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La faida La faida degli Albani degli Albani e dei Brembati e dei Brembati un caso di rivalità e un caso di rivalità e di giustizia nobiliare di giustizia nobiliare nella Terraferma veneta nella Terraferma veneta dei decenni centrali del dei decenni centrali del Cinquecento Cinquecento

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La faidaLa faidadegli Albanidegli Albanie dei Brembatie dei Brembati

un caso di rivalità e un caso di rivalità e di giustizia nobiliare di giustizia nobiliare nella Terraferma veneta nella Terraferma veneta dei decenni centrali del dei decenni centrali del CinquecentoCinquecento

Luca MazzoleniLuca Mazzoleni

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IndiceIndice

Bergamo: città di confine nelle Guerre d’ItaliaBergamo: città di confine nelle Guerre d’Italia

pag. 1pag. 1

Il patriziato bergamasco alla vigilia di AgnadelloIl patriziato bergamasco alla vigilia di Agnadello

pag. 8pag. 8

Le famiglie Albani e Brembati: condizioni e rapporti fino adLe famiglie Albani e Brembati: condizioni e rapporti fino ad AgnadelloAgnadello

pag. 11pag. 11

L’azione di Francesco Albani durante la Guerra della LegaL’azione di Francesco Albani durante la Guerra della Lega di Cambraidi Cambrai

pag. 13pag. 13

I nuovi rapporti tra Albani e Brembati dopo NoyonI nuovi rapporti tra Albani e Brembati dopo Noyon

pag. 17pag. 17

Giangirolamo Albani e la sua famiglia alla vigilia dellaGiangirolamo Albani e la sua famiglia alla vigilia della faidafaida

pag. 19pag. 19

Dalla <<mentita>> al Conclave 7 gennaio 1566Dalla <<mentita>> al Conclave 7 gennaio 1566

pag. 23pag. 23

Giangirolamo Albani cardinale di Pio V Giangirolamo Albani cardinale di Pio V

pag. 30pag. 30

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1. Bergamo: città di confine nelle Guerre d'Italia1. Bergamo: città di confine nelle Guerre d'Italia

All’inizio dell’All’inizio dell’ancien régimeancien régime, gli anni turbolenti che vanno dalla discesa in Italia del Re, gli anni turbolenti che vanno dalla discesa in Italia del Re di Francia Carlo VIII nel 1494 fino alla firma del trattato di Cateau-Cambresis (1559, chedi Francia Carlo VIII nel 1494 fino alla firma del trattato di Cateau-Cambresis (1559, che suggella la pace provvisoria tra le corone di Francia e d’Asburgo-Spagna), rappresentano l’arcosuggella la pace provvisoria tra le corone di Francia e d’Asburgo-Spagna), rappresentano l’arco temporale dentro al quale si svolge quasi per intero una sanguinosa faida nobiliare. Nellatemporale dentro al quale si svolge quasi per intero una sanguinosa faida nobiliare. Nella periferica città di Bergamo, appartenente ai domini della Serenissima Repubblica di Venezia, leperiferica città di Bergamo, appartenente ai domini della Serenissima Repubblica di Venezia, le antiche famiglie patrizie degli Albani e dei Brembati si fronteggiano - nel momento in cui laantiche famiglie patrizie degli Albani e dei Brembati si fronteggiano - nel momento in cui la penisola perde la propria indipendenza politica - in un rischioso e violento duello. penisola perde la propria indipendenza politica - in un rischioso e violento duello.

Al fine di meglio inquadrare i grandiosi avvenimenti diplomatico-militari che a quellaAl fine di meglio inquadrare i grandiosi avvenimenti diplomatico-militari che a quella faida fecero da sfondo, si presenta qui d’inizio un riassunto delle traversie vissute dalla città difaida fecero da sfondo, si presenta qui d’inizio un riassunto delle traversie vissute dalla città di Bergamo nel mezzo delle Guerre d’Italia (1494-1516): quelle guerre cioè, che sul finire delBergamo nel mezzo delle Guerre d’Italia (1494-1516): quelle guerre cioè, che sul finire del Quattrocento disintegrarono il delicato equilibrio geopolitico degli antichi stati italiani, e che iQuattrocento disintegrarono il delicato equilibrio geopolitico degli antichi stati italiani, e che i grandi spiriti del Rinascimento letterario italiano - come il Machiavelli e il Guicciardini -grandi spiriti del Rinascimento letterario italiano - come il Machiavelli e il Guicciardini - avevano da tempo paventato.avevano da tempo paventato.

Nel primo decennio del Cinquecento tutta l’area lombardo-veneta è sconvolta dallaNel primo decennio del Cinquecento tutta l’area lombardo-veneta è sconvolta dalla Guerra della Lega di Cambrai, originatasi da un attrito tra l’energico Papa Giulio II Medici eGuerra della Lega di Cambrai, originatasi da un attrito tra l’energico Papa Giulio II Medici e l’intraprendente e spregiudicata classe politica della Serenissima Repubblica di Venezia:l’intraprendente e spregiudicata classe politica della Serenissima Repubblica di Venezia: questione del contendere, sono delle terre ubicate in Emilia-Romagna e Marche, di proprietàquestione del contendere, sono delle terre ubicate in Emilia-Romagna e Marche, di proprietà papale, occupate da Venezia dopo la repentina scomparsa di Alessandro VI Borgia. Venezia èpapale, occupate da Venezia dopo la repentina scomparsa di Alessandro VI Borgia. Venezia è per la prima volta isolata: con il Trattato di Blois (1508) Luigi XII di Francia e l’Imperatoreper la prima volta isolata: con il Trattato di Blois (1508) Luigi XII di Francia e l’Imperatore Massimiliano I d’Asburgo si alleano con il Pontefice contro San Marco. Massimiliano I d’Asburgo si alleano con il Pontefice contro San Marco.

La guerra di Cambrai, con i suoi molti capovolgimenti, vede la città di BergamoLa guerra di Cambrai, con i suoi molti capovolgimenti, vede la città di Bergamo (veneziana dal Trattato di Ferrara, 1433) operare quale prima baluardo militare nei confronti del(veneziana dal Trattato di Ferrara, 1433) operare quale prima baluardo militare nei confronti del Ducato di Milano (appena occupato da Luigi XII). Ducato di Milano (appena occupato da Luigi XII).

La città è occupata prima dalle truppe francesi agli ordini di Carlo d'AmboiseLa città è occupata prima dalle truppe francesi agli ordini di Carlo d'Amboise (subdolamente invocato dalla fazione ghibellina della città, capeggiata dal patrizio ribelle(subdolamente invocato dalla fazione ghibellina della città, capeggiata dal patrizio ribelle Soccino Secco), poi dopo la tregua tra Venezia e Papa Giulio II nuovamente veneziana perSoccino Secco), poi dopo la tregua tra Venezia e Papa Giulio II nuovamente veneziana per un’insurrezione di valligiani guidati al grido un’insurrezione di valligiani guidati al grido “Marco, Marco, Turco, Turco!”“Marco, Marco, Turco, Turco!” dal capopopolo dal capopopolo serinese Maffeo Cagnolo Carrara (detto il Cagnolino), per breve tempo ancora preda dei Francesiserinese Maffeo Cagnolo Carrara (detto il Cagnolino), per breve tempo ancora preda dei Francesi di Gastone di Foix (dopo Brescia, anch’essa ribellatasi) e infine ripresa per la Serenissima daldi Gastone di Foix (dopo Brescia, anch’essa ribellatasi) e infine ripresa per la Serenissima dal Provveditore generale al campo Bartolomeo da Mosto (1512). Provveditore generale al campo Bartolomeo da Mosto (1512).

Non erano così terminate le traversie della guerra, rinfocolata dalle discordie sorte tra gliNon erano così terminate le traversie della guerra, rinfocolata dalle discordie sorte tra gli ex-alleati della Lega di Cambrai, Giulio II e Luigi XII: nel giugno 1513 entrano a Bergamo leex-alleati della Lega di Cambrai, Giulio II e Luigi XII: nel giugno 1513 entrano a Bergamo le armate spagnole e saccheggiano con violenza la città, per essere scacciate in agosto da unarmate spagnole e saccheggiano con violenza la città, per essere scacciate in agosto da un drappello di armati veneziani guidati dal condottiero Renzo da Ceri assieme al Bartolomeo dadrappello di armati veneziani guidati dal condottiero Renzo da Ceri assieme al Bartolomeo da Mosto e a Maffeo Cagnolo-Carrara; una breve riconquista per la Serenissima poiché già inMosto e a Maffeo Cagnolo-Carrara; una breve riconquista per la Serenissima poiché già in settembre gli Spagnoli riprendono la città nonostante la strenua resistenza di Renzo da Ceri. settembre gli Spagnoli riprendono la città nonostante la strenua resistenza di Renzo da Ceri.

Frattanto nel gennaio 1515 il nuovo Re francese Francesco I valica inaspettatamente leFrattanto nel gennaio 1515 il nuovo Re francese Francesco I valica inaspettatamente le Alpi per riscattare le sconfitte di Novara e Ravenna patite dal suo predecessore, e affronta eAlpi per riscattare le sconfitte di Novara e Ravenna patite dal suo predecessore, e affronta e vince gli Svizzeri a Melegnano con l'aiuto di contingenti veneziani: la notizia della vittoriavince gli Svizzeri a Melegnano con l'aiuto di contingenti veneziani: la notizia della vittoria francese spinge gli Spagnoli ad allontanarsi da Bergamo, che subito offre la propria “dedizione”francese spinge gli Spagnoli ad allontanarsi da Bergamo, che subito offre la propria “dedizione” alla Serenissima Repubblica (settembre 1515). alla Serenissima Repubblica (settembre 1515).

Gli ultimi fatti militari prima della pace di Noyon vedono l’ingresso in città delle truppeGli ultimi fatti militari prima della pace di Noyon vedono l’ingresso in città delle truppe imperiali di Massimiliano I, che presto l’abbandonano (aprile 1516): dopo una breve illusione diimperiali di Massimiliano I, che presto l’abbandonano (aprile 1516): dopo una breve illusione di autonomia, Bergamo ridiventa finalmente Terra di San Marco in seguito agli accordi di Noyonautonomia, Bergamo ridiventa finalmente Terra di San Marco in seguito agli accordi di Noyon (agosto 1516). Negli anni a seguire, in cui prosegue il duello europeo tra Francesco I e Carlo V,(agosto 1516). Negli anni a seguire, in cui prosegue il duello europeo tra Francesco I e Carlo V, Bergamo è sostanzialmente risparmiata dalla violenza di altre occupazioni (eccezion fatta per unBergamo è sostanzialmente risparmiata dalla violenza di altre occupazioni (eccezion fatta per un

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fugace assedio posto dal duca Enrico di Brunswick, di ritorno con le armate lanzichenecchie dalfugace assedio posto dal duca Enrico di Brunswick, di ritorno con le armate lanzichenecchie dal sacco di Roma, 1527): non così per il suo Territorio meridionale, devastato dall’avvicendarsi disacco di Roma, 1527): non così per il suo Territorio meridionale, devastato dall’avvicendarsi di armate francesi, spagnole e tedesche. armate francesi, spagnole e tedesche.

Dopo il Trattato di Cambrai (1530), Venezia comincia ad adottare una più circospettaDopo il Trattato di Cambrai (1530), Venezia comincia ad adottare una più circospetta politica di relazioni europee, la cui prima manifestazione è il rifiuto di prendere posizione dipolitica di relazioni europee, la cui prima manifestazione è il rifiuto di prendere posizione di fronte al rinnovarsi delle ostilità tra Carlo V e Francesco I nel 1536, dopo la tregua di Nizza: lofronte al rinnovarsi delle ostilità tra Carlo V e Francesco I nel 1536, dopo la tregua di Nizza: lo Stato da Terra non corre dunque più pericoli fino alla definitiva sistemazione delle cose italiane,Stato da Terra non corre dunque più pericoli fino alla definitiva sistemazione delle cose italiane, sancita ai più alti livelli nel 1559 dalla pace di Cateau-Cambrésissancita ai più alti livelli nel 1559 dalla pace di Cateau-Cambrésis11..

Sull'animo dei bergamaschi di fronte al ritorno del governo veneziano nell'agosto 1516 -Sull'animo dei bergamaschi di fronte al ritorno del governo veneziano nell'agosto 1516 - mentre ancora per un trentennio circoleranno soldatesche straniere in alta Italia - così si esprimementre ancora per un trentennio circoleranno soldatesche straniere in alta Italia - così si esprime il Podestà Lorenzo Venier, nella sua relazione di fine mandato presentata al Senato il 19 maggioil Podestà Lorenzo Venier, nella sua relazione di fine mandato presentata al Senato il 19 maggio 1525: 1525:

Circa la fideltà verso la Serenità Vostra, veramente quela Cità è devotissima delCirca la fideltà verso la Serenità Vostra, veramente quela Cità è devotissima del nome de la quale et comuniter loquendo son molti marchessi, et vede la Serenitànome de la quale et comuniter loquendo son molti marchessi, et vede la Serenità Vostra che quando i ano visto che dal 1516 in qua che la tornò a la devotion suaVostra che quando i ano visto che dal 1516 in qua che la tornò a la devotion sua et se stabilì, tuti i loci circonvicini son sta ruinadi et conquasadi et loro intacti, iet se stabilì, tuti i loci circonvicini son sta ruinadi et conquasadi et loro intacti, i ano tanto contento et se troveno sì ben esser governati che ogni dì ringrazianoano tanto contento et se troveno sì ben esser governati che ogni dì ringraziano Idio di trovarsi soto la felicissima instantia di questo Stado, et questa è communIdio di trovarsi soto la felicissima instantia di questo Stado, et questa è commun opinion quasi de tuti chi per la afection grandissima porta a questo Stado, et chiopinion quasi de tuti chi per la afection grandissima porta a questo Stado, et chi etiam per commodo proprio.etiam per commodo proprio.

Ma sulle condizioni materiali e morali della città, lo stesso Venier prosegue: Ma sulle condizioni materiali e morali della città, lo stesso Venier prosegue:

In questo respecto In questo respecto [lo scarso gettito dei dazi in Bergamo][lo scarso gettito dei dazi in Bergamo] abiamo abuto 2 abiamo abuto 2 grandissimi contrarij, prima de la peste la qual per esser sta crudelissima ne lagrandissimi contrarij, prima de la peste la qual per esser sta crudelissima ne la Cità et teritorio milanese, poi apizada nel teritorio et Cità de Bergamo Cità et teritorio milanese, poi apizada nel teritorio et Cità de Bergamo [durò[durò dall'estate 1524 ai primi mesi del 1525]dall'estate 1524 ai primi mesi del 1525] , ne à dato grandissimi disturbi, et a mi, ne à dato grandissimi disturbi, et a mi maxime che l'ò abuta atorno a la casa, et poi in casa per una femina, che Idio permaxime che l'ò abuta atorno a la casa, et poi in casa per una femina, che Idio per sua misericordia ne à liberado; poi de guera ben nota a la Serenità Vostra, ne isua misericordia ne à liberado; poi de guera ben nota a la Serenità Vostra, ne i qual tempi non abiamo mancado de ogni studio et vigilantia per conservation dequal tempi non abiamo mancado de ogni studio et vigilantia per conservation de la dita Cità e territorio a mi conceso per Serenità Vostra. la dita Cità e territorio a mi conceso per Serenità Vostra. Nel dito respecto, el Podestà à molto da far prima nel civil per esser hominiNel dito respecto, el Podestà à molto da far prima nel civil per esser homini litigiosissimi che de far lite à grandissimo piacer, e son homeni d'inzegno et quasilitigiosissimi che de far lite à grandissimo piacer, e son homeni d'inzegno et quasi mai parlano per leteramai parlano per letera..22

La guerra con i suoi morti e le sue violenze, il taglieggiamento sistematico delleLa guerra con i suoi morti e le sue violenze, il taglieggiamento sistematico delle campagne del basso Bergamasco operato dalle soldatesche straniere, le conseguenti carestie e lecampagne del basso Bergamasco operato dalle soldatesche straniere, le conseguenti carestie e le pestilenze ravvicinate che gravarono sulla città tra il 1503 e il 1529: tutto ciò costituisce il puntopestilenze ravvicinate che gravarono sulla città tra il 1503 e il 1529: tutto ciò costituisce il punto di partenza e lo sfondo generale nel quale vanno inseriti i segnali contraddittori di ripresadi partenza e lo sfondo generale nel quale vanno inseriti i segnali contraddittori di ripresa economica, di contesa politica e di inquietudine sociale manifestatisi in Bergamo negli annieconomica, di contesa politica e di inquietudine sociale manifestatisi in Bergamo negli anni successivi alla pace di Noyon. successivi alla pace di Noyon.

Mettendo per ora da parte le importanti questioni sollevate a Venezia nella primaveraMettendo per ora da parte le importanti questioni sollevate a Venezia nella primavera 1517 da due contrapposte ambascerie di 1517 da due contrapposte ambascerie di civescives bergamaschi (l’una composta di nobili, l’altra di bergamaschi (l’una composta di nobili, l’altra di 1 Cfr. B.Belotti - Storia di Bergamo e dei bergamaschi, ed.Bolis (1989); G.Silini - E viva a Sancto Marcho !, ed. Lubrina, in <<Archivio Storico Bergamasco>>, n.22/23, per un approfondimento delle vicende politico-militari che interessarono la città di Bergamo negli anni della Lega di Cambrai2 AA.VV. - Relazioni dei Rettori in Terraferma, a cura dell’Istituto di Storia Economica dell’Università di Trieste, ed. Giuffrè, 1978

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un eterogeneo nucleo di contestatori), di cui si parlerà più oltre, bisogna segnalare almeno alcuniun eterogeneo nucleo di contestatori), di cui si parlerà più oltre, bisogna segnalare almeno alcuni motivi principali di tensione che agitano la città di Bergamo dalla fine della guerra di Cambraimotivi principali di tensione che agitano la città di Bergamo dalla fine della guerra di Cambrai fino alla grande faida degli Albani e dei Brembati, che è in parte il risultato e la continuazione sufino alla grande faida degli Albani e dei Brembati, che è in parte il risultato e la continuazione su scala maggiore di questa inquietudine.scala maggiore di questa inquietudine.

La nascita di un nuovo orgoglio nobiliareLa nascita di un nuovo orgoglio nobiliare - Almeno due spie ci permettono di percepirlo: da - Almeno due spie ci permettono di percepirlo: da un lato la contraddizione tra la severa legge suntuaria emanata nel 1539 dal Maggiorun lato la contraddizione tra la severa legge suntuaria emanata nel 1539 dal Maggior Consiglio e le continue infrazioni che le grandi casate magnatizie si permettono al riguardoConsiglio e le continue infrazioni che le grandi casate magnatizie si permettono al riguardo;; dall’altro la diffusa adozione di modi e costumi “spagnoleschi” da parte delle casatedall’altro la diffusa adozione di modi e costumi “spagnoleschi” da parte delle casate magnatizie cittadine (anche per influenza del confinante Stato di Milano), che si traduce inmagnatizie cittadine (anche per influenza del confinante Stato di Milano), che si traduce in un’impennata quantitativa e qualitativa delle inimicizie più o meno violente tra famiglie ostili,un’impennata quantitativa e qualitativa delle inimicizie più o meno violente tra famiglie ostili, ognuna delle quali dispone ormai di un seguito di braviognuna delle quali dispone ormai di un seguito di bravi33. Cresce la mole delle cause civili -. Cresce la mole delle cause civili - spesso di natura successoria - che ingolfano l’attività del Podestà e delle magistraturespesso di natura successoria - che ingolfano l’attività del Podestà e delle magistrature giudiziarie cittadine: in esse sono coinvolti i rami antagonisti di importanti lignaggi patrizi,giudiziarie cittadine: in esse sono coinvolti i rami antagonisti di importanti lignaggi patrizi, che si dividono in odii silenziosi e talvolta sanguinariche si dividono in odii silenziosi e talvolta sanguinari 44. I Rettori avvertono i Dieci delle. I Rettori avvertono i Dieci delle inimicizie locali, che li costringono a spendere il loro tempo quasi esclusivamente nel farinimicizie locali, che li costringono a spendere il loro tempo quasi esclusivamente nel far paci:paci:

La preditta Vostra Cità è adornata de asai honorevol conti, cavalieri, dotori,La preditta Vostra Cità è adornata de asai honorevol conti, cavalieri, dotori, gentilhomini et numeroso bel populo, qualli tuti (a quanto si può comprehender)gentilhomini et numeroso bel populo, qualli tuti (a quanto si può comprehender) sono fidelissimi al Stato di Vostra Serenità, ma tra lhoro sono alcuni odijsono fidelissimi al Stato di Vostra Serenità, ma tra lhoro sono alcuni odij intestini, qualli potriano causar qualche inconveniente fra di lhoro, perché alcuniintestini, qualli potriano causar qualche inconveniente fra di lhoro, perché alcuni tengono seguiti de diverse sorte di persone et ne segue dependentia de la Cità, ettengono seguiti de diverse sorte di persone et ne segue dependentia de la Cità, et de ciò mi par far tal relation per il vero, abenché a tempo mio tuti habino temuta,de ciò mi par far tal relation per il vero, abenché a tempo mio tuti habino temuta, et honorata la iustitia come si convene.et honorata la iustitia come si convene. (Capitano Giovanni Michiel, 25-6-1555 al Senato) (Capitano Giovanni Michiel, 25-6-1555 al Senato)

Non vorò già restare de dire reverentemente a Vostra Celsitudine, che per quantoNon vorò già restare de dire reverentemente a Vostra Celsitudine, che per quanto ho potuto comprendere, gli habitanti di quella sua Città sono molto amorevoli alliho potuto comprendere, gli habitanti di quella sua Città sono molto amorevoli alli representanti di Vostra Serenità, et fidelissimi a par di tutti gli altri suoi sudditi,representanti di Vostra Serenità, et fidelissimi a par di tutti gli altri suoi sudditi, et pronti a pagare gli sussidij, et altre cose da lei imposte; né altra cosa, Principeet pronti a pagare gli sussidij, et altre cose da lei imposte; né altra cosa, Principe Serenissimo, mi molesta se non il conoscere, ch'è un certo occulto et ancho paleseSerenissimo, mi molesta se non il conoscere, ch'è un certo occulto et ancho palese odio tra diversi di quelli cittadini, che con tempo potria parturire non picolodio tra diversi di quelli cittadini, che con tempo potria parturire non picol disordine, perchè tra questi et quelli vengono ad abbraciare tutta la Città. Io indisordine, perchè tra questi et quelli vengono ad abbraciare tutta la Città. Io in tempo del mio reggimento accomodato diverse diferentie, et fatto far molte pase,tempo del mio reggimento accomodato diverse diferentie, et fatto far molte pase, et alcuni ch'erano renitenti, che erano persone risose et scandalose, il Clarissimoet alcuni ch'erano renitenti, che erano persone risose et scandalose, il Clarissimo mio collega et me gli habbiamo levati fuora della Città, ma a quelli principali, etmio collega et me gli habbiamo levati fuora della Città, ma a quelli principali, et

3 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Lettere dei Rettori, busta 1; alcuni esempi tratti da lettere dei Rettori ai Dieci: le famiglie Bagnati e Agosti sono in discordia per uno schiaffo dato da Alessandro Bagnati a Cesare Agosti, mentre per lo stesso motivo il conte Orazio Calepio si è inimicato Eliseo Beretta, infine il cav.Pietro Suardi rompe con i conti Brembati per pettegolezzi delle rispettive mogli in ordine alla prededenza delle carrozze. Una squisita testimonianza della nuova identità nobiliare cinquecentesca è offerta - per l’area lombarda - dalla preziosissima ritrattistica ufficiale prodotta in questo periodo dai maggiori artisti bergamaschi, come Lorenzo Lotto, Giovanni Cariani, Giovan Battista Moroni, Palma il Vecchio ecc.: proprio alcuni dei protagonisti della faida sono stati da questi maestri immortalati (es. Francesco Albani o Lucina Brembati), in ritratti che la critica ha definito, giustappunto, neo-feudali, per il sussiego sprezzante delle pose e lo sfarzo dimostrativo delle ambientazioni (elementi tuttavia mitigati dalla penetrante analisi psicologica e dall’estro coloristico profuso dai maestri citati).4 B.C.Bergamo, Archivio Albani, Liti, faldoni X-XXXII; la mole di resoconti notarili su procedimenti civili dà un'idea della litigiosità imperante nel patriziato di Bergamo lungo il Cinquecento

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che disimulano il cativo animo che hanno tra loro non se gli è potuto altramente,che disimulano il cativo animo che hanno tra loro non se gli è potuto altramente, che con essortationi provedere.che con essortationi provedere.

