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P I Maria Zanchetta, giovane studentessa e scrittrice di Cassola, vola a Berlino da Angela Merkel… continua a pagina XXI Buon compleanno Oasi! 10 anni di nuova vita nel sito protetto che si festeggeranno domenica 9 giugno… continua a pagina XIX AVERELABARBA L’idea originale di tre giovani barbuti diventerà un libro... A pag. XVI L’odissea dei pendolari Passeggeri esasperati dai ritardi e dai treni che vengono soppressi senza preavviso sulla Bassano-Venezia… Continua a pag. II Lavori a Tezze sul Brenta Dopo due anni di trattative partono i lavori in via Villa per sostituire l’incrocio con una rotonda e aggiungere un marciapiede lungo la Provinciale… Continua a pag. VIII Clicca, stampa e risparmia! imperdibili sconti & offerte solo su www.lapiazzamarket.it

la Piazza Notizie 448

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la Piazza Notizie 448

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Maria Zanchetta, giovane studentessa e scrittrice di Cassola, vola a Berlino da Angela Merkel…continua a pagina XXi

Buon compleanno Oasi!10 anni di nuova vita nel sito protetto che si festeggeranno domenica 9 giugno…continua a pagina XiX

averelabarbal’idea originale di tre giovani barbutidiventerà un libro... a pag. Xvi

l’odissea dei pendolari

Passeggeri esasperati dai ritardi e dai treni che vengono soppressi senza preavviso sulla Bassano-Venezia…continua a pag. ii

lavori a tezze sul brenta

Dopo due anni di trattative partono i lavori in via Villa per sostituire l’incrocio con una rotonda e aggiungere un marciapiede lungo la Provinciale… continua a pag. viii

Clicca, stampa e risparmia!imperdibili sconti & offerte solo su

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P 74PII

comprensorio | trasporti

Passeggeri esasPerati dai ritardi e dai treni che vengonosoPPressi senza Preavviso

Un’odissea quotidiana, la vita dei pendolari sulla Bassano-Venezia

di Cristina Lunardon

tazioni fatiscenti,

ritardi cronici, tempi

di percorrenza più

lunghi rispetto al

passato, vagoni sovraffollati,

treni che sempre più spesso

vengono soppressi senza

preavviso. Come è successo nei

primi giorni di maggio, con

quattro corse cancellate in due

giorni, balzate alla cronaca

in seguito alle rimostranze

degli utenti esasperati. E

semplici viaggiatori, studenti,

lavoratori, che ogni giorno

incrociano le dita pensando alla

coincidenza che non aspetta,

all’esame da sostenere, al

cartellino da timbrare in

orario. Terzo Mondo?

Pendolare da trent’anni sulla

linea Bassano-Venezia, può

ben dire di “averne viste di

cose” Dario Berti, referente

del Comitato Utenti Ferrovie

Area Bassanese, che nel fare

un bilancio della sua lunga

esperienza sui convogli

ferroviari scuote la testa

amareggiato.

“Sarebbe logico guardarsi indietro ed elencare tutto ciò che in trent’anni è migliorato –

afferma Berti – ma purtroppo non è così. Sono cambiate le tecnologie, i mezzi, le rotaie, però il servizio è di gran lunga peggiorato. Da un anno a questa parte, poi, almeno un treno al giorno viene soppresso, vuoi perché si guastano i mezzi, o perché manca improvvisamente il personale, e per entrambi i casi non è più prevista la sostituzione. Una volta nelle stazioni c’era comunque qualcuno al quale rivolgersi per avere informazioni, ora non c’è più nessuno che ti possa aiutare. In certe stazioni, come ad esempio Castello di Godego, non esiste nemmeno un tabellone che annunci i ritardi, con il risultato che spesso i viaggiatori aspettano per ore senza sapere che il loro treno è stato soppresso, per di più all’aperto, essendo la stazione chiusa, e senza neppure una tettoia sotto la quale ripararsi.”

Non che la situazione di altre

stazioni ferroviarie sia migliore.

“Quella di Cassola è addirittura pericolosa – prosegue Berti – piena di buche e con il marciapiede troppo stretto. A Bassano non esistono pensiline per l’attesa lungo i binari, ci si soffoca quando è caldo e ci si bagna quando piove. Per non parlare degli accessi ai treni, impraticabili ai disabili o alle mamme con carrozzine. E’ un’impresa anche solo avere una valigia da trasportare su quelle rampe strette e ripide, che con il bagnato diventano molto scivolose. E cosa dire poi del degrado in cui versa l’accesso a est della stazione? Manca la pulizia e non c’è sorveglianza”.

Il problema sembra interessare

soprattutto il tratto da

Castelfranco a Bassano, visti i

lavori di ammodernamento delle

strutture compiuti nel resto

del percorso.

“Ci sono stati grandi investimenti nell’area vicino a Mestre, anche con la realizzazione di nuove stazioni – conferma Berti – che rientrano nel più ampio progetto del Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale, di cui si parla da 23 anni, ma

S

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P 75PIII

che non ha ancora visto concluso il primo stralcio. L’area bassanese – e lo dice con un sorriso amaro – dovrebbe rientrare nel terzo stralcio”.

Luciana Bombieri, pendolare su

questa linea dal 1997, racconta

che fu solo grazie all’impegno

del Comitato, che coinvolse

tutte le amministrazioni del

comprensorio, se la tratta

Castelfranco-Bassano venne

elettrificata. Nulla ancora

di fatto ancora, invece, per

la linea Bassano-Padova nel

tratto fino a Camposampiero,

con l’assurda conseguenza che,

nel caso di un guasto alle

macchine, queste non possono

essere sostituite da quelle a

trazione elettrica, magari già

disponibili in stazione.

“I tempi medi di percorrenza sono di un’ora e mezza – spiega la Bombieri – a parte due treni al mattino che per arrivare a Venezia impiegano poco più di un’ora. Già da Castello di Godego i vagoni in certi orari

sono stipati, chi sale dopo Castelfranco rimane spesso in piedi. Da giugno sarebbe dovuto entrare in vigore l’orario cadenzato per tutte le linee del Veneto, ossia il passaggio di un treno all’ora sempre allo stesso minuto. La data è già slittata al prossimo autunno. E comunque per Bassano abbiamo chiesto all’assessore regionale Chisso di studiare una soluzione appropriata, perché il nuovo orario costringerebbe chi opera a Venezia, o chi studia a Castelfranco, ad arrivare troppo presto o troppo tardi a scuola o sul posto di lavoro”.

Esiste poi un reale problema

di sicurezza lungo la linea.

Risale a circa un mese fa il

grave incidente dovuto ad un

automobilista , che a Castello

di Godego ha divelto le sbarre

andando a sbattere contro il

treno in arrivo.

“Da Bassano e Castelfranco ci sono ben diciassette passaggi a livello – spiega

Berti – e tanto si doveva fare per la messa in sicurezza della linea, che in tutti questi anni si sono realizzati forse un paio di sottopassi.”

“Il problema non rIguarda solo noI pendolarI, Il treno dovrebbe essere vIsto come un’opportunItà per tuttI I cIttadInI, ma anche una rIsorsa per Il turIsmo, In uscIta verso venezIa e In entrata verso bassano e la valsugana. sembra quasI che nessun ammInIstratore

locale abbIa vIaggIato In treno In vIta sua.”

Ma ciò che poi amareggia

maggiormente i pendolari è

l’assenza totale di interesse

sull’argomento da parte delle

amministrazioni locali.

“Bassano si connota per una residenzialità molto attiva – prosegue la Bombieri – e necessita di collegamenti veloci e pratici. Evidentemente la ferrovia non è percepita come alternativa al traffico su gomma, se si pensa che nei festivi le corse per Venezia vengono addirittura ridotte. Il problema non riguarda solo noi pendolari, il treno dovrebbe essere visto come un’opportunità per tutti i cittadini, ma anche una risorsa per il turismo, in uscita verso Venezia e in entrata verso Bassano e la Valsugana. Sembra quasi che nessun amministratore locale abbia viaggiato in treno in vita sua.”

PII

comprensorio | trasporti

Passeggeri esasPerati dai ritardi e dai treni che vengonosoPPressi senza Preavviso

Un’odissea quotidiana, la vita dei pendolari sulla Bassano-Venezia

di Cristina Lunardon

tazioni fatiscenti,

ritardi cronici, tempi

di percorrenza più

lunghi rispetto al

passato, vagoni sovraffollati,

treni che sempre più spesso

vengono soppressi senza

preavviso. Come è successo nei

primi giorni di maggio, con

quattro corse cancellate in due

giorni, balzate alla cronaca

in seguito alle rimostranze

degli utenti esasperati. E

semplici viaggiatori, studenti,

lavoratori, che ogni giorno

incrociano le dita pensando alla

coincidenza che non aspetta,

all’esame da sostenere, al

cartellino da timbrare in

orario. Terzo Mondo?

Pendolare da trent’anni sulla

linea Bassano-Venezia, può

ben dire di “averne viste di

cose” Dario Berti, referente

del Comitato Utenti Ferrovie

Area Bassanese, che nel fare

un bilancio della sua lunga

esperienza sui convogli

ferroviari scuote la testa

amareggiato.

