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Guida Pratica: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

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Guida Pratica: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

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IL CREDITO

DOCUMENTARIO

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INDICE

Prefazione

1. Le operazioni di credito documentario

2. Cenni giuridici e natura del credito documentario

3. Il credito documentario ed i soggetti coinvolti nell’operazione

3.1 I soggetti

3.2 L’istituto della “conferma”

3.3 Figure simili alla conferma: La “Silent confirmation e lo “star del credere”

3.4 La banca designata

4. La normativa CCI sui crediti documentari

5. Le diverse modalità di pagamento

6. Il ruolo delle banche nei crediti documentari

7. Le principali fasi del credito documentario e i documenti

7.1. Trattative e stipulazione del contratto

7.2. Richiesta dell’importatore di emissione del credito documentario e notifica al beneficiario

7.3. Eventuali modifiche

7.4. Le modifiche al credito

7.5. Spedizione della merce e presentazione dei documenti

7.6. Il controllo dei documenti

7.7. Consegna dei documenti e addebito al compratore

7.8 Implicazioni tra credito documentario e termini di resa della merce

8. Il provvedimento cautelare ex art. 700 c.p.c.

9. Tipologie di credito documentario

9.1 Il credito trasferibile

9.2 Il credito sussidiario o controcredito

9.3 Il credito rotativo

9.4 Il credito di anticipazione o con clausola rossa

9.5 Stand-by letter of credit

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APPENDICE

A) Schema di modello Swift MT700 utilizzato per l’apertura di un credito documentario

B) Esempio di lettera di credito non confermata

C) Esempio di lettera di credito confermata

D) Esempio di Stand-by Letter of Credit

E) Glossario

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Prefazione

La presente pubblicazione ha ad oggetto la trattazione dell’istituto del credito

documentario, istituto molto valido per le imprese esportatrici ma che tuttavia

presuppone un minimo di conoscenze specifiche affinché possa consentire realmente di

eliminare la variabile di rischio per il quale l’istituto nasce: l’eliminazione del rischio di

insoluto da parte del compratore.

Allo stesso modo anche chi utilizza il credito documentario come strumento di

pagamento per le proprie importazioni dovrebbe conoscere le norme che lo

regolamentano, al fine di confezionare un credito documentario che realmente tuteli la

parte acquirente, inserendo condizioni documentarie da soddisfare finalizzate a

consentire alla banca che effettuerà l’esame dei documenti di poter stabilire, per quanto

possibile, la conformità quantitativa/qualitativa della merce partendo dall’analisi di

conformità dei documenti.

La trattazione, seppur dedicata alle imprese e non “confezionata” per i soli addetti ai

lavori, offre comunque, oltre ai numerosi spunti di riflessione sugli aspetti principali

dell’istituto, una panoramica delle norme principali delle pubblicazioni della Camera di

Commercio Internazionale che regolamentano l’istituto del credito documentario con

annessi commenti sul significato delle norme riportate.

Lo scopo del presente lavoro è di sensibilizzare tutti gli attori, in particolar modo le

imprese, verso una più approfondita conoscenza degli strumenti ad uso nel commercio

internazionale, favorendo così una maggiore integrazione tra il contesto dell’impresa e i

processi di internazionalizzazione che la stessa intende porre in essere.

Alessandro Russo

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1) Le operazioni di credito documentario

Nella compravendita internazionale la lettera di credito (o più semplicemente “credito

documentario”) costituisce il mezzo di pagamento più utilizzato, soprattutto quando la

controparte risiede in uno Stato che presenta un elevato “rischio Paese”. È in assoluto la

forma che tutela maggiormente il venditore in quanto con il credito documentario una

banca (emittente) si impegna irrevocabilmente e autonomamente ad eseguire il

pagamento (senza cioè alcuna accettazione o azione da parte dell’ordinante e con la sola

possibilità di eccepire discrepanze nei documenti presentati) a favore del beneficiario a

condizione che costui presenti tutti i documenti richiesti secondo le modalità e i tempi

previsti dalla lettera di credito e conformemente a quanto stabilito dalle Norme e Usi

Uniformi della Camera di Commercio Internazionale (Pubbl. UCP 600) in vigore dal 1°

Luglio 2007 e dalla Prassi Bancaria Internazionale Uniforme (Pubbl. ISBP 745) in vigore dal

1°Luglio 2013. Tali pubblicazioni hanno modificato sostanzialmente le precedenti

pubblicazioni (rispettivamente UCP500 e ISBP 645).

Precedentemente alla pubblicazione n. 600 era prevista (anche se in disuso) la possibile

revocabilità del credito documentario, circostanza definitivamente eliminata con la nuova

normativa. L’impegno assunto dalla banca emittente, come si dirà dappresso presenta

pertanto d’ora in avanti sempre il requisito dell’impegno irrevocabile.

Riguardo alle operazioni di credito documentario è utile distinguere la figura del credito

import dalla figura del credito export in quanto i presupposti di base sono opposti. Nel

credito import l’ordinante (compratore) dovrà aver cura di inserire nelle condizioni del

credito quanti più elementi possibili al fine di consentire alla propria banca (Banca

Emittente), attraverso l’esame dei documenti, il rispetto delle condizioni contrattuali

(quantità/qualità della merce, corrispondenza prezzi, rispetto delle tempistiche

concordate, modalità di trasporto ecc.).

Più delicato nel caso del credito import è anche il ruolo della Banca Emittente la quale,

obbligandosi nei confronti del beneficiario, dovrà prima di tutto verificare che l’impresa

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richiedente possieda i requisiti per ottenere l’apertura del credito documentario,

solitamente una linea di credito già esistente piuttosto che deliberata ad hoc per

l’operazione.

Dovrà quindi essere oggetto di analisi il rating del cliente/ ordinante la durata del credito

in rapporto al profilo rischio dell’ordinante, la richiesta di eventuali garanzie (soprattutto

qualora sia necessario aprire una linea di fido dedicata all’operazione). In questa fase sarà

inoltre necessario il supporto della banca nei confronti del cliente, suggerendo

adattamenti al credito al fine di sopperire alla frequente inesperienza e superficialità delle

imprese in merito al credito documentario.

Per quanto riguarda invece il credito export il beneficiario dovrà verificare, magari con il

supporto della propria banca, che le condizioni richieste dal credito emesso e/o ancora da

emettere siano rispettabili. Nello specifico il beneficiario deve verificare la producibilità

dei documenti richiesti, il rispetto delle tempistiche imposte, eventuali condizioni

aggiuntive riportate nel credito e, non da ultimo, l’opportunità di ottenere dalla propria

banca (o da altro istituto) la conferma al credito. Anche in questa fase cruciale è il ruolo

della banca del beneficiario al fine di verificare, con la dovuta professionalità, le

condizioni del credito.

Definizione di Credito documentario

Impegno irrevocabile ed autonomo emesso da una banca emittente a favore del beneficiario

ad onorare il credito dietro presentazione di documenti conformi.

Presentazione conforme significa: documenti redatti secondo le prescrizioni del credito documentario e secondo quanto previsto dalle Norme e Usi Uniformi della CCI (NUU n. 600).

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Caratteristiche del credito documentario:

Autonomia: i crediti sono per loro natura operazioni distinte dai contratti di vendita o da altri contratti su cui possono fondarsi.

Astrattezza: il credito è svincolato dalla causa che l'ha originato.

Formalismo: essendo una forma di pagamento la cui prestazione (pagamento, accettazione, negoziazione) è vincolata alla presentazione dei documenti prescritti nel credito, le banche dovranno esaminare esclusivamente i documenti presentati per accertare che, nella forma, essi appaiano conformi ai termini e alle condizioni del credito.

Obiettivi delle Parti:

L’ordinante (applicant) è l’acquirente che, concluso il contratto con il venditore, darà

istruzioni alla propria banca circa l’emissione del credito documentario. L’obiettivo

principale dell’acquirente è di fare in modo che il pagamento della fornitura sia

effettuato dopo che la/le banche, attraverso l’esame dei documenti, abbiano la

possibilità di accertare sia il rispetto delle tempistiche concordate nel Credito che la

quantità/qualità. Molto spesso ulteriore obiettivo dell’acquirente è quello di ottenere

una dilazione di pagamento (ad es. nel caso di credito differito o per accettazione)

Il Beneficiario (beneficiary) è il venditore a favore del quale viene emesso il credito e

che riceverà la prestazione solo quando consegnerà alla banca nel luogo prescritto, i

documenti richiesti dal credito. L’obiettivo principale del Venditore è quello di

abbattere il rischio di insolvenza in quanto il pagamento viene effettuato dalla banca e

non dall’ordinante a fronte dei documenti e non della merce. Attraverso l’istituto della

conferma il Beneficiario consegue l’ulteriore obiettivo di abbattere il rischio banca e

insolvenza paese.

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2) Cenni giuridici e natura del credito documentario

Il rapporto di credito documentario è un rapporto dove intervengono tre soggetti e, senza

entrare in questa sede nel merito, si consideri che la dottrina tende a inquadrarlo

secondo lo schema delegatorio dove i rapporti tra i soggetti coinvolti sono disciplinati

(tranne che nel rapporto tra banca che deve effettuare il pagamento e beneficiario) in

linea di massima dalle norme sul mandato (articoli 1703 e seguenti cod. civ.). Il carattere

dell’autonomia accennato precedentemente è alla base del credito documentario e ne

costituisce l’elemento caratterizzante. Consiste nell’indipendenza del rapporto giuridico

o, meglio, dei rapporti giuridici che scaturiscono dal credito documentario rispetto al

contratto di compravendita per il quale il credito documentario viene emesso. Sul piano

del riconoscimento da parte dell’ordinamento giuridico italiano, a prescindere dalle

norme della CCI che ne regolamentano il funzionamento, gli articoli del Codice civile di

riferimento sono il 1527 e seguenti, gruppo di norme intitolato “Della vendita su

documenti e con pagamento contro documenti”. Particolarmente illuminante risulta

essere l’art. 1530 di cui riportiamo il testo:

Art. 1530. Pagamento contro documenti a mezzo di banca

[1] Quando il pagamento del prezzo deve avvenire a mezzo di una banca, il

venditore non può rivolgersi al compratore se non dopo il rifiuto opposto dalla banca

stessa e constatato all'atto della presentazione dei documenti nelle forme stabilite dagli

usi.

[2] La banca che ha confermato il credito al venditore può opporgli solo le eccezioni

derivanti dall'incompletezza o irregolarità dei documenti e quelle relative al rapporto di

conferma del credito».

Nonostante la normativa del CCI risulti essere ormai la regola per quanto riguarda il

funzionamento dell’operazione, si tenga presente che la giurisprudenza considera tali

norme come clausole d’uso integrative della volontà dei contraenti, e questo vuol dire

che in caso di patologia del rapporto il giudice tende comunque ad applicare la normativa

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nazionale, pur tenendo in considerazione la valenza della normativa CCI. Infatti nel caso in

cui l’ordinante, temendo una frode da parte del venditore-beneficiario voglia impedire

alla banca l’effettuazione del pagamento (che comporta poi l’addebito all’ordinante), si

può rivolgere all’autorità giudiziaria per ottenere un provvedimento inibitorio nonostante

quanto prescritto dalle norme in tema di indipendenza dell’obbligazione assunta dalla

Banca. Tale strumento è il provvedimento cautelare d’urgenza ex art. 700 cod. proc. civ. il

quale prevede che il giudice, in presenza dei requisiti del fumus boni iuris e del periculum

in mora (corrispondenti rispettivamente alla parvenza di diritto e al grave pregiudizio

economico), può ingiungere alla Banca emittente di non effettuare la prestazione e

comunque di non addebitare l’ordinante (vedasi apposito paragrafo dedicato).

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3) Il credito documentario ed i soggetti coinvolti nell’operazione

3.1 I soggetti

I soggetti coinvolti nelle operazioni di credito documentario sono molteplici, dal

venditore, al compratore ed alle banche coinvolte (con diversi ruoli). Le norme Ucp600

chiariscono, all’art. 2 (rubricato “Definizioni”) la classificazione dei soggetti. In particolare,

tra le altre definizioni riportate nell’articolo 2, in riferimento ai soggetti spiccano le

seguenti definizioni:

Ordinante: significa il soggetto su richiesta del quale viene emesso il credito.

(Compratore)

Beneficiario: significa il soggetto a favore del quale viene emesso il credito.

(Venditore)

Banca emittente: significa la banca che emette un credito su richiesta di un

ordinante. o per proprio conto.

Banca confermante: significa la banca che aggiunge la propria conferma a un

credito su autorizzazione o richiesta della banca emittente.

Banca designata: significa la banca presso la quale il credito è utilizzabile

ovvero qualsiasi banca nel caso di un credito utilizzabile presso qualsiasi banca.

Senza null’altro aggiungere in merito alla qualifica di compratore e venditore

(rispettivamente Ordinante e Beneficiario secondo la terminologia adottata dalle UCP600,

vale la pena invece soffermarsi sul ruolo ricoperto dalle banche, in particolare la banca

emittente, la banca confermante e la banca designata.

Di seguito si riporta l’art. 7 delle UCP600 che disciplina l’obbligo della banca Emittente:

Art. .7 Impegni della banca emittente

“a) A condizione che i documenti prescritti siano presentati alla banca designata o alla

banca emittente e che costituiscano una presentazione conforme, la banca emittente deve

onorare quando il credito è utilizzabile per:

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i. Pagamento a vista, pagamento differito o accettazione presso la banca emittente

ii. Pagamento a vista presso una banca designata e tale banca designata non paga;

iii. Pagamento differito presso una banca designata e tale banca designata non

assume il proprio impegno di pagamento differito o, avendo assunto tale

impegno di pagamento differito, non paga alla scadenza;

iv. Accettazione presso una banca designata e tale banca designata non accetta la

tratta spiccata su di essa o, avendola accettata, non paga alla scadenza;

v. Negoziazione presso una banca designata e tale banca designata non negozia.

b) La banca emittente è irrevocabilmente impegnata ad onorare dal momento in cui

emette il credito

c) La banca emittente si impegna a rimborsare la banca designata che ha onorato o

negoziato una presentazione conforme e che ha inviato i documenti alla banca emittente.

Il rimborso dell’importo di una presentazione conforme relativa ad un credito utilizzabile

per accettazione o pagamento differito è dovuto alla scadenza, indipendentemente dal

fatto che la banca designata abbia o meno pagato in anticipo o acquistato i documenti o

la tratta prima della scadenza. L’impegno della banca emittente a rimborsare la banca

designata è indipendente dall’impegno assunto dalla stessa banca emittente verso il

beneficiario.”

Dal momento che, con il credito documentario la banca emittente s’impegna

autonomamente ad effettuare il pagamento in presenza di una presentazione di

documenti conformi, il pagamento diventa svincolato dalla volontà del debitore e, quindi,

si può affermare che il credito documentario consente, se ben gestito da parte del

beneficiario, l’eliminazione del rischio commerciale (insolvenza del debitore).

