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La La Grandine Grandine E’ UNA VERA E PROPRIA AVVERSITA’ ATMOSFERICA. Essa provoca danni in ambito civile ed agricolo Non apporta acqua in modo né apprezzabile né utile

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La La GrandineGrandine

E’ UNA VERA E PROPRIA AVVERSITA’ATMOSFERICA.

Essa provoca danni in ambito civile ed agricolo

Non apporta acqua in modo né apprezzabile né utile

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Nube Temporalesca

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LA GRANDINE SI FORMA INMA SOPRATTUTTO IN

CUMULI CUMULONEMBI

che possono diventare

IN PARTICOLARE GLI EVENTI GRANDINIGENI SI VERIFICANO IN ESTATE QUANDO SI HA LA PRESENZA DI

FORTI CORRENTI ASCENSIONALI CARICHE DI UMIDITA’

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I CUMULONEMBI SI SVILUPPANO PER UN ALTEZZA CHE VA DA 500 A 12000m CIRCA

OGNI CUMULONEMBO PUO’ ESSERE DIVISO IN 3 ZONE: ZONA SUPERIORE DOVE SI RISCONTRA LA PRESENZA DI

CRISTALLI DI GHIACCIO ZONA MEDIANA IN CUI SONO PRESENTI GOCCIOLINE ALLO

STATO SOPRAFFUSO ZONA INFERIORE DOVE AVVIENE LA FORMAZIONE DI PICCOLE

GOCCE A CAUSA DELLA CONDENSAZIONE DEL VAPORE

LA La SEQUENZA DI FORMAZIONE DELLA GRANDINE SI DIVIDE IN :1. 1) FASE DI FORMAZIONE 2) FASE DI ACCRESCIMENTO 3) FASE DI DISSIPAZIONE

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FASE DI FORMAZIONEFASE DI FORMAZIONE

DURANTE I PROCESSI DI CONDENSAZIONE E SOLIDIFICAZIONE SI VIENE A LIBERARE ENERGIA SOTTO FORMA DI CALORE RISPETTIVAMENTE 600 cal/g e 80 cal/g CHE INCREMENTA IL FLUSSO ASCENDENTE DI ARIA

CALDA, FAVORENDO LO SVILUPPO IN VERTICALE DELLA NUBE.

L’ARIA CALDA E

UMIDA SALE COSI’ SI

ESPANDE

DI CONSEGUENZA SI RAFFREDDA E CONDENSA

SI FORMANO GOCCIOLINE ALLO STATO

SOPRAFFUSO(H2O LIQUIDA CON

-10 / -20°c)

QUANDO LE GOCCE DI H2O INCONTRANO I

NUCLEI DICONDENSAZIONE

O GHIACCIAMENTO

ESSE SOLIDIFICANO ATTORNO AI

NUCLEI DI CONDENSAZIONE

E SI VIENE A FORMARE

L’EMBRIONE DEL CHICCO DI GRANDINE

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FASE DI ACCRESCIMENTOFASE DI ACCRESCIMENTOL’EMBRIONE CHE SI E’ FORMATO VIENE

SOTTOPOSTO A SALITE E DISCESE

PER N° VOLTE

IN QUESTO SPOSTAMENTO

VIENE A SCONTRARSI CON H2O SOPRAFFUSA

NELL’IMPATTO LE GOCCE SI ESPANDONO SULLA

SUPERFICIE, CONGELANO E SI HA COSI’

L’ACCRESCIMENTO DEL CHICCO

L’ACCRESCIMENTO PUO’ AVVENIRE IN

DUE MODI DENOMINATI:

FASE ASCIUTTA FASE BAGNATA

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FASE ASCIUTTAI CHICCHI

INCONTRANO POCHE GOCCE

SOPRAFFUSE CHE SI SOLIDIFICANO RAPIDAMENTE

ALL’URTO

SI FORMA UN CHICCO OPACO,

POROSO E COSTITUITO DA

CRISTALLI MOLTO PICCOLI

IL CHICCO SARA’IRREGOLARE

PER IL CONGELAMENTO

RAPIDO DELLE GOCCE

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PERCHE’ NELLA SOLIDIFICAZIONE