(Capitano Pietro Pizzamano, 7-7-1560 al Senato)(Capitano Pietro Pizzamano, 7-7-1560 al Senato)55

L'esplosione della delinquenzaL'esplosione della delinquenza - la Guerra della lega di Cambrai non aveva soltanto indurito - la Guerra della lega di Cambrai non aveva soltanto indurito l'animo dei cittadini e predisposto i più disperati a violenze quotidiane, ma aveva anche lasciatol'animo dei cittadini e predisposto i più disperati a violenze quotidiane, ma aveva anche lasciato senza moneta uomini d'arme e banditi (questi ultimi assai abbondanti in zona di confine con ilsenza moneta uomini d'arme e banditi (questi ultimi assai abbondanti in zona di confine con il milanese, specie a Crema): un disperso e anomalo ceto di "marginali" diede vita a una piccolamilanese, specie a Crema): un disperso e anomalo ceto di "marginali" diede vita a una piccola industria del sangue negli anni dopo Noyon, chi al servizio di nobili puntigliosi e chi al servizioindustria del sangue negli anni dopo Noyon, chi al servizio di nobili puntigliosi e chi al servizio soltanto di se stessosoltanto di se stesso66. . Dalle relazioni dei Rettori ai Dieci emerge - per gli anni che precedono laDalle relazioni dei Rettori ai Dieci emerge - per gli anni che precedono la faida Albani/Brembati - un vero crescendo di efferati crimini, che sarebbe assai lungo elencare;faida Albani/Brembati - un vero crescendo di efferati crimini, che sarebbe assai lungo elencare; il culmine viene certo raggiunto dalle aggressioni da parte di ladri a due alte personalitàil culmine viene certo raggiunto dalle aggressioni da parte di ladri a due alte personalità cittadine: il notaio e consigliere Cristoforo da Romano, ucciso nel 1517, e Monsignor Luigicittadine: il notaio e consigliere Cristoforo da Romano, ucciso nel 1517, e Monsignor Luigi Tasso, Vescovo di Recanati, a sua volta ucciso e derubato in casa nel 1520Tasso, Vescovo di Recanati, a sua volta ucciso e derubato in casa nel 152077.. Agitazioni religiose e penetrazione della RiformaAgitazioni religiose e penetrazione della Riforma - Rispetto al movimento grandioso della - Rispetto al movimento grandioso della Riforma, Venezia per diversi motivi (tra cui i notevoli legami commerciali con le terre tedesche)Riforma, Venezia per diversi motivi (tra cui i notevoli legami commerciali con le terre tedesche) in più occasioni fino alla metà degli anni Venti del Cinquecento si ispirò a una politica tollerante,in più occasioni fino alla metà degli anni Venti del Cinquecento si ispirò a una politica tollerante, che ebbe la sua ripercussione sulla vita bergamascache ebbe la sua ripercussione sulla vita bergamasca88. . Nei primi tempi della Riforma i valichiNei primi tempi della Riforma i valichi della Val Brembanadella Val Brembana furono porte aperte al passaggio di libri ed idee protestanti, e nel 1529furono porte aperte al passaggio di libri ed idee protestanti, e nel 1529 vennero affissi alle porte del Duomo di Bergamo fogli ereticali, che mossero ad una primavennero affissi alle porte del Duomo di Bergamo fogli ereticali, che mossero ad una prima attività repressiva il vescovo Pietro Lippomano, contro alcuni venditori di libri. Il grado diattività repressiva il vescovo Pietro Lippomano, contro alcuni venditori di libri. Il grado di penetrazione delle idee riformate si rivelò pienamente nel 1537, quando un’inquisitorepenetrazione delle idee riformate si rivelò pienamente nel 1537, quando un’inquisitore domenicano e il vescovo Lippomano decretarono l’arresto con accusa di eresia del dottore indomenicano e il vescovo Lippomano decretarono l’arresto con accusa di eresia del dottore in legge Giorgio Medolago: le prigioni di S.Stefano vennero in breve assalite dai familiari e daglilegge Giorgio Medolago: le prigioni di S.Stefano vennero in breve assalite dai familiari e dagli amici del Medolago, che riuscì a fuggire e riparare a Venezia.amici del Medolago, che riuscì a fuggire e riparare a Venezia.Il vescovo Lippomano fu trasferito a Verona, mentre il suo posto venne occupato nominalmenteIl vescovo Lippomano fu trasferito a Verona, mentre il suo posto venne occupato nominalmente da Pietro Bembo, che non fu mai nella sede e delegò la carica al patrizio veneziano Vittoreda Pietro Bembo, che non fu mai nella sede e delegò la carica al patrizio veneziano Vittore Soranzo: questi, uomo di cultura ecclesiastica e di vocazione riformatrice, si impegnò nellaSoranzo: questi, uomo di cultura ecclesiastica e di vocazione riformatrice, si impegnò nella correzione dei più evidenti abusi e vizi della diocesi bergamasca, fino a scontrarsi con i Rettoricorrezione dei più evidenti abusi e vizi della diocesi bergamasca, fino a scontrarsi con i Rettori (scomunicati per aver arrestato un prete indiziato di omicidio - il conflitto fu risolto grazie alla(scomunicati per aver arrestato un prete indiziato di omicidio - il conflitto fu risolto grazie alla mediazione dei Dieci)mediazione dei Dieci)99..Nel 1549 venne aperto in Bergamo, come già a Venezia, un tribunale speciale dell’InquisizioneNel 1549 venne aperto in Bergamo, come già a Venezia, un tribunale speciale dell’Inquisizione romana, composto dal vescovo, da un inquisitore e da due dottori scelti dai Rettori: ma nelloromana, composto dal vescovo, da un inquisitore e da due dottori scelti dai Rettori: ma nello stesso anno comparvero in città minacciosi opuscoli e fogli volanti che accusavano di eresiastesso anno comparvero in città minacciosi opuscoli e fogli volanti che accusavano di eresia luterana il vescovo Soranzo, assieme a Giorgio Medolago (nel frattempo rientrato in città).luterana il vescovo Soranzo, assieme a Giorgio Medolago (nel frattempo rientrato in città).Arrivò allora a Bergamo da Roma, nel 1550, un nuovo e temibile inquisitore, nelle vesti di frateArrivò allora a Bergamo da Roma, nel 1550, un nuovo e temibile inquisitore, nelle vesti di frate Michele Ghislieri (futuro Pio V), che aprì immediatamente un processo a carico del Soranzo eMichele Ghislieri (futuro Pio V), che aprì immediatamente un processo a carico del Soranzo e del Medolago: si rinnovarono i tumulti del 1537, tanto che il Ghislieri rischiò di essere linciatodel Medolago: si rinnovarono i tumulti del 1537, tanto che il Ghislieri rischiò di essere linciato dalla cittadinanza, guidata ancora dai familiari ed amici del Medolago. Se il futuro Papa si salvòdalla cittadinanza, guidata ancora dai familiari ed amici del Medolago. Se il futuro Papa si salvò lo dovette a Giangerolamo Albani - all’epoca uno dei due dottori in legge nominati dai Rettorilo dovette a Giangerolamo Albani - all’epoca uno dei due dottori in legge nominati dai Rettori 5 AA.VV. - Relazioni dei Rettori in Terraferma, op.cit.6 G.Cozzi - Repubblica di Venezia e Stati italiani. Politica e giustizia dal sec. XVI al sec. XVIII, Einaudi (1982)7 A.S.Venezia - Senato, Terra, reg. 20/158; 21/165,191; 22/7; 23/196; 27/112,136,145,161; Consiglio dei Dieci, Lettere dei Rettori, busta 1; oltre a questa documentazione ufficiale anche il Sanudo riporta nei Diarii ampi resoconti di "cronaca nera" (ad esempio l'assassinio del Vescovo Tasso); in B.Belotti, Storia di Bergamo..., op.cit., si può trovare un rapido e convincente sunto delle più clamorose azioni criminali commesse da singoli e da "bande organizzate" di bravi fino alla metà del secolo8 G.Cozzi - Repubblica di Venezia e Stati italiani, op.cit, pg.129/1309 Sul Soranzo e le vicende relative cfr. P.Paschini - Un episodio dell'Inquisizione del Cinquecento, Roma (1925)

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per affiancare il tribunale dell’Inquisizione (poi protagonista della faida con i Brembati e futuroper affiancare il tribunale dell’Inquisizione (poi protagonista della faida con i Brembati e futuro Collateral Generale della Serenissima, infine cardinale di S.R.Chiesa) - il quale lo protesse nellaCollateral Generale della Serenissima, infine cardinale di S.R.Chiesa) - il quale lo protesse nella sua fuga dal monastero di S.Stefano, fornendogli una scorta di suoi sua fuga dal monastero di S.Stefano, fornendogli una scorta di suoi villici villici (un debito di(un debito di gratitudine che il Ghislieri saprà a suo tempo saldare, come si vedrà).gratitudine che il Ghislieri saprà a suo tempo saldare, come si vedrà).Mentre il Ghislieri abbandonava Bergamo precipitosamente, il Medolago fu invece trasferito alleMentre il Ghislieri abbandonava Bergamo precipitosamente, il Medolago fu invece trasferito alle carceri veneziane, dove morì; Vittore Soranzo venne condotto a Roma, processato e assolto dalcarceri veneziane, dove morì; Vittore Soranzo venne condotto a Roma, processato e assolto dal S.Uffizio (rioccupò la diocesi di Bergamo). Con queste vicende si conclude il periodo delleS.Uffizio (rioccupò la diocesi di Bergamo). Con queste vicende si conclude il periodo delle pericolose simpatie luterane in terra bergamasca, così che i successivi vescovadi di Luigipericolose simpatie luterane in terra bergamasca, così che i successivi vescovadi di Luigi Lippomano, Luigi Cornaro e Federico Cornaro possono annunciare una pratica pastorale inLippomano, Luigi Cornaro e Federico Cornaro possono annunciare una pratica pastorale in perfetta sintonia con i dettami tridentini.perfetta sintonia con i dettami tridentini.

Per meglio comprendere il retroterra di tutta la faida Albani/Brembati è ora utilePer meglio comprendere il retroterra di tutta la faida Albani/Brembati è ora utile ripercorrere brevemente le condizioni interne al patriziato bergamasco, prima e dopo il maggioripercorrere brevemente le condizioni interne al patriziato bergamasco, prima e dopo il maggio 1509.1509.

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2. Il patriziato bergamasco alla vigilia di Agnadello2. Il patriziato bergamasco alla vigilia di Agnadello

Lo storico Angelo Ventura, in un suo discusso e fecondo saggio sui rapporti tra Nobiltà eLo storico Angelo Ventura, in un suo discusso e fecondo saggio sui rapporti tra Nobiltà e Popolo nella Terraferma veneta tra il XV e il XVI secoloPopolo nella Terraferma veneta tra il XV e il XVI secolo1010,, giudica il patriziato bergamasco allagiudica il patriziato bergamasco alla vigilia di Agnadello già ripiegato su se stesso, almeno fin dallavigilia di Agnadello già ripiegato su se stesso, almeno fin dalla riforma statutaria del 1453, con lariforma statutaria del 1453, con la quale i Rettori veneziani avevano concesso che il Maggior Consiglio - cioè il totale dei 72quale i Rettori veneziani avevano concesso che il Maggior Consiglio - cioè il totale dei 72 membri divisi in sei membri divisi in sei mudemude alternantesi al governo ogni due mesi lungo un'anno - venisse alternantesi al governo ogni due mesi lungo un'anno - venisse rinnovato dai membri uscenti ogni anno senza alcun obbligo di “contumacia”rinnovato dai membri uscenti ogni anno senza alcun obbligo di “contumacia” 1111; da allora le sei; da allora le sei mude (che in carica costituivano a turno il Minor consiglio) sarebbero state stabilmente occupatemude (che in carica costituivano a turno il Minor consiglio) sarebbero state stabilmente occupate in parte preponderante dagli esponenti delle casate magnatizie impostesi lungo la prima metà delin parte preponderante dagli esponenti delle casate magnatizie impostesi lungo la prima metà del Quattrocento, nel corso delle dure lotte contro i Visconti e gli Sforza, vale a dire i Colleoni, iQuattrocento, nel corso delle dure lotte contro i Visconti e gli Sforza, vale a dire i Colleoni, i Calepio, i Brembati, i Rota, i Benaglio, gli Olmo, gli Albani ecc. (escluse naturalmente le fortiCalepio, i Brembati, i Rota, i Benaglio, gli Olmo, gli Albani ecc. (escluse naturalmente le forti ma ghibelline casate dei Suardo e dei Secco). ma ghibelline casate dei Suardo e dei Secco).

A conferma di questa convinzione il Ventura riporta il passo di una lettera degliA conferma di questa convinzione il Ventura riporta il passo di una lettera degli Avogadori straordinari Marco Foscari e Lorenzo Orio, inviati a Bergamo nel 1517 dai Dieci, inAvogadori straordinari Marco Foscari e Lorenzo Orio, inviati a Bergamo nel 1517 dai Dieci, in cui si legge che la città è divisa in tre fazioni <<cui si legge che la città è divisa in tre fazioni <<cioè la Gebellina, et quella deli citadini che sonocioè la Gebellina, et quella deli citadini che sono ellecti al conseglio del 1438, et la terza de el resto dei citadini Gelfi de questa citàellecti al conseglio del 1438, et la terza de el resto dei citadini Gelfi de questa cità >>>>,, e rinvia e rinvia pure allapure alla Cronaca anonima di Bergamo dall'anno 1402 al 1481 Cronaca anonima di Bergamo dall'anno 1402 al 14811212. .

Il giudizio espresso dal Ventura è in sostanza confermato dalla tesi di laurea di RobertoIl giudizio espresso dal Ventura è in sostanza confermato dalla tesi di laurea di Roberto Galati sullo stato del patriziato bergamasco alla vigilia di Agnadello (di qualche anno posterioreGalati sullo stato del patriziato bergamasco alla vigilia di Agnadello (di qualche anno posteriore a a Nobiltà e popolo...Nobiltà e popolo...); ecco due passi riassuntivi del lavoro analitico svolto dall'autore:); ecco due passi riassuntivi del lavoro analitico svolto dall'autore:

In una città di queste dimensioni non certo In una città di queste dimensioni non certo trascurabili [poco più di 20.000 ab.]trascurabili [poco più di 20.000 ab.],, osserviamo innanzitutto che nel decennio da noi considerato - 1500/1509 - le 720osserviamo innanzitutto che nel decennio da noi considerato - 1500/1509 - le 720 designazioni per il Consiglio Maggiore (è stato possibile accertarne 692,designazioni per il Consiglio Maggiore (è stato possibile accertarne 692, seguendo i verbali delle elezioni) sono cadute complessivamente su 118 cittadini.seguendo i verbali delle elezioni) sono cadute complessivamente su 118 cittadini. In media quindi ognuno di essi è tornato ad occupare il proprio seggio inIn media quindi ognuno di essi è tornato ad occupare il proprio seggio in Consiglio sei volte.Consiglio sei volte.

Dopo un più accurato vaglio dei nomi ricorrenti tra i banchi del Maggior consiglio,Dopo un più accurato vaglio dei nomi ricorrenti tra i banchi del Maggior consiglio, risulta che:risulta che:

All'apice del ceto dirigente bergamasco nei primi dieci anni del XVI sec. unaAll'apice del ceto dirigente bergamasco nei primi dieci anni del XVI sec. una decina di decina di casatecasate [Colleoni, Calepio, Albani, Benaglio, Grumelli, Passi, Rota][Colleoni, Calepio, Albani, Benaglio, Grumelli, Passi, Rota] sulle 53 che siedono in Consiglio, detengono 294 seggi su 692, riuscendosulle 53 che siedono in Consiglio, detengono 294 seggi su 692, riuscendo complessivamente a far entrare nella sala consiliare 48 loro membri su 118. Incomplessivamente a far entrare nella sala consiliare 48 loro membri su 118. In pratica quindi, tra il 1500 e il 1509 il 19% delle famiglie presenti nel Maggiorpratica quindi, tra il 1500 e il 1509 il 19% delle famiglie presenti nel Maggior Consiglio riesce a bloccare quasi la metà (esattamente il 42,5%) dei seggiConsiglio riesce a bloccare quasi la metà (esattamente il 42,5%) dei seggi disponibilidisponibili..1313

Sempre il Galati osserva che dall'analisi del Sempre il Galati osserva che dall'analisi del Liber talee annorum 1498 et 1499 CivitatisLiber talee annorum 1498 et 1499 Civitatis BergomiBergomi e del e del Liber extimi nuncupati medalearum Magnifice Civitatis de anno 1527 Liber extimi nuncupati medalearum Magnifice Civitatis de anno 15271414,, emergono le basi economiche di questo chiuso e saldo patriziato: tutti proprietari fondiari, conemergono le basi economiche di questo chiuso e saldo patriziato: tutti proprietari fondiari, con 10 A.Ventura - Nobiltà e popolo nella società veneta tra Quattrocento e Cinquecento, Unicopli (1977)11 per contumacia si intendeva l’obbligo vigente per ogni patrizio bergamasco di non venire eletto per due anni di seguito nel consiglio cittadino (in pratica era obbligatorio attendere il trascorrimento di un anno dallo scadere dell’ultimo mandato per potere ricandidarsi).12 Castello Castelli - Cronaca anonima di Bergamo dall'anno 1401 al 1481, a cura di G.Finazzi, Bergamo (1870)13 R.Galati - Il patriziato bergamasco alla vigilia di Agnadello, Venezia, 1978 (tesi di laurea, relatore Marino Berengo)

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possedimenti più o meno cospicui in città (per lo più botteghe affittate ad artigiani, epossedimenti più o meno cospicui in città (per lo più botteghe affittate ad artigiani, e naturalmente la naturalmente la domus domus avita sita in qualche contrada centrale) e nel contado (chi nella fertileavita sita in qualche contrada centrale) e nel contado (chi nella fertile Bassa, chi nella sterile fascia pedemontana), molti iscritti nella fascia Bassa, chi nella sterile fascia pedemontana), molti iscritti nella fascia de maiori aextimode maiori aextimo, altri in, altri in quella quella de mediocri aextimode mediocri aextimo - poche le eccezioni verso il basso -, molti dottori giuristi (che - poche le eccezioni verso il basso -, molti dottori giuristi (che formano il gruppo professionale più cospicuo tra i banchi del Maggior Consiglio), pochi notaiformano il gruppo professionale più cospicuo tra i banchi del Maggior Consiglio), pochi notai (tra i quali Cristoforo da Romano, che porta per la prima volta la sua famiglia al seggio in(tra i quali Cristoforo da Romano, che porta per la prima volta la sua famiglia al seggio in Consiglio, e che ritroveremo nelle prossime vicende) e nessun Consiglio, e che ritroveremo nelle prossime vicende) e nessun mercatormercator. .

Una realtà sociologica che già emerge dalle osservazioni dei Rettori veneziani sulUna realtà sociologica che già emerge dalle osservazioni dei Rettori veneziani sul patriziato di Bergamo:patriziato di Bergamo:

In Bergamo sono da anime 24 mille. Vi è molta nobiltà, conti, cavalieri assai, etIn Bergamo sono da anime 24 mille. Vi è molta nobiltà, conti, cavalieri assai, et gran numero dottori, et de altri gentilhuomini, non sono già di molta ricchezza,gran numero dottori, et de altri gentilhuomini, non sono già di molta ricchezza, ma tutti hanno facultà mediocre 300, 400 et 500 ducati d'entrata, non credo chema tutti hanno facultà mediocre 300, 400 et 500 ducati d'entrata, non credo che siano 10 teste che passano 1000 ducati, et la maggior parte non è più di 3 mille. siano 10 teste che passano 1000 ducati, et la maggior parte non è più di 3 mille. Non fanno mercantia né la vogliono sentire, ma vivono parcamente, quelli dellaNon fanno mercantia né la vogliono sentire, ma vivono parcamente, quelli della sorte mediocre fanno ben mercantia, et la sua mercantia è per la maggior partesorte mediocre fanno ben mercantia, et la sua mercantia è per la maggior parte panni verdi, sarze et fostagni, et di tutte queste sorte hanno di belle boteghe. Ilpanni verdi, sarze et fostagni, et di tutte queste sorte hanno di belle boteghe. Il populo universalmente cerca de viver con le sue fatiche, et ognuno se ne stapopulo universalmente cerca de viver con le sue fatiche, et ognuno se ne sta contento nel suo stato, di sorte che non solamente è la più quiete di tutte l'altre dicontento nel suo stato, di sorte che non solamente è la più quiete di tutte l'altre di Vostre Illustrissime Signorie, ma credo d'ogni altra d'Ittalia sia qual essere siVostre Illustrissime Signorie, ma credo d'ogni altra d'Ittalia sia qual essere si voglia.voglia.

(Relazione del Capitano Francesco Bernardo, 1-11-1553 al Senato)(Relazione del Capitano Francesco Bernardo, 1-11-1553 al Senato)1515

Nel corso del primo secolo di dominazione veneta - all'incirca tra gli anni 1428/1509 -Nel corso del primo secolo di dominazione veneta - all'incirca tra gli anni 1428/1509 - erano intervenute notevoli modificazioni nel tessuto economico e nello sviluppo materiale dellaerano intervenute notevoli modificazioni nel tessuto economico e nello sviluppo materiale della città: si può misurare una netta diminuzione dei cittadini occupati in attività agricole,città: si può misurare una netta diminuzione dei cittadini occupati in attività agricole, probabilmente trasferitisi nelle Arti in forte espansione numerica dei lanaioli, pellai, setaioli; siprobabilmente trasferitisi nelle Arti in forte espansione numerica dei lanaioli, pellai, setaioli; si registra una proliferazione e differenziazione non solo delle arti e dei mestieri - via viaregistra una proliferazione e differenziazione non solo delle arti e dei mestieri - via via rispondenti a bisogni non solo di prima necessità bensì più complessi ed elaborati -, ma ancherispondenti a bisogni non solo di prima necessità bensì più complessi ed elaborati -, ma anche delle professioni liberali, con l'ingrossarsi delle file di dottori giuristi, notai, medici chirurghi,delle professioni liberali, con l'ingrossarsi delle file di dottori giuristi, notai, medici chirurghi, orefici ecc., vi è il diffondersi di doti e di imponibili dichiarati più consistenti in tutte leorefici ecc., vi è il diffondersi di doti e di imponibili dichiarati più consistenti in tutte le diciannove vicinie della cittàdiciannove vicinie della città1616..

La città era <<La città era <<più quiete di tutte l'altre di Vostre Illustrissime Signoriepiù quiete di tutte l'altre di Vostre Illustrissime Signorie>>>> non solo perchénon solo perché <<<<ognuno se ne sta contento nel suo statoognuno se ne sta contento nel suo stato>>, ma anche perché - come nota nella sua analitica e>>, ma anche perché - come nota nella sua analitica e voluminosa tesi di laurea Roberto Taschini - non si era sviluppato in città un ampio e ricco cetovoluminosa tesi di laurea Roberto Taschini - non si era sviluppato in città un ampio e ricco ceto mercantile in grado di fondare le proprie ambizioni politiche su grandi fortune mobiliari damercantile in grado di fondare le proprie ambizioni politiche su grandi fortune mobiliari da investire in terre: in particolare l'industria dei pannilana, pur notevole nel complesso (fino a metàinvestire in terre: in particolare l'industria dei pannilana, pur notevole nel complesso (fino a metà Seicento tra le prime in Italia ed Europa), colpita dai provvedimenti fiscali protezionistici diSeicento tra le prime in Italia ed Europa), colpita dai provvedimenti fiscali protezionistici di Venezia (come l'obbligo di approvvigionamento di lana grezza sulla piazza di Venezia, anzichéVenezia (come l'obbligo di approvvigionamento di lana grezza sulla piazza di Venezia, anziché su quella di Milano dove più economiche erano le "lane spagnole") non presenta lesu quella di Milano dove più economiche erano le "lane spagnole") non presenta le caratteristiche di un trampolino di lancio per i caratteristiche di un trampolino di lancio per i magni mercatoresmagni mercatores di città (che nemmeno riescono di città (che nemmeno riescono a monopolizzare la vendita dei pannilana finiti)a monopolizzare la vendita dei pannilana finiti)1717..

14 B.C.Bergamo - Liber talee annorum 1498 et 1499 Civitatis Bergomi e Liber extimi nuncupati medalearum Magnifice Civitatis de anno 152715AA.VV. - Relazioni dei Rettori in Terraferma, op.cit.16 L.Chiodi - Arti e mestieri in Bergamo nel I secolo di dominio veneto, in <<Bergamo economica>> (1960); ma soprattutto R.Taschini - Popolazioni e classi sociali a Bergamo tra XV e XVI secolo, Pavia, (1970, tesi di laurea)17 R.Taschini - Popolazione e calssi sociali..., op.cit.

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3. Le famiglie Albani e Brembati: condizioni e rapporti fino ad Agnadello3. Le famiglie Albani e Brembati: condizioni e rapporti fino ad Agnadello1818

Agli esordi delle guerre d'Italia, precisamente nell'anno di grazia 1498, viveva inAgli esordi delle guerre d'Italia, precisamente nell'anno di grazia 1498, viveva in un'ampia casa nella vicinia di S.Salvatore - il quartiere "più esclusivo" nel cuore della città altaun'ampia casa nella vicinia di S.Salvatore - il quartiere "più esclusivo" nel cuore della città alta di Bergamo - Giacomo Albani, già Cavaliere dell'ordine Gerosolomitano di Malta, con buonedi Bergamo - Giacomo Albani, già Cavaliere dell'ordine Gerosolomitano di Malta, con buone proprietà nel contado e fuori, proprietà nel contado e fuori, imparentato con illustri famiglie lombarde e in stretti rapportiimparentato con illustri famiglie lombarde e in stretti rapporti d'amicizia e di affari con numerosi soggetti dentro e fuori i confini della Serenissima Repubblica,d'amicizia e di affari con numerosi soggetti dentro e fuori i confini della Serenissima Repubblica, "..."...per ricchezza, potenza e generosità, vera gloria della patria"per ricchezza, potenza e generosità, vera gloria della patria"1919: numerosi servi, famigli,: numerosi servi, famigli, corrispondenti ed amministratori era alle sue dipendenze, a completamento e servizio della suacorrispondenti ed amministratori era alle sue dipendenze, a completamento e servizio della sua familia naturale.familia naturale.

Una Una familia naturale familia naturale assai ristretta: anni prima Giacomo Albani aveva sposato Grataassai ristretta: anni prima Giacomo Albani aveva sposato Grata Colombi, proveniente da un'antica famiglia della città, ma nessun figlio aveva allietato la loroColombi, proveniente da un'antica famiglia della città, ma nessun figlio aveva allietato la loro unione, ed era questo il principale cruccio dell'Albani, poiché le sue buone proprietà sarebberounione, ed era questo il principale cruccio dell'Albani, poiché le sue buone proprietà sarebbero andate divise tra i due nipoti Nicola (figlio del defunto fratello Doratino) e Francesco (figlioandate divise tra i due nipoti Nicola (figlio del defunto fratello Doratino) e Francesco (figlio dell'altro fratello defunto Domenico): due nipoti probabilmente non nelle grazie dello zio (che indell'altro fratello defunto Domenico): due nipoti probabilmente non nelle grazie dello zio (che in più occasioni era dovuto intervenire per saldare i debiti contratti dai due), particolarmentepiù occasioni era dovuto intervenire per saldare i debiti contratti dai due), particolarmente Francesco - giovane uomo assai scaltro ed intraprendente, come vedremo - il quale era purFrancesco - giovane uomo assai scaltro ed intraprendente, come vedremo - il quale era pur riuscito a sposare Caterina Pecci, ragazza proveniente da un'agiata famiglia milanese.riuscito a sposare Caterina Pecci, ragazza proveniente da un'agiata famiglia milanese.

