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TEST noi consumatori periodico settimanale di infor mazione e studi su consumi, ser vizi, ambiente Anno XII • n. XX • XX giugno 2000 Sped. abb. post. comma 20/c ar t. 2 l. 662/96 • filiale di Roma LA GUIDA DEL CONSUMATORE LA GUIDA DEL CONSUMATORE Adiconsum Adiconsum LA NUOVA TELEVISIONE LA NUOVA TELEVISIONE

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LA NUOVATELEVISIONELA NUOVA

TELEVISIONE

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LA NUOVATELEV IS IONE

La TV satellitare e digitale

Associato all’UnioneItaliana Stampa Periodica

TEST noi consumatori - anno XII - numero 39 - 23 ottobre 2000• Direttore: Paolo Landi • Direttore responsabile: Francesco Casula • Vice direttore: Donata Monti • Comitatodi redazione: Angelo Motta, Benedetto Romano, Donata Monti, Giovanbattista Gassi • Amministrazione: Adi-consum, via Lancisi 25, 00161 - Roma • Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del 9.06.88 • Spedizione inabbonamento postale comma 20/c art.2 L662/96 Filiale di Roma • Redazione del testo a cura di: Mauro Vergari• Consulenza tecnica: Eutelsat, Nokia, Confartigianato • Progetto grafico e impaginazione: Claudio Lucchetta• Disegno in copertina: Fabio e Alessio Marzi • Illustrazioni e foto concesse dalla rivista “Satellite” • Abbona-mento: L. 25.000 (L. 15.000 per iscritti CISL) - Versamento su c.c.p. 64675002 intestato ad Adiconsum • Abbona-mento + iscrizione all’Adiconsum: L. 65.000 (L. 30.000 per iscritti CISL) • Stampa: Abete Industria Poligraficas.p.a., Roma, Via Prenestina 683• Finito di stampare in ottobre 2000

associazione italiana difesa consumatori e ambientesistema servizi cisl

LA GUIDADEL

CONSUMATORE

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Sommario

Introduzione ............................................................................... 5

IL MERCATO DELLE TELECOMUNICAZIONI .................................. 7La richiesta di nuovi servizi ......................................................... 7Il rilancio della televisione .......................................................... 7

LO SVILUPPO DEI SATELLITI PER TELECOMUNICAZIONI ............ 10Il passato, l’intuizione di Clarkee le prime esperienze mondiali ................................................ 10La vocazione del satellite ......................................................... 10Si crea Eutelsat ......................................................................... 11L’attuale flotta di Eutelsat ........................................................ 13Il polo a 13° est ........................................................................ 14S.E.S. proprietaria di ASTRA .................................................... 15La flotta di ASTRA a 19,2° est .................................................. 16Le bande di frequenza satellitari: la suddivisione ..................... 16Le bande di frequenza: banda S , banda C e banda Ku .......... 17La banda dell’interattività: banda Ka ....................................... 17La fascia di Clarke .................................................................... 19

TV SATELLITARE: NASCE UN NUOVO MERCATO ........................ 20I mercati: l’Europa Occidentale ................................................ 20I mercati: l’Europa Orientale .................................................... 20I mercati: il bacino del Mediterraneo ....................................... 21

DALL’ANALOGICO AL DIGITALE .................................................. 22Il declino della tv analogica ...................................................... 22Il digitale rivoluziona l’elettronica di consumo ......................... 23I vantaggi del digitale .............................................................. 23La tecnica di compressione MPEG-2 ........................................ 25Lo standard DVB ...................................................................... 27Nuovi usi della televisione........................................................ 27L’accesso condizionato ............................................................. 28

L’OFFERTA DELLA TELEVISIONE DIGITALE .................................. 31I vantaggi per l’utente ............................................................. 33

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SCEGLIERE L’IMPIANTO ............................................................... 40Come decidere ......................................................................... 40Componenti dell’impianto........................................................ 41Ricevitore per canali in chiaro .................................................. 43Ricevitore per canali a pagamento ........................................... 44La diversa offerta fra la tv analogica e la digitale..................... 46La scelta dei satelliti e l’impianto ............................................. 47Ulteriori indicazioni sull’installazione........................................ 51

IMPIANTO CONDOMINIALE ........................................................ 54Perché l’impianto condominiale .............................................. 54Tipologia degli impianti ........................................................... 55

DIRITTO DI PARABOLA ................................................................ 58Per installare una parabola non occorrono autorizzazioni ........ 58Diritto all’installazione nel proprio stabile ............................... 58Difendersi in assemblea condominiale ..................................... 59Impianto satellitare per gli affittuari ........................................ 61Leggi e regole per gli impianti condominiali ............................ 64L’approvazione di un impianto centralizzato ............................ 64

LE DOMANDE PIU’ COMUNI ....................................................... 68

IL VOCABOLARIO DEI TERMINI USATI ......................................... 83

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introduzione

LA NUOVA TELEVISIONE 5

Introduzione

Questa guida vuole offrire al consumatore gli strumenti per conoscere la “nuovatelevisione” realizzata grazie all’applicazione di nuove tecnologie. Mi riferisco alla tele-visione che viene dal cielo attraverso i satelliti geostazionari. Leggendo queste pagineci si accorgerà che la televisione non è più uguale a quella che tutti conosciamo. L’utentesi trasforma: non più passivo, ma addirittura interattivo. Il televisore non è più solo unascatola nera, ma è il mezzo per accedere ad un archivio multimediale, utilizzabile esclu-sivamente secondo gli interessi e i bisogni di ognuno. Fra pochissimi anni non serviràneanche l’apparecchio televisivo perché grazie all’utilizzo della larga banda, l’accessoalla multimedialità avverrà attraverso molteplici apparati. Una grossa opportunità, quindi,di crescita personale a disposizione di tutti.

Molti pensano che queste nuove tecnologie siano difficili da usare e che siano dedi-cate, quindi, solo ad un gruppo selezionato di persone. Questa guida vuole dimostrareche tutti possono familiarizzare con la tv satellitare, basta approfondirne la conoscenza.

Realizzando questa guida ho ritrovato gli stessi stimoli che nel lontano 1995 mi spin-sero, insieme ad un gruppo di appassionati, che ancora collabora con me (Luigi DellaRocca, Stefano Romoli Venturi, Piero Brienza, Ernesto Nigro e Antonio Bertucciotto), acreare il Club Amatori Sat, trasformato poi in Movimento Teleutenti Sat, con lo scopo didivulgare questa nuova tecnologia che offre sviluppo culturale e formativo senza di-menticare i diritti degli utilizzatori.

La diffusione di una nuova tecnologia crea, naturalmente, anche un nuovo mercatoe origina tutte le problematiche legate al diritto del consumatore. L’ADICONSUM, cheha nel suo DNA l’attenzione verso tutte le innovazioni, prima fra tutte le associazioniconsumatori, ha accolto con entusiasmo nel 1998, la nostra esperienza creando il setto-re: Adiconsum Teleutenti Sat.

Dopo aver letto questa guida, spero che ogni consumatore saprà districarsi conmaggiore facilità fra le varie offerte commerciali, evitando acquisti incauti ed eventualisoprusi.

Questa guida è stata realizzata grazie all’interessamento di EUTELSAT e della FNAII- ANAE - CONFARTIGIANATO, con la collaborazione della Nokia e del sito internetSatellite.it, che ringrazio per la sensibilità e la disponibilità dimostrata nei confronti deiconsumatori.

La veloce evoluzione tecnologica, purtroppo, farà invecchiare presto alcune infor-mazioni, i consumatori quindi dovranno usare questa guida come punto di partenzaper la propria conoscenza e continuare ad acquisire notizie rivolgendosi all’Adiconsum,alle riviste specializzate e ai vari siti internet.

Buona lettura.

Mauro VergariResponsabile Adiconsum Teleutenti Sat

[email protected]

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il mercato delle telecomunicazioni

LA NUOVA TELEVISIONE 7

La richiesta di nuovi servizi

I settori merceologici dell’elettronica di consumo hanno subito, negliultimi anni, un’evoluzione tecnologica tale da trasformare in modo sen-sibile le abitudini e le esigenze delle persone: la televisione a colori e leemittenti televisive private hanno risvegliato il mercato dei televisori, ivideoregistratori e le videocamere hanno completato la gestione in pro-prio delle immagini. Altri settori come l’informatica e la telefonia cellularehanno veramente rivoluzionato le esigenze delle persone stimolando larichiesta di qualche cosa di nuovo, mai esistito prima.

Ma cos’è che fa nascere o rifiorire un mercato? La risposta è semplice: ilservizio di cui l’utente può fruire. L’esponenziale richiesta di telefonininon è dovuta tanto all’oggetto che viene proposto nei negozi, ma al servi-zio che si offre. In pratica la richiesta di una determinata categoria merceo-logica e la conseguente vendita del prodotto dipende principalmente dalservizio che il prodotto stesso permette di dare all’utente.

Quindi possiamo dire che senza servizio il prodotto perde di interesse.

Il rilancio della televisione

Ripercorrendo le tappe che hanno segnato l’evoluzione del settoredella televisione notiamo che ci sono differenti aspetti che potrebberorisvegliare il mercato.

Da un lato abbiamo il miglioramento qualitativo dell’immagine: dalla TVin bianco e nero siamo passati al colore, poi alla trasmissione satellitareanalogica DTH (Direct to Home), ancor più migliorata dalla tecnologia

IL MERCATODELLE

TELECOMUNICAZIONI

IL MERCATODELLE

TELECOMUNICAZIONI

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il mercato delle telecomunicazioni

8 LA NUOVA TELEVISIONE

MAC (Multiplexed Analogue Components), per arrivare infine alle immagi-ni in formato 16:9, precursori della futura alta definizione.

Dall’altra parte troviamo invece una evoluzione dei servizi fruibili permezzo della televisione: al 1° canale RAI si sono aggiunti il 2° e il 3° canale.Si sono aggiunte poi le televisioni delle nazioni di confine, le TV locali priva-te, per arrivare infine ai network privati nazionali. Tramite la ricezionesatellitare si possono ora aggiungere le emittenti estere oltre confine.

Come possiamo notare, per quanto riguarda i servizi offerti dalla te-levisione, l’evoluzione agli occhi dell’utente è significativa in termini diquantità di programmi ricevibili che offrono la possibilità di incrementa-re la scelta verso l’emittente preferita. In realtà fino ad oggi non è maiesistita una vera e propria evoluzione dei contenuti televisivi che rap-presentano invece l’aspetto principale da considerare per risvegliarequesto mercato, cominciando a pensare ad una diversificazione del ser-vizio. Oggi l’utente è abituato ad una televisione passiva, generalista. Inpratica cambiando canale si cambia l’emittente ma il tipo di servizio èidentico a quello precedente.

Dove orientare allora le risorse per sviluppare questo mercato rista-gnante da tempo?

Migliorare la qualità dell’immagine? Oggi sarebbe come creare unmercato di nicchia simile a quello dell’ Hi-Fi professionale.

Aggiungere le emittenti da tutto il mondo? Sarebbe interessante per glistranieri in Italia o per coloro che vogliono imparare una lingua straniera oscoprire i costumi di altri popoli, ma anche questo è un mercato di nicchia.

La cosa che può dare una sensibile ripresa a questo mercato devepoter soddisfare le esigenze di tutti, della massa.

Qualcosa di nuovo, come ad esempio la telefonia cellulare, che sia ingrado di stimolare l’interesse della gente. Questo qualcosa è la diversi-ficazione del servizio televisivo raggiungibile grazie alla TV digitale, la“Nuova tv”. Con la TV digitale si passa da un tipo di televisionegeneralista ad una TV tematica, da una TV passiva ad una TV interattivacon nuovi servizi on-line mai avuti prima d’ora.

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il mercato delle telecomunicazioni

LA NUOVA TELEVISIONE 9

Come la tv tradizionale, la tv digitale può essere trasmessa via terra(cioè attraverso l’etere), via cavo e via satellite: così si parla di DigitalVideo Broadcasting via terra, via cavo e via satellite. Quel che cambiaè la struttura del segnale (che riguarda i mezzi di produzione e ricezio-ne), e solo in misura marginale il suo sistema di trasmissione. La maggio-re espansione della tv digitale nel nostro Paese sta, attualmente, avve-nendo attraverso il satellite.

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lo sviluppo dei satelliti per telecomunicazioni

10 LA NUOVA TELEVISIONE

Il passato, l’intuizione di Clarkee le prime esperienze mondiali

“Collocare nello spazio radioripetitori fissi, che consentano di diffon-dere sulla Terra immagini e suoni”: è l’affascinante teoria formulata nel1945 dal fisico inglese Arthur Clarke, che oggi è realtà. Clarke indicavaun anello attorno alla Terra, a circa 36.000 km di distanza dalla superfi-cie (oggi noto come “Fascia diClarke”), dove un corpo lancia-to in orbita subisce due forze,quella di gravità e quella cen-trifuga, che si bilanciano allaperfezione. A quella distanza, unsatellite non cade sulla Terra nési perde nello spazio: rimanesemplicemente “fisso”. Il primosatellite geostazionario commerciale, Early Bird, è stato lanciato vent’annidopo e ha consentito di trasmettere un canale TV tra le due spondedell’Atlantico, oppure 240 canali telefonici. Le previsioni di operativitàerano di 18 mesi, ma Early Bird continuò a funzionare per 6 anni.

La vocazione del satellite

Nonostante i sogni avveniristici di Arthur Clarke, la trasmissione di im-magini televisive è rimasta a lungo in secondo piano, perché i satelliti delleprime generazioni furono impiegati soprattutto per la trasmissione di co-

LO SVILUPPODEI SATELLITI

PER TELECOMUNICAZIONI

LO SVILUPPODEI SATELLITI

PER TELECOMUNICAZIONI

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lo sviluppo dei satelliti per telecomunicazioni

LA NUOVA TELEVISIONE 11

municazioni telefoniche come alternativa ai ponti radio terrestri e ai cavisottomarini. E’ diventato naturale che il telefono cominciasse a lasciare ilsatellite con l’introduzione della fibra ottica che permette di far viaggiare inun solo filo un numero enorme di comunicazioni telefoniche.

A questo punto, il satellite ha cominciato ad essere usato per le tra-smissioni televisive dirette all’utente, cioè ricevute indipendentementeda ciascun apparecchio televisivo. Possibilità, limiti ed economia del sa-tellite diventano molto più chiari se si va a vedere a grandi linee come èfatto, che cosa sa fare e come lavora: per fortuna, non occorre esseredegli ingegneri. Un satellite infatti non è altro che un costosissimo“scatolone” e le moltissime parti di cui è composto possono appartene-re alla cosiddetta “piattaforma” oppure al “carico utile”. La prima com-prende tutto ciò che serve alla navigazione del satellite e a mantenerlo lìdove deve restare, oltre ai pannelli solari e alle batterie che devonorifornirlo di energia. Il secondo comprende invece le antenne e tuttequelle apparecchiature elettroniche che servono a ricevere i segnali in-viati da terra e a ritrasmetterli.

Si crea Eutelsat

Nel 1977, i diciassette Paesi che formavano la “European Conferenceof Posts and Telecommunications” si posero un obiettivo: realizzarereti di comunicazione satellitare in grado di unificare l’Europa anche nellospazio e non più solo sulla Terra, attraverso telecomunicazioni sia fisseche mobili. Nasceva così Eutelsat con sede a Parigi. Il nome unifica leiniziali delle quattro parole inglesi “European Telecommunications Sa-tellite Organization”.

Quando, nel 1983, ci fu il lancio del primo satellite di Eutelsat, latelevisione via satellite nel Vecchio Continente era agli albori. Di lì apoco, però, ci sarebbe stato quell’imponente boom economico e tec-nologico che ha portata Eutelsat all’attuale sviluppo testimoniato dalcontinuo proliferare di network e canali.

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12 LA NUOVA TELEVISIONE

In quegli anni si comprese come il trasmettere dallo spazio, piuttostoche attraverso ponti-radio terrestri, avrebbe comportato lo sviluppo po-tenzialmente illimitato di nuovi canali e una qualità di ricezione inegua-gliabile. Eutelsat è stato così fra i primi attori della scena europea, nonsolo a cogliere le immense potenzialità di questa particolare branca del-le telecomunicazioni, ma anche a favorirne la crescita. E’ per questomotivo che attualmente Eutelsat deve la propria visibilità internazionalesoprattutto al ruolo leader nell’ambito della cosiddetta “Nuova Tv”,definibile, a grandi linee, come satellitare, tematica e digitale.

Oltre che in ambito televisivo Eutelsat è protagonista, grazie al lanciodei suoi satelliti, in settori fondamentali per il futuro sviluppo europeo comela multimedialità, la telefonia, la radiofonia, e la fornitura di tutta una seriedi servizi ad alto valore aggiunto per le aziende e il mondo imprenditoriale.Dal 1985, l’organizzazione è amministrata in base ad un trattato internazio-nale, ratificato da ognuno dei 47 Stati Membri che la compongono.

Eutelsat si è presentata all’appuntamento con il Duemila forte di questinumeri: 47 Paesi Firmatari, 15 satelliti operativi, 6 satelliti in costruzione,300 unità di personale e un fatturato che, nel 1998, ha raggiunto i 450milioni di Euro, pari a quasi mille miliardi di lire. Sono cifre che fanno diquesta organizzazione il primo operatore europeo e il quarto operatoremondiale. Oggi è in corso un’importante trasformazione: il nuovo assettogiuridico prevede la creazione di una società di diritto privato per azioni.

Parallelamente, i 47 paesi firmatari costituiranno un’organizzazioneintergovernativa leggera, che continuerà a garantire i quattro principifondamentali di Eutelsat:• Fornire servizi di utilità pubblica.• Servire tutte le aree degli stati membri (copertura pan-europea).• Offrire i servizi equamente a tutti gli utenti (no discriminazione).• Praticare un comportamento equo verso la concorrenza.

La sede di Eutelsat a Parigi:70, rue BalardCedex 15, Paris

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LA NUOVA TELEVISIONE 13

L’attuale flotta di Eutelsat

L’area attualmente coperta dai satelliti Eutelsat include quattro conti-nenti: Europa, Africa, ampie zone dell’Asia e America. Solo nel continenteeuropeo, l’utenza di canali televisivi trasmessi dai satelliti di EUTELSAT èquantificabile in circa 81 milioni di abitazioni. Nuovi lanci arricchiranno diservizi le posizioni orbitali già utilizzate e ne apriranno di nuove.

Ognuno dei quindici satelliti geostazionari che compongono l’attualeflotta di Eutelsat è in grado di offrire una gamma di opportunità estesa edifferenziata. Insieme con le utenze domestiche vanno annoverate anchequelle professionali: i broadcaster che si avvalgono dei ponti satellitari perle contribuzioni radiotelevisive, le aziende cui è destinato il servizio VSAT ele compagnie di trasporto che, con i terminali Euteltracs ed Emsat, sono ingrado di conoscere la posizione dei loro carichi con un margine d’errore diqualche metro, di inviare e ricevere messaggi in aree amplissime, compre-se quelle non coperte da reti Gsm.

Mentre la posizione orbitale a 13° Est rappresenta il “polo commercia-le” di EUTELSAT, le altre posizioni di cui l’operatore dispone sono la rispo-sta alle esigenze dei numerosi altri utenti di EUTELSAT: operatori TV e ra-dio, società di servizi multimediali e compagnie di telecomunicazioni.

Il dislocamento in orbita di satelliti in posizioni orbitali oggi compresefra i 15 gradi Ovest ed i 48 gradi Est consente ad Eutelsat di operare latrasmissione di 500 canali televisivi, i quattro quinti dei quali rispondono airequisiti previsti dallo standard digitale DVB (Digital Video Broadcasting).Cinque satelliti Hot Bird a 13° Est realizzano soprattutto trasmissioni televi-sive. Le altre tre “famiglie” satellitari sono la “W”, la “Eutelsat I” e la “EutelsatII”. Tutti i satelliti gestiti da Eutelsat sono stati costruiti da consorzi europeiguidati da British Aerospace, Matra e Alcatel, così come europei sono lagran parte dei vettori utilizzati per la loro messa in orbita (Ariane). Duesatelliti, il Kopernikus ed il Telecom 2, sono stati acquisiti nella flotta Eutelsatin virtù di importanti accordi internazionali dopo essere stati messi in orbitarispettivamente da Deutsche Telekom e France Telecom.

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lo sviluppo dei satelliti per telecomunicazioni

14 LA NUOVA TELEVISIONE

Il polo a 13° est

La posizione orbitale dei 13° Est si rivela in breve tempo strategica perEUTELSAT, soprattutto per la trasmissione televisiva. Infatti è sufficiente-mente centrata rispetto al continente e ciò significa che il segnale ha unabuona visibilità in tutti i Paesi. La presenza delle due piattaforme digitaliitaliane, Stream e TELE+, su questa posizione orbitale, l’hanno trasformatanel polo di riferimento degli utenti italiani.

13° Est erano stati acquisiti daEUTELSAT nel 1983 con il lanciodel satellite F1 della prima serie.I satelliti HOT BIRD sono realiz-zati in cinque esemplari, e rappre-sentano la “punta di diamante”di EUTELSAT. Il primo HOT BIRDdella serie è la prima occasionedi “co-locazione” per il consorzioeuropeo. “Co-locare” dei satelli-

ti significa piazzarli in orbita vicini tra loro in modo tale che risultino ricevibilida Terra con un’unica antenna orientata verso lo stesso punto. La “Posizio-ne HOT BIRD”, a 13° di longitudine Est appunto, nasce con la co-locazionedel satellite II-F1 e di HOT BIRD 1. Rispetto alla seconda serie di EUTELSAT,la serie degli HOT BIRD 1 ha subìto modifiche sostanziali alle antenne enella potenza di lavoro, che arriva a 70 W. I transponder, operanti in bandaKu, sono sedici, con 8 di riserva ciascuno e una larghezza di banda fissa, di36 MHz. La copertura, definita “Super-widebeam” è unica, centrata sul-l’Europa. HOT BIRD 1 viene lanciato da Kourou il 28 marzo 1995. I sedicitransponder di questo satellite coprono la banda da 11,2 a 11,6 GHz. Dopoil primo HOT BIRD, EUTELSAT affida la riprogettazione completa deglialtri quattro a Matra Marconi Space. La piattaforma Eurostar 2000 consen-te di produrre satelliti dalle caratteristiche superiori: una vita media di 12-15 anni, una potenza elevata e una copertura del territorio mirata. HOT

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lo sviluppo dei satelliti per telecomunicazioni

LA NUOVA TELEVISIONE 15

BIRD 2, con 20 transponder da 33 MHz, viene lanciato il 21 novembre1996. HOT BIRD 3 è lanciato il 2 settembre 1997. Ha 19 transponder da 33MHz e uno da 60 Mhz. HOT BIRD 4, con 17 trasponder da 33 MHz, 2 da 36MHz e 1 da 50 MHz, sale in orbita il 27 febbraio 1998 e porta a bordo uncarico denominato Skyplex, costruito dall’italiana Alenia Aerospazio, checonsente di effettuare il multiplex di diversi segnali direttamente a bordodel satellite. HOT BIRD 5 viene lanciato il 9 ottobre 1998 e porta 22transponder con larghezze di banda variabili tra 33 e 72 MHz. Anche que-sto esemplare dispone di Skyplex, attivo, stavolta, su ben tre transponder.

La fortuna della posizione orbitale HOT BIRD a 13° Est è tale cheEUTELSAT ha deciso di arricchirla di servizi multimediali, commissionan-do ad Alcatel la costruzione di HOT BIRD 6. Il satellite verrà consegnatonell’inverno del 2001. Si tratta del primo satellite del consorzio ad adot-tare la banda Ka in 4 trasponditori sui 32 totali. Sarà così possibile rice-vere e anche trasmettere da qualsiasi postazione, sia che si tratti di ufficiche di unità abitative. Lo sviluppo di componenti di grande efficienza ebasso costo permetterà l’impiego a Terra di antenne bidirezionali condiametro inferiore al metro e con potenze limitate a 2-4 Watt. AncheHOT BIRD 6 adotta il sistema Skyplex per alimentare 6 trasponditori.

I progetti futuri di EUTELSAT non hanno sosta, infatti, è stata com-missionata la messa in orbita di un HOT BIRD 7.

S.E.S. proprietaria di ASTRA

Un altro polo satellitare di interesse per i consumatori italiani è ASTRA a19,2° est. Quando in Italia cominciava ad esserciun certo interesse per le trasmissioni televisive dasatellite, tutte le parabole erano puntate verso isatelliti ASTRA. Da questa posizione si riceveva,infatti, il maggior numero di trasmissioni in chiaro.ASTRA e EUTELSAT sono in continua competizio-ne anche se oggi quest’ultima, trasmettendo tan-

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16 LA NUOVA TELEVISIONE

tissimi programmi in italiano, ha ormai attirato l’interesse degli italiani. Gra-zie alla posizione orbitale dei due poli, non troppo distanti fra loro, èpossibile ricevere entrambi i satelliti con la medesima parabola.

SES (Société Européenne des Satellites) con base a Lussemburgo èl’operatore di ASTRA, creata nel 1985, è un’impresa privata. SES è quo-tata alla Borsa di Lussemburgo e Francoforte con quotazioni su SEAQInternazionale a Londra e su XETRA.

La flotta di ASTRA a 19,2° est

La flotta ASTRA ammonta a 9 satelliti di cui 8 sono collocati nellaposizione orbitale di 19.2° Est e 1 è stato posizionato presso la posizio-ne orbitale di 28,2° Est. due nuovi satelliti saranno aggiunti al sistemaASTRA prima della fine del 2001.

Allo scopo di fornire un collegamento globale ai suoi clienti e utenti,ASTRA sta espandendo il raggio geografico. Satelliti più potenti comeASTRA 1K, che sarà lanciato nel 2001, accresceranno l’area di coperturadi ASTRA nel cuore nevralgico del mercato europeo. E’ stato acquistatoil 34,13% di AsiaSat, primo operatore satellitare in Asia. Le aree di co-pertura di ASTRA e ASIASET forniscono un accesso al 74% della popo-lazione mondiale in Europa, Asia e Australia. SES vuole accrescere la suaarea di copertura entrando in società con gli operatori satellitari in Ame-rica. I maggiori programmatori europei e internazionali utilizzano ASTRAal fine di trasmettere servizi in lingue diverse al loro pubblico europeo.ASTRA porta correntemente più di 700 servizi televisivi e radiofonicidigitali e analogici a più di 77 milioni di famiglie in tutta Europa.

