26
La motocicletta La motocicletta Le origini della motocicletta Le origini della motocicletta Il motomondiale Il motomondiale Storia sociale della motocicletta in Storia sociale della motocicletta in Italia Italia

La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

La motociclettaLa motociclettaLa motociclettaLa motocicletta•Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta•Il motomondialeIl motomondiale•Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria sociale della motocicletta in Italia

Page 2: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

… … che cos’è una che cos’è una motocicletta?motocicletta?

La motocicletta è un La motocicletta è un

veicolo a due ruote veicolo a due ruote

dotato di motore, in dotato di motore, in

cui la ruota anteriore cui la ruota anteriore

è direzionale e è direzionale e

quella posteriore è a quella posteriore è a

trazione. trazione.

Page 3: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

La persona che guida La persona che guida

lala

motocicletta è detta motocicletta è detta

“centauro”.“centauro”.Il centauro è seduto sulla sella, Il centauro è seduto sulla sella,

le mani sono poggiatele mani sono poggiate

sul manubrio, la mano destra sul manubrio, la mano destra comanda l’acceleratore e il freno comanda l’acceleratore e il freno anteriore, mentre la mano anteriore, mentre la mano sinistra comanda la frizione.sinistra comanda la frizione.

I piedi sono poggiati sulle I piedi sono poggiati sulle pedane, il piede destro comanda pedane, il piede destro comanda il freno posteriore, mentre il il freno posteriore, mentre il piede sinistro comanda la piede sinistro comanda la pedalina del cambio pedalina del cambio

delle marce.delle marce.

Page 4: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Chi ha inventato la motocicletta?

L’ingegnere tedesco Gottlieb Daimler è

considerato l’inventore della motocicletta.

Nel 1885, infatti, Daimler costruì e fece funzionare su strada la prima motocicletta.

Questo prototipo era un biciclo di legno con motore a benzina.

Precedentemente un francese di nome Chapius aveva costruito un biciclo con motore a vapore.

In ogni modo si ritiene che Daimler sia l’inventore della motocicletta perché nel tempo perfezionò il suo prototipo e fu il primo a tentare una produzione industriale.

Biciclo di Daimler del 1885

Page 5: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

I primi prototipi…

Nel 1894 i tedeschi Hildebrand e Muller costruirono una bicicletta con motore a benzina e bicilindrico. La trasmissione era diretta, infatti ogni pistone era collegato direttamente alla ruota posteriore attraverso una biella.

Bicicletta con motore a due cilindri orizzontali e paralleli

Particolare del sistema diHildebrand e Muller

Page 6: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

ancora esperimenti… Nel 1896 anche

l’inglese Holden inventò una bicicletta a motore; ma stavolta il motore non era più a due tempi ma a quattro tempi e con il freno sulla ruota anteriore. La ‘motocicletta’ di Holden fu la prima quattro cilindri nella storia della moto.Bicicletta con motore di

Holden del 1896

Page 7: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Il mezzo prende forma….Nel 1898 i fratelli Werner applicarono un motore a benzina al cannotto di una bicicletta. La trasmissione avveniva attraverso una puleggia e una cinghia di cuoio motore direttamente sulla ruota anteriore, aveva una potenza di ¾ di cavallo e raggiungeva la velocità di 35 km/h. Un ‘bolide’ per l’epoca!

Gli stessi fratelli Werner, poi, nel 1901, costruirono una bicicletta con motore centrale e trasmissione sulla ruota posteriore. A questo prototipo fu dato per la prima volta il nome di ‘motocicletta’.

Motocicletta dei fratelli Werner del 1898

particolare

Motocicletta con motore centrale e trasmissione mediante cinghia e puleggia

Page 8: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Le prime aziende Le prime aziende Dall’inizio del 1900 in Italia e in Europa Dall’inizio del 1900 in Italia e in Europa cominciarono a sorgere ditte artigianali che cominciarono a sorgere ditte artigianali che producevano motociclette. In Italia si possono producevano motociclette. In Italia si possono ricordare: la Gilera nata nel 1909, la Della ricordare: la Gilera nata nel 1909, la Della Ferrara nata nel 1913 e la Guzzi nel 1921.Ferrara nata nel 1913 e la Guzzi nel 1921.

