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CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI: GESTIONE RIFIUTI E SOTTOPRODOTTI Fare i Conti con l’ambiente – rifiuti-acqua-energia – workshop H RAVENNA 27/09/2012 DOTT. FRANCESCO IMMEDIATA «LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE: ASPETTI OPERATIVI»

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CANTIERI TEMPORANEI E MOBILI:

GESTIONE RIFIUTI E SOTTOPRODOTTIFare i Conti con l’ambiente – rifiuti-acqua-energia – workshop H

RAVENNA 27/09/2012

DOTT. FRANCESCO IMMEDIATA

«LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE:

ASPETTI OPERATIVI»

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

COMPITI DEL PRODUTTORE DI RIFIUTO -1

PRODUTTORE: «Il soggetto la cui attività produce rifiuti (produttore iniziale) ochiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altreoperazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti»

Art. 183, comma 1, lett. f) d lgs 152/2006 e s.m.i.

Ai fini della corretta gestione del rifiuto prodotto è tenuto ad avviare i rifiuti aRecupero Smaltimento.Il produttore quindi1. Attribuisce CER corretto e relativa gestione;2. Organizza correttamente il deposito temporaneo dei rifiuti prodotti;3. Stabilisce le modalità di trasporto ed eventualmente verifica iscrizione all’Albo del

trasportatore;4. Definisce le modalità di recupero/smaltimento e decide l’impianto di

destinazione finale , verificando autorizzazione del gestore dell’impianto pressocui il rifiuto verrà conferito;

5. Tiene, ove necessario, il Registro di C/S, emette il FIR verificando il ritorno dellaquarta copia, presenta il MUD (quando richiesto).

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Produttore = committente

Responsabilità limitata dell’appaltatore (colui che esegue) solo alle operazioni diraccolta e trasporto di rifiuti prodotti dal committente

Produttore = appaltatore

Colui che produce rifiuti, dalle proprie attività, ne risponde

Dove il contratto d’appalto prevede che l’appaltatore operi in piena autonomiadecisionale/gestionale, questo è di sicuro identificato come produttore ed ilcommittente non ha obblighi di garanzia.

Dove il c.a. non prevede l’operato in piena autonomia o se appaltatore ha in gestioneattività di servizio tipo rimozione/smantellamento oggetti dismessi (macchinari,serbatoi) già definibili rifiuti nel momento in cui inizia la propria attività allora ilproduttore è il committente.

In caso di subappalto: corretta prassi è identificare il subappaltatore quale produttoredei rifiuti (quelli generati dalla propria attività) e appaltatore ha obblighi di vigilanza.

LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

COMPITI DEL PRODUTTORE DI RIFIUTO - 2

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

LA CORRETTA DEFINIZIONE DEL CER

CER XX YY ZZ

XX = Capitolo identificante la fonte che genera il rifiuto

17 YY ZZ = Rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione

(compreso il terreno proveniente da siti contaminati)

YY = Sottocapitolo che identifica macrofamiglie di rifiuti

17 01 ZZ = Cemento, mattoni, mattonelle e ceramiche

ZZ = Capitolo del sottocapitolo che identifica il rifiuto

17 01 01 = Cemento

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

LA CARATTERIZZAZIONE DEL RIFIUTO

IMPORTANTE PER DEFINIRE LA NON PERICOLOSITA’ DEL RIFIUTO

IMPORTANTE PER DEFINIRE LA CONFERIBILITA’ DEL RIFIUTO

IMPORTANTE PER DEFINIRE LA RECUPERABILITA’ DEL RIFIUTO E LA RELATIVA TIPOLOGIA DI IMPIANTO

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

LA CARATTERIZZAZIONE DEL RIFIUTO

I RIFIUTI INERTI DA OPERAZIONI DI

COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE

TERRENI

Analisi di caratterizzazione sul rifiuto tal quale

TEST DI CESSIONE Ai sensi dell’allegato 3 del DM

05/02/1998 e smi

IMPIANTO DI RECUPERO

Quando richiesto caratterizzazione di base e test di cessione ai sensi degli artt. 2 e 5 del

DM 27/09/2010

DISCARICA PER INERTI

VERIFICA NON CONTAMINAZIONE

ANALISI SULLA FRAZIONE TERROSA < 2 mm dei parametri indicati nella Tabella 1

dell'Allegato 5 al Titolo V della Parte IV del D.Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

LA CORRETTA GESTIONE DEL DEPOSITO TEMPORANEO - 1

"deposito temporaneo": il raggruppamento dei rifiuti effettuato, prima dellaraccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti […]Art. 183, comma 1, lett. bb) d lgs 152/2006 e s.m.i.