Verso la metà degli anni Ottanta del XV sec. il Cav.Giacomo Albani, disperando ormai diVerso la metà degli anni Ottanta del XV sec. il Cav.Giacomo Albani, disperando ormai di avere un figlio dalla moglie Grata prossima alla quarantina, una prima ingenua e precariaavere un figlio dalla moglie Grata prossima alla quarantina, una prima ingenua e precaria soluzione l'aveva tentata seducendo una delle proprie giovani domestiche, Giovannina Valota,soluzione l'aveva tentata seducendo una delle proprie giovani domestiche, Giovannina Valota, che nel giro di due anni gli aveva dato due potenziali eredi, Antonia e Marcantonio. Perche nel giro di due anni gli aveva dato due potenziali eredi, Antonia e Marcantonio. Per soffocare le chiacchiere e placare le ire di Donna Grata, per non inimicarsi il parentado piùsoffocare le chiacchiere e placare le ire di Donna Grata, per non inimicarsi il parentado più suscettibile e danneggiare la propria reputazione, Giacomo Albani era stato costretto adsuscettibile e danneggiare la propria reputazione, Giacomo Albani era stato costretto ad allontanare Giovannina Valota ("ricompensata" con l'assegnazione di una lauta dote, tanto lautaallontanare Giovannina Valota ("ricompensata" con l'assegnazione di una lauta dote, tanto lauta da permetterle di sistemarsi di lì a poco addirittura con un Benaglio): i figli invece erano rimastida permetterle di sistemarsi di lì a poco addirittura con un Benaglio): i figli invece erano rimasti nella casa paterna, dove nel corso degli anni erano stati allevati ed educati con la dignità dinella casa paterna, dove nel corso degli anni erano stati allevati ed educati con la dignità di legittimi discendenti del Cav. Giacomo Albani.legittimi discendenti del Cav. Giacomo Albani.

L’Albani deve avere pensato di legittimarli, presto o tardi, per regolarizzare unaL’Albani deve avere pensato di legittimarli, presto o tardi, per regolarizzare una situazione anomala, ma non era cosa semplice: un procedimento legale, pubblico ed ordinario,situazione anomala, ma non era cosa semplice: un procedimento legale, pubblico ed ordinario, avrebbe comportato una pessima pubblicità e il parentado coinvolto - cioè i Benaglio, i Colombiavrebbe comportato una pessima pubblicità e il parentado coinvolto - cioè i Benaglio, i Colombi e gli Albani - si sarebbe certo risentito, forse fino al punto da negare la verità per salvaguardaree gli Albani - si sarebbe certo risentito, forse fino al punto da negare la verità per salvaguardare l'l'honor familiae.honor familiae.

Riservatamente, i più intimi amici del Cav.Giacomo Albani, giuristi e avvocati, dovevanoRiservatamente, i più intimi amici del Cav.Giacomo Albani, giuristi e avvocati, dovevano essere stati interessati al problema, ma soluzioni utili non se ne erano presentate; fino allaessere stati interessati al problema, ma soluzioni utili non se ne erano presentate; fino alla primavera dell'anno in questione, appunto il 1498: Cristoforo da Romano - notaio in cerca di unprimavera dell'anno in questione, appunto il 1498: Cristoforo da Romano - notaio in cerca di un seggio in Maggior Consiglio ed ottimo amico dell'Albani - scopre che per effetto di un privilegioseggio in Maggior Consiglio ed ottimo amico dell'Albani - scopre che per effetto di un privilegio ormai quasi dimenticato (e solo in casi eccezionali concesso in passato dagli imperatori) alcuneormai quasi dimenticato (e solo in casi eccezionali concesso in passato dagli imperatori) alcune persone elevate al rango di persone elevate al rango di conti palatiniconti palatini od ai più alti gradi di nobiltà, possedevano fra le altre od ai più alti gradi di nobiltà, possedevano fra le altre facoltà giurisdizionali, anche quella di legittimarefacoltà giurisdizionali, anche quella di legittimare - - a loro insindacabile giudizio a loro insindacabile giudizio - - figli nati fuorifigli nati fuori da matrimonio, anche senza il consenso dei figli ed eredi legittimi dei genitori, purché non sida matrimonio, anche senza il consenso dei figli ed eredi legittimi dei genitori, purché non si trattasse trattasse di figli illegittimi di nobili titolatidi figli illegittimi di nobili titolati. .

18 Le vicende narrate in questo paragrafo sono desunte dal breve saggio di G.Medolago Albani - I due figli del cavaliere Giacomo Albani, Bergamo (1990); merito dell'Albani è l'aver allargato il quadro dei rapporti Albani/Brembati rispetto alla monografia di B.Belotti - Una sacrilega faida del Cinquecento, Bergamo (1932), facendo emergere dagli ultimi anni del XV sec. particolari di notevole interesse. Ciò che G.Medolago Albani ha omesso di segnalare nelle pagine del suo ottimo saggio sono le complete fonti archivistiche cui rifarsi per approfondire la vicenda (qui in parte segnalate)19 D.Calvi - Effemeride sagro e profana di quanto di memorabile sia successo in Bergamo, sua diocese et Territorio, da suoi principij a l'anno corrente (1676, prima stampa in Bergamo)

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La notizia poi di fondamentale importanza era che a Bergamo fortunatamente c'eraLa notizia poi di fondamentale importanza era che a Bergamo fortunatamente c'era almeno una persona in grado di agire con l'autorità di un tale privilegio, non solo, ma le facoltàalmeno una persona in grado di agire con l'autorità di un tale privilegio, non solo, ma le facoltà di cui questa eminente persona godeva erano anche state approvate a suo tempo con ratificadi cui questa eminente persona godeva erano anche state approvate a suo tempo con ratifica ufficiale dalla Serenissima Repubblica, ed avevano perciò incontestabile efficacia legale,ufficiale dalla Serenissima Repubblica, ed avevano perciò incontestabile efficacia legale, pubblica e privata.pubblica e privata.

Il conte e cavaliere Bartolomeo Brembati, che risiedeva a Bergamo nel palazzo avitoIl conte e cavaliere Bartolomeo Brembati, che risiedeva a Bergamo nel palazzo avito presso porta S.Giacomo, era appunto depositario di tale sovrana potestà: nel 1434 suo nonnopresso porta S.Giacomo, era appunto depositario di tale sovrana potestà: nel 1434 suo nonno paterno Davide Brembati era stato elevato dall'imperatore Sigismondo di Lussemburgo al rangopaterno Davide Brembati era stato elevato dall'imperatore Sigismondo di Lussemburgo al rango di conte palatino, con varie prerogative giurisdizionali - fra cui quella che interessavadi conte palatino, con varie prerogative giurisdizionali - fra cui quella che interessava all’Albaniall’Albani  - trasmissibili di padre in figlio, perpetuamente; il doge di Venezia Francesco Foscari- trasmissibili di padre in figlio, perpetuamente; il doge di Venezia Francesco Foscari aveva poi confermato il decreto imperiale con una ducale l'anno seguente, 1435.aveva poi confermato il decreto imperiale con una ducale l'anno seguente, 1435.

Giacomo Albani richiese la disponibilità al conte Brembati - tanto più facilmenteGiacomo Albani richiese la disponibilità al conte Brembati - tanto più facilmente concessa quanto meno l'antico privilegio era stato affermato in passato: la soluzione di unconcessa quanto meno l'antico privilegio era stato affermato in passato: la soluzione di un problema così delicato coinvolse di necessità i sentimenti dei due uomini, forse suscitando unaproblema così delicato coinvolse di necessità i sentimenti dei due uomini, forse suscitando una vicendevole simpatia e solidarietà, quasi certamente una compiaciuta e paternalisticavicendevole simpatia e solidarietà, quasi certamente una compiaciuta e paternalistica "complicità" da parte del Brembati."complicità" da parte del Brembati.

Presto vennero informati gli esponenti della pubblica amministrazione, sia per ottenerePresto vennero informati gli esponenti della pubblica amministrazione, sia per ottenere l'approvazione sia per contenere la risonanza dell'evento imminente; ma il problema più spinosol'approvazione sia per contenere la risonanza dell'evento imminente; ma il problema più spinoso rimaneva quello di fare accettare ai nipoti Nicola e Francesco il ribaltamento della loro posizionerimaneva quello di fare accettare ai nipoti Nicola e Francesco il ribaltamento della loro posizione patrimonial-ereditaria: era prevedibile aspettarsi dai due giovani nipoti rancori e ritorsioni allapatrimonial-ereditaria: era prevedibile aspettarsi dai due giovani nipoti rancori e ritorsioni alla notizia. Anche qui l'intervento di amici addottorati della famiglia Albani si mostrò prezioso,notizia. Anche qui l'intervento di amici addottorati della famiglia Albani si mostrò prezioso, poiché essi convinsero i due nipoti della convenienza di fare buon viso a cattiva sorte: megliopoiché essi convinsero i due nipoti della convenienza di fare buon viso a cattiva sorte: meglio una posizione subordinata nella linea ereditaria che la perdita di ogni possibile vantaggio e launa posizione subordinata nella linea ereditaria che la perdita di ogni possibile vantaggio e la rottura traumatica dei rapporti con il potente zio.rottura traumatica dei rapporti con il potente zio.

Giungiamo così al fatidico 2 giugno 1498: un sabato, vigilia della Pentecoste, giorno inGiungiamo così al fatidico 2 giugno 1498: un sabato, vigilia della Pentecoste, giorno in cui iniziano a stringersi i rapporti tra le casate Albani e Brembati. cui iniziano a stringersi i rapporti tra le casate Albani e Brembati.

Nel giardino di casa Albani si è radunata una piccola folla pronta per assistere allaNel giardino di casa Albani si è radunata una piccola folla pronta per assistere alla cerimonia di legittimazione di Antonia e Marcantonio, ormai di dodici e dieci anni d'età: accantocerimonia di legittimazione di Antonia e Marcantonio, ormai di dodici e dieci anni d'età: accanto ai diretti interessati - cioè Giacomo Albani, Donna Grata, Antonia e Marcantonio, Francesco eai diretti interessati - cioè Giacomo Albani, Donna Grata, Antonia e Marcantonio, Francesco e Nicola - vediamo il conte Bartolomeo Brembati, i tre notai Lazzaro da Corteregia, Pietro CavazziNicola - vediamo il conte Bartolomeo Brembati, i tre notai Lazzaro da Corteregia, Pietro Cavazzi e Vincenzo Mozzo (che terranno nota minuziosa della cerimonia che è qui ricostruita)e Vincenzo Mozzo (che terranno nota minuziosa della cerimonia che è qui ricostruita)2020,, Cristoforo da Romano, l'avvocato Gerolamo Villa q5ale vicario del podestà Paolo Pisano e treCristoforo da Romano, l'avvocato Gerolamo Villa q5ale vicario del podestà Paolo Pisano e tre avvocati e juresperiti in qualità di testimoni - Fermo della Valle, Filippo Locatelli e Andreaavvocati e juresperiti in qualità di testimoni - Fermo della Valle, Filippo Locatelli e Andrea Salandri.Salandri.

La cerimonia cominciò con la lettura del diploma imperiale concesso dall'imperatoreLa cerimonia cominciò con la lettura del diploma imperiale concesso dall'imperatore Sigismondo di Lussemburgo a Davide Brembati, nonno del conte Bartolomeo, con l'elencazioneSigismondo di Lussemburgo a Davide Brembati, nonno del conte Bartolomeo, con l'elencazione delle prerogative contenute e la ratifica delle medesime da parte del Doge Francesco Foscari;delle prerogative contenute e la ratifica delle medesime da parte del Doge Francesco Foscari; successivamente il primo atto della cerimonia vide l'esposizione da parte del Cav.Giacomosuccessivamente il primo atto della cerimonia vide l'esposizione da parte del Cav.Giacomo Albani della propria condizione economica e familiare - con riferimenti alla disgraziataAlbani della propria condizione economica e familiare - con riferimenti alla disgraziata mancanza di eredi legittimi ed al ruolo provvidenziale svolto da Giovannina Valota - nonché lamancanza di eredi legittimi ed al ruolo provvidenziale svolto da Giovannina Valota - nonché la richiesta rivolta al conte Bartolomeo Brembati perché mettesse fine alla causa dell'ingiustiziarichiesta rivolta al conte Bartolomeo Brembati perché mettesse fine alla causa dell'ingiustizia gravante su due innocenti fanciulli; nel secondo atto della cerimonia il conte Brembati, fortegravante su due innocenti fanciulli; nel secondo atto della cerimonia il conte Brembati, forte delle prerogative personali, concesse benignamente quanto richiestogli adducendo motivazioni didelle prerogative personali, concesse benignamente quanto richiestogli adducendo motivazioni di carattere giuridico e politico-sociali, ed investì i due fanciulli con la consegna dell'anello d'oro edcarattere giuridico e politico-sociali, ed investì i due fanciulli con la consegna dell'anello d'oro ed il bacio rituali. il bacio rituali.

La cerimonia si concluse infine con la donazione La cerimonia si concluse infine con la donazione post mortem post mortem da parte di Giacomoda parte di Giacomo Albani della cospicua cifra di ventimila lire a ciascuno dei due nipoti, alla condizione però che iAlbani della cospicua cifra di ventimila lire a ciascuno dei due nipoti, alla condizione però che i

20 B.C.Bergamo - Archivio Albani, Testamenti, faldone III, n.1 (in un'unica cartella sono contenuti il testamento di Giacomo Albani, la legitimatio e altri documenti notarili)

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due non avanzassero altre pretese negli anni a venire (nel qual caso la donazione sarebbe passatadue non avanzassero altre pretese negli anni a venire (nel qual caso la donazione sarebbe passata automaticamente ai due cugini).automaticamente ai due cugini).

Qualche mese dopo, nello stesso anno 1498, Giacomo Albani venne inaspettatamente eQualche mese dopo, nello stesso anno 1498, Giacomo Albani venne inaspettatamente e clamorosamente ucciso: dell'omicidio fu accusata Caterina Pecci, moglie di Francesco Albani,clamorosamente ucciso: dell'omicidio fu accusata Caterina Pecci, moglie di Francesco Albani, che venne condotta a Venezia e ivi poi rilasciatache venne condotta a Venezia e ivi poi rilasciata2121.. Certo i rapporti tra le famiglie di Giacomo eCerto i rapporti tra le famiglie di Giacomo e Francesco Albani dovevano essersi deteriorati dopo la legittimazione. Il fatto poi che GiacomoFrancesco Albani dovevano essersi deteriorati dopo la legittimazione. Il fatto poi che Giacomo Albani perseverasse in una florida vecchiaia sembrava una diretta provocazione ai nipotiAlbani perseverasse in una florida vecchiaia sembrava una diretta provocazione ai nipoti destinatari delle donazioni destinatari delle donazioni post mortempost mortem, e potrebbe averli spinti a "favorire" il trapasso, e potrebbe averli spinti a "favorire" il trapasso dell'odiato zio. Nonostante che all'indomani dell'omicidio proprio i due nipoti abbiano posto unadell'odiato zio. Nonostante che all'indomani dell'omicidio proprio i due nipoti abbiano posto una taglia di duemila ducati per scoprire i mandanti e gli esecutori, resta un sottile ma ragionevoletaglia di duemila ducati per scoprire i mandanti e gli esecutori, resta un sottile ma ragionevole dubbio sull'innocenza di Nicola e soprattutto di Francesco Albani.dubbio sull'innocenza di Nicola e soprattutto di Francesco Albani.

4. L'azione di Francesco Albani nella guerra della Lega di Cambrai4. L'azione di Francesco Albani nella guerra della Lega di Cambrai

La giustizia veneziana non chiarì mai a fondo la vicenda, e né Caterina né FrancescoLa giustizia veneziana non chiarì mai a fondo la vicenda, e né Caterina né Francesco Albani subirono condanne, così che l'istruttoria si insabbiò: ciò si può spiegare forse con laAlbani subirono condanne, così che l'istruttoria si insabbiò: ciò si può spiegare forse con la delicatezza della congiuntura politica internazionale (era in corso lo scontro aperto con Giuliodelicatezza della congiuntura politica internazionale (era in corso lo scontro aperto con Giulio II), che assorbendo le migliori energie del patriziato veneziano può aver comportato in quegliII), che assorbendo le migliori energie del patriziato veneziano può aver comportato in quegli anni un ulteriore allungamento dei già lenti ritmi della giustizia veneziana, ed alla lunga - cioè aanni un ulteriore allungamento dei già lenti ritmi della giustizia veneziana, ed alla lunga - cioè a partire dal 1509 - certo con l'irrompere dei fatti bellici veri e propri, della Lega di Cambrai. partire dal 1509 - certo con l'irrompere dei fatti bellici veri e propri, della Lega di Cambrai.

Significativamente, è proprio in questi anni che con Francesco la casata Albani siSignificativamente, è proprio in questi anni che con Francesco la casata Albani si conquista un rilievo politico interno alla città e una serie di benemerenze nei confronti dellaconquista un rilievo politico interno alla città e una serie di benemerenze nei confronti della Dominante davvero notevoli, che è il caso di scorrere rapidamenteDominante davvero notevoli, che è il caso di scorrere rapidamente2222. .

Tornando agli anni in questione notiamo innanzitutto che verso la fine del maggio 1509,Tornando agli anni in questione notiamo innanzitutto che verso la fine del maggio 1509, quando cioè giungeva a Bergamo la notizia della disfatta di Agnadello, Francesco Albani non avevaquando cioè giungeva a Bergamo la notizia della disfatta di Agnadello, Francesco Albani non aveva abbandonato la città - a differenza di molti altri patrizi bergamaschi, tra i quali lo stesso Davideabbandonato la città - a differenza di molti altri patrizi bergamaschi, tra i quali lo stesso Davide Brembati, già in viaggio per il sicuro Trentino - ma aveva anzi tenuto testa in quanto guelfo e Brembati, già in viaggio per il sicuro Trentino - ma aveva anzi tenuto testa in quanto guelfo e fidelisfidelis della Serenissima Repubblica, alla insorgente fazione ghibellina guidata da Soccino Secco: era Soccino undella Serenissima Repubblica, alla insorgente fazione ghibellina guidata da Soccino Secco: era Soccino un patrizio bergamasco che nutriva odio viscerale nei confronti dell'autrorità veneziana (con la quale aveva inpatrizio bergamasco che nutriva odio viscerale nei confronti dell'autrorità veneziana (con la quale aveva in passato avuto più di un problema) e che si trovava in stretto contatto con il marchese Antonio Maria Pallavicino,passato avuto più di un problema) e che si trovava in stretto contatto con il marchese Antonio Maria Pallavicino, nobile milanese filo-francese, al quale aveva comunicato che il clima in città era propizio per la resa ai Francesinobile milanese filo-francese, al quale aveva comunicato che il clima in città era propizio per la resa ai Francesi di Carlo d'Amboise. di Carlo d'Amboise. E infatti mentre negli ultimi giorni di maggio era convocata in BergamoE infatti mentre negli ultimi giorni di maggio era convocata in Bergamo un'assemblea di cittadini per decidere il da farsi, Soccino Secco mandava segretamente due suoiun'assemblea di cittadini per decidere il da farsi, Soccino Secco mandava segretamente due suoi uomini ad offrire al comandante militare Carlo d'Amboise la dedizione della città. uomini ad offrire al comandante militare Carlo d'Amboise la dedizione della città.

L'assemblea cittadina reagì con sdegno alla manovra di Soccino e tuttavia elesseL'assemblea cittadina reagì con sdegno alla manovra di Soccino e tuttavia elesse immediatamente un'ambasceria di patrizi bergamaschi - tra i quali Francesco Albani - incaricata diimmediatamente un'ambasceria di patrizi bergamaschi - tra i quali Francesco Albani - incaricata di trattare a Caravaggio, dove era accampato Luigi XII, la capitolazione di Bergamo. trattare a Caravaggio, dove era accampato Luigi XII, la capitolazione di Bergamo.

Arrivò pertanto in città il marchese Antonio Pallavicino quale nuovo governatore e si insediòArrivò pertanto in città il marchese Antonio Pallavicino quale nuovo governatore e si insediò all'uopo nell'abitazione di Francesco Albani, cittadino ritenuto evidentemente già abbastanza in vistaall'uopo nell'abitazione di Francesco Albani, cittadino ritenuto evidentemente già abbastanza in vista ed autorevole per accogliere una tale personalità; si verificò in quei giorni una recrudescenza di odioed autorevole per accogliere una tale personalità; si verificò in quei giorni una recrudescenza di odio

21 D.Calvi - Effemeride sagro e profana..., op.cit, in cui si legge <<1498 - Ferito a morte fra Verdello e Arcene proditoriamente alle 3 di notte da alcuni incogniti, Giacomo Albani spirò l'anima a Dio. Il giorno dell'Assonta fu sepolto ne' Carmini, in cui a proprie spese fatto havea edificare l'altare maggiore, e assegnatagli competente dote, e li nipoti (che figli non ebbe) per venir da rei mandatarij, o mandanti in cognitione, posero di taglia 2000 scudi>>; al contrario il Belotti data 1503 l'assassinio, pur senza specificare la fonte di riferimento.22 Cfr. M.Beretta - Memoriale mei (anni 1476/1546); D.Calvi - Effemeride sagro e profana..., op. cit; Fra' Celestino Colleoni - Historia quadripartita di Bergamo; L.Tettoni - Notizie genealogiche e storiche dell'illustre ed antica famiglia Albani di Bergamo estratte dal teatro araldico, Lodi (1854); testi un po' generici e più celebrativi che storici data l'età in cui furono scritti, da cui tuttavia si ricava qualche utile notizia sui riconoscimenti ottenuti da Francesco Albani all'indomani di Noyon; assai più puntuale naturalmente B.Belotti - Storia di Bergamo..., op.cit.

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ghibellino da parte di alcune famiglie patrizie bergamasche - tradizionalmente insofferenti al dominioghibellino da parte di alcune famiglie patrizie bergamasche - tradizionalmente insofferenti al dominio veneto - contro le famiglie veneziane residenti in città: in particolare i Secco e i Suardi approfittaronoveneto - contro le famiglie veneziane residenti in città: in particolare i Secco e i Suardi approfittarono dell'occasione per dettare legge in città, e con le truppe francesi denudarono e murarono nel conventodell'occasione per dettare legge in città, e con le truppe francesi denudarono e murarono nel convento di Rosate alcune povere donne veneziane trovate in città, che solo per intercessione dello stessodi Rosate alcune povere donne veneziane trovate in città, che solo per intercessione dello stesso Francesco Albani furono liberate ed ebbero salva la vita. Francesco Albani furono liberate ed ebbero salva la vita.

Frattanto Brescia si era ribellata ai Francesi (2 febbraio 1512) e subito a Bergamo ilFrattanto Brescia si era ribellata ai Francesi (2 febbraio 1512) e subito a Bergamo il Pallavicino ordinò a Francesco Albani, Luca Brembati, Soccino Secco e Trussardo Calepio diPallavicino ordinò a Francesco Albani, Luca Brembati, Soccino Secco e Trussardo Calepio di assumere il comando di trecento soldati, per ogni evenienza: troppo tardi, perché come già accennatoassumere il comando di trecento soldati, per ogni evenienza: troppo tardi, perché come già accennato in precedenza, la città veniva invasa da valligiani bergamaschi guidati da Maffeo Cagnolo-Carrara alin precedenza, la città veniva invasa da valligiani bergamaschi guidati da Maffeo Cagnolo-Carrara al grido di grido di "Marco, Marco, Turco, Turco !""Marco, Marco, Turco, Turco !" il 5 e 6 dello stesso mese di febbraio 1512. il 5 e 6 dello stesso mese di febbraio 1512.

Una breve riscossa per la lontana Venezia, in quanto prima Brescia e poi Bergamo venivanoUna breve riscossa per la lontana Venezia, in quanto prima Brescia e poi Bergamo venivano riprese già a metà febbraio dalle armate di Gastone di Foix, che dava alle soldatesche piena libertà diriprese già a metà febbraio dalle armate di Gastone di Foix, che dava alle soldatesche piena libertà di saccheggio per punire le città ribelli: in questo marasma il popolo bergamasco elesse Trussardosaccheggio per punire le città ribelli: in questo marasma il popolo bergamasco elesse Trussardo Calepio, Luca Brembati, Francesco Albani e Oliviero Agosti perché si recassero a Milano perCalepio, Luca Brembati, Francesco Albani e Oliviero Agosti perché si recassero a Milano per discolpare la città dall'accusa di tradimento e di alleanza con i veneziani. La missione fallì ma i quattrodiscolpare la città dall'accusa di tradimento e di alleanza con i veneziani. La missione fallì ma i quattro si rivolsero poi in supplica a Gian Giacomo Trivulzio, il quale ottenne per Bergamo la clemenza disi rivolsero poi in supplica a Gian Giacomo Trivulzio, il quale ottenne per Bergamo la clemenza di Gastone di Foix, già deciso a nuovi saccheggi esemplari. Gastone di Foix, già deciso a nuovi saccheggi esemplari.

Il governo franco-milanese in Bergamo si dispiegò tuttavia con durezza indubbia fino all'inizioIl governo franco-milanese in Bergamo si dispiegò tuttavia con durezza indubbia fino all'inizio del giugno 1512, quando i Francesi si allontanarono improvvisamente dalla città lasciandola pressochédel giugno 1512, quando i Francesi si allontanarono improvvisamente dalla città lasciandola pressoché sguarnita; i cittadini elessero immediatamente una giunta di dieci illustri uomini - tra i quali Francescosguarnita; i cittadini elessero immediatamente una giunta di dieci illustri uomini - tra i quali Francesco Albani - che andò a trattare la riscossa veneziana con il Provveditore generale al campo Paolo Capello,Albani - che andò a trattare la riscossa veneziana con il Provveditore generale al campo Paolo Capello, il quale inviò verso Bergamo il condottiero Bartolomeo da Mosto: la città tornava veneta a metàil quale inviò verso Bergamo il condottiero Bartolomeo da Mosto: la città tornava veneta a metà giugno 1512.giugno 1512.