Gilera VT 317 del 1909 Della Ferrara del 1913 Guzzi del 1925

Page 9: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

il motomondialeil motomondiale►Che cos’èChe cos’è►Le categorieLe categorie►Le principali gare in moto Le principali gare in moto ►Cenni storici del motomondialeCenni storici del motomondiale

Page 10: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

CHE COSA E’ IL MOTOMONDIALECHE COSA E’ IL MOTOMONDIALE

Il motomondiale è Il motomondiale è il tipo di gara più il tipo di gara più importante del importante del mondo, e si mondo, e si disputa attraverso disputa attraverso dei gran premi dei gran premi che si corrono su che si corrono su dei circuiti sparsi dei circuiti sparsi in tutto il mondo. in tutto il mondo.

Page 11: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Le categorie del motomondialeCi sono vari tipi di categorie:

125cc, 250cc e GP.

La GP è la classe più importante con moto da

800cc e 4 tempi, che però fino al 2001 era 500cc.

Le moto che vengono usate nel motomondiale sono dei prototipi e di conseguenza non possono essere usate

su strada e neanche vendute.

Page 12: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

le prime gare nel mondo….le prime gare nel mondo….

La prima gara a cui partecipò una moto La prima gara a cui partecipò una moto avvenne nel 1895 e fu la Parigi – avvenne nel 1895 e fu la Parigi – Bordeaux. Questa gara fu un po’ Bordeaux. Questa gara fu un po’ particolare. Vi potevano partecipare, particolare. Vi potevano partecipare, e infatti vi parteciparono, tutti i e infatti vi parteciparono, tutti i veicoli dotati di un motore, anche i veicoli dotati di un motore, anche i più strambi! Una specie di corsa più più strambi! Una specie di corsa più pazza del mondo!pazza del mondo!

Altre gare si ebbero all’inizio del ‘900, Altre gare si ebbero all’inizio del ‘900, ma la più importante fu organizzata ma la più importante fu organizzata sull’isola di Man, e si disputò il 28 sull’isola di Man, e si disputò il 28 maggio del 1907.maggio del 1907.

Questa gara, che oggi è una ‘classica’ , Questa gara, che oggi è una ‘classica’ , venne chiamata Tourist Trophy.venne chiamata Tourist Trophy.

Page 13: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

……e le prime gare in Italiae le prime gare in ItaliaA Milano nel 1911 si costituì il primo Moto A Milano nel 1911 si costituì il primo Moto Club e nel 1912 si organizzò il primo Club e nel 1912 si organizzò il primo Campionato di motociclismo. Campionato di motociclismo.

Nel 1913 si disputò la prima gara italiana Nel 1913 si disputò la prima gara italiana di grande rilievo: l’Audax.di grande rilievo: l’Audax.

Nel 1914 avrebbe dovuto disputarsi il Nel 1914 avrebbe dovuto disputarsi il primo raid Nord-Sud (una gara di pura primo raid Nord-Sud (una gara di pura velocità) ma non si realizzò a causa dello velocità) ma non si realizzò a causa dello scoppio della prima guerra mondale. scoppio della prima guerra mondale.

Alla fine della guerra ripresero le gare. Le Alla fine della guerra ripresero le gare. Le più importanti furono: nel 1921 il Circuito più importanti furono: nel 1921 il Circuito del Lario e nel 1922 il Gran premio delle del Lario e nel 1922 il Gran premio delle Nazioni a Monza. Queste due gare sono Nazioni a Monza. Queste due gare sono diventate dei classici che si corrono diventate dei classici che si corrono ancora oggi.ancora oggi.

Page 14: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Il primo motomondialeIl primo motomondiale Il primo campionato mondiale della Il primo campionato mondiale della

motocicletta cominciò con il Tourist motocicletta cominciò con il Tourist Trophy sull’Isola di Man il 13 Trophy sull’Isola di Man il 13 giugno del 1949.giugno del 1949.

Durante questo primo anno le gare Durante questo primo anno le gare del Motomondiale furono sei, oltre del Motomondiale furono sei, oltre che sull’Isola di Man si corse in: che sull’Isola di Man si corse in: Svizzera, Olanda, Belgio, Irlanda Svizzera, Olanda, Belgio, Irlanda del Nord e Italia. del Nord e Italia.

Le moto italiane erano tante e forti: Le moto italiane erano tante e forti: Mondial, Benelli, Moto Guzzi, Mondial, Benelli, Moto Guzzi, Gilera. Gilera.

Da allora il motomondiale si è Da allora il motomondiale si è corso tutti gli anni. corso tutti gli anni.