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Essendo però la Banca Emittente solitamente una banca dello stesso Paese del debitore,

qualora questi si trovi in un paese ad elevato rischio politico, il credito resta soggetto a

tale categoria di rischio. Al fine di eliminare o quantomeno limitare il rischio politico si

utilizza invece l’istituto della conferma al credito descritto di seguito.

Oltre all’impegno irrevocabile assunto dalla banca emittente è possibile, tramite l’istituto

della conferma, ottenere un ulteriore obbligo anch’esso autonomo da parte di un altro

soggetto bancario (banca confermante) la quale si impegna a onorare il credito alle stesse

condizioni previste dal credito originariamente emesso dalla banca emittente (vedasi

apposito paragrafo nel prosieguo).

L’istituto della conferma assume un’importanza fondamentale per l’operatore, in quanto

grazie ad esso è possibile eliminare il rischio di insolvenza della banca emittente (si pensi

in proposito all’ipotesi in cui la banca dell’ordinante non sia di elevato standing) e il

rischio politico proprio perché il beneficiario ottiene la prestazione dalla banca

confermante dopo che la stessa avrà esaminato i documenti, indipendentemente dal

fatto poi che quest’ultima sia rimborsata o meno dalla banca emittente. L’esame dei

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documenti viene effettuato dalla banca confermante che di solito corrisponde alla banca

del beneficiario (che in questo caso svolge anche il ruolo di banca designata) o comunque

del Paese (o dell’area geografica per esempio UE) dello stesso.

3.2 L’istituto della “conferma”

L’istituto della conferma, sopra menzionato, viene utilizzato per consentire al beneficiario

l’eliminazione del rischio insolvenza della Banca Emittente nonché l’eliminazione del

rischio Paese. Il soggetto che sopporterà tali rischi sarà la banca che ha accettato di

confermare il credito. È opportuno tuttavia approfondire l’istituto analizzando come le

UCP 600 disciplinano tale istituto.

L’art. 2 delle citate norme (rubricato “Definizioni”) definisce la conferma come:

“L’impegno inderogabile della banca confermante, che si aggiunge a quello

della banca emittente, di onorare o negoziare una presentazione conforme”;

definisce poi la banca confermante come:

“La banca che aggiunge la propria conferma ad un credito su autorizzazione o

richiesta della banca emittente”.

Da quanto appena riportato si evince chiaramente che il credito, per poter essere

confermato, deve essere emesso come tale direttamente dalla banca emittente

(solitamente nel campo 49del modello swift viene riportata la dicitura “confirmed”

oppure “may add” a seconda dei casi).

L’Altro articolo di riferimento delle UCP 600 in merito alla conferma è l’art. 8:

Art. 8: Impegni della banca confermante:

a) A condizione che i documenti prescritti siano presentati alla banca confermante o a

qualunque altra banca designata e che essi costituiscano una presentazione conforme, la

banca confermante deve:

i. Onorare, quando il credito è utilizzabile per:

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a) Pagamento a vista, pagamento differito o accettazione presso la banca

confermante;

b) Pagamento a vista presso altra banca designata e tale banca designata non

paga;

c) Pagamento differito presso altra banca designata e tale banca designata non

assume il proprio impegno di pagamento differito o, avendo assunto tale

impegno di pagamento differito, non paga alla scadenza;

d) Accettazione presso altra banca designata e tale banca designata non accetta

la tratta spiccata su di essa o, avendola accettata, non paga alla scadenza;

e) Negoziazione presso altra banca designata e tale banca designata non negozia.

ii. Negoziare, senza rivalsa, se il credito è utilizzabile per negoziazione presso la banca

confermante.

b. la banca confermante è irrevocabilmente impegnata ad onorare o negoziare dal

momento in cui aggiunge la propria conferma al credito.

c. la banca confermante si impegna a rimborsare un’altra banca designata che ha onorato

o negoziato una presentazione conforme e che ha inviato i documenti alla banca

confermante. Il rimborso dell’importo di una presentazione conforme relativa ad un

credito utilizzabile per accettazione o pagamento differito è dovuto alla scadenza,

indipendentemente dal fatto che un’altra banca designata abbia o meno pagato in

anticipo o acquistato i documenti o la tratta prima della scadenza. L’impegno della banca

confermante a rimborsare altra banca designata è indipendente dall’impegno assunto

dalla stessa banca confermante verso il beneficiario.

d. Se una banca è autorizzata o richiesta dalla banca emittente di confermare un credito,

ma non è disposta a farlo, deve informarne, senza ritardo, la banca emittente e può

avvisare il credito senza aggiungere la conferma”.

L’articolo 8 soprariportato riproduce essenzialmente l’art. 7 (visto in precedenza) che

disciplina invece gli impegni della banca emittente. Si noti però che, a differenza dell’art.

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7, per la banca confermante l’art. 8 prevede che questa, qualora indicata come banca

negoziatrice, dietro presentazione conforme dovrà negoziare senza rivalsa.

L’articolo 8 stabilisce inoltre, come per la Banca Emittente all’atto dell’emissione, che

l’obbligo sorge nel momento in cui la Banca Confermante aggiunge la propria conferma al

credito. Ulteriore previsione riguarda poi l’obbligo per la banca che, ricevuta la richiesta o

autorizzazione a confermare abbia intenzione di rifiutare, di informare senza ritardo la

banca emittente prima di procedere ad avvisare il credito al beneficiario senza l’aggiunta

della conferma.

3.3 Figure simili alla conferma: La “Silent confirmation e lo “star del credere”

Come visto in precedenza la conferma è l’istituto attraverso il quale il beneficiario agisce

sul rischio Paese/Banca. Tuttavia si verificano in alcuni casi delle situazioni nelle quali non

si riesce a reperire alcuna banca disposta a confermare il credito oppure nelle quali la

banca emittente non è disposta ad emettere il credito con richiesta di conferma (né sulla

banca indicata dal beneficiario né su altra banca da essa individuata).

Le due figure dappresso descritte, “la silent confirmation” e “lo star del credere”

consentono al beneficiario di ottenere un risultato simile a quello della conferma,

seppure a fronte di costi solitamente più elevati.

Trattasi di accordi extra credito documentario (contratti) mediante i quali il rapporto si

instaura direttamente tra il beneficiario e una banca (o altro istituto finanziario) disposta

ad assumersi l’obbligazione di pagamento nei confronti del beneficiario stesso.

Attraverso la silent confirmation o lo star del credere la banca si obbliga ad effettuare la

prestazione di pagamento al verificarsi delle condizioni descritte nel contratto

appositamente sottoscritto.

Abitualmente si distingue la figura della silent confirmation rispetto allo star del credere

in quanto con la prima l’impegno della Banca consiste nell’obbligo di pagare qualora la

Banca emittente, nonostante abbia ritenuto la presentazione dei documenti conformi,

rifiuti la prestazione a causa di eventi di natura politica oppure diventi insolvente. Con lo

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“star del credere” invece la Banca si obbliga ad effettuare il pagamento in via definitiva

previo esame dei documenti che avverrà in un momento anteriore all’esame dei

documenti svolto dalla Banca emittente. Da quanto esposto si evince che mentre con la

“Silent Confirmation” il tutto è subordinato alla presentazione dei documenti dichiarata

conforme dalla Banca emittente (o altra banca da essa nominata) con lo “Star del

credere” la Banca si assume anche la responsabilità dell’esame dei documenti, che se

dichiarati conformi, comportano automaticamente l’obbligo di pagamento alle condizioni

prestabilite nei confronti del beneficiario. Preme far rilevare però che molto spesso la

differenza tra questi due istituti non è molto chiara e non di rado ci si trova di fronte a

situazioni dove il confine tra Silent confirmation e star del credere non è ben definito; di

conseguenza è necessario chiarire alcuni aspetti:

a) In entrambi i casi (silent confirmation piuttosto che star del credere) siamo in

presenza di un contratto che disciplina un obbligo assunto dalla banca non disciplinato

dalle UCP 600 (come invece accade con la conferma “tipica”) pertanto disciplinato

dalla legge applicabile al contratto stesso che, ove non sia espressamente scelta, va

ricostruita in base alle regole generali.

b) A prescindere dalla definizione (silent confirmation o star del credere) il contenuto

dell’obbligazione della banca va ricercata nel contratto e non è data dalla semplice

denominazione dello stesso. Si verificano molto spesso casi in cui l’obbligazione della

banca che fornisce la silent confirmation corrisponda a quanto sopra descritto per lo

star del credere e viceversa. Come in tutti i contratti non è il “nome” a qualificarli ma il

contenuto.

c) Molto spesso non viene redatto alcun contratto ed in tal caso l’obbligo della banca è

da ricostruire nelle comunicazioni inviate ed accettate.

d) In entrambi i casi il testo del credito documentario, al campo 49, non riporta nulla

oppure riporta la dicitura “without”.

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Nel seguente schema viene rappresentata per fasi l’operazione di credito documentario

senza conferma:

Il credito documentario semplice

Importatore -ordinante

Esportatore -Beneficiario

Banca Emittente Banca

Avvisante

4) Invio merci

1) Richiesta dell’apertura di un credito

3) Notifica al

beneficiario

5) Consegna dei

documenti

6) Invio dei documenti

2) Emissione della lettera di credito

7) Esame

documenti

Successivamente alla fase 7) esame documenti sono possibili due ipotesi:

a) Presentazione conforme: La banca paga secondo le condizioni stabilite nel

credito e addebita l’ordinante.

b) Presentazione non conforme: la banca non effettua il pagamento, notifica le

riserve ed attende istruzioni

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Nel seguente schema viene rappresentato invece il funzionamento di un credito

documentario confermato:

Il credito documentario confermato

Importatore -ordinante

Esportatore -Beneficiario

Banca Emittente Banca

confermante

5) Invio merci

1) Richiesta dell’apertura di un credito

4) Notifica al beneficiario

dell’emissione e della conferma

6) Consegna dei

documenti

8) Invio dei documenti

2) Emissione della lettera di credito con richiesta di conferma

9) 2° Esame

documenti3)Conferma

7) 1° Esame

documenti

Successivamente alla fase 7) 1° esame documenti due possibili ipotesi:

a) Presentazione conforme: La banca confermante paga secondo le condizioni

stabilite nel credito e addebita l’ordinante. Trasmette inoltre i documenti alla banca

emittente per il 2° esame dei documenti (se la presentazione sarà giudicata conforme la

Banca emittente effettuerà il pagamento nei confronti della banca confermante).

b) Presentazione non conforme: la banca confermante non effettua il pagamento,

notifica le riserve al beneficiario e trasmette i documenti alla banca emittente.

Successivamente alla fase 9) 2° esame documenti:

a) In caso di ricezione documenti giudicati conformi dalla banca confermante la

banca emittente ripeterà l’esame documenti, se ritenuti conformi effettuerà il

pagamento alla banca confermante e addebiterà l’ordinante.

b) Se ritenuti non conformi notificherà le riserve, rifiuterà la prestazione e rimane in

attesa di istruzioni.

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DI seguito si riporta quanto previsto dalle UCP600 in merito all’esito dell’esame dei

documenti (artt. 15 e 16 UCP600):

Art. 15 Presentazione conforme:

a. Se la banca emittente stabilisce che una presentazione è conforme, essa deve

onorare.

b. Se la banca confermante stabilisce che una presentazione è conforme, essa deve

onorare o negoziare ed inviare i documenti alla banca emittente

c. Se la banca designata stabilisce che una presentazione è conforme e onora o

negozia, essa deve inviare i documenti alla banca confermante o alla banca emittente.

Il successivo articolo 16 disciplina invece il caso di presentazione di documenti non

conformi:

Art. 16 Documenti discordanti, rinuncia e notifica

a. Se la banca designata che opera in tale qualità, l’eventuale banca confermante ovvero

la banca emittente stabilisce che la presentazione non è conforme, essa può rifiutarsi

di onorare o negoziare.

b. Se la banca emittente stabilisce che la presentazione non è conforme essa può, a sua

esclusiva discrezione, contattare l’ordinante per accertare se è disposto a rinunciare ad

avvalersi delle discordanze riscontrate. Tuttavia ciò non comporta una estensione del

periodo di cui all’art. 14(b).

c. Se la banca designata che opera in tale qualità, l’eventuale banca confermante ovvero

la banca emittente decide di rifiutare di onorare o negoziare, essa deve informarne il

presentatore mediante una singola notifica. La notifica deve specificare:

i. Che la banca rifiuta di onorare o negoziare; e

ii. Ogni discordanza in base alla quale la banca rifiuta di onorare o negoziare; e

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iii. a) Che la banca trattiene i documenti in attesa di ulteriori istruzioni da parte del

presentatore; o

b) che la banca emittente trattiene i documenti sino a quando riceva

dall’ordinante la rinuncia ad avvalersi delle discordanze e sia d’accordo di

accettare tale rinuncia ovvero sino a quando riceva ulteriori istruzioni dal

presentatore prima di acconsentire ad accettare alla rinuncia.

c) che la banca restituisce i documenti; o

d) che la banca opera in conformità alle istruzioni precedentemente ricevute dal

presentatore.

d. La notifica di cui all’art. 16 deve essere data a mezzo teletrasmissione o, in caso di

impossibilità, con altro mezzo rapido, non oltre l’orario di chiusura del quinto giorno

lavorativo bancario successivo a quello di presentazione

e. La banca designata che opera in tale qualità, l’eventuale banca confermante ovvero la

banca emittente può, una volta effettuata la notifica prevista all’art. 16© (ii) (a) o (b),

restituire i documenti al presentatore in qualsiasi momento.

f. Se la banca emittente o la banca confermante omette di attenersi a quanto previsto

nel presente articolo perde il diritto di eccepire che i documenti non costituiscono una

presentazione conforme.

g. La banca emittente che rifiuta di onorare o la banca confermante che rifiuta di

onorare o negoziare e che ha inviato notifica in tal senso in conformità a quanto

previsto dal presente articolo, ha diritto di chiedere la restituzione, con gli interessi, di

qualsiasi rimborso effettuato.

Senza entrare nel merito del commento ad ogni singola disposizione dell’art. 16 sopra

riportato, è chiaro come tale articolo sia di fondamentale importanza per capire se la

banca, a prescindere dal ruolo, abbia seguito o meno la procedura prevista in caso di

riserve.

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Si noti come l’articolo specifica, alla lettera f., che qualora la banca non abbia rispettato le

disposizioni riguardanti la notifica delle riserve, perde il diritto ad eccepire la non

conformità, con conseguente obbligo di onorare il proprio impegno.

3.4 La banca designata

Per quanto riguarda il ruolo della banca designata vale la pena ricordare come l’art. 2

sopracitato, dopo aver chiarito che per banca designata si intende quella presso la quale il

credito è utilizzabile, quindi la banca presso la quale dovrà essere effettuata la

presentazione entro le scadenze del credito, prevede la possibilità che un credito venga

emesso con l’indicazione di una banca designata oppure con la dicitura “utilizzabile

presso “any bank”. In tale ultimo caso sarà il beneficiario a decidere a quale banca

rivolgersi per l’utilizzo del credito.

Oltre alla definizione riportata nell’art. 2 l’altro articolo chiarificatore in proposito è l’art.