Le bande di frequenza satellitari:la suddivisione

L’ultima assegnazione delle frequenze risale alla Warc del 1985 (Warcè la Conferenza mondiale che assegna le radiofrequenze a livello plane-

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lo sviluppo dei satelliti per telecomunicazioni

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tario). Alle comunicazioni satellitari sono assegnate numerose bande,con definizione della “zona” (l’Europa è in Zona Itu 1, l’America in Zona2, il resto del pianeta è in Zona 3). Itu, da cui prendono nome le zone, èl’acronimo di International Telecommunications Union. Si tratta diun’agenzia specializzata, con sede operativa a Ginevra, costituita in senoall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

Le bande di frequenza:banda S , banda C e banda Ku

Le bande utilizzate per la televisione satellitare sono quattro, definitedalle sigle S, C, Ku e Ka. La banda S è poco sfruttata e, tra quelle riser-vate alla TV via satellite, è quella a frequenza più bassa. Essa offre pochicanali. I due unici operatori che fanno ancora uso di questa banda sonoArabsat e Insat. La banda C, un tempo molto utilizzata, è oggi in decli-no. Viene impiegata in America per le contribuzioni tra emittenti. Glioperatori europei non la utilizzano.

La banda Ku è la regina della TV digitale via satellite per il grandepubblico. Unisce buone caratteristiche di propagazione a un diametrodella parabola di ricezione decisamente più piccolo rispetto a quellonecessario per la banda C. La sua ulteriore suddivisione in tre sottobande(Fss, Dbs e Sms), creata una ventina d’anni fa, è stata superata dai fatti,per cui tutta la banda viene utilizzata indistintamente per espletare tuttii servizi. La banda in uso dai satelliti va da 10,7 GHz a 12,75 GHz, conpolarizzazione lineare dei segnali.

La banda dell’interattività: banda Ka

E’ sempre maggiore l’interesse del pubblico, e di conseguenzaanche degli operatori satellitari, per la banda Ka. Di frequenza deci-samente più elevata rispetto alla Ku, la Ka è nella sua accezione piùallargata quella che va da 17,7 a 31 GHz (l’interpretazione più

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lo sviluppo dei satelliti per telecomunicazioni

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I satelliti per diffusione direttasono posizionati sull’orbita geostazionaria,

la cosiddetta fascia di Clarke, che dista 36.000chilometri dall’equatore e 39.000 dall’Italia.

Nord

Sud

39.000 Km

restrittiva la vuole invece da 17,7 a 21,2 GHz). Si tratta di frequenzeriservate alla bidirezionalità per le microutenze.

La tecnologia per lo sfruttamento di questa banda è ormai suffi-cientemente sviluppata da far scendere i prezzi degli elementi di ri-cezione e trasmissione per il pubblico ed essa comincia dunque arappresentare una valida alternativa per le trasmissioni interattivetra gli utenti e tra i broadcaster e gli utenti.

La banda Ka è ad esempio l’ideale per una connessione ad In-ternet completamente via satellite.

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lo sviluppo dei satelliti per telecomunicazioni

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La fascia di Clarke

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tv satellitare: nasce un nuovo mercato

20 LA NUOVA TELEVISIONE

I mercati: l’Europa Occidentale

Dopo quello statunitense, il mercato della televisione nell’Europa occi-dentale è il più importante al mondo per volume d’affari. La ricchezza didifferenze culturali e linguistiche ha creato un mercato addirittura più am-pio di quello americano. La Germania ha tutti i canali, pubblici e privati,ripetuti su satellite e lì il mercato dei bouquet digitali è in fase di decollo. Ilmercato francese digitale risulta uno dei primi ad aver avuto sviluppo: glioperatori via satellite sono ben tre. Si tratta di Canal Satellite Numerique(del gruppo Canal+), TPS (parzialmente in mano pubblica) e ABSat (grup-po privato, complementare agli altri due). In Italia operano Tele+ in diffu-sione Hertziana e D+ in digitale, società controllate da Canal+. Stream,controllata da Telecom Italia, opera in digitale sia via cavo che via satellite.La Spagna dispone di due bouquet digitali, uno dei quali, privato, è CanalSatelite (del gruppo Canal+). L’offerta digitale Via Digital invece è pubbli-ca. La Gran Bretagna ha nella BSkyB di Rupert Murdoch l’unico attore dellascena satellitare; con un’offerta molto ricca in analogico. In Scandinavia e inBenelux esiste un mix tra l’offerta cablata e quella satellitare, che si starapidamente riconvertendo al digitale. Tradizionalmente in mano a Nethold,il mercato della pay tv è stato trasferito a Canal+ quando, qualche anno fa,la società francese ha acquistato l’intero pacchetto della società sudafricana.

I mercati: l’Europa Orientale

Dopo i fatti del 1989, l’Europa orientale ha vissuto una stagione di friz-zanti cambiamenti, anche nel mondo dei media. Le strutture dell’informa-

TV SATELLITARE:NASCE

UN NUOVO MERCATO

TV SATELLITARE:NASCE

UN NUOVO MERCATO

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tv satellitare: nasce un nuovo mercato

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zione si sono liberalizzate e l’Oirt (associazione tra le televisioni dell’exblocco orientale) si è integrata con Ebu (Unione europea dei broadcaster).Nel giro di pochi anni, sono comparsi anche investitori privati che hannotrovato nel satellite il metodo più semplice ed economico di diffusionetelevisiva. EUTELSAT si è adoperata per offrire assistenza alle nascenti real-tà commerciali. L’esempio più clamoroso di sviluppo è la Polonia, dove si ètoccato e superato il traguardo del milione di antenne paraboliche installa-te per la ricezione dei canali provenienti da EUTELSAT. Oggi in Poloniasono disponibili sia canali trasmessi in analogico che in digitale, con unapiattaforma in chiaro e una, codificata, facente capo al gruppo Canal+.Croazia e Slovenia si sono dotate ognuna di una propria piattaforma digita-le. La Russia, il più promettente – e ampio – mercato dell’Europa orientale,è ritenuta di importanza così strategica che EUTELSAT ha deciso di aprireuna nuova posizione orbitale, quella a 48° Est, dedicata specificamentealla Russia. Inoltre, in cooperazione con il governo russo, è stata ultimata loscorso anno la costruzione del satellite Sesat (Siberian European Satellite),che servirà i territori russi e fungerà da ponte con l’Europa occidentale.Sesat verrà lanciato nel 2000 dalla base russa di Baikonur, in territorio kazako,con un vettore Proton di fabbricazione russa, commercializzato daInternational Launch Services.

I mercati: il bacino del Mediterraneo

Il bacino del Mediterraneo è il crocevia di culture e popoli diversi che haavuto nel corso dei secoli numerosi contatti e intrecci con l’Europa. Proprioquesti Paesi sono oggi importanti clienti di EUTELSAT. Molti satelliti dellaflotta offrono infatti un’ottima copertura non solo dell’Europa, ma natural-mente anche del bacino del Mediterraneo, ed era perciò naturale che que-sti stessi Stati ne usufruissero. Attualmente il “polo” arabo irradia soprat-tutto da 16° Est, anche se alcune emittenti vengono diffuse anche da altrisatelliti. La TV araba si è evoluta di pari passo con quella europea, tanto chemolti canali sono sia in analogico che in digitale.

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dall’analogico al digitale

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Il declino della tv analogica

L’offerta di canali diffusi in modalità analogica ha raggiunto ormai il suomassimo storico: i “vecchi” standard di trasmissione come il Pal, il Secam eil Mac sono in effetti destinati ad essere soppiantati dalla tv digitale, ma varibadito che questo processo sarà lento e graduale. Tanto graduale che,stando alle previsioni deglioperatori e dei gestori dei varisatelliti europei ed internazio-nali, saranno necessari alme-no altri 6 o 7 anni prima di ar-rivare ad una tv integralmen-te digitale. La ragione è sem-plice: il passaggio dalla vec-chia alla nuova tecnologiadeve tener conto di decine dimilioni di abitazioni già dota-te di sistemi di ricezione ana-logici. Nella sola Gran Bretagna, per fare un esempio, ci sono circa 5 milionidi persone abbonate ai canali a pagamento della Sky Television, diffuse inanalogico attraverso i satelliti Astra. Sarebbe impensabile costringere tuttiquesti utenti a passare, da un giorno all’altro, alla tv digitale, i cui costi sonoancora piuttosto elevati. Lo stesso problema si presenta in Germania, doveil lancio della tv digitale, avvenuto tre anni fa, ha raccolto solo una tiepidaaccoglienza tra gli oltre nove milioni di telespettatori satellitari, tutti dotatidi sistemi di ricezione analogici. Nel mercato italiano le cose sono differen-

DALL’ANALOGICOAL DIGITALE

DALL’ANALOGICOAL DIGITALE

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dall’analogico al digitale

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ti: il fatto che nel nostro Paese la tv sat analogica abbia conosciuto, sino adora, una diffusione meno eclatante rende più rapido ed indolore il passag-gio al digitale. Insomma, se si cercano emittenti televisive italiane via satel-lite, l’analogico risulterà una scelta fortemente limitante (attualmente sonoattive solo le tre reti RAI, ed Eurosport in lingua inglese). Se invece si vuoleun ampio panorama di televisioni europee ed extraeuropee, molte dellequali in chiaro, senza spendere troppo, l’analogico è, ancora, la scelta piùopportuna.

E’ evidente, però, che se si vuole un nuovo uso del mezzo televisivo,occorre allora rivolgersi alla tecnologia digitale.

Il digitale rivoluziona l’elettronica di consumo

La tecnologia digitale, ancor prima di essere introdotta nelle trasmissio-ni televisive, fu ampiamente utilizzata in altri mezzi di comunicazione.

Uno dei più diffusi apparati di elettronica di consumo che adotta unatecnologia digitale è il lettore di compact disc. Il CD e DVD che siinseriscono nel lettore contengono in sé informazioni di carattere digi-tale, ed ha soppiantato in breve tempo il mercato dei vecchi dischi invinile e del nastro incisi con informazioni analogiche.

Altri settori dove si nota una massiccia introduzione della tecnologiadigitale sono rappresentati dalle videocamere e fotocamere. Perfinonella recente telefonia cellulare si sta già largamente affermando la tec-nologia digitale GSM in sostituzione al sistema pioniere ETACS.

Il futuro inoltre ci riserva nuovi sistemi digitali anche per le tradiziona-li reti telefoniche fisse.

I vantaggi del digitale

Ma allora quali sono i vantaggi della tecnologia digitale? Perché sista introducendo in modo significativo in tutti i settori dell’elettronicatra i quali anche nella televisione?

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dall’analogico al digitale

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Una delle ragioni più significative sta nella robustezza e affidabilitàdel segnale digitale.

Le informazioni digitalizzate mantengono intatta la loro caratteristicasia nel tempo che durante tutti i processi di manipolazione che un se-gnale subisce durante il trasporto nella catena di amplificazione, tra-smissione, ecc.

Un segnale di tipo analogico riproduce fedelmente l’andamento diuna informazione, una voce, una immagine ecc.. ma subisce una trasfor-mazione involontaria della propria struttura a causa di inevitabili distur-bi che la componentistica elettronica introduce.

Se prendiamo come esempio la voce captata da un microfono, pos-siamo definire un segnale analogico la trasformazione della voce in se-gnale elettrico. La fedeltà di questo segnale dipende principalmentedalle caratteristiche dello strumento che trasforma la voce in segnaleelettrico, cioè il microfono.

La fedeltà del segnale analogico che si ottiene viene compromessadai disturbi che si sommano ad esso durante il passaggio nei compo-nenti elettronici di un amplificatore, di un trasmettitore o di un semplicepezzo di cavo che sta tra microfono e amplificatore.

Come si può mantenere la caratteristica originale di un segnale? Larisposta sta proprio nella sua digitalizzazione.

Torniamo allora all’esempio del microfono. Il segnale elettrico analo-gico che otteniamo dal microfono viene analizzato punto per punto,viene cioè campionato. Ogni campione corrisponde ad un certo livellodi ampiezza del segnale, al quale valore viene attribuita una informazio-ne fissata su due livelli: alto oppure basso. In pratica si raggiunge loscopo di convertire dei livelli di ampiezza di un segnale elettrico in com-binazioni di livelli alti, che chiameremo 1, e di livelli bassi che chiamere-mo 0. Per esempio un punto del segnale viene cifrato in 0001, mentreun altro in 1010 e così via per tutti gli altri livelli.

Nella lunga catena di componenti tra il microfono e l’altoparlante siottiene così il vantaggio di trasportare informazioni fisse (0 e 1), dette

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dall’analogico al digitale

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anche bit. Prima dell’altoparlante ci sarà un decifratore in grado di inter-pretare il messaggio 0 e 1, ma sarà completamente sordo alle variazionianalogiche introdotte dai disturbi.

Questa tecnica ci permette di digitalizzare qualsiasi informazioneanalogica, voce e immagine, traducendola in stringhe di dati digitaliche compongono una lunga serie di 0 e di 1.

Un aspetto significativo che ha rallentato l’introduzione della tec-nologia digitale nei vari settori è stata la gestione delle stringhe didati. Ogni punto campionato corrisponde ad un alto numero di livel-li 0 e 1, significa che se in analogico l’informazione è contenuta incerti spazi in ordine di grandezza e di tempo, in digitale questi spazidovrebbero essere più grandi. E’ come avere un tubo dentro il qualefino ad oggi passava una certa quantità di liquido, mentre ora dob-biamo far passare nello stesso tubo molto più liquido per ottenerealla fine lo stesso risultato.

Il tubo rappresenta la catena di trasporto, specialmente nella parterelativa alla larghezza di banda disponibile in trasmissione. In pratica sevogliamo trasmettere un segnale digitale, non tanto l’informazione au-dio ma le immagini, la banda di trasmissione tipicamente disponibileoggi è piuttosto stretta.Per risolvere il problema occorre disporre di unatecnica di compressione.

La tecnica di compressione MPEG-2

Grazie all’introduzione di nuovi componenti elettronici oggi è possibilemettere in pratica le teorie in merito alla tecnica di compressione delleinformazioni digitali. La digitalizzazione delle informazioni infatti, oltre amantenere intatta la qualità del messaggio trasportato, permette la mani-polazione delle stesse allo scopo di ridurre la quantità di dati trasmessi.

La tecnica di compressione chiamata MPEG-2 (Moving PictureExperts Group) permette di ridurre notevolmente il flusso di dati datrasmettere definendo inoltre il rapporto qualità/compressione dell’im-

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dall’analogico al digitale

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magine. Occorre tener presente che è sempre in corso un’evoluzione diquesto metodo di compressione, per ridurre sempre più lo spazio ne-cessario per la trasmissione. Attualmente nella sperimentazione della tvdigitale terrestre si utilizza l’MPEG-4.

L’MPEG-2 adotta delle tecniche di riduzione della ridondanza, cioèvengono eliminate le informazioni ripetitive in termini di spazio e tempocontenute nell’immagine televisiva in movimento.

Se prendiamo per esempio una inquadratura che mantiene per unadecina di secondi lo stesso paesaggio o sfondo di una scena, sarà suffi-ciente trasmettere all’inizio dell’inquadratura le informazioni relative altipo di sfondo e per quanto tempo mantenerlo, piuttosto che continua-re a trasmetterlo occupando inutilmente spazio di trasmissione.

La compressione delle immagini digitali raggiunge mediamente unlivello tale che ci permette di occupare uno spazio di trasmissione circa6/8 volte inferiore allo spazio occupato da un canale televisivo analogi-co. Ovviamente più si comprime, più le informazioni, soprattutto ine-renti ai dettagli dell’immagine, vengono scartate, non trasmesse.

La qualità e i dettagli di una immagine è vincolata dalla quanti-tà di compressione dell’immagine stessa. Chi trasmette può deci-dere quanto comprimere in funzione della qualità dell’immagine datrasmettere e dalla quantità di eventi da fornire contemporaneamenteall’interno dello stesso trasmettitore. Nella tv via satellite, Mpeg-2consente così di allocare su un unico trasponditore (dove prima cistava un solo segnale), fino a 8 programmi, contribuendo alla drasticariduzione dei costi, al miglioramento della qualità del servizio e alladiffusione del mezzo.

Chi trasmette, grazie alla dinamicità del sistema di compressione, hainoltre la facoltà di definire diverse combinazioni di eventi da inviare infunzione della qualità richiesta dal tipo di servizio. Per esempio si posso-no trasmettere 6 film con commenti multilingua, oppure 128 radio ste-reo ovviamente con la stessa qualità di un compact disk, oppure alcunieventi con qualità studio, un film in 16:9 ed alcune radio, ecc.

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dall’analogico al digitale

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Lo standard DVB

La tecnologia digitale nell’ambito della trasmissione televisiva e deidati è stata standardizzata dal consorzio Europeo DVB (Digital VideoBroadcasting).

Il consorzio DVB si componedi oltre 220 organizzazioni di 30paesi che comprendono broa-dcasters, produttori di elettroni-ca di consumo, associazioni eoperatori network. Il consorzioDVB si è preposto di fondare unostandard unico a livello mondialeper la trasmissione digitale di im-magini, suoni e dati.

Lo standard DVB adotta prin-cipalmente il sistema di com-pressione MPEG-2 Main Level @ Main Profile ed introduce una standar-dizzazione per la gestione delle informazioni di dialogo tra trasmissionee ricezione (per altri aspetti meno rilevanti).

Tutte le apparecchiature di trasmissione e di ricezione, di program-mi digitali, devono essere DVB compatibili. La compatibilità deveessere identificabile attraverso l’affissione del marchio DVB. La suaassenza non garantisce la corretta ricezione dei segnali digitali.

Nuovi usi della televisione

La moltiplicazione dei canali televisivi possibile grazie alla TV digitalepotrebbe far pensare solo ad un incremento di nuove emittenti televisi-ve da affiancare a quelle tradizionali. Non è così.

Cambia, infatti, il ruolo dell’emittente televisiva che fino ad oggi pro-duceva contenuti televisivi, li gestiva attraverso uno studio di regia e li

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dall’analogico al digitale

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trasmetteva agli utenti. Ora, con la TV digitale nasce un nuovo ruolo,quello dell’operatore denominato provider. Una organizzazione che sioccupa di produrre o acquistare contenuti televisivi, impacchettarli inbouquet, trasmetterli, ma soprattutto cerca di interagire con l’utenteper vendere il prodotto televisivo assieme a nuovi servizi quali l’homebanking, l’home shopping, internet, ecc.. che in digitale, si integranoperfettamente anche con la televisione.

La vendita dei servizi offerti da un operatore avviene attraverso la sotto-scrizione di un abbonamento. I segnali digitali vengono trasmessi in manie-ra cifrata (scrambling) per offrire i servizi acquistati esclusivamente agli ab-bonati. Il provider fornisce all’abbonato una smart card, formato carta dicredito, contenente le chiavi di accesso per il servizio acquistato. La smartcard viene inserita nel ricevitore digitale installato presso l’utente che gra-zie ad un microchip rimette in chiaro le informazioni codificate.

Il provider ha la possibilità di attivare nuove smart card (abbonamen-ti), disattivarle oppure abilitarle per nuovi servizi.

Quindi la TV digitale permette di trasmettere in modo scrambling,per rendere l’informazione non riconoscibile a chiunque, e gestire l’atti-vazione delle smart card a distanza attraverso il sistema SMS (SubscriberManagement System).

L’accesso condizionato

Il provider deve anche risolvere un gravoso problema: proteggere ilproprio sistema, per impedire lo sviluppo di un mercato clandestino dismart card. Si rende quindi necessario sviluppare dei sistemi dicriptazione per rendere non visibile il segnale agli utenti non abbonati.Con la TV digitale la protezione dei programmi è sofisticata e viene rea-lizzata con un apposito circuito (spesso incorporato nel decoder) checonsente il controllo d’accesso da parte della stessa emittente, denomi-nato, appunto, Accesso Condizionato. Tutti i ricevitori devono comun-que decodificare le trasmissioni “in chiaro”.

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dall’analogico al digitale

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Negli ultimi anni si è accesa una vera e propria lotta per il predominiodi un sistema di accesso condizionato sull’altro, lotta che non ha ottenu-to altro risultato se non il rallentamento della crescita del mercato. Ilvero problema per l’utente finale, è che, attualmente, l’Accesso Condi-zionato, permette l’uso di tutti i servizi solo su gli apparecchi riconosciu-ti dai singoli provider. In altre parole, in un Paese dove esistono duebouquet concorrenti (che fanno uso di diversi accessi condizionati), l’uten-te è normalmente costretto a dotarsi di due differenti decoder anche seessi, in realtà, funzionano esattamente secondo lo stesso principio.

Per porre fine a questa problematica, il Parlamento italiano, unico inEuropa, ha emanato una Legge che impone l’uso di un unico decoderper abbonarsi ai servizi di qualsiasi operatore europeo e ha dato incari-co all’Autorità Garante delle Comunicazioni di disporre le regole per ilcontrollo dell’ attuazione della Legge.

L’Autorità garante ha emanato una direttiva (Delibera n. 216/00/CONS) indicando le possibili soluzioni da adottare:• La soluzione software, con l’impiego di un sistema operativo comu-

ne che sappia gestire i servizi di qualsiasi operatore.• L’interfaccia comune, in pratica uno slot presente nel ricevitore, dove

inserire qualunque tipo d’accesso condizionato (ricevitori CommonInterface).

• La trasmissione dei programmi con la codifica dell’operatore concor-rente (simulcrypt).Attualmente non è possibile avere un sistema operativo comune

che è, in ogni modo, in fase di studio avanzato. Con molta probabilitàsarà possibile averlo con l’avvento della tv digitale terrestre.

Oggi, per rispettare la legge, è necessario ricorrere alle altre duesoluzioni. Le emittenti, su invito del Garante, si sono dichiarate dispo-nibili a trasmettere in simulcrypt, permettendo di abbonarsi a piùprovider con un unico ricevitore. Le aziende costruttrici, invece, stan-no intensificando la produzione di ricevitori con Common Interface,che garantiscono la ricezione di più emittenti indipendentemente dalla

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dall’analogico al digitale

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codifica, nel pieno rispetto della Legge. Se si è decisi all’acquisto è con-sigliabile orientarsi verso questi apparati anche se non è garantita latotale visione della Pay-tv e dei canali interattivi.

Se non si è interessati ad abbonarsi a più pay-tv o all’offerta inchiaro che su EUTELSAT è comunque un’attrattiva, è consigliabilenon acquistare il ricevitore digitale, ma noleggiarlo dall’operatoreprescelto. Cosi facendo l’utente si troverà in possesso di un ricevitoresempre all’avanguardia tecnologicamente, con la garanzia di un utilizzocompleto dei servizi messi a disposizione.

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l’offerta della televisione digitale

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I vantaggi per l’utente

Trasmissioni in chiaro:Molte sono le trasmissioni in chiaro ricevibili con un ricevitore digita-

le, anche preso a noleggio attraverso l’abbonamento ad uno specificooperatore. Attualmente dalla posizione orbitale di 13° est si ricevonocirca 330 canali. Anche l’operatore, proprietario di servizi a pagamento,può decidere di offrirne alcuni in chiaro (solitamente si parla di eventitelevisivi) senza mescolare le informazioni digitali, cioè senza scrambling.L’operatore sceglie questo tipo di sistema per promuovere I propri eventio perché comunque si tratta di trasmissioni televisive già diffuse in ana-logico senza sottoscrizione di abbonamento. Le trasmissioni digitali inchiaro vengono anche chiamate Free-to-air.

Trasmissioni in Pay-TV:Sono i servizi offerti a pagamento, cioè in Pay-TV. L’utente sottoscri-

ve un abbonamento, mentre l’operatore, utilizzando un accesso condi-zionato, trasmette l’abilitazione alla relativa smart-card per il servizioacquistato. Questo sistema permette all’operatore di vendere abbona-menti e con ciò di consolidare un parco clienti sui quali costruire nuoveforme di servizio e di opportunità.

Trasmissioni in PPV:I servizi offerti in Pay-Per-View permettono di offrire agli abbonati degli

eventi aggiuntivi al tradizionale abbonamento Pay-TV. In pratica è l’utenteche decide di prenotare l’acquisto di un singolo evento proposto in ag-

L’OFFERTADELLA TELEVISIONE

DIGITALE

L’OFFERTADELLA TELEVISIONE

DIGITALE

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l’offerta della televisione digitale

32 LA NUOVA TELEVISIONE

giunta al normale abbonamento. Per l’uso della PPV è indispensabile chel’utente comunichi all’operatore la volontà di acquistare quell’evento spe-cifico. Per fare questo si utilizza un modem, collegato tra il ricevitore digi-tale presso l’utente e la linea telefonica, attraverso i messaggi presenti sul-lo schermo TV all’atto della conferma d’acquisto, si attiva la chiamata ver-so l’operatore per inviare la richiesta. L’operatore attraverso il proprio Cen-tro Servizi provvederà a trasmettere l’abilitazione alla relativa smart cardper l’evento specifico. Questo servizio è attualmente disponibile solocon ricevitori compatibi con l’operatore che fornisce il servizio.

Near Video On Demand:La Pay Per View spesso permette l’acquisto di eventi trasmessi in

Near Video On Demand, cioè l’evento acquistato è proposto nello stes-so momento su differenti canali televisivi sfasando di qualche minuto(solitamente 15 minuti) tra loro l’orario d’inizio. In questo modo l’eventoacquistato è sempre disponibile durante la giornata.

Trasmissione di servizi interattivi:In un contesto di trasmissione digitale diventa facile la convivenza

delle informazioni televisive con altri tipi di media digitali tipicamentedisponibili attraverso il Personal Computer.

Nasce così la possibilità di trasmettere anche applicazioni interattive comegiochi, sondaggi, test acquisti di prodotti e quant’altro la fantasiamultimediale mette a disposizione. In questo caso, l’utente che lo deside-ra, scarica nel proprio ricevitore l’applicazione che gli permette di effettua-re determinate operazioni attraverso l’uso del telecomando del ricevitoredigitale. Questo servizio è attualmente disponibile solo con ricevitoricompatibi con l’operatore che fornisce il servizio.

