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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 venerdì 27 marzo 2015 anno 119 - numero 73 euro 1,40 MILAN «Deve giocare, Suso in campo fa la differenza» Miha da Sarri due ore chiusi: calcio e segreti SAMPDORIA 9 771120 506000 50 3 2 7> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano STORIE DA NON PERDERE 1 Da Messi a Ronaldo perché i fenomeni nascono col calcio a 5 CALABRESI A PAGINA 17 La piccola Olimpiade pensata per la tv: 6 Europei in 2 settimane ARCOBELLI A PAGINA 37 Ryder Cup a Roma Primo test superato: promosso il percorso BOTTAZZO A PAGINA 36 2 3 CECCHINI, GRAZIANO, LICARI ALLE PAGINE 6-7 ALLARME AZZURRO MANCA UN BOMBER: SEMPRE MENO GOL Chiellini (2 reti) è il capocannoniere della gestione Conte. Bonucci si consola: «Noi difesa top al mondo» Domani il match contro la Bulgaria Giorgio Chiellini, 30 anni, con il c.t. Antonio Conte, 45 6 A SAINT DENIS (3-1) Il Brasile vola con Neymar rimonta e affonda la Francia 11 FROSIO, GRANDESSO A PAGINA 11 MISTERO LUKAS Podolski, fragile con l’Inter grande con la Germania 13 BREGA, DALLA VITE, PESSINA A PAGINA 13 Mihajlovic sempre più vicino al Milan. Ieri, invece di Dante e Shakespeare, ha declamato tutta «Meno male che Silvio c’è» IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI w Francisco, suo tecnico all’Almeria: «Può caricarsi la squadra sulle spalle» RICCI A PAGINA 12 Visita a Empoli. Hanno parlato di schemi, punizioni, allenamenti. E forse di Milan... DA RONCH A PAGINA 16 L’ANALISI di Gian Luca Pasini 23 QUALE COPPA AMERICA SENZA LUNA ROSSA C’è stato un periodo in cui la Coppa America era non solo il pinnacolo (per usare un termine caro agli anglosassoni, che sono considerati gli inventori dello yachting) della vela, ma anche un punto di riferimento nel costume. Abbiamo vissuto l’epopea di Azzurra, quella del Moro di Venezia e quella lunghissima di Luna Rossa. L'ARTICOLO A PAGINA 23 MOTOMONDIALE La sfida di Valentino a 36 anni a caccia del decimo Mondiale Uno speciale per seguire il via in Qatar con piloti, team e circuiti. E domenica c’è pure la Formula 1 24 SERVIZI PAGINA 24-25-27 E NELL’INSERTO DOMANI I FRATELLI MARQUEZ TRA MONDIALI DONNE E FOLLIE SW SERVIZIO A PAGINA 34 VELA Gli americani cambiano le regole Prada si ritira? 34 Il punto sul mercato: in studio Branchini Ciclismo con Salvoldi Basket col ds di Cantù Suso, 21 anni, attaccante spagnolo arrivato a gennaio al Milan dal Liverpool LIVERANI Maurizio Sarri, 56 anni, e Sinisa Mihajlovic, 46 PEGASO GOZZINI, LAUDISA, PUGLIESE, TAIDELLI ALLE PAGINE 2-3 IL REBUS: LA JUVE E L’ABBONDANZA TRA I PALI BUFFON+NETO TROPPA GRAZIA? Il Gigi nazionale: «Vorrei esserci anche al Mondiale del 2018». Quale spazio avrebbe il brasiliano? Accetterebbe un prestito? E Storari sta per rinnovare... L’abbraccio tra i portieri Neto, 25 anni, e Gianluigi Buffon, 37, al termine di Fiorentina-Juventus del 5 dicembre (0-0) GETTY GIOSTRA PORTIERI CON HANDA, PERIN SIRIGU E VIVIANO

La Gazzetta dello Sport (03-27-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 venerdì 27 marzo 2015 anno 119 - numero 73 euro 1,40

MILAN«Deve giocare, Suso in campo fa la differenza»

Miha da Sarridue ore chiusi:calcio e segreti

SAMPDORIA

97

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05

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conv

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, c1,

DC

B M

ilano

STORIE DANON PERDERE

1 Da Messi a Ronaldoperché i fenomeninascono col calcio a 5CALABRESI A PAGINA 17

La piccola Olimpiadepensata per la tv:6 Europei in 2 settimaneARCOBELLI A PAGINA 37

Ryder Cup a RomaPrimo test superato:promosso il percorsoBOTTAZZO A PAGINA 36

2

3

CECCHINI, GRAZIANO, LICARI ALLE PAGINE 6-7

ALLARME AZZURROMANCA UN BOMBER:SEMPRE MENO GOL

Chiellini (2 reti) è il capocannoniere della gestione Conte. Bonucci si consola: «Noi difesa top al mondo»Domani il match contro la Bulgaria

Giorgio Chiellini, 30 anni, con il c.t. Antonio Conte, 45

6

A SAINT DENIS (3-1)Il Brasile vola con Neymar

rimonta e affonda la Francia

11

FROSIO, GRANDESSO A PAGINA 11

MISTERO LUKASPodolski, fragile con l’Inter

grande con la Germania

13

BREGA, DALLA VITE, PESSINA A PAGINA 13

Mihajlovic sempre più vicino al Milan. Ieri, invece di Dante e Shakespeare, ha

declamato tutta «Meno male che Silvio c’è»

IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHIw

Francisco, suo tecnico all’Almeria: «Può caricarsi la squadra sulle spalle»

RICCI A PAGINA 12

Visita a Empoli. Hanno parlato di schemi, punizioni, allenamenti. E forse di Milan...

DA RONCH A PAGINA 16

L’ANALISIdi Gian Luca Pasini

23

QUALE COPPA AMERICASENZA LUNA ROSSA

C’è stato un periodo in cui la Coppa America era non solo il pinnacolo (per usare un termine caro agli anglosassoni, che sono considerati gli inventori dello yachting) della vela, ma anche un punto di riferimento nel costume. Abbiamo vissuto l’epopea di Azzurra, quella del Moro di Venezia e quella lunghissima di Luna Rossa.L'ARTICOLO A PAGINA 23

MOTOMONDIALELa sfida di Valentino

a 36 anni a cacciadel decimo Mondiale

Uno speciale per seguire il via in Qatar con piloti, team e circuiti. E domenica c’è pure la Formula 1

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SERVIZI PAGINA 24-25-27 E NELL’INSERTO

DOMANII FRATELLI MARQUEZTRA MONDIALI DONNE E FOLLIE

SW

SERVIZIO A PAGINA 34

VELAGli americani

cambiano le regolePrada si ritira?

34

Il punto sul mercato:in studio Branchini

Ciclismo con SalvoldiBasket col ds di Cantù

Suso, 21

anni,

attaccante

spagnolo

arrivato a

gennaio al

Milan dal

Liverpool

LIVERANI

Maurizio Sarri,

56 anni, e Sinisa

Mihajlovic, 46

PEGASO

GOZZINI, LAUDISA, PUGLIESE, TAIDELLI ALLE PAGINE 2-3

IL REBUS: LA JUVE E L’ABBONDANZA TRA I PALI

BUFFON+NETOTROPPA GRAZIA?Il Gigi nazionale: «Vorrei esserci anche al Mondiale del 2018». Quale spazio avrebbe il brasiliano? Accetterebbe un prestito?E Storari sta per rinnovare...

L’abbraccio tra i

portieri Neto, 25 anni,

e Gianluigi Buffon, 37,

al termine di

Fiorentina-Juventus del

5 dicembre (0-0) GETTY

GIOSTRA PORTIERICON HANDA, PERIN SIRIGU E VIVIANO

2

6,40Dati riferiti al campionato 2014-15

PRESENZE

BUFFON QUEST’ANNO CON LA JUVE

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GOL SUBITI da fuori area

Parati

MINUTI GIOCATI

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PARATE

RIGORI CONTRO PRESE ALTE

PARTITE SENZA SUBIRE GOL

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TIRI NELLO SPECCHIO SUBITI

MEDIA VOTO

2.340’

Buffone il dirittodi Neto1Storari sta per rinnovare. E con il sì del brasiliano in scadenza con la Viola, la Juve dispone di tre portieri. Ma quale spazio avrà l’ultimo arrivato? Ed è disposto ad accettareun prestito? Domande imbarazzanti, mentresi avvicina Juventus-Fiorentina di Coppa

PARERI ILLUSTRI

Galli: «Ha fatto la scelta più infelice»Tacconi: «Un anno d’attesa, ma poi...»Alessandra GozziniMILANO

N eto ha avuto coraggio, tre mesi fa ha decisodi non rinnovare il contratto con la Fioren-tina, e anche molta fantasia, se da portiere

viola ha poi scelto la Juventus, la rivale più dete-stata. L’ultima uscita è stata la più impopolare: hacontrariato Firenze e pure gli ex colleghi. «Neto è ilportiere più forte del campionato. Per questo dicoche la scelta di andare alla Juve, se davvero cosìfosse, è la più infelice che potesse fare». Il parere èdi Giovanni Galli, ex muro di Fiorentina e Milan eattuale d.s. della Lucchese, che di Neto si fida tan-to da affidargli non solo la porta, ma tutta la casa:il portiere viola, fino a poco tempo fa, abitava in

un appartamento di sua proprietà.

ZOFF E GALLI Rapido riassunto delle puntate pre-cedenti: Neto diventa viola nell’inverno del 2011,quando Pantaleo Corvino lo pesca ventunenne nel-l’Atletico Paranaense. Neto trova la porta chiusa daFrey, poi da Boruc e poi ancora da Viviano. E quan-do è il suo turno, all’inizio, la lascia spalancata: unpaio di errori allarmano la piazza, che mugugna.Poi Neto tira giù la saracinesca, contro l’Udinese fauna parata su Muriel che porta la squadra in finaledi Coppa Italia e il pubblico lo osanna. Seguirannomolte altre acrobazie da playstation e parate salvarisultato. In mezzo annuncia di non voler prolun-gare il legame viola, Montella lo retrocede a dodi-cesimo, gioca Tatarusanu che finisce k.o. e Neto sirialza dalla panchina: tornato titolare ha aumenta-

to la media voto, con esibizioni da star a San Siro,alla Stadium, al Franchi e in un po’ di altri stadi. ATorino è destinato a tornare da portiere biancone-ro. Dino Zoff, il monumento, avverte: «Io nonl’avrei mai fatto, andare via da titolare da una parteper fare la riserva dall’altra. Neto è giovane e ungiovane deve assolutamente giocare sempre. Hafatto particolarmente bene in questo periodo e do-po essere stato messo fuori ha anche dimostratoserietà. Ha tutto. Per questo una grandissima squa-dra avrebbe potuto trovarla in qualsiasi momento.Alla Juventus potrebbe fare tante partite, ma fare iltitolare è un’altra cosa». Giovanni Galli aggiunge eargomenta: «Fosse così è una decisione che non stané in cielo né in terra. Ci guadagna una parte sola:la Juventus. Ma Neto, a ventisei anni, dunque nelpieno della carriera, dopo due grandi campionati

come quelli fatti a Firenze, perché dovrebbe anda-re a fare il dodicesimo? Rischiando pure di perderela possibilità di giocare per il Brasile. Sotto l’aspet-to professionale non c’è una cosa che mi convinca:non possono dargli troppe garanzie perché Buffoncerto non molla, se anche fa per un anno il dodice-simo non è detto che a fine stagione lo promuova-

I DUE NUMERI 1 A CONFRONTO

15� Le partite in cui Buffon è riuscito a non prendere gol in questa

stagione. Solo il tedesco Neuer (Bayern Monaco) è riuscito a faremeglio nei cinque maggiori campionati europei

GIANLUIGI BUFFONPORTIERE DELLA JUVENTUS

AL MONDIALE 2018 MANCA TANTO,

MA SE FOSSI NELLE CONDIZIONI ATTUALI

MI PIACEREBBE ESSERCI

SILVANO MARTINAPROCURATORE DI BUFFON

SE IO FOSSI NETOLA PROSSIMA STAGIONE

NON ANDREIA GIOCARE

NELLA JUVENTUS

Carlo [email protected]

@carlolaudisa

V iva l’abbondanza. Chipuò permettersi un triodi portieri del calibro di

Gigi Buffon, Marco Storari el’atteso Neto? La Juve è stataabilissima ad ottenere il sì sul-la parola del 26enne estremodifensore brasiliano a scaden-za di contratto con la Fiorenti-na e ora si trova a gestire unasituazione per molti versi invi-diabile, nonostante il velo diun imbarazzo che nelle prossi-me settimane potrebbe porta-re anche a delle clamorose sor-prese.

ATTESA Sinora il club di corsoGalileo Ferraris non ha fattoannunci, anche perché aspettail ritorno della semifinale dicoppa Italia in programma il 7aprile, che contrappone lasquadra di Allegri proprio aiviola. E’ sulla carta l’ultimo aconfronto a distanza tra il nu-mero uno dei numeri uno e iltalento emergente che, soprat-tutto negli ultimi mesi, ha sfo-derato prestazioni ad alto li-vello, resistendo anche all’ini-ziale contestazione di un am-biente che si era sentito traditodal suo addio imminente. Una

prova di forza psicologica chefatalmente ha messo in luce lesue qualità. Uno scatto ulterio-re che per certi versi ha potutorendere ingombrante il suo in-serimento nella nuova casabianconera.

GLI INTRECCI Entriamo così inun terreno sdrucciolevole.Buffon ha detto più volte che ilsuo obiettivo è quello di chiu-dere la carriera con il Mondia-le 2018, cioè fra tre anni. Haun altro anno di contratto e sabene che Andrea Agnelli èpronto a rinnovarlo ancora.Quindi Gigi non è in discussio-ne. Né lui si sente sotto giudi-zio, ma nel frattempo BeppeMarotta e Fabio Paratici hannodeciso di mantenere fede allaparola data e di rinnovare perla prossima stagione anche illegame con Storari, ormai già38enne. Nulla esclude che l’exmilanista scivoli al ruolo di ter-

zo, anche in virtù del feelingcon il padrone di casa Buffon.In tal caso Neto partirebbe co-me vice di Buffon e il problemanon si creerebbe. Lui lo hamesso nel conto, sebbene laprospettiva di conquistare unposto nella nazionale brasilia-na presupponga l’esigenza difare il meno possibile il com-primario.

MARTINA CONTRO Nelle scor-se settimane, però, la Sampdo-ria s’è fatta avanti per avere inprestito il brasiliano, quasi co-

me se la Juve assecondassel’idea di un parcheggio del bra-siliano. E questa prospettivaevidentemente non sta bene alviola in uscita. Per ovvi motiviil management bianconeronon ha ancora approfonditol’argomento con gli interessa-ti. A stagione in corso sarebbeprecipitoso trarre delle conclu-sioni. Tuttavia la questione èaperta. Non a caso martedìscorso Silvano Martina, inter-venendo a Calciomarket suGazzettaTv è stato esplicito alriguardo: «Io al posto di Netonon andrei a giocare la prossi-ma stagione nella Juve». Scon-tata la sua stima per il portie-rone bianconero (non solosua), ma è una dichiarazionenetta che svela i contorni diquesto delicato scenario.

LA VERITÀ A FINE APRILE Ne-to non mette in discussione laleadership del capitano e hamesso nel conto di vivere dasecondo questa nuova fasedella carriera. Magari contan-do su delle apparizioni nellecompetizioni di contorno. Disicuro non gli piace l’idea di fi-nire in prestito in un club me-no in vista della Fiorentina.Del resto lui ha scelto la Juveproprio perché ha investito suun futuro in una big. E l’attesaper il verdetto juventino crescecon il passare dei giorni. E ilsuo agente Stefano Castagna(lo stesso del laziale Felipe An-derson) sta gestendo la situa-zione con la dovuta accortez-za, guai a sbagliare la minimamossa in questa fase. Il pattocon il management dei cam-pioni d’Italia è di chiudere ilcerchio entro fine aprile con lafatidica sottoscrizione dellefirme.

GLI SCENARI Non è un misteroche per terminare con succes-so la partita occorre definirecon reciproca soddisfazionetutti i passaggi tecnici. Dalpunto di vista economico, in-vece, è giù tutto chiaro: unquadriennale da 2,2 milioni astagione con una serie di in-centivi importanti. Tutti i pro-tagonisti delle vicenda pensa-no positivo, ma le insidie sonodietro l’angolo. Il fronte italia-no è apertissimo, con l’Inter ela Roma pronte a tornare incorsa. Ma sullo sfondo c’è an-che l’ombra del potente Psg.Insomma in cielo ci sono tantenubi. E tutti i protagonisti del-la vicenda hanno interesse chenon scatti il diritto di Neto.

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GIOVANNI GALLIEX FIORENTINA E MILAN

GIANLUCA PAGLIUCAEX SAMP E INTER

«CI GUADAGNA SOLO LA JUVE.

MA PER LUI È UNA DECISIONE

SENZA SENSO»

«A PARTE UN BUON CONTRATTO

RISCHIA DI STARE A SEDERE PER UN

PAIO D’ANNI»

MEDIA VOTO

Primo pianoRIl nodo

Gianluigi Buffon, 37 anni,è cresciuto nel Parma BOZZANI

3VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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PRESENZE MINUTI GIOCATI

NETO QUEST’ANNO CON LA FIORENTINA

da fuori area

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PRESE ALTE

8PARTITE SENZA SUBIRE GOL

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RIGORI CONTRO

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TIRI NELLO SPECCHIO SUBITI

MEDIA VOTO

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1Zoff: «Io non l’avrei mai fatto, poteva aspettare». Pagliuca: «Neto è fortissimo, che senso ha andare a fare il dodicesimo?».Zenga: «Io feci così, quando scelsi l’Inter e c’era Bordon. Ma durò un anno soltanto, mentre Gigi vorrà arrivare al 2018»

no perché in mezzo possono succedere tante cose,e se lo danno in prestito certo non troverebbe me-glio di Firenze. Conosco Neto, è intelligente, perquesto aspetterei a dare giudizi. Tecnicamente sì,mi ricorda Gigi: aggredisce la partita, non la subi-sce. Sembra dire agli avversari: “Sono qui, vedia-mo se sei bravo a farmi gol”. È la differenza tra i

portiere normali e quelli di spessore».

PAGLIUCA E ZENGA Concordano altri illustri ex,da Pagliuca, portiere con più uscite in Serie A, aZenga. Pagliuca: «Io sarei rimasto alla Fiorentina.Alla Juve, oltre un buon contratto, rischi seria-mente di stare a sedere per un paio d’anni. E am-muffire in panchina o andare in prestito in unasquadra meno importante che senso ha? Ancheperché Neto nelle ultime due stagioni è miglioratotantissimo: è un signor portiere, che se parasse co-sì per dieci anni diventerebbe davvero un grande.Come Buffon? Di quelli ne nasce uno ogni cin-quanta anni». Poi l’Uomo Ragno: «Anche io andaiall’Inter a fare la riserva di Bordon, ma dopo unastagione lui andò via e io diventai titolare. Per Ne-to quel giorno non lo vedo proprio vicino. Neto è

freddo e bravissimo, tecnicamente c’è solo da dir-gli “chapeau!”. E complimenti alla Juventus perl’occhio lungo. Ma da qui a dire vado a Torino e mela gioco…Qui parliamo di Buffon, e se lo conoscobene il Mondiale lo vuol giocare». Il più spericola-to diventa Tacconi, altro ex juventino: «Prima opoi Buffon dovrà smettere. La scelta di Neto è unascelta di attesa. Io non l’avrei fatto ma Peruzzi peresempio sì, ha aspettato un anno che io me ne an-dassi, non è così strano. Pure per Neto può trattar-si di un anno soltanto, magari quello dopo avrebbeBuffon a fargli da chioccia: la carta d’identità, perGigi, è quella... Neto ha personalità e carattere, tecnicamente deve migliorare: sembrava scarso einvece i mezzi li ha. Non è che può arrivare ai livel-li di Buffon, deve».

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fEFFETTO DOMINO TRA I PORTIERI

Roma, Inter e Napolistanno alla finestraKarnezis e Perin via?1Neto piace ai 3 club, ma lui vuole la Champions. Sulla giostra possono salire anche Handa, Sirigu e Viviano

Samir Handanovic, 30 anni, sloveno, terza stagione all’Inter FORTE

RPochi i punti fermi per la prossima stagione: oltre a Buffon, Tatarusanu,D. Lopez e Marchetti

Andrea PuglieseLuca Taidelli

S arà un terremoto? Potreb-be anche essere, molto di-penderà proprio dal futu-

ro di Neto. Di certo, nella prossi-ma stagione potrebbe esserciuna bella girandola di portieri,considerando che alcune tra legrandi del nostro calcio sono acaccia di un nuovo numero uno.La Roma su tutte, ma anche ilNapoli e pure l’Inter. Altre inve-ce, le certezze ce le hanno già incasa: Tatarusanu a Firenze, Die-go Lopez al Milan, Buffon allaJuventus, Marchetti alla Lazio.

OBIETTIVI GIALLOROSSI Già,Neto, l’uomo su cui aveva messogli occhi da un po’ la Roma, pri-ma che arrivasse l’accordo tra ilbrasiliano e la Juventus. I gial-lorossi, però, si sono poi fatti daparte per non entrare in rotta dicollisione con il club viola, por-tando via il portiere a parame-tro zero. Certo è, però, che seNeto dovesse tornare sul merca-to dalla porta di servizio, alloraa Trigoria potrebbero anche tornarci a pensare su. Del resto,per la prossima stagione la Ro-ma deve trovare un numero uno, considerando che De San-ctis resterà a fare il secondo eSkorupski andrà in prestito, agiocare altrove. L’obiettivo nu-mero uno sul taccuino del d.s.giallorosso resta Handanovic, il

cui rinnovo con l’Inter balla. MaSabatini sta seguendo con inte-resse anche la pista francese:Ruffier (Saint Etienne) e Sirigu(Psg), già con lui al Palermo.Nel caso, tra l’altro, a volare alPsg sarebbe proprio Neto, chedi fronte ad un’offerta pariginametterebbe da parte tutto il re-sto. Il problema di Sirigu, per laRoma, è però l’elevato ingaggio(oltre 4 milioni).

ENIGMA NERAZZURRO Un’altrasquadra che potrebbe cambiareportiere è proprio l’Inter. Il suodestino, tra l’altro, è stretta-mente legato a quello gialloros-so. Da tempo, infatti, Sabatiniha allacciato i rapporti con l’en-tourage di Handanovic per ca-pire se il portiere sloveno (cheha lo stesso agente di De Sanc-tis) può sbarcare a Roma o me-no. Handanovic vuole tornare agiocare la Champions e Romagli piacerebbe. Tra l’altro, nelgioco degli incastri anche qui lasoluzione finale per i nerazzurripotrebbe essere proprio Neto,eventualmente in prestito dallaJuve. Un’ipotesi, però, che non

scalda il cuore del portiere bra-siliano, anche lui a caccia di unasquadra da Champions.

ATTESA NAPOLI Cambierà sicu-ramente, invece, il Napoli, chesta cercando un nuovo numerouno, non essendo soddisfatto fi-no in fondo sia di Rafael, sia diAndujar. Bigon ha già preso in-formazioni su Karnezis, il grecoche a Udine ha messo in fila unpo’ tutti (Scuffet, Kelava, Merete Brkic, ora al Cagliari). Di certoa Napoli andrà via Andujar, po-trebbe restare come secondoRafael, anche se poi gli azzurriin casa hanno un altro portiere,Sepe (in prestito all’Empoli),che ha da poco rinnovato il con-tratto con gli azzurri fino al2019.

CERTEZZE VARIE Qualcuno, unpo’ sognando, ha anche pensatodi poter rivedere Neto in violaanche la prossima stagione,magari in prestito. Ipotesi com-plicata, considerando i rapportitra Fiorentina e Juventus. A Fi-renze, tra l’altro, hanno decisoda tempo di puntare per il futu-ro su Tatarusanu, a cui magariaffiancheranno un secondo piùaffidabile di Rosati. Coperta èanche la Lazio, dove Marchetticontinuerà a fare il titolare (an-che se presto dovrà rinnovare ilcontratto, in scadenza nel2016), così come il Milan, doveDiego Lopez è probabilmente lacertezza più bella di tutta la sta-gione di Inzaghi.

DUBBI GENOVESI Aspettandodi capire se nella girandola diportieri potrà finirci o meno Pe-rin (Genoa), da tenere sotto oc-chio c’è anche la situazione-Samp, dove Viviano potrebbeandare altrove. Anche qui, ne-anche a dirlo, qualcuno ha pen-sato a Neto, il problema è cheNeto alla Samp non ci pensaproprio. Il brasiliano vuole laChampions, ma per la prossimastagione sogna ancora la magliadella Juventus. Tutto il resto,poi, si vedrà casomai in corsa.

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Quattronel mirino

SIRIGU� PIACE ALLA ROMA De Sanctis farà il secondo e Skorupski andrà in prestito: Sabatini sta seguendo Sirigu, che però ha un ingaggio alto

KARNEZIS� NAPOLI IN AGGUATOAll’Udinese ha messo in fila tutti: Brkic, Scuffet, Kelava e Meret. Bigon ha preso informazioni su di lui

VIVIANO� VIA DALLA SAMP?Alla Sampdoria sta facendo bene ma potrebbe anche andare via. Le richieste non gli mancano.

PERIN� FUTURO INCERTOSta facendo molto bene al Genoa. Se andasse via Handanovic, l’Inter potrebbe farci un pensierino

STEFANO TACCONIEX JUVENTUS

WALTER ZENGAEX INTER

«NON MI SEMBRA COSÌ STRANO.

BUFFON PRIMA O POI DOVRÀ

SMETTERE...»

«NETO ÈBRAVISSIMO

MA DA QUI A DIRE VADO A TORINO

E ME LA GIOCO...»

DINO ZOFFCAMPIONE DEL MONDO 1982

«SBAGLIATO LASCIARE UN POSTO DA TITOLARE PER FARE LA RISERVA. NETO È GIOVANE,

DEVE GIOCARE SEMPRE»

MEDIA VOTO

Norberto Murara Neto,25 anni, vivaio Cruzeiro ANSA

4 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

5VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Juve: senza PogbaAllegri si consolaPirlo fa il tagliando1Rientrerà con l’Empoli per essere al meglioin Coppa Italia e in Champions con il Monaco

FUTURO

Vidal sognain cileno «Colo Colo eLibertadores»

SANKT POLTEN (AUSTRIA)

S ogni e obiettivi, e an-che possibilità. ArturoVidal parla del futuro

immediato con la Juve men-tre è in ritiro con la naziona-le cilena anche se ieri con-tro l’Iran non è sceso in cam-po. Il Cile ora incontrerà ilBrasile, domenica a Londra,e Vidal torna col pensiero alMondiale. «Abbiamo la pos-sibilità di affrontare la squa-dra che ci ha eliminato. Sa-rà una bella partita e ci ser-virà come preparazione perla Coppa America». Poi unpassaggio su se stesso: «Sulmio ginocchio si dicono fal-sità. Dopo l’operazione nonho avuto problemi, il ginoc-chio è al 100 per 100».

FUTURO Il futuro è lumino-so, almeno in campionato, eVidal si lascia andare a pro-nostici facili. «Se Dio vuolesaremo campioni per laquarta volta di fila e inChampions stiamo volando.Se passiamo con il Monacoandiamo a giocarcela con lesquadre più forti». Pensierida juventino, ma la Juvenon è per sempre. «Il miosogno è tornare un giorno alColo Colo per provare aconquistare la Libertadores,però andiamo passo dopopasso. Devo compiere 28anni e ho molto da fare…».

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Mirko GrazianoAlberto Mauro

L a tegola Pogba è di quelleche fanno parecchio malenel momento più caldo

della Champions League. Il gi-gante francese insegue il so-gno semifinale, ma la situazio-ne medica non è delle più con-fortanti: sembra molto serioinfatti lo stiramento che loaveva costretto alla resa aDortmund e sarebbe più facilerivederlo in un’eventuale fina-le. Allegri non è però tipo dapiangersi addosso. «La rosa èall’altezza, abbiamo alternati-ve in ogni reparto...», ha dettoil tecnico livornese. E se maga-ri a volte si trattava di piccolebugie, in questo caso Max vederealmente il bicchiere mezzopieno perché in rampa di lan-cio è tornato Andrea Pirlo, ilfuoriclasse per eccellenza fra icampioni d’Italia, l’uomo checerti campi di battaglia li ha vi-sitati e rivisitati più volte.

MANEGGIARE CON CURA Sì, ilGenio c’è. Ma va gestito concura. Il tesoro della Juve è in

gran parte in mezzo al campo,e perso il pezzo pregiato Pogbarestano appunto quattro perle:Pirlo, Vidal, Marchisio el’emergente Pereyra. Messi co-sì, è ancora possibile variaredal 3-5-2 al rombo, un’altradefezione renderebbe invecela Juventus una macchina tat-tica poco imprevedibile, ancordi più se a saltare fosse uno deimigliori registi del mondo,uno che in carriera ha vintotutto, compresi un Mondiale edue Champions League. Mas-sima prudenza allora col pol-paccio (zona insidiosissimaper quanto riguarda i tempi direcupero) ferito nella garad’andata col Borussia. I venti giorni di prognosi per Pirloscadevano proprio il 18 mar-zo, giorno della trasferta tede-sca, ma nessuno a Vinovo ave-va voluto saggiamente affret-tare i tempi. Per lo stesso moti-vo, col carico del k.o. di Pogba,Pirlo ha saltato la gara internacon il Genoa.

IL PIANO Benedetta la sostainternazionale, nella qualeAndrea sta svolgendo un lavo-ro mirato, con annesso richia-

mino di preparazione. Tuttopianificato nei minimi detta-gli, il “Programma Pirlo” è en-trato nel vivo. Andrea ha in-tensificato i carichi di lavoro aVinovo, gradualmente rag-giungerà il livello dei compa-gni. Sedute in palestra alterna-te alla parte atletica in campo.Contro l’Empoli il primo ta-gliando, probabilmente nonancora 90 minuti, ma un ro-daggio utile per mettere benzi-na nelle gambe in vista del ri-torno di Coppa Italia contro laFiorentina del 7 aprile. AlFranchi servirà il miglior Pirlo,dal primo minuto, proprio luiche a Firenze fu già decisivol’anno scorso in Europa Lea-gue con una punizione capola-voro, gol qualificazione. Dopoi viola, Pirlo potrebbe rifiatarecontro il Parma ed essere sot-

toposto ad allenamenti speci-fici in modo da presentarsi alcento per cento in ChampionsLeague, il 14 e 22 aprile controil Monaco. Due date segnate inrosso sul suo calendario, occa-sioni da non fallire per speraredi tornare a Berlino, nove annidopo la finale mondiale, anco-ra da protagonista assoluto.

SFORTUNA La stagione per Pir-lo non è stata finora una sta-gione particolarmente fortu-nata: appena 22 presenze (Bo-nucci, per fare un esempio, neha giocate 38), e quattro golsegnati. Ha pagato un avvio insalita a causa dell’infortunioaccusato a fine agosto nel Tro-feo Tim: distrazione della fun-zione muscolo tendinea delretto femorale, ed esordio sta-gionale posticipato al 5 otto-bre, contro la Roma. Poi la le-sione di primo grado al gemel-lo mediale della gamba destracontro il Borussia Dortmund,lo scorso 24 febbraio. Nel frat-tempo, Marchisio si è dimo-strato un’alternativa all’altez-za, ma in cabina di regia Pirlo èinsostituibile.

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E CARLITOSSI RILASSACOL BASKET � Gita a bordo parquet per Tevez, Messi e gli altri dell’Argentina, che erano a Washington e sono andati a vedere i Wizards contro Indiana, squadra nella quale gioca l’argentino LuisScola. Nella foto, Tevez e Messi con Kevin Seraphin, centro di Washington

Andrea Pirlo, 35 anni, con Paul Pogba, 22: infortuni alternati LAPRESSE

Serie ARStrategie bianconere

RBrutte notizieper il francesein chiave europea:ma Andrea si prepara all’evento

6 NazionaleRQualificazioni a Euro 2016

Mamma, abbiamo perso chi fa gol1Imprecisa, sfortunata e senza un vero bomber: l’Italia ha bisogno di aggiustare la mira

LE ULTIME

Pasqual migliora: è favoritoFlorenzi, stop per il ginocchio

Dopo la gara rientro a Torinoe martedì c’è l’InghilterraStamattina allenamento e partenza per Sofia: domani Bulgaria-Italia alle 20.45 (21.45 ora locale, Rai 1). La notte stessa, rientro a Torino,dove la Nazionale resterà fino a martedì 31, quando si giocherà Italia-Inghilterra (amichevole allo Juve Stadium, ore 20.45, Rai 1).

I 26 CONVOCATIPORTIERI Buffon (Juve), Sirigu (Psg), Marchetti (Lazio). DIFENSORI Barzagli, Bonucci, Chiellini (Juve), Ranocchia (Inter), Moretti (Torino). CENTROCAMPISTI Florenzi (Roma), Valdifiori

(Empoli), Verratti (Psg), Marchisio (Juve), Parolo e Candreva (Lazio), Bertolacci (Genoa), Soriano (Samp), Cerci (Milan), Pasqual (Fiorentina), Darmian (Torino), Antonelli (Milan). ATTACCANTI Zaza (Sassuolo), Gabbiadini (Napoli), Pellé (Southampton), Immobile (Borussia D.), Vazquez (Palermo), Eder (Samp).

DIRITTI TVCome anticipato dalla Gazzetta, ieri ufficializzato il rinnovo dell’accordo Figc-Rai per la trasmissione esclusiva delle gare della Nazionale dei prossimi 4 anni.

Alessandro Florenzi, 24 anni, alla Roma dal 2002, a parte una

stagione a Crotone LAPRESSE

INVIATO A FIRENZE

Q uella di Conte sarà unaNazionale benedetta. Ie-ri in visita a Coverciano ilcardinal Giuseppe Beto-

ri, arcivescovo di Firenze, che èrimasto a pranzo con gli azzurrie lo staff tecnico, ricevendo poiuna maglia da Buffon.

SORIANO E EDER Ieri per lasquadra una nuova seduta vi-deo. Pasqual, dopo una tac al

costato, è tornato in gruppo,partecipando alla partitella, eper la maggior parte del tempoda titolare. A insidiargli il postoè Antonelli, che si è alternatocon lui: sembra l’unico dubbioper Conte, che a Sofia dovrebbeschierare Barzagli, Bonucci eChiellini davanti a Buffon, conDarmian, Candreva, Verratti,Marchisio e Pasqual (o Antonel-li) in mediana, Zaza e Immobiledi punta. I primi cambi sonostati Soriano per Candreva edEder per Immobile. Florenzi

non si è allenato per una lievedistorsione al ginocchio che glifarà saltare la gara di domani.

RAI E PUMA Ieri poi è stato an-nunciato il nuovo accordo qua-driennale tra Figc e Rai (60 mi-lioni totali: incremento di 14),mentre a Torino avverrà la pre-sentazione - con Tavecchio eBuffon - del rinnovo della spon-sorizzazione della Puma delladurata di 4-5 anni. Sempre a To-rino, nell’ambito dell’iniziativafederale «I razzisti? Una bruttarazza» coordinata da Fiona May(ieri a Coverciano), martedì siterrà un incontro al Teatro Re-gio con i ragazzi dei settori gio-vanili officiato da ospiti illustri(Veltroni, Pessotto etc.).

ma.cec.

Fabio LicariINVIATO A FIRENZE

C ercasi centravanti disperatamente. Cerca-si uno alla Paolo Rossi, alla Baggio, allaToni, uno di quelli che ti porta in finale

mondiale. Uno che sai che segna di sicuro, tipoAltobelli, Graziani, Vieri, Schilla-ci, Vialli, Del Piero, Gilardino,gente che ci ha abituato fin troppobene. Uno che nella classifica deicannonieri azzurri possa guarda-re da non troppo lontano la miticatriade Riva (35 gol), Meazza(33), Piola (30), e il più giovanedi questi, «Rombo di tuono», halasciato nel giugno 1974, cioè 41anni fa. Uno che Conte, al mo-mento, non ha all’orizzonte, masarebbe la svolta. E si vede dallafatica nel comporre la lista degliattaccanti, dalle cifre stagionali,dallo «score» della Nazionale nella quale, doposei partite del nuovo ciclo, il goleador è Chielli-ni. Il più difensore di tutti. Non a caso, visto cheil gioco del c.t. offre molteplici soluzioni offensi-ve, con inserimenti delle mezzali come nella Ju-ve, con difensori in agguato di testa, ma non c’èun Tevez.

I GRANDI VECCHI La classifica cannonieri delcampionato è impietosa. Nei primi cinque postici sono tre argentini (Tevez, Higuain e Dybala),un francese (Menez), e poi Toni, splendido tren-tottenne a maggio, ma sul quale non si può piùprogrammare un biennio azzurro. E subito dopoDi Natale, 37 anni, e Quagliarella, 32, finché non spunta finalmente Gabbiadini, 23 anni,

quasi un Under al cospetto, 10 retiin campionato e 14 in totale, il pri-matista. La realtà è che i nostri at-taccanti segnano poco: Zaza ha10 gol stagionali nel curriculum(8 in Serie A), Immobile 11 (3 inBundesliga), Pellè 13 (8 in Pre-mier), Eder 12 (9 in campionato),e proseguendo la situazione nonmigliora: Destro 7 centri totali;idem Vazquez (con il terribile re-cord di 9 tra pali e traverse, quindila porta la vede ma è parecchiosfigato); Balotelli 4 come Okaka.Anche peggio scorrendo le date

dell’ultimo gol. Pellè non va a segno dal 24 gen-naio, Zaza dal 1° febbraio. È fresco di gol soltan-to Eder, un gran gol all’Inter domenica scorsa.Vazquez è sottotono. Immobile è inesorabil-mente scivolato tra le seconde linee del Borussiae sta meditando l’addio. Pellè non si ritrova piùnel Southampton con l’anno nuovo.

LA MEGLIO COPPIA Nelle gerarchie di Conte, fi-no a oggi, la coppia fissa è stata Zaza-Immobile,sempre assieme in quattro partite tranne l’ami-chevole sperimentale con l’Albania (Destro-Gio-vinco) e Malta-Italia, quando l’«inglese» Pellèprese il posto dell’attaccante del Sassuolo vistoche sarebbe stata una partita nell’area rivale: scelta premiata dal gol del debuttante del Sou-thampton. Come nella sua Juve, idue sono vicini, incrociano spes-so, con Zaza a giocare di spondaper lanciare Immobile in versioneGraziani, cioè pressing, sacrificioin copertura, inseguimento delpallone. Coppia che sembra in-tendersi, anche se non ha un bi-lancio esaltante: una rete a testa.Delle 9 reti segnate finora, 5 sonodi testa (2 Chiellini, 1 Bonucci, 1Pellè, 1 Okaka, due da angolo),un rigore (De Rossi), due gran tiri(Zaza, Candreva) e uno scattovincente (Immobile). Forse man-ca il gol manovrato in area.

GLI ASPIRANTI «Scomparso» Balotelli, in Cana-da Giovinco, in Argentina Osvaldo, sono arrivatidal campionato i due oriundi Eder e Vazquez: ilsampdoriano, velocissimo, potrebbe essere ilproiettile lanciato da Zaza, mentre il palermita-

no predilige la manovra e la sua specialità sonogli assist al millimetro (addirittura 8). Poi Gab-biadini che, negli ultimi tempi, ha mostratoun’incredibile facilità di tiro. Conte sembra indi-rizzato verso la Zaza-Immobile, almeno in Bul-garia, mentre con l’Inghilterra assisteremo aqualche esperimento. Per di più manca Pirlo,con 13 reti il cannoniere di questa Italia (assie-

me a Balotelli).

IMPRECISI E SFORTUNATI Dallestatistiche delle qualificazioni eu-ropee emergono inoltre un paio didati interessanti: oltre a non avereuna media gol da sogno (1,5 cen-tri a partita, la Polonia comandacon 3,75 ma è tutto più facile sehai Gibilterra nel gruppo), ha sca-gliato pochi tiri in porta (16, laSvizzera 36), ma tanti fuori bersa-glio (32) ed è la prima per pali etraverse (5). Un misto di impreci-sione e sfortuna, combinata con

l’assenza del goleador vecchi tempi. Rooney èquello che ha tirato di più in porta (13), il nostroprimatista è Bonucci (al 55° posto con 3 tentati-vi), mentre Kroos è quello che ha fatto più tiri dafuori (12), con Zaza a quota 6. È il momento diaggiustare la mira.

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21i gol stagionali di Zaza (10) e Immobile (11), la coppia offensiva titolare di Conte

LA COPPIA

2i gol segnati da Chiellini, il miglior marcatore dell’era Conte. Per Immobile e Zaza un gol a testa

IL «GOLEADOR»

IL CONFRONTO CON LE GENERAZIONI RECENTI A QUESTO PUNTO DELLA STAGIONE: IL TOP NEL 2006

TOT18

Del Piero - Juventus

1

42

11

TOT19

Del Piero - Juventus

5

31

10

TOT21

Di Natale - Udinese

0

00

21

TOT14

Gabbiadini - Sampdoria/Napoli

3

10

10

TOT2

Delvecchio - Roma

0

10

1

TOT22

Gilardino - Milan

2

04

16

TOT23

Gilardino - Fiorentina

0

44

15

TOT13

Pellè - Southampton

4

01

8

TOT11

Inzaghi - Milan

2

30

6

TOT13

Iaquinta - Udinese

0

60

7

TOT5

Iaquinta - Juventus

0

11

3

TOT12

Eder - Sampdoria

3

00

9

TOT11

Montella - Roma

1

12

7

TOT13

Inzaghi - Milan

1

20

10

TOT15

Pazzini - Sampdoria

2

00

13

TOT11

Immobile - Borussia Dortmund

3

41

3

TOT12

Totti - Roma

1

30

8

TOT32

Toni - Fiorentina

2

05

25

TOT8

Quagliarella - Napoli

0

00

8

TOT10

Zaza - Sassuolo

1

01

8

TOT22

Vieri - Inter

0

30

19

TOT17

Totti - Roma

0

20

15

TOT7

Vazquez - Palermo

0

00

7

20012002

20052006

20092010

20142015

Campionato

Coppanazionale

Coppeeuropee

Nazionale

TOTALE GOL DI REPARTO2001-2002

762005-2006

1162009-2010

722014-2015

67

GAZZETTA DELLO SPORT - N.B. DATI AL 27 MARZO DI CIASCUN ANNO DI RIFERIMENTO

7VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

La bandiera bulgara bruciata dagli Ultrà Italia nel 2008 EPA

Massimo CecchiniINVIATO A FIRENZE

L a notte della bandiere bru-ciate è ancora lì, incagliatanella memoria. Un prete-

sto, è ovvio, ma quanto bastaper far sì che quella di domanitra Bulgaria e Italia - ancorauna volta - abbia appiccicataaddosso l’etichetta di «partita arischio». E sarebbe la terza vol-ta a partire dal 2008.

FASCIO E FUOCO Proprio nel-l’ottobre di quell’anno c’è statala genesi del problema. Storica-mente, le tifoserie del Levski edel Cska Sofia sono considera-te preoccupanti per quel mix dirivalità, nazionalismo spinto eideologia politica (destra per iprimi, sinistra per i secondi)che li contraddistingue. Quelgiorno a far da detonatore al«caso» furono i cosiddetti «Ul-

trà Italia», il solito gruppetto ditifosi della Nazionale azzurrache al Viminale descrivono co-me simpatizzanti della destraestrema e che hanno le lororoccheforti principalmente inVeneto e Puglia. Dopo qualchetafferuglio in un locale, i circacento italiani sopra descritti fu-rono scortati dalla polizia allostadio e, vistisi protetti, ne ap-profittarono per intonare slo-gan e cori fascisti. In un climagià bollente, persino le due tifo-serie di Sofia fecero fronte co-mune, fischiando l’Inno di Ma-meli (che i nostri ultrà cantaro-no facendo il saluto romano) ebruciando una bandiera del-l’Italia. La cosa fu imitata anchedai tifosi azzurri e la tensionesalì alle stelle, tant’è che alla fi-ne cinque italiani furono anchefermati dalle forze dell’ordine.

ATTACCO AI FEDERALI Conqueste premesse, nessuna sor-

le. Oltre alla ruggine con gli«Ultrà Italia» (ne sono attesiuna cinquantina), le tifoserie locali sono in grande polemicacon i vertici federali e il c.t. acausa del declino del calcio lo-cale (Nazionale compresa).Perciò non sono escluse azionieclatanti che diano loro visibili-tà e magari mettano in difficol-tà la federcalcio.

SCONTRI INTERNI Inutile direche il coordinamento tra le po-lizie dei due Paesi è costante:così, oltre a due agenti, saran-no presenti il presidente del-l’Osservatorio per la Sicurezza,Alberto Intini, e il suo vice,nonché responsabile della sicu-rezza per il Club Italia, RobertoMassucci, al suo ultimo incari-co del genere all’estero. Da mo-nitorare, inoltre, ci saranno an-che i possibili scontri intestinitra ultrà del Levski e del Cska,sempre con sottofondo politi-co. Nota a margine: quando siparla di ideologie al Viminalecomunque sorridono: «Pensateche quella gente abbia nozionipolitiche di qualche natura? Siparla solo di violenza». In effet-ti, pare difficile dar loro torto.

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� 1 Andrea Barzagli, 50 gare azzurre senza gol � 2 Gigi Buffon, 146 gare � 3 Leo Bonucci, 43 gare e 3 gol � 4 Giorgio Chiellini, 74 gare e 6 gol

43

1 2

Mirko GrazianoINVIATO A FIRENZE

S eduta pomeridiana:scatta il torello, tre inmezzo, il resto della

squadra a formare un grossocerchio. Si sente: «Undici,dodici, grandi, bene così, tre-dici...». Sì, la palla gira velocee pulita, i tecnici incitano ainsistere: i cacciatori là inmezzo non stanno facendouna figura bellissima. Ma fra«quei tre» c’è Giorgio Chielli-ni. E a un certo punto il Chiel-lo perde la pazienza, studiaun paio di linee di passaggioe quindi si scaraventa in sci-volata sulla preda: palla pre-sa, mezzo cerchio nel panico.Ecco, Giorgione è il «cattivo»di una difesa che negli anni ècresciuta in maniera impres-sionante., soprattutto in per-sonalità e solidità

I MIGLIORI! Gigi è il Capo,poi c’è Andrea il Saggio,quindi Leo l’Elegante, infineappunto Giorgio il Cattivo, oil Duro, fate voi. «Non per ti-rarcela - dice Bonucci -, maBuffon, Barzagli, io e Chielli-ni siamo la miglior difesa a li-vello internazionale. Lo dico-no i numeri, e in campo i nu-

li». Fondamentale il recupe-ro di Barzagli: «Sono feliceche sia tornato, è un campio-ne, un valore aggiunto perJuve e Nazionale». Barzagli,prima della convocazione,aveva giocato due gare da ti-tolare (a Palermo e in casacol Genoa) e oltre un’ora aDortmund: Buffon imbattu-to.

ALLEGRI E CONTE «Conte èsempre lo stesso - dice Leo -,un maniaco del lavoro, unocon il quale fai ogni volta unbel pieno di nozioni tattiche,un toccasana per aumentarel’intelligenza calcistica. Il c.t.e Allegri sono totalmente di-versi, speriamo che alla fineli accomuni una cosa: la vit-toria. Con Allegri ho intantoavuto la possibilità di rispon-dere a chi non mi vedeva aquattro dietro». Il presente èBulgaria-Italia: «La stiamopreparando bene, anche conparecchi video, è un classicodi Conte. La nostra mentalitànon cambia: fare la partita epressare alti. Se ci qualifiche-remo, faremo bene all’Euro-peo, ne sono certo. Ci sonoNazionali molto forti, piùesperte di noi, ma questo gaplo recuperiamo con la tattica,qui siamo unici, il mister in

questo senso è un maestro».Spunta il nome di Balotelli:«Non si parla più di lui? At-traversa un periodo grigio,però non dimentichiamoci dicosa Mario seppe fare a Euro2012. E’ un grande giocatore.In Nazionale le porte sonosempre aperte per lui, a pattoche si cali nella mentalità diquesto gruppo: sacrificio conConte ci vuole grande sacrifi-cio».

CHAMPIONS E COPPA ITA-LIA Un pass europeo da con-quistare al più presto, nelfrattempo Bonucci è in pienacorsa ovunque anche con laJuve. Lo scudetto è già in ta-sca, ora tocca a Champions eCoppa Italia: «Abbiamo cen-trato l’obiettivo di entrare nelG8 della Champions Leaguee siamo stati anche un pizzi-co fortunati a livello di sor-teggio. Ma occhio, perché ilMonaco è una grande squa-dra, non si elimina per casouna corazzata come l’Arse-nal. La Coppa Italia? Andre-mo a Firenze per ribaltare ilrisultato. Si può fare». Chiu-sura dedicata al Napoli: «Ca-pisco la rabbia per qualcheepisodio, però ci vuole massi-mo rispetto».

