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La pittura romana La pittura pompeiana La pittura romana ci è nota essenzialmente attraverso le decorazioni parietali rinvenute nell’area di Pompei Ercolano e Stabia dove sono stati ritrovati dove sono stati ritrovati enormi quantitativi di pitture, enormi quantitativi di pitture, soprattutto affreschi parietali soprattutto affreschi parietali. Con il termine pittura pompeiana si riassume tutta la pittura parietale presente nelle case di Pompei del periodo compreso tra la fine del II secolo a.C. e il 79 d.C. Le opere murali pompeiane venivano eseguite a fresco, a tempera e ad encausto. La pittura a fresco veniva eseguita su intonaco di calce fresca con colori macinati e diluiti in acqua. La pittura a tempera veniva eseguita diluendo i colori in solventi collosi e gommosi, con il rosso d'uovo e la cera. Menade danzante,. Affresco del primo secolo da Pompei.

La pittura romana La pittura pompeiana dove sono stati ritrovati enormi quantitativi di pitture, soprattutto affreschi parietali La pittura romana ci è

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La pittura romanaLa pittura romanaLa pittura pompeianaLa pittura pompeiana

La pittura romana ci è nota essenzialmente attraverso le decorazioni parietali rinvenute nell’area di Pompei Ercolano e Stabia dove dove sono stati ritrovati enormi quantitativi di sono stati ritrovati enormi quantitativi di pitture, soprattutto affreschi parietalipitture, soprattutto affreschi parietali. Con il termine pittura pompeiana si riassume tutta la pittura parietale presente nelle case di Pompei del periodo compreso tra la fine del II secolo a.C. e il 79 d.C. Le opere murali pompeiane venivano eseguite a fresco, a tempera e ad encausto.

La pittura a fresco veniva eseguita su intonaco di calce fresca con colori macinati e diluiti in acqua.

La pittura a tempera veniva eseguita diluendo i colori in solventi collosi e gommosi, con il rosso d'uovo e la cera.

La pittura ad encausto, invece, la si otteneva con colori miscelati con la cera.

La pittura romana ci è nota essenzialmente attraverso le decorazioni parietali rinvenute nell’area di Pompei Ercolano e Stabia dove dove sono stati ritrovati enormi quantitativi di sono stati ritrovati enormi quantitativi di pitture, soprattutto affreschi parietalipitture, soprattutto affreschi parietali. Con il termine pittura pompeiana si riassume tutta la pittura parietale presente nelle case di Pompei del periodo compreso tra la fine del II secolo a.C. e il 79 d.C. Le opere murali pompeiane venivano eseguite a fresco, a tempera e ad encausto.

La pittura a fresco veniva eseguita su intonaco di calce fresca con colori macinati e diluiti in acqua.

La pittura a tempera veniva eseguita diluendo i colori in solventi collosi e gommosi, con il rosso d'uovo e la cera.

La pittura ad encausto, invece, la si otteneva con colori miscelati con la cera.

Menade danzante,. Affresco del primo secolo da Pompei.Menade danzante,. Affresco del primo secolo da Pompei.

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La pittura romanaLa pittura romanaLa pittura pompeianaLa pittura pompeiana

Lo studioso tedesco August Mau classificò la pittura pompeiana in quattro stili basandosi sulla trattazione sulla pittura fatta da Vitruvio nel suo VII libro del De Architectura.

Lo studioso tedesco August Mau classificò la pittura pompeiana in quattro stili basandosi sulla trattazione sulla pittura fatta da Vitruvio nel suo VII libro del De Architectura.

Menade danzante,. Affresco del primo secolo da Pompei.Menade danzante,. Affresco del primo secolo da Pompei.

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La pittura romanaLa pittura romanaIl primo stile pompeianoIl primo stile pompeiano

Il primo stile pompeiano o dell'incrostazione e si colloca nel periodo a partire dall'età sannitica (150 a.C.) fino all'80 a.C.

Questa tecnica pittorica imita, utilizzando in alcuni casi anche elementi in stucco a rilievo, il rivestimento delle pareti in opus quadratum e con lastre di marmo, detto crusta, da cui il nome "stile dell'incrostazione“.

Le pitture in primo stile si articolano, seguendo una ripetizione fissa, in tre zone:

una fascia superiore decorata con cornici in stucco aggettante.

