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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 46

Sommario

Questo periodico è associato alla Unione Stampa

Periodica ItalianaDEL 15 MAGGIO 1992

Registro Nazionale della Stampa n. 10084PROPRIETÀ PRO.GE.CO.

SOC. COOP. A R.L.VIA SAVOIA, 1 – GINOSA

DIRETTORE RESPONSABILE:

STEFANO GIOVEDIREZIONE:

GIULIO PINTO ADELE CARRERA

COMITATO DI REDAZIONEMARIA C. BONELLI

ROSAMARIA BUSTOGINO DELL’ORCO

ERASMO MAZZONEPALMA MARTINO

DOMENICO RANALDO

Resp. Red. Taranto:SALVATORE RIZZO

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:

GIUSEPPE CARRERAMARIO D’ALCONZO

ROBERTO MUSCOLINOGIUSEPPE PIZZULLI

DON FRANCO CONTE GIANLUCA CATUCCI

DAVIDE GIOVE FRANCO ROMANO MARIO STIGLIANOMAIA FLORENZIO

MARINO MENZELLACARMELITA MALAGNINI

PAOLO COSTANTINOLUCIAMNO MINEO

PINO MELLONEANTONIO VIZZIELLI

MICHELE ANTONICELLITOMMASO FRANCAVILLAVINCENZO CALDARULO

DOMENICO ROSATOGIOVANNI BRACCIODIETA

FRANCESCO SOZIOANTONELLO LOVECCHIO

LIDIA D’ANGELOALPO

VITO FURIOFOTO:

ERASMO MAZZONE

AMMINISTRAZIONEVITO CONTE

IMPAGINAZIONE E GRAFICA: STEFANO GIOVE

MAURIZIO FALIVENE

STAMPAFALIGRAPH

Questo numero de La Goccia è stato chiuso

alle ore 18.00 del 17 ottobre 2007

Nonostante…di Stefano Giove

pag. 4

Primarie PDdi Stefano Giovepagg. 5-6

Le favole di grim di Grimpag. 7

Versus di Fromdi Frompag. 7

Notizie flashdi Giulio Pintopagg. 8/9

Verso il 20 ottobre…di Lidia D’Angelopagg. 10-11

Consiglio di…di Antonello Lovecchio

pagg. 12-13

Domenico Mosca...di Salvatore Rizzopag. 14

Dal Palazzo...di Maria Florenziopag. 17

Cooperativa sociale...di Frappagg. 18-19

Onore e...di Nino Mele

pag. 19

Riceviamo e...di Tommaso Francavillapag. 20

Riceviamo e…di Mineo-Costantinopag. 21

Parchi...di Antonio Vizzielli

pag. 22

Le storie de La Goccia...di Carrera-Giove

pag. 24

60 anni...di Vincenzo Caldarulopag. 25

Tanti successi...di Mario Stigliano

pag. 25

Francesco Castriadi Palma Martino

pag. 26

Concorso...di ADpag. 27

Come la penso iodi Don Franco Contepag. 28

Home Pagedi Roberto Muscolinopag. 29

Partito Democratico…di Pino Mellonepag. 30

Tavolo Verdedi Michele Antonicellipag. 30

OMG…di Michele Calabresepag. 31

Barbetta scrive …di Giuseppe Barbettapag. 32

La scelta...di Carmelita Malagninipag. 35

Lettera aperta...di Domenico Rosato

pag. 36

Antenne…di Francesco Soziopag. 37

Ritardi...di Tommaso Francavillapag. 38

Questione…di Gianfranco Chiarelli

pag. 37

Beati…di Giuseppe Pizzullipag. 39

Comunicati stampa…di AA VVpag. 41

Progetto sportdi Luigi Fasanopag. 42

Trofeo...di Mario Stiglianopag. 43

Sport marinese…di Giovanmni Bracciodieta

pag. 43

Calcio a 5…di Marino Menzellapag. 44

Il Ginosa...di Domenico Ranaldopag. 45

Area 25di Al Popag. 46

La Goccia n. 21 - 20 Ottobre 2007

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 20074 l’editoriale

PubblicitàConcessionario esclusivo per la pubblicitàFALIGRAPHViale Jonio, 385 74025 Marina di Ginosa (Ta)Tel e Fax 099.8277553e-mail: [email protected]

Arretrati (costo � 2,50)I numeri arretrati si richiedono in edicola

Per inviare e-mail a “La Goccia”[email protected]

Per inviare lettere a “La Goccia”Le lettere al giornale vanno inviate presso:La GocciaVia Pietro Siciliani, 3074013 Ginosa (TA)Tel. 099.8294879 - 099.8294550Cell. 368.3561703 - 333.624347

Nonostante Grillo la democrazia italiana è viva!

di Stefano Giove In queste ultime settimane si è molto discusso di “antipolitica”, costi della politica, prepotenza e privilegi della “casta” politica. Guru di questo movimento il noto comico genovese Beppe Grillo che, in un deli-rio di onnipotenza, aveva detto che avrebbe distribuito “bollini di qualità” alle liste che si fossero presentate alle prossime elezioni amministrative, che avessero rispettato il decalogo che lui stesso aveva redatto, che, tra le altre cose, contemplava la non iscrizione ad un partito. In questi giorni bisognerebbe aggiungere anche “l’obbligo del burqa”, viste le sue posizioni sulle nudità femminili. Anche il nostro giornale non è stato da meno e, prima Adele Carrera, successivamente Giulio Pinto, in questa stessa pagina, hanno espresso le rispettive opinioni sulle ragioni che determinano questo ri-fiuto della politica da parte dei cittadini. Come spesso accade, il Paese reale è ben altra cosa, rispetto al Paese raccontato dagli organi di informazione. E così si scopre che nel giro di una settimana, circa 8,5 milioni di italiani si sono espressi at-traverso il voto ed hanno detto cose diverse da quelle che tutti si aspet-tavano. Oltre 5 milioni di lavoratori hanno detto la loro sull’accordo che il sindacato ha sottoscritto con le altre parti sociali e con il governo, in materia di pensioni e Stato sociale. Ebbene, tutti temevano che ci sarebbe stato l’effetto “V-day” sul voto e dalle urne è venuta fuori una maggioranza di oltre l’80% a favore dell’accordo. Oltre 3 e mezzo milioni di cittadini si sono recati domenica 14 ottobre a votare per la elezione del segretario del Partito Democratico. Due momenti di vita democratica suggellati da una grande par-tecipazione popolare, a dimostrazione che non è reale il quadro che viene rappresentato quotidianamente nelle trasmissioni televisive e nei resoconti giornalistici. Gli italiani hanno voglia di partecipare e di espri-mere liberamente le proprie opinioni. Lo dimostrano ogni volta che se ne presenta l’occasione. Il punto vero è quello di rispettare la volontà dei cittadini e in questo senso devo dire che sono rimasto di stucco nel sentire qualche esponente di primo piano della sinistra, a commento del voto dei lavora-tori, dire: «i voti vanno valutati e bisogna tenere conto del disagio delle realtà più politicizzate.» Traduzione: “tenere conto del voto degli operai metalmeccanici ed in particolare di quelli della Fiat”. Non sapevo di es-sere un cittadino ed un lavoratore di serie B solo perché risiedo al Sud , non sono metalmeccanico e ho votato Sì. Vorrei ricordare a qualche dirigente smemorato che la più grande sconfitta operaia del dopoguerra si ebbe alla Fiat di Torino con la “marcia dei 40mila”. Altro momento di grande prova di partecipazione democratica sono stati i tremilioniemezzo di italiani che hanno votato per le primarie del PD. È la prima volta nella storia politica dell’Occidente che tante persone concorrono ad eleggere il segretario di un partito. Se pensia-mo che le “primarie” sono nate in Puglia, con la scelta del candidato presidente del 2005, non possiamo che essere contenti di essere stati partecipi di questo grande evento che definire storico non è certo una esagerazione. Al di là dei soliti “sfascisti” che hanno cercato di sminuire o, peggio ancora, di infangare questi eventi (penso alle schifezze messe in atto da Rizzo e da altri esponenti dei Comunisti italiani in occasione del referendum tra i lavoratori; quello messo in atto dagli ascari del berlusca in occasione delle primarie), tutti oggi devono fare i conti con questa sorprendente vitalità democratica dell’Italia. Ovviamente spetta a chi è stato chiamato a far parte delle As-semblee Costituenti dare concretezza a questa speranza espressa dai cittadini italiani e mi riferisco a coloro i quali sono stati chiamati a lavorare nelle Costituenti regionale e nazionale. Ginosa avrà due rappresentanti

nell’assemblea costituente regionale del Partito Democratico: Paolo Costantino e Carmelo Can-dia; una rappresentante nella costituente nazio-nale: Teresa Galeota. A loro va il nostro augurio sincero di po-ter lavorare per costruire un Partito Nuovo capa-ce di saper cogliere i fermenti che la nostra so-cietà esprime e di trasformarli in azioni politiche e programmatiche. L’Italia ha bisogno di uscire da un lun-go periodo di transizione. La nascita del PD è sicuramente un contributo positivo che va nella direzione giusta. Voglio augurarmi che anche al-tre componenti, a destra e a sinistra, scelgano la strada dell’unità perché questo significa lavora-re in una prospettiva generale e non particolare. Ho sempre detto che apprezzo molto chi sosti-tuisce le O con le E. Proprio nel momento in cui sto scriven-do questo articolo sento la notizia che le «parti sociali sono soddisfatte della intesa raggiunta con il governo che recepisce il protocollo sul welfare». Vuoi vedere che il mio voto conta qual-cosa?

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 5cronaca

Primarie Partito Democratico: travolgente successo per Paolo Costantino

e Teresa Galeota. Eletto Carmelo CandiaGrande partecipazione popolare al voto. La lista Democratici per Veltroni oltre il 57% nel nostro colle-

gio. A Ginosa una delle percentuali più alte in assoluto. Alla costituente nazionale parteciperà Teresa Galeota a quella regionale Paolo Costantino e Carmelo Candia. Le dichiarazioni dei neoeletti

segue a pag. 6

Il grande evento democratico delle Prima-rie, per la elezione del segretario e della costituente nazionale, del segretario re-gionale e della costituente regionale del Partito Democratico, è cominciato con l’in-sediamento dei seggi, così come avviene per le normali elezioni. Il seggio ginosino è stato insediato nei locali del Municipio che, in passato, sono serviti da ufficio anagrafe. A presiedere il seggio un espo-nente politico di provata esperienza: Fe-lice Bitetti, capogruppo consiliare dei Ds (adesso dovremmo dire ex).Ho chiesto al dottor Bitetti, le modalità di funzionamento del seggio e mi ha spiega-to che le regole erano le stesse delle ele-zioni tradizionali «Anche le schede sono dello stesso tipo di quelle che si usano per le elezioni e devono essere vidimate e firmate.» Quando gli ho chiesto quante schede avevano ricevuto la risposta è sta-ta «abbiamo ricevuto 900 schede, lo stes-so numero di quelle per le primarie che

designarono Prodi.» Mi sono permesso di dire che, probabilmente, non sarebbero bastate. Qualcuno, senza dirmelo, avrà pensato «il solito esagerato.» Ma le sche-de erano già esaurite nel primo pomerig-gio di domenica 14 ottobre. Una corsa per recuperare le altre, alla chiusura del seggio, a Ginosa, avevano votato 1101 cittadini, che sommati ai 184 di Marina di Ginosa portano il numero totale a 1285. Una percentuale davvero straordinaria.Prima di analizzare il risultato scaturito dal responso delle urne, vorrei sottolinea-re due aspetti: la grande partecipazione al voto che e il valore delle candidature di Paolo Costantino, Teresa Galeota e Car-melo Candia a Ginosa, mentre per Ma-rina di Ginosa, quella di Pierino Zanelli.

Ovviamente anche le altre candidature hanno contribuito a far partecipare al voto, pensiamo a quelle di Enzo San-nelli e Grazia Posa a sostegno di Enri-co Letta; quelle di Vincenzo Caldarulo e Gianna Latorre per la lista Ambiente e Società a sostegno di Veltroni; e Rita Putignano e Francesco Bruno per la li-sta Riformisti per Veltroni.Analizziamo come si sono espressi gli elettori.È indubbio che abbiano stravinto le liste dei Democratici per Veltroni (listone) sia a livello di collegio n. 18 (57,09%) che a livello ginosino con oltre il 90% dei voti. In termini statistici il collegio 18 per il li-stone è stato il secondo in Puglia dopo quello di Cerignola, è chiaro che il voto ginosino svetta come uno dei migliori in tutta la regione.Dopo i risultati elettorali ho chiesto ai neo eletti, una loro valutazione in me

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 20076 cronaca

Nasce il PDrito.Dottor Costantino, cosa rappresenta il 14 ottobre? «La straordinarietà di questa giornata è nelle tante cose che rappresenta. In primo luogo vi è la partecipazione democratica che smentisce i tanti profeti di sventura circa lo stato di salute della democrazia italiana. Altro aspetto che merita di essere sottolineato è il protagonismo dei cittadini che si riappropriano di spazi che appar-tengono loro e dimostrano che quando ci sono le opportunità scelgono di utilizzarle. Ovviamente questa data sarà annoverata come la data di nascita di un grande partito di massa e di un grande evento democrati-co. Mai, in nessuna parte del mondo, si era verificato un evento di così importante va-lore. Oserei dire che rappresenterà la data di una grande, pacifica, gioiosa, rivoluzione democratica. Le immagini di tanti giovani, di tante donne e tanti uomini in fila per sce-gliere il segretario di un partito, saranno, da oggi in poi, le immagini di questa giornata; saranno le immagini di un nuovo traguardo della democrazia partecipata.In tale contesto non voglio trascurare il si-gnificato che assumono per la nostra co-munità, sia il livello di partecipazione sia il responso del voto. Ginosa è una delle real-tà dove più alta è stata la percentuale di votanti e dove più alto è stato il consenso per Veltroni ed Emiliano. La lista della qua-le ero rappresentante ha raccolto i due terzi dei consensi. Di più non si poteva chiedere. Per me, quindi, il 14 ottobre rappresenterà una giornata memorabile della esperienza politica e umana. Voglio ringraziare i gino-sini per la loro voglia di essere protagonisti e l’affetto che mi hanno manifestato.»Dottoressa Galeota, cosa rappresenta il 14 ottobre?«Il 14 Ottobre a Ginosa è stata una giorna-ta di doppia festa. La nostra festa patronale spostata di una settimana per pioggia e la festa della democrazia!! Sì, in contemporanea i Ginosini guardava-no le luminarie, ascoltavano la banda, sof-frivano il freddo che improvvisamente era sceso sulla città ed erano in fila per votare per le primarie!Un evento straordinario: 1101 votanti a Ginosa e 184 a Marina di Ginosa! Quasi

1300 tra Marinesi e Ginosini hanno scelto di esserci, insieme a noi, per creare dalla base un “Partito nuovo”. Tutte le liste, a dimostrazione di grande pluralità, sono state presenti, e parlo di una vera presenza in un’atmosfera di armonia e di fermento. Vivere da capo-lista per i Democratici con Veltroni que-sta esperienza, sentirsi dentro un pro-getto in cui credo fermamente, quello cioè che il cambiamento può esserci, è possibile, ma richiede l’impegno di coloro che si vogliono sentire coinvol-ti nello sviluppo sociale ed economico di questo paese, abbandonando la fi-nestra a cui si sta solo per guardare l’operato degli altri con spirito critico, è stato entusiasmante. Ritengo che que-sto momento unico nella vita politica del nostro paese sia da cogliere con grande entusiasmo. Io, il mio gruppo, tutta la società civile, i DS di Ginosa e Marina di Ginosa, i componenti delle altre liste in corsa per le primarie lo ab-biamo colto e oggi tutti insieme siamo il Partito Democratico.Ma la mia mente va oltre: questo gran-de risultato ci carica di soddisfazione e di responsabilità, ora è già tempo di operare, il PD diventa una realtà che crescerà in questa nostra città perché mira alla buona politica, al coinvol-gimento dei cittadini, che si farà cari-co dei loro bisogni per disegnare una mappa di interventi politici che portino alla loro soluzione. La presenza all’in-terno del PD di un consigliere regionale di maggioranza, ora anche nella costi-tuente regionale, il Dott. Costantino, e del sig. Carmelo Candia esponente della CIA locale, anch’egli eletto nel PD per la costituente regionale, costituisce garanzia di rappresentatività dei pro-blemi del territorio. Io andrò nella costituente nazionale, e

lì farò la mia parte perché le regole del partito nuovo rispondano alle esigenze, ai valori, ai progetti che la società civile, che è entrata così numerosa nel PD, porta con sé. Credo in Veltroni come leader, che riesce a guidare un partito nato dal-la gente reale, senza creare fram-mentazioni. Appoggerò il sostegno al governo Prodi e la risoluzione di poche, ma grandi problematiche, quali la riforma della legge eletto-rale, che dia la possibilità ad ogni cittadino di scegliere il suo rappre-

sentante, la crescita economica soprattut-to del Mezzogiorno per abbattere il GAP tra il Nord e il Sud. Credo che Veltroni come segretario nazio-nale riuscirà a tenere vivo l’entusiasmo e a tenere aperto come dice Rosy Bindi “il grande cantiere“ che tutti insieme abbiamo creato. Ringrazio i cittadini che hanno cre-duto in questo progetto e li invito ad essere presenti sempre, attivamente nella vita del partito, il loro compito non si esaurisce con il voto alle primarie ma continua nella vita del Partito Democratico Ginosino e Mari-nese.»Carmelo Candia, come giudica il risul-tato del voto e cosa rappresenterà nel-l’assemblea costituente del Partito De-mocratico pugliese?«Un risultato inaspettato con quasi 1600 voti di preferenza nel collegio 18 che dimo-stra la bontà del nostro progetto politico, nato sulla spinta di tanti agricoltori e cit-tadini che vogliono contare di più. La mia elezione nell’assemblea costituente regio-nale dimostra la voglia di cambiamento e ricambio generazionale che interessa i cittadini anche a Ginosa. La politica deve ritornare a dare priorità ai problemi della comunità puntando sulla partecipazione spontanea e non intruppata nei partiti. La nostra lista, fuori dai partiti, è nata per ser-vire e chiederà al PD di inserire nel suo statuto valori cardini quali: qualità della vita; ambiente, valorizzazione dei prodot-ti agricoli; rapporto con i consumatori con l’ambizione di recuperare il protagonismo e l’orgoglio degli agricoltori per una Puglia nuova. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno creduto in questa lista e a tutti coloro che mi sono stati vicini invogliando-mi ad espormi per la tutela degli interessi dei produttori agricoli.»

Stefano [email protected]

segue da pag. 5

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 7scherzi a parte

Le favole di GrimIl censimento dei Pi&Di

VERSUSdi from

C’era una volta, non lontano da qui, il paese di Occhiocitrullo, in quel villaggio che s’estendeva dai monti alle calde coste marinare, un tempo, per obbedire alle leggi sovrane dell’impero, si svolse un insolito censimento. S’avevano da contare quanti erano (a manca) tutti i sudditi che potevano nominare il nuovo imperatore di quello schieramento. Grandi furono i fermenti e ancor più gravosi furono i preparativi perché a sostener l’impresa dovevano essere anziani mancini ma a goderne dovevano essere giovani mancini (anche destror-si). E, sì, poiché questo era il volere del giovane (sic!) imperatore designato al trono dei mancini: il noto Beltrono (la sua vittoria era scritta già nel nome). Era dura lavorare per gli altri ma tale imperativo imponeva il regnare duraturo di quei tempi e molti, con mesta rassegnazione, s’apprestarono a sopportarne il peso. A dire il vero, ci fu chi lo fece con gran compiacimento; chi lo fece masticando amaro; chi lo fece per finta; e chi non lo fece affatto. Nella schiera dei mancini, al granduca detto il Costauntantino non costò neanche un tantino sostenere a spada tratta per la corte del Beltrono, la vispa Teresa che, con il suo giovane esercito, reclutò alla causa tanti e tanti occhiocitrullesi che per il suo ardore avevano simpatia. E il granduca, per assicurare il posto a corte, alla vispa sua protetta, non si risparmiò nel chie-dere ai suoi seguaci di guidare il popolo nel giorno del censimento per sostenerne l’ investitura. Al granduca nessuno trovava facile dir di no. Ma mentire si poteva. Sicché fra i più facino-rosi ci fu chi onorò l’impegno con onesta obbedienza, ci fu chi, invece, pur avendo fatto buon viso si preparò a far cattivo gioco. Il Costauntantino, che presentiva il malanimo che aleggiava fra alcuni dei conducenti delle sue truppe, escogitò uno stratagemma per mettersi al sicuro. «Voglio - disse - che i popolani che si censiranno per me devono essere pari pari quelli che si censiranno per la vispa Teresa! Non uno di più, non uno di meno!» L’ordine, nelle sue truppe, gettò un qualche sconcerto ma, si sa, quando il malanimo prende il sopravvento, la ragione s’appanna. Sicché tramando nell’ombra, i più appannati, decisero che un modo per raggirar la perentoria richiesta l’avrebbero trovato. Il giorno del censimento giunse e, in tutto il reame, il popolo disposto pazientemente in fila, si recò nei tribunizi per apporre il proprio nome e la propria volontà al servizio del Beltrono impera-tore. Per tutto il giorno, dall’alba al tramonto, un serpentone umano invase le vie dei villaggi, v’erano tutti in quella fiumana: querciaroli, terraioli, lettaioli, bindaioli... ma ad Occhicitrullo, nel giorno del grande censimento non c’erano gli innaffiatori. Quelli di margherite. S’erano adirati i giardinieri per via del fatto che alla corte del designato imperatore, la più odorosa delle piante d’Occhiocitrullo (proprio la margherita) non era stata ammessa (a dire il vero non c’erano neanche le rose), era come se i fiori non dovessero far parte della nuova corte. Perbac-co!

«Non volete il nostro fiore? - avevano detto i giardinieri del villaggio - e non avrete neanche i fioristi e i giardinieri, al censimento!». Patti chiari e amicizia lunga. Nessuno scoppiò in lacrime ma la mancanza s’avvertì. I giardinieri non si videro, qualche fiorista fece il furbo ma il censimento anche ad Occhiocitrullo si fece. E quando tutti ebbero fatto il loro dovere, le porte furono chiuse e i giudici iniziarono il lungo lavoro della conta dei nomi. Furono tanti, tanti ma proprio tanti i nomi da contare e ogni nome valeva un consenso alla corte di Beltrono per Costaun-tantino e la vispa Teresa, che gioiva al pensiero dello scranno imperiale. E fra loro un Candido Melo s’intromise sorridente, felice d’essere, inaspettatamente, a corte anch’egli, dicendo: «A pareggiare i conti ci penserete poi!».Morale della favola:pareggiati i conti, a volte, non tornano

In ogni doveE’ nato qui,pure lì,in sezione,alla stazione,in libreria,sulla via,nel portonesotto casa,nel salonedella chiesa,al caffé letterario,al dopolavoroferroviario,giù da te,anche da loro,al museod’arte antica,in silenzioin biblioteca,in negozio,al liceo,alla partenzadel diciotto,in una stanzaal quarantotto,in palestra,nel castello,a sinistradel casello,in maxisala,in ripostiglio,nell’auladi consiglio,allo stand,con la band,tra le aiuole,in cittadelle,nel piazzalemultirazziale,sotto il sole,con le stelle:è qui, lì,in ogni doveil Pidìch’or tuttomuove.

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 20078 cronaca

Notizie Flash

Rubrica a cura di

Giulio Pinto

La Redazione e il Comitato di Redazione de La Goccia formulano

le più sentite condoglianzeper la perdita della madre Maria Sangiorgio.

al consigliere regionale Paolo Costantino

e Famiglia

Gli swaap so-no una frode?E’ una risposta che andrebbe

data da esperti di finanza e di commerci di titoli derivati. Nell’ultimo numero della trasmissione Report, la conduttrice Mi-lena Gabanelli del programma, in onda già dal 1998, ha condotto una indagine sul prodotto derivato swap. Si tratta, in parole semplici, di un prodotto finanzia-rio, concepito in Inghilterra è commercia-lizzato essenzialmente in Italia a piccole e medie imprese e soprattutto ad enti pubblici, regioni, province, comuni che hanno chiesto un mutuo o un leasing im-mobiliare (quindi strumentale alla propria attività imprenditoriale) e che per otte-nere lo stesso hanno dovuto acquistare i famigerati SWAP. Al fine di indorare la pillola, la sceneggiatura di quella che sembra prefigurarsi una frode é stata indubbiamente ben congegnata. Il mal-capitato imprenditore o il ragioniere di un comune di fronte a tale richiesta e nel contesto di cui sopra, stretto nella morsa delle circostanze, firmava gli swap,una sorta di assicurazione sulle fluttuazioni degli interessi passivi derivanti dalla sot-toscrizione del mutuo. E magari di buon grado fidandosi del bancario che, bontà sua, “si preoccupava di lui”, di tutelarlo dal rischio tassi. La realtà ovviamente sembra mol-to diversa. Ciò che si andava ad acquistare era immondizia. Per il cliente ovviamente. Per la ban-ca era uno strumento in grado di farle guadagnare una barca di soldi attraverso un meccanismo infernale di ingegneria finanziaria con il quale la prima era destina-ta a guadagnare sempre di più e tanto e, specularmente, l’impren-ditore a rimetterci le penne..... La garanzia non era il rischio tassi ma il lucro della banca. Sembre-

rebbe trattarsi dunque di una vera e pro-pria truffa contrattuale (art.640 c.p.) per la quale tutti i contratti sono verosimilmente nulli per difetto di causa. Pertanto chi si trovi in queste condizioni, si opponga per via legali e non paghi! Gli swap sono uno delle tante punte di enormi iceberg pro-dotte dalla banca ,”nella legalità” a danno del cittadino o del comune incompetente e soprattutto fiducioso che la “propria” banca faccia i suoi interessi e non quelli dell’Istituto di credito. Il vero potere eco-nomico mondiale sono loro.

