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dal Salmo 44 al Salmo 51 il passo è breve eppure corre fra di loro un abisso: si passa
da una invocazione piena di speranza ad una sofferta richiesta di perdono, che inizia con
queste parole: “Pietà di me, o Dio, nel tuo amore (…), dal mio peccato rendimi puro”. Si
esprime qui il cuore amareggiato del re Davide per i tanti suoi peccati commessi, in una
vita dove egli passa da un riconoscimento senza riserve della presenza amorevole di Dio
ad un suo allontanamento, come se vivesse scisso fra due desideri: di Dio e dei suoi
impulsi. Davide non è l’uomo delle mezze misure, in una sincerità con se stesso che
rasenta la follia. In questo Salmo, dopo aver riconosciuto i suoi peccati, si scioglie in una
sconfinata fiducia nel suo Dio: “Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo
santo spirito (…), la mia bocca proclami al tua lode”. Pietro come Davide? Per certi
aspetti sì, ma con una differenza fondamentale. Quel Dio davanti al quale Davide piange i
suoi peccati si presenta ora vicino nel suo Figlio: “Il Signore si voltò è fissò lo sguardo su
Pietro”. Pietro entra un po’ spavaldo nel cortile, sicuro di poter seguire Gesù, ne esce
piangendo perché lo ha tradito. Guai fare troppo affidamento sulle proprie forze ma guai
soprattutto perdere la fiducia nel perdono del Signore. Noi del Seminario auguriamo a
te quello che auguriamo a noi: di seguire il Signore lasciandoti guadare negli occhi, senza
nascondere le tue fragilità, fidandoti alla grande di lui.
don Giosuè e gli altri animatori
Seminario Diocesano
di Concordia-Pordenone
La nostra debolezza...
LA LA LA LA NOSTRANOSTRANOSTRANOSTRA VITAVITAVITAVITA DAVAN
TIDAVANTIDAVANTIDAVANTI AAAA DDDDIOIOIOIO
1
Cara/o amica/o,Cara/o amica/o,Cara/o amica/o,Cara/o amica/o,
Canto di invocazioneCanto di invocazioneCanto di invocazioneCanto di invocazione
Effonderò il mio SpiritoEffonderò il mio SpiritoEffonderò il mio SpiritoEffonderò il mio Spirito TM: M.Frisina
Rit. Effonderò il mio Spirito su ogni creatura,
effonderò la mia gioia,
la mia pace sul mondo.
Vieni o Spirito consolatore,
vieni, effondi sul mondo la tua dolcezza. Rit.
Vieni e dona ai tuoi figli la pace,
vieni e donaci la tua forza. Rit.
Vieni, o Spirito Onnipotente,
vieni e crea negli uomini un cuore nuovo. Rit.
2
PER PER PER PER INCOMINCIAREINCOMINCIAREINCOMINCIAREINCOMINCIARE
ADADADAD APRIREAPRIREAPRIREAPRIRE LOLOLOLO SCRIGNOSCRIGNOSCRIGNOSCRIGNO
PREGHIERAPREGHIERAPREGHIERAPREGHIERA
Signore, ho peccatoSignore, ho peccatoSignore, ho peccatoSignore, ho peccato
P. Maior
Signore, ho peccato,
ho fatto quello che è male
ai tuoi occhi,
ho mancato alla legge dell'amore.
Tu conosci la mia debolezza,
il bene mi attrae ma il male mi trascina.
Tu che conosci il mio presente
e il mio futuro,
aiutami a dire ogni giorno
il sì della verità,
ad evitare il no della facilità.
Sono qui davanti a te, o Signore,
povero e senza valore,
debole e sconvolto
nel corpo e nello spirito.
Il peccato mi ha reso triste,
l'amicizia con te si è indebolita,
la comunicazione con gli altri
si è resa difficile.
Sono qui davanti a te,
perché tu mi ami ancora;
nel peccato non mi abbandoni,
e mi dai il tuo perdono.
Ridonami, o Signore,
la gioia della speranza
e mostrami il cammino
sicuro che porta a te.
3
Accoglienza della ParolaAccoglienza della ParolaAccoglienza della ParolaAccoglienza della Parola
ALLELUJAALLELUJAALLELUJAALLELUJA TM:Mite Balduzzi
Alleluia alleluia, alleluia alleluia,
alleluia alleluia, alleluia alleluia.
Alleluia alleluia, alleluia alleluia,
alleluia alleluia, alleluia alleluia.
4
ASCOLTO ASCOLTO ASCOLTO ASCOLTO DELLADELLADELLADELLA
PAROLAPAROLAPAROLAPAROLA
Dal Vangelo secondo LucaDal Vangelo secondo LucaDal Vangelo secondo LucaDal Vangelo secondo Luca
(22,54-62)
soldati, dopo aver catturato Gesù, lo
condussero via e lo fecero entrare nella
casa del sommo sacerdote. Pietro lo
seguiva da lontano. Avevano acceso un
fuoco in mezzo al cortile e si erano
seduti attorno; anche Pietro sedette in mezzo a loro.
Una giovane serva lo vide seduto vicino al fuoco e,
guardandolo attentamente, disse: "Anche questi era
con lui". Ma egli negò dicendo: "O donna, non lo
conosco!". Poco dopo un altro lo vide e disse: "Anche
tu sei uno di loro!". Ma Pietro rispose: "O uomo, non lo
sono!". Passata circa un'ora, un altro insisteva: "In
verità, anche questi era con lui; infatti è Galileo". Ma
Pietro disse: "O uomo, non so quello che dici". E in
quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò.
Allora il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e
Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva
detto: "Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre
volte". E, uscito fuori, pianse amaramente.
5
6
3 Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità. 4
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. 5 Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi. 6 Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto:
così sei giusto nella tua sentenza,
sei retto nel tuo giudizio. 7 Ecco, nella colpa io sono nato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
8 Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo,
nel segreto del cuore mi insegni la sapienza. 9 Aspergimi con rami d'issòpo e sarò puro;
lavami e sarò più bianco della neve. 10
Fammi sentire gioia e letizia:
esulteranno le ossa che hai spezzato. 11
Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe. 12
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
PROCLAMAZIONEPROCLAMAZIONEPROCLAMAZIONEPROCLAMAZIONE
DELDELDELDEL SALMO 51 (50)SALMO 51 (50)SALMO 51 (50)SALMO 51 (50)
7
13 Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. 14
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
15
Insegnerò ai ribelli le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno. 16
Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza:
la mia lingua esalterà la tua giustizia. 17
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode. 18
Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocausti, tu non li accetti. 19
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non
disprezzi. 20
Nella tua bontà fa' grazia a Sion,
ricostruisci le mura di Gerusalemme. 21
Allora gradirai i sacrifici legittimi,
l'olocausto e l'intera oblazione;
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.
8
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
SPAZIO SPAZIO SPAZIO SPAZIO PERPERPERPER IIII TUOITUOITUOITUOI
APPUNTIAPPUNTIAPPUNTIAPPUNTI
9
Canto di esposizioneCanto di esposizioneCanto di esposizioneCanto di esposizione
Venite a meVenite a meVenite a meVenite a me
Venite a Me e vi ristorerò.
Venite a Me senza timore.
Venite a Me e vi ristorerò.
Se vi sentite affaticati e oppressi venite a Me
Se il mondo sceglie solo compromessi scegliete Me
Se la tristezza ha in mano il vostro cuore venite a Me
Sono l’unico che vi può consolare scegliete Me
Venite a Me e vi ristorerò.
Venite a Me senza timore.
Venite a Me e vi ristorerò.
Se vi scoprite grandi peccatori venite a Me
Se l’anima è contrita nei dolori scegliete Me
Se avete conosciuto il fallimento venite a Me
Io sono un vero uomo e condivido ogni vostro dolor
Venite a Me e vi ristorerò.
Venite a Me senza timore.
Venite a Me senza timore.
Venite a Me Venite a Me.
ADORAZIONEADORAZIONEADORAZIONEADORAZIONE
EUCARISTICAEUCARISTICAEUCARISTICAEUCARISTICA
10
Canoni di AdorazioneCanoni di AdorazioneCanoni di AdorazioneCanoni di Adorazione
Questa notteQuesta notteQuesta notteQuesta notte TM: Taizé
Questa notte non è più notte davanti a Te:
il buio come luce risplende.
Ora puoi decidere come continuare la preghiera. Di seguito potrai scegliere tre “strade” che ti proponiamo:
L’INCROCIOL’INCROCIOL’INCROCIOL’INCROCIO
* ADORAZIONE SILENZIOSA ADORAZIONE SILENZIOSA
* CONDIVISIONE CONDIVISIONE DIDI GRUPPOGRUPPO
* COLLOQUIO COLLOQUIO OO CELEBRAZIONECELEBRAZIONE DELDEL
SACRAMENTOSACRAMENTO DELLADELLA RICONCILIAZIONERICONCILIAZIONE
Per orientarti puoi utilizzare la piantina che trovi a pagina 22.
Misericordias DominiMisericordias DominiMisericordias DominiMisericordias Domini TM: Taizé
Misericordias Domini
in aeternum cantabo
11
5
5
5
5 PASSI
PASSI
PASSI
PASSI PER
PER
PER
PER ENTRARE
ENTRARE
ENTRARE
ENTRARE ININ ININ
PREGHIRA
PREGHIRA
PREGHIRA
PREGHIRA
2222 SCEGLI SCEGLI SCEGLI SCEGLI LALALALA POSIZIONEPOSIZIONEPOSIZIONEPOSIZIONE CHECHECHECHE TITITITI AIUTAAIUTAAIUTAAIUTA DIDIDIDI PIÙPIÙPIÙPIÙ AAAA PREGAREPREGAREPREGAREPREGARE puoi stare in piedi, seduto, in ginocchio come ti trovi meglio a “sintonizzarti ” con Lui.
1111 METTITI METTITI METTITI METTITI DIDIDIDI FRONTEFRONTEFRONTEFRONTE ALALALAL SIGNORESIGNORESIGNORESIGNORE con gratitudine e riconoscenza, anche oggi ti ha regalato una giornata da vivere… digli grazie.
4444 AFFIDA AFFIDA AFFIDA AFFIDA ALALALAL SIGNORE SIGNORE SIGNORE SIGNORE LELELELE PREOCCUPAZIONIPREOCCUPAZIONIPREOCCUPAZIONIPREOCCUPAZIONI CHECHECHECHE PORTIPORTIPORTIPORTI ININININ CUORECUORECUORECUORE pregare significa condividere tutto se stessi con un Tu speciale.
VOLGI VOLGI VOLGI VOLGI ILILILIL TUOTUOTUOTUO PENSIEROPENSIEROPENSIEROPENSIERO UNICAMENTEUNICAMENTEUNICAMENTEUNICAMENTE AAAA LUILUILUILUI
Prega così: Signore, fa che tutte le mie azioni
siano rivolte solamente a te.
3333
IMMAGINA IMMAGINA IMMAGINA IMMAGINA LALALALA SCENASCENASCENASCENA DELDELDELDEL VANGELOVANGELOVANGELOVANGELO Aiutati con l’immaginazione per
osservare i protagonisti del Vangelo e per provare i loro sentimenti.
5555
12
Alcune provocazioniAlcune provocazioniAlcune provocazioniAlcune provocazioni
∗ Ti è facile riconoscere i tuoi errori?
∗ Come ti comporti quando gli altri sbagliano?
∗ Quando ti svegli alla mattina ti ricordi che sei “figlio
di Dio” in quanto battezato?
∗ Come ti senti nel seguire e testimoniare la fede in
Gesù il Cristo?
∗ L’accostamento al sacramento della riconciliazione ti
porta serenita’?
PER PER PER PER RIFLETTERERIFLETTERERIFLETTERERIFLETTERE
13
AMBROGIO AMBROGIO AMBROGIO AMBROGIO DIDIDIDI MILANOMILANOMILANOMILANO
Ambrogio nacque a Treviri, nella Gallia, verso il 339. Era figlio di un funzionario romano in servizio al di là delle Alpi, e dopo la morte del padre la famiglia rientrò a Roma. Ambrogio studiò diritto e retorica, e intraprese
la carriera giuridica. Si trovava a Milano, quando il Vescovo morì, e da buon funzionario imperiale, cercò che fossero evitati quei disordini spesso provocati dalle tumultuose elezioni ecclesiastiche. Parlò con senno e fermezza nelle adunanze dei fedeli, perché tutto fosse fatto secondo coscienza e nel rispetto della libertà. Fu in seguito a questi suoi giudiziosi discorsi che dall'assemblea si alzò un grido: "Ambrogio Vescovo!". Ambrogio, che si trovava in quell'assemblea come funzionario imperiale, non era neppure battezzato, essendo soltanto catecumeno. Sorpreso e anche spaventato, proclamò dunque la sua indegnità; si professò peccatore, tentò perfino di fuggire. Ciononostante ricevette il Battesimo, e, subito dopo, la consacrazione episcopale. "Tolto dai tribunali e dall'amministrazione pubblica - dirà il nuovo Vescovo - per passare all'episcopato, ho dovuto cominciare a insegnare quello che non avevo mai imparato". Si diede perciò alla lettura dei Libri sacri, poi studiò i Padri della Chiesa e i Dottor. Sant'Ambrogio appariva più alto di tutti per la sua opera apostolica, benché fosse piccolo e delicato nel fisico quant'era grande nello spirito. Egli, che veniva dalla carriera dei dignitari imperiali, sostenne dinanzi all'Imperatore, non solo i diritti della Chiesa, ma l'autorità dei suoi pastori diceva infatti: "L'Imperatore è nella Chiesa, non al disopra della Chiesa". Ciò lo portarono ad applicare tale massima nei riguardi dell’Imperatore Teodosio. Quando Teodosio, in seguito all'uccisione del comandante del presidio di Tessalonica, fece trucidare 7000 abitanti innocenti gl'impose una pubblica penitenza. Teodosio cercò di resistere. Ma infine fece penitenza dall'ottobre al Natale. Il gesto resta significativo, per indicare che né corona né scettro esonerano l'uomo dalla legge morale, uguale per tutti, e di cui sono giudici autorevoli soltanto i ministri di Dio e i pastori di anime.
14
Lettera ai Romani 7, 21Lettera ai Romani 7, 21Lettera ai Romani 7, 21Lettera ai Romani 7, 21----25252525 Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un'altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra. Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore! Io dunque, con la mia ragione, servo la legge di Dio, con la mia carne invece la legge del peccato.
Primo libro dei Re 19, 4Primo libro dei Re 19, 4Primo libro dei Re 19, 4Primo libro dei Re 19, 4----5555 Egli s'inoltrò nel deserto una giornata di cammino e andò a sedersi sotto una ginestra. Desideroso di morire, disse: "Ora basta, Signore! Prendi la mia vita, perché io non sono migliore dei miei padri". Si coricò e si addormentò sotto la ginestra. Ma ecco che un angelo lo toccò e gli disse: "Àlzati, mangia!".
TESTI TESTI TESTI TESTI BIBLICIBIBLICIBIBLICIBIBLICI
DIDIDIDI RIFERIMENTORIFERIMENTORIFERIMENTORIFERIMENTO
Numeri 11, 10Numeri 11, 10Numeri 11, 10Numeri 11, 10----16161616 Mosè udì il popolo che piangeva in tutte le famiglie, ognuno all'ingresso della propria tenda; l'ira del Signore si accese e la cosa dispiacque agli occhi di Mosè. Mosè disse al Signore: "Perché hai fatto del male al tuo servo? Perché non ho trovato grazia ai tuoi occhi, al punto di impormi il peso di tutto questo popolo? L'ho forse concepito io tutto questo popolo? O l'ho forse messo al mondo io perché tu mi dica: "Portalo in grembo", come la nutrice porta il lattante, fino al suolo che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri? Da dove prenderò la carne da dare a tutto questo popolo? Essi infatti si lamentano dietro a me, dicendo: "Dacci da mangiare carne!". Non posso io da solo portare il peso di tutto questo popolo; è troppo pesante per me. Se mi devi trattare così, fammi morire piut-tosto, fammi morire, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; che io non veda più la mia sventu-ra!". Il Signore disse a Mosè: "Radunami settanta uomini tra gli anziani d'Israele, conosciuti da te come anziani del popolo e come loro scribi, conducili alla tenda del convegno; vi si presentino con te. Io scenderò e lì parlerò con te; toglierò dello spirito che è su di te e lo porrò su di loro, e porteranno insieme a te il carico del popolo e tu non lo porterai più da solo.
15
Luca 19, 1Luca 19, 1Luca 19, 1Luca 19, 1----10101010
Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand'ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: "Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua". Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: "È entrato in casa di un peccatore!". Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: "Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto". Gesù gli rispose: "Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch'egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto".
Luca 23, 40Luca 23, 40Luca 23, 40Luca 23, 40----43434343 Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: "Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!". L'altro invece lo rimproverava dicendo: "Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male". E disse: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". Gli rispose: "In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso
Luca 15, 14Luca 15, 14Luca 15, 14Luca 15, 14----22222222 Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornò in sé e disse: "Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati". Si alzò e tornò da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. Il figlio gli disse: "Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". Ma il padre disse ai servi: "Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l'anello al dito e i sandali ai piedi
Preghiera inizialePreghiera inizialePreghiera inizialePreghiera iniziale
Ti chiedo perdono, Signore, per la mia ostinazione
davanti alla tua Parola.
Ti chiedo perdono per la mia libertà disordinata e confusa.
Ti chiedo perdono per il mio orgoglio
che ritiene di sapere cosa è giusto e buono per me e, a volte,
anche per gli altri.
Signore, non scoraggiarti di fronte alla mia incomprensione,
non farmi mancare segni evidenti e persone esemplari
che mi aiutino a convertire il cuore
e a dirigere i passi sulla strada che indichi tu.
Quando mi vedi presuntuoso, non lasciarmi perdere,
quando mi allontano da te, vienimi a cercare,
quando non ti do ascolto, alza la tua voce.
Signore, donami un cuore docile
per comprendere il tuo volere,
donami un’intelligenza umile per accoglierlo,
donami una volontà perseverante per metterlo in pratica.
Fa’ che anch’io possa alzarmi, con determinazione ed entusiasmo,
per andare là dove la tua sapienza mi conduce
e la mia vita, così, sia sempre secondo la tua Parola.
CondivisioneCondivisioneCondivisioneCondivisione
SegnoSegnoSegnoSegno
Signore, apri le mie labbra e la mia bocca proclami la tua lode.
16
CONDIVISIONECONDIVISIONECONDIVISIONECONDIVISIONE
DIDIDIDI GRUPPOGRUPPOGRUPPOGRUPPO
17
Preghiera finale Preghiera finale Preghiera finale Preghiera finale
Dal Salmo 51Dal Salmo 51Dal Salmo 51Dal Salmo 51
Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; *
nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa, *
dal mio peccato rendimi puro.
Sì, le mie iniquità io le riconosco, *
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato, *
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto:
così sei giusto nella tua sentenza, *
sei retto nel tuo giudizio.
Ecco, nella colpa io sono nato, *
nel peccato mi ha concepito mia madre.
Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo, *
nel segreto del cuore mi insegni la sapienza.
Aspergimi con rami d'issòpo e sarò puro; *
lavami e sarò più bianco della neve.
Fammi sentire gioia e letizia: *
esulteranno le ossa che hai spezzato.
Distogli lo sguardo dai miei peccati, *
cancella tutte le mie colpe.
Crea in me, o Dio, un cuore puro, *
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza *
e non privarmi del tuo santo spirito.
Rendimi la gioia della tua salvezza, *
sostienimi con uno spirito generoso.
Insegnerò ai ribelli le tue vie *
e i peccatori a te ritorneranno.
Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia sal-
vezza: *
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
Signore, apri le mie labbra *
e la mia bocca proclami la tua lode.
Tu non gradisci il sacrificio; *
se offro olocausti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; *
un cuore contrito e affranto tu, o Dio,
non disprezzi.
Nella tua bontà fa' grazia a Sion, *
ricostruisci le mura di Gerusalemme.
Allora gradirai i sacrifici legittimi, *
l'olocausto e l'intera oblazione;
allora immoleranno vittime *
sopra il tuo altare.
Gloria al Padre e al Figlio *
e allo Spirito Santo,
come era nel principio e ora e sempre, *
nei secoli dei secoli. Amen.
18
PreghieraPreghieraPreghieraPreghiera
Le mie maniLe mie maniLe mie maniLe mie mani Charles Singer
Le mie mani, coperte di cenere,
segnate dal mio peccato e da fallimenti,
davanti a te, Signore, io le apro,
perché ridiventino capaci di costruire
e perché tu ne cancelli la sporcizia.
Le mie mani, avvinghiate ai mie possessi e alle mie idee già assodate,
davanti a te, o Signore, io le apro,
perché lascino andare i miei tesori...
Le mie mani, pronte a lacerare e a ferire,
davanti a te, o Signore, io le apro,
perché ridiventino capaci di accarezzare.
Le mie mani, chiuse come pugni di odio e di violenza,
davanti a te, o Signore, io le apro,
deponi in loro la tua tenerezza.
Le mie mani, si separano dal loro peccato,
davanti a te, o Signore, io le apro:
attendo il tuo perdono.
BenedizioneBenedizioneBenedizioneBenedizione
CHIUSURA CHIUSURA CHIUSURA CHIUSURA TEMPOTEMPOTEMPOTEMPO
DI DI DI DI ADORAZIONEADORAZIONEADORAZIONEADORAZIONE
19
Canto di adorazioneCanto di adorazioneCanto di adorazioneCanto di adorazione
Sciogliamo al Signore canti di gioiaSciogliamo al Signore canti di gioiaSciogliamo al Signore canti di gioiaSciogliamo al Signore canti di gioia TM: A. Carillo-R. Di Mauro-G.Becchimanzi
Rit. Lodiamo il Signore con tutto il cuor,
grande la sua bontà per il suo popolo,
grande la sua fedeltà per tutta l’eternità.
Cantiamo al Signore con tutto il cuor,
splendida gloria sarà per il suo popolo,
splendida la sua maestà per tutta l’eternità.
Canto a te mia roccia, Signor,
mio rifugio mio liberator,
mio scudo a te inneggerò,
mia potente salvezza tu sei. Rit.
Benedico te, mio Signor,
hai mutato in gioia il dolor,
una danza nuova sarà
la mia vita per sempre in te. Rit.
Nostra gioia e consolator,
rendi saldo l’amore in noi,
dacci il pane dell’unità,
che sia segno per l’umanità. Rit.
CANTO CANTO CANTO CANTO DIDIDIDI CHIUSURACHIUSURACHIUSURACHIUSURA
20
Canto FinaleCanto FinaleCanto FinaleCanto Finale
Le tue meraviglieLe tue meraviglieLe tue meraviglieLe tue meraviglie TM: Mite - Balduzzi
Rit. Ora lascia, o Signore,
che io vada in pace,
perché ho visto le tue meraviglie.
Il tuo popolo in festa
per le strade correrà
a portare le tue meraviglie.
La tua presenza ha riempito d’amore
le nostre vite le nostre giornate
in te una sola anima
un solo cuore siamo noi.
Con te la luce risplende
splende più chiara che mai. Rit.
La tua presenza ha inondato d’amore
le nostre vite le nostre giornate
fra la tua gente resterai
per sempre vivo in mezzo a noi.
Fino ai confini del tempo
così ci accompagnerai.
Ora lascia, o Signore,
che io vada in pace
perché ho visto le tue meraviglie.
Il tuo popolo in festa
per le strade correrà
a portare le tue meraviglie. (2x)
SALUTO SALUTO SALUTO SALUTO FINALEFINALEFINALEFINALE
21
ANGOLO ANGOLO ANGOLO ANGOLO DELL’ARTEDELL’ARTEDELL’ARTEDELL’ARTE
“Molière (pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin; 1622 – 1673), attore e allo stesso tempo drammaturgo, ricercò uno stile di scrittura e recitazione meno legato alle convenzioni dell'epoca, e proteso verso una naturalezza realistica, che descrivesse al meglio le situazioni e la psicologia dei personaggi. Un nuovo stile che Molière ac-compagna con una critica feroce della morale dell'epoca e che porterà in seguito alla nascita della commedia di costume moderna, ispirata agli accadimenti quotidiani, scritta in prosa e che obbedisca alla verosimiglianza.
da Il malato immaginarioIl malato immaginarioIl malato immaginarioIl malato immaginario di Molière
ATTO I - Scena I
ARGANTE (solo nella sua stanza, seduto ad un tavolino, sta calcolando con dei gettoni l’ammontare delle parcelle
del farmacista; e dice, parlando fra di sé)
Tre e due cinque, e cinque fanno dieci, e dieci fanno venti. Tre e due cinque. «In
più, a partire dal giorno ventiquattro, un clisterino infiltrante, propedeutico ed
emolliente, per ammorbidire, umettare e rinfrescare le viscere del Signore.» Quel
che mi piace nel dottor Olezzanti, il mio farmacista, è che nelle sue parcelle è
sempre di un’estrema urbanità; «le viscere del Signore, trenta soldi». Sì, ma caro
dottor Olezzanti, qui non si tratta solo di urbanità, bisogna anche essere ragione-
voli e non spennare il malato. Trenta soldi un lavativo; grazie tante, ve l’ho già
detto. Nelle altre parcelle me li avete messi venti soldi, e venti soldi nel linguag-
gio dei farmacisti vuol dire dieci soldi; eccoli qui, i dieci soldi. [...] «Inoltre, una
pozione tonica e preventiva, composta di dodici grani di bezoario, sciroppo di
limone e granatina, e altri ingredienti, secondo prescrizione, cinque lire.» Ah! dot-
tor Olezzanti, andiamoci piano, per favore; se continuate di questo passo, chi
vorrà più essere malato? [...] Dunque, è andata che in questo mese ho preso uno,
due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto medicine; e uno, due, tre, quattro, cinque,
sei, sette, otto, nove, dieci, undici e dodici lavativi; mentre il mese scorso sono
arrivato a dodici medicine e venti lavativi. Non c’è da meravigliarsi se in questo
mese sto meno bene del mese scorso. Lo dirò al dottor La Squacquera, perché
rimetta le cose in ordine...
22
CHIESA voi siete qui
STUDIO
TEOLOGICO
SI SI
PRIMO PIANO
PIANO TERRA
PER LA CONDIVISIONE
AC: Aula Condivisione.
AC1 AC2 AC3 AC4
SI SI
SI SI
SI
SI SI
SI: SACERDOTI
A DISPOSIZIONE
PER TUTTA
LA SERATA:
per Riconciliazione o Direzione Spirituale
PER PER PER PER ORIENTARTI
ORIENTARTI
ORIENTARTI
ORIENTARTI
23
venerdì 11 marzo
STOP&GO appuntamenti di formazione
per giovani: “Un’epoca di passioni tristi?”
Contattaci: [email protected]
don Giuseppe 0434.508647
don Federico 0434.508658
IN IN IN IN AGENDAAGENDAAGENDAAGENDA
19-20 febbraio
Seminario (don Giuseppe)
Il Sentiero, Cammino di
discernimento per giovani che
si interrogano sulla vocazione
sacerdotale.
19-20 febbraio
Comunità Missionaria di
Villaregia
incontri PEM, per prepararsi a
esperienze missionarie: “I guasti
del sistema”, con don Francesco
Gesualdi (info 0434.221233, da
lun a ven matt).
27-28 febbraio
Santuario di Madonna di Strada a Fanna:
“Per…dono”, In cammino con Francesco e
Chiara, per scoprire la presenza di Dio
nella propria vita (fr. Lorenzo,
0427.77037).
domenica 6 marzo ore 9 in
Seminario (don Federico):
La scala di Giacobbe,
laboratorio di Spiritualità
giovanile per giovani dai 17
anni.
Hokmah, Approfondimento di
un cammino di spiritualità
biblica per adulti.
03-06 marzo, Faccia a Faccia (18 anni
in su)
12-13 marzo, Giovani per i Giovani
(triennio superiori)
incontri di spiritualità salesiana,
presso Collegio Don Bosco Pn (don
Marco, 0434.383411).
20 febbraio ore 1500
Concordia Sagittaria - Cattedrale
Ordinazione diaconale di Martino Della
Bianca, Enrico Facca, Francisc Roşu e
Pier Luigi Pasqual.
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PROSSIMO PROSSIMO PROSSIMO PROSSIMO APPUNTAMENTOAPPUNTAMENTOAPPUNTAMENTOAPPUNTAMENTO
LA LA LA LA NOSTRANOSTRANOSTRANOSTRA SETESETESETESETE............ Venerdi 18 marzo 2011