Nel corso dell'anno 1513 le alleanze mutarono e Francesi e Veneziani si riaccostarono, maNel corso dell'anno 1513 le alleanze mutarono e Francesi e Veneziani si riaccostarono, ma dopo la sconfitta di Luigi XII a Novara le forze della Lega Santa si diressero ancora tutte contro la soladopo la sconfitta di Luigi XII a Novara le forze della Lega Santa si diressero ancora tutte contro la sola Venezia: Bergamo fu così occupata in giugno dagli Spagnoli che la sottoposero a un governoVenezia: Bergamo fu così occupata in giugno dagli Spagnoli che la sottoposero a un governo particolarmente vessatorio ed umiliante, ma che si dileguò dopo un anno alla notizia dell'avvenutaparticolarmente vessatorio ed umiliante, ma che si dileguò dopo un anno alla notizia dell'avvenuta discesa in Italia del nuovo re di Francia Francesco I. Prima di fuggire gli Spagnoli lasciarono il primodiscesa in Italia del nuovo re di Francia Francesco I. Prima di fuggire gli Spagnoli lasciarono il primo ottobre 1515 le chiavi della città in mano a Francesco Albani, che immediatamente divenne il centroottobre 1515 le chiavi della città in mano a Francesco Albani, che immediatamente divenne il centro della politica cittadina e allestì un governo provvisorio: il 16 ottobre l'esercito veneziano entrò in cittàdella politica cittadina e allestì un governo provvisorio: il 16 ottobre l'esercito veneziano entrò in città e nei giorni seguenti Bergamo si offrì nuovamente al Provveditore straordinario della Serenissimae nei giorni seguenti Bergamo si offrì nuovamente al Provveditore straordinario della Serenissima Repubblica Vittore Michiel; dopo una brevissima parentesi di occupazione da parte imperiale, venetaRepubblica Vittore Michiel; dopo una brevissima parentesi di occupazione da parte imperiale, veneta Bergamo rimase fino al trattato di NoyonBergamo rimase fino al trattato di Noyon2323..

Il retaggio della guerra che qui più interessa è quello <<politico>>: tra eventi burrascosiIl retaggio della guerra che qui più interessa è quello <<politico>>: tra eventi burrascosi e disorientanti come le ripetute invasioni nemiche si dovettero creare condizioni ambientali die disorientanti come le ripetute invasioni nemiche si dovettero creare condizioni ambientali di limite per l’azione politica dei limite per l’azione politica dei potenti et primarii citadini potenti et primarii citadini bergamaschi. Di fronte al duro banco bergamaschi. Di fronte al duro banco di prova della guerra di Cambrai il patriziato bergamasco non sembra avere rispostodi prova della guerra di Cambrai il patriziato bergamasco non sembra avere risposto compattamente: in un contesto quanto mai propizio a repentine ridefinizioni di prestigio sociale ecompattamente: in un contesto quanto mai propizio a repentine ridefinizioni di prestigio sociale e di peso politico all’interno dell’élite nobiliare cittadina è avvenuto che proprio singoledi peso politico all’interno dell’élite nobiliare cittadina è avvenuto che proprio singole individualità - patrizie e non - siano emerse con audace indipendenza. Di tali svolgimenti le fontiindividualità - patrizie e non - siano emerse con audace indipendenza. Di tali svolgimenti le fonti ci lasciano intuire i seguenti contorni.ci lasciano intuire i seguenti contorni.

La manifestazione più evidente delle tensioni sprigionate dai nuovi equilibri di forza sortiLa manifestazione più evidente delle tensioni sprigionate dai nuovi equilibri di forza sorti all’interno del patriziato è certo la questione della riforma all’interno del patriziato è certo la questione della riforma onorevoleonorevole del Maggior Consiglio - del Maggior Consiglio - sviluppatasi tra il gennaio 1516 e il giugno 1517, all’indomani della pace.sviluppatasi tra il gennaio 1516 e il giugno 1517, all’indomani della pace.

L’aspra contesa accesasi attorno alla L’aspra contesa accesasi attorno alla restitutiorestitutio dell’assemblea civica può essere ben dell’assemblea civica può essere ben seguita proprio attraverso gli occhi di un cittadino speciale, assai attivo in quei giorni: il nostroseguita proprio attraverso gli occhi di un cittadino speciale, assai attivo in quei giorni: il nostro Magnifico et Clarissimo eques Francischo de AlbanoMagnifico et Clarissimo eques Francischo de Albano, come scrivono le fonti. , come scrivono le fonti.

Già, proprio Francesco Albani, che tanta attività diplomatica ha dispiegato nelle vicendeGià, proprio Francesco Albani, che tanta attività diplomatica ha dispiegato nelle vicende 23 B.Belotti - Storia di Bergamo..., op.cit., utile per approfondire le vicende militari che interessarono la città negli anni della Lega di Cambrai

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locali della Guerra della Lega di Cambrai, assieme ad un ristretto gruppo di patrizi bergamaschi.locali della Guerra della Lega di Cambrai, assieme ad un ristretto gruppo di patrizi bergamaschi. Il suo notevole impegno di rappresentanza, indirizzato alla tutela dell’incolumità di Bergamo - eIl suo notevole impegno di rappresentanza, indirizzato alla tutela dell’incolumità di Bergamo - e più velatamente al ristabilimento del governo della Serenissima Repubblica -, gli vale un largopiù velatamente al ristabilimento del governo della Serenissima Repubblica -, gli vale un largo riconoscimento di merito all’indomani della pace di Noyon. Le cronache cittadinericonoscimento di merito all’indomani della pace di Noyon. Le cronache cittadine contemporanee e successive ai fatti della guerra lo onorano concordi del titolo di contemporanee e successive ai fatti della guerra lo onorano concordi del titolo di pater patriaepater patriae2424. .

E certo Francesco Albani deve avere saputo mettere a frutto in più concrete forme cheE certo Francesco Albani deve avere saputo mettere a frutto in più concrete forme che non altisonanti titoli onorifici il credito morale acquistatosi presso i propri concittadini sulnon altisonanti titoli onorifici il credito morale acquistatosi presso i propri concittadini sul rischioso campo della diplomazia militare, se è vero che gli anni bellici 1509/1516 comportanorischioso campo della diplomazia militare, se è vero che gli anni bellici 1509/1516 comportano un rilevante innalzamento della sua posizione patrimoniale. Ma non solo: ciò che colpisce èun rilevante innalzamento della sua posizione patrimoniale. Ma non solo: ciò che colpisce è l’immagine - affiorante dalle fonti - di un Francesco Albani impegnato al fianco di uomini dell’immagine - affiorante dalle fonti - di un Francesco Albani impegnato al fianco di uomini del ceto cittadinesco in un serrato confronto con il patriziato tradizionale (il suo ceto), conceto cittadinesco in un serrato confronto con il patriziato tradizionale (il suo ceto), con l’obiettivo caparbiamente perseguito di vedersi riconosciute quella autorità pubblica e quellal’obiettivo caparbiamente perseguito di vedersi riconosciute quella autorità pubblica e quella stabilità economica conquistate stabilità economica conquistate in tempore belliin tempore belli..

Il 1 ottobre 1515 quando la guerra volge ormai al termine, dopo la fuga di un presidioIl 1 ottobre 1515 quando la guerra volge ormai al termine, dopo la fuga di un presidio spagnolo Bergamo rimane per due settimane in balia di se stessa, fino all’arrivo delle miliziespagnolo Bergamo rimane per due settimane in balia di se stessa, fino all’arrivo delle milizie veneziane il 15 dello stesso mese. In queste due settimane Francesco Albani con altri suoiveneziane il 15 dello stesso mese. In queste due settimane Francesco Albani con altri suoi concittadini dà vita a un Consiglio dei Dodici, ben rispecchiante il diverso gradoconcittadini dà vita a un Consiglio dei Dodici, ben rispecchiante il diverso grado d'interessamento alle sorti del domino veneto su Bergamo mostrato dai ceti superiori della città.d'interessamento alle sorti del domino veneto su Bergamo mostrato dai ceti superiori della città. In esso siedono sei elementi del "ceto cittadinesco" - mai entrati prima della guerra in MaggiorIn esso siedono sei elementi del "ceto cittadinesco" - mai entrati prima della guerra in Maggior Consiglio - che evidentemente le necessità della guerra hanno fatto partecipare allaConsiglio - che evidentemente le necessità della guerra hanno fatto partecipare alla amministrazione cittadina: si tratta probabilmente di ricchi amministrazione cittadina: si tratta probabilmente di ricchi popularespopulares che hanno fornito alla città che hanno fornito alla città gli aiuti finanziari necessari per onorare le pesanti taglie imposte da Francesi e Spagnoligli aiuti finanziari necessari per onorare le pesanti taglie imposte da Francesi e Spagnoli2525. .

Tornata la pace il grosso del patriziato bergamasco tradizionalmente depositario delTornata la pace il grosso del patriziato bergamasco tradizionalmente depositario del potere consiliare preme subito presso il Consiglio dei Dieci - supremo consesso civico venezianopotere consiliare preme subito presso il Consiglio dei Dieci - supremo consesso civico veneziano - per il ristabilimento del vecchio Maggior Consiglio: i Dieci, favorevoli alle casate magnatizie,- per il ristabilimento del vecchio Maggior Consiglio: i Dieci, favorevoli alle casate magnatizie, sulle prime ordinano al Provveditore straordinario Vittore Michiel di ripristinare nel gennaiosulle prime ordinano al Provveditore straordinario Vittore Michiel di ripristinare nel gennaio 1516 il Maggior Consiglio e lo 1516 il Maggior Consiglio e lo status quo antestatus quo ante. .

Ma imprevista sale l'opposizione del Consiglio dei Dodici, che invia un'ambasceria aMa imprevista sale l'opposizione del Consiglio dei Dodici, che invia un'ambasceria a Venezia presso i Dieci: davanti al rifiuto dei Dodici di essere integrati nel nuovo MaggiorVenezia presso i Dieci: davanti al rifiuto dei Dodici di essere integrati nel nuovo Maggior Consiglio i Dieci annullano la Consiglio i Dieci annullano la restitutiorestitutio e inventano una soluzione di compromesso. e inventano una soluzione di compromesso.

Nel marzo 1516 le diciannove vicinie della città eleggono ciascuna un rappresentante, e i Nel marzo 1516 le diciannove vicinie della città eleggono ciascuna un rappresentante, e i diciannove eletti confluiscono in un provvisorio Consiglio dei Diciannove, cui viene affidatadiciannove eletti confluiscono in un provvisorio Consiglio dei Diciannove, cui viene affidata l'amministrazione temporanea della città in attesa della sistemazione finale del consigliol'amministrazione temporanea della città in attesa della sistemazione finale del consiglio cittadino (da definirsi dopo la conclusione dei trattati di pace)cittadino (da definirsi dopo la conclusione dei trattati di pace)2626. .

Questo inconsueto ricorso alle vicinanze (sperimentato anche a Verona, nel giugno 1517)Questo inconsueto ricorso alle vicinanze (sperimentato anche a Verona, nel giugno 1517) potrebbe indicare l'intenzione della Serenissima di assicurare al contempo una base di consensopotrebbe indicare l'intenzione della Serenissima di assicurare al contempo una base di consenso più larga al Consiglio cittadino e un certo riconoscimento - platonico in termini politici - aipiù larga al Consiglio cittadino e un certo riconoscimento - platonico in termini politici - ai popularespopulares tenacemente “marcheschi” negli anni della guerra tenacemente “marcheschi” negli anni della guerra2727..

Nell’estate 1516 Bergamo cade per breve sotto l'imperatore Massimiliano e ritorna pocoNell’estate 1516 Bergamo cade per breve sotto l'imperatore Massimiliano e ritorna poco dopo in mano al Provveditore straordinario Michiel, il quale ripristina il Consiglio deidopo in mano al Provveditore straordinario Michiel, il quale ripristina il Consiglio dei Diciannove, che deve fronteggiare la rinnovata contestazione del vecchio patriziato: i RettoriDiciannove, che deve fronteggiare la rinnovata contestazione del vecchio patriziato: i Rettori Venier e Morosini scrivono nel settembre 1516 ai Dieci perché approvino la Venier e Morosini scrivono nel settembre 1516 ai Dieci perché approvino la restitutiorestitutio..

Il Consiglio dei Diciannove, da parte sua, oppone un vigoroso ostruzionismo politico, diIl Consiglio dei Diciannove, da parte sua, oppone un vigoroso ostruzionismo politico, di

24 B.C.Bg. - M.Beretta - Memoriale, op. cit.; D.Calvi - Effemeride sagro e profana..., op.cit.; Fra’ Celestino Colleoni - Historia quadripartita, op.cit.; le notizie sull’azione diplomatica di Francesco Albani contenute nei testi di cui sopra sono riassunte e riordinate da B.Belotti - Storia di Bergamo..., op.cit.25 Cfr. A.Ventura - Nobiltà e popolo, op.cit., per quanto riguarda una ricostruzione minuziosa delle vicende interne alla città di Bergamo all’indomani della pace di Noyon.26 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Misti, reg.39, c.19427 Cfr. per questa tesi originale A.Ventura - Nobiltà e popolo, op.cit.

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cui il Provveditore Michiel così riferisce ai Dieci:cui il Provveditore Michiel così riferisce ai Dieci:

Tandem apertamente comprendo che non se potrà aver detto sussidio senzaTandem apertamente comprendo che non se potrà aver detto sussidio senza grandissima difficoltà, confusione et disperatione di questa terra in fin che seràgrandissima difficoltà, confusione et disperatione di questa terra in fin che serà governata da questi diciannove eletti per nui non secondo el consueto, ma da legovernata da questi diciannove eletti per nui non secondo el consueto, ma da le contratte, in execution de lettere de VV.EE., perché quasi tutti questi diciannovecontratte, in execution de lettere de VV.EE., perché quasi tutti questi diciannove dipendono da quelli che hanno comprato li beni de questa comunità, li qual perdipendono da quelli che hanno comprato li beni de questa comunità, li qual per suo particular interesse non lassano far alcuna deliberation de pagar ditosuo particular interesse non lassano far alcuna deliberation de pagar dito sussidio se prima non li è confermato le comprède sue.sussidio se prima non li è confermato le comprède sue.2828

Difficile immaginare una diagnosi più chiara dell’impasse bergamasca: procrastinandoDifficile immaginare una diagnosi più chiara dell’impasse bergamasca: procrastinando ostinatamente l'approvazione dei sussidi imposti da Venezia il Consiglio dei Diciannove vuoleostinatamente l'approvazione dei sussidi imposti da Venezia il Consiglio dei Diciannove vuole ottenere la ratifica di acquisti fondiari effettuati in tempo di guerra da alcuni suoi membri.ottenere la ratifica di acquisti fondiari effettuati in tempo di guerra da alcuni suoi membri.

A questo punto ci si domanda quali forze reali rappresentasse il Consiglio deiA questo punto ci si domanda quali forze reali rappresentasse il Consiglio dei Diciannove. Dalle parole del Provveditore straordinario Michiel emerge che non tutti iDiciannove. Dalle parole del Provveditore straordinario Michiel emerge che non tutti i Diciannove hanno tratto guadagno dalle rischiose chance di mobilità sociale offerte dalla guerraDiciannove hanno tratto guadagno dalle rischiose chance di mobilità sociale offerte dalla guerra appena passata, ma che la maggior parte - forse gli elementi del popolo minuto - semplicementeappena passata, ma che la maggior parte - forse gli elementi del popolo minuto - semplicemente <<...dipendono da quelli che hanno comprato li beni de questa comunità<<...dipendono da quelli che hanno comprato li beni de questa comunità>>:>>: chi sono costoro ?chi sono costoro ?

Il pensiero va a quei pochi patrizi presenti nel Consiglio dei Diciannove, e tra essi aIl pensiero va a quei pochi patrizi presenti nel Consiglio dei Diciannove, e tra essi a Francesco Albani, che ne è membro. Si tratta di patrizi appartenenti a grandi casate, maFrancesco Albani, che ne è membro. Si tratta di patrizi appartenenti a grandi casate, ma individualmente non ancora individualmente non ancora potenti et primarii citadinipotenti et primarii citadini. Consideriamo ad esempio l’evoluzione. Consideriamo ad esempio l’evoluzione della posizione patrimoniale di Francesco Albani tra il 1509 e il 1516. della posizione patrimoniale di Francesco Albani tra il 1509 e il 1516.

Nei dieci anni precedenti la guerra (1500/1509) Francesco Albani ha collezionato diversiNei dieci anni precedenti la guerra (1500/1509) Francesco Albani ha collezionato diversi seggi in Maggior Consiglio e il suo nome compare nelle fonti sempre preceduto dal titoloseggi in Maggior Consiglio e il suo nome compare nelle fonti sempre preceduto dal titolo onorifico di onorifico di equeseques: non v’è dubbio che l’Albani è assimilato al patriziato e conta anzi una media: non v’è dubbio che l’Albani è assimilato al patriziato e conta anzi una media invidiabile di presenze tra i Settantadue (Maggior Consiglio).invidiabile di presenze tra i Settantadue (Maggior Consiglio).

E tuttavia sappiamo che egli viene iscritto al E tuttavia sappiamo che egli viene iscritto al Liber talee annorum 1498 et 1499Liber talee annorum 1498 et 1499 nella nella fascia fascia de minori aextimode minori aextimo, sappiamo che il facoltoso zio Giacomo Albani legittimando nel 1498, sappiamo che il facoltoso zio Giacomo Albani legittimando nel 1498 un figlio naturale - Marcantonio Albani - gli nega una lauta eredità e soprattutto sappiamo cheun figlio naturale - Marcantonio Albani - gli nega una lauta eredità e soprattutto sappiamo che nel dicembre 1509 confessa pubblicamente davanti a notaio un debito importante - per affitto dinel dicembre 1509 confessa pubblicamente davanti a notaio un debito importante - per affitto di terre in Arcene e Morengo - verso Lorenzo Toscano, economo regio del Priorato di Pontidaterre in Arcene e Morengo - verso Lorenzo Toscano, economo regio del Priorato di Pontida2929..

Con la fine del 1509 la congiuntura però s’inverte: in coincidenza con gli anni dellaCon la fine del 1509 la congiuntura però s’inverte: in coincidenza con gli anni della guerra l’Albani inizia a comprare pertiche di terra in Ciserano, Arcene, Urgnano, poi in Caprino,guerra l’Albani inizia a comprare pertiche di terra in Ciserano, Arcene, Urgnano, poi in Caprino, Boltiere e Cisano. Benaglio de Benalliis gli vende due intere proprietà con rogge e marciole traBoltiere e Cisano. Benaglio de Benalliis gli vende due intere proprietà con rogge e marciole tra Caprino e Cisano e la comunità rurale di Ciserano gli offre addirittura la proprietà di alcune terreCaprino e Cisano e la comunità rurale di Ciserano gli offre addirittura la proprietà di alcune terre oltre i confini con il milanese (difficili da proteggere)oltre i confini con il milanese (difficili da proteggere)3030..

Questi indizi lasciano supporre che Francesco Albani abbia avuto qualche Questi indizi lasciano supporre che Francesco Albani abbia avuto qualche comprèdacomprèda effettuata in tempo di guerra da difendere in seno al Consiglio dei Diciannove.effettuata in tempo di guerra da difendere in seno al Consiglio dei Diciannove.

Sembra altresì trovare conferma una nota tesi di Angelo Ventura, secondo il qualeSembra altresì trovare conferma una nota tesi di Angelo Ventura, secondo il quale all’indomani della pace <<si era formata in Bergamo una vasta coalizione comprendenteall’indomani della pace <<si era formata in Bergamo una vasta coalizione comprendente popolari, cittadini già esclusi dal Consiglio ed alcuni dissidenti scostatisi dal vecchio cetopopolari, cittadini già esclusi dal Consiglio ed alcuni dissidenti scostatisi dal vecchio ceto politico: una compagine eterogenea, che s'incontrava in quegli anni anche in altre città dellopolitico: una compagine eterogenea, che s'incontrava in quegli anni anche in altre città dello Stato da Terra, sebbene poi ogni gruppo mirasse soprattutto ad ottenere per proprio contoStato da Terra, sebbene poi ogni gruppo mirasse soprattutto ad ottenere per proprio conto l'accesso all'amministrazione del Comune>>.l'accesso all'amministrazione del Comune>>.3131

28 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Lettere dei Rettori, Busta 1, f.83; la lettera del Michiel data 7 settembre 151629 Cfr. R.Galati - Il patriziato bergamasco, op.cit. (documenti in appendice); e G.Medolago Albani - I due figli, op.cit., utile per altri dettagli sulla vita di Francesco Albani30 B.C.Bg. - Pergamene comunali, n. 5434, 5441, 5446, 5449, 4459, 5450, 4497, 546031 A.Ventura - Nobiltà e popolo, op.cit., pag. 174/175

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La pragmatica La pragmatica equitasequitas del governo veneziano seppe dirimere la contesa. del governo veneziano seppe dirimere la contesa. Nel marzo 1517 il Consiglio dei Dieci dopo aver udito in contraddittorio e pieno collegioNel marzo 1517 il Consiglio dei Dieci dopo aver udito in contraddittorio e pieno collegio

due ambasceriesce provenienti da Bergamo - in rappresentanza l’una del patriziato, l’altra deidue ambasceriesce provenienti da Bergamo - in rappresentanza l’una del patriziato, l’altra dei Diciannove - scelse la seguente soluzione: il Diciannove - scelse la seguente soluzione: il plenumplenum del Consiglio cittadino fu portato a cento del Consiglio cittadino fu portato a cento membri, e questi furono i 61 superstiti del vecchio Maggior Consiglio (esclusi gli eccedenti ilmembri, e questi furono i 61 superstiti del vecchio Maggior Consiglio (esclusi gli eccedenti il numero di tre membri per casato), cui vennero aggiunti una quarantina di cittadini scelti da unnumero di tre membri per casato), cui vennero aggiunti una quarantina di cittadini scelti da un gruppo di elettori formato dai Settantadue, dai Diciannove e da novantacinque persone designategruppo di elettori formato dai Settantadue, dai Diciannove e da novantacinque persone designate dalle diciannove vicinanzedalle diciannove vicinanze3232. Il 14 giugno 1517 l'avogadore di comun Marco Foscari poteva. Il 14 giugno 1517 l'avogadore di comun Marco Foscari poteva finalmente scrivere che si era fatto il Consiglio con finalmente scrivere che si era fatto il Consiglio con ""....soddisfazione di tutti"soddisfazione di tutti"..

Alla fine di questa intricata vicenda un fatto è certo: Francesco Albani all'indomani dellaAlla fine di questa intricata vicenda un fatto è certo: Francesco Albani all'indomani della pace di Noyon può permettersi di mantenere gli studi del figlio Giangirolamo a Padova (nato nelpace di Noyon può permettersi di mantenere gli studi del figlio Giangirolamo a Padova (nato nel 1509 e laureatosi a vent'anni dottore in 1509 e laureatosi a vent'anni dottore in utroque legis utroque legis), nonché farsi ritrarre nel 1520 in un’opera), nonché farsi ritrarre nel 1520 in un’opera superba dal Carianisuperba dal Cariani3333..

5. I nuovi rapporti tra Albani e Brembati dopo Noyon5. I nuovi rapporti tra Albani e Brembati dopo Noyon

La guerra della Lega di Cambrai aveva dunque comportato a Bergamo un certoLa guerra della Lega di Cambrai aveva dunque comportato a Bergamo un certo rimescolamento del prestigio sociale e delle peso politico di molti patrizi: mentre Francescorimescolamento del prestigio sociale e delle peso politico di molti patrizi: mentre Francesco Albani si era meritato il titolo di Albani si era meritato il titolo di pater patriaepater patriae, al contrario i capi della fazione ghibellina, al contrario i capi della fazione ghibellina Soccino Secco, Lodovico e Malatesta Suardi abbandonavano la città nei giorni in cui viSoccino Secco, Lodovico e Malatesta Suardi abbandonavano la città nei giorni in cui vi giungevano i nuovi Rettori veneziani Nicolò Trevisan e Gio. Franceso Gritti (che subitogiungevano i nuovi Rettori veneziani Nicolò Trevisan e Gio. Franceso Gritti (che subito sequestravano le rendite dei patrimoni delle due famiglie Secco e Suardi). sequestravano le rendite dei patrimoni delle due famiglie Secco e Suardi).

Chi invece aveva attraversato senza gloria e senza infamia il turbine delle guerre d'Italia,Chi invece aveva attraversato senza gloria e senza infamia il turbine delle guerre d'Italia, abbandonando inizialmente la città natale per poi restare in disparte dagli eventi, erano stati iabbandonando inizialmente la città natale per poi restare in disparte dagli eventi, erano stati i conti Brembati: in particolare il capofamiglia Davide Brembati (fratello di quel Bartolomeoconti Brembati: in particolare il capofamiglia Davide Brembati (fratello di quel Bartolomeo Brembati che aveva legittimato i figli di Giacomo Albani), umiliato da una breve prigionia nelBrembati che aveva legittimato i figli di Giacomo Albani), umiliato da una breve prigionia nel milanese ordinata dal marchese Pallavicino, non aveva saputo o voluto svolgere un ruolo politicomilanese ordinata dal marchese Pallavicino, non aveva saputo o voluto svolgere un ruolo politico paragonabile a quello di Francesco Albani (soltanto un parente prossimo, Luca Brembati, avevaparagonabile a quello di Francesco Albani (soltanto un parente prossimo, Luca Brembati, aveva svolto seria azione politica, di concerto con Francesco Albani). Bisogna aspettare il 1551 perchésvolto seria azione politica, di concerto con Francesco Albani). Bisogna aspettare il 1551 perché un Brembati torni a svolgere un compito di <<politica estera>> significativo - sarà allora laun Brembati torni a svolgere un compito di <<politica estera>> significativo - sarà allora la direzione del vettovagliamento offerto da Venezia alle truppe imperiali di Carlo V, in transito neldirezione del vettovagliamento offerto da Venezia alle truppe imperiali di Carlo V, in transito nel basso Bergamasco, affidato a Gio. Battista Brembati, nipote di Davide, per ordine dei Rettori dibasso Bergamasco, affidato a Gio. Battista Brembati, nipote di Davide, per ordine dei Rettori di Bergamo. Bergamo.

