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La prevenzione non è un costo Considerazione sui costi aziendali La determinazione dei costi di produzione Valutazione economica dei costi Costi connessi con la salute e la sicurezza sul lavoro Analisi dei costi e benefici Rendiconti e decisioni Indici infortunistici Redditività in prevenzione rischi Schede tecniche “ Costi e responsabilità “ Marcello Santopietro

La prevenzione non è un costo

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La prevenzione non è un costo. Considerazione sui costi aziendali La determinazione dei costi di produzione Valutazione economica dei costi Costi connessi con la salute e la sicurezza sul lavoro Analisi dei costi e benefici Rendiconti e decisioni Indici infortunistici - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: La prevenzione non è un costo

La prevenzione non è un costo

• Considerazione sui costi aziendali

• La determinazione dei costi di produzione

• Valutazione economica dei costi

• Costi connessi con la salute e la sicurezza sul lavoro

• Analisi dei costi e benefici

• Rendiconti e decisioni

• Indici infortunistici

• Redditività in prevenzione rischi

• Schede tecniche “ Costi e responsabilità “

Marcello Santopietro

Page 2: La prevenzione non è un costo

Considerazione costi aziendali

I costi degli infortuni gravano sul datore di lavoro, sul lavoratore, sulla collettività, investire in sicurezza sul lavoro rappresenta un ritorno economico per le imprese, un miglioramento della qualità della vita per il lavoratore, un valore sociale per la collettività, un aumento di competitività nei confronti degli altri paesi.

L’informazione e la previsione dei futuri effetti di decisione,espressi in termini monetari, aiutano i datori di lavoro nel processodecisionale.

La sicurezza non si risolve soltanto nell’affrontare problemi tecnici riferiti ad impianti e macchinari ma nel coinvolgere tutti - imprenditore e lavoratore - per il compimento di scopi, obiettivi e strategie comuni, efficaci nel correggere condizioni aziendali negative al momento opportuno, a tale riguardo, ilrisultato migliore si ottiene se la valutazione economica vieneeseguita congiuntamente.

Un modo corretto è quello di elaborare stime finanziarie o economiche e nel redigere un prospetto realistico dei costi degli infortuni e dei vantaggi che derivano dalla loro prevenzione.

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Page 3: La prevenzione non è un costo

Considerazione costi aziendali

Approfonditi studi hanno dimostrato che il “ costo singolo per gli infortuni “ si triplica o quintuplica se gli si aggrega “ i costi nascosti “, non facilmente individuabili e difficilmente estraibili per ricondurli ad una logicità unica sequenziale.

Certamente non è cosa facile imputare l’incidenza di un costo per produzione e sicurezza, comunque da un quadro complessivo degli oneri certi e possibili si potranno scegliere strategie e rendersi consapevoli che “ la prevenzione “ si traduce in “ qualità della vita, affidabilità del prodotto, successo dell’impresa “.

Una perfetta integrazione tra costi di produzione e quelli della sicurezza porta gradualmente ad una posizione più favorevole all’azienda, infatti man mano che il lavoratore diviene parte coinvolta si ha di riflesso un abbassamento del totale generale costi.

L’analisi delle cause e circostanze che determinano gli infortuni rileva, da diversi anni, che i fattori principali sono errori di progettualità e valutazione dei rischi durante il ciclo di produzione, inteso per fasi e segmenti.

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Page 4: La prevenzione non è un costo

La determinazione dei costi di produzione

È una complessa elaborazione tendente a raggruppare i componenti elementari di costo nella formazione di varie configurazioni di costo aventi come oggetto un singolo prodotto o una serie omogenee di prodotti.

Merita ricordare che il “ centro dei costi “ è un’unità organizzativa

aziendale che svolge una precisa attività di carattere tecnico, commerciale o amministrativo, con riferimento alla quale si eseguono la rilevazione e il controllo dei costi, mentre la

“ localizzazione dei costi “ ha lo scopo di consentire una più

corretta determinazione dei costi di prodotto mediante una più

“ centrata “ ripartizione dei costi elementari e, inoltre, permette

di controllare i costi di funzionamento dei singoli centri operativi.

Le fasi di elaborazione dei costi possono così sintetizzarsi:• raccolta e classificazione dei costi elementari secondo la loro natura;• localizzazione dei costi tra i vari “ centri di costo “;• imputazione dei costi a particolari prodotti, o commesse, o altri oggetti.