Il primo stile pompeiano o dell'incrostazione e si colloca nel periodo a partire dall'età sannitica (150 a.C.) fino all'80 a.C.

Questa tecnica pittorica imita, utilizzando in alcuni casi anche elementi in stucco a rilievo, il rivestimento delle pareti in opus quadratum e con lastre di marmo, detto crusta, da cui il nome "stile dell'incrostazione“.

Le pitture in primo stile si articolano, seguendo una ripetizione fissa, in tre zone:

una fascia superiore decorata con cornici in stucco aggettante.

Esempio di decorazione pittorica del primo stile da Ercolano. Esempio di decorazione pittorica del primo stile da Ercolano.

una fascia mediana, dipinta con i colori imitanti il marmo, il granito o l'alabastro un plinto o zoccolo, di solito di colore giallo.

Le pitture di questo stile contengono anche piccoli elementi architettonici, come ad esempio pilastri per la divisione verticale delle superfici.

Negli Scavi archeologici di Pompei questo stile è presente nella Basilica, nel tempio di Giove, nella Casa del Fauno e nella Casa di Sallustio.

una fascia mediana, dipinta con i colori imitanti il marmo, il granito o l'alabastro un plinto o zoccolo, di solito di colore giallo.

Le pitture di questo stile contengono anche piccoli elementi architettonici, come ad esempio pilastri per la divisione verticale delle superfici.

Negli Scavi archeologici di Pompei questo stile è presente nella Basilica, nel tempio di Giove, nella Casa del Fauno e nella Casa di Sallustio.

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La pittura romanaLa pittura romanaIl primo stile pompeianoIl primo stile pompeiano

Esempio di decorazione pittorica del primo stile dalla Villa di Arianna a Stabia. Esempio di decorazione pittorica del primo stile dalla Villa di Arianna a Stabia.

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La pittura romanaLa pittura romanaIl secondo stile pompeiano Il secondo stile pompeiano

Il secondo stile pompeiano, o stile architettonico, si colloca nel periodo che va dall'80 a.C. alla fine del I secolo a.C.

In questo tipo di pittura elementi come cornici e fregi con tralci vegetali cominciano ad essere dipinti invece che realizzati in stucco in rilievo.

Rispetto al primo stile, l'innovazione è fornita dall'effetto di trompe l'œil che si crea sulle pareti, dove al posto dello zoccolo si dipingono in primo piano podi con finti colonnati, edicole e porte dietro i quali si aprono vedute prospettiche. In questo periodo nacque così anche la figura del paesaggista, che, a Pompei, dipingeva i particolari dei giardini, molto richiesti dai committenti.

Era anche in voga dipingere nature morte con cacciagione insieme a ortaggi e frutta.

Il secondo stile pompeiano, o stile architettonico, si colloca nel periodo che va dall'80 a.C. alla fine del I secolo a.C.

In questo tipo di pittura elementi come cornici e fregi con tralci vegetali cominciano ad essere dipinti invece che realizzati in stucco in rilievo.

Rispetto al primo stile, l'innovazione è fornita dall'effetto di trompe l'œil che si crea sulle pareti, dove al posto dello zoccolo si dipingono in primo piano podi con finti colonnati, edicole e porte dietro i quali si aprono vedute prospettiche. In questo periodo nacque così anche la figura del paesaggista, che, a Pompei, dipingeva i particolari dei giardini, molto richiesti dai committenti.

Era anche in voga dipingere nature morte con cacciagione insieme a ortaggi e frutta.

Esempio di decorazione pittorica del secondo stile da Pompei. Esempio di decorazione pittorica del secondo stile da Pompei.

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La pittura romanaLa pittura romanaIl secondo stile pompeiano Il secondo stile pompeiano

Esempi di decorazione pittorica del secondo stile dalla Villa dei Misteri a Pompei e, a fianco, da Boscoreale.

Esempi di decorazione pittorica del secondo stile dalla Villa dei Misteri a Pompei e, a fianco, da Boscoreale.

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La pittura romanaLa pittura romanaIl terzo stile pompeiano Il terzo stile pompeiano

Il terzo stile pompeiano o stile ornamentale, dal punto di vista cronologico, si sovrappose al secondo stile ed arrivò fino alla metà del I secolo d.C., all'epoca di Claudio (41-54).