“Sarebbe logico guardarsi indietro ed elencare tutto ciò che in trent’anni è migliorato –

afferma Berti – ma purtroppo non è così. Sono cambiate le tecnologie, i mezzi, le rotaie, però il servizio è di gran lunga peggiorato. Da un anno a questa parte, poi, almeno un treno al giorno viene soppresso, vuoi perché si guastano i mezzi, o perché manca improvvisamente il personale, e per entrambi i casi non è più prevista la sostituzione. Una volta nelle stazioni c’era comunque qualcuno al quale rivolgersi per avere informazioni, ora non c’è più nessuno che ti possa aiutare. In certe stazioni, come ad esempio Castello di Godego, non esiste nemmeno un tabellone che annunci i ritardi, con il risultato che spesso i viaggiatori aspettano per ore senza sapere che il loro treno è stato soppresso, per di più all’aperto, essendo la stazione chiusa, e senza neppure una tettoia sotto la quale ripararsi.”

Non che la situazione di altre

stazioni ferroviarie sia migliore.

“Quella di Cassola è addirittura pericolosa – prosegue Berti – piena di buche e con il marciapiede troppo stretto. A Bassano non esistono pensiline per l’attesa lungo i binari, ci si soffoca quando è caldo e ci si bagna quando piove. Per non parlare degli accessi ai treni, impraticabili ai disabili o alle mamme con carrozzine. E’ un’impresa anche solo avere una valigia da trasportare su quelle rampe strette e ripide, che con il bagnato diventano molto scivolose. E cosa dire poi del degrado in cui versa l’accesso a est della stazione? Manca la pulizia e non c’è sorveglianza”.

Il problema sembra interessare

soprattutto il tratto da

Castelfranco a Bassano, visti i

lavori di ammodernamento delle

strutture compiuti nel resto

del percorso.

“Ci sono stati grandi investimenti nell’area vicino a Mestre, anche con la realizzazione di nuove stazioni – conferma Berti – che rientrano nel più ampio progetto del Servizio Ferroviario Metropolitano Regionale, di cui si parla da 23 anni, ma

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presentazione | indice

ALLEGATO GRATUITO ALA PIAZZA - IL QUINDICINALE

DI ANNUNCI E APPUNTAMENTI

ANNO 0 - NUMERO 47 GIUGNO 2013

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALEDI BASSANO DEL GRAPPA

N°7/94 DEL 7/10/94

D I R E T T O R E R E S P O N S A B I L ECristina Lunardon

E D I T R I C ETabloid

R E S P O N S A B I L E N O T I Z I ECristina Lunardon

[email protected]

P E R L A P U B B L I C I T À0424.219185

P E R I N V I A R E F O T O E / O T E S T [email protected]

IndiceII Un’odissea quotidiana, la vita dei pendolari PASSEGGERI ESASPERATI DAI RITARDI E DALLE SOPPRESSIONI

VI Una giornata per dire NO alla Nuova Valsugana ORGANIZZATA PER IL 16 GIUGNO DA RADIO GAMMA 5

VIII Una rotonda al posto dell’incrocio DOPO DUE ANNI DI TRATTATIVE PARTONO I LAVORI IN VIA VILLA

IX Si ride a Marostica con ArchimedeX Cittadella festeggia le sue mura UNICA CON CAMMINAMENTO INTERAMENTE PERCORRIBILE

X Una biblioteca in lingua inglese nel cuore di BassanoXII Riqualifi cazione di Viale Pecori Giraldi SENSO UNICO DI MARCIA PER CHI ARRIVA DA MAROSTICA

XII Prove di sport per bambini e ragazzi a RosàXIV Un sito per a chi ha la barba, che diventerà libro WWW.AVERELABARBA.IT

XVI 1220, l’aperitivo che racconta la storia di Cittadella DECRETATO BEVANDA UFFICIALE DELLA CITTÀ

XVIII Il Lagorai, paradiso per sportivi e amanti della natura ADOTTATO IL MODELLO AUSTRIACO

XIX Buon compleanno Oasi!XX Sebastiano Favero, nuovo Presidente Naz.le ANA SARÒ L’ALPINO DI TUTTI, NON SOLO DEI MIEI AMICI VENETI

XX Musica protagonista al Castello degli EzzeliniXXI Maria Zanchetta vola a Berlino da Angela Merkel GIOVANE STUDENTESSA E SCRITTRICE DI CASSOLA

Editoriale

Rallentare la corsaSIAMO SEMPRE IN MOVIMENTO, UNA SOCIETÀ CHE CORRE E CHE HA FRETTA DI SPOSTARSI. PER LAVORO, PER STUDIARE, PER RAGGIUNGERE LUOGHI NUOVI. PURCHÈ SI FACCIA PRESTO. STRADE A QUATTRO CORSIE, ROTATORIE GIGANTI. POCO IMPORTA, SE PER ESSERE PIÙ VELOCI SI UCCIDONO LE MONTAGNE. SPOSTARSI IN TRENO? ROBA DA PENDOLARI. IN BICICLETTA? TROPPO PERICOLOSO. A PIEDI? MAGARI AVERNE IL TEMPO. MEGLIO RIMANERE INCOLONNATI AL SEMAFORO IN MACCHINA, DA SOLI, AD ASCOLTARE LE PREVISIONI METEO E PENSARE CHE, FORSE SI, POTREBBE ESSERE ARRIVATO IL MOMENTO PER FERMARCI E GUARDARCI ATTORNO.

“Sarebbe tutto più semplice se non ti avessero inculcato questa storia del fi nire da qualche parte, se solo ti avessero insegnato, piuttosto, a essere felice rimanendo immobile. Tutte quelle storie sulla tua strada. Trovare la tua strada. Andare per la tua strada. Magari invece siamo fatti per vivere in una piazza, o in un giardino pubblico, fermi lì, a far passare la vita, magari siamo un crocicchio, il mondo ha bisogno che stiamo fermi, sarebbe un disastro se solo ce ne andassimo, a un certo punto, per la nostra strada, quale strada? Sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto, io sono un posto”. (A.BARICCO, CITY)

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P 77PV

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DI ANNUNCI E APPUNTAMENTI

ANNO 0 - NUMERO 47 GIUGNO 2013

AUTORIZZAZIONE TRIBUNALEDI BASSANO DEL GRAPPA

N°7/94 DEL 7/10/94

D I R E T T O R E R E S P O N S A B I L ECristina Lunardon

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IndiceII Un’odissea quotidiana, la vita dei pendolari PASSEGGERI ESASPERATI DAI RITARDI E DALLE SOPPRESSIONI

VI Una giornata per dire NO alla Nuova Valsugana ORGANIZZATA PER IL 16 GIUGNO DA RADIO GAMMA 5

VIII Una rotonda al posto dell’incrocio DOPO DUE ANNI DI TRATTATIVE PARTONO I LAVORI IN VIA VILLA

IX Si ride a Marostica con ArchimedeX Cittadella festeggia le sue mura UNICA CON CAMMINAMENTO INTERAMENTE PERCORRIBILE

X Una biblioteca in lingua inglese nel cuore di BassanoXII Riqualifi cazione di Viale Pecori Giraldi SENSO UNICO DI MARCIA PER CHI ARRIVA DA MAROSTICA

XII Prove di sport per bambini e ragazzi a RosàXIV Un sito per a chi ha la barba, che diventerà libro WWW.AVERELABARBA.IT

XVI 1220, l’aperitivo che racconta la storia di Cittadella DECRETATO BEVANDA UFFICIALE DELLA CITTÀ

XVIII Il Lagorai, paradiso per sportivi e amanti della natura ADOTTATO IL MODELLO AUSTRIACO

XIX Buon compleanno Oasi!XX Sebastiano Favero, nuovo Presidente Naz.le ANA SARÒ L’ALPINO DI TUTTI, NON SOLO DEI MIEI AMICI VENETI

XX Musica protagonista al Castello degli EzzeliniXXI Maria Zanchetta vola a Berlino da Angela Merkel GIOVANE STUDENTESSA E SCRITTRICE DI CASSOLA

Editoriale

Rallentare la corsaSIAMO SEMPRE IN MOVIMENTO, UNA SOCIETÀ CHE CORRE E CHE HA FRETTA DI SPOSTARSI. PER LAVORO, PER STUDIARE, PER RAGGIUNGERE LUOGHI NUOVI. PURCHÈ SI FACCIA PRESTO. STRADE A QUATTRO CORSIE, ROTATORIE GIGANTI. POCO IMPORTA, SE PER ESSERE PIÙ VELOCI SI UCCIDONO LE MONTAGNE. SPOSTARSI IN TRENO? ROBA DA PENDOLARI. IN BICICLETTA? TROPPO PERICOLOSO. A PIEDI? MAGARI AVERNE IL TEMPO. MEGLIO RIMANERE INCOLONNATI AL SEMAFORO IN MACCHINA, DA SOLI, AD ASCOLTARE LE PREVISIONI METEO E PENSARE CHE, FORSE SI, POTREBBE ESSERE ARRIVATO IL MOMENTO PER FERMARCI E GUARDARCI ATTORNO.