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meri non mentono mai». Daquattro anni compongono ilmiglior reparto del campio-nato, e nella serata di Dort-mund in Champions è arriva-ta anche la laurea europea:prestazione gigantesca, Bo-russia demolito, cancellato.«Dobbiamo dire grazie inparticolare a Conte - conti-nua Leo -, che ci ha regalatouna visione nuova della fasedifensiva, con marcaturepreventive e altro. Tutto è piùfacile quando sei messo benein campo. E poi giochiamoinsieme da una vita, cono-sciamo ogni nostra sfumatu-ra. Siamo una macchina per-fetta, soprattutto a tre, conGiorgio e Andrea che pressa-no altissimo, in tranquillità, perché sanno che dietro cisono sempre io a protegger-

GRUPPO E � PARTITE GIOCATEESTONIA-SLOVENIA 1-0SAN MARINO-LITUANIA 0-2SVIZZERA-INGHILTERRA 0-2INGHILTERRA-SAN MARINO 5-0LITUANIA-ESTONIA 1-0SLOVENIA-SVIZZERA 1-0ESTONIA-INGHILTERRA 0-1LITUANIA-SLOVENIA 0-2SAN MARINO-SVIZZERA 0-4SVIZZERA-LITUANIA 4-0INGHILTERRA-SLOVENIA 3-1SAN MARINO-ESTONIA 0-0

CLASSIFICA PT G V N P GF GSINGHILTERRA 12 4 4 0 0 11 1

SVIZZERA 6 4 2 0 2 8 3

SLOVENIA 6 4 2 0 2 4 4

LITUANIA 6 4 2 0 2 3 6

ESTONIA 4 4 1 1 2 1 2

SAN MARINO 1 4 0 1 3 0 11

�LE PROSSIME PARTITE INGHILTERRA-LITUANIA OGGISLOVENIA-SAN MARINO OGGISVIZZERA-ESTONIA OGGIESTONIA-SAN MARINO 14/6/15SLOVENIA-INGHILTERRA 14/6/15LITUANIA-SVIZZERA 14/6/15

GRUPPO F � PARTITE GIOCATEUNGHERIA-IRLANDA DEL NORD 1-2ISOLE FAR OER-FINLANDIA 1-3GRECIA-ROMANIA 0-1ROMANIA-UNGHERIA 1-1FINLANDIA-GRECIA 1-1IRLANDA DEL NORD-ISOLE FAR OER 2-0ISOLE FAR OER-UNGHERIA 0-1FINLANDIA-ROMANIA 0-2GRECIA-IRLANDA DEL NORD 0-2GRECIA-FAR OER 0-1UNGHERIA-FINLANDIA 1-0ROMANIA-IRLANDA DEL NORD 2-0

CLASSIFICA PT G V N P GF GSROMANIA 10 4 3 1 0 6 1

IRLANDA DEL NORD 9 4 3 0 1 6 3

UNGHERIA 7 4 2 1 1 4 3

FINLANDIA 4 4 1 1 2 4 5

FAR OER 3 4 1 0 3 2 6

GRECIA 1 4 0 1 3 1 5

�LE PROSSIME PARTITE IRLANDA DEL NORD-FINLANDIA DOMENICAROMANIA-FAR OER DOMENICAUNGHERIA-GRECIA DOMENICAFINLANDIA-UNGHERIA 13/6/15FAR OER-GRECIA 13/6/15IRLANDA DEL NORD-ROMANIA 13/6/15

GRUPPO H � PARTITE GIOCATEAZERBAIGIAN-BULGARIA 1-2CROAZIA-MALTA 2-0NORVEGIA-ITALIA 0-2BULGARIA-CROAZIA 0-1ITALIA-AZERBAIGIAN 2-1MALTA-NORVEGIA 0-3CROAZIA-AZERBAIGIAN 6-0MALTA-ITALIA 0-1NORVEGIA-BULGARIA 2-1AZERBAIGIAN-NORVEGIA 0-1BULGARIA-MALTA 1-1ITALIA-CROAZIA 1-1

CLASSIFICA PT G V N P GF GSCROAZIA 10 4 3 1 0 10 1

ITALIA 10 4 3 1 0 6 2

NORVEGIA 9 4 3 0 1 6 3

BULGARIA 4 4 1 1 2 4 5

MALTA 1 4 0 1 3 1 7

AZERBAIGIAN 0 4 0 0 4 2 11

�LE PROSSIME PARTITE AZERBAIGIAN-MALTA DOMANICROAZIA-NORVEGIA DOMANIBULGARIA-ITALIA DOMANICROAZIA-ITALIA 12/06/15MALTA-BULGARIA 12/06/15NORVEGIA-AZERBAIGIAN 12/06/15

GRUPPO G � PARTITE GIOCATERUSSIA-LIECHTENSTEIN 4-0AUSTRIA-SVEZIA 1-1MONTENEGRO-MOLDAVIA 2-0LIECHTENSTEIN-MONTENEGRO 0-0MOLDAVIA-AUSTRIA 1-2SVEZIA-RUSSIA 1-1AUSTRIA-MONTENEGRO 1-0RUSSIA-MOLDAVIA 1-1SVEZIA-LIECHTENSTEIN 2-0AUSTRIA-RUSSIA 1-0MOLDAVIA-LIECHTENSTEIN 0-1MONTENEGRO-SVEZIA 1-1

CLASSIFICA PT G V N P GF GSAUSTRIA 10 4 3 1 0 5 2

SVEZIA 6 4 1 3 0 5 3

RUSSIA 5 4 1 2 1 6 3

MONTENEGRO 5 4 1 2 1 3 2

LIECHTENSTEIN 4 4 1 1 2 1 6

MOLDAVIA 1 4 0 1 3 2 6

�LE PROSSIME PARTITE LIECHTENSTEIN-AUSTRIA OGGIMOLDAVIA-SVEZIA OGGIMONTENEGRO-RUSSIA OGGILIECHTENSTEIN-MOLDAVIA 14/6/15RUSSIA-AUSTRIA 14/6/15SVEZIA-MONTENEGRO 14/6/15

GRUPPO I � PARTITE GIOCATEDANIMARCA-ARMENIA 2-1PORTOGALLO-ALBANIA 0-1ARMENIA-SERBIA 1-1ALBANIA-DANIMARCA 1-1DANIMARCA-PORTOGALLO 0-1SERBIA-ALBANIA SOSPESAPORTOGALLO-ARMENIA 1-0SERBIA-DANIMARCA 1-3

CLASSIFICA PT G V N P GF GSDANIMARCA 7 4 2 1 1 6 4

PORTOGALLO 6 3 2 0 1 2 1

ALBANIA 4 3 1 1 1 2 4

SERBIA* (-3) 1 3 1 1 1 5 4

ARMENIA 1 3 0 1 2 2 4

*PENALIZZATA PER SENTENZA UEFA

�LE PROSSIME PARTITE ALBANIA-ARMENIA DOMENICAPORTOGALLO-SERBIA DOMENICARIPOSA DANIMARCAARMENIA-PORTOGALLO 13/6/15DANIMARCA-SERBIA 13/6/15RIPOSA ALBANIA

GRUPPO A � PARTITE GIOCATEKAZAKISTAN-LETTONIA 0-0REP. CECA-OLANDA 2-1ISLANDA-TURCHIA 3-0LETTONIA-ISLANDA 0-3OLANDA-KAZAKISTAN 3-1TURCHIA-REP.CECA 1-2KAZAKISTAN-REP.CECA 2-4ISLANDA-OLANDA 2-0LETTONIA-TURCHIA 1-1OLANDA-LETTONIA 6-0REP. CECA-ISLANDA 2-1TURCHIA-KAZAKISTAN 3-1

CLASSIFICA PT G V N P GF GSREP. CECA 12 4 4 0 0 10 5

ISLANDA 9 4 3 0 1 9 2

OLANDA 6 4 2 0 2 10 5

TURCHIA 4 4 1 1 2 5 7

LETTONIA 2 4 0 2 2 1 10

KAZAKISTAN 1 4 0 1 3 4 10

�LE PROSSIME PARTITE KAZAKISTAN-ISLANDA DOMANIREP.CECA-LETTONIA DOMANIOLANDA-TURCHIA DOMANIKAZAKISTAN-TURCHIA 12/6/15ISLANDA-REP.CECA 12/6/15LETTONIA-OLANDA 12/6/15

GRUPPO C � PARTITE GIOCATELUSSEMBURGO-BIELORUSSIA 1-1SPAGNA-MACEDONIA 5-1UCRAINA-SLOVACCHIA 0-1BIELORUSSIA-UCRAINA 0-2MACEDONIA-LUSSEMBURGO 3-2SLOVACCHIA-SPAGNA 2-1UCRAINA-MACEDONIA 1-0BIELORUSSIA-SLOVACCHIA 1-3LUSSEMBURGO-SPAGNA 0-4LUSSEMBURGO-UCRAINA 0-3MACEDONIA-SLOVACCHIA 0-2SPAGNA-BIELORUSSIA 3-0

CLASSIFICA PT G V N P GF GSSLOVACCHIA 12 4 4 0 0 8 2

SPAGNA 9 4 3 0 1 13 3

UCRAINA 9 4 3 0 1 6 1

MACEDONIA 3 4 1 0 3 4 10

LUSSEMBURGO 1 4 0 1 3 3 11

BIELORUSSIA 1 4 0 1 3 2 9

�LE PROSSIME PARTITE MACEDONIA-BIELORUSSIA OGGISLOVACCHIA-LUSSEMBURGO OGGISPAGNA-UCRAINA OGGIUCRAINA-LUSSEMBURGO 14/6/15BIELORUSSIA-SPAGNA 14/6/15SLOVACCHIA-MACEDONIA 14/6/15

GRUPPO D � PARTITE GIOCATEGEORGIA-IRLANDA 1-2GERMANIA-SCOZIA 2-1GIBILTERRA-POLONIA 0-7IRLANDA-GIBILTERRA 7-0SCOZIA-GEORGIA 1-0POLONIA-GERMANIA 2-0GIBILTERRA-GEORGIA 0-3POLONIA-SCOZIA 2-2GERMANIA-IRLANDA 1-1GEORGIA-POLONIA 0-4GERMANIA-GIBILTERRA 4-0SCOZIA-IRLANDA 1-0

CLASSIFICA PT G V N P GF GSPOLONIA 10 4 3 1 0 15 2

IRLANDA 7 4 2 1 1 10 3

SCOZIA 7 4 2 1 1 5 4

GERMANIA 7 4 2 1 1 7 4

GEORGIA 3 4 1 0 3 4 7

GIBILTERRA 0 4 0 0 4 0 21

�LE PROSSIME PARTITE GEORGIA-GERMANIA DOMENICASCOZIA-GIBILTERRA DOMENICAIRLANDA-POLONIA DOMENICAPOLONIA-GEORGIA 13/6/15IRLANDA-SCOZIA 13/6/15GIBILTERRA-GERMANIA 13/6/15

GRUPPO B � PARTITE GIOCATEANDORRA-GALLES 1-2BOSNIA-CIPRO 1-2ISRAELE-BELGIO (RINV. 31/3/15)BELGIO-ANDORRA 6-0CIPRO-ISRAELE 1-2GALLES-BOSNIA 0-0ANDORRA-ISRAELE 1-4BOSNIA-BELGIO 1-1GALLES-CIPRO 2-1BELGIO-GALLES 0-0CIPRO-ANDORRA 5-0ISRAELE-BOSNIA 3-0

CLASSIFICA PT G V N P GF GSISRAELE 9 3 3 0 0 9 2

GALLES 8 4 2 2 0 4 2

CIPRO 6 4 2 0 2 9 5

BELGIO 5 3 1 2 0 7 1

BOSNIA 2 4 0 2 2 2 6

ANDORRA 0 4 0 0 4 2 17

�LE PROSSIME PARTITE ANDORRA-BOSNIA DOMANIBELGIO-CIPRO DOMANIISRAELE-GALLES DOMANIANDORRA-CIPRO 12/6/15BOSNIA-ISRAELE 12/6/15GALLES-BELGIO 12/6/15

LA SITUAZIONE

IL REGOLAMENTOIn Francia le prime 2 di ogni gironePiù la migliore 3ª e le 4 dai playoff� Le nove vincitrici dei rispettivi gironi, le nove seconde classificate e la migliore terza si qualificheranno direttamente per la fase finale dell’Europeo, che si disputerà in Francia nel 2016. Le rimanenti otto terze classificate parteciperanno agli spareggi, di queste solo quattro passeranno il turno. Questo il regolamento per i playoff del prossimo autunno: le quattro squadre con il miglior coefficiente

Uefa saranno nominate teste di serie con un sorteggio, che determinerà gli accoppiamenti e l’ordine delle sfide da giocare in casa e trasferta. Le partite di andata saranno giocate il 12, 13 e 14 novembre 2015, mentre quelle di ritorno il 15, 16 e 17 novembre. La Francia, qualificata di diritto perché Paese ospitante, si unirà alle 23 squadre qualificate, con le nazionali suddivise in sei gironi da quattro. La fase finale dell’Europeo si disputerà dal 10 giugno al 10 luglio 2016.

presa che nel settembre diquattro anni dopo la nuova sfi-da di Sofia fosse accompagnatada grande allarme. Le cose an-darono meglio. Le due tifoseriefurono isolate e tutto si limitòai fischi dei rispettivi inni e allatriste cerimonia dello scambiodi insulti. Per la sfida di domani(attesi 20.000 spettatori), ve-gliata da 1.500 agenti, si è ag-giunta però una nuova variabi-

IL DÉJÀ VU DI SOFIA

Ultrà Italia e anche bulgariE’ sempre una gara a rischio

Bonucci è il ministrodi una grande difesa1Parola di Leo: «Non per tirarcela, ma Buffon, Barzagli, Chiellini ed io siamo il miglior reparto difensivo a livello internazionale»

0i gol subiti dalla Juve da quando Barzagli è rientrato: la difesa bianconera è la stessa della Nazionale di Conte

LA CIFRA

8 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

9VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’Italia tra crisi e miracolisfida il sistema Germania1La Serie A propone solo 46 ragazzi a Di Biagio, ma nel test tedesco non partiamo battuti. Viviani: «E magari ci resteranno male come sempre»

IL CONFRONTOil numero di Under21

(convocabili, quindi natidal 1992 in poi) che hanno

giocato almeno una partitanei cinque grandi campionati

46Italiani

52Inglesi

66Tedeschi

90Spagnoli

128Francesi

CENTIMETRI

DOPPIO ESPERIMENTO

Occasione per VerdiRugani-Romagnoli okINVIATO A PADERBORN (GERMANIA)

P aderborn è la città in cuitre signori nel 2005 fece-ro causa al club: temeva-

no che lo stadio portasse trop-po rumore. Ottennero che lepartite non sarebbero mai fini-te oltre le 22 e per questo Ger-mania-Italia si giocherà alle20.01, con un minuto di silen-zio per ricordare i morti del vo-lo Germanwings. L’Italia parti-rà con il solito 4-4-2 (o 4-2-3-1,cambia poco), senza esplorareil 4-3-3: «Potremo provarlo agiugno, con dieci giorni di alle-namento in ritiro — dice Di Bia-gio —. Adesso sarebbe improv-visato». La novità principalesulla trequarti perché Bernar-deschi è fuori da tempo: «Mi sa-rebbe piaciuto averlo qui anchecome uomo in più ma non è in

condizione. Lo aspetterò finoall’ultimo, sperando giochi piùdi qualche partita».

IL NUOVO 10 Il suo alter ego po-trebbe essere Simone Verdi, no-vità di queste convocazioni.Tanti anni da esterno d’attacco,poi il salto di qualità come tre-quartista: «Ho iniziato al Milan.Stroppa mi ha voluto alla Pri-mavera quando un altro allena-tore, De Vecchi, non pensavafossi pronto». Stasera Verdi puòessere l’esperimento da segui-re, assieme alla coppia centraleRugani-Romagnoli: il capitanoBianchetti potrebbe pagare unastagione di livello inferiore. Si-mone è arrivato all’Under in si-lenzio, come piace ai tre signoridi Paderborn. Ora è tempo difare un po’ di rumore.

l.b.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Luca Bianchin INVIATO A PADERBORN (GERMANIA)

@lucabianchin7

L e cifre sono fredde per de-finizione ma anche Pader-born non scherza: 4 gradi

sul termometro, che forse si èscaldato bevendo una pinta inbirreria. Allo stadio sembranomeno. Paderborn può aspetta-re al freddo, prima le cifre. Nu-mero dei giocatori convocabiliin Under 21 che hanno giocatoalmeno una partita in stagionenei cinque grandi campionati:Francia 128, Spagna 90, Ger-mania 66, Inghilterra 52, Italia46 (dati Opta). Significa che DiBiagio è il c.t. con meno possi-bilità di scelta: deve chiedere ilmassimo ai pochi titolari a di-

sposizione e magari pescaredalla B. Ieri uno steward tede-sco indicava fiero i giocatori inallenamento: «Quello è EmreCan del Liverpool. Quello gros-so che gioca da difensore è TerStegen, il portiere del Barcello-na. E voi italiani, avete qualcu-no che gioca in Champions?».Silenzio imbarazzato.

GINTER MONDIALE Germania-Italia di stasera, amichevolepre-Europeo di giugno, sullacarta è una partita tra nazionilontane. La Germania ha fattouna figuraccia a Euro 2000 enegli anni successivi ha speso300 milioni per i ragazzi. Oltreil numero, conta l’idea: federa-zione e lega hanno obbligato iclub a investire nei giovani. Chinon è in linea con le richieste

non prende soldi o rischia la li-cenza. Le società così hannoscelto la concordia: non si fan-no la guerra e lavorano per ilfuturo comune. La quantità,più che la qualità ad altissimolivello, è la conseguenza logi-ca. Ter Stegen si avvia alla fa-ma planetaria ma Max Meyer,una riserva in Under, è unbiondino del ’95 che da due an-ni gioca titolare nello Schalke:ha già messo assieme 17 pre-senze in Champions. MoritzLeitner, il capitano, faceva laBundesliga nel 2011. MatthiasGinter marcherà Belotti ma unanno fa ha visto il 7-1 al Brasileda posizione privilegiata: èuno dei 23 campioni del mon-do.

CATALDI, VERDI E… Chiaro chesi potrebbe continuare. Lascuola: Devis Mangia dicevache «i ragazzi del Bayern stu-diano e stanno sul campo 20ore a settimana, i nostri solo8». La multietnicità: noi abbia-mo Battocchio e discutiamo dioriundi, loro hanno vinto unMondiale con sangue turco(Özil), africano (Boateng, Khe-dira), polacco (Klose, Podol-ski), albanese (Mustafi). Risul-tati: nel 2009 la Germania è stata campione d’Europa Un-der 17, 19 e 21, noi non vincia-mo dall’Europeo Under 21 del2004. Eppure non partiamobattuti, forse neanche sfavori-ti: il solito miracolo del calcio.Di Biagio ha costruito un grangruppo e chiede verifiche. Ru-gani-Romagnoli può essere lacoppia perfetta? Cataldi è ilgiocatore super visto con la La-zio? Grazie a Verdi, si può vive-re senza Bernardeschi? Èun’amichevole, ma sarà partitavera. Viviani riassume per tut-ti: «Io non mi sento inferiore aitedeschi. Magari finisce chenoi vinciamo e loro ci restanomale. Come sempre…».

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Il c.t. Luigi Di Biagio, 43 anni, col centrocampista Stefano Sturaro, 22 ACTIVA

Under 21RL’amichevole

UNDER 19 - «FASE ELITE»

Con la Croazia è 2-2� Un pari al debutto nella fase Elite per l’Under 19 di Pane: a Lindabrunn (Austria) finisce 2-2 contro la Croazia: Cerri e Bonazzoli hanno risposto a Roguljic (doppietta). Domani sfida alla Scozia, che ieri ha battuto 2-1 l’Austria padrona di casa.

UNDER 17 - «FASE ELITE»

Pari con la Germania� Dopo aver ottenuto la qualificazione all’Europeo in

Bulgaria (6-22 maggio) con una gara di anticipo, l’Under 17 di Tedino chiude la fase Elite pareggiando 2-2 a Wetzlar con la Germania padrona di casa, davanti a 6 mila persone: di Llamas e Lo Faso le reti italiane.

UNDER 20 - «4 NAZIONI»

Battuta la Svizzera� Netto 3-0 degli azzurrini di Evani sulla Svizzera nel torneo Quattro Nazioni: reti di Rosseti, Cristante e Garritano. Martedì si torna in campo, sempre contro la Svizzera, a Lugano.

LE ALTRE GIOVANILI AZZURRE

COSÌ A PADERBORN, ORE 20

PANCHINA: 1 Leno, 23 Horn,

24 Karius, 3 Günter, 16 Knoche,

21 Zimmer, 11 Emre Can, Kimmich,

13 Klaus, 20 Meyer, 19 Younes,

22 Gnabry

INDISPONIBILI: nessuno

PANCHINA: 12 Leali, 13 Bianchetti,

14 Barba, 15 Goldaniga, 16 Sabelli,

17 Izzo, 18 Crisetig, 19 Baselli,

20 Benassi, 21 Molina, 22 Fedato,

23 Longo, 24 Trotta

INDISPONIBILI: Viviani, Sportiello

C. T. Hrubesch C. T. Di Biagio

GERMANIA 4-2-3-1 ITALIA 4-4-1-1

TER STEGEN12

10LEITNER

8MALLI

17P. HOFMANN

1BARDI

2ZAPPACOSTA

6RUGANI

5ROMAGNOLI

3BIRAGHI

10BERARDI

4STURARO

8CATALDI

11BATTOCCHIO

9BELOTTI

7VERDI

9VOLLAND

7BITTENCOURT

6GEIS

SCHULZ18

5GINTER

4ORBAN

14KORB

ARBITRO Raczkowski (Pol)GUARDALINEE Boniek (Pol) - Obukowicz (Pol)

QUARTO UOMO Willenborg (Ger)TV diretta RaiSport 1

CENTIMETRI

10 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

fIL GRANDE VECCHIO CONTRO L’UCRAINA

Casillas para le criticheTutti contro, la Spagna no1Sopportato al Real, Del Bosque lo ama: Iker gioca, ma è nel mirino

Iker Casillas, 33 anni, e a sinistra l’emergente David De Gea, 24, in allenamento con la Spagna AFP

Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRID

Twitter @filippomricci

«S e io fossi madridista,Iker Casillas sarebbeil mio idolo». Parole

di Gerard Piqué dal ritiro dellaSpagna che stasera affrontal’Ucraina sulla strada per Fran-cia 2016. Il problema è che pertanti madridisti Casillas non èun idolo. Piuttosto un peso, oaddirittura un topo, per noi unatalpa, una spia. Uno da fischia-re nel proprio stadio ancor pri-ma che comincino le partite.Lui che col Madrid ha vinto 3Champions e tanto altro. Luiche al Madrid è entrato bambi-no ed è diventato padre. Cante-rano e capitano.

INIESTA DISPIACIUTO Unabella fetta del madridismo nonsopporta più il portiere, e il par-

tito anti Casillas ha fatto prose-liti anche tra i tifosi della Roja:«Mi dispiace che un amico sof-fra ciò che sta soffrendo Casil-las – ha detto sincero AndresIniesta –. Non merita i fischi delsuo stadio». Due totem delBarça che spezzano una lanciaper l’amico madridista. E nonsono i soli: maltrattato nel club,Iker è stato coccolato e abbrac-ciato in nazionale. I compagninon riescono a capire perchéuno che ha dato tanto al Ma-drid (e alla Spagna) possa subi-

re un trattamento simile. Lasituazione va oltre l’aspettotecnico: non sono gli erroridi Iker, pur evidenti in alcunicasi, ad aver fatto precipita-re la situazione. Tutto nascedal conflitto Casillas-Mou-rinho. Josè l’ha ammainato,l’ha osteggiato, gli ha prefe-rito Adan, ha comprato Die-go Lopez. Il Real non ha fat-to nulla per difendere il ca-pitano, perché anche la rela-zione Iker-Florentino si èdeteriorata. Ancelotti ha ri-portato la pace a Valdebe-bas, ha dato la Liga a DiegoLopez (persa), Champions eCoppa del Re a Iker (vinteentrambe). Poi è arrivatoKeylor Navas, e Casillas si èpreso anche la Liga.

VICENTE FEDELE Del Bosquenon lo ha mai mollato. No-nostante l’ascesa di De Gea.In tanti in Spagna vorrebbe-ro tra i pali stasera il numero1 dello United. In tanti pen-sano che Casillas giochi soloper la buona stampa e il fa-vore del c.t. E preferivanovedere Moyà, Adrian, Ro-berto, lo stesso Diego Lopezin lista al posto di Casillas.Pensionabile. De Gea è ilportiere del futuro, in nazio-nale e magari al Madrid. Pe-rò Vicente è uomo di gratitu-dine, riconoscenza ed espe-rienza: non butterà Iker giùdalla torre, lo farà scenderecon garbo.

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COSÌ A SIVIGLIA, ORE 20.45SPAGNA (4-1-4-1) Casillas; Juan-fran, Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets; Silva, Koke, Iniesta, Isco; Morata. All. Del Bosque. UCRAINA (4-2-3-1) Pyatov; Kha-cheridi, Kucher, Rakitskiy, She-vchuk; Sydorchuk, Tymoshchuk; Yarmolenko, Gusev, Konoplyanka; Zozulya. All. Fomenko.

ANDRES INIESTACENTROCAMPISTA DEL BARÇA

MI DISPIACE CHE UN AMICO SOFFRA COME

STA SUCCEDENDO A IKER. NON MERITA I

FISCHI DEL SUO STADIO

fE IL DEBUTTANTE CONTRO LA LITUANIA

Inghilterra,arriva Kane Inizia l’eradell’uragano1Hodgson lancia titolare il 21enne e riabilita il ketchup vietato da Capello

Harry Kane, 21 anni, prepara il debutto con l’Inghilterra. Per lui quest’anno 29 reti complessive LAPRESSE

Stefano BoldriniCORRISPONDENTE DA LONDRA

U ragani, contratti eketchup. L’Inghilterranon è mai banale, neppu-

re quando incontra una nazio-nale al posto numero 94 delranking Fifa. Non ci sono prece-denti con la Lituania e, come haammesso Hart «sappiamo benpoco di questa squadra, ma inEuropa non si può sottovalutarenessuno». E infatti della Litua-nia e di un match che potrebbeconsegnare a zio Roy Hodgsonil quinto successo di fila nellequalificazioni europee si è par-lato poco più di zero in questavigilia. Gli argomenti sono statialtri, a cominciare dall’esordioprobabile – Hodgson ieri non havoluto ufficializzarlo – di HarryKane, centravanti del Tot-tenham, 21 anni, 29 gol in 43gare. È l’uomo del momento,

accostato ai grandi bomber diun tempo. Un nome su tutti:Alan Shearer, ex star degli anniNovanta. Shearer, attraverso ilDaily Telegraph, lo ha ricono-sciuto come erede: «È il migliorcentravanti degli ultimi ven-t’anni. Con lui l’Inghilterra saràcompetitiva con le big del mon-do». L’esordio di Kane dall’ini-zio non è sicuro al cento percento, ma le quote dei book-maker fanno pensare che do-vrebbe essere inserito nella for-mazione titolare.

HURRÀ HARRY Hodgson, bec-cato dai fotografi a inizio setti-mana con un foglietto in cui Ka-ne era nella squadra di parten-za, prende il discorso alla larga,raccontando «ho apprezzato ilsuo approccio con il gruppo el’impegno in allenamento, manon esageriamo con le pressio-ni». L’investitura è generale: Ro-oney, Hart, Jagielka hanno spe-so parole importanti per l’«Ura-gano». Il boom di Kane sta cre-ando problemi anche per il suoutilizzo nell’Europeo Under 21.Il Tottenham a fine stagione sa-rà impegnato in una tournée inMalesia e la coincidenza delledate ha costretto federazione eSpurs ad aprire una trattativa.

CONTRATTO In questa vigilia ètornata d’attualità la questionedel rinnovo del contratto di Ho-dgson, in scadenza nel 2016.Zio Roy vorrebbe prolungarlofino al Mondiale 2018, ma la fe-derazione vuole attendere l’esi-to dell’Europeo del 2016 per de-cidere. I giocatori sono schieraticon il c.t. e per sostenere la suacausa va bene anche il ketchup,soppresso all’epoca di Capello etornato a tavola con Hogdson:«Il nostro c.t. ci dà libertà discelta. Capello aveva vietatomolte cose – racconta Jagielka–. Non voglio polemizzare conCapello che ha un curriculumimportante, ma con Hodgson sivive meglio». Una volta si tra-sgrediva portando le mogli inritiro. Oggi basta il ketchup perfare la rivoluzione.

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COSÌ A LONDRA ORE 20.45INGHILTERRA (4-2-3-1) Hart; Clyne, Cahill, Jagielka, Baines; Carrick, Hen-derson; Milner, Rooney, Sterling; Kane. All. Hodgson.LITUANIA (4-5-1) Arlauskis; Vaitkunas, Freidgeimas, Kijanskas, Andriuskeviciu; Cernych, Chvedukas, Vicius, Zulpa, Panka; Matulevicius. All. Pankratjevas.ARBITRO Kralovec (Cze).

ALAN SHEAREREX ATTACCANTE DELL’INGHILTERRA

KANE È IL MIGLIOR CENTRAVANTI DEGLI

ULTIMI 20 ANNI. CON LUI SIAMO AL LIVELLO

DELLE BIG MONDIALI

Euro 2016RQualificazioni

CAMPIONATO ITALIANO | A1PALLANUOTO CLASSIFICA

MARTEDÌ 31 MARZO DIRETTA ALLE 18:00

GIRONE C EUROPEOCroazia* 21Italia* 14Montenegro 7Turchia 3Francia 3Siracusa Piscina Caldarella 18:00 ITALIA TURCHIA

WORLDLEAGUE | MASCHILE NONOTURNO

- VENERDÌ 27 MARZOCAMPIONATO FEMMINILE - DIRETTA ALLE 19:30

vs

- SABATO 28MARZOFINALE ANDATA EURO CUPMASCHILE

DIRETTA ALLE 19:30vs

ORIZZONTECATANIA

CN POSILLIPO

RAPALLO

CARPISAYAMAMAYACQUACHIARA

*Qualificate alla Final Eight

* retrocesse in A2

Pro Recco 57AN Brescia 55CarpisaYamamayAcquachiara 47BPM Sport Management 44Carisa Savona 31CN Posillipo 26CC Napoli 23Como Nuoto 19SS Lazio 19RN Bogliasco 18Roma Vis Nova * 10RN Florentia * 4

Plebiscito Padova 46Mediterranea Imperia 41Despar Messina 41RN Bogliasco 27Rapallo 25Prato 23Orizzonte Catania 21Città di Cosenza 10SIS Roma 7Firenze 4

SABATO 28MARZO

Como Piscina Olimpica 18:00 COMO NUOTO PRO RECCO

MERCOLEDÌ 1 APRILE

Sori Piscina Comunale 20:00 PRO RECCO CARPISA YAMAMAY ACQUACHIARA

Firenze Piscina Nannini 20:00 RN FLORENTIA CN POSILLIPOMASC

HILE ANTICIPOVENTIDUESIMAGIORNATA

ANTICIPOVENTUNESIMAGIORNATA

VENERDÌ 27 MARZO

Catania Piscina Scuderi 19:30 ORIZZONTE CATANIA RAPALLO

SABATO 28MARZO

Messina Piscina Cappuccini 15:00 DESPAR MESSINA RN BOGLIASCO

Roma Foro Italico 15:00 SIS ROMA PLEBISCITO PADOVA

Firenze Piscina Nannini 15:00 FIRENZE CITTÀ DI COSENZA

Imperia Piscina Cascione 15:00 MEDITERRANEA IMPERIA PRATO

FEMMINILE

VENTESIMA GIORNATA

11VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MERCATO

Marquinhos e Terryhanno rinnovato� Due difensori di big europee hanno prolungato il contratto con i rispettivi club. John Terry, il cui vincolo con il Chelsea scadeva nel prossimo mese di giugno, si è accordato con i Blues per un’altra stagione. Rinnovo più lungo, fino al 2019, per Marquinhos con il Psg.

UEFA

Terreno pessimoMultato il Malmoe� La Commissione disciplinare dell’Uefa ha multato il Malmoe per le condizioni del terreno di gioco, giudicate pessime, in occasione delle tre gare interne della fase a gironi di Champions League contro Atletico Madrid, Juventus e Olympiacos. Proprio il club bianconero si era lamentato molto del campo al termine dell’incontro del girone vinto comunque per 2-0 lo scorso 26 novembre. L’ammenda ammonta a 110 mila euro di cui 50 mila sospesi per due anni.

DISORDINI IN SCOZIA

Undici arresti a Glasgow� Undici persone sono state arrestate in occasione dell’amichevole tra Scozia e Irlanda del Nord a Glasgow. La polizia ha specificato che l’accusa, per tutti, è di reati minori. Due persone sono state arrestate all’interno di Hampden Park e nove all’esterno dello stadio di Glasgow, prima della partita. La Scozia ha vinto 1-0 grazie alla rete del difensore Christophe Berra.

BULGARIA

Cska in grave crisiColletta fra i tifosi� Il Cska di Sofia ha promosso una disperata raccolta di fondi tra i propri tifosi per evitare l’espulsione dalla Serie A bulgara, causata da una grave crisi economica. «Lanciamo questa colletta per salvare la licenza» hanno detto i dirigenti del club che nella sua storia ha vinto 31 campionati della Bulgaria. La cifra da raccogliere per evitare il fallimento ammonta a circa 600 mila euro.

BRASILE

Riscatto PalmeirasBattuto il San Paolo� (m.p.) Il Palmeiras infligge un pesante 3-0 al San Paolo nel derby del campionato paulista di serie A nel nuovo impianto dell’Allianz Park. In gol l’ex milanista Robinho che calcia da lontano su errore di Rogerio Ceni al limite dell’area dopo la rimessa in gioco e doppietta di Rafael Marquez.

INGHILTERRA

Il Manchester Unitedè il club più grande� (s.mar.) Il Manchester United è il più grande club della Premier League in base a uno studio statistico condotto dal Daily Mail tenendo conto di una serie di fattori come il numero di tifosi, sia in casa che fuori, gli incassi, i trofei, il numero di contatti sui social network. Al secondo posto di questa graduatoria si piazza l’Arsenal, davanti al Liverpool, primo per numero di trofei conquistati, e al Chelsea.

TACCUINO

Alessandro GrandessoSAINT DENIS (FRANCIA)

Twitter @agrandesso

L a storia del calcio è fatta digrandi trionfi e gelidevendette. Ma gustose co-

me quella servita da Dunga aDeschamps. I due erano capita-ni delle rispettive nazionali 17anni fa, allo Stade de France.Era l’estate del 1998 e la Fran-cia si cucì sulla maglia la pri-ma, e per ora unica, stella. Suquella dei verdeoro ce ne sonocinque. Ma sul cuore dei brasi-liani è sempre bruciato quel tre

a zero, ricamato da Zidane e daPetit. Stavolta Deschamps eDunga si sono per la prima vol-ta ritrovati da ct. E per una par-tita che i francesi hanno tra-sformato in una serata di galaper celebrare i vari ultracente-nari di presenze in Bleu. Tra

cui, appunto, anche Zizou.L’occasione giusta per il Brasileper chiudere quella vecchia fe-rita nello stesso stadio, e conti-nuare a tamponare quella benpiù recente dell’umiliazionesubita all’ultimo mondiale.

CAUTELA Una riabilitazioneche Dunga conduce con sag-gezza. Muovendosi con caute-la. Soprattutto se davanti c’è laFrancia, da sempre lo spaurac-chio dei brasiliani. Ma comeDunga anche Deschamps restatatticamente cauto. Perchécauti di natura sono i due ex ca-pitani centrocampisti. Nessun

rischio quindi. Nessun esperi-mento tattico, nonostante leassenze, scomode, da una par-te come dall’altra. Pogba per il4-3-3 dei francesi. David Luizper il 4-2-3-1 degli ospiti. Vuo-to che restituisce un ruolo aThiago Silva dal 1’. Non la fa-scia del capitano che rimane albraccio di Neymar. Quella deiBleus invece la porta Benzema.Perché manca Lloris, tra i pali.Così il primo tempo va via sutempi ambigui. Con i brasilia-ni, che non si espongono, spa-ventati subito da Benzema chedopo 8’ rispolvera il pezzo fortedi quella nottata di 17 anni fa.Il colpo di testa su corner. Lobatte Valbuena da sinistra. Va-rane lo allunga sul palo lonta-no e la punta del Real piazza al-l’incrocio. Dove però ci arrivaJefferson, d’istinto. Lo schemapiace nelle tribune. Dove tral’altro c’è appunto Zidane chenella notte magica del ’98 sudue corner e altrettante inzuc-cate costruì il suo impero. Lo sabene Varane che da Zizou è sta-to scoperto e allenato a Ma-drid. Così il centrale al 21’ svet-ta in area, su angolo e mettedentro. La parte di Dunga, epure di Leo, che 17 anni fa sipersero l’ex bianconero allamarcatura, la fa Miranda.

RIMONTA BRASILIANA Però,la storia si può anche scriverediversamente. Anche se è soloun’amichevole. Così il Brasile rialza la testa con Oscar. Malin-conico fino al 40’ quando ri-chiede e ottiene sponda da Fir-mino e batte Mandanda. Golche premia tra l’altro l’ultimo quarto d’ora degli ospiti. Chepoi nella ripresa dilagano. Esenza forzare. Con ordine equell’eleganza che Neymar ri-spolvera in occasione del rad-doppio. Dialogando con Wil-lian, per l’incursione da sinistrache il blaugrana finisce infilan-do di potenza sul primo palo, disinistro, dopo aver controllatodi destro (13’). Tocchi zidane-schi, verrebbe da pensare. E vi-sto che di Zidane si parla, il ter-zo gol arriva guarda caso sucalcio d’angolo. Quasi un re-make di quella lontana notte.Ma al contrario. Lo calcia Oscarda destra, e a svettare su tutti èGustavo (25’). Un centrocam-pista che potrebbe pure esserel’alter ego di Dunga che 17 annifa rimase a mani vuote, racco-gliendo il saluto di Deschampsda allora in poi etichettato co-me un vincente. Ma stavolta èandata diversamente.

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16� Gli incontri tra Francia e Brasile dal 1930. Sette vittorie verdeoro, 5 francesi e 4 pareggi. È la quarta volta che la Seleçao vince in casa dei Bleus.

Dopo 17 anni Dunga vendicail suo Brasile: 3-1 a Parigi1A St. Denis la rivincita della finale mondiale del 1998, con i due c.t. allora capitani: Francia avanti con Varane, poi si accende Neymar

IL MIGLIORE

� NEYMARRestituisce onore al Brasile e ricambia con l’ennesimo gol la fiducia di Dunga che lo ha nominato capitano.

7

IL PEGGIORE

� SAGNASembra non sentire l’importanza di una partita mai banale, in questo stadio. Anonimo e pasticcione.

5

fIL PERSONAGGIO

NEYMARIl talento col vizio del golPartita la rincorsa a Pelé Nel 2020 sarà sorpasso1Ha una mediadi 0,7 reti a garain nazionale: tremail record di O Rey(95 gol in verdeoro)

Alex FrosioTwitter @alexfrosio

I brasiliani hanno già comin-ciato a fare i conti e stabili-to la data: 2020. Sarà allo-

ra, quando avrà «appena» 28anni, che Neymar supererà Pelècome miglior cannoniere nella

storia della Seleçao, passaportoper la gloria eterna. Natural-mente se l’attaccante del Bar-cellona continuerà a segnarecon la stessa media-gol, cioè0,7 reti a partita e calcolando13 gare all’anno della nazionalebrasiliana.

QUINTO DI SEMPRE Nel 2014,Neymar aveva già operato il pri-mo sorpasso: nel 1962, cinqueanni dopo il debutto in nazio-nale, Pelé aveva messo a segno38 gol, O Ney era già arrivato aquota 42. E la marcia è ripresanel primo impegno verdeorodel nuovo anno, con la rete del-l’1-2 allo Stade de France. Golnumero 43 della stellina brasi-liana (in 61 presenze), già quin-

to marcatore di sempre dellaSeleçao: entro la fine della sta-gione, è facile che avrà preso Zi-co a 48, poi toccherà a Romario(55, secondo le proiezioni suc-cederà nel corso del 2016). ConRonaldo (62), ieri in tribunanello stadio che lo vide in vesteectoplasma per la finale mon-diale del 1998, ci si vede nei pri-mi mesi del 2017. E poi, lassù,Pelè, che nel 1971 si fermò defi-nitivamente a 95 reti.

E POI FIRMINO Con numeri co-sì, non serve un vero e propriocentravanti. Ieri Carlos Dunga,settima vittoria di fila dall’ini-zio della sua seconda avventurada c.t. della Seleçao, ha schiera-to per la prima volta titolare Ro-

berto Firmino. Non proprio un«9» autentico, ma forse partnergiusto per Neymar, Oscar e Wil-lian. Perché non è un mangia-palloni d’area, come era il bi-strattato Fred al Mondiale. Alcontrario, il fantasista dell’Hof-fenheim, forse proprio su indi-cazione di Dunga, ha giocato al-lontanandosi qualche passo daisedici metri per chiudere l’uno-due con i tanti piedi buoni allesue spalle (suo il secondo latodel triangolo sul primo gol diOscar) o per cercare il tiro dafuori. Firmino, Oscar, Neymar:hanno tutti e tre 23 anni. È an-che così che il Brasile può di-menticare in fretta la delusionemondiale: pensando al futuro.

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Neymar, 23 anni, segna il gol del momentaneo 2-1 verdeoro EPA

MondoRL’amichevole di lusso

FRANCIA 1

BRASILE 3PRIMO TEMPO 1-1MARCATORI Varane (F) al 22’, Oscar (B) al 41’ p.t.; Neymar (B) al 13’, Luiz Gustavo (B) al 25’ s.t.

FRANCIA (4-3-3) Mandanda 5,5; Sagna 5, Varane 6, Sakho 6, Evra 6,5; Sissoko 6 (dal 29’ s.t. Kondogbia6), Schneiderlin 6, Matuidi 6 (dal 38’ s.t. Giroud 6); Valbuena 6 (dal 37’ s.t. Payet 6), Benzema 5,5, Griezmann 6 (dal 29’ s.t. Fekir 6).PANCHINA Costil, Ruffier, Jallet, Koscielny, Tremoulinas, Zouma, Guilavogui, Lacazette.ALLENATORE Deschamps 5,5.CAMBI DI SISTEMA nessuno.AMMONITI Schneiderlin per gioco scorretto.

BRASILE (4-2-3-1) Jefferson 7; Danilo 5,5, Thiago Silva 6,5, Miranda 6, Filipe Luis 5,5; Elias 6 (dal 47’ s.t. Marcelo s.v.), Luiz Gustavo 6,5 (dal 45’ s.t. Fernandinho s.v.); Willian 6 (dal 38’ s.t. Douglas Costa 6), Oscar 6,5 (dal 41’ s.t. Souza 6), Neymar 7; Firmino 6 (dal 44’ s.t. Luiz Adriano s.v.).PANCHINA Gil, Alves, Paulista, Fabinho, Robinho, Coutinho, Grohe.ALLENATORE Dunga 6,5.CAMBI DI SISTEMA nessuno.AMMONITI nessuno.

ARBITRO Rizzoli (Ita) 7.NOTE Spettatori 80mila circa. Tiri in porta 4-8. Tiri fuori 3-3. In fuorigioco 0-0. Angoli 7-5.Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’. Willian (in piedi), 26, festeggia con Luiz Gustavo, 27, il 3-1 brasiliano AFP

LE ALTRE SFIDE

Le gare di ieri (tra parentesi i marcatori delle gare principali) e il programma di oggi: Thailandia-Singapore 2-0; Oman-Malesia 6-0; Giordania-Siria 0-1; Egitto-Guinea Equatoriale 2-0; Qatar-Algeria 1-0; Bahrain-Colombia 0-6 (Bacca, Falcao 2, Ramos, Mojica, Renteira); Costa d’Avorio-Angola 2-0 (Diarrassouba, Kalou); Iran-Cile 2-0 (Nekounam, Amiri). Oggi: Giappone-Tunisia (11.30); Corea del Sud-Uzbekistan (12); Cina-Haiti (15), Canada-Guatemala (21.30).

La Colombia ne fa 6 Algeria k.o. in Qatar

7 � Le vittorie di fila di Carlos Dunga nella seconda esperienza da c.t. del Brasile (dal 22 luglio 2014). Aveva già allenato la Seleçao dal 2006 al 2010

43� I gol di Neymar con la maglia del Brasile. L’attaccante, cresciuto nel Santos, ha debuttato (segnando una rete) il 10 agosto 2010 con gli Usa (2-0)

12 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 67 28 20 7 1 55 14

ROMA 53 28 14 11 3 39 21

LAZIO 52 28 16 4 8 51 27

SAMPDORIA 48 28 12 12 4 37 28

NAPOLI 47 28 13 8 7 47 36

FIORENTINA 46 28 12 10 6 41 31

TORINO 39 28 10 9 9 32 30

MILAN 38 28 9 11 8 41 35

GENOA 37 27 9 10 8 37 33

INTER 37 28 9 10 9 42 36

PALERMO 35 28 8 11 9 38 41

UDINESE 33 27 8 9 10 31 36

EMPOLI 33 28 6 15 7 30 30

SASSUOLO 32 28 7 11 10 34 43

CHIEVO 32 28 8 8 12 21 30

VERONA 32 28 8 8 12 33 48

ATALANTA 26 28 5 11 12 23 38

CAGLIARI 21 28 4 9 15 34 53

CESENA 21 28 4 9 15 25 49

PARMA (-3) 9 26 3 3 20 21 53

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 4 APRILE, ore 15ROMA-NAPOLI (ore 12.30) (0-2)

ATALANTA-TORINO (0-0)

CAGLIARI-LAZIO (2-4)

GENOA-UDINESE (4-2)

INTER-PARMA (0-2)

PALERMO-MILAN (2-0)

SASSUOLO-CHIEVO (0-0)

VERONA-CESENA (1-1)

FIORENTINA-SAMPDORIA (ore 18.30) (1-3)

JUVENTUS-EMPOLI (ore 21) (2-0)

PROSSIMO TURNO

Serie ARIl personaggio

MERCATO

Destro, dubbi sul riscattoIn gioco anche Immobile1Cifra fissata a 16 milioni ma il Milan ha molte variabili, a partire dal tecnicoSpunta l’ex granata

Marco PasottoMILANO

Q uel «sedici» è stato pe-sante fin dal principio.Come se Mattia Destro sifosse portato a Milano

un macigno legato alla vita. Se-dici come i milioni che dovreb-be elargire il Milan alla Romaper il suo eventuale riscatto.Ma sono le classiche questioniche inizialmente sembranotroppo lontane per preoccu-parsene. Ciò che tre mesi fa in-teressava al club rossonero eramettere le mani su un attaccan-te stimato e utile alla causa. So-lo che adesso si sta avvicinandola fine del campionato e la si-

tuazione non è esattamente co-me il Milan si aspettava: l’Euro-pa – e con lei qualche milioneprezioso – è un’utopia, l’allena-tore è in fortissimo bilico e gliassetti societari potrebbero re-gistrare novità consistenti nelgiro di un paio di mesi. Oltre alfatto che sul campo Destro finqui non ha reso come ci si sa-rebbe aspettato (due gol in set-te presenze), soprattutto per ladifficoltà di inserirsi nel giocoproposto da Inzaghi e per l’«in-gombrante» presenza di Me-nez, che là davanti cannibaliz-za tutto. Palloni e gol.

IDENTIKIT GIUSTO Cinquebuoni motivi per farsi una do-manda: vale la pena metteremano al portafogli così pesan-temente? Quesito al momentoin sospeso. Di certo il riscattonon è materia così sicura comepoteva sembrare a gennaio,nonostante Mattia corrispondaall’identikit perfetto per i pro-getti del club: giovane, italianoe nel giro della Nazionale. Ilfatto è che il Milan non può

permettersi di sbagliare nem-meno un investimento di unmilione, visti i tempi grami. Fi-guriamoci sedici. Che quindiusciranno dalle casse solamen-te di fronte a uno scenario cer-to. E’ in questo contesto che oc-corre interpretare l’incontroavvenuto ieri fra Galliani e

Alessandro Moggi. Chiacchie-rata durante la quale è spunta-to anche il nome di Immobile,non propriamente entusiastadi come stanno andando le co-se al Borussia. E mentre la Bildassicura che l’attaccante ha giàmesso in vendita la sua villa aDortmund, il Milan non trala-scia nessuna pista. Ovviamenteanche questa sarebbe un’ope-razione costosa, comunque al-ternativa a Destro. O una o l’al-tra. I rossoneri in ogni caso –che sia Destro o un altro nome– hanno bisogno di un centra-vanti (Pazzini è in scadenza enon rinnoverà, mentre Matritornerà dal prestito alla Juve).

COPPIA GOL Molto dipenderàda quale tecnico siederà inpanchina. Se, per esempio,prendesse davvero forza il no-me di Ventura ci sarebbe la sug-gestione del ritorno alla coppiagol del Toro Cerci-Immobilesotto la sua guida. Scenariopiuttosto interessante. Se inve-ce salissero le quotazioni diMihajlovic, per Cerci la situa-zione non sarebbe idilliaca. Daverificare, infine, ciò che pensala Roma a proposito di Destro:è evidente che uno sconto sullacifra fissata per il riscatto po-trebbe indurre il Milan a nonpercorrere altre strade.

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DAI PRIMI PASSI SPAGNOLI ALLA PREMIER

A CADICEUn giovanissimo Jesus Suso con la maglia del Cadice, il club dove ha fatto la trafila giovaniledal 2004 al 2009

L’INCONTRO CON RAFAUna foto storica: è l’autunno 2009, lo spagnolo atterra a Liverpool. Accanto a lui l’agente Daniel Rodriguez, l’allora tecnico dei Reds, Rafa Benitez, e Eduardo Macià, che era il capo degli osservatori

IL TIMBRO COI REDSSuso ha realizzato un solo gol col Liverpool, arrivato in Coppa di Lega questa stagione, contro il Middlesbrough. Fra infortuni e panchine è stata anche l’unica presenza coi Reds in questa annata AFP

«Perché Suso non gioca maiin questo Milan?Fa la differenza» 1Se lo chiede Francisco, suo ex allenatore all’Almeria: «Ha la qualità e la sfacciataggineper caricarsi la squadra sulle spalle»

Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRID

@filippomricci

E duardo Macià, oggi uomo viola e nel 2009responsabile degli osservatori del Liverpo-ol, aveva ricevuto relazioni straordinarie.

Rafa Benitez andò letteralmente a prenderlo a ca-sa, a Cadice. E lo strappò al Real Madrid, il clubper cui il 15enne Suso aveva sempre tifato e chegli aveva già fatto vistare la struttura di Valdebe-bas. Roy Hodgson e Brendan Rodgers sono staticonquistati dal suo precoce talento, anche se poihanno dovuto combattere con la sua discontinui-tà. E, per chiudere, ricordiamo i grandi meritiavuti lo scorso anno nella salvezza dell’Almeria.

ZERO MINUTI Jesús Joaquín Fernández Sáez dela Torre, in arte Suso, sembra in grado di offrirequalcosa a questo Milan, però non trova nemme-no un posticino. La firma il 17 gennaio scorso, il

debutto 10 giorni dopo: gli ultimi 10’ contro laLazio in Coppa Italia, terza sconfitta consecutivadei rossoneri. Poi la sparizione: nelle successive 8partite lo spagnolo, sempre abile e mai arruolato,non ha più visto l’erba. Uno zero che fa ancora piùrumore se paragonato ai minuti giocati nello stes-so periodo da Cerci (305) e Honda (478). Quellimandati sulle zolle che dovrebbe frequentare lui(e in agguato c’è anche Bonaventura). Con laReggiana Suso ha avuto la sua chance e l’ha sfrut-tata al meglio. Ora la palla passa a Inzaghi.

UN GIOCATORE DIFFERENTE «Sinceramente mistupisce che Suso non giochi mai. Ovviamenteparlo da osservatore esterno». La riflessione è diFrancisco, l’ultimo allenatore che ha dato spaziocon regolarità al mancino di Cadice. Era il suoallenatore lo scorso anno all’Almeria, dove Susoera arrivato in prestito dal Liverpool. Con unaclausola importante: se avesse giocato meno di26 partite l’Almeria avrebbe pagato una penale aiReds. «Però io ero ben felice di mandarlo in cam-

po – dice Francisco – perché uno così non l’aveva-mo, e faceva la differenza». La stagione di Suso èproceduta ad alti e bassi: «Si, ma con giustifica-zioni. Problemi muscolari, l’età e la disabitudinea giocare con continuità. Stiamo parlando di ungiocatore differente, pieno di qualità. Uno che sasegnare e far segnare, che salta l’uomo e lancia icompagni. E che sa sacrificarsi in fase difensiva,cosa non scontata quando si hanno quei piedi.Suso è uno ordinato tatticamente. E anche perquesto sono sicuro che in Italia farà bene».