In esso venne completamente ribaltata la prospetticità e la tridimensionalità caratteristiche dello stile precedente lasciando il posto a strutture piatte con campiture monocrome, prevalentemente scure, assimilabili a tendaggi e tappezzerie, al centro delle quali venivano dipinti a tinte chiare piccoli pannelli (pinakes) raffiguranti scene di vario genere.

Negli scavi archeologici di Pompei pannelli dipinti in questo stile si trovano inseriti nel muro della sala da pranzo della Villa della Porta Marina e nella Casa di Lucrezio Frontone.

Il terzo stile pompeiano o stile ornamentale, dal punto di vista cronologico, si sovrappose al secondo stile ed arrivò fino alla metà del I secolo d.C., all'epoca di Claudio (41-54).

In esso venne completamente ribaltata la prospetticità e la tridimensionalità caratteristiche dello stile precedente lasciando il posto a strutture piatte con campiture monocrome, prevalentemente scure, assimilabili a tendaggi e tappezzerie, al centro delle quali venivano dipinti a tinte chiare piccoli pannelli (pinakes) raffiguranti scene di vario genere.

Negli scavi archeologici di Pompei pannelli dipinti in questo stile si trovano inseriti nel muro della sala da pranzo della Villa della Porta Marina e nella Casa di Lucrezio Frontone.

Esempio di decorazione pittorica del terzo stile dalla Casa di Lucrezio Fronto a Pompei.

Esempio di decorazione pittorica del terzo stile dalla Casa di Lucrezio Fronto a Pompei.

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La pittura romanaLa pittura romanaIl terzo stile pompeiano Il terzo stile pompeiano

Esempio di decorazione pittorica del terzo stile, Casa alla farnesina.

Esempio di decorazione pittorica del terzo stile, Casa alla farnesina.

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La pittura romanaLa pittura romanaIl quarto stile pompeiano Il quarto stile pompeiano

Il quarto stile pompeiano o dell' illusionismo prospettico si afferma in età neroniana e si distingue dagli altri per l'inserimento di architetture fantastiche (Casa dei Vettii a Pompei e Domus Aurea a Roma).

Gran parte delle ville pompeiane furono decorate con pitture in questo stile dopo la ricostruzione della città a seguito del disastroso terremoto che si abbatté su Pompei il 5 febbraio del 62.

Il quarto stile si caratterizza per un revival di elementi e formule decorative già sperimentate in precedenza: tornano, infatti, di moda le imitazioni dei rivestimenti marmorei, le finte architetture e i trompe-l'oeil caratteristici del secondo stile ma anche le ornamentazioni con candelabri, figure alate, tralci vegetali, caratteristici del terzo stile.

Il quarto stile pompeiano o dell' illusionismo prospettico si afferma in età neroniana e si distingue dagli altri per l'inserimento di architetture fantastiche (Casa dei Vettii a Pompei e Domus Aurea a Roma).

Gran parte delle ville pompeiane furono decorate con pitture in questo stile dopo la ricostruzione della città a seguito del disastroso terremoto che si abbatté su Pompei il 5 febbraio del 62.

Il quarto stile si caratterizza per un revival di elementi e formule decorative già sperimentate in precedenza: tornano, infatti, di moda le imitazioni dei rivestimenti marmorei, le finte architetture e i trompe-l'oeil caratteristici del secondo stile ma anche le ornamentazioni con candelabri, figure alate, tralci vegetali, caratteristici del terzo stile.

Esempio di decorazione pittorica del quarto stile (grottesche) dalla Domus Aurea a Roma.

Esempio di decorazione pittorica del quarto stile (grottesche) dalla Domus Aurea a Roma.

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La pittura romanaLa pittura romanaIl quarto stile pompeiano Il quarto stile pompeiano

Esempi di decorazione pittorica del quarto stile: a sinistra Casa dei Vettii a Pompei, a detra Basilica di Ercolano. Esempi di decorazione pittorica del quarto stile: a sinistra Casa dei Vettii a Pompei, a detra Basilica di Ercolano.

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La scultura romana tra arte aulica e arte plebeaLa scultura romana tra arte aulica e arte plebeaL’arte AulicaL’arte Aulica

Statua Barberini (I sec. a.C.)Statua Barberini (I sec. a.C.)