SI LIBERA CALORE

COSI’ LO STRATO DI ACQUA A CONTATTO

CON IL CHICCO SOLIDIFICA MENTRE

LO STRATO ESTERNO RIMANE LIQUIDO

I CHICCHI INCONTRANO

MOLTE GOCCE SOPRAFFUSE CHE

SOLIDIFICANO LENTAMENTE

FASE BAGNATA

QUESTI CHICCHI

AVRANNO UNA FORMA PIU’ SFERICA DEI CHICCHI

OPACHI

COSI’ L’ARIA RIESCE AD

USCIRE DALL’ACQUA PRIMA CHE CONGELI

SI VIENE A FORMARE UN CHICCO

TRASPARENTE DURO E FORMATO DA

CRISTALLI GRANDI

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FASE DI DISSIPAZIONEFASE DI DISSIPAZIONE

CHE DETERMINANO UN CALO DELLA TEMPERATURA DELL’ARIA COSI’

SI HA UNA FORTE RIDUZIONE DELLE

CORRENTI ASCENDENTI

IL CICLO DI ACCRESCIMENTO AVVIENE N° VOLTE E SI HA COSI’ UN AUMENTO DEL

DIAMETRO E PESO DEL CHICCO

FINO A QUANDO IL PESO DEL CHICCO

NON DIVENTA SUPERIORE ALLA

FORZA DELLE CORRENTI

ASCENDENTI

QUANDO LA MASSA DEL

CHICCO DIVENTA

SUPERIORE ALLE CORRENTI

ASCENDENTI ESSI

PRECIPITANO

HIDOPO LA CADUTA

DEI CHICCHI SI HA LA

DISSIPAZIONE DELLA NUBE

GRANDINIGENA

ANCHE PERCHE’NELLA CADUTA DEI CHICCHI SI HA LA

FUSIONE DEL GHIACCIO ED

EVAPORAZIONE DELL’ACQUA, QUESTI

SONO PROCESSI ENDOTERMICI

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per avere grandine nei cumuli o nei cumulonembi si deve avere

ACQUA LIQUIDA SOPRAFFUSA MOTI ASCENDENTI ELEVATA DIMINUZIONE DI TEMPERATURA ALL’AUMENTARE DELLA QUOTA

STR

ATO

DI

AC

CU

MU

LAZIO

NE

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I danni da grandine dipendono da

Meteorologia:1. Diametro del chicco 2. Durezza del chicco3. Energia cinetica del chicco4. Direzione di caduta5. presenza di vento e sua intensità

Pianta1. specie coltivata2. fase fenologica della coltura

Ad es. Nei cereali il danno maggiore si ha durante la fioritura (per aborto dei fiori) e nella maturazione per caduta delle cariossidi

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NELLE ORTICOLEIL DANNO LO SI HA

NELLE PRIME FASI DI SVILUPPO ALLA MATURAZIONEPER SCARSA RESISTENZA MECCANICA PER SCARSA RESISTENZA

DELLA PIANTINA. MECCANICA DEI TEGUMENTICONSEGUENTE REIMPIANTO DEL FRUTTO

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NEI FRUTTIFERIIL DANNO LO SI HA

IN FIORITURA IN ALLEGAGIONE- ACCRESCIMENTO-FRUTTO NOCE MATURAZIONE

LESIONI CHE IMPEDISCONO LA FECONDAZIONE O

PROVOCANO ANTOPTOSI

LESIONECHECICATRIZZAMA IL FRUTTO SI DEFORMAO PROVOCA CARPOPTOSI

MAGGIORI DANNI PER MINORRESISTENZA DEI TEGUMENTI, SCARSA CICATRIZZAZIONE,

MATURAZIONE RAPIDA E INSEDIAMENTO PARASSITI

FUNGINI

IL DANNO PUO INTERESSARE ANCHE

LA PRODUZIONE DI ANNATE SUCCESSIVE

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VALUTAZIONE DEI DANNI PRODOTTI DA GRANDINEVALUTAZIONE DEI DANNI PRODOTTI DA GRANDINE

