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La postura e il dolore
farina maurillo fisioterapista
La postura
È la posizione che il corpo assume nello
spazio
ogni individuo utilizza una propria
modalità
La postura
non esiste una
posizione
ideale
uguale per tutti
La posturaSiamo in grado, quasi sempre, di
scegliere una postura:
adeguata alla
situazione
La postura
comoda
La postura confortevole
La postura
possiamo modificarla
la sensazione di fastidio o il dolore
ci guidano
nella scelta della posizione ideale in ogni momento
Ma non…
postura fissa
È qualcun altro, o qualcos’altro, che decide la postura
e questa posizione rimane fissa fino a quando l’altro
(o un colpo di tosse o lo schema patologico) non interviene nuovamente per cambiare tale
posizione
nel paziente a bassa resposività
La postura idealedeve:
essere comoda e confortevole
evitare le posizioni viziate che potrebbero causare blocchi articolari, retrazioni muscolo tendinee e/o capsulo legamentose e, quindi, DOLORE
prevenire le lesioni da decubito
ridurre al minimo i rischi di inalazione
La postura ideale
deve:
tenere conto delle caratteristiche neuro-motorie, e cognitive delle diverse persone
tenere presente la morfologia e la fisiologia osteo-articolare e muscolare
favorire le manovre assistenziali
La postura ideale
deve:
stabilizzare il tronco e lasciare libera la testa di muoversi per esplorare lo spazio visivo
fare emergere le potenzialità residue per sviluppare comportamenti adattivi
Postura supina
cuscino che sostiene il capo e la parte superiore delle spalle
arti superiori sostenuti da piccoli cuscini, pronati e con le mani aperte
traversa arrotolata a livello trocanterico per evitare l’extrarotazione
arti inferiori leggermente divaricati, anche estese, leggera flessione delle ginocchia
sostegno sotto la caviglia per scaricare il calcagno
piedi in dorsi-flessione con appoggio morbido
Postura sul fianco
l’ angolazione può variare dai 30° a oltre i 90° da evitare la posizione a 90° per l’alto rischio di
lesione nella zona trocanterica portare la scapola e la spalla, a contatto con il letto, in
avanti si può controllare la rotazione con un cuscino piegato
posto dietro la schiena posizionare le braccia semiflesse e sostenere quello
superiore con un cuscino la gamba a contatto con il letto leggermente piegata
all’indietro, ginocchio flesso, piede ad angolo retto l’altra gamba, che rimane sopra, va sostenuta con un
cuscino, flessa all’anca e al ginocchio, piede ad angolo retto.
Postura prona… raramente utilizzata assicura un completo scarico della zona sacrale e
dei calcagni contrasta la rigidità in flessione delle anche e delle
ginocchia migliora l’ossigenazione e il drenaggio delle
secrezioni capo ruotato da un lato arti superiori allineati entrambi lungo i fianchi,
oppure uno dei due può essere flesso verso l’alto sotto il paziente posizionare dei cuscini per
scaricare il peso dai genitali, dal seno e dalle rotule posizionare i piedi a 90° gradi oltre il bordo del
letto
Postura e…ricerca del contattoè un’attività che mi permette di osservare il comportamento del paziente, e di cercare di dare un significato alle modifiche che, eventualmente, avvengono nel tempo
osservazione costante
Postura e…ricerca del contattoricreare la percezione dello schema corporeo dando una serie di informazioni:verbali:descrivo, in ogni momento, quello che faccio
tattili: faccio delle leggere pressioni con la mano aperta sul braccio
Postura e…ricerca del contattopropriocettive e cinestesiche:muovo l’arto in flesso-estensione
spaziali: ti porto la gamba fuori dal letto, il bracciodestro sopra il cuscino
temporali:
prima ti piego il braccio destro poi spostola testa ed infine sistemo la gamba
Postura e…ricerca del contatto
attento, io ti piego il braccio e ti aumenterà la tensione muscolare,
potrebbe farti male…
anticipo
sia quello che sto per fare
sia cosa potrebbe percepire il paziente in risposta al mio movimento
Postura e…ricerca del contatto
utilizzo una postura “non finita”
e aspetto che il paziente la modifichi
osservo
informo e anticipo
Postura in… orstatismo
contesto
mantenerela posizione in
piedi
Postura in… orstatismo
contesto
“mantenere la posizione in piedi“
1. lo facilito a cercare un appoggio ( sono io con la mia mano che sposto quella del paziente)
2. aspetto che sia la “necessità imposta dal contesto” a determinare un movimento volontario
3. utilizzo l’ordine verbale semplice “ appoggia la mano sul letto o potresti cadere verso destra”
Il dolore…
è un importante elemento interferente
rende difficile o impossibile
la relazione terapeutica e la ricerca del contatto
Il dolore…
può dipendere da un… “male fisico”
come ricononoscerlo?
come localizzarlo?
Il dolore…
manifestazioni neurovegetative
aumento della rigidità
aumento di schemi e riflessi patologici
espressione del viso
Il dolore…
per esclusione
anamnesi accurata
situazione clinica e …”fisiologica”
è posturato in modo comodo e confortevole?
Il dolore…può dipendere da una…
“nostra manovra”
inevitabile igiene, medicazione, mobilizzazione…
ma mantenendo sempre un atteggiamento empatico
evitabile? utilizzo di docce rigide… per ridurre le retrazioni…