• nel luogo di produzione dei rifiuti • nel rispetto delle relative norme tecniche• nel rispetto della disciplina delle sostanze pericolose• per categorie omogenee

CRITERIO TEMPORALE

Rifiuti pericolosi e Rifiuti non pericolosi: raccolti ed avviati alle

operazioni di recupero o di smaltimento con cadenza almeno

trimestrale(indipendentemente dalle quantità in deposito)

CRITERIO QUANTITATIVO 30 mc

quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente

i 30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi

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I rifiuti inerti possono essere accumulati separatamente anche sul suolo, purchésagomato con adeguate pendenze in modo da evitare ristagni di acque meteoriche.

LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

LA CORRETTA GESTIONE DEL DEPOSITO TEMPORANEO - 2

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

Gli altri rifiuti (legno, metalli, cartoni, plastica ecc.) è bene siano posti in adeguaticontenitori e/o cassoni.

LA CORRETTA GESTIONE DEL DEPOSITO TEMPORANEO - 3

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Può essere istituito e gestito solo dal produttore del rifiuto, quindi non può esistereun’impresa che opera per conto del produttore in tal senso;

Deve essere nel luogo di produzione del rifiuto salvo art. 230-266;

Non deve essere deposito cumulativo ossia:• composto da rifiuti omogenei ma generati da diversi produttori anche se operanti

nel medesimo cantiere;• composto da rifiuti omogenei generati dal medesimo produttore ma in cantieri

diversi o attività diverse fa loro.

LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

LA CORRETTA GESTIONE DEL DEPOSITO TEMPORANEO - 4

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

LA FILIERA DEL RIFIUTO

CANTIERE TRASPORTO

IMPIANTO DI

RECUPERO O

SMALTIMENTO

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

IL TRASPORTO DEL RIFIUTO

EFFETTUATO IN

CONTO PROPRIO

ISCRIZIONE ALL’ALBO NAZIONALE GESTORI

AMBIENTALI ai sensi del c.8 art 212 D lgs 152/06

EFFETTUATO IN

CONTO TERZI

ISCRIZIONE ALL’ALBO NAZIONALE GESTORI

AMBIENTALI ai sensi del c.5 art 212 D lgs 152/06

Categoria 4

Raccolta e trasporto rifiuti «speciali» non pericolosi

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

IL CONFERIMENTO DEL RIFIUTO

PRESSO IMPIANTI AUTORIZZATI

ART 208 D lgs 152/06 e smi

AUTORIZZAZIONE UNICA PER I NUOVI IMPIANTI

DI SMALTIMENTO E DI RECUPERO DEI RIFIUTI

ART 214 D lgs 152/06 e smi

AUTORIZZAZIONI IN PROCEDURA SEMPLIFICATA

Presentato un preciso processo di recupero dei rifiuti e in base alle prescrizioni hanno identificate quantità e tipologie di CER conferibili

Tipologie di CER conferibili e modalità di recupero sono stabilite dal DM 05/02/1998 e smi mentre le quantità conferibili sono stabilite nell’allegato 4

del DM 186/06 in funzione delle tipologie di recupero

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

ESEMPI DI IMPIANTI AUTORIZZATI IN SEMPLIFICATA

7.1 = Recupero rifiuti da laterizi, intonaci e conglomerati in cemento armato […]CER 170101, 170102, 170103 170802 170107 170904Provenienza= Attività di demolizione, frantumazione e costruzione […]Attività di Recupero R5= es per la produzione di materie prime secondarie per l’edilizia

7.11 = Recupero pietrisco tolto d’operaCER 170508Provenienza= Manutenzione delle strutture ferroviarieAttività di Recupero R5= Formazione di rilevati, sottofondi stradali e piazzali industriali

7.31 bis= Recupero Terre e rocce di scavoCER 170504Provenienza= Attività di scavoAttività di Recupero R5= Formazione di rilevati e sottofondi stradaliAttività di Recupero R10= Utilizzo per recuperi ambientali