ESEGUITA DA

PERITI

AL FINE DI STABILIRE L’INDENNIZZO DA VERSARE

ALL’ASSICURATO

I PRINCIPALI SONO

PER CONTO DELLE

SOCIETA’ DI ASSICURAZIONI

CHE HA REALIZZATO CON LA SOCIETA’

DI ASS. UNA POLIZZA IN CUI SONO INDICATI

VARI PARAMETRI

PREMIO

QUANTITA’ DI PRODOTTO

ASSICURATO

PERCENTUALE DI FRANCHIGIA

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DIFESADIFESA-PASSIVA con forme assicurative o di accesso

a credito.I = D Va/Vr

I = IndennizzoD = Danno

Va= Valore assicurato

Vr= Valore reale (assicurabile)

ATTIVA Diretta Preventiva

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La difesa passivaLa difesa passiva

Presenta il difetto del mancato rilevamento dei danni alla vegetazione, in quanto si assicura solamente il valore della produzione e su questo si effettuano i risarcimenti.

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La difesa direttaLa difesa diretta

Prevede l’uso di reti antigrandine. Queste abbisognano di elevati costi d’impianto

(rete e struttura di sostegno) e di manutenzione (distesa e avvolgimento autunnale).

Causano la modificazione del microclima (umiditàrelativa. Temperatura aria e suolo, radiazione solare).

Sono facilmente soggette a rotture.

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Reti antigrandineReti antigrandine

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La difesa preventivaLa difesa preventiva

Sfrutta tecniche che contrastano in principio la formazione di grandine.

Metodo denominato “Razzi esplodenti” Metodo denominato “Cannoni ad onda d’urto” Metodo denominato “Ad inseminazione di

sostanze nucleanti”

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Razzi esplodentiRazzi esplodenti

Questi vengono sparati a bassa quota (fino 2000 m di altezza dal suolo) per esplodere all’altezza dei chicchi in caduta.

L’esplosione crea onde d’urto che causano la cavitazione. È un fenomeno scoperto dallo scienziato italiano Vittori, sfrutta la presenza di bolle d’aria e/o acqua allo stato liquido nel chicco per rompere la massa di ghiaccio.

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Razzi esplodentiRazzi esplodenti

L’effetto della cavitazione causato dalle onde d’urto è efficace entro un raggio di 10 m attorno la carica esplosa.

Per contrastare un temporale grandinigenoserve un elevato numero di razzi.

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Cannoni ad onda dCannoni ad onda d’’urtourto

Il metodo prevede emissione di onde sonore a frequenze costanti allo scopo di modificare la struttura della nube e prevenire la formazione di nuclei di ghiaccio.

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Cannoni ad onda dCannoni ad onda d’’urtourto

Il metodo non è valido perché da studi internazionali si è visto che non viene modificata la struttura della nube durante il trattamento e non viene favorito il processo della cavitazione.

I cannoni hanno elevato costo e provocano inquinamento acustico.

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Inseminazione di sostanze Inseminazione di sostanze nucleantinucleanti

Si basa sulla teoria di Bergeran-Findeisen. Il passaggio di acqua dallo stato gassoso a quello

liquido avviene solo con la presenza di “nuclei di condensazione”.

Le sostanze nucleanti favoriscono questo fenomeno.

L’inseminazione avviene con: - metodo glaciogeno, - metodo igroscopico,

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Metodo Metodo glaciogenoglaciogeno

Le sostanze nucleanti sono PbI2e AgI. Esse permettono di aumentare il numero di

nuclei di condensazione da poche decine a qualche centinaio per metro cubo (competizione benefica).

Il numero di chicchi di grandine aumenta, ma questi sono molto piccoli; si possono sciogliere formando pioggia.

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Metodo igroscopicoMetodo igroscopico

IIl metodo non si basa sul principio della competizione benefica ma sull’utilizzo di sostanze, come sali di Ca e Na, che facilitano la formazione di grosse gocce nelle nubi e quindi l’evento piovoso e non grandinigeno.

Si evita la formazione di goccioline sopraffuse che sono molto sensibili ai moti ascensionali.