Servizi interattivi on-line:L’operatore può anche mettere a disposizione dei servizi interattivi

on-line che permette a due o più utenti di interagire, oppure di avere

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l’offerta della televisione digitale

LA NUOVA TELEVISIONE 33

accesso a banche dati esterne. Per i servizi interattivi è indispensabileche il ricevitore digitale supporti un software compatibile con il linguag-gio adottato dall’operatore. I linguaggi più comuni oggi sono“Mediahighway” usato da TELE+ e “Open-TV” usato da STREAM.

Il Servizio EPG:Sempre grazie alla tecnologia digitale ora è possibile per l’operatore

associare ai propri eventi televisivi una serie d’informazioni di testo, e infuturo di grafica, inerenti all’evento in corso o a quelli successivi. Questoservizio chiamato EPG (Electronic Program Guide) rappresenta una gui-da agli eventi e permette all’utente di consultare il titolo del programmain corso, delle informazioni aggiuntive come la trama del film oppurel’ora di inizio e di fine del film.

L’EPG facilita la navigazione tra i vari eventi filtrando il tema dellatrasmissione desiderata, film, sport ecc..

Aggiornamento del ricevitore:L’operatore, in accordo con le case costruttrici dei ricevitori, può in-

viare attraverso il satellite, l’aggiornamento del sistema operativo. Que-sto strumento permette di avere sempre un ricevitore tecnologicamen-te all’avanguardia per ricevere i migliori servizi. In base alle caratteristi-che del ricevitore l’aggiornamento può avvenire sia in modalità auto-matica, cioè senza l’intervento dell’utente, o agendo, con semplici ope-razioni, sui menù operativi del ricevitore stesso.

Un’offerta più ricca

Sono oltre cento i canali tematici dei bouquet digitali italiani. Ma conun impianto satellitare si vedono anche tutti i canali in chiaro, non rac-colti in bouquet specifici: oggi sui satelliti di Eutelsat e di ASTRA nevanno in onda più di quattrocento, in tutte le lingue europee. Ora vidaremo una panoramica dei programmi legati alle tematiche più diffu-

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l’offerta della televisione digitale

34 LA NUOVA TELEVISIONE

se. Non tutti i canali sono inseriti in questa guida, vista la nascita conti-nua di nuove produzioni.

CinemaIl primo segno nel cielo è la celluloide,

dove splendono le stelle di un cinemache, un secolo dopo la proiezione dei fra-telli Lumière, è come rinato nel firmamen-to della “Nuova Tv”.

Volti di indimenticabili divi ed emozionidi ogni tempo vivono sui teleschermi deiquattro canali di Tele+, che giorno e not-te sono animati dai capolavori di tutti igeneri cinematografici, compresi quelli vietati ai minori, films famosi e pas-sati alla Storia, o ancora tutti da scoprire. Anche Stream con l’opzione cine-ma Stream offre film recentissimi in multiprogrammazione, senza soste.Gli omaggi a grandi registi, le retrospettive nel segno della curiosità e i ciclidedicati ai temi più insoliti fanno di Studio Universal di Stream un canaleper chi nel cinema cerca sia l’evasione che il divertimento intellettuale. Un“cinema personalizzato” si chiama Palco che tramite l’abbonamento payper view, offre preziose proiezioni casalinghe all’ora più gradita,e di notteanche film piccanti. (Magari in compagnia di amici e parenti invitati a pren-dere posto “in sala”.) Un altro cinema a uso e consumo del telespettatoreè quello della PrimaFila di Stream. Anche in questo caso il sistema pay perview permette di ricevere nel proprio salotto i film appena usciti dal circuitodelle prime visioni. La pazza gioia dei cinefili è Cinemovie e CineCinema 1e 2, che con le sue programmazioni assortisce i film più rari, i cult-moviespiù amati da migliaia di fans, i film a luce rossa e i più esclusivi specialirealizzati fra le quinte degli studi cinematografici. Sorprendenti viaggi nelpassato e poetici “amarcord” in bianco e nero sono le quotidiane magie diCineClassics, canale dedicato a quei Maestri che con il loro genio hannofatto la storia della decima musa. (I canali “Cine” sono in opzione con un

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l’offerta della televisione digitale

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abbonamento a D+ , mentre Cinemovie è con Stream.) La voglia di stare“tutti in famiglia” davanti a un bel film che lascia il segno nel cuore è quellaa cui risponde Hallmark, con i suoi palinsesti ricchi di titoli avventurosi,sentimentali, ispirati a valori positivi. Il sorriso ed il buon umore è garantitodai film di Comedy Life di Stream e quelli di Happy channel di D+.

Un posto per i grandi film di avventura, azione e fantascienza è riser-vato da Stream con il canale Duel TV.

Una nuova “sala digitale” è quella aperta da RaiSat Cinema, che perlanciare il proprio marchio si sospende fra passato e futuro, alternandoai grandi titoli di ieri quelli della più recente produzione.

SportLa seconda tappa dell’odissea “tele-

spaziale” tocca la costellazione dell’Are-na, che si fa riconoscere per le emozioniche solo lo sport regala al pubblico.

Quel pallone che per un pelo non èentrato. E quell’altro, che un soffio di ven-to ha spinto dentro la rete. Il rigore! Il ri-gore che non c’era, e quello che invecec’era, eccome se c’era, eppure l’arbitroha dato il primo e non ha visto il secon-do... Gioie e delusioni di anticipi e posticipi di serie A vengono catturatedal calcio in diretta su Tele+. Si gioca fuori e in casa nello stesso tempo. Sì,perché quello che sta tirando “in diretta” nella Tv del salotto è proprio ilcapitano della squadra del cuore, andata a battersi in trasferta, ma non pernoi... E lo stesso vale per il nostro portiere, che ha appena parato un rigore!Ogni domenica si gioca “solo in casa” da quando ci sono +Calcio di D+ eCampionato Stream. E chi non ha fatto in tempo ad abbonarsi all’interastagione, può vedere le singole partite in pay per view.

La tensione sotto il casco, il giro prima del via, i semafori, la partenza,gli incidenti, i sorpassi, i rientri ai box, l’ultimo giro, l’ultima curva, i fiumi

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di champagne stappati dal podio. E’ questo il copione di ogni gran pre-mio di Formula Uno. E durante tutto il campionato mondiale lo raccon-tano le telecamere di +F1.

Ci sono anche i rombi delle motociclette da corsa, i devastanti “uppercut”dei campioni di pugilato, le emozionanti volate dell’atletica, i “testa a te-sta” fra i giganti del tennis, le fulminanti schiacciate del volley e gli incredi-bili “tiri da tre” del basket. Niente paura, se ne occupa Eurosport e SportStream. L’emozione agonistica si rivela anche nelle discipline meno seguiteo nelle serie minori degli sport di massa. Che dire infatti di una partita dipallamano sempre sul filo del pari? O, perché no, di un torneo di bocce chesi decide all’ultimo pallino? O anche di uno scontro al vertice nel calcio diC2? Questo e altro si vede su RaiSport.

Perché non scommettere sulla squadra preferita o su un cavallo prontoa partire? E’ facile essere informati, basta sintonizzarsi su Snai sat.

ShowIl volo continua decifrando i segnali

che ci giungono dalla costellazione del-l’Evasione, cara agli amanti dello Spet-tacolo e dell’Intrattenimento, smaniosidi trovare inedite evasioni.

Paperi sventurati e topi perspicaci,depositi ricolmi di dollari e stravagantitrovate degne di un... Pippo! Tutto que-sto, e altro, rendono imperdibili i cartonianimati di Disney Channel. Cojoti catastrofici e conigli irresistibili, gatti stu-pidamente meravigliosi e supersonici prodigi con il sombrero di SpeedyGonzales. E’ lo scoppiettante menù quotidiano di Cartoon Network. Unconcentrato di mistero, avventura, giochi a premi e internet nell’ultimo ar-rivato dei canali per ragazzi, Fox kids. Nostalgici tuffi nel passato di telefilme canzoncine che hanno scolpito il cuore di intere generazioni sono i tesoridella programmazione offerta da Canal Jimmy. Balletti travolgenti, strepi-

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tosi passi a due, coriandoli di umorismo, assoli di divi e passerelle disoubrette. Sospesa fra glorioso passato e sorprendente futuro, ecco la filo-sofia di RaiSat Show. Tutto quello che da sempre i ragazzi sognano, ovverorisate, avventure, esplorazioni, musica, e un indispensabile pizzico di poe-sia luccicano nei palinsesti programmati da RaiSat Ragazzi.

E la semplice voglia di giocare? Trova sfogo nella magneticainterattività dei videogames che, tratti dai cartoni animati, entrano nellecase attraverso +Giochi, inserito nell’offerta D+, e In Game TV Action eStrategy, di Stream Interattivo.

NewsNello zodiaco della Nuova Tv si am-

mira infine la costellazione del Jet,supersonico volatile che è simbolo dellacomunicazione rapida, totale, spettaco-lare, ininterrotta. Quella delle News.

L’occhio di Bloomberg Tv spaziadalla Borsa ai pettegolezzi, dalle “pillo-le” di politica internazionale alle piùaggiornate “predizioni” dell’oroscopo.

Le sonde televisive di Inn esplorano le realtà locali e altrettanto faTeam TV. Grazie alle sinergie con le emittenti cittadine e regionali, cherealizzano tutto quanto viene messo in onda, questi due canali rivelanol’Italia più sommersa e sorprendente.

Mobilitandosi in tutti i “punti caldi” dei cinque continenti, Cnn fanotizia 24 ore su 24. Le antenne di Cnbc “captano” invece le Borse ei centri finanziari in cui si fa l’economia planetaria. E nel fine settima-na regalano fantastiche ore di sport. Le radici di Bbc World affonda-no nella storia di una sigla britannica che da sempre è esempio diinformazione libera. E che ora “vola” via satellite.

Il destino di RaiNews24? Portare la Tv pubblica italiana nell’orbitadelle grandi emittenti internazionali dell’informazione. Così l’Italia ha

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voce nel coro. Gli orizzonti di CanaleViaggi sono per chi è stufo di “stessaspiaggia stesso mare” e cerca, invece, mete dove arricchirsi dentro oltreche abbronzarsi fuori.

La presenza di EuroNews brilla sin da quando si è deciso di creareun’informazione europea basata su reportage esclusivi, notiziari e ap-profondimenti. Informazione politica senza fine con il canale Cameradei Deputati con le dirette del parlamento italiano e con Ebs dal parla-mento Europeo.

L’originalità di Seasons consiste in una programmazione diretta a chipratica la caccia o la pesca senza dimenticare il rispetto dell’ambiente.La tecnologia di E.Vision con le informazioni dal mondo dell’informaticae delle comunicazioni.

CulturaCultura come viaggio nel tempo e

nello spazio. E’ quella di DiscoveryChannel e National Geografic Channel,i cui documentari spaziano dai geroglificidelle piramidi egizie alle cime dei gratta-cieli di New York. E’ quella di Planete,che con le immagini dei propri reportagelascia scoprire la storia e la bellezza di tuttii popoli della Terra. E’ quella di Marco-polo, lanciatosi con le sue telecamere sulle tracce delle più affascinantispedizioni compiute da esploratori romantici e coraggiosi. Cultura comeritorni al passato e sguardi sul futuro. La irradia Rai Nettuno Sat, che acco-glie l’audience alle sue lezioni universitarie trasmettendo ovunque in chia-ro, con ben due canali. La diffonde RaiSat Educational, strutturamultimediale completa in convenzione con il Ministero della Pubblica Istru-zione e patrocinata dalla Presidenza della Repubblica, dalla Presidenza del-l’Unione Europea, dal Papa, dalla Presidenza dell’Assemblea delle NazioniUnite e dall’Unesco. La comunica RaiSat Art, offrendo l’opportunità di ca-

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pire come possano nascere i capolavori della creatività estetica. La propo-ne RaiSat Album, facendo riapparire sul video i personaggi e le storie delpiù lontano “passato televisivo”. La esprime TvL, che “insegna” le linguestraniere con programmi all’insegna del divertimento. La ammannisce RaiSatGambero Rosso, invitando a “gustare” solo con gli occhi i vini e le pietanzedella più raffinata gastronomia.

Cultura come meditazione religiosa su questo mondo che cambia, sitrasmettono anche attraverso Eutelsat le parole e le immagini di duecanali culturali appositi, quali Sat2000 e Telepace.

MusicaBombardamenti di rock, techno e

notturne tendenze giovanili si aggrovi-gliano multicolori nei video, negli spe-ciali e nella fiction che rendono possi-bile un mito già degno del Duemila chia-mato Mtv.

Una finestra sempre aperta sulle voci,i segreti e gli eventi futuri della musicaitaliana. E’ quella a cui ci si affaccia at-traverso i video, le interviste e i servizispeciali proposti da Match Music. Tutta la musica italiana con i pro-grammi televisivi della famosa radio Solomusicaitaliana . Cultura comefesta di suoni che esplodono nelle musiche della Terra. Arriva dai con-certi, dalle danze e dalle favolose notti all’opera di Classica. Strepitanelle “sessions”, nei sax arrabbiati e nelle ritmiche afroamericane di Beton Jazz. Spazia dalla poesia dei cantautori alle più evocative magie etni-che in Multimusica.

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scegliere l’impianto

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Come decidere

Attualmente dal satellite si possono ricevere sia trasmissioni analogi-che sia digitali. Nei paragrafi precedenti abbiamo specificato che le tra-smissioni analogiche sono destinate alla chiusura e che per sfruttare pie-namente le nuove tecnologie la scelta deve cadere sul digitale.

L’analogico, comunque, può ancora suscitare interesse, soprattuttose non si desiderano programmi in lingua italiana e servizi a pagamento.

Altra scelta da fare è relativa all’impostazione dell’impianto. Quantisatelliti ricevere, uno, due o diversi? Comporre un impianto monofeed,multifeed o motorizzato?

Per rispondere a questi interrogativi è necessario porsi prima alcunedomande.

Si è interessati alle trasmissioni sportive? La musica è una delle passioniprincipali? Si preferisce passare delle serate visionando film di recente pro-grammazione? Occorre, quindi decidere quale tipo di canali si voglionoricevere e i relativi satelliti. Dopo queste considerazioni è necessario sape-re se le trasmissioni desiderate sono in chiaro o codificate e se sono analo-giche o digitali. Stabiliti questi elementi basilari la scelta dell’impianto sidelinea chiaramente in modo pressoché automatico. Il mercato ormai offreprodotti d’elevato valore tecnologico, impedendo la possibilità di fare ac-quisti sbagliati, permettendo di concentrarsi su quei particolari che rendo-no l’impianto su misura, nel rispetto delle personali esigenze. Cercheremoora di schematizzare, il più possibile, quelle indicazioni che saranno neces-sarie per fare le scelte più appropriate, tenendo,però, in maggior conside-razione la ricezione digitale. Bisogna comunque tenere presente che i ser-

SCEGLIEREL’IMPIANTOSCEGLIEREL’IMPIANTO

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scegliere l’impianto

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vizi trasmessi, via satellite, sono in continua evoluzione e che per una cor-retta informazione è consigliabile rivolgersi ai rivenditori specializzati, do-cumentarsi con i settimanali del settore, disponibili in edicola, e collegarsiai siti internet dei vari operatori.

Componenti dell’impianto

L’impianto individuale è più adatto alle abitazioni singole e prevedel’installazione di un apparato di ricezione costituito da:• Un’antenna parabolica, un disco di alluminio o di materiale sintetico

che capta i segnali provenienti dal satellite e li riflette, concentrando-li, sul convertitore (detto anche LNB).Le parabole più diffuse sonoquelle a ottica centrata e quel-le offset. Nelle prime, il fuococoincide con il centro esattodella parabola, la cui forma èperfettamente circolare. Nel-le parabole offset, di forma piùallungata (quasi ovoidale), ilfuoco è spostato rispetto alcentro del disco.E’ consigliabile l’acquistodelle parabole offset che of-frono un rendimento mag-giore e una facile installazione. Occorre tener presente che qualsiasideformazione del disco provoca una diminuzione del rendimento adiscapito della qualità del segnale.Per ricevere la TV digitale e analogica in Italia è sufficiente una parabolada 70 cm. È’ consigliabile, se è possibile aumentare il diametro, perottenere una buona qualità di ricezione anche con cattive condizioniatmosferiche. Il costo commerciale è fra le 60.000 e le 100.000 lire.

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scegliere l’impianto

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• Un convertitore, posto di fronte al fuoco della parabola, ha lo scopodi amplificare il segnale ricevuto e di convertirlo ad una frequenzapiù bassa, in modo tale da poterlo trasferire, attraverso un cavo, alricevitore. Per ricevere le trasmissioni digitali, occorre dotarsi di unconvertitore Universale che sia adeguato alla forma della parabola e

che abbia un basso rumore (di-sturbo) causato dall’amplifica-zione del segnale. Il rumore siidentifica in decibel (dB). Mino-re è questo valore, maggioresarà quindi la sensibilità del con-vertitore. Un “buon” convertito-re è caratterizzato da una figuradi rumore inferiore al valore di1.0 dB. Il costo varia fra le50.000 e le 150.000 lire.

• Un ricevitore, rende compatibili al televisore i segnali provenientidal convertitore. I prezzi dei ricevitori sono strettamente legati siaalle particolari caratteristiche sia mettono a disposizione dell’uten-te sia - a parità di caratteristiche - alla qualità dei materiali elettro-nici utilizzati per la loro costruzione. Gli apparecchi analogici or-mai appartengono alla categoria dei ricevitori economici perchépoco diffusi. Il basso costo non identifica un prodotto di scarsaqualità, anzi, i ricevitori analogici hanno ormai raggiunto il massi-mo sviluppo tecnologico. L’acquisto può essere fatto con la mas-sima sicurezza e nella certezza di una buona dotazione di caratte-ristiche accessorie. Il costo di un Kit completo, composto dal rice-vitore, dal convertitore universale e dalla parabola, si attesta frale 150.000 e le 250.000 lire.Per gli apparecchi digitali invece il discorso è diverso poiché sonoapparecchiature molto complesse, soprattutto se dedicate ad unparticolare operatore.

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scegliere l’impianto

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Il ricevitore digitale ha il com-pito di sintonizzare le fre-quenze ricevute, demodula-re la tecnica digitale adotta-ta secondo lo standard DVB,decriptare i segnali scrambla-ti, per le trasmissioni pay, decomprimere e ricostruire le informazioniprecedentemente compresse secondo lo standard MPEG-2, ed infi-ne dialogare con un modem per l’interagire verso l’Operatore.Il ricevitore si può immaginare suddiviso sotto due aspetti:hardware e software.L’hardware rappresenta tutta la parte elettronica che costituisce ilricevitore vero e proprio, mentre il software è il sistema operativoche permette la gestione di tutte le funzionalità.Per meglio comprendere le caratteristiche di un ricevitore digita-le è necessario distinguere se intendiamo fare un acquisto legatoall’abbonamento ad un operatore o se intendiamo ricevere solocanali in chiaro.

Ricevitore per canali in chiaro

Quando si è intenzionati ad usufruire dei programmi in chiaro èconsigliabile l’acquisto del ricevitore digitale.

In questo caso occorre acquistare un prodotto che sia sempliceda usare e che sia dotato di sistemi di controllo per la ricezione dapiù poli satellitari. Anche il numero di prese Scart è importante ai finidi semplificare le connessioni con il Tv e il Vcr di casa.

E’ importante, comunque, che il ricevitore offra la possibilità, undomani, di abbonarsi a un’emittente pay.

E’ valido, quindi, l’acquisto di un ricevitore Common Interfaceche permette all’occorrenza di inserire il modulo per l’accesso con-dizionato e la smart card.

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Ricevitore per canali a pagamento

Ricevitori dedicatiE’ sconsigliato l’acquisto, se si è intenzionati ad abbonarsi ad un

solo operatore, preferendo il noleggio che garantisce il completo utiliz-zo dei servizi offerti, liberando il consumatore da una scelta legata allacomplessità tecnologica del ricevitore.

Questi ricevitori conosciuti come set-top box, adottano un softwareproprietario secondo i canoni imposti e un hardware con il sistema didecriptaggio chiuso per l’Operatore specifico.

Un aspetto fondamentale che costituisce l’hardware è la sezione didecriptaggio dei segnali scramblati o accesso condizionato.

Ogni Operatore adotta il proprio sistema di criptaggio per la fornitu-ra di servizi a pagamento, il ricevitore dovrà disporre del relativo siste-ma di decriptaggio a lui compatibile.

La parte software di un ricevitore digitale è paragonabile al sistemaoperativo di un computer come Dos o Windows, ecc.. Racchiude tuttele funzionalità, i menù di impostazione, l’impostazione grafica delle va-rie schermate e tutto quello che fa ragionare l’hardware.

Il software ha un’importanza rilevante per l’operatore, perché devereagire in un determinato modo secondo le necessità dell’operatorestesso.

Per esempio se l’operatore desidera inviare un messaggio ad un ab-bonato, sarà il software del ricevitore che dovrà riconoscere il messag-gio ed evidenziarlo in un determinato modo sullo schermo del televiso-re affinché l’abbonato lo possa ricevere. Oppure sarà l’operatore chedefinisce i parametri d’attivazione del modem per le richieste PPV, inquesto caso è importante che il software sia costruito e reso compatibi-le per reagire secondo le esigenze dell’operatore.

Software e hardware devono quindi rispettare certi parametri per lacompatibilità con i servizi proposti da un Operatore.

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scegliere l’impianto

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La legge dispone che tutti i ricevitori digitali, anche quelli dedicatiad un operatore, devono lo stesso garantire la ricezione dei canalitrasmessi in chiaro e servizi offerti da altro operatore. L’introduzionedi questa legge crea alcune difficoltà tecniche ed è per questo che ilGarante delle Comunicazioni ha concesso alcune deroghe. Con ilsimulcrypt, l’operatore s’impegna a trasmettere anche con le chiavi dicriptaggio della concorrenza, riuscendo così a vendere i propri servizianche agli abbonati dell’operatore concorrente, possessori di un ricevi-tore dotato del sistema di decriptaggio differente. Come deroga è sta-to concesso che la ricezione della concorrenza passa essere priva di queiservizi definiti interattivi come la PPV. Per attuare il Simulcrypt deve,naturalmente, esserci un accordo tra gli operatori interessati. In assenzadell’accordo, la legge non sarebbe applicata e gli utenti che volesserousufruire di più operatori dovrebbero usare più ricevitori o dotarsi diricevitori Common Interface.

Ricevitori Common InterfaceIl ricevitore dotato di Common

Interface, prevede la possibilità diestrarre e sostituire dal ricevitoredigitale il modulo dell’AccessoCondizionato che è installato sudi un modulo PCMCIA., L’inter-scambio del modulo di decrip-taggio permette all’utente di accedere ai servizi offerti da vari operato-ri senza dover cambiare il ricevitore, è la soluzione tecnologica più fles-sibile per l’utente e che rispetta le disposizioni relative all’unico decoder.

Questi ricevitori usano, ovviamente, un sotfware operativo realizzatodall’azienda costruttrice e non dalle emittenti (come avviene nei ricevi-tori dedicati) che potrebbe non essere compatibili con tutti i servizi of-ferti. Al momento dell’acquisto è necessario che l’utente s’informi circale potenzialità del ricevitore Common Interface che intende acquistare.

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Trasmissioni analogiche Trasmissioni digitali

Trasmissioni gratuite straniere Trasmissioni gratuite, in italiano ein lingua straniera, in aumento

Pochi programmi Tv a pagamento, Molti programmi Tv a pagamento (2)

solo stranieri (1)

Molti programmi generalisti Molti programmi tematici

Nessun servizio aggiuntivo Alcuni servizi aggiuntivi (3)

Offerta dei canali in forte diminuzione Offerta in costante aumento

Basso costo del ricevitore Alto costo del ricevitore(4), disponibileanche a noleggio ma solo abbinatoall’abbonamento alle pay-tv

1) I canali pay analogici sottoscrivibili in Italia sono solo erotici e necessitanodell’acquisto di un decoder.

2) Tele+/D+ e i Stream3) Per servizi aggiuntivi si intendono, canali interattivi, pay per view (PPV), guida

elettronica ai programmi, near video on demain, internet via satellite, ecc.

Tutti i ricevitori Common Interface, comunque, ricevono i program-mi trasmessi degli operatori italiani, tranne alcuni servizi interattivi.

Attualmente è possibile tro-vare in commercio i moduli peril decriptaggio dei più diffusi si-stemi: Irdeto (usato da Streame D+), Viaccess, Nagra e ConaxCryptoworks . Per quanto ri-guarda la codifica Seca (usatoda D+) sono in commercio deimoduli prodotti dalla Aston cheutilizzando la codifica Aston-crypt emulano perfettamente ilsistema Seca.

La diversa offerta fra la tv analogica e la digitale

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La scelta dei satelliti e l’impianto

La scelta di quale e quanti satelliti si desidera ricevere, determina lacaratterizzazione dell’impianto.

Mono feedE’ evidente che il polo satellitare di

Eutelsat posizionato a 13 gradi est conla corposa presenza di programmiespressamente dedicati al nostro pae-se venga preso come riferimento pertutti gli impianti con un unico LNB(mono feed). Da qui infatti provengo-no un elevato numero di trasmissionitra cui quelle di Rai, Mediaset, CecchiGori, Stream e Tele+, ovviamente in lin-gua italiana. Questo tipo di impianto èsicuramente il più semplice sia comecomponenti sia come installazione.

L’impianto si compone del ricevito-re satellite (digitale o analogico), dellaparabola e dell’LNB chiamato comunemente anche convertitore.

Quest’impianto, nella versione analogica, è il più economico in com-mercio. E’ possibile trovare dei kit (confezione comprendente gli ele-menti necessari) con prezzi inferiori alle 200.000 lire.

La semplicità strutturale di questo genere di impianto, permette an-che un costo d’installazione molto ridotto. Spesso si potrebbe, addirit-tura, essere tentati di installare l’impianto per proprio conto ma, comeapprofondiremo in unaltro capitolo, la Legge 46/90 ne vieta la possibili-tà. È preferibile, quindi, spendere alcune centinaia di migliaia di lirerivolgendosi a un professionista ed essere sicuri che l’impianto sia ingrado di rendere al 100% delle sue effettive possibilità.

