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La fine della Seconda Guerra Mondiale e la sperimentazione della bomba atomica sul Giappone Durante la seconda guerra mondiale i Russi avanzavano sempre di più a Berlino, Hitler lo venne a sapere si suicidò nel bunker dove si era nascosto. La Germania ormai era ridotta in rovina. Anche l’Italia era libera e Mussolini fu catturato dai partigiani e fu fucilato insieme ad alcune gerarchi. La guerra non era ancora finita perché i Giapponesi non vollero arrendersi . Allora il nuovo Presidente degli Stati Uniti, Harry Truman, decise di usare una nuova arma chiamata “bomba atomica” che da pochi mesi era stata sperimentata dagli scienziati americani . Il 6 agosto 1945 fu lanciata la prima bomba atomica su Hiroshima e tre giorni dopo su Nagasaki. Le due città furono completamente distrutte con più di 150.000 morti per effetto delle radiazioni mortali, anche se il numero esatto dei morti non si è mai saputo.

La Fine Della Seconda Guerra Mondiale e La Bomba Atomica

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La fine della Seconda Guerra Mondiale e la sperimentazione

della bomba atomica sul Giappone

Durante la seconda guerra mondiale i Russi avanzavano sempre di più a Berlino, Hitler lo venne a sapere si suicidò nel bunker dove si era nascosto.

La Germania ormai era ridotta in rovina. Anche l’Italia era libera e Mussolini fu catturato dai partigiani e fu fucilato insieme ad alcune gerarchi.

La guerra non era ancora finita perché i Giapponesi non vollero arrendersi .

Allora il nuovo Presidente degli Stati Uniti, Harry Truman, decise di usare una nuova arma chiamata “bomba atomica” che da pochi mesi era stata sperimentata dagli scienziati americani . Il 6 agosto 1945 fu lanciata la prima bomba atomica su Hiroshima e tre giorni dopo su Nagasaki. Le due città furono completamente distrutte con più di 150.000 morti per effetto delle radiazioni mortali, anche se il numero esatto dei morti non si è mai saputo.

La resa del Giappone (2 settembre 1945) segnò la fine della Seconda guerra mondiale, la più sanguinosa della storia con oltre 50 milioni di morti e la metà furono civili.

La realizzazione delle bombe nucleari è dovuta a numerosi scienziati e a una catena di successive scoperte, iniziate da Enrico Fermi nel 1934.

Molti scienziati tedeschi, per evitare le persecuzioni naziste, si erano trasferiti negli Stati Uniti. Anche in Italia la politica razziale del regime fascista aveva costretto all'esilio molti intellettuali e scienziati, fra questi, il fisico E. Fermi, sposato con un'ebrea, che approfittando del viaggio in Svezia per ritirare il premio Nobel (1938), cercò rifugiò negli Stati Uniti. Qui si costituì una comunità di scienziati d'altissimo livello che mise a disposizione del governo le proprie conoscenze in materia di scienza applicata all'industria bellica e alla guerra.

Albert Einstein, altro fisico tedesco emigrato, il 2 agosto 1939, indirizzò una lettera al presidente Roosevelt con la quale lo informava della possibilità di costruire un nuovo tipo di bomba basata sulla fissione

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nucleare. Con l'ingresso in guerra degli Stati Uniti nel dicembre del 1941, prese avvio il programma nucleare.