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

ESEMPI DI IMPIANTI AUTORIZZATI IN SEMPLIFICATA - 2

3.1 = Recupero rifiuti di ferro, acciaio o ghisaCER […] 170405Provenienza= […] Attività di demolizioneAttività di Recupero R4

5.8 = Spezzoni di cavo di rame ricopertoCER 170401, 170411 […]Provenienza= Scarti industriali o da demolizione […]Attività di Recupero R4

6.1 = Rifiuti in plastica […]CER 170203 […]Provenienza= […] Attività di costruzione e demolizioneAttività di Recupero R3

9.1 = Scarti di legno e sughero, imballaggi in legnoCER 170201 […]Provenienza= […] attività di demolizioneAttività di Recupero R3

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

IMPORTANZA DEL RECUPERO

E

VALORE AGGIUNTO DEL NUOVO MATERIALE PRODOTTO

MATERIALE

RECUPERATO

RIEMPIMENTI RILEVATI E SOTTOFONDI

STRADALI

AGGREGATI RICICLATI

PER L’EDILIZIA

CONGLOMERATI

BITUMINOSI

MATERIALI PER LA

PRODUZIONE DI CEMENTO

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

REQUISITI DEL NUOVO MATERIALE PRODOTTO - 1

MATERIE PRIME SECONDARIE PER L’EDILIZIA CONFORMI ALLA

CIRCOLARE MINISTERO DELL’AMBIENTE 15 07 20005 N°5205

ALLEGATO C1 CORPI DEI RILEVATI

ALLEGATO C2 SOTTOFONDI STRADALI

ALLEGATO C3 STRATI DI FONDAZIONE

ALLEGATO C4 RECUPERI AMBIENTALI, RIEMPIMENTI E COLMATE

ALLEGATO C5 STRATI ACCESSORI AVENTI FUNZIONI ANTIGELO, ANTICAPILLARE,DRENANTE, ETC.

NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI

CAPITOLO 11: MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

REQUISITI DEL NUOVO MATERIALE PRODOTTO - 2

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UNI EN 197-1 Composizione, specificazioni e criteri di conformità per cementi comuni

Riguarda le specifiche tecniche per la produzione di 27 tipi di cemento ed i lorocostituenti.

COSTITUENTE SECONDARIO: “Materiale inorganico appositamente selezionato impiegatoin proporzione non maggiore del 5% in massa rispetto alla somma di tutti i costituentiaggiunti principali e secondari”.

LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

REQUISITI DEL NUOVO MATERIALE PRODOTTO - 3

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UNI 13383:2003: Gli aggregati per opere di protezione

LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

REQUISITI DEL NUOVO MATERIALE PRODOTTO - 4

UNI 13242:2008 Aggregati per materiali non legati e legati con leganti idraulici per

l'impiego in opere di ingegneria civile e nella costruzione di strade

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

UTILIZZO DEGLI IMPIANTI MOBILI -1

IMPIANTO MOBILE: GRUPPO DI FRANTUMAZIONEESEMPI DI CER RECUPERABILI: 170101 – 170107MATERIALE RECUPERATO: AGGREGATI RICICLATI

IMPIANTO MOBILE: STERRATOREESEMPI DI CER RECUPERABILI: 170504 – 1709004MATERIALE RECUPERATO: AGGREGATI RICICLATI

IMPIANTO MOBILE: RICICLATRICE MOBILEESEMPI DI CER RECUPERABILI: 170302MATERIALE RECUPERATO: CONGLOMERATI BITUMINOSI

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

UTILIZZO DEGLI IMPIANTI MOBILI -2

IMPIANTO AUTORIZZATO AI SENSI DEL C. 15 ART 208 DEL D LGS 152/06 E SMI

Gli impianti mobili di smaltimento o di recupero, esclusi gli impianti mobili che effettuanola disidratazione dei fanghi generati da impianti di depurazione e reimmettono l'acqua intesta al processo depurativo presso il quale operano, ed esclusi i casi in cui si provveda alla

sola riduzione volumetrica e separazione delle frazioni estranee, sono autorizzati, in via

definitiva, dalla regione ove l'interessato ha la sede legale o la società straniera

proprietaria dell'impianto ha la sede di rappresentanza. Per lo svolgimento delle singolecampagne di attività sul territorio nazionale, l'interessato, almeno sessanta giorni primadell'installazione dell'impianto, deve comunicare alla regione nel cui territorio si trova ilsito prescelto le specifiche dettagliate relative alla campagna di attività, allegandol'autorizzazione di cui al comma 1 e l'iscrizione all'Albo nazionale gestori ambientali,nonché l'ulteriore documentazione richiesta. La regione può adottare prescrizioniintegrative oppure può vietare l'attività con provvedimento motivato qualora losvolgimento della stessa nello specifico sito non sia compatibile con la tutela dell'ambienteo della salute pubblica.