SICURO DI FAR BENE Può darsi, però bisogna dar-gli la possibilità di mostrarle le qualità. «Chiaro,anche perché è giovane, ha bisogno d’affetto e disicurezze. Capisco che sia difficile scommettereforte su di lui, arrivato ora e appena 21enne, peròper quella che è stata la mia esperienza posso direche Suso è uno che non ha paura, che non si tiraindietro di fronte alle responsabilità, che ha lasfacciataggine necessaria per pensare di potersiprendere la squadra sulle spalle. E poi c’è un’altracosa: ho parlato col ragazzo appena dopo la firmacol Milan e l’avevo sentito pieno di entusiasmo.Mi aveva detto che era convinto di essere arrivatonel posto giusto per far bene, per fare il definitivosalto di qualità. Ne era certo».

IPOTESI TATTICHE Tatticamente qual è la posi-zione migliore per lui? «Quella occupata con laReggiana: esterno destro nel 4-3-3 con possibilitàdi rientrare sul sinistro. A me piaceva anche comeseconda punta nel 4-4-2, l’ho usato in trasfertedifficili, a Siviglia o al Calderon con l’Atletico, eha fatto bene. Però è chiaro che l’Almeria avevaesigenze e ambizioni molto diverse dal Milan».Vero, ma se guardiamo al Real Madrid, che nel4-3-3 in mezzo fa giocare gente abituata a opera-re più avanti e piena di qualità come James Rodri-guez (capocannoniere del Mondiale), Isco, Mo-dric e Kroos, e pensiamo alle parole di Franciscosull’ordine e le capacità di sacrificio di Suso si po-trebbe ipotizzare anche un suo utilizzo più arre-trato. Come gli succedeva ai tempi delle riservedel Liverpool, quando lanciava i compagni congrande precisione agendo sulla linea mediana. Per verificare ipotesi, talento, tenuta e spessoredi Suso però bisogna provarlo. «Si fidi di me, ilragazzo farà benissimo in Italia». Francisco è si-curo, Inzaghi chissà.

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Suso, 21 anni, è arrivato al Milan nell’ultimo mercato di gennaio dal Liverpool. Ha firmato col club rossonero fino al 2019FORTE

DOVE PUÒ GIOCARE4-3-3

4-3-1-2

GDS

Ciro Immobile, 25 anni AFP

� Il Milan alla francese, dopo aver fatto la parte del leone in campo col Cagliari, si è esibito anche in chat. Ieri Menez e Mexes hanno dialogato coi tifosi sulla pagina rossonera di Google+. E ne sono venute fuori parole interessanti. «E’ un onore essere al Milan – ha raccontato Jeremy –. Quest’anno sono contento di me ma molto meno dei risultati e quella è una delusione. Io comunque mi sento più maturo e si vede anche sul campo. Cerco sempre di dare il massimo per aiutare la squadra. Faremo di tutto per andare in Europa perché i tifosi lo meritano». Philippe ha una spiegazione ben precisa per gli stenti di questa annata: «Quando sono arrivato c’erano tanti campioni, gente molto forte. Poi c’è stato un grande cambiamento, ma adesso dobbiamo tornare in alto. Dobbiamo provare a fare bene nelle prossime dieci partite per arrivare in Europa League».

IN CHAT CON MEXES

Menez: «Io ok,ma delusodai risultati»

13VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Dilemma per l’InterÈ doctor Lukaso mister Podolski?1Il tedesco è il salvatore dei campioni del mondo o quello spento di Milano? Il c.t. Löw: «Deve giocare di più»

QUI APPIANO GENTILE

Mancini istruisce chi c’è: ecco gli errori

MERCATO

Mistero Kovacic Per Darmian Benassi+Camara

1 In Inghilterra: Mateo-Liverpool l’offerta è bassa?Il baby guineano piace al Torino

Lukas Podolski, 29 anni, ha segnato 48 gol in 122 gare con la Germania AFP Lukas Podolski versione interista: 11 gare tra A e Coppa Italia, 0 gol FORTE

Matteo BregaMILANO

U n 48 che non deve man-dare in confusione. Il golnumero 48 di Lukas Po-

dolski con la nazionale tedescaha spalancato sorrisi entusiasti-ci sull’asse Germania-Italia. Maè lo stesso attaccante interista asmussare l’entusiasmo dopo ungol che mancava dal 9 dicembre2014 (doppietta in Championscontro il Galatasaray con la ma-glia dell’Arsenal).

OTTIMISMO E CALMA «Una re-te che dà la spinta? Non esage-riamo. Dopo 15 minuti va dinuovo tutto benissimo, nell’ulti-mo mese invece era tutto il con-trario». L’analisi di Podolski è lu-cida e anche onesta. Da quandoè arrivato a Milano non ha anco-ra segnato, la media voto Gaz-zetta è decisamente insufficien-te (5,3) e non ha trovato ancora

una sistemazione tattica defini-tiva. Il fatto che non abbia anco-ra preso un’ammonizione, inol-tre, può essere letta come unamedaglia a due facce. Da un latola correttezza, dall’altra un piz-zico di latitanza in fase di sacri-ficio visto che spesso Mancini loha utilizzato come esterno d’at-tacco con compiti anche difensi-vi. Podolski sembra aver ritrova-to brillantezza nell’ambito dellaGermania, un «club» che cono-sce da dieci anni. «Lukas ha gio-cato poco ultimamente, e sareb-be naturalmente un bene chequesta situazione cambiasse -ha dichiarato il c.t. JoachimLöw -. Anche se ha sempre uncerto dinamismo e buone pre-messe fisiche. Quando questeentrano in gioco è sempre peri-coloso».

NEL MIRINO IL PARMA Manci-ni avrà seguito l’amichevole diKaiserslautern contro l’Austra-lia di mercoledì. E avrà notato

che oltre al gol, in quei 17 minu-ti più recupero, Lukas ha sfiora-to il raddoppio in un paio di oc-casioni. A questo punto prendequota l’ipotesi che manchi soloun po’ di fiducia nella versionemilanese di Podolski. Alla ripre-sa del campionato avrà con ogniprobabilità una maglia da titola-re. Contro il Parma, infatti, nonci sarà Icardi, squalificato. Ed èpossibile che davanti a Shaqiriagiscano lui e Palacio. Mancini,così, spera di recuperare al piùpresto la versione brillante deltedesco. Dottor Lukas in patria(superati Voeller e Klinsmannnella classifica marcatori dellaGermania, quarto di tutti i tem-pi) e Mister Podolski a Milano, iltecnico jesino spera che OliverBierhoff non abbia ragione.

TRA OLIVER E ROBY «L’Inter èstata una scelta sbagliata per-ché Lukas sapeva di trovare unasquadra non brillante», è stato ilcommento dell’ex centravantidi Milan e Udinese. «Deluso daPodolski? Lukas può fare di piùanche perché ormai ha giocatodiverse partite. A Genova inveceè andato così così», ha dettoMancini pochi giorni fa. Dallostaff nerazzurro ci si aspetta dipiù in fase realizzativa, ci siaspetta che il blocco (un po’ an-che di sfortuna, vedi il palo sep-pur su deviazione contro il Ce-sena) venga superato visto chel’impatto con Milano è stato su-perato. L’utilizzo dei socialnetwork ha fatto comprendere atutti che si è inserito nella nuovaquotidianità. Adesso deve di-mostrarlo anche in campo, co-me a Kaiserslautern. Per evitareche vada a finire tutto a cartequarantotto.

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0� I gol segnati da Podolskicon la maglia dell’Inter. Arrivatoa gennaio in prestito secco dall’Arsenal, ha giocato 11 gare tra campionato e Coppa Italia.

48� I gol segnati da Lukas Podolskicon la Germania in 122 gare. È il quarto fra i marcatori di tutti i tempi. Con il gol all’Australia ha superato Voeller e Klinsmann.

Matteo Dalla ViteLuca Pessina

S i scalda l’asse di mer-cato Inter-Torino. Ilgrande obiettivo dei

nerazzurri per le corsieesterne in vista di luglio ri-sponde al nome di MatteoDarmian. L’italiano, classe’89, costa molto: Cairo lo va-luta intorno ai venti milioni.Per abbassare la parte cash,l’Inter pensa di inserire nel-l’affare la seconda metà delcartellino di Marco Benassi,centrocampista ancora incomproprietà coi granata.Ma non solo...

OCCHIO AL BAYERN Il Tori-no è infatti molto interessatoall’esterno offensivo GastonCamara. Il guineano, classe’96, è una delle stelle dellaPrimavera guidata da Stefa-no Vecchi, fresca vincitricedel Torneo di Viareggio. Perlui si sono già mosse ancheAvellino e Carpi, ma l’Interprivilegia la pista che porta aTorino, inserendo una clau-sola di riacquisto futuro peril giocatore, come fatto nellatrattativa che porterà Bo-nazzoli alla Sampdoria apartire dalla prossima sta-gione. L’ala ex Santarcange-lo si adatta alla perfezione al

modulo di Ventura, orfano diun profilo simile dalla partenzadi Cerci. Un’arma in più nellemani dei nerazzurri per convin-cere Cairo e battere la forte con-correnza estera nella corsa aMatteo Darmian. E la concor-renza è quella di un top club, ilBayern Monaco.

I TORMENTI DI MATEO Nel frat-tempo, mentre gli affari legatiad Allan ed Heurtaux procedo-no fra mezze conferme e inevi-tabili intromissioni (Napoli eFiorentina), mentre non vannodimenticati i già noti Ayew e So-riano, ecco che dall’Inghilterraviene scritto quanto segue: il Li-verpool avrebbe offerto 30 mi-lioni di euro per avere MateoKovacic che non giocherà la ga-ra di domani contro la Norvegiaper un riacutizzarsi della bottaal ginocchio destro subìta con-tro il Wolfsburg (in Croazia ipo-tizzano uno stop di 7 giorni).Sull’interesse dei Reds piovonosmentite (anche dell’agente:«E’ e resterà all’Inter»), ma la si-tuazione attuale del baby croa-to (trova poco spazio con Man-cini) ha scatenato i sondaggi dimezza Europa. La verità è cheInter e Kovacic vogliono assolu-tamente procedere insieme(prova ne sia l’allungamentotanto agognato fino al 2019),ma da più parti sale l’ipotesi cheun’offerta irrinunciabile (fra i 35 e i 40) farebbe vacillare nonpoco la resistenza dei nerazzur-ri, al momento decisi a fare diMateo il perno del domani.Chiaro che l’indiziato numerouno alla cessione-top estiva èIcardi (Chelsea?), ma siccomele vie del mercato hanno anchevicoli nascosti, bé, chissà...

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Mateo Kovacic, 20 anni, all’Inter dal gennaio del 2013 FORTE

INVIATO AD APPIANO GENTILE

I nizio allenamento (dopo 2giorni di sosta) alle 17,00.Ma il ritrovo è scattato

molto prima: c’erano da rive-dere i (pochi, a dir la verità) er-rori fatti a Genova nella scon-fitta contro la Sampdoria. IeriRoberto Mancini ha ritrovato isuoi («depurati» dai 10 nazio-

nali Podolski, Ranocchia, Ko-vacic, Medel, Brozovic, Puscas,Shaqiri, Bonazzoli, Guarin eHandanovic): convocazione,lezione e correzione, il tuttoper stare sul pezzo nonostantela gara contro il Parma sia an-cora lontana. Il tecnico ha rivi-sitato cose buone e anche erro-ri visti a Marassi: tutto serve, ein special modo ora che biso-gnerebbe non sbagliare più.

AMICHEVOLE Nel frattempo, per non perdere il ritmo, Man-cini ha voluto che venisse pro-grammata un’amichevole perdomani mattina: succederàcontro la Primavera, poi lasquadra avrà sabato pomerig-gio e domenica liberi per poi ri-vedersi lunedì 30. E a proposi-

YUTO E FELIPE Di buono, in vi-sta della ripresa del campiona-to pre-pasquale, c’è che Manci-ni potrebbe tornare a contaresu Yuto Nagatomo, fuori da In-ter-Palermo dell’ 8 febbraio peruna lesione al bicipite femora-le della coscia destra. Si eranoipotizzati due mesi di stop peril laterale giapponese, nelle ul-time settimane i miglioramentisono apparsi evidenti: ieri Yutoha fatto metà dell’allenamento(sotto gli occhi del dg Fassone)con la squadra e per metà halavorato in versione persona-lizzata. Contro il Parma po-trebbe esserci anche l’esordiodi Felipe, se dall’inizio o a par-tita in corso si vedrà.

m.d.v.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Roberto Mancini, 50 anni LAPRESSE

Serie ARIl più atteso

DOMANDE APERTE SINO AL 13 APRILE

Dieci stage in Gazzettain memoria di Giavazzi� Per favorire l’avvicinamento dei giovani alla professione giornalistica, La Gazzetta dello Sport e Rcs Mediagroup istituiscono 10 borse di studio intitolate alla memoria di Giorgio Giavazzi, caporedattore centrale del giornale prematuramente scomparso, a 45 anni, nel 1998, che fu sempre impegnato nella valorizzazione delle risorse umane.Ogni borsa si realizzerà attraverso stage di 4 mesi che saranno attivati tramite convenzioni con università e scuole di giornalismo; ogni percorso garantirà, con il supporto di un tutor, la partecipazione

alla vita redazionale della Gazzetta - quindi seguendo l’ambito della confezione del quotidiano, ma anche delle notizie pubblicate sul sito web e la preparazione dei notiziari tv - e prevederà un rimborso spese. Il bando è riservato a giovani iscritti a un corso universitario o in possesso di una laurea da non più di 12 mesi. I curricula, accompagnati da una breve lettera di motivazione, dovranno essere inviati a [email protected] entro il 13 aprile, data dopo la quale è previsto un colloquio di selezione. La ricerca è rivolta a entrambi i sessi (Legge 903/77) ed è valida per le sedi di Milano e di Roma.

to di amichevole: se per qual-che motivo salterà la gara del 4aprile contro il Parma, eccoche l’Inter allestirà un’altraamichevole per quello stessogiorno (con avversario da defi-nire) allo scopo di non restaretre settimane intere senza gio-care nemmeno una partita.

1Riunione tecnica coi non-nazionali per correggere gli sbagli di MarassiDomani amichevole

14 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Gianluca MontiNAPOLI

Q uando Lorenzo Insignesi è infortunato, il Napo-li ha fatto fatica a ripren-

dersi. Ora che la squadra az-zurra deve riprendersi, Insignesta per tornare. Dopo il suo in-fortunio in Fiorentina-Napolidel 9 novembre 2014, arrivaro-no tre pareggi ed una sconfittaper gli uomini di Benitez. Sem-brava il periodo più difficiledella stagione, invece adesso ilNapoli è reduce addirittura dadue punti nelle ultime quattrogare. Così, Rafa deve trovarenuove soluzioni per rivitalizza-re la sua creatura. Poiché noncambierà il modulo, avere nuo-vi interpreti può aiutarlo a ri-solvere i problemi.

RABBIA POSITIVA Insignerappresenta una iniezione dibenzina (verde, vista la giova-ne età) nel motore della squa-dra. Scalpita per riassaporare ilgusto del calcio vero, control’Atalanta ha effettuato il ri-scaldamento sperando di en-trare in campo, ma alla fine alsuo posto è entrato Zapata.Una mossa che ha portato al

pareggio, ma che ha fatto ar-rabbiare Insigne al punto da la-sciarsi andare ad un gesto distizza. Nulla di grave, per cari-tà. Anzi, l’ennesima dimostra-zione del suo desiderio di ren-dersi utile alla causa. Del resto,a Lorenzo non era mai capitatodi dover mor-dere il frenocosì a lungo.A consolarloci ha pensatola sua fami-glia, in parti-colare la mo-glie Gennyche gli ha da-to poco rega-lato il secon-d o g e n i t oChristian.

L AVO R O AD O M I C I L I OCerto, la con-dizione fisicanon è ancorabrillante, ma Insigne sta facen-do il possibile per essere prestoal top. Durante la riabilitazio-ne, per mesi si è portato il lavo-ro a casa. Nella sua villa a Frat-tamaggiore aveva messo in pie-di una sorta di piccola palestraper potersi allenare anche fuo-ri orario. Così ha mantenuto al-

to il tono muscolare mentrecon grande forza di volontà, edalta sopportazione del dolore,si sottoponeva a lunghe sedutedi manipolazione. Adesso, sitratta solo di mettere minutinelle gambe. Oggi, insieme aZuniga (entrambi saranno di-

sponibili perla Roma comeGargano eStrinic), sisottoporrà aduna intensaseduta di alle-namento.

T R E Q U A R T IDI NOBILTA’Da lunedì siricomincerà alavorare alcompleto perritrovare gliautomatismiperduti. Spe-cie sulla tre-quarti il Na-

poli sta incontrando molte dif-ficoltà: Hamsik da mezza pun-ta fa una fatica incredibile, DeGuzman si è imborghesito eMertens solo nell’ultimo perio-do ha dato qualche segnale divita. Chi più di altri, però,aspetta il ritorno in campo diInsigne è, senza dubbio, Josè

Callejon. Non a caso, lo spa-gnolo da mesi è l’ombra delgiocatore ammirato nella scor-sa stagione e fino a novembre.Già, da quando si è fatto maleInsigne anche lui si è spento.Del resto, nessuno come Loren-zo è in grado di favorirne i taglialle spalle dei difensori.

COPPIA GOL Insomma, c’è unbisogno disperato di Insigne edella sua intesa con i compa-gni, sia vecchi sia nuovi. Già,perché Insigne e Gabbiadini fe-cero faville con Ciro Ferraranell’Europeo Under 21 del2013 e adesso sono pronti perripetersi con un’altra magliaazzurra. Certo, nel corso deltempo Gabbiadini si è trasfor-mato da punta centrale in at-taccante esterno, ma non en-trerà in concorrenza con Insi-gne. Anzi, Lorenzo partendoda sinistra potrebbe innescareproprio i movimenti di Manolosostituendosi ad Higuain nellaversione uomo assist. Anche ilPipita aspetta Insigne per sfrut-tarne le giocate in profondità.All’andata contro la Roma daun tiro di Insigne nacque il goldell’argentino. Chissà che nonsia un buon auspicio in vistadella sfida dell’Olimpico.

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Napoli ritrova InsigneC’è la manovra anticrisi1Il suo recupero è completato, potrebbe andare in campo contro la Roma. Per gli azzurri si moltiplicano le soluzioni offensive

OGGI SU GAZZETTA TV

E Benitez spiega«Lorenzo non èseconda punta»

1Il tecnicoa «CondòConfidential»:dal presente allanotte di Istanbul

Rafa Benitez, 54 anni, tecnico del Napoli a «Condò Confidential»

STASERA ALLE 21.35LA 5a PUNTATA DI«CONDÒ CONFIDENTIAL»

Paolo Condo’

«A vevo scritto 2-0sul quaderno e

mi stavo alzando per corre-re nello spogliatoio, prepa-rando un discorso difficile eper di più in inglese. Non loparlo in modo fantastico og-gi, figuriamoci dieci anni fa.Ecco, proprio in quel mo-mento il Milan segna il 3-0.Tutto diventa ancora piùdifficile». Rafa Benitez sor-ride e indugia, è un ottimonarratore. L’intervallo diIstanbul è uno dei momentitopici nella storia del calcio,una conversione a u senzaprecedenti in partite cosìimportanti: da italiani ov-viamente l’abbiamo patita,ma ai tifosi inglesi - e soprat-tutto ai giocatori, vista la re-azione - quella sera Benitezdev’essere sembrato l’Al Pa-cino di «Ogni maledetta do-menica», il tecnico capacedi un discorso così motivan-te da rimandare in campoundici tigri affamate. «I gio-catori erano tutti seduti conla testa bassa, e io ordinailoro di alzarla perché aveva-no lavorato tanto per arriva-re fin lì, e non aveva sensoarrendersi dopo 45 minuti.Dissi di provare a segnareun gol, perché così la partitasi sarebbe riaperta e i nostritifosi avrebbero fatto il re-

sto. E’ quello che successe: uncambiamento tattico - portai atre la difesa - la classica menta-lità del giocatore del Liverpoole l’appoggio dei tifosi perchéper loro non è mai finita finchénon è finita. Fu sufficiente».

RE DI COPPE Questa sera alle21.35 Rafa Benitez sarà il quin-to ospite di «Condò Confiden-tial», sul canale 59 di Gazzetta-Tv. Tanto Napoli nella nostrachiacchierata: ma per il rilievoe lo svolgimento che ebbe la fi-nale di Champions del 2005,non si poteva che partire daquel Milan-Liverpool. Quelmatch è il più importante vintoin carriera dal tecnico spagno-lo, ma il suo eccellente bilancionelle finali ha fatto nascere ildubbio che il suo talento siapiù da partita secca che dacampionato... «La realtà è chele coppe dipendono più dalmomento e dalle abilità indivi-duali, dei giocatori e dell’alle-natore». L’ultima pillola resa nota prima dell’intervista inte-grale di questa sera riguardaLorenzo Insigne: «In molti vor-rebbero vederlo dietro alla pri-ma punta, ma io che lo vedoogni giorno in allenamentonon credo abbia le caratteristi-che necessarie. Insigne segne-rà di più, questo sì: perché ègiovane, e deve migliorare laconcretezza sotto porta».

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RStava per entrare con l’Atalanta e ciè rimasto male quando il tecnicolo ha accantonato

RCon Gabbiadini ha già giocato, e conprofitto, nella Nazionale under 21 di Ciro Ferrara

Lorenzo Insigne, 23 anni, felice dopo un gol del Napoli. Assente da novembre, il suo rientro è vicino AFP

DA ESTERNO

CALLEJON HAMSIK

HIGUAIN

INSIGNE

CENTIMETRI

DIETRO HIGUAIN

GABBIADINI INSIGNE

HIGUAIN

MERTENS

CENTIMETRI

Serie ARIl ritorno

15VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

La Roma blindaStrootman Sarà il capitanodella rinascita1A Trigoria vogliono allungare il contrattodell’olandese al 2020, offrendogli la fascia dopo Totti e De Rossi. E si rivede Castan...

I RECORD

36� Le partite disputate in due stagioni da Kevin Strootman con la Roma, tra campionato e coppe: 29 nella scorsa,appena 7 in quella attuale

16,5� I milioni di euro spesi nell’estate 2013 dalla Roma per acquistare Strootman dal Psv Eindhoven, a cui vanno aggiunti 3,5 milioni di eventuali bonus

2,8� Lo stipendio attuale del centrocampista olandese, bonuscompresi. In caso di eventuale rinnovo la Roma è disposta anche a salire come ingaggio

Andrea PuglieseROMA

«K evin, quand’è che vieni su a rinnovareil contratto?». Una frase messa lì, a modi battuta, ma neanche troppo. Per-

ché, paradossalmente, in un centrocampo di stel-le, dove Garcia ha la possibilità di ruotare gentecome De Rossi, Pjanic, Keita e Nainggolan, quellache non gioca (Kevin Strootman) è l’unico veropunto fermo del futuro giallorosso. Tanto che poiWalter Sabatini ci è tornato su, parlando anchepiù concretamente con il centrocampista olande-se, ai box da fine gennaio, quando è stato operatoper la rimozione dell’occhio di ciclope e per il pro-blema alla cartilagine del ginocchio sinistro (do-po uno scontro di gioco nella partita con la Fio-rentina), lo stesso operato nel 2014, quando si in-fortunò ai legamenti crociati a Napoli. E su, nel-l’ufficio del d.s., Kevin ci è andato, intanto perfarsi una chiacchierata informale.

IL PROGETTO Intorno all’olandese, infatti, la Ro-ma vuole costruire la squadra del futuro, quellache deve far dimenticare le amarezze degli ultimitempi e — possibilmente — riprendere la corsaeuropea. Del resto, anche le tentazioni di poterlocedere (dinanzi ad un’offerta monstre del Man-chester United, dove Van Gaal ha un rapportospeciale con il giocatore) sono giocoforza nel cas-setto, considerando il doppio infortunio a cui èandato incontro a dieci mesi di distanza. Così laRoma sta pensando concretamente di rinnovargliil contratto, allungando la sua scadenza naturaledal 2018 al 2020. Con una promessa in più, quelladi fare di Strootman il futuro capitano gialloros-so. Già, la fascia, un orgoglio in più, per un gioca-tore che di orgoglio ci vive. Un modo in più perrendergli più dolce la permanenza in giallorossoe stimolarlo nella ripartenza. Ovviamente, Totti e

De Rossi permettendo. Ci sarà da aspettare un po’, ma se Keita non resterà — ad esempio — giàdalla prossima stagione sarà lui il primo della li-sta dopo i due totem di Trigoria.

LUI E CASTAN Strootman, tra l’altro, suda a Trigo-ria per tornare il prima possibile, a volte anchecon Robin Massier, il fisioterapista di fiducia,quando lo raggiunge dall’Olanda. Kevin ha giàtolto una stampella, tra una settimana toglieràanche l’altra, cominciando a poggiare il piede si-nistro, caricandoci su. Per ora sta facendo dei la-vori sul tapis roulant, senza forza di gravità, ilprossimo step è il recupero della camminata. Poici sarà tutta la fase della fisioterapia, del poten-ziamento muscolare, della riatletizzazione. Un percorso che Strootman conosce già bene, aven-dolo vissuto meno di un anno fa. Intanto, ieri incampo si è rivisto anche Leandro Castan. Il brasi-liano alla fine della prossima settimana farà unarisonanza magnetica ed un controllo dal profes-sor Giulio Maira. Se tutto andrà bene ed il proces-so di cicatrizzazione sarà completato, allora Leoavrà l’okay per tornare ad allenarsi subito dopoPasqua. Una ripresa blanda, è ovvio, ancora sen-za colpi di testa, ma comunque incoraggiante. Echissà che prima della fine del campionato non cisia la possibilità di fare anche una presenza...

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Kevin Strootman, 25 anni, centrocampista olandese della Roma, alla seconda stagione in giallorosso. Dopo l’infortunio della scorsa stagione, si è rifatto male a gennaio ANSA

DUE CASI

Iturbe&ParedesCrisi senza finedegli argentini1L’attaccante è ancora scosso dopo gli insulti in Europa LeagueIl mediano è finito nelle retrovie

Chiara Zucchelli

L’ unico ricordo positivo della vittoria diCesena, che ha chiuso un periodo neroper la Roma, è l’abbraccio collettivo a De

Rossi dopo il gol. Per il resto, i tre argentini diTrigoria sono rimasti mestamente a guardare,e se per Spolli non è una sorpresa, visto che daquando è arrivato a gennaio non è mai sceso incampo, per Iturbe e Paredes la situazione è di-versa. Nei 90’ che potevano decretare il sor-passo della Lazio — sarebbe stata la prima vol-ta dell’era Garcia —, l’acquisto più caro dellagestione americana e l’ex talento del Boca Ju-niors non sono stati presi in considerazione.

ITURBE E I TIFOSI A Iturbe è stato preferitoIbarbo, entrato nel finale al posto di Gervinho,e la motivazione va al di là della sfera tecnica.L’argentino è rimasto scosso dalla contestazio-ne dei tifosi dopo l’eliminazione dall’EuropaLeague, a Trigoria lo hanno definito «frastor-nato» per le accuse (e gli insulti) che gli sonopiovuti addosso, soprattutto quelli inerenti alprezzo del suo cartellino. Un solo gol in cam-pionato e giocate raramente all’altezza dellafama e delle aspettative sono un aspetto inne-gabile della sua stagione, ma a 22 anni ancorada compiere ha il futuro dalla sua. A patto diriuscire ad isolarsi dalle critiche, a tratti fero-ci, che Roma gli sta regalando, compresi alcu-ni gossip sulla sua vita privata che lo vedreb-bero molto vicino alla figlia dell’ex romanistaCaniggia, reduce dall’Isola dei famosi.

DELUSIONE Non ha compagne celebri, ma èdiventato padre a 19 anni Leandro Paredes,altro deluso a Cesena. Sperava di giocare tito-lare, viste le assenze di Keita e Pjanic e l’arre-tramento di Florenzi in difesa, si è visto scaval-care da Uçan e dal Primavera Pellegrini, al-l’esordio in A. La Roma, ufficiosamente, ha giàcomunicato al Boca di volerlo riscattare a giu-gno per 4,5 milioni di euro, ufficialmente peròmancano ancora la firme. Da adesso a finemaggio avrà dieci partite a disposizione perconvincere Garcia a dargli un’occasione, conbuona pace di Sabatini che, invece, sul suo va-lore scommette da anni. E il suo amico Iturbe,visto il grande affollamento che c’è sulle corsieesterne della Roma, dovrà fare lo stesso.

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L’ALTRA ROMANA

Lazio, un muro che nasce in tv1Pioli ha preso un solo gol nelle ultime seiDe Vrij: «Mi rivedo spesso, così riconoscoogni situazione». Radu k.o., riecco Gentiletti

Nicola BerardinoINVIATO A FORMELLO (ROMA)

T ra i segreti della Lazio ri-salita al terzo posto c’è an-che una difesa blindata.

La porta di Marchetti, appenarichiamato in Nazionale daConte, è inviolata da 424 minu-ti. E nelle ultime sei giornate,quelle dei sei vittorie di fila (re-cord stagionale dei biancocele-sti) è stato incassato soltantoun gol, quello di Dybala del Pa-lermo. Così la squadra di Pioli,con 27 reti al passivo, ha aggan-ciato un altro terzo posto: quel-lo nella graduatoria delle mi-gliori difese. Davanti, ci sono ,

come nella classifica generale,solo Roma (21) e Juventus(14).

MERITI Una svolta che ha inci-so profondamente sui risultati.Infatti, prima dell’ultimo ciclofelice, il fatturato difensivo del-la Lazio dava non poche preoc-cupazioni: era alla sesta posi-zione nel confronto con le altresquadre. La sopraggiunta soli-dità difensiva si è rivelata im-portante anche per confeziona-re due vittorie di misura (con-tro Udinese e Palermo) tra le ul-time sei. Ma conta soprattuttola crescita dei singoli. L’olande-se Stefan De Vrij, 23 anni, si starivelando il leader del reparto.«A volte sento dire che non so-no abbastanza duro, ma non èvero, ho fatto dei passi avantianche sotto questo punto di vi-sta. Vedo molte immagini dellepartite che gioco, in questo mo-do riesco a riconoscere prima lesituazioni - ha detto il centraledal ritiro dell’Olanda -. La clas-sifica della Lazio? Esser così in

alto è una sorpresa anche pernoi». Al suo fianco, si è ben inte-grato brasiliano Mauricio, 26anni, arrivato a gennaio dalloSporting Lisbona. Stanno attra-versando un buon momento diforma anche Dusan Basta e Ste-fan Radu. Il 30enne serbo assi-cura sulla fascia destra unaspinta incredibile. Sull’altracorsia il 28enne romeno, lazia-le dal 2008, garantisce unamaggiore copertura. Dietro diloro. è tornato a essere una si-

curezza Marchetti, che a 32 an-ni sta vivendo il suo riscatto do-po un’annata piuttosto negati-va. Così come si fa sentire il la-voro di copertura svolto dalcentrocampo e degli attaccanti(Klose e Felipe Anderson arre-trano spesso in difesa). Un ap-punto da fare ai difensori diPioli? Nel secondo posto nellagraduatoria dei gol realizzati(51) manca solo la firma di undifensore. Una lacuna che forsepotrebbe essere colmata giànella prossima gara di Cagliari,per cercare anche di dare l’as-salto a un altro secondo posto,quello in classifica della Roma,ad appena un punto.

RISCHI Nella trasferta sarda laretroguardia di Pioli dovrà fronteggiare il rischio dellesqualifiche. Infatti, tutti e quat-tro i difensori titolari sono diffi-dati. Ma ieri è scattato anchel’allarme per Radu. Nel test diFormello contro lo Juve ClubParma, il romeno si è fermatoper un risentimento alla cosciadestra: si teme uno stiramento.Intanto, sta completando il suorecupero Santiago Gentiletti:sei mesi di stop dopo l’infortu-nio (crociato) del 21 settembrecontro il Genoa. Il centrale ar-gentino, che tanto aveva incan-tato in avvio di stagione, po-trebbe essere convocato per lasfida di Cagliari.

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Stefan De Vrij, 23 anni, olandese, prima stagionealla Lazio, è arrivato dal Feyenoord GETTY IMAGES424

� I minuti di imbattibilità del portiere Federico Marchetti: l’ultimo gol subito è quello di Dybala del Palermo nella gara dell’Olimpico del 22 febbraio

IN 2.000 A FORMELLO TEST CON PIOLI JUNIOR� (nic.ber.) In duemila a Formello (foto LAPRESSE) per godersi la Lazio. Anche senza i 13 nazionali, tra cui la stella Felipe Anderson. Porte aperte ai tifosi nel test contro lo Juve club Parma (seconda categoria), che ha come capitano Gianmarco Pioli, figlio del tecnico laziale, esterno d’attacco (a centrocampo un altro Pioli, il cugino Francesco). È finita 9-0. Con cinquina di Perea. A segno anche Keita, Mauricio, Braafheid e Murgia. A riposo Morrison. Lavoro in palestra per Gentiletti. Mentre Mauri si fermerà per qualche giorno ancora a causa del riacutizzarsi di fastidi al piede sinistro (infrazione del quinto dito) , ma il suo recupero per Cagliari non è in dubbio. Nella cornice d’entusiasmo attorno alla Lazio anche il tour dei giocatori nelle scuole. Ieri, Keita, Novaretti, Gentiletti e Ledesma sono stati ospiti all’istituto romano «Via del Calice».

Serie ARStrategie giallorosse

16 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTSerie ARL’incontro

«Ehi, Sarri sono SinisaParliamodi calcio?»

1Il tecnico della Samp in visita a Empoli. Una stima reciproca e due ore fitte a parlare di schemi, blocchi , punizioni. E forse di Milan...

Alessio Da RonchINVIATO A EMPOLI

Q ualcuno, a Milano, po-trebbe anche interpre-tarlo come un buon se-gno. Se nel mirino ros-

sonero ci sono Sarri e Mihajlo-vic, e loro due si stimano e siconsiderano sulla stessa lun-ghezza d’onda, potrebbe volerdire che al Milan stavolta han-no idee chiare sul futuro. Loro,i tecnici di Empoli e Sampdo-ria, però preferiscono godersiil presente e, approfittandodella sosta di campionato, con-dividere le loro esperienze, di-verse in partenza, ma eviden-temente simili ora.

STIMA Succede così che SinisaMihajlovic telefoni a MaurizioSarri e fissi l’incontro, a Empoliper vedere qualche allenamen-to. Il tecnico blucerchiato pro-gramma la preparazione dellasua Samp e fa la valigia. L’alle-natore dei toscani lo accogliesul campo a braccia aperte, intuta e cappellino bianco, comesempre. Sinisa, elegantissimo,si siede in panchina e, da lì, as-siste al lavoro sul campo colpresidente dell’Empoli Fabri-zio Corsi. «E’ stata — spiegaSarri — una condivisione diesperienze, un confronto diidee. S’è parlato: io di lui e luidi me. Una cosa forse insolita,ma piacevole tra due personeche si stimano».

SCINTILLA Due mondi che siincontrano, grazie alla dispo-nibilità alla condivisione e al-l’amore per il calcio di Sarri, al-l’umiltà e alla voglia di miglio-rare di Mihajlovic. La scintillal’ha innescata quest’ultimo, al-la fine della sfida tra Samp edEmpoli a Marassi a inizio gen-naio. Sinisa, lasciando la zonainterviste dedicata a Sky, ha in-crociato il collega. Si è fermato

e lo ha atteso. Quando ancheSarri ha finito il suo interventoi n tv si è presentato. I due han-no parlato un po’, poi Mihajlo-vic ha chiesto di scambiarsi inumeri di telefono: «Magari cisentiamo e parliamo un po».Lui, infatti, era da tempo incu-riosito dal personaggio Sarri, dai suoi campionati in serie B,

con l’Arezzo soprattutto, dalsuo modo di schierare, e quindidi preparare, la linea difensivaa quattro.

INCONTRO D’ORO Due perso-naggi così, però, non amanousare il telefono, per cementa-re la stima reciproca c’è volutoun secondo incontro, il 9 mar-

zo, a Coverciano, durante laproclamazione della Panchinad’oro. Altra chiacchierata, sta-volta più corposa, e una pro-messa di Mihajlovic: «Durantela prossima sosta vengo a vede-re come lavori». Curioso: il piùfamoso (e meglio piazzato inclassifica) dei due che va a stu-diare l’altro, che, particolaregustoso in più, a fine maggio sitroverà a sfidare a Empoli. Lastima è il collante, l’attitudinedi Mihajlovic la molla che fapartire il meccanismo. Sinisa,infatti, ama scoprire cose nuo-ve, approfondire conoscenze,studiare particolari. Durante lascorsa sosta, a novembre, la-sciò Genova per tre giorni, an-

dò in Serbia e seguì il lavoro delle selezioni serbe. Ogni mo-mento libero per lui è un’occa-sione per migliorare: recente-mente è corso a Montecarloper assistere a Monaco-Arse-nal, due giorni dopo era a Mila-no, per Inter-Wolfsburg. Saba-to scorso aveva programmatouna scappata a Chiavari, perEntella-Catania, ma il lavorodella vigilia di campionato gliimpose una rinuncia all’ultimomomento.

BIS STAMATTINA Ieri Mihajlo-vic ha seguito con attenzioneuna seduta senza squilli: riscal-damento e partitelle a tema. Ilmeglio, infatti, era in program-

ma dopo, visto che Sarri lo haprima invitato nel suo stanzinoall’interno del Castellani, e lìsono volate vie due ore, poi loha accompagnato a cena, perscambiare qualche opinione,per confrontare alcune idee, chissà se avranno parlato dicalci piazzati e blocchi, proba-bilmente avranno evitato diparlare di Milan, sicuramente,avranno riso uno delle battutedell’altro, visto che sotto lascorza burbera si nascondonopersone intelligenti e spiritose.Stamattina si ritroveranno an-cora al campo, all’allenamentodell’Empoli, più amici di pri-ma, più bravi di prima.

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FIORENTINA

Bernardeschi rivede la lucePronto a Pasqua

1A 5 mesi dal crac al malleolo è ok. Montella potrebbe convocarlo per la gara con la Samp

Giovanni SardelliFIRENZE

Q uasi pronto. L’enormepotenziale offensivo vi-ola sta per lucidareun’altra arma. Forgiata

nel marmo di Carrara. Dopoquasi 5 mesi di stop FedericoBernardeschi è a un passo dalrientro. La frattura al malleoloè un lontano ricordo, le gambestanno tornando a girare, man-

ca solo l’ultimo step. La partita.Dopo la sosta, la Fiorentinaospiterà la Samp in un matchimportantissimo per le posizio-ni nobili della classifica. Toc-cherà a Montella decidere seaccelerare o aspettare ancora,ma «Berna» potrebbe davverotornare fra i convocati.

CRACK E SHOCK Dopo l’ iniziodi stagione ultra positivo, con 8presenze e due gol (entrambisiglati in Europa League, ndr),quel maledetto allenamentodello scorso 3 novembre: sedu-ta che difficilmente verrà di-menticata dall’attaccante. Lacaviglia destra che si piega, ildolore lancinante, le lacrime.Con i compagni intorno a luicon le mani sul volto. Gli esamistrumentali confermaronoquanto temuto. Frattura scom-

posta del malleolo esterno del-la caviglia. Il giorno seguentel’operazione chirurgica per lastabilizzazione e sintesi dellafrattura: intervento eseguito aFirenze dal dottor Giron, assi-stito dall’ortopedico della so-cietà Federico Fofi. Nel corsodell’operazione però, altrabrutta notizia: fu infatti neces-saria la sutura del legamentodeltoideo, lesionatosi nell’in-fortunio. Logico l’allungamen-to dei tempi di recupero, conprognosi fissata a 5 mesi.

RUSH FINALE Mesi che sca-dranno proprio il giorno di Fio-rentina-Samp. Due chiodi fissihanno accompagnato «Berna»durante questo periodo. Tor-nare in campo il prima possibi-le per aiutare la sua Fiorentina,e giocare da protagonista ilprossimo Europeo Under 21 inprogramma a giugno in Re-pubblica Ceca. Il contatto di-retto con il selezionatore DiBiagio non è mai mancato e laconvocazione per la rassegnaeuropea, ad oggi, non sembrain dubbio. Più complicata sem-mai la trattativa per il rinnovocontrattuale. Quello attualescade nel giugno 2017 e la Fio-rentina ne sta parlando conl’avvocato Bozzo, procuratoredell’attaccante. Accordo, almomento, piuttosto lontano.Più vicino invece, stando allevoci che arrivano dalla Roma-nia, il possibile arrivo del gio-vanissimo figlio di GheorgheHagi, Ianis. Nato ad Istanbul (ilpadre giocava al tempo nel Ga-latasaray) il 22 ottobre 1998,Ianis è cresciuto nell’ Acade-mia Gheorghe Hagi sfociandonella prima squadra (ViitorulConstanta), dove il padre alle-na. Ha già esordito quindi nellamassima divisione romena, ol-tre a far parte delle selezionigiovanili della Romania.

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Federico Bernardeschi, 21 anni, attaccante della Fiorentina LAPRESSE

È L’ORA DEL CILENO

Tocca a Pinillatirare l’Atalantatrasformista1Denis stavolta è squalificato,ma Reja valutaanche un cambiodi gerarchie

Matteo SpiniBERGAMO

D ue settimane di lavo-ro senza partite. Sa-rebbe potuto essere lo

scenario che accompagnavaEdy Reja al suo arrivo a Ber-gamo, quando l’imminentematch di Parma era ancoraaffiancato da un grandepunto interrogativo: in real-tà sono passati 23 giorni etre partite (e tre pareggi), incui il tecnico goriziano haalternato tre diversi moduli(4-3-3, 3-4-3 e 4-2-3-1).Ora, finalmente, una sostautile per costruire la squa-dra che vuole Reja, tattica-mente e atleticamente, pro-seguendo in parallelo il la-voro sul piano mentale: dal-la ripresa di martedì, lasquadra ha già svolto quat-tro sedute.

SENZA DENIS Da dove ri-prenderà l’Atalanta? Diffici-le immaginare una squadradall’assetto tattico fisso, vi-sto che il nuovo allenatore

ha subito fatto intendere che laduttilità sarà una delle qualitàdella sua squadra, con un mo-dulo in grado di cambiare an-che nell’arco dei 90’ (alternan-do i tre schemi già provati e il3-5-1-1), in base all’avversa-rio. Ciò che è certo è che, allaripresa, contro il Torino, non cisarà Denis, squalificato: unanovità in questa stagione, vistoche l’argentino ha finora gioca-to sempre, facendo il pieno dipresenze (28 su 28, come sol-tanto Sportiello), con 23 getto-ni da titolare e soli cinque in-gressi a gara in corso. Almenoper una volta, dunque, non cisarà il classico tormentone delballottaggio tra lui e Pinilla: una scelta per il momento for-zata, ma che si potrebbe tra-sformare nella realtà del pros-simo futuro, visto che, in que-sta stagione, le difficoltà di De-nis sono note, mentre Pinillasta facendo meglio, in terminidi gol (due in nove partite innerazzurro, contro quattro inventotto del Tanque) e di ap-porto alla squadra. Contro ilTorino anche Gomez saràsqualificato, ma la buona noti-zia è che si va verso il recuperodella rosa al completo (esclusoRaimondi): anche Estigarribiaè tornato ad allenarsi con icompagni e viaggia verso laprima convocazione. Un’armapotenzialmente fondamentaleper l’eclettica Atalanta che hain testa Reja.

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CHIEVO

Mattiello dimessoOra riabilitazione� Federico Mattiello, sfortunato esterno difensivo 19enne del Chievo (ma il cui cartellino è di proprietà della Juventus), è stato dimesso ieri dall’ospedale Negrar dove era ricoverato dall’8 marzo scorso dopo l’operazione per ridurre la frattura di tibia e perone avvenuta nella sfida con la Roma (a causa di un contrasto con Nainggolan). Ora inizierà un percorso riabilitativo a Verona.

IN NUOVA ZELANDA

Orsato arbitreràal Mondiale Under 20� Daniele Orsato, 39 anni, è l’arbitro italiano scelto per il Mondiale Under 20 che si giocherà in Nuova Zelanda dal 30 maggio al 20 giugno. Con lui gli assistenti Mauro Tonolini e Lorenzo Manganelli. Per l’arbitro veneto (sezione Aia di Schio) è la prima volta da direttore di gara in una competizione Fifa.

TRA OGGI E DOMANI

Amichevoli: in campo Udinese e Cagliari� L’Udinese gioca oggi in amichevole (ore 18.30) a Lipsia contro l’RB Leipzig. Il tecnico Andrea Stramaccioni ha convocato 19 giocatori, ma ha tutti i portieri impegnati con le nazionali. Si aggregano Perisan e Radikon. Il Cagliari di Zdenek Zeman giocherà, invece, domani a Cabras (ore 15) in amichevole col San Teodoro. Oggi al Cagliari Point, Avelar e Farias incontrano i tifosi.

TACCUINO

� 1 Prima dell’allenamento, foto ricordo per Maurizio Sarri e Sinisa Mihajlovic; 2 i due tecnici in panchina; 3 Sinisa entra al Castellani di Empoli PEGASO

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17VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IL FOCUS TECNICO CONTENUTOPREMIUM

DA BAMBINI SUL PARQUET, DA GRANDI NEGLI STADI. SOPRATTUTTO IN BRASILE SI COMINCIA QUASI SEMPRE COSI’

� Tantissimi campioni del calcio sono partiti dal futsal, soprattutto in Brasile. 1 Il tesseramento con la Deportiva Sarriana di un baby Diego Lopez, attuale portiere del Milan. In alcuni fondamentali ricorda ancora tantissimo i movimenti dei numeri 1 del calcio a 5 2 Il cartellino di un giovanissimo David Luiz, con pochi capelli, attuale campione del Psg 3 Anche Ronaldo«il fenomeno» è partito dal futsal, col Social Ramos Clube 4 Ronaldinho 5 Neymar 6 Robinho. In Brasile il movimento è talmente importante che la Confederaçao Futebol de Salao è autonoma. In Italia invece è sotto la Figc tramite la Divisione Calcio a cinque

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MESSI, CR7, XAVI, NEYMARFUTSAL FUCINA DI TALENTI

Calcio a 5... stelle

RAPIDITA’ DI PIEDI E DI MENTE, LA CROCE IBERICA DI NEUER,LO STAFF DI MONTELLA, LE GIOVANILI DELL’INTER, MILLE STAR:

NON CHIAMATELO «CALCETTO», IL PALLONE GLI DEVE TANTO

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� 1 L’uscita da futsal a «croce iberica» di Neuer 2 Erik Lamela ai tempi della Roma con Diego Giustozzi, c.t. dell’Argentina 3 A destra, il collaboratore tecnico diMontella, Riccardo Manno AFP-CASSELLA

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L’INCHIESTA di MARCO CALABRESI

P er diventare campioni, le dimensioninon contano. La riconoscenza di Cri-stiano Ronaldo è tutta racchiusa in ot-tocento metri quadrati: «Ogni volta chegiocavo a futsal, durante la mia infan-

zia, mi sentivo libero. Non fosse stato per il futsal,non sarei quello che sono adesso». In quarantametri di lunghezza per venti di larghezza, deveandare per forza tutto più velocemente: le gam-be, il pallone, il pensiero. E quando i metri qua-drati diventano più di settemila – considerandole dimensioni standard di un campo di calcio, 105X68 –, la formazione nel calcio a 5 è una fab-brica di campioni. Cristiano Ronaldo è uno deitantissimi. Altri esempi? Prendete Leo Messi, ne-anche lui scarso: prima di sbarcare in Europa, nelNewell’s Old Boys faceva magie sul campo in er-ba, ma anche sul parquet, nei palazzetti. All’este-ro, soprattutto in Brasile, Spagna e Argentina(l’ex romanista Lamela lo fece fino a 14 anni, e aRoma si fece vedere diverse volte da spettatorealle partite di calcio a 5), è così: si nasce giocatoridi futsal, ci si forma con il pallone a rimbalzo con-trollato, giocando cinque contro cinque, poi sisceglie, anche a seconda delle caratteristiche fisi-

che. E chi ha scelto il calcio, ancora oggi si portadietro i benefici.

LISTA LUNGHISSIMA In Brasile, è una tappa ob-bligata: dieci dei convocati della Seleçao di Sco-lari al Mondiale dello scorso anno (ma in passatoanche Ronaldo, Ronaldinho, Robinho e JuninhoPernambucano) arrivano da lì. Tra questi, DaniAlves, David Luiz, Maicon, Ramires, Oscar (chealla Croazia, nella gara inaugurale, segnò un goldi punta, tipico del futsal) e soprattutto Neymar:«Nel calcio servono piedi buoni, perché si cercasempre di battere gli avversari in uno spazio mi-nimo. Ho amato la sfida di giocare in un campopiccolo», confessò la stella del Barcellona. È nato5vs5 anche Domenico Berardi, ma quello è uncaso a parte: più che futsal, il giorno in cui a Mo-dena si accorsero di lui durante una partita traamici si giocava a livello amatoriale, neanche pa-

ragonabile con gli schemi del futsal. Quelli, perintenderci, che Pep Guardiola ha trapiantato nelBarcellona: il tiqui-taca non è altro che lo svilup-po del gioco in spazi ridotti, forse la caratteristicaprincipale del calcio a 5. Che nel 2018 potrebbefar parte, in via sperimentale, del programmaolimpico dei giochi giovanili di Buenos Aires inprevisione – lo sperano i circa 100mila tesseratitra società dilettantistiche e settori giovanili – diun inserimento in quelli maggiori. «È nel futsalche si vede se un giocatore ha talento – ha spiega-to Xavi, altro figlio del calcio a 5 –. Lì, dove laforza fisica non è essenziale, si notano i piccolidettagli in termini di qualità, classe e intelligenzatattica». E come Xavi, pure Iniesta, che per laNike un anno fa registrò uno spot pubblicitarioraccontando la sua storia nel «futbol sala» duran-te un allenamento nel Palau Blaugrana, che ospi-ta le partite della sezione futsal della polisporti-

va.