Percorso del Tourist Percorso del Tourist TrophyTrophy

Page 15: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

I più grandi piloti italianiI più grandi piloti italiani

Tra i maggiori campioni italiani Tra i maggiori campioni italiani si devono ricordare: si devono ricordare: Nello Nello PaganiPagani che vinse il primo che vinse il primo campionato nella classe campionato nella classe 125;125;Bruno RuffoBruno Ruffo che vinse il che vinse il campiionato del 1949 nella campiionato del 1949 nella classe 250; classe 250; Umberto Umberto MasettiMasetti che fu il primo che fu il primo italiano a vincere nella italiano a vincere nella classe 500;classe 500;

e ancora:e ancora:Libero Liberati, Carlo Libero Liberati, Carlo Ubbiali, Walter Ubbiali, Walter Villa,Pierpaolo Bianchi, Villa,Pierpaolo Bianchi, Fausto Gresini,Fausto Gresini,Loris Capirossi, Max Biaggi e Loris Capirossi, Max Biaggi e Roberto Locatelli.Roberto Locatelli.

Nello Nello PaganiPagani

Bruno Bruno RuffoRuffo

Umberto Umberto MasettiMasetti

Page 16: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Giacomo AgostiniGiacomo Agostini

Può essere definito il più Può essere definito il più grande pilota di moto grande pilota di moto italiano. Ha vinto 15 titoli italiano. Ha vinto 15 titoli mondiali di cui sette nella mondiali di cui sette nella classe 350 e otto nella classe 350 e otto nella classe 500. Di questi classe 500. Di questi ultimi, ne ha vinti sette ultimi, ne ha vinti sette consecutivi dal 1966 al consecutivi dal 1966 al 1972 sempre in sella ad 1972 sempre in sella ad un altro mito italiano: la un altro mito italiano: la MV Augusta.MV Augusta.

Page 17: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Valentino RossiValentino Rossi

È il più grande È il più grande campione italiano campione italiano ancora in attività.ancora in attività.

Ha vinto 7 titoli di cui Ha vinto 7 titoli di cui 1 nella classe 125, 1 nella classe 125, 1 nella classe 250, 1 nella classe 250, 1 nella classe 500 1 nella classe 500 e 4 motoGp.e 4 motoGp.

Page 18: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Storia sociale della Storia sociale della motociclettamotocicletta

Premessa Premessa Le origini: gli anni ’20 e ’30 Le origini: gli anni ’20 e ’30 Il secondo dopoguerraIl secondo dopoguerraGli anni ’60 e ’70Gli anni ’60 e ’70Gli anni ’80Gli anni ’80Dagli anni ’90 ai nostri giorniDagli anni ’90 ai nostri giorni

Page 19: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Premessa…. La motocicletta nasce

all’inizio del ‘900. Il suo sviluppo tecnologico e

la sua commercializzazione, però, cominciano negli anni ’20.

Per questo motivo, la moto entra nell’immaginario collettivo (nel pensiero) delle persone solo a partire proprio dagli anni ’20.

Vediamo come cambia nel corso del ‘900 l’idea della motocicletta nella società italiana. Monza 1922Monza 1922

Page 20: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Gli anni ’20…Quando la motocicletta compare sulle strade italiane due sono le reazioni della gente: esaltazione o maledizione. Per quelli che la esaltano, la motocicletta è simbolo di velocità, di coraggio e di ardimento. Insieme all’automobile e all’aeroplano viene esaltata dai Futuristi, come simbolo della modernità. Per guidarla servono forza e accettazione del rischio, doti che appartengono ai giovani. La moto, quindi si colloca nell’immaginario giovanile e maschile. Durante il ventennio fascista, non a caso, la moto divenne uno strumentodella propaganda del regime, che voleva fare propria l’immagine di gioventù e coraggio che rimandava la motocicletta. Spesso i gerarchi fascisti, infatti, usavano la moto.Quelli che consideravano la moto una macchina infernale erano quelli cheguardavano in negativo ai cambiamenti della società.Naturalmente la moto in questi anni vieneusata solo da una piccola parte della società, ricca e giovane.

MotoradunoMotoraduno

Page 21: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Gli anni ’30…Gli anni ’30… Con gli anni ’30 incomincia a Con gli anni ’30 incomincia a

strutturarsi una vera e strutturarsi una vera e propria industria italiana propria industria italiana della moto, e si intravede la della moto, e si intravede la possibilità di una possibilità di una motorizzazione più massiccia motorizzazione più massiccia degli italiani, non più degli italiani, non più ristretta a pochi ricchi. ristretta a pochi ricchi. Nascono nuovi modelli di Nascono nuovi modelli di moto che si diffondono sulle moto che si diffondono sulle strade italiane, tra cui i primi strade italiane, tra cui i primi sidecar,sidecar,

Nascono le prime vere corse Nascono le prime vere corse in moto, e con esse, i primi in moto, e con esse, i primi piloti “eroi” come Tazio piloti “eroi” come Tazio Nuvolari. Nuvolari.