“Sarebbe tutto più semplice se non ti avessero inculcato questa storia del fi nire da qualche parte, se solo ti avessero insegnato, piuttosto, a essere felice rimanendo immobile. Tutte quelle storie sulla tua strada. Trovare la tua strada. Andare per la tua strada. Magari invece siamo fatti per vivere in una piazza, o in un giardino pubblico, fermi lì, a far passare la vita, magari siamo un crocicchio, il mondo ha bisogno che stiamo fermi, sarebbe un disastro se solo ce ne andassimo, a un certo punto, per la nostra strada, quale strada? Sono gli altri le strade, io sono una piazza, non porto in nessun posto, io sono un posto”. (A.BARICCO, CITY)

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romano d’ezzelino | territorio

organizzata Per il 16 giugno da radio gamma 5 e da oltre trenta associazioni del territorio

A Romano una giornataper dire NO alla Nuova Valsugana

di Cristina Lunardon

a sio fora? La sacralità non si trafora!” Che tradotto vuol dire: non toccate

il Monte Grappa!

Lo slogan si riferisce al

progetto della Nuova Valsugana,

la superstrada a pagamento che

dovrebbe collegare Castelfranco

con San Nazario - della quale

La Piazza Notizie si è occupata

nello scorso numero - prevedendo

la realizzazione di una galleria

lunga 11 chilometri da Romano

d’Ezzelino a Cismon, attraverso

il Monte Grappa.

E sarà anche lo slogan della

giornata di mobilitazione

popolare in programma il

prossimo 16 giugno in via

Carlessi, sempre a Romano

d’Ezzelino, organizzata da un

nutrito numero di associazioni

locali preoccupate per il futuro

del territorio. Tra i promotori

dell’iniziativa, oltre a L’ABC

Laboratorio Civico, il Comitato

No Valsugana e il Comitato

Opzione Zero, ad avere un

ruolo di primo piano è Radio

Gamma 5, insieme alla storica

associazione Salute Ambiente.

“La chiamano galleria ma in realtà è un vero e proprio traforo – commenta il noto speaker radiofonico Luca

Trevisan – più lungo di quello del Monte Bianco, con due corsie a doppia carreggiata ed una galleria centrale di emergenza obbligatoria, cioè tre buchi pari a 80 metri di larghezza totale. Per non parlare dei costi, palesemente sottostimati,

e del sistema del project financing adottato per la sua realizzazione. Ci vogliono far credere che saranno i privati ad accollarsi i costi di realizzo, quando invece è già previsto che per 43 anni la Regione, con i soldi dei cittadini, dovrà pagare alla ditta, che è la Mantovani Spa – specifica

Trevisan - i mancati ricavi nel caso in cui il traffico non raggiunga i 40.000 mezzi giornalieri. Una cifra inaudita, pensando ai 12.000 passaggi attuali.”Proprio su questo fronte, le

ultime notizie di cronaca

riportano che è in corso a

Bruxelles un’indagine sulla

Pedemontana Veneta, per

verificare se in effetti esista

una violazione della normativa

comunitaria in materia di

appalti pubblici, visto che

anche per quest’opera, già

M

Page 7: la Piazza Notizie 448

P 79PVII

in costruzione, è prevista la

compensazione economica nel caso

in cui il volume di traffico si

riveli insufficiente a coprire

le spese di gestione.

Sono circa una trentina le

associazioni che hanno aderito

alla giornata di mobilitazione,

e che saranno presenti con stand

informativi, laboratori didattici,

spazi ludici per bambini.

“L’abbiamo concepita come una grande festa – spiega ancora Trevisan – con ospiti musicali del calibro di Luca Bassanese e Herman Medrano e poi Atucà, un indio guaranì, con il suo spettacolo di lancia, boleadoras e bombo. Ci saranno interventi dal palco di Renzo Mazzaro, l’autore del libro I Padroni del Veneto, dei presidenti del Comitato Sopravvissuti del Vajont, della

giornalista Enrica Parrucchetti, solo per citarne alcuni. Per i bambini è previsto il battesimo della sella e giochi con i pony, agli adulti si insegnerà a realizzare il sapone in casa. Ci sarà un’area espositiva con i prodotti del Grappa, un’area ristorazione ed una sportiva dedicata a tutte le attività all’aperto ospitate dalla nostra montagna.”

Da Treviso inoltre partirà

una biciclettata con arrivo

in via Carlessi alle 11, e da

Castelfranco si muoveranno i

“motorati” di Radio Gamma 5, che

concluderanno a Romano d’Ezzelino

la XV edizione del loro motogiro.

“Il nostro obiettivo è quello di informare – spiega ancora Trevisan – perché senza informazione non esiste libertà di scelta per i cittadini. Per questo motivo

abbiamo pensato ad un evento aperto a più categorie possibili di persone, che offra tanti spunti di interesse. Noi non siamo contrari a tutte le grandi opere. A questa, si. Perché amiamo la nostra montagna sacra, e perché forse basterebbe investire meglio sulle infrastrutture già esistenti, senza fare gli interessi di qualcuno.”

“la chIamano gallerIa ma In realtà È un vero e proprIo traForo pIÙ lungo dI quello del monte bIanco, con due corsIe a doppIa carreggIata ed una gallerIa centrale dI emergenza

obblIgatorIa, cIoÈ tre buchI parI a 80 metrI dI larghezza totale”

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romano d’ezzelino | territorio

organizzata Per il 16 giugno da radio gamma 5 e da oltre trenta associazioni del territorio

A Romano una giornataper dire NO alla Nuova Valsugana

di Cristina Lunardon

a sio fora? La sacralità non si trafora!” Che tradotto vuol dire: non toccate

il Monte Grappa!

Lo slogan si riferisce al

progetto della Nuova Valsugana,

la superstrada a pagamento che

dovrebbe collegare Castelfranco

con San Nazario - della quale

La Piazza Notizie si è occupata

nello scorso numero - prevedendo

la realizzazione di una galleria

lunga 11 chilometri da Romano

d’Ezzelino a Cismon, attraverso

il Monte Grappa.

E sarà anche lo slogan della

giornata di mobilitazione

popolare in programma il

prossimo 16 giugno in via

Carlessi, sempre a Romano

d’Ezzelino, organizzata da un

nutrito numero di associazioni

locali preoccupate per il futuro

del territorio. Tra i promotori

dell’iniziativa, oltre a L’ABC

Laboratorio Civico, il Comitato

No Valsugana e il Comitato

Opzione Zero, ad avere un

ruolo di primo piano è Radio

Gamma 5, insieme alla storica

associazione Salute Ambiente.

“La chiamano galleria ma in realtà è un vero e proprio traforo – commenta il noto speaker radiofonico Luca

Trevisan – più lungo di quello del Monte Bianco, con due corsie a doppia carreggiata ed una galleria centrale di emergenza obbligatoria, cioè tre buchi pari a 80 metri di larghezza totale. Per non parlare dei costi, palesemente sottostimati,

e del sistema del project financing adottato per la sua realizzazione. Ci vogliono far credere che saranno i privati ad accollarsi i costi di realizzo, quando invece è già previsto che per 43 anni la Regione, con i soldi dei cittadini, dovrà pagare alla ditta, che è la Mantovani Spa – specifica

Trevisan - i mancati ricavi nel caso in cui il traffico non raggiunga i 40.000 mezzi giornalieri. Una cifra inaudita, pensando ai 12.000 passaggi attuali.”Proprio su questo fronte, le

ultime notizie di cronaca

riportano che è in corso a

Bruxelles un’indagine sulla

Pedemontana Veneta, per

verificare se in effetti esista

una violazione della normativa

comunitaria in materia di

appalti pubblici, visto che

anche per quest’opera, già

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tezze sul brenta | viabilità

doPo due anni di trattative Partono i lavori in via villaPer eliminare ingorghi e incidenti

Una rotonda al posto dell’incrocioe un marciapiede lungo la provinciale

di Cristina Lunardon

intervento costerà

circa 300 mila euro,

i lavori inizieranno

a giorni ed entro il

prossimo autunno si potrà

mettere finalmente la parola

fine al problema sicurezza

in uno dei punti neri della

viabilità del comune di Tezze

sul Brenta. L’incrocio di via

Villa, teatro di innumerevoli

incidenti, sarà sostituito da

una grande rotonda. Il manufatto

permetterà agli automobilisti

che provengono dal ponte di

Friola, lungo la Provinciale 54,

di imboccare agilmente la svolta

a sinistra immettendosi in via

Risorgimento, per percorrere

la Provinciale “Granella” in

direzione nord. E viceversa.

Nel passato si era tentato di

regolare il flusso dei veicoli

anche con l’installazione di un

semaforo, costato all’epoca 400

milioni delle vecchie lire, ma

le lunghe code che si formavano

soprattutto durante le ore di

punta, ne avevano decretato lo

spegnimento dopo solo qualche

mese.

“Ci sono voluti due anni per arrivare ad un accordo bonario con i proprietari –

spiega il sindaco Valerio Lago

– perché il progetto prevede l’abbattimento di un’abitazione e l’utilizzo di 11 metri di un’altra proprietà. Ma ci siamo riusciti – dice con evidente orgoglio il

primo cittadino – ed ora siamo pronti per partire. Avrei voluto avere la sicurezza di concludere i lavori prima dell’inizio dell’anno scolastico, purtroppo dei cavilli burocratici nella gara di appalto ci hanno fatto ritardare, ma non è detta l’ultima parola.”