LA CROCE IBERICA Non ha iniziato con il futsal,Manuel Neuer, eppure la sua interpretazionedella parata «a croce iberica» è diventata unesempio per tutti i giovani portieri del mondo.Quando ha l’attaccante davanti a sé, Neuer (cheoggi festeggia 29 anni) non cade, ma allarga lebraccia e una gamba, e l’altra la piega. Propriocome si fa nel futsal, dove c’è più bisogno di chiu-dere lo specchio della porta che di tuffarsi. Croceiberica, nata in Spagna: Diego Lopez, portieredel Milan, nato nel futsal. Anni 90, nella Deporti-va Sarriana: oltre alla croce si è portato dietroanche il gioco con i piedi (tranne la papera diParma), altra prerogativa di un portiere «indoor»completo.

E L’ITALIA? Della propedeuticità del calcio a 5nella formazione del calciatore (e dell’importan-za di scegliere i movimenti in situazioni di tempoe spazio di gioco ridotti, vedi il controllo con lasuola) se ne stanno accorgendo anche qui: dopoche Agenore Maurizi e Alessandro Nuccorini –tecnico campione d’Europa nel 2003 – sono pas-sati dal futsal al calcio a 11, Vincenzo Montella èstato il primo a volere nel proprio staff un tecnicoformato nel calcio a 5. Così, nell’estate del 2013,alla Fiorentina è approdato Riccardo Manno, co-nosciuto tramite Emanuele Marra (preparatoreatletico ai tempi delle giovanili della Roma), vicedi Menichelli in Nazionale e autore di «L’allena-mento integrato nel calcio a 5», proposto con al-cune varianti a Borja Valero – la moglie Rocio, inSpagna, è stata giocatrice di calcio a 5 –, Pizarroe Salah, tre che nel futsal non sfigurerebbero, co-sì come non sfigurava Allan (Udinese) fino a 17anni. Il preparatore atletico del Cesena di Mim-mo Di Carlo è invece Lorenzo Riela: catanese, halavorato con Luparense, Arzignano e Marca Fut-sal, e anche nel calcio propone alcune metodolo-gie di lavoro – soprattutto legate alla coordina-zione e alla forza – importate dal calcio a 5. Seall’estero, la maggior parte dei calciatori sonocresciuti con il futsal, in Italia è spesso avvenuto ilcontrario, come nel caso di Marco Ercolessi, da-gli Allievi del Padova (era in squadra con Andre-olli) alla Nazionale di calcio a 5 campione d’Eu-ropa lo scorso anno ad Anversa. La tendenza sista invertendo, grazie anche allo sviluppo del pu-ro settore giovanile nel futsal: il Milan, la scorsaestate, per i suoi Giovanissimi ha scelto il 14enneJacopo Finessi, che giocava nel Kaos Futsal, diFerrara. L’Inter, invece, ha contattato il commis-sario tecnico della Nazionale, Roberto Menichel-li, per un incontro di formazione con gli allenato-ri del settore giovanile. Da quest’anno, infine, neicorsi per allenatore Uefa C e Uefa B sono stateintrodotte delle ore di futsal, divise tra aula (teo-ria) e campo (pratica). «Perché il futsal rende uncalciatore migliore». Se lo ha detto Pelé, è vero.

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CalcioRLa tendenza

18 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

19VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Nuovi requisiti per chi acquista almeno il 10 per cento del club: onorabilità (niente condanne con pena edittale superiore a 5 anni, o per frode sportiva, antidoping, truffa e appropriazione indebita) e solidità finanziaria (certificata da almeno una banca di «primaria importanza»). Prevista pure una verifica antimafia con il Ministero.

Per le licenze nazionali della A (per serie B e Lega Pro il discorso è stato rinviato al prossimo consiglio federale), viene introdotto un «indicatore di liquidità», che insieme con quelli dell’«indebitamento» e del costo del lavoro «allargato» deve misurare la capacità del club di far fronte agli impegni finanziari entro 12 mesi.

I tempi. La mancanza dei requisiti non produrrà effetti per il 2015-2016 (necessario, però, presentare il piano di rientro). Dal 2016-2017, gli inadempienti incorreranno nel blocco del mercato. Dal 2017-2018, chi non sarà in regola, non potrà essere iscritto al torneo. E dal 2018-2019 sarà necessario pure il pareggio di bilancio.

I TEMPI DELLA RIFORMAPAREGGIO DI BILANCIOENTRO IL 2018-2019

NUOVO REGOLAMENTO

Aboliti gli esamiper i procuratoriBasta l’iscrizione1Scompare l’albo degli agenti Fifa: via alla deregulation. Canovi: «Pronti a una class action»

La svolta della Figc«Senza liquiditàniente campionato»1Al via la rivoluzione post Parma fra «licenze» e «acquisti»Tavecchio: «Fatto storico». E il Governo adesso applaude

IL PRESIDENTEFEDERALE:

«ORA SERVELA RIFORMADEI TORNEI»

UVA: «LE REGOLE CERTE

ATTRARRANNOINVESTIMENTIDALL’ESTERO»

Alessandro CatapanoValerio PiccioniROMA

«Q ui si fa la storia», ri-vendica Carlo Tavec-chio. Non esagera.La svolta epocale cui

dovrà condurre il percorso ri-formatore iniziato — gli va rico-nosciuto — ben prima del cracParma, in realtà è già nel cam-bio di passo con cui la Figc, daieri, prova a tornare organo digaranzia e controllore indipen-dente del calcio italiano. È pre-sto per dire se la Lega di A siarassegnata a rientrare nei ran-ghi o se arriveranno colpi di co-da (ieri Lotito ha provato in tut-ti i modi ad annacquare qua elà), ma intanto la vittoria di ierista proprio nell’aver impostoper una volta alle capricciosesocietà la propria visione delleregole. Stavolta scritte autono-mamente. Ed essere riuscito —in questo caso sì dopo lunghi e

accesi confronti — a farle passa-re all’unanimità (almeno per iclub di A, Lega di B e Lega Pro siaggiorneranno tra un paio disettimane).

RENZI SODDISFATTO Un suc-cesso, registrato anche a Palaz-zo Chigi. Il Governo, che avevavisionato il documento su licen-ze nazionali e acquisizioni deiclub in anteprima, applaude ilrisultato portato a casa da Ta-vecchio e il d.g. Uva: «Un lavoroserio, siamo soddisfatti», ilcommento che filtra dalla presi-denza del Consiglio. Anche sot-to questo aspetto, una grandegiornata per Tavecchio. Ricor-date da dove era partito? In set-te mesi ha recuperato un rap-porto con il Governo, forse riu-scirà a completare il disgelo conla Juventus, intanto ha apertocon autorevolezza il grande ca-pitolo delle riforme del calcio.«E se i campionati sono la ma-dre di tutte le riforme — ha det-to —, questo è il padre...».

GRADUALITÀ Ecco, l’atteggia-mento è proprio del buon padredi famiglia. «Il calcio italiano èin crisi di liquidità — spiega ilpresidente —: bisogna rimette-re mano ai principi contabili al-trimenti ci saranno dei proble-mi. L’introduzione di questenorme terrà in vita il sistema.Ma abbiamo deciso di curare ilmalato in modo graduale...». Equi sta l’altro motivo di soddi-sfazione del Governo, che ave-va chiesto alla Figc norme diiscrizione ai campionati severema graduali. D’altronde, pre-tendere tutto subito avrebbe ta-gliato fuori decine di società, ri-schiando di trasformare la pros-sima Serie A in un enorme pro-blema di ordine pubblico, o,nella «migliore» delle ipotesi, sisarebbe ricorso all’esercizio tut-to italiano (e non solo calcisti-co) della concessione di dero-ghe. Sarebbe stato questo sì po-co serio.

MAI PIÙ MANENTI Perciò, l’au-spicato pareggio di bilancio co-me conditio sine qua non per ot-tenere la licenza nazionale, di-venta un punto di arrivo, fissatoai nastri di partenza della sta-gione 2018-19. Fino ad allora,come ha spiegato il d.g. della Fi-gc Michele Uva, le norme appro-vate ieri prevedono paletti sem-pre più alti e un crescendo san-zionatorio per chi non rientrerànei parametri. Da subito, biso-gnerà pagare i debiti con le so-cietà estere e il personale nontesserato; tra un anno l’ultimamensilità pagata valida periscriversi sarà maggio, non piùaprile; nel 2017 andranno ri-spettati tutti gli indicatori (di li-quidità, indebitamento e costodel lavoro) in via di definizione.E per quanto riguarda le sanzio-ni, sempre gradualmente, sipassa dall’obbligo di presentareun piano di riequilibrio già que-st’estate al blocco totale delmercato nel 2017. Bloccati, mada subito, nuovi Manenti al-l’orizzonte. Chi vorrà acquisireuna quota non inferiore al 10%di una società professionisticadovrà rispondere ai requisiti disolidità e onorabilità. Tradotto:almeno una banca di primo li-vello dovrà garantire per lui enon dovrà aver subito condannesuperiore ai 5 anni per frode,doping, truffa e appropriazioneindebita, oltre a dover possede-re la certificazione antimafia. Èmolto più di un primo passo. Ilresto, arriverà. «Ora ci dedichia-mo alla riforma dei campionati— annuncia Tavecchio —. Maquesta le leghe la capiranno?».

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� Ora LucianoMoggi prende dipetto pure CarloTavecchio:«Interista fino almidollo - dice aRadio 24 - Era mioamico, quando eroalla Juve venivaspesso a Torino perparlare conGiraudo, cercava

appoggi. In quel periodo non se la intendeva con Abete». E proprio l’ex presidente federale ieri è tornato sulla prescrizione-non assoluzione in Cassazione: «Il presidente Tavecchio ha confermato la validità dell’impostazione data dalla Federazione, e di questo sono lieto, oltre alla piena legittimità della Figc stessa che ha titolo anche ad ulteriori azioni risarcitorie. La posizione della Figc si rafforza e si consolida».

CALCIOPOLI POST CASSAZIONE

Abete: «Figc rafforzata»Moggi contro Tavecchio

Bruno Carpeggiani presidente dell’Assoagenti

ROMA

N iente più agenti Fifa, tocca ai procurato-ri sportivi. La notizia non è di ieri, ma ilConsiglio federale l’ha definitivamente

ufficializzata con tanto di data di entrata invigore del nuovo regolamento condiviso conl’Assoagenti presieduta da Bruno Carpeggiani.In sostanza, scompare l’albo in sede interna-zionale, vengono aboliti gli esami per l’accessoalla professione di procuratore sportivo, l’uni-ca modalità necessaria per entrarvi sarà quin-di l’iscrizione in «apposito registro tenuto dal-la Figc», possibile con il possesso di alcuni re-quisiti e con la sottoscrizione di alcune regole.

NORME EUROPEE La quadratura del cerchio,sottolinea il comunicato federale, è stata tro-vata anche sulla base di una serie di contatticon le maggiori federazioni europee. Ora sitratta di capire quali conseguenze produrrà ilprovvedimento, che in ogni caso «potrà essereaggiornato anche sulla base delle diverse esperienze internazionali».

VANTAGGI E RISCHI Sulla novità, il mondo delcalcio si è spaccato da tempo. Da una parte,club e dirigenti federali hanno sottolineato lacrescita di un potere smisurato, capace di con-dizionare pesantemente i movimenti di mer-cato. Non solo, fra le motivazioni della riformac’è anche il tentativo di mettere ordine nellagiungla di «triangolazioni» che hanno portatoa numerose vertenze club-agenti e calciatori-agenti. Dall’altra, gli stessi agenti Fifa, ormainon più tali con la svolta di ieri, che hanno piùvolte rimarcato tutti i rischi di un simile prov-vedimento. Dice a questo proposito l’avvocatoDario Canovi, consulente della Iafa e storicoagente: «Questa è una brutta notizia per il no-stro calcio. La Figc aveva il dovere di opporsialle scelte della Fifa, che di fatto aprono le por-te alla malavita nel calcio. D’ora in avanti ilprimo arrivato potrà entrare nel business deitrasferimenti e senza un controllo effettivo. Itesserati alla Iafa si rivolgeranno al Tar ed èpronta una class action per chiedere i danni.Ma soprattutto speriamo che sia approvato ildisegno di legge per la tutela della professionedi procuratore».

a.cat.-v.p.© RIPRODUZIONE RISERVATA

CalcioRIl consiglio federale

Beretta, n°1 dellaLega, con Tavecchio,

presidente dellaFigc LAPRESSE

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Giallo a FrosinoneScontro di refertitra Aurelianoe la Questura1Due resoconti discordanti sui fatti relativi alla gara con l’Entella. Oggi c’è il ricorso

Nicola Binda@NickBinda

N el calcio c’è una veritàscolpita nel marmo. So-no i referti arbitrali, in

base ai quali i giudici sportiviscrivono le sanzioni. Capita chequalcuno si lamenti, accusandogli ufficiali di gara di aver scrit-to episodi o frasi non attinentialla realtà. Ma tant’è, i refertisono insindacabili. Quando pe-rò i fatti riportati cozzano enor-memente con quelli che risulta-no alle forze dell’ordine, il dub-bio viene.

I FATTI Chi ha ragione, peresempio, tra l’arbitro GianlucaAureliano e la Questura di Fro-sinone? I fatti risalgono al 14marzo, alla gara Frosinone-En-tella. Un 3-3 incandescente,con molti episodi contestati incampo (ma su quelli è giusto ri-spettare le decisioni dell’arbi-tro, se no è finita...) e un dopogara turbolento. Compreso ilfamoso pizzino («segniamo su

rigore») rinvenuto sul campo:un caso però subito smontato.E' sul dopo gara che bisognaconcentrarsi, perché i provvedi-menti del giudice sportivo di Bcontro il Frosinone sono statipesanti: 30mila euro di multa,due partite con tribuna e distin-ti senza spettatori, squalifica fi-no al 30 giugno al presidenteMaurizio Stirpe, più quelle ad.s. e due giocatori.

I DUE REFERTI Leggendo quelloche ha scritto Aureliano, ci puòstare: parla di lanci di un accen-dino e bottigliette e insulti conriferimenti all’arbitro Colosi-mo, recentemente scomparso;

di insulti e minacce ricevutida Stirpe, che doveva esserefermato da dirigenti e poli-ziotti per evitare che entras-se in contatto con l’arbitro;di circa 800 tifosi assiepatifuori dallo stadio che lo co-stringevano a uscire daun’uscita laterale lasciandolo stadio a sirene spiegate.La Questura invece rileva so-lo generiche contestazioni, illancio di una bottigliettadalla tribuna e altre versol’Entella; su Stirpe, dice èstato rilevato un alterco ver-bale di breve durata, chenon ha richiesto nessun in-tervento; dopo la gara c’era-no solo 40 persone fuori dal-lo stadio e l’auto della poli-zia che ha accompagnatol’arbitro ha acceso la sirenasolo per superare un incro-cio per il traffico.

IL DERBY Questo chiara-mente è un riassunto delledue corpose relazioni. Chiha dunque ragione? Magarioggi ce lo dice la Corte Spor-tiva d’Appello, che deve di-scutere il ricorso del Frosi-none. Lasciando perdere ladietrologia che mette indubbio la correttezza di Au-reliano (il padre Antonio èpresidente della sezione Aiadi Bologna e grande elettoredi Nicchi), l’attualità vede ilFrosinone impegnato dome-nica in casa contro il Latinain un derby molto sentito.Una coincidenza preoccu-pante. Giocarlo in uno stadiocon le sole curve aperte ai ti-fosi (che già hanno lanciatosegnali di dissenso) potreb-be essere rischioso per l’ordi-ne pubblico, e l’ipotizzatasoluzione della sospensivaper il provvedimento va te-nuta in considerazione. Mail caso resta: ha detto la veri-tà Aureliano o la Questura?

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Gianluca Aureliano, 35 anni LIVERANI

Ecco Cosmi:«A Bresciasono di casa Non meritadi soffrire»1Il tecnico del Trapani ricorda«Playoff veri e virtuali: che anni»

Guglielmo Longhi

P rima stagione: playoffvir tuali. Seconda:playoff reali. Terza: eso-

nero. Serse Cosmi domenicatorna a Brescia e ritrova l’alta-lena di emozioni e amarezzeche hanno segnato la sua car-riera dal 28 febbraio 2007 al25 settembre 2008. Ora che al-lena 1.200 chilometri più a sud(«Trapani è l’ideale per lavora-re, qui c’entusiasmo e si respiraaria pulita»), ricorda così quei19 mesi vissuti in equilibrio in-stabile.

IL PASSATO Serse arriva in unasituazione balorda: «La squa-dra era vicino alla zonaplayout, ma quello era un cam-pionato terribile, difficilissimo

con Juve, Genoa, Napoli. Trovocomunque giocatori di grandequalità, come Hamsik, Possan-zini, Viviano». Cosmi raddriz-za la classifica e chiude al sestoposto, ma i playoff non si gio-cano perché tra terza (Genoa)e quarta (Piacenza) ci sonodieci punti di differenza. Unabeffa. «Però devo dire che misono proprio divertito». L’annodopo, le cose vanno meglio: ilBrescia finisce quinto, va aiplayoff e in semifinale incontral’AlbinoLeffe. E’ derby. «Vincia-mo l’andata in casa con un goldi Caracciolo, ma quell’1-0 vie-ne considerato quasi una scon-fitta. Perdiamo serenità, si fan-no sentire le assenze di Possan-zini fermo dalla fine del cam-pionato e Caracciolo, stirato,che al ritorno resta in panchi-na». Nonostante la delusione,

COSMI SU CORIONIPRESIDENTE DEL BRESCIA

CON CORIONI IL RAPPORTO ERA LOGORO:

CHE ERRORE RESTARE DOPO I PLAYOFF PERSI

CON L’ALBINOLEFFE

Serie BRVerso la 33a giornata

21VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� Il programma e gli arbitri della 33a giornata, che si apre domani con tre anticipi e si completa domenica.

DOMANI Ore 15Bologna-Livorno (2-3)Ghersini di Genova.Spezia-Pescara (2-1)Candussio di Cervignano.

DOMANI Ore 18Vicenza-Carpi (0-1)DI Paolo di Avezzano.

DOMENICA Ore 12.30Perugia-Crotone (1-2)Minelli di Varese.

DOMENICA Ore 15Bari-Pro Vercelli (0-3)Gavillucci di Latina.Catania-Avellino (0-1)Baracani di Firenze.Cittadella-Ternana (1-1)Nasca di Bari.Frosinone-Latina (4-1)Fabbri di Ravenna.Lanciano-Entella (0-0)Abbattista di Molfetta.Modena-Varese (1-2)Ripa di Nocera Inferiore.

DOMENICA Ore 20.30Brescia-Trapani (2-3) Maresca di Napoli.

� Ecco la classifica: Carpi p. 62; Bologna (-1) 53; Vicenza 52; Frosinone 51; Avellino e Spezia 49; Pescara e Livorno 47; Perugia 46; Lanciano 43; Bari 41; Entella 40; Modena, Cittadella, Pro Vercelli e Trapani 38; Latina 37; Ternana36; Crotone 35; Catania 32; Varese (-4) e Brescia (-6) 27.

PARTITE E ARBITRI

Tra il Cataniae l’Avellinoc’è Baracani

Cosmi decide di restare. «E quifaccio un errore che è costatomolto, a me perché sono rima-sto fermo a lungo e in terminieconomici alla società. Lamancata promozione era stataconsiderata una tragedia, nonc’era più la fiducia di Corioninei miei confronti. Avrei dovu-to andarmene, capire che eraterminata un’esperienza im-portante. Invece ero convintoche si potesse andare in serieA».

L’ERRORE E così, qualche mesedopo, ecco l’esonero dopo ap-pena 5 partite (una vittoria, trepareggi, una sconfitta): «Ne hoparlato con Corioni in seguito,ci siamo chiariti, gli ho spiega-to che sarebbe stato megliochiudere prima, lui era convin-to di no». Il bilancio resta co-

munque positivo anche dalpunto di vista umano: «Bresciaè speciale, è la città, con Lecce,dove ho lasciato il maggior nu-mero di amici: con il team ma-nager Piovani ci sentiamo qua-si ogni settimana, e poi Carac-ciolo, che volevo portare a Sie-na due anni fa, Arcari,Zambelli, Scaglia, gli ex gioca-tori che rivedrò con piacere do-menica. Torno sempre volen-tieri a Brescia: per esempio, lascorsa estate sono andato a ve-dere gli allenamenti». Cosmiha anche uno zero da cancella-re nella sua personale classifi-ca: da avversario, non ha maibattuto l’ex squadra (5 pareggie 4 sconfitte).

IL PRESENTE Il Brescia oggi èallo sbando, appesantito dalzavorra dei 6 punti di penaliz-zazione e con un futuro moltocomplicato: «Mi spiace vederlomesso così male. La città non lomerita e al di là delle questionesocietaria si è logorato il rap-porto tra tifosi e Corioni, nonc’è mai stato un gran feeling traloro». Ma nel suo Brescia non sicominciavano a vedere segnalidi cedimento? «No, i problemisono venuto dopo, la mazzataè stata la retrocessione in serieB (stagione 2010-2011, ndr)con gente come Eder e Dia-manti, la società ha dovuto ri-dimensionarsi». E Calori hafatto bene ad accettare unaproposta così rischiosa? «Dafuori, è difficile giudicare. Peròho visto come la gente lo ha ac-colto alla sua prima partita, colPerugia: è stata una scelta co-raggiosa, che avrei fatto an-ch’io…». Intanto, tra esoneri esubentri, sono 7 anni che Co-smi non fa un campionato inte-ro: «Vero, mi piacerebbe final-mente cominciare e terminareil lavoro con la squadra. Trapa-ni può essere il posto giusto perripartire».

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Serse Cosmi, 56, a Trapani dopo la 30a IPP

COSMI SU CALORIALLENATORE DEL BRESCIA

IL DECLINO DEL CLUBE’ COMINCIATO CON LA

RETROCESSIONE IN B: CALORI HA FATTO UNA

SCELTA CORAGGIOSA

CHE SABATO!

� VICENZA Tutto esaurito da giorni per la gara contro il Carpi, Marino in difesa a sinistra perde losqualificato D’Elia: probabile che il suo posto venga preso dal giovane Garcia Tena. Il tecnico recupera invece Manfredini che è tornato ad allenarsi a pieno ritmo dopo lo stop di due settimane per un problema muscolare. Sbrissa è rientrato a Vicenza dopo essere stato convocato con la nazionale Under 19 e ieri ha svolto lavoro differenziato.

Vicenza: Marinocon Manfredini dopo 2 settimane

� BOLOGNA L’allenatore Lopez confida di recuperare Ceccarelli e Maietta in difesa, oltre a Casarini che ha scontato la squalifica. Quest’ultimo, in caso di emergenza, potrebbe essere impiegato nel ruolo di terzino sinistro. Intanto è tornato in gruppo Krsticic, ma l’ex doriano non è ancora pronto per giocare. Prima di scendere in campo, Bologna e Livorno indosseranno una t-shirt comune per ricordare Piermario Morosini.

� SPEZIA Gagliardini e Acampora saranno a disposizione oggi almeno per la rifinitura, di rientro dalla nazionale Under 20 che ieri ha vinto 3-0 con la Svizzera, ma difficilmente faranno parte dei convocati in vista del Pescara. Intanto mercoledì sera è stato presentato il libro dedicato al tecnico dello Spezia scritto da Armando Napoletano e intitolato «Nenad Bjelica, l’ultimo degli Zeman».

Spezia: i nazionalinon ancora prontiUn libro su Bjelica

� CARPI Bianco si è allenato a singhiozzo per tutta la settimana, ma dovrebbe stringere i denti per la sfida del Menti. Il centrocampista formerà la mediana tipo di Castori, affiancato da Porcari e con Lollo leggermente più avanti, in un 4-4-1-1 che dovrebbe vedere Mbakogu titolare in attacco al posto di Lasagna. Per il resto sono scelte pressoché obbligate: torna Struna a destra e Letizia trasloca di nuovo a sinistra in difesa, in mediana sarà l’altro rientrante Pasciuti a sostituire l’azzurrino Molina a destra.

Carpi: c’è MbakoguLasagna in panchinaSi rivede Pasciuti

� LIVORNO Panucci si affida ai due ex Siligardi e Vantaggiato per cercare di tornare al successo che manca dal 7 marzo nella partita contro la Ternana. Il tecnico amaranto in settimana ha lavorato molto sotto l’aspetto fisico nella speranza di ritrovare quella brillantezza che nelle ultime gare è mancata. A livello tattico si torna al 3-5-2 con Gemiti esterno sinistro con l’unico dubbio a destra tra Jelenic e Moscati. In difesa riesce a recuperare Emerson che torna tra Ceccherini e Lambrughi.

Livorno: Panuccisi affida ai due exe ritorna al 3-5-2

� PESCARA Baroni ha anticipato la partenza e, dopo la seduta di ieri, si è messo in viaggio verso la Liguria, dove stamattina farà sostenere la rifinitura. Due novità per il tecnico: Rossi e Politano hanno recuperato e ci saranno. Resta solo un dubbio sulla fascia sinistra: se gioca Zampano, Pucino e Rossi saranno i terzini; se invece toccherà a Pasquato, Zampano e Rossi terzini con Pucino al centro della difesa. Bjarnason e Memushaj via con le nazionali.

Pescara: sono okRossi e PolitanoAssenti 2 stranieri

Lega ProRIl caso

Riforma sì o no?I dissidenti tornanoall’attacco di Macalli1Due lettere un po’ contraddittorie del presidente mettono i club in agitazione. Sarà un aprile caldo

L a tempesta dopo la quiete.La spaccatura in Lega Protorna a scrivere capitoli

scabrosi. Mentre le richieste diconvocazione di un’assembleaper la verifica della governan-ce, presentate dai dissidentinei termini di legge, continua-no a restare inascoltate, l’agen-da di aprile ha alcune date im-portanti: il 7 verrà discusso ilreintegro in Lega Pro dell’exd.g. Ghirelli, il 9 si parlerà deldeferimento di Macalli per lavicenda-Pergocrema mentre il15 il Consiglio di Garanzia delConi dirà se le richieste di as-semblea devono essere accolteo meno. Ma c’è un altro casoche in questi ultimi giorni stafacendo agitare le società.

ALLA FIGC Tutto nasce da duecomunicazioni scritte da MarioMacalli, che secondo gli accu-satori, farebbe un doppio giocoin merito alla riforma dei cam-pionati. In una missiva indiriz-zata a Tavecchio il 6 marzoscorso, il presidente scrive cheavrebbe comunicato a breve isuoi rappresentanti per la com-missione sulla riforma deicampionati. Una lettera nellaquale tra l’altro la Lega Pro pro-

pone una modifica dei criteriper le iscrizioni ritenendosproporzionata la fideiussioneda 600mila euro per un monteingaggi medio di 2,5 milioni, afronte degli 800mila euro dellaSerie B che ha un monte mediodi 9 milioni, sottolineando lacarenza di relazioni Covisocper i controlli sui pagamenti.

AI CLUB I dissidenti però sonosaltati sulla sedia quando han-no saputo che potrebbe esserci,con la riforma, un altro tagliodi squadre e, a precisa richie-sta, Macalli il 19 ha scritto diescludere categoricamente chesiano in discussione progetticoncreti di riforma dei campio-nati, tantomeno di modificadei criteri di promozione e re-trocessione. E quindi la com-missione Figc a cosa serve?

ni.bin.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mario Macalli, 78 anni ANSA

� Le discussioni alla Disciplinare e i deferimenti si rincorrono generando sempre più confusione sui campionati. Il Tribunale Nazionale ieri ha discusso i cinque deferimenti del Novara, che il giorno prima ne aveva ricevuti altri due: la richiesta dell’avvocato Di Cintio di accorpare le discussioni, trattandosi degli stessi problemi, è stata accolta e quindi se ne riparlerà il 10 aprile. Alla capolista del girone A sono contestati mancati pagamenti di incentivi all’esodo (un caso simile a quello che ha già portato all’assoluzione della Reggina, impegnata ieri a Roma per la discussione di un altro analogo deferimento) e dei contributi, per i quali però il club sostiene di essere stato in credito d’imposta con l’erario e quindi di avere diritto a una compensazione: il rischio comunque va dai 2 ai 5 punti. Discussi pure i deferimenti del Venezia, che rischia un punto, e del Monza, che ne rischia due: le sentenze sono attese oggi. Ma la pioggia di deferimenti non si arresta e ieri alla Reggina ne sono arrivati altri quattro per mancati pagamenti di stipendi e contributi negli ultimi tre bimestri del 2014: qui il rischio è una penalizzazione di 6 punti, che possono salire con la recidiva.

DISCIPLINARE

Novara: rinvioPer la Reggina4 deferimenti

GLI ANTICIPI

� Un doppio derby apre questa sera la 32a giornata della Lega Pro: uno campano per il girone C e uno toscano per il girone B. Due sfide che però, oltre alla rivalità tra tifoserie, è molto importante anche per le due classifiche. Vediamo perché.

GIRONE C - Ore 19.30BENEVENTO-PAGANESE Grande attesa per il Benevento che, dopo essere stato scavalcato dalla Salernitana (ora prima con due punti di vantaggio), cerca di effettuare il contro-sorpasso e di riprendersi il primato, anche se soltanto per un giorno visto che la capolista gioca domani in casa con la Reggina: la squadra di Brini ha perso il primo posto anche perché, oltre ad aver perso lo scontro diretto all’Arechi, ha pareggiato le ultime due partite casalinghe contro Barletta e Aversa Normanna e quindi prima di tutto deve riuscire a riconquistare i tre punti interni contro una Paganese che ha 7 punti di vantaggio sui playout.Così in campo questa sera (inizio alle ore 19.30):BENEVENTO (4-4-2) Pane; Celjak, Lucioni, Scognamiglio, Som; Alfageme, Vitiello, D’Agostino, Campagnacci; Eusepi, Mazzeo. (Piscitelli, Padella, Pezzi, Allegretti, Doninelli, Kanoute, Marotta). All. Brini.PAGANESE (4-3-3) Casadei; Tartaglia, Perna, Moracci, Donadio; Vinci, Franco, Malaccari; Aurelio, Girardi, Deli. (Novelli, Cancelloni, Djibo, Blandi, Longo, Russini, Biasci). All. Sottil.ARBITRO Melidoni di Frattamaggiore (Vecchi-Maiorano). (andata 2-2)

GIRONE B - Ore 20.45PISA-PRATO Grande delusione a Pisa dopo le ultime tre sconfitte consecutive che hanno ormai escluso la squadra dalla corsa ai playoff e hanno fatto saltare prima la panchina di Braglia e poi quella di Pillon, portando alla promozione di Christian Amoroso, al debutto da allenatore con una squadra in piena emergenza: squalificati Sini, Iori, Paci e Caponi, infortunati Rozzio e Dicuonzo, se ne è andato Morrone. Contro c’è un Prato impegnato nella rincorsa alla salvezza, con un solo punto di vantaggio sui playout.Così in campo questa sera (inizio alle ore 20.45):PISA (4-4-2) Pelagotti; Pellegrini, Lisuzzo, Mandorlini, Costa; Finocchio, Ricciardi, Misuraca, Floriano; Arrighini, Arma. (Moschin, Samba, Benedini, Lucarelli, Napoli, Frediani, Beretta). All. Amoroso.PRATO (4-3-2-1) Gazzoli; Bandini, Dametto, Rinaldi, De Agostini; Cavagna, Urso, Grifoni; Gabbianelli, Fanucchi; Bocalon. (Ivusic, Rickler, Sorbo, Tassi, Romanò, Santini, Rubino). All. Esposito. ARBITRO Caso di Verona (Galetto-Baccini). (1-0)TV Diretta su Raisport 2.

Una serata con doppio derbyIl Benevento rincorre la vettaPisa, è il debutto di Amoroso

LA SITUAZIONE

� Questo il programma della 32a giornata in Lega Pro nel fine settimana dopo i due anticipi di stasera: lunedì non c’è posticipo perché c’è il turno infrasettimanale.

COSI’ DOMANIOre 14.30 Lumezzane-Südtirol (A, 0-2); Aversa Normanna-Messina (1-1), Ischia-Lupa Roma (0-1) e Savoia-Matera (C, 0-2).Ore 15 Bassano-Alessandria (0-0) e Cremonese-Como (A, 3-1); San Marino-Savona (B, 1-4). Ore 16 Arezzo-Pro Patria (A, 2-1); Catanzaro-Lecce (2-2) e Salernitana-Reggina (C, 1-0).Ore 17 Giana-Pavia (A, 0-3); Grosseto-Pontedera (B, 1-2); Melfi-Barletta (C, 0-0).Ore 19.30 AlbinoLeffe-Venezia (A, 0-2); Reggiana-Teramo (B, 0-1).

COSI’ DOMENICAOre 11 Pordenone-Mantova (A, 0-1).Ore 12.30 Torres-Monza (A, 0-3); L’Aquila-Santarcangelo (B, 1-0).Ore 14.30 Ancona-Spal (0-0) e Pistoiese-Lucchese (B, 2-1); Foggia-Juve Stabia (2-2) e Martina-Casertana (C, 1-2).Ore 16 Feralpi Salò-Renate (A, 2-1); Forlì-Ascoli (B, 0-4); Vigor Lamezia-Cosenza (C, 0-3).Ore 18 Novara-Real Vicenza (A, 0-3); Pro Piacenza-Carrarese (0-4) e Tuttocuoio-Gubbio (B, 0-4).

LE CLASSIFICHEGIRONE A Novara p. 60; Alessandria e Pavia (-1) 59; Bassano 58; Como 54; Feralpi Salò 47; Real Vicenza 46; Arezzo 43; Südtirol e Venezia 42; Mantova (-3) 40; Renate 39; Torres 37; Monza e Cremonese 36; Giana 35; Lumezzane 29; AlbinoLeffe 27; Pro Patria (-1) 24; Pordenone 21.GIRONE B Teramo p. 61; Ascoli 59; Reggiana* 53; L’Aquila 48; Pisa* 47; Ancona* 45; Pontedera 44; Spal 43; Tuttocuoio e Lucchese 41; Gubbio 39; Carrarese 38; Grosseto (-1) 35; Santarcangelo* e Prato 34; Pistoiese** 33; Savona 32; Forlì 30; Pro Piacenza (-8) 28; San Marino 26. (**due partite in meno; *una in meno).GIRONE C Salernitana p. 67; Benevento 65; Juve Stabia e Casertana 56; Lecce e Matera 54; Foggia (-1) 50; Catanzaro 44; Barletta 42; Vigor Lamezia 40; Cosenza 37; Martina 35; Lupa Roma e Paganese 34; Melfi (-2) 32; Savoia 27; Messina 26; Aversa Normanna, Ischia e Reggina (-1) 25.

GIUDICE E VARIAZIONE Dopo il recupero del girone B di mercoledì, una giornata di squalifica a Morandi (Tuttocuoio). Invece la partita Messina-Martina di giovedì 2 aprile avrà inizio alle ore 14, anziché alle ore 17.

Domani gioca la Salernitanae c’è anche Reggiana-TeramoLunedì sera nessun posticipo

Bologna: Lopezritrova tre titolariT-shirt su Morosini

22 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Con GazzettaTv mercato senza segreti1 Il manager Branchini a Calciomarket. Si parla di ciclismo col c.t. femminile Salvoldi e basket col d.s. di Cantù

Gabriella Mancini

T utti su GazzettaTv, canale59 del digitale terrestre. Ilc.t. della Nazionale femmi-

nile di ciclismo Dino Salvoldi, lacampionessa italiana Elena Cec-chini e la campionessa del mondoGiorgia Bronzini saranno ospiti diGazzetta News (ore 13.15) in vi-sta della prova di Coppa del mon-do di domenica a Cittiglio, in pro-vincia di Varese. Poco dopo spa-zio al basket: come ogni venerdì,c’è Sottocanestro nel notiziariodelle 14.15 e in replica alle 23. Instudio Michele Gazzetti e il gior-nalista della Gazzetta dello SportLuca Chiabotti presentano la no-na giornata di ritorno della SerieA con Daniele Della Fiori, generalmanager dell’Acqua VitasnellaCantù; in particolare commente-ranno l’arrivo di Metta World Pe-ace, l’ala americana campioneNba ingaggiata da Cantù.

AGGHIACCIANTE Alla vigilia diBulgaria-Italia non mancano legag degli Autogol, il Trio formatoda Alessandro Iraci, Michele Ne-groni e Alessandro Trolli che in-contra il sosia «agghiacciante»del c.t. Antonio Conte. L’appunta-mento è per le 14.45 con replica

Science per osservare il mondodello sport attraverso il telescopiodella scienza.

FANTACALCIO Appassionati diFantacalcio, unitevi! Alle 18.30 +3 Fantanews racconta i trucchidel gioco che appassiona sei mi-lioni di italiani. Deborah Schirru,l’esperto Francesco Letizia e la fir-ma della Gazzetta dello Sport LucaBianchin illustrano le loro strate-gie. Poi largo a Calciomarket, pro-gramma sulle anteprime del cal-cio mercato condotto dal nostroesperto Carlo Laudisa e da Federi-ca Migliavacca: ospite della pun-tata Giovanni Branchini, il procu-ratore che portò Ronaldo all’Intere Rui Costa al Milan e attualmen-te agente di Riccardo Montolivo,Mattia De Sciglio e Simone Pepe,per fare qualche nome. Tra i variargomenti si parlerà anche delnuovo regolamento dei procura-tori sportivi. E, dulcis in fundo, inprima serata l’allenatore del Na-poli Rafa Benitez sarà il protago-nista di Condò Confidential.

© RIPRODUZIONE RISERVATAUna delle prime puntate di Calciomarket con l’a.d. bianconero Marotta BOZZANI

alle 20.45. Più tardi Explorers mo-strerà le imprese più affascinantidel mondo, a seguire la rubricaCampioni a confronto puntal’obiettivo sui grandi nomi deicalciatori. Oggi nel mirino c’è ilduello tra gli attaccanti cileni

Alexis Sanchez, dell’Arsenal, eEduardo Vargas, Queens ParkRangers, tra i portieri tedeschiOliver Kahn e Manuel Neuer, e trai centrocampisti colombiani Car-los Valderrama e James Rodri-guez. Alle 16.05 linea a Sport

MATTINA7 Gazzetta News7.15 Gazzetta News7.30 Gazzetta News7.45 Gazzetta News8 Gazzetta News8.15 Gazzetta News8.30.00Gazzetta News8.45.00Gazzetta News

9.05 Campioni a confronto9.29 Explorers: avventure pericolose10.05 Sport Science11.05 Condò Confidential11.30 Campioni a confronto12.05 The SpeedGang - La banda dei motori13 Gazzetta News13.30 Gazzetta News

POMERIGGIO14 Gazzetta News14.15 Gazzetta News - Sottocanestro14.45 Autogol News15.05 Explorers: avventure pericolose15.30 Campioni a confronto (PrimaTv)16.05 Sport Science (Prima Tv)17.05 The SpeedGang18.05 Explorers: avventure pericolose

18.30 +3 Fantanews (Prima Tv)19 Calcio Market19.45 Gazzetta News

SERA20 Gazzetta News20.30 Gazzetta News20.45 Autogol News21.05 Explorers: avventure pericolose

I PROGRAMMIANCHE MOTORI E AVVENTURA

21.35 Condo’ Confidential (Prima Tv)22.05 +3 Fantanews22.30 Campioni a confronto23 Gazzetta News - Sottocanestro23.30 Gazzetta News0.05 Calcio Market0.45 Autogol News1 Gazzetta News1.30 Gazzetta News

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23VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Testata di proprietà de “La Gazzettadello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Angelo Provasoli

VICE PRESIDENTE Roland Berger

AMMINISTRATORE DELEGATOPietro Scott Jovane

CONSIGLIERI Fulvio Conti,Teresa Cremisi,Luca Garavoglia,Attilio Guarneri,Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

OPINIONI

Non comprendo e non condivido l’attuale polemica relativa alla convocazione dei cosiddetti oriundi (termine che peraltro trovo orribile). A parte che se si rimane all’interno di regole definite non vedo il problema. Ma comunque, anche a voler convocare solo giocatori «italiani», quale sarebbe il confine? Come considerare ad esempio Giuseppe Rossi, nato in Usa, con doppia cittadinanza e che non ha mai nascosto di sentirsi a casa nel New Jersey? Perché allora Vazquez, di madre italiana, sarebbe più straniero di Rossi? Davvero non comprendo e credo che faremmo tutti meglio a parlare molto, molto meno.

Flavio Banfi

Tema che raccoglie tanto interesse. Il lettore Andrea Contini, italiano che da 12 anni vive e lavora in Svizzera, anche nel calcio, ha una risposta per lei: accettare nelle nazionali chi è cresciuto sportivamente nel nuovo Paese, di cui è in definitiva un investimento. Altri sono rigidamente ancorati al concetto identitario di Paese e di radici: maglia azzurra solo a chi è nato nei nostri confini. Personalmente non mi scandalizzo per uno o due Vazquez a disposizione di Conte, anche perché il calcio da anni impedisce la maggior parte di scelte opportunistiche e di compra-vendita di maglie delle varie nazionali con un regolamento piuttosto rigido. Trovo invece improponibile, dal punto di vista culturale e tecnico, che il calcio non difenda se stesso, aprendosi ad uno stranierismo isterico e dannosissimo. E’ un discorso che l’Europa intera, quella di Bruxelles, non ha mai capito. E’ una battaglia da riprendere.

Mi spiace vedere spesso vostre opinioni favorevoli alla riduzione delle squadre di Serie A. Perché, dato che nei più importanti campionati europei le squadre nella massima serie sono 20 ad eccezione della Germania, dove sono 18 per il fatto che in quella Nazione il campionato sta fermo un mese? Forse questa riduzione serve a spartirsi meglio la torta tra le grandi e far fuori le piccole che guarda caso quest’anno hanno invece impreziosito il gioco del nostro campionato (vedi Sassuolo ed Empoli) rendendolo più interessante, mettendo in vetrina giovani interessanti. Ricordatevi che meno partite in serie A vuol dire meno gente a lavorare, meno giornali venduti e meno divertimento perché vedere qualche piccola squadre che orbita nell’elite del calcio fa bene al calcio.

Riccardo Nannipieri

Al contrario, l’allargamento, anche all’estero, dei campionati maggiori è servito a incamerare più soldi dalle Tv, vere padrone del calcio europeo e in particolare di quello italiano, i cui conti economici sono fortemente squilibrati. Questa svalutazione dell’eccellenza, figlia dell’avidità miope, porta a gravi danni collaterali, il primo dei quali è la consunzione dei giocatori, chiamati ad esprimersi oltre i livelli fisiologicamente sostenibili. Lo scadimento del gioco (in particolare di mondiali o europei, in programma a fine stagione) è una chiara conseguenza. Poi c’è da prendere atto della crescita d’interesse dei campionati sovranazionali, cioè delle coppe: il calendario è troppo intasato, bisogna fare un passo indietro. Tutti, anche all’estero, stanno ripensandoci. L’ostracismo alle «piccole» non c’entra nulla: dovunque in Europa la prima fascia di club occupa 5-6 squadre al massimo, spesso meno, tutto il resto è «piccolo» e continuerà ad esserlo.

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Lettere alla Gazzetta

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Le conseguenze dell’ultimoClasico vanno al di là delsemplice risultato. Lavittoria ha consentito alBarça di collocarsi in una

magnifica posizione per affrontare la retta finale del campionato. La squadra catalana ha portato a 4 i punti di vantaggio su un Real Madrid che non riesce proprio a trovare un equilibrio. Nelle ultime settimane, lontano dal Bernabéu, il Real ha perso contro Atlético Madrid, Athletic Bilbao e Barcellona. In casa ha perso contro lo Schalke 04 e ha pareggiato con il Villarreal. Tuttavia, per un’ora, i segnali visti al Camp Nou sono stati più che incoraggianti. Probabilmente è stata la migliore prestazione del Real Madrid negli ultimi 30 anni.

La partita ha reso manifesta una vera e propria inversione dei ruoli tra le due squadre. Nel primo tempo il Real Madrid ha giocato come il gran Barça di Guardiola. Il Barcellona ha risposto con il contropiede, resistendo non senza fortuna all’assedio messo in atto dal Real, e sperando soltanto in qualche errore degli avversari o in qualche giocata geniale dei propri attaccanti. Ha espresso, in definitiva, il tipo di calcio che detestava Guardiola. Quel Barça aveva uno stile brillante e originale di cui andava orgoglioso. Il Barça dell’ultimo clásico sembrava una fotocopia, con però meno ordine difensivo, del Real di Mourinho.

Sta tramontando il tempo di giocatori come Iniesta e Xavi, di quei centrocampisti che avevano definito il modo di fare calcio di una squadra eccezionale. Fa tristezza vedere le difficoltà che incontra Iniesta nel tentativo di adattarsi a un modello di calcio

che lo rifiuta. Ora corre, insegue gli avversari, aiuta la difesa. Lo si nota stremato in una squadra che usa sempre meno il centro del campo come un territorio creativo. Questo Barça gioca sempre di più nelle due aree e sempre di meno nella zona del campo che lo aveva reso unico.

Come spesso accade nel calcio, le convinzioni sono meno forti dei risultati. La stessa stampa che esaltava il Barça di Guardiola, ora celebra entusiasta la vittoria contro l’elegante Real Madrid di Ancelotti. Si sbagliavano quanti pensavano che il Barcellona sarebbe stato l’ultima roccaforte del possesso palla, del fraseggio e del controllo. Ora è una squadra mondana, normale se non fosse per un particolare essenziale: dispone di una mezza dozzina di giocatori eccezionali. E uno di quelli si chiama Leo Messi.

Il Real Madrid ha perso. Un paio di dettagli hanno fatto la differenza: la fatica accusata da Modric dopo un primo tempo straordinario e la mancanza di giocatori di livello in panchina. Lucas Silva, Nacho, Illarramendi, Arbeloa, Khedira e il Chicharito non impressionano quasi nessuno. La partita ha mietuto un’altra vittima: l’invisibile Gareth Bale. Mai un giocatore è stato tanto difeso da Florentino Pérez. Il presidente fa delle critiche al gallese una questione personale. La gente si domanda perché Ancelotti non lo abbia sostituito. Non c’è risposta: l’unica certezza è che Bale ha giocato tutti i minuti delle ultime 17 partite.

La sconfitta, tuttavia, non impedisce di apprezzare la superiorità mostrata dal Real Madrid per un’ora. È stata una squadra che ha giocato a testa alta, esprimendo un calcio brillante e mostrando un meraviglioso Benzema. Una squadra che ha ancora le carte in regola per vincere la Liga e la Champions.

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È un pallino del presidente

IL PROBLEMA REALSI CHIAMA BALEMARCA LA DIFFERENZAdi SANTIAGO SEGUROLA

RENZA

C’ è stato un periodo in cui la CoppaAmerica era non solo il pinnacolo (perusare un termine caro agli anglosassoni,

che sono considerati gli inventori dello yachting)

I guai della vela

COPPA AMERICA: SENZA LUNA ROSSA NON SARÀ PIÙ LA STESSAL’ANALISIdi GIAN LUCA PASINIemail: [email protected]

I

della vela, ma anche un punto di riferimento nel costume. Fermandoci all’Italia abbiamo vissuto l’epopea di Azzurra (1983), quella del Moro di Venezia (1992) e ancora quella lunghissima di Luna Rossa che ha avuto nell’inverno (nostro, era l’estate australe) fra il 1999 e il 2000 un periodo di esaltazione collettiva per nottambuli. Anche in epoca più recente, nella primavera-estate del 2007, la Coppa America a Valencia, con tre barche italiane, ha trasformato come in una favola, i terricoli italiani in esperti di strambate, bompressi

e rande grasse. Questo una volta perché gli accadimenti dal 2007 fino alla decisione di ieri (cambiare ancora le barche per la prossima edizione, nel 2017) rischiano di fare perdere definitivamente credibilità alla regata più vecchia e un tempo più famosa dei 7 mari. E rischiano anche di perdere Luna Rossa, che minaccia il ritiro se si gareggerà con i piccoli Ac45. Sia chiaro la Coppa America, come la vela tutta, è sempre stata un fenomeno di nicchia, negli Stati Uniti (il Paese che l’ha conservata

più a lungo dal 1851 al 1983 e ancora dal 1987 al 1995 e dal 2010 a oggi) il trofeo non ha mai entusiasmato le folle. Anche la vittoria epica e rocambolesca nel 2013 in rimonta su New Zealand non ha lasciato un segno tangibile. Tanto è vero che San Francisco si è ben guardata dal rinnovare l’abbinamento e la Coppa è andata a finire alle Bermuda. Ora un altro attacco, formale e sostanziale: si cambia l’ennesima regola sperando di allargare il campo dei partecipanti e di conquistare un po’ di credibilità. Ma è troppo tardi. I paperoni alla Larry Ellison e i loro emissari (Russell Coutts) forse sono fuori tempo massimo.

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24 Formula 1RGP Malesia

Domenica a Sepang (5.543 m) si corre il GP Malesia, 2a tappa (su 19) del Mondiale 2015. Previsti 56 giri per 310,408 km. Tutto in diretta su Sky Sport F1 HD. Questi gli orari italiani(-7 ore rispetto a Sepang fino a domani; -6 ore domenica, quando in

Italia scatterà l’ora legale).Oggi Le prime libere si sono svolte nella notte. Seconde libere: 7-8.30. Differite alle 8.30 e 11.30 su Rai Sport 1.Domani Terze libere dalle 7 alle 8; differita alle 11.30 su Rai Sport 1. Qualifiche alle 10; differita alle

13.55 su Rai 2.Domenica Gara alle 9; differita alle 14.15 su Rai 1.Classifiche Piloti: 1. Hamilton (foto) 25 punti; 2. Rosberg 18; 3. Vettel 15.Costruttori: 1. Mercedes 43; 2. Ferrari 15; 3. Sauber 14.

GARA ALLE 9TUTTO SU SKY

Lunghezza circuito: 5.543 mGiri: 56Distanza gara: 310,408 kmCurve: 15 Prima edizione del GP: 1999Giro record: 1’34”223 (Montoya 2004)

Luigi PernaINVIATO A SEPANG (MALESIA)

L a corsa per tornare al ver-tice della F.1 ha un prezzosalato. Nel caso della Fer-

rari, si è tradotta in un impe-gno senza precedenti negli ul-timi dodici mesi. Bisognavacambiare politica, rinnovare lafabbrica dotandosi di nuovistrumenti di ricerca, ammo-dernare la galleria del vento e isimulatori, acquistare nuovibanchi prova per i motori, farecampagna di reclutamento frai tecnici di settori specifici dallealtre squadre. Tutto questo ècostato alla Ferrari investimen-ti enormi, che si sono aggiuntiai costi di gestione della stagio-ne, già molto elevati: tradottoin cifre, un disavanzo di oltre100 milioni di euro da colmare.Lo sforzo economico necessa-rio per inseguire la Mercedes.

