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LA LEZIONE DI ITALIANO
30/10/2012 SPINATO ANGELINA 1
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DISTURBO SPECIFICODELL’APPRENDIMENTO
Ha origine neurobiologicaÈ ineliminabileNon è legato all’impegnoNon riguarda il funzionamento generaleIntelligenza nella media o superiore
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DISTURBO SPECIFICODELL’APPRENDIMENTO
Si manifesta al momento dell’ingresso ascuolaInfluisce sul rendimentoRichiede un approccio PERSONALIZZATOagli apprendimenti
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Riguarda circa il 4% della popolazione
Definizioni (legge 170/2010)
si intende per dislessia un disturbo specificoche si manifesta con una difficoltànell'imparare a leggere, in particolare nelladecifrazione dei segni linguistici, ovveronella correttezza e nella rapidità dellalettura.
Si intende per disgrafia un disturbo specificodi scrittura che si manifesta in difficoltà nellarealizzazione grafica.
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si intende per disortografia un disturbospecifico di scrittura che si manifesta indifficoltà nei processi linguistici ditranscodifica.
si intende per discalculia un disturbospecifico che si manifesta con una difficoltànegli automatismi del calcolo edell'elaborazione dei numeri.
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“…ognuno è un genio. Ma, se si giudicaun pesce dalla sua abilità nell’arrampicarsisugli alberi, lui passerà l’intera vita acredersi stupido”
(A.Einstein)
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DSA: come si manifestanolettura
Confonde lettere similiInverte, omette, aggiunge lettereLegge in modo diverso parole ugualiCommette errori di anticipazioneSalta righe o/o paroleLegge lentamente
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DSA: come si manifestanoscrittura
Scambia suoni visivamente similiCompie fusioni o separazioni illeciteOmette sillabe, lettere, parti di paroleCompie errori ortograficiIl tratto grafico è poco leggibileUsa con difficoltà il corsivoFatica a copiare dalla lavagnaUsa in modo poco armonico lo spaziografico
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DSA: come si manifestanoambito dei numeri e del calcolo
Difficoltà nella scrittura dei numeriConfusione tra simboli matematiciDifficoltà nell’enumerazioneErrori nei cambi di decinaDifficoltà nel recupero dei fatti numericiErrori nell’applicazione di procedureDifficoltà nella gestione dello spazio,incolonnamento
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DSA: come si manifestanoaltre difficoltà
Riconoscere destra e sinistraMemorizzare e recuperare informazioniin sequenza (giorni, mesi…)Leggere l’oramemorizzare termini specificiimpaccio motorio
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Da “la dislessia e i DSA”
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E se fosse dislessia?
Evitare la richiesta di leggere ad alta voce Assegnare compiti ridotti Leggere le consegne alla classe o al bambino Incentivare i processi top down Insegnare il “paired reading” (leggere insieme) Usare i “libri parlati” Cominciare ad usare una sintesi vocale Insegnare la grammatica testuale …
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E se fosse disgrafia?
valutare se evitare l’uso del corsivo,ridurre la copia dalla lavagna,affiancare all’alunno un tutor che scrivaun po’ per lui,insegnare l’uso della tastiera delcomputer (keyboarding),…
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Strategie metodologiche e didattiche
Valorizzare linguaggi comunicativi altri dalcodice scritto utilizzando mediatori didatticiquali immagini, disegni e riepiloghi a voceUtilizzare schemi e mappe concettualiPrivilegiare l’apprendimento dall’esperienza
e la didattica laboratorialePromuovere processi metacognitivi per
sollecitare nell’alunno l’autovalutazione deipropri apprendimentiIncentivare la didattica di piccolo gruppo e il
tutoring30/10/2012 SPINATO ANGELINA 15
Misure dispensative(da alcune prestazioni non essenziali)
l’utilizzo contemporaneo dei quattrocaratterila lettura ad alta vocela scrittura sotto dettaturaprendere appunticopiare dalla lavagnalo studio mnemonico delle tabellinelo studio della lingua straniera in forma
scrittail rispetto della tempistica per la consegna
dei compiti scrittila quantità dei compiti a casa30/10/2012 SPINATO ANGELINA 16
Strumenti compensativi(compensare le carenze funzionali determinate dal disturbo)
Aiutandolo nella parte automatica dellaconsegna, permettono all’alunno diconcentrarsi sui compiti cognitivi oltre cheavere importanti ripercussioni sullavelocità e sulla correttezza.