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scegliere l’impianto

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Ricorrere ad un installatore abilitato offre:• massimo rendimento dell’impianto;• la garanzia nel caso qualcosa non dovesse funzionare a dovere;• il rilascio del certificato di conformità, che libera dalla responsabili-

tà civile e penale sulla realizzazione dell’impianto.L’impianto digitale è sicuramente più complesso, soprattutto per il

puntamento del satellite, che necessita di un misuratore di campo. Stru-mento che è sempre utilizzato da un installatore qualificato. I ricevitorianalogici tollerano abbastanza gli errori di installazione, mentre i ricevi-tori digitali hanno bisogno di un segnale perfetto. Le trasmissioni digita-li non hanno mezze misure, o si vedono bene o non si vedono per nien-te. Oltre a un perfetto puntamento della parabola, quindi è necessarioavere anche un buon segnale. Occorre tener presente che piccoli parti-colari possono ridurre notevolmente il segnale. Le condizionimetereologiche, la posa del cavo, l’ intestazione del cavo nei connettori“F” possono disturbare il transito delle elevate frequenze all’interno delcavo, mettendo il ricevitore nelle condizioni di non essere in grado diricomporre le immagini e i suoni trasmessi in origine. Questo accadeperché i dati ricevuti in ingresso non sono sufficienti per identificare conchiarezza l’identità dei segnali sorgente da convertire nel formato com-patibile al tuner del televisore. L’effetto di questa interpretazione si tra-duce sul televisore con la presenza di un quadro nero.

Dual feedOltre i 13 gradi est esistono

altri poli molto interessanti, ci ri-feriamo ai satelliti di Eutelsat a7gradi per i servizi multimedialie a quelli di Astra posizionati a19,2 gradi est dai quali proven-gono un rilevante numero dicanali (sia analogici sia digitali)

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scegliere l’impianto

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d’importanza internazionale. Vista la vicinanza dei poli satellitari, puòessere utile predisporre il proprio impianto per la loro ricezione. Que-sto impianto è provvisto di due convertitori (LNB). L’impianto dual feedè la soluzione migliore per ricevere il maggior numero possibile di canalicon il minimo della spesa. Rispetto a un impianto mono feed occorreaggiungere altri tre componenti. Il primo elemento aggiuntivo è il sup-porto che permette di sostenere i due LNB (secondo componenteaggiuntivo). Per usare correttamente i due convertitori occorre dotarsidel terzo componente che ha il nome di commutatore o switch. Que-st’ultimo, permette di far funzionare il giusto convertitore in base alprogramma richiamato sul ricevitore satellite. Il ricevitore dal canto suodovrà naturalmente colloquiare con il commutatore installato, attraver-so degli standard di commutazione: il sistema DiSEqC, il tono 60 Hz o latensione 0-12 volt. Occorre, quindi, fare attenzione al momento del-l’acquisto, perché il ricevitore e lo switch abbiano il medesimo stan-dard. Il costo dell’installazione è simile a quello di un apparato monofeed con l’aggiunta dei nuovi componenti.

Se si acquista inizialmente un impianto mono feed, questo potrà es-sere “esteso”, successivamente al dual feed purché si faccia attenzioneallo standard di comunicazione presente sul ricevitore. In questi casi peròsi avrà un costo maggiore. Infatti, occorrerà chiedere per la secondavolta l’intervento dell’installatore. Si consiglia di decidere il tipo d’im-pianto al momento della prima installazione.

Multi feedE’ una configurazione d’impianto molto rara. Usata nel caso non si

voglia allestire un impianto motorizzato. Questa conformazione vienerealizzata per ricevere due poli satellitari distanti fra loro. Occorronopiù parabole, di maggiori dimensioni, tenendo presente che, con gliattuali standard di commutazione, si possono controllare fino ad unmassimo di 4 LNB (4 parabole o 4 poli satellitari diversi). Lo standardconsigliabile è il DiSEqC.

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scegliere l’impianto

50 LA NUOVA TELEVISIONE

Realizzare un impianto Multi Feed con 4 convertitori non è conve-niente, sia per il costo dell’installazione sia per il costo dei materiali dautilizzare. E’ più conveniente un impianto motorizzato.

MotorizzatoCon lo sviluppo della “nuova tv” digitale, gli impianti mobili sono

diventati poco diffusi. Sono riservati ai veri appassionati che non si pon-gono limiti di spesa e che andando a “caccia di segnali” vogliono veder-ne il più possibile. Questi impianti prevedono grosse parabole con grandispazi per l’installazione. I costi d’installazione sono molto elevati, datoche sono necessarie molte ore di lavoro e particolari ancoraggi per lastabilità dell’impianto. Nella guida offriremo solo alcuni cenni, visto che

chi vuole possedere questi tipid’impianti ha gia una conoscenzaapprofondita della materia.

La soluzione semi motorizzataè l’unica che può adattarsi ancheall’utente medio, con qualche pre-tesa in più. Permette la coperturasolo di una determinata porzionedell’arco polare. Questa imposta-zione permette costi contenuti, of-

frendo una certa libertà di movimento. Uno dei vantaggi dell’impostazionesemi motorizzata è che può essere allestita anche su un apparato monofeed già installato. Oltre ai consueti elementi che configurano un sistema diricezione mono feed, è sufficiente inserire un motore e un sistema dipuntamento che serve per memorizzare le posizioni dei satelliti da “punta-re”. Naturalmente, questa è una soluzione economica che non può essereapplicata a parabole oltre un certo diametro (max 100cm.), permette laricezione dei satelliti che trasmettono con elevata potenza.

Un’altra soluzione presente sul mercato prevede lo spostamento delconvertitore sui diversi fuochi riflessi, presenti su di una parabola. Il suo

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funzionamento è semplice e non richiede degli interventi sulla strutturadi sostegno dell’antenna. Si tratta di una barra che al suo interno contie-ne una vite senza fondo la quale viene mossa da un piccolo motorinoelettrico. Sopra a questa vite scorre una “sella” su cui viene agganciatoil convertitore. In questo modo il convertitore è libero di muoversi su diun asse orizzontale che può così essere collocato sui diversi fuochi rifles-si dall’antenna. Non è consigliabile, dato che permette la ricezione dipochi satelliti e in caso di maltempo non garantisce il funzionamento.

L’impianto motorizzato è il più completo, ma è anche l’impiantosatellitare più complesso e più costoso. Permette la ricezione di tutte letrasmissioni emesse da satellite sia in banda “Ku” che in banda “C”. Gliimpianti motorizzati sono molteplici, in quanto vi sono innumerevolipossibilità e combinazioni fra i diversi elementi che li compongono. Unimpianto “tradizionale” è composto normalmente da un ricevitore conposizionatore incorporato (pochissimi quelli digitali) o esterno. Ilposizionatore ha il compito di portare automaticamente l’antenna ver-so il satellite che trasmette il canale richiamato dall’utente con il teleco-mando. Per muoversi, la parabola, ha bisogno di un motore elettricoche può essere un attuatore o un motore Horizon-Horizon. Viste le diffe-renti potenze dei segnali trasmessi dai satelliti dislocati sull’arco polare,il diametro della parabola deve essere correttamente dimensionato an-che per poter ricevere i satelliti con i segnali più deboli. In questo casoè importante la collocazione geografica in cui si risiede in quanto per ilnord, il centro e il sud le dimensioni variano sensibilmente.

Ulteriori indicazioni sull’installazione

Nel caso l’abitazione si trovasse in un condominio non provvisto diun impianto centralizzato satellite, l’installazione può essere effettuatao sul balcone oppure sul tetto dello stabile di residenza. Queste duevariabili dipendono dalla collocazione dell’appartamento il quale se haun’area esposta a sud può giovare dell’installazione a parete solitamen-

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te su di uno dei balconi dell’appartamento. In mancanza di aree espostea sud si dovrà ricorrere per forza maggiore, all’installazione della para-bola sul tetto dello stabile. Una volta identificato l’impianto più adattoalle proprie esigenze, è necessario prestare attenzione anche alla sceltadei materiali - la parabola, ad esempio, deve essere costruita con mate-riali in grado di resistere alle sollecitazioni atmosferiche - e all’installa-zione, che deve essere realizzata da personale specializzato seguen-do la “regola dell’arte”.

Infatti l’installazione d’impianti radiotelevisivi, antenne o sistemi diricezione satellitare, e degli impianti elettronici in genere, è soggettaall’applicazione delle norme previste dalla legge 5 marzo 1990 n. 46 (L.5 marzo 1990 n.46, art.1, lettera b).

A tale proposito, l’articolo 2 della legge 46/90 stabilisce che sonoabilitate a realizzare e installare gli impianti “tutte le imprese singole oassociate iscritte al Registro Ditte di cui al R.D. 20/09/1934 n°2011 esuccessive modificazioni e integrazioni, o nell’Albo Provinciale delle Im-prese Artigiane di cui alla legge 8/08/85 n° 443.” E’ bene tenere presen-te che la legge 46/90 è stata approvata per rispondere all’esigenza difornire al consumatore una garanzia di sicurezza nell’utilizzo degli im-pianti, soprattutto domestici, tenendo presente il gravissimo fenomenodegli incidenti causati da installazioni difettose o cattivo funzionamentodegli stessi impianti, compresi quelli radiotelevisivi e d’antenna.

Per tali motivi gli installatori abilitati sono tenuti a rilasciare, al termi-ne dei lavori, una dichiarazione di conformità dell’impianto in base allanormativa vigente. Unitamente alla dichiarazione di conformità deveessere rilasciata:• la documentazione relativa all’impianto, con schema e relazione dei

lavori, compreso l’elenco dei materiali usati ed eventuale fotocopiadelle dichiarazioni di conformità dei materiali stessi, rilasciate dalleditte costruttrici;

• il certificato di riconoscimento dei requisiti rilasciato dalla Camera diCommercio, Industria e Artigianato;

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scegliere l’impianto

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• la relazione dei calcoli necessari per stabilire se il sistema di antennedeve essere connesso ad un apposito impianto di protezione per lescariche atmosferiche.Riguardo quest’ultimo aspetto si segnala che l’antenna è la parte

dell’edificio più esposta alla fulminazione e che per installare l’antenna aregola d’arte è necessario:• valutare sempre se è necessaria la protezione contro i fulmini;• far realizzare l’eventuale impianto di protezione secondo quanto pre-

scritto dalla normativa tecnica edita dal Comitato Elettrotecnico Ita-liano - CEI

Si fa presente inoltre che per gli impianti radiotelevisivi e le antennenon c’è obbligo di progetto. Infatti il Regolamento di attuazione dellaLegge 46/90 (DPR 447 del 6/12/91) all’art.4 lettera d) dispone l’obbligodel progetto, tra l’altro, per l’installazione, la trasformazione e l’amplia-mento degli impianti elettronici in genere, quando coesistono con im-pianti elettrici con obbligo di progettazione, nonché degli impianti diprotezione da scariche atmosferiche (parafulmini).

La legge sancisce anche la responsabilità del committente (Utente oConsumatore), il quale è tenuto ad affidare i lavori di installazione, am-pliamento, manutenzione e trasformazione degli impianti solo ed esclu-sivamente agli Installatori o alle Imprese d’Installazione abilitate.

Ricordiamo che in caso di incidente, il Committente o il Consumatoreche non sia in grado di dimostrare di aver affidato il lavoro a impreseabilitate, è considerato responsabile insieme all’esecutore dell’installa-zione e quindi soggetto a sanzioni anche sul piano penale.

Qualora l’installazione sia in tutto od in parte realizzata su parti co-muni dell’edificio, l’amministratore è tenuto a vigilare che la sua realiz-zazione sia conforme alle norme vigenti. Egli risponderà in proprio equale rappresentante del condominio per i danni eventualmente causa-ti a terzi dall’installazione d’impianti non conformi alle prescrizioni dilegge. (Art. 1130 e ss. c.c.).

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impianto condominiale

54 LA NUOVA TELEVISIONE

Perché l’impianto condominiale

Perché lo prevede la legge e permette di tutelare l’ambiente: lalegge 249/97 ha stabilito (art.3, c.13) che, “a partire dal 1 gennaio 1998gli immobili, composti da piùunità abitative di nuova costru-zione o quelli soggetti a ristrut-turazione generale, per la rice-zione delle trasmissioni radiote-levisive satellitari si avvalgono dinorma di antenne collettive epossono installare o utilizzarereti via cavo per distribuire nelle singole unità le trasmissioni ricevutemediante antenne collettive”.

Effettuare questa scelta, come conseguenza, contribuisce ad un’ope-razione di salvaguardia e di tutela del patrimonio ambientale epaesaggistico delle nostre città, spesso deturpato dalla selva di antenneparaboliche installate sui balconi delle abitazioni.

Perché fa risparmiare: la legge per gli incentivi alle ristrutturazioni im-mobiliari e le conseguenti circolari applicative del Ministero delle Finanze –hanno previsto che, anche per il 2000, la realizzazione di “opere finalizzatealla cablatura degli edifici .... per realizzare .... antenne collettive” può esse-re considerata tra quegli interventi il cui importo è detraibile del 36% dalladichiarazione dei redditi. Conviene quindi utilizzare tale disposizione per-ché diventi possibile contenere in maniera davvero sensibile i costi per poteraccedere alla nuova tv digitale via satellite e ai servizi ad essa collegata.

IMPIANTOCONDOMINIALE

IMPIANTOCONDOMINIALE

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impianto condominiale

LA NUOVA TELEVISIONE 55

Perché è di facile realizzazione: le soluzioni tecnologiche messe apunto oggi dall’industria satellitare consentono di convertire e adatta-re, alla ricezione satellitare, gli impianti tv centralizzati già esistenti, orealizzarne di nuovi negli edifici sprovvisti . Ciò significa che, in linea dimassima, gli edifici che hanno già un impianto centralizzato, non deb-bono farsi carico di opere murarie ma possono semplicemente aggiun-gere dei moduli specifici, senza effettuare interventi nelle abitazioni.

Tipologia degli impianti

La prima grande differenza riguarda l’esistenza o meno di un impian-to centralizzato per la ricezione della televisione terrestre. L’indicazionecomunque decisiva per chi si accinge a fare realizzare l’impianto cen-tralizzato è di rivolgersi a tecnici/installatori con abilitazione profes-sionale comprovata attraverso l’esibizione del certificato di iscrizio-ne all’Albo Imprese Artigiane della Camera di Commercio della Pro-vincia, con riferimento esplicito alla parte della lettera b) art. 1 dellaL. 46/90, e con adeguata strumentazione tecnica. Si ricorda, a taleproposito, che, chiunque autorizzi l’esecuzione dei lavori da parte diditte o personale non abilitato, in violazione dell’art. 10 della L. 46/90, è soggetto alla sanzione amministrativa prevista dall’art. 16 dellastessa Legge 46/90.

Le soluzioni per un impianto centralizzatoin presenza di uno predisposto alla ricezione terrestreQuando ci troviamo in un edificio dove è presente un impianto cen-

tralizzato di ricezione per la tv terrestre è possibile adattarlo alla ricezio-ne per la tv satellitare. Si può optare fra due sistemi: la conversione IF– IF (segnali analogici e digitali) e la transmodulazione QPSK-QAM (solosegnali digitali). E’ opportuno chiarire che entrambi i sistemi sono limi-tati nei confronti di un impianto individuale o centralizzato di nuova rea-lizzazione.

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impianto condominiale

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La tecnica chiamata IF-IF consiste in una centralina d’antenna satellitareche allinea nella gamma 1°IF solo le frequenze di uno o più bouquetpermettendo al segnale di viaggiare nei cavi già esistenti di un condo-minio. E’ importante chiarire che i cavi preesistenti, nella maggiorparte dei casi, dovranno essere sostituiti provocando una grossa moledi lavoro che fa sconsigliare questo tipo d’impianto.

Questa tecnica è limitativa dal punto di vista della flessibilità: non èpossibile, infatti, ricevere tutti i canali trasmessi dal satellite. Si deve,quindi, scegliere quali distribuire e in caso di nuove frequenze o sposta-mento delle stesse è necessario l’intervento dell’installatore. Un altroaspetto da considerare nel caso si adotti questa tecnica riguarda la ca-tena di accessoristica d’antenna (partitori, amplificatori, ecc.) presentelungo la distribuzione: questi sono “tarati” per lavorare sulle frequenzeterrestri (40 – 870MHz) e spesso, come già descritto, devono esseresostituiti.

Per evitare quest’ultimo inconveniente esiste una variante chiamatasistema IF-S-IF. Consiste nel convertire le frequenze IF in frequenze ter-restri nella banda S (circa 300MHz) così da poter viaggiare tranquilla-mente all’interno della distribuzione esistente. In casa dell’utente verràinstallato un convertitore che riporta i segnali sulle frequenze di 1°IF.L’utente dovrà fornirsi di un ricevitore comunemente in commercio.

Nell’ambito della tecnologia digitale esiste il sistema di modulazioneQAM che è più adatto per viaggiare in grosse reti cablate di distribuzio-ne. Anche questo sistema permette di ricevere solo una parte dei canalidisponibili, garantendo però la ricezione delle due piattaforme italiane.Introducendo dei sistemi composti da centraline d’antenna, dettetransmodulatori, è possibile convertire le frequenze di 1°IF in frequenzeterrestri modulando i segnali digitali in QAM. In questo modo si ottieneil vantaggio di mantenere l’impianto di distribuzione senza dover ese-guire alcuna modifica. Questa soluzione garantisce sicurezza di affidabilitàdel segnale distribuito, ma necessita di un ricevitore digitale particolare,dedicato esclusivamente alle reti cablate QAM.

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impianto condominiale

LA NUOVA TELEVISIONE 57

Le soluzioni per la realizzazionedi un nuovo impianto centralizzatoSe si decide di realizzare un nuovo impianto centralizzato si dovranno

prevedere delle opere murarie, ma si avrà anche la garanzia di avere unaricezione dal satellite senza limitazioni, anche con il sistema Dual Feed .Questa scelta può essere effettuata negli edifici sprovvisti dicentralizzazione dell’impianto televisivo ed in quelli dove gli utenti nonvogliono fare rinunce. Il sistema è definito Multicavo IF radiale e per-mette di distribuire le frequenze di 1°IF (la gamma di frequenze 950 –2150 MHz disponibili dall’LNB) ad un certo numero di utenti.

Questa tecnica permette due tipi di distribuzione: o a “stella” o a“cascata”. La prima, adatta per un ridotto numero di utenti, prevede lapartenza di tutti i cavi da un unico punto, il multiswitch, per raggiungereogni appartamento. Quello a cascata, invece, adatto per un gran nume-ro di utenti, prevede una distribuzione con quattro cavi (ogni singolocavo commuta la polarizzazione V/H e la banda bassa/alta), che si affian-ca all’impianto d’antenna TV tradizionale. I quattro montanti ripartisconoil segnale alle varie utenze per mezzodi una catena più o meno lunga dicommutatori multiswitch.

Queste tecniche hanno il vantaggiodi portare in casa dell’utente un segna-le dalle caratteristiche identiche al se-gnale disponibile in antenna. In praticaè come se ogni utente avesse ognu-no la propria antenna con il vantag-gio della massima flessibilità di rice-zione futura: se un operatore aggiun-ge o muove le frequenze di trasmissio-ne, questo sistema è adattabile. L’uten-te può utilizzare qualsiasi ricevitore incommercio.

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diritto di parabola

58 LA NUOVA TELEVISIONE

Per installare una parabolanon occorrono autorizzazioni

La giurisprudenza ha affermato che il diritto alla installazione di an-tenne riconduce al diritto primario alla libera manifestazione del propriopensiero ed alla ricezione del pensiero altrui, riconosciuto dall’art. 21della Costituzione, diritto che non incontra, nei rapporti tra privati, altrolimite oltre quello di ostacolare il pari diritto altrui oppure di pregiudica-re l’altrui diritto di proprietà. Questo è il principio di base al quale deveattenersi tutta la nostra legislazione, in materia.

Alcuni potrebbero ritenere che per installare una parabola ci sia bi-sogno di un’ autorizzazione specifica. Non è così, e la conferma è datadal decreto n. 55 dell’11 febbraio 1997 il quale dà attuazione alla diret-tiva CEE 94/46. L’art. 6 di tale decreto precisa che l’abbonamento alleradiodiffusioni nazionali costituisce titolo alla installazione ed alla utiliz-zazione di antenne destinate alla ricezione di programmi radiotelevisivida satellite. L’unica cosa, quindi, che la legge richiede ai possessori diantenne paraboliche, è il regolare pagamento del canone televisivo.

Diritto all’installazione nel proprio stabile

Nel principio espresso nell’art. 21 Cost. rientra anche l’installazionedi antenne su beni di proprietà esclusiva altrui, quindi anche l’installa-zione di antenne sul lastrico solare condominiale, contro la volontà del-l’assemblea dei condomini. Ciò è chiarito dall’art. 397 del D.p.R. 23/3/73, n.156, secondo il quale i proprietari di immobili o di porzioni di im-

DIRITTODI PARABOLA

DIRITTODI PARABOLA

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diritto di parabola

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mobili non possono opporsi alla installazione sulla loro proprietà di an-tenne destinate alla ricezione di servizi di radiodiffusioni appartenentiagli abitanti dell’immobile stesso.

L’art. 232 del D.p.R. 23/3/73, n.156 stabilisce inoltre che i fili o i cavicollegati ad un’antenna, possono passare, anche senza il consenso delproprietario, sia al di sopra che al di sotto delle proprietà pubbliche oprivate, sia dinanzi a quei lati di edifici ove non siano finestre o altreaperture praticabili a prospetto. Prosegue l’articolo di legge in esameaffermando che il proprietario o il condominio non possono opporsi al-l’appoggio, nell’immobile di loro proprietà, di antenne, di sostegni, non-ché al passaggio di condutture, fili, o qualsiasi altro impianto occorrenteper soddisfare le richieste di utenza degli inquilini o dei condomini. Lalegge prescrive, chiaramente, che i fili o i cavi, però, devono essere col-locati in modo da non impedire il libero uso della cosa secondo la suadestinazione.

La legge precisa che per l’installazione e la manutenzione di una pa-rabola è possibile imporre ad altro il passaggio nell’immobile di sua pro-prietà del personale che deve svolgere il lavoro. Facciamo riferimentoall’art. 232 comma 3 del D.p.R 156/1973, richiamato dall’art. 397, se-condo il quale, il proprietario è tenuto a sopportare il passaggio ovesi dimostri la necessità di effettuarlo per l’installazione, la riparazio-ne o la manutenzione delle antenne destinate alla ricezione dei servi-zi di radiodiffusione; in questo caso, al proprietario non è dovuta alcu-na indennità.

Il proprietario dell’antenna può, addirittura, avvalersi di un provvedi-mento di urgenza per ottenere una immediata tutela, il tutto purchénon ne risulti menomato, in modo apprezzabile, il diritto di proprietà.

Difendersi in assemblea condominiale

Spesso nelle assemblee di condominio viene impedita l’installazionedi una parabola, facendo riferimento al regolamento di condominio o a

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diritto di parabola

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delibere precedenti. Occorre, per chiarezza, fare una distinzione tra re-golamento condominiale e regolamento contrattuale. Con il primo siintende il regolamento approvato con le maggioranze previste dal Co-dice Civile. Con il secondo, invece, si intende quell’insieme di regoleche vengono accettate da tutti i condomini e, per i nuovi condomini,quelle che vengono accettate con il contratto di compravendita, al mo-mento cioè dell’acquisto dell’immobile.

Possono questi regolamenti impedire il diritto all’installazione di unaparabola?

La risposta è nelle leggi citate nel paragrafo precedente. E’ assodatoche l’installazione di antenne su beni di proprietà esclusiva altrui, non-ché l’installazione di antenne sul lastrico solare condominiale, puòavvenire anche contro la volontà dell’assemblea dei condomini. Quindiè evidente la conseguente impossibilità, per il semplice regolamentocondominiale, di vietare l’installazione di antenne paraboliche.

Pertanto, la delibera dell’assemblea condominiale che vieti ad uncondomino l’installazione di un’antenna autonoma, in mancanza di unpregiudizio concreto all’uso o al decoro del bene comune, è giuridica-mente nulla, con la conseguenza che il condomino leso può fare accer-tare il proprio diritto all’installazione.

Lo strumento più idoneo a contrastare i divieti ingiustificati è quelloprevisto dall’art.700 codice procedura civile, (ci riferiamo alla tutela invia d’urgenza). Con tale strumento è possibile ottenere dal Giudice com-petente un provvedimento immediatamente esecutivo che consentiràdi esercitare il diritto all’installazione della propria parabola.

Un altro strumento giuridico che offre tutela a coloro che vengonomenomati nel loro diritto ad usufruire di antenne paraboliche, va indivi-duato nelle così dette azioni possessorie previste e regolate dal codicecivile negli artt. 1168 e 1170.

La complessità degli strumenti giuridici, qui analizzati, non possonoessere esplicitati completamente in questa guida. E’ importante, comun-que essere consapevoli che l’utente è tutelato nel suo diritto dalla legge

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diritto di parabola

LA NUOVA TELEVISIONE 61

e che all’occorrenza potrà rivolgersi ad un legale o ad una associazioneconsumatori, che esaminerà ogni caso specifico, improntando le giusteazioni risolutive.

Impianto satellitare per gli affittuari

Se si è in affitto, è consigliabile inviare al proprietario dell’abitazione(anche agli ENTI), una raccomandata A.R. per comunicare l’installazio-ne. Vista l’esistenza del diritto alla parabola non occorre richiedere un’au-torizzazione dell’amministrazione.

Nella lettera verranno citate le normative vigenti, che motivano lapropria richiesta e permettono di ricevere un eventuale diniego in for-ma scritta.

Purtroppo, siamo a conoscenza che molti Enti, non permettono aipropri inquilini di installare parabole sul tetto condominiale. Coloro chesi trovano in questa situazione sono invitati ad inviare una comunicazio-ne simile a quella qui indicata. Dopo aver ricevuto un divieto scritto sipuò far valere il proprio diritto rivolgendosi all’ Adiconsum.