RITARDO Non c’era alternati-

va, dovendo affrontare un gi-gante come la Casa di Stoccar-da, che in questi anni ha pom-pato risorse e uomini (oltremille) negli stabilimenti diBrackley e Brixworth, puntan-do sulla tecnologia ibrida. AMaranello si erano accorti diessere rimasti indietro già du-rante la gestione di Stefano Do-menicali. La chiusura e l’ag-giornamento della galleria delvento, disegnata da Renzo Pia-no, che quest’anno sta final-mente dando i riscontri sperati

sull’aerodinamica delle mono-posto di Sebastian Vettel e KimiRaikkonen, erano stati infattidecisi allora. La spesa maggio-re è però servita in seguito adacquistare banchi prova più so-fisticati per le power unit at-tuali e un simulatore dinamico,in cui la vettura corre sui rullifino a 300 km/h, costato da so-lo 35 milioni di euro. Mentre ilprossimo passo sarà sostituireil simulatore di guida attuale(il celebre “Ragno”) con unopiù moderno.

GES COSTOSA A monte di tuttociò, c’è poi stata la costruzione,di per sé molto onerosa, dellanuova sede della Gestionesportiva, in cui i reparti saran-no organizzati in modo più ra-zionale. Nel piano interratomagazzini e depositi, al primol’assemblaggio della monopo-sto (dai motori al telaio) e alsecondo l’area tecnica, con gliuffici dedicati a disegnatori eaerodinamici. «Non sarà peròla nuova sede che ci farà torna-re a vincere», ha detto chiaro il

team principal Maurizio Arri-vabene a chi gli chiedeva deltrasloco in corso a Maranello.Ma è certo che la caccia alla Mercedes è solo all’inizio equindi gli investimenti prose-guiranno, vista la ferma volon-tà del presidente Sergio Mar-chionne di rivedere una Ferrarivincente in F.1.

LODI La fiducia è cresciuta, do-po il terzo posto di Vettel a Mel-bourne, e gli elogi che la Ferra-ri ha raccolto un po’ ovunquefra gli avversari (Alonso esclu-so) non sembrano più solo dicircostanza. «La Ferrari ha de-cisamente ridotto il divario danoi della Mercedes. Il passo ga-ra di Raikkonen prima del riti-ro era notevole», ha ammessoNico Rosberg. E Felipe Massa,che ritiene di avere «lo stessomotore» sulla sua Williams, haaggiunto: «Non c’è più tutta ladifferenza di potenza che l’an-no scorso ci dava un vantaggioin rettilineo sulla Ferrari».

NIENTE SHOW Sarebbe il casodi approfittarne, cogliendo albalzo l’invito di Rosberg e an-dando a spiare gli ingegneridella Mercedes durante il brie-fing del venerdì, ma Vettelsmonta subito la sceneggiataorganizzata da Nico dopo l’Au-stralia: «Era solo un gioco natoin conferenza stampa, perché èovvio che se hai un vantaggionon lo mostrerai mai agli altri,ma così si è trasformata in pub-blicità. Perciò non ci andrò, hoabbastanza da fare con la Fer-rari. I cervelli ce li abbiamo an-che a Maranello, l’ho capitodalla mia prima visita». Poi,sorridendo, promette batta-glia: «Qui in Malesia spero diessere più vicino alle Mercedese più lontano dalle Williams.Dobbiamo attaccare, pressarlie, con le condizioni che ci sono,una vittoria può sempre venirfuori. Il nostro obiettivo è cer-care di raggiungere la Merce-des e batterla. Non so quantotempo ci vorrà. È difficile, manon impossibile».

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NELLE LIBERE DI OGGI

Marciello, il gigante che riporta il Tricolore in F.11È il primo italiano su una monoposto dai tempi di Trulli e Liuzzi: «La Sauber? Un po’ piccola per il mio metro e 88»

SEBASTIAN VETTELQUATTRO VOLTE IRIDATO

MI SPIACE PER IL GPDI GERMANIA, ORA ADOTTERÒ MONZA

COME GARA DI CASA. NON VEDO L’ORA

KIMI, CHE NOIACOI GIORNALISTI� Che per molti piloti la conferenza stampa sia un rito poco apprezzato, ci può stare. Ieri però Kimi Raikkonen ha fatto capire chiaramente di essere annoiato a morte...

INVIATO A SEPANG

G li ultimi erano stati Jar-no Trulli e Tonio Liuzzia Interlagos 2011, oggi

toccherà a Raffaele Marcielloriportare il Tricolore in F.1 do-po oltre tre anni. Per il pilotadella Ferrari Driver Academy,che aveva già assaggiato larossa (una F14 T) nei test di fi-ne stagione ad Abu Dhabi, sitratta del debutto ufficiale

nelle prove libere di un GP.Lello, 20 anni, guiderà la Sau-ber giunta quinta a Melbournecon il brasiliano Felipe Nasr.«Sono emozionato, ma ancheconvinto che andrà bene — hadetto alla vigilia —. Mi sentopronto. Se avessi corso in Au-stralia, magari avrei potutoanch’io fare risultato comeNasr, che considero veloce».

GIGANTE Marciello, che con isuoi 188 centimetri è il più al-

to in F.1, non ha avuto proble-mi a entrare nella Sauber. Ciride su, mostrando le ginoc-chia arrossate: «Sfregano unpo’ nell’abitacolo. Ma mi suc-cede su ogni monoposto. Anzi,c’è più spazio sulla Sauber ri-spetto alla Ferrari». Nato inSvizzera, figlio di emigranti(la famiglia di suo padre Clau-dio si trasferì durante la Guer-ra, mentre sua madre Licia èoriginaria della provincia diCaserta), il gigante della Fer-rari ha corso fin da bambino inItalia e vive vicino a Maranel-lo.

ALUNNO In kart ha battutospesso Daniil Kvyat e CarlosSainz Jr, vincendo l’Europeo

F.3 nel 2013 e una gara in GP2l’anno scorso. Nel 2015 punte-rà al titolo con la Trident. Sul-l’argomento Max Verstappen èstato caustico: «Non volevo re-stare impantanato in GP2 co-me Marciello». Ma Lello repli-ca: «Beh, vedremo fra dieci an-ni chi avrà ragione. Io spero diarrivare in F.1 più preparato dilui e degli altri. Per ora, giro alsimulatore della Ferrari: hoprovato già tutte le piste delMondiale». Come terzo pilotaSauber, proverà ancora in Ca-nada, ad Austin e nei test diBarcellona e Zeltweg, dove sa-lirà come rookie anche sullaFerrari SF15-T.

lu.pe.© RIPRODUZIONE RISERVATARaffaele Marciello, 20 anni, sulla Sauber nelle prime libere OLYCOM

Ferrari, 100 milioni extraper inseguire le Mercedes 1Simulatori, banchi prova, tecnici e sede: nell’ultimo anno il Cavallino ha speso molto per colmare il divario coi tedeschi. E i risultati si vedono

Sebastian Vettel, 27,scherza nel box LIVERANI

25VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTFormula 1RGP Malesia

Alonso è tornato: «Il botto nei test?Colpa dell’auto»1Lo spagnolo: «Nonmi sono risvegliato pensando di essere nel ‘95. McLaren? Felice della scelta»Ma è gelo con Dennis-Boullier

Andrea CremonesiINVIATO A SEPANG

U na certezza nella nebu-losa vicenda Alonso, al-meno ora, c’è: Fernando

è tornato com’era fuori dal-l’abitacolo, ovvero deciso, osti-nato, spavaldo nell’affermarela propria verità su quello che èaccaduto a Montmelò il 22 feb-braio e che lo ha tenuto a piediper un mese. Persino temera-rio, quando ha negato di esser-si riscoperto adolescente, comeconfermato da chi gli è stato vi-cino. Tutte balle, secondo lui:«Non mi sono svegliato nel1995 e non parlavo in italiano»,ha tagliato corto. Dettagli inuna ricostruzione, la sua, cheha come colonne portanti dueaffermazioni: Alonso non è sta-to male prima del botto e a pro-vocare l’incidente è stata unaanomalia allo sterzo della mac-china.

CLIMA FREDDO Una presa diposizione netta, che ha suscita-to perplessità nel paddock emesso in imbarazzo la McLa-ren che, proprio nel giorno incui il suo pilota varcava di nuo-vo per la prima volta i cancellidi un paddock, vedeva RonDennis ed Eric Boullier assenti:quasi, verrebbe da dire, a ri-marcare una presa di distanza.E sì che, malgrado le pessimeprestazioni della McLaren-Honda, Alonso non ha mai rin-negato la propria scelta. Anzi.«Sono tra gli uomini più felicial mondo. Ho deciso di affron-tare una grande sfida, perquanto sia dura. Sono cresciutoammirando il dominio McLa-ren-Honda, tifando Senna. Sia-mo indietro e veniamo giusta-mente criticati, ma, per tornarea vincere, dovevo per forzaprendermi dei rischi». Mollarela Ferrari, dunque. «Restareper arrivare terzo? O forse an-che peggio, perché ora c’è gen-te (il riferimento è chiaramen-te a Vettel; n.d.r.) più brava dime? No. Il mio ciclo era finitodopo cinque anni fantastici,anche se non abbiamo vinto iltitolo. Ed è terminato bene,considerate le mie prestazionie il divario emerso con Raikko-nen. No. Dopo 14 anni di F.1 edue Mondiali vinti, restare perun podio, un 4° o un 5° posto inclassifica, non era esaltante».

GUASTO ALLO STERZO Ma ieril’argomento centrare è statol’incidente di Montmelò. Sullesue cause, Alonso ha detto:«C’è stato di certo un problemacon lo sterzo, che si è bloccatoverso destra. Ho frenato all’ul-timo momento, mentre si avvi-cinava il muretto, ho scalatodalla quinta alla terza marcia».Questa è appunto la tesi dellospagnolo. Peccato, però, che laspiegazione del guasto non ab-bia trovato conforto nelle ana-lisi della McLaren, talmente

approfondite da meritarsi il plauso anche di Charlie Whi-ting, sulla cui scrivania è arri-vato un faldone di ben 47 pagi-ne. Ma è stato lo stesso Fernan-do a riconoscere apertamentela situazione: «In fabbrica ab-biamo rivisto tutti i dati, c’èqualche indizio ma nessuna ri-sposta chiara».

PAURA E allora? Nessun timoreche possa ripetersi? «Abbiamofatto così tanti test che credo diavere a disposizione una vettu-ra strasicura — ha garantitoFernando —. E non c’è mai sta-to nella storia della F.1 un pilo-ta più controllato di me dalpunto di vista medico, dopotutti gli esami che ho sostenu-to. Saremo tutti e due, io e lavettura, ok». E che la macchinafosse a posto lo ha confermatoanche Jenson Button ieri: «Nonho visto nulla di sbagliato sui dati della vettura». Sarà ma, at-tenendosi alla versione diAlonso, una falla, ci dovrebbepur essere stata: «Purtroppol’acquisizione delle informa-zioni in quella particolare areadella vettura non è al top e, perquesto, abbiamo posizionatodei nuovi sensori. E abbiamoassunto ulteriori precauzionitornando al sistema di sterzoimpiegato da Button e Magnus-sen nelle ultime due stagioni,dopo che io avevo fatto intro-durre delle modifiche per ilmio stile di guida».

VENTO E MALORE E tutte le ri-costruzioni avanzate dai suoistessi uomini e dal team dopol’incidente? La teoria del fortevento? «Nemmeno un uraganopuò spostare la macchina aquelle velocità», ha replicatoFernando. E il malore? «Se haiun problema di salute, normal-mente perdi potenza e la mac-china si dirige verso l’esterno,non verso l’interno. In F.1 devisempre applicare una certa for-za allo sterzo». Agli occhi diAlonso, il caos legato alle ver-sioni contraddittorie sarebbesorto dalla pressione mediati-ca: «C’era bisogno di dare dellerisposte e si è creata un po’ diconfusione», mentre lui, diquella domenica, ricorda pro-prio tutto: «I cambiamenti diassetto, i tempi, persino cheVettel ha tagliato la chicane perlasciarmi passare. Dopo il bot-to, ho spento la radio e l’Ers, al-trimenti i commissari nonavrebbero potuto toccare lamacchina. Ero perfettamentecosciente». La perdita dei sensisarebbe stata successiva, lega-ta alla sedazione per le cure.«Non ricordo nulla dalle 14 alle18, ma è normale. Era l’effettodei medicinali ed il trasporto inelicottero». Eppure c’è chi, nelpaddock, dice che non è anda-ta così. Il mistero non si scio-glie. E chissà se ci sarà mai unaparola chiara e definitiva.

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FERNANDO ALONSOE IL PRESUNTO MALORE

NON C’È MAI STATO NELLA STORIA DELLA F.1 UN PILOTA PIÙ SEGUITO

DI ME DAL PUNTODI VISTA MEDICO

FELIPE MASSAE L’AMNESIA DELL’ASTURIANO

HO CHIESTO AD ALONSO SE MI CONOSCEVA E LUI

MI HA RISPOSTO: “AL PIT TI SEI FATTO FREGARE”. HO CAPITO CHE ERA OK

Il pilota spagnolo della McLaren Fernando Alonso, 33 anni, arrivato alla scuderia inglese dalla Ferrari EPA

LA TECNICA

Mercedes, Williamse quei motorimeno... al top

Giorgio Piola

I l sasso lo ha lanciato Fe-lipe Massa, subito dopola gara di apertura della

stagione: «La Mercedes devedarci gli stessi motori, se vo-gliamo stare davanti alleFerrari». In realtà, il brasilia-no non ha rivelato nulla dinuovo, se non confermato leillazioni della passata sta-gione, soprattutto quando alGP d’Austria le Williams ave-vano conquistato la prima fi-la. Allora si era detto che, daquella gara, la Mercedesaveva garantito le stesseidentiche specifiche di pro-pulsore a quella che, di fatto,era la sua seconda squadradi punta. Nel 2014 la Merce-des ha anche dovuto mante-nere una strategia protettivanei confronti della McLaren,già ufficialmente legata allaHonda. Sta di fatto che la ri-chiesta precisa e circostan-ziata di fornire motori chegarantiscano un vantaggiodi 2-3 decimi a giro da partedella squadra ufficiale èuscita prima come indiscre-zione autorevole e poi con-fermata dalla frase di Massadopo la prima gara del 2015.Per il team di Stoccarda, po-trebbe trattarsi della possi-bilità di utilizzare in esclusi-va degli iniettori da 500 bardi pressione, mentre le altresquadre dovrebbero limitatel’utilizzo a 250 bar. Con unaFerrari che ha fatto enormiprogressi (ma li ha fatti purela Mercedes), c’è il rischio ditrovarsi spesso il podio colo-rato di rosso, senza il biancoghiaccio delle tute della Wil-liams. Anche se, onestamen-te, bisogna riconoscere chele occasioni perdute dai pilo-ti Williams sono dipese so-prattutto dalle strategie edalle operazioni ai box,spesso più complesse diquelle delle dirette rivali,specie nei cambi gomme.

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Frank Williams, 72 anni GETTY

LA CURIOSITÀ

Ehi Doohan, sbagli sport!«No, sono commissario Fia» 1L’ex iridato della 500 giudice di gara: «“Leggerò” bene anche una corsadi Formula 1»

� La Williams ha ottenuto l’atteso via libera con riserva dalla commissione medica della Fia per il ritorno alle corse di Valtteri Bottas. In caso di nuovi fastidi alla schiena (dopo lo strappo nellaparte anulare di un disco), il finlandese dovrà fermarsi. Il pilota è però ottimista: «Non ho dolore, il che è positivo: sono fiducioso per tornare al volante». Il team Williams ha poi annunciato ieri la scelta di Adrian Sutil come terzo pilota per tutta la stagione 2015. Il tedesco, che era alla Sauber l’anno scorso, ha totalizzato 124 punti in 128 Gran Premi e il suo miglior risultato è il 4o posto nel GP d’Italia del 2009.

Dai medici arrival’ok per BottasSutil terzo pilota

INVIATO A SEPANG

F a strano vedere nel finesettimana che segnal’inizio del Motomon-

diale, Mick Doohan in Male-sia anziché in Qatar. L’austra-

liano, cinque volte campionedel mondo della 500, è statoinserito dalla Fia nel collegiodei commissari: «Sono anni— afferma l’ex fuoriclassedella Honda — che collaborocon la F.1. Faccio parte del co-mitato organizzatore del GPa Melbourne e sono presiden-te e direttore della Federazio-ne nazionale di kart. In pas-sato mi sono pure occupatodel Rally d’Australia. Per que-sto ruolo ho studiato a fondo iregolamenti, ho affiancatoHerbie Blash (il vice di Whi-ting; n.d.r.) prima di venirequi».

ESPERIENZA E poi c’è tutta lasua esperienza nelle due ruo-te. «Non credo che un pilotadi moto possa avere una vi-sione differente rispetto a chiguida una monoposto, capi-sci al volo se uno innesca un

incidente in maniera volonta-ria o meno». Malgrado debbaconcentrarsi sulla F.1, ovvia-mente Doohan terrà d’occhioanche quello che avverrà inQatar. «Mi sembra una sta-gione eccitante. Marquez è ilfavorito, ha qualcosa in piùma Rossi l’anno scorso è tor-nato alla grande. Certo, ma-gari dopo tanti Mondiali vintinon hai più voglia di rischiarecome i ragazzi, ma vedremo».

a.cr.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Federazione muta sull'inchiestae anche le visite sono un mistero � SEPANG — (a.cr.) Nemmeno l’ultimo esame che serviva a Fernando Alonso per ottenere il via libera è stato sottratto all’alone di mistero. D’accordo la privacy, ma perché non rendere note le procedure? Anche la Fia non ha divulgato le conclusioni della sua indagine, aumentando così il clima di incertezza. Ieri nel paddock girava addirittura la voce che all’ex ferrarista fossero state sottoposte foto del passato per mettere alla frusta la memo-ria. Di sicuro – perché a dirlo è stato Aki Hintsa, il medico che

segue i piloti McLaren, ma pure Raikkonen e Vettel – Fernando ha ripetuto un esame già svolto a Cambridge e in altre occasioni per verificare tempi di reazione e capacità cognitive. Poi si è proceduto a prove di equilibrio. Hintsa ha rivendicato la scelta di tenere a riposo Fernando: «Giusto così, me lo sono ripetuto quando al via di Melbourne ho visto l’incidente di Maldonado. Quando c’è di mezzo una concussione non si scherza, un altro colpo potrebbe mettere a rischio la carriera di un atleta».

Mick Doohan, 49 anni, con il delegato tecnico Fia Charlie Whiting, 62

5� I titoli mondiali vinti da Mick Doohan in 500, dal 1994 al 1998, sempre in sella alla Honda

26 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

27VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Luigi Perna

S abato scorso avrebbe com-piuto 55 anni e i tifosi ditutto il mondo si sono sca-

tenati sul web per celebrarlo. Il tempo è volato veloce come unodei suoi magici giri di qualifica,ma il ricordo di Ayrton Senna èancora vivo, a più di 20 anni dal-l’incidente che se lo portò via ilprimo maggio 1994 a Imola. Losguardo intenso e carismatico diun James Dean del volante, raffi-gurato accanto a quella McLarenbianco e arancio che ha fatto so-gnare generazioni di ragazzini.

ARMA TOTALE La Gazzetta lan-cia la nuova raccolta di modellini«Formula 1 Auto Collection» e lofa con la mitica MP4/4 con cui ilbrasiliano nel 1988 si aggiudicò ilprimo dei 3 titolimondiali, al ter-mine di un infini-to duello con ilcompagno disquadra AlainProst. QuellaMcLaren è statauna delle migliorimonoposto dellastoria. L’arma to-tale con cui Sennae Prost conquista-rono 15 delle 16gare del campionato, a eccezionedel GP di Monza, in cui il france-se si ritirò per un guasto e Ayrtonfu messo fuori gioco dalla Wil-liams di Schlesser durante undoppiaggio, mentre era al co-mando.

IL GENIO Progettata dall’inge-gnere sudafricano Gordon Mur-ray, soprannominato «The Ge-nius», la MP4/4 aprì un ciclo vin-cente per la McLaren che sarebbedurato fino al 1991. Bassa, percerti versi simile alla meno fortu-nata Brabham BT 55 a «sogliola»ideata anni prima dallo stessoMurray, fu l’ultima monopostocon motore turbo ad aggiudicarsi

il titolo, prima che questi propul-sori fossero abbandonati in F.1per tornare sulla scena solo l’an-no scorso. Il suo cuore era un 6cilindri di appena 1500 centime-tri cubi e oltre 650 cavalli realiz-zato dalla Honda, che con laMcLaren diede vita a un sodali-zio imbattibile in quelle stagioni,continuando poi la striscia vin-cente con il passaggio al V10aspirato. Senna ne fu l’interpre-te, diventando un idolo anche inGiappone.

EMULAZIONE Per capire che co-sa abbia significato l’accoppiata fra Senna e la McLaren-Honda,basta pensare all’influenza cheha avuto sui piloti che sarebberoarrivati più tardi. L’ex ferraristaFernando Alonso, che con laMcLaren ha corso nel 2007 ed ètornato quest’anno, da bambino

aveva il poster diAyrton in camerae fece dipingere ilsuo primo kartnegli stessi coloridella monopostodel brasiliano. Lospagnolo a feb-braio ha avutomodo di realizza-re un sogno, gui-dando proprio laMP4/4 sul circui-to del Montmelò,

per un filmato pubblicitario, de-scrivendola come «una delle piùgrandi emozioni della mia vita».Lo stesso era successo anni fa aLewis Hamilton, che con laMcLaren vinse il titolo nel 2008.L’inglese, un altro grande tifosodi Senna, fu invitato dalla tra-smissione TopGear a provare laMP4/4 a Silverstone. E nonavrebbe voluto più scendere.«Nei miei ricordi dell’infanzia, c’èil rombo di questa macchina eSenna che sfreccia fra le strade diMontecarlo, sfiorando i guard-rail», rivelò quel giorno Hamil-ton. Segno che lo spirito di Ayr-ton non è mai morto.

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GAZZA SPECIALLa mitica MP4/4 di Sennaora nel salottodi casa tua1Inizia con la McLaren del 1988 di Ayrton la «Formula 1 Auto Collection» di modellini

60le monopostodi Formula 1 in scala 1:43 e in venditacon La Gazzetta

LE USCITE

Il campione brasiliano Ayrton Senna sulla McLaren MP4/4 vince nel 1988 il suo primo Mondiale (1990 e 1991 gli altri) GETTY IMAGES

LA COLLEZIONE DA NON PERDERE

LOTUS 72 D EMERSON FITTIPALDI 1972 CAMPIONE DEL MONDO Il 25 maggio � 12,99 euro

FERRARI F2001 MICHAEL SCHUMACHER 2001 CAMPIONE DEL MONDO Disponibile in edicola dall’8 giugno � 12,99 euro

MCLAREN MP4/4 AYRTON SENNA1988 CAMPIONE DEL MONDO In edicola da lunedì � 3,99 euro

FERRARI 312 T2 NIKI LAUDA 1977 CAMPIONE DEL MONDO Dal 13 aprile in vendita con la Gazzetta � 8,99 euro

BRABHAM BT 49 NELSON PIQUET1981 CAMPIONE DEL MONDO Disponibile dal 22 giugno � 12,99

MCLAREN MP 4/23LEWIS HAMILTON

2008 CAMPIONEDEL MONDO L’11

maggio � 12,99 euro

RENAULT R 25 FERNANDOALONSO 2005 CAMPIONE DELMONDO Il 27 aprile � 12,99 euro

FERRARI 312 T2 GILLESVILLENEUVE 1977 GPCANADA Il 26 ottobre

� 12,99 euro

1Parte alla grande «Formula 1 Auto Collection», la prima raccolta ufficiale di tutte le monoposto che hanno fatto la storia del campionato mondiale riprodotte in fedeli modellini da collezione realizzate con Fabbri Centauria e in vendita con la Gazzetta. Lunedì in edicola la McLaren di Senna a 3,99 euro

28 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

29VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Torna SaganE insegueuna vittoria per due1Gp Harelbeke Respinto dalla Sanremo, lo slovacco cerca il bis. Se lo aspetta anche la Tinkoff, in crisi dopo la rottura Tinkov-Riis

VOLTA CATALUNYA

Van Garderen okPozzovivo c’èFroome a 27’49”

1Tejay 1° su Porte e Contador. Il lucano ora è 3°in classifica, bene Aru, crolla l’inglese

Paolo Marabini

A lberto Contador ci haprovato. Un attaccosecco sulla salita ver-

so il traguardo in quota di LaMolina, a 2800 metri dalla li-nea d’arrivo, in combinatacol colombiano Atapuma.Davanti c’era Tejay Van Gar-deren, che aveva appena rag-giunto e staccato Vasil Ki-ryienka e Daniel Martin.Sembrava il classico colpodel Pistolero, già visto que-st’anno alla Vuelta Andaluciasull’Alto de Hazallanas. E tut-ti a pregustare l’aggancio alcowboy, con relativo sorpas-so, e a preparare gli applausiper il secondo successo sta-gionale del madrileno, idealemedicina per riportare un po’di ciel sereno in casa Tinkoff-Saxo dopo la rottura Tinkov-Riis. Niente di tutto ciò. L’ar-dore di Albertino («ho trova-to un muro di vento in faccia,le gambe si sono indurite») siè spento nell’ultimo chilome-tro. E quando Kiryienka gliha riportato sotto capitan Ri-chie Porte e lo stesso Atapu-ma, il re dell’ultima Vuelta hatirato i remi in barca. Portegli è poi scappato via come un razzo ai - 200 metri, ma

ormai l’uomo Bmc là davantiaveva il trionfo in tasca: 4a tappadella Volta Catalunya sua anchequest’anno, come nel 2014, an-che se allora si arrivava a Vallter2000. Porte 2° a 3”, poi Conta-dor, Martin e Kelderman a 8”,Atapuma a 11”, Pozzovivo 7° a15”, a conferma di uno stato diforma mica da ridere, enfatizza-to dal successo di mercoledì a Girona. E ancora con i primi an-che Fabio Aru, 11° a 24”: nientemale per essere alla secondacorsa 2015, contro rivali chehanno molti più chilometri-garanelle gambe rispetto al sardo.Bocciato invece Chris Froome,che ha preso una scoppola epo-cale: già in difficoltà a metà tap-pa, il britannico del Team Sky, alrientro un mese dopo la vittoriaalla Vuelta Andalucia, con inmezzo il forfeit dell’ultima oraalla Tirreno-Adriatico, è andatovia via alla deriva e ha chiusocon i velocisti, 131° a 27’49”.

TRAMPOLINO Classifica nuova,ma aperta ancora a tanti preten-denti, da definirsi presumibil-mente solo domenica a Barcel-lona sul circuito del Montjuic.Crollato il francese Pierre Rol-land, il nuovo leader è il belgaBart De Clerq, che ha 21” su Por-te e 26” su Pozzovivo; Contadorè 5° a 28”, Uran 6° a 45”, Aru 7°a 48”. Oggi (Eurosport dalle15.30), nella Alp-Valls che scen-de verso il mare, potrebbe anchesuccedere qualcosina: un gpmdi seconda categoria con trattial 7% e cima a 10 km dall’arrivoè qualcosa di più di un trampoli-no di lancio. E se ci provasse lostesso Contador?

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Tejay Van Garderen, 26 anni, 17 vittorie in carriera BETTINI

NEL 2013 IL PUTIFERIO «TOCCATINA»� Harelbeke, 22 marzo 2013. Sul podio salgono Fabian Cancellara (vincito-re), Peter Sagan (2° a sinistra) e Daniel Oss (3°). Peter strizza l’occhio ai fotografi e tocca il lato B della miss, si scatena la polemica. «Stavolta, vada come vada, non lo rifarò. Non posso, sono fidanzato», ha spiegato con tono scherzoso lo slovacco.FOTO REUTERS

Claudio Ghisalberti

I l Vecchio Quaremont, il cuivero nome è Oude Kware-mont. Ma anche Eikenberg,

Taaienberg Knokteberg (pri-ma) e il Tiemenberg (dopo, a 19km dal traguardo) per esempio.In totale diciassette muri suiquali è stata scritta la storia delciclismo. Siamo in Belgio, doveoggi si corre l’E3 Harelbeke. Daqui inizia la vera stagione dellepietre. Rispetto al Fiandre, chesi disputerà a Pa-squa, ci sono 40km (215,3 contro264,2) e due mu-ri in meno. Maconsiderare que-sta corsa solo unantipasto dellaRonde sarebbesbagliato. So-prattutto per unoche, oggi più chemai, avrà gli oc-chi addosso enon solo perchécorre col numero 1 sulla schie-na: Peter Sagan. Qui il talentoslovacco lo scorso anno arrivò abraccia alzate mentre nel 2013la sua mano sinistra si appoggiòmalandrina sui glutei dellamiss che stava premiando il vin-citore Fabian Cancellara. Ungesto che suscitò un vespaio dipolemiche. Quando se lo sentericordare Sagan ride. «Stavolta,vada come vada, non lo rifarò.Non posso, sono fidanzato». La«redentrice» è Katerina, una ra-gazza slovacca che da tempoconvive con lui a Montecarlo.

NELLA BUFERA Ma Sagan oggi

non avrà tempo di pensare a questo e nemmeno al Fiandre.Oggi il talento slovacco devevincere, per sé stesso e per lasquadra. Lui ha nel carniere unsolo centro stagionale (la tappadi Porto Sant’Elpidio alla Tirre-no-Adriatico) e la sua Tinkoff èferma a un misero 2 (l’altra vit-toria è quella di tappa di Conta-dor all’Andalusia). Non è certosolo per colpa dei risultati ne-gativi, ma il team è nella buferatanto che il gran capo OlegTinkov nei giorni scorsi ha pre-

so la clamorosadecisione di so-spendere a tem-po indetermina-to il team mana-ger Bjarne Riis.Argomento sucui i vertici dellasquadra russahanno imposto aicorridori il più ri-goroso silenziostampa. L’unicavoce che trapela,ma per la quale

non ci sono al momento confer-me ufficiali riguarda Lars SeierChristensen, cofondatore e Ceodi Saxo Bank (banca danese se-condo sponsor del team), che sisarebbe offerto per fare da me-diatore tra Tinkov e Riis.

NON SOLO AVVERSARI Saganparla solo dell’aspetto agonisti-co facendo anche un piccolopasso indietro. «A Sanremo su-bito dopo l’arrivo ero molto de-luso, ma poi ci ho ripensato. Hosbagliato è vero, però per vince-re lì ci vuole davvero molto for-tuna. Come vincere la lotteria».Nelle corse sul pavè l’aspetto

tattico è forse meno importanteche alla Sanremo. Qui conta dipiù la gamba, la forza per de-molire gli avversari. Peter po-trebbe quindi trarne vantaggio.«Ma io non sono molto d’accor-do — ribatte lui — perché qui lastrada riserva più pericoli.Quindi ci vuole fortuna, ecco-me. Però io sto bene, sono in ot-tima forma». Gli avversari co-me al solito saranno tanti e ag-guerriti. Degenkolb alla Sanre-mo ha ribadito di essere unfenomeno, poi ci sono Cancel-lara, Kristoff, Van Avermaet. Ungradino sotto: Thomas, Van-marcke e quelli della Etixx (Sty-bar e Terpstra su tutti) che, sen-za Boonen alle prese col recu-pero dall’infortunio alla Parigi-Nizza, devono tenere alto ilnome della corazzata belga.Noi possiamo puntare su Oss el’eterno Paolini. In più due gio-vani che possono far saltare ilbanco: Bonifazio e Cimolai. Lacuriosità e Nairo Quintana: co-sa può fare la pulce colombianasul pavè? Mercoledì a Waregemha preso 7 minuti.

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Rivincita con Degenkolb e Kristoff:sul pavè si comincia a fare sul serio

Peter: «Domenica hosbagliato, ma nella Classicissima serve tanta fortuna»

L’ORA DEL PAVÉ

A GATTEO

Rebellin, l’età è un dettaglio: «Conta lo spirito»1Coppi e Bartali All’età di 43 anni e mezzoil veneto lancia la CCC nella cronosquadreed è leader: «Ho sempre tanto entusiasmo»

LA GUIDA

1a SEMITAPPA (IN LINEA):1. Manuel BELLETTI (Southeast) 101,8km in 2:20’13”, media 43,561; 2. Bole (Slo); 3. Clausen (Dan); 4. Andersen (Dan); 5. Swift (Gb); 6. Avila (Col); 7. F. Gavazzi; 8. Viganò; 9. Colli; 10. Ponzi.

2a SEMITAPPA (CRONOSQUADRE): 1. CCC Sprandi Polkowice 13,3 km in 14’49”, media 53,858; 2. Sky a 1”; 3. MTN-Qhubeka a 4”; 4. Androni a 8”; 5. Colombia a 9”; 6. Rusevlo a 11”; 7. Trefor a 16”; 8. Italia a 17”; 9. Team Idea a 19”; 10. CCC Sprandi Polkowice sq. B a 20”

GENERALE: 1. Davide REBELLIN (CCC Sprandi Polkowice) 115,10 km in 2:35’02” alla media di 44,545; 2. Kiendys (Pol); 3. Marycz (Pol); 4. Kurek (Pol); 5. Swift (Gb) a 1”; 6. Deignan (Irl); 7. Siutsou (Bie); 8. Meintjes (S.Af) a 4”; 9. Janse Van Resburg (S.Af); 10. Cummings (Gb)

OGGI: 2a tappa Cesenatico-Soglia-no al Rubicone (156,2 km, il via alle 11.30). Tv: sintesi RaiSport2 dalle 18.

Sull’uscio di casaBelletti infila il trisOggi si va a Sogliano

Alessandro ContiINVIATO A GATTEO (FORLÌ)

@alfa_conti

«H o sempre tanto entu-siasmo». Uno statod’animo che aiuta, a

43 anni e 229 giorni, per volarea 53,858 orari, la velocità me-dia con la quale il quartetto del-la CCC- Sprandi-Polkowice, ca-pitanato da Davide Rebellin,classe 1971, ha coperto i 13,3km della cronosquadre Gatteo aMare-Gatteo, seconda frazionedella tappa d’apertura dellaSettimana Coppi e Bartali. Tan-to è bastato al «trenino» in ma-

glia arancione per lasciare i fa-voriti del Team Sky a 1” e conse-gnare all’intramontabile veneto— il corridore meno giovane trasquadre World Tour e Professio-nal — la maglia di leader dellaclassifica. «La vittoria? — sichiede Rebellin appena sotto ilpodio –. È un’emozione che mipiace sempre vivere, con gli an-ni non è cambiata».

BELLETTI SPRINT La primagiornata della breve corsa atappe organizzata dal Gs Emi-lia, che si conclude domenica, siè svolta tutta attorno a Gatteo.La prima semitappa, in matti-nata, era andata al beniamino

di casa, il redivivo Manuel Bel-letti (Southeast), al terzo cen-tro 2015 dopo i colpi a Donora-tico a febbraio e alla Dwaars do-or Drenthe, in Olanda, due set-timane fa. Poi nel pomeriggiol’appuntamento col cronome-tro, in un format particolare: lesquadre, qui al via con otto ele-menti, divise in due quartetti.Con i polacchi Kiendys, Kurek,Marycz e capitan Rebellin, laCCC — formazione polacca in-vitata al Giro d’Italia — ha bef-fato di 1” il Team Sky, che giàpregustava il successo come nel2014 per lanciare in maglia BenSwift, leader anche un anno fa.

FORMA OK «Sono contento delrisultato, ma siamo solo all’ini-zio della corsa — dice Rebellin,che ha numeri e condizione perpuntare alla classifica —. Il43enne veneto, che già la scor-sa settimana s’era segnalato al

Gp Nobili andando in fuga conAlejandro Valverde, lo scorso11 ottobre aveva chiuso in bel-lezza la stagione conquistandoil Giro dell’Emilia sul traguardodi San Luca. «Un’altra gara or-ganizzata dal GS Emilia, vuoldire che porta bene» sorride.Davide è alla terza stagione conla formazione polacca, di cui èuna sorta di chioccia: «È una squadra in crescita — spiega —un buon ambiente. Semmai ilproblema è linguistico. Io nonparlo molto bene l’inglese. Perfortuna gli altri parlano un po’di italiano». Nel calendario diRebellin quest’anno c’è l’AmstelGold Race (che Davide vinsenel magico 2004, quello dell’enplein delle Ardenne con FrecciaVallone e Liegi-Bastogne-Lie-gi). «Poi Giro di Turchia o Girodi Croazia». Intanto c’è unaCoppi e Bartali da difendere.

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Davide Rebellin, 43 anni, pro’ dal 1992, 63 vittorie in carriera:nel 2004 centrò l’en plein Amstel-Freccia-Liegi BETTINI

CiclismoRIn Belgio

Peter Sagan, 25, in azione alla Sanremo BETTINI

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32 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

tantissima gente che verrà al palazzo solo per lui.Quisquillie di fronte alla portata dell’evento.

EUROPA «Ho sempre sognato di giocare in Euro-pa – attacca –e grazie a Cantù quel sogno è di-ventato realtà. A inizio stagione ho avuto offerteper restare in Nba ma ho scelto la Cina. E oral’Italia, una delle migliori leghe al mondo». Met-ta non teme l’adattamento a un basket che nonconosce. «Sarà facile – racconta – Al liceo erocompagno di squadra di Elton Brand e Lamar Odom, siamo entrati tutti e tre nella Nba nellostesso anno, nessuno di noi aveva una media su-periore ai 13 punti a partita. Al college ero conBootsy Thornton (che al telefono gli ha detto«Giocherai per il miglior allenatore al mondo»essendo molto legato a Sacripanti, ndr.) e TyroneGrant (6 stagioni in Italia con 6 squadre diverse,ndr.), e nessuno di noi era sopra i 14 di media.Questo per dire che sono un giocatore di squa-dra. Tra i pro’ un anno ho viaggiato oltre i 24 agara, se voglio posso segnare, ma non è questo ilmio compito, in campo sarò un ragionatore». Maperché proprio Cantù, viene da chiedersi? «Tan-te superstar finiscono la carriera in grandi teamper vincere qualcosa – spiega World Peace – Io,invece di giocare con le stelle, preferisco batter-

le».

NOME La questione del nomeviene subito a galla. Ma comediavolo dovremo chiamarla?«Chi mi conosce da sempre michiama ancora Ron. Per i piùgiovani sono Metta, in Cina ov-viamente Panda’s Friend. Ah, inMedio Oriente World Peace». Egiù a ridere. Fosse di buono au-spicio... «Magari in Italia me neinvento uno nuovo, ne ho lettiun paio sui giornali che mi piac-ciono» sorride il campione Nba2010. Per nulla pretenzioso, al-la mano, affabile, disponibile,quanto di più lontano ci possaessere dallo stereotipo del fe-nomeno americano cheviene qui pensando di

fare il divo di Hollywood e di riceve-re un trattamento privilegiato.Guiderà una Ford Mondeo, nonha chiesto una magione sul La-go di Como alla George Cloo-ney e una penthouse a Mila-no, abiterà a Cucciago apochi passi dal Pianella.E, al contrario di quan-to aveva fantasticatoqualcuno, non ab-bandonerà lasquadra per an-dare a Las Vegas

Massimo Oriani

I l sorriso che ammalia. E’ la prima cosa che ticolpisce di Metta World Peace. Si vede chegli anni con Phil Jackson ai Lakers gli sono

serviti per imparare l’arte Zen. Sereno, rilassato,nemmeno lontano parente del cattivo della rissaal Palace di Auburn Hills, o della micidiale gomi-tata a James Harden. E’ la sua giornata, ma an-che quella di Cantù, della presidente Cremascoli,a cui il basket italiano non può che dire mille vol-te grazie. Una cosa importante va messa subitoin chiaro: non si tratta di una semplice operazio-ne di marketing, un colpo di genio mediatico cheperaltro va di pari passo con l’aspetto tecnico. IlRon Artest visto ieri è un atleta sano (le visitemediche alla Clinica Columbus hanno confer-mato che l’infortunio al ginocchio patito in Cinaè completamente smaltito) ma soprattutto contanta voglia di giocare. Non è venuto qui a fare ilpensionato. «Voglio continuare sino a 40 anni,questi due mesi sono un test per capire se restareanche la prossima stagione – mette in chiaro –.Sono pronto per giocare già lunedì a Pistoia, madatemi qualche giorno per tornare in forma. Holasciato la Cina il 26 gennaio, ho passato due me-si negli States con la famiglia epoi ho deciso che avevo ancoravoglia di pallacanestro. Al mioagente ho espresso la volontà divenire in Italia e ci siamo accor-dati con Cantù». Applausi al gmDaniele Della Fiori, autore delcolpo del secolo quindi.

SBARCO La giornata infinita diMetta è iniziata con lo sbarcoalla Malpensa attorno alle 10,coi bagagli rimasti a New Yorkdove aveva fatto scalo essendopartito da Los Angeles. Ad acco-glierlo, un manipolo di tifosibiancoblù che gli hanno subitodedicato cori e messo una sciar-pa al collo. Poi via in auto versoMilano per le visite mediche,giusto il tempo di un sonnellinoprima di avviarsi alla sede della Ferrarelle, cheha ospitato la presentazione alla stampa. L’AcquaVitasnella, main sponsor di Cantù, per l’occasio-ne ha prodotto delle bottiglie con il Panda stam-pato sull’etichetta. L’ingresso di The Panda’sFriend, uno dei suoi tanti nomi e quello che ap-parirà sulla maglia numero 37 che indosserà,strappa l’applauso. Lui sorride e ringrazia. Poiinizia con un «Ciao». E’ in forma, tirato, deve soloritrovare la condizione partita che arriverà gio-cando. Tra parentesi, un piccolo problema percoach Sacripanti (presente poi al Pianella masteso dall’influenza), «costretto» a farlo giocaresubito il più possibile perché ovviamente ci sarà

Il gran giorno di Metta«Non voglio giocare con le star ma batterle»1Folla per l’arrivo a Cantù del nuovo americano: «Sono pronto Ho sempre sognato di venire in Europa, adattarmi sarà facile»

e sedersi a bordo ring quando Pacquiao e Mayweather faranno a cazzotti il 2 maggio.

PASSATO Inevitabilmente il discorso scivola sulpassato turbolento. «Ho avuto una carriera pie-na di up and down – risponde lui con pacatezza– Sono cresciuto per le strade di New York, in unambiente difficile, una famiglia disfunzionale,quand’ero più giovane a volte ho messo in campola rabbia che avevo dentro, la mentalità che miportavo appresso sin da bambino. Ora ho 35 an-ni, sono cresciuto, gioco con la stessa grinta edeterminazione ma senza andare sopra le ri-ghe». Quella reputazione appartiene al passato.Metta è una persona dalla straordinaria intelli-genza e ha imparato dagli errori del passato. L’obiettivo si sposta poi sull’Italia. «Ho giocato unanno con Bargnani, ha talento, lo vedevo in alle-namento, ma poi purtroppo s’infortunava sem-pre». Un altro mezzo «italiano» con cui ha condi-viso lo spogliatoio è stato Kobe Bryant: «Cavoli,parla pure la vostra lingua – dice ammirato – Quando ero ai Lakers mi parlava di quanto fossecompetitivo il campionato italiano e di quanto inItalia Mike D’Antoni fosse un mito». Il 16 aprile,in diretta su GazzettaTv, ci sarà il derby con Mila-no. Metta, che ha una linea d’abbigliamento, ma-gari vorrà competere con Armani anche fuori dalparquet, suggerisce un giornalista. «Ah, nonscherziamo, con Giorgio non c’è partita. Anzi, mipiacciono molto le sue camicie, spero che magarime ne regali qualcuna».

PIANELLA Dopo l’assalto delle tv, arriva il mo-mento dell’ennesimo viaggio, in auto da Milanoa Cantù in una rush hour che non ha nulla dainvidiare a quella di L.A. Al Pianella trova oltreduemila tifosi ad accoglierlo. Appena esce daltunnel si alza un boato. Lui fa il giro del camporegistrando tutto col suo I-Phone. Dà «cinque» airagazzini del minibasket e a chiunque riesca araggiungere la sua manona. Si alzano i cori, lui siguarda attorno come un bambino a Natale da-vanti all’albero, felice di essere lì, pur stravoltodalla fatica. «Non vedo l’ora che arrivi sabato 4aprile (contro Capo d’Orlando, altra partita cheandrà su Gazzetta Tv, ndr.) per giocare davanti avoi» dice. Saluta e si infila nuovamente nel tun-nel. Solo un attimo. Perché poi chiede al teammanager Paolo Avantaggiato se può concedere ilbis. Altro giro, altro regalo (leggi delirio). Tra 10giorni è Pasqua, ma il basket italiano è già risor-to, grazie a Metta e a Cantù.

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LA GIORNATA ITALIANA� 1 I tifosi alla Malpensa accolgono l’amico dei Panda con uno striscione. 2 Le visite mediche: il ginocchio infortunato in Cina è a posto. 3. Al Pianella lo hanno accolto in duemila 4. Con lo sponsor Pontecorvo e la presidente Cremascoli CIAM

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L'IDENTIKIT

METTAWORLD PEACENATO A: NEW YORK CITYIL: 13 NOVEMBRE 1979ALTO: 2.01RUOLO: ALA

Nato Ron Artest nel Queens a New York è uscito dall’università di St. John’s, nel 1999 è stato scelto da Chicago al primo giro. Nel 2003-’04 chiude la stagione agli Indiana Pacers con 18.3 punti e 5.7 rimbalzi di media, la chiamata all’All Star Game e il titolo di miglior difensore dell’anno, ma anche con una mega rissa a Detroit che gli costa 84 giornate di squalifica, la più lunga mai comminata dalla Nba per un incidente sul terreno di gioco. Dopo le esperienze a Sacramento e Houston, nell’estate 2009 firma con i Lakers con cui vince l’anello risultando decisivo sia nella finale di conference contro i Suns che nelle Finals: suo il canestro decisivo in gara-7 contro i Boston Celtics. Nel 2011 cambia legalmente il suo nome in Metta World Peace.

LE SUE SQUADREST.JOHN’S UNIVERSITY 1997-1999

CHICAGO BULLS 1999-2002

INDIANA PACERS 2002-2006

SACRAMENTO KINGS 2006-2008

HOUSTON ROCKETS 2008-2009

LOS ANGELES LAKERS 2009-2013

NEW YORK KNICKS 2013-2014

SICHUAN (CINA) 2014

CANTU’ 2015

Metta, campione Nba 2010 AFP

Il sorriso di Metta World Peace col panda che è diventato il suo marchio di fabbrica. Debutta con l’Acqua Vitasnella lunedì a Pistoia, non gioca da gennaio in Cina CIAM-CAST

METTA WORLD PEACEALA DI CANTU’

«HO AVUTO TANTI ALTI E BASSI, DA GIOVANE

BUTTAVO IN CAMPO LA RABBIA CHE AVEVO

DENTRO. SONO CRESCIUTO»

«QUAL E’ IL MIO NOME? PER GLI AMICI SONO

SEMPRE RON, MAGARI NE TROVO UNO NUOVO QUI. NE

HO VISTI UN PAIO»

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BasketRL’evento

33VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Gentile grandiosoMilano: la vittorianon è abbastanza1 Record di punti in Europa per l’azzurro (29)Vitoria k.o., ma salva la differenza canestri

MILANO 99

VITORIA 85

(20-25, 39-43; 74-60)

EMPORIO ARMANI MILANO: Hackett 12 (4/6, 1/2), Gentile 29 (7/14, 4/5), Moss 7 (0/1, 2/3), Melli 4 (2/3, 0/3), Samuels 17 (5/9, 1/1); Ragland 9 (0/1, 3/5), Brooks 13 (4/7, 1/4), Cerella, Kleiza 8 (1/1, 2/7), Elegar. N.e.: S. James, Gigli. All.: Banchi.

LABORAL KUTXA VITORIA: Adams 18 (4/7, 3/8), Causeur 17 (6/9, 1/5), Shengelia 14 (5/6, 0/1), Bertans, Iverson 2 (1/2); M. James 11 (4/5, 0/2), Tillie 4 (2/4), Begic 8 (2/6), San Emetrio 11 (3/7, 1/7), Hansbrough. N.e.: I. Diop. All.: Navarro.

ARBITRI: Milivoje (Ser), Latisevs (Lettonia), Piloidis (Gre). NOTE – T.l.: Mil 11/16, Vit 16/19. Rim.: Mil 30 (Gentile, Samuels 7), Vit 44 (Begic 11). Ass.: Mil 16 (Gentile, Hackett 4), Vit 13 (San Emeterio 3). Tecn.: M. James 26’52” (64-53). Progr.: 5’ 6-10, 15’ 29-41, 25’ 55-51, 35’ 89-72. Spett.: 7400. Alessandro Gentile, 22 anni: record precedente in Europa, 24 punti CIAM

Vincenzo Di SchiaviMILANO

Sarà anche una vittoria di Pirro,ma dal Forum è uscita gentecontenta che, alla fine, ha dedi-cato a Milano un lungo boato.Per lo spettacolare secondotempo. E, soprattutto, per quel-lo che ha offerto AlessandroGentile. Pallacanestro sublimeper un 22enne. Ha chiuso con29 punti, record in Eurolega,imbucandone 26 in 27’ di tran-ce agonistica assoluta. E poi 7rimbalzi e 4 assist. Insomma,lampi da fuoriclasse.

GENTILE «Peccato alla fine perla differenza punti — dice Ale—, però è stata una fantasticavittoria di tutta la squadra. Cre-sce il rammarico per la partitadell’andata ma stasera abbiamofatto una grande gara». Già,

perché a 22 secondi dalla fineMilano ha ancora in canna ilcolpo per ribaltare il -19 dell’an-data: la tripla di Hackett vale il+17, poi però, dopo il libero diBegic, l’EA7 sciupa i due posses-si del teorico sorpasso. Vitoriachiude a -15 e se ne torna a casaridendo per lo scontro diretto favorevole. «Alla fine possiamorecriminare sull’ultimo posses-so o sul canestro annullato aBrooks immeritatamente: trepunti che sarebbero stati decisi-vi nella gestione del finale. L’hodetto agli arbitri — rivela Ban-chi —, che a volte arrivano im-preparati a partite come que-ste». Per sperare nel quarto po-sto, Milano deve vincere le ulti-me due partite, Vitoriadovrebbe perderle tutte e l’Efesalmeno una. Come dire: è fini-ta. Manca solo l’aritmetica a vi-dimare l’uscita dall’Europa. I 60punti del secondo tempo rimar-ranno nella memoria comun-que. Ma anche le amnesie a rim-balzo d’attacco (16 per Vitoria),pagate a caro prezzo.