12 rubricato appunto “Designazione” riportato di seguito:

Art. 12. Designazione

a) Salvo che la banca designata sia la banca confermante, l’autorizzazione ad onorare o

negoziare non comporta alcun obbligo per tale banca designata di onorare o

negoziare, tranne nel caso in cui la banca designata vi abbia espressamente

acconsentito ed abbia dato comunicazione in tal senso al beneficiario.

b) Designando una banca ad accettare una tratta o ad assumere un impegno di

pagamento differito, la banca emittente, autorizza detta banca designata a pagare

anticipatamente, o ad acquistare, una tratta accettata o un impegno di pagamento

differito assunto da tale banca designata.

c) La ricezione o l’esame e il successivo inoltro dei documenti da parte di una banca

designata che non sia anche banca confermante non rendono detta banca designata

obbligata a onorare o negoziare né costituiscono l’atto di onorare o negoziare.

Page 23: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

22

Da quanto si evince dalla lettura della norma risulta chiaro che, salvo il caso in cui il ruolo

della banca designata non coincida con quello di banca confermante (quindi

assorbendolo), la banca designata non risulterà mai automaticamente obbligata al

pagamento nei confronti del beneficiario, ma soltanto su espressa previsione e

comunicazione come previsto dalla norma.

4. La normativa CCI sui crediti documentari.

Nonostante nei paragrafi precedenti siano state riportate alcune delle disposizioni della

Pubblicazione UCP600 nel presente paragrafo procederemo ad una trattazione più

esaustiva delle principali norme (UCP600 e ISBP) che regolamentano l’istituto del credito

documentario.

Le norme ed usi uniformi relativi ai crediti documentari Pubblicazione UCP 600 della

Camera di Commercio Internazionale (in Italia conosciuta con l’acronimo NUU)

costituiscono il corpo di norme uniformemente accettate da tutti i sistemi bancari che

regolamentano in maniera standardizzata il funzionamento dei crediti documentari.

In vigore dal 1 Luglio del 2007 contengono, oltre ai principi generali regolatori delle

operazioni di credito documentario quali ad esempio i caratteri dell’astrattezza,

dell’autonomia e del formalismo, gli obblighi delle banche, la disciplina dei casi di forza

maggiore, anche specifiche norme di dettaglio riguardanti le caratteristiche dei

documenti, i criteri che le banche devono seguire nell’esame dei documenti stessi, la

disciplina di alcune ipotesi particolari qualora le Parti non abbiano provveduto a

disciplinarli (come ad esempio le spedizioni parziali o le tolleranze al credito). Ad

integrazione delle UCP sono poi intervenute le eUCP che disciplinano la presentazione in

formato elettronico dei documenti.

Riguardo ai criteri che le banche devono seguire nell’esaminare i documenti le stesse UCP

richiamano la prassi bancaria internazionale uniforme, che risulta anch’essa oggetto di

un’apposita pubblicazione della CCI, la Pubblicazione ISBP denominata in italiano PBIU

(prassi bancaria internazionale uniforme).

Page 24: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

23

La conoscenza di entrambe le pubblicazioni consente agli operatori (siano essi banche

piuttosto che imprese) di utilizzare con dimestichezza lo strumento del credito

documentario, spesso percepito in maniera negativa perché ritenuto complesso ma di

fatto scarsamente conosciuto in maniera approfondita.

Le norme UCP 600, prima di procedere alla disciplina degli aspetti più tecnici quali ad

esempio la disciplina delle modifiche, dei criteri da seguire nell’esaminare i documenti, la

disciplina dei singoli documenti di trasporto, nella prima parte provvedono a rendere

chiari alcuni concetti che sono fondamentali al fine di garantire una corretta applicazione

delle norme. Non essendo questa la sede per un esame approfondito di ogni singola

norma, nel presente paragrafo come nel prosieguo della trattazione si procederà volta

per volta a richiamare e spiegare alcune norme principali.

L’art. 1 (applicazione delle UCP) prevede l’applicazione delle norme a qualunque credito

documentario e, nella misura in cui risultino applicabili, anche alle lettere di credito Stand

by. La norma precisa però che le norme applicabili devono essere chiaramente indicate

nel testo del credito. L’aspetto su cui si intende richiamare l’attenzione del lettore è dato

dall’ultimo periodo della norma, ove si precisa la possibilità di inserire nel testo del

credito espresse modifiche o deroghe alle singole norme che, se presenti, vincolano tutti i

soggetti coinvolti nell’operazione. Si tenga presente che di solite tali deroghe sono

contenute nel campo 47A del modello Swift di emissione del credito (condizioni

aggiuntive), pertanto si consiglia di esaminare con cura il testo del credito onde

individuare potenziali deroghe inserite nel credito e, inoltre, verificare che l’eventuale

deroga inserita non comporti un contrasto con altre precise condizioni del credito (ipotesi

che si verifica spesso qualora la banca emittente non sia una banca avvezza all’utilizzo dei

crediti documentari).

Page 25: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

24

L’art. 2 contiene le definizioni e, oltre alla definizione dei soggetti (riportati nell’apposito

paragrafo dedicato) contiene altre definizioni che meritano di esser segnalate:

Credito: significa qualunque pattuizione irrevocabile, comunque denominata o

descritta, che costituisce un impegno inderogabile della banca emittente di onorare

una presentazione conforme.

Vale la pena ricordare quanto sopra richiamato in merito alla irrevocabilità dell’impegno

della banca del quale si è detto in precedenza.

Presentazione conforme: significa una presentazione conforme ai termini e alle

condizioni del credito, alle disposizioni applicabili delle presenti norme e alla prassi

bancaria internazionale uniforme.

Preme far rilevare come la presentazione conforme, che dà diritto al beneficiario ad

ottenere la prestazione di pagamento da parte della banca viene stabilita nel contesto di

quanto richiesto dal credito dalle UCP600 e dalla Prassi bancaria internazionale uniforme

(PBIU). Si noti come la norma richiami congiuntamente le UCP600 e la Prassi Bancaria

Internazionale Uniforme (ISBP). Per quanto riguarda la gerarchia tra le due Pubblicazioni è

stato chiarito dalla stessa Camera di Commercio Internazionale che non si può parlare di

rapporto gerarchico tra la Pubblicazione UCP600 e la Prassi bancaria internazionale

uniforme, bensì di funzioni diverse: la prassi bancaria internazionale uniforme è uno

strumento che chiarisce ulteriormente aspetti, magari non chiari, degli articoli delle

UCP600, riportando in molti casi non solo la regola da seguire, bensì dei veri e proprio

esempi.

Ne deriva quindi che entrambe le Pubblicazioni risultano di egual valore e l’analisi dei

documenti deve essere effettuata tenendo conto prima di tutto del testo del credito, poi

delle norme ed usi Uniformi sui crediti documentari e della Prassi bancaria internazionale

uniforme. Un attento operatore, sia esso di banca piuttosto che dell’impresa, dovrebbe

quindi approfondire la propria conoscenza di entrambe le pubblicazioni della Camera di

Commercio Internazionale.

Page 26: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

25

Ancora l’art. 2 definisce il termine “onorare il credito” specificando:

Onorare significa:

a) Pagare a vista, se il credito è utilizzabile per pagamento a vista,

b) Assumere un impegno di pagamento differito e pagare alla scadenza, se il

credito è utilizzabile per pagamento differito;

c) Accettare una tratta (“draft”) spiccata dal beneficiario e pagare alla scadenza, se

il credito è utilizzabile per accettazione.

Altra definizione importante è quella di “negoziazione:

Negoziazione: significa l’acquisto da parte della banca designata di tratte (spiccate su

una banca diversa dalla banca designata) e/o documenti, a fronte di una

presentazione conforme, sia anticipando i fondi al beneficiario sia concordando di

anticiparglieli entro il giorno lavorativo bancario nel quale il rimborso è dovuto alla

banca designata.

Le ultime due definizioni citate riguardano la prestazione di pagamento da parte delle

banche e della quale si tratterà nell’apposito paragrafo dedicato nel prosieguo.

Altro articolo importante è l’art. 3 rubricato “Interpretazioni”. Di seguito si riportano

soltanto i criteri più importanti riportati nell’articolo:

Art. 3. Interpretazioni

“Ai fini delle presenti norme:

- “Ove applicabile, i termini al singolare comprendono il plurale e quelli al

plurale comprendono il singolare”.

Ne deriva che, salvo casi specifici riportati nel credito o risultanti da altra norma o ancora

dalla Prassi Bancaria Internazionale uniforme, l’inversione del termine plurale con il

singolare e viceversa non possono dar luogo a riserva.

Page 27: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

26

- il credito è irrevocabile anche in assenza di una indicazione in tal senso.

Ancora una volta viene ribadita l’irrevocabilità del credito anche in mancanza di una

chiara indicazione. È comunque prassi comune riscontrare, nei testi di credito

documentario, la dizione “irrevocabile”.

- un documento può essere firmato con scrittura a mano, firma in fac-simile,

firma perforata, mediante stampigliatura, apposizione di un simbolo ovvero

utilizzando qualunque altro metodo meccanico o elettronico di sottoscrizione.

Tale norma chiarisce cosa si intende per “documento firmato”, eliminando qualsiasi

dubbio interpretativo in merito alle modalità di firma. Ovviamente, se ad esempio un

credito richiede che il documento sia firmato manualmente, la firma dovrà essere apposta

secondo l’esatta specificazione contenuta nel credito.

- le filiali di una banca in Paesi diversi sono da considerarsi banche distinte.

La norma chiarisce quindi che, anche qualora, ad esempio, la banca emittente e la banca

confermante coincidano a livello di gruppo (a titolo esemplificativo XX Bank Russia come

banca emittente e XX Bank italia come banca confermante), saranno considerate come

due banche diverse e ciascuna risponderà degli obblighi assunti in via separata dagli

obblighi della filiale di altro paese.

- “la richiesta che un documento sia legalizzato, vistato, certificato e simili è

considerata soddisfatta con l’apposizione di una qualunque firma, segno,

stampigliatura o etichetta che appare rispondere a tale richiesta.

- Espressioni quali “di prim’ordine”, “ben conosciuto”, qualificato”,

“indipendente” “ufficiale” “competente” o “locale”, usate per qualificare

l’emittente di un documento consentono che il documento sia emesso da

qualsiasi emittente, tranne che dal beneficiario.

L’intento di tale norma è quello di stimolare le parti a prevedere espressamente il

soggetto emittente il documento richiesto o, altrimenti, stabilire un criterio da seguire

che, nel caso di specie va interpretato prevedendo che se il credito non chiarisce, bisogna

Page 28: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

27

favorire la speditezza dell’esame dei documenti e l’eliminazione di incertezze. Quindi, in

mancanza, l’emittente può essere chiunque, tranne il beneficiario.

- salvo che ne sia richiesto l’uso in un documento, espressioni quali “pronto,

immediatamente, al più presto possibile, non saranno prese in considerazione.

Anche in questo caso lo scopo della norma è quello di eliminare l’incertezza che tali

espressioni potrebbero creare.

L’articolo 3 continua poi a definire il significato di espressioni ambigue riferite ai termini e

alle date, anche qui fissando il significato di tali espressioni.

Mentre gli artt. 2 e 3 definiscono i termini utilizzati e le interpretazioni da dare ad alcune

espressioni gli articoli. 4 e 5 risultano essere molto importanti perché chiariscono il

carattere dell’autonomia del credito e pertanto meritano una più attenta descrizione.

L’art. 4 recita:

Art. 4. Crediti e Contratti

“a) Il credito, per sua natura, è operazione distinta dal contratto di vendita o altro

contratto su cui può fondarsi. Tale contratto non riguarda e non impegna in alcun

modo le banche, anche se un qualsiasi riferimento ad esso è incluso nel credito.

Conseguentemente l’impegno di una banca ad onorare, a negoziare o adempiere

qualsiasi altra obbligazione derivante dal credito NON è soggetto ad azioni o eccezioni

da parte dell’ordinante fondate sui suoi rapporti con la banca emittente o con il

beneficiario.

Il beneficiario non può in alcun caso avvalersi dei rapporti contrattuali esistenti fra le

banche o fra l’ordinante e la banca emittente.

b) La Banca Emittente deve scoraggiare qualunque tentativo dell’ordinante di

includere, quale parte integrante del credito, copie del sottostante contratto, fatture

pro forma e simili.”

Page 29: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

28

La prima parte dell’articolo chiarisce il profilo oggettivo dell’autonomia del credito

documentario svincolandolo dal rapporto in essere tra ordinante/acquirente e

beneficiario/venditore. La norma prosegue poi chiarendo l’autonomia anche l’aspetto

soggettivo chiarendo che l’impegno di una banca di onorare, negoziare o adempiere

qualsiasi altra obbligazione prevista non è soggetto ad azioni o eccezioni sollevate

dall’ordinante e riguardanti i suoi rapporti con il beneficiario o con la banca emittente. La

norma prevede inoltre l’impossibilità per il beneficiario di avvalersi dei rapporti esistenti

tra le banche o tra l’ordinante e la banca emittente. È chiaro quindi che il rapporto tra

banche o tra banca emittente e beneficiario, incrociando le sopra citate previsioni, sarà

completamente indipendente non soltanto dal rapporto contrattuale in essere tra

venditore e compratore ma, volendo estendere il significato della norma, anche da gli altri

rapporti giuridici che si creano tra i vari soggetti coinvolti.

L’art. 5 invece recita:

Art. 5. Documenti e merci, servizi o prestazioni

“Le banche operano su documenti e non su merci, servizi o altre prestazioni cui i

documenti possono riferirsi”.

Tale norma, oltre a ribadire l’autonomia del credito documentario rispetto al rapporto

principale (contratto tra venditore e compratore) chiarisce la natura prettamente

“documentaria” del credito, che fa rientrare appunto tale figura nella particolare figura di

vendita denominata “vendita contro documenti”.

Page 30: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

29

Il credito documentario, successivamente alla sua emissione, può essere oggetto di

modifiche, ma tali modifiche devono essere concordate ed accettate. L’articolo di

riferimento delle UCP600 è l’art. 10 che regolamenta appunto gli emendamenti al credito:

Art. 10. Modifiche

a) Salvo quanto previsto all’art. 38, il credito non può essere né modificato né

annullato senza l’accordo della banca emittente, dell’eventuale banca

confermante e del beneficiario.

La norma, precisa che, salvo in caso di credito trasferibile (a mezzo citazione dell’articolo

38) del quale si dirà appresso, è necessario l’accordo delle parti affinché un credito possa

esser modificato.

b) La banca emittente è irrevocabilmente vincolata dalle modifiche dal momento

in cui le emette. La banca confermante può estendere la propria conferma ad

una modifica e sarà irrevocabilmente vincolata dal momento in cui avvisa la

modifica stessa. La banca confermante può, tuttavia, decidere di avvisare una

modifica senza estendere alla stessa la propria conferma e, in tal caso, essa

deve informarne, senza ritardo, la banca emittente e informarne il beneficiario

nel proprio avviso.

