9
Associazione Culturale Arpeggi Via Castiglione 31 40124 Bologna www.millearpeggi.it [email protected] tel. +39 3201650086 La Luna, il Mare, i Ciliegi in fiore Dialoghi impressionisti tra Francia e Giappone Duo Produzioni Armoniche Marianne Gubri, arpa classica e arpa barocca Miho Kamiya, soprano Programma Reynaldo Hahn, Si mes vers avaient des ailes Trad. Giapponese, Koujiou no Tsuki (La luna sul castello diroccato) Gabriel Fauré, Clair de lune Claude Debussy, Première arabesque (arpa sola) Ernest Chausson, Les papillons Yoshinao Nakata, Sakura yokocio (La Stradina dei ciliegi) Claude Debussy, Beau soir Trad. giapponese, Ciugoku ciho no komoriuta (Ninna nanna della regione Ciugoku) Trad. giapponese, Sakura Trad. giapponese, Cin-cin- cidori (Pi, pi, piviere) Trad. giapponese, Itsuki-no-Komoriuta (arpa sola) Haseo Sughiyama, Hanayome ningyo (La bambola sposa) Gabriel Fauré, Les berceaux Marcel Tournier, Pastels du vieux japon, Berceuse du vent dans les cerisiers, Le Koto chante pour l’absent, Le Danseur au Sabre (arpa sola) Georges Migot, 7 petites images du Japon (Ciclo di Heian) Jules Duprato, La Japonaise Reynaldo Hahn, L’heure exquise

La Luna, Il Mare, i Ciliegi in Fiore

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Associazione Culturale ArpeggiProgramma e testi Reynaldo Hahn, L’heure exquisePoesia di Paul VerlaineJules Duprato, La JaponaiseSonetto di Abel De MontferrierGeorges Migot, 7 petites images du Japon (Ciclo di Heian)Poesie tratte dal Ciclo di Heian (IX secolo)Gabriel Fauré, Les berceauxPoésie de Sully PrudhommeHaseo Sughiyama, Hanayome ningyo (La bambola sposa)Trad. giapponese, Cin-cin- cidori (Pi, pi, piviere)Trad. giapponese, SakuraTrad. giapponese, Ciugoku ciho no komoriuta(Ninna nanna della regione Ciugoku)Claude Debussy, Beau soirPoesia di Paul BourgetYoshinao Nakata, Sakura yokocio (La Stradina dei ciliegi)Ernest Chausson, Les papillonsPoesia di Théophile GautierGabriel Fauré, Clair de lunePoesia di Paul VerlaineTrad. Giapponese, Koujiou no Tsuki (La luna sul castello diroccato)Reynaldo Hahn, Si mes vers avaient des ailesPoesia di Victor Hugo

Citation preview

Page 1: La Luna, Il Mare, i Ciliegi in Fiore

Associazione Culturale Arpeggi – Via Castiglione 31 – 40124 Bologna www.millearpeggi.it – [email protected] – tel. +39 3201650086

La Luna, il Mare, i Ciliegi in fiore Dialoghi impressionisti tra Francia e Giappone

Duo Produzioni Armoniche

Marianne Gubri, arpa classica e arpa barocca – Miho Kamiya, soprano

Programma

Reynaldo Hahn, Si mes vers avaient des ailes Trad. Giapponese, Koujiou no Tsuki (La luna sul castello diroccato) Gabriel Fauré, Clair de lune Claude Debussy, Première arabesque (arpa sola) Ernest Chausson, Les papillons Yoshinao Nakata, Sakura yokocio (La Stradina dei ciliegi) Claude Debussy, Beau soir

Trad. giapponese, Ciugoku ciho no komoriuta (Ninna nanna della regione Ciugoku) Trad. giapponese, Sakura Trad. giapponese, Cin-cin- cidori (Pi, pi, piviere) Trad. giapponese, Itsuki-no-Komoriuta (arpa sola) Haseo Sughiyama, Hanayome ningyo (La bambola sposa)