Essendo questa la situazione si può supporre che l'orientamento dei Brembati nei giorniEssendo questa la situazione si può supporre che l'orientamento dei Brembati nei giorni successivi a Noyon sia stato di solidarietà con la linea presa da un Trussardo Calepio nelsuccessivi a Noyon sia stato di solidarietà con la linea presa da un Trussardo Calepio nel discorso ai Capi del Consiglio dei Dieci e di sostegno alle rivendicazioni di parte del patriziatodiscorso ai Capi del Consiglio dei Dieci e di sostegno alle rivendicazioni di parte del patriziato    cittadino per una riforma onorevole del Consiglio.cittadino per una riforma onorevole del Consiglio.

Ma se questi possono essere i termini generali delle nuove relazioni tra le due famiglieMa se questi possono essere i termini generali delle nuove relazioni tra le due famiglie principali della città all'indomani del trattato di Noyon, è necessario affrontare un problemaprincipali della città all'indomani del trattato di Noyon, è necessario affrontare un problema preliminare, di qualche importanza per comprendere tutta la vicenda: con quale titolo nobiliarepreliminare, di qualche importanza per comprendere tutta la vicenda: con quale titolo nobiliare militavano gli Albani in quegli anni tra le fila del patriziato bergamascomilitavano gli Albani in quegli anni tra le fila del patriziato bergamasco   ? ?

L.Tettoni, B.Belotti e i principali storici bergamaschi che si sono interessati alla vicenda,L.Tettoni, B.Belotti e i principali storici bergamaschi che si sono interessati alla vicenda, danno per certa l'attribuzione del titolo di conti e cavalieri del S.R.Impero ai figli e discendenti didanno per certa l'attribuzione del titolo di conti e cavalieri del S.R.Impero ai figli e discendenti di Antonio Albani - marito della nobile milanese Giovanna da Fossano e padre di Gabriele,Antonio Albani - marito della nobile milanese Giovanna da Fossano e padre di Gabriele,

32 A.S.Venezia - Consiglio dei dieci, Misti, reg.41, cc. 78/79; l’elenco dei 100 consiglieri è in Consiglio dei Dieci, Lettere dei Rettori, busta 1, ff. 99/10033 Pittori bergamaschi (Cinquecento) - ed. Banca Popolare di Bergamo, 1990-95; il quadro è oggi conservato alla National Gallery di Londra.

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Domenico, Doratino e Giacomo Albani, di cui si è già parlato - da parte dell'imperatore FedericoDomenico, Doratino e Giacomo Albani, di cui si è già parlato - da parte dell'imperatore Federico III nel 1459III nel 14593434..

Senonché, come di recente ha notato Giovanni Medolago Albani, i documenti redatti daiSenonché, come di recente ha notato Giovanni Medolago Albani, i documenti redatti dai notai Lazzaro da Corteregia, Pietro Cavazzi e Vincenzo Mozzonotai Lazzaro da Corteregia, Pietro Cavazzi e Vincenzo Mozzo3535 alla presenza del vicario del alla presenza del vicario del Podestà Paolo Pisano nel 1498, in occasione della legittimazione dei figli naturali di GiacomoPodestà Paolo Pisano nel 1498, in occasione della legittimazione dei figli naturali di Giacomo Albani, non contengono menzione alcuna di titoli nobiliari di qualche origine e grado: néAlbani, non contengono menzione alcuna di titoli nobiliari di qualche origine e grado: né avrebbero dovuto contenerne per gli stessi interessi di Giacomo Albani, poiché come siavrebbero dovuto contenerne per gli stessi interessi di Giacomo Albani, poiché come si ricorderà l'atto di legittimazione di Antonia e Marcantonio Albani sarebbe stato nullo nel caso inricorderà l'atto di legittimazione di Antonia e Marcantonio Albani sarebbe stato nullo nel caso in cui si fosse trattato di figli illegittimi di un nobile titolato, per via della clausola restrittivacui si fosse trattato di figli illegittimi di un nobile titolato, per via della clausola restrittiva contenuta nel diploma imperiale concesso da Sigismondo di Lussemburgo ai conti Brembaticontenuta nel diploma imperiale concesso da Sigismondo di Lussemburgo ai conti Brembati (<<(<<tamen principium baronum vel comitum filijs dumtaxat exceptistamen principium baronum vel comitum filijs dumtaxat exceptis>>); non è difficile poi>>); non è difficile poi immaginare che se si fosse offerto al rancore dei due nipoti defraudati Nicola e Francesco unimmaginare che se si fosse offerto al rancore dei due nipoti defraudati Nicola e Francesco un così enorme appiglio giuridico per inficiare l'atto di legittimazione, i due ne avrebberocosì enorme appiglio giuridico per inficiare l'atto di legittimazione, i due ne avrebbero certamente approfittato - specialmente Francesco, uomo tutt'altro che sprovveduto comecertamente approfittato - specialmente Francesco, uomo tutt'altro che sprovveduto come dimostrano le vicende della guerra della lega di Cambrai -, il che non è avvenutodimostrano le vicende della guerra della lega di Cambrai -, il che non è avvenuto3636..

Ciò fa nascere il sospetto legittimo che agli Albani non fosse riconosciuta la dignitàCiò fa nascere il sospetto legittimo che agli Albani non fosse riconosciuta la dignità comitale prima del conferimento di tale titolo da parte dell'imperatore Carlo V, nel 1543 acomitale prima del conferimento di tale titolo da parte dell'imperatore Carlo V, nel 1543 a Giangirolamo, futuro Collateral Generale della Serenissima Repubblica: e ciò nonostante che laGiangirolamo, futuro Collateral Generale della Serenissima Repubblica: e ciò nonostante che la casata sedesse già da tempo - con Francesco, Nicola ed altri membri - regolarmente in Maggiorcasata sedesse già da tempo - con Francesco, Nicola ed altri membri - regolarmente in Maggior ConsiglioConsiglio3737. .

Un'ipotesi che sembra trovare ulteriore conferma nelle parole del Capitano FrancescoUn'ipotesi che sembra trovare ulteriore conferma nelle parole del Capitano Francesco Bernardo, che così descrive nel 1553 la nobiltà bergamasca ai Dieci:Bernardo, che così descrive nel 1553 la nobiltà bergamasca ai Dieci:

Li principali della Città sono il cavalier Albano, il cavalier Augusti, il signorLi principali della Città sono il cavalier Albano, il cavalier Augusti, il signor Marco da Loran, et il conte Gioan Battista et il conte Achille fratelli Brembati. IlMarco da Loran, et il conte Gioan Battista et il conte Achille fratelli Brembati. Il cavalier Albano è affitionatissimo a questa Repubblica, et fa di boni offitijcavalier Albano è affitionatissimo a questa Repubblica, et fa di boni offitij all'occasion et in publico et in privato, et per esser gentilhomo d'elloquentia etall'occasion et in publico et in privato, et per esser gentilhomo d'elloquentia et ancho reputato d'ottimo juditio ha grandissima autorità. ancho reputato d'ottimo juditio ha grandissima autorità. (Relazione di fine mandato del Capitano Francesco Bernardo, 1-11-1553 al(Relazione di fine mandato del Capitano Francesco Bernardo, 1-11-1553 al Senato)Senato)3838

Esattamente dieci anni prima del rettorato di Francesco Bernardo - nel 1543 - Carlo VEsattamente dieci anni prima del rettorato di Francesco Bernardo - nel 1543 - Carlo V aveva conferito agli Albani il titolo di conti del S.R.Impero, ma il Capitano di Bergamo nel 1553aveva conferito agli Albani il titolo di conti del S.R.Impero, ma il Capitano di Bergamo nel 1553 ancora non qualifica gli Albani come "conti": pur spendendo elogi notevoli per Giangirolamoancora non qualifica gli Albani come "conti": pur spendendo elogi notevoli per Giangirolamo Albani cheAlbani che "è affitionatissimo a questa Repubblica, et fa di boni offitij all'occasion et in publico "è affitionatissimo a questa Repubblica, et fa di boni offitij all'occasion et in publico et in privato, et per esser gentilhomo d'elloquentia et ancho reputato d'ottimo juditio haet in privato, et per esser gentilhomo d'elloquentia et ancho reputato d'ottimo juditio ha grandissima autorità"grandissima autorità" egli resta semplicemente egli resta semplicemente il cavaliere Albanoil cavaliere Albano; i fratelli Gio.Battista e; i fratelli Gio.Battista e Achille Brembati sono invece indubitabilmente Achille Brembati sono invece indubitabilmente conticonti..

Questa rilevazione potrebbe rivestire una qualche importanza in relazione al mistero piùQuesta rilevazione potrebbe rivestire una qualche importanza in relazione al mistero più fitto e paradossalmente più interessante di tutta la gigantesca faida: quale fu il suo movente,fitto e paradossalmente più interessante di tutta la gigantesca faida: quale fu il suo movente, perchè proprio questo non è ancora stato chiarito. perchè proprio questo non è ancora stato chiarito.

34 Cfr. B.Belotti - Una sacrilega... e L.Tettoni - Notizie storiche e genealogiche..., op.cit.35 B.C.Bergamo - Archivio Albani, Testamenti e successioni, faldoni III-V, n.136 G.Medolago Albani - I due figli..., op.cit.37 B.C.Bergamo - Indice pergamene comunali, perg.5633 (con sigillo imperiale di Carlo V); non vi è invece traccia in archivio del diploma imperiale di Federico III del 145938 AA.VV. - Relazioni dei Rettori in Terraferma, op.cit.

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6. Giangirolamo Albani e la sua famiglia alla vigilia della faida6. Giangirolamo Albani e la sua famiglia alla vigilia della faida

Francesco Albani ebbe dalla moglie Caterina Pecci due figli: Giangirolamo, protagonistaFrancesco Albani ebbe dalla moglie Caterina Pecci due figli: Giangirolamo, protagonista con la sua discendenza della faida con i Brembati, e Gio. Battista, juresperito di professione ed aicon la sua discendenza della faida con i Brembati, e Gio. Battista, juresperito di professione ed ai margini di tutta la vicenda (visse e insegnò a Padova, dove morì nel 1542); poi due figlie -margini di tutta la vicenda (visse e insegnò a Padova, dove morì nel 1542); poi due figlie - Magdalena e Lodovica. Magdalena sposò nel 1535 il conte Francesco Ottaviano Brembati:Magdalena e Lodovica. Magdalena sposò nel 1535 il conte Francesco Ottaviano Brembati: questo matrimonio tra un Brembati ed una Albani dimostra che a quella data le relazioni tra lequesto matrimonio tra un Brembati ed una Albani dimostra che a quella data le relazioni tra le due casate non si erano ancora deteriorate, e che anzi potevano essere di mutuo appoggio. due casate non si erano ancora deteriorate, e che anzi potevano essere di mutuo appoggio.

Nato nel 1509 Giangirolamo studiò giurisprudenza a Padova, dove si laureò Nato nel 1509 Giangirolamo studiò giurisprudenza a Padova, dove si laureò in utroquein utroque nel giugno 1529nel giugno 15293939 e rientrato in Bergamo alla fine dello stesso mese fu onorato dal Doge Andrea e rientrato in Bergamo alla fine dello stesso mese fu onorato dal Doge Andrea Gritti del titolo di cavaliere auratoGritti del titolo di cavaliere aurato4040: due anni dopo, nel 1531, ebbe in sposa Laura Longhi,: due anni dopo, nel 1531, ebbe in sposa Laura Longhi, nipote del noto segretario del Capitano Bartolomeo Colleoni, Abbondio Longhi. Perso il padrenipote del noto segretario del Capitano Bartolomeo Colleoni, Abbondio Longhi. Perso il padre Francesco fin dal 1526Francesco fin dal 15264141, Giangirolamo deve essersi subito distinto per i servizi offerti alla, Giangirolamo deve essersi subito distinto per i servizi offerti alla Serenissima Repubblica, come lasciano indovinare le già ricordate parole del CapitanoSerenissima Repubblica, come lasciano indovinare le già ricordate parole del Capitano Francesco Bernardo: nel 1543 arriva il diploma imperiale di Carlo V, che eleva la famigliaFrancesco Bernardo: nel 1543 arriva il diploma imperiale di Carlo V, che eleva la famiglia (nuovamente o per la prima volta ?) alla dignità comitale, e nel febbraio 1555 la congiuntura(nuovamente o per la prima volta ?) alla dignità comitale, e nel febbraio 1555 la congiuntura positiva culmina con la prestigiosissima nomina di Collateral Generale da parte di Venezia (cioèpositiva culmina con la prestigiosissima nomina di Collateral Generale da parte di Venezia (cioè comandante in capo delle armate venete in Terraferma). comandante in capo delle armate venete in Terraferma).

Quando la notizia di quest'ultima promozione giunse a Bergamo il Maggior ConsiglioQuando la notizia di quest'ultima promozione giunse a Bergamo il Maggior Consiglio ordinò di suonare per tre giorni continui le campane del Comune e di accendere per tre nottiordinò di suonare per tre giorni continui le campane del Comune e di accendere per tre notti fuochi, falò e luminarie: la domenica successiva si svolsero processioni in tutta la città al cantofuochi, falò e luminarie: la domenica successiva si svolsero processioni in tutta la città al canto del del Te DeumTe Deum4242.. Nel luglio 1558 l'Albani venne dichiarato esente da ogni contributo fino a che Nel luglio 1558 l'Albani venne dichiarato esente da ogni contributo fino a che fosse rimasto in caricafosse rimasto in carica4343. Una casata antica e titolata come quella dei Brembati -. Una casata antica e titolata come quella dei Brembati -  più legatapiù legata all'Impero per il titolo comitale ricevuto nel Quattrocento che alla Serenissimaall'Impero per il titolo comitale ricevuto nel Quattrocento che alla Serenissima  - come avrà- come avrà giudicato questa ascesa repentina di un ramo secondario della famiglia Albani, elevato a taligiudicato questa ascesa repentina di un ramo secondario della famiglia Albani, elevato a tali onori per la sua dedizione alla Serenissima ? onori per la sua dedizione alla Serenissima ?

L'Albani fu uomo tanto versato per le cose militari quanto cultore della scienza giuridica,L'Albani fu uomo tanto versato per le cose militari quanto cultore della scienza giuridica, pubblicò diverse opere di diritto canonico a Roma e Venezia fin dal 1541 e fu del Maggiorpubblicò diverse opere di diritto canonico a Roma e Venezia fin dal 1541 e fu del Maggior Consiglio fino al 1550, quando decise di dimettersiConsiglio fino al 1550, quando decise di dimettersi4444, probabilmente per attendere con più libertà, probabilmente per attendere con più libertà ad una tra le sue opere maggiori, le ad una tra le sue opere maggiori, le Disputationes de immunitate ecclesiarumDisputationes de immunitate ecclesiarum, stampato a Roma, stampato a Roma nel 1553; ma merita di essere ricordata l'intera produzione giuridico-canonica dell'Albani: nelnel 1553; ma merita di essere ricordata l'intera produzione giuridico-canonica dell'Albani: nel 1535 esce a Colonia il 1535 esce a Colonia il De donatione Costantini Magni De donatione Costantini Magni, poi a Roma nel 1541 il , poi a Roma nel 1541 il De cardinalatuDe cardinalatu ad Paulum IIIad Paulum III, nel 1554 è la volta del , nel 1554 è la volta del De potestate Papae et ConciliiDe potestate Papae et Concilii, infine tra il 1561 e il 1571, infine tra il 1561 e il 1571 le le Lucubrationes in Bartoli lectiones sive commentariaLucubrationes in Bartoli lectiones sive commentaria , raccolta di glosse alle lezioni di Bartolo., raccolta di glosse alle lezioni di Bartolo. Infine nel 1558 il Collateral Generale prese sotto la propria protezione il giovane TorquatoInfine nel 1558 il Collateral Generale prese sotto la propria protezione il giovane Torquato Tasso, inviato a Bergamo dal padre Bernardo in fuga dal Regno di Napoli: il poeta rimase perTasso, inviato a Bergamo dal padre Bernardo in fuga dal Regno di Napoli: il poeta rimase per tutta la vita legato alla famiglia Albani (dedicò suoi versi a Lucia, figlia del Collateral).tutta la vita legato alla famiglia Albani (dedicò suoi versi a Lucia, figlia del Collateral).

Giangirolamo Albani ebbe dalla moglie Laura Longhi sette figli: Giangirolamo Albani ebbe dalla moglie Laura Longhi sette figli:

39 B.C.Bergamo - Indice pergamene comunali, perg.548940 A.S.Venezia - Privilegii, reg.II, c.80 t.41 D.Calvi - Effemeride sagro e profana, op. cit., così lo commemora <<1526. La colonna della patria, sostegno della libertà, asilo, franchigia de' travagliati Cittadini, ch'in difficilissimi tempi, non meno con la mano che col conseglio, non meno con l'opere che con la parola, sostenne la vacillante Città nostra, Francesco Nobile Albano, acclamato in Padre della Patria, e da ogni pupilla lagrimato, chiuse oggi alla terra quegli occhi, che sempre al pubblico bene hebbe aperti, sepolto nella chiesa de' Carmini>>42 B.C.Bergamo - Azioni del Consiglio, vol.XXVI, 7743 B.C.Bergamo - Azioni del Consiglio, vol.XXVII, 15744 B.C.Bergamo - Azioni del Consiglio, vol.XXIV, 50v.

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Marcantonio: morto giovanissimo poco dopo la madre nel 1540Marcantonio: morto giovanissimo poco dopo la madre nel 1540

Gio. Francesco, Gio. Domenico e Gio. Battista: educati a Venezia, i primi due siGio. Francesco, Gio. Domenico e Gio. Battista: educati a Venezia, i primi due si diedero in gioventù alle armi, il terzo scelse più tardi la carriera ecclesiastica (saràdiedero in gioventù alle armi, il terzo scelse più tardi la carriera ecclesiastica (sarà poi Patriarca di Alessandria, 1586/1588)poi Patriarca di Alessandria, 1586/1588)

Lucia: sposa nel 1550 il nobile bresciano Faustino Avogadro, poetessa di discretaLucia: sposa nel 1550 il nobile bresciano Faustino Avogadro, poetessa di discreta famafama

Cornelia: sposa nel 1562 il nobile milanese Marco Aurelio PiantanidaCornelia: sposa nel 1562 il nobile milanese Marco Aurelio Piantanida

Giulia: sposa nel 1562 Enea Tassis, di nobile famiglia bergamasca Giulia: sposa nel 1562 Enea Tassis, di nobile famiglia bergamasca

La famiglia godeva perciò di una potenza e floridezza non comuni quando le piombòLa famiglia godeva perciò di una potenza e floridezza non comuni quando le piombò addosso la tragedia del 1563: basti considerare che dalle addosso la tragedia del 1563: basti considerare che dalle Polizze d'estimo per l'anno 1555Polizze d'estimo per l'anno 1555 (della (della cui redazione il Maggior Consiglio incaricò per la fascia cui redazione il Maggior Consiglio incaricò per la fascia de maiori aextimode maiori aextimo i tre patrizi Mazzolo i tre patrizi Mazzolo Suardi, Filippo Benaglio e Gabriele Albani, parente stretto di Giangirolamo) risulta che laSuardi, Filippo Benaglio e Gabriele Albani, parente stretto di Giangirolamo) risulta che la famiglia del Collateral possedeva le più ampie proprietà fondiarie dopo i Colleoni, con ben 4657famiglia del Collateral possedeva le più ampie proprietà fondiarie dopo i Colleoni, con ben 4657 pertiche di terra racchiuse in quattro proprietà site nei fertili territori di Urgnano, Arcene epertiche di terra racchiuse in quattro proprietà site nei fertili territori di Urgnano, Arcene e CiseranoCiserano4545. .

Figura allibrato anche l'ormai vecchio Marcantonio Albani, che campa con le sue 550Figura allibrato anche l'ormai vecchio Marcantonio Albani, che campa con le sue 550 pertiche di terra: quell'eredità dell'ormai sepolto Cav. Giacomo Albani strappata molti annipertiche di terra: quell'eredità dell'ormai sepolto Cav. Giacomo Albani strappata molti anni addietro al padre di Giangirolamo.addietro al padre di Giangirolamo.

I Brembati non avevano nulla da invidiare agli Albani: a parte l'antico titolo comitale,I Brembati non avevano nulla da invidiare agli Albani: a parte l'antico titolo comitale, notevoli ricchezze e importanti parentele li ponevano nel ceto più elevato della società lombarda,notevoli ricchezze e importanti parentele li ponevano nel ceto più elevato della società lombarda, potevano vantare tra gli antenati un San Pinemonte vissuto nel XIII sec. e numerosi uomini dipotevano vantare tra gli antenati un San Pinemonte vissuto nel XIII sec. e numerosi uomini di lettere, di legge e d'armi.lettere, di legge e d'armi.

Marco Coriolano Brembati morì nel 1549 lasciando tre figli, Gio. Battista, Achille edMarco Coriolano Brembati morì nel 1549 lasciando tre figli, Gio. Battista, Achille ed Emilia Brembati, con i quali si entra nella storia della faida:Emilia Brembati, con i quali si entra nella storia della faida:

Gio. Battista: letterato ma non juresperito, nato forse nel 1509 e fatto cavaliere auratoGio. Battista: letterato ma non juresperito, nato forse nel 1509 e fatto cavaliere aurato dal Doge Francesco Donato nel 1545dal Doge Francesco Donato nel 15454646, così lo descrive ed immagina il Belotti, così lo descrive ed immagina il Belotti <<<<nelle ragioni d'onore intransigente, nelle inimicizie formidabile, pronto più allanelle ragioni d'onore intransigente, nelle inimicizie formidabile, pronto più alla vendetta che al perdono: era anch'esso insomma un italiano del suo tempo. Il suovendetta che al perdono: era anch'esso insomma un italiano del suo tempo. Il suo motto, tratto dalla lingua spagnola, diffusasi allora col costume di quel popolo, eramotto, tratto dalla lingua spagnola, diffusasi allora col costume di quel popolo, era infatti “quando puedo”infatti “quando puedo”>>>>4747. In continua corrispondenza con Pietro Aretino, Vittoria. In continua corrispondenza con Pietro Aretino, Vittoria Colonna e Veronica Gambara, il Brembati fu anche membro dell'Accademia degliColonna e Veronica Gambara, il Brembati fu anche membro dell'Accademia degli Affidati di Pavia, venne nominato nel 1556 colonnello del Duca d'Alba (nomina cheAffidati di Pavia, venne nominato nel 1556 colonnello del Duca d'Alba (nomina che causerà l'ividia e le accuse di spionaggio da parte del Collateral Generale) e partecipòcauserà l'ividia e le accuse di spionaggio da parte del Collateral Generale) e partecipò al fianco del Duca di Sessa a diverse azioni militarial fianco del Duca di Sessa a diverse azioni militari

Achille: uomo di minori ambizioni si occupò prevalentemente di istituzioniAchille: uomo di minori ambizioni si occupò prevalentemente di istituzioni benefiche, perciò benvoluto e popolare in cittàbenefiche, perciò benvoluto e popolare in città

Emilia: sposa del nobile Ezechiele Solza fu anch'essa, come Lucia Albani, poetessaEmilia: sposa del nobile Ezechiele Solza fu anch'essa, come Lucia Albani, poetessa

45 B.C.Bergamo - Polizze d'estimo per l'anno 155546 A.S.Venezia - Privilegii, reg.II, c.8947 B.Belotti - Una sacrilega..., op cit., pg.10

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Gio. Battista ed Achille Albani dichiarano nella loro polizza d'estimo del 1555 perticheGio. Battista ed Achille Albani dichiarano nella loro polizza d'estimo del 1555 pertiche 1992 di terra, con 4 proprietà in città e 3 nel contado, tra Osio e l'omonimo paese di Brembate.1992 di terra, con 4 proprietà in città e 3 nel contado, tra Osio e l'omonimo paese di Brembate.

Se mai una differenza poteva esistere tra le due casate questa era nelle propensioniSe mai una differenza poteva esistere tra le due casate questa era nelle propensioni politiche: decisamente schierati per la Serenissima Repubblica di Venezia gli Albani, più inclinipolitiche: decisamente schierati per la Serenissima Repubblica di Venezia gli Albani, più inclini all'autorità imperiale ed alla monarchia spagnola i Brembati - anche per il titolo ricevuto nelall'autorità imperiale ed alla monarchia spagnola i Brembati - anche per il titolo ricevuto nel 1434 dall'imperatore Sigismondo di Lussemburgo.1434 dall'imperatore Sigismondo di Lussemburgo.

Anche se il culmine della faida venne raggiunto nell'aprile 1563, possiamo misurare ilAnche se il culmine della faida venne raggiunto nell'aprile 1563, possiamo misurare il mutamento del clima in città da alcune relazioni dei Rettori di Bergamo:mutamento del clima in città da alcune relazioni dei Rettori di Bergamo:

Li citadini et habitanti sono gente quieta, amici della pace et tranquillità, et seLi citadini et habitanti sono gente quieta, amici della pace et tranquillità, et se dimostrano ben devoti della Signoria Vostra.dimostrano ben devoti della Signoria Vostra.