Questo momento positivo, Questo momento positivo, però, fu interrotto dallo però, fu interrotto dallo scoppio della seconda guerra scoppio della seconda guerra mondiale.mondiale.

Tazio NuvolariTazio Nuvolari, più famoso , più famoso come pilota di automobili, come pilota di automobili,

guidò anche le moto.guidò anche le moto.

Page 22: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Il secondo dopoguerraIl secondo dopoguerra Il secondo dopoguerra vide l’esplosione dell’uso delle due ruote come mezzo di Il secondo dopoguerra vide l’esplosione dell’uso delle due ruote come mezzo di

mobilità di massa. Per tutti gli anni ’50 e nei primi anni ’60, la moto, la motoleggera mobilità di massa. Per tutti gli anni ’50 e nei primi anni ’60, la moto, la motoleggera (antenata del motorino) e lo scooter, si può dire che “misero in cammino” l’Italia. (antenata del motorino) e lo scooter, si può dire che “misero in cammino” l’Italia. Abbandonata la bicicletta, l’Italia delle campagne e delle fabbriche (contadini ed Abbandonata la bicicletta, l’Italia delle campagne e delle fabbriche (contadini ed operai) si affida per spostarsi a vari tipi di moto.operai) si affida per spostarsi a vari tipi di moto.

Sono gli anni in cui si realizza la prima vera e propria motorizzazione di massa, con Sono gli anni in cui si realizza la prima vera e propria motorizzazione di massa, con vari modelli turistici o con i più tranquilli scooter.vari modelli turistici o con i più tranquilli scooter.

Questo è stato, di conseguenza, anche l’unico periodo storico in cui nell’immaginario Questo è stato, di conseguenza, anche l’unico periodo storico in cui nell’immaginario collettivo la moto non era necessariamente associata all’essere giovane, né era collettivo la moto non era necessariamente associata all’essere giovane, né era vissuta come un lusso. Per la prima volta la moto era solo un mezzo di mobilità e vissuta come un lusso. Per la prima volta la moto era solo un mezzo di mobilità e trasporto. trasporto.

Motom Motom

PubblicitPubblicità della à della Vespa. Vespa.

Page 23: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Nel corso degli anni ’50 e ’60, grande fu il trionfo dell’industria della Nel corso degli anni ’50 e ’60, grande fu il trionfo dell’industria della moto italiana sia nel campo della produzione e vendita sia in quello moto italiana sia nel campo della produzione e vendita sia in quello sportivo. Lo stile delle moto all’italiana ( Guzzi, Gilera, Ducati, sportivo. Lo stile delle moto all’italiana ( Guzzi, Gilera, Ducati, Benelli, Laverda, Parilla, ecc.) si impose per affidabilità, stabilità, Benelli, Laverda, Parilla, ecc.) si impose per affidabilità, stabilità, semplicità nella manutenzione e nella guida, sbaragliando semplicità nella manutenzione e nella guida, sbaragliando completamente le rivali inglesi come la Triumph e quelle tedesche completamente le rivali inglesi come la Triumph e quelle tedesche come la BMW. Le moto giapponesi dovevano ancor nascere.come la BMW. Le moto giapponesi dovevano ancor nascere.

Gli scooter, Vespa, Lambretta o Galletto furono un fenomeno tipico Gli scooter, Vespa, Lambretta o Galletto furono un fenomeno tipico dell’industria italiana, sino a divenire come il caso della Vespa un dell’industria italiana, sino a divenire come il caso della Vespa un vero e proprio mito italiano. vero e proprio mito italiano.

Questo periodo d’oro, però, fu breve perché alla metà degli anni ’60 Questo periodo d’oro, però, fu breve perché alla metà degli anni ’60 cominciò il fenomeno della motorizzazione di massa automobilistica cominciò il fenomeno della motorizzazione di massa automobilistica che tolse spazio alle moto.che tolse spazio alle moto.