Riprendendo il principio espresso in tema di assunzione dell’obbligo, sia da parte della

banca emittente che della banca confermante, regolamentati dagli articoli 7 e 8 visti in

precedenza, la norma afferma che anche in caso di modifiche la banca rimane vincolata

fin dal momento dell’emissione della modifica ( nel caso di banca emittente) o

dall’accettazione della stessa ( nel caso di banca confermante), a prescindere

dall’accettazione della modifica, ovviamente successiva a tali passaggi, da parte del

beneficiario.

c) I termini e le condizioni del credito originario (o di un credito che incorpori una

o più modifiche precedentemente accettate) rimangono validi per il

beneficiario fino a quando il beneficiario stesso abbia comunicato la propria

accettazione della modifica alla banca che ha avvisato tale modifica. Il

beneficiario deve comunicare l’accettazione o il rifiuto della modifica. Se il

Page 31: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

30

beneficiario omette tale comunicazione, una presentazione conforme al credito

e a qualsiasi modifica non ancora accettata è da considerarsi comunicazione di

accettazione di tale(i) modifica(che) da parte del beneficiario. Da quel

momento il credito sarà considerato modificato.

La norma prevede in questo caso che affinché le modifiche abbiano effetto è necessaria

l’accettazione del beneficiario, altrimenti restano valide le obbligazioni assunte

originariamente dalle banche. Preme far rilevare come la norma chiarisce che è possibile

tuttavia, che la modifica, anche in assenza di comunicazione di comunicazione da parte

del beneficiario, è da ritenersi valida qualora il beneficiario, accetti, in fase di utilizzo del

credito, le modifiche attraverso un “comportamento concludente”, cioè rispettando le

condizioni previste dalle modifiche.

d) La banca che avvisa una modifica deve informare la banca dalla quale ha

ricevuto la modifica di qualunque comunicazione di accettazione o di rifiuto.

e) L’accettazione parziale di una modifica non è consentita ed è da considerarsi

comunicazione di rifiuto della modifica stessa.

f) La condizione presente in una modifica secondo la quale la stessa sarà da

intendersi valida se il beneficiario non la rifiuta entro un certo termine non sarà

presa in considerazione.

Preme far rilevare come, mentre attraverso la precedente lettera d) l’articolo abbia

regolamentato il comportamento concludente, con la lettera f) l’articolo esclude qualsiasi

forma di silenzio assenso in merito alle modifiche.

Page 32: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

31

Uno degli articoli più importanti è di sicuro l’art. 14, rubricato “Criteri generali per l’esame

dei documenti”. Tale articolo, come si vedrà, fissa alcune importanti regole da seguire,

una sorta di faro illuminante che, congiuntamente con le previsioni della Prassi Bancaria

internazionale uniforme (PBIU745), richiamata dallo stesso articolo, accompagna le

imprese nella fase di redazione di analisi del testo del credito e redazione dei documenti,

e le banche nella fase dell’esame dei documenti.

Di seguito il teso dell’articolo con commenti:

Art. 14. Criteri generali per l’esame dei documenti

a. La banca designata che opera in tale qualità, l’eventuale banca confermante e la

banca emittente devono esaminare la presentazione per accertare, esclusivamente

sulla base dei documenti, se tali documenti costituiscano o meno, per quel che

appare, una presentazione conforme.

b. La banca designata che opera in tale qualità, l’eventuale banca confermante e la

banca emittente dispongono, ciascuna, di un periodo massimo di cinque giorni

lavorativi bancari successivi alla data di presentazione per stabilire se una

presentazione è conforme. Tale periodo massimo non è abbreviato o in altro modo

influenzato dalla presenza di una data di scadenza o di un’ultima data di

presentazione che coincida con la data di presentazione o sia successiva ad essa.

Alla lettera a) viene chiarito che le banche devono esaminare i documenti da un punto di

vista formale mentre alla lettera b) viene stabilito il termine massimo a disposizione delle

banche (di ciascuna banca incaricata di svolgere l’esame) per effettuare l’analisi, termine

pari a cinque giorni lavorativi bancari successivi a quello di presentazione.

c. La presentazione che include uno o più documenti di trasporto originali disciplinati

dagli articoli 19, 20, 21, 22, 23, 24 o 25, deve essere effettuata dal beneficiario, o per

suo conto, non oltre 21 giorni di calendario dopo la data di spedizione, come definita

nelle presenti norme, e comunque non oltre la data di scadenza del credito.

Page 33: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

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La lettera c) fissa un termine ulteriore che è di fondamentale importanza anche se non

rilevabile direttamente dal credito. La norma recita infatti che “la presentazione che

include uno o più documenti di trasporto originali deve essere effettuata non oltre 21

giorni di calendario dopo la data di spedizione, come definita nelle norme, e comunque

non oltre la data di scadenza del credito”. Quindi oltre al termine di “ultima data di

spedizione” e della scadenza del credito, riportati sempre nel testo del credito, il

beneficiario/Venditore dovrà tener conto di questo ulteriore termine. La presentazione va

quindi effettuata, nel luogo indicato dal credito, entro i 21 giorni citati dalla norma in

esame, pena la riserva perché si è consegnato un documento di trasporto scaduto.

Spesso analizzando il testo del credito si rileva che il temine intercorrente tra la data di

ultima spedizione della merce e la data di scadenza del credito coincidono esattamente

con i 21 giorni. Orbene, tale coincidenza non è dovuta, si pensi ad esempio ad un credito

che prevede spedizioni parziali, ove per ogni spedizione parziale effettuata sarà

necessario considerare tale termine.

d. I dati in un documento, quando letti nel contesto del credito, del documento stesso e

della prassi bancaria internazionale uniforme, possono non essere identici ai dati del

documento stesso, a quelli di ogni altro documento prescritto o a quelli del credito,

ma non devono essere incompatibili con tali dati.

La lettera d) dell’art. 14 costituisce la chiave di lettura del meccanismo dell’esame dei

documenti. Spesso infatti le riserve vengono sollevate per piccole imprecisioni contenute

nei documenti, o perché chi effettua l’esame dei documenti, va alla ricerca della

specularità dei dati tra quanto richiesto nel credito e quanto riportato in un documento,

piuttosto che rispetto al contenuto di due o più documenti. Orbene dalla lettura della

norma si comprende quindi come il criterio restrittivo talvolta adottato non è motivato:

l’operatore bancario è tenuto ad accertare l’esistenza di conflitto tra i dati e NON la

specularità dei dati tra quanto richiesto nel credito e/o rispetto al contenuto di altri

documenti presentati. Numerosi sono invece i casi riportati dove le imprese lamentano la

notifica di riserve basate proprio su tali aspetti.

Page 34: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

33

e. Nei documenti diversi dalla fattura commerciale, la descrizione delle merci, dei

servizi o di altre prestazioni, se riportata, può essere fatta utilizzando espressioni

generiche che non siano incompatibili con la loro descrizione nel credito.

Leggendo la norma si deduce che, tranne il caso della fattura, la descrizione della merce

riportata nei documenti non deve essere necessariamente identica, ma l’importante è che

non generi confusione riportando dati in conflitto (come previsto dalla lettera d)

analizzata pocanzi). Si pensi al caso (non infrequente) in cui il documento venga redatto

da un soggetto diverso dal beneficiario, oppure al caso in cui il documento da presentare

venga confezionato seguendo un format che non consente di riportare, nel campo

destinato alla descrizione della merce, testi, magari lunghi, come indicati nel credito. In

tali casi capita spesso che la descrizione delle merci non sia esattamente identica a

quanto riportato ad es. nel campo 45 del credito.

Per quanto riguarda la descrizione delle merci è tuttavia opportuno effettuare un

approfondimento. La possibilità di riportare la descrizione della merce in termini più

generici analizzata in precedenza prevede l’esclusione, da tale norma, della descrizione

delle merci da riportare in fattura. Infatti la questione viene poi ripresa dall’articolo 18

delle UCP600, interamente dedicato alla fattura. Nell’articolo infatti, alla lettera c) si legge

che “la descrizione delle merci, dei servizi o di altre prestazioni nella fattura commerciale

devono corrispondere a quella che appare nel credito”.

In tal caso, quindi, sarà opportuno innanzitutto verificare, all’atto della ricezione del

credito documentario, cosa è riportato nel campo 45 e se è possibile inserirlo nella fattura

in un’apposita voce dedicata alla descrizione delle merci, a prescindere dal successivo

dettaglio degli articoli riportato di seguito nel corpo della fattura. Tuttavia è bene chiarire

che, anche in tal caso, seppur preferibile, non è richiesta la specularità bensì l’identicità

dei dati. Tale aspetto viene chiarito non dalle UCP bensì dalla Prassi bancaria

internazionale uniforme che dedica un’apposita sezione a tale importante documento. Il

paragrafo C3, in merito alla descrizione delle merci, specifica che “la descrizione di merci

servizi o prestazioni riportati in fattura deve corrispondere a quella del credito”.

Page 35: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

34

L’articolo specifica che “NON è richiesta una corrispondenza speculare. Ad esempio,

descrizioni dettagliate delle merci possono essere riportate in diverse parti della fattura

che, quando lette insieme, formano una descrizione delle merci corrispondente a quella

del credito”.

f. Se il credito richiede la presentazione di un documento diverso dal documento di

trasporto, dal documento di assicurazione o dalla fattura commerciale, senza

prescrivere da chi deve essere emesso tale documento o i dati che deve contenere, le

banche accetteranno tale documento così come presentato se il suo contenuto

appare adempiere alla funzione del documento richiesto e se, per il resto, risulta

conforme all’art. 14(d).

L’articolo prevede che, tranne i casi specifici del documento di trasporto, di assicurazione

e della fattura, se il credito richiede la presentazione di un documento senza prescrivere

da chi deve essere emesso tale documento o i dati che deve contenere, le banche

accetteranno tale documento così come presentato se il suo contenuto appare

adempiere alla funzione del documento richiesto ( ad esempio certificato di origine e che

attesti l’origine della merce) e se i dati non sono in conflitto come da previsione dell’art.

14 d.

g. Un documento presentato ma non richiesto dal credito non sarà preso in

considerazione e può essere restituito al presentatore.

h. Se un credito contiene una condizione senza stabilire il documento dal quale

desumere la conformità a tale condizione, le banche considereranno detta

condizione come non prevista e non la prenderanno in considerazione.

i. Un documento di trasporto può essere emesso da un qualunque soggetto diverso dal

vettore, proprietario, comandante o noleggiatore a condizione che il documento di

trasporto rispetti quanto previsto agli articoli 19, 20, 21, 22, 23 o 24 delle presenti

norme.

Page 36: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

35

La lettera i. richiama espressamente gli articoli della Pubblicazione espressamente

dedicati ai documenti di trasporto. Si ricorda che ogni singolo documento di trasporto

trova la sua disciplina in un articolo dedicato.

j. Gli indirizzi del beneficiario e dell’ordinante che appaiono in un qualunque

documento richiesto possono non essere gli stessi indirizzi indicati nel credito o in

qualunque altro documento richiesto, ma devono indicare lo stesso Paese che

appare nei rispettivi indirizzi presenti nel credito. Le indicazioni per il contatto

(telefax, telefono, e-mail e simili) facenti parte dell’indirizzo del beneficiario e

dell’ordinante non saranno prese in considerazione. Tuttavia, se l’indirizzo e le

indicazioni per il contatto dell’ordinante appaiono come parte integrante nella

indicazione del destinatario o del soggetto da avvisare in un documento di trasporto

disciplinato dagli artt. 19, 20, 21, 22, 23, 24 o 25, essi devono corrispondere a quelli

previsti nel credito.

Altra fonte di riserva spesso lamentata dalle imprese riguarda proprio l’eccezione di non

corrispondenza degli indirizzi. È evidente da una semplice lettura della norma quali sono

le ipotesi che possono essere oggetto di riserva.

k. Il caricatore o mittente delle merci indicato su un qualunque documento può non

essere il beneficiario del credito.

l. Un documento di trasporto può essere emesso da un qualunque soggetto diverso dal

vettore, proprietario, comandante o noleggiatore a condizione che il documento di

trasporto rispetti quanto previsto agli articoli 19, 20, 21, 22, 23 o 24 delle presenti

norme.

Esistono poi altri articoli, non trattati in questa sede, che regolamentano numerosi altri

aspetti del credito documentario, quali ad esempio gli articoli riguardanti i singoli

documenti di trasporto, le spedizioni parziali, le tolleranze al credito, la trasferibilità del

credito. Si è preferito tuttavia in questa sede concentrarsi sugli articoli di maggior

impatto e rilevanza per le imprese.

Page 37: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

36

5. Le diverse modalità di pagamento

Riguardo alla prestazione della banca il credito documentario può prevedere che il

pagamento avvenga secondo diverse modalità:

A vista se la banca paga subito dopo la verifica dei documenti e la presentazione

risulta conforme al credito;

Differito: se la banca si impegna a pagare a una determinata scadenza futura. In

questo caso si tenga presente dal momento in cui la banca dichiara che i

documenti sono in regola (presentazione conforme) il beneficiario ha già maturato

il diritto al pagamento, e quindi deve attendere soltanto il termine stabilito, senza

che la banca possa successivamente sollevare ulteriori eccezioni per rifiutare la

prestazione (anche in presenza di un provvedimento cautelare emanato

dall’autorità giudiziaria);

Per accettazione: su richiesta del proprio cliente importatore, la banca si impegna

ad accettare le tratte documentate su di essa spiccate dall’esportatore. La banca

accetta quindi per conto dell’importatore (ordinante) gli effetti emessi

dall’esportatore (beneficiario) e nello steso tempo provvede a ritirare i documenti

che accompagnano la tratta. Le tratte, una volta accettate, diventano una carta

cambiaria particolarmente apprezzata e facilmente monetizzabile;

Per negoziazione: significa esborso da parte della banca autorizzata a negoziare a

fronte della tratta e/o dei documenti. La negoziazione avviene comunque a fronte

di una cessione a titolo oneroso del credito documentario, il che comporta

l’incasso effettivo di un importo minore rispetto all’importo previsto dal credito. In

merito alla negoziazione è utile precisare che tale prestazione viene effettuata da

Page 38: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

37

soggetto bancario diverso dalla banca emittente, la quale rimborserà poi la banca

che ha negoziato dell’intero importo previsto dal credito.

La pubblicazione n.600, onde evitare il generarsi di equivoci riguardo al contenuto

dell’obbligazione della banca (o delle banche), ha riassunto le diverse modalità di

pagamento appena descritte in due termini. Si distingue oggi tra “onorare” e “negoziare”,

ricomprendendo con il primo termine tutte le possibili opportunità tranne la

negoziazione.

Come sopra rilevato in base alle norme di riferimento la banca “onora” o negozia il

credito”.

Come visto in precedenza l’art. 2 delle UCP definisce cosa si intende per “onorare” (cioè

pagare a vista, differito, o per accettazione di tratta) e per “negoziare” (acquistare a titolo

oneroso, pro solvendo o pro soluto, tratte, soltanto documenti, oppure documenti e

tratte).

Le definizioni date dall’art. 2 vanno tuttavia incrociate con l’art. 7 (obblighi della banca

emittente) nonché con l’articolo che riguarda gli obblighi della confermante (art. 8) e con

l’art. 12 che riguarda invece la designazione (di tali articoli si è già trattato in precedenza).