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tabella dell’alfabetoretta ordinata dei numeritavola pitagoricalinea del tempotabella delle misure e delle formule geometricheformulari, sintesi, schemi, mappe concettuali
delle unità di apprendimentocomputer con programma di videoscrittura,
correttore ortografico e sintesi vocale; stampantee scannercalcolatriceregistratore e risorse audio (sintesi vocale,
audiolibri, libri digitali)software didattici specifici…30/10/2012 SPINATO ANGELINA 18
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C’è un aspetto molto problematico chetaglia tangenzialmente tutto il lavorodegli educatori: è l’incapacità diricavare il meglio dai nostri ragazzi…
…Nelle scuole, nelle famiglie, nella società
di oggi sta succedendo questo: nonvolendo esplorare bene le ricchezzeche stazionano dentro la testa deinostri figli, tentiamo il metodo della“omogeneizzazione”…
È molto più comodo fare uguali i diversiche diversi i diversi.
( rid. Da “Come rovinare un figlio in 10mosse” don Antonio Mazzi)
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LA LEZIONE DI MATEMATICA
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La discalculia evolutiva
Ridotte capacita nell’apprendimentonumerico e nel calcoloInterferisce con l’apprendimentoscolastico e con le attività quotidianeNon è imputabile a danni organiciNon è imputabile ad insegnamentoinadeguato
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ATTENZIONE !!!
La diagnosi non può essere formulataprima della terza elementareL’efficienza nel problem solvingmatematico non concorre alla diagnosiSono presenti frequentementevulnerabilità nelle abilità visuo-percettivee visuo-spaziali
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EPIDEMIOLOGIA20% degli alunni ha difficoltànell’ambito matematico2,5% allievi discalculici in comorbilità0,5% allievi con discalculia profonda
Il 90% delle segnalazioni sono falsi-positivi
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BASI BIOLOGICHE
2,5% COMORBIDITÀ SPECIFICITA’
- DISLESSIA 2 SU 1000
- DIFFICOLTÀ NELLASOLUZIONE DIPROBLEMI
L’INTERVENTO RIABILITATIVONORMALIZZA(?)
DISTURBO DI CALCOLO DIFFICOLTA’ DI CALCOLO
IL PROFILO APPARE SIMILE AL DISTURBO
L’INTERVENTO RIABILITATIVOOTTIENE
BUONI RISULTATI IN BREVE TEMPO
CARATTERISTICHE
Difficoltà di lettura e scrittura dei numeriDifficoltà nell’applicazione delleprocedure di calcoloDifficoltà di recupero dei fatti numericiDifficoltà nell’attribuire al segno (+ - x : )la relativa procedura di calcolo
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COME SI MANIFESTA
Errori di inversione nella lettura e scrittura dinumeriErrori nel numerare regressivamente inparticolare al cambio della decina.Errori nel memorizzare:
- Gli algoritmi del calcolo- Le tabelline ed i fatti numerici- I termini specifici delle figure geometriche- Le formule
Errori nel discriminare i segni grafici(+-x:<>)30/10/2012 SPINATO ANGELINA 27
ATTENZIONE!
l’incapacità di tenere a mente i risultatiparziali,la difficoltà nel recupero dei fattiaritmetici,la necessità di recuperarecontinuamente gli algoritmi di calcolo
GENERANO
Sovraccarico del sistema di memoria30/10/2012 SPINATO ANGELINA 28
DIFFICOLTÀ VISUO-SPAZIALI
Difficoltà nel riconoscimento dei segnidelle operazioniDifficoltà nell’incolonnamento deinumeriDifficoltà nel seguire la direzioneprocedurale
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ALCUNE PROPOSTE
pochi compititempi più lunghiverifiche brevi su singoli obiettiviEvitare, quando è possibile:
- Ciò che appesantisce il lavoro- Ciò che non è essenziale per la valutazione- Esercizi concatenati
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le ricerche più attuali (Butterworth, Dehaene) attestano questa realtà: che ibambini nascono con una genialità per i numeri e per il calcolo dinumerosità, che, se non viene corrisposta, tende ad esaurirsi.
http://www.camillobortolato.it/info/ma_14.htm
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La mancata padronanza delle tabelline èla causa più comune di errore nelcalcolo (Shalev e al.,1988)
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o Insegnare tramite giochi, filastrocche,canzoncineo parlare in inglese durante tutta la lezioneo proporre attività per gruppi cooperativio adottare una didattica di tipo orale con supporti visivio compensare la lingua scritta oralmenteo privilegiare la lingua parlatao selezionare i contenutio proporre liste chiare, spaziate, limitate, scritte
in stampato maiuscoloo consentire l’uso di tabelle, mappe, schemi…
L2 CHE FARE?