La preoccupazione del sindaco

L’

Page 9: la Piazza Notizie 448

P 81PIX

sui tempi di consegna dell’opera

è più che legittima, visto che

entrambe le strade provinciali

sono interessate dal passaggio

dei pullman di linea che

trasportano gli studenti verso

Nove, Bassano e Cittadella, che

vedrebbero allungarsi i tempi

di percorrenza a causa dei

lavori in corso.

L’arteria è inoltre percorsa

da un’elevata percentuale di

traffico pesante, dovuto alla

presenza di diverse cave nella

zona a sud del comune tedaroto.

“I camion passano tutti di qua – conferma Lago – perché nei comuni limitrofi sono

stati messi dei divieti alla loro circolazione. Ora invece abbiamo concordato con gli altri sindaci una modifi ca generale alla viabilità pesante, per cui i camion potranno transitare attraverso il centro del paese solo

in direzione nord”.La rotonda di via Villa si

inserisce in un più ampio contesto

di generale messa in sicurezza

dell’area adiacente l’attuale

incrocio, con la realizzazione

anche di un marciapiede lungo

la provinciale, fino a via

Fornace.

“I lavori saranno condotti in contemporanea, in modo da non creare troppi intralci al traffi co – prosegue Lago. Abbiamo optato per la rotonda – ci tiene a

precisare il sindaco – dopo aver vagliato altre proposte elaborate alla luce di un monitoraggio condotto sulla mole e sulla tipologia di traffi co che interessa gli incroci del paese. E questa ci è sembrata l’alternativa migliore”.

Si ride a Marostica con Archimede“EUREKA: le invenzioni che hanno determinato il progresso della civiltà” è il tema della 45° edizione di “Umoristi a Marostica”, una delle rassegne di grafi ca umoristica più importanti nel panorama internazionale. Le opere selezionate, un centinaio di cartoons o strips tassativamente prive di battute e dialoghi, rimarranno esposte fi no al 16 giugno nelle sale del Castello inferiore

della città degli scacchi. La sezione “Salone d’autore” è dedicata all’inglese Ross Thomson, famoso per il suo stile libero e comico soprattutto nel campo della pubblicità e dell’animazione. Provenienti da Italia, Francia, Brasile, Germania, Serbia, Iran e Lussemburgo, sono dieci gli autori a pari merito che, tra i fi nalisti, hanno vinto il prestigioso premio.

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tezze sul brenta | viabilità

doPo due anni di trattative Partono i lavori in via villaPer eliminare ingorghi e incidenti

Una rotonda al posto dell’incrocioe un marciapiede lungo la provinciale

di Cristina Lunardon

intervento costerà

circa 300 mila euro,

i lavori inizieranno

a giorni ed entro il

prossimo autunno si potrà

mettere finalmente la parola

fine al problema sicurezza

in uno dei punti neri della

viabilità del comune di Tezze

sul Brenta. L’incrocio di via

Villa, teatro di innumerevoli

incidenti, sarà sostituito da

una grande rotonda. Il manufatto

permetterà agli automobilisti

che provengono dal ponte di

Friola, lungo la Provinciale 54,

di imboccare agilmente la svolta

a sinistra immettendosi in via

Risorgimento, per percorrere

la Provinciale “Granella” in

direzione nord. E viceversa.

Nel passato si era tentato di

regolare il flusso dei veicoli

anche con l’installazione di un

semaforo, costato all’epoca 400

milioni delle vecchie lire, ma

le lunghe code che si formavano

soprattutto durante le ore di

punta, ne avevano decretato lo

spegnimento dopo solo qualche

mese.

“Ci sono voluti due anni per arrivare ad un accordo bonario con i proprietari –

spiega il sindaco Valerio Lago

– perché il progetto prevede l’abbattimento di un’abitazione e l’utilizzo di 11 metri di un’altra proprietà. Ma ci siamo riusciti – dice con evidente orgoglio il

primo cittadino – ed ora siamo pronti per partire. Avrei voluto avere la sicurezza di concludere i lavori prima dell’inizio dell’anno scolastico, purtroppo dei cavilli burocratici nella gara di appalto ci hanno fatto ritardare, ma non è detta l’ultima parola.”

La preoccupazione del sindaco

L’

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P 82PX

cittadella | manifestazioni

unica città murata in italia con camminamentointeramente Percorribile

Completato il restauro della cinta, Cittadella festeggia le sue mura

di Cristina Lunardon

catta il conto alla

rovescia in vista

dell’evento dedicato

alle mura di Cittadella,

finalmente ripercorribili a

360 gradi dopo un restauro

durato più di 20 anni e costato

complessivamente circa 25

milioni di euro, finanziati in

parte da enti pubblici, in parte

da privati che hanno deciso di

investire credendo fortemente

in questo ambizioso progetto.

L’opera, che vanta quasi 800

anni di vita, è unica nel suo

genere in tutta Europa ed il

fatto che Cittadella diventerà

l’unica città murata in Italia

con l’intero camminamento

di ronda accessibile, rende

ancora più esemplare questo

restauro, che assicurerà alla

perla padovana un posto d’onore

tra le mete turistiche più

apprezzate a livello nazionale

ed internazionale.

“È un momento a cui tengo molto - ha detto il sindaco Giuseppe Pan

S– ora siamo pronti a riconsegnare alla città le antiche mura, simbolo di un tesoro prezioso ed inestimabile, testimonianza di un passato lontano che è giunto fino a noi e sono convinto che l’evento rimarrà nella memoria di tutti. Il lavoro ha visto l’impegno di moltissime persone, per questo voglio ringraziare amministratori, assessori e colleghi che si sono avvicendati negli anni, per quanto fatto per la nostra città”.

Per l’occasione è stato

organizzato un nutrito

programma di manifestazioni, che

culmineranno sabato 8 giugno,

quando le mura saranno avvolte

da un nastro color granata che

verrà srotolato in una simbolica

staffetta di 70 volontari.

Come ha spiegato il sindaco

Giuseppe Pan: “Tenteremo di entrare nel Guinness dei Primati con il nastro più lungo del mondo. Lo spettacolo, da non perdere, è alle 17.00. Con noi ci sarà anche un testimonial d’eccezione. Nel frattempo il nastro rimarrà nella sede del Comune a disposizione di chiunque, per essere autografato”.

Sono previste per il week end del

7-8- giugno due notti bianche con

negozi aperti in centro storico,

musica e animazione.

Una biblioteca in lingua inglesenel cuore di BassanoE’ la prima biblioteca interamente in lingua inglese presente in Veneto, la seconda in tutto il territorio nazionale, e si trova a Bassano, in Piazzale Cadorna 11, aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 21.00 ed il sabato fino alle 14.00.Con il suo patrimonio di oltre 800 volumi, dvd e magazine in versione originale, la LER English Library si rivolge a tutti i cittadini desiderosi di aprirsi al mondo anglosassone, anche organizzando una serie di eventi con le altre realtà locali. Come ad esempio le letture animate in collaborazione con la Biblioteca Civica di Bassano per i bambini in età pre-scolare e la serata

culturale dedicata a Jane Austen a cura del critico letterario e traduttore Marco Cavalli.Il nuovo abbonamento al Financial Times permetterà inoltre di organizzare nei prossimi mesi delle letture con conseguenti discussioni sui suoi articoli di attualità, economia e politica.Grazie alla ricezione di nuove donazioni, il materiale a disposizione è in continuo aumento: ci sono sezioni dedicate alla letteratura, alla filosofia, ai viaggi ed una speciale indirizzata ai bambini, grazie a Luigi Emilio Righetti – a cui la biblioteca è intitolata – che ha donato la sua collezione di libri sulla didattica per l’infanzia.

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P 83PXI

Page 12: la Piazza Notizie 448

P 84PXII

bassano | viabilità

senso unico di marcia Per chi arriva da marostica

Riqualificazione di Viale PecoriGiraldi, tra necessità e dolori

i commercianti non piace

proprio il senso unico

istituito dal 13 maggio

scorso per permettere

la realizzazione dei lavori di

sistemazione e riqualificazione

di via Pecori Giraldi a Bassano.

Non piace, ma è necessario.

Primo step, la posa della nuova

condotta idrica e fognaria da

parte di Etra SpA, che sostituirà

la vecchia condotta idrica con 720

metri di nuova tubazione e farà 30

nuovi allacciamenti, mentre per

la fognatura poserà 180 metri di

tubazione e farà 8 allacciamenti.

Sarà quindi la volta della

riqualificazione dell’intero

viale da parte del Comune, con

ripavimentazione del marciapiede,

piantumazione di nuovi alberi

a lato della strada, nuova

asfaltatura e delimitazione

ottica della pista ciclabile.

Un progetto impegnativo che, se

tutto va bene, si concluderà a

Natale. Intanto cominciano già

a farsi sentire i mormorii dei

commercianti della zona, che

in tre settimane scarse, hanno

notato una drastica riduzione

del volume d’affari. Dal barista

al benzinaio, a penalizzare

soprattutto chi ha un’attività

lungo via Giraldi sono le

modifiche alla viabilità.