Leggendo le citate norme si scopre che la negoziazione è una prestazione riservata a tutte

le banche tranne la banca emittente in quanto l’art. 7 non menziona mai la negoziazione.

Il testo del credito documentario può riportare l’indicazione di una banca designata a

negoziare oppure la dicitura “any bank”. Le norme tuttavia non rendono obbligatoria la

negoziazione per la banca designata che, quindi, potrebbe rifiutare la prestazione

nonostante la convenienza dal punto di vista economico. Le norme chiariscono che,

qualora un credito sia emesso per negoziazione e la banca designata dovesse rifiutare la

prestazione, il beneficiario può rivolgersi alla Banca emittente che alla scadenza onorerà il

credito, restandole preclusa la negoziazione.

Page 39: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

38

6. Il ruolo delle banche nei crediti documentari

Le banche che intervengono nelle operazioni di credito documentario svolgono molteplici

funzioni e, a seconda del ruolo svolto, ciascuna banca coinvolta è indicata con una

specifica denominazione. Avremo quindi la banca emittente e quella confermante (di cui

si è già trattato), e inoltre la banca designata, la banca avvisante, la banca rimborsante. Il

luogo dei rapporti di corrispondenza tra le banche (per rapporti di corrispondenza si

intendono accordi di collaborazione tra banche diverse) e il numero di banche coinvolte

(e di conseguenza le commissioni applicate all’operazione stessa) mutano sensibilmente,

partendo da un minimo di due, dove la banca dell’ordinante figura come emittente e

quella del beneficiario come confermante, avvisante, designata ecc. fino ad avere casi in

cui ogni ruolo è svolto da una banca diversa. Da notare, sempre in merito alla nuova

pubblicazione n. 600, che tale norma prevede la possibilità, prima prevista solo per i

crediti di negoziazione, di utilizzare quale banca designata, la dicitura “presso qualsiasi

banca”.

Nella seguente tabella vengono riassunti i ruoli che, singolarmente o cumulativamente,

possono essere svolti dalle banche nell’ambito delle operazioni di credito

documentario:

Banca Emittente Banca che emette il

credito su richiesta di

un ordinante o per

proprio conto

Art. 2 e art. 7

UCP

Banca Confermante Banca che aggiunge la

propria conferma ad

un credito su

autorizzazione o

richiesta della banca

emittente

Art. 2 e art. 8

UCP

Page 40: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

39

Banca Avvisante Banca che avvisa il

credito su richiesta

della banca emittente

Art. 2 UCP

Banca Designata Banca presso la quale

il credito è utilizzabile

ovvero qualsiasi

banca nel caso di

credito utilizzabile

presso qualsiasi banca

Art.2 e art. 12

UCP

Banca rimborsante Banca espressamente

incaricata dalla banca

emittente di

rimborsare la Banca

designata

Art. 13 UCP

Pubbl. ICC URR

(Uniform Rules

for

Reimbursement)

Page 41: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

40

7. Le principali fasi del credito documentario e i documenti

7.1. Trattative e stipulazione del contratto

Si tratta della fase di negoziazione che si conclude con la firma del contratto tra venditore

e compratore, ma bisogna considerare che nel commercio internazionale sono diffusi i

contratti detti “a distanza” conclusi telefonicamente o mediante lo scambio di

corrispondenza dove non esiste un testo sottoscritto dalle parti con l’articolazione delle

condizioni con cui i contraenti vanno a regolamentare il loro rapporto. Durante questa

fase le parti concordano l’emissione del credito documentario fissandone i termini e le

condizioni in modo molto preciso in quanto questi dovranno poi servire alle banche

intermediarie per svolgere l’operazione. Occorrerà quindi fare molta attenzione ai

seguenti punti:

Nominativo della banca emittente del credito documentario: generalità esatte e

complete;

Domicilio sia del compratore sia del venditore;

Luogo di presentazione dei documenti (l’utilizzo del credito può avvenire presso

la banca del compratore o quella del venditore);

Scadenza dell’operazione per quanto riguarda l’utilizzo del credito e modalità di

pagamento (a vista o a scadenza differita);

Documenti necessari per l’utilizzo del credito in caso di eventuale richiesta di

conferma del credito da parte della banca del venditore.

Al fine di poter offrire alla propria clientela un servizio di supporto qualificato la banca

dovrebbe essere in grado, come rilevato anche in precedenza, di fornire una sorta di

servizio di consulenza fornendo indicazioni tese a migliorare l’operazione di credito

documentario sia nel caso in cui rivesta il ruolo di banca dell’ordinante sia nel caso in cui

rivesta invece il ruolo di banca del beneficiario. La mancanza di tale supporto è spesso

avvertita dalle imprese che però, a dire il vero, molto spesso si rivolgono in ritardo alla

propria banca, limitando così di fatto gli spazi di manovra per il tanto agognato supporto

Page 42: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

41

sopra menzionato. È necessario quindi che i singoli operatori bancari si adoperino ad

educare la propria clientela, facendo comprendere loro la necessità di interpellare la

Banca quando si è ancora in fase di stipulazione, fornendo i dettagli dell’operazione

commerciale alla base del credito (il contratto, le condizioni di fornitura ecc.). Solo

attraverso l’instaurazione di un tale processo l’obiettivo è realizzabile, con indubbi

vantaggi sia per le imprese che per le banche stesse. Per le prime infatti il risultato sarà un

credito documentario più sicuro in quanto oggetto di valutazione preventiva dei rischi e

praticamente strutturato dall’operatore specializzato (appunto la Banca) competente in

materia e a conoscenza di informazioni più dettagliate sul rischio banche nonché sulle

prassi in uso nei diversi Paesi. Per le seconde l’obiettivo principale è la fidelizzazione della

propria clientela che, trovando un valido supporto, difficilmente sarà tentata di

interpellare altri soggetti bancari focalizzando la propria attenzione soltanto sulla voce

“costi commissioni”, riconoscendo il valore del servizio ricevuto.

7.2. Richiesta dell’importatore di emissione del credito documentario e notifica al

beneficiario

A questo punto l’importatore chiede alla propria banca l’apertura del credito a favore del

fornitore. Espletate tutte le formalità la banca provvede all’emissione dello strumento per

l’apertura di credito e alla sua trasmissione a una banca che si trova nel Paese del

venditore per la successiva notifica al beneficiario. La banca avvisante, dopo aver

verificato l’autenticità del credito provvede a notificarlo al beneficiario oppure, se

richiesta la conferma, seguendo le istruzioni della banca emittente la aggiunge alla

notifica (la banca non è obbligata a confermare il credito anche se contenuto nella

richiesta). Se decide di confermare la banca va ad assumersi in proprio il rischio

obbligandosi a effettuare la prestazione.

Page 43: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

42

7.3. Eventuali modifiche

È possibile, nonostante il credito sia stato già emesso e prima dell’utilizzo, apportare delle

modifiche. In questo caso però le modifiche per avere effetto devono essere accettate

espressamente dalle parti coinvolte pena la mancata efficacia delle modifiche stesse. Si

noti in tal senso che le NUU espressamente vietano le modifiche che prevedono una

condizione di silenzio-assenso (anche se viene inserita una clausola in tal senso non è

presa in considerazione e quindi valgono le disposizioni del credito originariamente

emesso). È comunque consigliabile meticolosità e scrupolo durante la fase delle trattative

proprio per l’incertezza dovuta alla possibile mancata accettazione delle modifiche da

parte di un soggetto, oltre al costo che le parti devono sostenere per effettuarle (si

consideri che le modifiche sono a pagamento ed è prevista l’applicazione del costo per

ogni singola modifica che viene effettuata anche se in una volta soltanto).

7.4. Le modifiche al credito

Capita molto spesso che, successivamente all’emissione sia necessario apportare

modifiche al credito, sia per l’esigenza di modificare aspetti che potrebbero rendere

difficile la presentazione di cui non ci si è accorti in fase di emissione sia perché nel

frattempo possono essere mutate le esigenze delle Parti. L’art. 10 delle UCP si occupa di

disciplinare le modifiche al credito. Oltre all’ipotesi di mancata valenza obbligatoria del

silenzio assenso sopra descritto, la norma si occupa di chiarire che la modifica, per essere

valida deve essere accettata dalla banca emittente, dalla banca confermante se presente

e dal beneficiario. Le banca emittente resta vincolata alle modifiche non appena emesse

(in maniera simile a quanto avviene in fase di emissione del credito ex art. 7), così come la

Banca confermante che accetta le modifiche rimane vincolata dal momento in cui avvisa il

beneficiario. Preme far rilevare che la norma prevedere la possibilità per la banca

confermante di aderire alla modifica, ma prevede anche la possibilità che la banca

confermante non ritenga opportuno estendere la sua conferma alle modifiche. In tal caso

deve informare senza ritardo l’emittente ed avvisare il beneficiario del credito. Sopra si è

detto che la banca emittente resa vincolata al credito modificato sin dal momento

dell’emissione (così anche la confermante), tuttavia potrebbe succedere che il

Page 44: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

43

beneficiario non provveda a comunicare la sua accettazione. Dal momento che è

espressamente vietato il silenzio assenso potrebbero crearsi delle ambiguità, e proprio al

fine di chiarire eventuali zone d’ombra la norma specifica che qualora il beneficiario non

abbia provveduto ad accettare le modifiche, ma effettua la presentazione

conformemente a quanto previsto dalle modifiche stesse, l’accettazione si intende

effettuata con la presentazione dei documenti secondo le previsioni del credito

modificato. Si badi bene che nell’ipotesi appena descritta l’accettazione sarebbe da

ritenersi valida in quanto il beneficiario accetta le modifiche mediante il cosiddetto

“comportamento concludente”.

La norma in esame stabilisce inoltre che l’accettazione parziale delle modifiche non è

consentita, e che un’accettazione parziale viene equiparata equivalente al rifiuto delle

modifiche.

7.5. Spedizione della merce e presentazione dei documenti

Sulla base della notifica del credito documentario da parte della banca e solo dopo averlo

ricevuto e controllato attentamente, l’esportatore provvede alla spedizione della merce e

ottiene il documento di trasporto necessario, insieme agli altri richiesti e a quelli di sua

competenza riguardo la redazione (per esempio la fattura), per l’utilizzo del credito

documentario. La consegna dei documenti alla banca va fatta nei termini di validità del

credito e ogni banca dispone di cinque giorni lavorativi, successivi al giorno di

presentazione, per effettuarne l’esame. Il termine dei cinque giorni costituisce

un’innovazione della pubblicazione n. 600 che ha provveduto a eliminare la precedente

disposizione (sette giorni) in virtù delle mutate esigenze degli operatori commerciali e del

progresso nel campo della logistica, che è riuscita a ridurre notevolmente i tempi dei

trasporti. La scelta di un termine ridotto da ritenersi peraltro tassativo unita

all’eliminazione di termini ambigui quali “reasonable time” (tempo ragionevole),

costituisce un’importante indirizzo della pubblicazione n. 600, teso a semplificare e

rendere più celeri le operazione di regolamento del credito.

Page 45: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

44

Spesso il beneficiario del credito non è in grado di comprendere a fondo il funzionamento

del credito documentario e il necessario rispetto delle tempistiche imposto dal credito

stesso. È necessario educare la clientela a sottoporre alla propria banca il testo del

facsimile (e ove questo non sia presente il testo del credito notificato) al fine di

concordare le eventuale modifiche necessarie al fine di poter rispettare le menzionate

tempistiche. Uno degli errori più frequenti è infatti la presentazione oltre i termini da

parte del beneficiario, ad esempio qualora la presentazione avvenga prima della scadenza

ma dopo i 21 giorni dalla data del documento di trasporto. Altra casistica frequente è data

dalla mancanza di tempo necessario a far giungere i documenti presso la banca designata,

confermante oppure presso l’emittente qualora quest’ultima sia una banca distante dalla

piazza del compratore (in tali caso la banca del beneficiario che curerà la trasmissione dei

documenti per conto del beneficiario stesso ma senza avere alcun ruolo nell’operazione

potrebbe necessitare di diversi giorni per far giungere a destinazione i documenti).

Ancora una volta si richiama l’attenzione della banca verso il proprio cliente al fine di

migliorare la percezione del servizio ricevuto favorendo così la fidelizzazione del cliente

stesso.

7.6. Il controllo dei documenti

Questa è la fase più delicata del credito e occorre distinguere tra diverse ipotesi:

Se il credito è utilizzabile presso le casse della banca emittente questa controlla la

conformità dei documenti alle disposizioni del credito e, se ritenuti regolari e conformi,

provvede ad accreditare il beneficiario tramite la banca notificante;

Se il credito è utilizzabile presso le casse della banca notificante e/o confermante è

quest’ultima che, per effetto della delega della banca emittente, è incaricata di

controllare la conformità dei documenti. La banca confermante dopo avere accreditato

l’importo al beneficiario, invia alla banca emittente l’addebito e i documenti ritirati in

utilizzo del credito.

Page 46: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

45

In caso di credito confermato si noti che l’operazione prevede un doppio esame dei

documenti: il primo effettuato della banca confermante e il secondo dalla banca

emittente, in virtù dell’autonomia delle obbligazioni assunte dalle banche stesse.

L’esame dei documenti rappresenta la fase più delicata e le norme riguardanti sono

stringenti. L’art. 14 delle NUU n. 600, come visto in precedenza, disciplina

dettagliatamente il comportamento che le banche devono tenere nell’esaminare i

documenti, esame che tende ad accertare l’inesistenza di conflitti tra il contenuto dei

documenti e quanto prescritto nel credito, oltre a stabilire dettagliatamente i requisiti di

ogni documento e le caratteristiche riguardanti gli esemplari (per esempio copie e

originali).

L’esame dei documenti in base alle UCP

Il summenzionato articolo 14 delle UCP è di fondamentale importanza sia per i soggetti

(ordinante e beneficiario) sia per le banche in quanto è sulla base soprattutto di tale

articolo, oltre alle già menzionate regole della Prassi bancaria internazionale uniforme,

che l’esame dei documenti verrà effettuato. Rispetto alle precedenti versioni delle norme

l’articolo costituisce un’importante innovazione e, soprattutto, la chiara presa di

posizione delle norme rispetto agli orientamenti differenti della strict compliance

piuttosto che della reasonable compliance nell’esame dei documenti. Dal teso

dell’articolo si evince che, grazie alle precise prescrizioni della norma, si dovrebbe

procedere progressivamente all’abbandono della teoria della strict compliance che

prevedeva l’esame dei documenti come strettamente collegato alla forma, badando

piuttosto al contenuto dei documenti, specie riguardo ai documenti non prodotti

direttamente dal beneficiario ma provenienti da soggetti terzi (si pensi ad es. ai certificati

di origine o ai documenti di trasporto). Tale orientamento si evince soprattutto dalla

lettera d) dell’art. 14 la quale statuisce che “i dati in un documento, quando letti nel

contesto del credito, del documento stesso e della prassi bancaria internazionale

uniforme, possono non essere identici ai dati del documento stesso, a quelli di ogni altro

documento prescritto o a quelli del documento stesso, ma non devono essere

incompatibili con tali dati”.