Gabriel Fauré, Les berceaux Marcel Tournier, Pastels du vieux japon, Berceuse du vent dans les

cerisiers, Le Koto chante pour l’absent, Le Danseur au Sabre (arpa sola) Georges Migot, 7 petites images du Japon (Ciclo di Heian) Jules Duprato, La Japonaise Reynaldo Hahn, L’heure exquise

Page 2: La Luna, Il Mare, i Ciliegi in Fiore

Presentazione

Un programma di raro ascolto che riscoprono sottili analogie poetiche tra Oriente e Occidente,

tra impressionismo e tradizioni orientali. L‟Impressionismo come corrente artistica di fine Ottocento – pittorica ma anche poetica e musicale

– trovò spesso ispirazione nella raffinata tradizione orientale; la cultura del Giappone, in particolare, ne divenne l‟ideale riferimento.

I testi delle canzoni giapponesi rappresentano spesso una natura delicata ed effimera che, dietro alla sua leggiadria, sublima in realtà profonde emozioni.

Nel programma che presentiamo è possibile assistere da una parte, all‟incontro della poesia e della musica nipponica con l‟Occidente e dall‟altra, al creativo incontro dei musicisti europei con la poetica giapponese.

In musicisti come Claude Debussy, Gabriel Fauré, Ernest Chausson e Reynaldo Hahn, la tradizionale mélodie francese (modellata sui versi di celebri autori come Hugo, Verlaine e Gautier) riecheggia e reinventa l‟essenzialità di linee dell‟estetica orientale e, in genere, dell‟esotismo musicale.

Nella prima metà del Novecento, alcuni compositori europei come Georges Migot e Jules Duprato, proseguendo nel solco dell‟evocazione dell‟Oriente, composero brani su testi giapponesi tradotti, utilizzando scale musicali, armonie ed effetti sonori tipicamente orientali ma, al tempo stesso, decisamente moderni.

La parte centrale del programma, dedicata alle canzoni tradizionali giapponesi è proposta con l‟accompagnamento dell‟arpa barocca a tre file, il cui suono antico richiama quello del koto, una particolare arpa nipponica di antica tradizione artistica.

La prima e l‟ultima parte del programma sono perlopiù trascrizioni per arpa da originali per soprano e pianoforte; una trasposizione timbrica resa possibile da quando, nell‟Ottocento francese, nacque l’arpa moderna, con doppio movimento di pedali, strumento dalle sonorità ricche di sfumature „impressioniste‟. Il compositore e arpista Marcel Tournier ha sicuramente cercato di riprodurre per i suoi Pastels du vieux japon gli effetti più evocativi della tecnica del koto grazie al contatto diretto con alcuni dei suoi celebri rappresentanti in viaggio in Europa negli anni 1920-1940: tra i suoi allievi al Conservatorio di Parigi, conosciamo Amada Kouhei, scultore e suonatore di koto, e fondatore della scuola di arpa occidentale in Giappone; Yoshié Abé, professoressa della prima classe di arpa all‟Università delle Arti di Tokyo e arpista nel celebre film Biruma no tategoto (L‟arpa birmana, 1956) del regista giapponese Kon Ichikawa.

Page 3: La Luna, Il Mare, i Ciliegi in Fiore

Duo Produzioni Armoniche Nato dall'incontro di due musiciste

appassionate di cultura rinascimentale, l’ensemble Produzioni Armoniche si è esibito in numerose manifestazioni storiche e culturali (Ferrara, Palazzo Schifanoia, Mostra itinerante dedicata agli Estensi, Portomaggiore, Teatro Concordia; Notte Bianca, Ferrara, Palazzo Massari, Festival Soli Deo Gloria, Castiglione della Pescaia, Convegno Internazionale Christine de Pizan, Bologna, Santa Cristina, Musica e Arte al Palazzo di Ludovico il Moro, Ferrara, Oratorio S. Cecilia, Bologna...) con programmi dal Cinquecento al Novecento.