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diritto di parabola

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RACCOMANDATA A.R.Preceduta da invio per FAX

Spett.le _____________________________

Oggetto: Comunicazione di installazione impianto satellitare

Il sottoscritto ______(nome e cognome)____________________ vostroaffittuario presso lo stabile di via_____________________________________int:_______,piano_________ in________(città)_________ tel:__________comunica che entro 15 giorni dall’invio della presente, installerà sul ter-razzo condominiale un impianto per la ricezione di segnali televisivi viasatellite, composto da una antenna parabolica del diametro di 85 cm. ,da un convertitore e da una staffa a elle. E’ evidente che l’impianto saràeffettuato da un tecnico abilitato e nel rispetto delle normative vigenti.Sarà mia cura non arrecare nessun danno alle parti di Vostra proprietà edi permettere il medesimo diritto ad altri inquilini.

Rendo noto alle SS.VV., solo a titolo informativo, le disposizioni dilegge in merito, applicate nel nostro paese:- Sentenza emessa dalla Cassazione Civile sez. II il 6.11.85 nella causa

tra il Sig. Acinapura ed il condominio Colli Aminei di Napoli. Vi èindicata una tutela totale, libera e illimitata in ordine alla possibilità diinstallare l’impianto sul lastrico solare.

- Decreto legislativo n. 55 dell’11 febbraio 1997 il quale dà attuazionealla direttiva CEE 94/46.L’art. 6 di tale decreto statuisce che l’abbonamento alle radiodiffu-sioni nazionali costituisce titolo alla installazione ed alla utilizzazionedi antenne destinate alla ricezione di programmi radiotelevisivi dasatellite.

- La Corte di Cassazione, con sentenza del 5 giugno 1998, ha precisatoche è consentita la installazione di una antenna sul tetto comune daparte di un singolo condomino, a condizione che, per le dimensioni

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LA NUOVA TELEVISIONE 63

dell’antenna in rapporto a quelle del tetto, o per altre ragioni di fat-to, tale uso non escluda per gli altri la possibilità di fare del tettostesso analogo uso particolare.

- L’art. 232 comma 2 del cosiddetto codice postale (D.P.R. 156/1973)statuisce che il proprietario o il condomino non possono opporsi al-l’appoggio di antenne, sostegni, nonché al passaggio di condutture,fili o qualsiasi altro impianto nell’immobile di sua proprietà quando sitratti di impianto di telecomunicazioni occorrente per soddisfare lerichieste di utenza degli inquilini o dei condomini.

- La giurisprudenza ha chiarito che l’installazione di antenne televisiverappresenta una facoltà riconducibile al diritto alla libera informazio-ne sancito dall’art. 21 della Costituzione (Cass. Civ. 16.2.83, n. 7418 eCass. Civ. 6.11.85, n. 5399).

- Sempre la Corte di Cassazione ha precisato in più occasioni che qua-lora sia installata una antenna centralizzata per volontà della maggio-ranza dei condomini, l’assemblea non può vietare al singolo condo-mino l’installazione dell’antenna autonoma a meno che, così facen-do, venga arrecato un qualche pregiudizio alle parti comuni dell’edi-ficio oppure venga pregiudicata la possibilità di utilizzazione delleparti comuni da parte degli altri condomini (Cass. Civ. 5399/85 e Cass.Civ. 7825/90).

Se alla presente non farà seguito nessuna Vostra comunicazione saràinteso che da parte Vostra non vi è alcuna opposizione al mio diritto diinstallazione.

Grato per l’attenzione rimango a Vostra disposizione per qualsiasichiarimento.

Distinti saluti

Data___________________Firma_____________________________

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64 LA NUOVA TELEVISIONE

Leggi e regole per gli impianti condominiali

Due sono le vigenti normative da tenere in considerazione circa lainstallazione di impianti centralizzati per la ricezione di programmi tv viasatellite.

La prima è il “Testo unico in materia postale, di bancoposta e ditelecomunicazioni” (DPR n.156, 29 marzo 1973, art. 232 comma 2) chestabilisce, sostanzialmente, la possibilità per ciascun condomino o in-quilino di utilizzare anche parti comuni dello stabile (per appoggiareantenne, sostegni, nonché per fare passare condutture, fili, ecc.) al finedi realizzare impianti per la ricezione televisiva.

La seconda - assai più importante - è la cosiddetta “Legge Maccanico”(L. n. 249, 31 luglio 1997, art. 3 comma 13) che introduce un decisoindirizzo legislativo all’installazione di antenne centralizzate.

L’approvazione di un impianto centralizzato

Per prima cosa, dobbiamo capire quale tipo di maggioranza è ne-cessaria per deliberare la realizzazione di impianti centralizzati destinatia tutti i condomini e, soprattutto, pagati da tutti. Le maggioranze sidiversificano a seconda che nell’edificio esista già un impianto televisivocentralizzato o meno.

Impianto centralizzato per la ricezionedella tv terrestre già esistenteRiconvertirlo ed adattarlo ad un impianto satellitare significa modifi-

care un impianto tecnologico già esistente. Pertanto, così come comu-nemente avviene in questi casi, la deliberazione deve essere approvatacon le maggioranze previste dall’art. 1136 comma 1, 2 e 4 c.c. (PreturaRoma 28.12.63, Pretura Roma 13.2.79 e Trib. Milano 14.9.92).

In prima convocazione sarà necessaria la presenza di tanti condomi-ni che rappresentino almeno i due terzi del valore dell’edificio ed i due

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diritto di parabola

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terzi dei partecipanti al condominio: la delibera sarà approvata con unnumero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti ed al-meno la metà del valore dell’edificio (oltre 500 millesimi).

In seconda convocazione non sarà necessaria la presenza di un nu-mero minimo di condomini ma la delibera dovrà, comunque, essere ap-provata con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti e dioltre 500 millesimi.

Presenza, esclusiva, di antenne singoleIn questo caso si tratta di deliberare una vera e propria miglioria e non

semplicemente di integrare un impianto esistente. La giurisprudenza haprecisato che per miglioria deve intendersi non un’innovazione necessaria,ma una innovazione diretta al miglioramento o all’uso più comodo o almaggior rendimento delle cose comuni (Cass. Civ. 30.5.96, n. 5028). Ciòsignifica che l’installazione di un’antenna centralizzata rientra nel concettodi miglioria di cui all’art. 1120 c.c., pertanto, i condomini possono delibe-rarne l’installazione con le maggioranze previste dagli artt. 1120 e 1136 c.c.

In prima convocazione l’assemblea sarà regolarmente costituita conl’intervento di tanti condomini che rappresentino i due terzi del valoredell’edificio e i due terzi dei partecipanti al condominio: la delibera dovràessere approvata con un numero di voti che rappresenti la maggioranzadei partecipanti al condominio e i due terzi del valore dell’edificio (oltre666,6 millesimi).

In seconda convocazione non è richiesta la presenza di un numerominimo di condomini ma la delibera dovrà, comunque, essere approva-ta con i voti favorevoli della maggioranza dei partecipanti al condomi-nio e dei due terzi del valore dell’edificio (oltre 666,6 millesimi).

Immobile fatiscente o particolarmente povero dal puntodi vista degli impianti tecnologici esistenti

Quando tali caratteristiche siano riferibili allo stato iniziale dell’immo-bile, si potrebbe ipotizzare che la realizzazione di un impianto all’avan-

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guardia, quale l’impianto satellitare centralizzato, rappresenti una verae propria innovazione di carattere voluttuario. In questo caso non è suf-ficiente che la delibera sia approvata con la maggioranza anche qualifi-cata, in quanto i condomini dissenzienti non possono essere obbligati acontribuire alle spese. Prevede, infatti, l’art. 1121 c.c. che, qualora l’in-novazione abbia carattere voluttuario rispetto alle particolari condizionidell’edificio e consista in impianti suscettibili di utilizzazione separata, icondomini non interessati sono esonerati dal partecipare alla spesa.

Centralizzato per pochi condominiGruppi di condomini possono decidere di realizzare l’impianto cen-

tralizzato indipendentemente dall’approvazione dell’assemblea condo-miniale

Le leggi citate hanno chiarito che il proprietario o il condomino nonpossono opporsi alla realizzazione di qualsiasi impianto nell’immobile disua proprietà quando si tratti di impianto di telecomunicazioni. Quindi icondomini, riuniti in gruppi, possono installare antenne paraboliche, ameno che non ci siano particolari ragioni in contrario (come ad esempionei casi in cui non vi sia spazio disponibile oppure ragioni di esteticaimpediscono l’installazione dell’antenna). In questo caso gli interessatipossono, dare mandato all’amministratore del condominio di far predi-sporre un impianto satellitare limitato ai loro appartamenti facendosiloro stessi carico di tutte le spese I condomini dissenzienti, cioè coloroche in primo momento decidono di non partecipare all’iniziativa, cosìcome coloro che li succedano nella proprietà dell’immobile, potrannosuccessivamente partecipare all’innovazione contribuendo alle spese diesecuzione e di manutenzione

Anche nel caso in cui l’impianto centralizzato venga realizzato soloda una parte dei condomini, questi hanno diritto alle detrazioni fiscaliintrodotte dalla legge per gli incentivi sulle ristrutturazioni per il 2000.Nel caso, invece, in cui sia un singolo condomino ad installare l’antennaparabolica, questo non avrà diritto ad alcuna agevolazione fiscale.

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Impianto centralizzato e antenne individualiDalla Corte Costituzionale abbiamo ricevuto indicazioni chiare. Se

esiste un impianto centralizzato, l’assemblea non può vietare al singolocondomino l’installazione di un’antenna autonoma.

Inoltre è evidente che non può essere imposto a coloro che già pos-siedono un’antenna di eliminarla.

La Cassazione (con sentenza del 2.8.69, n. 2916) ha anche specifica-to che le spese devono essere ripartite in parti uguali tra i condomini,trattandosi di spesa destinata a servire in parti uguali gli stessi, e cio’ aisensi dell’art. 1123 c. 1 e 2 del Codice Civile. Questa è la prassi ormaiconsolidata , ma nulla vieta che in sede di delibera i condomini decida-no per la ripartizione delle spese secondo i millesimi di proprietà.

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le domande più comuni

68 LA NUOVA TELEVISIONE

La qualità della tv via satellite è miglioredi quella della tv terrestre?Sì, senza dubbio. Nel caso della tv analogi-ca, il segnale che arriva dai satelliti non su-bisce le interferenze tipiche della tradizio-nale trasmissione terrestre. Le antenne ter-restri possono ricevere segnali provenientida trasmettitori diversi, che spesso si distur-bano a vicenda, generando immagini dop-pie, disturbi, perdite di colore ed altri spia-cevoli effetti. La parabola invece è estrema-mente selettiva: riceve solo il segnale tra-smesso dal satellite verso la quale è punta-ta, un segnale che, se ricevuto in modo ot-timale, appare privo di qualsiasi disturbo ointerferenza. I segnali, inoltre, sono modu-lati in frequenza (anziché in ampiezza, comenelle trasmissioni terrestri), per offrire imma-gini di altissimo livello di definizione e det-taglio. Vi è praticamente la stessa differen-za qualitativa che c’è tra una radio trasmes-sa in onde medie ed una trasmessa in FM.

Perché anche la qualità audio è nettamen-te migliore?Perché viene trasmesso con dei sistemi piùavanzati e con segnali “discreti” (il canaledestro e quello sinistro viaggiano su portantiindipendenti l’una dall’altra). La maggiorparte dei canali televisivi via satellite trasmet-te con audio stereofonico di altissima quali-tà, degno dei migliori impianti hi fi, caratte-rizzato da un bassissimo livello di rumore. Inalcuni casi, l’audio è addirittura digitale, conla stessa qualità di un compact disc.

Se installo una parabola, quindi, possoanche fare a meno dell’antenna tradizio-nale?

No. La parabola, e quindi l’impianto di rice-zione via satellite, è in grado di ricevere soloi segnali trasmessi dai satelliti. Ovviamentemolte tv locali non trasmettono ancora viasatellite, ma sfruttano i ripetitori terrestri. Perpoterle ricevere, quindi, sarà comunque ne-cessaria la vecchia antenna terrestre.

Quali componenti servono per riceverela tv via satellite?E’ necessario un impianto composto da varielementi. Il più evidente è la parabola: undisco di alluminio o di materiale sinteticoche capta i segnali provenienti dai satellitie li riflette, concentrandoli, sul convertitore(detto anche LNB, ovvero Low Noise Blockconverter, blocco di conversione a bassorumore). Questo secondo elemento si oc-cupa di amplificare il segnale ricevuto e diconvertirlo ad una frequenza più bassa, inmodo tale da poterlo trasferire, attraversoun cavo, al ricevitore. Il ricevitore è l’appa-recchio che, collegato al televisore, vi con-sentirà di sintonizzare e memorizzare, con ilsuo telecomando, i diversi canali ricevuti edi visualizzarli sulla tv o di trasferirli ad unvideoregistratore.

Che differenza c’è tra un impianto fisso eun motorizzato?L’impianto fisso può essere puntato su unasola posizione satellitare. Alcuni operatori,come Astra e Eutelsat, dispongono di flottedi satelliti posizionati su una stessa posizio-ne orbitale, a poca distanza l’uno dall’altro.La flotta Hot Bird di Eutelsat, ad esempio, ècomposta attualmente da 5 satelliti colloca-ti-locati sui 13 gradi Est, che vengono “visti”dalla parabola come un solo satellite, con-

LE DOMANDEPIU’ COMUNILE DOMANDEPIU’ COMUNI

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le domande più comuni

LA NUOVA TELEVISIONE 69

sentendo la ricezione di centinaia di canalicon un sistema a puntamento fisso. Un im-pianto motorizzato consente invece di spo-stare la parabola, direttamente dal teleco-mando, in modo da poter puntare tutti i sa-telliti visibili. Esistono anche altre alternati-ve, come i sistemi Dual Feed (in grado di ri-cevere due posizioni satellitari differenti conuna stessa parabola a puntamento fisso, adesempio Astra ed Eutelsat) e le motorizza-zioni lineari (in grado di spostare la parabolasu un arco più limitato, rispetto ai sistemi mo-torizzati completi, ma capaci di ricevere cir-ca 8 diverse posizioni satellitari).

Come è possibile ricevere con una para-bola fissa i segnali di un satellite in movi-mento?I satelliti per le telecomunicazioni apparten-gono alla categoria dei “satelliti geostazio-nari”: questo significa che il loro movimentosegue, con estrema precisione, la rotazionedel nostro pianeta. Posizionati a 36.000 chi-lometri di altezza, i satelliti geostazionari simuovono alla stessa velocità della Terra, ri-spetto alla quale, quindi, appaiono fissi.

E’ possibile trasformare un impianto fis-so in un sistema motorizzato?Sì. Per non spendere cifre esorbitanti, sipossono utilizzare, in questo caso, i sistemidi motorizzazione più economici (come imotori lineari) che si adattano facilmentealle parabole di piccole dimensioni (fino a100 cm. di diametro).

Quanti canali in più si possono riceverecon un impianto motorizzato?Questo dipende da vari fattori, come la di-mensione della parabola, l’escursione chequesta riesce a compiere, e la visibilità del-l’orizzonte alle estremità dell’arco. Anche sela maggior parte delle emittenti europee èconcentrata sui satelliti Astra e Hot Bird,esistono decine di altri canali diffusi da ope-ratori differenti, oltre a segnali “di servizio”che sfruttano le capacità dei diversi satelliti

intercontinentali. Con un impianto motoriz-zato di buona qualità, è possibile arrivare aricevere diverse centinaia di canali.

Di che dimensione deve essere l’antennaparabolica?Dipende dalla località nella quale si inten-de installare l’impianto e dal satellite (o daisatelliti) che si desidera ricevere. Il fascio dicopertura della maggior parte dei satellitieuropei è puntato verso le zone centrali delcontinente. Man mano che ci si sposta ver-so le zone più esterne, il segnale si fa piùdebole, ed è pertanto necessaria una para-bola di dimensioni maggiori. Per fare unesempio, per ricevere i satelliti Astra in Ita-lia sono necessarie parabole da 60-80 cm.di diametro al Nord, 90-120 cm. al Centro e150-180 cm. al Sud della penisola. I satellitidelle generazioni più recenti (come gli HotBird di Eutelsat) offrono una copertura piùuniforme di tutto il continente, garantendoun buon livello di ricezione con una para-bola da 75 cm. su tutto il territorio naziona-le. Altri satelliti illuminano, con il loro segna-le, solo una zona limitata del continente(come i Thor norvegesi, il cui fascio di co-pertura è concentrato sulla penisola scan-dinava). In questo caso, una parabola daalmeno 180 cm. di diametro è essenziale.

Posso montarmi l’impianto da solo?No, è vietato dalla legge. Anche se l’instal-lazione di un sistema di ricezione via satelli-te non è molto difficile (almeno per i siste-mi a puntamento fisso), è necessario rivol-gersi ad un tecnico specializzato, abilitatoal rilascio della necessaria certificazione spe-cificata dalle legge 46/90 (sicurezza degliapparati radioelettrici). I sistemi motorizzatisono decisamente più complessi, in quan-to richiedono delle procedure di installazio-ne, puntamento ed ottimizzazione estrema-mente delicati.

Posso utilizzare il mio balcone per instal-lare la parabola?

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70 LA NUOVA TELEVISIONE

Sarebbe preferibile utilizzare il terrazzo con-dominiale, per motivi di impatto ambienta-le .E’ comunque possibile, a patto di averel’orizzonte verso Sud sgombro da ostacoli.La parabola deve avere la possibilità di “ve-dere” il satellite, che è collocato sulla fasciaequatoriale a 36.000 chilometri di altezza.Sulla traiettoria della parabola non devonoquindi esserci alberi, palazzi o altri elemen-ti che possano oscurare la visibilità.

Posso utilizzare il terrazzo condominiale,in alternativa?Sì, senza problemi: la legge italiana sanci-sce il diritto individuale di installare “aereiatti alla ricezione di trasmissioni radiotele-visive” sugli spazi comuni del proprio con-dominio. Le parabole, in questo, sono equi-parate alle comuni antenne terrestri.

L’amministrazione del condominio puòvietarmi di installare la parabola?No, a meno che tale divieto non sia espres-samente inserito in un regolamento condo-miniale di tipo contrattuale (firmato ed ac-cettato all’atto dell’acquisto dell’apparta-mento). Il diritto di installare un’antenna èsancito dalla Costituzione Italiana ed è sta-to più volte ribadito sia nella legislazione or-dinaria che in varie sentenze della Corte diCassazione.

Posso montare una parabola all’internodi un’abitazione?No. Seppure sia possibile, a patto di averecomunque la visibilità dell’orizzonte versoSud attraverso una finestra, bisogna tenerepresenti alcune controindicazioni. Al di là diquelle pratiche (una parabola è pur sempreun oggetto di dimensioni rilevanti), vi sonoragioni tecniche: ad esempio, il vetro dellefinestre contiene una certa percentuale dipiombo, elemento che attenuerebbe note-volmente il livello di segnale ricevibile.

Devo cambiare il televisore per riceverela tv via satellite?

No, qualsiasi televisore può essere collega-to ad un ricevitore sat. Per poter apprezza-re appieno la differenza qualitativa con la tvtradizionale, è comunque consigliabile col-legare il ricevitore al televisore attraverso lapresa Scart (un connettore standard presen-te su tutti i televisori da una decina di anni aquesta parte). In alternativa, se il vostro te-levisore non fosse dotato di ingressi Scart,potreste utilizzare l’uscita modulata in UHFdel ricevitore: in questo caso il segnale pro-veniente dal ricevitore, verrà visualizzato suuno dei canali della banda UHF ricevuti daltelevisore (solitamente selezionabile tra i ca-nali 30 e 39 della banda). I ricevitori non do-tati di tale uscita sono illegali.

Posso ricevere anche il Televideo dei ca-nali via satellite?Sì. Esistono due modalità in relazione al tipodi ricevitore. Alcuni ricevitori necessitano diun televisore dotato della funzione Teletext,basterà selezionarla dopo aver sintonizzatosul ricevitore il canale sat desiderato.Altrihanno la funzione Teletext integrata nel ri-cevitore e permettono l’uso del televideoanche su televisori non dotati di tale funzio-ne. Quasi tutti i canali televisivi ricevibili viasatellite sono dotati di un proprio Televideo.

Posso videoregistrare i programmi rice-vuti via satellite?Certamente. La maggior parte dei ricevito-ri è dotata di un’uscita Scart collegabile di-rettamente a qualsiasi videoregistratore do-mestico. Anche in questo caso, se il propriovideoregistratore non fosse dotato di in-gresso Scart, è possibile collegarlo al rice-vitore tramite il cavo UHF.

La parabola è assimilabile ad un’antennatv tradizionale?No: la parabola è, in realtà, un riflettore. Ilsuo compito, a differenza delle tradizionaliantenne per la ricezione della tv terrestre, èquello di riflettere, grazie alla sua particola-re forma, i segnali radioelettrici trasmessi dai

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LA NUOVA TELEVISIONE 71

satelliti. Questi segnali vengono convoglia-ti in un punto detto “fuoco”, in corrispon-denza del quale si installa il blocco illumi-natore/convertitore.

Quanto deve essere grande la parabola?Questo dipende da vari fattori: se si desi-dera ricevere un solo satellite (o un gruppodi satelliti collocati sulla stessa posizioneorbitale) di potenza elevata (ad esempio gliHot Bird di Eutelsat), la dimensione della pa-rabola dovrà essere di almeno 75 cm. di dia-metro (questo per garantire un buon mar-gine nel livello del segnale ricevuto, in mododa non avere problemi anche in caso di for-ti perturbazioni meteoreologiche). Per la ri-cezione dei satelliti Astra, la dimensionedella parabola varia in base alla propria po-sizione geografica: tra i 60/80 cm. di diame-tro (al Nord) e i 150 cm., o anche di più (alSud). Per parabole dedicate alla ricezionemultisatellitare (parliamo quindi di impiantimotorizzati), è preferibile scegliere parabo-le di dimensioni maggiori (non tutti i satelli-ti sono potenti come Astra: in orbita ne esi-stono ancora diversi appartenenti alla vec-chia generazione, di scarsa potenza, oltre asatelliti il cui segnale non arriva con suffi-ciente potenza sulla nostra penisola). La re-gola generale, comunque, è semplice: piùgrande è la parabola, migliori saranno leprestazioni dell’impianto.

Quanti tipi di parabole esistono e qualisono le loro differenze?Possiamo riassumerli in cinque categorie,ognuna delle quali ha i suoi pregi e i suoidifetti. Le più diffuse sono quelle a otticacentrata e quelle offset.Esistono altre tipologie, meno diffuse (manon per questo meno efficaci) come le pa-rabole a doppio riflettore chiamate casse-grain e gregoriane e infine quelle a tecno-logia microstrip chiamate antenne piatte.

Quali differenze ci sono tra una parabolaa ottica centrata ed una offset?

In quelle ad ottica centrata il fuoco coinci-de con il centro esatto della parabola, la cuiforma è perfettamente circolare. Nelle pa-rabole offset, di forma più allungata (quasiovoidale), il fuoco è spostato rispetto al cen-tro del disco. A livello pratico, le differenzetra un sistema e l’altro possono essere rias-sunte così: nelle prime i sostegni per il bloc-co illuminatore/convertitore creano un’om-bra sulla parabola, attenuando quindi(seppure in misura contenuta) la quantità disegnale da essa riflesso. Nelle offset invecei sostegni sono posti al di fuori della traiet-toria del fascio di segnale che investe il di-sco. A parità di dimensioni quindi, le para-bole offset offrono un rendimento superio-re rispetto alle altre e con l’ulteriore vantag-gio che il montaggio più verticale facilita losmaltimento dell’eventuale neve accumula-ta, problema particolarmente sentito nelcentro e nord Europa.

Quindi le parabole offset sono miglioridi quelle ad ottica centrata?Non esattamente: questo discorso vale so-prattutto per le parabole di dimensioni con-tenute (in linea di massima fino a 120 cm.).Nelle parabole di dimensioni superiori, laquantità di ombra proiettata sul disco daisostegni del convertitore diventa irrilevan-te rispetto alla superficie riflettente. Riassu-mendo, se si intende installare un disco didimensioni inferiori ai 120 cm., è preferibilesceglierlo di tipo offset, mentre per i dia-metri maggiori si può utilizzare indifferen-temente sia il tipo ad ottica centrata chequello offset.

Cosa si intende per “efficienza” di un’an-tenna parabolica?E’ il valore riferito alla percentuale di segnaleeffettivamente riflettuto dalla parabola sulconvertitore. Una parabola ideale, ovvia-mente, dovrebbe avere un’efficienza pari al100%. Purtroppo le parabole “ideali” nonesistono: ci sono molti elementi che inevi-tabilmente attenuano il segnale, prima che

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72 LA NUOVA TELEVISIONE

questo venga riflesso dal disco. I più evi-denti possono essere delle piccole imper-fezioni del disco: anche una ammaccatura,per quanto piccola, può contribuire a dimi-nuire l’efficienza della parabola. Altre per-dite di efficienza possono essere dovute alfatto che il segnale, anziché venir riflesso,può venire assorbito dal disco, seppur in mi-nima parte. Soprattutto il blocco illumina-tore/convertitore può incidere negativa-mente sull’efficienza complessiva del siste-ma: se questi elementi non coincidono esat-tamente con il fuoco della parabola, adesempio, avremo un’ulteriore diminuzionedel segnale. In linea di massima, una buonaparabola ha un’efficienza che si aggira in-torno al 75%.

Cosa si intende per “guadagno” di unaparabola?Si tratta del valore relativo al livello di sensi-bilità della parabola ai segnali provenientida una data direzione. Viene espresso indecibel ed è legato sia alla dimensione deldisco (maggiori dimensioni, maggior gua-dagno) che alla effettiva efficienza della pa-rabola.