Ritratto di patrizio romano

(I sec. a.C.)

Ritratto di patrizio romano

(I sec. a.C.)

Augusto di prima porta (19 a.C.)Augusto di prima porta (19 a.C.)

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La scultura romana tra arte aulica e arte plebeaLa scultura romana tra arte aulica e arte plebeaL’arte Aulica: Ara Pacis (13-19 a.C.)L’arte Aulica: Ara Pacis (13-19 a.C.)

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La scultura romana tra arte aulica e arte plebeaLa scultura romana tra arte aulica e arte plebeaL’arte PlebeaL’arte Plebea

Corteo funebre, da Amiternum (l’Aquila)

I sec. a.C.

Corteo funebre, da Amiternum (l’Aquila)

I sec. a.C.

Arco di Susa, 8 a.C.Arco di Susa, 8 a.C.

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La scultura romana tra arte aulica e arte plebeaLa scultura romana tra arte aulica e arte plebea

Colonna traiana, 110-113 d.C.Colonna traiana, 110-113 d.C. Colonna di Marco Aurelio, 180-193 d.C.Colonna di Marco Aurelio, 180-193 d.C.

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Il tardo antico (dall’età di Marco Aurelio al V sec. d.C.)Il tardo antico (dall’età di Marco Aurelio al V sec. d.C.)

Basilica di Massenzio, 307-313 d.C.Basilica di Massenzio, 307-313 d.C.

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L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)

Pianta e ricostruzione prospettica della primitiva Basilica di S. Pietro, voluta da Costantino attorno al 310-322 d.C.Pianta e ricostruzione prospettica della primitiva Basilica di S. Pietro, voluta da Costantino attorno al 310-322 d.C.

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L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)

Pianta e veduta della navata centrale della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma 432-440.Pianta e veduta della navata centrale della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma 432-440.

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L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)

La decorazione musiva dell’arco di trionfo.La decorazione musiva dell’arco di trionfo.

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L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)

La decorazione musiva dell’arco di trionfo: dettaglio della porzione di sinistra.La decorazione musiva dell’arco di trionfo: dettaglio della porzione di sinistra.

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L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)

La decorazione musiva dell’arco di trionfo: dettaglio della porzione di destra.La decorazione musiva dell’arco di trionfo: dettaglio della porzione di destra.

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L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)

La decorazione musiva della navata centrale.La decorazione musiva della navata centrale.

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L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)

Pianta e veduta della navata centrale della Basilica di Santa Sabina a Roma 422-432Pianta e veduta della navata centrale della Basilica di Santa Sabina a Roma 422-432

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L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)

Veduta esterna della Basilica di Santa Sabina a Roma 422-432Veduta esterna della Basilica di Santa Sabina a Roma 422-432

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L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)

Mausoleo di Santa Costanza (figlia dell’imperatore Costntino) a Roma, 350 circaMausoleo di Santa Costanza (figlia dell’imperatore Costntino) a Roma, 350 circa

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Veduta dell’interno del Mausoleo di Santa Costanza e dettaglio della volta anulareVeduta dell’interno del Mausoleo di Santa Costanza e dettaglio della volta anulare

L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)

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Particolare dei mosaici della volta anulareParticolare dei mosaici della volta anulare

L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)L’arte paleocristiana (II -VI sec. d.C.)

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L’arte ravennate: il periodo imperiale (fino al 476 d.C.)L’arte ravennate: il periodo imperiale (fino al 476 d.C.)Da Onorio imp. d’occidente (395-423) alla destituzione di Romolo Augustolo da parte di OdoacreDa Onorio imp. d’occidente (395-423) alla destituzione di Romolo Augustolo da parte di Odoacre

Il mausoleo di Galla Placidia (Sorella di Onorio) 450 circaIl mausoleo di Galla Placidia (Sorella di Onorio) 450 circa

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L’arte ravennate: il periodo imperiale (fino al 476 d.C.)L’arte ravennate: il periodo imperiale (fino al 476 d.C.)Da Onorio imp. d’occidente (395-423) alla destituzione di Romolo Augustolo da parte di OdoacreDa Onorio imp. d’occidente (395-423) alla destituzione di Romolo Augustolo da parte di Odoacre

Il mausoleo di Galla Placidia (Sorella di Onorio) 450 circaIl mausoleo di Galla Placidia (Sorella di Onorio) 450 circa

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L’arte ravennate: il periodo imperiale (fino al 476 d.C.)L’arte ravennate: il periodo imperiale (fino al 476 d.C.)Da Onorio imp. d’occidente (395-423) alla destituzione di Romolo Augustolo da parte di OdoacreDa Onorio imp. d’occidente (395-423) alla destituzione di Romolo Augustolo da parte di Odoacre

Il Battistero degli Ortodossi o Neoniano , metà V sec.Il Battistero degli Ortodossi o Neoniano , metà V sec.

