20
La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

1

Marisa Eramo

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

Padova 7 maggio 2012

Page 2: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

2

• Onerosità si presume

• Elemento naturale ma non essenziale: le parti possono escludere il diritto al compenso o subordinarlo a condizione (C. Cass.)

• Misura del compenso adeguata (art. 2233 c.c.)

a) all’importanza dell’opera prestata

b) al decoro della professione

• La gratuità della prestazione non può ammettersi qualora

a) sia leso il prestigio della professione,

b) non sia garantita la qualità della prestazione,

c) si pongano in essere comportamenti che danno luogo ad illecita concorrenza fra professionisti

Onerosità del contratto d’opera intellettuale

Page 3: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

3

Modalità di determinazione del compenso

Art. 2233 cod. civ. + Art. 9 DL 24 gennaio 2012, n.

1

Accordo fra le parti

(principio ribadito art. 9, DL1/2012)

Tariffe professionali

(abrogate dall’art. 9, DL 1/2012)

Usi

Giudice

(in tutti i casi di mancata determinazione consensuale)

Page 4: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

4

Accordo fra le parti La misura del compenso è previamente resa nota al

cliente con un preventivo di massima

Il compenso per le prestazioni professionali è pattuito al momento del conferimento dell'incarico professionale, nelle forme previste dall'ordinamento

Il compenso deve essere adeguato in ogni caso all'importanza dell'opera e va pattuito indicando per le singole prestazioni tutte le voci di costo, comprensive di spese, oneri e contributi. (Si riprende quanto già disposto dall’art. 2233 comma 2, cod. civ., senza il richiamo al decoro)

La norma non impone che il compenso sia stabilito per iscritto (Il preventivo reso in forma scritta, sottoscritto dal cliente, potrebbe diventare parte integrante del contratto e ad esso potrebbe farsi riferimento per la determinazione del compenso in relazione all’incarico conferito)

Page 5: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

5

Oneri informativi del professionista

Al momento del conferimento dell’incarico il professionista deve informare il cliente:o sull’esistenza della polizza assicurativao sul grado di complessità della causa (questioni di

routine, questioni di media difficoltà o pratiche che richiedono un approfondimento maggiore)

o sugli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento fino alla conclusione dell’incarico. Oltre alle attività necessarie, sarebbe preferibile indicare anche gli oneri eventuali (prevedibili) legati all’andamento della prestazione

(segue)

Page 6: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

6

Oneri informativi del professionista(segue)

Qualora, nel corso dello svolgimento della prestazione professionale, si superino gli oneri ipotizzati comunicati al cliente il professionista dovrebbe informarne il cliente.

Il problema potrebbe superarsi con una determinazione del compenso di tipo modulare che specifichi l’importo richiesto in relazione alle singole prestazioni, necessarie ed eventuali. 

Si consiglia la previsione di una clausola di salvaguardia, che faccia salve circostanze non previste o non prevedibili dalle parti, che implicano una integrazione del compenso sulla base di una nuova negoziazione, considerato che per tutta l’attività giudiziale appare impossibile ipotizzare tutte le vicende processuali che si possono verificare. 

Anche se la legge non lo impone, è preferibile che a tale onere informativo si provveda in forma scritta

Valutazioni deontologiche in ordine agli oneri informativi (dovere di lealtà e correttezza)

Page 7: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

7

Determinazione giudiziale dei compensi

L’articolo 9 del decreto liberalizzazione non prevede che la mancata pattuizione del compenso al momento del conferimento dell’incarico, ovvero la mancata formulazione del preventivo, configuri un’ipotesi di nullità del contratto

Ogni qualvolta il compenso non sia stabilito fra le parti, il professionista potrà ricorrere al giudice per la liquidazione del compenso ai sensi dell’art. 2233 cod. civ.

Page 8: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

8

Il parere di liquidazione dell’Ordine

I Consigli degli Ordini possono, in ogni caso, continuare a liquidare le parcelle che si riferiscono ad incarichi conclusi e/o assunti dai professionisti prima dell’entrata in vigore del decreto “liberalizzazioni” e per i quali non sia stato previamente concordato con il cliente il compenso

In tal senso depongono:• art. 11 delle preleggi• comma 3, art. 9, DL 1/2012•risposta del Ministro della Giustizia all’interrogazione parlamentare 2 febbraio 2012