(Podestà Vincenzo Diedo, 30-1-1542 al Senato)(Podestà Vincenzo Diedo, 30-1-1542 al Senato)

Trovai quella Città quietissima et sopra il tuto che si mostrava devotissima di questoTrovai quella Città quietissima et sopra il tuto che si mostrava devotissima di questo felice Dominio, ne la qual tranquilità et quiete per spatio di pochi mesi vi restò, essendofelice Dominio, ne la qual tranquilità et quiete per spatio di pochi mesi vi restò, essendo stata per molti accidenti avenuti inquietata, de li quali il primo fo la rissa seguita tra listata per molti accidenti avenuti inquietata, de li quali il primo fo la rissa seguita tra li conti Brembati et il conte Giovanni Francesco Albani figliol del Magnifico coleteralle,conti Brembati et il conte Giovanni Francesco Albani figliol del Magnifico coleteralle, qual rissa ateso li parentati grandi et de l'uno et de l'altro partorì infiniti odij fra questiqual rissa ateso li parentati grandi et de l'uno et de l'altro partorì infiniti odij fra questi citadini; dove essendo io desideroso di ritornar la Città ne la pristina sua quiete,citadini; dove essendo io desideroso di ritornar la Città ne la pristina sua quiete, considerando che questa rissa provenuta da debil causa fosse facile ad acquetarsi meconsiderando che questa rissa provenuta da debil causa fosse facile ad acquetarsi me interposi mediatore et per l'uno et per l'altro usando tuti quegli amorevoli offitij chelinterposi mediatore et per l'uno et per l'altro usando tuti quegli amorevoli offitij chel fatto ricerchava per riddurli alla pace et ancho ch'io in ciò mi afaticassi per qualchefatto ricerchava per riddurli alla pace et ancho ch'io in ciò mi afaticassi per qualche giorno, non fu mai ordine di acquetarli anzi per uno insulto facto per il conte Giovannigiorno, non fu mai ordine di acquetarli anzi per uno insulto facto per il conte Giovanni Francesco al conte Giovanni Batista Brembate si vide gli odij acrescer molto magioriFrancesco al conte Giovanni Batista Brembate si vide gli odij acrescer molto magiori et a quella soa Città la inquietudine, li qual odij alla giornata sempre si vedeanoet a quella soa Città la inquietudine, li qual odij alla giornata sempre si vedeano risorger ne gl'animi loro. risorger ne gl'animi loro.

(Capitano Giulio Gabriel, 20-10-1561 al Senato)(Capitano Giulio Gabriel, 20-10-1561 al Senato)

Tanto solamente le dirò che quella Città sarebbe tutta quieta et pacifica per conto diTanto solamente le dirò che quella Città sarebbe tutta quieta et pacifica per conto di discordie particolari, se non vi fusse quella che è tra la casa Albana del Magnificodiscordie particolari, se non vi fusse quella che è tra la casa Albana del Magnifico Collaterale, et la Brembatta, chè altra discordia di momento non vi è, et certo se fraCollaterale, et la Brembatta, chè altra discordia di momento non vi è, et certo se fra loro non segue una pace ne è per seguir un giorno qualche grande inconveniente,loro non segue una pace ne è per seguir un giorno qualche grande inconveniente, perchè una parte de la Città pende da una banda et l'altra dall'altra, il qual forse seriaperchè una parte de la Città pende da una banda et l'altra dall'altra, il qual forse seria seguito sotto il mio regimento quando in qualche parte havessimo il Clarissimo messerseguito sotto il mio regimento quando in qualche parte havessimo il Clarissimo messer Julio Gabriel mio collega et io mancato di quella solecitudine et diligentia che a noiJulio Gabriel mio collega et io mancato di quella solecitudine et diligentia che a noi per rimediar vi si conveniva, sì col sequestrarli in casa come nel vietar loro l'armi, etper rimediar vi si conveniva, sì col sequestrarli in casa come nel vietar loro l'armi, et insieme a tutta la Città sotto gravissime pene, et simili rimedij i quali usassimo doppoinsieme a tutta la Città sotto gravissime pene, et simili rimedij i quali usassimo doppo l'essersi molto affaticati nel componerli insieme, et far che facessero pace, ma il tutto ful'essersi molto affaticati nel componerli insieme, et far che facessero pace, ma il tutto fu fatto indarno.fatto indarno.

(Podestà Francesco Venier, 6-11-1561 al Senato)(Podestà Francesco Venier, 6-11-1561 al Senato)4848

48AA.VV. - Relazioni dei Rettori in Terraferma, op. cit.

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7. Dalla "mentita" al conclave del 7 gennaio 15667. Dalla "mentita" al conclave del 7 gennaio 1566

Il rapporto positivo tra le casate Albani e Brembati che il matrimonio del 1535 lasciaIl rapporto positivo tra le casate Albani e Brembati che il matrimonio del 1535 lascia sospettare venne improvvisamente annullato da una "mentita": presumibilmente nell'anno 1554sospettare venne improvvisamente annullato da una "mentita": presumibilmente nell'anno 1554 deve essersi verificato un violento alterco tra Gio. Francesco Albani e Gio. Battista Brembati, neldeve essersi verificato un violento alterco tra Gio. Francesco Albani e Gio. Battista Brembati, nel mezzo del quale uno dei due accusò l'altro di mendacio. In realtà come mostrano alcunimezzo del quale uno dei due accusò l'altro di mendacio. In realtà come mostrano alcuni documenti l'originaria inimicizia deve essere intercorsa tra Giangirolamo Albani e Gio.documenti l'originaria inimicizia deve essere intercorsa tra Giangirolamo Albani e Gio. BattistaBattista4949..

La faida che ne seguì, in un crescendo di dure e sanguinose vicende, fino alla svolta del 7La faida che ne seguì, in un crescendo di dure e sanguinose vicende, fino alla svolta del 7 gennaio 1566, è qui ricostruita sinteticamente, in una versione alleggerita degli intrighi e dei fattigennaio 1566, è qui ricostruita sinteticamente, in una versione alleggerita degli intrighi e dei fatti d'arme minori - per agevolare al lettore la comprensione degli eventi principali:d'arme minori - per agevolare al lettore la comprensione degli eventi principali:

1551 - I Rettori di Bergamo Francesco Veneri e Giulio Gabriel tentano inutilmente di far1551 - I Rettori di Bergamo Francesco Veneri e Giulio Gabriel tentano inutilmente di far conciliare il conte Giangirolamo Albani con il coetaneo conte Gio. Battista Brembati.conciliare il conte Giangirolamo Albani con il coetaneo conte Gio. Battista Brembati.

1554 - Gio. Battista Brembati subisce una "mentita" da Gio. Francesco Albani, figlio del1554 - Gio. Battista Brembati subisce una "mentita" da Gio. Francesco Albani, figlio del Collateral Generale Giangirolamo Albani: ossia viene accusato di menzogna su qualcheCollateral Generale Giangirolamo Albani: ossia viene accusato di menzogna su qualche argomento importanteargomento importante

12/4/1556 - I Rettori di Bergamo informano il Consiglio dei Dieci che alcuni giorni prima c'è12/4/1556 - I Rettori di Bergamo informano il Consiglio dei Dieci che alcuni giorni prima c'è stato stato "un poco di guerra""un poco di guerra" tra i conti Leonino e Gio. Battista Brembati e il conte Gio. tra i conti Leonino e Gio. Battista Brembati e il conte Gio. Francesco Albani: le parti si pacificano nei giorni seguenti presso i RettoriFrancesco Albani: le parti si pacificano nei giorni seguenti presso i Rettori5050

gennaio 1557 - Il Collateral Generale si presenta ai Rettori di Bergamo chiedendo chegennaio 1557 - Il Collateral Generale si presenta ai Rettori di Bergamo chiedendo che prendano provvedimenti contro il conte Gio. Battista Brembati, appena nominato colonnelloprendano provvedimenti contro il conte Gio. Battista Brembati, appena nominato colonnello dell'esercito spagnolo, perché spia, in complicità con uno Sforza Visconti e un dall'Olmodell'esercito spagnolo, perché spia, in complicità con uno Sforza Visconti e un dall'Olmo (esponente di nobile famiglia bergamasca, bandito dalla Serenissima e rifugiatosi nel Ducato(esponente di nobile famiglia bergamasca, bandito dalla Serenissima e rifugiatosi nel Ducato di Milano). I Rettori non prendono provvedimenti nei confronti di Gio. Battista Brembati,di Milano). I Rettori non prendono provvedimenti nei confronti di Gio. Battista Brembati, giudicando esagerate le accuse mosse dal Collateral Generale.giudicando esagerate le accuse mosse dal Collateral Generale.5151

estate 1560 - fallisce un nuovo tentativo di pacificazione studiato da Alvise Gritti, patrizioestate 1560 - fallisce un nuovo tentativo di pacificazione studiato da Alvise Gritti, patrizio veneziano inviato dal Consiglio dei Dieciveneziano inviato dal Consiglio dei Dieci

ottobre 1560 - Gio. Francesco e Gio. Domenico Albani, figli del Collaterale, con l'aiuto di unottobre 1560 - Gio. Francesco e Gio. Domenico Albani, figli del Collaterale, con l'aiuto di un manipolo di cavalleggeri ed archibugieri assoldati all'uopo, tendono un'imboscata al contemanipolo di cavalleggeri ed archibugieri assoldati all'uopo, tendono un'imboscata al conte Gio. Battista Brembati presso l'attuale Porta S. Giacomo: questi però si difende bene e scampaGio. Battista Brembati presso l'attuale Porta S. Giacomo: questi però si difende bene e scampa agli aggressoriagli aggressori

10/12/1560 - Gio. Francesco Albani è condannato al confino per due anni nella città di10/12/1560 - Gio. Francesco Albani è condannato al confino per due anni nella città di VeneziaVenezia5252

autunno 1561 - A Venezia è scoperta la trama, ordita da Gio.Battista Brembati, per farautunno 1561 - A Venezia è scoperta la trama, ordita da Gio.Battista Brembati, per far assassinare Gio. Francesco Albani ivi confinato. I bravi incaricati del assassinare Gio. Francesco Albani ivi confinato. I bravi incaricati del negotionegotio riescono a riescono a

49 Interessanti al riguardo le testimonianze raccolte da Maddalena Gambara-Brembati ed Emilia Solza-Brembati nell'autunno 1570, riunite in libello preparato al fine di impedire la concessione della grazia ai figli del Cardinale Albani50 A.S.Venezia - Capi del Consiglio dei Dieci, Lettere dei Rettori, busta 251 A.S.Venezia - Capi del Consiglio dei Dieci, Lettere dei Rettori, busta 252 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Criminale, reg.9, c.28

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sottrarsi alla cattura, così come Gio. Battista Brembati che ripara a Milano.sottrarsi alla cattura, così come Gio. Battista Brembati che ripara a Milano.

26/2/1562 - E' celebrato il processo al contumace Gio. Battista Brembati: riconosciuto26/2/1562 - E' celebrato il processo al contumace Gio. Battista Brembati: riconosciuto colpevole è condannato al bando perpetuo dalla Serenissima e sulla sua testa vien posta unacolpevole è condannato al bando perpetuo dalla Serenissima e sulla sua testa vien posta una taglia di 3000 lire, vivo o taglia di 3000 lire, vivo o "fatta legittima fede dell'interfetione"fatta legittima fede dell'interfetione""5353. . La città di Bergamo è spaccata in due: da un lato i Brembati gridano all'ingiustizia, dall'altraLa città di Bergamo è spaccata in due: da un lato i Brembati gridano all'ingiustizia, dall'altra gli Albani non sono placati, sapendo che Gio. Battista Brembati è ben protetto nel Ducato digli Albani non sono placati, sapendo che Gio. Battista Brembati è ben protetto nel Ducato di Milano.Milano.

marzo 1562 - Giunge al Consiglio dei Dieci la seguente lettera anonima, probabilmente scrittamarzo 1562 - Giunge al Consiglio dei Dieci la seguente lettera anonima, probabilmente scritta da qualche aderente di casa Albani:da qualche aderente di casa Albani:

Al S.mo Prencipe et alla Ill.ma Signoria.Al S.mo Prencipe et alla Ill.ma Signoria.Lei farà venir dinanzi alli soi occhi et dinanci a li soi piedi et ale sue scale etLei farà venir dinanzi alli soi occhi et dinanci a li soi piedi et ale sue scale et cavar questo morbo fora de questa città di Bergamo.cavar questo morbo fora de questa città di Bergamo.Prima il Collaterale et il Conte Giovan Batista Brembato et il conte Achille suoPrima il Collaterale et il Conte Giovan Batista Brembato et il conte Achille suo fratello et li sette confederati, li quali sette hanno fatto certi instrumenti defratello et li sette confederati, li quali sette hanno fatto certi instrumenti de acordio per sotometer la parte adversa in compromisso cum questi sue cervelliacordio per sotometer la parte adversa in compromisso cum questi sue cervelli legeri a fatto et fa bisbilio et mette sotto et sopra noi poveri cittadini. legeri a fatto et fa bisbilio et mette sotto et sopra noi poveri cittadini. Quella li metta sesto et mandarli tutti questi infra scritti a dimandar, perchè seQuella li metta sesto et mandarli tutti questi infra scritti a dimandar, perchè se non li provede andarà tutta questa cità in malora la pregamo di core che linon li provede andarà tutta questa cità in malora la pregamo di core che li    proveda Carissimo et illustre Prencipeproveda Carissimo et illustre Prencipe..5454

giugno 1562 - I Dieci sollecitano i Rettori a prodigarsi per ristabilire la pace in Bergamo,giugno 1562 - I Dieci sollecitano i Rettori a prodigarsi per ristabilire la pace in Bergamo, altrimenti decideranno direttamente altrimenti decideranno direttamente "quello che ci paresse espediente per la quiete di quei"quello che ci paresse espediente per la quiete di quei fidelissimi nostri et per levare le risse di quella cittàfidelissimi nostri et per levare le risse di quella città""5555

marzo 1563 - Gio. Francesco Albani si presenta al Podestà Marcantonio Morosini dichiarandomarzo 1563 - Gio. Francesco Albani si presenta al Podestà Marcantonio Morosini dichiarando di voler chiudere i suoi contrasti con Gio.Battista Brembati e far pace con lui: i Rettoridi voler chiudere i suoi contrasti con Gio.Battista Brembati e far pace con lui: i Rettori propongono d'invitare per i necessari accordi Achille Brembati, in vece del fratello Gio.propongono d'invitare per i necessari accordi Achille Brembati, in vece del fratello Gio. Battista Brembati - contumace in Milano.Battista Brembati - contumace in Milano.

30/3/1563 - Il Podestà comunica ad Achille Brembati che Gio. Francesco Albani ha dato la30/3/1563 - Il Podestà comunica ad Achille Brembati che Gio. Francesco Albani ha dato la sua parola perchè la pace sia fatta: questi accetta ed è perciò deciso che la pace vengasua parola perchè la pace sia fatta: questi accetta ed è perciò deciso che la pace venga celebrata il giovedì di Passione 1 aprile, e che le parti chiedano perdono a Dio e sentanocelebrata il giovedì di Passione 1 aprile, e che le parti chiedano perdono a Dio e sentano assieme la messa in S. Maria Maggiore, nel clima delle consuete funzioni quaresimali. assieme la messa in S. Maria Maggiore, nel clima delle consuete funzioni quaresimali.

1/4/1563 - Narra il Belotti:1/4/1563 - Narra il Belotti:

53 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Criminale, reg.9, c.5754 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Costituti, busta 255 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Lettere secrete, filza 6

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Stava per finire la predica di quaresima. E dopo la predica, essendo cominciataStava per finire la predica di quaresima. E dopo la predica, essendo cominciata una messa all'altare di San Martino, il Brembati si avvicinò per ascoltarla e siuna messa all'altare di San Martino, il Brembati si avvicinò per ascoltarla e si inginocchiò su un banco; il Borella gli stava un poco indietro. inginocchiò su un banco; il Borella gli stava un poco indietro. Finito il Prefazio - raccontò poi costui - si sentì un rumore di passi farsi vicino.Finito il Prefazio - raccontò poi costui - si sentì un rumore di passi farsi vicino. Poi un giovano avvolto in un mantello - ed era il conte Manfredo Lando - siPoi un giovano avvolto in un mantello - ed era il conte Manfredo Lando - si avvicinò in atto di assistere pure alla celebrazione. avvicinò in atto di assistere pure alla celebrazione. Ma quando il sacerdote, giunto al Sanctus, alzò l'ostia consacrata, si sentì unMa quando il sacerdote, giunto al Sanctus, alzò l'ostia consacrata, si sentì un colpo d'archibugio, e si vide il conte Achille, che stava curvo in atto di devotacolpo d'archibugio, e si vide il conte Achille, che stava curvo in atto di devota pietà, alzarsi improvvisamente, appoggiarsi sul banco dietro di lui e gridare conpietà, alzarsi improvvisamente, appoggiarsi sul banco dietro di lui e gridare con lungo lamento: - Oh! Dio!. Evidentemente egli era stato colpito e infatti la sualungo lamento: - Oh! Dio!. Evidentemente egli era stato colpito e infatti la sua cappa fumava. cappa fumava. Nel tumulto e nel disordine che subito ne seguì, come è facile immaginare, ilNel tumulto e nel disordine che subito ne seguì, come è facile immaginare, il conte Lando, che si sapeva spalleggiato dai complici presenti in cattedrale, balzòconte Lando, che si sapeva spalleggiato dai complici presenti in cattedrale, balzò in piedi sul banco gridando "ammazza, ammazza !", e puntando contro il capo delin piedi sul banco gridando "ammazza, ammazza !", e puntando contro il capo del Brembati una pistola. Brembati una pistola. Il Brembati ebbe tuttavia la forza di parare il colpo col braccio destro, che gliIl Brembati ebbe tuttavia la forza di parare il colpo col braccio destro, che gli rimase però quasi troncato: poi, così ferito, si diede a fuggire per la chiesa versorimase però quasi troncato: poi, così ferito, si diede a fuggire per la chiesa verso la porta che dà sulla piazza. la porta che dà sulla piazza. Si erano mossi frattanto gli altri complici e con essi il capo dell'orrenda impresa,Si erano mossi frattanto gli altri complici e con essi il capo dell'orrenda impresa, Gio. Domenico Albani, che pure era in chiesa, e si erano gettati all'inseguimentoGio. Domenico Albani, che pure era in chiesa, e si erano gettati all'inseguimento del Brembati colle spade sguainate; inoltre sotto le sacre volte del tempio eranodel Brembati colle spade sguainate; inoltre sotto le sacre volte del tempio erano risuonati due altri colpi di archibugio. risuonati due altri colpi di archibugio. Ma fuori, sulla piazza, era stato udito il rumore e accorreva gente, per il che Gio.Ma fuori, sulla piazza, era stato udito il rumore e accorreva gente, per il che Gio. Domenico Albani e i suoi complici, visto il pericolo, tornarono indietro eDomenico Albani e i suoi complici, visto il pericolo, tornarono indietro e fuggirono rapidamente dall'altra uscita della chiesa. fuggirono rapidamente dall'altra uscita della chiesa. Il povero Brembati allora fu pietosamente raccolto. Gli amici e i gentiluomini cheIl povero Brembati allora fu pietosamente raccolto. Gli amici e i gentiluomini che lo sostenevano andavano dicendogli: - Coraggio, conte, coraggio! Non abbiatelo sostenevano andavano dicendogli: - Coraggio, conte, coraggio! Non abbiate timore -.timore -.Ma il ferito doveva sentire che il colpo era mortale, perchè a sua volta andavaMa il ferito doveva sentire che il colpo era mortale, perchè a sua volta andava supplicando: - Confessione, confessione, per amor di Dio, che io son morto! Sisupplicando: - Confessione, confessione, per amor di Dio, che io son morto! Si vedeva infatti che gli andavano rapidamente mancando le forze; e così fu distesovedeva infatti che gli andavano rapidamente mancando le forze; e così fu disteso a terra sotto i portici del palazzo del Comune, mentre si aspettava il parroco dia terra sotto i portici del palazzo del Comune, mentre si aspettava il parroco di S.Vincenzo, chiamato in gran fretta. Il parroco venne, si inginocchiò accanto alS.Vincenzo, chiamato in gran fretta. Il parroco venne, si inginocchiò accanto al moribondo e gli domandò se si pentiva dei suoi peccati e se perdonava ai suoimoribondo e gli domandò se si pentiva dei suoi peccati e se perdonava ai suoi offensori: e il Brembati, che aveva il sangue alla gola e non poteva più parlare,offensori: e il Brembati, che aveva il sangue alla gola e non poteva più parlare, fece cenno di sì con la testa. fece cenno di sì con la testa. Dopo di che, e mentre i pietosi attorno si accingevano a porlo sopra una poltronaDopo di che, e mentre i pietosi attorno si accingevano a porlo sopra una poltrona per trasportarlo in una bottega di barbiere accanto, sotto la scala del palazzoper trasportarlo in una bottega di barbiere accanto, sotto la scala del palazzo comunale, <<aprendo forte gli occhi - dice efficacemente il testimone Borella - etcomunale, <<aprendo forte gli occhi - dice efficacemente il testimone Borella - et guardando intorno, spirò>>. guardando intorno, spirò>>. Attorno a lui, e sul suo cadavere erano accorse e si erano gettate piangendo laAttorno a lui, e sul suo cadavere erano accorse e si erano gettate piangendo la moglie, che era Minerva della famiglia Rota, la madre e la sorella Emilia. moglie, che era Minerva della famiglia Rota, la madre e la sorella Emilia. E tali erano gli animi, che, avendo la madre avuto il volto macchiato del sangueE tali erano gli animi, che, avendo la madre avuto il volto macchiato del sangue dell'infelicissimo figliuolo, abbracciato cadavere, per tutta la vita non lo volledell'infelicissimo figliuolo, abbracciato cadavere, per tutta la vita non lo volle lavare mai più, come essa stessa ripeteva ancora fieramente negli ultimi suoilavare mai più, come essa stessa ripeteva ancora fieramente negli ultimi suoi anni."anni."5656

56 B.Belotti - Una sacrilega..., op.cit.

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Gio. Domenico Albani, con i suoi sicari, raggiunge una casa presso le mura vecchie e daGio. Domenico Albani, con i suoi sicari, raggiunge una casa presso le mura vecchie e da quella calatasi in basso riesce a fuggire da Bergamo per il contado. Il podestà Morosini si recaquella calatasi in basso riesce a fuggire da Bergamo per il contado. Il podestà Morosini si reca immediatamente a casa Albani, dove trova il figlio del Collateral Generale Gio. Francescoimmediatamente a casa Albani, dove trova il figlio del Collateral Generale Gio. Francesco Albani e lo minaccia violentemente per lo spaventoso tradimento della promessa di pace.Albani e lo minaccia violentemente per lo spaventoso tradimento della promessa di pace. Poco dopo Gio. Francesco e Gio. Battista Albani vengono arrestati, mentre il CollateralPoco dopo Gio. Francesco e Gio. Battista Albani vengono arrestati, mentre il Collateral Generale parte alla volta di Venezia (probabilmente per evitare l'onta di un arresto davanti aiGenerale parte alla volta di Venezia (probabilmente per evitare l'onta di un arresto davanti ai suoi concittadini).suoi concittadini).

2/4/15632/4/1563 - - I Rettori aprono l'istruttoria e ordinano che venga stesa una relazione preliminareI Rettori aprono l'istruttoria e ordinano che venga stesa una relazione preliminare per il Consiglio dei Dieci; viene nel frattempo arrestato Bernardino Licini responsabile delper il Consiglio dei Dieci; viene nel frattempo arrestato Bernardino Licini responsabile del controllo dell'ingresso dei forestieri in città.controllo dell'ingresso dei forestieri in città.