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L’arte ravennate: il periodo ostrogotico (fino al 540 d.C.)L’arte ravennate: il periodo ostrogotico (fino al 540 d.C.)Nascita di un regno romano barbarico in seguito alla sconfitta di Odoacre da parte di TeodoricoNascita di un regno romano barbarico in seguito alla sconfitta di Odoacre da parte di Teodorico

Pianta e veduta della navata centrale della Basilica di Sant’Apollinare nuovo, inizio VI sec.Pianta e veduta della navata centrale della Basilica di Sant’Apollinare nuovo, inizio VI sec.

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L’arte ravennate: il periodo ostrogotico (fino al 540 d.C.)L’arte ravennate: il periodo ostrogotico (fino al 540 d.C.)Nascita di un regno romano barbarico in seguito alla sconfitta di Odoacre da parte di TeodoricoNascita di un regno romano barbarico in seguito alla sconfitta di Odoacre da parte di Teodorico

Dettaglio dei mosaici della navata centrale della Basilica di Sant’Apollinare nuovo.Dettaglio dei mosaici della navata centrale della Basilica di Sant’Apollinare nuovo.

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L’arte ravennate: il periodo ostrogotico (fino al 540 d.C.)L’arte ravennate: il periodo ostrogotico (fino al 540 d.C.)Nascita di un regno romano barbarico in seguito alla sconfitta di Odoacre da parte di TeodoricoNascita di un regno romano barbarico in seguito alla sconfitta di Odoacre da parte di Teodorico

Mausoleo di Teodorico, prima del 526.Mausoleo di Teodorico, prima del 526.

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L’arte ravennate: il periodo giustinianeo (dal 540 d.C.)L’arte ravennate: il periodo giustinianeo (dal 540 d.C.)Giustiniano tenta la riunificazione dell’impero romanoGiustiniano tenta la riunificazione dell’impero romano

Basilica di S. Vitale, 532-547.Basilica di S. Vitale, 532-547.

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L’arte ravennate: il periodo giustinianeo (dal 540 d.C.)L’arte ravennate: il periodo giustinianeo (dal 540 d.C.)Giustiniano tenta la riunificazione dell’impero romanoGiustiniano tenta la riunificazione dell’impero romano

Basilica di S. Vitale, 532-547.Basilica di S. Vitale, 532-547.

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L’arte ravennate: il periodo giustinianeo (dal 540 d.C.)L’arte ravennate: il periodo giustinianeo (dal 540 d.C.)Giustiniano tenta la riunificazione dell’impero romanoGiustiniano tenta la riunificazione dell’impero romano

Basilica di S. Vitale, Mosaico del presbiterio: Giustiniano ed il suo seguito 546-548.Basilica di S. Vitale, Mosaico del presbiterio: Giustiniano ed il suo seguito 546-548.

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L’arte ravennate: il periodo giustinianeo (dal 540 d.C.)L’arte ravennate: il periodo giustinianeo (dal 540 d.C.)Giustiniano tenta la riunificazione dell’impero romanoGiustiniano tenta la riunificazione dell’impero romano

Basilica di S. Vitale, Mosaico del presbiterio: Teodora ed il suo seguito 546-548.Basilica di S. Vitale, Mosaico del presbiterio: Teodora ed il suo seguito 546-548.

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L’arte ravennate: il periodo giustinianeo (dal 540 d.C.)L’arte ravennate: il periodo giustinianeo (dal 540 d.C.)Giustiniano tenta la riunificazione dell’impero romanoGiustiniano tenta la riunificazione dell’impero romano

Pianta e veduta della navata centrale della Basilica di Sant’Apollinare in Classe, metà VI sec.Pianta e veduta della navata centrale della Basilica di Sant’Apollinare in Classe, metà VI sec.