Rivoluzionate le consuetudini di

Achi, quotidianamente, transitava

lungo la principale strada

d’accesso ad ovest di Bassano.

Per il compimento delle opere,

infatti, è stato infatti istituito

un senso unico di marcia sul

tratto del viale compreso tra

via Cavallare e viale Diaz in

direzione ovest-est, da Marostica

verso Bassano, dunque.

Per chi da Bassano vorrà invece

raggiungere Marostica, alla

rotatoria del ponte nuovo dovrà

immettersi in Viale Vicenza, che

sarà percorribile in senso unico

con direzione est-ovest.

Deve dire addio al parcheggio

chi era abituato a sostare sul

ciglio della strada, per fermarsi

a prendere anche solo caffè e

brioche: ora vige l’assoluto

divieto, fatto rispettare con

particolare zelo dalla polizia

locale, che ha intensificato

l’attività di controllo in

zona. I negozianti si sono

fatti sentire, visto il già non

semplice periodo economico che si

sta attraversando.

Così come residenti e cittadini.

Ed il Comune ha risposto

concedendo il parcheggio gratuito

nell’area dell’ex magazzino

Enel, aperto 24 ore su 24, e nel

piano interrato del Siver Center

Shopping durante tutta la durata

dei lavori di risistemazione e

riqualificazione. 40 posti auto

disponibili dalle 7 del mattino

alle 21 tutti i giorni.

Prove di sportper bambini e ragazzi a RosàSarà una giornata interamente dedicata allo sport quella organizzata dall’amministrazione di Rosà per Sabato 15 giugno, presso l’aerea esterna del Palarosà di via Seganfredo. A partire dalle ore 17.00 bambini e ragazzi potranno cimentarsi nelle diverse discipline, dal karate al nuoto, pesca, ciclismo, volley, pallacanestro, calcio, e conoscere da vicino le varie società sportive rosatesi.

Alle 20.30 andrà poi in scena il Galà dello Sport, con la premiazione dei migliori risultati ottenuti nella stagione che si sta concludendo. Ospiti della serata saranno l’ex allenatore del Cittadella, Palermo e Padova Ezio Glerean ed il rugbista Marco Filippucci, alla sua ottava stagione nella Prima Squadra del Benetton e con due mondiali (under 19 e under 21) disputati.

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P 85PXIII

PORTE APERTEInAuguRAzIOnEdEl nuOvO shOw ROOm dI BAssAnO dEl gRAPPA

sABATO 8 gIugnO 2013dalle ore 10:00 alle ore 18:00

RIccO BuffETnell’arco della giornata

nuOvO shOw ROOm A BAssAnO

PXII

bassano | viabilità

senso unico di marcia Per chi arriva da marostica

Riqualificazione di Viale PecoriGiraldi, tra necessità e dolori

i commercianti non piace

proprio il senso unico

istituito dal 13 maggio

scorso per permettere

la realizzazione dei lavori di

sistemazione e riqualificazione

di via Pecori Giraldi a Bassano.

Non piace, ma è necessario.

Primo step, la posa della nuova

condotta idrica e fognaria da

parte di Etra SpA, che sostituirà

la vecchia condotta idrica con 720

metri di nuova tubazione e farà 30

nuovi allacciamenti, mentre per

la fognatura poserà 180 metri di

tubazione e farà 8 allacciamenti.

Sarà quindi la volta della

riqualificazione dell’intero

viale da parte del Comune, con

ripavimentazione del marciapiede,

piantumazione di nuovi alberi

a lato della strada, nuova

asfaltatura e delimitazione

ottica della pista ciclabile.

Un progetto impegnativo che, se

tutto va bene, si concluderà a

Natale. Intanto cominciano già

a farsi sentire i mormorii dei

commercianti della zona, che

in tre settimane scarse, hanno

notato una drastica riduzione

del volume d’affari. Dal barista

al benzinaio, a penalizzare

soprattutto chi ha un’attività

lungo via Giraldi sono le

modifiche alla viabilità.

Rivoluzionate le consuetudini di

Achi, quotidianamente, transitava

lungo la principale strada

d’accesso ad ovest di Bassano.

Per il compimento delle opere,

infatti, è stato infatti istituito

un senso unico di marcia sul

tratto del viale compreso tra

via Cavallare e viale Diaz in

direzione ovest-est, da Marostica

verso Bassano, dunque.

Per chi da Bassano vorrà invece

raggiungere Marostica, alla

rotatoria del ponte nuovo dovrà

immettersi in Viale Vicenza, che

sarà percorribile in senso unico

con direzione est-ovest.

Deve dire addio al parcheggio

chi era abituato a sostare sul

ciglio della strada, per fermarsi

a prendere anche solo caffè e

brioche: ora vige l’assoluto

divieto, fatto rispettare con

particolare zelo dalla polizia

locale, che ha intensificato

l’attività di controllo in

zona. I negozianti si sono

fatti sentire, visto il già non

semplice periodo economico che si

sta attraversando.

Così come residenti e cittadini.

Ed il Comune ha risposto

concedendo il parcheggio gratuito

nell’area dell’ex magazzino

Enel, aperto 24 ore su 24, e nel

piano interrato del Siver Center

Shopping durante tutta la durata

dei lavori di risistemazione e

riqualificazione. 40 posti auto

disponibili dalle 7 del mattino

alle 21 tutti i giorni.

Prove di sportper bambini e ragazzi a RosàSarà una giornata interamente dedicata allo sport quella organizzata dall’amministrazione di Rosà per Sabato 15 giugno, presso l’aerea esterna del Palarosà di via Seganfredo. A partire dalle ore 17.00 bambini e ragazzi potranno cimentarsi nelle diverse discipline, dal karate al nuoto, pesca, ciclismo, volley, pallacanestro, calcio, e conoscere da vicino le varie società sportive rosatesi.

Alle 20.30 andrà poi in scena il Galà dello Sport, con la premiazione dei migliori risultati ottenuti nella stagione che si sta concludendo. Ospiti della serata saranno l’ex allenatore del Cittadella, Palermo e Padova Ezio Glerean ed il rugbista Marco Filippucci, alla sua ottava stagione nella Prima Squadra del Benetton e con due mondiali (under 19 e under 21) disputati.

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web | personaggi

WWW.averelabarba.it

Un sito dedicato a chi ha la barba, che diventerà un libro.

di Cristina Lunardon

he barba! E che passione

farsela crescere.

Passione non intesa nel

senso di sofferenza e

fatica, ma di vero trasporto

amoroso, di dedizione, di

piacere. Ne sanno qualcosa

Claudio Traina, bassanese,

meglio noto come VonBarbaz e

i suoi amici Alessandro Toso

di Cittadella, appassionato di

arte contemporanea, e Diego

Santi di Castello di Godego,

fotografo per diletto.

E’ loro infatti l’originale

idea di attivare un sito in cui

raccogliere “storie di barbe”

che diventeranno un libro,

unico nel suo genere.

“Ne esiste uno solo fotografi co – spiegano

i giovani barbuti - pubblicato in America, con immagini di motociclisti, dedicato ad un loro amico. Noi intendiamo corredare le foto dei nostri protagonisti con interviste ed altri contenuti che ci vorranno offrire, come poesie, disegni, racconti.”

In un’Italia distrutta dalla crisi economica e sociale l’ultima speranza per un giovane è AVERE LA BARBA e UN’IDEA. Noi cerchiamo delle persone che la pensano in maniera diversa, che credono ancora a questo paese e che vogliono renderlo migliore: artisticamente, culturalmente, visivamente e musicalmente. AVERE LA BARBA non è una moda. La moda è un illusione. AVERE LA BARBA è REALTA’, recita il Manifesto pubblicato

sul sito.

ma cosa significa per voi avere

la barba?

“Per me signifi ca indossare una maschera – spiega Alessandro – una sorta di protezione alla mia timidezza. La barba crea interesse, invoglia le persone a conoscerti meglio e a non soffermarsi alla prima impressione”.Per Diego invece la barba è

C

Page 15: la Piazza Notizie 448

P 87PXV

sinonimo di libertà. “E’ il mio modo per esprimermi – racconta – e dimostrare che posso decidere di fare ciò che voglio, anche se al lavoro hanno tentato di farmela tagliare. Io opero nel ramo commerciale di un’agenzia interinale e questo mi impone una certa etichetta. La barba è la mia trasgressione, una sfida

personale, il mio inno all’anticonformismo”.Sulla sua barba, Claudio, il più

giovane dei tre, si è creato il

proprio personaggio. “All’inizio l’ho fatta crescere per sembrare più credibile e più grande, poi l’ho curata per farmi conoscere e, soprattutto, riconoscere. La barba rimane impressa.”

tre modi diversi, dunque, di

vivere questa scelta. ma c’è

qualcosa che accomuna i barbuti?

e come è nata l’idea del libro?

“ Al momento abbiamo incontrato solo persone interessanti – raccontano –

sembra che la barba sia un denominatore comune tra i creativi, in tutti gli ambiti

artistici. L’idea è nata – specifica

Claudio – dopo l’ennesima sfida tra me ed Alessandro sulla barba migliore. Diego poi ci ha assecondato.”

