Upload
others
View
4
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
La grammatica delle valenze:
concetti fondanti, pratiche
didattiche, curricolo verticale
CRISTIANA DE SANTIS – UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
INSEGNARE LA GRAMMATICA E VALUTARE L’ITALIANO
I LINCEI PER LA SCUOLA - UNIVERSITÀ «L’ORIENTALE» (NAPOLI, 5 FEBBRAIO 2019)
Sono frasi ?
a) La mamma mise
b) Il gatto dorme
c) Il bambino piange
d) Giovanni abitava
e) I nonni hanno regalato un telefonino
(Esempio tratto da una prova INValSI)
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Perché si possa parlare di frase, le parole devono essere combinate
secondo le regole della lingua (accordo, ordine e collegamento) e
devono essere complete (non «monche») nella struttura e nel significato
… le chiavi nella borsetta.
.
.
… a Napoli.
… al nipote.
Da dove nasce il senso di una frase?
In ogni frase succede qualcosa…
La mamma mise le chiavi nella borsetta.
Giovanni abitava a Napoli.
Chi ci dice cosa succede? Di solito è il verbo
Il verbo mette in relazione e in movimento le altre parole: chiama a sé un certo numero
di nomi come protagonisti della scena (es. mettere: mamma, chiavi, borsetta…)
Il nome proprio (es. Giovanni, Napoli) da solo può occupare un «posto» (ruolo)
predisposto dal verbo; i nomi comuni (mamma, chiavi ecc.) devono invece riunirsi in
gruppi o sintagmi (il bambino, le chiavi)
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Il regista della frase
In ogni scena il verbo funziona da regista: senza verbo, i nomi sono come marionette inanimate…
Il verbo costituisce «un piccolo dramma»: quando ha un significato «pieno», riesce a evocare una scena (o almeno il canovaccio)
I verbi impersonali riescono da soli a formare un frase: Piove.
Anche quando il verbo si appoggia a un soggetto, la forma verbale riesce a darci molte informazioni: sulla persona cui il verbo va riferito, sul tempo, sul modo dell’enunciazione, sulla direzione dell’azione, sull’aspetto…
Il topo mangia/mangerà/sta per mangiare/vorrebbe mangiare il cacio.
© Elena Veronelli
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Ma non sempre il verbo basta
Partendo dal verbo, dobbiamo chiederci quanti e quali elementi sono necessari per
completare il suo significato, cioè per formare una frase di senso compiuto
CHI sbadiglia
CHI dona COSA a CHI
CHI accarezza CHI
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Che cos’è la valenza?
La valenza di un verbo varia da 0 a 4, come in
chimica, a seconda del numero di elementi
richiesti dal verbo
La capacità del verbo di attivare scene, legando a sé uno o più elementi, è chiamata nella linguistica moderna valenza
In chimica la valenza è il legame che unisce l’atomo di un elemento (sfera blu) agli elettroni di atomi di altri elementi (sfere rosse) per formare una molecola
In grammatica, la valenza è la relazione tra il verbo e i suoi argomenti (nomi, o elementi equivalenti, necessari per formare un nucleo di frase)
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Classi di verbi
I verbi possono essere classificati a seconda del numero di argomenti in 4/5 classi:
- zerovalenti (0 argomenti): piovere (e un’altra dozzina)
- monovalenti (1 arg. = soggetto): (qu) sbadigliare
- bivalenti (2 arg. = soggetto + 1): (qu) lavare (qc/qu)
- trivalenti (3 arg. = soggetto + 2): (qu) regalare (qc a qu)
[- tetravalenti]: spostare (qc da x a y)
La classificazione è riferita al significato
più generale del verbo; ad accezioni diverse
possono corrispondere costruzioni diverse
e quindi valenze diverse
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Come si assegna la valenza
Per classificare i verbi in monovalenti, bivalenti ecc. si guarda alla costruzione tipica del
verbo, basata sul significato più frequente
Per i verbi più comuni (e quindi più polisemici)
la valenza va verificata nel contesto della frase:
Mio figlio non legge.
Mio figlio legge i fumetti.
Mio figlio legge una fiaba a sua sorella.
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Per i dubbi… c’è il DISC!
Nel Dizionario di Italiano Sabatini-Coletti (DISC), liberamente accesibile on-line (http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano) per ogni verbo sono riportati i diversi significati a seconda della costruzione (es. pensare, aspirare, cedere)
La costruzione del verbo è indicata da una formula del tipo
0sogg-v → verbo zerovalente intr.
sogg-v → verbo monovalente intr.
sogg-v-arg → verbo bivalente tr.
sogg-v-prep.arg → verbo bivalente intr.