VERIFICA E VALUTAZIONE
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LA VERIFICA è ANCHE IL MOMENTO INCUI SI VALUTANO L’EFFICACIA EL’EFFICIENZA DELL’INTERVENTODIDATTICO
Le modalità con cui si affronta un compito non sono ugualiper tutti, è auspicabile che vengano individuate e che sianooggetto di confronto fra insegnante ed allievo per cercareinsieme quella più efficace per affrontare la prova
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STRATEGIE DI APPRENDIMENTO:
Sequenze di processi cognitivi impiegati inrapporto ad un determinato tipo dicompito (compito-dipendente)
STILI DI APPRENDIMENTO:
Modalità di assimilazione e di elaborazionedelle informazioni tipiche di ciascun individuoe trasversali ai diversi compiti (individuo-dipendente)
Osservazione degli stili di apprendimento
Gli individui apprendono in maniera diversa unodall’altro secondo le modalità e le strategie con cuiciascuno elabora le informazioni.Un insegnamento che tenga conto dello stile diapprendimento dello studente facilita ilraggiungimento degli obiettivi educativi e didattici.La costruzione dell’attività didattica sulla base di undeterminato stile di apprendimento favorisce ingenerale tutti gli alunni.Nel caso di un alunno con DSA diventa un elementoessenziale per il suo successo scolastico.
(legge170/2010, DM 12 luglio 2011)
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I MODI DELL’APPRENDIMENTO
Il modello di Kolb
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•Gli individui apprendono in maniera diversa uno dall’altrosecondo le modalità e le strategie con cui ciascuno elabora leinformazioni.
•Un insegnamento che tenga conto dello stile diapprendimento dello studente facilita il raggiungimento degliobiettivi educativi e didattici.
•La costruzione dell’attività didattica, sulla base di undeterminato stile di apprendimento, favorisce in generale tuttigli alunni.
•Nel caso invece di un alunno con DSA, fare riferimento nellaprassi formativa agli stili di apprendimento e alle diversestrategie che lo caratterizzano, diventa un elemento essenzialee dirimente per il suo successo scolastico.(cfr. Linee guida…)
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INDICAZIONI GENERALIPreparare verifiche scritte in modo chiaro,carattere leggibile, interlinea doppia….Ove possibile, predisporre esercizi acomplessità crescente.Evitare di richiedere definizioni o datimnemonici.Preferire esercizi di applicazione di concettie di esecuzione delle procedure (nodefinizioni o formule)Nelle verifiche sulla comprensione preferirerisposte a scelta multipla o del tipo vero-falso (attenzione!).Spiegare l’uso di tabelle e mappe giàpredisposte (per permetterne la
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Simulare la verifica nei giorni precedenti.
Predisporre verifiche monotematiche.
Dare indicazioni chiare su come deve essere svoltol’esercizio, possibilmente con un esempio.
Leggere le consegne degli esercizi ad alta voce.
Se la verifica è piuttosto lunga, somministrarla in duetempi.
Programmare le interrogazioni.
Sollecitare l’ascolto delle interrogazioni dei compagni.
Consentire l’uso di mappe concettuali, schemi e tabelle etutti quegli strumenti che possano consentire agli allievi ilrecupero dei termini specifici.
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Le filosofie della valutazioneIL CONFRONTOAVVIENE TRA…
LA VALUTAZIONEMISURA…
LOGICAVALUTATIVA
Le prestazioni deglialunni e gli obiettiviperseguiti
La distanza fra i risultatiraggiunti ed i risultatiattesi (avendo predefinitola soglia minima diaccettabilità)
Curricolare-formativa
Le prestazioni di ognisingolo alunno e lamoda (o la media) delgruppo di riferimento
La distanza fra laperformance individuale elo standard
Oggettiva-sommativa
La prestazioneprecedente e quellaseguente del singoloalunno
Il progresso, lastazionarietà o il regressodi ciascun alunno perciascun indicatore
Incrementativa -formativa
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Gaetano Domenici,manuale della valutazione scolastica
NORMATIVA DI RIFERIMENTOLEGGE 170/2010Linee guida (dm. 12 luglio 2011)
D.P.R. n.122 del 22/06/2009
Art.10- Valutazione degli alunni con disturbo specifico diapprendimento (DSA).
Per gli alunni con difficoltà specifiche dell’apprendimento(DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verificadegli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede diesame conclusivo dei cicli, devono tener conto dellespecifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nellosvolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame,sono adottati… gli strumenti compensativi e dispensativiritenuti più idonei.30/10/2012 SPINATO ANGELINA 52
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GRAZIE PERL’ATTENZIONE