BERTANS L’infortunio dopo 4minuti di Bertans, il cecchinodell’andata, pare un assist perl’EA7. E invece spinge Navarrosu soluzioni proficue: ovveroquintetti più leggeri e veloci.Contro cui Milano fatica a tro-vare letture difensive decenti.Per un po’ Gentile tiene in piedila baracca (4/5 al tiro) poi,quando entrano le seconde li-nee, Vitoria prende il largo. IlJames basco, Causeur e Adamstrafiggono in contropiedeun’Armani fredda la tiro (9/10dopo 10’) e soffocata dal domi-nio a rimbalzo degli avversari(15-21 dopo 20’), ma il veroproblema è un altro: con Ra-gland, Kleiza e Brooks in cam-po, Milano non tiene un accop-piamento difensivo che sia uno,così per gli spagnoli schizzareda 18-19 a 20-30 (break di11-2) è un gioco da ragazzi. In

campo c’è il MarShon leggero diinzio stagione che, quando per-de sbadatamente due palle acentrocampo, si attira purequalche accidente. Così Banchiributta nella mischia Hackett eGentile a fianco dell’americanoma il tabellone segna -15 (26-41). Con la triade giusta peròl’EA7 risale fino al 39-43 dell’in-tervallo.

AREA Ora si tratta di arginareVitoria sotto canestro. Iverson eBegic sembrano giganti insor-montabili. Invece il copionecambia: sono i baschi a doversipreoccupare di Milano. Che tro-

va munizioni letali dalla bandadei tre (Hackett-Gentile-Broo-ks). Segnano 14 punti di fila,quelli che girano nuovamente ilmatch. Quando Gentile infila latripla del +9 (62-53), il Forumesplode. Samuels detta il +11,poi si scatena il capitano con tretriple che stordiscono Vitoria.Ora ribaltare la differenza ca-nestri non è più un miraggio. Iltrepunti di Moss vale il +19(74-55) al 28’. Peccato manchi-no 12’, quanto basta a Vitoriaper scacciare la grande pauracon le triple di Adams e i troppisecondi tiri a disposizione. «Masiamo sulla strada giusta — ri-badisce Gentile —. Ora stac-chiamo con l’Europa e pensia-mo a Sassari. Il mio futuro? E’ancora presto. Devo aiutare lasquadra a crescere, non pensoad altro. Sono un giocatore del-l’Olimpia». Sì, ma per quanto?

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NBA

Super Cavs Love non ama LeBron?Pazienza...

LeBron James, 30 anni REUTERS

S ulla relazione tra Le-Bron James e KevinLove potrebbe giocar-

si il titolo Nba 2015. Lovenon fa nulla per nasconde-re che lui e LBJ non sonoesattamente i «miglioriamici» e che il loro rapportosia in evoluzione. Nulla diparticolarmente strano:non c’è bisogno di esserloper vincere. Love ha anchedetto che sceglie West-brook al posto del compa-gno come mvp della stagio-ne, e anche qui, a parte ilBon Ton che suggeriscesempre di fare campagnaelettorale per uno dellapropria squadra, l’opinioneè rispettabile. Sembra co-munque che come già aMinnesota, Love non sia in-teressato ad avere un realerapporto con i compagni.Poi però accade che, comemercoledì notte, Clevelandtrovi un bilanciamento per-fetto tra le sue tre punte, Le-Bron, Love e Irving, tutti ol-tre i 20 punti nel largo suc-cesso contro Memphis.Quando è accaduto, il bi-lancio dei Cavs è di 7 vitto-rie su 8 gare. Amici no, fa-voriti per il titolo sì.

RISULTATI Charlotte-Brooklyn 88-91; New York-LA Clippers 80-111 (Bargnani 6 in 19’); Orlan-do-Atlanta 83-95; Toronto -Chica-go 103-116; Washington-Indiana 101-103; Boston-Miami 86-93 (Datome 6 in 12’ con +13 di plus-minus); Memphis-Cleveland 89-111; Minnesota-LA Lakers 99-101 dts; New Orleans-Houston 93-95; Denver-Philadelphia 85-99 (Galli-nari 8 in 31’); Utah-Portland 89-92; San Antonio-Oklahoma City 130-91 (Belinelli 6 in 18’); Phoenix-Sacramento 99-108.

LA GUIDA

Con due gare ancora da disputare, Milano è a 2 punti in classifica dalla coppia Efes-Vitoria nella volata per il quarto, e ultimo, posto disponibile per i playoff. Venerdì 3 aprile ci sarà lo scontro diretto a Istanbul con l’Efes, con la necessità per l’EA7 di vincere ribaltando il -2 dell’andata. E oggi il Nizhny, battendo il Cska, potrebbe tornare in corsa. GIRONE E Zalgiris Kaunas-Barcellona 72-83, Alba Berlino-Stella Rossa Belgrado 73-68. Oggi: Galatasaray Istanbul-Panathinaikos; Real Madrid-Maccabi Tel Aviv. Classifica: Real Madrid* (9 vinte-2 perse); Barcellona* 9-3; Maccabi 7-4; Panathinaikos 6-5; Alba 6-6; Zalgiris 4-8; Stella Rossa 3-9; Galatasaray 2-9. Prossimo turno: Maccabi-Galatasaray (2/4);

Barcellona-Real Madrid (2/4); Panathinaikos-Alba (2/4); Zalgiris-Stella Rossa (3/4).GIRONE F Fenerbahce Istanbul-Malaga 78-63 (Goudelock 22; Toolson 14); Olympiacos-Efes Istanbul 86-75 (Lafayette 17; Krstic 12); Milano-Vitoria 99-85. Oggi: Nizhny Novgorod-Cska Mosca. Classifica: Fenerbahce* 10-2; Cska* 9-2; Olympiacos* 9-3; Efes, Vitoria 5-7; Milano 4-8; Nihzny 3-8; Malaga 2-10. Prossimo turno: Nizhny-Malaga (2/4); Vitoria-Fenerbahce (2/4); Cska-Olympiacos (3/4); Efes-Milano (3/4). Le prime 4 ai playoff; * già qualificate.EUROCUP Sono Unics Kazan-Gran Canaria e Banvit Bandirma-Khimki le semifinali di Eurocup. Chi vince la coppa si qualifica all’Eurolega.

L’Efes perde con l’OlympiacosTra 7 giorni, l’EA7 a Istanbul

PallavoloRL’attaccante di origine lituana rilancia la Rebecchi

Sorokaite, cuore azzurro di Piacenza«Scaramanzia? Voglio lo scudetto»

Indre Sorokaite, 26 anni, schiacciatrice nata a Kaunas TARANTINI

Matteo MarchettiPIACENZA

F amiglia e pallavolo. Sonoi due pilastri di Indre So-rokaite, giocatrice alla ri-

cerca della perfezione: «Si puòsempre fare meglio» è il suomantra. Anche dell’ultimagiornata, quando contro Casal-maggiore ha messo a terra 31palloni con 7 ace, record asso-luto in carriera. «E’ stata unaserata magica – confessa – mail mio allenatore mi dice sem-pre: evita di chiederti come haigiocato, non ti accontentimai».

Lituana di nascita, italiana di na-zionalità sportiva, giramondo diprofessione. Dove si sente a ca-sa?«Ho sempre detto di avere il

cuore italiano e il sangue litua-no; adoro questo Paese per lavostra concezione della fami-glia. I pranzi della domenicasono una tradizione bellissi-ma».

Intanto vive a Piacenza con suofratello Paulius, da quest’annoal Bakery in LegaDue Silver dibasket.«Io sono arrivata a 14 anni e luia 22: Paulius ha una mentalitàlituana, io penso in italiano.Comunque se la sta cavandoalla grande, con la lingua nonha problemi, è molto curioso eha grande voglia di imparare».

Grintosa e potente in campo,dove gioca in attacco. Sono ca-ratteristiche che si porta dietroanche nella vita di tutti i giorni?«Assolutamente no, quandoesco dagli spogliatoi sono tutta

un’altra persona, mi piace la vi-ta tranquilla e provo a esserepiù femminile e delicata possi-bile. Sono una a cui fa piacereraccontare la propria storia,voglio far capire che partendodal basso è possibile arrivare aottimi livelli. E comunque il punto più alto della mia carrie-ra deve ancora arrivare».

Cosa ne pensa lei, nata a Kau-nas e azzurra per scelta, del di-battito sugli oriundi e su chi ha ildiritto di giocare in Nazionale?«Parlo del mio caso: ho rinun-ciato alla nazionalità lituanaper giocare con la maglia del-l’Italia. Ho aspettato anni peravere questa possibilità, l’hosognata e l’ho voluta con tutte

le mie forze. Ricordo che nonappena ho avuto fra le mani lamaglia azzurra io e mia mam-ma ci siamo messe a piangere».

La mamma torna spesso nei suoi discorsi, si vede che è ita-liana anche in questo.«E’ la persona a cui devo tutto.La mia amica, la mia consiglie-ra, abbiamo preso ogni deci-sione insieme».

Domani si definisce la grigliaper i playoff. Le gerarchie per lacorsa-scudetto sono definite?«Assolutamente no, vedo tantesquadre forti e imprevedibili.Qualcuna ha commesso menopassi falsi e si trova davanti masi deciderà all’ultimo pallone».

Se dovesse fare un solo nome, chi vince lo scudetto?«Dopo Baku e il Giappone sonotornata in Italia per questo. Hoconquistato Champions, Cop-pa Italia e Supercoppa, il cam-pionato mi manca. Piacenzasta crescendo tanto, non sonoscaramantica e ho fiducia. Fa-temelo dire: vince Piacenza».

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Europeo Under 18Domani al viac’è Italia-Slovenia� La Nazionale femminile Under 18 è partita ieri per la Bulgaria dove domani parte l’Europeo di categoria. Ecco le 12 azzurre chiamate dal c.t. Mencarelli: palleggiatrici Roberta Carraro e Alessia Orro; centrali Marina Lubian, Giulia Mancini e Alessia Mazzaro; attaccanti Paola Egonu, Vittoria Piani, Beatrice Tenti, Alice Pamio, Marta Masiero e Giulia Bartesaghi; Giorgia Zannoni. Il programma della girone: domani Italia-Slovenia; 29 marzo: Italia-Grecia; 30 marzo: Italia-Russia; 1 aprile: Italia-Serbia; 2 aprile: Italia-Germania. Nell’altro girone Bulgaria, Repubblica Ceca, Belgio, Turchia, Olanda, Polonia. In semifinale le prime due di ogni girone. Le prime sei classificate staccheranno il visto per il Mondiale ad agosto in Perù.

RIl capitano: «Ora pensiamo a Sassari. Il mio futuro? E’ ancorapresto...»

BasketREurolega: Top 16

34 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Caos barca, Luna Rossa minaccia il ritiro1Annunciato il passaggio ai più piccoli Ac45 a metà della campagna verso l’edizione 2017: è rottura

Gian Luca Pasini

S i dice che ci sia stato unmomento in cui propose-ro a Russell Coutts (l’uni-

co uomo che ha vinto la CoppaAmerica con tre continenti di-versi, e che dal 2007 è il Ceo diOracle, detentore del trofeo ve-lico più antico del mondo) dicorrere la Coppa America utiliz-zando gli Extreme 40, catama-rani maneggevoli con 5 uominidi equipaggio, di cui esiste uncircuito mondiale. Pare cheCoutts avesse declinato perchéla barca non era adatta, eratroppo piccola, già vista nelletappe in giro per il mondo. Nel-la serata statunitense di merco-ledì, quindi nella notte italiana,l’Acea, la società che gestiscel’evento, ha annunciato che èintenzione degli organizzatoridi utilizzare per la prossima edi-zione della Coppa America, gliAc45 volanti, vale a dire queicatamarani che varati nel 2012sono stati utilizzati nelle WorldSeries per la 34a Coppa (anche aVenezia e Napoli) e che sarannousati anche in questi anni neglieventi promozionali della 35a

edizione (alle Isole Bermudanell’estate 2017).

AC62 Il catamarano da usare inrealtà sarebbe stato l’Ac62(acronimo di America’s Cup, 62il numero dei piedi di lunghez-za), annunciato mesi fa e su cuii progettisti di Luna Rossa (adesempio, è il primo team che si èmesso al lavoro) avevano spesomolte notti di lavoro e fatto tan-te congetture. Con una mano-

vra non comune seppure in unamanifestazione «folle» come laCoppa America dove chi vincedecide tutte o quasi le regole findal 1851, si cambia barca a me-tà della campagna a circa dueanni dall’evento, per allargare ilcampo dei partecipanti da unaparte e per ridurre i costi dall’al-tra. Ma con che risultato?

RISPARMIO Si stima che con gliAc45 si potrà contenere il bud-get sotto i 100 milioni di euro.Lo dicono gli organizzatori, machi ha lavorato d’anticipo (nonsolo Luna Rossa, ma anche Ar-temis, la stessa Oracle) terrà in-

variato il team, con più velisti diquanto servano? Dettagli dovu-ti a una organizzazione zoppi-cante che ancora non ha chiari-to se tutte le regate 2017 si cor-reranno alle Bermuda o se unaparte (la vecchia Vuitton Cup)possa essere delocalizzata inNuova Zelanda.

RABBIA Quello che è certo chela decisione non piacerà ai ber-mudiani, perché anche se vo-lanti gli Ac45 non saranno spet-tacolari e veloci come gli Ac62.E’ un po’ come se si corresse laFormula 1 con una Granturi-smo. « Il team Luna Rossa Chal-

lenge è nettamente contrarioalla proposta annunciata nel si-to ufficiale della America’s Cup- si legge in una nota del teamitaliano - relativa al cambia-mento della Regola di Classedella 35aAmerica’s Cup e quindidella barca che era stata accet-tata da tutti i concorrenti dal 5Giugno 2014. Il team Luna Ros-sa non ritiene che lo sport deb-ba finire nei tribunali e non in-tende quindi avviare un’annosavertenza giudiziaria, che porte-rebbe solo pregiudizio all’even-to. Qualora non sia rispettato ilprincipio dell’unanimità per ilcambiamento della Regola di

Classe per tutti i team iscritti, ilteam Luna Rossa si vedrà co-stretto a ritirarsi dalla 35a Ame-rica’s Cup. Il team Luna Rossaauspica quindi che un chiari-mento ufficiale da parte del De-fender sia reso pubblico il piùrapidamente possibile, ancheallo scopo di non compromette-re l’organizzazione dell’eventoAmerica’s Cup World Series – aCagliari – previsto dal 4 al 7 giu-gno 2015». Che accadrà ora? Ladecisione definitiva è stata an-nunciata per la fine del mese.Ma la Coppa, comunque, ha giàperso la faccia.

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RIl cambiamento anticipato ieri dagli organizzatoriDecisione definitivaa fine mese

RObiettivi: meno costi e più partecipanti. Ma iteam erano già allavoro da due anni

19 metri 13,45 m

21,5 m29,9 m

max6,9 m

max11,75 m

Pescaggio: 2,70 mPeso: 1400 kgEquipaggio: 5 persone

AC45Pescaggio: 3 mPeso: 4300 kgEquipaggio: 8 persone

AC62Piranha e Swordfish sono i due Ac45 di Luna Rossa modificati per volare: sono stati usati per le World Series

VelaRCoppa America

35VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’AXELPrende il nome dal pattinatore norvegese Axel Paulsen, che lo inventònel 1882: è uno degli elementi più difficili del pattinaggio artistico.È l’unico salto che si affronta scivolando e staccando in avanti. L’esempio grafico qui riportato e’ riferito a un pattinatore che salta in senso orario, come Carolina Kostner.E’ l’unico salto che comporta una rotazionee mezzo in aria.Per il triplo,quindi, servonotre rotazionie mezzo

Partenza

Arrivo

STACCOL’atleta staccada posizione frontale appoggiandosi sul filo esterno del pattino destro

ATTERRAGGIOL’atleta arrivascivolandosul filo esternoindietro sinistro

Salchow L’atleta stacca dal filo internoindietro destro

Toeloop L’atleta stacca dalla puntadel piede destro e dal filo esternoindietro sinistro

Loop L’atleta stacca dal filo esternoindietro sinistro

Flip L’atleta stacca dalla puntadel piede sinistro e dal filo internoindietro destro

Lutz L’atleta stacca dalla puntadel piede sinistro e dal filo esterno indietro destro

Pattinatore mancino come quello qui rappresentato:l’arrivo di tutti avviene sul filoesterno indietro sinistro

GLI ALTRI 5 SALTI SEMPLICI

Arrivo

TERRAGGIOeta arrivaolando

filo esternoetro sinistro

L’EXPLOIT CONTENUTOPREMIUM

Una magiaTUKTAMYSHEVAIL TRIPLO AXELE’ PERFETTO

LA 18ENNE RUSSAÈ LA SESTA DI SEMPRE A FARLO.MA NESSUNA CON TANTA SICUREZZA, POTENZA E GRAZIA

Valentina Marchei, ieri 11a nelle coppie con Ondrej Hotarek, ha pattinato più di vent’anni individualmente, vincendo anche 5 titoli italiani.

� Perché il triplo axel è così difficile?«Viene preso dal filo in avanti del pattino: già come salto semplice è il più tosto del lotto. Figuriamoci se triplo... Per tutte le bimbe che fanno attività di un certo livello, il doppio axel è un traguardo da raggiungere dopo aver scalato una montagna. Ti apreuna nuova dimensione. A 12 anni l’avevo nel bagaglio tecnico, ma incompleto, mancante di rotazione. Poi l’ho affinato, ma non sono mai stata una specialista».

� L’ha mai tentato triplo?«No, anche per paura di farmi male. Si impara a cadere, ma c’è caduta e caduta. Certe derapate dell’axel possono ribaltarti».

� Cos’ha di così speciale quello della Tuktamysheva?«La facilità d’esecuzione, figlia di potenza, coordinazione e tecnica che le danno una gran velocità di rotazione. Non ha limiti. Non sarebbe la prima, ma può fare un quadruplo. Vedendola mi sono emozionata: so cosa c’è dietro».

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VALENTINAMARCHEIEX INDIVIDUALISTA

«Già il doppioè un traguardoMa lei può farepure il quadruplo»

3 DOMANDE A...

IN TV DALLE 10.30 SU EUROSPORT E RAISPORT

È canadese il primo oro della rassegna, quello delle coppie di artistico: va ai favoriti Duhamel-Radford che, precedendo tre tandem cinesi, riportano il Paese sul gradino più alto del

podio della specialità dopo 14 anni. Marchei-Hotarek mancano un sollevamento, perdono punti pesanti e due piazze e chiudono undicesimi, Della Monica-Guarise confermano invece il 14° posto di mercoledì. Oggi, dopo il libero della danza in cui Anna Cappellini-Luca Lanotte, pattinando alle 6.41 italiane sono andati a caccia di medaglie dopo il 3° posto della prima parte di gara, debuttano anche gli uomini. Sorteggio sfortunato per Ivan Righini che nel corto sarà sul ghiaccio per primo (di 30), alle 9.37 italiane.

Donne. Corto: 1. Tuktamysheva (Rus) 77.62; 2. Radionova (Rus) 69.51; 3. Miyahara (Giap) 67.02; 4. Murakami (Giap) 65.48; 5. Hongo (Giap) 62.17; 6. Zijun Li (Cina) 61.83; 7. Edmunds (Usa) 61.71; 8. Gold (Usa) 60.73; 9. Pogorilaya (Rus) 60.50; 10. Chartrand (Can) 60.24; 17. Rodeghiero 51.42; 24. Russo 43.85.Coppie. Finale: 1. (1.1.) Duhamel-Radford (Can) 221.53; 2. (3.2.) Wenjing Sui-Cong Han (Cina) 214.12; 3. (2.3.) Qing Pang-Jian Tong (Cina) 212.77; 4. (5.4.) Cheng Peng-Hao Zhang (Cina)

206.63; 5. (4.6.) Kavaguti-Smirnov (Rus) 198.91; 6. (6.5.) Tarasova-Morozov (Rus) 198.46; 7. (7.7.) Scimeca-Knierim (Usa) 185.81; 8. (10.10.) Seguin-Bilodeau (Can) 178.03; 11. (9.11.) Marchei-Hotarek 172.55; 14. (14.15.) Della Monica-Guarise 151.77.Programma (orario italiano, locale +7). Oggi. Ore 9.30: corto uomini (Righini, ore 9.37). In tv: RaiSport 1 ore 5.20 diretta libero danza, RaiSport 2 ore 11.25 dir. corto uomini; Eurosport ore 10.30 diff. libero danza, ore 12 dir. corto uomini.

Coppie a Duhamel-RadfordMarchei-Hotarek undicesimiOggi il corto uomini con Righini

LA STORIA di ANDREA BUONGIOVANNIINVIATO A SHANGHAI (CINA)

N ella storia dello sport ci sono luoghi e da-te che restano scritti. Appuntare, please:Oriental Sports Centre di Shanghai, 26

marzo 2015. La russa Elizaveta Tuktamysheva,in questo luogo e in questo giorno, atterrandoda un meraviglioso triplo axel nel corto dei Mondiali n. 106, scrive un piccolo-grande capi-tolo della leggenda del pattinaggio artistico.Non è la prima a riuscire nell’impresa. A prece-derla, in competizioni ufficiali, cinque atlete. Ma mai nessuna in modo così nitido, facile, di-sarmante. La 18enne nativa di Glazov, 157 cen-timetri di energia pura, lo propone a inizio pro-gramma, un sicurissimo Bolero. Ed è enorme,spaziale, divino, da guardare e riguardare. Unagemma preziosa. L’axel, dei sei salti possibili, è ilpiù difficile. Farlo triplo comporta doti fuori dalcomune. «Quando sono ridiscesa sul ghiaccio —spiega entusiasta — avrei voluto darmi dei piz-zicotti: “È un sogno o è realtà?” ho pensato». Re-altà, meravigliosa realtà.

L’IMPRESA «Sono felice di essere riuscita a rea-lizzarlo in un’occasione sono così importante —dice l’allieva di quel genio di Alexei Mishin, giàmentore di Evgeny Plushenko —. In allenamen-to, dopo aver centrato il primo proprio a inizioanno, ora lo eseguo con buone percentuali di rea-lizzazione, ma la gara è sempre un’incognita: di-ciamo che mi davo il 50% di possibilità. È stato unbel rischio, lo ammetto. E non lo ricorrerò nel li-bero. Meno male che poi, per fortuna, sono rima-sta concentrata. La nostra specialità, comunque,cresce in fretta e presto in tante saranno in gradodi imitarmi. Del resto se tanti ragazzi hanno nelproprio repertorio i quadrupli...». La pattinatriceche fa base a San Pietroburgo arriva all’exploitdopo la giapponese Midori Ito (l’apripista, aiMondiali di Parigi 1989), la «bella e dannata» sta-tunitense Tonya Harding, la russa Ludmila Neli-dina e le altre nipponiche Yukari Nakano e MaoAsada. Solo da pochi anni, però, è stata introdot-to il concetto di salto under rotated, sottoruotato,

a cui cioè manca una parte di rotazione. Diversa-mente alcuni tentativi considerati riusciti nelpassato, oggi non sarebbero validi.

LA GARA Elizaveta, oltre al triplo axel, tira fuoridal cilindro una prestazione tutta monstre, im-preziosita pure da un triplo lutz e da una grancombinazione triplo toeloop-triplo toeloop. Larussa, così, non può che essere lanciatissimaverso il titolo. La ex baby prodigio, passata da unperiodo di difficile transizione non solo tecnica,è tornata definitivamente a splendere. È esplosi-va, perfettamente nella parte, sempre all’attac-co. Grazie alle cure di Mishin, oggi è ai massimilivelli. Per chiarire: il suo 77.62 vale la terza pre-stazione mondiale all-time nel segmento di garaalle spalle solo del 78.66 della Asada ai Mondialidi Saitama 2014 e al 78.50 della sudcoreana Yu-Na Kim ai Giochi di Vancouver 2010. Per Eliza-veta, del resto, è la decima gara di una superstagione, sin qui fatta di sette vittorie (Europei efinale di Grand Prix compresi) e di due secondiposti. L’ottavo trionfo pare dietro l’angolo. A in-seguirla, ma a distanza, la connazionale ElenaRadionova (69.51) e la giapponese Satoko Mi-yahara (67.02). Dev’essere un onore per Rober-ta Rodeghiero e Giada Russo, 17a e 24a e quindientrambe promosse al libero di domani, averfatto parte di una simile competizione. E il par-ziale, pur macchiato da qualche sbavatura, devedar fiducia.

LA STORIA E dire che la signorina Tuktamyshe-va, decima all’esordio in un Mondiale a London2013, la scorsa stagione era naufragata, compli-ce anche una chiara involuzione fisica, appe-santita e sgraziata. Secondo molti persa persempre. Ai campionati nazionali del dicembre2013 validi quali qualificazione all’Olimpiadedi Sochi di poche settimane più tardi, rotolò fi-no a una nera decima piazza e i Giochi finì colguardarli mestamente alla tv. Sono trascorsi quindici mesi e la farfalla, anche passando daun raduno estivo nella trentina Pinzolo, dove èspesso di casa, ha riaperto le ali. Il tutto in uncontesto che cerca nuove protagoniste. Perchénon manca solo Carolina Kostner, assente dopododici Mondiali consecutivi (e cinque meda-glie). Tra le stelle del recente passato non ci so-no in tante, da Yu-Na Kim, che si è ritirata, allaAsada campionessa uscente, che deve ancorasvelare i piani circa il proprio futuro, dall’oroolimpico, la russa Adelina Sotnikova (stagionesabbatica?), alla connazionale Julia Lipnitska-ya, non convocata per via della fortissima con-correnza interna. In gara, per chiarire, non c’èné una medagliata a cinque cerchi, né una mon-diale. Shanghai insomma, in campo femminile,apre le porte al futuro. Ed Elizaveta sta spiccan-do il volo.

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SGRAZIATAE APPESANTITA,

SALTÒ SOCHI 2014: PER MOLTI

ERA PERDUTA

«MI VIENE IN ALLENAMENTO,

MA IN GARA AVEVO IL 50%

DI POSSIBILITÀ»

Elizaveta Tuktamysheva, 18 anni. Cresciuta a Glazov, vive a S. Pietroburgo. Iniziò a pattinare a 4 anni GETTY

GhiaccioRMondiali di figura a Shanghai

36 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

PADRONA DI CASA

Biagiottientusiasta«Voglia matta di farcela»

Ryder Cup con vista CupoloneRoma supera bene il primo test1Gli ispettori promuovono il percorso per qualità tecniche e vicinanza alla cittàDelrio: «Evento unico, il Governo sostiene le istituzioni impegnate in questa sfida»

Tiziana Bottazzo

S ole, temperatura mite,campo smagliante. La visi-ta della Commissione

Ryder Cup Europe al Marco Si-mone Golf Club, candidato perl’edizione 2022 della prestigiosacompetizione, ha lasciato ottimesensazioni. Fin dalle prime oredel mattino (7,45), quando iquattro membri britannici, il di-rettore Richard Hills, il Match Di-rector Edward Kitson, il FinanceDirector Jonathan Orr e il Di-rector of Property and Venus De-velopment David McLaren si so-no presentati a Palazzo Chigi peressere ricevuti dal Sottosegreta-rio alla Presidenza del ConsiglioGraziano Delrio. Ad accompa-gnarli, anche il presidente dellaFedergolf Franco Chimenti e ilpresidente del Coni GiovanniMalagò. Scorrono sullo schermole immagini della candidaturaitaliana che ha calato la carta diRoma e della griffe Biagiotti percontrastare le candidature diGermania, Spagna, Portogallo eAustria. Il prossimo ottobre, ladecisione sul terzo evento sporti-vo al mondo, dopo Olimpiadi eCoppa del Mondo di calcio dalvalore mediatico di 500 milionidi euro.

IL GOVERNO Poi il Sottosegreta-rio Delrio non esita a sottolinearel’appoggio del Governo:«Lasquadra che sta portando avantiquesta candidatura è un’ottimogruppo di lavoro per la promo-zione dello sport, e in particolareper l’impegno sulla candidaturadi Roma - ha dichiarato Delrio -.La Ryder Cup è un evento unico:lo si potrebbe definire quasi un

paradigma dell’Europa, poichévede protagonista una squadraeuropea. Siamo qui per garantireche il Governo italiano sosterràle istituzioni sportive impegnatein questa sfida. Sei anni sembra-no lunghi, ma in realtà il temponon è molto e occorre avviare dasubito il nostro lavoro».

CAFFE’ STRATEGICO Un caffè alRome Cavalieri a Monte Mario(dove alloggerebbero i giocato-ri) e via verso il Golf Club MarcoSimone a Guidonia. Un caffèstrategico, in effetti, per dimo-

strare alla commissione che ilpercorso è scorrevole, non più di25 minuti, molto meno di quan-to dista il golf di National di Pari-gi, sede della Ryder 2018, dalcentro città (un’ora e più). Ed ec-co il sole ad accogliere il quartet-to all’ingresso del Marco Simo-ne, oltre alla padrona di casa La-vinia Biagiotti, lo staff del circoloe il sindaco di Guidonia EligioRubeis. Un’accoglienza festosatra bambini-golfisti, CostantinoRocca, Nicola Pietrangeli testi-monial non tennista ma golfista,maestri tra cui Alessandro Ban-dini, artefice della crescita di Re-nato Paratore. Inizia l’esame delpercorso. Costantino Rocca dà lacarica: «Un sogno, e bisogna cre-derci. Questo è un percorso adat-tissimo per una Ryder Cup, conbuche che si possono seguire siada destra che da sinistra, perfet-to per un’affluenza anche di 300mila persone».

SODDISFATTI A fine giro il diret-tore Hills è soddisfatto: «Siamorimasti colpiti dalle seconde 9buche, in particolare dal panora-ma che si gode dalla buca 18 dadove si può vedere la città e laCupola di San Pietro. Penso chesi dovrà intervenire sulla buca16, molto bella e con una buonapendenza,perché la storia inse-gna che la Ryder Cup si concludeprima della 18». Ed è piaciuta aMr Hills anche la premessa delpresidente Chimenti: «La RyderCup rappresenta un grande inve-stimento per il golf italiano pro-prio perché ha ancora grandimargini di crescita, come stimoloper i giovani e per il turismo».Hills aggiunge: «Nelle ultime dueedizioni abbiamo coinvolto 70mila bambini». Chimenti ha buo-ne sensazioni: «Dopo Parigi, Ro-ma è la candidata ideale: ha oltre2700 anni di storia, il Papa, unturismo eccezionale già collau-dato, 6 mila strutture alberghie-re. E anche l’appoggio del Gover-no. Sì, sento che ci sono buonepossibilità di aggiudicarsi laRyder Cup, ottimo auspicio per lacandidatura olimpica del 2024».

BELLEZZA Si chiude al castelloMarco Simone del XI secolo dovela signora Laura attende gli ospitiper una colazione e presentare lepreziose opere di Balla alle pare-ti, poi via a visitare il Quirinale einfine una passeggiata notturnaal centro di Roma. Oggi colazio-ne al Coni, presente il presiden-te della Regione Zingaretti, poila vista al Campidoglio dal Sin-daco Marino. Ancora un giornodi Roma con la sua bellezza.Per far lievitare le buone sensa-zioni.

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«Amo lo sport, sen-to l’appartenen-za all’Italia, la

nostra azienda è fortementeitaliana, bello andare con ilcuore oltre l’ostacolo». Cari-catissima Lavinia Biagiotticui la Federgolf ha affidato ildifficile compito di candidar-si con il suo campo alla RyderCup 2022: «A novembre ladecisione del Consiglio fede-rale di scegliere tra tutti i golfdi Roma il Marco Simone. Unattimo di sgomento, poi hoesultato. Ho una voglia mattadi farcela». Le piace il bino-mio giovani-campioni peruna competizione così presti-giosa: «Qui da noi turnano ol-tre 500 bambini, tutte le do-meniche ce ne sono almeno50 in campo. Senior e junior,una combinazione felice, co-me me e mia madre».

CUPOLONE Il valore aggiun-to del Marco Simone? «Dalleultime buche si vede la cupo-la di San Pietro, è il frutto ditanto amore per la campagnaitaliana, è vicinissimo a Ro-ma, e si espande su 150 ettaridi terreno, quindi nessun pro-blema per ospitare i 300 milaspettatori in 6 giorni dellaRyder Cup. E c’è il marchioBiagiotti: la mia famiglia miha insegnato a essere open,europea, a vincere le sfide».Più pacata Mamma Lura, manon meno convinta: «Un’av-ventura che cercheremo di vincere con spirito creativo,allegria e leggerezza. Una sfi-da con gli altri e con noi stes-si, come insegna il golf».

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Lavinia Biagiotti al Marco Simone

GolfRLa corsa per il 2022

IL GRUPPO RICEVUTO A PALAZZO CHIGIA OTTOBRE L’ANNUNCIO DELLA SEDE� Foto di gruppo a Palazzo Chigi dove il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio (al centro) ha ricevuto la commissione della Ryder. A sinistra di Delrio il presidente federale Chimenti, a destra il direttore Richard Hills eal suo fianco il presidente del Coni Giovanni Malagò. La Ryder Cup, nata nel 1927, vede ogni due anni la sfida Europa e Stati

Uniti: la competizione viene assegnata a una città europea o americana. Il 2022 sarà la volta dell’Europa. L’edizione del 1997 in Spagna e quella che si disputerà nel 2018 in Francia rappresentano gli unici due casi europei in cui la Ryder Cup viene disputata al di fuori del Regno Unito. Entro il 30 aprile la presentazione di tutti i dossier, a ottobre l’annuncio della sede.

La folla che ha seguito l’ultima giornata della Ryder Cup 2014 a Gleneagles,vinta dall’Europa REUTERS

FRANCESCO ED EDOARDO MOLINARI

«ROMA HA TUTTO QUELLO CHE GLI AMANTI

DEL GOLF VOGLIONODA UN’ESPERIENZA

COME LA RYDER»

«UN’OPPORTUNITÀ UNICA PER SVILUPPARE

ULTERIORMENTEIL MOVIMENTO

GOLFISTICO ITALIANO»

300� L’ultima edizione della Ryder Cup a Gleneagles, nei pressi di Glasgow, in Scozia, ha visto arrivare oltre 300mila persone provenienti da 96 Paesi

37VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ATLETICAEuropei di atletica: stadio olimpico di Berlino (Ger)

5 SPORT E FORSE IL GOLF: 29 LUGLIO-12 AGOSTO ‘18

Sei Europei in due settimaneNel 2018 piccola Olimpiade in tv 1Varata la nuova rassegna voluta dall’Eurovisione con l’atletica a BerlinoA Glasgow: nuoto, ciclismo, canottaggio, triathlon ed è in arrivo pure il golf

Stefano Arcobelli

D a un’idea dell’Ebu, la miticaEurovisione, di due anni fa:perché non accorpare, ra-

zionalizzare in un unico evento incontemporanea i più importantisport e dare un filo logico estivo?Una sequenza di emozioni e, ma-gari, di medaglie azzurre. Una pic-cola Olimpiade,visto che anno-vera le primedue disciplinedei Giochi: s’in-serisce a metàdel quadrien-nio, tra Rio eTokyo, e non fail verso ai pros-simo Giochi eu-ropei di Baku (secondo il presi-dente del comitato Pat Hickey«non c’è incompatibilità»).

L’ASSE Nell’asse Glasgow-Berlinole cinque (ma probabilmente lesei, in attesa del sì del golf) disci-pline non verranno snaturate peresigenze tv, ma avranno lo stessobrand, un unico ombrello e nome:«European sports championships2018». Un calderone che inizial-mente avrebbe dovuto svilupparsitutto a Berlino, dove rimarrà sol-tanto l’atletica. Perché ad aggan-

ciare nuoto e ciclismo (con le 4specialità e 760 partecipanti), ca-nottaggio e triathlon, è stata Gla-sgow, forte dei suoi impianti uti-lizzati nel 2014 per i Giochi delCommonwealth e del sostegno fi-nanziario del governo scozzesecon un contributo complessivo di127.5 milioni di euro. Basta con-correnza, come un anno fa, tranuoto e atletica, la regina dei Gio-

chi che parevarefrattaria ac o n f o n d e r s icon gli altrisport ma che al-la fine ha accet-tato di fondarequesta nuovarassegna con lafirma del presi-dente continen-

tale uscente, Hanjorg Wirz chel’11 aprile a Bled lascerà al france-se Jean Garcia o al norvegeseSvein Arne Hansen: «Siamo ono-rati e ci sapremo coordinare congli altri». Un altro evento a caden-za quadriennale sottoscritto dallaLen, la federnuoto europea guida-ta dall’italiano Paolo Barelli, redu-ce dall’incontro con il sindaco diGlasgow (i tuffi si svolgeranno adEdimburgo): «Grazie all’impegnodelle Tv sarà una potente fonte diispirazione per i giovani esaltan-done le differenze e toccandone le

diverse inclinazioni». Parole raf-forzate dal capo dell’Ebu, Jean Paul Philippot: «Siamo felici perquesta partnership per una rasse-gna di alta qualità e trasmessa gra-tuitamente». Per la Rai non cam-bierà nulla: ha sempre coperto in-tegralmente gli Europei biennalied è probabile che dedichi ai nuo-vi campionati un’intera rete comeper i Giochi. Il ministro dello sportscozzese, Jamie Hepburn, intendereplicare su scala europea il suc-cesso organizzativo dei Giochi delCommonwealth e aspetta con an-sia il sì del golf, dopo aver ospitatola Ryder Cup ‘14 e la promozioneolimpica del green. In allerta sponsor e multinazionali.

LINEA CONTINUA Un’altra ope-razione ad uso-tv: rapida, in alter-nanza, in un periodo con poco cal-cio e molta voglia di nuoto e atleti-ca. Al di là del business e del coin-volgimento dei migliori atletieuropei (a guadagnarci ad esem-pio è il canottaggio i cui Europeisono stati considerati di serie B), èproprio la filosofia nuova dellafruizione sportiva alla base del-l’idea: i Giochi in salotto ancorapiù sintetici, essenziali, moderni.Certo, il fascino dei Giochi olimpi-ci resta irraggiungibile. L’unionefa la forza, ma non un’Olimpiade.

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Alessia Trost, 22 anni, argento europeo indoor nell’alto, Gregorio Paltrinieri, 20, bicampione europeo 800-1500

Mondiali di crosscon la solita sfidaKenya-EtiopiaPer noi c’è Crippa

AtleticaRIn Cina

1Stanotte i favoriti sono Karoki e Kamworor. L’Italia con i campioni europei juniores

N eve e freddo due anni fa a Bydgoszcz,caldo e probabilmente pioggia domani(stanotte per l’Italia) a Guiyang, nel

Guizhou centrale a 1.100 metri sul livello del ma-re. I Mondiali di cross, nella nuova versione bien-nale e senza distanze corte, sbarcano per la primavolta in Cina e offrono ai soliti favoriti keniani edetiopi uno scenario completamente diverso. I duesquadroni africani, che in Polonia si erano divisi laposta nei titoli a squadre (Etiopia seniores e junio-res maschile, Kenya seniores e juniores femmini-le) con il loro strapotere hanno progressivamentesmorzato l’interesse del resto del mondo. Vedia-mo se l’entusiasmo degli organizzatori cinesi, chesfrutteranno un ippodromo con ostacoli naturali,basterà a rilanciarla, al di là degli sterili numeri(400 partecipanti e 51 Paesi partecipanti) diffusidalla Iaaf. Intanto l’Italia si limita concedere unviaggio premio agli juniores, sesti due anni fa ecampioni europei in carica, guidati da Yeman Crippa che poco potrà fare di fronte ai (finti) parietà che arrivano dagli altipiani. Con lui conferma-ta quasi in blocco la squadra dominatrice in Bulga-ria con Said Ettaqy, Yohanes Chiappinelli, Ales-sandro Giacobazzi e Yassin Bouih più la novità Si-mone Colombini.

FAVORITI Salvato individualmente nel 2013 dalgiovane Japhet Korir (qui solo riserva), il Kenya sipresenta con l’obiettivo di riscattare il terzo posto2013 dietro ad Etiopia e Usa. Per farlo si affida aiprimi due dei campionati nazionali: il debuttanteBedan Karoki, conterraneo di Ngugi di stanza inGiappone, viene da un inverno strepitoso in cui èrimasto praticamente imbattuto; Geoffrey Kamworor è invece iridato juniores del cross nel2011 e della mezza maratona nel 2014. Difficileinvece riconoscere la punta dello squadrone etio-pe visto che Hagos Gebrhiwet e Muktar Edris (vin-citore dell’ultima Cinque Mulini) sono arrivati so-lo 4° e 6° nei campionati nazionali. Per il resto dasegnalare l’eritreo Teklemariam Medhin, gliugandesi Toroitich, Kipsiro e Kusuro e l’americanoChris Derrick. Al femminile c’è la due volte iridataEmily Chebet insieme alle connazionali kenianeJanet Kisa, Irene Cheptai, Stacy Ndiwa e AgnesTirop mentre l’Etiopia punta su Belaynesh Oljira,Alemitu Heroye, Senber Teferi e Genet Yalew.

f.n.Programma. Orario italiano. Ore 5: junior F (km 6); ore 5.30 Junior U (8); 6.15: Senior D (8); 7.10 Senior U (12). In tv: Differita domani su Rai Sport 1 12.40-14.55.

RLa città scozzese sfrutta il successoe gli impianti dei Giochi del Commonwealth

IL FORMAT

Nascono gli European Sport Championships 2018: 5 sport (probabile un sesto: il golf) sotto lo stesso «brand» che si alterneranno nella programmazione Tv (in Italia su Rai ed Eurosport) per la quale l’Ebu offrirà una copertura totale di 2700 ore di programmazione. Il calendario dev’essere definito ma non si dovrebbe andare oltre i 12 giorni, da fine luglio (probabile il 29) alla metà di agosto. Ogni federazione avrà l’autonomia organizzativa e utilizzerà i rispettivi impianti di nuoto (tutte le discipline acquatiche della Len meno la pallanuoto), atletica, ciclismo (che si alternerà tra strada e pista al Sir Chris Hoy Velodrome) canottaggio e triathlon (che si svolgeranno nello Strathclyde Country Park nel Nord Lanarskshire).

Ogni federazione avrà l’autonomia organizzativa

S C O Z I A

G E R M A N I A

Glasgow

Berlino

1202 km

200km

4400� Previsti 4400 atleti tra le gare delle rassegne di Glasgow (2900) e le prove di atletica a Berlino (1500)

850� La previsione dell’Ebu è di 850 milioni di telespettatori con 2700 ore di programmazionein diretta per tutte le discipline in alternanza

NUOTOGlasgow (corsia), Edimburgo (tuffi e sincro) e Loch (fondo)

CICLISMOEuropei a Glasgow: pista, strada, mountain bike, Bmx

CANOTTAGGIOA Glasgow: Strathclyde Country Park (N. Lanarkshire)

TRIATHLONA Glasgow: Strathclyde Country Park (N. Lanarkshire)

GOLF A Glasgow: ipotesi percorso di Gleneagles (Ryder Cup 2014)

Sport variRLa novità

Yeman Crippa, 18 anni, campione europeo COLOMBO

38 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Gli annunci si ricevonotutti i giorni su:

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Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricercadi personale devono sempre intendersi ri-volte ad entrambi i sessi ed in osservanzadella Legge sulla privacy (L.196/03).

Il Corriere della Sera e La Gaz-zetta dello Sport con le edizionistampa e digital offrono quotidia-namente agli inserzionisti unaaudience di oltre 8 milioni di let-tori, con una penetrazione sulterritorio che nessun altro mediaè in grado di ottenere.La nostra Agenzia di Milano è adisposizione per proporvi offertededicate a soddisfare le vostreesigenze e rendere efficace la vo-stra comunicazione.

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39VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1PESI: BULGARIA 11 POSITIVI, NIENTE EUROPEI La Bulgaria non sarà agli Europei di Tbilisi (Geo, 9-18 aprile) dopo la positività agli steroidi della scorsa settimana di 11 suoi atleti, otto uomini e tre donne, tra cui i campioni continentali: Demir Demirev (2005, 69 kg), Ivan Markov (85 kg) e Ivaylo Filev (62 kg). TUTTENOTIZIE

BOXEDELLA ROSA-DI FIORETRICOLORE DEI WELTER(g.l.g.) Emanuele Della Rosa torna nella sua Fiumicino: affronta per il tricolore welter Francesco Di Fiore. Della Rosa non ha mai combattuto per il tricolore. La riunione, allestita dalla OPI 2000, ha in programma anche la Gentili, nonché Sinacore e Boschiero. Dalle 20.40 (e 22 su Raisport 2). Welter: Marongiu (0-2) c. Geografo (esordio) 4 t. Superwelter: Diego Di Luisa (1-0) c. Gabor Feher (Ung 3-3). Leggeri: Monica Gentili (3-2) c. Semra Bogucanin (Tur 2-2) 6x2. Superpiuma: Boschiero (35 (17 ko)-3-1) c. Oszkar Fiko (11 (9 ko)-9) 6 t. Massimi leggeri: Sinacore (9-0-0) c. Olegs Fedotovs (Ung 19-19). Superwelter camp. italiano 10 t.: Emanuele Della Rosa (34 (10 ko)-2) c. Francesco Di Fiore (17 (5)-10-3). � WORLD SERIES (r.g.) Oggi 3 incontri nell’11° turno dei playoff di World Series. A Sanya: Cina-Cuba; a Miami: Usa-Kazakistan; a Casablanca: Marocco-Ucraina e. Domani le altre cinque sfide.� DONNE (m.moro.) Azzurre: 5 vittorie e 2 secondi al Queens Cup Junior e youth a Stralsund. Youth 48 Bonatti b.Metzdorf (Ger) 3-0, 54 Marchese b.Lundstrom (Sve) 3-0, 57 Testa b. Hovsepyan (Arm) 3-0, 60 Martusciello b. Thour (Sve) 1-2,64 Carini b.Walas(Pol) 1-2; Junior 50 Marchese b. Finesz (Ung) 3-0, 66 De Carlo b. Muller (Ger) 3-0.

CANOA� TEST AZZURRI A Castel Gandolfo fino a domani Gara Test e Gare Nazionali Indicative valide per la selezione della rappresentativa per la gara internazionale di Mantova l’11-12 aprile. Domenica i titoli italiani sui 5000

GOLF� AZZURRI IN MAROCCO Il francese Adrien Saddier guida con 65 (-7) colpi nel Trophée Hassan II, torneo European Tour ad Agadir in Marocco. Miglior italiano è Andrea Pavan, 36° con 71 (-1). Più attardati Matteo Manassero e Alessandro Tadini, 52.i con 72 (par), Marco Crespi, 65° con 73 (+1) e Renato Paratore 78° a 74 (+2).

HOCKEY GHIACCIOA RENON GARA-1 DI FINALE(m.l.) Grande equilibrio ieri tra Asiago e

sl Bortuzzo 15’27”61; 100-200 ra Martinenghi 1’00”75, 2’12”02; 100-200 do, 200 fa, 200 mx Fava 53”74, 1’56”60, 2’00”08, 2’01”51; 100 fa Facciolà 55”05; 400 mx Barison 4’20”45. Rag 2000: 50 sl Ferri 23”77; 100 sl Petriella 51”14; 200 sl Tecchiolli 1’51”88; 400 sl Ferroni 3’58”60; 1500 sl Calloni 15’42”91; 100 do, 100 fa, 200 mx Stefani 55”76, 56”44, 2’10”19; 200 do, 400 mx Cattabriga 2’01”22, 4’21”90; 100 ra Scotti 1’03”50; 200 ra Martello 2’20”92; 200 fa Gerardin 2’04”93. Rag 2001: 50 sl Zeffin 24”50; 100-200-400-1500 sl, 200 fa Burdisso 52”56, 1’53”66, 4’01”35, 15’54”95, 2’06”17; 100-200ra Bossone 1’06”37, 2’23”69; 100-200 do, 100 fa, 200-400 mx Ceccon 55”78, 2’01”95, 56”97, 2’04”48, 4’26”11.

PALLANUOTO� DONNE Oggi (19.30) anticipo ultimo turno Orizzonte-Rapallo (dir. RaiSport2).� SETTEBELLO Sono 14 i convocati per la sfida di martedì con la Turchia (World League): Del Lungo, Oliva, N.Presciutti, Bruni, Velotto, Damonte, Gallo, Renzuto, S.Luongo, Busilacchi, C.Mirarchi, F.Di Fulvio, A.Fondelli, Coppoli.

RUGBY� TORNA IL PRO 12 Da oggi il 18° turno di Pro 12, con Leinster-Glasgow (ore 20.35, diretta Nuvolari) e Ulster-Cardiff. Italiane in campo domani: alle 20.15 a Swansea (Gal) Ospreys-Zebre (diff. Nuvolari domenica alle 18), alle 20.30 a Monigo Treviso-Dragons (dir. Nuvolari). Classifica: Glasgow 57; Ulster, Munster 53; Ospreys 51; Leinster 49; Connacht 43; Scarlets 40; Edimburgo 39; Cardiff 30; Dragons 27; Treviso 18; Zebre 14.� UNDER 18 Oggi alle 17 a Tolosa (Fra), Italia-Galles per i quarti dell’Europeo under 18. Italia: Cioffi; Bronzini, Zanon, Schiabel, Bardella; Dal Zilio, Trussardi; Casolari, Zago, Cosi; Orso, Morona; Riccioni, Manfredi, Rimpelli.

SPORT INVERNALI� ASSOLUTI FONDO Il bronzo mondiale Dietmar Noeckler e la medagliata mondiale giovanile Giulia Stuerz hanno vinto ad Anterselva la 50 e 30 km a tecnica classica.� ASSOLUTI SCI (s.f.) Causa meteo ancora modifiche agli Assoluti di Tarvisio (Ud). SuperG e combinata maschili, previsti oggi, spostati a domenica insieme al gigante donne; domani discesa uomini e slalom donne.

� Cominciano alla grande gli Europei di categorie olimpichedi Nalchik, zona caucasica della Russia, non lontano dalla Georgia. È un nuovo format: siccome all’Olimpiade, al fine di limitare il numero dei partecipanti, alcune delle categorie tradizionali, quelle dei Mondiali e degli Europei, vengono modificate o raggruppate, la federazione internazionale ha avuto l’intuizione di organizzare un altro Europeo sulla base delle categorie dei Giochi. Di cui questa è la prima edizione, iniziati con il bronzo di Erica Nicoli nella categoria -49 kg. Ventenne, di Schio, appena scesa di categoria, quest’anno già vincitrice agli Swiss Open, la Nicoli ha cominciato con un 9-4 all’ucraina Romoldanova negli ottavi, quindi ha sconfittoper 4-3 la greca Koutsou. In semifinale è arrivata la sconfitta per 6-4 dalla turca Yildrim. La stessa Yildrim ha poi vinto l’oro sconfiggendo per 12-7 la serba Bogdanovic. Oggi gli altri due azzurri convocati per questi Europei, Claudio Treviso (-68 kg) e Cristina Gaspa (-57 kg).