LEGENDA: sogg = soggetto v = verboarg = argomento diretto diverso dal soggettoprep.arg = argomento indiretto, introdotto da preposizione
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
http://dizionari.corriere.it/dizionario_italianohttp://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/pensare.shtmlhttp://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/A/aspirare.shtmlhttp://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/cedere.shtml
Se cambia la valenza cambia il significato?
Alcuni verbi presentano più costruzioni, associate a significati diversi del verbo:
aspirare qualcosa (‘inalare’) bival. tr.aspirare a qualcosa (‘ambire’) bival. intr.
cedere (‘crollare’) monoval. cedere a qualcuno (‘arrendersi’) bival. intr. cedere qualcosa a qualcuno (‘lasciare’) trival. tr.
bruciare (‘prendere fuoco’, aus. essere) monoval.bruciare qc (‘dare fuoco’, aus. avere) bival. tr.
Uso assoluto di verbi transitivi: cantare, mangiare, bere, studiare…
Alcuni verbi possono avere significati diversi a parità di valenza:
seminare qualcosa (‘spargere’: propr. semi, est. altri oggetti) seminare qualcuno (‘lasciare indietro’)
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Che valenza hanno?
Quanti argomenti ha il verbo? È un verbo a 0/1/2/3/4 posti?
a) abbaiare
b) tuonare
c) trascinare
d) consegnare
e) appartenere
f) mostrare
g) durare
h) pentirsi
i) comportarsi
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Esempi di quesiti INValSI
[2012-2013, III SSPG]
C4. Quale delle frasi seguenti è completa, cioè contiene tutte le informazioni richieste dal verbo “regalare”?
A. I nonni di Anna hanno regalato un telefonino
B. I nonni hanno regalato un telefonino alla nipote
C. I nonni hanno regalato l’ultimo modello di telefonino
D. I nonni hanno regalato ad Anna, la loro nipote
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Esempi di quesiti INValSI
[2011-2012, I SSPG]
C5. In quale delle seguenti frasi la divisioni in gruppi sintattici è corretta?
A. Il mio bellissimo / gatto soriano / è riuscito a scappare / nel giardino confinante
B. Il mio bellissimo gatto soriano / è riuscito / a scappare nel giardino confinante
C. Il mio bellissimo gatto soriano / è riuscito a scappare / nel giardino confinante
D. Il mio bellissimo gatto / soriano è riuscito / a scappare / nel giardino confinante
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Dall’ultima prova INVALSI
[5 SP, 2017-2018] Osserva la frase
La zia / regalerà / una bicicletta / a Sara
Indica la frase che ha la stessa struttura della frase indicata sopra, cioè è formata da ‘pezzi’ (sintagmi) che hanno la stessa funzione sintattica:
1) Il treno partirà per Genova alle 17.
2) Il gatto ha inseguito il topo in cantina.
3) La neve è caduta stanotte ad alta quota.
4) Il postino ha portato una lettera ai vicini.
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
I Grafici Radiali Sabatini (GRS)
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Sono schemi basati su ovali concentrici che illustrano lo sviluppo della frase a partire dal verbo
Gli elementi della frase sono racchiusi dentro cerchi
Il verbo è rappresentato al centro, dentro un cerchio rosso
Gli argomenti del verbo sono racchiusi entro cerchi blu
disposti intorno al verbo e collegati da linee rosse (valenze)
Nel caso di reggenza indiretta, sulla linea rossa è collocato un punto nero a indicare la proposizione
Sulla scena prima appare il verbo, che da solo enuncia un puro evento; poi, se il
verbo è impersonale, l’evento è già completo; con gli altri verbi l’evento si completa
via via che entrano in scena gli altri attori, che sono gli elementi necessari “chiamati”
dal verbo” (F. Sabatini, Lettera sul “ritorno alla grammatica”, 2007)
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Grafici tratti da Sabatini, Camodeca, De Santis, Sistema e testo. Dalla grammatica valenziale all’esperienza dei testi, Loescher, Torino 2011.
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Classi di verbi e formule di valenza
Tratto da F. Sabatini, C. Camodeca, C. De Santis, Sistema e testo. Dalla grammatica valenziale all’esperienza dei testi, Loescher, Torino 2011.
