embolica di parte dei capillari polmonari :correla con il grado angiografico di ostruzione vascolare; DLCO e Vc aumentano dopo trombolisi .
Sharma N Engl J Med 1980Prost Presse Med 1984
Wimalaratina HSK. Respir Med 1989Steenhuis Eur Respir J 2000
DLCO è ridotta nell’ipertensione polmonare cronica post-embolica: il defict della diffusione persiste dopo tromboarteriectomia nonostante la presenza di miglioramenti clinici ed emodinamici.
Kapitan Chest 1990Bernstein Chest 1996
Valutazione preoperatoria in chirurgia Valutazione preoperatoria in chirurgia oncologica polmonare oncologica polmonare
Bapoje Chest 2007
Bapoje Chest 2007
Bapoje Chest 2007
Bapoje Chest 2007
Bapoje Chest 2007
Grazie per l’attenzione