E’ Diego ad occuparsi

dell’aspetto fotografico,

Claudio cura la comunicazione ed

Alessandro il sito web. Finora

le storie raccolte sono una

ventina, l’obiettivo è arrivare

a cento.

“Se ci limitassimo a ciò che ci scrivono sul sito, avremmo già finito il libro da un pezzo – spiegano – invece noi andiamo personalmente ad intervistare chi giudichiamo abbia una storia particolare. Lasciamo loro la scelta del luogo, e a tutti proponiamo la stessa sequenza di domande. Ogni incontro per noi è un’avventura, alla fine la barba diventa un pretesto per parlare di altro, per condividere interessi, per conoscere nuove persone, per ricevere stimoli nuovi. Per creare una rete vera, non solo virtuale.”

la risposta più bella che avete

ricevuto sul fatto di farsi

crescere la barba?

“Forse quella dell’artista bassanese Claudio Brunello – concordano . Ci ha detto che il tempo che ha guadagnato non tagliandosi la barba per 59 anni l’ha utilizzato per dipingere, leggere, ascoltare buona musica, fare l’amore, vivere. Un aspetto, questo, che nessuno di noi tre aveva ancora valutato!”

PXIV

web | personaggi

WWW.averelabarba.it

Un sito dedicato a chi ha la barba, che diventerà un libro.

di Cristina Lunardon

he barba! E che passione

farsela crescere.

Passione non intesa nel

senso di sofferenza e

fatica, ma di vero trasporto

amoroso, di dedizione, di

piacere. Ne sanno qualcosa

Claudio Traina, bassanese,

meglio noto come VonBarbaz e

i suoi amici Alessandro Toso

di Cittadella, appassionato di

arte contemporanea, e Diego

Santi di Castello di Godego,

fotografo per diletto.

E’ loro infatti l’originale

idea di attivare un sito in cui

raccogliere “storie di barbe”

che diventeranno un libro,

unico nel suo genere.

“Ne esiste uno solo fotografi co – spiegano

i giovani barbuti - pubblicato in America, con immagini di motociclisti, dedicato ad un loro amico. Noi intendiamo corredare le foto dei nostri protagonisti con interviste ed altri contenuti che ci vorranno offrire, come poesie, disegni, racconti.”

In un’Italia distrutta dalla crisi economica e sociale l’ultima speranza per un giovane è AVERE LA BARBA e UN’IDEA. Noi cerchiamo delle persone che la pensano in maniera diversa, che credono ancora a questo paese e che vogliono renderlo migliore: artisticamente, culturalmente, visivamente e musicalmente. AVERE LA BARBA non è una moda. La moda è un illusione. AVERE LA BARBA è REALTA’, recita il Manifesto pubblicato

sul sito.

ma cosa significa per voi avere

la barba?

“Per me signifi ca indossare una maschera – spiega Alessandro – una sorta di protezione alla mia timidezza. La barba crea interesse, invoglia le persone a conoscerti meglio e a non soffermarsi alla prima impressione”.Per Diego invece la barba è

C

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P 88PXVI

Il 1220 è sì l’anno

di fondazione di

Cittadella, ma oggi

“1220” è anche il nome

dell’aperitivo che una giuria

di esperti ha decretato essere

bevanda ufficiale della città

murata, con tanto di registrazione

di ingredienti, procedimento e

marchio.

Birra come leggera base alcolica,

fragole, per conferire il

caratteristico colore granata,

ed altri ingredienti misteriosi.

A realizzarlo la Birreria Torre

di Alberto Frasson, che ha preso

parte ad un concorso, promosso da

Comune e Pro Loco, che ha visto

affrontarsi, a suon di shaker,

una decina di baristi del centro

storico cittadellese. Obiettivo:

ideare un aperitivo che potesse

diventare emblema della città

murata. Le sole direttive,

impartite dalla giuria, composta

da Marirosa Andreatta, presidente

della Pro Cittadella, Giovanni

Follador, presidente delle Pro

Loco del Veneto, e Giancarlo

Andretta dell’Accademia della

cucina italiana: leggermente

alcolico o analcolico, con un

costo non superiore ai tre euro.

“Un lavoro impegnativo, che ha visto scendere in campo le eccellenze cittadellesi del settore, che hanno messo a dura prova il lavoro dei giurati” ha sottolineato Chiara

Lago, assessore alla cultura

di Cittadella. Prossimamente

quindi in contemporanea con

l’inaugurazione del restauro

dell’intera cinta muraria,

la registrazione del “1220”,

cui seguirà l’inserimento nei

listini dei bar cittadellesi

che proporranno anche quello

presentato ufficialmente.

E non si esclude che, visto il

successo dell’iniziativa, Comune

e Pro Loco non diano vita ad un

nuovo concorso per realizzare

un prodotto tipico della perla

dell’Alta Padovana, che vedrà

il coinvolgimento delle massaie

cittadellesi…ma questo si scoprirà

solo prossimamente.

una giuria di esPerti ha decretato che saràla bevanda ufficiale della città murata

1220, l’aperitivo che raccontala storia di Cittadella

cittadella | curiosità

D

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Il 1220 è sì l’anno

di fondazione di

Cittadella, ma oggi

“1220” è anche il nome

dell’aperitivo che una giuria

di esperti ha decretato essere

bevanda ufficiale della città

murata, con tanto di registrazione

di ingredienti, procedimento e

marchio.

Birra come leggera base alcolica,

fragole, per conferire il

caratteristico colore granata,

ed altri ingredienti misteriosi.

A realizzarlo la Birreria Torre

di Alberto Frasson, che ha preso

parte ad un concorso, promosso da

Comune e Pro Loco, che ha visto

affrontarsi, a suon di shaker,

una decina di baristi del centro

storico cittadellese. Obiettivo:

ideare un aperitivo che potesse

diventare emblema della città

murata. Le sole direttive,

impartite dalla giuria, composta

da Marirosa Andreatta, presidente

della Pro Cittadella, Giovanni

Follador, presidente delle Pro

Loco del Veneto, e Giancarlo

Andretta dell’Accademia della

cucina italiana: leggermente

alcolico o analcolico, con un

costo non superiore ai tre euro.

“Un lavoro impegnativo, che ha visto scendere in campo le eccellenze cittadellesi del settore, che hanno messo a dura prova il lavoro dei giurati” ha sottolineato Chiara

Lago, assessore alla cultura

di Cittadella. Prossimamente

quindi in contemporanea con

l’inaugurazione del restauro

dell’intera cinta muraria,

la registrazione del “1220”,

cui seguirà l’inserimento nei

listini dei bar cittadellesi

che proporranno anche quello

presentato ufficialmente.

E non si esclude che, visto il

successo dell’iniziativa, Comune

e Pro Loco non diano vita ad un

nuovo concorso per realizzare

un prodotto tipico della perla

dell’Alta Padovana, che vedrà

il coinvolgimento delle massaie

cittadellesi…ma questo si scoprirà

solo prossimamente.

una giuria di esPerti ha decretato che saràla bevanda ufficiale della città murata

1220, l’aperitivo che raccontala storia di Cittadella

cittadella | curiosità

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P 90PXVIII

Laghi, castelli, natura

incontaminata, piste

ciclabili, musei, terme

e tanti appuntamenti

per gli amanti dello sport. Il

tutto, a un’ora e mezza dal

mare. Non è un caso che siano

soprattutto di origine olandese

e tedesca i turisti che per

trascorrere le loro vacanze

scelgono la catena montuosa

del Lagorai, a cavallo tra la

Val di Fiemme e la Valsugana,

considerata una delle aree di

maggiore naturalità dell’intera

provincia trentina.

Enrico d’Aquilio, presidente

da tre anni dell’Associazione

Operatori Turistici di Valsugana,

Lagorai e Val di Sella, racconta

di come una zona in passato molto

povera rispetto al resto del

Trentino, sia stata riscoperta

e valorizzata proprio per la sua

natura selvaggia, appena sfiorata

dalla mano dell’uomo, priva di

impianti di risalita e di grandi

catene alberghiere, dove è ancora

possibile camminare per giorni

senza incontrare anima viva e

godere di paesaggi fiabeschi

fatti di piccoli specchi d’acqua

e improvvise cascate.

Un’area votata alle due ruote,

con i suoi 500 km di strade

forestali che in estate si

trasformano in piste naturali

per mountain bike; al nordic

walking, allo sci d’alpinismo ed

alle escursioni con le ciaspole

in inverno.

E per gli amanti della competizione

non c’è che l’imbarazzo della

scelta: il campionato provinciale

MTB categorie agonistiche

giovanili a Carzano il prossimo

30 giugno e la sesta edizione

della gara internazionale

3tbike in ottobre nei territori

dell’ecomuseo del Lagorai. Per

il 2014 è già in preparazione

la prima Dolomitilagorai MTB

challenge, una sfida a coppie

attraverso cinque valli su strade

forestali,mulattiere e sterrati,

per un totale di 320 kilometri e

10.000 metri di dislivello, da

percorrere solo con l’ausilio

del gps. Mentre nel 2015 saranno

ospitati, sempre a Carzano, i

campionati mondiali giovanili di

mountain bike.