*****OgnibendibioOrganizzata dallaTrattoria tarantina GATTO ROSSO si terranno ogni sera, fino alla fine di ottobre, serate di degusta-zione con menù biologici preparati dallo chef Agostino Bartoli accompagnati da vini biologici della cantina Baroni Pizzini.Considerata la prevedibile affluenza è consigliabile prenotare telefonando al n. 099 4529875.

*****La Goccia segnala la Provincia inter-viene: riparata la cunettaA seguito di una segnalazione di un no-stro lettore che lamentava da anni i dan-ni prodotti dalle acque meteoriche che a

causa di una cunetta stradale lungo la strada provinciale detta di Cavese, de-fluivano nel suo appezzamento di terreno agricolo devastando le colture, qualche numero fa avevamo segnalato quanto succedeva. Prontamente la Provincia è intervenuta correggendo il deflusso delle acque metoriche, chiudendo il varco con un cordolo in cemento armato. La foto mostra il lavoro eseguito.

*****Un appello di una ragazza sulle stragi del sabato seraSu Internet è apparso un messaggio di un ragazza in fin di vita raccolto da un giornalista sulle stragi del sabato sera. Lo ha segnalato Michele Carpignano, musicista nonché dipendente della Cal-cestruzzi spa. Leggiamo : LETTERA A TUTTI I RAGAZZI E NON CHE VANNO IN DISCOTECA. “Mamma, sono uscita con amici. Sono andata ad una festa e mi sono ricordata quello che mi avevi detto: di non bere alcolici. Mi hai chiesto di non bere visto che dovevo guidare, così ho bevuto una sprite. Mi sono sentita or-gogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato il modo in cui, dolcemente, mi hai suggerito di non bere se dovevo gui-dare, al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana

e il tuo consiglio e stato giusto. Quando la festa e finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immagina-re, mamma, ciò che mi aspettava... Qualcosa di inaspettato!Ora sono qui sdraiata sull’asfalto e sento un poliziotto che dice:”il ragazzo che ha provocato l’incidente era ubria-co”. Mamma, la tua voce sembra cosí lontana! Il mio sangue è spar-so dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono: “questa ragazza non ce la fará”.

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 9cronaca

Sono certa che il ragazzo alla guida dell’altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocita. Alla fine lui ha deciso di bere e io adesso devo morire... Perche le persone fanno tutto questo, mamma? Sapendo che distruggeranno delle vite? Il dolore è come se mi pugnalassero con un centinaio di coltelli con-temporaneamente. Di’ a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di’ a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo che non si deve bere e guidare... Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva... La mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura. Questi sono i miei ultimi mo-menti, e mi sento cosi disperata... Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente.Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene. Per questo... ti voglio bene e... addio”.Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all’incidente. La ragazza, mentre moriva, sussurrava queste parole e il giornalista scriveva... Scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza.

*****Il consiglio comunale riapprova il riequilibrio di bilancio Nell’ambito dell’ultima seduta, il consiglio comunale di Ginosa ha deliberato l’approvazione di una serie di debiti fuori bilanci alfine di requilibrare il bilancio comunale. Nel suo intervento l’assessore alle finanze Malvani ha sottolineato i sacrifici che occorrerà operare, non solo per continuare a garantire i servizi essenziali alla comunità e continuare a rispettare il patto di stabilità ma anche per evitare che ingiustamente sulle tasche dei cittadini aumenti il fardello delle tasse. Queti nuovi debiti hanno una lunga data e provengono da contenziosi, che risalgono alla fine degli anni ‘90. Totale del debito complessivo riconosciuto, 1 milione 240mila euro che trae la sua origine dall’Amministrazione Costantino. In questa somma rientra-no anche i 281mila euro riconosciuti al legale, che negli anni, ha di-feso il Comune nella causa contro Legambiente per l’assegnazione della Bandiera Nera. Il sindaco dell’epoca, Costantino, contestò l’assegnazione della bandiera nera chiedendo a Legambiente, un risarcimento per il danno d’immagine subito dalla comunità pari a 100 miliardi di vecchie lire. Una causa che ha visto il Comune soc-combente. Il punto sui debiti fuori bilancio è stato approvato, ovvia-mente, all’unanimità.

*****Il comitato di frazione torna a riunirsiDopo un lunghissimo silenzio triennale , convocato dal sindaco Montanaro si è riunito il Comitato di Frazione di Marina di Ginosa. Una riunione resa necessaria soprattutto per procedere alla com-posizione dell’organo istituzionale. Questo è così composto: Otto appartengono alla maggioranza, formata da Vito Marchionna (An), Vincenzo Fiorillo (An), Giuseppe Merlino (FI), Vinicio Spirito (FI), Giuseppe Mongelli (Udc), Domenico Giove (Udc), Paolo Mascellaro (Lista Montanaro) e Fabio Guliersi (Lista Montanaro) e 5 alla mino-ranza, della quale fanno, così, parte Grazia Posa (Ds), Margheri-ta Zanelli (Ds), Nicola Conte (Ds), Antonio Vizzielli (Ds) ed Angelo Riccardi. Nel corso della riunione si è provveduto alla nomina del residente. All’unanimità è stato eletto presidente del comitato di fra-zione, Domenico Giove . Questi ha ringraziato l’assise per la fiducia accordata sottolineando che a breve sarà proposta una piattaforma programmatica per il rilancio di Marina di Ginosa.

*****La Regione premia il Piano di Zona di Ginosa La Regione Puglia, nell’ambito del Piano Regionale delle Politiche

Sociali ha assegnato 551.646,61 euro quale fondo premia-le al Piano di Zona del Distretto Sanitario 1, comprendente Ginosa, Castellaneta, Laterza, Palagianello. Un contributo della Regione che va aggiungersi ai precedenti e che pre-mia l’attività svolta ed in corso di svolgimento in materia di servizi sociali. Grande soddisfazione è stata espressa-dall’assessore alle politiche sociali Stefano Notarangelo che in una intervista rilasciata ad un quotidiano locale ha sottolineato la tempistica con cui molti degli obiettivi prefis-sati sono stati realizzati «Quest’estate, è arrivato anche il placet della Regione per la seconda parte del Piano, che, approvato in sede di conferenza di Servizi, ha aperto la via per l’ef fettiva erogazione delle risorse assegnate - ha spiegato l’a s s e s s o re alle Politiche Sociali, Stefano No-tarangelo - già avviate, quindi, in questa fase le procedure per la gestione dei Centri Diurni, si punterà ora all’A.D.I., l’Assistenza Domiciliare Integrata». L’assessore ha rivolto parole di ringraziamento, per il lavoro svolto, al ragioniere comunale economo, Gianna Equatore, ma anche a tutti coloro che hanno partecipato al raggiungimento del brillan-te risultato.

PrecisazioneTra le notizie flash dell’ultimo numero de “La Goccia” è apparso un articolo che fa riferimento alla trattenuta dello 0,15% che dal prossimo mese di novembre sarà effettuata dall’Inpdap sulle pensioni erogate dall’Istituto.A tale proposito lo Spi- Cgil informa che da oltre quattro mesi è intervenuto su questa questione e che nel mese di giugno, assieme ai sindacati dei pensionati della Cisl e Uil le Segreterie nazionali sono intervenute presso la sede na-zionale dell’Istituto, denunciando la norma del silenzio-as-senso previsto dal decreto ministeriale e rivendicando con forza la necessità che tutti i pensionati fossero preventi-vamente informati sull’obbligatorietà dell’iscrizione alla Ge-stione delle prestazioni creditizie e messi nelle condizioni di non aderire, se lo ritenevano opportuno.Accogliendo la richiesta dei Sindacati Pensionati, l’Inpdap ha inviato alla fine settembre, a TUTTI i pensionati un opu-scolo che illustra tutte le opportunità che l’iscrizione offre allegando un modulo di non adesione e uno di revoca, con l’indicazione delle modalità e dei tempi di presentazione dell’istanza.Di fatto con questa iniziativa è stata superata l’iniqua forma del silenzio-assenso!Nel frattempo, lo SPI- CGIL e il Patronato INCA di Taran-to sin dal mese di luglio, attraverso comunicati e la diretta informazione agli iscritti, si sono attivati per assistere i pen-sionati che non vogliono aderire al fondo a presentare alla sede provinciale Inpdap l’istanza di non adesione.Inoltre, in merito al presunto raggiro per spillare soldi agli iscritti, è opportuno ricordare che per i pensionati che deci-dessero di aderire al fondo e di avere la necessità di acce-dere alla richiesta di prestiti o mutui, il tasso di interesse da pagare sarebbe bassissimo rispetto a quelli praticati dagli Istituti di Credito che a volte sfiorano condizioni usuraie.

Spi-Cgil Taranto

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200710 attualità

VERSO IL 20 OTTOBRE: RIFONDAZIONE COMUNISTA APRE LE PORTE AL DIBATTITO POLITICO

In tempi in cui il dibattito politico sem-bra tornare ad essere veramente parte-cipato, o almeno su questa linea promet-te di procedere, l’incontro del 13 ottobre nella sezione di Rifondazione Comuni-sta a Ginosa si è posto in soluzione di continuità rispetto a questa tendenza. L’appuntamento era con l’onorevole Donatella Duranti, deputato del PRC, con l’assessore provinciale Peter Gia-covelli, con Damiano Pollicoro e Norber-to Trentadue, rispettivamente segretario del circolo e dirigente sezionale. La discussione, pensata in preparazio-ne della manifestazione del 20 ottobre a Roma, ma anche nell’ottica di affrontare i temi, il welfare in primis, della situazio-ne politica nazionale attuale, ha visto un numero veramente nutrito di partecipan-ti. L’incontro, come sottolineato nel sa-luto di apertura del dirigente sezionale, ha rappresentato anche l’occasione per inaugurare la nuova sede della sezione “Enrico Berlinguer”, dopo l’incendio che alcuni mesi fa aveva distrutto la vecchia sede. Gli interventi di Norberto Trentadue e Damiano Pollicoro hanno richiamato im-

mediatamente l’attenzione sull’attualità, parlando di Partito Democratico, della possibilità di una federazione a sinistra, della necessità di azzerare le distanze tra rappresentanza politica ed elettori, mettendo poi in chiaro la volontà della sezione di farsi portavoce dei bisogni della gente, mantenendo un contatto diretto di dialogo e di ascolto con i citta-dini. Diversi i rimandi alla realtà locale, con le problematiche spesso dimenticate del settore agricolo ( l’emersione dal nero, il sostegno per i danni subiti dai raccolti), con il bisogno di trasparenza rispetto alla gestione delle risorse eco-nomiche della comunità ( in riferimen-to all’accesa e spinosa questione delle offerte volontarie proposte al pubblico della Passio Christi) e la difficile situa-zione della viabilità. La parola dal tavolo dei politici è pas-sata direttamente alle molte voci pre-senti in sala. A trasparire dai numerosi interventi, sono disappunto nei confron-ti di una classe politica che non riesce a dare risposte a problemi reali, concreti, ma anche diverse letture della realtà at-

tuale che hanno costituito lo spunto per l’intervento conclusivo dell’onore-vole Duranti, con cui la parlamentare ha toccato tutte le tematiche e i pro-blemi emersi dalla discussione. Riconosciuta da tutti è stata la ne-cessità di fare i conti con il risultato, molto chiaro, del referendum, in op-posizione alle delegittimazioni del voto ad opera di Rizzo (PdCI); opera-zione ritenuta da tutti pericolosissima ai danni del sindacato che, proprio in questa occasione, si è reso protago-nista di un evento straordinariamente segnato dalla partecipazione demo-cratica. Altra tematica sollevata, quella con-nessa alle lenti deformanti dei media, spesso inclini a rinvigorire mode, piut-tosto che a proporre analisi e inchie-ste serie. Un esempio per tutti, la sintomatica obliterazione di un dato estremamen-te importante qual è quello relativo all’ingente cifra risparmiata dalla Ca-mera, nell’anno appena passato, che ha tagliato le sue spese per 40 milioni di euro.

Donatella Duranti

Pietro Giacovelli

foto Erasmo Mazzone

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 11attualità

Ancora si è insi-stito sul protocollo sul Welfare del 23 luglio scorso, met-tendo in evidenza i seppur piccoli, certo non risolutivi, passi in avanti in materia di politiche sociali e lavoro. Molti i timori rispetto alla fragilità di un governo in cui le diverse forze ri-schiano di far collas-sare un organismo già debole numeri-camente; ma a que-sto proposito, netta e decisa è la risposta dell’On. Duranti; “ se mai si arriverà a una crisi di governo” sostiene “la crisi arriverà da destra”. Seppur nella volontà di tenere con-to dei cambiamenti in atto in quanto a politica interna, di cui è riflesso l’asten-sione di qualche giorno fa da parte del Ministro Ferrero, ancora forte si sente in Rifondazione la necessità di ribadire alcuni punti, di richiamare il governo al programma.

Di qui l’adesione all’appello, firmato da alcuni intellettuali della sinistra radi-cale, per la manifestazione del prossi-mo 20 ottobre a Roma. Molto incisiva la risposta della parla-mentare di Rifondazione rispetto alla collocazione della manifestazione, se con o contro il governo Prodi. “A chi ci chiede se la manifestazione è una manifestazione con o contro il go-verno, rispondiamo che sarà il governo

stesso a deciderlo”. Non c’è rottura con Prodi, ma neanche rinun-cia, da parte del partito capitanato da Giordano, al proprio ruolo storico di di-fensore dei deboli e delle minoranze, come qualcu-no dalla platea sostiene, suggerendo come causa dell’ipotetico affievolimento di ideali e lotta, tra le fila di Rifondazione, l’assegna-zione della carica di Presi-dente della Camera all’ex segretario del PRC Fausto Bertinotti. Quindi, l’appello con-clusivo cui, a chiusura della serata, si unisce l’assesso-

re Peter Giacovelli, è quello di scen-dere in piazza numerosi, a ricordare e ribadire alcune priorità: la lotta alla precarietà, un crescente e progressivo intervento di natura sociale in soste-gno delle fasce più deboli, l’abrogazio-ne della legge 30 e una più adeguata tassazione delle rendite finanziarie per una maggiore equità sociale.

Lidia D’Angelo

Abbiamo assistito nei giorni scorsi all’affissione di manifesti intenti ad una intesa campagna populistica. Probabilmente la coincidenza con le feste patronali, ha stimolato la fantasia di molti, ancorati al medievale concetto che in occasione delle feste i cittadini “escono in piazza” e quindi dobbiamo tappezzare i muri con i nostri proclami, dimentichi che siamo nel 2007 e “qual-cosa” rispetto al passato è cambiato. Trascorsi i solenni festeggiamenti, Forza Italia ha manifestato pubblica-mente la propria posizione, ritenendo che solo i piccoli e miseri hanno biso-

gno di autocelebrazioni, mentre i grandi progettano e realizzano!!!Con un pizzico di legittima presunzio-ne Forza Italia di Ginosa e Marina di Ginosa ritiene di annoverarsi a pieno titolo tra i grandi in quanto, per il nostro partito, che da 7 anni e’ al governo della citta’, parlano da soli:Ø i progettiØ i fattiØ le opereØ i determinanti contributi per lo svilup-po di infrastrutture pubbliche - urbani-stico - produttivo sociale e culturale di questo territorio. Ai cittadini assicuriamo che abbiamo lavorato per loro, stiamo continuando a lavorare per loro e continueremo con più forza e determinazione a lavorare per loro, fornendo proposte concrete

e realizzabili, intercettando risorse economiche comunitarie, nazionali e regionali, nel solo ed esclusivo in-teresse della crescita della comunita’ ginosina e marinese….. Nessuno potra’ impedire a Forza Italia di parlare e formulare le proprie proposte al confronto libero e demo-cratico. Forza Italia ha fatto della libertà, in tutti i settori e contesti, la propria ban-diera e non accetterà mai nessun ba-vaglio …MAI!Ribadiamo anche in questo caso il fa-moso concetto che …. A buon inten-ditor poche parole!!!

Forza ItaliaGinosa e Marina di Ginosa

Coordinamento Cittadino e Gruppo Consiliare

COMUNICATO STAMPA

NO AL BAVAGLIO!!!

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200712 attualità

Il 3 ottobre scorso, presso l’au-la consiliare della delegazione comunale di Marina di Ginosa si è riunito, dopo un periodo di assenza durato ben 4 anni il Comitato di Frazione. I com-ponenti, eletti nel Consiglio co-munale del 13 Giugno scorso avevano, nella assemblea del 3 Ottobre, un unico punto al-l’ordine del giorno, l’elezione del Presidente. A presiedere l’assemblea il consigliere più

anziano, Nicola Conte (DS). I lavori sono cominciati con l’intervento del sindaco Lui-gi Montanaro e si sono protratti in un clima di cordialità comune, quasi a rispecchiare la comunanza di intenti di tutti i membri del comitato, la crescita e lo sviluppo di Marina di Ginosa.I voti dell’assemblea, all’unanimità sono confluiti al Sig. Domenico Giove (Udc) che abbiamo contattato, insieme al signor Con-te, Segretario sezionale DS di Marina di Ginosa, nonché consigliere di minoranza, per far presente ai nostri lettori come inten-dono assolvere alla mansione loro affidata e quali i mezzi e le prospettive per il futuro coordinamento del Comitato.Signor presidente, quali le sue impres-sioni in merito a questa sua elezione?«Vorrei ringraziare innanzitutto tutti i consi-glieri del Comitato di frazione, di minoran-za e di maggioranza, che hanno espresso,

Prima seduta del Consiglio di BorgataMimmo Giove eletto Presidente

Intervista a Nicola Conte, esponente della Minoranza, e al neoeletto presidente Mimmo Giove

con il proprio voto unanime, prima volta nella storia del Comitato di Frazione, il loro consenso a mio favore. E’ questo un mo-nito per un’ulteriore responsabilità, quella di garantire la massima partecipazione da parte di tutti a quella che sarà l’attività del nuovo gruppo costituitosi.Inoltre vorrei ringraziare il sindaco e tutti i gruppi consiliari, i partiti della Casa delle Libertà per la fiducia riposta nella mia per-sona. Spero che alla luce della mia espe-rienza passata come presidente del comi-tato per la festa patronale di Sant’Antonio e come segretario politico della sezione Udc di Marina di Ginosa possa espletare al meglio il mandato conferitomi.»Circa quattro anni di assenza del Co-mitato di Frazione, un lungo periodo di pausa. Marina di Ginosa lontana dalla considerazione dell’Amministrazione Comunale?«L’assenza di questo organo in questi anni non ha permesso di evidenziare il lavoro di una amministrazione e non ha dato la possibilità ai cittadini di Marina di Ginosa di poter dire la loro su alcuni temi impor-tanti. Merito di questa amministrazione è che ha nei programmi una predisposizio-ne diversa verso la frazione. In particola-re il consigliere Mario Toma delegato al decentramento amministrativo che con la caparbietà che lo contraddistingue ha por-tato avanti, anche con qualche difficoltà, la battaglia politica per l’insediamento di questo importante strumento di democra-zia partecipata.»

Quale clima si è in-staurato tra lei, il suo gruppo e gli altri com-ponenti del Consiglio di Frazione?«Lo spirito che ho da subito voluto trasmet-tere è stato quello di una squadra, unita, sui problemi che riguarda-no la nostra frazione siamo tutti determinati a dare un contributo im-portante per la crescita economica e sociale di

essa.»Quali saranno le linee che seguirete per realizzare lo sviluppo di Marina di Ginosa?«La crescita non può che passare dalle risorse che abbiamo, vanno valorizzate e vanno promosse.Il turismo è la nostra anima, insieme por-teremo avanti progetti in sinergia con l’amministrazione comunale. Lavoreremo per darci un’identità da marinesi, per poi portare avanti la questione dell’elevazio-ne a Comune, anche se sappiamo essere una strada in salita. Tutto sommato questa questione la porterò come priorità nel mio mandato perché è voluta dai “veri” Mari-nesi ed è stato un impegno politico preso in campagna elettorale dalla sezione ma-rinese Udc da cui provengo.»Avete già un piano di lavoro da segui-re?«Sarà presto realizzata una piattaforma di interventi da fare sul territorio marinese, la presenteremo all’amministrazione co-munale, sarà frutto di una concertazione fatta sul campo con gli operatori economi-ci, sociali della comunità marinese. Pro-muoveremo l’azione dell’amministrazione comunale verso Marina di Ginosa a tal punto che ho invitato il sindaco Montanaro ad esserci vicino nei lavori consiliari della frazione.»Come intenderà organizzare il lavoro all’interno del Comitato?«Nel primo consiglio utile nominerò un

Mimmo Giove

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 13attualità

delegato per essere più presente in varie situa-zioni. Ho già pensato all’amico prof. Giusep-pe Mongelli (Udc). Ad ogni consigliere ho già assegnato un settore di cui occuparsi, coinvol-gendo anche gli amici consiglieri di minoran-za.»In che modo intende mettere in collega-mento il Comitato di Frazione con i cittadi-ni Marinesi?«Il Comitato ha una sua sede messa a di-sposizione dall’ammi-nistrazione comunale e sarà la sede della pre-sidenza sita nei locali a piano terra della delegazione comunale, presso il Centro Polivalente Anziani. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i membri del centro per la loro ospitalità e in particolar modo il sig. Pugliese Gaetano. Riceviamo per qualsia-si segnalazione tutti i giorni negli orari di apertura del centro.Per segnalazioni e consigli vari abbiamo istituito anche una casella di posta elet-tronica: [email protected]. Gli avvisi per i nostri consigli saranno affissi in vari punti della frazione.» Grazie tante, presidente e buon lavoro!Signor Conte, dopo quattro anni di pau-sa prolungata, finalmente e di nuovo il Comitato di Frazione…«Ebbene sì, dopo ripetute richieste e un lungo periodo di attesa caratterizzato da un costante lavoro di pressing, siamo riu-sciti a riunirci. Era esattamente dalla se-duta del 30 Marzo del 2004 che ciò non avveniva e quattro anni quasi di assenza del Comitato di Frazione hanno fatto ap-parire Marina di Ginosa, i suoi cittadini e le problematiche a sè riferibili, quasi invisibili alla Amministrazione Comunale. Il nostro partito, a questa situazione è restato tut-taltro che impassibile e, quando ha preso atto della reale esagerazione dei tempi di attesa, si è mobilitato e ha in più di una occasione sollecitato la formazione del comitato, anche dopo l’ultima tornata elet-torale. Oggi, fortunatamente, possiamo vedere i risultati del nostro lavoro.»Quali potrebbero essere le problemati-che più urgenti da trattare?«Le problematiche di Marina di Ginosa

sono molteplici e de-vono essere affron-tate tutte conferendo a queste lo stesso livello di urgenza e di importanza. Sostan-zialmente l’azione del comitato di frazione è tesa a rendere Mari-na di Ginosa idonea ad assolvere alla sua vocazione turistica in quanto il turismo dovrebbe essere l’at-tività principe su cui deve girare l’econo-mia del paese. Uso il condizionale poiché un centro turistico quale è il nostro, per poter dare un servizio degno di essere così

chiamato alla moltitudine di turisti che soggiornano qui nei mesi estivi, dovreb-be essere gestito, a livello di enti locali, in maniera più strutturale e pianificata.»A cosa si riferisce precisamente?«Un problema essenziale che ormai da anni è rimasto nel dimenticatoio è quel-lo relativo al piano spiaggia. Oggi sulle nostre spiagge assistiamo al proliferare di stabilimenti balneari privati senza con-tare il fatto che in molti casi non ci sono, tra uno stabilimento e l’altro, le strisce di spiaggia libera che permetterebbero agli anziani, alle donne in stato interessante o alle madri di famiglia, o comunque a chiunque non si possa permettere l’affitto di un ombrellone a due o trecento euro, di raggiungere il mare agevolmente senza essere a lungo tempo esposto ai disagi della calura che mai come quest’anno si è verificata. Mancano gli accessi al mare e diverse aree di spiaggia non sono rag-giungibili immediatamente come quelle che si trovano al li là della ex Riviera.»Dunque il piano spiaggia soprattutto?«Ripeto, è questo un problema che noi intendiamo riprendere e risolvere, ma i problemi legati a Marina di Ginosa e al turismo sono realmente tanti. Marina di Ginosa con i suoi seimila residenti tut-to l’anno e i settantamila (solo in media perché spesso si raggiungono punte di 120mila presenze) durante la stagio-ne estiva e con tutto quanto comporta questa situazione, non ha bisogno di un Consiglio di Borgata o Comitato di Fra-zione, sarebbe più opportuno chiamarlo

Comitato Cittadino. Non è solo la spiaggia che deve essere pianificata, soprattutto per l’accoglienza dei turisti c’è da pianificare l’edilizia, il traffico i parcheggi, problema, quest’ultimo, che si ripropone ogni anno e che si ingigantisce di anno in anno.»Avete già, con la maggioranza, prodotto un programma di iniziative o comunque un piano di lavoro?«Guardi, i problemi da affrontare sono tan-tissimi, prima ne ho elencati alcuni, ma la mia lista è oltremodo incompleta. Vorrei soffermarmi, invece, su un concetto che esprime una verità su cui sono fermamente convinto: I problemi di Marina di Ginosa non hanno colore politico.E’ quello che ho dichiarato nella mia intro-duzione come presidente dell’Assemblea e come capogruppo del mio partito, ed è per questo che ho incentrato il mio intervento sulla volontà piena da parte della minoranza di collaborare con la maggioranza affinché non si faccia una politica di parte nella riso-luzione dei problemi. Cominciamo a parlare in maniera costruttiva dei problemi, comin-ciamo a parlare da Marinesi perché non si tratta dei problemi della maggioranza o della minoranza, si tratta dei problemi di Marina di Ginosa. Comunque già dai prossimi incontri noi come DS abbiamo intenzione di propor-re un elenco di problematiche da portare all’attenzione dell’assemblea che saranno oggetto di discussione con gli altri gruppi dai quali potrebbero essere integrati, anche modificati. L’importante e che non tornino di nuovo nel dimenticatoio i problemi di Marina di Ginosa.»Concludendo “unione e collaborazione” le parole chiave del nuovo Consiglio di Frazione?«Si, aggiungerei anche “fattività”! Sono gli ingredienti inscindibili per realizzare costrut-tivamente qualcosa. La maggioranza ha accolto il nostro intento molto positivamente e ha risposto che, costi quel che costi, non intende far altro che risolvere i reali proble-mi di Marina di Ginosa collaborando con la minoranza. Si parte quindi con una marcia diversa, ne è la prova, e ciò raramente si riscontra in altre assemblee, il fatto che al-l’unanimità abbiamo dato il nostro consenso all’elezione del nuovo presidente Domenico Giove,espressione della maggioranza, al quale vanno le mie più sincere congratula-zioni e quelle del gruppo politico mio d’ap-partenenza.»Grazie e buon lavoro anche a lei, signor Conte.