5/4/1563 - Il Doge e il Consiglio dei Dieci deliberano di concerto l'arresto del Collateral5/4/1563 - Il Doge e il Consiglio dei Dieci deliberano di concerto l'arresto del Collateral Generale Giangirolamo Albani, affinché venga ascoltato Generale Giangirolamo Albani, affinché venga ascoltato "etiam con tortura""etiam con tortura" dal Collegio dal Collegio ordinario; viene altresì disposta una minuziosa perquisizione del palazzo Albani inordinario; viene altresì disposta una minuziosa perquisizione del palazzo Albani in BergamoBergamo5757. . Partono due lettere dal Consiglio dei Dieci: con la prima i Dieci informano i Rettori diPartono due lettere dal Consiglio dei Dieci: con la prima i Dieci informano i Rettori di Brescia, Verona, Padova e Vicenza dell'arresto del Collateral Generale e invitano leBrescia, Verona, Padova e Vicenza dell'arresto del Collateral Generale e invitano le magistrature giudiziarie locali - soprattutto quelle bresciane - a collaborare e a mettersi amagistrature giudiziarie locali - soprattutto quelle bresciane - a collaborare e a mettersi a disposizione di quelle bergamasche; con la seconda i Dieci esprimono ai Rettori di Bergamodisposizione di quelle bergamasche; con la seconda i Dieci esprimono ai Rettori di Bergamo grande sconcerto per la facilità con cui Gio. Domenico Albani è potuto fuggire dalla cittàgrande sconcerto per la facilità con cui Gio. Domenico Albani è potuto fuggire dalla città dopo il delitto e ordinano di appurare eventuali complicità delle guardie di turno alle muradopo il delitto e ordinano di appurare eventuali complicità delle guardie di turno alle mura (specialmente del già arrestato Bernardino Licini)(specialmente del già arrestato Bernardino Licini)5858  

7/4/1563 - Il Consiglio dei Dieci scrive al Duca di Ferrara domandando l'arresto di7/4/1563 - Il Consiglio dei Dieci scrive al Duca di Ferrara domandando l'arresto di Gio.Domenico Albani, colà rifugiatosi presso il cognato Faustino Avogadro, marito di suaGio.Domenico Albani, colà rifugiatosi presso il cognato Faustino Avogadro, marito di sua sorella Lucia Albanisorella Lucia Albani5959

18/4/1563 - La cancelleria ferrarese fà sapere che si limiterà ad espellere dai propri domini il18/4/1563 - La cancelleria ferrarese fà sapere che si limiterà ad espellere dai propri domini il sospettato, così che il Consiglio dei Dieci chiede tempestivamente ai governi dei territorisospettato, così che il Consiglio dei Dieci chiede tempestivamente ai governi dei territori circostanti di arrestare Gio. Domenico Albani (Ducato di Mantova, Ducato di Urbino, Ducatocircostanti di arrestare Gio. Domenico Albani (Ducato di Mantova, Ducato di Urbino, Ducato di Firenze e Ducato di Savoia)di Firenze e Ducato di Savoia)6060. Gio. Domenico Albani è frattanto riparato a Villafranca, nel. Gio. Domenico Albani è frattanto riparato a Villafranca, nel Mantovano, dove due suoi complici vengono arrestati, ma lui resta indisturbatoMantovano, dove due suoi complici vengono arrestati, ma lui resta indisturbato

maggio 1563 - Gio. Battista Brembati a Milano (dove, come si ricorderà, era riparato dalmaggio 1563 - Gio. Battista Brembati a Milano (dove, come si ricorderà, era riparato dal bando di Venezia) la madre Maddalena Gambara-Brembati e la sorella Emilia Brembati-bando di Venezia) la madre Maddalena Gambara-Brembati e la sorella Emilia Brembati-Solza a Bergamo assieme alla casata amica dei Solza, si gettano all'inseguimento Solza a Bergamo assieme alla casata amica dei Solza, si gettano all'inseguimento manumanu privataprivata dei complici degli Albani: attraverso sgherri e bravi sguinzagliati nel milanese e nel dei complici degli Albani: attraverso sgherri e bravi sguinzagliati nel milanese e nel piacentino assicurano alla giustizia veneziana quattro complici (tre contadini e un servitorepiacentino assicurano alla giustizia veneziana quattro complici (tre contadini e un servitore degli Albani); incidenti diplomatici a parte (con il governatore di Milano duca di Sessa, e condegli Albani); incidenti diplomatici a parte (con il governatore di Milano duca di Sessa, e con il luogotenente del duca di Parma e Piacenza Paolo Vitelli)il luogotenente del duca di Parma e Piacenza Paolo Vitelli)6161, il Consiglio dei Dieci mostra di, il Consiglio dei Dieci mostra di non disdegnare questo genere di collaborazione, concedendo ai Solza di non disdegnare questo genere di collaborazione, concedendo ai Solza di "portar l'arme"portar l'arme

57 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Criminale, reg.9, c.105 t58 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Criminale, reg.9, c.10659 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Lettere secrete, filza n.660 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Criminale, reg.9, c.110 t61 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Lettere secrete, filza 6; anche Secreti, reg.7 c.120,121,131

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insieme con un servitor apresso ciascun di loro"insieme con un servitor apresso ciascun di loro"6262. L'istruttoria dei Dieci procede così. L'istruttoria dei Dieci procede così speditamente.speditamente.

giugno/luglio 1563 - Il Consiglio dei Dieci: 1) ordina di commettere giugno/luglio 1563 - Il Consiglio dei Dieci: 1) ordina di commettere "a qualche persona"a qualche persona perita"perita" di Bergamo una minuziosa descrizione del palazzo Albani in Bergamo e dell'adiacente di Bergamo una minuziosa descrizione del palazzo Albani in Bergamo e dell'adiacente casa degli Olmo; 2) chiama a Venezia ed interroga il vice Collateral Generale Leonardocasa degli Olmo; 2) chiama a Venezia ed interroga il vice Collateral Generale Leonardo Albani; 3) ordina ai Rettori di Bergamo di spedire al più presto il libro dei forestieri, che nelAlbani; 3) ordina ai Rettori di Bergamo di spedire al più presto il libro dei forestieri, che nel giorno del delitto il già arrestato Bernardo Licini - accusato di negligenza colposa - avrebbegiorno del delitto il già arrestato Bernardo Licini - accusato di negligenza colposa - avrebbe dovuto compilare. Con questi ultimi ed altri minori accertamenti l'istruttoria si avvia adovuto compilare. Con questi ultimi ed altri minori accertamenti l'istruttoria si avvia a conclusione.conclusione.6363

agosto 1563 - A Venezia viene celebrato davanti a trenta giudici il processo contro la famigliaagosto 1563 - A Venezia viene celebrato davanti a trenta giudici il processo contro la famiglia del Collateral Generale: Emilia Brembati (donna dotta e poetessa) tiene una strepitosa edel Collateral Generale: Emilia Brembati (donna dotta e poetessa) tiene una strepitosa e indignata orazione, che secondo le cronache muove fino alle lacrime giudici ed uditorio, eindignata orazione, che secondo le cronache muove fino alle lacrime giudici ed uditorio, e chiede condanne durechiede condanne dure

1/9/1563 - Viene emessa dal Consiglio dei Dieci la sentenza: Gio.Domenico Albani viene1/9/1563 - Viene emessa dal Consiglio dei Dieci la sentenza: Gio.Domenico Albani viene condannato al bando perpetuo e alla pena di morte più infamante, se preso dalla giustiziacondannato al bando perpetuo e alla pena di morte più infamante, se preso dalla giustizia veneziana:veneziana:

<<...<<...et se in alcun tempo el venirà nelle forze nostre, sia condotto in questa città de Venezia,et se in alcun tempo el venirà nelle forze nostre, sia condotto in questa città de Venezia, et posto in una piata sopra un solaro eminente et per il Canal Grande condutto a Santaet posto in una piata sopra un solaro eminente et per il Canal Grande condutto a Santa Croce, continuamente proclamando un comandador la colpa sua, ove per il ministro dellaCroce, continuamente proclamando un comandador la colpa sua, ove per il ministro della giustizia gli sia tagliata la man destra via dal brazzo, colla quale ligata al collo siagiustizia gli sia tagliata la man destra via dal brazzo, colla quale ligata al collo sia trascinato a coda de cavallo in mezzo le due colonne de San Marco, ove sopra un solertrascinato a coda de cavallo in mezzo le due colonne de San Marco, ove sopra un soler eminente gli siano prima date dieci botte di tanaglia affogata et poi sia discopado eteminente gli siano prima date dieci botte di tanaglia affogata et poi sia discopado et squartado in quatro quarti da esser appesi nelli loci solitisquartado in quatro quarti da esser appesi nelli loci soliti.>>.>>

Condannati alla stessa pena con bando perpetuo sono diversi correi: Manfredo Lando detto Condannati alla stessa pena con bando perpetuo sono diversi correi: Manfredo Lando detto elel conte Piasentinconte Piasentin (l'autore materiale del delitto), Porto de' Porti da Modena, Baccio di Piero da (l'autore materiale del delitto), Porto de' Porti da Modena, Baccio di Piero da Firenze e Sauro Romano da Crema - tutti assoldati in Crema dai figli del Collaterl Generale -,Firenze e Sauro Romano da Crema - tutti assoldati in Crema dai figli del Collaterl Generale -, poi Francesco Romano, Ettore Piasentino e Gio. Paolo Cucchi; tutti costoro sono assenti comepoi Francesco Romano, Ettore Piasentino e Gio. Paolo Cucchi; tutti costoro sono assenti come Gio. Domenico Albani. Gio. Domenico Albani. Presenti invece nelle carceri veneziane sono: Cesare Romano, Giovanni da Grumello,Presenti invece nelle carceri veneziane sono: Cesare Romano, Giovanni da Grumello, Bernardo d'Antegnate, Rodomonte da Canavin, Innocente Manara, il capitano Pietro Rota e unBernardo d'Antegnate, Rodomonte da Canavin, Innocente Manara, il capitano Pietro Rota e un servitore degli Albani, Gratio da Urgnano; i primi quattro subiscono senza scampo la penaservitore degli Albani, Gratio da Urgnano; i primi quattro subiscono senza scampo la pena atroce prevista per Gio. Domenico Albani, Innocente Manara alla decapitazione "semplice",atroce prevista per Gio. Domenico Albani, Innocente Manara alla decapitazione "semplice", mentre gli ultimi due vengono condannati rispettivamente a un bando di dieci e sei anni.mentre gli ultimi due vengono condannati rispettivamente a un bando di dieci e sei anni.Quanto agli altri Albani: Gio. Francesco, ritenuto complice del fratello Gio. Domenico per laQuanto agli altri Albani: Gio. Francesco, ritenuto complice del fratello Gio. Domenico per la promessa di pace fatta in malafede ai Rettori prima dell'assassinio di Achille Brembati, èpromessa di pace fatta in malafede ai Rettori prima dell'assassinio di Achille Brembati, è condannato al confino perpetuo a Retimo (Creta) e, in caso di fuga dal confino, allacondannato al confino perpetuo a Retimo (Creta) e, in caso di fuga dal confino, alla decapitazione, con taglia di mille ducati vivo o morto; Gio. Battista, di cui è stata accertata ladecapitazione, con taglia di mille ducati vivo o morto; Gio. Battista, di cui è stata accertata la complicità indiretta per l'ingaggio dei sicari in Crema, è condannato al confino di cinque annicomplicità indiretta per l'ingaggio dei sicari in Crema, è condannato al confino di cinque anni in Cherso (isola del Quarnaro), poi al bando perpetuo dalla Serenissima con taglia diin Cherso (isola del Quarnaro), poi al bando perpetuo dalla Serenissima con taglia di cinquecento ducati vivo o mortocinquecento ducati vivo o morto6464..

62 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Comuni, reg.26, c.16 t63 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Lettere secrete, filza 664 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Criminale, reg.9, c.124 t. e seguenti

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2/9/1563 - In una seduta speciale si decide la sorte del M.co Collateral Generale2/9/1563 - In una seduta speciale si decide la sorte del M.co Collateral Generale Giangirolamo Albani, che si protesta innocente: con 27 voti su 30 viene giudicato colpevoleGiangirolamo Albani, che si protesta innocente: con 27 voti su 30 viene giudicato colpevole "in vigilando" nei confronti dei figli, privato della collateraria generale, condannato al confino"in vigilando" nei confronti dei figli, privato della collateraria generale, condannato al confino nell'isola di Lesina per cinque anni e al successivo bando perpetuo da tutti i territori dellanell'isola di Lesina per cinque anni e al successivo bando perpetuo da tutti i territori della Serenissima Repubblica, con taglia di mille ducati vivo o mortoSerenissima Repubblica, con taglia di mille ducati vivo o morto6565..

7/11/1563 - Gio. Battista Albani giunge al confino nell'isola di Cherso7/11/1563 - Gio. Battista Albani giunge al confino nell'isola di Cherso

13/11/1563 - Giangirolamo Albani giunge al confino nell'isola di Lesina: il Rettore informa i13/11/1563 - Giangirolamo Albani giunge al confino nell'isola di Lesina: il Rettore informa i Dieci con lettera dello stesso giornoDieci con lettera dello stesso giorno

4/4/1564 - Gio. Francesco Albani giunge al confino di Retimo (nell'isola di Creta)4/4/1564 - Gio. Francesco Albani giunge al confino di Retimo (nell'isola di Creta)

maggio 1564 - E' assassinato a colpi d'archibugio il Cav. Gio. Battista Grumelli, marito dimaggio 1564 - E' assassinato a colpi d'archibugio il Cav. Gio. Battista Grumelli, marito di Maria Albani, figlia di Gabriele Albani, lontano cugino dell'ex Collateral Generale. VieneMaria Albani, figlia di Gabriele Albani, lontano cugino dell'ex Collateral Generale. Viene riconosciuto come esecutore materiale dell'omicidio Stefano da Treviglio, servitore di Gio.riconosciuto come esecutore materiale dell'omicidio Stefano da Treviglio, servitore di Gio. Battista Brembati. La vedova Medea Grumelli si reca a Venezia per chiedere giustizia: i DieciBattista Brembati. La vedova Medea Grumelli si reca a Venezia per chiedere giustizia: i Dieci assumono il processoassumono il processo6666..

17/5/1564 - Il Consiglio dei Dieci fa pubblicare il bando di ricerca di Stefano da Treviglio e17/5/1564 - Il Consiglio dei Dieci fa pubblicare il bando di ricerca di Stefano da Treviglio e di Gio. Battista Brembati, con salvacondotto per quest' ultimo, purchè si presenti entrodi Gio. Battista Brembati, con salvacondotto per quest' ultimo, purchè si presenti entro quindici giorni alla giustizia veneta.quindici giorni alla giustizia veneta.

26/7/1564 - Processo e sentenza contro Gio. Battista Brembati e Stefano da Treviglio,26/7/1564 - Processo e sentenza contro Gio. Battista Brembati e Stefano da Treviglio, contumaci. Il trevigliese viene condannato al bando perpetuo, con taglia di 2000 lire dicontumaci. Il trevigliese viene condannato al bando perpetuo, con taglia di 2000 lire di pizzoli, vivo o morto. Il Brembati viene nuovamente bandito con una taglia aggiuntiva dipizzoli, vivo o morto. Il Brembati viene nuovamente bandito con una taglia aggiuntiva di 1000 ducati, vivo o morto e la facoltà per chi lo avesse catturato, o ucciso, di liberare altri ed1000 ducati, vivo o morto e la facoltà per chi lo avesse catturato, o ucciso, di liberare altri ed anche se stesso dal bandoanche se stesso dal bando6767..

primi di agosto 1564 - Il Consiglio dei Dieci fa pubblicare a Bergamo un proclama che, oltreprimi di agosto 1564 - Il Consiglio dei Dieci fa pubblicare a Bergamo un proclama che, oltre a garantire l'impunità, promette taglie da 400 a 1000 lire di pizzoli per chi dia informazionia garantire l'impunità, promette taglie da 400 a 1000 lire di pizzoli per chi dia informazioni sugli altri assassini del Grumelli. Se poi un complice riuscisse ad uccidere Gio. Battistasugli altri assassini del Grumelli. Se poi un complice riuscisse ad uccidere Gio. Battista Brembati, avrebbe l'impunità e tutti i benefici contenuti nella condanna del 26/7. Il Brembati,Brembati, avrebbe l'impunità e tutti i benefici contenuti nella condanna del 26/7. Il Brembati, preoccupato, chiede ed ottiene (17/8) dal governatore di Milano il permesso di aumentare lapreoccupato, chiede ed ottiene (17/8) dal governatore di Milano il permesso di aumentare la sua scorta di bravi fino al numero di sua scorta di bravi fino al numero di veynte y quatroveynte y quatro6868..

dicembre 1564 - Attentato a Davide e Leonino Brembati, a caccia nel vercellese, da parte didicembre 1564 - Attentato a Davide e Leonino Brembati, a caccia nel vercellese, da parte di un gruppo d'archibugeri. Le vittime designate si salvano, ma resta ucciso tale Francesco daun gruppo d'archibugeri. Le vittime designate si salvano, ma resta ucciso tale Francesco da Vercelli.Vercelli.

11/1/1565 - Altra deliberazione del Consiglio dei Dieci che promette taglie e immunità a chi11/1/1565 - Altra deliberazione del Consiglio dei Dieci che promette taglie e immunità a chi consegni o dia utili notizie per la cattura degli assassini di francesco Vercelli e degli altriconsegni o dia utili notizie per la cattura degli assassini di francesco Vercelli e degli altri attentatori dei Brembatiattentatori dei Brembati6969..

65 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Criminale, reg.9, c.124 t.66 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Criminale, reg.10, c.10 t.67 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Criminale, reg.10, c.10 t.68 A.S.Milano - Famiglie, cart.20, fasc.Brembati69 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Comuni, reg.26, c.157 t.

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autunno 1565 - L'ambasciatore veneziano a Costantinopoli scrive ai Dieci di aver ricevutoautunno 1565 - L'ambasciatore veneziano a Costantinopoli scrive ai Dieci di aver ricevuto sollecitazioni dal Sultano in favore della liberazione di Giangirolamo Albani e figli;sollecitazioni dal Sultano in favore della liberazione di Giangirolamo Albani e figli; contemporaneamente l'ambasciatore del Re di Francia a Venezia rivolge ai Dieci la medesimacontemporaneamente l'ambasciatore del Re di Francia a Venezia rivolge ai Dieci la medesima supplicasupplica7070. I Dieci rispondono negativamente al Cristianissimo e ammoniscono il Pascià di. I Dieci rispondono negativamente al Cristianissimo e ammoniscono il Pascià di Costantinopoli a non rinnovare simili richieste Costantinopoli a non rinnovare simili richieste "tanto contrarie alla giustizia et alli ordini"tanto contrarie alla giustizia et alli ordini nostri"nostri". L'ambasciatore veneziano in Francia Giacomo Surian ottiene udienza dai regnanti. L'ambasciatore veneziano in Francia Giacomo Surian ottiene udienza dai regnanti francesi: questi dopo aver ascoltato il resoconto preciso del sacrilego delitto commesso daglifrancesi: questi dopo aver ascoltato il resoconto preciso del sacrilego delitto commesso dagli Albani, ammettono che non si può concedere la "gratia etiam ad istantia de principi", eAlbani, ammettono che non si può concedere la "gratia etiam ad istantia de principi", e garantiscono che la mediazione in favore degli Albani è stata un'avventata iniziativa del lorogarantiscono che la mediazione in favore degli Albani è stata un'avventata iniziativa del loro ambasciatore a Venezia. ambasciatore a Venezia. "Questo"Questo - scrive il Surian ai Dieci - - scrive il Surian ai Dieci - è un segno apertissimo che leè un segno apertissimo che le Maestà Loro o non hanno veramente ciò comandato a quell'agente, o vogliono che così siaMaestà Loro o non hanno veramente ciò comandato a quell'agente, o vogliono che così sia creduto"creduto"7171..

23/3/1566 - 23/3/1566 - "Jo el Rey""Jo el Rey" Filippo II di Spagna, a istanza di Gio.Battista Brembati, ordina che si Filippo II di Spagna, a istanza di Gio.Battista Brembati, ordina che si proceda all'arresto immediato, se sorpresi nei territori del suo Impero, con condanna alla penaproceda all'arresto immediato, se sorpresi nei territori del suo Impero, con condanna alla pena meritata secondo giustizia, degli Albani e complici dell'assassinio di Achille Brembati: meritata secondo giustizia, degli Albani e complici dell'assassinio di Achille Brembati: "todos"todos complices y recomdamnados y bandidos"complices y recomdamnados y bandidos", con i soliti benefici per chi li uccidesse o li, con i soliti benefici per chi li uccidesse o li consegnasse alla giustizia. In tale ordine è precisato il ruolo di ideatore e organizzatore diconsegnasse alla giustizia. In tale ordine è precisato il ruolo di ideatore e organizzatore di Gio.Domenico e la diretta complicità di Giangirolamo per aver dato al figlio Gio.Domenico e la diretta complicità di Giangirolamo per aver dato al figlio "consejo y"consejo y favor"favor", ma si precisa che l'inimicizia originaria era caduta tra Gio. Battista Brembati e Gio., ma si precisa che l'inimicizia originaria era caduta tra Gio. Battista Brembati e Gio. Francesco Albani Francesco Albani "entros los quales dos solamente avia enemistad""entros los quales dos solamente avia enemistad"7272.. Filippo II concede pure Filippo II concede pure un assegno mensile al Brembati di 600 scudi mensili: questi, rientrato dalla Spagna in Milano,un assegno mensile al Brembati di 600 scudi mensili: questi, rientrato dalla Spagna in Milano, fa gridare nel 1568 dagli ufficiali del duca di Albuquerque - Governatore di Milano - il bandofa gridare nel 1568 dagli ufficiali del duca di Albuquerque - Governatore di Milano - il bando imperiale contro gli Albaniimperiale contro gli Albani7373..

12/8/1566 - Viene scoperta e resa pubblica la corrispondenza del capitano Pietro Rota e12/8/1566 - Viene scoperta e resa pubblica la corrispondenza del capitano Pietro Rota e Ottaviano Lupi, rifugiatisi a Lugo e in accordo con Gio. Domenico Albani, con Febo ColleoniOttaviano Lupi, rifugiatisi a Lugo e in accordo con Gio. Domenico Albani, con Febo Colleoni di Bergamo, per preparare attentati contro Salvo Lupi e Marcantonio Olmo, ovvero Girolamodi Bergamo, per preparare attentati contro Salvo Lupi e Marcantonio Olmo, ovvero Girolamo e Gianbattista Solza, amici personali e parenti di Gio. Battista Brembati.e Gianbattista Solza, amici personali e parenti di Gio. Battista Brembati.

13/8/1566 - Muore a Milano a 42 anni Minerva Rota, vedova di Achille Brembati.13/8/1566 - Muore a Milano a 42 anni Minerva Rota, vedova di Achille Brembati.

novembre 1566 - Si scontrano per due volte a Bergamo i bravi delle due parti. Letterenovembre 1566 - Si scontrano per due volte a Bergamo i bravi delle due parti. Lettere allarmate dei rettori di Bergamo al Consiglio dei Dieci, il quale ordina ai Rettori di informareallarmate dei rettori di Bergamo al Consiglio dei Dieci, il quale ordina ai Rettori di informare i capi delle due fazioni che se non si pacificheranno spontaneamente incorreranno nellei capi delle due fazioni che se non si pacificheranno spontaneamente incorreranno nelle sanzioni dei Diecisanzioni dei Dieci7474..

13/5/1567 - Gio. Francesco Albani fugge da Retimo e ripara a Costantinopoli dove si acquista13/5/1567 - Gio. Francesco Albani fugge da Retimo e ripara a Costantinopoli dove si acquista grande fama come uomo d'armi e di corte.grande fama come uomo d'armi e di corte.

16/6/1567 - Il Consiglio dei Dieci convoca a Venezia i capi delle due fazioni. Per quella16/6/1567 - Il Consiglio dei Dieci convoca a Venezia i capi delle due fazioni. Per quella Albani: Enea Tasso, Febo Colleoni, Cesare Agosti, Gianbattista Cagnola e Giacomo Rota; perAlbani: Enea Tasso, Febo Colleoni, Cesare Agosti, Gianbattista Cagnola e Giacomo Rota; per quella Brembati: Salvo, Giacomo e Gerolamo Lupi, Gianbattista, Federico ed Ezechielequella Brembati: Salvo, Giacomo e Gerolamo Lupi, Gianbattista, Federico ed Ezechiele

70 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Secreti, reg.8, c.2371 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Lettere di ambasciatori in Francia, busta 1172 A.S.Milano - Famiglie, cart.2, fasc.Albani73 Di tutto ciò riferiscono i Rettori di Bergamo al Consiglio dei Dieci con lettera del 17 giugno 156674 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Lettere segrete, filza n.7

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Solza, Marcantonio Olmo. La pace, intimata dai Dieci, è accettata dalle parti: i Dieci scrivonoSolza, Marcantonio Olmo. La pace, intimata dai Dieci, è accettata dalle parti: i Dieci scrivono ai Rettori consigliandoli di accogliere benignamenteai Rettori consigliandoli di accogliere benignamente   capi capi   delle delle   due due   parti al ritorno in città parti al ritorno in città7575..

26/1/1568 - L'ambasciatore veneto a Milano Francesco Gerardo scrive al suo governo26/1/1568 - L'ambasciatore veneto a Milano Francesco Gerardo scrive al suo governo interessanti notizie: interessanti notizie:

Et dirò alla S.V. Ecc.ma che Sua Eccellenza Et dirò alla S.V. Ecc.ma che Sua Eccellenza [il Governatore][il Governatore] non vuol molto bene non vuol molto bene al detto conte per causa massimamente perchè alli mesi passati il Ponteficeal detto conte per causa massimamente perchè alli mesi passati il Pontefice scrisse al Cardinal Borromeo et ad esso sig.Duca che dovesse procurar che essoscrisse al Cardinal Borromeo et ad esso sig.Duca che dovesse procurar che esso conte facesse pace col cav.Albani, ma con tutti i loro offici non hanno potutoconte facesse pace col cav.Albani, ma con tutti i loro offici non hanno potuto questi signori operare cosa alcuna. Onde perciò S.Ecc.ia è perciò molto sdegnatoquesti signori operare cosa alcuna. Onde perciò S.Ecc.ia è perciò molto sdegnato con lui."con lui."7676

Giangirolamo Albani sta per scontare il confino a Lesina e Pio V è da poco eletto, ma già laGiangirolamo Albani sta per scontare il confino a Lesina e Pio V è da poco eletto, ma già la Santa Sede si impegna a perorare la causa Albani.Santa Sede si impegna a perorare la causa Albani.

17/5/1568 - I Rettori di Bergamo scrivono al Consiglio dei Dieci esprimendo la soddisfazione17/5/1568 - I Rettori di Bergamo scrivono al Consiglio dei Dieci esprimendo la soddisfazione generale dei cittadini per il ritorno alla tranquillità.generale dei cittadini per il ritorno alla tranquillità.

75 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Comuni, filza 28, c.9576 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Lettere di ambasciatori in Milano, busta n.16

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8. Giangirolamo Albani cardinale di Pio V8. Giangirolamo Albani cardinale di Pio V

Il 7 gennaio 1566 salì al soglio pontificio Michele Ghislieri, domenicano ed exIl 7 gennaio 1566 salì al soglio pontificio Michele Ghislieri, domenicano ed ex inquisitore a Bergamo: come si ricorderà Giangirolamo Albani gli aveva salvato la vitainquisitore a Bergamo: come si ricorderà Giangirolamo Albani gli aveva salvato la vita sottraendolo alle ire dei sostenitori del notaio e causidico Giorgio Medolago, arrestato per eresiasottraendolo alle ire dei sostenitori del notaio e causidico Giorgio Medolago, arrestato per eresia (1536). (1536).

Pio V non dimentico di quel sostegno ricevuto in gioventù, accolse immediatamentePio V non dimentico di quel sostegno ricevuto in gioventù, accolse immediatamente Giangirolamo Albani alla proria corte romana dopo che questi ebbe scontato per intero il suoGiangirolamo Albani alla proria corte romana dopo che questi ebbe scontato per intero il suo confino (1568), e ricevette in dono numerosi ed eruditi trattati ecclesiastico-canonici dall'anzianoconfino (1568), e ricevette in dono numerosi ed eruditi trattati ecclesiastico-canonici dall'anziano amico (tornato alle lettere nella solitudine del confino): quasi immediatamente Giangirolamoamico (tornato alle lettere nella solitudine del confino): quasi immediatamente Giangirolamo venne nominato Governatore della Marca d'Ancona, poi prese gli ordini minori in S.Pietrovenne nominato Governatore della Marca d'Ancona, poi prese gli ordini minori in S.Pietro (1569) e fu elevato il 17 maggio 1570 al cardinalato con titolo presbiterale di S.Giovanni (1569) e fu elevato il 17 maggio 1570 al cardinalato con titolo presbiterale di S.Giovanni anteante Portam LatinamPortam Latinam. .

Dal 1566 la Santa Sede, con le sue legazioni presso i vari regnanti, comincia perciò aDal 1566 la Santa Sede, con le sue legazioni presso i vari regnanti, comincia perciò a premere su Venezia per la revoca del bando contro gli Albani: soprattutto per quello caduto sulpremere su Venezia per la revoca del bando contro gli Albani: soprattutto per quello caduto sul capo di Giangirolamo. Venezia inizialmente si oppone, sia adducendo la sacrilega ferocia deglicapo di Giangirolamo. Venezia inizialmente si oppone, sia adducendo la sacrilega ferocia degli assassini condannati, sia per il discredito che ne sarebbe derivato al proprio apparatoassassini condannati, sia per il discredito che ne sarebbe derivato al proprio apparato giurisdizionale.giurisdizionale.