Con quale materiale deve essere costrui-ta una parabola?E’ possibile utilizzare sia materiali metallici(l’alluminio è il più diffuso) che materiali sin-tetici (come la fibra di vetro). Le parabole inalluminio sono più semplici da realizzare: unfoglio di metallo viene appoggiato su unapposito calco e spinto da una pressa finoad assumere la forma desiderata. La facilitàdi realizzazione incide ovviamente sul costofinale, ormai molto contenuto per le para-bole in alluminio. Le antenne in materiale sin-tetico sono più difficili da realizzare: alla fibradi vetro, ad esempio, deve essere applicatauna sottostruttura metallica reticolare, checostituirà l’elemento riflettente vero e pro-prio. A fronte di questo processo più com-plesso si ottengono però altri vantaggi: unamaggiore solidità della parabola, prima di

tutto, molto più difficile da “ammaccare” du-rante il trasporto e il montaggio, ed una mi-nore sensibilità agli agenti climatici.

A cosa serve l’illuminatore, o feed, in unaparabola?E’ l’elemento che viene posto in corrispon-denza del fuoco della parabola, e che servea convogliare i segnali radioelettrici riflessida quest’ultima verso il convertitore. Spes-so sottovalutato, il “feed” ha in realtà unagrande importanza: un illuminatore di bas-sa qualità, o un modello inadeguato allaforma della parabola, può ridurne conside-revolmente l’efficienza, attenuandone quin-di la qualità. Per la ricezione di segnali digi-tali occorre un illuminatore universale.

A cosa serve e come funziona il converti-tore in un impianto?Il convertitore, o meglio, l’LNB (acronimo diLow Noise Block converter, ovvero bloccodi conversione a basso rumore) è lo stru-mento sul quale vengono focalizzati i segnaliriflessi dalla parabola. Il suo compito è quel-lo di amplificarli e di convertirli a frequenzepiù basse, dai 10GHz circa a 1-2GHz, inmodo da consentire poi il loro trasferimen-to, attraverso il cavo coassiale, al ricevitoredomestico.

Quanti tipi di convertitori esistono?Attualmente i più diffusi sono quelli di tipo“Universale”, ovvero LNB studiati per la ri-cezione sia della tv analogica che di quelladigitale. Si tratta di convertitori in grado diricevere entrambe le polarità lineari (orizzon-tale e verticale), selezionandole con la ten-sione di alimentazione inviata dal ricevito-re, e l’intera gamma Ku (da 10.700 a 12.750GHz), utilizzando il tono a 22 KHz per pas-sare dalla fascia bassa (10.7-11.8 GHz) aquella alta (11.8 - 12.75 GHz). Sono estre-mamente semplici, e vengono costruiti ingrandi numeri. Il costo, di conseguenza, èmolto contenuto. Tali convertitori vengonoinclusi, normalmente, nei kit completi. Alla

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LA NUOVA TELEVISIONE 73

precedente generazione, ormai meno dif-fusa, appartengono gli LNB monobanda.Ne esistono di quattro tipi, ognuno desti-nato ad una particolare banda di ricezione:FSS (da 10.7 a 11.8 GHz), DBS (11.7 - 12.5GHz), SMS (12.5 - 12.75 GHz) e banda C (3.9- 4.2 GHz). Esistono inoltre convertitorimultibanda di tipo non Universale: si trattadi convertitori privi di illuminatore epolarizzatore, utilizzati ormai quasi solo inimpianti particolari, in grado di coprire tut-ta la gamma di frequenza della banda Ku(da 10.7 a 12.75 GHz) con la commutazionedi banda attuata con il cambio di tensione(13/18 Volts).

Cos’è la banda C? Che differenze ci sonocon la banda Ku?Mentre la stragrande maggioranza dei sa-telliti europei trasmette nella fascia di fre-quenze denominata Ku, che va da 10.700 a12.750 GHz (suddivisa a sua volta in tre fa-sce: FSS, da 10.7 a 11.7, DBS, da 11.7 a 12.5,ed SMS, da 12.5 a 12.75 GHz), alcuni satelli-ti (come ad esempio gli Intelsat), utilizzanoanche una gamma di frequenze più bassa,la banda C (da 3.7 a 4.2 GHz). Il vantaggioofferto da questa gamma è quello di ga-rantire, con la stessa potenza di trasmissio-ne, una propagazione del segnale su un ter-ritorio più vasto (un segnale in banda C puòcoprire ad esempio l’intero continente afri-cano), anche se il livello di segnale a terrarisulterà complessivamente più debole (e,di conseguenza, saranno necessarie para-bole di dimensioni maggiori per riceverlo).Per ricevere la banda C è necessario un ap-posito convertitore, differente da quelli uti-lizzati per la banda Ku.

Cosa si intende per figura di rumore diun convertitore?Nel processo di amplificazione di un segna-le, l’LNB introduce inevitabilmente una cer-ta quantità di rumore, che in termini praticisi traduce in disturbo (visibile sulle immagi-ni come un alternarsi di puntini bianchi e

neri, più o meno fitti). Con la figura di ru-more si quantifica, in decibel, il livello diquesto rumore: minore è questo valore,maggiore sarà quindi la sensibilità del con-vertitore. Un “buon” convertitore è carat-terizzato da una figura di rumore inferioreal valore di 1.0 dB. I modelli più recenti diLNB sono ormai arrivati ad una figura di ru-more bassissima, addirittura inferiore agli0.6 dB. Per fare un paragone, i primi con-vertitori della Marconi (realizzati appena 8anni or sono) avevano una figura di rumoredi 1.8 dB.

Perché non posso attaccare la paraboladirettamente al televisore?L’antenna parabolica, da sola, non è in gra-do di consentire ad un televisore la ricezio-ne della tv via satellite (a meno che il televi-sore stesso non sia dotato di un ricevitoreincorporato): se provaste ad attaccare il cavoche scende dalla parabola direttamente altelevisore, non vedreste nulla. I segnali ri-cevuti viaggiano infatti su frequenze supe-riori a quelle della normale tv terrestre, perle quali è necessario un sintonizzatore spe-cifico, contenuto nel ricevitore sat.

Cosa si intende per ricevitore con posi-zionatore integrato?E’ il circuito che controlla il puntamento diuna parabola motorizzata.Un ricevitore con posizionatore integratoconsente di spostare automaticamente laparabola da un satellite all’altro, semplice-mente cambiando canale, associando adogni canale il relativo satellite.

E’ possibile aggiungere il posizionatorein un secondo tempo?Sì, ma è bene accertarsi che il ricevitore siapredisposto per un apposito posizionato-re. Molti ricevitori sono dotati di unconnettore che consente il collegamento adun posizionatore della stessa marca. I dueapparecchi, in questo modo, possono es-sere controllati dallo stesso telecomando.

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74 LA NUOVA TELEVISIONE

In caso contrario (se si utilizza quindi un ri-cevitore con posizionatore separato di al-tro tipo), i due apparecchi dovranno esserecontrollati da due telecomandi differenti, enon potranno quindi offrire quegli automa-tismi (spostamento della parabola sul satel-lite relativo al canale televisivo selezionatoed autofocus) offerti dai sistemi con posi-zionatore integrato.

Quante memorie di posizione deve ave-re un ricevitore con posizionatore inte-grato?Come per le memorie di programma, più cene sono meglio è. Per poter spaziare tran-quillamente sui vari satelliti europei, sono in-dispensabili almeno una ventina di posizionimemorizzabili. Ma in vista di futuri sviluppi(nuovi satelliti che verranno lanciati), sareb-be meglio avere a disposizione almeno unaquarantina di posizioni memorizzabili.

Cos’è la gamma di ricezione? Influiscenella scelta dell’impianto?E’ la fascia di frequenze che il ricevitore è ingrado di sintonizzare. I modelli più vecchiavevano una gamma limitata alla fascia da950 a 1.750 MHz, sufficiente per ricevere esintonizzare le frequenze della fascia FSS(Fixed Satellite Service, ovvero le frequen-ze che vanno da 10.950 a 11.700 GHz: si trat-ta della “vecchia” fascia utilizzata dalla mag-gior parte dei satelliti europei). Questa gam-ma di ricezione risulta però insufficiente qua-lora si utilizzi un convertitore Universale,multibanda. Quasi tutti i moderni ricevitorisono quindi dotati di una gamma di rice-zione estesa (da 950 a 2.050 MHz).

Quanti ingressi per LNB deve avere unricevitore?La maggior parte dei ricevitori è dotata diun solo ingresso per LNB. Se si desiderasseutilizzare un secondo convertitore su questimodelli (ad esempio per un impianto dualfeed, o per collegare al ricevitore una se-conda parabola, o per ricevere sia la banda

Ku che la C), sarebbe dunque necessarioricorrere ad un accessorio esterno (eventual-mente controllabile dallo stesso ricevitore,con le funzioni di switch di cui parleremo inseguito). I ricevitori dotati di doppio ingres-so per LNB sono quindi preferibili, in previ-sione di future espansioni del proprio im-pianto di ricezione. Attualmente non ci sonoricevitori digitali con doppio ingresso.

Quante uscite RCA o SCART deve avereun ricevitore?Ancora una volta, più ce ne sono meglio è.Quelle indispensabili sono almeno tre, pre-feribilmente di tipo scart (è il connettore piùcomune su qualsiasi apparecchio video):una per il televisore, una per un decoderesterno e una per il videoregistratore. Qua-si tutti i ricevitori (almeno quelli con audiostereo) sono inoltre dotati di uscite RCA peril collegamento ad un impianto hi fi o perquello ad un ulteriore decoder.

Quali sono i sistemi di controllo per ac-cessori esterni di un ricevitore?Ne esistono di vari tipi. Il più versatile è il pro-tocollo DiSEqC (Digital Satellite EquipmentControl), uno standard che consente di mo-dulare, sullo stesso cavo che collega il ricevi-tore al convertitore, un segnale destinato alcontrollo di commutatori, posizionatori o al-tre periferiche. Grazie al DiSEqC, ad esem-pio, si può realizzare un sistema multifeed oun impianto motorizzato controllabile attra-verso un unico cavo di discesa. Un altro si-stema piuttosto diffuso è basato sul tono a60 Hz, attraverso il quale è possibile control-lare un commutatore per sistemi Dual Feed.I ricevitori con posizionatore integrato, oltreovviamente alle uscite di controllo per il po-sizionatore, sono dotati di comandi perpolarizzatori meccanici e magnetici. In en-trambi i casi, e però necessario collegare que-sti accessori attraverso cavi supplementari.

Molti ricevitori sono dotati della funzio-ne OSD. A cosa serve?

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Si tratta di un sistema di grafica su schermo:tutte le informazioni relative alla programma-zione del ricevitore, o quelle sul canale sele-zionato, vengono visualizzate direttamentesullo schermo televisivo collegato al ricevi-tore, in sovrimpressione alle immagini o susfondo colorato. L’OSD (acronimo di OnScreen Display) facilita notevolmente la pro-grammazione e la gestione dell’apparecchio,consentendo l’utilizzo di veri e propri “menù”per scegliere le varie funzioni.

A cosa serve la funzione “download”?Alcuni ricevitori sono dotati di una funzione(solitamente definita “download” o “datatransfer”) che ne consente una programma-zione rapidissima. E’ una funzione dedicatasoprattutto agli installatori: basta collegaredue ricevitori l’uno all’altro, attraverso unapposito cavo, e tutti i canali memorizzatisul primo apparecchio verranno “copiati”direttamente sulle memorie del secondo. Inquesto modo, è possibile rendere rapidis-sime quelle programmazioni di tutte le va-rie memorie che, altrimenti, potrebbero ri-chiedere anche qualche ora.

Cos’è un impianto motorizzato?E’ un sistema di ricezione, naturalmente piùcomplesso di un sistema a puntamento fis-so, in grado di gestire anche il movimentodella parabola. A differenza dei sistemi fis-si, in un impianto motorizzato sono neces-sari alcuni elementi supplementari, primotra tutti il posizionatore d’antenna (spessogià incorporato nel ricevitore). Il posiziona-tore è l’apparecchio che controlla il movi-mento della parabola e consente di memo-rizzare le posizioni dei vari satelliti ricevuti.Gli altri elementi necessari in un sistemamotorizzato sono: il motore vero e proprio(normalmente si tratta di un pistone mec-canico detto “attuatore”) e un particolaremontante (il Polarmount) che consente allaparabola di seguire, nel suo spostamento,l’andamento dell’arco polare sul quale sonocollocati i satelliti.

Esistono anche dei sistemi di puntamen-to Az/El motorizzati?Certamente: sono i sistemi che garantisco-no la massima precisione nel puntamento,oltre alla possibilità di puntare correttamen-te i satelliti in orbita inclinata (satelliti che,avendo esaurito il proprio carburante, nonsono in grado di mantenere esattamente lapropria orbita geostazionaria). Si tratta disistemi che utilizzano però due diversi mo-tori, che controllano separatamente eleva-zione del puntamento e movimento azimu-tale della parabola. La maggior parte deiricevitori con posizionatore integrato nonsono in grado di controllare questi sistemi,utilizzati per lo più in ambito professionale.

Quanto deve essere lungo un attuatore?Questo dipende dalla dimensione dellaparabola utilizzata. Mediamente, per le pa-rabole di piccole dimensioni (fino ad 85 cm.)sono sufficienti attuatori da 12 pollici. Per leparabole di medio taglio (da 85 a 150 cm.di diametro) si passa ad attuatori da 18 pol-lici. Per le parabole di dimensioni maggiori(da 180 cm. in su) sono invece necessariattuatori di lunghezza maggiore (24 pollici).E’ sconsigliabile utilizzare attuatori sovradi-mensionati rispetto alla parabola, in quan-to il puntamento sarà più facilmente sog-getto ad errori. Con un attuatore di dimen-sioni superiori al necessario è inoltre più fa-cile spingere la parabola oltre i limiti con-sentiti dal montante utilizzato, con il rischioconseguente di produrre danni meccanicial sistema. Per questa ragione, la prima cosada fare in fase di installazione è quella dimemorizzare sul posizionatore i limiti di cor-sa dell’attuatore.

Che differenze ci sono tra i diversi tipi disensori?Il sensore è l’elemento attraverso il quale ilposizionatore controlla di quanto si è spo-stata la parabola. I sensori di tipo reed sonoin pratica dei semplici interruttori: ad ognigiro del motore che spinge l’attuatore, un

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interruttore viene premuto meccanicamen-te. L’impulso prodotto viene inviato alposizionatore, che può così controllare l’av-venuto spostamento. Negli attuatori ad ef-fetto hall, si utilizzano dei sensori a transi-stor, mentre in quelli optomeccanici, l’im-pulso è fornito da un sensore ottico.

Un posizionatore è compatibile con qual-siasi tipo di attuatore?Quasi sempre: è però consigliabile, primadi fare un acquisto, verificare questa com-patibilità sulle caratteristiche tecniche del-l’apparecchio. Alcuni posizionatori (special-mente i modelli più economici) sono in gra-do di controllare soltanto gli attuatori consensori di tipo reed.

E’ meglio scegliere un ricevitore con po-sizionatore separato o un ricevitore conposizionatore integrato?Un ricevitore con posizionatore integrato èsicuramente preferibile, in quanto offremaggiori facilitazioni (ad esempio il fatto dimuovere automaticamente la parabola ver-so un nuovo satellite cambiando semplice-mente canali) e funzioni supplementari(come l’autofocus) di indubbia utilità. Vaperò sottolineato che anche alcuni ricevito-ri hanno la possibilità di interfacciarsi diret-tamente ad un posizionatore della stessamarca, per consentirne il controllo con lostesso telecomando.

Se il mio ricevitore non offre la possibili-tà di collegare un posizionatore separa-to, come posso motorizzare l’impianto?Il fatto di non poter collegare un posizio-natore al ricevitore non impedisce la mo-torizzazione del sistema: sarà semplice-mente un pò più scomoda la gestione del-la programmazione. Per passare da un sa-tellite all’altro, non sarà sufficiente, in que-sto caso, cambiare canale: bisognerà co-mandare separatamente il posizionatoreper spostare la parabola sul satellite desi-derato.

Cos’è una pay tv?Si tratta di un’emittente a pagamento, visi-bile solo a coloro che si abbonano al servi-zio offerto. Attraverso i satelliti europei èpossibile ricevere svariate decine di paytelevision che, naturalmente, sono tuttecodificate.

Cos’è una trasmissione televisiva codifi-cata?E’ una trasmissione le cui immagini sonorese artificialmente inintelligibili, attraversovari metodi. Solo chi è in possesso di un ap-posito decodificatore, da collegare al rice-vitore satellitare (alcuni ricevitori sono giàdotati di decoder integrato) e, se necessa-ria, della relativa smart card, può “rimette-re in chiaro”, ovvero rendere nuovamentevisibile, la trasmissione tv.

E’ possibile abbonarsi alle pay tv euro-pee dall’Italia?Nella maggior parte dei casi, no. La ragio-ne riguarda la problematica del diritto d’au-tore: ogni pay tv acquista i diritti d’autoredei programmi che trasmette per un soloterritorio. Di conseguenza ogni pay tv offrela possibilità di abbonarsi solo ai residentidel proprio paese d’origine.

Cos’è la tv digitale?A partire dall’inizio del 1996 in Europa è sta-ta introdotta la trasmissione interamentedigitale: un programma televisivo, viene co-dificato e trasmesso in forma numerica. Im-magini e suoni, in pratica, vengono “cam-pionati”, ovvero convertiti in stringhe di datidigitali, per poi essere trasmessi attraversoi ripetitori satellitari.

Che differenza c’è tra tv digitale e tv ana-logica?La differenza, per chiarirci, rispetto ai siste-mi analogici, è la stessa che c’è tra un vec-chio disco di vinile ed un compact disc. Sulprimo le informazioni sono incise in forma“qualitativa”, mentre il CD contiene infor-

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mazioni “quantitative”, rappresentate dasemplici bit (0 e 1).

Quali sono i vantaggi della tv digitale?Ce ne sono parecchi: innanzi tutto a livelloqualitativo la tv digitale offre la possibilitàdi trasmettere e ricevere segnali di altissi-mo livello, privi di qualsiasi disturbo. Con isistemi di correzione d’errore adottati in tra-smissione, il degrado qualitativo e l’intro-duzione di fattori di disturbo, come il rumorevideo e audio, vengono praticamente eli-minati. E poi a livello quantitativo: grazie allacompressione digitale, è possibile diffonde-re da un transponder satellitare (dove nor-malmente viene ospitato un solo canale te-levisivo analogico), fino a otto diverse emit-tenti televisive o decine di canali radiofonici.

Cos’è il DVB?Acronimo di Digital Video Broadcasting, èil sistema europeo per la tv digitale, elabo-rato da un consorzio al quale hanno parte-cipato i maggiori broadcaster, i tecnici e legrandi industrie europee. Questo standardè stato adottato anche da alcuni canali te-levisivi americani. Si divide in tre diversisottosistemi: il DVB-S per le trasmissionisatellitari, il DVB-T per quelle terrestri e ilDVB-C per le trasmissioni via cavo.

Cos’è il sistema MPEG-2?MPEG è l’acronimo di Motion Picture ExpertGroup, un consorzio internazionale di ricer-ca che ha stabilito i canoni per la digitaliz-zazione e la compressione delle immaginiin movimento, elaborando lo standard(MPEG-2) sul quale si basa il DVB europeo.L’MPEG2 viene utilizzato anche nei nuovivideodischi digitali DVD.

Cosa serve per ricevere la tv digitale viasatellite?E’ necessario un impianto di ricezione satcomposto da: parabola, convertitore (pre-feribilmente di tipo Universale) e da un ap-posito ricevitore digitale, detto anche “set-

top box”. Il costo complessivo dell’impian-to si aggira, attualmente, su cifre che vannodal milione in su, ma è anche possibile no-leggiare il ricevitore, abbonandosi aibouquet a pagamento offerti dagli opera-tori italiani D+ o Stream.

Non è possibile utilizzare un convertito-re di vecchio tipo?Teoricamente si, ma non è consigliabile: iricevitori digitali sono preprogrammati perfunzionare con un convertitore Universale,utilizzando il tono a 22 KHz per passare dal-la banda bassa a quella alta e il cambio ditensione 13/18 Volts per passare dallapolarità orizzontale a quella verticale. Uti-lizzando LNB non universali, i ricevitori di-gitali non possono assicurare le funzioni disintonia automatica dei canali di ciascunbouquet.

Non è possibile utilizzare un ricevitore ana-logico, magari con un decoder esterno?No: il segnale digitale deve essere trattatoin modo profondamente diverso rispetto aquello analogico, a partire dalla primademodulazione. Non è quindi possibile uti-lizzare un ricevitore analogico, e non esisto-no decoder digitali da affiancare al proprioricevitore.

Cosa si intende per “bouquet” digitale?Il bouquet è l’offerta di emittenti diffuse dauno stesso operatore. Ad esempio i canaliRaiSat 1, 2 e 3 fanno parte del “bouquetRai”, mentre emittenti come Match MusicSatellite, Cine Cinema e Classica fanno par-te del bouquet D+.

Le trasmissioni digitali via satellite sonocodificate o in chiaro?Come accade per i canali analogici, anchequelli digitali possono essere diffusi in en-trambe le modalità: attraverso i satelliti eu-ropei è possibile ricevere decine di emittentidigitali diffuse in modalità “Free To Air” (ov-vero in chiaro). Con un impianto Dual Feed

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in grado di ricevere sia i satelliti di Eutelsatche di Astra, è possibile accedere a diversecentinaia di canali numerici in chiaro. Moltopiù elevato il numero delle pay tv digitali,ovviamente codificate...

Quindi è necessario anche un decoder, ol-tre al ricevitore?Per la ricezione di un segnale digitale co-dif icato, s i ut i l izzano r icevitori IRD(Integrated Receiver Decoder, ovvero ri-cevitore con decoder integrato). L’inte-grazione dei circuiti di decodifica all’in-terno dei ricevitori può essere di due tipi:attraverso un sistema “on board” di tipochiuso (i circuiti vengono assemblati sul-la piastra madre dell’apparecchio) o at-traverso uno standard modulare aperto(come la Common Interface), basato suuno slot nel quale inserire il modulo didecodifica (detto CAM - ConditionalAccess Module, ovvero Modulo d’Acces-so Condizionato). I due sistemi possonoessere usati anche insieme.

Esistono diversi sistemi di codifica per latv digitale?Attualmente in Europa ne vengono utilizza-ti almeno otto: Irdeto, Videoguard. Seca(usate dalle pay-tv italiane), Viaccess,CryptoWorks, Mediaguard, Conax, Nagra-vision.

Cos’è il SimulCrypt?E’ una soluzione tecnica che consente di tra-smettere un’emittente digitale con diversecodifiche contemporaneamente.E’ il siste-ma scelto dalle Pay-tv italiane nel rispettodelle normative emanate dall’autorità ga-rante delle comunicazioni per realizzare ildecoder unico.

Cos’è la Pay per View?E’ una delle offerte commerciali della tele-visione a pagamento, che offre la possibili-tà di acquistare singole trasmissioni (adesempio eventi sportivi, concerti, eccetera).

E’ compatibile solo con ricevitori dedicatial singolo operatore.

Cos’è il Near Video On Demand?E’ una derivazione del sistema Pay per Viewche sfrutta le grandi capacità della tv digi-tale. Dal momento che su un singolotransponder possono essere “compressi”circa 8 canali televisivi differenti, si trasmet-te uno stesso film su più canali, con l’orariod’inizio sfalsato di un quarto d’ora. In que-sto modo l’utente, in qualsiasi momentodella giornata, potrà “comprare” quel filme vederlo dall’inizio aspettando al massimoun quarto d’ora. E’ compatibile solo con ri-cevitori dedicati al singolo operatore.

Come funziona la “compressione” digi-tale?Per ridurre la quantità di informazioni ne-cessarie a comporre le immagini, si sfrutta-no diverse tecniche. Alla base c’è l’elimina-zione della ridondanza: mai trasmettere duevolte quello che può essere memorizzato eriprodotto dal ricevitore. Ad esempio, vistoche per comporre un secondo di immaginiin movimento sono necessari 25 fotogram-mi, in realtà molto simili tra di loro, il siste-ma digitale trasmette il primo fotogrammaper intero, mentre nei successivi vengonotrasmessi solo gli elementi differenti dal pri-mo fotogramma.

La compressione fa decadere la qualitàdelle immagini?Solo in parte, dipende da quanto un canaleviene compresso. Il DVB prevede diversi li-velli di compressione, a seconda del tipo diimmagini che vengono trasmesse.Per un canale caratterizzato da immaginimolto statiche (ad esempio un canale di te-levendite o di news) si può utilizzare unaforte compressione senza notare decadi-menti della qualità. Per un canale che tra-smette invece sport, dove le immagini sonoin rapido movimento, sarà necessario utiliz-zare un livello di compressione minore.

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La tv digitale è compatibile con il forma-to 16:9?Certamente. Esistono già canali (Tele+ 16:9)che trasmettono esclusivamente in formato“widescreen”. La stessa Rai ha diffuso oltrequaranta incontri del passato Campionatodel Mondo di Calcio in formato panorami-co, e diffonde occasionalmente film e spet-tacoli in 16:9 attraverso i suoi canali digitali.

L’audio digitale è compatibile con i siste-mi Dolby Surround Pro-Logic e DolbyDigital?Solo con il Dolby Surround Pro Logic .Conl’audio della tv digitale è possibile andareanche oltre, utilizzando i nuovi standardcome il Dolby Digital che offre 5 canali di-screti, più uno dedicato al sub-woofer. E’necessario dotarsi di ricevitori digitali conun software idoneo e ricevere canali cheutilizzano il Dolby Digitale.

I ricevitori digitali con decoder integratopossono ricevere i canali trasmessi in chiaro?Certamente: i canali diffusi in modalità “FreeTo Air” possono essere ricevuti con qualsi-asi set-top box digitale, indipendentemen-te dal sistema d’accesso condizionato uti-lizzato da quest’ultimo.

Cosa significa “aggiornamento delsoftware”?I ricevitori digitali sono molto simili, nel con-cetto, ad un personal computer: sono ap-parecchi sui quali possono essere installatidiversi tipi di software o sistemi operativi.In questo modo è possibile aggiungere aciascun apparecchio nuove funzioni (adesempio la gestione dei servizi di Pay perView, la possibilità di visualizzare il Teletext,o di accedere a funzioni interattive). L’ag-giornamento del software consiste nella so-stituzione del sistema operativo con unanuova versione più avanzata.

Come avviene l’aggiornamento delsoftware?