Page 47: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

46

E ancora la lettera e): “nei documenti diversi dalla fattura commerciale, la descrizione

delle merci, dei servizi o di altre prestazioni, se riportata, può essere fatta utilizzando

espressioni generiche che non siano compatibili con la loro descrizione nel credito”. Da

quanto appena esposto si evince chiaramente che non è richiesta la “specularità” dei dati

nei documenti, ma la verifica dell’assenza di conflitti, da accertare più nella sostanza dei

documenti che nella forma. L’articolo provvede inoltre a stabilire il termine massimo di 5

giorni lavorativi bancari a disposizione delle banche per l’esame dei documenti, la

previsione che gli indirizzi del beneficiario e dell’ordinante possono essere diversi rispetto

a quelli indicati nel credito purché indichino lo stesso Paese. Al fine di evitare il sorgere di

riserve basate sugli errori di scrittura la norma prescrive che i contatti (numeri di telefono

e simili) non devono essere presi in considerazione salvo il caso in cui non riguardino il

destinatario o il soggetto da avvisare in un documento di trasporto.

I documenti richiesti sono solitamente la fattura, il documento di trasporto, il certificato

di origine delle merci, il documento di assicurazione, la distinta colli, la distinta pesi, il

certificato di ispezione delle merci. Il documento di trasporto è fondamentale e cambia il

nome e i requisiti a seconda della tipologia di trasporto utilizzato. Gli art. 19 e seguenti

NUU n. 600 prevedono:

• documento di trasporto multimodale;

• polizza di carico marittima (bill of lading);

• sea way-bill;

• polizza di carico charter party;

• documento di trasporto aereo (air way-bill);

• documenti di trasporto su strada, ferrovia o vie d’acqua interne;

• documento di trasporto di corriere e ricevuta postale.

Page 48: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

47

Caratteristiche di alcuni documenti di trasporto

Senza entrare nei dettagli è necessario comunque effettuare alcune precisazioni in merito

ad alcuni di essi. Tutti i documenti di trasporto devono essere redatti da un soggetto

qualificato come vettore (oppure da altro soggetto che si qualifica come soggetto che

agisce per conto del vettore). Riguardo al documento di trasporto multimodale, poi, la

nuova normativa recita «con almeno due differenti tipologie di trasporto» in quanto il

termine “multimodale” potrebbe generare incomprensioni.

Riguardo invece alla polizza di carico marittima (comunemente conosciuta come bill of

lading) essa presenta alcune caratteristiche distintive rispetto a tutti gli altri perché, oltre

a essere un documento di trasporto, è un «titolo rappresentativo delle merci» e questo

significa che il possessore è legittimato al ritiro del carico (la disciplina della bill of lading

ricalca, in parte, quella dei titoli di credito). La bill of lading è un titolo a cui è possibile

apporre girata, consentendo quindi alla merce di circolare agevolmente tra gli operatori

commerciali. Di solito il credito prevede la presentazione del full set (composto da tre

esemplari) in originale proprio per i rischi che la natura del titolo comporta.

Altro documento da considerare è il certificato di assicurazione. Bisogna verificare se il

credito richiede la polizza oppure il certificato di assicurazione, in quanto si tratta di due

distinti documenti (di solito è richiesto il certificato di assicurazione) oltre ad accertare la

corrispondenza delle clausole richieste riguardo ai rischi coperti dal certificato/ polizza

(comunemente si richiede la copertura totale).

Da ultimo consideriamo il certificato di ispezione delle merci. È redatto da un soggetto

(l’agenzia di ispezione) il quale certifica di avere constatato la natura e lo stato delle merci

e/o dell’imballaggio come riportato nel certificato. Considerato quanto detto riguardo alla

natura del credito documentario come operazione di vendita contro documenti, tale

certificato è uno strumento utile per l’ordinante (compratore) perché consente di

verificare se le merci sono corrispondenti all’ordine e in buono stato al momento della

spedizione.

Page 49: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

48

Sebbene i documenti sinora menzionati siano quelli più frequentemente richiesti, le parti

possono concordare altri documenti aggiuntivi da presentare all’utilizzo del credito.

REGOLE NELLA COMPILAZIONE DEI DOCUMENTI

- I documenti devono essere completi, e presentati nel numero di esemplari richiesto dal

credito.

- Devono essere presentati con lo stesso numero di originali e di copie prescritte nel

credito (sempre almeno uno in originale;

- Devono essere presentati nella stessa tipologia richiesta, cioè se il credito richiede come

documento di trasporto l’aereo (l’Air Way bill) dovrò presentare alla banca un documento

di trasporto aereo che nella forma appaia essere un Air Way Bill.

- Devono essere presentati entro la scadenza prevista e, salvo diversa prescrizione, entro

21 giorni dalla data di spedizione della merce

- Vanno evitate le correzioni e/o cancellature ecc. In ogni caso qualora queste vengano

effettuate, devono essere sempre convalidate da chi ha emesso il documento con la

parola “approved”

- Non devono esserci contrasti tra quanto dichiarato su un documento e quanto appare su

altri documenti;

- Occorre che ci sia concordanza fra i documenti presentati, nel senso che l’insieme dei

documenti deve chiaramente riferirsi alla stessa operazione;

- Spesso è richiesto che il numero del credito documentario appaia su tutti i documenti. È

opportuno comunque sempre riportare il numero di credito documentario nei

documenti.

- La data di spedizione che appare nel documento di trasporto non deve essere posteriore

alla data ultima di spedizione prescritta nel credito;

Page 50: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

49

- I documenti devono essere presentati entro il tempo stabilito nel credito presso la banca

indicata nello stesso;

- L’importo dei documenti deve corrispondere a quello per cui è stato emesso il credito,

salvo la possibilità di prevedere nel credito apposite tolleranze nell’importo, nella

quantità o nei prezzi unitari secondo quanto previsto dalle Norme della pubbl. 600;

- La sottoscrizione dei documenti di trasporto deve essere apposta in conformità a quanto

previsto dalle NUU, (il firmatario deve dichiarare in che veste appone la sottoscrizione).

7.7. Consegna dei documenti e addebito al compratore

L’ultima fase del credito documentario prevede la chiusura dell’operazione con l’addebito

al compratore da parte della banca emittente per l’importo pagato al beneficiario,

tramite la banca notificante, oppure pagato direttamente allo stesso beneficiario e con la

consegna dei documenti al compratore da parte della banca emittente, in modo che egli

possa provvedere al ritiro della merce già pagata al venditore con il credito documentario.

7.8 Implicazioni tra credito documentario e termini di resa della merce

Molte imprese tendono ad utilizzare i termini di resa in maniera distaccata dalla

condizione di pagamento praticata, prestando poi il fianco ad una serie di rischi che

potrebbero compromettere il buon esito dell’operazione. Questo accade anche qualora la

condizione di pagamento prescelta sia il credito documentario.

Si ricorda che, come in precedenza rilevato, uno dei documenti attorno al quale ruota il

credito documentario è il documento di trasporto, documento che cambia a seconda

della tipologia di trasporto utilizzata. Ne deriva che, ad esempio in un credito

documentario export, il documento di trasporto che dovrà essere prodotto dal

beneficiario in sede di presentazione potrebbe essere stato predisposto da un soggetto

incaricato da egli stesso oppure dall’ordinante compratore a seconda del termine di resa

della merce stabilito tra le parti. È consigliabile sempre prediligere un termie di resa dove

il soggetto che predispone il documento sia incaricato dal beneficiario, al fine di poter

Page 51: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

50

opportunamente istruire il soggetto incaricato sulle condizioni che il documento di

trasporto dovrà soddisfare in armonia con le condizioni richieste dal credito e quelle

riportate negli altri documenti. È consigliabile quindi evitare vendite con termie di resa ad

esempio Ex Works e prediligere termini di resa del gruppo C (ad esempio, in caso di

trasporto marittimo, CIF oppure CFR).

Nella seguente tabella viene riportato uno schema riassuntivo delle diverse fasi del

credito documentario:

Trattative e stipulazione del

contratto

Ordinante e compratore dovranno stabilire

le condizioni di pagamento e, qualora

l’intesa sia raggiunta sulla lettera di credito

concordare le caratteristiche della stessa

Richiesta dell’ordinante alla propria

banca ed emissione del credito

documentario

L’ordinante richiede l’emissione alla propria

banca e quest’ultima, accertate le

condizioni per l’emissione (disponibilità di

fido ecc.) procederà ad emettere il credito

con eventuale richiesta di conferma alla

banca confermante.

Notifica al beneficiario La banca avvisante e/o eventualmente

confermante notifica l’emissione del credito

al beneficiario (N.B. i due soggetti

potrebbero anche non coincidere)

Eventuali modifiche Il beneficiario, successivamente alla notifica

e fino all’utilizzo del credito, potrebbe

concordare con l’ordinante eventuali

modifiche al credito

Spedizione della merce Il beneficiario provvede all’invio della merce

e alla preparazione dei documenti richiesti

dal credito

Page 52: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

51

Presentazione documenti (utilizzo) Entro la scadenza il beneficiario utilizza il

credito (anche attraverso utilizzi parziali)

presentando i documenti presso la banca

designata e/o confermante a seconda dei

casi

Esame documenti La banca confermante e/o la banca

designata e/o la banca emittente, entro 5

giorni lavorativi bancari procede all’esame

dei documenti pronunciandosi in merito:

l’esito può essere:

a) Presentazione conforme: la banca

adempie alla propria obbligazione secondo

le prescrizioni del credito

b) Presentazione non conforme: la banca

comunica le riserve riscontrate, rifiuta la

prestazione e trattiene i documenti in attesa

di istruzioni da parte del beneficiario

Consegna dei documenti e addebito

all’ordinante

In caso di presentazione conforme la banca

procederà al pagamento e provvederà ad

addebitare l’ordinante. In caso di

presentazione non conforme invece

attenderà comunicazioni (ad es.

scioglimento riserve da parte dell’ordinante

o autorizzazione a consegnare i documenti

da parte del beneficiario). In mancanza di

istruzioni restituirà i documenti al

beneficiario.

Page 53: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

52

SUGGERIMENTI PER UNA CORRETTA GESTIONE DEL CREDITO DOCUMENTARIO

Credito Import:

Si consiglia di contattare la Banca per predisporre una bozza di credito documentario in grado di

soddisfare le proprie esigenze in merito ai documenti da richiedere, alle tempistiche e/o scadenze da

inserire, ai termini e condizioni per i pagamenti, alle spedizioni parziali e7o tolleranze,

Si consiglia di evitare lo scioglimento delle riserve prima di aver compreso qual è l’errore

riscontrato nei documenti;

Si suggerisce inoltre di valutare bene, in fase di pre-emissione e attraverso la propria banca, di

individuare banche di elevato standing e gradite alla propria banca e di comprendere bene l’effettivo

ruolo delle banche coinvolte;

Inviare una bozza di credito al beneficiario al fine di evitare ritardi e/o richieste di modifiche

successive all’emissione durante la fase delle negoziazioni;

In presenza di importi elevati e operazioni complesse (ad es. acquisto di impianti con spedizioni

ed utilizzi parziali) prevedere la contestuale emissione di garanzie bancarie da parte del beneficiario.

Credito Export:

Si consiglia di contattare la propria Banca per informarsi sulla possibilità di ottenere la conferma

(a seconda della banca emittente e/o del paese) e le relative condizioni;

Verificare le modalità di trasporto che saranno praticate;

Inviare all’Acquirente (futuro Ordinante) una lettera contenente le preferite condizioni da

applicare al credito o, se possibile, inviare un esempio di lettera di credito gradita dopo aver

consultato la propria banca;

All’atto della notifica del credito verificare che le condizioni del credito siano corrispondenti a

quelle precedentemente concordate e, se necessario, richiedere le modifiche;

Programmare con cura la produzione e/o spedizione della merce per evitare ritardi non previsti.

Si consiglia inoltre di contattare lo spedizioniere che si occuperà del trasporto al fine di verificare le

tempistiche del trasporto e le caratteristiche che dovrà contenere il documento di trasporto richiesto

dal credito documentario;

Preparare i documenti richiesti dal credito con cura verificando, prima della presentazione dei

documenti alla banca, la loro corrispondenza a tutte le prescrizioni del credito.

Si ricorda che la maggior parte dei documenti non vengono redatti dal beneficiario, quindi è

opportuno sempre contattare il soggetto deputati all’emissione del singolo documento e, in caso di

richieste “anomale” rispetto ai documenti standard abitualmente predisposti, concordare con il

soggetto i contenuti del documento dopo essersi confrontati con la propria banca.

Presentare nei termini, alla banca emittente o altra banca a seconda delle previsioni del credito, i

documenti richiesti dal credito. Qualora la banca alla quale devono essere presentati i documenti sia

distante dalla sede del beneficiario è opportuno informarsi preventivamente con la propria banca sulla

tempistica.

Page 54: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

53

8. Il provvedimento cautelare ex art. 700 c.p.c.

Il ricorso ex art. 700 c.p.c. è una misura cautelare predisposta dal codice di procedura

civile avente lo scopo di fornire una tempestiva tutela del richiedente che, qualora

dovesse attendere l’esito di una causa di merito, vedrebbe pregiudicato un proprio

diritto. Costituisce pertanto una misura cautelare avente funzione conservativa o

anticipatoria degli effetti della decisione di merito. Per ottenere il provvedimento il

richiedente deve dimostrare l’esistenza di una serie di presupposti:

a. Del periculum in mora;

b. Del fumus boni iuris;

c. Della mancanza di un rimedio ad hoc tra quelli previsti nelle varie sezioni del

capo III (atipicità e sussidiarietà).

Storicamente l’efficacia dei provvedimenti d’urgenza è sempre stata condizionata

all’instaurazione della causa di merito, ma le modifiche apportate dal legislatore negli

ultimi anni hanno attenuato il vincolo di strumentalità appena descritto non prevedendo

più l’obbligatorietà della causa di merito che è oggi diventato eventuale. A tal proposito

preme inoltre far rilevare che il provvedimento d'urgenza ex art. 700 c.p.c. si distingue

rispetto alla misura cautelare del sequestro giudiziario perché consente al beneficiario

della misura preventiva di disporre liberamente del proprio diritto (si pensi alla

disponibilità di un bene che potrà essere alienato libero da vincoli che potrebbero

ingenerare timori in potenziali acquirenti).

La procedura consiste nel deposito in cancelleria di un ricorso che può essere inoltrato

sia prima dell’eventuale causa di merito che in presenza di causa pendente. Depositato il

ricorso il Giudice provvede a fissare la data dell’udienza al termine della quale si

pronuncia con ordinanza accogliendo o rigettando il ricorso. Tuttavia, se per ragioni di

speditezza il giudice lo ritenga necessario, si pronuncia con decreto (inaudita altera parte)

senza aver sentito la controparte e fissando un udienza a tal scopo dedicata al termine

Page 55: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

54

della quale può modificare o addirittura revocare il provvedimento concesso

precedentemente con decreto.

Avverso l’ordinanza del giudice è possibile proporre il reclamo (una particolare forma

di ricorso).