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Metodi di distribuzione delle Metodi di distribuzione delle sostanze sostanze nucleantinucleanti

- Metodi esterni o dal basso.

Metodi interni o dall’alto.

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Metodi Metodi eseternieseterni o dal bassoo dal basso

L’inseminazione può avvenire mediante: - bruciatori fissi o mobili a terra, rilasciano

nella parte sottostante le nubi le sostanze nucleanti,

- aeroplani leggeri, durante il loro tragitto sotto le nubi temporalesche rilasciano le sostanze nucleanti, esse vi entrano sospinte dalle correnti ascensionali.

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Metodi interni o dallMetodi interni o dall’’altoaltoL’inseminazione può avvenire mediante: Aerei leggeri, che volano sopra le nubi

temporalesche e lasciano cadere nelle nubi stesse candelotti fumogeni che rilasciano le sostanze nucleanti.

Aerei leggeri dotati di bruciatori, rilasciano i nucleanti durante il loro tragitto sopra le nubi temporalesche.

Razzi esplodenti o non, sparati ad alta quota (5000-8000 m), durante il loro tragitto discendente rilasciano in atmosfera i nucleanti (razzi non esplodenti) oppure li rilasciano ad una quota definita (razzi esplodenti).

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InconvenientiInconvenienti

L’utilizzo e l’accumulo di sostanze nucleanti (AgI e PbI2) nell’ambiente possono causare problemi d’inquinamento, infatti sono tossiche a forme elementari di vita animale e vegetale.

Le quantità utilizzate per ciascun trattamento sono basse (qualche grammo per km2), ma possono essere accumulate nel suolo dopo ogni evento meteorico.

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Difetti Difetti

All’interno delle nubi vi sono dei meccanismi di formazione di nuclei di condensazione non ancora ben chiari che possono ostacolare la piena funzionalitàdelle sostanze distribuite.

Le zone e i momenti di immissione di tali sostanze nelle nubi devono essere calcolati con metodi previsionali validi.

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SISTEMI DI PREVISIONE SISTEMI DI PREVISIONE

II sistemi di previsione più affidabili prevedono l’utilizzazione di immagini provenienti da :

- satelliti geostazionari e polari- radar meteorologici.Esse vengono elaborate, interpretate e correlate fra loro.

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Radar meteorologiciRadar meteorologici- Origine: anni ’50 e ’60- Struttura

- Sistema di trasmissione e ricezione;- Sensore (in banda C, più frequente);- Sistema software e hardware;

- Lunghezza d’onda oggetto studiato- Riflettività intensità dell’evento

- Tuttavia sono possibili degli errori.

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Radar meteorologiciRadar meteorologici- Tipologie:

- Normale- A effetto Doppler- A doppia polarizzazione (utile per grandine)

- Rappresentazione risultati in immagini- Sezioni orizzontali- Sezioni verticali- Proiezioni.

- Utilizzi vari; NOWCASTING

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SISTEMI DI RILIEVOSISTEMI DI RILIEVOIl sistema più affidabile di rilevamento consiste

nell’utilizzo del grelimetro.È un pannello di polistirolo di 15 cm di lato ricoperto

da un foglio di alluminio di spessore di 170 micrometri. Il pannello è disposto orizzontalmente su un apposito supporto.

Il chicco nel momento d’impatto con il grelimetrolascia la propria impronta.

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In base alla quantità e diametro dei colpisul grelimetro si valuta l’intensitàdell’evento grandinigeno.

Gli eventi grandinigeni sono molto eterogenei e in un’area di un ettaro l’ intensità può variare considerevolmente.

Quindi vengono introdotti all’interno dell’area ubicata per i rilevamenti un elevato numero di grelimetri allo scopo diottenere un dato affidabile.

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LLe informazioni ottenibili dai grelimetridopo un evento grandinigeno sono:

- numero totale di chicchi (colpi),- numero di chicchi al m2,- dimensione dei chicchi (da classificare in

base alle 7 classi granulometriche),- energia totale attribuibile all’evento,- distribuzione dell’evento nell’area coperta

dai grelimetri grazie all’uso di modelli di calcolo adatti.

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Nube Temporalesca