Nel caso di ricevitori dedicati ad un bouquetdi pay tv digitali, il software viene teletra-smesso via satellite. La maggior parte deiricevitori è dotata di un’apposita funzioneper verificare l’eventuale presenza di unnuovo sistema operativo e consentirne iltelecaricamento. Alcuni apparecchi non ri-chiedono neanche l’intervento dell’utente:nel caso in cui l’operatore stia trasmetten-do un aggiornamento del software, effet-tuano automaticamente il “download”(caricamento) del nuovo sistema operativo.Se si dispone invece di un ricevitore di tipo“Free To Air”, l’aggiornamento deve esse-re eseguito tramite computer. L’industria cheha fabbricato il ricevitore mette a disposi-zione dell’utenza la nuova versione delsoftware attraverso Internet o tramite la suarete commerciale. Il software viene “carica-to” sul ricevitore collegandolo, attraversoun cavo seriale, al connettore RS-232 delPersonal Computer.

Cos’è il Modem e a cosa serve?Il Modem (il termine deriva da modulatore-demodulatore) è un apparecchio che con-sente di trasmettere e ricevere segnali digi-tali (in questo caso possiamo parlare di“files”, ovvero dati destinati a computer) at-traverso la rete telefonica. Nei sistemi digi-tali il Modem offre la possibilità di stabilireun “return path” (ovvero un segnale di ri-torno) tra l’abbonato e il fornitore del servi-zio (in questo caso Tele+). Lo scopo è quel-lo di consentire l’utilizzo di servizi comel’IPPV (Impulse Pay per View, ovvero pay perview ad impulsi): ogni volta che si acquistaun programma in Pay per View, il costo del-la trasmissione viene memorizzato sullasmart card dell’abbonato. Quando si supe-ra un certo numero di programmi acquista-ti, o a scadenze prefissate (ad esempio unavolta al mese) il ricevitore, attraverso ilModem, “chiama” il centro servizi di Tele+per comunicare i dati accumulati (per con-sentire la fatturazione dei servizi). Se que-sto non avviene, magari perchè il Modem

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non è stato collegato correttamente, l’uten-te non avrebbe più la possibilità di acqui-stare ulteriori programmi in Pay per View.

Come si fa a sintonizzare un bouquet di-gitale?Ciascun pacchetto di canali trasmette condeterminate caratteristiche, che vanno im-postate nel menù di ricerca manuale dei ca-nali: frequenza e polarizzazione (come per inormali canali analogici), FEC e SymbolRate. Una volta introdotti questi dati, il rice-vitore provvederà a sintonizzarsi sulla fre-quenza fornita e a memorizzare i canali tra-smessi su di essa.

Cos’è il FEC?Il FEC (acronimo di Forward Error Correc-tion) è un sistema di correzione d’errore checonsente, in caso di un momentaneo ab-bassamento del livello di segnale, di evita-re la perdita dell’immagine e di mantenerestabile la ricezione. Maggiore è il FEC, mi-nore sarà la capacità del transponder percontenere canali (ad esempio, un transpon-der con FEC a 2/3 può ospitare meno cana-li di uno con FEC a 3/4).

Cos’è il Symbol Rate?Il Symbol Rate rappresenta la velocità di tra-smissione al secondo, di dati digitali. Nor-malmente viene utilizzato, per la maggiorparte dei bouquet digitali, un rate di 27.500simboli al secondo. Per i canali di servizio oper quelli diffusi con la tecnica SCPC, si uti-lizzano velocità più basse. Ovviamente, mi-nore è la velocità, minore è lo “spazio” di-sponibile per trasmettere altri canali.

Cosa significa EPG?L’EPG, ovvero l’Electronic Program Guide(guida elettronica ai programmi) è il siste-ma adottato nelle trasmissioni digitali checonsente di visualizzare sullo schermo del-le informazioni dettagliate su ciascun pro-gramma trasmesso: è possibile, ad esem-pio, ottenere la trama e gli interpreti di un

film, o visualizzare l’elenco dei programmitrasmessi da ciascun canale ad una data oradella giornata.

Cosa sono le Service Information?Si tratta di segnali diffusi da ciascun bouquetdigitale che vengono utilizzati per “informa-re” costantemente il ricevitore su quali ca-nali sono attivi, e su quali transponder si tro-vano: grazie a questa tecnica, per riceveread esempio il bouquet di canali di Tele+, èsufficiente introdurre i dati relativi ad un solotransponder. A partire da questo, il ricevi-tore, attraverso le Service Information, ot-terrà automaticamente le frequenze e le ca-ratteristiche necessarie per memorizzareanche i canali diffusi dagli altri transponder.

Cosa sono i canali SCPC?Sono canali trasmessi con una particolaremodalità, utilizzata in particolare per emit-tenti non destinate alla ricezione pubblica:in pratica, anzichè diffondere attraverso untransponder un “pacchetto” di emittenti,che di fatto condividono la stessa portante,il transponder stesso viene segmentato inmodo da poter ospitare diverse portanti, adognuna delle quali viene associato un sin-golo canale (la sigla SCPC significa proprioSingle Channel Per Carrier, ovvero singolocanale per portante). Tra le emittenti cheutilizzano questo sistema c’è Rai Internatio-nal, il canale d’esportazione della Rai. Nontutti i ricevitori digitali sono in grado di ri-cevere i segnali SCPC.

E’ possibile collegare alla stessa parabolaun ricevitore digitale ed uno analogico?Certamente: è necessario utilizzare unosplitter particolare, dotato di un ingresso (alquale collegare il cavo proveniente dallaparabola), due uscite (una per il ricevitoredigitale e una per quello analogico) e uncavo di controllo, da collegare al piedino 8della presa Scart del ricevitore analogico. Ilsegnale proveniente dall’LNB viene invia-to, in via prioritaria al ricevitore digitale. Ac-

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cendendo il ricevitore analogico, lo splittercommuta automaticamente su di questo,escludendo temporaneamente il digitale.Ovviamente non è possibile mantenere en-trambi i ricevitori in funzione contempora-neamente. E’ possibile anche mettere i duericevitori direttamente in cascata senza usa-re alcuno switch.

E’ possibile utilizzare un ricevitore digi-tale in un sistema Dual Feed?Certamente. Esistono diverse modalità, perpoter usare un solo cavo di discesa dai con-vertitori al ricevitore. La prima utilizza unoswitch esterno comandato da una tensione0/12 Volts. In questo caso, è indispensabileutilizzare però un cavo che porti questa ten-sione allo switch, o un coassiale dotato diun conduttore supplementare, all’internodella stessa guaina. La seconda utilizza in-vece un commutatore esterno controllabileattraverso un tono a 60 Hz, che transita at-traverso lo stesso cavo coassiale. Infine, èpossibile utilizzare un commutatore di tipoDiSEqC, se il ricevitore è compatibile conquesto standard.

E’ possibile collegare un ricevitore digi-tale ad un sistema motorizzato?Certamente. Occorrono ricevitori digitaliprogettati per funzionare con sistemi mo-torizzati.

Cosa significa “Open Tv”?Si tratta di un sistema operativo sviluppatoda Sun e Thomson, dedicato espressamen-te alle applicazioni multimediali per ricevi-tori digitali. In Europa, esistono già moltiservizi che utilizzano il linguaggio OpenTv.Ad esempio, il canale Meteo del bouquetfrancese TPS consente di navigare, con iltelecomando, attraverso una serie di menuinterattivi che offrono la possibilità divisualizzare le previsioni meteoreologicherelative alla propria zona geografica.

Cosa significa “MP@ML”?

E’ l’acronimo di Main Profile at Main Level,ovvero il sistema di trasmissione utilizzatonello standard DVB: Profilo e Livello rappre-sentano la qualità complessiva dei segnalitrasmessi e la loro compressione.

Per ricevere la tv digitale è necessario untelevisore digitale?No: una volta ricevuti, i segnali digitali ven-gono riconvertiti in informazioni analogichedal ricevitore, per poter essere visualizzatisotto forma di segnali RGB (le tre compo-nenti cromatiche che compongono l’imma-gine televisiva, ovvero Rosso, Verde e Blu)o direttamente in Pal videocomposito.

I canali italiani via satellite sono tutti apagamento?No, esistono moltissimi canali diffusi in chia-ro, ricevibili senza che ci sia bisogno di pa-gare alcun abbonamento (a parte, natural-mente, il canone, ovvero la tassa di posses-so del televisore).

I canali italiani via satellite sono tutti indigitale?No: le tre reti Rai (RaiUno, RaiDue e RaiTre)vengono diffuse anche in analogico, attra-verso il satellite Hot Bird 1.

E’ vero che i programmi della Rai e dellaMediaset via satellite sono codificati?La Rai e la Mediaset sona costrette a codi-ficare alcuni programmi per i quali non han-no i diritti per tutta l’Europa. Si tratta so-prattutto di alcuni avvenimenti sportivi e, piùsporadicamente, di film e tv movie. La Raiutilizza in analogico la codifica Discret e indigitale il Seca. La Mediaset oscura il segna-le con una codifica industriale, impedendo-ne completamente la visione. L’ordinanzadell’Autorità Garante delle Comunicazionirelativa all’unico decoder dovrebbe permet-tere la codifica in simulcrypt.

Che differenza c’è fra Pay per View eImpulse Pay per View?

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Nel primo caso, la smart card viene precari-cata con alcuni “gettoni”, che l’utente con-suma ogni volta che accede ad un evento.Questi gettoni possono essere preacquista-ti, telefonando al centro servizi del gestore.Nel secondo caso, ogni evento viene inve-ce acquistato singolarmente, attraverso unaconnessione che il ricevitore effettua, tra-mite il modem incorporato, con il centroservizi, in modo del tutto automatico.

C’è qualche differenza fra i canali Tele+trasmessi via etere e quelli trasmessi viasatellite?Le differenze sono sia a livello quantitativo(via satellite, oltre ai canali Tele+ Nero eBianco, è possibile ricevere anche Tele+ Gri-gio e Tele+ 16:9) sia per l’aspetto qualitativo(nella trasmissione via satellite, grazie al si-stema digitale DVB, la qualità di immaginie suoni è decisamente superiore).

A livello qualitativo, che differenza c’è frala ricezione satellitare in digitale e quellavia cavo?

Nessuna differenza, in teoria: un segnaledigitale è uguale, come caratteristiche, inentrambi i sistemi. Nella diffusione via cavosi è meno soggetti ad eventuali cali del li-vello di segnale dovuti ad agenti atmosferi-ci: durante un diluvio, una parabola di pic-cole dimensioni potrebbe rivelarsi insuffi-ciente alla ricezione del segnale. Il cavo,naturalmente, non è soggetto a questi pro-blemi.

Qual è il formato audio migliore cheun’emittente satellitare potrebbe tra-smettere? E perché la maggior parte deifilm vengono trasmessi con un sempliceaudio stereo (quando va bene?).Il formato audio “ideale” è quello multica-nale: ne esistono due versioni, una proget-tata dalla Dolby (Dolby Digital o AC-3) e unabasata sulla compressione MPEG (MPEG5.1). Entrambi i sistemi offrono ben 5 canaliaudio discreti (destro, sinistro, centrale, po-steriore destro e posteriore sinistro), più uncanale per il subwoofer, e sono attualmen-te utilizzati nei dischi DVD.

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il vocabolario dei termini usati

LA NUOVA TELEVISIONE 83

Accesso condizionato. Sistema di codifica edi gestione del parco abbonati di un pacchet-to di pay television. Nella tv digitale è unmodulo inserito nel ricevitore IRD o in un par-ticolare chipset installato direttamente sullapiastra madre dell’apparecchio. I sistemi uti-lizzati in Italia sono Irdeto (Stream, SCT, D+),Seca Mediaguard (D+) e videoguard (Stream)

ADR (Astra Satellite Radio). Sistema di tra-smissione digitale per emittenti radiofoniche.Attualmente viene utilizzato per la diffusionedi circa 40 canali, soprattutto tedeschi, diffusiin chiaro su Astra. Lo standard ADR consenteanche la codifica del segnale.

Allineamento. Processo di ottimizzazione delpuntamento della parabola su un satellite.

Alta Definizione. L’immagine televisiva tradi-zionale è formata da 625 linee di definizione.Nell’Alta Definizione, il numero di linee vieneraddoppiato, offrendo una qualità d’immagi-ne e un livello di dettaglio superiori, vicini aquelli offerti dalla pellicola cinematografica.

Analogico. Tecnicamente, è il sistema in cui ilsegnale viene elaborato in forma continua,l’opposto di un segnale digitale. Si tratta delsistema utilizzato tradizionalmente per diffon-dere i programmi tv terrestre. Via satellite,esistono decine e decine di emittenti che tra-smettono in modalità analogica. Questo stan-dard, verrà in futuro soppiantato da quellodigitale, economicamente più convenienteper le emittenti e più versatile per gli utenti.

Attuatore. Motore lineare con sistema acontro-reazione che permette lo sposta-mento della direzione di puntamento dellaparabola.

Azimut. Valore espresso in gradi indicante laposizione di un satellite sul piano orizzontale.

Banda base. Segnale non deenfatizzato e nonancora adattato alle necessità del ricevitorenecessario per il corretto funzionamento di undecodificatore analogico.

Banda C. La gamma di frequenze compresatra i 3.7 e i 4.2 GHz, utilizzata in particolaredai satelliti per telecomunicazioni interconti-nentali. Le caratteristiche di questa banda con-sentono di diffondere un segnale su aree ge-ografiche vastissime, la cui ricezione è peròlegata a parabole di dimensioni notevoli (nor-malmente superiori ai 3 metri di diametro) Lamaggior parte dei canali televisivi utilizza que-sta banda esclusivamente a scopi professio-nali, mentre per la ricezione domestica diret-ta è invece privilegiata la banda Ku. Per rice-vere la banda C è necessario un apposito con-vertitore, dotato di polarizzatore circolare, edun ricevitore in grado di effettuare l’inversio-ne della polarità video, dal momento che icanali analogici diffusi in banda C vengono tra-smessi con immagini al negativo (senso di mo-dulazione invertito).

Banda Ku. La gamma di frequenze compresatra i 10.7 e i 12.75 GHz, utilizzata dallastragrande maggioranza delle emittenti eu-ropee e internazionali per diffondere diretta-mente i propri segnali all’utenza domestica.Per ricevere i canali trasmessi in questa ban-da è necessario un convertitore Universale,installato su una parabola di dimensioni an-che molto contenute (dai 70 cm. di diametroin su).

CAM. Conditional Access Module, o modulod’accesso condizionato. Si tratta, nei sistemi

IL VOCABOLARIODEI TERMINI USATIIL VOCABOLARIO

DEI TERMINI USATI

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il vocabolario dei termini usati

84 LA NUOVA TELEVISIONE

digitali, della circuitazione di decodifica ne-cessaria a ricevere i canali criptati. Può essereun modulo estraibile, come nel caso dei CAMIrdeto o di quelli conformi allo standard Com-mon Interface, o di un chipset integrato diret-tamente sulla piastra madre del ricevitore.

Canone. E’ la tassa sul possesso del televiso-re (o di qualunque apparecchiatura atta allaricezione di segnali televisivi) attraverso laquale viene finanziata la tv pubblica. Vienepuntualmente evaso da migliaia di telespet-tatori, tanto che la Rai sta prendendo in con-siderazione l’ipotesi di codificare integralmen-te le proprie trasmissioni satellitari, distribuen-do una propria smart card solo a coloro chesono in regola con il pagamento.

Cavo. E’ il mezzo attraverso il quale transita ilsegnale dalla parabola al ricevitore o, nel casodella tv via cavo, è il sistema di distribuzionedel segnale adottato dalla Stream per la dif-fusione dei propri canali digitali, attraverso unacombinazione di rete in fibre ottiche e cavocoassiale.

Centralizzato. Sistema di distribuzione delsegnale ricevuto da una o più parabole a di-versi utenti. Si tratta della soluzione ideale perevitare il proliferare delle parabole sul tetto.Diverse alternative tecniche consentono direalizzare impianti che, utilizzando anche ilcavo d’antenna preesistente (o, in alternati-va, realizzando una nuova “calata” di cavi),possono portare sia il segnale ricevuto dal sa-tellite che quello della tradizionale antenna ter-restre in ogni appartamento.

Chiave elettronica (Parental Lock). Possibili-tà di impedire la visione di canali particolarise non si fornisce al sintonizzatore un numerodi codice

Cifra di rumore (Noise Figure). Misura, espres-sa in decibel, della quantità di rumore genera-ta in un amplificatore o in un LNB. Minore è lacifra di rumore, migliore sarà il segnale

Codifica. Sistema utilizzato per oscurare le im-magini di una pay tv.

Commutazione. 22 kHzSegnale inviato dalricevitore che permette di commutare i segnaliprovenienti da due LNB, oppure di commuta-re tra due oscillatori locali presenti negli LNBuniversali.

Convertitore. In un sistema di ricezione viasatellite è l’elemento, installato sulla parabo-la, che amplifica il segnale ricevuto e lo con-verte ad una frequenza intermedia (dai 900 ai2.150 MHz), prima di immetterlo nel cavo checollega l’impianto esterno al ricevitore dome-stico. Per ricevere i segnali della maggior par-te dei satelliti europei, è necessario un con-vertitore di tipo Universale, compatibile siacon le emissioni analogiche che con quelledigitali.

Common Interface. Standard sviluppato nel-l’ambito del sistema DVB per consentire adogni ricevitore digitale di interfacciarsi con dif-ferenti sistemi di accesso condizionato. In pra-tica si tratta di uno slot nel quale è possibileinserire il modulo d’accesso condizionato(CAM) e la smart card utilizzati dalla pay tvdigitale alla quale ci si desidera abbonare. Nelcaso si decida di sottoscrivere un abbonamen-to ad un altro operatore, che utilizza un siste-ma d’accesso condizionato differente, è suffi-ciente sostituire il modulo CAM e la smartcard, mantenendo il proprio ricevitore. Rispet-ta la normativa emanata da Garante delle Co-municazioni relativa all’unico decoder.

D+. E’ la piattaforma digitale a pagamento diTele +. Attualmente comprende svariate of-ferte: un bouquet “basic” con decine di cana-li tematici, alcuni canali in opzione, il servizio“premium” Tele + e i servizi + Calcio e + For-mula 1.

DBW. Valore in decibel (vedi sotto) indicantela potenza del segnale irradiato dal transpon-der al centro del footprint. Maggiore è il va-lore, minore la dimensione della parabola ne-cessaria per la ricezione del segnale.

Decoder. Apparecchio necessario per deco-dificare programmi televisivi criptati. Le paytelevision, per impedire la visione dei propri

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LA NUOVA TELEVISIONE 85

programmi ai non abbonati, possono criptarei loro segnali, utilizzando i vari standard dicodifica disponibili (ad esempio il Videocrypto il Mac/Eurocrypt per l’analogico, l’Irdeto oil Seca per il digitale). In fase di ricezione, at-traverso un relativo decoder abilitato, i segnaliverranno rimessi “in chiaro”, resi cioè nuova-mente accessibili. Il decoder può essere inte-grato direttamente all’interno del ricevitore(negli apparecchi IRD - Integrated ReceiverDecoder). Per abilitare il decoder, viene uti-lizzata in molti casi la Smart Card (vedi).

Decibel (dB). Misura logaritmica. Viene usataper indicare il guadagno o la perdita di se-gnale.

Declinazione. Angolo di aggiustamento tra unmontaggio polare e il piatto della parabola.

Deenfasi audio. Riduzione di una porzionedelle frequenze più alte di un segnale a mo-dulazione di frequenza, utilizzato per neutra-lizzare gli effetti della pre-enfasi. Si tratta diun sistema di trasmissione e ricezione atto amigliorare il rapporto segnale/rumore.

Digitale. Sistema di trasmissione numerico ba-sato sul campionamento di immagini e suoni.In Europa viene utilizzato lo standard DVB(Digital Video Broadcasting), che prevede lacompressione del segnale attraverso il sisemaMPEG2.

DiSEqC. Sistema di collegamento tra ricevi-tore e periferiche di un impianto sat (LNB,switch di commutazione, polarizzatore, mo-tore) che invia tutti i segnali di controllo perquesti componenti solo attraverso il cavocoassiale.

Dolby Surround. Sistema multicanale per lariproduzione sonora, adottato in numerosifilm e programmi televisivi per garantire uneffetto “avvolgente”. Richiede l’utilizzo di unamplificatore dotato di decoder DolbySurround o Pro-Logic incorporato (in gradodi estrarre, dal segnale stereofonico, i segnalidestinati ai diffusori supplementari, centralee posteriori).

Doppia banda (Dual band). Convertitore ingrado di ricevere contemporaneamente duediverse bande di frequenza.

Doppia polarità (Dual pole). Convertitore ditipo “Marconi” in grado di ricevere entrambele polarità (orizzontale e verticale) selezionabilidall’utente attraverso un cambio di tensione(13/18 Volt).

Down Link. Percorso del segnale dal tran-sponder del satellite a Terra.

DSR (Digital Satellite Radio). Sistema di tra-smissione audio digitale utilizzato da alcuneemittenti tedesche. Richiede l’utilizzo di un ri-cevitore apposito.

DVB. Acronimo di Digital Video Broadcasting:è lo standard di trasmissione digitale adotta-to in Europa, ed è basato sul sistema di com-pressione MPEG-2. Elaborato da un consor-zio internazionale, il DVB prevede tre varian-ti: il DVB-S, dedicato alla trasmissione via sa-tellite, il DVB-C per la tv via cavo e il DVB-Tper la trasmissione digitale attraverso ripeti-tori terrestri.

EIRP. (Effective Isotropic Radiated Power: po-tenza isotropica effettiva irradiata).Potenza del segnale irradiato da un satellitesulla Terra. Il valore EIRP è più alto al centrodel cono di copertura e decresce spostandosiverso la periferia del footprint.

Elevazione. L’angolo verticale compreso fral’orizzonte e il satellite.

EPG. Acronimo di Electronic Program Guide,ovvero guida elettronica ai programmi. Si trat-ta di un sistema tipico della tv digitale, checonsente di visualizzare direttamente sulloschermo le informazioni relative al program-ma in corso, a quello successivo e alla pro-grammazione delle emittenti ricevute.

Eurocrypt. Sistema di codifica associato allostandard di trasmissione analogico D/D2-Mac.Per poter ricevere i canali che utilizzano que-sto sistema, è necessario un decoder e una

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86 LA NUOVA TELEVISIONE

smart card, rilasciata dall’emittente che si de-sidera ricevere. Il D2-Mac/Eurocrypt è utiliz-zato come sistema di codifica da numeroseemittenti nordeuropee e dai canali a luci ros-se Rendez Vous e Eros Tv.

Fascia di Clarke. E’ la zona in cui orbitano isatelliti geostazionari (come quelli per teleco-municazioni utilizzati per la diffusione della tvvia satellite), posta a 36.000 km di altezza sul-l’equatore. In questa fascia di cielo, i satellitisi muovono con la stessa velocità angolare dirotazione della Terra, rispetto alla quale ap-paiono quindi come punti fissi. La fascia pren-de il nome da Arthur C. Clarke (l’autore di2001 Odissea Nello Spazio), il primo ateorizzarne l’utilizzo negli anni ’40.

Footprint. L’area geografica coperta dai se-gnali trasmessi dal satellite.

Formato. Rapporto tra base e altezza di un’im-magine, e di uno schermo tv. Il formato è undato degli standard televisivi. Il Pal, il Secame l’NTSC usano un formato di 4 a 3. I sistemiHDTV, il D2-Mac, il Palplus usano il rapportodi 16 a 9. Il DVB può usare entrambi.

Free To Air. I canali digitali irradiati in modali-tà “free to air” sono quelli privi di codifiche,diffusi “in chiaro”. Possono essere ricevuti conqualsiasi set-top box digitale, anche privo dimodulo d’accesso condizionato.

Frequenza intermedia. Gamma di frequenzeprovenienti dal gruppo LNB, che il ricevitoreè in grado di sintonizzare. Può essere stan-dard (950-1.750), estesa (950-2.050), ampia(700-2.050). La banda estesa è necessaria perricevere tutti i canali dai diversi satelliti Astra,dall’1A fino all’1D. L’ampia banda permetteanche la ricezione di tutti i satelliti Astra conun vecchio LNB (non esteso). Con l’introdu-zione dei canali digitali, la banda estesa deveessere ulteriormente ampliata a 2.150 MHz.

Hi Fi. L’audio della maggior parte delle emit-tenti satellitari, sia televisive che radiofoniche,viene trasmesso con sistemi che garantisco-no una qualità estremamente elevata. Sia nel

caso di trasmissioni analogiche, nelle qualiviene utilizzato il sistema di riduzione del ru-more Wegener Panda, sia nel caso delle tra-smissioni digitali, l’audio sat è decisamenteHi Fi (sigla di High Fidelity, ovvero Alta Fe-deltà).

Illuminatore (Feed). Elemento che viene po-sto in corrispondenza del fuoco della parabo-la. Serve a convogliare i segnali riflessi dal di-sco parabolico all’LNB.

Internet. La rete delle reti, ovvero l’universodelle comunicazioni telematiche. Relegata,sino ad ora, al mondo della telefonia (per po-ter “navigare” nella rete è necessaria una con-nessione telefonica, attraverso cui ricevere etrasmettere i dati), si sta spostando ora nelmondo del satellite, in grado di garantire unamaggior velocità di distribuzione dei dati.

Installazione. Il montaggio e il puntamentodi un sistema di ricezione via satellite. Si trat-ta di una procedura delicata, essenziale per labuona riuscita di un impianto. Deve eseguirlaun professionista abilitato.

IRD (Integrated Receiver Decoder). Ricevi-tore con decodificatore integrato.

Irdeto. Sistema di accesso condizionato (co-difica) utilizzato sia da Tele + che da Stream.Si basa su ricevitori equipaggiati di un modu-lo CAM (Conditional Access Module) da inse-rire in un apposito slot.

Larghezza di banda. Gamma di frequenzeoccupate da un segnale.