Page 9: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

9

La struttura della tariffa

DM 2 settembre 2010, n. 169

• TITOLO I – Norme generali (artt. 1-16) • TITOLO II – Rimborso di spese (artt. 17-18) • TITOLO III – Indennità (art. 19)• TITOLO IV – ONORARI Capo I - principi generali (artt. 20-24) Capo II – Onorari graduali (artt. 25-26) Capo III – Onorari specifici (artt. 27 – 55)• TITOLO V – Norme finali e transitorie (artt. 56-57)

I rimborsi di spese e le indennità sono cumulabili in ogni caso tra di loro e con gli onorari, salvo che non sia prevista un’espressa deroga (art. 2)

Page 10: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

10

Articolo 3 (Criteri per la determinazione dei compensi applicabili)

• È fissato il principio della determinazione in misura fissa

- dei rimborsi, spese (salvo il caso previsto dal comma 4 dell’art. 18.- spese accessorie)

- delle indennità (salvo il caso della lettera d) dell’art. 19 - domiciliazione)

variabile degli onorari

• Per la concreta determinazione degli onorari previsti dalla presente tariffa, si deve far riferimento alla natura, alle caratteristiche, alla durata ed al valore della pratica. Si deve inoltre tenere conto del risultato economico conseguito, nonché dei vantaggi anche non patrimoniali derivati al cliente.

Page 11: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

11

Gli onorari si distinguono in:• onorari specifici: determinati unitariamente in relazione

all’esecuzione dell’incarico;• onorari graduali: determinati con riferimento al costo

delle singole prestazioni svolte per l’adempimento dell’incarico.– Gli onorari graduali sono cumulabili con gli onorari specifici, salvo

che il cumulo sia espressamente escluso nelle correlative norme tariffarie;

– in caso di cumulo, gli onorari graduali applicabili non possono essere superiori a quelli previsti per il terzo scaglione

• In alternativa, le parti possono preconcordare gli onorari. Salvo diversi accordi tra le parti, gli onorari preconcordati comprendono i rimborsi per le spese generali di studio e non sono cumulabili con le indennità di cui all’articolo 19.

Titolo IV (Onorari) – Capo I (Principi generali)

Page 12: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

12

Articolo 4 (valore della pratica)

• il valore della pratica è stabilito facendo riferimento ai parametri indicati nei singoli articoli della tariffa.

• Qualora il valore della pratica non sia determinato o determinabile, si assume a riferimento il valore massimo del terzo scaglione di cui all’articolo 26.

Page 13: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

13

Articolo 4 - commi 3 e 4 - interventi del Consiglio dell’Ordine

Qualora vi sia una manifesta sproporzione tra le prestazioni svolte e gli onorari stabiliti, con riferimento al valore della pratica l’intervento del Consiglio dell’ordine

A) può essere richiesto, concordemente dalle parti, per tutte le tipologie di prestazioni, ai sensi dell’articolo 12, comma 1, lett. h), D.Lgs. 139/2005. Il Consiglio dell’Ordine determina gli onorari secondo criteri e misure di equità, tenuto conto della gravità della sperequazione, nonché dell’entità dell’impegno professionale.

B) Su istanza documentata del professionista o del cliente, per le prestazione di cui agli articoli 26, 31, 45, 47, 48 e 50 TP.Il Consiglio dell’Ordine determina gli onorari secondo criteri e misure di equità, tenuto conto della gravità della sperequazione, nonché dell’entità dell’impegno professionale e comunque nei limiti dei massimi previsti dai citati articoli. Il cliente è convocato per essere sentito in sede di rilascio del parere di liquidazione

Page 14: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

14

Il parere di liquidazione dell’Ordine dopo l’emanazione del decreto liberalizzazioni

Norme di legge che prevedono il rilascio del parere di liquidazione dell’ordine:o Art. 12, D.Lgs. 28 giugno 2005o Art. 2233 cod. civ.o Artt. 633 e 636 cod. proc. civ.

Il parere dovrà essere rilasciato non solo fino a quando le tariffe professionali continueranno a costituire la base di riferimento per le liquidazioni giudiziali ai sensi del nuovo comma 3 dell’art. 9 del decreto liberalizzazioni introdotto dal Senato in sede di conversione, ma anche oltre tale periodo.