Marianne Gubri (arpa classica e arpa barocca) Si è diplomata in arpa celtica nel 1997 al Conservatorio di Lannion. In seguito, ha studiato l'arpa

medievale rinascimentale e barocca a Parigi (Centre de Musique Medievale), al Conservatorio di Tours (Diploma di Arpa nel 2002) e al Conservatorio di Verona. Nel 2001 ottiene una borsa di studio per un soggiorno presso l‟Università Ca‟ Foscari di Venezia. Ottiene nel 2002 la Laurea in Musicologia presso il Centre d‟Etudes Supérieures de la Renaissance - Università di Tours. Dal 2004 al 2008 ha collaborato col Museo della Musica di Bologna. E' stata docente di arpa rinascimentale al Conservatorio di Ferrara dal 2006 al 2008 ed insegna l‟arpa celtica, rinascimentale e classica alla Scuola di Arpa “Arpeggi” di Bologna da lei stessa fondata nel 2008. Dal 1997 si esibisce in numerosi concerti e tournées internazionali, Da sola, in duo o con altre formazioni (Accademia degli Astrusi, Ens. Doulce Mémoire, Concento Ecclesiastico…) si esibisce in Olanda, Messico, Portogallo, Spagna, in Francia a Versailles; Parigi; Boulogne Billancourt; Poitiers;, Royan; e in Italia a Venezia; Genova (Teatro Carlo San Felice, Oratorio San Filippo Neri); Cagliari; Sassari; Oristano; Perugia; Nocera Umbra; Ravenna; Bologna (Teatro Comunale, Oratorio San Rocco, Oratorio Santa Cecilia, Oratorio San Filippo Neri, Museo della Musica, Torre Prendiparte, Chiesa di San Giovanni in Monte, Aula Magna Santa Cristina); Ferrara (Casa Romei, Museo Archeologico, Palazzo Ludovico Il Moro, Palazzo Schiffanoia, Notte Bianca, Festival internazionale di musica rinascimentale, Omaggio alla Corte Estense)… Ha partecipato a diverse incisioni di musiche antiche.

Miho Kamiya (Soprano) Laureata e diplomata in canto presso l‟Università statale di Belle Arti e Musica di Tokyo si è ivi addottorata in canto barocco. Ha studiato musica medievale con Rebecca Stewart in Olanda e si è diplomata in canto barocco con Cristina Miatello al Conservatorio Dall‟Abaco di Verona. Ha vinto il secondo premio al ”Concorso dell‟Associazione della Musica Classica” di Tokyo e si è qualificata alla selezione speciale per il “Debut Concert for Young Artists” al Tokyo Bunka Kaikan. È stata finalista in vari concorsi. Ha vinto una borsa di studio della Fondazione Nomura Cultural Foundation di Tokyo per specializzarsi in musica rinascimentale e barocca in Italia. Dopo aver debuttato a Tokyo ne “L‟Incoronazione di Poppea” di Monteverdi, ha preso parte a varie esecuzioni operistiche e cameristiche. Attualmente si è stabilita in Italia dove fa parte dei gruppi “Concerto Segreto”, “Armonia delle Sfere”, “Le Concordanze”. “Le Produzioni Armoniche” con i quali si esibisce con programmi prevalentemente di musica barocca e rinascimentale in diverse città italiane. Ha preso parte a prime esecuzioni assolute di compositori contemporanei e a riscoperte musicologiche di autori del passato. Ha di recente inciso un CD per la casa Tactus con musiche di Luzzaschi, Virchi e Agostini per canto e clavicembalo.

Page 4: La Luna, Il Mare, i Ciliegi in Fiore

Reynaldo Hahn, Si mes vers avaient des ailes Poesia di Victor Hugo Mes vers fuiraient, doux et frêles Vers votre jardin si beau, Si mes vers avaient des ailes Comme l’oiseau ! Il voleraient, étincelles, Vers votre foyer qui rit, Si mes vers avaient des ailes Comme l’esprit. Près de nous, purs et fidèles, Il accourraient, nuit et jour, Si mes vers avaient des ailes Comme l’amour !

I miei versi fuggirebbero, dolci ed esili, Verso il suo bellissimo giardino, Se i miei versi avessero le ali Come l’uccello! Volerebbero, scintille, Verso la sua casa che ride, Se i miei versi avessero le ali Come lo spirito. Vicino a noi, puri e fedeli, accorrerebbero, giorno e notte, Se i miei versi avessero le ali Come l’amore!

Trad. Giapponese, Koujiou no Tsuki (La luna sul castello diroccato) Il castello fra i ciliegi in fiore I rami dei ciliegi si riflettono nel fondo delle coppe che girano al banchetto. Fra i rami dei pini, luce di gloria passata. Terra al gelo, dipinta dai colori d’autunno, Le oche selvatiche sorvolano dove un tempo fu l’accampamento, Dove il crepuscolo rischiarò un poco le spade dei guerrieri. Luce di gloria passata. Luna di notte fonda al castello diroccato. Chi rischiara, oggi, questa luce? Rimangono solo alberi di katsura accanto al muro. Solo il vento fa mormorare le fronde dei pini.

Gabriel Fauré, Clair de lune Poesia di Paul Verlaine Votre âme est un paysage choisi, Que vont charmant masques et bergamasques Jouant du luth et dansant, et quasi Tristes sous leurs déguisements fantasques ! Tout en chantant, sur le mode mineur, L’amour vainqueur et la vie opportune, Ils n’ont pas l’air de croire à leur bonheur, Et leur chanson se mêle au clair de lune ! Au calme clair de lune, triste et beau, Qui fait rêver les oiseaux dans les arbres, Et sangloter d’extase les jets d’eaux, Les grands jets d’eau sveltes parmi les marbres !

Il suo animo è un paesaggio scelto, Dove vanno incantando maschere e bergamasche Suonando il liuto e danzando, e quasi Tristi sotto il loro bizzarro travestimento. Mentre cantano sul modo minore, L’amore vincitore e la vita spensierata Non sembrano credere alla loro felicità, E la loro canzone si mischia al chiaro di luna! Al calmo chiaro di luna, triste e bello, Che fa sognare gli uccelli negli alberi, E singhiozzare di estasi gli zampilli d’acqua, I grandi e svelti zampilli d’acqua in mezzo ai marmi!

Page 5: La Luna, Il Mare, i Ciliegi in Fiore

Ernest Chausson, Les papillons Poesia di Théophile Gautier Les papillons couleur de neige Volent par essaims sur la mer; Beaux papillons blancs, quand pourrai-je Prendre le bleu chemin de l’air! Savez-vous, ô belle des belles, Ma bayadère aux yeux de jais, S’ils me voulaient prêter leurs ailes, Dites, savez-vous, où j’irais? Sans prendre un seul baiser aux roses, A travers vallons et forêts J’irai à vos lèvres mi-closes, Fleur de mon âme, et j’y mourrais.

Le farfalle, color di neve Volano a sciami sopra il mare; Belle farfalle bianche, quando potrò Prendere il blu cammino dell’aria! Lo sa, o bella tra le belle, La mia baiadera dagli occhi di jais, Se mi volessero prestare le loro ali, Lo sa, dove andrei? Senza prendere un solo bacio dalle rose, Attraverso valloni e foreste Andrei verso le sue labbra semi-chiuse, Fiore dell’animo mio, e ci morirei.

Yoshinao Nakata, Sakura yokocio (La Stradina dei ciliegi) Serata di primavera quando fioriscono i ciliegi. La stradina è sommersa dai ciliegi. Sotto i fiori rivado all’amore di ieri: Non ci sei più al mio fianco. Ah, riecco la regina dei fiori, Nostalgia di un sogno sorridente! Serata di primavera quando fioriscono i ciliegi. La stradina è sommersa dai ciliegi. Non ci vedremo mai più, Se un giorno ci saluteremo :“ Come va?”, “È passato molto tempo!”, Sarà chiaro che il nostro amore non può tornare, Così devo imparare a godere di questi fiori. Serata di primavera quando fioriscono i ciliegi La stradina è sommersa dai ciliegi...

Claude Debussy, Beau soir Poesia di Paul Bourget Lorsque au soleil couchant les rivières sont roses, Et qu’un tiède frisson court sur les champs de blé, Un conseil d’être heureux semble sortir des choses Et monter vers le cœur troublé. Un conseil de goûter le charme d’être au monde Cependant qu’on est jeune et que le soir est beau, Car nous nous en allons, comme s’en va cette onde Elle à la mer, nous au tombeau.

Quando al tramonto i fiumi sono rosa, E che un tiepido fruscio corre sopra i campi di grano, Un consiglio di essere felice sembra uscire dalle cose E salire verso il cuore turbato. Un consiglio di assaporare l’incanto di essere al mondo Mentre siamo giovani e mentre la sera è bella Giacché ce ne andiamo, come se ne va quest’onda Essa al mare, noi alla tomba.

Page 6: La Luna, Il Mare, i Ciliegi in Fiore

Trad. giapponese, Ciugoku ciho no komoriuta (Ninna nanna della regione Ciugoku) Dormi bimba, chiudi gli occhi Come sei carina, bimba addormentata Ma quando ti svegli piangi Come sei bricconcella! Nenkororon, nenkororon…… Dormi bimba, chiudi gli occhi Oggi son venticinque giorni dacché sei nata Domani sarà il giorno del ringraziamento al tempio Nenkororon, nenkororon…… Quando andrò al tempio Per cosa pregherò? Pregherò per la tua salute E che tu stia bene tutta la vita. Nenkororon, nenkororon……

Trad. giapponese, Sakura Fiori di ciliegio, Nel cielo di marzo a perdita d'occhio Come una foschia rosa o grandi nembi rosa. Su, andiamo a godere i fiori di ciliegio!

Trad. giapponese, Cin-cin- cidori (Pi, pi, piviere) Pi, pi, piviere, la notte che canta il piviere, La notte che canta il piviere Se chiudo la finestra fa ancora freddo, Fa ancora freddo. Pi, pi, piviere il canto del piviere, Il canto del piviere Se spengo la luce non sparisce, Non sparisce. Pi, pi, piviere, non hai genitori? Non hai genitori? Sei solo nel vento della notte sul fiume, Sul fiume. Pi,pi, piviere, non dormi? Non dormi? Già scompare la stella del mattino, Già scompare la stella del mattino.

Page 7: La Luna, Il Mare, i Ciliegi in Fiore

Haseo Sughiyama, Hanayome ningyo (La bambola sposa) Perché piange la sposa Mentre indossa il damasco d’oro? Perché piange la sposa Mentre le acconciano i capelli? La bambola sposa che gioca con me Indossa il kimono rosso. Se piange lacera le maniche, Le lacrime spanderebbero il rosso del Kimono. La mia bambola sposa, se vuol piangere non può piangere, Indossa il Kimono rosso di carta.

Gabriel Fauré, Les berceaux Poésie de Sully Prudhomme Le long du Quai, les grands vaisseaux, Que la houle incline en silence, Ne prennent pas garde aux berceaux, Que la main des femmes balance. Mais viendra le jour des adieux, Car il faut que les femmes pleurent, Et que les hommes curieux Tentent les horizons qui leurrent ! Et ce jour-là les grands vaisseaux, Fuyant le port qui diminue, Sentent leur masse retenue Par l’âme des lointains berceaux.

Sul lungofiume, i grandi vascelli, Che l’onda inclina in silenzio, Non si curano delle culle, Che la mano delle donne dondola. Ma verrà il giorno degli addii Giacché le donne devono piangere, E gli uomini, curiosi, devono Tentare gli orizzonti che illudono! E quel giorno, i grandi vascelli, Fuggendo il porto che svanisce, Sentono la loro massa ritenuta Dall’anima delle culle lontane.

Georges Migot, 7 petites images du Japon (Ciclo di Heian) Poesie tratte dal Ciclo di Heian (IX secolo) I Comme la rivière Minamo Tombant du Mont Tsoukouba, Mon amour, en s’accumulant, Est devenu une eau profonde.

Come il fiume Minamo Che scende dal Monte Tsoukouba, Il mio amore, accumulandosi, E ‘ diventato un’acqua profonda.

II Il est triste Que ce chemin nous sépare ! C’est la destinée. Je voudrais pourtant vivre Cette vie – avec vous.

E’ triste Che questo cammino ci separi ! E’ il destino. Eppure, vorrei vivere Questa vita – con lei.

III Au vent d’Automne Ne pouvant résister Se dispersent les feuilles d’érables. Où vont-elles ? on ne sait ! Et moi je suis attristé.

Al vento d’autunno, Non potendo resistere Si disperdono le foglie di acero. Dove vanno? Non lo sappiamo! Ed io sono rattristato.

Page 8: La Luna, Il Mare, i Ciliegi in Fiore

IV L’averse est venue ; J’étais sorti et je rentre en courant. Mais voici le ciel bleu.

L’acquazzone è arrivato ; Ero uscito e torno correndo. Ma ecco il cielo blu.

V Durant cette nuit longue, Longue come la queue du faisan doré Qui traîne sur ses pas, Dois-je dormir solitaire !

Durante questa notte lunga, Lunga come la coda del fagiano dorato Che strascica sui suoi passi, Devo dormire solitario!

VI Seulement parce qu’elle m’avait dit : « Je reviens tout de suite . » Je l’ai attendue, hélas ! Jusqu’à l’apparition de la lune de l’aube Du mois aux longues nuits.

Soltanto perché mi aveva detto: “Torno subito.” L’ho aspettata, ahimè! Fino al comparire della luna dell’alba Del mese dalle lunghe notti.

VII Sur la lande printanière Pour cueillir des violettes Je me suis aventuré. Son charme me retint tellement, Que je suis resté jusqu’au matin.

Sulla landa primaverile Per raccogliere delle violette Mi sono avventurato. Le sue grazie mi trattennero tanto Che rimasi fino al mattino.

Jules Duprato, La Japonaise Sonetto di Abel De Montferrier La Japonaise aux yeux d’ébène, La délicate Fleur de Thé, Noble comme une déité, Sort de sa tour de porcelaine. Tous les poètes ont vanté Sa grâce exquise et souveraine, Et le parfum de son haleine L’a fait nommer Fleur de Beauté. D’un pas léger, rythmique et doux, Elle va parmi ses bambous Et les arrose avec tendresse… Sans entendre son jeune cœur Vibrer au coup d’aile vainqueur De l’oiseau bleu qui la caresse. La Giapponese dagli occhi di ebano, Il delicato Fiore di Tè, Nobile come una deità, Esce dalla sua torre di porcellana. Tutti i poeti hanno vantato La sua grazia squisita e sovrana, E il profumo del suo alito L’ha fatto chiamare Fiore di Bellezza.

D’un passo leggero, ritmico e dolce, Va tra i suoi bambù E li annaffia con tenerezza… Senza sentire il suo giovane cuore Vibrare al colpo d’ala vincitore Dell’uccello blu che la accarezza.

Page 9: La Luna, Il Mare, i Ciliegi in Fiore

Reynaldo Hahn, L’heure exquise Poesia di Paul Verlaine La lune blanche Luit dans les bois; De chaque branche Part une voix Sous la ramée O bien aimée. L’étang reflète, Profond miroir La silhouette Du saule noir Où le vent pleure Rêvons, c’est l’heure ! Un vaste et tendre Apaisement, Semble descendre Du firmament Que l’astre irise. C’est l’heure exquise.

La luna bianca Luccica nei boschi; Da ogni ramo Parte una voce Sotto le frasche O benamata. Lo stagno riflette, Profondo specchio La sagoma Del salice nero Dove il vento piange Sogniamo, è l’ora! Un vasto e tenero Acquietamento, Sembra scendere Dal firmamento Che l’astro irida. E’ l’ora squisita.