TAEKWONDO

Via agli EuropeiLa Nicoli bronzoa 20 anni nei -49

Erica Nicoli, 20 anni

� (si.g.) E’ morta a 100 anni (ne avrebbe compiuti 101 in aprile) a Santa Ana (California) Evelyn Furtsch Ojeda, oro olimpico con la 4x100 Usa nel 1932 a Los Angeles col primato mondiale di 46”9, quando aveva 18 anni. Era la più anziana olimpionica dell’atletica in vita, la seconda in assoluto. Concluse però ben presto la carriera, dovendo rinunciare ai Giochi del 1936 a Berlino per maternità. Per partecipare ai trials Usa del 1932 parenti e amici fecero una colletta, e raccolsero i 190 dollari necessari per mandarla a Chicago: qui cadde nella finaledei 100 ma venne ripescata per la staffetta olimpica grazie al fatto che abitava proprio a Los Angeles. Suo miglior tempo sui 100 12”2 manuale ottenuto nel 1932.KENIANO DOPATO (si.g.) L’Usada ha squalificato per 3 anni il maratoneta keniano Joseph Murinda, residente da anni negli Usa, per doping (diuretici, anabolizzanti e Epo in diverse occasioni). Quarantenne, ha un personale di 2h13’09” siglato nel 2009.

ATLETICA

Addio FurtschOro con la 4x100a Los Angeles ‘32

Evelyn Furtsch Ojeda da atleta

� Lunedì al Palafijlkam di Roma (al Lido di Ostia) sarà eletto il nuovo presidente della Federazione Sport Equestri. E in corsa non ci sarà Antonella Dallari. L’ex presidentessa, eletta il 10 settembre 2012 e commissariata il 10 luglio 2013, ha visto rigettato il ricorso presso la Corte Federale d’Appello a 5 giorni dalle elezioni. Candidatura rigettata per la presenza di due contenziosi fra la Fise e la stessa Dallari. I candidati: Massimo Arcioni, cavaliere multidisciplinare, già consigliere regionale, romano; Amos Cisi (al quale la Dallari ha chiesto di convogliare i voti), generale dei carabinieri di Cisterna di Latina, già vicepresidente Fise, istruttore e giudice di salto ostacoli; Marco Di Paola, romano, imprenditore, uno dei soci del Pony Club Roma, proprietario; Alessandro Galeazzi, ex parlamentare di Acqui Terme (Al), imprenditore ed ex consigliere Fise, cavaliere di salto ostacoli (oro mondiale militare); Vittorio Orlandi, grande cavaliere triestino di salto ostacoli, bronzo a squadre a Monaco 1972, poi imprenditore equestre e presidente di Class Horse Tv.

EQUITAZIONE

Elezioni FiseDallari non puòricandidarsi

Antonella Dallari ex presidente

Renon in gara-1 della serie (al meglio di 7) che assegnerà lo scudetto. All’Odegar al termine dei 60’ risultato sul 2-2 quindi al supplementare (4 contro 4) ha prevalso a 7” dalla fine il Renon, match deciso da Johansson al 19’53”. All’8’33” del secondo periodo penalità partita per Markus Spinell (carica scorretta). Gara-2 domani (ore 19.30) a Collalbo (Bz). Così gara-1: Asiago-Renon 2-3 t.s. (1-1, 1-1, 0-0; 0-1). Marcatori: p.t. 8’50” DeVergilio (A), 19’06” Gruber (R); s.t. 10’43” i.n. Johansson (R), 13’32” Ulmer d.s.n. (A); t.s. 19’53” Johansson (R).� RADUNO PREMONDIALE (m.l.) Questi i convocati per il raduno dell’Italia Senior (dal 2 al 15 aprile ad Asiago) in preparazione ai Mondiali di Prima Divisione Gruppo A in programma a Cracovia (Pol) dal 19 al 25 aprile. Portieri: Tragust, Vallini, Caffi. Difensori: C. Willeit, A. Hofer, Helfer, Glira, Oberdorfer, R. Hofer, Egger, Trivellato, Lutz, L. Zanatta, M. A. Zanatta. Attaccanti: J. Ramoser, J. Pavlu, Anton Bernard, M. Insam, Zanette, Gander, Frank, Andergassen, D. Kostner, G. Morini, P. Morini, Di Casmirro, Frigo, Frei, Caletti, T. Migliore.

IPPICA� IERI 11-1-4-8-12 A Napoli (m 1600): 1 Turbine Ral (G. Minnucci) 1.14.7; 2 Tsunami Gifont; 3 Timba degli Ulivi; 4 Tianros; 5 Trilly Girl Play; Tot.: 2,07; 1,47, 1,41, 3,19 (9,53) Quinté: 525,98. Quarté: 143,07. Tris: 61,33.� OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle (inzio convegno 15.05) scegliamo Max Forever (2),Slow Cavern (1), Ora o Mai Più (5), Whiz Replay (7), Colorado Springs (8) e Bachhelli (3).� SI CORRE ANCHE Trotto: Firenze (14.45), Padova (15.10), Montegiorgio (15.20) e Foggia (15.10).

NUOTO� TARZIA E CUSINATO (al.f.) A Riccione (25 m). Donne. Cad: 100 sl Casarin 54”64; 200 sl Ceracchi 1’58”01; 800 sl, 400 mx Quadarella 8’26”13, 4’42”97; 100 do Spaziani 1’00”28; 200 do Lanzillotti 2’11”50; 50 fa Biondani 27”24; 100 fa Tarzia 58”92 (11° t. ital. alltime). Jun ‘99: 100-200 sl, 400 mx Cusinato 56”07, 2’00”74, 4’37”64 (8° t. ital. alltime); 800 sl Schiazzano 8’37”81; 100-200 do Ongaro 1’01”19, 2’12”14; 50 ra Clerici 31”99; 200 ra Verona 2’25”47; 50 fa Foradori 27”83; 100 fa Peschiera 1’01”42. Jun 2000: 100 sl Sartori 56”82; 200 sl, 200 ra, 400 mx Pirovano 2’01”20, 2’32”71, 4’46”26; 800 sl La Cava 8’35”52; 100 do Romanelli 1’00”97; 200 do Rossi 2’10”55; 50 ra Fanfoni 32”54; 50-100 fa Quaglieri 28”04, 1’01”54.� BURDISSO E CECCON (al.f.) A Riccione (25 m). Uomini. Rag ‘99: 50 sl Deplano 22”94; 100 sl Guidolin 50”74; 200 sl Chirico 1’49”49; 1500

TENNIS : A MIAMI

Del Potro, che peccato!Bolelli domina Baghdatis1L’argentino, al rientro, cede a Pospisil. Bene Simone: 2° turno contro Troicki

Juan Martin del Potrosapeva bene che il ri-torno alle gare, l’enne-

simo, dopo i guai fisici, fracui due operazioni al polso,sarebbe stato complicato. Ilpotente argentino, ex nu-mero 4 del mondo, s’era fer-mato subito dopo il successodel gennaio 2014 a Sydney,per operarsi al polso sini-stro, era uscito dai primi 100della classifica per la primavolta dal 2005, era rientratoalle gare quest’anno proprioa Sydney, perdendo neiquarti contro Kukushkin, esi era assentato ancora pernuovi dolori al polso. Ripre-sentandosi solo ora, sul ce-mento di Miami (Usa, 5 mi-lioni �), da 616 del mondo.E, nell’inedito derby fra pic-chiatori contro il numero60, Vasek Pospisil (35 vin-centi), paga le appena duesettimane di allenamento e isette doppi falli (uno sul set

point nel tie-break).

SUPERIORITA’ Intanto, SimoneBolelli (n. 47 del mondo) supe-ra senza problemi il primo sta-colo, contro Marcos Baghdatis,facendo apparire quasi un no-vellino il numero 8 del mondonel 2006 quand’arrivò in finaleagli Australian Open (oggi 58).Il 29enne di Budrio è superioredall’inizio alla fine del match di 63 minuti, dominando dalservizio (96% di punti con laprima) ai colpi da fondo, con lasua palla sempre pesante e oraanche molto più intelligente edefficace. Complice anche i tan-ti errori gratuiti del cipriota. Al

2° turno, «Simo» incrociaSerbia II, Viktor Troicki, fer-mato 12 mesi dall’antido-ping; è 2-1 nei precedenti,ma, a gennaio a Sydney, neha subito la rimonta. Poi tro-verebbe Nishikori.

v.m.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Miami è in diretta su SkySport2 alle 16, e su SuperTennis alle 16 e all’una. Tutti i risultati sono su www.gazzetta.itPrimo turno singolare, uomini: Klizan (Slk) b. LORENZI 6-3 6-4; BOLELLI b. Baghdatis (Cip) 6-2 6-2; Pospisil (Can) b. Del Potro (Arg) 6-4 7-6 (7).

Riccardo De Santis, 35 anni, lanciatore grossetano del Bologna CB-OLDMAN

BASEBALL: 1° TURNO

De Santis pronto alla festa«Voglio la 100a vittoria» 1Il lanciatore del Bologna che disse no agli Usa per la laurea in farmacia è a 99

«S iamo la squadrada battere perchéabbiamo vinto lo

scudetto: le avversarie si so-no rinforzate». Riccardo DeSantis, 35enne grossetanodell’UnipolSai Bologna lncial’Opening day: un debuttorischioso per i tricolori con Padova. Per il lanciatore èuna notte speciale: ha vinto99 partite (85 a Grosseto, 10a Nettuno e 4 a Bologna) eoggi punta alla centesima: «La più bella è stata la prima,nel 1998: Lunar mi mise sulmonte, a 18 anni, al 9° con-tro Modena; vinsi al 15°».

CHE CARRIERA Sarebbe laciliegina di una gran carrie-ra: «I ricordi più belli sonolegati ai 3 scudetti e allaCoppa Campioni di Rotter-dam nel 2005; indimentica-bili il Classic 2006 in batteriacon Piazza, le Olimpiadi e lano-hit con Anzio. Un aned-

doto? Lo scudetto 2004 arrivòdopo una mia vittoria in gara-6contro Bologna. Feci il gesto dimettere in silenzio gli avversa-ri. Non l’avessi mai fatto...me lorinfacciano ogni giorno». Il to-scano ha superato un infortu-nio al gomito nel 2008, il «Tom-my John»: «Rimasi fuori 10 me-si. Una tecnica riabilitativa par-ticolare e l’esperienza mi hannofatto tornare quello di prima».Il tecnico decisivo è stato «il cu-bano Javier Galvez che mi hacorretto nell’impostazione. Ilbattitore più duro? Infante, magioca con me».Nel 2002 DeSantis firmò con Minnesota,che lo destinarono in rookie ma

preferì la laurea in Farmacia:«Non ho rimpianti. Sarei statopronto nel 2006 quando Galan-te mi prospettò un doppio A conHouston. Ai ragazzi dico: pro-vateci». Alla 19a stagione, DeSantis non ha traguardi: «An-drò avanti finché ne ho vogliama quest’anno mi piacerebbevincere scudetto e Coppa». Etanto per cominciare vuole es-sere il 18° pitcher nel club dei100.

Maurizio Caldarelli

1° turno. Oggi (20): Lino’s Coffee Parma-Godo; 20.30 UnipolSai Bolo-gna-Tommasin Padova, Angel Service Nettuno 2-T&A San Marino, Rimini-Città di Nettuno.

Simone Bolelli, 29 anni, esordio convincente a Miami REUTERS

40 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il pilota ha guidato l’aereo a schiantarsi:perché volava ancora se era depresso?1Si è chiuso dentro la cabina volontariamente, ora ci si chiedecome mai non sono previsti casi simili e psico-test più efficaci

di GIORGIO DELL’[email protected]

Andreas Lubitz, 28 anni, havolontariamente guidato l’Air-bus 320, di cui era copilota,contro la parete rocciosa delleAlpi francesi. Era solo in cabi-na. Da fuori, il comandanteSonder Heimer, diecimila ore di volo alle spalle, tempestavadi pugni la porta blindata,tentando di sfondarla, vistoche l’altro non rispondeva enon apriva. Dalla torre di con-trollo chiamavano e non otte-nevano risposta. Lubitz stavamanovrando in modo che i

computer di bordo, attrezzatiper correggere la rotta automa-ticamente, non potessero inter-venire. Poco prima dell’impatto,i passeggeri si sono accorti diquello che stava succedendo. Lascatola nera ritrovata ha resti-tuito le loro grida. Nella scatolanera si sente anche il respiro diLubitz. Regolare. Tranquillo. Fi-no all’ultimo.

1Ma perché avrebbe fattoquesto?Ancora non si sa. La madre

di un’amica d’infanzia ha rac-contato alla Frankfurter Allge-meine che Lubitz nel 2009 ave-va sospeso l’addestramento

perché precipitato in una pro-fonda depressione. Gli era poipassata e aveva ripreso i corsi.Aveva poco più di 600 ore divolo alle spalle. Viveva con igenitori a Montabaur, nella Re-nania-Palatinato, aveva ancheun’altra casa alla periferia diDüsseldorf. Date le caratteri-stiche della discesa avevo peruna frazione di secondo pensa-to anch’io che fosse un suici-dio. Un’idea subito scacciata dimente, nemmeno presa in con-siderazione.

2Come mai Lubitz era rima-sto da solo in cabina? Nes-suno aveva intuito che fos-

se pericoloso?Nessuno. Per i primi venti mi-nuti Heimer e Lubitz parlanotranquillamente in tedesco,poi Heimer dice qualcosa come«siamo pronti ad atterrare aDüsseldorf», quindi si sente unsedile spostato, una porta chesi apre e che poi si richiude.Heimer è semplicemente anda-to alla toilette, Lubitz è rimastosolo in cabina. Sono le 10.31.Lubitz dà subito inizio alla di-scesa e intanto blocca la porta.Heimer torna, trova la portachiusa, bussa, Lubitz non gli ri-sponde e allora aziona il codiceper rientrare. Il meccanismofunziona così: se da dentronessuno risponde, dopo trentasecondi la porta si apre da sé.Ma chi sta dentro ha a disposi-zione un pulsante per bloccarel’apertura automatica. E Lubitzha bloccato l’apertura automa-tica. Il senso di questo sistemaè chiaro: se, mentre Heimerera al bagno, Lubitz fosse mor-to d’infarto, il comandanteavrebbe potuto rientrare in ca-bina grazie al codice e all’aper-tura automatica. Se invece diHeimer si fosse presentato allaporta blindata un terrorista, Lubitz avrebbe potuto impedir-gli l’accesso. Nessuno ha previ-sto il caso del pilota suicida dafermare. O meglio: forse gliamericani ci hanno pensato,perché da loro è proibito restarsoli in cabina. Un divieto che in

IL FATTODEL GIORNOLA STRAGEDELL’AIRBUS

Europa non c’è. Le compagniesolo adesso hanno deciso dicorrere ai ripari: da ieri Alita-lia, ma anche EasyJet, avrannosempre almeno due membridell’equipaggio in cabina

3 Ed è normale affidare lavita di 149 persone a un ti-zio che può cadere in de-

pressione?Questo è il problema. CarstenSpohr, amministratore delega-to di Lufthansa, ha tenuto unaconferenza stampa a Colonia eha detto: «Lubitz aveva supera-to tutti i test medici, ma anchetutti i test psicologici, era attoal volo al cento per cento. Sia-mo veramente sconvolti, nean-che nell’incubo più terribileavremmo potuto immaginarequello che è successo. Noi dellaLufthansa scegliamo il perso-nale di cabina con attenzione,è parte del nostro Dna. Nonguardiamo solo alle capacitàtecniche e cognitive ma ancheai profili psicologici». È una di-fesa disperata, ma fallace: èpurtroppo evidente che psico-logicamente Lubitz non era ingrado di sopportare una re-sponsabilità come quella. Ap-pena la notizia s’è sparsa, la fa-miglia del pilota suicida è statamessa sotto protezione.

4Ci sono già stati casi delgenere?Sì, ieri le agenzie hanno

Andreas Lubitz, 28 anni, in una foto scattata durante una vacanza: 630 ore di volo alle spalle ANSA

� Il ministro del Lavoro Poletti ha diffuso ieri i dati sui primi due mesi del 2015: i nuovi contratti a tempo indeterminato sono stati oltre 303.000 (+35% sul 2014). Merito della Legge di Stabilità, ma secondo la Cgia di Mestre «la decontribuzione per i nuovi assunti e il Jobs act daranno luogo a 1 milione di contratti».

I DATI DELLA CGIA

Dopo il Jobs Act «Presto un milionedi nuovi contratti»

� Sembravano due carabinieri-eroi che, pur essendo fuori servizio, erano intervenuti per sventare una rapina. Invece erano loro i rapinatori e ora sono detenuti a Salerno. I due (uno della provincia di Napoli e l’altro di Chioggia, Venezia) hanno tentato il colpo mercoledì pomeriggio in un supermarket di Ottaviano, portando via 1300 euro: In otto - tra cui i due titolari del market, Pasquale e Donato Prisco - hanno partecipato all’inseguimento dell’auto dei malviventi, a bordo di due diverse vetture, finito con una colluttazione, durante la quale i carabinieri hanno sparato, forse con le pistole di ordinanza. Uno dei dieci feriti, Pasquale Prisco, 28 anni, è morto nelle prime ore di giovedì.

ASSALTO AL MARKET: BOTTINO DI 1300 EURO

Due carabinieri davanti al supermarket svaligiato mercoledì ANSA

Rapina di Napoli, c’è un mortoI banditi erano due carabinieri

Mario Draghi, 67 anni ANSA

� «Una visita grandiosa, ho capito il genio di Michelangelo: ma la vera sorpresa è stato l’incontro con il Papa». È il racconto di Graziella, una dei 150 clochard romani che ieri pomeriggio hanno potuto visitare i Musei Vaticani e la Cappella Sistina. E, alla fine, hanno cenato in Vaticano. «Benvenuti. Questa è la

casa di tutti, è casa vostra. Le porte sono sempre aperte pertutti. Pregate per me. Ho bisognodella preghiera di persone come voi», ha detto Bergoglio ai suoi ospiti, con i quali si è trattenuto per una ventina di minuti.

L’ULTIMA INIZIATIVA

Il Papa accoglie150 senzatetto ai Musei Vaticani

Alcuni clochard in Vaticano REUTERS

� Con il “quantitative easing” la ripresa, in Italia, può avere una spinta alla propria crescita di un punto pieno di Pil da qui al 2016. Il presidente della Bce Mario Draghi lo ha detto alla Camera, aggiungendo che «le prospettive di crescita sono ora più favorevoli che negli ultimi anni» ma senza risparmiarsi sferzate: «L’Italia, come altri, ha consolidato i propri conti aumentando le tasse e tagliando gli investimenti pubblici, mentre la spesa corrente continua ad aumentare». Draghi chiede riforme strutturali più decise, su temi come tempi lunghi della giustizia, procedure fallimentari infinite, competitività e produttività basse. E attacca anche le banche italiane: «Ce ne sono 750, ognuna con un minimo di 5 membri in consiglio. E ogni consigliere ha un costo. Tutto questo sistema lo pagano i clienti».

IL PRESIDENTE DELLA BCE ALLA CAMERA

Draghi: «Con il quantitative easingun punto di Pil in più entro il 2016»

NOTIZIE TASCABILI

� La legge elettorale voluta da Renzi arriverà alla Camera il 27 aprile. «Avanti tutta», ha detto a questo proposito ieri il premier, che non ha alcuna voglia di perdere tempo. Una decisione che agita la minoranza del Pd secondo cui «c’è in gioco la democrazia». Ma Renzi sembra convinto di non voler modificare più nulla dell’Italicum.

TENSIONI NEL PD

La legge elettoralearriva alla Cameratra un mese esatto

� Si consuma l’atteso strappo dei fedeli a Flavio Tosi, il sindaco di Verona fuoriuscito dalla Lega in lite con Matteo Salvini. Ieri lo hanno seguito tre senatrici (tra cui la sua compagna) e tre deputati del Veneto, che passano al gruppo misto. Intanto, oggi Tosi incontra Sacconi (Ncd) e De Poli (Ucd), in vista di alleanze per le Regionali a cui si candiderà.

PER IL GRUPPO MISTO

Sei parlamentarifedeli a Tosi lasciano la Lega

AltriMondiR

diffuso una lista, preparatadal sito news.aviation-sa-fety.net. Sono una trentina dicasi in circa un quarto di se-colo. Il pilota russo che s’èbuttato per vendetta sul tettodi casa della moglie, il pilotadi Singapore che aveva pro-blemi di soldi, eccetera. Il ca-so più recente in Namibia, nel2013: il pilota portò con sé al-l’altro mondo l’equipaggio e33 passeggeri.

5Come va il recupero deicorpi?Centocinquanta cada-

veri ridotti in brandelli. Civorranno 2 settimane. Sonoarrivate le famiglie dalla Ger-mania e dalla Spagna. Saran-no accolte nelle camere ar-denti allestite in due localitàvicine all’incidente, Seyne-les-Alpes e Le Vernet. Granditendoni in plastica bianca,completamente chiusi, da-vanti alla cappella di Seynes-les-Alpes. Una messa in suf-fragio si terrà domenica nellabasilica di Notre Dame duBourg, a Digne. La Merkel hadetto: «Le notizie relative alcopilota rappresentano unpeso in più per le famiglie e iparenti delle vittime». In unafoto dell’altro ieri si vedono ilpresidente francese Hollandee il premier spagnolo Rajoyche si abbracciano davanti al-la Kanzlerin.

Struttura rivistadopo gli attentatidell’11 settembre

Spioncino

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Se qualcuno richiede l'accesso, attraverso una videocamerail pilota decide se consentire l'ingresso o meno

Se dalla cabina non arriva risposta, un membrodell'equipaggio digita il codice segreto di emergenza.La porta si apre dopo 20 secondiSe il pilota nega l'accesso,la porta resta chiusa

Pannelloantiproiettile

Cernierad'acciaio

Apertura manuale

Manigliadi apertura(solo all'interno cabina)

TRE POSIZIONI

TASTIERA CODICEACCESSO

Luce verdePORTA APERTA

PORTA CHIUSANon accessibile dall'esternoper 20 minuti, passati i qualitorna in posizione NormLuce rossa

PORTA CHIUSAAccesso dall'esterno solo digitandoun codice numericoLuce verde lampeggiante

situata all'esternodella cabina

PORTA BLINDATA

COMANDOCHIUSURA PORTA

1

2

3

UNLOCKNORM

LOCK

La procedura di ingresso

IL FUNZIONAMENTO

41VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I primi danni dell’attacco aereo dell’Arabia Saudita su Sana’a, la capitale dello Yemen in mano agli insorti AFP

Elisabetta Esposito

L’ hanno chiamata «Tem-pesta di fermezza». Spe-rando forse che la guerra

che sta esplodendo in Yemen sirisolva in breve tempo. Si trattadell’operazione militare concui nella notte tra venerdì e giovedì e poi ancora ieri sera dieci paesi musulmani (tra cuil’Egitto) guidati dall’ArabiaSaudita hanno bombardato iribelli sciiti alla periferia di Sa-na’a e nella provincia di Taiz. Iraid aerei sulle postazioni degliHouthi, compreso l’aeroportodella capitale Sana’a, hannoucciso almeno 18 civili. E se-condo l’agenzia AssociatedPress, presto Egitto e ArabiaSaudita condurranno un’ope-razione via terra. Le milizie sci-ite sarebbero comunque pron-te a reagire lanciando i missili

scud che hanno sequestrato adicembre dall’arsenale dellabase aerea di al Dalaimi, a Sa-na’a. Già ieri hanno assaltatodiverse sedi di media arabi (ilquotidiano al Masdar e delleemittenti al Jazeera, al Arabiyae Suhail e Shabab). L’interven-to militare, che il ministro degliEsteri degli Emirati Arabi Uni-ti, Anwar Garghash, ha defini-to «necessario», vuole fermarel’avanzata violenta degli Hou-thi verso sud. Dopo aver bom-bardato e conquistato Sana’a agennaio, ora vogliono arrivarealla città portuale di Aden, cheoccupa una posizione chiaveper il controllo dell’area. Qui siera rifugiato dopo il golpe ilpresidente legittimo Abd Rab-bo Mansour Hadi, che ieri è an-dato a Riad, in Arabia Saudita,per poi raggiungere Sharm el-Sheik per il summit della LegaAraba di domani e domenica.

SCENARI «Il popolo yemenita èun popolo libero e affronteràgli aggressori. Il governo sau-dita e i governi del Golfo si pen-tiranno di questa aggressione— ha detto ad al-JazeeraMohammed al-Bukhaiti, mem-bro del braccio politico Ansa-rullah del movimento Houthi — affronteremo l’aggressionecon coraggio, ci sarà una guer-ra diffusa». L’Iran è schieratocon gli Houthi e ha definito ibombardamenti «un passo pe-ricoloso», Russia e Siria chie-dono di fermare l’attacco,mentre la Casa Bianca ha fattosapere che Obama ha autoriz-zato supporto logistico e in ma-teria di intelligence alla coali-zione araba. Di certo la crisi inYemen, che ha fatto salire ilprezzo del petrolio, ha avutoun pessimo effetto sulle Borseeuropee, tutte in frenata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ANCORA RIVELAZIONI

Ruby ter, l’accusa: «Berlusconi pagavaaltre dieci ragazze»

Nicole Minetti in tribunale durante un’udienza del processo sul caso Ruby

C i sarebbero altre dieciragazze, oltre alle ven-tuno indagate nell’in-

chiesta Ruby ter, che riceve-vano bonifici periodici (da2000 a 2500 euro al mese) daSilvio Berlusconi. È questal’ultima novità che viene fuo-ri dagli atti in mano ai magi-strati. I particolari emergonoda un verbale del ragioniereGiuseppe Spinelli. Sentitodai pm di Milano, l’uomo chegestisce le casse di Arcoreracconta che «tra le personea cui vengono fatti bonifici si-stematici ve ne sono alcuneche non hanno nessuna atti-nenza con fatti di questo pro-cedimento» e assicura ai pmche «sarà sua premura» spe-cificare chi siano.

I VERBALI I pm Tiziana Sici-liano e Luca Gaglio hanno in-terrogato più volte Spinellinell’inchiesta in cui Berlusco-ni è accusato di corruzione inatti giudiziari per aver paga-to il silenzio di 21 ragazzeche hanno testimoniato nelprocesso Ruby (in cui l’ex ca-po del governo è stato assol-to), compresa la stessa Kari-ma El Mahroug. Nell’elencodelle ragazze «stipendiate»ma non indagate che Spinelliha poi consegnato alla procu-ra figurano anche diversegiovani che hanno partecipa-to alle cene a Villa San Marti-no e a Palazzo Grazioli: traqueste l’attrice Tiziana Buldi-ni, che riceverebbe 2 mila eu-

ro, così come la modella Caroli-na Campioli, l’attrice Valeria Cramerotti, la modella ErikaMarcato e le colleghe MirianMarcondes, Kulyte Rasa e Ma-rianna Yushchak. Nell’elenco, tra l’altro, figura come undicesi-ma donna anche Nicole Minetticon uno stipendio mensile di«15 mila euro». Versamenti pe-riodici che, invece, il leader di Fiha preferito sospendere, a finedicembre 2013, per tutte quellegiovani passate sul banco dei te-stimoni dei processi sul caso Ru-by e finite indagate per corru-

zione in atti giudiziari. Pronta lareazione della difesa di Berlu-sconi: «Anche oggi — intervienel’avvocato Federico Cecconi —continuano ad essere pubblicatiillegittimamente atti di indagi-ne del cosiddetto procedimentoRuby ter, fornendo particolari enomi che nulla hanno a che farecon i fatti di causa. È evidenteche la propagazione di questenotizie costituisce l’ennesimotentativo di diffamare e delegit-timare il presidente Berlusconi».

s.an.© RIPRODUZIONE RISERVATA

RFino a 2500 euro a modelle e ospitidi Palazzo Grazioli.Alla Minetti 15 milaeuro al mese

La tv resta la più amata dagli italianiMa il web divide giovani e anziani

GEMELLI SPAZIALI, OGGI IL LANCIO� Parte oggi (alle 20.42 italiane) dalla base russa di Baikonur, in Kazakhstan, la missione dei Gemelli Spaziali della Nasa, che si appresta a rivoluzionare la storia dei lunghi voli e a spianare la strada per una missione verso Marte. L’americano Scott Kelly (a destra nella foto Epa) resterà nello spazio 12 mesi, durante i quali i suoi parametri vitali saranno monitorati e confrontati con quelli del gemello Mark (a sinistra), astronauta in pensione, che resta a terra. L’obiettivo è studiare come l’organismo reagisca a lunghi periodi in assenza di gravità. Kelly, a bordo della Soyuz con due russi, arriverà - circa 6 ore dopo il lancio - sulla Stazione Spaziale, dove c’è anche Samantha Cristoforetti.

Il 96,7% degli italiani guarda la tv, di essi il 42,4% quella satellitare ANSA

N onostante tutto, la tv èancora la regina dei me-dia italiani. Ma Internet,

complice la diffusione di smar-tphone e tablet, continua a cre-scere. La carta stampata nonriesce invece ad uscire dalla cri-si e solo un italiano su due leg-ge libri. È questo il quadro cheemerge dal 12° rapporto Cen-sis-Ucsi sulla comunicazione, promosso da Mediaset, Rai eTelecom Italia.

I PIÙ AMATI La televisionedunque domina, la vedono pra-ticamente tutti (96,7% dellapopolazione): quella satellitareraggiunge il 42,4% e cresce an-che la web tv, con un’utenza del23,7%. Ma solo il 10% usa almomento la tv connessa. A pro-posito, gli italiani su Internetsalgono del 7,4% dal 2013, arri-vando al 70,9%, anche se appe-na il 5,2% utilizza la banda ul-tralarga. Il social network piùutilizzato è Facebook (50,3%,di cui il 77,4% è under 30), You-Tube è al 42%, Twitter solo al10,1%. Cresce l’uso degli smar-tphone (+12,9%), adesso tra le

mani di più della metà degli ita-liani (52,8%). I tablet in dueanni raddoppiano e sono ora inpossesso del 26,6% degli uten-ti. Tiene bene la radio, ascolta-ta dall’83,9% delle persone.

IN CALO Le note dolenti riguar-dano, come si diceva, la carta. Ilettori dei quotidiani scendonodell’1,6% (ma gli abbonamentialle versioni online aumentanodel 2,6 così come i visitatori deiloro siti web, +4,9). Calano an-che i lettori di libri (-0,7%): a

leggerne almeno uno nell’ulti-mo anno solo il 51,4%.

SPACCATI L’altro aspetto inte-ressante è la spaccatura tra gio-vani e anziani su Internet. Sequasi il 71% degli italiani è inRete, molto del merito è ovvia-mente dei primi. Ben il 91,9%dei ragazzi è connesso, mentresolo il 27,8% degli anziani haimparato a sfruttare, almeno inparte, il potenziale del web.

e.e.© RIPRODUZIONE RISERVATA

AltriMondiR

� Un passo indietro. O, forse, solo uno stop. Dal decreto legge che prevede «misure urgenti per il contrasto al terrorismo» — figlio di questi giorni di paura — viene stralciata la norma che consente, tra l’altro, di entrare “da distanza” nei computer e negli smartphone dei cittadini in caso di sospetti reati connessi al terrorismo. Uno stop voluto dal premier Matteo Renzi dopo vari allarmi, tra cui quello del Garante della Privacy, Antonello Soro: la novità intreccia temi delicatissimi come privacy e sicurezza, raccoglie le critiche della magistratura e quindi verrà affrontata in maniera più ampia all’interno del provvedimento sulle intercettazioni, già in esame in Commissione. «Rimane confermata la volontà del governo su un rafforzamento delle misure di prevenzione e contrasto al terrorismo», chiarisce il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico. Proprio nel giorno in cui dal web emerge un documento di propaganda dell’Isis scritto in italiano: potrebbe essere stato redatto da El Mahdi Halili, un giovane italo-marocchino arrestato mercoledì nel Torinese. Il decreto prevede pure la reclusione da 3 a 6 anni per i “foreign fighters” e pene più aspre per chi utilizza «strumenti telematici o informatici» per addestrare al terrorismo. Un altro emendamento autorizza le forze dell’ordine a far ricorso ai droni per controllare il territorio. Il voto finale sul decreto si terrà martedì.

STRALCIO AL DECRETO

Terrorismo:stop alle “spie”nei pc sospetti

Matteo Renzi, 40 anni ANSA

Bombe arabe in Yemencontro i ribelli sciiti«Un atto necessario»1Attacco lanciato da una coalizione di dieci Paesi guidati da Riad Solo Iran, Russia e Siria chiedono il cessate il fuoco. Borse giù

70,9� Quasi il 71% degli italiani si connette a Internet, +7,4% rispetto al 2013. Si tratta del 91,9% dei giovani e soltanto del 27,8% degli anziani. Va forte Facebook: praticamente è iscritto un italiano su due

96,7� La televisione è ancora il mezzo capace di raggiungere più persone, praticamente la guardano tutti gli italiani (il 96,7%). Ma stanno crescendo gli utenti delle web tv che, secondo il Censis, sono il 23,7%

42 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A nche dagli iPhone si potrà chiamaregratis con WhatsApp. E questo acca-drà «entro un paio di settimane». Lo

ha annunciato il cofondatore del sistema dichat telefonica Brian Acton agli sviluppato-ri riuniti a San Francisco per la tradizionaleconferenza di Facebook a loro dedicata.Acton ha spiegato che il team di WhatsAppha trascorso l’ultimo anno a perfezionare lechiamate VoIP prima di renderle disponibilisu Android, doveadesso funzionanocon un meccanismoa inviti. Lo stesso si-stema verrà replica-to sulla piattaformaiOS di Apple per laquale, però, è statonecessario un perio-do di messa a puntodelle telefonate chesembra quasi ultimato. Acton, agli svilup-patori che lo ascoltavano, ha detto anche che WhatsApp non sarà aperta ai loro con-tributi, come invece ha fatto la chat concor-rente, Messenger, di proprietà proprio di Facebook. La ragione sarebbe quella di tute-larne la privacy. Acton ha spiegato cheWhatsApp vuole evitare che i suoi 700 mi-lioni di utenti siano sommersi da messaggiindesiderati che sarebbero possibili apren-do la piattaforma della chat agli sviluppato-ri esterni.

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

LE STORIE DELLA GENTE

SI CHIUDE OGGI CON RECORD «SCONOSCIUTI»

Questa sera su Rai 3 ultima puntata della quarta stagione di «Sconosciuti - La nostra personale ricerca della felicità». Il programma che racconta le storie di gente comune si chiude con un successo record: in questa edizione ha avuto infatti la più alta permanenza tra i programmi di Rai 3, raggiungendo in media 1,2 milioni di telespettatori fino a picchi di share del 6,5%.DA VEDERE STASERASU RAI 3 ALLE 20.15

Dovrete organizzar-vi. E bene. Perché la giornata sembra profilarsi caotica. Casa e famiglia angustiano, il sudombelico è acidino: ci vuol dolcezza.

21/3 - 20/4ARIETE

5,5

Un impedimento si materializza, l’umore si rabbuia, le vostre idee vengono messe in discussione. Pure during the fornication. State su e riflettete.

23/9 - 22/10BILANCIA

6-

Colloqui, viaggi e lavoro premiano, le vostre idee sono originali e realizzabili. E quanto charme! Un filo di sifgopessi-mismo resta, ma fornicando passa.

21/4 - 20/5TORO

7+

Viaggi, lavoro e studi sono favoriti dalla Luna; tempi-smo, pragmatismo e faccia di glutei premiano, a sud dell’ombelico è già quasi estate. Perfetto.

23/10 - 22/11SCORPIONE

8

Ritmi pacati, umore stabile, buon rendimento nel lavoro: la Luna è generosa, oggi. Senza contare che agevola pure le cose di soldi. Ma c’è stasi suina.

21/5 - 21/6GEMELLI

7

Questioni di soldi e di lavoro vi si rivolgono a favore. Nonostante questo, siete un cicinìn sullo sclero andante, pure fornicando. Rilassatevi e enjoy!

23/11 - 21/12SAGITTARIO

7

Stelle generose mettono in atto processi di metamorfosi utili a tutto campo. Anchenel lavoro, che promette soddisfa-zione. L’ormone è pervaso di gioia.

22/6 - 22/7CANCRO

7,5

La Luna vi si oppone. E paventa qualche tensione, impicci, fumatine di zebedei. Risolve-rete tutto, tranqui. Il sudombelico fa orario continuato. Che suini…

22/12 - 20/1CAPRICORNO

6-

Il minimo sindacale di successo, specie nel lavoro, c’è. Siete però stanchi, forse, e un po’ lamentoso-tombali, ma il sudombelico appare muy spigliato.

23/7 - 23/8LEONE

5,5

La Luna punta il focus su dettagli da curare, burocrazia, lavoro da affrontare con metodo. Siete però simpatici come una borsite e poco suini: rimediate.

21/1 - 19/2ACQUARIO

6,5

Gli amici e i successi nel lavoro vi tengono alto il morale, Venere accresce il vostro fascino. E pure l’amore va bene. Con euforie suine mirabilissime.

24/8 - 22/9VERGINE

7+

Siete animati da intenzioni ottime. E tutto scorre più facilmente del previsto. Lo sport aiuta la silhouette, la fornicazione solleva l’animo e i muscoli.

20/2 - 20/3PESCI

7,5

LO SPORT IN TVCONSIGLI

AltriMondiR

Fantozzi fa 40Ecco il bigino di un antieroetutto italiano1Il 27 marzo 1975 uscì il primo dei dieci film«Il ragioniere unisce Treccani e cultura pop»

Francesco Rizzo

C he anno, il 1975, al cine-ma. Solo tra gli italianiescono Profondo Rosso e

Amici Miei. Tra brividi, musica,ironia, hanno seminato ereditàancora vive. Nessuna popolareperò come quella della saga diFantozzi, cominciata 40 annifa, 27 marzo 1975, con il debut-to del primo di dieci film (ulti-mo nel 1999). Oggi YouTube nesminuzza il meglio a uso e con-sumo quotidiano e fantozzianoè entrato persino nella Trecca-ni, «persona impacciata, servi-le». Come ha fatto, ragioniere?

«CHE FA, BATTI?» Fantozzi eFilini al tennis combattono connebbia e congiuntivo. Ma l’an-tieroe di Villaggio ha inventatovari tormentoni sempre verdi,da «La Corazzata Kotiomkin... èuna cagata pazzesca!», buonacontro tutti i presuntuosi a«Come è umano lei...», in realtàfiglio di Fracchia. «Ma ha an-che fotografato — spiegaValeria Della Valle, lin-guista della Sapienzadi Roma — il parlarecomune di un Paeseche, quarant’anni fa,stava ancora passandodal dialetto all’italiano.E, forse, con le espres-sione inamidate di al-cuni potenti dei suoifilm, Villaggioevidenzia lad i s t a n z atra classis o c i a l i .Ora più

livellata: però l’Italia, in fondo,non è così cambiata».

«26 SECONDI» Il telecomandoche il ragioniere impugna inFantozzi contro tutti come (uni-co) scettro («380 cambi di ca-nale in 26 secondi netti!»): maanche l’utilitaria, la poltronadel capo in pelle umana, la sve-glia, la macchina del caffè, ilbus stracolmo, simboli di unmondo complicato e frustrantein cui viviamo tutti. Pure oggi.

«ALLA BERSAGLIERA!» Fan-tozzi — cartone animato in car-ne e ossa, sopravvive a tutto e icartoni non tramontano — èun italianissimo sportivo da di-vano. La «sgambata» sulla bicisenza sellino o la partita tracolleghi “vendicano” lo spetta-tore che torna dalla palestracon il mal di schiena. Restanobirra, rutto libero e calcio in tv,l’ozio di Homer è arrivato do-po. Oppure si chiede al vicino:«Scusi, chi ha fatto palo?».

«TU MANCIA?!» Fantozzi rac-conta riti e manie che non sono

cambiate: non c’è Capodan-no in cui non si pensi chel’orologio sia stato sposta-to per scherzo, cena ele-gante in cui non si tremi

per l’abito inadeguato o il ci-bo per solutori più che abili,dieta in cui non si ripeta il gri-

do «Tu mancia?!» del professorBirkermaier. E i

cattivi sono te-deschi, oggicome allora.

© RIPRODUZIONERISERVATA

Paolo Villaggio, 82 anni, nei panni di Fantozzi: il comico diede vita al suo personaggio in una serie di racconti pubblicati nel 1971 e che divennero un bestseller

Moretti dopo quattro annitorna al cinema il 16 aprile� Arrivano le prime immagini del nuovo, atteso, film di Nanni Moretti, «Mia Madre», a quattro anni di distanza da «Habemus Papam». Nel trailer diffuso ieri emergono le prime informazioni importanti su quest’ultimo lavoro, che uscirà in Italia il 16 aprile, prodotto da Fandango, Sacher Film e Rai Cinema e distribuito da 01. La protagonista è Margherita Buy, al suo secondo film con Moretti dopo «Habemus Papam». L’attrice qui interpreta una regista in piena crisi professionale, oltre che matrimoniale, con una madre in ospedale da accudire e un attore difficile

(interpretato da John Turturro) da gestire. «Ma perché continuo a ripetere le stesse cose da anni? Tutti pensano che io sia capace di capire quello che succede, di interpretare la realtà, ma io non capisco più niente», dice la Buy con un filo di voce nel trailer. Moretti stavolta è suo fratello e si intuisce che anche lui non se la stia passando granché bene. La sceneggiatura è del regista stesso con Valia Santella e un nome importante come Francesco Piccolo («Habemus Papam», «Il capitale umano»). Il film dovrebbe anche essere tra gli italiani al Festival di Cannes, insieme a «La Giovinezza» di Paolo Sorrentino e al «Racconto dei racconti» di Matteo Garrone.

ENTRO DUE SETTIMANE

Anche sull’iPhone le telefonate con WhatsApp

L’ADDIO A RICCARDO III� Finalmente Riccardo III ha trovato degna sepoltura: ieri, nella cattedrale di Leicester (foto Afp), si sono svolti i funerali dell’ultimo re d’Inghilterra morto in battaglia oltre 500 anni fa i cui resti sono stati ritrovati nel 2012 sotto un parcheggio della stessa città di Leicester. Fuori, in centinaia per l’ultimo saluto.

� 1 Paolo Villaggio nella scena della dieta “forzata” in «Fantozzi contro tutti» (1980); � 2 Il ragioniere con il collega Filini (Gigi Reder) in «Fantozzi contro tutti» � 3 Frittata e “rutto libero” ne «Il secondo tragico Fantozzi» (1976), l’ultimo diretto da Luciano Salce, poi la regia passò a Neri Parenti; � 4 La partita a tennis in «Fantozzi» (1975)

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43VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Marco Tonelli

H a s(pop)olato anche que-st’anno l’evento conclusi-vo del Vini t a ly: i l

#PopWine. La «nostra» classificache incorona i migliori 50 viniitaliani entro i 15 euro e la ker-messe veronese hanno nel dnaquella decisiva componente le-gata a coloro che il vino lo condi-vidono. Nella Sala Tulipanoc’erano alcuni dei più grandi no-mi del vino italiano e piccoli, ap-passionati, produttori. E tanta,tanta gente che voleva soltantoprovare quelle bottiglie che fan-no uno scatto in avanti nel rap-porto qualità prezzo.

IL MESSAGGIO DI MARTINA I50 vini selezionati dalla giuria diGazza Golosa (guidata da LucaGardini) sono stati premiati allapresenza di Giovanni Mantovani(direttore generale del Vinitaly)e di Andrea Mandorlini (allena-tore del Verona). Maurizio Marti-

na, ministro delle politiche agri-cole alimentari e forestali, ha fat-to avere alla Gazzetta un messag-gio nel quale si legge: «Conpiacere invio il mio saluto aun’iniziativa come PopWine chemette in evidenza come il vinoitaliano sappia esprimere gran-dissima qualità in tutti i segmentidi mercato, dimostrando un rap-porto tra la qualità e il prezzo cheraramente in altri Paesi produt-tori raggiunge questi livelli».

VIVA IL SUD La «nostra» classifi-ca targata 2015 ha messo in risal-to la tendenza dei vini prove-nienti da centro e sud Italia, peraltro ai vertici della graduatoria,nel mostrare un profilo più ele-gante e ricco di bevibilità. Unesempio? Il top della hit: il FianoMinutolo prodotto dallaCantina Polvanera è unvino spettacolare perprofumi, gusto, puli-zia ed equilibrio. Fi-lippo Cassano, allaguida dell’aziendasin dagli anni 2000,ha dominato la se-conda edizione delpremio #PopWinesenza essere tutta-via l’ultimo arriva-to. A Gioia del Colle co-nosce il vino non soloattraverso gli studi dienologia, ma soprat-

tutto accompagnando il padre invigneto. Qui Filippo fa «palestra»allenandosi su quella terra rossa(per la presenza di ferro), cheospita il Primitivo e, appunto, ilFiano Minutolo (il nome derivadalle «minute» dimensioni delgrappolo). Nel tempo maturauna serie di convinzioni su comedovessero essere non solo i vinidi questo territorio, ma, nello specifico, le sue etichette. Perquesto prende «casa» poco di-stante dai vigneti di famiglia ac-quistando, erano i primi anni2000, una masseria con annessovigneto.

ORGOGLIO FIANO «Oggi dai 12ettari iniziali siamo arrivati a70», ci racconta con orgoglio Fi-

lippo Cassano. Su questo pal-coscenico mette in vigna

le sue convinzioni sulvino. «Non mi hannomai interessato i viti-gni internazionali,

perché sono ugualiin tutto il mondo enon fanno espri-mere al meglio ilterritorio. Con i

vitigni “nostrani”invece accade tutto

il contrario, anche soloper il fatto che vivono suquesti terreni pratica-mente da sempre».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

GAZZA GOLOSA 1«Il vino è il canto della terra verso il cielo»Luigi Veronelli (1926-2004, padre storico di tutti i critici di cibo e vino)

Pagina a cura diPier Bergonzi

e Daniele Miccione

LA CLASSIFICA

La premiazione con i primi 3 di #PopWine. Da sinistra: Luca Gardini, Filippo Cassano (Polvanera), Giovanni Mantovani (Vinitaly), Laura Bucci (RCR), Giuseppe Gabbas (Gabbas), Pier Bergonzi e Salvatore Caparra (Caparra&Siciliani)

Cassano e il Fiano Minutolol’anima romanticadel nostro #POPWINE1Premiati al Vinitaly i migliori 50 vini sotto i 15 euro. Vince il gioiello pugliesedi Polvanera

CHE COSA CI HA COLPITO

Flamingo, 9.9Millè e MarsalaGrandi novità

I l Vinitaly è anche l’occasione per sco-prire qualcosa di nuovo. Vi segnalia-mo alcuni vini che ci hanno sorpreso

girando tra gli oltre 4000 espositori.

Alessia Berlusconi, vulcanica produttrice di «La Contessa» ci ha fatto assaggiare unMarzemino particolare che produce nelbresciano: il «9.9», come i gradi alcolici eil prezzo in euro. Molto interessante!

Emanuele Rabotti ha lanciato il «Flamin-go» un Rosè di Franciacorta con l’eleganzae i profumi tipici di Monte Rossa. Semprein Franciacorta, Arcipelago Muratori hapresentato il «Millè» con una veste azzur-rina piacevolissima. Grandissimo per qua-lità è l’«Appius» di San Michele Appiano.Il vino di Hans Terze è destinato a diventa-re uno dei migliori bianchi in assoluto. Co-me spettacolare è il Marsala «AEGUSA»2001 di Florio, una bottiglia da non perde-re che esce una volta per decennio. Ma cihanno colpito anche i vini (Valpolicella,Ripasso e un bellissimo Amarone) di MariaElena Balestrieri che da due anni esce conl’etichetta Corte Saibante.

L’INIZIATIVA

Nasce Wines AcademySotto l’egida dello Iulm

A llegrini, Feudi di San Gregorio,Fontanafredda, Marchesi de’ Fre-scobaldi, Arnaldo Caprai, Planeta e

Villa Sandi. Ecco la formazione dell’Ita-lian Signature Wines Academy. Accade-mia nel senso classico: un momento diunione e riflessione per tagliare il traguar-do dell’affermazione del Made in Italy le-gato al vino sui nuovi mercati. In occasio-ne del Vinitaly l’Accademia ha presentatoinsieme a IULM un confronto su: «Integra-zione e nuove strategie di produzione divalore nei mercati nazionali ed esteri».

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nostra» classifi-a messo in risal-dei vini prove-

sud Italia, perla graduatoria,profilo più ele-bevibilità. Un

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Filippo Cassano di Polvanera, con il Fiano Minutolo che ha vinto #PopWine 2015

#PopWine: le nostre 50 bottiglie italiane sotto i 15 euro.1 POLVANERA Fiano Minutolo2 CAPARRA E SICILIANI Ciró 3 GABBAS Cannonau. 4 FATALONE Primitivo di Gioia 5 OTTAVIANI Caciara Sangiovese6 PALTRINIERI Lambrusco7 ZONIN Insolia principi di Butera 8 MARISA CUOMO Furore rosato9 BERLUCCHI Cuvée Imperiale10 PIEVALTA Verdicchio San Paolo11 TERRE BIANCHE Rossese12 TRAVAGLINI Cinzia13 ERMES PAVESE Blanc de Morgex14 PRODUTTORI DI CAREMA Carema15 COLLI EUGANEI Cabernet16 NIKLASEROF Wingut Niklas Pinot B17 FELICI Verdicchio Andrea Felici18 TERLANER Classico Terlaner 19 TENUTA ULISSE Cococciola20 CESARI Sangiovese 21 SARTORI Ripasso22 VALLE DELL’ACATEFrappato23 MARCHESI DI BAROLO Barbera24 CAVIT Altemasi Brut25 PRINICFiuliano 26 VINICOLA RESTA Salice Salentino27 LA MONACESCA Verdicchio28 TORRE DEI BEATI Montepulciano 29 SANTA GIUSTINA Gutturnio30 DONATI Lagrein31 VIGNA DI PALLINO Chianti32 FERRARI Rosè33 RONCO DEL GELSO Friulano Toc Bas34 GIOGANTINU Vermentino 35 PRINCIPE PALLAVICINI Frascati Il Pigno36 ANTINORI Chianti Peppoli37 LIVIO FELLUGA Sharis38 TERRAZZE DELL’ETNA Ciuri 39 TERRE NERE Etna Rosso40 CHIARLI Lambrusco41 ANSELMI Garganega42 CLARA MARCELLIK’UN43 FATTORIA MORETTOLambrusco44 TAMELLINI Soave45 CÁ DEL GAL Moscato46 CASCINA DELLE ROSEBarbera47 SAN SALVATORE Fiano Pian di Stio48 ANDREOLA Prosecco Dirupo49 MONGIOIA Moscato50 MONSANTOChianti

44 VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MOTO, PILOTI,TV: LA GUIDA COMPLETA ALLA STAGIONE CHE PARTE

III

LEADERMARC PREVEDE «SARÀ UNA BELLA LOTTA»

V

TEAMVI-VII

NUMERI25 PILOTI E 18 PISTE AI RAGGI XAI RAGGI X

Venerdì 27 marzo 2015

ROSSI, SFIDA AL REL'ANALISIdi FILIPPOFALSAPERLA

SPAGNOLI, ATTENTII NOSTRI SONO FEROCI

A desso comanda il cronometro: tuttiinsieme in pista per farci vederecosa sarà questo 2015 dalle grandi

ambizioni. E speriamo delle grandi emozioni. Soprattutto per noi italiani, un tempo dominatori, oggi asserviti al potere spagnolo: siamo 744 vittorie a 516, 75 titoli a 44, ma i cugini vanno a pieno gas.