Il contenuto dell'ordinanza ex art. 700 c.p.c. è atipico, discrezionalmente stabilito dal

giudice in base agli elementi raccolti e con lo scopo di emanare un provvedimento idoneo

a rendere sicuri gli effetti di una eventuale futura decisione di merito.

Lo strumento sopradescritto, proprio per la sua natura di figura residuale, può essere

utilizzato a tutela di molteplici situazioni tra le quali, per quel che riguarda in questa sede,

la richiesta al giudice di intimare ad una banca di non procedere al pagamento

dell’importo relativo ad un credito documentario piuttosto che ad un contratto autonomo

di garanzia.

Attraverso il provvedimento ex art. 700 c.p.c. l’ordinante di un credito documentario

può chiedere al giudice di bloccare il pagamento al beneficiario (ad esempio nel caso in

cui il credito preveda un pagamento differito e la merce, ricevuta prima della data del

pagamento sia riscontrata come difforme) attraverso un’intimazione alla banca emittente

di non pagare (oppure comunque di non addebitare l’ordinante). Altra ipotesi simile può

verificarsi anche qualora il provvedimento in oggetto sia richiesto al fine di bloccare

l’escussione da parte di un beneficiario di una garanzia bancaria.

Eccependo il dolo della controparte è legittima la pretesa dall’ordinante, pretesa che

però si rivela un problema per la banca in quanto, in virtù del provvedimento ricevuto non

può effettuare il pagamento e allo stesso tempo, in virtù delle norme UCP600 è tenuta ad

onorare in presenza di documenti conformi (a tal proposito si noti come l’art. 5 UCP600

chiarisce che le banche operano su documenti ecc.). In tutti questi casi la banca si troverà

“tra l’incudine ed il martello” in quanto in forza del provvedimento del giudice comunque

non potrà addebitare il cliente, ma rimarrà obbligata nei confronti del beneficiario ad

effettuare la prestazione alla scadenza. Seppur gestibile la posizione della banca sarà

delicata e, seppur non essendo questa la sede opportuna per approfondire il tema, la

banca dovrà quanto prima conferire mandato ai propri legali al fine di risolvere la

Page 56: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

55

problematica (inoltrando il reclamo al giudice e notificando al beneficiario il

provvedimento ricevuto, percorrendo cioè entrambe le possibili strade).

Si tenga presente inoltre che strumenti simili sono previsti anche in altri ordinamenti

giuridici dove i giudici, a differenza che in Italia dove non sempre sono favorevoli alla

concessione della tutela ex art. 700 c.p.c. se collegati a crediti documentari e/o a garanzie

bancarie internazionali, potrebbero essere più accondiscendenti nei confronti dei

richiedenti (loro connazionali) concedendo in via cautelativa il provvedimento senza

approfondire l’esistenza dei presupposti.

Page 57: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

56

9. Tipologie di credito documentario

Oltre alla forma “classica” esistono diverse tipologie di credito documentario, destinate a

soddisfare varie esigenze:

il credito trasferibile;

il credito sussidiario;

il credito rotativo;

il credito di anticipazione.

La stand by letter of credit

9.1 Il credito trasferibile

Questa forma di credito documentario consente al beneficiario (primo beneficiario) di

disporre che il credito, aperto a suo favore, possa essere trasferito a uno o più altri

beneficiari in forma parziale oppure per l’intero importo.

Un credito può essere trasferito soltanto se è espressamente denominato come

“trasferibile” dalla banca emittente e soltanto nei termini e alle condizioni precisate nel

credito originario, a eccezione di alcuni elementi come l’importo, i prezzi unitari e il

periodo di validità, che possono subire singole variazioni. Generalmente il credito

trasferibile viene utilizzato nei casi in cui chi effettua l’operazione di compravendita (il

primo beneficiario del credito documentario) è un intermediario (agente, commissionario,

società di import-export) che dovrà, a sua volta, acquistarla da un terzo soggetto (il

secondo beneficiario). In tali casi, il primo beneficiario, che conserva la titolarità della

fornitura, trasferisce al secondo beneficiario un importo minore rispetto a quello

originario del credito, ottenendo il suo guadagno dalla differenza tra i due passaggi.

Quando, invece, il primo beneficiario è un agente o un commissionario, il credito viene

Page 58: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

57

trasferito all’effettivo fornitore per l’intero importo contro pagamento (al di fuori del

credito) di una provvigione.

Caratteristiche della L/C trasferibile

Il credito documentario denominato “trasferibile” trova apposita disciplina nell’art. 38

delle norme UCP 600. Secondo la norma deve essere dichiarato come trasferibile dalla

banca emittente in fase di emissione e tale statuizione deve essere riportata nel credito

(al campo 40 A). Nonostante la possibilità di trasferire il credito ad uno o più ulteriori

beneficiari preme far rilevare che per ulteriori beneficiari si intende la possibilità di più

“secondi beneficiari” ma il passaggio ulteriore può essere soltanto uno (non è possibile

che il secondo beneficiario possa a sua volta trasferire ad un terzo e così via). Il credito

trasferito deve riportare correttamente i termini e le condizioni del credito originario,

inclusa l'eventuale conferma, ad eccezione di alcuni aspetti che potranno essere

modificati dal primo beneficiario. Quest’ultimo può infatti intervenire modificando

l’importo del credito trasferito e dei prezzi unitari se indicati al fine di celare il suo

guadagno così come la data di scadenza e il periodo di presentazione dei documenti. Il

primo beneficiario ha inoltre il diritto di sostituire con propria fattura quelle del secondo

beneficiario ed utilizzare, così, il credito per la differenza, eventualmente esistente, fra

l'importo della propria fattura e quello della fattura del secondo beneficiario. L’articolo di

riferimento (art. 38) è molto dettagliato e disciplina tutti gli aspetti dell’operazione:

statuisce che tutti i costi relativi al trasferimento, salvo diversa pattuizione, sono a carico

del primo beneficiario, stabilisce inoltre cosa si intende per banca trasferente (la banca

designata o autorizzata a trasferire i credito) evidenziando che la banca emittente stessa

può rivestire il ruolo di trasferente. La norma prevede inoltre che la percentuale di

copertura assicurativa, in un trasferimento di un credito in cui è prevista la presentazione

di un documento assicurativo, può essere aumentata in misura tale da fornire la

copertura assicurativa finale richiesta dal credito originario.

Lo spirito della norma è quello di rendere chiari i passaggi consentiti e di rendere

utilizzabile tale figura senza il timore di incappare in errori dovuti alla maggiore

complessità dell’operazione. Si consideri che, con l’allargamento (specialmente ad est) dei

Page 59: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

58

confini del commercio internazionale l’utilizzo di intermediari sarà sempre maggiore e, dal

momento che spesso tali intermediari non sono in grado di sopportare in autonomia il

peso finanziario delle operazioni richieste, la figura del credito trasferibile potrebbe subire

un notevole incremento nel prossimo futuro.

9.2 Il credito sussidiario o controcredito

È una forma particolare di credito che si realizza quando il beneficiario di un credito

documentario irrevocabile dispone, a sua volta, di aprire un nuovo credito documentario

(il back to back) a favore di un fornitore per l’acquisto delle merci oggetto del credito

base. Questa operazione riguarda di solito materie prime. Il credito sussidiario può

sembrare simile al credito trasferibile, ma di fatto non lo è: il credito base e il credito back

to back sono correlati e interdipendenti da un punto di vista strettamente economico,

mentre non lo sono da un punto di vista giuridico, in quanto in questo caso sono costituiti

due crediti distinti ed autonomi. Il back to back, a differenza del credito trasferibile, non

è, pertanto, in alcun modo assoggettato alle condizioni del credito base e l’ordinante del

credito back to back, inoltre, deve essere affidato presso la banca che emetterà tale

credito e risultare soggetto in grado di gestire l’operazione che si presenta alquanto

complessa e articolata.

9.3 Il credito rotativo

Con il credito rotativo (revolving) la banca emittente si impegna a rinnovare, di volta in

volta, l’impegno a pagare, a negoziare, ad accettare o a fare effettuare il pagamento,

ripristinando sempre l’importo iniziale del credito. In pratica, è una normale apertura di

credito documentario il cui importo, dopo ogni utilizzo, viene ripristinato e messo a

disposizione del beneficiario per un determinato numero di volte e alle stesse condizioni

previste dal credito originariamente emesso.

Può essere cumulativo (che consente cioè di cumulare gli importi non utilizzati negli

utilizzi successivi) o non cumulativo (dove gli importi non utilizzati entro la scadenza non

possono essere cumulati negli utilizzi successivi).

Page 60: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

59

Il revolving costituisce una tipologia di credito che ha come presupposto un contratto tra

un compratore e un venditore che prevede un certo numero di forniture nel tempo.

Il credito rotativo, a differenza del credito trasferibile dianzi descritto, non trova

menzione nelle UCP 600 le quali prevedono soltanto il credito con utilizzi e spedizioni

parziali consentite. Quest’ ultima possibilità non deve essere confusa con il credito

rotativo che invece riesce a creare un vincolo più stringente sia per il venditore che per

l’ordinante. Di solito viene utilizzato tutte le volte in cui l’esigenza delle Parti è di scandire

temporalmente le forniture che richiedono allo stesso tempo un notevole impegno

finanziario da parte del fornitore. A titolo di esempio si pensi ad un contratto stipulato tra

due soggetti dove l’esigenza dell’acquirente è il rispetto delle tempistiche di consegna e

dei quantitativi ordinati mentre l’esigenza del fornitore è quella di essere certo che non ci

saranno interruzioni dei programmi di fornitura salvo comune accordo e di conseguenza

la tranquillità di potersi approvvigionare di materie prime senza il rischio di doversi poi

trovare esposto a fronte di una interruzione delle forniture.

Il credito si rinnoverà automaticamente il numero di volte previsto dal testo del credito

(di solito tale previsione è contenuta nel campo 47 A “condizioni aggiuntive”)

rassicurando il fornitore ed allo stesso tempo, specie nel revolving senza utilizzi

cumulativi, all’ordinante di pagare solo se il fornitore rispetta le condizioni stabilite

precedentemente (tempistica e quantitativi). Nella pratica tale strumento non è molto

diffuso perché comporta per l’ordinante un impegno notevole (pari al totale degli importi

di ogni singola lettera di credito) ed allo stesso tempo prolunga l’impegno della banca.

Tuttavia di volta in volta le Parti dovrebbero valutare se più conveniente l’emissione di

tante lettere di credito ciascuna per ogni singola operazione piuttosto che lì emissione di

un credito revolving, valutando non soltanto in funzione dei costi ma anche di altri fattori,

quali ad esempio la certezza che le condizioni del credito saranno sempre le stesse,

diminuendo sensibilmente le possibilità di imperfezioni che possono poi comportare

riserve sui documenti.

Page 61: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

60

9.4 Il credito di anticipazione o con clausola rossa

Con il credito di anticipazione (red clause) si autorizza il pagamento di determinate

somme al beneficiario prima della presentazione dei documenti, dietro rilascio di una

ricevuta che attesti l’impegno assunto di destinare tali somme alla produzione e alla

spedizione delle merci o comunque alla predisposizione della fornitura. Una forma

particolare di credito con anticipazione è quella cosiddetta con “clausola verde” (green

clause), in cui l’anticipo viene concesso solo dietro una ricevuta di deposito in magazzini

pubblici della merce oggetto del contratto e dietro impegno scritto del beneficiario a

presentare i documenti nei termini e secondo le modalità pattuite.

9.5 Stand-by letter of credit

Questo istituto è stato ricompreso nell’accezione di credito documentario dalle norme

CCI, pubblicazione n. 600. l’art. 1 della suddetta pubblicazione recita infatti: “...le presenti

norme si applicano a tutti i crediti documentari e, per quanto compatibili, alle lettere di

credito stand by…”.

La stand-by letter of credit è una convenzione contrattuale con la quale la banca

emittente si obbliga irrevocabilmente nei confronti del beneficiario a tenerlo indenne,

subentrando al terzo, nel caso quest’ultimo si renda inadempiente. L’obbligazione della

banca quindi - a differenza del credito documentario dove risulta essere certa, autonoma

e definitiva - sarà eventuale, autonoma e definitiva. Il carattere distintivo dell’eventualità

della prestazione bancaria (rispetto alla certezza tipica delle operazioni di credito

documentario) avvicina tale figura alla garanzia bancaria autonoma piuttosto che al

credito documentario.

A differenza delle garanzie autonome che spesso sono a prima richiesta, nella lettera di

credito stand-by la prestazione della banca è subordinata alla presentazione di documenti

richiesti dal testo della lettera, dai quali emerge chiaramente l’inadempimento del terzo.

Tali documenti accompagnano la richiesta di pagamento. I documenti usualmente

richiesti sono la copia della fattura e del documento di trasporto (dai quali si può

Page 62: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

61

facilmente dedurre l’avvenuta spedizione della merce e la scadenza dei termini di

pagamento previsti.

Si deduce da quanto detto come lo scopo di una stand-by letter of credit sia diverso da

quello di un credito documentario classico: mentre quest’ultimo ha soprattutto una

funzione di pagamento, la lettera di credito stand-by mira a una funzione di sicurezza.

L’istituto, nella sua innovativa forma di mezzo garantistico del commercio internazionale,

è entrato nella prassi, durante gli ultimi decenni, di molti Paesi e, qualora il compratore

non preferisca l’emissione della lettera di credito, risulta di più facile utilizzo e sempre più

spesso viene utilizzata come strumento sostitutivo della lettera di credito classica,

specialmente nei casi di rapporti continui di fornitura dove non viene emessa a copertura

di una singola operazione ma anche per importi maggiori che comprendono più spedizioni

da effettuare in un determinato arco temporale con importi a scalare in caso di utilizzo.

Rispetto al credito documentario la stand-by letter of credit è uno strumento più agevole

e flessibile (si adatta, come sopra rilevato, anche alla coperture di più forniture) e non

richiede l’esame dei documenti da parte delle banche che, come spesso accade, risulta

essere lo scoglio più difficile da superare. Inoltre in alcuni casi consente di risolvere alcuni

problemi che il credito documentario classico potrebbe creare per il semplice fatto che i

documenti viaggiano separatamente dalla merce. Si pensi, a titolo di esempio, al caso in

cui la merce richiesta dal compratore debba essere spedita tramite aereo ; in tal caso

merci e documenti, se il pagamento avviene a mezzo bonifico bancario posticipato

coperto da Stand by, possono partire insieme, evitando in tal modo che i beni possano

essere gravati da spese di sosta e magazzinaggio a destinazione in attesa della

documentazione che, qualora debba seguire l'iter bancario richiesto dal credito

documentario, potrebbero ritardare di diversi giorni impedendo al compratore di

sdoganare immediatamente la merce. Inoltre consente, al pari del credito documentario,

di agire non soltanto sul rischio commerciale ma anche sul rischio Banca/ Paese in quanto

è applicabile alle lettere di credito stand by l’istituto della conferma.