La frase nucleare
La frase nucleare è una frase semplice (con un solo verbo) costruita intorno a un
verbo e ridotta «all’osso»
È formata dal verbo e dai suoi argomenti, cioè dagli elementi necessari e sufficienti per completare il suo significato
F = V + Argomenti di V
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Sono i nomi (o le espressioni equivalenti) che riempiono i posti messi a disposizione dal verbo
e assumono i ruoli previsti dal verbo
Comprendono sia il soggetto, sia altri «complementi» tradizionali (c. oggetto o oggetto
diretto e c. di termine o oggetto indiretto)
Il soggetto è il primo argomento e si riconosce dall’accordo del verbo
Gli altri argomenti sono retti dal verbo e possono essere diretti (legati direttamente) o
indiretti (legati da preposizione)
Gli argomenti del verbo
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Gli argomenti sono caratterizzati da una certa forma: il soggetto è un SN (sintagma nominale) come l’oggetto diretto; l’oggetto indiretto è un SP (sintagma nominale preceduto da Preposizione; la preposizione è tendenzialmente fissa e scelta dal verbo, tranne nelle espressioni spaziali: Abito a Bologna/in centro/vicino alla stazione). Soggetto e oggetto possono essere rappresentati anche da pronomi nelle rispettive forme. Alcuni verbi accettano avverbi in posizione di argomento.
La funzione sintattica è indicata dalle rispettive denominazioni ed è assegnata dal verbo su base sintattica: soggetto, oggetto.
Il ruolo dei diversi argomenti (agente, paziente, esperiente, beneficiario, luogo, tempo ecc.) è assegnato dal verbo su base semantica. Alcuni verbi possono imporre restrizioni semantiche al soggetto (es. animato/inanimato, umano/non umano ecc.)
ATTENZIONE: gli argomenti non sono vincolati a un ruolo preciso: il soggetto non è sempre agente, l’oggetto diretto non è sempre paziente, l’oggetto indiretto non è sempre destinatario; alcuni ruoli (es. locativo) possono trovarsi sia nel nucleo sia nella periferia della frase (Abito a Bologna; A Bologna oggi piove)
Forma, funzione, ruolo
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Argomenti sottintesi
Il soggetto è spesso sottinteso in italiano perché ricavabile dalla forma verbale
Con alcuni verbi è possibile sottintendere altri argomenti: es. oggetto diretto di
parcheggiare vs oggetto diretto di costruire
L’argomento può essere sottinteso in generale quando può essere facilmente ricostruito a partire dal contesto (es. esco e vado [detto al mattino prima di uscire]), specialmente in
alcuni di tipi di testi (non rigidi)
Gli argomenti sottintesi vanno sempre esplicitati nell’analisi della frase
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
L’equivoco della “frase minima”
Nella vulgata scolastica si definisce frase minima l’insieme formato da “soggetto +
predicato” dove predicato = verbo (a prescindere dal tipo di verbo: impersonale,
transitivo, intransitivo)
Tutti gli altri elementi della frase sarebbero espansioni o complementi facoltativi,
che danno informazioni aggiuntive di vario tipo e vengono classificati solo sulla
base del contenuto (al più sono distinti in diretti/indiretti)
Nella linguistica moderna per predicato si intende l’insieme formato da verbo +
argomenti (nel caso del predicato verbale) o da copula + nome predicativo
(predicato nominale)
I complementi, inoltre, non vanno messi tutti sullo stesso piano: l’oggetto diretto e
l’oggetto indiretto, se presenti, sono necessari
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
La frase minima è La mamma legge un libro. Un libro è argomento del verbo come la mamma.
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Argomenti o aggiunti?
a) Ho riposto la giacca nell’armadio.
b) Mi fido di mio figlio.
c) Credo nell’amicizia.
d) Concordo con te.
e) Mi sono accorta dell’errore.
f) Abito in centro.
g) Mi sono imbattuta in un malvivente.
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Gli elementi sottolineati non sono aggiunti (complementi/espansioni indirette nella
terminologia diffusa) ma argomenti del verbo
a) Paola ha trovato le chiavi sotto il letto.
b) Il gatto dorme sul divano.
c) Il bambino piange per la fame.
d) Il bambino di notte non dorme.
e) Giovanni risiede a Catania con i nonni materni.
f) Mio cugino ha riparato il motorino con una chiave inglese.
Argomenti o aggiunti?
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Gli elementi sottolineati sono aggiunti (espansioni della frase)
Aggiunti a…?