Antonello Lovecchio

Nicola Conte

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200714 argomenti e commenti

Domenico Mosca nuovo assessore provinciale. Soppressi due treni sulla Taranto-Roma. Altro rin-vio a giudizio per Rossana di Bello e Michele Tucci

L’ing. Domenico Mosca, docente del-l’Istituto Righi di Taranto, con una lunga militanza nei Democratici di Sinistra, il nuovo assessore provinciale al Bilancio, Finanze e Personale. A presentarlo uffi-cialmente è stato il presidente Florido. «L’ing. Mosca – ha dichiarato Florido – rappresenta quella lettura della politica che la gente vorrebbe; cioè una persona che sta nella politica da tanto tempo ma che, però, non ha mai avuto incarichi; non ne ha mai rivendicati; ed ha sempre vissuto la politica come una grande di-mostrazione di disponibilità verso gli altri. Questo è il tratto più importante. Peral-tro, l’ing. Mosca è persona competente per il suo curriculum formativo, ma an-che perchè ha un’attitudine ad analizza-re i problemi con metodo scientifico. Egli è molto razionale ma è anche caricato di ansia di cambiamento». L’assessore Mosca assicura massi-mo impegno e promette di proseguire nella politica dei conti in regola nell’en-te provinciale. «Senza lasciare cambiali da onorare a chi verrà dopo – afferma – perchè credo che questo sia un mo-do sbagliato di amministrare. Voglio fare una ricognizione con i dirigenti. Io faccio il docente formatore. Noi raccontiamo che la vita lavorativa di ciascuno di noi è soggetta alla formazione permanente. Bisogna studiare. Io prendo soprattutto questo impegno come un impegno di studio. Non sono un tuttologo. Quindi, ho bisogno di un poco di tempo per do-cumentarmi. Dopo di che, insieme con i dirigenti, valuterò i passi da fare. Con determinazione ma anche con umiltà e

compitezza, come ho detto prima.» Buon lavoro, ing. Mosca! C’è da aggiungere che nell’Ente Pro-vincia è probabile un giro di valzer di assessori che potrebbe avvenire da un momento all’altro. Treni Italia starebbe per fare un altro... regalo a Taranto: la soppressione dei convogli che collegano la città bimare al-la capitale, ma non è tutto: quattro treni potrebbero essere eliminati ed altri cin-que fermati a Bari. Il piano invernale do-vrebbe partire il 10 dicembre. Immediata la risposta dei rappresentanti istituzionali tarantini, preoccupati delle conseguen-ze di una tale scellerata decisione che isolerebbe ancor di più il nostro territorio, proprio nel momento in cui si va facendo il massimo sforzo per lo sviluppo e il ri-lancio dell’economia. L’on. Ludovico Vico ha presentato una interrogazione al ministero dei Trasporti affinché l’Azienda sospenda l’attuazione del nuovo programma. Mentre il consi-gliere comunale Gianni Fabrizio scrive al sindaco di Taranto, al presidente Florido e propone la convocazione congiunta delle due massime assise (quella co-munale e quella provinciale) presso la stazione, al fine di chiedere con forza ed ottenere che Treni Italia receda dal suo proposito. Nella vicenda si inserisce anche una dura reprimenda di Walter Baldacconi, il quale invita i parlamentari jonici a fare un sit davanti alla sede delle Ferrovie dello Stato, seduti per terra. «Se le ferrovie rivedranno l’orario invernale, che entra in vigore a dicembre significherà

che i nostri rappresentanti valgono qualcosa, altrimenti – conclude Bal-dacconi - a voi le conclusioni!» Altro guaio giudiziario per l’ex sin-daco, Rossana Di Bello, e per il suo vice, Michele Tucci, ritenuti i mag-giori artefici del dissesto finanziario del Comune. Il giudice Tommasino li ha rinviati a giudizio insieme ad altre sette persone per il reato di falso ideologico in atto pubblico in relazione ai bilanci comunali del pe-riodo 2002-2005. Quindi, a partire dal 4 febbraio del prossimo anno, si terrà un processo, oltre che per Di Bello e Tucci, anche per l’ex di-rigente comunale Luigi Lubelli e gli ex revisori dei conti. Secondo l’accusa, gli imputati avrebbero coperto l’ingente espo-sizione debitoria del comune di Ta-ranto, culminata l’anno scorso con la dichiarazione di dissesto finan-ziario, omettendo di indicare alcune voci per residui passivi, tra cui i de-biti del Comune nei confronti delle ex municipalizzate Amiu e Amat e della Società Taranto Servizi. Intan-to sono stati assolti 24 ex assessori comunali. Il giudice ha dichiarato per loro il non luogo a procedere. La notizia è stata appresa in città con una certa soddisfazione per-ché, com’è noto, i tarantini si aspet-tano che i responsabili dell’enorme buco finanziario vengano giusta-mente condannati ad un adeguato risarcimento.

Salvatore Rizzo

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 17attualità politica

Comunicati stampa Comune di GinosaDue nuove vie per Ginosa e

Marina di GinosaE’ stata ben condivisa, dal sindaco Luigi Montanaro, la richiesta avanzata da Giu-seppe Zamora, di dare un’opportuna deno-minazione alla strada adiacente il campo sportivo di Ginosa; una strada, questa, che conta ben quattordici famiglie residen-ti, prive, da tempo, di un numero civico. Ravvisata l’opportunità di accogliere tale istanza, il provvedimento è stato posto al-l’attenzione della Giunta, che si è espres-sa favorevolmente, peraltro accogliendo il suggerimento dello stesso cittadino di de-dicare, pertanto, quella via a “Teresa Mia-ni”, vista la sua adiacenza allo stadio, che reca lo stesso nome; quello di una nota donna gentilizia del posto, che ha lasciato tanti appezzamenti di terreno in dono per pubblica utilità.Ma il placet della Giunta Montanaro è giun-to anche su un’altra proposta, fatta da altri sei cittadini, questa volta, però, proprieta-ri di immobili ubicati a Marina di Ginosa. Hanno voluto che fosse data una giusta denominazione alla via posta sulla traver-sa per Viale Italia, parallela tra Via Napoli e via Avellino. E, sempre su indicazione degli stessi abitanti della zona, quella via, pro-prio per rimanere in un clima per certi versi partenopeo, è stata intitolata al Vesuvio.

Altre iniziative per disabili ed ambiente

Ancora una dimostrazione della sensibilità per le tematiche di interesse ambientale da parte dell’Amministrazione Montanaro. Do-po aver sostenuto e sollecitato la partecipa-zione delle scuole al progetto Eco Schools, che è valso, a Ginosa, la conquista della terza Bandiera Verde, l’Amministrazione, su proposta dell’assessore all’Ambiente Antonio Bitetti, ha voluto sostenere anche l’istituto comprensivo “Raffaele Leone” nella messa a punto di un’altra ed impor-tante iniziativa. Si tratta del progetto “Alla

scoperta dell’ambiente”, volto, come evidenziato dallo stesso assessore Bitetti, “ad incrementare lo sviluppo di una conoscenza dell’ambiente, non-ché la consapevolezza, negli alunni, di essere tutti ugualmente impegnati nella sua costante salvaguardia”.“Abbiamo voluto garantire il nostro sostegno all’iniziativa – ha aggiunto il sindaco Montanaro – perché siamo consapevoli che, solo partendo dai ra-gazzi, è possibile somministrare alla società un’idea di territorio come pa-trimonio imprescindibile dalla qualità stessa della nostra esistenza”.Ma, oltre alle tematiche di natura am-bientalista, l’attenzione di Montanaro e dei suoi si focalizza anche su que-stioni di natura sociale, riservando una particole attenzione alle fasce più deboli o disagiate. Ed è per que-sto che, su proposta dell’assesso-re al ramo, Stefano Notarangelo, la Giunta ha dato il pieno placet per la realizzazione del “Progetto nuoto per ragazzi disabili”, che, presentato da Mario Pastore, presidente della locale associazione culturale LU.MA.GI.GI, l’Amministrazione Comunale intende promuovere e realizzare presso la Pi-scina Comunale di Ginosa.

Marina di Ginosa: nuovi interventi di adeguamento

degli schemi idrici. Approvato in Giunta il progetto esecutivo

dei lavoriA Marina di Ginosa, a breve, saran-no realizzati lavori di adeguamento e completamento degli schemi idrici e delle relative reti infrastrutturali. L’in-tervento, che consentirà la realizza-zione di sistemi di collettamento dif-ferenziati per le acque piovane, sarà reso possibile grazie ad una misura POR Puglia 2000 – 2006, per la quale

il Comune è stato già ammesso a finan-ziamento.In realtà, il progetto definitivo prevedeva lo stesso intervento anche nell’abitato urba-no di Ginosa. Però, sull’importo di finanzia-mento richiesto, pari a 5 milioni di euro, la Regione Puglia ha operato una riduzione del 25%, assicurando una copertura di fi-nanziamento pari a 3.750 milioni di euro. Pertanto, vista la riduzione dei mezzi di finanziamento, diversamente da quella che era stata l’iniziale previsione, è stato necessario riadattare il progetto definitivo dell’intervento, escludendone l’abitato di Ginosa e riservando poco più di 3 milioni di euro ai lavori effettivi e circa 22mila euro agli oneri per la sicurezza. “Un intervento, questo – ha detto il sindaco Luigi Monta-naro – che ben si integra nell’espressa previsione di realizzare, nell’abitato della borgata, le necessarie opere di urbanizza-zione primarie e secondarie”.Perfezionata la procedura espropriativa di alcune aree di proprietà privata, è stata an-che necessaria la stipula di un vero e pro-prio contratto di concessione, da parte del-l’Agenzia del Demanio, essendo le aree, che saranno interessate dall’intervento, di proprietà del Demanio dello Stato. Il pro-getto in questione, ovviamente, non risulta essere in contrasto con il vigente strumen-to urbanistico; inoltre, dopo essere stato validato dal responsabile del procedimen-to, ha ottenuto anche il parere favorevole sul vincolo idrogeologico con prescrizioni da parte dell’Assessorato regionale alle Risorse Agroalimentari – Settore Foreste, nonché il nulla osta tecnico alla realizza-zione dell’intervento da parte del Consor-zio Stornara e Tara di Taranto, proprietario del Colatore della Mezzana. Fasi queste, che, una volta espletate, hanno finalmente permesso alla Giunta Montanaro di espri-mersi favorevolmente sull’approvazione del progetto esecutivo dei lavori.

Maria Florenzio

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200718 attualità politica

La cooperativa sociale Civiltà Futura presenta il bilancio di un anno di attività sul territorio ginosinoLa rete di servizi di cura ed assistenza socio sanitaria alla persona e le prospettive per la nascita di Villa Genusia Le cooperative socia-li, Civiltà Futura di Ginosa ed anziani 93 di Milano, dal 3 set-tembre scorso sono entrate a far parte a pieno titolo del sistema sanitario regionale della Puglia, questo è quanto ha ufficializ-zato la determina regionale n° 00282, con la dichiarazione di compatibilità del progetto del-la nascitura Residenza Villa Genusia a Marina di Ginosa in contrada Tufarelle. Questo traguardo importante, è stato celebrato la sera del 10 ottobre nel Teatro Alcanices di Ginosa, alla presenza di tanti cittadini, di medici di famiglia, del Sin-daco Montanaro, dell’Ammini-strazione Comunale, di alcuni Con-siglieri Comunali e dei Consiglieri Regionali Avv. Pietro Lospinuso e Dott. Paolo Costantino, che per mo-tivo di lutto ha dovuto assentarsi. Il Presidente di anziani 93, Francesco Castria, durante la serata ha spiegato molto bene il progetto della RETE DI SERVI-ZI che si realizzerà, la sua natura sociale, la sua composizione, il modello organizzativo, rimarcan-do lo spirito solidaristico e sussi-diario dell’iniziativa. All’interno della RETE DI SERVIZI, la rea-lizzanda Residenza Villa Genusia, rappresenta l’anello centrale della stessa. Essa sarà composta da un nucleo di 18 posti letto, per perso-ne affette dal morbo di Alzheimer, altri 40 posti letto di Residenza Sanitaria Assistenziale, per per-sone non autosufficienti totali, un Centro Diurno per 9 persone e 60 posti letto di Residenza Protetta,

per persone non autosufficienti totali e parziali. L’Ing. Pasquale Moretti, progettista e Presidente di Civiltà Futura, ha poi illu-strato gli aspetti architettonici e costruttivi della struttura, si-mulando un percorso di visita al suo interno proiettando sleed di immagini foto realistiche. Si è anche dibattuto di Assistenza Domiciliare, infatti sono stati resi pubblici i risultati dell’As-sistenza Domiciliare, lavoro che già da un anno si sta facen-do privatamente nel Comune di Ginosa. E’ apparso evidente quanto grande è il bisogno delle famiglie e quanta strada c’è da compiere per il prossimo futuro,

a partire dalla messa a disposizione da parte delle Istituzioni di signifi-cativi contributi economici pubblici alle famiglie. L’Assistenza Domi-ciliare ormai tocca patologie gravi e complesse, per la cura delle quali occorre professionalità, competenza sanitaria oltre che sociale. Ormai il bisogno va oltre l’esigenza di servi-zi di compagnia e dei pur importanti servizi di pulizie; nelle case di tanti ginosini, e non solo, ci sono persone affette da morbi importanti e gravi: quali l’Alzheimer, il Parkinson, la Sclerosi Multipla, i Tumori ecc.; so-no anche queste patologie che curano ed assistono gli operatori di Civiltà Futura a domicilio. Per questo, du-rante l’incontro all’Alcanices, si è evidenziato l’importanza della stretta collaborazione con i Medici di fami-glia, che bisogna sviluppare, soprat-tutto per il bene dei pazienti. Tanti sono intervenuti per portare il proprio contributo al dibattito che è

foto Erasmo Mazzone

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 19attualità politica

Francesco Castriaseguito alla presentazione. Hanno preso la parola: la dottoressa Teresa Galeota, il dot-tor Franco Pizzulli, il consigliere regionale Pietro Lospinuso, il sindaco di Ginosa avv. Luigi Montanaro, il presidente dell’Anfass Angelo Riccardi, Filippo Dell’Edera, il pre-side dell’Istituto superiore “M. Bellisario”, prof. Domenico Mianulli.A tutti ha risposto, in maniera precisa e circostanziata, il presidente Franco Castria che ha ringraziato i partecipanti, particolar-mente i rappresentanti delle Istituzioni pub-bliche comunali e regionali per le loro pie-ne disponibilità espresse a far camminare con tempi rapidi il progetto, e si è augurato che entro il prossimo mese di gennaio 2008 si possa mettere la prima pietra e aprire il cantiere della costruzione della Residenza Villa Genusia.Un aspetto che sento di dover sottolineare è stata la grande novità rappresentata dal rapporto tra la cooperativa e la cittadinan-

za: per la prima volta dopo un anno di attività i cittadini vengono chiamati per essere informati di quello che è avvenuto sia in termini di rea-lizzazione dei progetti e degli obiettivi illustrati appena un anno fa e sia per rendicontare sulle attività svolte e sulla qualità del servizio offerto. Quando sullo schermo sono stati proiettati i nu-meri dei “contatti”, della loro crescita costante, quando sono seguite le percentuali di gradi-menmto da parte di chi i servizi ha potuto ap-prezzarli ci si trova di fronte ad una concezione diversa dell’assistenza. Un aspetto di grande rilevanza per la nostra co-munità è che «con la dichiarazione di compatibi-lità del progetto della nascitura Residenza Villa Genusia a Marina di Ginosa» si è aperta una prospettiva nuova e importante circa la presenza di servizi socio assistenzziali e sanitari nel nostro territorio. Per una città che rimpiange l’occasio-ne di avere un ospedale, persa negli anni ‘50 del secolo scorso, ritrovarsi con una serie di servizi e strutture è, sicuramente, un gran salto di qualità. (Frap)

Egregio direttore,negli ultimi tempi e per ben tre volte so-no stato costretto a rivolgermi al pronto soccorso di Ginosa. Ciò è accaduto per alcune urgenze, non essendo residen-te e privo di medico di base a cui rivol-germi. Spesso stampa e TV riferiscono di episodi di “ mala sanità “ che fanno pensare ad una Italia da cui fuggire. Ebbene, credo sia giusto dare a Cesa-re quel che è di Cesare. Tramite il Suo periodico sento il dovere di esternare pubblicamente la mia soddisfazione per l’ ottimo trattamento ricevuto nella struttura sanitaria di Ginosa. Ho trovato in ogni circostanza medici e collabora-tori preparati professionalmente e dai

gentilissimi modi di rapportarsi con il cittadino. Addirittura nell’ ultimo episo-dio ( attacchi da gastrite acuta ) nel pomeriggio di mercoledì 10 ottobre scorso, il medico di turno si è attivato con il cardiologo dell’ ospedale di Ca-stellaneta, via fax e telefono, per un consulto seppur rapido ma molto effi-cace e tranquillizzante. Se nelle varie circostanze vi è da individuare un col-pevole, questo sono io che non posso fare a meno delle golosità ginosine ( mozzarelle, caciocavallo, focacce, carne al forno, olive di ogni tipo, cico-rielle, vino primitivo e mille altre lec-cornie). Ma che vuole, caro direttore, lo spirito è forte ma la carne è debole.

E per chi manca da Ginosa da mezzo secolo i peccati di gola si pagano. Ono-re al merito del Servizio Sanita-rio ginosino che ogni volta mi ha rimesso in se-sto.Grazie e augu-ri per il nostro paese che mi manca tanto.

Nino Mele - Luino -

«Onore e merito al servizio sanitario ginosino»

Nino Mele da Luino si complimenta per il nostro Poliambulatorio

Si invitatutta la Comunità Ginosina

ed i Soci ad assistere alla“PUBBLICA

RELAZIONE SULLE ATTIVITÀ SOCIALI,

SVOLTE DALLA PRO LOCO DI GINOSA DAGLI ANNI ’90 AD OGGI - CHIARIMENTI IN

MERITO ALLA RAPPRESENTAZIONE

SACRA DELLA

PASSIO CHRISTI”.

Piazza Marconi – Piazza IV Novembre

SABATO 27 OTTOBRE 2007con inizio alle ore 21,00

Ginosa, Ottobre 2007

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200720 eventi e commenti

Comunicati stampa di Pietro LospinusoOrdine del giorno di LOSPI-NUSO e SACCOMANNO sull’Università di Taranto.Il Consigliere Regionale e Presidente Pro-vinciale AN di Taranto Pietro Lospinuso, insieme al Capogruppo Consiliare di AN alla Regione Michele Saccomanno, ha pre-sentato per l’esame e l’approvazione del Consiglio il seguente Ordine del Giorno sulle problematiche dell’Università di Ta-ranto: “ Il Consiglio Regionale della Puglia, PREMESSO che il primo Piano biennale transitorio di sviluppo 1981-1983 indicava il Polo Universitario Jonico come Polo de-centrato dell’Università di Bari; che con la legge 662/96 venivano assegnati al Polo Universitario Jonico 53 posti di ruolo tra pro-fessori di I e II fascia e di ricercatori; che attualmente funzionano a Taranto 19 corsi di studio di primo livello , 4 corsi di II livello afferenti a 7 facoltà : economia, giurispru-denza, scienze matematiche, fisiche e natu-rali, lettere e filosofia, medicina e chirurgia, medicina veterinaria; che da questo anno accademico l’Università di Bari ha istituito e attivato a Bari le II facoltà di Giurisprudenza, Scienze ed Economia con sede didattica a Taranto; che sono oltre 6000 gli studenti che frequentano i vari Corsi di studio del Polo Universitario Jonico dipendenti dall’Univer-sità di Bari, ai quali sono da aggiungere i 1500 studenti della II facoltà di ingegneria di Taranto del Politecnico di Bari ; che a Taran-to la Regione ha istituito l’EDISU di Taranto; PRESO ATTO che il comma 653 della legge finanziaria fa divieto per gli anni dal 2007 al 2009 incluso , di istituire e attivare facoltà o corsi di studio in comuni diversi da quello ove l’ateneo ha la sede legale e amministra-tiva; che il MIUR ha emanato in data 3 luglio ’07 il D.M. n. 367 reltivo alla programmazio-ne universitaria 2007/2009; che lo stesso MIUR con D M del 26 luglio ’07 ha dettato le linee guida in attuazione dei DD M 16 mar-zo ’07, IMPEGNA LA GIUTA: a intervenire affinché il Governo consideri , per effetto delle valutazioni in premessa, la non appli-cabilità delle restrizioni previste dalle norme citate per quel che riguarda la istituzione a Taranto di nuove Facoltà e Corsi di Studio e ciò ai fini del consolidamento del polo uni-

versitario jonico; a chiedere quindi al Mi-nistero dell’Università di consentire : a ) la trasformazione dall’anno accademico 2007 – 2008 della sede didattica di Ta-ranto delle II facoltà di giurisprudenza, scienze ed economia dell’Università di Bari in seconde Facoltà di Taranto; b) l’eventuale istituzione e attivazione di nuovi Corsi di Studio a Taranto, nell’am-bito della razionalizzazione del sistema universitario pugliese; IMPEGNA altresì la Giunta a :istituire a Taranto i Corsi di Studio delle Professioni Sanitarie richie-sti dall’ASL di Taranto, e ripristinando i Corsi di Igiene Dentale e Educatore Pro-fessionale ; di prevedere apposite risor-se per lo sviluppo del suddetto polo uni-versitario jonico. Inoltre , preso atto che l’attuale distribuzione dell’offerta forma-tiva universitaria sul territorio pugliese presenta duplicazioni di Corsi di Studio e , in generale, l’assenza di un progetto programmatico , CHIEDE al Presidente del Consiglio Regionale di indire una se-duta monotematica del Consiglio Regio-nale al fine di approfondire la problema-tica ,delineando le linee di indirizzo per una organizzazione dell’offerta formativa universitaria pugliese aderente alle esi-genze di sviluppo del territorio nel segno della ricerca e ciò anche in riferimento alla programmazione delle Università che sarà definita nei prossimi mesi , in attuazione dell’art 1 –ter della legge 31 marzo 2005, n 43.