LNB. Acronimo di Low Noise Block converter,ovvero convertitore a basso rumore. E’ l’ele-mento sul quale vengono convogliati i segna-li riflessi dalla parabola, la cui funzione è quel-la di amplificarli e convertirli ad una gammadi frequenze inferiori, per poterli poi trasferi-re al ricevitore attraverso un cavo coassiale.Per la ricezione dei canali sat digitali e analo-gici europei, è necessario utilizzare un con-vertitore di tipo “Universale” (con frequenzed’ingresso da 10.7 a 12.75 GHz).

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LA NUOVA TELEVISIONE 87

LNB a tripla banda. LNB, con due oscillatorilocali, uno per la banda bassa a 9,75 GHz l’al-tro per la alta a 10,75 GHz, in grado di riceve-re tutte le bande Ku (vedi). La selezione dellabanda avviene o a tensione (13/18V) oppurecon il tono a 22 kHz.

LNB universale. Anche l’LNB universale incor-pora, come quelli a tripla banda (vedi sopra),due oscillatori locali. Quello per la banda bassaè sempre a 9,75 GHz; il secondo invece è a10,6 GHz. Con questo LNB la massima fre-quenza in banda Ku (12,750 GHz) viene spo-stata a 2.150 MHz.

Memorie. Numero dei canali che un ricevito-re satellite, o un televisore, può presintoniz-zare. Si usa anche il nome Programmi.

Mesh. Antenna in metallo traforato. Le dimen-sioni dei fori, pur non compromettendo la ca-pacità riflettente del disco, consentono alla pa-rabola di offrire una minor resistenza al vento.

MMDS (Multipoint Microwave DistributionSystem - sistema di distribuzione a micro-onde). Distribuzione ad utenti di trasmissionitv sulle frequenze satellite (11,7—12,5 GHz)ma trasmesso da ripetitori terrestri. Per rice-verlo è sufficiente un’antenna con un guada-gno inferiore a quello delle parabole, un con-vertitore ed un ricevitore satellite.

Modem. Acronimo di MODulatore - DEMo-dulatore: è l’apparecchio che converte un’in-formazione digitale in un segnale analogico,per consentire la sua trasmissione attraversola comune rete telefonica. Nella tv digitaleviene utilizzato per collegare il ricevitore alCentro Servizi della pay tv alla quale ci si èabbonati, per consentire l’utilizzo di sistemidi pay television.

Modulatore. Il modulatore interno dei ricevi-tori prende il segnale in banda base a 50 Hz e625 linee, lo codifica secondo lo standard Pale lo carica su uno dei canali UHF.

Montaggio Az/El. Montante per paraboleutilizzabile per il puntamento fisso (le

regolazioni di elevazione e azimut sono quel-le essenziali per poter puntare un satellite).

Montaggio Horizon-to-Horizon. Sistema dimotorizzazione della parabola che permetteun ampio raggio di movimento ed un punta-mento molto accurato.

Montaggio polare (Polarmount). Montanteper sistemi motorizzati, in grado di far segui-re automaticamente alla parabola nel suomovimento azimutale, la variazione dell’ele-vazione dell’arco polare entro il quale sonocollocati i satelliti.

MPEG2. Sistema digitale di compressione del-l’informazione, basato sull’eliminazione deglielementi di ridondanza e su alcuni potentialgoritmi in grado di ridurre sensibilmente ladimensione del dato finale. Sviluppato da ungruppo di ricerca internazionale (il MotionPicture Expert Group, da cui l’acronimo MPEG),è il sistema utilizzato per la compressione deidati digitali che compongono i segnali DVB.

Multicrypt. Sistema che consente di inserire,in un ricevitore digitale, diversi moduli d’ac-cesso condizionato grazie ad un’interfaccia ditipo Common Interface.

Multifeed. Montaggio di più di un LNB suun’antenna non motorizzata per ricevere i se-gnali di due, o più, satelliti vicini.

Near Video On Demand. Sistema che con-sente di acquistare un evento in pay per view(ad esempio un film) limitando al minimo l’at-tesa del suo inizio: in pratica, lo stesso filmviene trasmesso su diversi canali con orari diinizio sfalsati di quindici o trenta minuti.

NTSC. Standard di trasmissione utilizzato dalleemittenti statunitensi e giapponesi. Usa 525linee di scansione ed una frequenza disemiquadro di 60 Hz.

Oscillatore locale. Dispositivo dell’LNB chedetermina la banda di frequenza ricevutadall’LNB stesso, compreso tra i 13 e gli 11 GHzcirca, nella banda di frequenza intermedia.

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88 LA NUOVA TELEVISIONE

On Screen Display. Sistema di programma-zione dei ricevitori o di altri apparecchi basa-to su informazioni che vengono visualizzatedirettamente sullo schermo del televisore.

Orbita geostazionaria. Vedi Fascia di Clark.

Pal. Standard di trasmissione utilizzato dallamaggioranza delle emittenti europee in cui leimmagini sono composte da 625 linee, tra-smesse con frequenza di 50 Hz.

Pal Plus. Standard di trasmissione tv caratte-rizzato dal formato 16:9 ma perfettamentecompatibile con l’attuale Pal.

Parabola. E’ il cuore di un sistema di ricezioneper la tv via satellite. Tecnicamente, si tratta diuna superficie di forma parabolica costruita conmateriali in grado di riflettere i segnali ricevutiverso il convertitore. Il suo guadagno varia infunzione del diametro: maggiori saranno le di-mensioni, migliore sarà la qualità del segnalericevuto. Nella nostra penisola, per ricevere icanali diffusi dai satelliti Hot Bird, è sufficienteuna parabola da 80 cm. di diametro.

Pay Tv. Televisione a pagamento: tutti i pro-grammi di una pay tv sono codificati e per po-terli “decodificare” è necessario pagare un ca-none di abbonamento. Chi non paga, nonvede...

Pay Per View. Una “variante” della pay tv, at-traverso la quale è possibile “acquistare” unsingolo programma alla volta.

Polarizzazione. Andamento caratteristicodelle onde elettromagnetiche. Nelle trasmis-sioni via satellite può essere di quattro tipi:lineare verticale od orizzontale, circolaresinistrorsa o destrorsa.

Polarizzatore. Dispositivo che separa le ondea polarizzazione lineare verticale da quelleorizzontali. Il controllo può avvenire a tensio-ne 13/18Volt (polarizzatore elettrico tipoMarconi), oppure a corrente (polarizzatoremagnetico); infine a impulsi di tensione(polarizzatore meccanico).

Posizionatore. Unità per il controllo di una pa-rabola motorizzata. Ha un certo numero di me-morie per le diverse posizioni satellite.

Programmi. Vedi Memorie.

QPSK, QAM. No, non vi spiegheremo il si-gnificato esatto di queste due sigle. Vi dicia-mo semplicemente che si tratta di due diversisistemi di modulazione di un segnale digita-le, propri rispettivamente della tv via satellitee di quella via cavo. I ricevitori digitali per ilsatellite utilizzano sintonizzatori con demodu-lazione QPSK, quelli per la tv via cavo usanoinvece la modalità QAM. Esistono però siste-mi di distribuzione centralizzati del segnale ba-sati sulla trasmodulazione QPSK - QAM. Inquesto caso, anche se il segnale arriva dal sa-tellite in modalità QPSK, il ricevitore dome-stico da utilizzare dovrà essere di tipo QAM.

RaiSat. E’ la società della Rai che si occupadella realizzazione dei canali tematici, da Lu-glio disponibili attraverso il bouquet D+.

RCA. Tipo di presa per le uscite audio-stereoo per i segnali audio-video composito.

Return Path. Letteralmente “sentiero di ritor-no”. E’ il sistema che consente all’operatoredi pay tv la fatturazione dei programmi acqui-stati dall’utente attraverso la pay per view. Abordo del ricevitore c’è un modem, collegatoalla linea telefonica domestica. Dopo aver“comprato” un certo numero di eventi, ilmodem si collega alla centrale operativa delfornitore del servizio e “scarica” i dati relativiai programmi acquistati.

Ricevitore. Si tratta dell’apparecchio utilizza-to per sintonizzare e memorizzare le diverseemittenti ricevute dalla parabola. Può esseredi tipo analogico o digitale.

Scart. Tipo di presa con 21 pin per il collega-mento dei dispositivi audio/video come vide-oregistratori, ricevitori, lettori DVD, decodere televisori. Attraverso i connettori Scart pos-sono transitare sia segnali in videocompositoche in RGB o in Y/C (Super VHS).

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LA NUOVA TELEVISIONE 89

Seca Mediaguard. E’ il sistema di accessocondizionato sviluppato da Canal +.

Secam. Standard di trasmissione utilizzato inFrancia e nei Paesi dell’Est europeo in cui leimmagini sono composte da 625 linee tra-smesse con frequenza di 50 Hz.

Sedici/noni (16:9). E’ il rapporto base - altez-za delle trasmissioni “widescreen”. Si trattadi un rapporto più vicino a quello utilizzatonegli schermi cinematografici, ideale quindiper la visione in tv dei film. Esistono già diver-si canali che trasmettono utilizzando il forma-to 16:9. Il rapporto normalmente utilizzatonelle trasmissioni televisive tradizionali, inve-ce, è di 4:3.

SimulCrypt. Soluzione tecnica che consentedi trasmettere un’emittente digitale con di-verse codifiche contemporaneamente

Smart card. E’ la “tessera” da inserire neidecoder, digitali ed analogici, per abilitarli alladecodifica di un segnale codificato. All’inter-no della smart card c’è un piccolo chip sulquale sono memorizzati i dati relativi all’ab-bonamento sottoscritto, necessari per deco-dificare il segnale.

Soglia statica. Valore minimo entro il quale ilcircuito di demodulazione del ricevitore ana-logico riesce a funzionare correttamente. Mi-nore è la soglia statica, maggiore è la sensibi-lità del ricevitore. E’ misurata in decibel.

Sottoportante. Segnale ausiliario del segna-le tv satellite sul quale è possibile ‘caricare’l’audio. I canali tv sat hanno diverse sottopor-tanti audio, localizzate fra 5.5 e 10 MHz dallaportante del segnale video.

Splitter. Componente che divide un segnalein ingresso in due segnali uguali sulle due, opiù, uscite. Importante è considerare l’atte-nuazione che introduce sul segnale

Stream. E’ la piattaforma digitale distribuitavia cavo e via satellite. Utilizza il sistema d’ac-

cesso condizionato Irdeto e offre un bouquetdi canali estremamente vario (BlueStream) conun servizio di Pay Per View (PrimaFila) e dicanali interattivi.

Switch. Componente che permette di sceglie-re tra due segnali in ingresso inviandone unosolo all’uscita. E’ controllato con un tono a 22kHz o con un gradino di tensione a 12 V. Inpratica compie l’operazione contraria allosplitter (vedi).

Symbol Rate. Letteralmente “velocità di sim-bolo”: è legato al bitrate con il quale vienetrasmesso un flusso di segnali digitali. Si trat-ta di un valore importante: la maggior partedei bouquet utilizza una velocità intorno ai27.500 megasimboli al secondo, mentre di-versi canali (in particolare quelli non destinatialla ricezione pubblica, come i canali di servi-zio diffusi in modalità SCPC) sfruttano veloci-tà molto più contenute. Per riceverli, il set-top box deve essere in grado di riconosceresegnali con symbol rate compreso tra 2 e 30megasimboli al secondo.

Tele+. La prima pay tv italiana, attualmentediffusa via etere e via satellite. Nella distribu-zione satellitare, Tele + viene offerta in quat-tro canali “premium”: Tele+ Bianco, Tele+Nero, Tele+ Grigio e Tele+ 16:9.

Timer. Temporizzatore per l’accensione e lospegnimento automatico di un apparecchio.

Transponder. I dispositivi, posti su un satelli-te, in grado di ricevere i segnali dalle stazioniterrestri e di ritrasmetterli verso Terra.

Uplink. Percorso del segnale dalla Terra al sa-tellite.

Videocrypt. Sistema di codifica utilizzato par-ticolarmente dai canali anglosassoni.

Videoguard. Sistema di codifica utilizzato dal-l’operatore italiano Stream

Video On Demand. Sistema che consenteall’utente di scegliere, attraverso l’utilizzo del

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90 LA NUOVA TELEVISIONE

telecomando, il film che desidera acquistarein Pay Per View, il cui inizio sarà immediato.Per il momento il Video On Demand èrealizzabile esclusivamente attraverso le tec-nologie legate al cavo.

Wegener Panda. Sistema di compressionedell’audio stereo analogico utilizzato da nu-merosi canali sat. In ricezione, il Wegener Pan-da consente di ridurre la quantità di rumoreintrodotta in fase di trasmissione.

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Indirizzi degli sportelli Adiconsum

VALLE D’AOSTASede regionale:AOSTA - ST. M. DE CORLEANS, 57 - 11100Tel 0165230777 - Fax 0165368308

PIEMONTESede regionale:TORINO - VIA VOLTURNO, 11 – 10133Tel 0116604750 - Fax 0116603575

Sedi territoriali:TORINO - VIA BERTRANDI, 1e - 10120Tel 0115613666 - Fax 011546258

VERCELLI - VIA PAGGI, 1 - 13100Tel 0161255026 - Fax 0161215105

CUNEO - VIALE ANGELI, 11 – 12100Tel 0171696294 - Fax 0171697108

ASTI - VIA XX SETTEMBRE, 10 - 14100Tel 0141590349 - Fax 0141590349

IVREA - VIA ARDUINO, 97 - 10015Tel 012544932 - Fax 012540411

NOVARA - VIA DEI CACCIA, 7b - 28100Tel 032135740 - Fax 0321399184

VERBANIA - VIA BELGIO, 4 - 28922Tel 0323507011 Fax 0323507011

BIELLA - VIA GARIBALDI, 8 - 13900Tel 01533326 - Fax 01520735

ALESSANDRIA - VIA PARMA 36 - 15100Tel 0131253132 - Fax 0131253132

LOMBARDIASede regionale:SESTO SAN GIOVANNI - Viale F. Testi – 20099Tel 0224426292

Sedi territoriali:MILANO - VIA TADINO, 23 - 20124Tel 0220525335 - Fax 0220525336

BUSTO ARSIZIO - VIA CAIROLI, 7 - 21052Tel 0331679768 - Fax 0331321891

BERGAMO - VIA CARNOVALI, 88a - 24126Tel 035324580 - Fax 035324113

BRESCIA - VIA ZADEI, 64 – 25123Tel 0303700805 - 0303700815 - Fax 030393521

COMO - VIA BRAMBILLA, 24 - 22100Tel 031296210 - Fax 031301110

VARESE - VIA B. LUINI, 5 - 21100Tel 0332283654 - Fax 0332240579

PAVIA - VIA ROLLA, 3 - 27100Tel 0382538180 - Fax 0382302756

SONDRIO - VIA BONFANDINI, 1 - 23100Tel 0342512554 - Fax 0342219305

MONZA - VIA DANTE 17/A - 20052Tel 0392399260 - Fax 0392300756

LECCO - VIA BESONDA, 11 - 22053Tel 0341275555 - Fax 0341275575

CREMONA – VIA Dante, 121 - 26100Tel 0372413426 - Fax 0372457968

MAGENTA - VIA 4 GIUGNO, 54 - 20013Tel 0297298391 - Fax 029793451

DARFO BOARIO TERME - VIA A. LORENZETTI,15 - 25047Tel 0364531506 - Fax 0364534910

LODI - VIA GAFFURIO, 22 – 26900Tel 037159101 - Fax 0371425586

MANTOVA - VIA CAVOUR, 58 – 46100Tel 0376365900 - Fax 0376224617

TRENTINO ALTO ADIGESede regionale:TRENTO - CORSO 3 NOVEMBRE, 8 - 38100Tel 0461231724 - Fax 0461231065

Sede territoriale:BRUNICO - VIA STEGONA, 6 - 39031Tel 0474553355 - Fax 0474550785

VENETOSede regionale:MESTRE - VIA PIAVE, 7 - 30171Tel 0415330875 - Fax 041982596

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Sedi territoriali:VICENZA - STRADELLA PIANCOLI, 5 - 36100Tel 0444228731 - Fax 0444547361

BELLUNO - VIA FELTRE, 25 - 32100Tel 0437 212819 - Fax 0437 940968

TREVISO - V. CACCIATORI DEL SILE, 24 - 31100Tel 0422575822 - Fax 0422410653

VENEZIA MESTRE - VIA CA’ MARCELLO, 10 -30172Tel 0412905908 - Fax 0415315545

PADOVA - VIA DEL CARMINE, 3 - 35137Tel 0498220676 - Fax 0498220600

ROVIGO - VIA SILVESTRI, 9 - 45100Tel 042525811 - Fax 0425204227

PORTOGRUARO - VIA SPALTI, 56 - 30026Tel 042171309 - Fax 0421285147

VERONA - LUNGADIGE GALTAROSSA, 22 -37100Tel 045809611 - Fax 0458096043

FRIULI VENEZIA GIULIASede Regionale:UDINE - VIA T. CICONI, 16 – 33100Tel 0432246411 - Fax 0432246420

Sedi territoriali:PORDENONE - VIA SAN VALENTINO, 30 -33170Tel 0434 549911 - Fax 0434 45085

GEMONA DEL FRIULI - VIA ROMA, 32 - 33013Tel 0432980892 - Fax 0433971206

TRIESTE - PIAZZA DALMAZIA, 1 – 34132Tel 0406791311- Fax 0406791311

GORIZIA - VIA MANZONI, 5 – 34170Tel 0481533321- Fax 0481531666

MONFALCONE - VIA ROMA, 45 – 34074Tel 0481791338- Fax 0481791338

LIGURIASede regionale:GENOVA - PIAZZA CAMPETTO, 1/6A - 16123Tel 0102470537 - Fax 0102475630

Sedi territoriali:SAVONA - GALLERIA ASCHERO, 3 - 17100Tel 019840041 - Fax 019809494

IMPERIA - VIA DE GENEYS, 8/1 - 18100Tel 0183720100 - Fax 0183275216

LA SPEZIA - VIA DEL CARMINE, 7 - 19121Tel 0187770507 - Fax 0187734583

CHIAVARI - PIAZZA ROMA, 36 - 16043Tel 0185325332 - Fax 0185306588

EMILIA ROMAGNASede regionale:BOLOGNA - VIA MILAZZO, 16 - 40121Tel 051256865- Fax 0514210320

Sedi territoriali:BOLOGNA - VIA MILAZZO, 19/F - 40121Tel 0516391722- Fax 0516391835

FERRARA - PIAZZA ENRICO TOTI, 5 - 44100Tel 0532789811 - Fax 0532771644

RAVENNA - VIA F. NEGRI, 22 - 48100Tel 054439777 - Fax 054434160

FAENZA - PIAZZA XI FEBBRAIO, 4 - 48018Tel 054621906 - Fax 054621924

CESENA - VIA R. SERRA, 15 - 47023Tel 054721813 - Fax 0547611220

PIACENZA - VIA MALCHIODA, 1 - 29100Tel 0523456075 - Fax 0523453964

FORLI’ - PIAZZA DEL CARMINE, 20 - 47100Tel 0543454511 - Fax 0543454541

REGGIO EMILIA - VIA DEI MILLE, 6/4 - 42100Tel 0522457969 - Fax 0522440086

MODENA - VIA RAINUSSO, 56/58 - 41100Tel 059890897 - Fax 059828173

IMOLA - VIA F.LLI BANDIERA, 32 - 40026Tel 054232051 - Fax 054230293RIMINI - VIA CADUTI DI MARZABOTTO, 30 -47900Tel 0541777710 - Fax 0541774109

TOSCANASede regionale:FIRENZE - VIA RICASOLI, 28 - 50122Tel 055216180 - Fax 055216180

Sedi territoriali:LIVORNO - VIA GOLDONI, 73 - 57125Tel 0586899782 - Fax 0586882093

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AREZZO - VIA MARCO POLO, 27 - 52100Tel 0575355672 - Fax 057524867

GROSSETO - VIA DELLA PACE, 132 - 58126Tel 056424539 - Fax 056424436

LUCCA - VIA DELLA FRATTA, 36 - 55100Tel 0583465111 - Fax 058348490

MASSA - PIAZZA MERCURIO, 25A - 54100Tel 058541772 - Fax 058545460

CARRARA - VIA CECI, 11 - 54033Tel 058574087 - Fax 058574037

PIOMBINO - VIA SAN FRANCESCO, 67 - 57025Tel 0565220136 - Fax 0565220104

PISA - VIA VESPUCCI, 5 - 56125Tel 050518237 - Fax 050518264

PISTOIA - VIA MATTEOTTI, 37 –Tel 057333149 - Fax 057333155

PRATO - VIA PALLACORDA, 5 - 59100Tel 0574699104 - Fax 057421076

MARCHESede regionale:MACERATA - V. S.MARIA DELLA PORTA, 43 - 62100Tel 0733 232486 - Fax 0733 233764

Sedi territoriali:ANCONA - VIA ASTAGNO, 9 - 60100Tel 0712814398 - Fax 0712814398

PESARO - VIA PORTA RIMINI, 13 - 61100Tel 0721370104 - Fax 072130212

ASCOLI PICENO - CORSO VITTORIO EMANUE-LE, 2 - 63100Tel 0736251437 - Fax 0736251767

FERMO - VIA SAN ALESSANDRO, 3 - 63023Tel 0734622624

CIVITANOVA MARCHE - PIAZZALE ROSSELLI -62012Tel 0733770062 - Fax 0733770062

FANO - VIA GARIBALDI, 69 - 61032Tel 0721805151 - Fax 0721803767

UMBRIASede regionale:PERUGIA - VIA CAMPO DI MARTE, 4/n5 - 06124Tel 075506741 - Fax 0755003310

LAZIOSede regionale:ROMA - VIA LANCISI, 25 - 00161Tel 0644251170 - Fax 0644251171

Sedi territoriali:FORMIA - VIA VIRGILIO, 17bis – 04023Tel 0771772500 - Fax 0771772500

GAETA - VIA MONTE GRAPPA 2 - 04024Tel 0771466408 - Fax 0771466408

RIETI - VIALE FASSINI, 20 - 02100Tel 0746297999 - Fax 0746270750

FROSINONE - VIA CASILINA NORD, 70 - 03100Tel 0775270719 - Fax 0775872372

GROTTAFERRATA - PIAZZA BELLINI, 19 - 00046Tel 069410110 - Fax 069410110

VITERBO - STRADA TEVERINA, 7 - 01100Tel 0761270701 - Fax 0761390877

LATINA - VIA TIBERIO, 30 - 04100Tel 0773660429 - Fax 0773480026

ABRUZZOSede regionale:PESCARA - CORSO VITTORIO EMANUELE, 50 -65121Tel 085299114 - Fax 085389190

Sedi territoriali:PESCARA - CORSO VITTORIO EMANUELE, 56 -65121Tel 085 299114 - Fax 085 389190

L’AQUILA - VIA CAMPONESCHI, 15 - 67100Tel 08624842210 - Fax 08624842201

MOLISESede regionale:CAMPOBASSO - VIA GARIBALDI, 39 - 86100Tel 08449571 - Fax 087460624

Sedi territoriali:CAMPOBASSO - VIA GARIBALDI, 39 - 86100Tel 087449571 - Fax 087460624

ISERNIA - VIA GORIZIA 23 - 86170Tel 08653676 - Fax 0865411094

CAMPANIASede regionale:NAPOLI - VIA MEDINA, 5 - 80133Tel 0815515120 - Fax 0815514395

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Sedi territoriali:PALERMO - VIA T.GARGALLO 4 - 90143Tel 091307761 - Fax 091307761

CATANIA - VIA CROCIFERI, 55 - 95124Tel 095313587 - Fax 095320696

CALTANISSETTA - VIA C.PULCI, 9/17 - 93100Tel 093421220 - Fax 093420177

AGRIGENTO - VIA STATALE 115 VILLAGGIOMOSE’ - 92100Tel 0922608569 – Fax 0922608208

MESSINA - VIA CAMPO VETTOVAGLIE 301/BTel 090675408 – Fax 090679291

TRAPANI - PIAZZA CIACCIO MONTALTO 27Tel 092321895 – Fax 092321182

SARDEGNASede regionale:CAGLIARI - VIA ANCONA, 1 - 09125Tel 07034901 - Fax 070304873

Sedi territoriali:CAGLIARI - VIA ANCONA, 11 - 09125Tel 0703490212 - Fax 070301492

ORISTANO - PIAZZA ROMA GALLERIAPORCELLA - 09170Tel 078371198 - Fax 078371907

SASSARI - VIA IV NOVEMBRE, 53 - 07100Tel 079270420 - Fax 079276482

NUORO - VIA VITTORIO EMANUELE, 34 - 08100Tel 078430049 - Tel 0784230008

TORTOLI’ - VIA G. DELEDDA – 08048Tel 0782624115 – Fax 0782624115

OLBIA - VIA TORINO 12 – 07026Tel. 078922196 – Fax 078921319

CARBONIA - PIAZZA IGLESIAS 1 – 09013Tel. 0781674481 – Fax 078163075

CASERTA - VIA FERRARECCE 83 – 81100Tel 0823328242 - Fax 0823355204

SALERNO - VIA MATTEO RIPA 2 – 84100Tel 089225365 - Fax 089239244

PUGLIASede regionale:BARI - VIA CARULLI, 62 – 70121Tel 0805246355 – Fax 0805247550

Sedi territoriali:TARANTO - VIA REGINA ELENA,4 – 74100Tel 0994532570 – Fax 0994594551

LECCE - VIALE DELLA LIBERTA’, 79 - 73100Tel 0832391444 - Fax 0832391815

BRINDISI - VIA PALMIRO TOGLIATTI, 78 - 72100Tel 0831583468 - Fax 0831583469

FOGGIA - VIA TRENTO, 42 - 71100Tel 0881772049 - Fax 0881771681

BASILICATASede regionale:MATERA - VIA DON MINZONI, 10 - 75100Tel 0835330538 - Fax 0835336091

Sede territoriale:POTENZA - VIA BEATO BONAVENTURA, 21 -85100Tel 0971411892 - Fax 097124831

CALABRIASede regionale:CIRO’ MARINA - VIA CROTONE – 88811Tel 0962371192 - Fax 0962371192

Sede territoriale:CROTONE - VIA ROMA, 41 - 88900Tel 0962902403 - Fax 0962908498

SICILIASede regionale:PALERMO - VIA DEGLI ORTI, 4 - 90143Tel 091307761 – Fax 091487592

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