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

UTILIZZO DEGLI IMPIANTI MOBILI - 3

Iter autorizzativo recupero < 10 ton/g Iter autorizzativo recupero > 10 ton/g

Comunicazione alla Regione (provincia per E.R) dove si volge la

campagna di recupero 60 giorni prima della inizio delle attività

Ricezione del nulla osta o avvio delle attività in caso di mancata

comunicazione

60 gg

Comunicazione alla Regione (provincia per E.R) dove si volge la

campagna di recupero 60 giorni prima della inizio delle attività

Ricezione del nulla osta o avvio delle attività in caso di mancata

comunicazione

60 gg

Iter di Screening

Almeno

90 gg

Ricezione documento di non

assoggettabilità alla VIA

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

UTILIZZO DEGLI IMPIANTI MOBILI - 4

Allegato B punto 2.57 della L.R. Emilia Romagna n° 3 del 20 aprile 2012

Sono soggetti a verifica di assoggettabilità alla VIA (SCREENING):

Impianti di smaltimento e recupero di rifiuti non pericolosi, con capacità complessivasuperiore a 10 t/giorno, mediante operazioni di cui all'allegato C, lettere da R1 a R9,della parte quarta del decreto legislativo n. 152 del 2006, ad esclusione degli

impianti mobili volti al recupero di rifiuti non pericolosi provenienti dalle

operazioni di costruzione e demolizione qualora la durata della campagna sia

inferiore a novanta giorni naturali ed agli altri impianti mobili volti al recupero dialtri rifiuti non pericolosi qualora la durata della campagna sia inferiore a sessantagiorni naturali, e qualora non siano localizzate in aree naturali protette o in aree SIC

e ZPS; tale esclusione non si applica a successive campagne sullo stesso sito”.

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI PRODUTTORE

FIR (FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE RIFIUTO)

In qualità di produttore del rifiuto è tenuto alla conservazione della prima copia e alla ricezione della

quarta entro tre mesi dalla data di avvenuto trasporto. In caso di mancata ricezione il produttore è tenuto a

comunicarlo alla Provincia competente.

REGISTRI DI CARICO E SCARICO E MUD

Nel caso di rifiuti non pericolosi sono esonerati ai sensi del D Lgs 121 del 01/08/2011 secondo l’art. 4

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI

DEL TRASPORATORE CONTO PROPRIO

FIR (FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE RIFIUTO)

In qualità di TRASPORTATORE del rifiuto è tenuto alla conservazione della seconda copia e alla consegna

ricezione della quarta al produttore entro tre mesi dalla data di avvenuto trasporto.

REGISTRI DI CARICO E SCARICO E MUD

In assenza di SISTRI NO per i soggetti che effettuano attività di trasporto

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LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA CANTIERE

I SOTTOPRODOTTI

È un sottoprodotto e non un rifiuto ai sensi dell’articolo 183, comma 1, lettera a),qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa tutte le seguenti condizioni:

a) la sostanza o l’oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parteintegrante, e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza od oggetto;

b) è certo che la sostanza o l’oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di unsuccessivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi;

c) la sostanza o l’oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulterioretrattamento diverso dalla normale pratica industriale;

d) l’ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l’oggetto soddisfa, per l’utilizzo specifico,tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell’ambientee non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o la salute umana.

Art. 184-bis. D lgs 152/06 e smi

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Cantieri temporanei e mobili Gestione

rifiuti e sottoprodotti

La gestione dei rifiuti da cantiere: aspetti operativi

Ravenna, 29.09.12Fare i Conti con l’ambiente

rifiuti – acqua - energia – workshop H

Grazie per l’attenzione

Francesco Immediata

Ricerca & Sviluppo - Astra Scarl

e-mail: [email protected]