Lospinuso: “La sottrazione dei treni è l’ennesima vessazione nei confronti di Taranto e della sua

Provincia. Ecco l’elenco” Il Consigliere Regionale e Presidente Provinciale di AN Pietro Lospinuso ha diffuso la seguente nota: “La riduzione dei collegamenti ferroviari con Taranto disposta da Trenitalia, nei confronti della quale aggiungiamo la nostra alle proteste dell’intero territorio, è l’ennesima vessazione ad opera dei Governi di sinistra a tutti i livelli nei con-fronti di una Città e di una Provincia che evidentemente non godono delle loro simpatie. Da parte del Governo naziona-

le e dintorni essa si aggiunge all’annunciato trasferimento dell’ex-Saram, al tentato scippo della sede della Banca d’Italia, addirittura alla chiusura del Reparto Mobile di PS. Da parte del Governo Regionale, all’uopo peraltro spal-leggiato dalle distrazioni delle Giunte locali di sinistra, ci sono stati sottratti 20 milioni di euro per il Distripark, 25 milioni di euro per il dra-gaggio del Mar Piccolo e 49.5 milioni di euro per il risanamento dei Tamburi, con in più lo sberleffo di un annuncio provocatorio di re-stituzione a babbo morto, basato sulle chiac-chiere. E visto che la Sanità jonica funziona alla grande, sono stati ritenuti sufficienti 14 milioni di euro per le sue esigenze infrastrut-turali e di nuove tecnologie, con esclusione dell’intera Provincia, a fronte dei 123 destinati a Lecce. E- ad abundantiam- anche i nostri ta-xisti hanno conosciuto le discriminazioni e le false promesse di Vendola e compagni. E, vi-sto che non bastava, sono stati pure azzerati –mentre si finanziavano a pioggia tutte le ini-ziative pseudo-culturali purchè “politicamente corrette”- i contributi regionali al “Centro Re-noir”, che la cultura la faceva sul serio, e che infatti sta ottenendo solidarietà a tutti i livelli, senza Vendola e la Godelli se ne diano per inteso. Ma se qualcuno pensava che a Roma ed a Bari si fossero dimenticati di Taranto, si sbagliava di grosso. Ci è stato infatti tributato l’alto onore di ospitare i rifiuti altrui, visto che i termovalorizzatori pare che inquinino in tutto il resto della Puglia e quindi non vi vengono realizzati , mentre da noi profumano al punto di dover funzionare a pieno regime per conto degli altri. Mentre ci permettiamo di ricordare che i Go-verni Berlusconi e Fitto avevano finanziato, con la legge-obiettivo, tra i primissimi i proget-ti di sistemazione della 106 e di potenziamen-to del Porto, oggi bloccati, avevano varato e finanziato quelli per risanamento ambientale, oggi azzerato, ed infine avevano portato, contro la sinistra che premeva per la Campa-nia, Alenia a Grottaglie, e restiamo sempre in attesa di una “zona franca” per la quale non ci risultano attivate nemmeno le procedure preliminari alla Comunità europea, ci doman-diamo a cosa serva la sinistra jonica, oltre che a praticare la politica proditoria del “tanto peg-gio, tanto meglio”, magari sull’altare delle sue lotte fratricide”.

Per la SegreteriaTommaso Francavilla

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 21eventi e commenti

Comunicati stampa di Paolo CostantinoMINEO – COSTANTINO: CIRCA TRE MILIONI DI

EURO PER IL “FASI”Di utilizzo dell’Informatica in Sanità se ne parla da oltre quindici anni. Con la Delibera di Giunta Regionale n°1431 del 18 Settembre 2007 la Puglia però comincia a costruirla sul serio questa connessione. La Delibera in questione mette in campo 820.000 € per il com-pletamento della rete nell’area metropo-litana di Taranto e 2.054.000 € per l’area metropolitana di Bari. Gli operatori della Sanità saranno coinvolti nella costitu-zione del fascicolo sanitario individuale (FASI) che porterà ad una gestione faci-litata del percorso di cura. Numerosissi-mi gli attori coinvolti, dai medici di base alle Farmacie, dai medici di guardia a quelli di Pronto Soccorso. Dai sanitari impiegati nei laboratori diagnostici ai ra-diologi, dagli operatori del Centro Unico Prenotazioni (CUP) agli operatori dei servizi di accettazione degli Stabilimenti Ospedalieri. Nell’area di Bari saranno interessati al Progetto anche l’Azienda Ospedaliera Policlinico, l’Ospedale Pe-diatrico Giovanni XXIII°, l’Istituto On-cologico di Ricerca e Cura a carattere scientifico (I.R.C.C.S.) Giovanni Paolo II°. Un collegamento cruciale quello tra informatica e sanità poiché consentirà non solo di recuperare ed utilizzare fa-cilmente i parametri clinici di qualsiasi paziente, ma anche la perfetta presa in carico da parte del sistema ospedaliero. Per essere più chiari, qualsiasi medico con i requisiti opportuni, potrà avere dinanzi la storia clinica del paziente in brevissimo tempo con la possibilità di non incorrere in errori diagnostici e te-rapeutici. Ma soprattutto determinare esattamente la terapia tarandola sulle caratteristiche personali e cliniche del paziente e sulla sua “storia medica”. Un ulteriore argine dunque contro l’errore umano e tecnico sempre in agguato co-me tanti esempi, al Nord come al Sud, dimostrano. Per completare questo pro-getto della Regione denominato “Rete

dei Medici di Medicina Generale” si è in attesa del parere ministeriale. Ma in maniera informale è stata già espressa valutazione positiva. Alcune considera-zioni infine sul Sistema Sanitario Nazio-nale: pur con tutti gli errori ed i costi in-genti a carico delle fiscalità statale e re-gionale, esso continua ad essere un ba-luardo di civiltà e democrazia. Bisogna ricordarlo quando si tenta di imitare altri sistemi che hanno mostrato i loro limiti. Oramai se ne parla nella cinematografia oltre che nelle valutazioni degli Orga-nismi internazionali. Va ribadito inoltre che con il sistema degli accreditamenti, necessari per innalzare il livello sanita-rio si sono creati spesso ulteriori canali di spesa difficilmente controllabili a ca-rico dei cittadini. Salvo nelle situazioni e nei luoghi in cui la soluzione pubblica non appare praticamente percorribile - e potrebbe essere il caso di Taranto per la costruzione del nuovo Ospedale SS. Annunziata – la sanità pubblica appare sempre preferibile. E’ un caso che nelle classifiche internazionali stilate dall’Or-ganizzazione Mondiale della Sanità il SSN (Servizio Sanitario Nazionale) ita-liano si posiziona quasi sempre nelle prime posizioni dei migliori sistemi sa-nitari?

I consiglieri regionali dsLuciano Mineo

Paolo Costantino

e cantierizzata la costruzione del suo sistema idrico. La quale beninteso di milioni di euro ne porterebbe via solo, si fa per dire, 8.Rammentiamo a tal proposito che la progettazione è stata già redatta e depositata dal Comune di Statte.Vorremmo riportare all’attenzione di tutti i soggetti interessati il caso del costruendo potabilizzatore di Statte senza che la stessa cittadina (14.000 abitanti) abbia l’impianto idrico. E’ passata una settimana dalla confe-renza di servizi presso l’Assessorato alle Opere Pubbliche della Regione Puglia sulla costruzione di un potabi-lizzatore a Statte, in provincia di Ta-ranto. Ma accanto al coordinamento necessario per questa grande opera che servirà all’approvvigionamento idrico dell’area orientale della Provin-cia di Taranto, Regione Puglia e l’AQP devono trovare i fondi per finanziare questa opera. Il Sindaco Angelo Miccoli si è reso promotore di un incontro il 9 Luglio scorso in piena crisi idrica di Taranto e formalmente abbiamo preso l’impe-gno di seguire la questione. Vorremmo ricordare inoltre che la cit-tadina della Provincia di Taranto, a ridosso del grande impianto siderur-gico ospita anche altri grandi impianti che pongono problemi ambientali ri-levanti.I cittadini di un territorio devono avere pari diritti, a maggior ragione quando, come in questo caso, chiedono l’es-senziale. E’ impensabile che si continuino ad alimentare canali non strategici e dai ritorni improbabili, anche solamente in termini elettorali, e non si trovino i soldi per questa opera. Dal canto nostro continueremo a se-guire l’evolversi della vicenda invi-tando con forza ancora una volta a costruire un paese normale: una cit-tadina senza acqua non lo è.

I consiglieri regionali ds Luciano Mineo

Paolo Costantino

MINEO –COSTANTINO (DS) :

REGIONE ED AQP DEVONO

FINANZIARE IL SISTEMA

IDRICO DI STATTE, CITTA’

SENZ’ACQUAImpedire il paradosso: ospitare un pota-bilizzatore senza averne l’acqua. E’ per questo che il Comune di Statte dovrà porre seriamente la questione dell’au-torizzazione. Anche eventualmente ne-gandola se, accanto a questo impianto certo essenziale del costo di 40 milioni di euro, non dovesse essere finanziata

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200722 eventi e commenti

PARCHI IN STATO DI ASSOLUTO DEGRADONei mesi scorsi è stato denunciato da diversi cittadini, attraverso la stampa locale, lo stato di degrado che vive la nostra città per quanto riguarda la pu-lizia delle vie cittadine, della mancata raccolta differenziata, della mancata disinfestazione e lavaggio dei casso-netti; la presenza continua delle erbac-ce lungo i marciapiedi, dove in alcune nuove zone del paese addirittura l’erba copre i marciapiedi e nessuno controlla la regolarità e il rispetto del capitolato d’appalto che regola questi servizi.L’argomento che voglio trattare riguar-da lo stato d’abbandono e di degrado assoluto in cui versano le nostre aree a verde già denunciato dall’ex assessore Dr. Sozio in un precedente numero del quindicinale “La Goccia”.Ad oggi nessuno degli attuali ammini-stratori si è preoccupato di provvedere a salvare il salvabile:Ø Zona podistica, dove decine e deci-ne di giovani e meno giovani frequen-tano quell’area messa a disposizione da alcuni anni per quei cittadini che amano praticare il running, il footing e sport campestri. L’area attrezzata sullo stradone parallelo alla via di Bernalda è completamente abbandonata e de-turpata da atti di vandalismo; Ø Zona piantata: tutto distrutto, a ma-lapena restano ancora in piedi la strut-tura in legno dei giochi per bambini, tut-to il resto è solo sporcizia ed erbacce;Ø Zona Palombaro: un pezzo di pine-tina con panchine in legno e steccato quasi tutto distrutto e abbandonato;Ø Parco dell’Alfiere: propaganda di due campagne elettorali da parte del-l’amministrazione di centro destra che aveva promesso di fare meglio e di più e cosa rimane dopo circa dieci anni di amministrazione Montanaro?Ø Area Zona Madonna D’Attoli dove il mese di Luglio andarono bruciati di-versi alberi non più piantumati e la cui gestione, trattandosi di un’area di pro-prietà comunale, non è dato conoscere a quale Associazione sia stata affidata: nei giorni scorsi è stato visto un trattore che arava il terreno senza alcuna auto-rizzazione. Un’interrogazione proposta da un Consigliere di opposizione in tale direzione non ha prodotto alcuna rispo-

sta……forse questa amministrazione non sa nemmeno di questa proprietà, …….a dispet-to di quanti e tanti volontari, scout, lavoratori socialmente utili e borse lavoro che hanno messo a disposizione il loro tempo e il loro impegno per valorizzare il nostro territorio e migliorare la qualità della nostra vita.Personalmente avverto un forte dispiacere nel vedere questo stato di cose che sicura-mente non fa bene alla nostra comunità.Un altro problema che voglio evidenziare è quello del mattatoio comunale. Sono stati spesi fior di milioni di euro e questa struttura rimane ancora chiusa. Non è possibile assi-stere a questi sprechi di denaro pubblico e nessuno si preoccupa sul cosa fare.Per quanto riguarda invece il campo spor-tivo che si diceva fosse già pronto da tanto tempo, ancora oggi, non si riesce a dire alla cittadinanza quando sarà possibile mettere la parola fine a questa opera pubblica. Pare che il campo sportivo stia seguendo lo stes-so destino delle case popolari di Via Palatra-sio (laddove non sono mai stati chiusi i lavori e già tutto è stato divelto: porte, finestre e vetri rotti, rubinetti e docce divelte). Qual-che amministratore ha mai pensato di fare un sopraluogo? Eppure, è noto che questa struttura, sebbene non sia completata, è stata messa a disposizione di associazioni sportive senza le dovute garanzie di sicu-rezza per i tanti giovani che prticano attività sportiva anche con costi onerosi. L’elenco delle incompiute si allunga ancora di più se si aggiungono la casa alloggio per disabili e la casa per tossicodipendenti ormai ultimata da tempo in zona Madonna D’Attoli e mai resa funzionale e funzionante.Come cittadino ed ex amministratore provo sconcerto per questo stato di abbandono e di spreco in cui versano molte opere pubbli-che che a quanto pare questa amministra-zione non riuscirà a portare a termine entro la fine del mandato amministrativo. E’ que-sta un’ennesima dimostrazione che l’attuale amministrazione sa svolgere a mala pena l’ordinaria amministrazione non avendo ca-pacità e volontà di affrontare, risolvere e so-prattutto completare le diverse opere pubbli-che tanto necessarie per il nostro paese.

Tonino Vizzielliex Consigliere Comunale

Parco Cesine

Zona Pierri

Zona Cignano

Parco Alfieri

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200724 eventi e commenti

Cosimino e l’orco balbuziente3Racconto popolare pugliese elaborato da Stefano Giove e Adele Carrera. Illustrazioni di Vito Furio

.continuaAncora una volta il taverniere e sua moglie riuscirono a farlo ubriacare e scambiargli la tovaglia senza che il ragazzo se ne accor-gesse. Giunto che fu a casa, Cosimino riabbracciò i genitori e, sulle prime, non disse nulla della tovaglia. Quando la madre mise in tavola quel poco di pane e formaggio che avevano, il loro figliolo, con fare spavaldo, prese il pa-ne e il formaggio e lo but-tò alle galline. Sorpresa e spavento furono la reazio-ne dei genitori che pensa-rono: «Questo nostro figlio è proprio impazzito!». Cosimino spiegò sulla tavola la sua tovaglia e cominciò a dire «Tovaglia apparecchia!». Inutile dire che non successe nulla, fi-no a quando i genitori spa-zientiti, gli dissero che era un buono a nulla e che la sua era solo follia. Cosimino, con le lacri-me agli occhi, non si dava pace e, comunque, mesto mesto, ritornò nel bosco a fare compagnia al carbo-naio. Giunto al bosco raccon-tò, per filo e per segno, quello che era successo e il carbonaio gli rispose: «Impara ragazzo e tenere la bocca chiusa! Queste cose succedono a chi non è abbastanza avveduto.» Passarono i giorni, passarono le settima-ne, passarono i mesi, si era, ormai, in capo ad un anno quando il carbonaio vide Cosi-mino più triste che mai e gli chiese: «Ragaz-z-z-zo, ragaz-z-zo, ragazzo mio…» Il car-bonaio balbettava. Ancora una volta, il suo animo buono si faceva prevalente. «Questa volta ritornerai a casa tua per sempre e io ti darò in dono questo bastone e quando tu dirai «mazz, mazzijsce!» lui ti difenderà da tutti e quando vuoi che finisca il suo lavoro devi dire: «mazz, abbaste!». Ma stavolta, non raccontare a nessuno il suo segreto. E, prima che tu vada via per sempre, voglio dirti

che io sono l’orco e ti sto facendo ricco». Cosimino, incredulo alle parole del car-bonaio, s’avviò e, non era uscito dal bosco, quando sulla sua strada si presentò un branco di lupi affamati che volevano sbra-narlo. Urlò al bastone «mazz, mazzijsce!». Il bastone, in un baleno, si scagliò contro i lupi mettendoli in fuga non prima di aver-gliele suonate di santa ragione.

Arrivato che fu alla taverna, la moglie del taverniere gli andò incontro con un largo sorriso stampato sulla bocca. Pensò tra sè: «Chissà quale altro oggetto magico gli avrà dato il suo amico mago. Comunque, non tarderà a finire nelle nostre mani an-che questo.» Il ragazzo venne invitato a mangiare alla taverna e la donna gli chiese perchè mai non si separasse mai dal suo bastone. «A lui devo la vita, è bastato dirgli «mazz, mazzijsce!» tagliò corto il ragazzo. Il pranzo offerto dalla taverniera e soprat-tutto il suo vino, furono in quantità tale da richiedere una bella dormita. Questa volta però, Cosimino non si separò dal suo ba-stone. E andò a dormire stringendolo nella mani.

I tavernieri non si preoccuparono affatto che il ragazzo portasse con sé, in came-ra, anche il bastone. Erano convinti che, una volta che si fosse addormentato, glielo avrebbero preso e conoscendo la parola giusta avrebbero capito, perchè mai aves-se salvato la vita al ragazzo. Non passò molto tempo che dalla stanza del ragazzo s’udì il suono, inconfondibile,

del russare. Era chiaro che s’era addormentato. I tavernieri si introdusse-ro nella camera e piano pia-no sfilarono il bastone dalle mani di Cosimino e al suo posto ne misero uno simile. Non era trascorsa nean-che un’ora dal furto che, dalla cucina della taverna, giunsero grida disperate. Le grida erano tanto forti che svegliarono Cosimino. Il ragazzo, si vestì in fretta, afferrò il suo bastone e cor-se in direzione delle grida. Giunto in cucina vide il ta-verniere e sua moglie alle prese con il bastone che gliele suonava di santa ra-gione e imploravano il ra-gazzo di mettere fine alle loro sofferenze. Cosimino finalmente capì d’esser sta-to raggirato e disse ai due

malfattori che se volevano salva la vita avrebbero dovuto restituire il maltolto. Le mazzate del bastone facevano vera-mente male e i due furfanti furono costretti ad accettare l’offerta e solo allora il ragaz-zo gridò: «mazz, abbaste!». Di colpo il ba-stone si fermò e corse tra le mani del suo legittimo proprietario. Dopo essersi ripreso il suo asino e la sua tovaglia, Cosimino riprese la strada di ca-sa. Quando vi giunse raccontò la storia ai suoi genitori, fece vedere loro le meravi-gliose magie dell’asino, della tovaglia e del bastone e, da quel giorno, vissero tutti in-sieme in un grande palazzo avendo tanti tesori e tanto ben di Dio.

Fine

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 25eventi e commenti

Il 13 ottobre del 1947, nell’ambito del-la vertenza contrattuale dei braccianti di Ginosa che rivendicavano un aumento contrattuale di lire 50 al giorno, ci fu uno scontro tra i braccianti e le forze dell’or-dine. Contemporaneamente o in seguito allo scoppio di una granata si scatenò la colluttazione tra braccianti e carabinieri, i carabinieri aprirono il fuoco ad altezza d’uomo .Rimase ucciso dal fuoco dei carabinieri il sig. Luisi Federico (proprietario di un bar di Ginosa, ritenuto dai braccianti dell’epo-ca un provocatore fascista) che gironzo-lava nei dintorni.In quegli avvenimenti rimasero feriti, a causa dallo scoppio della bomba e dalle pallottole dei carabinieri le seguenti per-sone: 1 Manicone Giovanni (giovane passante) perse un braccio2 Mancini Giuseppe (bracciante) ferito ad un dito, in colluttazione con i carabinieri.3 Tralli Michele ( bracciante) ferito alla gamba da una pallottola.4 Galeota Vincenzo (bracciante) ferito.5 Petrelli Pietro (bracciante) ferito dallo scoppio della bomba gli fu amputata la

gamba.Ci furono inoltre circa altri 10 braccianti feriti meno gravi.Alla fine dei tumulti furono immediata-mente arrestati i compagni: 1 Cavallo Raffaele segretario del-la CGIL di Ginosa, organizzatore dello sciopero.2 Ambrosini Nicola dirigente della lega braccianti di Ginosa.3 Conte Francesco ( bracciante) detto ciccpaul.4 Lattarulo Francesco ( disoccupato) fi-glio adottivo di Conte Francesco.5 Stella Gino ( bracciante) accusato di essere l’autore del lancio della granata.6 Scalise Francesco ( bracciante).7 Tralli Michele ( bracciante).8 Galeota Vincenzo ( bracciante)9 Cazzolli Franco ( bracciante).10 Maragno Giovanni (bracciante). Ed al-tri.Alcuni compagni braccianti con l’aiuto della federazione del PCI di Taranto si diedero alla latitanza nelle campagne di Bologna, dopo circa un anno nel ritornare nella nostra provincia furono arrestati:1 Mancini Giuseppe (bracciante)

60 anni dopo: Lo sciopero del 13 ottobre 19472 Mancini Nicola (bracciante)3 Mancini Angelo (bracciante)4 Ribecco Antonio (bracciante) detto sciaccuett5 Bruno Pietro (bracciante)6 Fedele Eramo (bracciante)7 Petrelli Pietro (bracciante)Tutti fecero circa 3 anni di carcere, (quelli che si diedero alla latitanza fecero 2 anni di carcere) alla fine del processo furono assolti dall’imputazione di strage, violen-za aggravata contro la forza pubblica e violenza privata. Erano anni terribili; soprattutto i brac-cianti tornati dalla guerra si trovavano senza lavoro e senza reddito, non ave-vano i mezzi per sfamare la famiglia non avevano l’assistenza sanitaria, il dopo guerra era diventato peggio della guerra. Iniziarono lotte cruenti, iniziarono le lot-te intorno ad un progetto della CGIL di Giuseppe Di Vittorio. IL PIANO DEL LA-VORO, oggi dobbiamo ricordare quegli eventi per rendere merito a quegli eroi, che hanno determinato insieme a tanti al-tri il progresso economico e sociale del-l’Italia.

Vincenzo Caldarulo

Straordinario successo per il nostro compaesano Gino Simonetti, resi-dente da qualche anno in provincia di Reggio Emilia, ed il suo cane Bred delle Terre Matildiche al campionato nazionale di allevamento di pastori tedeschi.Il cane Bred delle Terre Matildiche, pastore tedesco con un pedigree d’eccezione (figlio di Elliot van Noort Elliot van Noort e Ulme del Giarizzo), ha collezionato negli ultimi anni tanti successi tra cui diversi primi posti ai raduni-esposizione dell’ENCI (Ente della Cinofilia Italiana) e l’ottimo piaz-zamento al campionato europeo 2006 tenutosi in Germania.Quest’anno è partito alla grande con

Tanti successi per l’allevatore Gino SimonettiIl suo pastore tedesco Bred delle Terre Matildiche campione italiano

Gino Simonetti, Bred ed il team tecnico dopo il successo

l’obiettivo del campionato na-zionale, infatti, il 24 giugno a Montecchio Emilia al raduno ENCI si è classificato primo ed ha ottenuto il premio speciale CAC.Gino e Bred si sono presentati al 51° Campionato di Alleva-mento SAS di Concordia sulla Secchia tra i favoriti e non han-no deluso le aspettative. Infatti, si sono aggiudicati il titolo AU-SLESE di più bel cane d’Italia e la qualifica di miglior attacco del campionato.

Mario Stigliano ([email protected])

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200726 storie e racconti

Francesco Castria diventa sacerdote Sabato 20 Ottobre, nella parrocchia del Cuore Immacolato di Maria, Fran-cesco Castria sarà Ordinato sacerdote dal vescovo di Castellaneta Pietro Maria Fragnelli. Dunque, ancora un giovane che sceglie il Sacerdozio come mo-dus vivendi. Una scelta decisiva ed impegnativa come egli stesso ha con-fermato nell’intervista. Francesco, presen-tati ai lettori de “La Goccia” «Sono nato a Ginosa ed ho 31 anni. Sono fi-glio di Luigi Castria e Lucia Calabrese. Ho an-che un fratello, Vincen-zo, più grande di me di un anno e mezzo. Fino a nove anni fa ho vissuto a Ginosa; infatti ho stu-diato a Matera dove mi sono diplomato all’istitu-to agrario. Subito dopo la maturità mi iscrissi all’università, alla facoltà di veterinaria, ma lasciai gli studi dopo solo sei mesi per lavorare, diversi lavori comunque. Nel frattempo iniziava in me la riflessione per una vita diversa. Sentivo il desiderio di una scelta dedica-ta al Signore.» Com’ è nata la vocazione? «Prima di parlare della vocazione sa-cerdotale devo dire che ho riscoperto la mia vocazione di cristiano e di battezza-to. Preciso meglio. Come comunemente si dice, ero un cattolico non praticante, lontano dalla Chiesa e dai Sacramenti. E, come tanti giovani, anch’io pensavo che Dio non fosse importante nella vi-ta. Poi grazie ad alcune persone che mi

hanno invitato alla preghiera, ho sco-perto il desiderio d’incontrare il Signo-re.» Quali incontri di preghiera? «Io ho frequentato per alcuni anni

la Comunità Maria del Rinnovamen-to Carismatico. La Comunità è stato il primo approccio per riavvicinarmi al-la Chiesa. È stato uno strumento, uno dei tanti, che il Signore ha posto per la mia vocazione sacerdotale. Premetto che la mia è una scelta consapevole, matura, desiderata, ac-colta con gioia. Credo che il Signore mi abbia scelto dandomi la forza per giungere a questo traguardo. Mi rendo conto, tuttavia, che è un impegno im-portante perché sono chiamato a do-narmi a coloro che il Signore mi affide-rà. Non dico che temo, ma sento molto il senso della responsabilità.» Quanto la famiglia ti ha sostenu-

to ed influenza-to? «La mia fami-glia è stata im-portante perché, dopo lo stupore iniziale, i miei ge-nitori, credendo che fosse giusto che io sceglies-si liberamente, hanno accettato la mia decisione di entrare in se-minario, perciò mi hanno soste-nuto e seguito.»

Hai trovato dei punti di riferimen-to nella tua parrocchia? «Si, dopo la comunità mi sono avvi-cinato alla parrocchia Cuore Immaco-lato. Qui sono stato aiutato da padre

Valentino Boric’che mi ha aperto gli orizzonti della fede e fatto anche scoprire la consacra-zione a Maria secon-do la spiritualità di San Luigi da Montfort.» Dove hai studiato per diventare sacer-dote? «Sono stato due anni a Verona per il postu-landato, poi un anno a Santeramo come semi-narista con padre Luigi Colleoni, infine sei anni a Roma nel seminario monfortano.» Come è stato que-sto periodo? «Sereno e consape-vole perché nei mo-

menti di dubbio mi sono affidato alla preghiera intima e ai padri spirituali. Io credo molto nella preghiera. La scelta di diventare sacerdote è stata perso-nale. E’ successo a Bari quando stu-diavo all’università. Ricordo che fre-quentavo la parrocchia di san France-sco da Paola, vicino al policlinico. In questa parrocchia c’erano tanti giova-ni frati che suscitavano la mia ammi-razione. Lì è maturata la decisione di diventare sacerdote.» Perché la scelta monfortana? Sono rimasto affascinato dalla sto-ria di San Luigi da Montfort e dal suo culto alla consacrazione a Maria. San Luigi era una persona straordinaria, un grande missionario che amava i poveri.» Oggi, chi è il “sacerdote”? «Il sacerdote è colui che sta tra la gente. Come dice San Paolo, è una persona che soffre con chi soffre ed è felice con chi è felice. Il sacerdote de-ve donarsi totalmente alle persone nel nome di Dio ma senza dimenticare la preghiera, diversamente si è amici.» Emozionato? «Bhe, si! Però felice.Padre Francesco, grazie per l’intervi-sta. Ti accompagni la mia preghiera ed auguri dalla redazione de “La Goc-cia”.»

Palma Martino

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 27argomenti e commenti

Primo concorso per le scuole della confraternita SS Medici

Le feste patronali, quest’anno, han-no dato l’avvio ad una iniziativa che, senz’altro, nel tempo , è destinata a crescere e a riscuote maggior consen-so di quello registrato nella sua prima edizio-ne. È stata la confrater-nita dei SS Medici che, nelle settimane pre-cedenti la festa vera e propria, ha lanciato fra gli alunni delle scuole il concorso sul tema: “ Le confraternite, le loro origini, la loro storia”. La partecipazione era aper-ta agli alunni/studenti di ogni grado di scuola, con elaborati grafici, fo-tografici o di altra forma espressiva. La partecipazione è stata soddisfacente, a detta degli organizza-tori, ma può essere ul-teriormente incremen-tata e la speranza che i prossimi anni siano di consolidamento della iniziativa, non è soltanto un auspicio ma un obiettivo della stessa confraternita. La cerimonia di premiazione, pre-sieduta dal commissario ing. Giovanni Antonicelli, si è tenuta nel pomeriggio della giornata di ottavario dei SS Medi-ci, in piazza IV Novembre. I premi, oltre a gadget per tutti i parte-cipanti, piccoli assegni per i primi clas-sificati.Per la Scuola Primaria ci sono stati tre ex equo: 1° premio agli alunni della IV A e IV B dell’I. C. San Giovanni Bosco, motivazione: “Gli elaborati artistici ris-pecchiano ampiamente il tema del con-corso. Originale la composizione nel

rispetto delle tradizioni e delle confra-ternite”; 2° premio agli alunni della III A I. C. Carducci, motivazione: “L’ela-borato grafico-pittorico nella semplicità

della fattura evidenzia il cammino di fede dei SS Medici e quello della Con-fraternita; e V B dell’I. C. Calò, motiva-zione: “L’elaborato grafico-pittorico si presenta originale nella composizione del paesaggio con l’icona della Ma-donna che sovrasta la nostra terra”; 3° premio agli alunni della IV A dell’I. C. Carducci, motivazione: “Il quadro ci dà uno spaccato del cammino religioso delle tre confraternite; e IV A dell’I. C. Calò, motivazione: “ La poesia riper-corre un momento di festa in armonia con le preghiere. Per la Scuola secondaria di Primo Grado: 1° premio a Carlo Tarantini del-l’I. C. Carducci, motivazione: “Elabora-

to curato nell’aspetto grafico e struttu-rale. Completo nei contenuti e originale nella raccolta storica delle informazio-ni.” 2° premio alla classe II A dell’I. C.

Carducci, motivazione: “Significative le testi-monianze di devozione popolare raccolte”; 3° premio all’alunna Teresa Santangelo dell’I. C. Car-ducci, motivazione: “Il te-sto pur nella sua sempli-cità ripercorre i momenti salienti delle Confraterni-te”. Per la scuola secon-daria di Secondo Grado, sono stati premiati gli alunni Paola Paradiso, V C (1° premio), Manuela Bianco, V C (2° premio), Michele Perniola, IV C (3° premio) dell’Istituto Bellisario. Rispettiva-mente con le seguenti motivazioni: “L’appropria-ta scelta iconografica e l’armonica composizione

grafica, resa molto espressiva mediante una curata elaborazione dei particolari, si ricollegano coerentemente alla tradi-zione religiosa e devozionale dei fede-li”; “Il mistero religioso e la devozione della comunità sono stati ricostruiti con efficacia mediante ricercato simbolismo religioso e rappresentati attraverso una composizione grafica armonica e for-temente espressiva”; “Il connubio tra storia, tradizione e fede religiosa è sta-to espresso da una equilibrata sovrap-posizione di immagini che rievocano il cammino devozionale delle nostre Con-fraternite”. Le confraternite danno appuntamento all’anno prossimo con la seconda edi-zione. (Ad)

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200728 eventi e commenti

P - PESSIMISMO

Come la penso iodalla A alla Z

Rubrica a cura di don Franco Conte

“Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità. Un ottimista vede

l’opportunità in ogni difficoltà”. Col caratteristico humor britannico Wiston Churchill (1874-1965) catalogava i due estremi dell’atteggiamento umano nei confronti del mondo. In un certo sen-so riprendeva la battuta del suo conna-zionale, lo scrittore Gilbert K. Chesterton (1874-1936) che, attribuendola ad una bambina, formulava quest’altra definizio-ne: “Un ottimista è un uomo che vi guar-da gli occhi; il pessimista, invece, guarda i vostri piedi”. Non per ribadire il solito principio latino, secondo il quale “in medio stat virtus”, si deve però riconoscere che entrambi que-sti atteggiamenti hanno un’anima di veri-tà: l’uomo perfetto nasce da un dosag-gio tra una porzione di pessimismo ed una quantità parallela di ottimismo. Nella vita non si può essere così inge-nui da aggrapparsi ad ogni opportunità con entusiasmo acritico: in agguato ci sono sempre rischi. Una frenetica rincor-sa di ogni occasione, senza il vaglio del-la saggezza, è una follia. Non per nulla Havelock Ellis (1859-1939) non esitava a scrivere che “il luogo dove più fiorisce l’ottimismo è il manicomio”…!? Ma è altrettanto vero che il cupo e la-mentoso pessimista si abbatte davanti al primo ostacolo e si lagna sul male co-smico, usandolo come alibi per un’inerzia comoda, anche se venata di drammatici-tà. È un po’ la legge del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Oppure è il monito di Cristo ad essere semplici e solari co-me colombe, ma anche astuti e sospet-tosi come serpenti, senza lasciar preva-lere né la colomba ingenua né il serpente guizzante. E a proposito di pessimisti, in questi giorni mi è capitato per le mani un sim-patico libretto, che Gianfranco Morra ha pubblicato da Rubettino: BREVIARIO DEL PESSIMISTA. (Perché mai un “Bre-viario del pessimista” - mi sono chiesto - che quotidianamente, per ogni giorno dell’anno, offre un pensiero sull’orlo della disperazione, compresa una pagina per il 29 febbraio, negli anni bisestili? Vuoi vedere che sarà per semplice scaraman-zia, dato che, come diceva Nero Wolfe, “questo è il vantaggio del pessimismo: un pessimista va incontro solo a sorpre-se piacevoli, mentre un ottimista ne ha soltanto di spiacevoli”. Chiusa parentesi). Quello che mi ha colpito maggiormente nel libro di Morra è la distinzione che egli fa tra le diverse specie di pessimismo. C’è il pessimismo psicologico: è la sfi-ducia di chi “vede nero”, ed è uno stato emozionale soggettivo, pre-razionale; il

pessimismo metafisico, invece, intacca l’essere stesso, è il male radicale, teoriz-zato da Leopardi: “È funesto a chi nasce il dì natale”; un pessimismo cultura-le “che non parte né dal cuore né dalla ragione, ma dalla riflessione (cui anche il cuore non è assente) sulla storia della civiltà. Si tratta di un pessimismo diverso, radicato nella tristezza rassegnata e nella

convinzione che l’Europa è ormai giunta al capolinea. È un necrologio culturale”; e c’è anche un pessimismo cristiano, che non è metafisico, ma fenomenologico: “È una descrizione del mondo decaduto, che viene continuamente superata e vinta da un ottimismo della fede”. Già, perché “il pessimismo non viene superato dall’ot-timismo, ma dalla speranza”. In questa prospettiva, culturale e cristiana, la rifles-sione sul pessimismo acquista un valore positivo, di antidoto, di revulsivo: anche perché il pessimismo radicale, se fosse coerente, dovrebbe concludersi con un suicidio, e dunque il mero fatto che il pes-simista continui a vivere, anzi, a scrivere per esprimere la sua amarezza e la tra-gedia del mondo, è segno che, in fondo, neanche lui crede davvero a quello che dice. Ma il peggior pessimismo è quello dei “ma chi te lo fa fare?”: i pessimisti per natura, pseudo fratelli Abbagnale che re-mano contro tutto e tutti. Nessun progetto li entusiasma, tranne i loro; nessuna idea è brillante, sempre che non sia nata nel-la loro testa. Se salissero su un bob fa-rebbero i frenatori, se fossero una nave sarebbero l’ancora: sempre e comunque la zavorra di qualcuno. Gioiscono più del-le disgrazie altrui che delle gioie proprie. Sono nati così, cosa volete farci? Averli in squadra è terribile. Ne basta uno per per-dere la partita. Più pericolosi di un virus,

sono capaci di contagiare i più inguaribili ottimisti, vedono sempre il lato oscuro delle faccende e per loro la medaglia ha sempre il suo rovescio che è quello sba-gliato e che prevale inesorabilmente. Quando vuoi lanciarti in un’impre-sa, ti fanno “uuuhhmmm” e storcono la bocca. I più pericolosi sono quelli che si travestono da “amici”, ti prendono sotto-braccio e appena ti giri ridono di te al-le spalle. Per riconoscerli non ci vuole niente: basta leggere il loro curriculum. Sono arrabbiati col mondo per qualche loro recondito motivo e non capiscono perché tu possa avere un sorriso così beota. Ci tengono a passare per gente seria che ha sulle spalle le sorti di tutta l’umanità, peccato che nessuno se ne accorga. Vivono nei corridoi e conosco-no ogni spiffero. Hanno da dire su tutto e su tutti. Ci fossero loro a decidere, le cose andrebbero (come dubitarlo?) di-versamente. Ma gli altri non li capiscono e non si rendono conto di quante e quali qualità posseggano. Le statistiche dicono che il “male” col-pisce più gli uomini delle donne. Queste ultime, di solito, ti dicono in faccia quel-lo che pensano, a costo di passare per rompiscatole. Ma poi ci pensi e capisci che hanno ragione. Gli uomini pessimisti di questa categoria, invece, ti tendono ogni sorta di imboscate. Odiano i cuor contenti e non capiscono come si pos-sa rimanere indifferenti davanti a questo mondo brutto, sporco e cattivo. Per fortuna ci sono anche gli antidoti. Qualche volta è sufficiente un bel sorriso a quarantotto denti. Poi devi, comunque, stringerli ed andare avanti. Guardarti attorno e trovare altri che vanno nella stessa direzione. Ce ne sono, anche se a volte, sembrano smarriti e un po’ inti-moriti. Sono quelli che, magari, la vita li ha già messi al muro e non si fidano più neanche ad uscire di casa. Ma hanno sempre la fiammella dell’ottimismo che brilla in qualche angolino nascosto. Gli serve soltanto che qualcuno dia loro un po’ di fiducia. E, una volta che sono saliti sulla barca giusta, sono pronti a rema-re come dei fratelloni Abbagnale veri. E non gli importa delle correnti contrarie e delle onde che si alzano impietose ed impetuose. Con gli schizzi dell’acqua che bagna loro la faccia, ma con la costa che si avvicina sempre di più e nessuno, ma proprio nessuno, che riuscirà a spe-gnere il loro sorriso. Finisco con un’altra battuta, quella dell’americano James B. Cabell (1879-1958): “L’ottimista proclama che viviamo nel migliore dei mondi possibili, il pessi-mista teme che possa essere vero”.

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 29eventi e commenti

COME CERCARE LAVORO IN RETE

Di seguito fornisco una serie di link utili per chi ha voglia di mettersi in

discussione……..AssiomaLe offerte di lavoro possono essere con-sultate per azienda, per data e tramite il motore di ricerca. È possibile visualizza-re la classifica delle posizioni più richieste http://www.assioma.org/ BancalavoroDatabase di inserzioni e di offerte di lavo-ro; informazioni su concorsi e stage. Rac-colta di link utilihttp://www.bancalavoro.com/ Corriere della sera - LavoroPagina online dell’inserto Lavoro del quo-tidiano (con possibilità di effettuare ricer-che in archivio) arricchita da informa-zioni su lavoro, formazione, non profit e da sezioni speciali come RPQ (ricerca di personale qualificato) e Carriere&lavoro http://www.corriere.it/lavoro/ Eryca - Agenzia europea per l’informa-zione e la consulenza dei giovani Riunisce varie strutture naziona-li di informazione e consulenza http://www.comune.torino.it/infogio/eryica/iec.htm ExecutiveSurfFra le prime società di head hunting in re-te, si dedica alla ricerca di profili medio-alti. Fornisce fra l’altro la valutazione del livel-lo retributivo per le varie professionalità http://www.executivesurf.com/index.asp GoJobsite.itPortale di reclutamento attivo in vari Pae-si europei. Inserimento gratuito del CV e di lettere di presentazione. Gli utenti regi-strati ricevono aggiornamenti sulle offer-te attinenti al profilo professionale inserito http://www.gojobsite.it/ Informagiovani - Rete italiana dei Cen-triI Comuni italiani gestiscono servizi di in-formazione sulle opportunità di lavoro, svago, cultura offerte in ambito pubblico e privatohttp://www.comune.torino.it/infogio/cig/icr.htmJob On LineCentro di orientamento rivolto all’inse-rimento nella realtà lavorativa nato dal-l’esperienza di Tempi Moderni, ente non

profit nato con il sostegno della CGIL http://www.jobonline.it KataWeb LavoroFra le sezioni: archivio dei CV e degli an-nunci, notizie, bandi di concorso, intervi-ste a espertihttp://www.kwlavoro.kataweb.it/kwla-voro/index.jspLegacoop.itInformazioni e suggerimenti per chi ha deciso di costituire una cooperativa: esempi di progetti, ipotesi di business, legislazione di sostegno, statuti-tipo e molto altro.http://www.legacoop.it/fareimpresa Monster.itFra i servizi offerti: creazio-ne e gestione di curricula onli-ne, sistemi di ricerca personalizzati, un network dedicato alle car-riere, chat e e bacheche virtua-li, consigli sulla ricerca di lavoro e sullo sviluppo della carriera, newletter http://www.monster.it Museum JobsServizio di reclutamento su base mondiale (attualmente l’Italia non è compresa) specializzato nel settore di musei, biblioteche e archivihttp://www.museumjobs.com/OkkupatiSito dell’omonima trasmissio-ne tv, realizzato in collaborazio-ne con il Ministero del lavoro. Seleziona e presenta corsi di formazione e offerte d’impiego. Fornisce inoltre infor-mazioni legislative e suggerimenti per il colloquio di lavorohttp://www.okkupati.rai.it PrimolavoroSito dedicato a neolaureati e lau-reandi, neodiplomati e diploman-di in cerca di prima occupazione http://www.primolavoro.it Professione LavoroSito di recruiting online del portale Cal-tanet, in collaborazione con i quotidia-ni Il Mattino, Il Messaggero e Leggo http://professionelavoro.caltanet.it/

QuiLavoroL’azienda dell’Acceleratore d’impresa del Politecnico di Milano permette la ri-cerca delle offerte suddivise per setto-re, l’inserimento del CV e la risposta di-retta agli annunci delle aziende trami-te inserimento del codice assegnato http://www.quilavoro.com/ Regione Lombardia - Formazione, istruzione e lavoroInformazioni su stage, imprenditoria, cor-si del Fondo sociale europeo; link utili http://formalavoro.regione.lombardia.it/rl/home.nsf StepstoneRicerca delle offerte di lavoro per catego-ria, per azienda, per area geograficahttp://www.stepstone.it/ Talent Manager Società specializzata nel “cambio la-voro”, si rivolge innanzitutto a laurea-ti con qualche anno di esperienza, ma offre anche stage e prime occupazioni http://www.talentmanager.it/ WorldatWork WorldatWork riunisce numerose socie-tà di knowledge management e gestio-ne delle risorse umane. La banca dati Joblinks permette la ricerca di posizio-ni lavorative soprattutto negli Stati Uniti http://www.worldatwork.org/joblinks/generic/html/joblinks-home.html

Qualche corso di formazione per ac-quisire crediti… non fa mai maleEcorsiLink a corsi di formazione in diverse di-scipline, gratuiti ed a pagamento, pur-ché usufruibili via Internet.Il portale in-tende aggregare e indirizzare le richie-ste di aggiornamento professiona-le di aziende, professionisti e cittadini http://www.ecorsi.it/GuFo: Guida e punto di raccolta dell’of-ferta formativa italiana. Informazioni su scuola, università, corsi di formazione in presenza e online http://www.gufo.it/in-dex.aspBuona fortuna, …tentare non nuoce!!!!!

Salve,il mio nome è Enrico; sono originario di Marina di Ginosa. Attualmente studio presso l’università di Bologna, dove frequento il secondo anno del corso di laurea di ingegneria informatica.Leggo spesso La Goccia per tenermi informato sugli avvenimenti locali, usu-fruendo del servizio di consultazione online. Ho notato che, da qualche tempo a questa parte, la sezione “informatica” è assolutamente trascurata. Il caro vecchio Prof. Roberto Muscolino, che conosco di persona, si limita ad una *mi si consenta di sottolineare* poco utile lista di indirizzi web. Non si tratta neanche di articoli, in effetti. In primo luogo come appassionato ed in secondo come studente di infor-matica sento di dover muovere una critica a questa trascuratezza.Son ben conscio che diversi articolisti de La Goccia, se non la maggior parte, hanno impegni primari ai quali ottemperare; è questo il caso del Prof. Muscolino che so bene esercitare la professione di docente. Se ciò è diventato un peso per il Prof., mi sentirei di propormi come alternativa. Gratuitamente: per me sarebbe un piacere contribuire al principale (o dovrei dire l’unico? purtroppo...) giornale nostrano. Prendete in considerazione la mia proposta; se la porta è aperta potrei inviarvi una serie di articoli in modo da farvi valutare il mio “modus scrivendi”.Un saluto,

Enrico

Una critica e una proposta

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200730 eventi e commenti

PARTITO DEMOCRATICO: dopo il 14 ottobre. Il risultato delle primarie a Taranto è stato eccezionale anche rispetto allo già straordinario risultato a livello na-zionale, che ha visto votare oltre tre milioni e mezzo di cittadini. Mentre la partecipazione nazionale si avvicina moltissimo a quella delle primarie del 2005 che designarono Prodi candidato premier del centrosinistra, ma non la raggiunge, a Taranto, invece, si è anda-ti addirittura oltre, superando il risultato del 2005 che fu di circa 24.000 votanti, arrivando a più di 29.000 cittadini che si sono recati nei seggi allestiti in tutti i comuni. Un contributo particolare a questa straordinaria affluenza è stato dato dai grossi centri della nostra provincia, a cominciare da Martina Franca dove gli elettori sono più che raddoppiati rispet-to alla precedente elezione passando

da 1.300 a oltre 2.800; così come sono aumentati considerevolmente i votanti a Massafra, Grottaglie e Manduria. Anche nella nostra provincia, inoltre, è particolarmente elevato il consenso ottenuto da Walter Veltroni, segretario nazionale, che supera abbondante-mente il 75 % dei consensi. Un contributo estremamente signifi-cativo a questo successo è stato por-tato dalla lista “CON VELTRONI. AM-BIENTE, INNOVAZIONE, LAVORO” che in provincia di Taranto ha ragiunto il 18 % circa con oltre 5.000 voti. Si tratta di un risultato che andato ben oltre le più ottimistiche aspettative in quanto questa lista è stata costituita prevalentemente da giovani e persone che si sono affacciate per la prima vol-ta all’impegno politico proprio in occa-sione di queste primarie.

Ciò ci incoraggia a continuare nel-l’impegno affinchè il Partito democrati-co si caratterizzi come soggetto aperto e capace di rinnovare la politica. La lista “CON VELTRONI. AMBIEN-TE, INNOVAZIONE, LAVORO” grazie a questo risultato ha eletto alla Assem-blea costituente nazionale Alfonso Mu-sci, nel collegio 16, Nunzia Convertini nel collegio 17 e Giovanni Cazzato nel collegio 18; inoltre, alla Assemblea re-gionale per la lista “AGRICOLTURA E SOCIETA’ PER L’INNOVAZIONE” sono stati eletti Cristina De Pasquale, colle-gio 14, Ernesto D’Eri, collegio 15, Lucia Vacca e Salvatore De Felice, collegio 16, Giuseppe Vinci, collegio 17 e Fran-co Catapano, Rosanna Tinella e Carmi-ne Candia del collegio 18.

p/il coordinamento provincialePino Mellone

“Ringraziamo il dott. Pironti per aver, ancora una volta, dimostrato la pro-pria disponibilità ad affrontare le proble-matiche che investono il comparto agri-colo.” Così Franco Parisi, coordinatore del Tavolo Verde, ha commentato la deci-sione del Prefetto di Taranto comunicata il 12 ottobre scorso. “E’ una decisione – ha aggiunto Parisi – che assume particolare valenza ove si consideri che essere sensibili verso l’agricoltura significa mostrare sensibilità verso le problematiche sociali, produttive, occupazionali, ambientali, per gli effetti indotti che le imprese agricole producono nel contesto economico del nostro territo-rio e non solo del nostro territorio. Ma la stessa attenzione verso il mondo agricolo – ha lamentato il coordinatore del Tavolo Verde - dovrebbero manifestarla gli altri organi istituzionali, perché non é possibi-

le, per esempio che, a distanza di quatto anni, gli agricoltori non sono stati anco-ra soddisfatti delle provvidenze a valere sulle calamità del 2003”. Come si ricorderà, con nota del 14 settembre scorso, il Tavolo Verde, lamentando una serie di difficoltà delle aziende agricole, aveva chiesto al Pre-fetto di farsi promotore di un incontro per individuare modalità e termini utili per uscire dalla crisi che investe il settore. Il Prefetto è stato molto sensibi-le, convocando per le ore 10,30 del 18 ottobre, presso la Prefettura di Taran-to i sindaci dei Comuni di Castellaneta, Mottola, Palagianello e Palagiano, non-ché l’assessore Regionale all’agricoltura e il suo omologo provinciale, le orga-nizzazioni professionali CIA-Coldiretti-Confagricoltura, e ovviamente, il Tavolo Verde che ha richiesto l’incontro.

Michele Antonicelli

CRISI AZIENDE: IL PREFETTO FISSA L’INCONTRO RICHIESTO DAL TAVOLO VERDE

PARISI: «SIAMO SODDISFATTI E RINGRAZIAMO PER LA DISPONIBILITA’

TAVOLO VERDE FIOM-CGIL – FIM-CISL – UILM-UIL

PEACELINK

ORGANIZZANO IL DIBATTITO:

La fabbrica dei veleni

Ne discutono:SEN. FELICE CASSON

Membro della 2^ Commissione Giusti-zia Senato e della Commissione d’in-

chiesta sull’uranio impoverito ALDO PUGLIESE

Segretario Regionale UIL PugliaALESSANDRO MARESCOTTI

PeaceLink Comitato per Taranto ON. PAOLO RUBINO

modera:MICHELE TURSI

Giornalista Corriere del Giorno TarantoGIOVEDì 25 OTTOBRE - ore 18,30

Salone degli stemmi Amministrazione Provinciale Taranto

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 31eventi e commenti

OMG: Michelone scrive e chiede aiutoHaunuco 27 agosto 2007Carissimo Compagno Gino, grazie per il tuo bel regalo (La Goccia), per la tua lettera e per quello che fate per tutti noi in missione. È chiaro che non mi per-metterò più di togliere la LU. dai Lu.Ma.Gi.Gi. Spero che stiate tutti bene, mi scrive Giuseppe (Paciacco) della scom-parsa del mio caro amico Vito (Tautone), mi rattrista molto la perdita di un amico e una grande e buona persona. Come vedete cari miei la vita bisogna spendersela bene ogni giorno come se fosse l’ultimo. Cari LUMAGIGI scrivo al com-pagno Gino ma scrivo a tutti voi, come sapete sono a Haunuco (10 ore da Chavin). Haunuco è la città più vicina alla mia mis-sione ed è la missione che io ho avviato nel 2001, quindi, grande emozione e tanti ricordi. Sono qui da una settimana perché ho accompagnato Padre Stefano che tornava in Italia per proble-mi familiari e per una riunione con il Rotary Club di Milano per l’acqua potabile; sembra che ci diano tutto il finanziamento e che ci aiutino anche in futuro. Poi ho portato giù una ragazza della nostra scuola che non stava bene e le sto facendo fare tutte le analisi. Insieme a Padre Stefano abbiamo pensato che per l’acqua potabile si pensa di andare avanti con il Rotary Club in quanto tutte le fatture vengono pagate da loro (ferro, tubi, cemento, ta-vole, sabbia) mentre per l’allacciamen-to dal tubo matrice alle case della gente (4.000 case) dovrebbe intervenire un gruppo di amici di padre Stefano per-chè il Rotary non prevede questo tipo di beneficenza a privati. Un grosso regalo per i poveri avere l’acqua in casa (un lusso). Noi, cioè voi, con tutti i ginosini potremmo portare avanti questi progetti: il primo è regalare un panettone (come ogni anno) ai bambini dell’oratorio del-la nostra zona 1.700, in più andando a visitare suor Giulia Pavin (monfortana) in una zona povera di Huanuco le ho promesso che compro i 300 che servo-no per lei da dare ai suoi bambini e alle famiglie povere di quel posto. Ieri sono andato dai francescani per fare il con-tratto. Loro fanno un buon panettone e poi i soldi che ricavano dalle vendite gli servono per mandare avanti una men-sa popolare nella quale mangiano 300 persone al giorno, così la carità aiuta altri poveri e sarà una grossa gioia dare a tanti bambini un bel regalo. Il panet-tone ci costerà (2.000 panettoni) quasi 4.000 dollari. Poi, ho pensato, di regalare alla Po-

sta Sanitaria, Centro Medico per modo di dire, una sala mortuaria, pensate che sono morti due ragazzi nel fiume e por-tandoli su per l’autopsia (lo Stato ob-bliga a questo ma nessuna famiglia ha i soldi per farla) che chiaramente dob-biamo pagare noi, sono rimasto scon-certato nell’assistere che i due corpi

erano sottoposti all’autopsia tra l’erba e il fango. Questo terribile e mortificante spettacolo mi ha indotto a pensare che devo impegnarmi in tutti i modi perché ci possa essere una stanzetta per es-sere utilizzata come camera mortuaria. Ovviamente questo significa, oltre al lavoro e una spesa di circa 1.800 dolla-ri. L’altro obiettivo che vi propongo è il sostegno al costo necessario per so-stituire i pneumatici delle nostre camio-nette. Padre Ugo ci ha obbligato a farlo in quanto con l’approssimarsi della sta-gione delle piogge i pericoli aumentano in maniera considerevole. Tra l’altro, proprio quindici giorni fa si è verificato un incidente, nella zona di Yanamca, dove sono morte due volontarie (una

italiana e l’altra peruviana) che stavano trasportando un bambino in ospedale. Il costo dei pneumatici è di circa 1000 dollari. Soldi che mi sono fatto presta-re da un dottore mio amico. Vi chiedo scusa a tutti per la mia sfacciataggine nel chiedere, ma qui la realtà è questa. Sono sicuro che mi aiuterete. Certo

non è una pretesa ma quello che potrete fare sarà un grande re-galo per tutti noi. Stiamo comin-ciando a portare viveri a Jircan e Arancay i posti più lontani del-la nostra missione, tra poco la strada non sarà più accessibile e si potrà andare solo con muli e asini. Sono viveri che distribui-remo per Natale: 60 kg per ogni famiglia, così l’importanza delle raccolte viveri diventa una prio-rità. Vi chiedo umilmente scusa per la cruda realtà nel racconta-re le cose. Padre Stefano sarà in Italia dal 26 settembre al 16 ottobre.P. Stefano Morini (presso Vitto-rio) via Roma 40 - 0544-212465 - 48100 RavennaCassa di Risparmio di Forlì - Fi-liale di Ravenna n° 2

A.B.I. 06010 C.A.B. 13101C/C n° 0004400765886 int. aP. Stefano Morin per Missione Chavin De Pariarca (X Michele Calabrese)Oppure usate il mio conto di Ginosa. Chiaramente quando effettuate i versa-menti mi avvisate così io posso prele-vare. Grazie per il vostro aiuto e per il bene che mi volete, un abbraccio a tutti voi un caro saluto al mio amicone Pierino (Bomboletta) e al presidente (Farrone) e a tutti quelli che conosco, ciao.Un caro saluto a p. Luigi Colleoni, a Don Andrea, a p. Gilberto e don Dome-nico, a tutte le scuole e insegnanti e a tutti quelli che mi aiutano.

Michele Calabresenella foto: padre Ugo

I soci del circolo Arci “il Ponte” di Ginosa partecipano con affettuosa commozione al dolore che ha colpito

Rosa Perrone e Paolo Costantino

per la perdita della madre

Maria Sangiorgio.Il Circolo, in memoria della defunta, de-volve la somma di 105,00 euro all’as-sociazione Operazione Mato Grosso, sperando che il piccolo gesto di solida-rietà contribuisca alla missione dei vo-lontari impegnati per le popolazioni del Perù, da sempre sostenute anche dalla umana solidarietà della compianta Ma-ria. Un abbraccio di fraterna condivisio-ne del lutto a Rosa e Poalo.

I soci Arci di Ginosa.

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200732 costume e società

Giuseppe Barbetta scrive a PapaliaLETTERA APERTACaro Presidente, nonostante la mia rilut-tanza a rendere pubbliche le vicissitudini riguardanti la CONFCOMMERCIO di Puglia, mi vedo costretto a rendere pub-blici gli eventi che si sono succeduti dal 19 Febbraio 2004, giorno in cui il sottoscritto, “Vice Presidente del Sindacato Macellai di Taranto”, veniva da Lei nominato “Delegato Regionale della Feder-macellai di Puglia” con la Lettera allegata alla presente; ad oggi 3 Ot-tobre 2007 data in cui sono ancora in attesa delle spiegazioni da Lei promesse circa quanto di seguito narrato. Il 20 Maggio 2004 a BARI, si tiene una riunione tra i Presidenti della Feder-macellai di Puglia e del sottoscritto “Delegato Re-gionale”, in quella occa-sione si ritenne opportuno rimandare le votazioni per il rinnovo delle cariche sociali vista l’assenza del Presidente della Città di Lecce. Nel periodo che va dal 2004 fino alla fine del 2006, il sottoscritto ha più volte sollecitato il rinnovo delle anzidette cariche sociali. Per richiamare l’atten-zione e sensibilizzare la CONFCOMMERCIO Ginosina circa il suo im-mobilismo e per rilan-ciare l’azione di catego-ria, il sottoscritto in data 24/03/2006, si dimette dal Direttivo della stessa; ma il mio gesto non genera nessun effetto e addirit-tura viene ignorato. Agli inizi dell’anno 2007 ricevo una co-municazione telefonica dal Presidente della Federmacellai di Taranto, con cui mi si annunciava l’avvenuto rinnovo delle cariche sociali. Tale notizia mi lascia non solo sconcertato, visto che il sottoscritto

“Delegato Regionale” non è stato convoca-to, o messo a conoscenza che ci sarebbe stato il rinnovo delle cariche, più volte sollecitato; ma molto amareggiato visto il mio profondo attaccamento e stima della Istituzione CONFCOMMERCIO. In occasione dell’elezione del Presidente della CONFCOMMERCIO Ginosina, il

sottoscritto si candida alla Presidenza, non per essere eletto ma semplicemente per non essere ancora una volta ignorato e soprattutto perché avveniva alla presen-za del Presidente Regionale PAPALIA. In tale assemblea il sottoscritto ha ribadito gli

eventi fin qui narrati, denunciato l’immobi-lismo della CONFCOMMERCIO Ginosina e ritirato la candidatura da Presidente. La mia sensazione di essere stato ignorato si è concretizzata nel momento in cui il Presidente MELE Giuseppe ha dichiarato di non essere a conoscenza del rinnovo a sorpresa delle cariche sociali REGIO-

NALI, cosa non vera visto che gli era stato comunicato verbalmente da un membro del Direttivo Cittadino. Il sot-toscritto presentando la sua candidatura aveva intenzione di spronare il Presidente citta-dino ad un gesto di solidarie-tà, dimostrare la dinamicità dell’Associazione Ginosina con una richiesta scritta circa l’accaduto, in modo da sotto-lineare la scarsa considera-zione nei riguardi dell’Asso-ciazione di Ginosa e non del Sig. Barbetta Giuseppe, ma come dire il Presidente non ha saputo cogliere l’occasione!? Nella stessa occasione l’unica cosa che mi aveva rincuorato era stata la promessa fattami da Lei Presidente circa una comunicazione scritta, che avrei secondo Lei meritato, in cui mi si spiegava come mai il rinnovo delle cariche sociali era avvenuto a sorpresa ed in assenza del “Delegato Regionale”. Il sottoscritto Sig. Barbetta Giuseppe restando in attesa di una comunicazione “scrit-ta”, circa i fatti narrati, con la presente vuole scuotere e sensibilizzare tutta la CON-FCOMMERCIO di Puglia ad essere più incisiva nella lotta di categoria e per restituire ai politici della stessa il compito di farla e non lasciarla solo

nelle mani dei Tecnici, vista la mia fervida convinzione sulla necessità dell’associa-zionismo che va comunque rilanciato e reso più trasparente.Ginosa 3 ottobre 2007

Giuseppe Barbetta

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 35argomenti e commenti

La scelta di dare la vita non ha bisogno di commentoSpiegare quello che l’Avis con il suo im-pegno contribuisce a fare ogni giorno potrebbe richiedere un fiume di parole, esaurienti ma forse vuote. Non sempre chi è ancora lontano da questo ambiente riesce a capire dai nostri articoli cosa si possa provare e quanto importante pos-sa essere una semplice donazione del sangue. Basta però avvicinarsi per la pri-ma volta a questo tipo di esperienza per rendersi conto che non se ne può più fare a meno. Ed è proprio da ciò che nasce questa lettera, raccolta dal presidente dell’Avis durante una delle ultime dona-zioni tenutasi a Ginosa.“Oggi, per me, è una giornata memorabi-le! vorrei descrivere a parole ciò che il mio cuore e il mio animo prova-no in questo momento, ma i sentimenti sono davvero difficili da descrivere. Con una sola parola sinte-tizzo il mio stato d’animo attuale ….FELICITA’!!! sì, sono felice, serena, rilas-sata, perché oggi ho fatto la prima donazione. Cre-detemi, non sono mai stata così serena come in questo momento: ma perché non l’ho fatto prima?!? Tante volte ho pensato di dona-re il sangue, ma poi un po’ per un motivo un po’ per un altro ho sempre rimandato, ma oggi ce l’ho fatta! Sulla donazione ci sono tanti slo-gan, tante frasi fatte….ma nessuna riesce a descri-vere lo stato di piacere e di benessere che si raggiunge dopo aver donato il sangue! Ti senti importante, perché, perché una parte di te può aiutare qualcuno; è un pic-colo gesto che ti fa sentire vero, che ti fa sentire vivo e ringrazi il Signore che ti ha dato tanta salute da poter aiutare qualcuno, che pur-troppo è più sfortunato di te e che da te può ottenere un po’ di vita.

Non so perché, ma oggi mentre ero sul lettino con un ago conficcato nella vena, mi sono commossa… ma le mie erano lacrime di gioia e non di dolore (anche perché il dolore è inesistente durante la donazione). Guardo il mio braccio destro e sorrido…com’è bello quel buchino sulla mia pelle: sa di vita!!!Stamattina il signor Carenza, quando stavo andando via, mi ha detto “grazie”! No, mi dispiace! Sono io a dovervi dire GRAZIE!!!Grazie perché mi sento rinata; grazie, perché mi avete dato la possibilità di aiu-tare gli altri; grazie perché da oggi la mia vita è cambiata; grazie perché mi avete regalato un giorno di felicità.

Arrivederci a presto!!!! Una donatrice”

La lettera testimonianza ricevuta e che pubblichiamo non ha bisogno di alcun commentoAnzi da sola sarebbe sufficiente a far av-vicinare quanti ancora non l’hanno fatto. Per non perdere l’occasione di sentirsi parte di un progetto di vita si rammenta che la prossima donazione, si terrà nei locali del Poliambulatorio in via Palatra-sio, domenica mattina 28 ottobre. I progetti dell’Avis non si fermano mai e quindi in merito al Corso di Primo Soc-corso sabato 27 ottobre alle ore 19.00, si terrà la riunione con la Croce Rossa per programmare l’inizio del Corso. L’Avis

di Ginosa non si riduce solo alla giornata della donazione, ma è pronta già per una nuo-va Missione. Infatti, l’Avis sta raccogliendo le proprie ener-gie per un proficuo impegno al tradizionale appuntamento della raccolta fondi per Te-lethon. A tal fine si è riusciti a coinvolgere tutte le associa-zioni operanti sul nostro ter-ritorio oltre che l’A.C., i quali, presenti in gran numero al primo incontro, hanno dato la loro disponibilità a sostegno di questa iniziativa. Il nostro obbiettivo è quello di coordinare tutte le iniziative finalizzate a sensibilizzare la nostra comunità sulla neces-sità di investire nella ricerca scientifica per la cura delle malattie genetiche, soprattut-to quelle rare. Il coinvolgimen-to all’iniziativa viene esteso a tutte le scuole e a quanti vor-rebbero convogliare, tramite L’AVIS, il loro contributo. Puntiamo su una Comunità impegnata in una missione comune, costruita e vissuta Insieme.

A cura dell’Associazione Avis

C. Malagnini

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200736 eventi e commenti

Il titolo non si riferisce unicamente all’ennesimo “dono” gentilmente of-ferto alla comunità dal “sindaco di tutti” (mi riferisco all’antenna di te-lefonia mobile zona San Leonardo) ma è un monito a coloro che da anni amministrano Ginosa in maniera indegna considerandola di loro proprietà!Infatti in tanti anni di “attenta” (si fa per dire) amministrazione, l’unica cosa giusta o atto coraggioso che i sigg. Amministratori dovrebbero fare è quello di provar vergogna!Incapacità, ipocrisia, accuse e affermazioni mendaci hanno caratteriz-zato questi anni di pessima gestione amministrativa, ed è per questo che dovrebbero provar vergogna!Ma andiamo per ordine, perché ritengo sia giusto spiegare ai cittadini le accuse sollevate dal sottoscritto. Leggendo i tanti articoli firmati dai consiglieri regionali Costantino, Lospinuso e dall’assessore comunale Di Canio, riportati dai quotidiani locali mi sono accorto della scarsa co-noscenza degli argomenti discussi e trattati negli stessi. Con presun-zione e incompetenza hanno cercato di spiegare ai cittadini le proble-matiche legate alla presenza di antenne radio-trasmissive sul territorio. Non solo sono incapaci, a mio parere, di leggere e quindi interpretare leggi (ammesso che lo abbiano fatto) ma, cosa ancor peggiore, hanno mentito su quanto già fatto, grazie all’interessamento dell’ex. Assessore all’ambiente Sozio. Illudono i cittadini sostenendo di prendere a cuore la salvaguardia della salute e dell’ambiente…falso..tutto falso! Il loro è solo un “botta e risposta” personale, strumentalizzando un problema comunitario per scopi e interessi personali.Mi permetto di sostenere ciò adducendo quanto segue:1) Qualche anno fa è stato effettuato uno studio accurato e capillare su tutto il territorio di Ginosa e Marina di Ginosa, per conoscere il livello di effettivo inquinamento elettromagnetico (e.m.) e non come uno sprov-veduto assessore affermò poco prima delle precedenti elezioni comu-nali :”è solo un sondaggio”. Il riferimento è all’assessore alle attività pro-duttive protempore (non eletto) nominato “cortesemente” prima delle precedenti elezioni comunali.2) Furono censite tutte le antenne presenti sui territori di Ginosa e Ma-rina di Ginosa3) Furono individuate le antenne già in esercizio, quindi installate, che non avevano i requisiti e la necessaria documentazione per l’esercizio, perciò da risanare altrimenti abusive.4) Fu proposto un regolamento per il corretto insediamento delle anten-ne, atto a minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi e.m., a salvaguardare l’ambiente e tutelare il patrimonio storico – artistico del territorio.Questo lavoro è costato alla comunità e non agli amministratori, oltre 5000 euro. Domando ai cittadini, dopo che avete sborsato la suddetta cifra siete stati doverosamente e correttamente informati? Il regolamen-to non è mai stato approvato perché giudicato inadeguato dall’attuale amministrazione o da chi per loro. Mia personale convinzione è che nes-suno ha mai letto e quindi compreso i contenuti dello stesso, infatti mai è stato spiegato la inadeguatezza della proposta di regolamento. Tale convinzione è rafforzata dal fatto che i nostri Amministratori (all’epoca dei fatti ma credo a tutt’oggi) non erano a conoscenza né dei “programmi annuali” né delle istanze già depositate dai gestori presso gli uffici com-petenti. Preciso che il regolamento regionale del 20/09/2006 (ma anche le precedenti come la legge “Gasparri” 2002 e la L.R. del 08/03/2002) impone ai gestori di telefonia di depositare annualmente, entro il 31/03, il “programma annuale” atto a informare l’amministrazione delle future installazioni e/o modifiche previste per l’anno in riferimento. Tutto ciò permetterebbe di conoscere anzitempo le future ubicazioni di antenne e quindi la possibile concertazione tra le parti interessate.Il regolamento avrebbe costituito per l’amministrazione lo strumento per lavorare di anticipo senza” rattoppare” come fanno o cercano di fare ora.Il consigliere Regionale Costantino parla di “distanze minime”,”altezze abitazioni” circostanti l’antenna, fa riferimento ai promemoria dell’O.M.S.(Organizzazione Mondiale della Sanità), mi verrebbe da doman-dargli se avesse mai letto la L.Q. del 2001, la legge regionale del 14/09/2006 recante il regolamento regionale e visto perché dallo stesso citati e se avesse mai letto i promemoria pubblicati dall’O.M.S. Credo francamente di no!Lecito è anche domandare dove fossero i consiglieri Costantino e Lo-spinuso il giorno in cui la giunta regionale approvò il regolamento Re-gionale vigente, visto che è proprio attraverso lo stesso che si elimi-na l’unico (a mio parere) efficace strumento in possesso dei comuni per contrastare i gestori nel loro “selvaggio” e incondizionato lavoro di installazione. La precedente legge regionale, ovvero la legge n°5 del 2002 attraverso l’articolo 10 comma 2 , faceva divieto di installare im-pianti in zone di interesse storico – artistico. In questo modo avremmo

potuto sicuramente evitare la quasi totalità delle antenne pre-senti sul nostro territorio, visto che sono quasi tutte insediate nel centro storico. Mi chiedo dov’erano i nostri illustri rappre-sentanti regionali, forse travestiti da Siciliani :”Io non c’ero…e se c’ero dormivo!”. E’ Inutile strillare ora argomentando i vostri strilli con inutili e inefficaci motivazioni, inutile è arrampicarsi sugli specchi…inutile è non ammettere colpe, incapacità e in-sensibilità…utile è chiedere scusa e provare un coraggioso sentimento d vergogna!La sinistra tanto attenta alle questioni ambientali, attraverso il regolamento regionale ha solo “sollevato polvere” facendo credere…ma stringi e stringi, ha ancor più rafforzato il potere dei gestori e indebolito quello dei comuni.L’assessore Di Canio attraverso il suo articolo cita sovente l’ARPA affermando giustamente che le autorizzazioni e i pa-reri sono competenza della stessa Agenzia, ma al caro asses-sore mi verrebbe da chiedergli se avesse mai visto un tecnico ARPA sul nostro territorio per un sopralluogo preliminare e se la stessa ARPA avesse mai rilasciato la dovuta documenta-zione autorizzativa prima che il gestore impiantasse l’antenna o dopo che fosse stata chiamata in causa dall’amministra-zione dovendo quest’ultima salvare la”faccia”dalla solita in-surrezione popolare? Le misure preventive vengono seguite secondo il protocollo previsto dalla norma CEI 211-7? Chi controlla tutto cio?Vorrei ricordare all’assessore Di Canio che ai tempi del mo-nitoraggio dal sottoscritto eseguito, nessun parere ARPA era stato depositato per gli impianti presenti, eppure funzionava-no da anni. A titolo di cronaca vorrei informare i cittadini che l’ARPA Puglia era fino a qualche anno fa un numero civico in Bari. Fermo restando il parere dell’Agenzia atto necessario e obbligatorio come “recita” il regolamento regionale e la L.Q., mi permetto di dire che l’ARPA Puglia fino a qualche anno fa era piu che altro una “baracca” amministrativa e istituzionale. Molto più accreditati sono le Agenzie Emilia Romagna, Tosca-na, Lazio, Piemonte, Veneto (per citarne alcune) che da anni ormai si occupano di inquinamento elettromagnetico (e non solo) attraverso ricerca attiva e promuovendo azioni e inter-venti a favore dell’ambiente contrastando spesso i gestori.All’assessore Di Canio, chiedo ancora come mai sia l’asses-sore ai lavori pubblici a rispondere delle problematiche am-bientali e non l’assessore all’ambiente? La faccenda preoc-cupa non poco perché se chi risponde ha le conoscenze mo-strate attraverso l’articolo figuriamoci quelle di chi dovrebbe ma che non ha risposto!Fate credere di interessarvi alla cura e salvaguardia ambien-tale e come…dopo aver personalmente assistito a discariche a cielo aperto all’interno del centro abitato (basti ricordare quella in zona cimiteriale). E che dire delle lunghe e piacevoli passeggiate in compagnia di cani randagi che continuamen-te attentano persone e bambini per le strade e per la villa comunale. Vogliamo dimenticarci di Viale Jonio in Marina di Ginosa…far finta di non sapere che la stessa in estate diventa il viale della “Monnezza”?, vabbè che torna utile agli ammini-stratori che ben si mimetizzano, ma un po’ di rispetto per chi paga senza ottenere un servizio penso sia doveroso. E che dire delle cure di aerosol a base di smog gentilmente offerte dalla giunta in piena estate a coloro che”incautamente” pas-seggiano e affollano viale Jonio nelle calde notti di estate?. Superfluo ricordare che all’una di notte, in piena estate il viale è affollatissimo di gente.Quando mai, i nostri amministrato si sono preoccupati del-l’aria che respiriamo nel nostro comune, personalmente mai ho visto una stazione per il controllo di polveri sottili presenti nell’aria. Chissà se mai hanno accertato se il sospetto di di-scariche di materiale tossico probabilmente presenti sul no-stro territorio (gravina in particolare) fosse solo un sospetto ?Forse, cari concittadini, se avessero fatto quanto compete ad una amministrazione sensibile alla salvaguardia della saluta del cittadino, l’elevata mortalità per tumori nel nostro territorio, avrebbe a tutt’oggi una spiegazione e una risposta! Perciò se gli amministratori attuali sono insensibili a tutte le problemati-che sopra citate, come possiamo illuderci che siano sensibili alla presenza di una antenna?Credo che per tali sigg. l’antenna altro non è che una stec-chetta metallica opportuna per far loro vedere i programmi preferiti e per darsi appuntamento la sera nelle solite macel-lerie!Pensate ancora che il titolo non abbia un senso?