Guardiamo speranzosi alla voglia di riscatto dei nostri. Per la prima volta, da qualche anno, ci sono concrete possibilità di vincere il titolo in ogni categoria. Il trio di giovani Antonelli-Bastianini-Fenati partono tra i favoriti della Moto3, il rientrante Corsi e l’emergente Morbidelli fanno sperare in Moto2, nella classe regina Valentino Rossi vuole tornare re per il decimo, mentre la Ducati è uno spauracchio per gli equilibri consolidati.

Tutti partono con l’obiettivo di non permettere un nuovo assolo di Marc. Soprattutto quel 10 su 10 iniziale che l’anno scorso ha stroncato (quasi) ogni emozione. Fermarlo su questa pista non proprio amica – si fa per dire: 3° al debutto da infortunato e primo l’anno scorso – sarà la missione di tutti. soprattutto di Valentino,di Jorge Lorenzo, di Dani Pedrosa e delle Ducati di Andrea Dovizioso e Andrea Iannone che hanno fatto scintille nei test.

Ce n’è abbastanza per aspettarsi una continua rincorsa dal deserto del Qatar alla passerella novembrina di Valencia. Raramente abbiamo visto tanta aspettativa per un esordio. Marc ha alzato l’asticella. Gli altri non si sono spaventati. E sono pronti ad attaccarlo. Magari anche a batterlo…

1Il campione di Tavullia a 36 anni va a caccia del decimo titolo mondiale

1Marquez vuole ricominciare come aveva finito: vincendo

1Yamaha, Ducati, Pedrosa: la concorrenza quest’anno è agguerrita

IL RITORNO DI APRILIA E SUZUKI

Valentino Rossi,36 anni MILAGRO

II

LE LIBERE

Una Suzukia due facceAhi, Melandri

MOTOGP1. M.MARQUEZ (HONDA) 1’55”281

MEDIA 168 KM/H

2. PEDROSA (HONDA) 1’55”357

3. A.ESPARGARO (SUZUKI) 1’55”685

4. LORENZO (YAMAHA) 1’55”698

5. CRUTCHLOW (HONDA) 1’55”818

6. PETRUCCI (DUCATI) 1’55”939

7. DOVIZIOSO (DUCATI) 1’55”980

8. HERNANDEZ (DUCATI) 1’56”139

9. V.ROSSI (YAMAHA) 1’56”162

10. IANNONE (DUCATI) 1’56”315

11. P.ESPARGARO (YAMAHA) 1’56”361

12. REDDING (HONDA) 1’56”374

13. SMITH (YAMAHA) 1’56”428

14. BRADL (YAMAHA FWD) 1’56”577

15. ABRAHAM (HONDA) 1’56”651

16. DE ANGELIS (ART) 1’56”768

17. M.VIÑALES (SUZUKI) 1’56”922

18. BARBERA (DUCATI) 1’56”957

19. MILLER (HONDA) 1’56”983

20. BAZ (YAMAHA FWD) 1’57”031

21. HAYDEN (HONDA) 1’57”052

22. BAUTISTA (APRILIA) 1’57”130

23. E.LAVERTY (HONDA) 1’57”224

24. DI MEGLIO (DUCATI) 1’57”612

25. MELANDRI (APRILIA) 1’59”579

MOTO21. S.LOWES (SPEED UP) 1’59”717

MEDIA 161,7 KM/H

2. ZARCO (KALEX) 2’00”339

3. RABAT (KALEX) 2’00”368

4. PONS (KALEX) 2’01”043

5. NAKAGAMI (KALEX) 2’01”123

6. LUTHI (KALEX) 2’01”124

7. CORTESE (KALEX) 2’01”175

8. SIMEON (KALEX) 2’01”175

9. RINS (KALEX) 2’01”397

10. FOLGER (KALEX) 2’01”414

11. CORSI (KALEX) 2’01”445

12. MORBIDELLI (KALEX) 2’01”493

13. L.SALOM (KALEX) 2’01”505

14. L.ROSSI (TECH 3) 2’01”525

15. WEST (SPEED UP) 2’01”651

16. SIMON (SPEED UP) 2’01”685

17. SCHROTTER (TECH 3) 2’01”723

18. A.MARQUEZ (KALEX) 2’02”076

19. KALLIO (KALEX) 2’02”127

20. KRUMMENACHER (KALEX) 2’02”160

21. SYAHRIN (KALEX) 2’02”309

22. CARDUS (TECH 3) 2’02”454

23. SHAH (KALEX) 2’02”595

24. BALDASSARRI (KALEX) 2’02”758

25. AEGERTER (KALEX) 2’03”052

MOTO31. OLIVEIRA (KTM) 2’06”580

MEDIA 153 KM/H

2. KENT (HONDA) 2’06”601

3. ANTONELLI (HONDA) 2’06”759

4. I.VIÑALES (HUSQVARNA) 2’07”200

5. FENATI (KTM) 2’07”377

6. BAGNAIA (MAHINDRA) 2’07”413

7. QUARTARARO (HONDA) 2’07”424

8. LOI (HONDA) 2’07”504

9. VAZQUEZ (HONDA) 2’07”665

10. NAVARRO (HONDA) 2’07”674

11. BINDER (KTM) 2’07”748

12. OETTL (KTM) 2’07”765

13. MASBOU (HONDA) 2’07”801

14. ONO (HONDA) 2’07”810

15. AJO (KTM) 2’07”836

16. MARTIN (MAHINDRA) 2’08”091

17. HANIKA (KTM) 2’08”119

18. KORNFEIL (KTM) 2’08”216

19. TONUCCI (MAHINDRA) 2’08”357

21. LOCATELLI (HONDA) 2’08”482

24. BASTIANINI (HONDA) 2’08”584

28. FERRARI (MAHINDRA) 2’09”790

29. BEZZECCHI (MAHINDRA) 2’09”994

30. MIGNO (KTM) 2’10”323

Paolo IanieriINVIATO A LOSAIL (QATAR)

N on lo dicono apertamen-te, è ancora troppo pre-sto, ma per provare a fer-

mare Marc Marquez e la Hon-da, Valentino Rossi e Jorge Lo-renzo si aspettano un aiutodecisamente più sostanziosoda parte della Yamaha. Il seam-less, il cambio veloce introdottoin scalata anche nei test in Ma-lesia, pur rappresentando unpiccolo aiuto, non sarà sicura-mente l’arma che farà vincerela battaglia per una M1 il cuimotore, Valentino lo ribadiscepochi minuti dopo la fine dellaprima sessione di prove libere,«non è tanto veloce in generale.Su questa pista, poi, noi soffria-mo sempre, in rettilineo per-diamo più di 10 chilometri,probabilmente anche perchéusciamo troppo lenti dall’ulti-ma curva».

COMPETITIVITÀ CERCASI Ilprimo giorno di scuola, comeRossi aveva definito questanuova avventura, è un po’ unadoccia fredda per il pesarese,non tanto per le difficoltà che sisono ripresentate a una setti-mana dai test che proprio quiavevano chiuso il «campionatod’inverno», quanto per lo statodi forma messo in scena dalledue Honda di Marc Marquez eDani Pedrosa, capaci subito digirare a un ritmo impossibileper tutti gli altri. E magari faràparte anche della psicologia diMarquez incrinare da subito unpo’ delle sicurezze degli avver-sari («È importante essere in te-sta nel primo turno ufficialedell’anno, per far capire a tuttiche noi ci siamo» gongola ilcampione del mondo in cari-ca), però, come sottolinea Lo-renzo, «tranquillo puoi esserlosolo sul sofà di casa. Se lo sei inMotoGP, ti ritrovi ultimo. Io so-no andato il più forte possibile,solo che la Yamaha non è moltocompetitiva. In ogni caso, daparte nostra, non abbiamo co-minciato male: un anno fa quiero l’ultimo delle Yamaha,adesso sono il primo. È un belcambiamento».

SUPREMAZIA HONDA Vincerela guerra in casa propria nonsarebbe però che un miserozuccherino, considerata la po-sta in palio. «Questa prima seraci ha dato una buona notizia euna cattiva— spiega Valentino

—. La buona è che Jorge hamesso in mostra un buon pas-so, è stato veloce e quindi vuoldire che anche noi possiamo ar-rivare là. La cattiva è che leHonda hanno fatto la differen-za. Con tutte e due le moto. Laloro supremazia preoccupa.Nei test alla fine eravamo anda-ti un po’ meglio, qui ci aspetta-vamo di fare un altro passo inavanti ma non ci siamo riusciti.È stata una giornata difficile,nella quale sono stato lento.

Dopo 5-6 giri, la gomma dietroha iniziato a vibrare tantissimoe facevo fatica. Queste gommesono più morbide rispetto aquelle di un anno fa, con le qua-li mi trovavo molto bene, ma ilproblema non è solo di trazio-ne, mi manca anche molta ade-renza in entrata e nelle curve adestra sono molto in difficol-tà».

AIUTO Siamo solo agli inizi ed ègià tempo di rimboccarsi le ma-

JORGE LORENZOPILOTA YAMAHA

MARQUEZ TRANQUILLO?PUÒ ESSERLO SOLO

A CASA SUL SOFÀ.MA PER ORA LA YAMAHA

NON È COMPETITIVA

PRIME PROVE DEI BIG

Le Honda sono imprendibiliLorenzo 4°, Rossi indietro1Marquez e Pedrosa davanti a tutti. Valentino solo 9°. Petrucci precede le Ducati ufficiali

INVIATO A LOSAIL

L a festa è durata solo un gi-ro. Jorge Lorenzo è entra-to furioso per primo in pi-

sta, a inaugurare questo Mon-diale, e ha fatto il primo mi-

glior tempo. Poi si è tornati asentire il solito… suonatore.Marc Marquez si è preso il pri-mo round del campionato, checonta pochino, ma è sempre unsegnale per gli avversari.

GIOIA Dietro, però, non sonomancate le sorprese. A partiredal suo compagno Dani Pedro-sa, che qui va sempre malino,ma è riuscito a rimanere in scia(76 millesimi). Poi Aleix Espar-garo, che torna re della gommamorbida con un 3o tempo cheesalta la debuttante Suzuki,parsa efficace, tanto da poterfare meglio di Lorenzo. Che al-

meno può essere contento difinire più vicino all’avversarioper il titolo rispetto ai test.

ITALIANI Ma forse il più sor-preso di tutti è Danilo Petrucci,che, piazzandosi 6° dietro CalCrutchlow (migliorato dal pri-mo approccio con la Honda uf-ficiale), vince il titolo di mi-glior pilota italiano e migliorDucati. Ce li ha tutti dietro infila: Andrea Dovizioso, YonnyHernandez, Valentino Rossi eAndrea Iannone. Il solito pac-chetto di mischia, ben dieciracchiusi in soltanto un secon-do.

CAPOVOLGIMENTO Il ternanoè stato esaltato da una gommamedia nuova dopo aver rotto laprima moto. Un guizzo similelo ha piazzato De Angelis, 16°con la Art, l’ultima delle Crt,addirittura meglio delle Apri-lia ufficiali, sempre in coda.

METEO Oggi, col rischio piog-gia – ancora, nel deserto: magià ieri un cielo bianchissimoha regalato qualche goccia – sireplica.

f.f.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marc Marquez, 22 anni, primo nelle libere di ieri in Qatar MILAGRO

ValeAPPELLO YAMAHA«DATEMIUNA MANO»IL DOTTORE: «IN DIFFICOLTÀ A LOSAIL ANCHE SE JORGE HA UN BUON PASSO»

niche per gli ingegneri Yamaha.Perché, senza il loro aiuto, Lo-renzo non potrà coronare il tra-guardo di «essere il solo pilotacapace di battere Rossi, Stonere Marquez», mentre Rossi nonriuscirà a replicare in pista alleparole di Giacomo Agostini, se-condo il quale «se Valentinofosse più giovane, sarebbe piùveloce di qualche decimo aogni giro. Nulla migliora con glianni, si deteriora tutto».

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LA STORIAGLI ALBID’ORO

MOTOGP2014 Marc Marquez (Spa-Honda)2013 Marc Marquez (Spa-Honda)2012 Jorge Lorenzo (Spa-Yamaha)2011 Casey Stoner (Aus-Honda)2010 Jorge Lorenzo (Spa-Yamaha) 2009 Valentino Rossi (Ita-Yamaha) 2008 Valentino Rossi (Ita-Yamaha) 2007 Casey Stoner (Aus-Ducati) 2006 Nicky Hayden (Usa-Honda) 2005 Valentino Rossi (Ita-Yamaha)

2004 Valentino Rossi (Ita-Yamaha) 2003 Valentino Rossi (Ita-Honda) 2002 Valentino Rossi (Ita-Honda) CLASSE 500 2001 Valentino Rossi (Ita-Honda) 2000 Kenny Roberts Jr (Usa-Suzuki) 1999 Alex Criville (Spa-Honda)1998 Mick Doohan (Aus-Honda)1997 Mick Doohan (Aus-Honda)1996 Mick Doohan (Aus-Honda)1995 Mick Doohan (Aus-Honda)

1994 Mick Doohan (Aus-Honda)1993 Kevin Schwantz (Usa-Suzuki) 1992 Wayne Rainey (Usa-Yamaha)1991 Wayne Rainey (Usa-Yamaha) 1990 Wayne Rainey (Usa-Yamaha)1989 Eddie Lawson (Usa-Honda)1988 Eddie Lawson (Usa-Yamaha)1987 Wayne Gardner (Aus-Honda)1986 Eddie Lawson (Usa-Yamaha)1985 Freddie Spencer (Usa-Honda) 1984 Eddie Lawson (Usa-Yamaha)

1983 Freddie Spencer (Usa-Honda)1982 Franco Uncini (Ita-Suzuki)1981 Marco Lucchinelli (Ita-Suzuki)1980 Kenny Roberts (Usa-Yamaha)1979 Kenny Roberts (Usa-Yamaha)1978 Kenny Roberts (Usa-Yamaha)1977 Barry Sheene (GB- Suzuki)1976 Barry Sheene (GB-Suzuki)1975 Giacomo Agostini (Ita-Yamaha)1974 Phil Read (GB-Mv Agusta)1973 Phil Read (GB-Mv Agusta)

1972 Giacomo Agostini (Ita-Mv Agusta)1971 Giacomo Agostini (Ita-Mv Agusta) 1970 Giacomo Agostini (Ita-Mv Agusta) 1969 Giacomo Agostini (Ita-Mv Agusta)1968 Giacomo Agostini (Ita-Mv Agusta)1967 Giacomo Agostini (Ita-Mv Agusta) 1966 Giacomo Agostini (Ita-Mv Agusta) 1965 Mike Hailwood (GB-Mv Agusta) 1964 Mike Hailwood (GB-Mv Agusta) 1963 Mike Hailwood (GB-Mv Agusta) 1962 Mike Hailwood (GB-Mv Agusta)

MotomondialeRGP Qatar

IIIVENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

3Vittorie di Valentino Rossi a Losail: nel 2005, 2006 e 2010, sempre con la Yamaha. L’anno scorso chiuse al 2° posto

IL NUMERO

LE ALTRE CLASSI

Moto3, terzo AntonelliLowes domina in Moto21Bene anche Fenati e Bagnaia, quinto e sesto. Oliveira è il più veloce

Giovanni ZamagniLOSAIL

N ove in Moto3, tre inMoto2: gli italiani nonmonopolizzano più da

anni le categorie minori, ma

dalla scorsa stagione sembrainiziata l’inversione di tenden-za. Specie in Moto3, dove alme-no in tre possono puntare a ri-sultati prestigiosi: Romano Fe-nati (Ktm), Enea Bastianini eNiccolò Antonelli (Honda). Fe-nati ha già vinto 5 volte, Bastia-nini è salito 3 volte sul podio,mentre Antonelli non è mai an-dato oltre il 4° posto, ma è re-duce da un inverno da protago-nista e ha iniziato al meglio, co-me conferma il terzo tempo allespalle di Oliveira e Kent, dopodue sessioni molto convincenti.«Con la Honda mi sono trovatobene, la squadra è come una fa-

miglia» dice con un sorriso ine-quivocabile: merito anche del-l’espertissimo tecnico Giancar-lo Cecchini. Quinto tempo perFenati, 6° per Pecco Bagnaia(Mahindra), 7° per Fabio Quar-tararo, quindicenne al debutto:per lui è stata fatta una derogaal regolamento (non si potreb-be correre fino a 16 anni). InMoto2, la sorpresa potrebbe es-sere Sam Lowes, iridato Super-Sport nel 2013, che ha rifilato0”343 al campione del mondoRabat: corre nel team italianodi Luca Boscoscuro. Corsi 10°,Morbidelli 11°, Baldassarri 24°.

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Valentino Rossi,36 anni, nove volte

iridato MILAGRO

fIL BICAMPIONE IN CARICA

MARC MARQUEZNon c’è due senza tre«Con tanti concorrentimi gaso ancora di più»1Lo spagnolo ha già le idee chiare: «Sono pronto a iniziare vincendo». E papà Julià: «È in forma, meglio dell’anno scorso»

Paolo IanieriINVIATO A LOSAIL

P apà Julià salta comeun grillo nel paddock.Felice, allegro, ancora

privo di quella tensione che,per i prossimi 18 weekenddella stagione, metterà adura prova le articolazionidelle sue dita, con indice emedio aggrovigliati mentreMarc e Alex sfidano crono-

metro e avversari. È felice, pa-pà Marquez. Reduce dalla sta-gione perfetta, con due Mon-diali portati a casa, è pronto al-la nuova sfida. Lui, come Marc.«È carico, Marc, sta benissimo,ha fatto un grande inverno, si èdivertito un sacco allenandosiin motocross e in tutti i modipossibili. È pronto, anche piùdell’anno scorso. E non soloperché allora si era infortunatoalla caviglia e si era presentatoqui in condizioni non ottimali.

Quello che ha caricato Marc èsentire i suoi avversari dire chelui è il più forte, il pilota da bat-tere. Volerlo dimostrare gli hadato una marcia in più».

VALE TI ASPETTO È stato lostesso campione del mondodella Honda a presentarsi almondo lanciando il suo guantodi sfida. «Mi sento molto me-glio di un anno fa, sono prontoa iniziare nel modo giusto» haannunciato MM93. Che per

uno come lui, ha un solo signi-ficato: vincere. Lo ha fatto 13volte la scorsa stagione, l’annodella riconferma sul trono delmotociclismo mondiale, le pri-me 10 consecutive per una dit-tatura (quasi) mai in discussio-ne. Vorrà provare a ricomincia-re allo stesso modo, magari ri-mandando in scena un remakedegli ultimi anni, quando sottoi riflettori di questa pista inmezzo al deserto lui e Valenti-no Rossi se le diedero di gusto.Due anni fa, esordio di Marc trai grandi, fu il pesarese ad ag-giudicarsi il duello per il secon-do posto, l’anno scorso invecefu il catalano a chiudere tuttele porte in faccia al campionedella Yamaha, conquistando lavittoria. «Sarebbe bello ripete-re quella lotta, ma con le Duca-ti così forti mi aspetto una bellabattaglia di gruppo. Non so co-me finirà, ma a guadagnarcisarà sicuramente lo show» pro-mette Marquez.

BEATA GIOVENTÙ Ride, ma èpronto ad affilare i denti, Marc.«C’è una cosa che mi ha fattoridere l’altro giorno — raccon-ta Livio Suppo, team managerdella Honda Hrc —, quandocon Marc si parlava di chi met-te in dubbio la sua motivazio-ne. “Oh, ma io ho 22 anni” èstata la risposta di Marc, chedice tutto. Se magari può esse-re difficile capire come facciaValentino a 36 anni avere anco-ra tanta voglia, non bisogna di-menticare che Marc è giovanis-simo. E se parliamo di motiva-zione, occhio a Pedrosa: i cam-biamenti degli uomini dellasua squadra gli han fatto be-ne».

EMILIO CI CREDE Calimero Pe-drosa, alla 15a stagione iridata,10a in MotoGP, ci riproverà perl’ennesima volta («Sono eccita-to, i cambi sono arrivati al mo-mento giusto, ora spero di ap-profittarne»), ma è chiaro atutti che la punta della Hondaresta Marquez. Che dopo duetitoli ha fame del tris. Paroladel suo manager Emilio Alza-mora: «Vedere che la Ducati ècresciuta e la Yamaha si è avvi-cinata gli ha dato ancora piùvoglia di duellare. Ripetere lascorsa stagione? Ciò che ha fat-to soprattutto nella prima par-te del 2014 è stato molto impe-gnativo. A noi interessa vincereil Mondiale a Valencia, i recordsono un’altra storia».

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LE BRIDGESTONE 2015DUE LE MESCOLE NUOVE� Alle quattro mescole da asciutto extra morbida (banda verde), morbida (bianca), media (nera) e dura (rossa), Bridgestone ha aggiunto una mescola extra dura (gialla, solo posteriore), mentre la mescola anteriore asimmetrica ha una banda color azzurro. Confermate le due mescole per il bagnato.

Pole alle 19, gara alle 20Diretta Sky, differita CieloDomenica a Losail (5.380 m) si corre in notturna il GP Qatar, prima prova (su 18) del Motomondiale 2015. Tutto in diretta su Sky Sport MotoGP HD. Questi gli orari italiani (-2 ore rispetto a Losail fino a domani; -1 ora domenica, quando in Italia scatta l’ora legale). Oggi Seconde libere: 16-16.45 MotoGP. Terze libere: 17-17.40 Moto3; 17.55-18.40 Moto2; 18.55-19.40 MotoGP.Domani Qualifiche Moto3: 16-16.40. Qualifiche Moto2: 16.55-17.40. Quarte libere MotoGP: 17.55-18.25. Qualifiche 1 MotoGP: 18.35-18.50. Qualifiche 2 MotoGP: 19-19.15. Sintesi delle qualifiche delle tre classi dalle 21.10 su Cielo.Domenica Warm up: 14.50-15.10 Moto3; 15.25-15.45 Moto2; 16-16.20 MotoGP. Gare: alle 17 la Moto3 (18 giri, 95,8 km); alle 18.20 la Moto2 (20 giri, 107,6 km); alle 20 la MotoGP(22 giri, 118,4 km). Differite alle 20.15, alle 21.35 e alle 23 su Cielo.Gazzetta.it Tempo reale, notizie, risultati, foto e curiosità sul nostro sito.GazzettaTv Approfondimenti da studio e collegamenti con i nostri inviati a Losail.

1961 Gary Hocking (Rho-Mv Agusta) 1960 John Surtees (GB-Mv Agusta) 1959 John Surtees (GB-Mv Agusta)1958 John Surtees (GB-Mv Agusta) 1957 Libero Liberati (Ita-Gilera) 1956 John Surtees (GB-Mv Agusta) 1955 Geoff Duke (GB-Gilera) 1954 Geoff Duke (GB-Gilera)1953 Geoff Duke (GB-Gilera)1952 Umberto Masetti (Ita-Gilera)1951 Geoff Duke (GB-Norton)

1950 Umberto Masetti (Ita-Gilera) 1949 Leslie Graham (GB-AJS)MOTO22014 Esteve Rabat (Spa-Kalex)2013 Pol Espargaro (Spa-Kalex)2012 Marc Marquez (Spa-Suter)2011 Stefan Bradl (Ger-Kalex)2010 Toni Elias (Spa-Moriwaki)CLASSE 250 (recente)2009 Hiroshi Aoyama (Gia-Honda)2008 Marco Simoncelli (Ita-Gilera)

2007 Jorge Lorenzo (Spa-Aprilia)2006 Jorge Lorenzo (Spa-Aprilia)2005 Dani Pedrosa (Spa-Honda)2004 Dani Pedrosa (Spa-Honda)2003 Manuel Poggiali (Rsm-Aprilia)2002 Marco Melandri (Ita-Aprilia)2001 Daijiro Kato (Gia-Honda)2000 Olivier Jacque (Fra-Yamaha)1999 Valentino Rossi (Ita-Aprilia)1998 Loris Capirossi (Ita-Aprilia)1997 Max Biaggi (Ita-Honda)

1996 Max Biaggi (Ita-Aprilia)1995 Max Biaggi (Ita-Aprilia)1994 Max Biaggi (Ita-Aprilia)1993 Tetsuya Harada (Gia-Yamaha)1992 Luca Cadalora (Ita-Honda)1991 Luca Cadalora (Ita-Honda)1990 John Kocinski (Usa-Yamaha)1989 Sito Pons (Spa-Honda)MOTO32014 Alex Marquez (Spa-Honda)2013 Maverick Viñales (Spa-Ktm)

2012 Sandro Cortese (Ger-Ktm)CLASSE 125 (recente)2011 Nico Terol (Spa-Aprilia)2010 Marc Marquez (Spa-Derbi)2009 Julian Simon (Spa-Aprilia)2008 Mike Di Meglio (Fra-Derbi)2007 Gabor Talmacsi (Ung-Aprilia)2006 Alvaro Bautista (Spa-Aprilia)2005 Thomas Luthi (Svi-Honda)2004 Andrea Dovizioso (Ita-Honda)2003 Dani Pedrosa (Spa-Honda)

2002 Arnaud Vincent (Fra-Aprilia)2001 Manuel Poggiali (Rsm-Gilera)2000 Roberto Locatelli (Ita-Aprilia)1999 Emilio Alzamora (Spa-Honda)1998 Kazuto Sakata (Gia-Aprilia)1997 Valentino Rossi (Ita-Aprilia)1996 Haruchika Aoki (Gia-Honda)1995 Haruchika Aoki (Gia-Honda)1994 Kazuto Sakata (Gia-Aprilia)1993 Dirk Raudies (Ger-Honda)1992 Alessandro Gramigni (Ita-Aprilia)

Marc Marquez,22, iridato

MotoGP 2013 e2014 MILAGRO

9Titoli mondiali vinti in carriera dal pilota di Tavullia: uno in 125, uno in 250, uno in 500 e sei in MotoGP

IL NUMERO

IV VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

VVENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ducati guarda avanti«Aspettateci a Jerez»1Dall’Igna: «In Spagna vedrete molte novità. E miglioreremo la frenata». Iannone: «Prove così così, ma mi sono divertito»

Filippo FalsaperlaINVIATO A LOSAIL (QATAR)

I n MotoGP non si finiscemai di lavorare. Figuria-moci alla Ducati, dove la

GP15 ha fatto solo poco più di1000 km. Gigi Dall’Igna è arri-vato in Qatar all’ultimo mo-mento, prima delle prove, manon per portare, bagaglio al se-guito, le ultime diavolerie.«Già nei test qui – dice l’inge-gnere veneto - avevamo un se-condo telaio moto, leggermen-te modificato, nella possibilitàdi setting che dovevamo usarenel terzo giorno dei test. Lousiamo qui. Abbiamo studiatoil nostro più grosso problema,

che è la stabilità in frenata, eora abbiamo tutti gli elementiper provare a risolverlo. Grossenovità? Le avremo solo in garaa Jerez».

DELUSIONE Il primo responsodella pista ha un po’ raffredda-to gli animi. «Anche se la pre-stazione non mi esalta – diceAndrea Iannone – io mi sonodivertito, perché avevo vogliadi essere finalmente dentro alcampionato al cento per cento.Non avevo confidenza, credoperché la pista era differentedai test». «In effetti – incalzal’altro, Andrea Dovizioso – tuttisiamo stati in difficoltà, trannele Honda. Ma avremo tempoper recuperare».

AFFIATAMENTO Ma la rossaguarda soprattutto avanti. «Ri-spetto al test in Malesia — spie-ga Iannone — il vero cambia-mento è che, giorno dopo gior-no, conosciamo la moto sem-pre meglio. Non è comequando dalla GP13 siamo pas-sati alla GP14 che, anche mi-gliorando, più o meno aveva lostesso comportamento. QuestaGP15 è completamente diversae anche il feeling di guida lo è.Non c’è niente da fare: per but-tarti e rischiare devi avere af-fiatamento con la moto, servetempo, assuefazione. Bisognasolo fare chilometri. Più andre-mo avanti nella stagione, piùmiglioreremo».

PROSPETTIVE Il più posato(apparentemente), Dovizioso,guarda ancora oltre. «Questamoto non è come la vecchia, è“normale”: gira, fai un cambia-mento di assetto e lo senti, sicomporta come le altre. Abbia-mo girato su due piste comple-tamente differenti, quasi senzacambiare niente e il risultato èstato diverso. Significa che ab-biamo tanto margine di miglio-ramento, quando sapremo co-me e dove mettere le mani ne-gli assetti». Questa gara, poi,sarà importante, ma non deter-minante. «Io sono fiducioso,anche di poter lottare per il po-dio. Ma dico che sarò contentoanche se non lo prenderemo,anche se arriveremo più lonta-ni dalla vetta dei 10’’ con cuiabbiamo finito il 2014. Questamoto ci farà fare un salto inavanti. Siamo su una pista fa-vorevole alla Ducati? Tradizio-nalmente lo era. Ma oggi lamoto è così diversa dalla prece-dente che non possiamo dire seil suo carattere si adatti meglioo peggio a un certo tracciato,perché ne ha uno completa-mente diverso. O magari, sem-plicemente, andremo meglioin quelle sfavorevoli e moltomeglio in quelle favorevoli…».

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2007L’anno magico della Ducati in MotoGP: in quella stagione conquistò i Mondiali piloti (con Stoner) e costruttori

IL NUMERO

CHI SI RIVEDE

Suzuki-Apriliadue ritornimolto diversi1Giapponesi prudenti e preparati, a Noale lavori in corso sulla moto

Giovanni ZamagniLOSAIL

H anno percorso una strada differente,ma alla fine Aprilia e Suzuki sono torna-te in MotoGP: la Casa italiana ha scelto

l’azzardo dell’anticipo, quella giapponese hapuntato sulla prudenza, facendo un anno inpiù del previsto di test nel 2014 per farsi trova-re pronta nel 2015. Inevitabilmente, gli obiet-tivi sono differenti: a Noale vogliono usarequesta stagione per fare esperienza sul campo,ad Hamamatsu puntano a inserirsi, di tanto intanto, tra i colossi della categoria. L’Aprilia haoptato per un quattro cilindri a V e due pilotiesperti come Alvaro Bautista e Marco Melan-dri, la Suzuki ha preferito un quattro cilindriin linea e due piloti spagnoli giovani comeAleix Espargaro e Maverick Viñales, ventennedebuttante.

SORPRESA «La ciclistica è molto buona, manon abbiamo ancora il cambio seamless e cimancano cavalli» aveva detto Espargaro allavigilia: ecco quindi che il terzo tempo era im-prevedibile. Aleix ha sfruttato al meglio lagomma più morbida a disposizione delleOpen, ma la sua prestazione è da applausi. So-lo 17° invece Viñales.

DELUSIONE Decisamente più complicato l’ini-zio dell’Aprilia, che si salva in parte con il soloAlex De Angelis (16°) in sella a una Art, unamoto vecchia di due anni, mentre gli ufficialiAlvaro Bautista e Marco Melandri chiudono ri-spettivamente al 22° e al 25° (e ultimo) posto.«L’obiettivo è riuscire ad entrare nei primi die-ci nella seconda parte della stagione» aveva di-chiarato il responsabile tecnico Romano Albe-siano: sarà tutt’altro che semplice riuscirci.

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Marco Melandri, 32 anni, ultimo ieri MILAGRO

In piedi Iannone, Dovizioso, Rossi e Petrucci. AccucciatiMelandri e De Angelis MILAGRO

ONDA GIOVANE

Moto3, i piloti azzurri alla prova... del nove 1Nell’ex 125 Antonelli, Bastianini e Fenati guidano la truppa tricolore a caccia del titolo. In Moto2 chances per Corsi e Morbidelli

Mauro Casadio

U n record già ci appartie-ne, ancor prima di co-minciare. È il numero di

italiani al via in Moto3. Ben no-ve: superata finalmente la Spa-gna (7), che negli ultimi anniaveva primeggiato. Ora l’obiet-tivo è far valere questo recordin gara, a suon di risultati. Lepremesse ci sono. È da tante stagioni che non capitava diavere chances concrete di vin-cere il Mondiale della classepiù piccola. Sono tre le frecceche possiamo lanciare verso il

bersaglio grosso: Nicolò An-tonelli, Enea Bastianini eRomano Fenati.

AL TOP Antonelli, 19 anni, è or-mai un veterano della Moto3.Questa è infatti la sua quartastagione iridata. Il passaggiodalla Ktm di Gresini alla Hon-da Ongetta lo ha rigenerato:nei test ha girato costantemen-te forte ma, è chiaro, le gare so-no tutt’altra cosa. Vedremo se,soprattutto, ha imparato a ca-dere di meno. Bastianini è in-vece rimasto da Gresini, con-vinto dalle potenzialità tecni-che della Honda, che quest’an-

no equipaggerà le moto dell’exiridato 125. Enea, unico tra itop italiani in Moto3 a non farparte dell’Academy di Valenti-no Rossi, sarà affiancato daAndrea Locatelli, ex TeamItalia. Il terzo big, Fenati, allaseconda stagione con la squa-dra VR46, è atteso dalla consa-crazione definitiva dopo ilbuon 2014, che lo ha visto co-gliere quattro successi. Ancorain sella alla Ktm, deve assoluta-mente essere più costante perpoter ambire al titolo. Se poianche la fortuna lo assiste dipiù... Via Francesco «Pec-co» Bagnaia, passato alla

Mahindra ufficiale, sarà An-drea Migno il nuovo compa-gno di Fenati. Il Team Italia,che festeggia il trentennale,dovrebbe chiamarsi Team Ro-magna: i due piloti titolari suMahindra, Matteo Ferrari(confermato) e StefanoManzi (debuttante), sono ri-spettivamente di Rimini e San-tarcangelo. E pure MarcoBezzecchi, che in Qatar sosti-tuirà il non ancora 16enneManzi, è di Rimini... Alessan-dro Tonucci (Mahindra)chiude la lista tricolore.

ROMANI In Moto2 abbiamo

molti meno piloti (solo 3) e,purtroppo, anche molte menopossibilità di brillare. Ci affi-diamo soprattutto a due roma-ni: Simone Corsi (Kalex delteam Forward), reduce dalbruttissimo infortunio al brac-cio sinistro rimediato l’anno scorso a Silverstone, e FrancoMorbidelli, pupillo di Valen-tino Rossi. «E pensare che dapiccolo Corsi era il mio ido-lo...», ha evidenziato il pilotadella Kalex del team Italtrans.Compagno di squadra di Corsisarà Lorenzo Baldassarri,ex Gresini.

© RIPRODUZIONE RISERVATAI piloti italiani della Moto3 MILAGRO

LE REGOLEFACTORYE OPEN

DOPPIO REGIMEIl 2015 sarà l’ultimo anno in cui si correrà con un doppio regolamento. Da un lato ci sono le moto Factory (schierate direttamente dalla Casa), dall’altro le Open (vendute ai team clienti). Le Open, evoluzione delle Crt, sono meno evolute e meno costose delle Factory, fatto che determina un dislivello nelle prestazioni tra le moto in pista.

DEROGHE Dal prossimo anno tutte le MotoGP dovranno sottostare alle stesse regole. Per il 2015 è stato deciso di mantenere una deroga per le moto che si schiereranno in pista, ossia la possibilità di schierarsi come Factorypur beneficiando dei vantaggi di chi si schiera come Open. Nel 2015 ad approfittare di questa deroga saranno Ducati, Suzuki e Aprilia.

VANTAGGIIn cosa consistono i vantaggi per le moto Open? In sostanza la possibilità di avere 24 litri di carburante invece di 20, 12 motori invece di 5, gomme più morbide, nessun congelamento allo sviluppo dei motori (mentre quelli delle Factory vengono punzonati in occasione della prima gara), libertà di provare senza limiti.

CATEGORIE E LIMITIMOTOGP Le moto sono equipaggiate con motori 1000 cmc a 4 tempi, peso di 158 chili. L’età minima per correre è di 18 anni, la massima è fissata a 50.

MOTO2Tutte le moto sono equipaggiate col propulsore ufficiale che è un Honda 600. Il peso di pilota e moto non

deve superare i 215 chili. L’età minima per correre è di 16 anni, la massima di 50 (28 per le wild card).

MOTO3Le moto che corrono in questa categoria hanno un motore monocilindrico da 250 cmc 4 tempi. Il peso pilota+moto è fissato in 149 kg. L’età per partecipare va dai 16 ai 28 anni.

MotomondialeRGP Qatar

Andrea Dovizioso, 29,monta in sella MILAGRO

VI VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

3

102 1

16

17

15

MALESIA

Sepang

25 ottobre

17

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3

Tecnica

Velocità

2’01”150 - 164,7 km/h

AUSTRALI

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land

18 ott

obre

16

910

Tecnica

Velocità

GIAP

PONE

Mot

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11 ott

obre

15

52

Tecnica

Velocità

ARAG

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27 se

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bre

14

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Tecnica

Velocità

SAN MARINO

Misano

13 settembre

13

53

Tecnica

Velocità

REGNO UNITOSilverstone

30 agosto

12

88

TecnicaVelocità

REP. CECA

Brno

16 agosto

11

9

7

TecnicaVelocità

INDIANAPOLIS

Indianapolis

9 agosto

10

43

Tecn

ica

Veloci

VALENCIA

Cheste

8 novembre

18

41

TecnicaV

elocità

QATARLosail

29 marzo

1

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Vel

ocità

8

Tecnic

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SPAGNA

Jerez

3 maggio

4

1

Velocità

7

Tecnica

CATALOGNA

Barcell

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7

4

Velocità

9

Tecnica

OLANDA

Assen

27 giugno

87

Velocità

6

Tecnica

GERMANIASachsenring

12 luglio

9

3

Velocità

5

Tecnica

USAAustin

12 aprile

22

Velocità

7

Tecnica

FRANCIA

Le Mans

17 maggio

5

3

Velocità

5Tecnica

ITAL

IA

Mug

ello

31 m

aggi

o

6

8

Velocità

10

Tecnica

ARGENTINA

Rio Hondo19 aprile

3

8

Velocità

6

Tecnica

4 1814 7

5

12 8

LE 18 TAPPE

911

136

Dal difficile GP del Qatar, che si corre domenica a Losail,

per finire a Valencia il prossimo 8 novembre:

ecco tutti i tracciati su cui ci correrà la stagione 2015

del Motomondiale. Per ogni pista abbiamo indicato

il grado di velocità e il livello di difficoltà tecnica

per i piloti, oltre al tempo record sul giro

e alla velocità media in gara

LE 18 PISTE AI RAGGI X

MOTOGP 2015

1’28”108 - 181,7 km/h

1’44”589 - 163,7 km/h

1’48”565 - 168,3 km/h

1’33”935 - 161,9 km/h

2’01”941 - 174,1 km/h

1’56”0

27 - 167,6

km/h

1’32”

831 -

161,7

km

/h

1’31”515 - 157,5 km/h

1’55”

541 -

167,

6 k

m/h

2’03”5

75 - 16

0,6 km

/h

1’39”233 - 174,3 km/h

1’39”731 - 159,7 km/h

1’35”548 - 161,0 km/h

1’47”639 - 175,4 km/h

1’42”182 - 166,5 km/h1’34”548 - 172,9 km

/h

1’22”037 - 161,0

km/h

Velocità: 1=pista lenta; 10=veloce

Tempo record sul giro - velocità media

Tecnica: 1=pista facile; 10=difficile

UFFIC

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MOTOMONDIALE, COME VEDERLOAl via questa domenica il 2o anno del Motomondiale in onda su Sky e Cielo. Atteso il ritorno di Guido Meda in cabina di regia, come direttore del canale, e di commento, come prima voce delle telecronache della classe regina. Meda commenterà le prove del sabato e la gara della MotoGP col commento tecnico di Loris Capirossi. Per le prove libere e le altre classi, ci

SKY E CIELOLA STAGIONEIN TV

saranno Zoran Filicic e Mauro Sanchini. Sky trasmetterà tutto il Mondiale in diretta sul canale 208, mentre Cielo (26 digitale terrestre) avrà 8 gare in diretta e 10 in differita.QATARdomenica, SkyUSAdomenica 12 aprile, SkyARGENTINAdomenica 19 aprile, Sky

SPAGNAdomenica 3 maggio, SkyFRANCIAdomenica 17 maggio, SkyITALIAdomenica 31 maggio, Sky e CieloCATALOGNAdomenica 14 giugno, SkyOLANDAsabato 27 giugno, Sky

GERMANIAdomenica 12 luglio, SkyINDIANAPOLISdomenica 9 agosto, Sky e CieloREPUBBLICA CECAdomenica 16 agosto, Sky e CieloREGNO UNITOdomenica 30 agosto, Sky e CieloSAN MARINOdomenica 13 settembre, Sky e Cielo

ARAGONdomenica 27 settembre, Sky e CieloGIAPPONEdomenica 11 ottobre, Sky e CieloAUSTRALIAdomenica 18 ottobre, SkyMALESIAdomenica 25 ottobre, SkyVALENCIAdomenica 8 novembre, Sky e Cielo

MotomondialeRGP Qatar

VIIVENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Griglia di partenza... rovente1Sono venticinque i piloti al via in MotoGP: 12 di loro mettono insieme 28 titoli mondiali

HONDAPEDROSA (26) - M.MARQUEZ (93)

DANI PEDROSA29 anni, spagnoloGP disputati: 229Vittorie: 49Podi complessivi: 135Pole: 45Prima vittoria: Olanda 2002 (125)Mondiali: 3 (1 in 125, 2 in 250)

MARC MARQUEZ22 anni, spagnoloGP disputati: 114Vittorie: 45Podi complessivi: 69Pole: 50Prima vittoria: Italia 2010 (125)Mondiali: 4 (1 in 125, 1 in Moto2, 2 in MotoGP)

Sarà un derby in casaHonda anche nella lotta al titolo?

HONDA LCRCRUTCHLOW (35) - MILLER (43)

CAL CRUTCHLOW29 anni, britannicoGP disputati: 69Vittorie: 0Podi complessivi: 7Pole: 2Prima vittoria: -Mondiali: 0

JACK MILLER20 anni, australianoGP disputati: 55Vittorie: 6Podi complessivi: 10Pole: 8Prima vittoria: Qatar 2014 (Moto3)Mondiali: 0

Cal è in cerca di riscatto, Miller alle prese col saltodalla Moto3

HONDA ASPAR E.LAVERTY (50) - HAYDEN (69)

EUGENE LAVERTY28 anni, irlandeseGP disputati: 30Vittorie: 0Podi complessivi: 0Pole: 0Prima vittoria: -Mondiali: 0

NICKY HAYDEN33 anni, statunitenseGP disputati: 198Vittorie: 3Podi complessivi: 28Pole: 5Prima vittoria: Stati Uniti 2005 (MotoGP)Mondiali: 1 (in MotoGP)

L’irlandese viene da 4 anniin Sbk, Nicky è un «nobile decaduto»decaduto

YAMAHA V.ROSSI (46) - LORENZO (99)

VALENTINO ROSSI36 anni, italianoGP disputati: 312Vittorie: 108Podi complessivi: 196Pole: 60Prima vittoria: Rep.Ceca 1996 (125)Mondiali: 9 (1 in 125, 1 in 250, 1 in 500, 6 in MotoGP)

JORGE LORENZO27 anni, spagnoloGP disputati: 214Vittorie: 54Podi complessivi: 123Pole: 56Prima vittoria: Brasile 2003 (125)Mondiali: 4 (2 in 250, 2 in MotoGP)

Vale e Jorge saranno i rivali più temibili per Marc?

DUCATIDOVIZIOSO (4) - IANNONE (29)

ANDREA DOVIZIOSO29 anni, italianoGP disputati: 222Vittorie: 10Podi complessivi: 65Pole: 15Prima vittoria: Sud Africa 2004 (125)Mondiali: 1 (in 125)

ANDREA IANNONE25 anni, italianoGP disputati: 161Vittorie: 12Podi complessivi: 24Pole: 8Prima vittoria: Cina 2008 (125)Mondiali: 0

I due Andrea sarannole rivelazioni della stagione?

SUZUKIM.VIÑALES (25) - A.ESPARGARO (41)

MAVERICK VIÑALES20 anni, spagnoloGP disputati: 67Vittorie: 16Podi complessivi: 40Pole: 11Prima vittoria: Francia 2011 (125)Mondiali: 1 (in Moto3)

ALEIX ESPARGARO25 anni, spagnoloGP disputati: 160Vittorie: 0Podi complessivi: 2Pole: 1Prima vittoria: -Mondiali: 0

La giovane coppia spagnola riporterà in alto Suzuki?

APRILIABAUTISTA (19) - MELANDRI (33)

ALVARO BAUTISTA30 anni, spagnoloGP disputati: 202Vittorie: 16Podi complessivi: 49Pole: 18Prima vittoria: Spagna 2006 (125)Mondiali: 1 (in 125)

MARCO MELANDRI32 anni, italianoGP disputati: 207Vittorie: 22Podi complessivi: 62Pole: 9Prima vittoria: Olanda 1998 (125)Mondiali: 1 (in 250)

La stagione parte in salita: Apriliaribalterà i pronostici?

YAMAHA TECH 3SMITH (38) - P.ESPARGARO (44)

BRADLEY SMITH24 anni, britannicoGP disputati: 149Vittorie: 3Podi complessivi: 24Pole: 9Prima vittoria: Spagna 2009 (125)Mondiali: 0

POL ESPARGARO23 anni, spagnoloGP disputati: 140Vittorie: 15Podi complessivi: 44Pole: 17Prima vittoria: Indianapolis 2009 (125) Mondiali: 1 (in Moto2)

Per Bradley e Pol sarà l’anno giusto per spiccare il volo?

DUCATI PRAMACPETRUCCI (9) - HERNANDEZ (68)

DANILO PETRUCCI24 anni, italianoGP disputati: 50Vittorie: 0Podi complessivi: 0Pole: 0Prima vittoria: -Mondiali: 0

YONNY HERNANDEZ26 anni, colombianoGP disputati: 82Vittorie: 0Podi complessivi: 0Pole: 0Prima vittoria: -Mondiali: 0

Il «veterano» Yonny è affiancato dall’ex della Ioda

DUCATI AVINTIABARBERA (8) - DI MEGLIO (63)

HECTOR BARBERA28 anni, spagnoloGP disputati: 207Vittorie: 10Podi complessivi: 32Pole: 9Prima vittoria: Gran Bretagna 2003 (125)Mondiali: 0

MIKE DI MEGLIO27 anni, franceseGP disputati: 184Vittorie: 5Podi complessivi: 13Pole: 3Prima vittoria: Turchia 2005 (125)Mondiali: 1 (in 125)

Due pilotiin cerca di riscatto sulla Desmosedici Open

YAMAHA FORWARDBRADL (6) - BAZ (76)

STEFAN BRADL25 anni, tedescoGP disputati: 139Vittorie: 7Podi complessivi: 19Pole: 8Prima vittoria: Repubblica Ceca 2008 (125)Mondiali: 1 (in Moto2)

LORIS BAZ22 anni, franceseGP disputati: -Vittorie: -Podi complessivi: -Pole: -Prima vittoria: -Mondiali: -

Il francese arriva dalla Superbike, il tedesco dallaHonda Lcr

HONDA VDSREDDING (45)

Il giovane inglese è al debutto con una moto Factory

HONDA ABABRAHAM (17)

Il «figlio di papà» riuscirà a dimostrare il suo valore?

ART IODADE ANGELIS (15)

Al terzo ritornoin MotoGP dopo un annoin Moto2

� Riparte il Motomondiale e tornano in pista i fratelli dei record: Marc&Alex Marquez, gli unici a vincere il titolo nello stesso anno (in MotoGP e in Moto3), si raccontano tra donne, scherzi e follie nel numero speciale di SportWeek. Nel settimanale in edicola domani, tutto su piloti e team: la guida per seguire al meglio la nuova stagione.

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I fratelli Marqueznello specialedi SportWeek

SI CORRELE REGOLEIN PISTA

MotomondialeRGP Qatar

LA PARTENZAIl semaforo rosso si accende per un periodo compreso tra 2 e 5 secondi. Al suo spegnimento, la gara ha inizio. Se un pilota accusa un problema durante il giro di riscaldamento, può tornare nella corsia box per riparare o sostituire la moto. Se al via si spegne il motore o sorge una difficoltà, il pilota deve alzare il braccio e restare in sella alla moto.

RIDE THROUGHÈ una penalità che, quando viene inflitta, costringe il pilota (entro tre giri dal momento in cui viene comminata, pena la squalifica) ad attraversare la pit lane rispettando il limite di velocità di 60 km/h prima di riprendere la corsa. Se il limite viene superato, il pilota deve ripetere la procedura. Se sbaglia ancora, per lui scatta la bandiera nera.

INTERRUZIONE DELLA GARASe il Direttore di Gara decide per l’interruzione, viene esposta la bandiera rossa: i piloti devono subito rallentare e rientrare ai box (chi, in quel momento, non è attivamente in gara, non viene classificato). In caso di interruzione prima della fine del 3o giro, la corsa sarà ritenuta nulla e si procederà o a una seconda partenza o a un annullamento definitivo.

SECONDA PARTENZAIn caso di interruzione dopo il completamento del 3o giro, ma prima dei 2/3 della gara, si procede a una seconda partenza. Se, invece, l’interruzione arriva dopo i 2/3 della corsa, in MotoGP si procede a una seconda partenza, per un minimo di 5 giri; in Moto2 e Moto3, invece, la gara è considerata completa e viene assegnato il punteggio pieno.

FLAG TO FLAGIn caso di mutazioni delle condizioni climatiche o dell’asfalto, in MotoGP la gara non viene interrotta. È possibile, però, che venga esposta la bandiera bianca, che attiva la procedura del norma detta «Flag to flag»: il pilota può rientrare ai box per cambiare la moto (che sarà gommata diversamente), per poi proseguire la gara.

KAREL ABRAHAM25 anni, cecoGP disputati: 149Vittorie: 1Podi complessivi: 2Pole: 0Prima vittoria: Valencia 2010 (Moto2)Mondiali: 0

SCOTT REDDING22 anni, britannicoGP disputati: 117Vittorie: 4Podi complessivi: 16Pole: 3Prima vittoria: Gran Bretagna 2008 (125)Mondiali: 0

ALEX DE ANGELIS31 anni, sammarineseGP disputati: 248Vittorie: 4Podi complessivi: 40Pole: 11Prima vittoria: Valencia 2006 (250)Mondiali: 0

VIII VENERDÌ 27 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT