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LA MIA PENSIONE PROGETTARE IL FUTURO

LA MIA PENSIONE - Patronato Inas Cisl · Data di pensionamento 01/06/2023 2. ... ratore o, in certi casi, del datore di lavoro. I periodi per i quali è previsto il riscatto sono

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TI È ARRIVATA LA BUSTA ARANCIONE?

La previsione della Sua pensione Il calcolo della pensione tiene conto della normativa in vigore e si basa su tre fondamentali elementi: l’età, la storia lavorativa e la retribuzione/reddito. Di seguito troverà la decorrenza, l’importo previsto della pensione e il suo rapporto con l’ultima retribuzione stimata. Gli importi futuri sono espressi a prezzi costanti ai valori monetari del 2015.

Estratto conto contributivo utile ai fini della pensione L’estratto conto contributivo utilizzato per il calcolo della Sua pensione futura unisce quanto Le è stato accre-ditato presso INPS e quanto presumibilmente potrà maturare proseguendo l’attuale attività lavorativa fino al momento della pensione (contributi simulati).

Contributi accreditati AGOIn questa tabella sono elencati i contributi a Lei accreditati

I Suoi contributi futuri simulatiIn questa sezione Le mostriamo la contribuzione futura che è stata stimata da INPS in base al Suo profilo lavo-rativo. Le sottolineiamo che il risultato può variare in rapporto all’andamento della Sua futura vita lavorativa. Per esempio, in caso di interruzioni deI rapporto di lavoro la Sua contribuzione potrebbe essere inferiore e, di conseguenza, l’importo della pensione più basso di quello stimato.

Pensione di vecchiaia

1. Data di pensionamento 01/06/2023

2. Previsione pensione mensile lorda € 643,571

3. Stima ultima retribuzione lorda o reddito percepito € 1.651,00

4. Tasso di sostituzione3 39%

1 Alla pensione è stata aggiunta la quota derivante dalla contribuzione versata nella Gestione Separata di € 25,12Attenzione: l’esito della simulazione ha valore solo indicativo, e non prende in considerazione eventuali benefici di legge o altre contribuzioni che permettano di anticipare la data di pensionamento.

Tipo contributo Periodo Contributi utili alla Pensione (in settimane)

Retribuzione o reddito

Matricola

Dal al al Diritto al Calcolo

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Tipo contributo Periodo Contributi utili alla Pensione (in settimane)

Retribuzione o reddito

Dal al al Diritto al Calcolo

Contribuzione teorica

01/08/2015 31/12/2015 21 12 E 4.729

01/01/2016 31/12/2016 52 29 E 11.828

01/01/2017 31/12/2017 52 29 E 11.946

01/01/2018 31/12/2018 52 29 E 12.066

01/01/2019 31/12/2019 52 29 E 12.187

01/01/2020 31/12/2020 52 29 E 12.308

01/01/2021 31/1212021 52 29 E 12.431

01/01/2022 31/1212022 52 29 E 12.556

01/01/2023 31/05/2023 22 13 E 5.365

Se hai ricevuto la busta arancione, significa che ora hai in mano una previsione di quando potrai andare in pensione e con quale somma. Ecco un fac simile della lettera con gli elemen-ti da considerare per una lettura:

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Che la tua prospettiva pensionistica, secondo la busta arancione, ti piaccia o no, ti conviene controllare che i dati ripor-tati siano corretti.

Per una consulenza gratuita su misu-ra, che tenga realmente conto di tutto il tuo percorso professionale e previdenzia-le, rivolgiti all’Inas!

Sulla base del tuo specifico profilo, potremo aggiornare la tua posizione con-tributiva verificando la presenza di buchi e correggendo eventuali errori, per valoriz-zare al meglio il tuo bagaglio di contributi.

Pensione? Ecco il “piano b”

Conoscere bene la propria posizione assicurativa, farsi un’idea di quale sarà la propria prospettiva pensionistica e, sulla base della proiezione che otterrai, pen-sare a soluzioni che aiutino a “coltivare” il proprio patrimonio previdenziale oggi è fondamentale. Ecco alcune cose che devi sapere per pensarci in anticipo e non arri-vare impreparato alla pensione.

La previdenza complementare

• Che cosa è?La previdenza complementare si ag-

giunge a quella obbligatoria, ma non la sostituisce.

È fondata su un sistema di finanzia-mento a capitalizzazione: per ogni iscrit-to viene creato un conto individuale, nel quale affluiscono i versamenti contribu-tivi, che vengono investiti nel mercato fi-nanziario.

All’iscritto, al momento del pensiona-

TI È ARRIVATA LA BUSTA ARANCIONE?

La simulazione dall’Inps ha valo-re solo indicativo e non prende in considerazione eventuali benefici di legge o altri contributi che ti per-metterebbero di anticipare la data della pensione.I parametri sulla base dei quali è stata elaborata la proiezione (Pil, tasso di inflazione, etc.), potreb-bero risultare lontani dalla realtà, rispetto all’effettivo andamento produttivo del Paese.

I requisiti anagrafici e contributivi considerati fanno riferimento alle norme in vigore oggi che però in fu-turo potrebbero essere modificate.

Il calcolo non tiene conto dell’anda-mento della tua futura vita lavora-tiva (interruzioni, ma anche avan-zamenti di carriera) e quindi dei relativi contributi.

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mento, verrà liquidata una rendita o l’in-tero capitale.

Dal 1° gennaio 2007 la legge, per i la-voratori dipendenti del settore privato, prevede il versamento del trattamento di fine rapporto (Tfr) alle forme pensionisti-che complementari, attraverso il meccani-smo del “silenzio – assenso”.

• I fondiEsistono 3 tipi di fondi pensione: chiu-

si, aperti e di risparmio individuale.Ai primi possono aderire i lavorato-

ri dipendenti, privati e pubblici, per il cui settore produttivo è previsto uno specifico fondo. Agli altri 2 può aderire chiunque, compresi i lavoratori dipendenti, anche nel caso in cui abbiano un proprio fondo chiuso.

Fondi chiusiI fondi chiusi possono essere:• a contribuzione definita, quando la

quota di contribuzione a carico del lavoratore e del datore di lavoro è stabilita fin dall’inizio. La misura del trattamento pensionistico, che sarà erogato dal fondo al momen-to in cui l’iscritto matura i requisiti richiesti, dipende dall’andamento del mercato finanziario e dall’abi-lità dei gestori finanziari dei fondi pensione;

• a prestazione definita, quando è stabilito a priori il livello della ren-dita pensionistica finale, mentre varia – in base all’andamento della gestione finanziaria del fondo o dei mercati finanziari – la contribuzio-ne da versare (questo tipo di fondo interessa soltanto i lavoratori auto-nomi e i liberi professionisti).

La gestione finanziaria dei contributi è affidata a società esterne (ad esempio, società di intermediazione immobiliare, imprese assicurative, banche e società di gestione di fondi comuni) con le quali il fondo stipula apposite convenzioni.

Il fondo deve essere necessariamente autorizzato dalla Commissione di vigilan-za sui fondi pensione (Covip), che provve-de ad iscriverlo nell’apposito albo.

L’adesione è volontaria ed avviene compilando il modulo che si trova pres-so l’ufficio del personale della propria azienda.

Fondi apertiSono creati e gestiti da società abili-

tate alla gestione del risparmio (banche, società di intermediazione mobiliare, im-prese di assicurazione).

Ad un fondo aperto si può aderire in via individuale (il lavoratore opera auto-nomamente la scelta tra i fondi aperti esi-stenti sul mercato) o collettiva (il lavorato-re si iscrive al fondo pensione cui aderisce la sua azienda).

Piani individuali pensionistici (Pip)Sono realizzati stipulando un contrat-

to di assicurazione sulla vita, con finalità previdenziale, con una delle imprese di assicurazione autorizzate dall’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (Isvap).

• La previdenza complementare con-viene a tutti!I lavoratori più giovani avranno la pen-

sione liquidata con il sistema contributivo, cioè calcolata sui contributi effettivamen-te versati durante l’intera vita lavorativa anziché sulle ultime retribuzioni. Questo

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comporterà una riduzione del rapporto tra pensione e ultima retribuzione con la con-seguente necessità di costruirsi una rendi-ta aggiuntiva a quella erogata dal sistema obbligatorio.

• Non vale solo per i giovani!Gli interessati non sono solo i giovani,

ma anche tutti coloro la cui pensione sarà più bassa, perché verrà calcolata appli-cando un sistema misto:

• calcolo con il metodo retributivo per i contributi versati fino al 1995;

• calcolo con il sistema contributivo per i contributi versati dal 1° genna-io 1996.

Tutti possono aderire alle forme di pre-videnza complementare, anche se disoc-cupati o fiscalmente a carico di un familia-re che aderisce già ad un fondo pensione.

• Quali sono i vantaggi?• Il 1° vantaggio è la possibilità di

integrare i trattamenti pensionistici del sistema obbligatorio con la ren-dita vitalizia che il fondo pensione erogherà al momento del pensio-namento.

• Il 2° vantaggio è che l’azienda ver-sa un contributo, stabilito dal con-tratto collettivo, al fondo scelto dal lavoratore.

• Il 3° vantaggio è quello fiscale: i contributi (sia quello del datore di lavoro che quello del lavoratore) versati al fondo pensione possono essere dedotti dal reddito imponi-bile fiscale. Inoltre, dal 1° gennaio 2007, è prevista anche una tassa-zione delle prestazioni molto van-taggiosa.

• Quando aderire?Subito! Tutti i lavoratori possono aderi-

re in qualsiasi momento ad un fondo pen-sione contrattuale, dove previsto. Molti studi dicono che, per ogni anno di rinvio dell’adesione, il lavoratore perde una par-te, anche consistente, della rendita finale.

I contributi da riscatto

Ecco alcune indicazioni per “coprire” periodi specifici, per i quali non è prevista la contribuzione, riscattando i contributi e aumentando così il proprio patrimonio pensionistico complessivo. I contributi da riscatto si collocano temporalmente nel periodo cui si riferisce l’evento.

L’onere del riscatto è a carico del lavo-ratore o, in certi casi, del datore di lavoro.

I periodi per i quali è previsto il riscatto sono i seguenti:

a) Corso legale di laurea Il periodo corrispondente al corso le-

gale di laurea è riscattabile a prescindere dalla qualifica e dalle mansioni lavorative svolte. Il diritto al riscatto è riconosciuto a tutti i lavoratori iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (compresi gli auto-nomi) ed ai loro superstiti, presentando la dichiarazione rilasciata dalla competente università, nella quale siano indicati gli anni accademici di corso legale. È possi-bile effettuare anche un riscatto parziale. Non sono riscattabili gli anni fuori corso, i corsi post-universitari, gli anni accademici cui non abbia fatto seguito il consegui-mento del diploma di laurea, né gli anni accademici di eventuali successive lauree. Si possono riscattare i periodi di studio

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compiuti all’estero purché la laurea, con-seguita in altro Paese, venga riconosciuta o abbia valore legale in Italia. Dal 2008 il riscatto può essere effettuato anche da chi non ha ancora intrapreso alcuna atti-vità lavorativa.

b) Corsi diversi dalla laurea È possibile riscattare una serie di cor-

si di studio (assistente sociale, tecnico di audiometria, ex Isef, ecc.), purché tali titoli risultino indispensabili per l’assunzione o la progressione di carriera. A tal fine, il datore di lavoro dovrà rilasciare apposita dichiarazione di responsabilità.

c) Contribuzione omessa e prescritta Il datore di lavoro che ha omesso, in

tutto o in parte, di versare i contributi per l’assicurazione generale obbligatoria, e che non può più versarli per avvenuta pre-scrizione, può chiedere all’Inps di costitui-re, mediante riscatto oneroso, la cosiddet-ta “rendita vitalizia”. Il riscatto dei periodi omessi può essere chiesto anche dal lavo-ratore interessato e dai suoi superstiti. Per effettuare tale procedura, è necessario provare l’esistenza del rapporto di lavo-ro – con documentazione cartacea redatta all’epoca e di data certa (contratto, libro paga, libretto di lavoro, buste paga, lettera di assunzione o di licenziamento, ecc.) –, la sua durata e la retribuzione percepita. Per questi ultimi due elementi possono esse-re considerate utili anche altre prove, qua-li quelle testimoniali di colleghi in servizio al momento dell’omissione.

d) Periodi vari non coperti da contribuzione Dal 1° gennaio 1997 possono essere

riscattati i periodi:

• corrispondenti a interruzione o so-spensione del rapporto di lavoro, pre-vista dal contratto o da disposizioni di legge, nella misura massima di 3 anni, qualora non sia chiesta la prosecuzio-ne volontaria;

• di formazione professionale, studio e ricerca e di inserimento nel mercato del lavoro, se finalizzati all’acquisizio-ne di titoli o competenze professionali richiesti per l’assunzione al lavoro o per la progressione di carriera qualora, quando previsto, sia stato conseguito il relativo titolo o attestato;

• che intercorrono tra un rapporto di la-voro e l’altro nel caso di lavori discon-tinui, stagionali e temporanei, a condi-zione che gli interessati per gli stessi periodi non richiedano l’autorizzazio-ne ai versamenti volontari, possano far valere almeno 1 anno di contribuzione nell’ultimo quinquennio e possano provare lo stato di disoccupazione per tutto il periodo oggetto del riscatto;

• che intercorrono nel lavoro a tempo parziale di qualsiasi tipo (per quello orizzontale deve mancare la retribu-zione), a condizione che gli interessati per gli stessi periodi non richiedano l’autorizzazione ai versamenti volon-tari, possano far valere almeno 1 anno di contribuzione nell’ultimo quinquen-nio e provino lo stato di occupazione a tempo parziale per il periodo oggetto del riscatto.

e) Periodi di lavoro svolti all’estero Possono essere riscattati solo i periodi

di lavoro che sono stati svolti in Stati non legati all’Italia da convenzioni, o in Stati convenzionati che però non riconoscono

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alcuna copertura assicurativa per deter-minate tipologie di attività lavorativa, quando sia dimostrata la relativa omissio-ne.

f) Periodi corrispondenti al congedo pa-rentale al di fuori del rapporto di lavoro Per gli iscritti al Fondo pensione lavora-

tori dipendenti al 27 aprile 2001, i periodi non coperti da contribuzione, corrispon-denti a quelli che danno luogo al congedo parentale per maternità (compresi quelli di malattia del bambino), collocati tempo-ralmente al di fuori del rapporto di lavoro, possono essere riscattati nella misura massima di 5 anni, a condizione che i ri-chiedenti possano far valere, all’atto della domanda, complessivamente almeno 5 anni di contribuzione, versata in costanza di effettiva attività lavorativa.

g) Diplomi rilasciati dagli istituti di alta formazione artistica e musicale Possono essere oggetto di riscatto i ti-

toli rilasciati dagli Istituti di Alta formazio-ne artistica e musicale (Afam), conseguiti a decorrere dall’anno accademico 2005-2006.

E i dipendenti pubblici?

Entro il 2016 anche i dipendenti pubblici si vedranno recapitare la simu-lazione della pensione: non verrà re-capitata la busta arancione, come per i dipendenti privati, ma le informazioni sulla misura della pensione saranno in-viate insieme al cedolino dello stipen-dio, tramite l’indirizzo di posta elettro-nica istituzionale, sulla base di accordi tra l’Inps e le pubbliche amministrazio-ni. In questo modo saranno raggiunti circa un milione e mezzo di lavoratori pubblici.

Il lavoratore troverà nella propria posta elettronica un fascicolo di quat-tro pagine, in cui saranno indicate pro-iezioni relative alla data di pensiona-mento e all’ammontare dell’assegno mensile.

Anche per i lavoratori impiegati nel settore pubblico è opportuno verificare la posizione assicurativa, sia nel mo-mento in cui si riceverà la proiezione dell’Inps, sia se si è vicini al pensiona-mento.

La busta arancione…secondo Twitter!

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giugno 2016