Al di fuori del nucleo le espressioni vengono aggiunte in virtù del contenuto, cioè delle
informazioni che aggiungono alla frase: tempo, luogo, ecc.
Prima di considerare le espressioni per il loro contenuto, dobbiamo però abituarci a
riconoscere se sono necessarie o facoltative (argomenti o no) e a individuare il punto di
attacco (verbo, nome, intera frase)
ATTENZIONE: La forma della preposizione non sempre ci aiuta!
Fiuto, il cane di Paolo, si ricorda di Lucia. di Paolo / di Lucia
Paolo, di sera, esce di fretta. di sera / di fretta
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Le tre aree della frase (Sabatini):
nucleo, circostanti, espansioni
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Il nucleo si espande in due direzioni: negli immediati dintorni si collocano i circostanti
del nucleo, che specificano l’elemento del nucleo al quale si collegano
ATTENZIONE: Tra nucleo e circostanti c’è una linea tratteggiata perché la distinzione tra le due aree è operativa (serve per individuare elementi che possono essere trasformati in frasi di un certo tipo)
Nell’area più periferica si collocano le espansioni propriamente dette, che ampliano la frase nel suo insieme (aggiungendo informazioni accessorie come lo spazio, il tempo,
la causa ecc.) e hanno collocazione più libera
Le tre aree della frase
nel modello Sabatini
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Si legano a un costituente del nucleo, col quale formano un sintagma.
Si distinguono in:
circostanti del verbo: avverbi e complementi che aggiungono informazioni sul modo in cui si è svolta l’azione
corre forte, corre senza fretta
circostanti del nome: aggettivi e ‘complementi di specificazione’, che
permettono di identificare o descrivere meglio i partecipanti
il cane nero, il cane di Piero ecc.
I circostanti
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
La prova di pronominalizzazione
La coesione tra il circostante e l’elemento nucleare al quale si aggancia
appare evidente se ci spostiamo dalla frase al testo e proviamo a riprendere
e sostituire l’espressione con un pronome
Il risotto alle vongole è buono ma non lo digerisco.
Ho comprato un vaso di fiori e l’ho regalato a Claudia.
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Sono avverbi e ‘complementi’ di tempo, luogo, causa ecc. che si affiancano
liberamente al nucleo nel suo insieme (possono essere spostati)
Aggiungono informazioni sulle circostanze dell’azione
Possono essere separati da virgole
oggi, a Napoli, a lezione…
Le espansioni
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
La prova di staccabilità
La natura accessoria delle espansioni appare evidente se ci spostiamo dalla frase al testo
Proviamo a staccare l’espressione dal nucleo e a riproporla grazie a un verbo “supplente” di significato generale (accadere/succedere) a o un predicato (farlo)
Paolo è caduto per terra > * Paolo è caduto. È successo per terra ARG
Paolo è caduto per distrazione > Paolo è caduto. È successo per distrazione ESP
Paolo è caduto a scuola > Paolo è caduto. È successo a scuola. ESP
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Dal sintagma alla frase (dipendente)
Gli argomenti del verbo possono essere trasformati in frasi completive o argomentali
Il soggetto diventa una frase soggettiva
Mi irrita il tuo ritardo
Mi irrita che tu sia in ritardo
L’oggetto diventa una frase oggettiva
Ho chiesto il tuo aiuto
Ti ho chiesto di aiutarmi
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Dal sintagma alla frase
I modificatori del nome possono essere trasformati in frasi relative
Un ritardo inatteso
Un ritardo che non mi aspettavo
Le espansioni possono essere trasformate in frasi subordinate circostanziali.