(segue)

Page 15: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

15

Il parere di liquidazione dell’Ordine dopo l’emanazione del decreto liberalizzazioni

(segue) Il parere previsto dagli artt. 633 e 636 c.p.c., richiesto per

l’emissione del decreto ingiuntivo, deve essere rilasciato solo laddove esista una tariffa legalmente approvata. (Venendo meno la tariffa professionale, viene sicuramente meno anche la funzione del parere di liquidazione, essendo questo lo strumento mediante il quale l’Ordine esprime una valutazione tecnica sulla corretta applicazione della tariffa professionale)

Il parere previsto dall’art. 2233 cod. civ. è del tutto svincolato dall’esistenza della tariffa professionale. (deve continuare ad accompagnare la liquidazione giudiziale dei compensi. Non deve configurarsi come un parere che si esprime sulla corretta applicazione della tariffa, bensì come parere che supporta il giudice nella comprensione della complessità della prestazione resa. Quindi, non avrà ad oggetto la quantificazione dei compensi, bensì dovrà fornire indicazioni su tutti gli elementi che caratterizzano la prestazione resa)

Page 16: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

16

Intervento del cliente nel procedimento di rilascio del parere di liquidazione dell’Ordine TAR Lazio, Sez. Terza Quater, sentenza 196/2012 ha

disposto l’annullamento del parere di liquidazione rilasciato dal Consiglio dell’ordine degli avvocati Velletri per violazione art. 7, L. 241/1990 (obbligo di comunicazione dell’avvio del procedimento ai soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti ed a quelli che per legge debbono intervenirvi)

Parere di liquidazione atto oggettivamente e soggettivamente amministrativo, che investe attività discrezionale e non vincolata dell’ordine

Il cliente ha così il diritto di prendere visione degli atti del procedimento e di presentare memorie scritte e documenti, che l'amministrazione ha l'obbligo di valutare ove siano pertinenti all'oggetto del procedimento (Nei casi di sperequazione previsti dall’art. 4 TP il cliente deve essere convocato e ascoltato prima del rilascio parere)

Page 17: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

17

• Iscrizione all’albo(art. 2231 c.c. – la Cass. ha talvolta precisato che l’iscrizione in albo ed il conseguente diritto ad esigere il compenso è richiesta solo per le attività riservate, altre volte la stessa Corte ha previsto che l’art. 2231 si applichi anche per le attività tipiche indicate nell’ordinamento professionale)

• Conferimento dell’incarico (presupposto essenziale per l’esistenza del rapporto professionale. Sarebbe opportuno che l’incarico fosse conferito per iscritto)

• Esecuzione della prestazione

(obbligazione di mezzi e non di risultato)

Diritto del professionista al compenso

Page 18: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

18

• prescrizione presuntiva triennale (art. 2956, n. 2, c.c.)

decorrenza dal a) compimento della prestazione, b) per le opere non terminate, dall’ultima prestazione.

• prescrizione decennale (art. 2959 c.c.), quando il cliente che oppone la prescrizione triennale ammetta di essersi avvalso dell’opera del professionista e sostenga di non aver provveduto al pagamento del compenso.

Prescrizione del diritto al compenso

Page 19: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

19

• Ipotesi 1 (TAR Veneto decisione 11 dicembre 1975, n. 728)

“il professionista ha un diritto perfetto ad ottenere il pagamento degli onorari per lo svolgimento dell’attività professionale e quindi fa valere un diritto soggettivo anche quando chiede il prescritto parere sulla liquidazione della parcella al proprio ordine professionale, dato che tale atto costituisce un necessario presupposto per il successivo conseguimento delle spettanze stesse”.

Prescrizione triennale/decennale (fino a quando è utilizzabile il parere dell’Ordine per la tutela del diritto al compenso)

Prescrizione della richiesta di liquidazione

Page 20: La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioniPadova 7 maggio 2012 1 Marisa Eramo La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni

La disciplina dei compensi dopo il decreto liberalizzazioni Padova 7 maggio 2012

20

• Ipotesi 2 (orientamento maggioritario giurisprudenza e dottrina)

il parere sulla parcella espresso dall’ Ordine, non ha natura decisoria ma è una delle manifestazioni in cui si esplica la funzione consultiva attribuita agli enti professionali. Il parere ha carattere di vero e proprio atto amministrativo impugnabile autonomamente innanzi al giudice amministrativo. Il professionista che si ritenga leso dal parere espresso dal Consiglio dell’Ordine presenta una situazione di interesse legittimo, correlata ad un interesse pubblico protetto da norme di azione, e deve difendere la propria posizione davanti al giudice amministrativo .

Decadenza dal diritto (la legge non fissa nessun termine)

Prescrizione della richiesta di liquidazione