“Abbiamo puntato su un turismo di nicchia – spiega D’Aquilio – fatto di persone che amano rapportarsi con la natura in punta

adottato il modello austriaco che Punta sulla Qualità delturismo e la valorizzazione del territorio

Il Lagorai, paradiso per sportivie amanti della natura

lagorai | sport e turismo

D

di Cristina Lunardon

Page 19: la Piazza Notizie 448

P 91PXIX

di piedi. E i numeri ci stanno dando ragione. Sono 290.000 i passaggi annuali sulla pista ciclabile della Valsugana, 35.000 sul passo Manghen, 5.000 sul Cinque Croci. Ricordo che anni fa si discuteva sull’opportunità di dotarci di impianti di risalita e di grandi alberghi, ma quello è un turismo che vive di sussistenza e alla lunga impoverisce il territorio. E’ una fortuna che il Lagorai sia stato dimenticato per un po’, perché questo ci ha permesso di ripartire da zero senza costruire nulla di più di quello che già c’è”.

E ad esserci già sono anche le

strutture ricettive, soprattutto

quelle a carattere famigliare.

“I primi e più importanti operatori turistici – prosegue il presidente –

sono i contadini, che mantengono bella la montagna. Sempre più aziende agricole si stanno sviluppando nella doppia funzione di agriturismi, fattorie didattiche, bed and breakfast, rispondendo alle nuove esigenze di chi viene in montagna per viverla a pieno. In questo modo vengono valorizzati anche i prodotti locali e si crea un indotto economico

Buon compleanno Oasi! 10 anni di nuova vita nel sito protettoBuon compleanno, Oasi! Domenica 9 giugno compie dieci anni l’Oasi di San Daniele a Liedolo di San Zenone degli Ezzelini, scampata ad un destino di cava-discarica grazie alla mobilitazione popolare che decretò la sua sopravvivenza come sito naturalistico, quale è tuttora.Passeggiate guidate, giri in bicicletta, laboratori, dimostrazioni di falconeria, letture animate, stand gastronomico, gazebo informativi animeranno la giornata dalle 9.30 alle 19.00.“In dieci anni sono aumentate le specie animali che hanno fatto dell’Oasi di San Daniele il loro habitat naturale – spiega la portavoce del Comitato Mirella Ballan – e tante novità si registrano anche a livello botanico.

Entro l’estate realizzeremo delle nuove bacheche didattiche ed abbiamo in programma la sistemazione di un sentiero nel perimetro esterno del sito.”La festa sarà l’occasione anche per fare il punto sull’attività dei tanti comitati che si impegnano per salvaguardare il territorio.“Questa Oasi è l’esempio concreto – continua la Ballan – che quando i cittadini uniscono le loro forze riescono ad ottenere risultati che possono apparire irraggiungibili. L’importante è non accettare passivamente le decisioni che vengono prese dall’alto, essere vigili ed attivi. Nel caso specifico, poi, è stato determinante l’appoggio delle amministrazioni locali che hanno sostenuto la nostra battaglia.”

di qualità per un turismo di qualità a portata di tutti. Non abbiamo inventato nulla – ci tiene a specificare D’Aquilio – abbiamo solo copiato dagli altri paesi, soprattutto dall’Austria.”Anche i cacciatori sono stati

coinvolti in questo progetto: ai

turisti, e sempre più frequentemente

anche alle scolaresche, è offerta

la possibilità di partecipare

all’attività di censimento degli

animali.

“Udire il bramito dei cervi – racconta

D’Aquilio con una certa

commozione – o avvicinarsi ai i camosci è un’esperienza davvero unica, da provare.”

E poi c’è Artesella, la

manifestazione di arte

contemporanea che dal 1986 si

svolge all’aperto nei prati e

nei boschi dell’omonima valle e

che richiama ogni anno un numero

sempre maggiore di visitatori.

“Abbiamo cercato un turismo che ci aiuti a preservare la nostra montagna – prosegue il presidente – e che crei allo stesso tempo un’opportunità per le nuove generazioni di rimanere qui, o comunque di poter scegliere se fare o meno la valigia senza essere costretti ad una scelta obbligata.”

PXVIII

Laghi, castelli, natura

incontaminata, piste

ciclabili, musei, terme

e tanti appuntamenti

per gli amanti dello sport. Il

tutto, a un’ora e mezza dal

mare. Non è un caso che siano

soprattutto di origine olandese

e tedesca i turisti che per

trascorrere le loro vacanze

scelgono la catena montuosa

del Lagorai, a cavallo tra la

Val di Fiemme e la Valsugana,

considerata una delle aree di

maggiore naturalità dell’intera

provincia trentina.

Enrico d’Aquilio, presidente

da tre anni dell’Associazione

Operatori Turistici di Valsugana,

Lagorai e Val di Sella, racconta

di come una zona in passato molto

povera rispetto al resto del

Trentino, sia stata riscoperta

e valorizzata proprio per la sua

natura selvaggia, appena sfiorata

dalla mano dell’uomo, priva di

impianti di risalita e di grandi

catene alberghiere, dove è ancora

possibile camminare per giorni

senza incontrare anima viva e

godere di paesaggi fiabeschi

fatti di piccoli specchi d’acqua

e improvvise cascate.

Un’area votata alle due ruote,

con i suoi 500 km di strade

forestali che in estate si

trasformano in piste naturali

per mountain bike; al nordic

walking, allo sci d’alpinismo ed

alle escursioni con le ciaspole

in inverno.

E per gli amanti della competizione

non c’è che l’imbarazzo della

scelta: il campionato provinciale

MTB categorie agonistiche

giovanili a Carzano il prossimo

30 giugno e la sesta edizione

della gara internazionale

3tbike in ottobre nei territori

dell’ecomuseo del Lagorai. Per

il 2014 è già in preparazione

la prima Dolomitilagorai MTB

challenge, una sfida a coppie

attraverso cinque valli su strade

forestali,mulattiere e sterrati,

per un totale di 320 kilometri e

10.000 metri di dislivello, da

percorrere solo con l’ausilio

del gps. Mentre nel 2015 saranno

ospitati, sempre a Carzano, i

campionati mondiali giovanili di

mountain bike.

“Abbiamo puntato su un turismo di nicchia – spiega D’Aquilio – fatto di persone che amano rapportarsi con la natura in punta

adottato il modello austriaco che Punta sulla Qualità delturismo e la valorizzazione del territorio

Il Lagorai, paradiso per sportivie amanti della natura

lagorai | sport e turismo

D

di Cristina Lunardon

Page 20: la Piazza Notizie 448

P 92PXX

possagno | personaggi

“sarò il Presidente di tutti, non solo dei miei amici veneti”

Sebastiano Favero, nuovo Presidente Nazionale degli Alpini

n vero plebiscito, ha

portato Sebastiano

Favero, ingegnere 65enne

di Possagno, a ricoprire

la carica di presidente nazionale

dell’ANA. Il 75% delle preferenze

ha deciso a Milano che sarà lui a

guidare gli alpini d’Italia per

il prossimo

triennio.

Una nomina

che molto

s i g n i f i c a

anche per il

bassanese,

visto che

Favero da

sempre ha

militato tra le fila dell’ANA

Montegrappa.

Decisione, consapevolezza, senso

di responsabilità per la carica

che ricopre, anche se il pensiero

di Favero, sin dal primo momento,

è andato ad una persona che gli

Giugno al Castello III EdizioneMusica protagonista al Castello degli EzzeliniUna rassegna che offre la possibilità di assistere, nello splendore della Corte dell’Ortazzo, teatro permanente del Castello, a una serie di eventi culturali, soprattutto nel segno della musica.

Due le direzioni scelte: da un lato la possibilità offerta alle realtà musicali bassanesi e del territorio di avere uno spazio per esibirsi e incontrare il pubblico. Dall’altro, proporre concerti legati a finalità sociali, in un virtuoso connubio tra musica e solidarietà. Ecco allora il gruppo Contrada CERESA che il 13 giugno porta sul palco il decennio 1965/1975, oltre che con la musica, anche con video d’epoca e letture

di brani, e che devolverà il ricavato della serata all’Associazione Medici Vicentini per il Mondo.

In beneficenza anche il ricavato della serata del 21 Giugno, con un Gran Galà dell’Operetta, con le colorate atmosfere di fine ‘800 e le indimenticabili arie tratte dalle operette nazionali ed internazionali più conosciute, recitate in costume tradizionale.

Con la sua sesta edizione torna anche l’Assalto al Castello. Realizzato da Cantieri Giovani, e promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, proporrà un weekend, il 28 e 29 di musica, arte, danza, teatro e performance.

ha instillato i sentimenti ed

i valori alpini, quello che il

65enne ancora

oggi chiama

“zio Bortolin”.

E “zio

Bortolin” altri

non è se non

il compianto

presidentissimo dell’Ana

Montegrappa, Bortolo Busnardo,

scomparso un anno e mezzo fa,

cui Sebastiano Favero era legato

al di là della parentela.

“Fu lo zio - ha ricordato in

un’intervista all’indomani della

nomina - a farmi capire cosa significa essere alpino e con lui – continua - ho partecipato alla realizzazione di importanti progetti di solidarietà, in Italia ed all’estero, rispettando la vocazione delle penne nere di aiutare sempre e comunque il prossimo”.