Al mio rientro il cane abbaiava per la fame
Quando sono rientrato il cane abbaiava perché aveva fame
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
… e viceversa (nominalizzazione)
Dalla frase al nome d’azione o di evento:
Fumare fa male alla salute > Il fumo fa male alla salute
Aspetto che la lezione inizi > Aspetto l’inizio della lezione
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
La valenza in verticale
Coerenza con le Indicazioni nazionali (2012) e il Nuovo QdR INValSI per l’italiano (2018)
Partire dalla frase, adottare un modello di riferimento, porre obiettivi ragionevoli (evitando di
presentare troppo presto concetti complessi attraverso definizioni banali e parziali)
Lavorare sulla lingua in modo sperimentale (approccio per scoperta), con una terminologia leggera,
arrivando gradualmente a una riflessione grammaticale più strutturata
Evitare la presentazione ripetitiva degli stessi argomenti nella stessa successione (dal piccolo al
grande) e lavorare per livelli successivi di approfondimento
Imparare a visualizzare, controllare e manipolare le strutture della lingua
«Solo quando comincia a maturare la capacità di astrazione, il discente può
puntare a scoprire la grammatica che è già presente nel suo cervello» (F. Sabatini)
C. De Santis, La grammatica delle valenze (Napoli, 2019)
Lettera sul “ritorno alla grammatica” di F. Sabatini (2007)(http://193.205.158.207/vol_2/4-x/4-1%20LETTERA%20SULLA%20GRAMMATICA,%202007/01-4-1%20LETTERA%20SULLA%20GRAMMATICA,%202007.htm)
Unità teoriche/pratiche sulla valenziale di Sabatini e collaboratori (Progetto PON-Indire, 2009)http://neoassunti.indire.it/risorse_per_docenti/guide/il-modello-della-grammatica-valenziale-2/index.html
Unità di linguistica generale e italiana di F. Orletti e C. De Santis (Progetto PON-Indire, 2012)http://www.scuolavalore.indire.it/nuove_risorse/introduzione-alla-linguistica-generale-e-italiana/
Dizionario DISC on-line: http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/
Voci dell’Enciclopedia dell’Italiano Treccani (argomenti, complementi, analisi logica ecc.):http://www.treccani.it/
http://www.treccani.it/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/valenziale.html
https://it.pearson.com/aree-disciplinari/italiano/idee-per-insegnare/modelli-grammaticali.htmlhttps://it.pearson.com/aree-disciplinari/italiano/idee-per-insegnare/insegnare-grammatica.html
Il mio blog: http://valenziale.blogspot.it
Risorse on-line sulla valenziale
http://193.205.158.207/vol_2/4-x/4-1 LETTERA SULLA GRAMMATICA, 2007/01-4-1 LETTERA SULLA GRAMMATICA, 2007.htmhttp://neoassunti.indire.it/risorse_per_docenti/guide/il-modello-della-grammatica-valenziale-2/index.htmlhttp://www.scuolavalore.indire.it/nuove_risorse/introduzione-alla-linguistica-generale-e-italiana/http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/http://www.treccani.it/enciclopedia/argomenti_(Enciclopedia_dell'Italiano)/http://www.treccani.it/lingua_italiana/articoli/scritto_e_parlato/valenziale.htmlhttps://it.pearson.com/aree-disciplinari/italiano/idee-per-insegnare/insegnare-grammatica.htmlhttp://valenziale.blogspot.it/
A. Colombo, Per un curricolo verticale di riflessione sulla lingua (2012, 2013) http://www.maldura.unipd.it/ddlcs/GeD/02Colombo-4.pdf (Parte I)http://www.maldura.unipd.it/GeD/DOCS/5-2013/Colombo_G&D_5.pdf (Parte II)
D. Notarbartolo, Curricoli per livellohttp://notarbartolo.it/grammatica/curricoli-per-livello/#.WJCTPmdd7IU
G. Cerini, Curricolo verticale: un’idea generativahttp://www.edscuola.it/archivio/riformeonline/curricolo_verticale.pdf
Il Sillabo di Bolzano (a c. di M.G. Lo Duca e C. Provenzano) e i suoi sviluppihttp://www.ipbz.it/content/grammatica-valenziale
F. Sabatini, Grammatica a scuola. Perché, come e quando (2016)https://it.pearson.com/aree-disciplinari/italiano/idee-per-insegnare/grammatica-scuola.html
G. Pallotti, Descrivere le lingue: quale metalinguaggio per un’educazione linguistica efficace? (2009)http://www.scuolavalore.indire.it/nuove_risorse/descrivere-le-lingue-quale-metalinguaggio-per-uneducazione-linguistica-efficace/
Risorse on-line sul curricolo verticale
http://www.maldura.unipd.it/ddlcs/GeD/02Colombo-4.pdfhttp://www.maldura.unipd.it/GeD/DOCS/5-2013/Colombo_G&D_5.pdfhttp://notarbartolo.it/grammatica/curricoli-per-livello/#.WJCTPmdd7IUhttp://www.edscuola.it/archivio/riformeonline/curricolo_verticale.pdfhttp://www.ipbz.it/content/grammatica-valenzialehttps://it.pearson.com/aree-disciplinari/italiano/idee-per-insegnare/grammatica-scuola.htmlhttp://www.scuolavalore.indire.it/nuove_risorse/descrivere-le-lingue-quale-metalinguaggio-per-uneducazione-linguistica-efficace/