1/1/1569 - L'ambasciatore veneto a Roma Michel Surian scrive ai Dieci dell'arrivo di1/1/1569 - L'ambasciatore veneto a Roma Michel Surian scrive ai Dieci dell'arrivo di Giangirolamo Albani: Giangirolamo Albani:

Io ho inteso che pensa di fermarsi et che ha causa di sperar bene di Sua Santità,Io ho inteso che pensa di fermarsi et che ha causa di sperar bene di Sua Santità, perchè altre volte quando ella non essendo ancora cardinale andò a Bergamo perperchè altre volte quando ella non essendo ancora cardinale andò a Bergamo per formar processo contro il Vescovo Soranzo, et che fu perseguitata dalla maggiorformar processo contro il Vescovo Soranzo, et che fu perseguitata dalla maggior parte del populo di Bergamo et ancho dalli Rettori di V.S.tà, che favorisavano ilparte del populo di Bergamo et ancho dalli Rettori di V.S.tà, che favorisavano il Vescovo, salvò Sua Santità da quel grave pericolo et la tenne in una delle sueVescovo, salvò Sua Santità da quel grave pericolo et la tenne in una delle sue Rocche secrete per certo tempo, onde se spera di haver gratia da lei, forse nonRocche secrete per certo tempo, onde se spera di haver gratia da lei, forse non spera invano, ma a me non può piacere che si rinnovino nella memoria di Suaspera invano, ma a me non può piacere che si rinnovino nella memoria di Sua Santità le cose di quella natura et di quei tempi, perchè io so quanta fatica mi èSantità le cose di quella natura et di quei tempi, perchè io so quanta fatica mi è bisognata et mi bisogna far tuttavia per rimuovere da Sua Santità qualchebisognata et mi bisogna far tuttavia per rimuovere da Sua Santità qualche impression cattiva, che ha havuta per il passato di quella Ex.ma Repubblica.impression cattiva, che ha havuta per il passato di quella Ex.ma Repubblica.7777

17/5/1570 - Pio V eleva Giangirolamo Albani alla sacra porpora, con il titolo di Cardinale di17/5/1570 - Pio V eleva Giangirolamo Albani alla sacra porpora, con il titolo di Cardinale di San Giovanni San Giovanni ante portam latinamante portam latinam

18/5/1570 - Il Consiglio dei Dieci, non ancora al corrente del conferimento del cardinalato18/5/1570 - Il Consiglio dei Dieci, non ancora al corrente del conferimento del cardinalato all'Albani, scrive a questi in quanto Governatore della Marca d'Ancona chiedendo carichi diall'Albani, scrive a questi in quanto Governatore della Marca d'Ancona chiedendo carichi di granaglie per combattere la carestia in Istria e Dalmaziagranaglie per combattere la carestia in Istria e Dalmazia7878

7/6/1570 - Si raduna il Consiglio dei Dieci per valutare l'imbarazzante circostanza in cui si7/6/1570 - Si raduna il Consiglio dei Dieci per valutare l'imbarazzante circostanza in cui si trova un Cardinale di S.R.Chiesa, per via della Serenissima, che lascia pendere sul suo capotrova un Cardinale di S.R.Chiesa, per via della Serenissima, che lascia pendere sul suo capo un bando infamante: il bando a Giangirolamo Albani è revocato un bando infamante: il bando a Giangirolamo Albani è revocato "al presente Rev."al presente Rev.   CardinaleCardinale""7979..

77 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Lettere di ambasciatori in Roma, busta n.2578 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Secreti, reg.9, c.7079 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Secreti, reg.9, c.73

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30/6/1570 - Il Card. Albani scrive al Consiglio dei Dieci ringraziandolo con nobilissime30/6/1570 - Il Card. Albani scrive al Consiglio dei Dieci ringraziandolo con nobilissime parole e parla non solo di parole e parla non solo di "clementia""clementia", ma anche di , ma anche di "giustitia""giustitia", usata nei suoi confronti, usata nei suoi confronti8080..

17/6/1570 - Bergamo esulta per la porpora all'Albani: cominciano grandi feste che si17/6/1570 - Bergamo esulta per la porpora all'Albani: cominciano grandi feste che si prolungano per due settimaneprolungano per due settimane

29/9/1570 - In accompagnamento a uno dei carichi di granaglie inviato per combattere la29/9/1570 - In accompagnamento a uno dei carichi di granaglie inviato per combattere la fame e la carestia che imperversano in Istria e Dalmazia, il Card. Albani scrive a Veneziafame e la carestia che imperversano in Istria e Dalmazia, il Card. Albani scrive a Venezia dichiarandosi sempre a disposizione del bene della Repubblica: dichiarandosi sempre a disposizione del bene della Repubblica:

"Io per amore de V.S.a ho fatto cosa che non feci mai, havendo procurato io una"Io per amore de V.S.a ho fatto cosa che non feci mai, havendo procurato io una tratta de 800 staia, ma queste son cose minime rispetto al grandissimo desideriotratta de 800 staia, ma queste son cose minime rispetto al grandissimo desiderio che ho di poter fare effetti segnalati et convenienti alla grandezza dellache ho di poter fare effetti segnalati et convenienti alla grandezza della Celsitudine V., sì come forsi mi potria venir fatto, almeno in parte, a Roma, ove ioCelsitudine V., sì come forsi mi potria venir fatto, almeno in parte, a Roma, ove io spro nel Sig.Dio ritrovarmi fra pochi giorni, et ivi si può prometter di me tuttospro nel Sig.Dio ritrovarmi fra pochi giorni, et ivi si può prometter di me tutto quello ch'io potrò per servitio suo, essendo io risoluto non solamente di nonquello ch'io potrò per servitio suo, essendo io risoluto non solamente di non perdere alcuna occasione che mi venga di servirla, ma d'andarvi in contro conperdere alcuna occasione che mi venga di servirla, ma d'andarvi in contro con ardentissimo core, sicome si vedrà dagli effetti in tutto quello che potrò fare perardentissimo core, sicome si vedrà dagli effetti in tutto quello che potrò fare per honor mio"honor mio". .

L'Albani sembra scrivere quasi fosse ancora suddito di San Marco: in realtà pensa ai figli, sulL'Albani sembra scrivere quasi fosse ancora suddito di San Marco: in realtà pensa ai figli, sul cui capo pende ancora un pericoloso bando, che solo Venezia può ritirarecui capo pende ancora un pericoloso bando, che solo Venezia può ritirare8181..

autunno 1570 - Gli Albani sono accolti nella nobilità romana e ascritti all'ordine senatorio:autunno 1570 - Gli Albani sono accolti nella nobilità romana e ascritti all'ordine senatorio: Gio. Battista entra nella vita ecclesiastica (sarà poi Patriarca di Alessandria 1586-1588), Gio.Gio. Battista entra nella vita ecclesiastica (sarà poi Patriarca di Alessandria 1586-1588), Gio. Francesco risiede presso il padre a Roma e Gio. Domenico si rifugia presso l'amica corte delFrancesco risiede presso il padre a Roma e Gio. Domenico si rifugia presso l'amica corte del Cristianissimo re di Francia, ove serve in armi. Cristianissimo re di Francia, ove serve in armi. A Bergamo Maddalena Brembati-Gambara ed Emilia Brembati-Solza, madre e sorellaA Bergamo Maddalena Brembati-Gambara ed Emilia Brembati-Solza, madre e sorella dell'assassinato Achille, raccolgono testimonianze dirette dell'assassinio, certificate per attodell'assassinato Achille, raccolgono testimonianze dirette dell'assassinio, certificate per atto notarile e riunite dal procuratore dei Brembati, Guido Moioli, in un fascicolo dal titolonotarile e riunite dal procuratore dei Brembati, Guido Moioli, in un fascicolo dal titolo "Deposizioni relative al processo criminale per l'homicidio commesso sulla persona del conte"Deposizioni relative al processo criminale per l'homicidio commesso sulla persona del conte Achille Brembati nel 1563, 1 aprile, nella Chiesa di S. Maria Maggiore di Bergamo, perAchille Brembati nel 1563, 1 aprile, nella Chiesa di S. Maria Maggiore di Bergamo, per mandato della famiglia Albani"mandato della famiglia Albani". Tutto ciò coll'evidente intento di ostacolare l'eventuale. Tutto ciò coll'evidente intento di ostacolare l'eventuale concessione della grazia agli Albani ancora banditi, o almeno per il mantenimento del decretoconcessione della grazia agli Albani ancora banditi, o almeno per il mantenimento del decreto di Filippo II.di Filippo II.

7/11/1570 - Ludovica Albani Piola, sorella del Card. Albani, gli scrive informandolo7/11/1570 - Ludovica Albani Piola, sorella del Card. Albani, gli scrive informandolo dell'iniziativa Brembati. Il Consiglio dei Dieci ne è da questi repentinamente informatodell'iniziativa Brembati. Il Consiglio dei Dieci ne è da questi repentinamente informato8282..

28/11/1570 - Viene inviata una reprimenda ai Rettori di Bergamo la 28/11/1570 - Viene inviata una reprimenda ai Rettori di Bergamo la "cosa essendo"cosa essendo scandalosa et di pessima conseguenza"scandalosa et di pessima conseguenza", con l'ordine di procedere esemplarmente contro il, con l'ordine di procedere esemplarmente contro il notaio implicato e contro gli altri intervenuti notaio implicato e contro gli altri intervenuti "perchè, oltre che non è conveniente che"perchè, oltre che non è conveniente che particolari senza l'autorità pubblica formino processi, possono queste operationi partorireparticolari senza l'autorità pubblica formino processi, possono queste operationi partorire anco effetti di pessima qualità a preiudicio della giustizia e dell'honore di quelli che sonoanco effetti di pessima qualità a preiudicio della giustizia e dell'honore di quelli che sono intervenuti in giudicare li casi de quali si tratta in dette esaminationi"intervenuti in giudicare li casi de quali si tratta in dette esaminationi" . L'ordine impegna poi. L'ordine impegna poi esplicitamente alla ricerca e alla distruzione esplicitamente alla ricerca e alla distruzione "quali subito farete abruggiare""quali subito farete abruggiare" delle eventuali delle eventuali

80 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Secreta (lettere di cardinali), filza n.581 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Secreta (lettere di cardinali), filza n.582 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Parti secrete, filza n.14

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copie esistenti a Bergamo, non solo delle tesimonianze raccolte dai Brembati, ma anche deglicopie esistenti a Bergamo, non solo delle tesimonianze raccolte dai Brembati, ma anche degli atti processuali del 1563 contro gli Albani (!)atti processuali del 1563 contro gli Albani (!)8383..

3/2/1571 - Evidentemente le disposizioni del 28/11/1570 non avevano sortito l'effetto3/2/1571 - Evidentemente le disposizioni del 28/11/1570 non avevano sortito l'effetto desiderato poiché il Consiglio dei Dieci torna in argomento : desiderato poiché il Consiglio dei Dieci torna in argomento : "...quelle attestazioni mandate in"...quelle attestazioni mandate in stampa contra il Rev.mo Card. Albano, le quali sono un libello famoso contra Sua Rev.stampa contra il Rev.mo Card. Albano, le quali sono un libello famoso contra Sua Rev. Signoria, sono invero di cossì mala qualità, che non devono in modo alcuno essere da noiSignoria, sono invero di cossì mala qualità, che non devono in modo alcuno essere da noi sopportate, che tendono all'infamia non solamente del particolar, ma anco importanosopportate, che tendono all'infamia non solamente del particolar, ma anco importano indegnità al stato nostro, massimamente essendo fatte contra un Cardinale tanto amato etindegnità al stato nostro, massimamente essendo fatte contra un Cardinale tanto amato et stimato da Noistimato da Noi""8484..

24/3/1571 - Richiesta ufficiale da parte del Card. Albani al Consiglio dei Dieci, tramite gli24/3/1571 - Richiesta ufficiale da parte del Card. Albani al Consiglio dei Dieci, tramite gli oratori veneti a Roma, di concessione della grazia ai figli Gio. Francesco, malato - si diceva -oratori veneti a Roma, di concessione della grazia ai figli Gio. Francesco, malato - si diceva - d'idropisia, e Gio. Battista, ben avviato alla carriera ecclesiasticad'idropisia, e Gio. Battista, ben avviato alla carriera ecclesiastica8585..

7/10/1571 - Vittoria a Lepanto delle flotte cristiane, riunite da Pio V con un intenso lavoro7/10/1571 - Vittoria a Lepanto delle flotte cristiane, riunite da Pio V con un intenso lavoro diplomatico durato anni, su quelle turche. Il prestigio della S. Sede è al culmine.diplomatico durato anni, su quelle turche. Il prestigio della S. Sede è al culmine.

12/12/1572 - Il Consiglio dei Dieci delibera l'abolizione del bando di Gio. Francesco e Gio.12/12/1572 - Il Consiglio dei Dieci delibera l'abolizione del bando di Gio. Francesco e Gio. Battista Albani Battista Albani " ...per cause importanti al Stato nostro"" ...per cause importanti al Stato nostro"8686..

16/3/1573 - Il Consiglio dei Dieci delibera che: 16/3/1573 - Il Consiglio dei Dieci delibera che:

In gratificatione dell'Ill.mo Sig. Don Giovanni d'Austria et per le causeIn gratificatione dell'Ill.mo Sig. Don Giovanni d'Austria et per le cause importanti, che hora sono state esposte, sia fatta gratia al conte Z.Battistaimportanti, che hora sono state esposte, sia fatta gratia al conte Z.Battista Brembato che sia liberato dalli bandi datili per questo Consiglio sotto il 26 fevrerBrembato che sia liberato dalli bandi datili per questo Consiglio sotto il 26 fevrer e 26 luio 1564, con questa però conditione espressa che non possi andar nellae 26 luio 1564, con questa però conditione espressa che non possi andar nella cità nostra di Bergamo in vita sua, si come è stà fatto nella liberation dellicità nostra di Bergamo in vita sua, si come è stà fatto nella liberation delli AlbaniAlbani""8787

4/7/1573 - Muore in esilio, all'età di circa 64 anni, il conte Gio. Battista Brembati4/7/1573 - Muore in esilio, all'età di circa 64 anni, il conte Gio. Battista Brembati

27/10/1573 - Filippo II revoca il bando agli Albani: 27/10/1573 - Filippo II revoca il bando agli Albani: "Vimos le que senos ha scribido sobre lo"Vimos le que senos ha scribido sobre lo del bando que se publico contra lo hijos del Cardinal Albano por cuyo respecto y otrasdel bando que se publico contra lo hijos del Cardinal Albano por cuyo respecto y otras causas dignas que a ellos nos mueven, nos havemos contentado de que el dicho bando nocausas dignas que a ellos nos mueven, nos havemos contentado de que el dicho bando no tenga fuerça ni se entienda contra ellos quedando en su fuerça y vigor contra las de mastenga fuerça ni se entienda contra ellos quedando en su fuerça y vigor contra las de mas personas que en el estan comprendidas"personas que en el estan comprendidas"

18/12/1574 - Il Governatore di Milano concede a Gio. Francesco Albani di attraversare il18/12/1574 - Il Governatore di Milano concede a Gio. Francesco Albani di attraversare il territorio milanese con sei territorio milanese con sei "archibugi da rota", "archibugi da rota", che intende portare da Lucca al castello diche intende portare da Lucca al castello di Urgnano, dove si sta dirigendo.Urgnano, dove si sta dirigendo.

28/5/1575 - Breve di Sisto V al Consiglio dei Dieci per ottenere la grazia di Gio. Domenico28/5/1575 - Breve di Sisto V al Consiglio dei Dieci per ottenere la grazia di Gio. Domenico Albani Albani "per consolatione dell' Ill.mo Cardinal Albano suo padre""per consolatione dell' Ill.mo Cardinal Albano suo padre"

83 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Secreti, reg.11, c.10784 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Lettere secrete, filza 785 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Lettere di ambasciatori in Roma, busta n.2586 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Secreti, reg.10, c.7787 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Secreti, reg.10, c.109

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3/6/1575 - Il Consiglio dei Dieci accorda la grazia <<3/6/1575 - Il Consiglio dei Dieci accorda la grazia <<In risposta diamo alla Santità VostraIn risposta diamo alla Santità Vostra che per il desiderio ardentissimo che tenemo di compiacerla in tutto quello cheche per il desiderio ardentissimo che tenemo di compiacerla in tutto quello che potemo nonpotemo non ostante che il caso del sopradetto Gio.Domenico sia de quella pegior qualità che se possaostante che il caso del sopradetto Gio.Domenico sia de quella pegior qualità che se possa imaginar, che forsi da molte desene d'anni non è stato commesso il più atroce, se siamo mossiimaginar, che forsi da molte desene d'anni non è stato commesso il più atroce, se siamo mossi per farle gratia per giustificatione de V. S. et consolatione dell'Ill.mo Cardinal suo padreper farle gratia per giustificatione de V. S. et consolatione dell'Ill.mo Cardinal suo padre>>.>>. Con lettera della stessa data all'oratore a Roma, il Consiglio esclude però dalla grazia il bandoCon lettera della stessa data all'oratore a Roma, il Consiglio esclude però dalla grazia il bando da Bergamo <<da Bergamo <<per non far vedere sul volto alli offesi questo homo, che potrebbe esser causaper non far vedere sul volto alli offesi questo homo, che potrebbe esser causa di eccitar moti et tumulti di sorta, che a noi darebbero molestia et anco dispiacer alla Santitàdi eccitar moti et tumulti di sorta, che a noi darebbero molestia et anco dispiacer alla Santità SuaSua>>.>>.

4/6/1575 - Viene comunicato ai Rettori di Bergamo il dispositivo della concessione di grazia,4/6/1575 - Viene comunicato ai Rettori di Bergamo il dispositivo della concessione di grazia, perché sia pubblicata perché sia pubblicata " nelli lochi soliti"" nelli lochi soliti" e registrata in Cancelleria. e registrata in Cancelleria.

gennaio 1576 - Il Card. Albani scrive lettere supplichevoli a Emilia Brembati Solza pergennaio 1576 - Il Card. Albani scrive lettere supplichevoli a Emilia Brembati Solza per ottenere il perdono e, con esso, la revoca per i figli del bando dalla città di Bergamo. Emilia,ottenere il perdono e, con esso, la revoca per i figli del bando dalla città di Bergamo. Emilia, rimasta sola, con la vechia madre e i figli Giacomo, Gerolamo e Gianbattista (il maritorimasta sola, con la vechia madre e i figli Giacomo, Gerolamo e Gianbattista (il marito Ezechiele Solza era morto nel 1570) a difendere la memoria dei fratelli, si rifiuta con grandeEzechiele Solza era morto nel 1570) a difendere la memoria dei fratelli, si rifiuta con grande fermezza. Le pressioni a Venezia, anche con ulteriore breve papale non hanno effetto. Ilfermezza. Le pressioni a Venezia, anche con ulteriore breve papale non hanno effetto. Il Consiglio dei Dieci dichiara infatti di non poter far niente se non era Consiglio dei Dieci dichiara infatti di non poter far niente se non era "fatta pace con quei del"fatta pace con quei del sangue"sangue"

27/9/1578 - Il Consiglio dei Dieci delibera di convocare a Venezia i Brembati per cercare di27/9/1578 - Il Consiglio dei Dieci delibera di convocare a Venezia i Brembati per cercare di convincerli. Si presenta in rappresentanza della famiglia il solo Gerolamo Solza e difendeconvincerli. Si presenta in rappresentanza della famiglia il solo Gerolamo Solza e difende strenuamente la posizione della madre e della nonna Maddalena Gambara-Brembati,strenuamente la posizione della madre e della nonna Maddalena Gambara-Brembati, dichiarando che il solo pensiero di poter incontraredichiarando che il solo pensiero di poter incontrare   l'assassino l'assassino   libero a Bergamo lo avrebbe libero a Bergamo lo avrebbe spronato alla vendetta.spronato alla vendetta.8888

9/1/1579 - Il Solza è congedato da Venezia, senza aver nulla concesso.9/1/1579 - Il Solza è congedato da Venezia, senza aver nulla concesso.

28/2/1579 - Vengono congedati anche Bartolomeo e Annibale Albani, anch'essi convocati a28/2/1579 - Vengono congedati anche Bartolomeo e Annibale Albani, anch'essi convocati a Venezia per il tentativo di pacificazione.Venezia per il tentativo di pacificazione.

21/8/1580 - I Rettori di Bergamo annunciano al Consiglio dei Dieci che è stata fatta la pace21/8/1580 - I Rettori di Bergamo annunciano al Consiglio dei Dieci che è stata fatta la pace tra i Brembati e gli Albani, tranne che con Gio. Domenico. E' dubbio se nel frattempo sianotra i Brembati e gli Albani, tranne che con Gio. Domenico. E' dubbio se nel frattempo siano morte le due donne Brembati, o una d'esse, ovvero invece se si siano lasciate convincere almorte le due donne Brembati, o una d'esse, ovvero invece se si siano lasciate convincere al perdono, almeno verso Gio. Francesco e Gio. Battista Albani, complici forse non del tuttoperdono, almeno verso Gio. Francesco e Gio. Battista Albani, complici forse non del tutto consapevoli.consapevoli.8989

12/11/1580 - I Rettori di Bergamo ancora comunicano al Consiglio dei Dieci che la pace è12/11/1580 - I Rettori di Bergamo ancora comunicano al Consiglio dei Dieci che la pace è stata fatta anche con Gio. Domenico.stata fatta anche con Gio. Domenico.

14/11/1580 - Il Consiglio dei Dieci si riunisce, ratifica la pace fatta, toglie la proibizione di14/11/1580 - Il Consiglio dei Dieci si riunisce, ratifica la pace fatta, toglie la proibizione di recarsi a Bergamo a Gio. Battista e Gio. Domenico con grazia recarsi a Bergamo a Gio. Battista e Gio. Domenico con grazia "di poter andare et star nella"di poter andare et star nella cità nostra di Bergamo, come poteva far avanti il suo bando"cità nostra di Bergamo, come poteva far avanti il suo bando" , delibera lodi e complimenti ai, delibera lodi e complimenti ai Solza (le donne Brembati erano evidentemente morte nel frattempo), agli Albani ed ai RettoriSolza (le donne Brembati erano evidentemente morte nel frattempo), agli Albani ed ai Rettori

88 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Secreti, reg.11, c.16389 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Secreti, reg.2, c.45

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della città. Gio. Domenico rientrerà immediatamente a Bergamo dove sposerà l'annodella città. Gio. Domenico rientrerà immediatamente a Bergamo dove sposerà l'anno successivo Maria Suardi: vivrà spadroneggiando come signorotto di Urgnano fino al 1611.successivo Maria Suardi: vivrà spadroneggiando come signorotto di Urgnano fino al 1611.9090

Il Cardinale Albani potè così chiudere i suoi giorni felicemente e non mancò mai diIl Cardinale Albani potè così chiudere i suoi giorni felicemente e non mancò mai di dimostrare la sua gratitudine verso la Serenissima: e chissà in che modi avrebbe potuto sdebitarsidimostrare la sua gratitudine verso la Serenissima: e chissà in che modi avrebbe potuto sdebitarsi se - come parve per un momento dover essere - fosse stato eletto Pontefice dopo la morte dise - come parve per un momento dover essere - fosse stato eletto Pontefice dopo la morte di Urbano VII, nel 1590. Così non fu, forse per la tarda età dell'Albani, che morì infatti nel 1591,Urbano VII, nel 1590. Così non fu, forse per la tarda età dell'Albani, che morì infatti nel 1591, sepolto in S. Maria del Popolo. Esauritasi la faida con l'esaurirsi graduale dei suoi antichisepolto in S. Maria del Popolo. Esauritasi la faida con l'esaurirsi graduale dei suoi antichi protagonisti, Bergamo tornò quella protagonisti, Bergamo tornò quella quieta et pacifica Citàquieta et pacifica Cità che era sempre stata, fino alla metà che era sempre stata, fino alla metà del Cinquecento. Emblematiche le conclusioni che da tutta la vicenda traeva il Podestàdel Cinquecento. Emblematiche le conclusioni che da tutta la vicenda traeva il Podestà Francesco Benedetti nel 1585: Francesco Benedetti nel 1585:

Et quei populi, così i nobili come i mercanti et plebei sono devotissimi et fidelissimi servitoriEt quei populi, così i nobili come i mercanti et plebei sono devotissimi et fidelissimi servitori della Serenità Vostra, obedientissimi de suoi rapresentanti et veramente molto devoti etdella Serenità Vostra, obedientissimi de suoi rapresentanti et veramente molto devoti et osservanti della relligione christiana; i quali populi così della Città come del territorio perosservanti della relligione christiana; i quali populi così della Città come del territorio per natura sono rissosi, tuttavia, sono anco facili alla pace, perché o per causa di ferite o denatura sono rissosi, tuttavia, sono anco facili alla pace, perché o per causa di ferite o de morte che si sia (quando sono resarciti delli loro danni et interessi altro non ricercano) simorte che si sia (quando sono resarciti delli loro danni et interessi altro non ricercano) si pacificano, ma ne nobili ciò non è cosa facile perchè facendo loro professione di antiquissimapacificano, ma ne nobili ciò non è cosa facile perchè facendo loro professione di antiquissima nobiltà dicendo et dimostrando la sua Città esser sta edifficata da Cydno Re doppo Noènobiltà dicendo et dimostrando la sua Città esser sta edifficata da Cydno Re doppo Noè cinquecento et uno anno, osservano la legge del duello, con tutto che gratia del Signore sottocinquecento et uno anno, osservano la legge del duello, con tutto che gratia del Signore sotto il reggimento mio non sij sequito fra nobili non solamente morte ma ne anco ferite et se puril reggimento mio non sij sequito fra nobili non solamente morte ma ne anco ferite et se pur alcuna volta si è rissato, tuttavia havendoli privati dell'uscir di casa ho anco fatto che si sonoalcuna volta si è rissato, tuttavia havendoli privati dell'uscir di casa ho anco fatto che si sono pacificati.pacificati.

90 A.S.Venezia - Consiglio dei Dieci, Secreti, reg.2, c.45