Ing. Domenico Rosato

Lettera aperta “La Vergogna si ferma fuori dalle mura ginosine”

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 37riceviamo e pubblichiamo

ANTENNA AL QUARTIERE SAN LEONARDOInterviene l’ex Assessore all’Ambiente, FRANCO SOZIO: Il comune approvi il

Regolamento già redatto e pagato con i soldi dei cittadini. Lo scorso 6 settembre un volantino, l’eco delle gravi-ne ginosine, informava la cittadinanza dell’installa-zione nel nostro comune, precisamente nel quartiere S.Leonardo, dell’ennesima antenna di telefonia mobile e che il Sindaco dopo ave-re incontrato i residenti del quartiere si dichiarava di-sponibile a fare quanto pos-sibile per rimuoverla previa costituzione di un comitato che attraverso la raccolta di più firme possibili gli avreb-bero dato lo strumento per potersi muovere in qualità di massima Au-torità Sanitaria del territorio. Successivamente sulla questione sono intervenuti in tanti, amministratori comu-nali e regionali, di maggioranza e di op-posizione, col solo fine di additare quali responsabili dell’installazione dell’anten-na gli Enti governati dalla opposta fazio-ne politica, colpa della Regione secondo l’Amministrazione comunale, colpa del comune invece secondo il nostro consi-gliere regionale di maggioranza. Tutti hanno cercato di sfruttare l’occa-sione per soli scopi politici tralasciando in secondo ordine la salute dei cittadini. A gran voce la sinistra ginosina ha più volte chiesto all’Amministrazione comunale la redazione di un Regolamento per l’instal-lazione delle antenne tanto che nel Consi-glio Comunale del 28 settembre 2007 al-l’unanimità è stata approvata una mozio-ne, presentata dalla sinistra, che impegna l’Amministrazione comunale ad attuare in via prioritaria un piano regolatore per l’in-stallazione di antenne nel territorio del no-stro comune. Eppure la precedente Amministrazio-ne Montanaro, quella che ha governato Ginosa dal maggio 2001 al maggio 2006 ed ha adottato provvedimenti ed iniziati-ve ambientali a 360 gradi nel campo del-la gestione dei rifiuti, dell’inquinamento acustico, dello sviluppo sostenibile e del-l’Agenda 21 locale, della bonifica dei siti inquinati, della valorizzazione ambientale

attraverso la realizzazio-ne di aree verdi oggi com-pletamente abbandona-te, della caratterizzazione ambientale della vecchia discarica comunale, del-l’educazione ambientale nelle scuole, del consegui-mento di 5 Bandiere Blu e di 2 Bandiere Verdi si è anche occupata, su inizia-tiva del sottoscritto piena-mente condivisa dall’Am-ministrazione comunale, dell’inquinamento elettro-magnetico. Infatti nel 2004, rece-

pendo anche la L.R. n°4 del 8 marzo 2002 che attraverso l’articolo 6 invita i comuni ad adottare piani e/o regolamen-ti comunali per assicurare il corretto in-sediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione del-la popolazione ai campi elettromagnetici, un’Amministrazione sensibile alle temati-che ambientali ed alla salute dei cittadi-ni incaricò l’Ing. Domenico Rosato, per la somma di 5.500,00 euro di bilancio co-munale e quindi soldi dei contribuenti, di monitorare l’inquinamento elettromagne-tico negli abitati di Ginosa e Ginosa Ma-rina e di redigere un Regolamento comu-nale per l’insediamento territoriale degli impianti per il servizio di telefonia mobile (S.R.B.) e per le telecomunicazioni radio-televisive, ai fini di:• Minimizzare l’esposizione della popola-zione ai campi elettromagnetici;• Salvaguardare l’ambiente e la salute pubblica;• Tutelare il patrimonio storico-artistico del territorio.Le finalità di questo studio e del relativo regolamento furono preliminarmente uffi-cializzate alla cittadina attraverso un con-vegno-studio celebrato presso il teatro al-canices nel settembre 2004, successiva-mente l’intero lavoro fu depositato in co-mune ove giace da circa 1 anno e mezzo e nessuno ha mai pensato di portarlo in Consiglio Comunale per la sua approva-zione.

Il regolamento, che inneggia allo spi-rito della concertazione più volte richia-mato nel protocollo ANCI ed è il giusto compromesso tra le esigenze dei gestori ed il dovere di tutela per la salute pub-blica che ogni amministrazione ha, in-dividua dei siti tecnicamente idonei, sia per l’abitato di Ginosa e sia per quello di Marina di Ginosa, da proporre ai gesto-ri di telefonia mobile per l’insediamento sul territorio comunale di nuovi impianti o antenne radio-trasmissive. Attraverso lo stesso, sono stati inoltre individuati non solo siti extra-urbani (pro-babilmente respinti dai gestori) ma an-che siti urbani, e ove il comune ne fosse in possesso, di siti di proprietà comuna-le, evitando lucro selvaggio e incondizio-nato dei privati, come invece accade. Il regolamento invita i gestori, prima che avvenga l’installazione dell’antenna, a partecipare ad un tavolo di concerta-zione indetto dal Comune e che ha il fine di individuare le soluzioni tecnicamente valide alla individuazione concertabile e concordabile del sito ove posizionare la loro antenna. A Ginosa purtroppo accade esatta-mente il contrario: prima vengono instal-late le antenne, poi segue la raccolta di firme e la sommossa popolare e per ul-timo si arriva alla concertazione per so-spendere il funzionamento di un’anten-na o trasferirla in altro sito, come già ac-caduto per l’antenna installata in via Pia-ve la primavera scorsa. Questo modo di tutelare la salute pubblica continuerà fi-no a quando anche il Comune di Ginosa, come oramai tanti comuni italiani, sarà dotato di un proprio regolamento. Pertanto il mio invito, rivolto a chi sol-tanto oggi si erge a paladino dell’Am-biente col doppio fine di sfruttare la que-stione per soli fini politici, è quello di ap-provare il Regolamento comunale per l’installazione delle antenne già disponi-bile in amministrazione comunale, com-missionato dalla prima amministrazione Montanaro e costato 5.500,00 euro, nel solo interesse dei ginosini che tra l’altro lo hanno pagato.

Dott. Francesco Sozio

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200738 attualità

Comunicati stampa Chiarelli: La questione ambientale a Taranto

La questione ambientale a Taranto, nel-la sua complessità e nella sua eclatan-te drammaticità, continua ad essere nota ma a non trovare soluzione alcuna; una città paradossalmente alla periferia del siderurgico, costantemente nelle ultime posizioni delle classifiche che rilevano la “qualità della vita” e la “qualità ambien-tale”.Le emissioni di diossina rilevate dall’Arpa Puglia lo scorso giugno nell’Ilva di Taran-to sono mediamente di 11,1 nanogrammi a metro cubo, valore che supera abbon-dantemente il limite di 0,4 nanogrammi a metro cubo previsto dalla normativa eu-ropea. Dati estremamente preoccupanti quelli che emergono dal monitoraggio dell’Ar-pa Puglia sulle diossine rilevate nell’Ilva di Taranto, che ci dicono che l’Ilva ha su-perato di 27 volte il limite europeo sulla diossina e che in qualunque altra nazione europea l’impianto sarebbe già stato fer-mato per tutelare la salute dei lavoratori e dei cittadini. Sono convinto che i limiti attualmente in

vigore vadano subito aboliti, che la que-stione diossina vada affrontata in maniera organica e sistematica partendo dalla pre-visione di nuovi limiti di immissione per ar-rivare alla adozione di tecnologie che tute-lino sia l’occupazione sia la salute. Risulta che per gli abitanti del rione Tam-buri direttamente esposti alle sostanze tossiche, si sta progressivamente verifi-cando un abbassamento dell’età in cui si è colpiti da neoplasie polmonari.Credo sia arrivato il momento di richia-mare le istituzioni alla loro responsabilità, chiedendogli interventi e soluzioni.Le istituzioni ( Regione Puglia, la Provin-cia di Taranto ed il Comune di Taranto) de-vono incominciare ad interagire in mate-ria di tutela ambientale. Devono affronta-re e risolvere il problema del necessario e costante monitoraggio dell’inquinamen-to al quartiere Tamburi, ormai sempre più periferia dell’Ilva che della città capoluo-go, devono dirci quali iniziative intendo-no adottare per stabilire l’incidenza sulla popolazione delle patologie cancerogene provocate da diossina, al fine di determi-

nare interventi adeguati.Al momento si registrano solo catti-ve notizie per i cittadini tarantini, con la battuta d’arresto del piano di risana-mento del rione Tamburi, inserito nel-l’atto di intesa istituzionale sulla verten-za Ilva; 50 milioni circa “cancellati” dalla Giunta Vendola e che sarebbero servi-ti alla riqualificazione della zona adia-cente al siderurgico, alla costruzione di nuove abitazioni, alla realizzazione di aree destinate a verde e di strutture di servizio.Una opportunità sfumata per l’inconclu-denza del Governo regionale, disatten-to e impacciato; l’epilogo peggiore di una vicenda che avrebbe dovuto resti-tuire, almeno in parte, dignità a Taranto ed al rione Tamburi e che invece perpe-tra una intollerabile discriminazione nei confronti dei cittadini tarantini e dell’in-tera area jonica abbandonati all’incuria e defraudati di ogni possibilità di svilup-po e di tutela del territorio.

Il Consigliere RegionaleAvv. Gianfranco Chiarelli

Lospinuso : “I ritardi nella crescita infrastrutturale del

Porto di Taranto, rischiano di far retrocedere l’intera economia nazionale”

Il Consigliere Regionale e Presidente Provinciale di AN Pietro Lospinuso ha diffuso la seguente nota: “E’ in corso uno strano dibattito-inchiesta sulle pro-blematiche, decisive per l’economia della Città e dell’intera Regione, del Porto di Taranto, e delle sue attuali sofferenze, nel quale qualcuno ha ritenuto di potersi rifugiare, quali improbabili capri espiatori, in presunte responsabilità delle imprese che vi operano, addirittura additate co-me “tappi” del suo sviluppo. Penso- per esempio- alla TCT, che è anche l’impresa del settore che finora ci ha garantito i più alti livelli occupazionali e che ha le mag-giori potenzialità per accrescerli ancora, finora frustrate dall’obiettiva insufficienza delle strutture di cui realmente dispone, di fatto ridotte a 350 metri di banchina per

le navi di penultima generazione, anche perchè quelle di ultima generazione han-no un pescaggio ancora maggiore e non possono essere ospitate nello scalo joni-co, che è uno dei tre porti hub dell’Italia, in un limite che va immediatamente rimos-so pena il declino e la retrocessione del nostro Porto. Quel che occorre fare non è salvaguardare questo o quell’interes-se particolare nella situazione esistente, ma promuovere la crescita complessiva del Porto e delle sue potenzialità, acce-lerando senza più colpevoli indugi la rea-lizzazione delle opere per le quali esisto-no progetti e finanziamenti, e che stanno dormendo il sonno dei giusti nella totale distrazione dei nuovi governi a tutti i livel-li, che già hanno fatto perdere a Taranto i fondi per il Distripark (20 milioni perduti da Florido), per il dragaggio del Mar Piccolo (25 milioni) e dei Tamburi (49.5 milioni), e che –con i loro cronici ritardi e le loro pre-venzioni ideologiche (si pensi al riutilizzo dei fanghi da dragaggio)- rischiano anche di lasciare decadere le ulteriori risorse che i Governi Berlusconi e Fitto avevano mes-

so in campo per la logistica portuale e retroportuale e per le infrastrutture col-legate (vedasi la “bretella” di Palagiano, allo stato perdutasi nel mare magno degli annunci senza seguito in cui si è specializzata la nostra sinistra parolaia e supponente quanto inetta). Il rischio, altrimenti, è non soltanto quello di non riuscire più ad attrarre sul nostro Porto imprese del settore, ma anche quello di mettere in fuga quelle che già vi ope-rano, con un ennesimo, devastante de-pauperamento della nostra economia. Il problema del Porto di Taranto non è quello di togliere spazio a chi già non ne ha a sufficienza, ma semmai di aggiun-gerlo e di renderlo più adeguato alle ne-cessità di uno scalo di rilievo primario per l’intera economia italiana, dando finalmente un seguito concreto a tutti i proclami in materia di strategicità della portualità in cui si sono finora esibiti a vuoto perfino Prodi e Fassino”.

Per la Segreteria Tommaso Francavilla

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 39attualità

RUBRICA A CURA DI GIUSEPPE PIZZULLI

Beati (Felici) i poveri di spirito La maggioranza della gente pensa che per essere felici nella vita, le cose devono andare sempre liscie come l’olio, mai subire ingiusti-zie, mai contrasti, privazioni o situazioni nega-tive. Insomma per loro solo se la vita è tutto in positivo, allora si può essere felici. L’esperienza, invece, insegna che non è sempre così. Il Signor Gesù Cristo ha dimostrato che il credente può essere felice anche in mezzo alle tribolazioni, distrette e circostanze sfavorevoli. La felicità e la pace del cuore non si raggiunge con la sicurezza umana o con la ricchezza, ma addirittura mediante un tipo di povertà. “Beati i poveri in spirito perché di loro è il Regno dei Cieli”. Con queste parole, Gesù, ribalta la logi-ca secondo cui l’uomo che non gli manca nulla è felice. Ma cosa vuol dire essere povero in spirito? Cosa vuol dire realmente Gesù? Per comprendere ciò bisogna saper ascolta-re, mettersi alla scuola di Gesù, meditare, riflet-tere. Poveri in spirito vuol dire: essere coscienti del proprio bisogno, delle proprie limitazioni, degli errori, lacune e peccati nei confronti di Dio. Il Maestro Gesù inizia dal di dentro, la par-te più intima dell’uomo, lo spirito, cioè quella facoltà ch’è parte di noi, (anima,corpo e spirito) che comunica col Divino e dal Quale dipende l’intero essere. Povero in spirito è chi non è oc-cupato di se stesso, non ama il plauso, non è vanaglorioso, né presuntuoso, ma ha messo il suo “alter ego” ai piedi del Maestro, per lasciar-

si insegnare da Lui. Un valido esempio è il pubblicano, che (a differenza del fa-riseo che non sentiva alcun bisogno di perdono) si batteva il petto, dicendo: “O Dio, sii placato verso me peccatore”. (Lu. 18,10-14). Quel pubblicano andò a casa sua con la gioia nel cuore per il perdono ricevuto. Povero in spirito è colui o colei che: disposto a seguire le regole del Van-gelo di Cristo, rinunzia persino se stesso (Mt,16,24-26) per essere a Dio gradito e afferrare le ricchezze Celesti del Regno dei Cieli. Per usare una chiave diversa di lettura e di comprensione, diciamo che: i poveri in spirito sono, coloro che come piccoli fanciulli si lasciano ammaestrare, credono di una fede genuina e ricevono nel cuore il Regno di Dio.(Lu.18,15-17). I savi e gli intendenti di questo mondo non comprendono queste cose, sono assurde per loro. Ma Dio le rivela ai “piccoli fan-ciulli”, a gli umili di cuore.(Mt.11,25-30). I Farisei del tempo di Gesù, si vantavano della loro auto-giustizia, ma mancavano di umiltà, di amore e di riguardo verso i poveri, le vedove, gli orfani e gli emargi-nati. Erano ciechi di fronte ai miracoli di Gesù, e non volevano riconoscerlo quale Figlio di Dio. Essi nella loro cecità morale e spirituale,ignoravano il loro bisogno di Dio, e credendo di essere savi rimasero nella loro stoltizia.(Gv.9,24-41). Gesù raccontò la storia drammatica di un uomo ricco, che aveva delle idee errate circa la felicità terrena, e nel suo monologo egoistico, gloriandosi della sufficienza dei suoi granai, disse: “ani-ma mia, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi e godi”. Di-menticava quel ricco che l’anima ha bi-sogno di un altro cibo: la Parola di Dio, la Grazia di Dio. Inoltre non ebbe nessun pensiero per i poveri e bisognosi; pote-va almeno ribassare il prezzo del grano, così da rendere più facile l’acquisto. Per il suo stupido egoismo e il morboso at-

taccamento ai beni terreni, Dio lo chia-mò “stolto”, e quella stessa notte morì. Gesù ammonisce dicendo: così è chi tesoreggia per se e non è ricco in vista di Dio. “Che giova all’uomo, dice ancora Gesù, se guadagna tutto il mondo e poi fa perdita dell’anima sua”? (Mt.16,26). I poveri in spirito non misurano il va-lore della vita in base ai beni terreni, fugaci, transitori, ma secondo le realtà spirituali che durano per sempre. Non possiamo dare all’anima quel che è per il corpo. L’anima non può essere piena-mente soddisfatta se non è in pace con Dio, se non riposa in Dio. Essa è creata ad immagine di Dio e reclama la Comu-nione con Dio. Noi possiamo soddisfare il nostro corpo di tutte le cose di questo mondo, ma se trascuriamo il vero biso-gno dell’anima nostra, saremo sempre insoddisfatti, scontenti, infelici. “Beati (felici) i poveri in spirito perché di loro è il Regno dei Cieli”. Vuoi tu amico o amica conseguire tale felicità? Dio aiuti tutti i nostri lettori e lettrici a realizzare la “felicità del cuore” nelle Beatitudini di Cristo. Possa ciascuno dire con le pa-role della Bibbia: ”Noi non abbiamo lo sguardo fisso alle cose che si vedono, ma alle cose che non si vedono, poi-ché quelle che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne”.(2 Cor.4,18). “Una eredità incorruttibile, conservata nei Cieli”, (1 Pt.3,4) per tutti coloro che credono e accettano Gesù Cristo. Coloro che volessero prendere contatto con noi, il nostro indirizzo è il seguen-te: Chiesa Cristiana Evangelica A.D.I. Via Verbena 7, GINOSA – TA. I servizi di Culto si tengono: Marte-dì e Giovedì alle ore 19; la Domenica alle 17. Inoltre Radio Evangelo tra-smette ogni giorno su 102,300, Dio vi benedica e buon ascolto.

Auguri a Rosa e Vito

Rosa Pinto e Vito Vitacca festeggeranno il prossimo 27 ottobre le loro nozze d’oro. I figli nipoti e i parenti tutti gli inviano i più calorosi auguri

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 41eventi e commenti

Passio Christi: quante invasioni di campo

COMUNICATO STAMPAOFFENSIVO E SPREGEVOLE ATTACCO ALLA PRO LOCO

DI GINOSAIl Coordinamento Cittadino di Forza Italia ed il Gruppo Consiliare di Forza Italia esprimono viva solidarietà alla Pro Loco di Ginosa ed al suo Presi-dente per lo spregevole attacco mos-so da Rifondazione Comunista locale e dal Consigliere Regionale Costanti-no.Forza Italia manifesta con forza con-trarietà e spregio per le infamie e le calunnie proprie di un linguaggio e modi di comportamento degni solo e soltanto di un partito che si rifà ancora oggi ad un pensiero, quello comunista, collegato a fatti sanguinari, di tragedie umane e di oppressioni di popoli. A Ginosa i “piccoli seguaci di Stalin” pensano che in virtù della libertà di pa-rola si possa offendere ed attaccare la dignità di uomini e donne che con pro-fondo spirito volontario e di sacrificio impiegano una parte del loro tempo per contribuire a far crescere la nostra comunità (Passio Christi, Concorso di Poesia in vernacolo, Carnevale, ecc.). Piuttosto preferiamo ringrazia-re pubblicamente l’Ass. Ostilio per la sensibilità manifestata nei confronti di un territorio a differenza di qualche Consigliere Regionale di Maggioran-za eletto con i voti dei ginosini e dei marinesi.Avremmo voluto leggere da “i pic-coli seguaci di Stalin” un manifesto di solidarietà ed appelli per i monaci e le popolazioni della Birmania per i tragici eventi di questi giorni, ma Ri-

LOSPINUSO (AN): “GRAVE INTIMIDAZIONE NEI CONFRONTI DELLA PRO LOCO DI GINOSA”

Il Consigliere Regionale AN Pietro Lo-spinuso ha diffuso la seguente nota:“Da un manifesto del Consigliere Regio-nale Costantino apprendiamo che chi ottiene contributi dalla Regione anche per le ragioni più meritevoli, quale certa-mente è una rappresentazione sacra di altissima qualità come la “Passio Chri-sti” di Ginosa, perde automaticamente il diritto di dissentire dal Partito al quale è iscritto il Presidente Vendola, anche quando questi ha stanziato per il patro-cinio la fantastica somma di 500 (dican-si cinquecento) euro.Non ci meravigliamo affatto: il comuni-smo era proprio questa identificazione tra il partito al potere e le Istituzioni, con conseguente repressione istituzionaliz-zata del dissenso.E se qualcuno osava sgarrare, “calma e gesso e tornare nella propria posta-zione”, come intima alla troppo libera Pro-Loco di Ginosa, il Commissario del Popolo Costantino. In Siberia, magari.Inutile aggiungere tutta la mia solida-rietà alla Pro Loco di Ginosa ed al suo Presidente e rassicurarli che la Regione Puglia non è una derivazione del Partito del suo Presidente, né l’esserne Con-sigliere abilita nessuno a dettare ai cit-tadini quel che possono e non possono dire, tanto più se servono con passione e disinteresse le loro comunità.”

Per la SegreteriaTommaso Francavilla

fondazione Comunista di Ginosa ed il Consigliere Regionale Costantino non possono perdere il loro prezioso tempo per pensare a quello che i loro “fratelli” comunisti sciaguratamente commetto-no in Birmania ma si dedicano con forza ed energia ad infamare il presidente e l’associazione culturale che esso rap-presenta, rei di aver stabilito un risibile biglietto di ingresso ad una manifesta-zione al fine di coprirne gli ingenti costi.I “piccoli seguaci di Stalin” …. Costan-tino compreso, hanno ridotto una na-zione intera in ginocchio, avevano pro-messo una Puglia migliore mentre una peggiore dell’attuale non esiste, non parliamo della cronica assenza di azioni della Provincia a favore di questo terri-torio. Ed ora cosa fanno passano dagli slogan a miseri attacchi personali ai cit-tadini presenti nelle associazioni locali (la Pro Loco non è l’unica …..).Mah …. ripensandoci, da chi dice che “le Tasse sono bellissime” o che defini-sce i nostri giovani “Bamboccioni” cosa altro vogliamo aspettarci ….Ai volontari della Pro Loco ricordiamo che alle porte dell’Inferno Dante si ap-prestava ad incontrare i primi peccatori e gli ignavi, tra l’altro neppure degni di varcare le porte. Non ritenendoli degni di esprimere alcuna parola in quanto non voluti dai diavoli né tanto meno da-gli angeli, poiché non erano motivo di alcun vanto, rivolgendosi alla sua guida Virgilio, disse “Non ti curar di loro ma guarda e passa”. …. A buon intenditor poche parole!!!!