Page 63: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

62

Stand By Letter of credit:

Può essere regolata dalle UCP600

Differisce dallo schema tipico del credito documentario e si avvicina molto allo

schema tipico delle garanzie bancarie

L’impegno della banca è: eventuale autonomo e definitivo

Consiste nell’impegno della banca emittente di pagare a fronte di una richiesta

di pagamento, al verificarsi del mancato pagamento da parte del debitore

Nella stand-by la funzione della presentazione e relativo esame dei documenti è

«probatoria dell’adempimento del venditore» che richiede il pagamento

Page 64: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

63

APPENDICE

A) Schema di modello Swift MT700 utilizzato per l’apertura di un credito documentario

MT 700 Issue of a Documentary Credit

Status Tag Field Name Status Tag Field Name

M 27 Sequence of Total O 43P Partial Shipments

M 40A Form of Documentary Credit O 43T Transhipment

M 20 Documentary Credit Number O 44A Place of Taking in Charge/Dispatch

from.../Place of Receipt

O 23 Reference to Pre-Advice O 44E Port of Loading/Airport of Departure

O 31C Date of Issue O 44F Port of Discharge/Airport of Destination

M 40E Applicable Rules O 44B Place of Final Destination/For Transportation

to.../Place of Delivery

M 31D Date and Place of Expiry O 44C Latest Date of Shipment

O 51a Applicant Bank O 44D Shipment Period

M 50 Applicant O 45A Description of Goods and/or Services

M 59 Beneficiary O 46A Documents Required

M 32B Currency Code, Amount O 47A Additional Conditions

O 39A Percentage Credit Amount

Tolerance

O 71B Charges

O 39B Maximum Credit Amount O 48 Period for Presentation

O 39C Additional Amounts Covered M 49 Confirmation Instructions

M 41a Available With ... By ... O 53a Reimbursing Bank

O 42C Drafts at ... O 78 Instructions to the

Paying/Accepting/Negotiating Bank

O 42a Drawee O 57a ’Advise Through’ Bank

O 42M Mixed Payment Details O 72 Sender to Receiver Information

O 42P Deferred Payment Details

M = Mandatory O = Optional

Page 65: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

64

B) Esempio di lettera di credito non confermata

MT S700 Issue of a Documentary Credit

Issuing bank : XXXXXX BANK

Receiving /Advising Bank: YYYY BANK

Sequence of Total *27 : 1

Form of Doc. Credit *40 A : IRREVOCABLE

Doc. Credit Number *20 : L/C XXXXXXX

Ref. to Pre-advice 23 :

Date of Issue 31 C : XX/XX/XX

Applicable Rules *40 E : UCP LATEST VERSION

/

Expiry *31 D : Date 090531 Place ITALY

Applicant *50 : BSIS COMPANY

OMER ALMOKTAR ST

PO BOX 6216 TRIPOLI

LIBIA

Beneficiary *59 : /

PORTEINDOOR DI PASQUINUCCI MASSIMILIANO

VIA PIEMONTE 59

56035 PERIGNANO (PI)

ITALY

Amount *32 B : Currency EUR Amount 139.000,

Pos. / Neg. Tol.(%) 39 : /

Max. Credit Amount 39 B : NOT EXCEEDING

Available with/by *41 A : CRVOIT3VXXX

BY DEF PAYMENT

Deferred Paym. DET. 42 P : 30 DAYS AFTER B/L DATE OF ISSUANCE

Partial Shipments 43 P : PROHIBITED

Transhipment 43 T : PROHIBITED

Port of Loading 44 E :

ANY ITALIAN SEA PORT

Port of Discharge 44 F :

TRIPOLI

Latest Date of Ship. 44 C : 090510

Page 66: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

65

Descript. of Goods 45 A :

DOORS AS PER ORDER N. ….. DATED 20/10/2008

CFR TRIPOLI

Documents required 46 A :

1. SIGNED COMMERCIAL INVOICE ORIGINAL AND TWO COPIES

2. FULL SET OF CLEAN ON BOARD BILL OF LADING MARKED FREIGHT PREPAID

MADE OUT TO THE ORDER OF ISSUING BANK NOTIFY APPLICANT WITH FULL

NAME AND ADDRESS.

3. PACKING LIST IN TRIPLICATE

4. CERTIFICATE OF ORIGIN ISSUED BY THE LOCAL CHAMBER OF COMMERCE

IN THE EXPORTING COUNTRY EVIDENDING THAT GOODS ARE OF E.U. ORIGIN

Additional Cond. 47 A :

ALL DOCUMENTS MUST BEAR DOCUMENTARY CREDIT NUMBER

Details of Charges 71 B: ALL CHARGES OUTSIDE LIBIA/GERMANY ARE ON

BENEFICIARY’S ACCOUNT, EXCEPT CONFIRMATION CHARGES OR FEES IF ANY

WHICH REMAIN AT APPLICANT’S ACCOUNT

Presentation Period 48 : 21 DAYS AFTER THE DATE OF SHIPMENT

BUT WITHIN CREDIT VALIDITY

Confirmation *49 : WITHOUT

Instructions 78 :

UPON PRESENTATION OF DOCUMENTS IN ORDER AND TIMELY PRESENTED

YOU ARE AUTHORISED TO CLAIM REIMBURSEMENT ON MATURITY ON (NAME

OF REIMBURSING BANK)

DOCUMENTS TO BE SENT TO US IN ONE LOT BY COURIER SERVICE TO

…………………………

(NAME AND ADDRESS OF ISSUING BANK)

"Advise Through" 57 D : / /

CASSA DI RISPARMIO DI VOLTERRA SPA

PERIGNANO BRANCH

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66

C) Esempio di lettera di credito confermata

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Page 69: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

68

Page 70: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

69

D) Esempi di lettera di credito stand by

D.1 (stand by emessa con modello swift 760)

-----------------------MESSAGE READER ---------------------------------

SWIFT INPUT : FIN 760 GUARANTEE

SENDER : WISMATWWXXX

BANK WINTER UND CO. AKTIRNGKSELLSCHAFT

VIENNA AUSTRIA

RECEIVER :

----------------------- MESSAGE TEXT ----------------------------------

27: SEQUENCE OF TOTAL

1/1

20: TRANSACTION REFERENCE NUMBER

…………………………………………

23: FURTHER IDENTIFICATION

ISSUE

30: DATE :

…………………………………………

77C: DETAILS OF GUARANTEE

RE: BANK GUARANTEE NO. …………

BY ORDER AND FOR ACCOUNT OF……………………………………………………(THE “APPLICANT”),WE,

BANK WINTER & CO. AG, AUSTRIA HEREBY ISSUE OUR IRREVOCABLE STANDBY

LETTER OF CREDIT NO……………… IN FAVOUR OF (NAME AND ADDRESS OF

BENEFICIARY)(“BENEFICIARY”) FOR A SUM NOT EXCEEDING USD …………… (……………

MILLONS US DOLLARS ONLY) AVAILABLE BY PAYMENT BY US AT SIGHT AGAINST

PRESENTATION OF THE FOLLOWING DOCUMENTS:

1) BENEFICIARY’S SIGNED STATEMENT TO READ AS FOLLOWS:

WE CONFIRM THAT ALL CONTRATUAL OBLIGATIONS FROM OURSELVES TOWARDS THE

APPLICANT HAVE BEEN FULFILLED AND THAT THE AMOUNT DRAWN REPRESENTS

THE INDEBTENESS FROM THE APPLICANT PERSUANT TO THE CONTRACT NO…………

WHICH IS NOW DUE AND REMAINS UNPAID.

2) BENEFICIARY’S DRAFT DRWAN AT SIGHT ON APPLICANT, MARKED “DRAWN UNDER

STANDBY LETTER OF CREDIT NO…………DATED …………. OF BANK WINTER & CO.,AG

3) COPY OF SWIFT AMENDMENT SENT FROM BANK WINTER & CO.,AG,

TO ADVISING BANK, AFTER RECEIPT OF APPLICANT’S INSTRUCTIONS,

CONFIRMING THAT THE BENEFICIATY HAS FULFILLED HIS CONTRACTUAL

OBLIGATIONS TOWARDS THE APPLICANT AS PER CONTRACT NO………….. MUST

ACCOMPANY THE DOCUMENTS FOR NEGOTIATION.

THIS STANDBY LETTER OF CREDIT EXPIRES ON ……………….FOR THE PRESENTATION

OF THE ABOVE DOCUMENTS AT OUR COUNTER.

WE HEREBY ENGAGE OURSELVES TO EFFECT PAYMENT ACCORDING TO THE

NEGOTITAION BANK’S INSTRUCTIONS UPON RECEIPT OF ALL THE ABOVE

REQUESTED DOCUMENTS IN STRICT COMPLIANCE WITH THE TERMS AND

CONDITIONS OF THIS STANDBY LETTER OF CREDIT,ACCOMPANIED BY YOUR

AUTHENTICATED SWIFT DEMAND CONFIRMING TO US THAT DOCUMENTS 1)AND 2)OF

THE ABOVE WERE SIGNED BY THE AUTHORIZED REPRESENTATIVE OF THE

BENEFICIARY

THIS STANDBY LETTER OF CREDIT IS SUBJECT TO THE U.C.P.FOR DOCUMENTARY

CREDITS (2007 REVISION) ICC PARIS PUBLICATION NO.600.

Page 71: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

70

D.2 (Stand by emessa con modello swift 700)

Page 72: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

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Page 73: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

72

E) GLOSSARIO

ACCETTAZIONE: Atto formale con il quale un debitore accetta un effetto a suo carico. Con "banker's

acceptance" (accettazione bancaria) si definisce, invece, una tratta emessa su una banca ed

accettata. Questo strumento, solitamente emesso a fronte di operazioni di tipo commerciale, può

essere scontato sul mercato.

APERTURA DI CREDITO: Contratto tramite il quale la banca mette a disposizione del cliente una

somma di denaro per un periodo determinato.

A VISTA: Un titolo è pagabile "a vista" se è sufficiente la sua presentazione al debitore per poter

ricevere il denaro oggetto della prestazione.

BENEFICIARIO: Persona fisica o giuridica cui spetta il pagamento della prestazione prevista. In un

contratto vi possono essere più beneficiari in funzione delle diverse prestazioni previste

C.C.I. o I.C.C.: Camera del Commercio Internazionale di Parigi.

CAMBIALE: Titolo di credito che conferisce al possessore il diritto incondizionato di farsi pagare da una determinata persona, una certa somma, ad una scadenza definita sul titolo. Questo titolo sii distingue in: • "pagherò" o "vaglia cambiario", in cui l’emittente promette direttamente di pagare ad un altro soggetto (beneficiario); • "tratta", in cui l’ordine di pagare viene dato dal traente ad un terzo verso di lui obbligato (trattario) a favore del beneficiario

CREDITO DOCUMENTARIO: Il compratore (ordinante) incarica la propria banca di mettere a

disposizione del venditore (beneficiario), per un certo periodo di tempo, una data somma incassabile

solo contro consegna, entro i termini stabiliti, dei documenti indicati nell'ordine di apertura del credito

(attestanti, fra l'altro, l'avvenuta spedizione della merce).

DOCUMENTI DI TRASPORTO: Documenti comprovanti l'avvenuta stipulazione del contratto di trasporto tra vettore e mittente della merce.Tra i documenti di trasporto, solo alla polizza di carico marittima è attribuita la funzione di rappresentare le merci che vi sono descritte.

E-UCP o NUUe: Norme della CCI che regolano la presentazione per via elettronica dei documenti.

Anche le e-UCP, per essere applicabili e vincolanti, devono essere specificamente richiamate nel

credito.

INCOTERMS (International Commercial Terms): Regole elaborate dalla Camera di Commercio Internazionale per l'interpretazione dei termini commerciali maggiormente utilizzati nei contratti di compravendita internazionale.

Page 74: La Gestione operativa delle operazioni di CREDITO DOCUMENTARIO

73

NUU o UCP (norme ed usi uniformi relativi ai crediti documentari): raccolta di norme della CCI. La

Pubblicazione n. 500 ( pubbl 600 da Luglio 2007) regola sia le operazioni di credito documentario che quelle di credito stand-by.

RISCHIO PAESE: Quantificazione dell'esposizione di un Paese straniero all'inadempimento delle

proprie obbligazioni finanziarie, a causa di una particolare instabilità politica o sociale, oppure di una

situazione economica negativa.

RISCHIO DI CREDITO (RISCHIO EMITTENTE): Il rischio di credito rappresenta il rischio che

l'emittente sia insolvente e non rispetti i propri impegni di rimborso del debito.

SCONTO COMMERCIALE: Vendita di titoli di credito commerciale, o trasmissione degli stessi come

garanzia a chi eroga il prestito, per ottenere denaro contante. Utilizzata come forma di finanziamento

aziendale a breve termine.

STAND-BY LETTER OF CREDIT (lettera di credito stand-by): Questa forma di pagamento riassume le caratteristiche fondamentali del credito documentario e della garanzia bancaria di pagamento. La stand-by costituisce infatti l'impegno assunto da una banca - su incarico del compratore - di pagare il venditore, nel caso in cui il compratore non abbia pagato regolarmente.

SWIFT: Lo Swift (Society for World-wide Interbanking Financial Telecomunications) è una società

consortile tra banche che gestisce una rete telematica interbancaria che è parte integrante del sistema

internazionale dei pagamenti.

TRATTA: Nell’ambito dei titoli di credito, è l'ordine dato da un soggetto a un altro di pagare una

somma a favore di un terzo soggetto alla scadenza di una data stabilita.

La Guida è stata curata, su commissione di Unioncamere Lombardia da Alessandro Russo

dello Studio Tupponi, De Marinis, Russo & Partners

Predisposta a Maggio 2016.

Pubblicazione fuori commercio.

E’ consentita la riproduzione con citazione della fonte.

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La presente pubblicazione ha ad oggetto la trattazione dell’istituto del credito documentario, istituto molto valido per le imprese esportatrici ma che tuttavia presuppone un minimo di conoscenze specifiche affinché possa consentire realmente di eliminare la variabile di rischio per il quale l’istituto nasce: l’eliminazione del rischio di insoluto da parte del compratore. Allo stesso modo anche chi utilizza il credito documentario come strumento di pagamento per le proprie importazioni dovrebbe conoscere le norme che lo regolamentano, al fine di confezionare un credito documentario che realmente tuteli la parte acquirente, inserendo condizioni documentarie da soddisfare finalizzate a consentire alla banca che effettuerà l’esame dei documenti di poter stabilire, per quanto possibile, la conformità quantitativa/qualitativa della merce partendo dall’analisi di conformità dei documenti.La trattazione, seppur dedicata alle imprese e non “confezionata” per i soli addetti ai lavori, offre comunque, oltre ai numerosi spunti di riflessione sugli aspetti principali dell’istituto, una panoramica delle norme principali delle pubblicazioni della Camera di Commercio Internazionale che regolamentano l’istituto del credito documentario con annessi commenti sul significato delle norme riportate.Lo scopo del presente lavoro è di sensibilizzare tutti gli attori, in particolar modo le imprese, verso una più approfondita conoscenza degli strumenti ad uso nel commercio internazionale, favorendo così una maggiore integrazione tra il contesto dell’impresa e i processi di internazionalizzazione che la stessa intende porre in essere.