Un esempio, lo ricordiamo, l’“asilo del sorriso” di Rossosch, in Russia, progettato dall’ingegnere

possagnese e visto nascere e

crescere fianco a fianco del

presidentissimo Busnardo.

“Sarò l’alpino di tutti, non solo dei miei amici veneti” ha tenuto a precisare il neo presidente ANA Sebastiano

Favero. Ed ha lanciato un

messaggio a giovani: “Non siate vittime dell’individualismo”.

[...] anche se il pensiero di Favero è andato ad una persona che gli ha instillato i sentimenti ed i valori alpini, quello che il 65enne ancora oggi chiama “zio Bortolin”.

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P 93PXXI

cassola | personaggi

la giovane studentessa e scrittrice di cassola è attesa anche dal ministro delle finanze Wolfang schauble

Maria Zanchetta vola a Berlinoda Angela Merkel

di Cristina Lunardon

quindici anni è lecito

sognare. Magari

di trascorrere il

compleanno a Berlino.

Magari di festeggiarlo in

compagnia di Angela Merkel. Tutto

è possibile, a quindici anni.

Anche realizzarli, i sogni. Basta

crederci. E ci ha creduto così

tanto, che il prossimo 15 giugno

la giovanissima Maria Zanchetta

volerà verso la capitale tedesca

per stringere finalmente la mano

al suo idolo, la Merkel appunto,

che la aspetta in visita

ufficiale presso la sede della

Cancelleria Federale.

Non è la prima volta che Maria

Zanchetta si trova a tu per

tu con pezzi da novanta della

politica. Lo scorso anno, il 1

giugno, era a Roma, ospite al

ricevimento nei giardini privati

del Quirinale, insieme a Mario

Monti, ai presidenti di Camera

e Senato Fini e Schifani, al

ministro del lavoro Elsa Fornero

e dell’istruzione Francesco

Profumo. Era appena stata

insignita dal presidente Giorgio

Napolitano del titolo di “Alfiere

della Repubblica”, riservato

ai minorenni per benemerenze e

meriti speciali.

Nata a Bassano il 16 giugno del

1998, Maria Zanchetta vive con i

genitori a San Zeno di Cassola. A

cinque anni inizia ad interessarsi

di egittologia e all’età di

dieci visita il Museo Egizio di

Torino, dove incontra Alfredo

Carlo Aldo Luvino, collaboratore

scientifico del museo, scrittore,

vice presidente di una casa

editrice, che nella sua veste

di guida viene bombardato dalle

domande di Maria e, impressionato

dalla preparazione della giovane

scolara, gli spedisce un suo

testo in segno di ammirazione.

Inizia così una grande amicizia

tra i due “studiosi”, che culmina

con la pubblicazione nel 2009 di

A

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possagno | personaggi

“sarò il Presidente di tutti, non solo dei miei amici veneti”

Sebastiano Favero, nuovo Presidente Nazionale degli Alpini

n vero plebiscito, ha

portato Sebastiano

Favero, ingegnere 65enne

di Possagno, a ricoprire

la carica di presidente nazionale

dell’ANA. Il 75% delle preferenze

ha deciso a Milano che sarà lui a

guidare gli alpini d’Italia per

il prossimo

triennio.

Una nomina

che molto

s i g n i f i c a

anche per il

bassanese,

visto che

Favero da

sempre ha

militato tra le fila dell’ANA

Montegrappa.

Decisione, consapevolezza, senso

di responsabilità per la carica

che ricopre, anche se il pensiero

di Favero, sin dal primo momento,

è andato ad una persona che gli

Giugno al Castello III EdizioneMusica protagonista al Castello degli EzzeliniUna rassegna che offre la possibilità di assistere, nello splendore della Corte dell’Ortazzo, teatro permanente del Castello, a una serie di eventi culturali, soprattutto nel segno della musica.

Due le direzioni scelte: da un lato la possibilità offerta alle realtà musicali bassanesi e del territorio di avere uno spazio per esibirsi e incontrare il pubblico. Dall’altro, proporre concerti legati a finalità sociali, in un virtuoso connubio tra musica e solidarietà. Ecco allora il gruppo Contrada CERESA che il 13 giugno porta sul palco il decennio 1965/1975, oltre che con la musica, anche con video d’epoca e letture

di brani, e che devolverà il ricavato della serata all’Associazione Medici Vicentini per il Mondo.

In beneficenza anche il ricavato della serata del 21 Giugno, con un Gran Galà dell’Operetta, con le colorate atmosfere di fine ‘800 e le indimenticabili arie tratte dalle operette nazionali ed internazionali più conosciute, recitate in costume tradizionale.

Con la sua sesta edizione torna anche l’Assalto al Castello. Realizzato da Cantieri Giovani, e promosso dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione, proporrà un weekend, il 28 e 29 di musica, arte, danza, teatro e performance.

ha instillato i sentimenti ed

i valori alpini, quello che il

65enne ancora

oggi chiama

“zio Bortolin”.

E “zio

Bortolin” altri

non è se non

il compianto

presidentissimo dell’Ana

Montegrappa, Bortolo Busnardo,

scomparso un anno e mezzo fa,

cui Sebastiano Favero era legato

al di là della parentela.

“Fu lo zio - ha ricordato in

un’intervista all’indomani della

nomina - a farmi capire cosa significa essere alpino e con lui – continua - ho partecipato alla realizzazione di importanti progetti di solidarietà, in Italia ed all’estero, rispettando la vocazione delle penne nere di aiutare sempre e comunque il prossimo”.

Un esempio, lo ricordiamo, l’“asilo del sorriso” di Rossosch, in Russia, progettato dall’ingegnere

possagnese e visto nascere e

crescere fianco a fianco del

presidentissimo Busnardo.

“Sarò l’alpino di tutti, non solo dei miei amici veneti” ha tenuto a precisare il neo presidente ANA Sebastiano

Favero. Ed ha lanciato un

messaggio a giovani: “Non siate vittime dell’individualismo”.

[...] anche se il pensiero di Favero è andato ad una persona che gli ha instillato i sentimenti ed i valori alpini, quello che il 65enne ancora oggi chiama “zio Bortolin”.

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una raccolta di poesie scritte da Maria e presentata al Salone del Libro di Torino, dove viene è invitata in qualità di autrice più giovane della manifestazione.

Da allora, Maria Zanchetta non

si è più fermata. Al Museo Archeologico di Bolzano, lo stesso anno, visitando una mostra temporanea sulle mummie del mondo, “incontra” Otzi, l’Uomo del Similaun, e all’egittologia unisce una nuova passione per l’antropologia biologica. Da questo un connubio Maria trae ispirazione per scrivere il giallo “All’ultimo istante”, e tornare nel 2010 al Salone del Libro.

Nell’aprile dello scorso anno, sentendo in televisione il Presidente della Repubblica esortare i giovani a partecipare attivamente alla vita sociale

e politica del Paese, ad avere obiettivi e ad impegnarsi per dare nuova speranza alla società italiana, Maria decide di prendere carta e penna e raccontare a Napolitano la sua storia personale, le difficoltà

incontrate per farsi conoscere, le sue passioni, la sua volontà di diventare antropologa e trasferirsi all’estero. Senza mettere al corrente i suoi genitori, che dopo un mese ricevono la risposta del Presidente con la nomina ad Alfiere della Repubblica della figlia.

Diplomatasi con 10 decimi all’esame di terza media, Maria frequenta con ottimi risultati il primo anno al Liceo Linguistico e nutre una profonda ammirazione per la cultura, la lingua, la mentalità della Germania.

“Dopo aver ricevuto questo titolo – racconta

Maria – ho deciso di scrivere ad Angela Merkel, che io stimo come esempio di donna colta, lavoratrice, cresciuta in un contesto difficile, parsimoniosa nell’abbigliamento, determinata e decisa. E a Jens Weidman, che è il più giovane presidente della Bundesbank di tutti i tempi. Già durante l’estate mi sono arrivati da Berlino e Francoforte i complimenti, con autografi e parole di sostegno e apprezzamento”.

E’ proprio a loro che Maria ha dedicato il suo nuovo romanzo, “Le avventure della mummia Otzi”, pubblicato lo scorso dicembre, ricevendo in cambio due libri autografati e l’invito a visitare la Cancelleria Federale in occasione del suo compleanno.

“Ai miei coetanei ed ai ragazzi più giovani – dice la giovane scrittrice – vorrei far capire che non bisogna chiudersi da soli le porte in faccia, caso mai sono gli altri che ci pensano a farlo. Io ho osato, ho preso carta e penna, ho scritto e sono stata ascoltata. Perché noi siamo il futuro. All’inizio i miei interessi e le mie capacità erano visti più come un problema, che un merito, anche da parte degli stessi insegnanti. Ero considerata strana solo perché leggevo tantissimo e mi interessavo alle mummie. Per fortuna i miei genitori mi hanno sempre assecondata e sostenuta. Perché è la curiosità che ci fa crescere, rendendoci colti e facendoci migliorare come persone.”

Ad attendere Maria Zanchetta a Berlino – notizia ricevuta qualche giorno fa – ci sarà anche il ministro delle finanze Wolfang Schauble. Per lei si prospetta un compleanno davvero con i fiocchi!

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