IL GRUPPO CONSILIARE DI FORZA ITALIA AL COMUNE DI GINOSA

IL COORDINAMENTO CITTADINO DI FORZA ITALIA DI GINOSA E MARINA

DI GINOSA

Di solito, nei cartoni animati, le va-langhe sono determinate da modeste palle di neve che precipitando a valle, diventano sempre più grandi, fino a tra-volgere tutto quanto incontrano sul loro cammino. Pare che la stessa cosa stia succedendo per la vicenda del “biglietto” d’ingresso alla rappresentazione della edizione estiva della Passio Christi. Tutto è iniziato con una richiesta pubblica, avanzata dal Circolo di Rc di Ginosa che rivolgendosi alla Pro Loco chiedeva il perché. Da questa richiesta si è scatenato un putiferio che rischia di travolgere una delle manifestazioni più importanti e rappresentative della nostra comunità. Forse è giunto il momento di mettere ordine nel contenzioso e smet-terla con le invasioni di campo. Si, perché di invasioni di campo si trat-ta (come quelle che si verificano negli stadi). Ha cominciato Rifondazione comuni-sta che, invece di rivolgersi alle autorità

istituzionali per chiedere lumi sul pa-gamento del biglietto, è intervenuta in maniera scomposta nella vita di una associazione. Il presidente della Pro Loco, dopo un primo manifesto in cui spiegava il perché del “biglietto”, ne pubblicava un altro con giudizi e valutazioni politiche che non rientrano nei compiti di una or-ganizzazione che, per il ruolo istituzio-nale che ricopre, deve tenersi a debita distanza dalla beghe politiche. Vi è stato, successivamente, il ma-nifesto del consigliere regionale dottor Paolo Costantino che ribadiva il ruolo della regione Puglia nei finanziamenti e esprimeva solidarietà a Rifondazio-ne. Rifondazione comunista, a sua volta, ritorna sulla questione con un altro ma-nifesto. In ultimo i due comunicati stampa che seguono. Quello di Pietro Lospinu-so e quello di Forza Italia a sostegno

della Pro Loco. Forse sarebbe ora di smetterla con questa polemica e cercare di capire dove si è sbagliato e come tutelare la Passio Christi da possibili errori. Personalmente non credo che il paga-mento di un “biglietto” d’ingresso per una rappresentazione possa essere un fatto negativo. Certo si tratta di valutare se è opportuno o meno, sono convinto che, nel nostro caso, è inopportuno. Comun-que è d’obbligo informare i cittadini del costo d’ingresso. Sono dell’opinione che bisogna tro-vare la maniera più adeguata per finan-ziare le spese necessarie per realizzare la Passio Christi è un aspetto al quale devono provvedere gli Enti preposti. Si-curamente non saranno le polemiche e tanto meno la pubblicità negativa che si è fatta con i manifesti, a risolvere il pro-blema. Anzi, per certi aspetti, il danno d’immagine è veramente tanto. Se tutti facessero un passo indietro non sarebbe male. SG

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200742 eventi

Con il Campionato Mediterra-neo Open 2008 di orienteering la Puglia si conferma terra d’incon-tro tra i Paesi Scandinavi e l’area mediterranea, anche grazie al “Progetto Sport – Ambiente – Tu-rismo – Scuola”. L’iniziativa è stata presentata a Bari, nella Sala Consiliare della Provincia, alla presenza degli amministratori degli enti locali e dei dirigenti delle scuole coinvol-te, in una conferenza di servizio convocata dall’Assessorato allo Sport ed alla Pubblica Istruzione dell’Amministrazione Provinciale di Bari, nella persona dell’As-sessore Domenico Vitto che ha aperto la seduta.L’inserimento del MOC nel Wor-ld Ranking; la partecipazione di 900 atleti in rappresentanza di 30 nazioni, per 18 giorni complessivi di manifestazione, dal 21 febbraio al 9 marzo 2008; l’attivazione di gemellaggi con scuo-le di Svezia, Finlandia, Grecia ed Albania; l’assegnazione del Trofeo delle Regioni, in programma sul Gargano il prossimo giu-gno: queste alcune ghiotte novità della quarta edizione del Campionato Mediter-raneo Open illustrate da Gabriele Viale,

coordinatore della manifestazione. L’appuntamento ha segnalato anche gli interventi di Paolo Costantino, consiglie-re regionale e già sindaco di Ginosa, il primo amministratore a credere nelle inusitate potenzialità di promozione del territorio legate all’orienteering, France-sco Fischetti, dell’Università di Bari, Vin-cenzo Legrottaglie, in rappresentanza del Comando Regionale Puglia dell’Esercito

PROGETTO SPORT – AMBIENTE – TURISMO - SCUOLA:LA MARCIA IN PIU’ DEL CAMPIONATO MEDITERRANEO OPEN 2008

Italiano, Markku Joensuu, esponente della federa-zione finlandese di orien-teering, che ha rimarcato come un fitto e calibrato programma di eventi pos-sa contribuire efficace-mente ad un processo di destagionalizzazione del turismo pugliese.Nel dibattito che ne è se-guito, moderato da Marino Pellico, coordinatore per l’ “Educazione Motoria, Fisi-ca e Sportiva” dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, amministratori, insegnati e dirigenti sco-lastici si sono confrontati sullo sviluppo di un pro-getto che vedrà gli studen-

ti delle scuole primarie e secondarie, sulla scorta della felicissima esperienza dell’edizione 2007, fra i diffusori più par-tecipi e consapevoli del messaggio di ri-scoperta del territorio che l’orienteering si propone di divulgare.

L’addetto stampaFilippo Luigi Fasano

cell. 3476603902e-mail: [email protected]

NOVITA’ SULLE SPESE

DETRAIBILI DALL’IRPEF

Con decorrenza dal 1° gennaio 2007 si è allargata la maglia delle spese ammessealla detrazione del 19% dell’imposta dovuta.Commissioni immobiliariDall’irpef dovuta è possibile detrarre il 19% degli oneri sostenuti per i compensi

corrisposti agli intermediari immobiliari per l’acquisto dell’abitazione principale.La detrazione viene calcolata su un importo non superiore a 1000 euro e va utilizzata in un unico periodo d’imposta.Strutture sportiveCon la finanziaria 2007 è stata introdotta una nuova detrazione d’imposta sullespese sostenute per l’iscrizione annuale e l’abbonamento ad associazioni sportive,palestre, piscine ed altre strutture o impianti destinati alla pratica sportivadilettantistica, rispondenti alle caratteristiche individuate con decreto del Presidentedel Consiglio dei Ministri.

La detrazione va calcolata nella misura del 19% su un importo non superiore a euro210 per ragazzi di età compresa tra cinqua e diciotto anni.Contratti di locazione per studenti universitariLe spese sostenuto per i canoni di locazione relativi a contratti stipulati da studentiiscritti ad un corso di laurea presso una università ubicata in un comune, diversoda quello di residenza.

dott. Maro D’Alconzo

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 43eventi

19° Trofeo “Auxilium” straordinaria Patrizia Carriero

Domenica, ad Altamura, si è disputata la 17° prova del campionato regionale CorriPuglia, con il 19° Trofeo Auxilium. La gara podistica ritorna puntuale con la stagione autunnale in tutta la sua gran-dezza, il suo spessore tecnico, di parte-cipazione e continua ad essere uno degli appuntamenti podistici più importanti del panorama regionale.La prima edizione della competizione si disputò nel 1989 con al via una cinquan-tina di iscritti, la maggior parte ragazzini; nel corso degli anni la gara è andata sem-pre più crescendo inglobando via via un numero considerevole di atleti di qualsiasi età e professione, tutti uniti nel diffonde-re il binomio Sport e Solidarietà. L’evento Sportivo ha rivestito così il significato di una grande festa, di uno strumento im-portante e significativo di solidarietà so-ciale per superare le … differenze. Parallelamente si è disputata la “Gara della Solidarietà”, corsa per diversamen-te abili che sulla distanza di 1 e 2 km con il patrocinio del Comitato Italiano Parao-limpico.Il tracciato di km 10,5 , completamente

cittadino, è caratterizzato da una prima parte in discesa e da un finale molto im-pegnativo per le lunghe salite per superare un notevole dislivello.Non finisce di sorprendere Patrizia Carrie-ro (cat. Amatori, Runners Ginosa), un altro importantissimo primo posto. Una gara in solitario senza pressioni delle avversarie, infatti la seconda, Passalacqua Vita (cat. Amatori, Athletic Maraton Santeramo), è giunta dopo qualche minuto.

In campo maschile hanno conquistato il podio Pietro Tortorella giunto 20° as-soluto e 2° tra i Master 45 e Vincenzo Leone, 28° assoluto e 4° Master 35.Per la cronaca la gara maschile è stata vinta dal neo campione italiano di mez-zamaratona Giuseppe Gallitelli (cat. Amatori) della Nuova Atletica Laterza.

Mario Stigliano([email protected])

nella foto: Patrizia Carriero e Giuseppe Gallitelli

L’estate marinese all’insegna dello sportGiunti ormai in autunno, il sottoscritto Bracciodieta Giovanni responsabile della Scuola Calcio Don Bosco, con un’esperienza di ben 43 anni di settore giovanile sia in Puglia che in Basilicata, tira le somme dell’estate sportiva marinese.Il 23 Luglio u.s. si è concluso il 5° Memorial Domenico D’Angelo, probabilmente più avvin-cente e interessante dei precedenti, soprattutto per una organizzazione quasi perfetta, alla presenza di arbitri della Sezione di Matera, ben 11 diversi in 17 serate, ma anche grazie al comportamento corretto di tutti i partecipanti e del numeroso pubblico che ha accompa-gnato la manifestazione. Per la cronaca puramente sportiva, la vittoria del Trofeo, offerto sempre dalla famiglia D’Angelo, è andata alla squadra della Polo Costruzioni, sicuramente la più attrezzata e solida in tutti i reparti meritando il successo finale. Al secondo posto il Capriccio, team molto giovane che ogni anno ben figura al torneo, nelle sue file il capocannoniere di tutte le edizioni l’atleta Di Tinco Claudio con ben 28 segnature. La prestigiosa coppa disciplina è stata aggiudicata dalla squadra Ottica D’Anconzo. Molte le compagini formate da ragazzi che hanno sicuramente dato un tocco di brillantezza al Memorial, tra le squadre più simpatiche possiamo citare la Pro Marina capitanata da An-tonio D’Aprile che ha ben figurato in tutto il torneo. Salutando con affetto l’amico Gianluca Catucci, assente nell’edizione appena trascorsa, si programma già il 6° Memorial Domenico D’Angelo, sarà di certo più avvincente e appassionato, vista la volontà di far partecipare squadre di altri paesi della Puglia e della vicina Basilicata, con la presenza costante della Sezione arbitrale di Matera. Aspettando il prossimo Torneo, si informa che la Don Bosco organizza come ogni anno, corsi di scuola calcio a 5 per bambini e/o bambine nati/e nel 2001-2002 per un max di n. 10-12 atleti. Inoltre il sottoscritto fa i complimenti all’istruttore Toma Giuseppe del circolo Tennis Pro Loco di Marina di Ginosa intervistato di recente, per il lavoro svolto finora e “in bocca al lupo” per il futuro affinché non si perda la passione per lo sport a Marina di Ginosa, e si riesca a far partecipare a tutte le attività sportive, calcio, basket, tennis, pallavolo, nuoto ecc., la maggior parte dei ragazzi e ragazze marinesi, evitando di prendere strade diverse...

Braccidieta Giovanni

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200744 comunicati stampa

CALCIO A CINQUEIn campionato TEAM GINOSA e ATLETICO GINOSA nelle pri-me due gare ottengono un pari e una sconfitta. In Coppa eliminazione per il TEAM per opera dell’ATLETICO LATERZA

Il campionato ha riaperto i propri bat-tenti con il TEAM GINOSA impegnato in casa contro l’ostico NADIR PUTIGNA-NO, squadra che ha disputato la semifi-nale dei playoff nella passata stagione, mentre l’altra compagine ATLETICO GINOSA, che ha rilevato il PARMA CLUB rinunciatario per prendere parte ai campionati giovanili, impegnata in trasferta contro lo SPORT 2000 PUTI-GNANO ha rimediato una sconfitta per 5-3. Ottima la prestazione del TEAM che ha subito messo in mostra i suoi volti nuovi e ingabbiato l’avversario in una manovra fatta di un’ottima fase difen-siva e di ripartenze improvvise che hanno creato non pochi grattacapi al NADIR, rinforzatosi rispetto alla scorsa stagione con l’innesto di qualche pedi-na di gran talento, che per due volte in vantaggio si è vista sempre raggiunge-re dalla squadra degli uomini di mister NOIA che negli ultimi minuti finali hanno anche tentato, invano, di conquistare i tre punti. La seconda giornata invece vedeva impegnato il TEAM GINOSA in casa del MANDURIA dove ancora una volta è andata in scena una prestazione dav-vero deludente della compagine gino-sina che a quanto pare ogni qual volta disputa le proprie gare in casa bianco-verde non riesce a dare il proprio me-glio al cospetto di un avversario, inde-bolitosi rispetto allo scorso anno, che ha saputo approfittare degli svarioni difensivi dei nostri, colpendo ben due volte in azioni fortuite e chiudendosi bene in difesa creando una vera e pro-pria barricata davanti al loro estremo difensore a protezione del 5-4 con il quale si chiudeva il match. Evidente la delusione a fine gare di tutto lo staff, giocatori, presidente, mi-ster e dirigenti, per aver buttato alle ortiche una buona occasione per pren-dere punti in classifica, conquistare un importante vittoria in trasferta e dare un segnale forte di quelle che sono le intenzioni di questa formazione per la stagione in corso. Invece l’ATLETICO GINOSA, di mi-ster PIGNATARO, ha conquistato nella seconda giornata di campionato, un prezioso pari per 3-3, contro l’accredi-tato DRIBBLING LAMA retrocesso dal-la C1, a dimostrazione che le gare in cui si sfodera grinta, cuore e carattere

portano sempre buoni risultati. Breve parentesi sulla Coppa Italia, dove il TEAM non è riuscito a replicare l’entusiasmante cavalcata dello scorso anno fermandosi al secondo turno, do-ve ha subito la doppia sconfitta da parte dei rivali di sempre, ovvero l’ATLETICO LATERZA, con il punteggio di 7-3 all’an-data e 3-1 al ritorno. Ora la concentrazione si sposta tutta sul campionato dove il TEAM si troverà a disputare tre gare nelle proprie mu-ra amiche, a partire da sabato quando ospiterà il MARTINA, per poi essere ricevuto dai gialloverdi dell’ATLETICO GINOSA nel derby di andata, e poi con-cludere il trittico contro il PALAGIANO già sconfitto in

RISULTATI 1ª GIORNATA

COCOON FASANO-MONTELLI 1-5DRIBBLING-MARTINA 4-3FUTSAL KING-PALAGIANO 6-5HELLAS BRINDISI-A. FASANO 4-5NOCI 2006-LATERZA 4-8SPORT 2000-A. GINOSA 5-3TEAM GINOSA-NADIR 2-2TOCO CONVERSANO-MANDURIA 8-2

RISULTATI 2ª GIORNATA

A. FASANO-FUTSAL KING 7-6A.GINOSA-DRIBBLING 3-3LATERZA-HELLAS BR. 5-6MANDURIA-TEAM GINOSA 5-4MARTINA-TOCO CONVERSANO 2-5MONTELLI-NOCI 2006 2-1NADIR-COCOON FASANO 10-4PALAGIANO-SPORT 2000 2-1

CLASSIFICA

FASANO 6TOCO CONVERSANO 6MONTELLI 6DRIBBLING,NADIR 4LATERZA 3HELLAS 3SPORT 2000 3PALAGIANO 3MANDURIA 3FUTSAL KING 3TEAM GINOSA 1 ATLETICO GINOSA 1MARTINA 0NOCI 2006 0COCOON 0

MARINO MENZELLA

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La Goccia n. 21 - 20 ottobre 2007 45attualità

TERZA CATEGORIA / Esordio in casa per i biancazzurri, il 28 ottobre, contro la Gioventù Martina

Campionato al via: Ginosa pretendente al salto in SecondaUfficializzato dalla Lega il calendario gare del torneo di Terza Categoria che prenderà il via domenica 28 ottobre per terminare l’11 maggio 2008. Esordio al “Miani” per i biancazzurri

contro la Gioventù Martina (retrocessa dalla Seconda) e chiusura sempre al “Miani” contro il Palagiano per l’ultima di ritorno. Big-match contro lo Scintille Grottaglie (altra favorita

alla vittoria finale) il 06/01/08 al “Miani” ed il 13/04/08 a Grottaglie.Continua, agli ordini del tec-nico Montervino, la prepa-razione del Ginosa che do-po oltre un mese di allena-menti sembra aver raggiun-to la condizione ottimale per disputare da protagonista l’imminente campionato di Terza Categoria. Nelle ulti-me settimane, la corazzata biancazzurra ha sostenuto delle amichevoli con squa-dre di categoria superiore (Laterza e Grottole militanti in Promozione) guadagnan-do gli applausi, a fine gara, degli avversari. Contro la compagine laerti-na del tecnico Danza, i bian-cazzurri, pur perdendo, han-no disputato un’ottima gara giocando alla pari e metten-do in seria difficoltà i più quotati avver-sari, mentre nell’altra amichevole giocata con il Grottole gli uomini di Montervino si sono imposti col punteggio di 2-1 dispu-tando una gara impeccabile in cui il netto divario di categoria non si è notato. Un gruppo ben rodato e molto affiatato quello amalgamato dal sodalizio jonico, dal quale ora ci si aspetta risposte vere nelle gare che contano.Da domenica 28 ottobre, infatti, si fa sul serio e sarà importante partire col piede giusto per puntare decisi a traguardi am-biziosi. Ai nastri di partenza ci sono tredici squa-dre di cui sette della passata stagione (Ginosa, Palagiano, Ausonia Taranto, Olimpia Crispiano, Scintille Grottaglie,

Arsenal Sava e FC Grottaglie), una re-trocessa dalla Seconda (Gioventù Mar-tina) e cinque “new entry” (Castellaneta Marina, Gioventù San Marzano, Principe San Marzano, S. Antonio Avetrana e Uni-ted Mottola). Il Ginosa bagnerà l’inizio di campiona-to esordendo al “Miani” contro la Gio-ventù Martina, per poi recarsi in trasfer-ta il 04/11/07 sul campo del Principe San Marzano. Il match più atteso, ovvero quello che vedrà i biancazzurri opposti al-lo Scintille Grottaglie (altra accreditata al-la vittoria finale) è in programma alla no-na giornata, con l’andata in calendario il 06/01/08 al “Miani” ed il ritorno il 13/04/08 a Grottaglie. Il derby inedito con il Castel-laneta Marina, invece, è in calendario al-

la quinta giornata (25/11/07 l’andata e 09/03/08 il ritorno) con la compagine ginosina che disputerà la prima tra le “mura amiche”. Infine l’ultima giornata di ritorno (11/05/08) vedrà il Ginosa chiudere al “Miani” la stagione contro il Palagiano. Per la prima in casa la socie-tà si attende una risposta in massa dal pubblico ginosi-no perché affolli numeroso la tribuna del “Miani” per soste-nere calorosamente l’undi-ci biancazzurro. Tutto ormai è quasi pronto ed i rifletto-ri stanno per accendersi sul campionato, sperando che alla resa dei conti in cima alla classifica ci sia l’A.S.D. Ginosa e l’11 maggio 2008

si possa festeggiare tutti insieme il ritor-no in Seconda Categoria. Dalla redazione sportiva de “La Goccia” un in bocca al lu-po a tecnico e giocatori con l’auspicio che portino più in alto possibile i colori bian-cazzurri. Appuntamento, per tutti gli spor-tivi ginosini, il 28 ottobre al “Miani” (fischio d’inizio ore 14,30) per la gara Ginosa-Gio-ventù Martina.Programma 1a giornata (28/10/07 ore 14,30): Ausonia-Castellaneta Marina; Ginosa-Gioventù Martina; Gioventù S. Marzano-Olimpia Crispiano; Scintille Grottaglie-Principe S. Marzano; S. Anto-nio Avetrana-Palagiano; United Mottola-FC Grottaglie. Riposa: Arsenal Sava.

Domenico Ranaldo

Il tecnico del Ginosa, Aldo Montervino

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La Goccia n. 21- 20 ottobre 200746 eventi sportivi

Pallavolo. L’ASD AREA25 Marina di Ginosa si prepara alla nuova stagione.

Promossi in serie D, rinunciano per l’assenza di una palestra idonea a Marina di Ginosa

Nuova stagione e nuovi programmi per l’Associazione Sportiva Dilettantistica Area 25 di Marina di Ginosa. Dopo la trionfale an-nata 2006/7, la società pallavolistica marinese ha conseguito il 2° posto nel campionato di 1° Divisione Provinciale e la promo-zione nella serie D regionale, traguardo questo che ha imbaraz-zato non poco la dirigenza e gli atleti impegnatisi attivamente per il conseguimento del successo tanto ambito. Imbarazzo scaturito non certo dal timore di dover affrontare trasferte nel brindisino, nel leccese ed in parte della provincia di bari che sicuramente rappresenterebbero un ostacolo non indifferente nell’organizzazione e nel reperimento delle risorse necessarie, ma esclusivamente dal dover disputare gli incontri casalinghi in palestre o palazzetti che abbiano l’omologazione federale della Fipav Puglia con requisiti, che la Palestra della scuola media “R.Leone” di Marina di Ginosa non può avere né ora e né mai. In pratica se serie D doveva essere, si doveva giocare in qualche struttura di Ginosa, ed abbandonare la comu-nità marinese che tanto ha seguito e sostenuto i pallavolisti della BCC Marina di Ginosa. La stagione 2007/8, anche se senza serie D, vedrà l’Area25 nuovamente iscritta al campionato di 1° Divisione Provinciale Maschile e, novità assoluta nella storia della piccola borgata marinese, la società ha già formalizzato tutto l’iter burocratico per l’iscrizione alla 2a divisione femminile, portando le giovani atlete che l’anno scorso hanno frequentato i corsi a competere con le atlete di tutta la provincia di Taranto.A completamento dei campio-nati, anche il settore minivolley viene confermato anche per questa stagione con l’adesione alle tappe primaverili di super-minivolley che la Fipav Taranto organizza nella nostra provin-cia. Abbiamo rivolto alcune do-mande al Capitano e dirigente Alessandro Pollio, che con il Mister Dragone, compongono il duo che gestisce, organizza e promuove tutto ciò che riguarda il pianeta AREA25. Allora l’ennesima rinuncia

alla serie D? «Effettivamente siamo alla seconda rinuncia, ma la prima era legata alla perdita dei requisiti, per-ché abbandonammo il Ginosa Volley e fondammo Area25, come prima affiliazione il titolo era di pro-prietà del Ginosa Volley e non mi sembrava il caso acquistarlo perché di fatto l’avevamo vinto sul cam-po. Oggi invece pur avendolo di nuovo conquistato con il secondo posto alle spalle del Sava, abbiamo ritenuto illogico spendere due anni per la pallavolo a Marina di Ginosa e tornare a giocare a Ginosa paese, perché la nostra borgata non ha una vera palestra ad uso regolare per sport come il basket o il volley.» Ci sono malumori all’interno del team? «Intanto diciamo che non è bello dire di no al-la Fipav regionale. Siamo una squadra che fa da sparring partner in molte amichevoli con squadre di serie superiori e da ormai 10 anni i dirigenti federali sanno che possono contare su di noi. Gli atleti ef-fettivamente avrebbero voluto disputare la serie su-periore anche per dare visibilità a gente del calibro di Larocca ed ai colpi di Logorio ma, con il senno di poi, chi ha vissuto gli ultimi 4/5 campionati disputati

a Ginosa non può dimenticare palazzetti vuoti ed indifferenza del pubblico alle nostre partite.» Il pubblico marinese invece? «E’ tutta un’altra musica. Addirittura coreografia, calore, inci-tamento anche durante la settimana, un vero e proprio settimo uomo in campo per il quale vale la pena impegnarsi, assoluta-mente da non deludere.» Novità per la stagione entrante? «Beh, sicuramente la squadra femminile. Un punto qualifican-te per tutta la società e per lo staff tecnico, far vivere alle nostre atlete la prima stagione agonistica della loro vita. Siamo sicuri che il campionato femminile non potrà che arricchire ed avvici-nare a questa disciplina ancora più gente di quanto abbia fatto quello maschile.» L’assetto societario è il medesimo degli anni precedenti? «La società è prima di tutto dei soci e degli atleti. La dirigen-za organizzativa è riconducibile al sottoscritto ed a Francesco Dragone. Coordinamento tecnico, gestione del sito internet, re-perimento delle risorse finanziarie, burocrazia federale ed alle-namenti sono il nostro pane quotidiano, ci mancava il calcio a 5 ed adesso abbiamo anche quello dato che stiamo disputando un campionato autunnale.» Cosa vi aspettate per questa stagione entrante? «Prima di tutti di divertirci noi ed i nostri ragazzi/e. Poi di veder

crescere pallavolisticamente i giovani perché gratifica vede-re ripagato l’impegno profuso nelle ore di allenamento…ed infine di Vincere i campionati a cui prendiamo parte, negarlo sarebbe ipocrita chi ci conosce sa che il nostro agonismo for-se anche un po’ troppo spinto asseconda la grande voglia di vincere che abbiamo. Colgo l’occasione per ringraziare le pagine di questo quindicinale ed il proprio direttore che ormai da 4 anni ci ospita e ci consen-te di riportare alle comunità del nostro paese la nostra passio-ne sfrenata per la pallavolo.»

Al Po