Vespa Vespa SpecialSpecial

PubblicitPubblicità della à della

LambrettLambrettaa

Galletto GuzziGalletto Guzzi

Page 24: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

La fine degli anni ‘60 e gli anni ‘70La fine degli anni ‘60 e gli anni ‘70Con la diffusione di massa dell’automobile, Con la diffusione di massa dell’automobile, l’industria motociclistica ha un vero e l’industria motociclistica ha un vero e proprio crollo, e la motocicletta perde il suo proprio crollo, e la motocicletta perde il suo ruolo sociale di mezzo di mobilità e di ruolo sociale di mezzo di mobilità e di trasporto e ridiventa “espressione” delle trasporto e ridiventa “espressione” delle generazioni giovanili. Sul modello generazioni giovanili. Sul modello americano la moto diventa per alcuni tipi di americano la moto diventa per alcuni tipi di giovani “la compagna di viaggio e di giovani “la compagna di viaggio e di vagabondaggio” che si guida con vagabondaggio” che si guida con sentimento e ragione e a cui si fa sentimento e ragione e a cui si fa manutenzione con le proprie mani. manutenzione con le proprie mani. Contemporaneamente sul mercato italiano Contemporaneamente sul mercato italiano ed europeo compaiono le moto giapponesi. ed europeo compaiono le moto giapponesi.

In conclusione con gli anni ’70 la moto In conclusione con gli anni ’70 la moto riprende, nell’immaginario collettivo, la riprende, nell’immaginario collettivo, la connotazione giovanilistica che, poi, non connotazione giovanilistica che, poi, non ha più abbandonato sino ad oggi. ha più abbandonato sino ad oggi.

Locandina del film “Easy Locandina del film “Easy rider”. Tale film rappresenta la rider”. Tale film rappresenta la

generazione “on the generazione “on the road”americana. road”americana.

Giovani in viaggio Giovani in viaggio in moto.in moto.

Page 25: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Gli anni ‘80Gli anni ‘80• Durante gli anni ’80 la moto mantiene Durante gli anni ’80 la moto mantiene

la connotazione giovanilistica ma non è la connotazione giovanilistica ma non è più la “compagna di viaggio”. La moto più la “compagna di viaggio”. La moto tipica degli anni ’80 è la “finta replica tipica degli anni ’80 è la “finta replica della corsa” o la gigantesca enduro (ad della corsa” o la gigantesca enduro (ad esempio l’Honda Transalp) che si guida esempio l’Honda Transalp) che si guida con forza. Il nuovo motociclista, infatti, con forza. Il nuovo motociclista, infatti, è “macho” e con la moto dimostra la è “macho” e con la moto dimostra la sua mascolinità. Nell’immaginario sua mascolinità. Nell’immaginario collettivo il motociclista è giovane ed è collettivo il motociclista è giovane ed è un duro che con la moto deve quasi un duro che con la moto deve quasi incutere paura, timore. incutere paura, timore.

• Negli anni ’80, però, inizia anche una Negli anni ’80, però, inizia anche una nuova motorizzazione di massa che nuova motorizzazione di massa che riguarda i ragazzi di quattordici anni. riguarda i ragazzi di quattordici anni. Inizia, infatti, l’era del motorino per gli Inizia, infatti, l’era del motorino per gli adolescenti. L’Italia ebbe quasi il adolescenti. L’Italia ebbe quasi il monopolio assoluto nella produzione di monopolio assoluto nella produzione di motorini (famosi il Ciao e il Si). Da motorini (famosi il Ciao e il Si). Da questo periodo in poi, il motorino, per questo periodo in poi, il motorino, per gli adolescenti, è diventato una gli adolescenti, è diventato una presenza importantissima prima nei presenza importantissima prima nei sogni e poi nella vita vera. sogni e poi nella vita vera.

Honda TransalpHonda Transalp

Piaggio CiaoPiaggio Ciao

Page 26: La motocicletta Le origini della motociclettaLe origini della motocicletta Il motomondialeIl motomondiale Storia sociale della motocicletta in ItaliaStoria

Dagli anni ’90 ad oggi• Con gli anni ’90 è iniziato ancora una nuova

motorizzazione di massa. I protagonisti questa volta sono i cosiddetti scooteroni, mezzi a due ruote potenti, agili e facili da guidare sia in città sia sulle strade extraurbane. Lo scooterone tende a sostituire l’automobile ed non è usato esclusivamente dai giovani.

• La vera moto, invece, sta diventando un mezzo da “diporto”, cioè da usare nel tempo libero, durante le vacanze, costoso, pieno delle più moderne tecnologie, quasi un nuovo status symbol.

Yamaha Tmax Yamaha Tmax BuellBuell