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Sergio Germinario La Musa elettrica © SG 2010

La Musa elettrica

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Non è ‘canto’ ciò che così chiamiamo, ma protocollo sonoro. Un misconoscimento generato anche dall’ignorare che cosa è ‘silenzio’. Lo ignora anche Platone: a salvarlo è il fatto di essere poeta. It’s not ‘canto’ what we call so: it is sound protocol. A misunderstanding generated also by ignoring what it is ‘silenzio’. Even Plato ignores this: to save him is the fact of being poet.

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  • Sergio Germinario La Musa elettrica

    SG 2010

  • La Musa elettrica

    Tre lezioni

    sul canto di

    Ione

    Lo Ione citato dal testo di J. BURNET (ed.), Platonis Opera, vol. III, Oxford 1909 (19031). I paragrafi sono indicati secondo la canonica ripartizione dello

    Stephanus (H. ESTIENNE, Platonis opera quae extant omnia, Paris 1578)

  • Intese La voce di Ione Il silenzio La Musa elettrica

  • Intese Si dir canto linfrazione al silenzio Linfrazione voce silenzio il continuum della parola e della sua attesa nellinsieme acustico. Il canto delluomo infrazione storica La sua iterazione misura e si ha per tchne Linfrazione alla misura esecuzione Lesecuzione storica

    storico latto umano nel kairs di tempo e spazio. Esiodo, le Muse e lElicona:

    ,

    (Theogonia, vv.22-23). Jimi Hendrix, The Star-Spangled Banner e Woodstock.

  • La voce di Ione Dubbi noti sul valore e la paternit dello scritto. Recente ed essenziale Albert Rijksbaron: the Ion would seem to be an integral and therefore authentic part of what may be called Platos programme to show that traditional poetry, being mimetic of the imperfect world as we know

    it, and a fortiori rhapsodes, imitators of imitators, should be rejected

    (PLATO. Ion. Or: On the Iliad, Leiden 2007, p.13, cfr. p.1 e note). Netto lassunto. Sapere negato la poesia. Alimento divino il canto. , . *533c+ Qualsiasi cosa voglia dire , molto se ne pu ricavare. Adriana Cavarero, La voce aedica ovvero la specialit di Ione (A pi voci. Filosofia dellespressione vocale, Milano 2005 [20031], pp.91-104 passim), con sponde principali in Eric Havelock e Jean-Luc Nancy: Omero opera con la voce, la sua prestazione ottempera alla legge naturale del suono. Il vocalico comanda il semantico. Il suono della parola pi importante del suo voler-dire. Trova cos una spiegazione lostilit che Platone nutre per Omero. Platone intuisce, alla perfezione, che lelemento acustico la potenza della voce, il fascino del canto e dei suoni, il godimento corporeo dellorecchio solidale al tessuto narrativo che organizza lenciclopedia omerica.

  • Lo Ione un dialogo breve, ambiguo e straordinario. il testo finisce per dire sul tema della voce pi di quanto lautore vorrebbe forse fargli dire. Si tratta di una celebre pagina sulla Musa dove leffetto di incantamento della prestazione aedica diventa, in termini espliciti,

    incatenamento. Invasandoli con il suo dono, la Musa fa profferire ai poeti dei versi che attraggono e seducono per il loro timbro sonoro. la Musa a parlare attraverso la voce dei poeti che ella invasa. Platone viene dunque a tematizzare lunicit di ogni poeta in quanto vocalizzatore di una certa specifica e singolare melodia, di uno stile

    inimitabile che la sua voce. La voce unica e la voce canta. Platone sembra appunto intuire che i due aspetti non possono essere disgiunti. Il mondo dellepica gli segnala che il piacere di dare una propria forma sonora alla parola fa

    della parola stessa innanzitutto un canto.

    La malcelata reticenza di Platone su di essa si confida nella studiosa tradisce, dunque, la presenza di un forza aggiunta del magnetico incatenamento: la voce. Unicit di timbro, volume. Colore acustico, vibrazioni. Vivi, per, nellorizzonte delle attese, a irrorare nomi, vicende, immagini entro le geometrie degli e laritmetica dei . Asservita ai modi della poiesis la voce per se non esiste. Il silenzio regge.

  • Il silenzio Cos mantra e carmina Gregoriana, Aristofane: (Aves, v.227), Filippo Tommaso Marinetti: Zang Tumb Tumb, fino a Fosco Maraini:

    Nella poesia, o meglio nel linguaggio metasemantico, Proponi dei suoni ed attendi che il tuo patrimonio di esperienze interiori,

    magari il tuo subconscio, dia loro significati, valori emotivi,

    profondit e bellezze. dunque la parola come musica e come

    scintilla. (Gnsi delle Fnfole, Prefazione di Maro Marcellini. Postfazione di Massimo Altomare e Stefano Bollani, Milano 2007 [=1994+, Introduzione, pp.15-16) a posteriori, iterati nella misura, sono silenzio. La nozione di silenzio pare sfuggire a tutti. Status di misure e la loro attesa. La letteratura corrente divaga. Friedrich Nietzsche, Igor Stravinskij, Pablo Picasso, Miles Davis, non la enunciano. Elusa gi da chi nellesecuzione storica esauriva la ragione della performance. Tacciono gli antichi. Nonostante gli scenari e le cavee, le processioni e i santuari, gli agoni, le celebrazioni. Abbaglio da sovraesposizione. Con la componente inerte ormai sussistente coagula il si spegne la voce. Nasce la poiesis, lesperto silenzio della ripetibilit. La nozione resta inespressa.

  • Mute arrivano la Kore 674, la statua di Aristodico. Reticente lautore del . Echeggia di grandezza IX,2 , ma l, poetico, di Omero 563 che infrange lattesa epica facendo gridare il tacere di Aiace oltre le parole. frena in onomatopea. Lotta Ecateo: (Fr.1a Jacoby). Ineffabili i nellanti-Babele di Actus Apostolorum, 2,4-13. Intanto dominano e numerus. Il silenzio, solo relazione fono-acustica quantificata assoluto non si d , atto delludito. Lo accarezzano Paolo Valesio, Massimo Baldini, Giovanni Fiorentino, Mario Perniola suggestioni estetiche, mistiche, retoriche, psichiche, filosofiche, religiose. Restano voce il vagito del nascente. La sorpresa. Il dolore. La comunicazione coatta: , sempre voce. Il capostazione impacciato al microfono, il tintinnare della commessa a Pechino o la raucedine di quel prosit austriaco. Non serve il cinese, non serve il tedesco. Goal! Chi pu tradurre? Infrazioni al silenzio.

  • Per tornare a Platone. oltre il , oltre il () *534b+ che la voce s stessa. Platone ne sfiorato soltanto. Nello schizzo introduttivo: : . ; ; : , , . : ; : , . : ; ; ; : , . : . : , . *530a-b] e (presume ) sono ineludibili: non c voce senza dove e quando. Un dove, un quando esatti: . Non si ha altrimenti esecuzione: Accadde ad Epidauro, alle feste di Asclepio. L e allora Omero non pu che essere stato infranto dalla voce. E la voce ha detto altro. stato canto.

  • La Musa elettrica certo che il canto sia atto umano. Esso nel kairs di spazio e tempo e il kairs di spazio e tempo laico. La invocata da Platone non nega la laicit del canto, la afferma. *533d+, la Musa forza dellinvasamento a catena non artefice di canto. Lestasi in cui *534b+ sa di maniera. Giunge fino a noi con gli artisti maledetti nella consunzione, benedetti nellispirazione. Esagera il maestro dellAccademia: , *534e+. Fino a falsare Tinnico: dice del suo peana il poeta di Calcide [534e+. Annullargli il decisivo , costringe a chiedere: Chi invasa le Muse? Non esiste risposta. Esse sono la dimensione afferrata nel canto. . Magnetiche come uno Stradivari, elettriche come una Stratocaster. Fremono nel silenzio finch tenute . Ma si piegano alle dita delluomo. Al suo polso. , comanda la voce dellattacco iliadico. Potente lo spasmo del canto nel momento dellardua signoria. Grandi energie corrono. Metalliche sensibilit. Nel kairs poetico la , la Musa elettrica, vibra di effrazione e leffrazione laica, storica. Comunione di uomini, oltre lordine, la misura. A comunicare lucidi lindicibile.

  • The medium is the message non vale nel canto: lerrore di Platone. La storia che infrange il messaggio, questo canto. I read the news today oh boy: John, l, quella mattina. Molfetta, dicembre 2010

  • Sergio Germinario La Musa elettrica

    La parola cantata si fa voce di messaggi che varcano i confini del significare.

    Esiste una intraducibilit del canto

    che vince le leggi della comprensione

    aprendo vie di universale ricezione.

    La dominante fisica di una lingua, limpasto di timbro, cadenza, inflessione, assegna alla parola cantata

    levento storico un incremento capace di suggestionare

    i filtri semantico-strutturali del senso.

    Volare, diventa Volare ovunque. Yesterday, pure. Di contro, lacquiescenza dizio-aurale allosmosi della comunicazione planetaria tende al silenzio in un ecumenismo anglo-timbrico e afro-ritmico

    la cui koin logaedica abdica al canto

    divenendo traducibile parola.

    Modugno, McCartney nellincanto musico della voce unilingue annullano il deficit ermeneutico di chi ascolta.

    La rap-odia di Eminem, Jovanotti, nellaritmetica assonanza dellinterlingua concatena un parlato che resta idioma.

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