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Page 5: La prevenzione non è un costo

La determinazione dei costi di produzione

Un posto di rilievo ne diviene il “ controllo dei costi “ attuato

mediante il confronto tra i costi effettivi e i particolari costi preventivi determinati in base a prefissate ipotesi di svolgimento dei processi produttivi. Dalla contabilità a costi standard si possono rilevare i dati di scostamento per quantità e qualità, che rappresentano

la “ deviazione di efficienza “ dovuta a variazioni nei rendimenti

dei fattori produttivi per cause interne, utili per il nostro studio.

Per ottenere il massimo da una valutazione economica, essa dovrebbe essere frutto di un’attività congiunta tra:1. il datore di lavoro, 2. i responsabili dei processi decisionali,3. i lavoratori o i loro rappresentanti,4. i tecnici in materia di sicureza ed igiene sul lavoro, 5. gli esperti finanziari

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Page 6: La prevenzione non è un costo

Valutazione economica dei costi

L’infortunio avvenuto per mancata sicurezza o mancata manutenzione degli impianti porta sempre ad una crescita dell’assenteismo e della microconflittualità, fattori negativi che si ripercuotono sulla produttività dell’imprese con sensibili ricadute sui parametri produttivi “ tempi-costi-qualità “.

La sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro possono influenzare leprestazioni aziendali in molti modi, ad esempio:

- i lavoratori più sani sono più produttivi e possono dare una miglior resa qualitativa e quantitativa;

- un numero minore di infortuni e malattie professionali legati al lavoro significa un numero minore di assenze, che determina “costi più bassi” e “minori interruzioni dei processi produttivi;

- l’ambiente di lavoro e l’attrezzature ottimizzate secondo le esigenze dei cicli di lavorazione danno origine ad una maggiore produttività, una migliore qualità e minori rischi per la salute e la sicurezza”;

- la riduzione di infortuni e malattie professionali comporta meno danni e meno rischi di responsabilità civile.

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Page 7: La prevenzione non è un costo

Valutazione economica dei costi

1. Preparazionestabilire - lo scopo della valutazione;- l’obiettivo del progetto;- chi sono gli operatori, quali sono i loro interessi,

quale influenza viene esercitata da loro.,- che tipo di risultato viene richiesto,- quanto tempo deve essere impiegato per produrre una

valutazione economica.

2. Selezione delle variabili e degli indicatoriScegliere le variabili: - che corrispondono allo scopo della valutazione,- per le quali sono probabilmente disponibili dati,- che sono state concordate dagli operatori.

Pianificare la valutazione e coinvolgere le parti interessate.

La valutazione può essere eseguita secondo i seguenti stadi:

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Page 8: La prevenzione non è un costo

Valutazione economica dei costi

3. Trovare dati per le variabili selezionate

Trovare dati:

- utilizzare dati facilmente reperibili dalla documentazione

aziendale e dal sistema contabile.

Necessita tener presente che le analisi economiche sono influenzate in misura notevole dalle ipotesi di partenza e dall’entità della valutazione stessa.

4. Effettuare i calcoliAggiungere i valori monetari a variabili e indicatori quantificatiCreare una presentazione comprensibile dei risultati:- tabelle (costo delle lesioni, analisi dei costi e benefici);- grafici o serie temporali;- confronto con altre aziende (benchmarking).

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Page 9: La prevenzione non è un costo

Valutazione economica dei costi

5. Interpretazione e miglioramentoPresentare avvertimenti relativi ai risultati ottenuti:- fare riferimento a ipotesi, obiettivi, limiti delle stime, qualità

dei dati e simili;- utilizzare un’analisi precisa per valutare gli effetti delle

ipotesi sui risultati di calcolo.

Nella pratica, ricorrono spesso due tipi di valutazioni:- La valutazione dei costi di un singolo infortunio o dell’insieme in un dato periodo di tempo. Si tratta in genere di una valutazione postuma.- La valutazione degli effetti economici delle azioni preventive o della prevenzione degli infortuni (analisi dei costi e benefici). Questo tipo di valutazione è generalmente utilizzata per valutare la fattibilità di un investimento o per scegliere tra più alternative.

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Page 10: La prevenzione non è un costo

Costi connessi con la salute e la sicurezza sul lavoro (SSL)

1. Gestione della sicurezza e della salute Giorni spesi – Costo medio al giorno importo

Tempo di lavoro supplementare (riunioni, coordinamento)- personale diretto- direzione, specialisti

Servizi di SSL esterni

Equipaggiamento di protezione

Prodotti di sostituzione

Attività interne alla società (promozione) (+)

Totale (costi SSL)

+

Sovvenzioni e compensazioni (-/-)

NETTO (costi gestione sicurezza e salute)

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Page 11: La prevenzione non è un costo

Costi connessi con la salute e la sicurezza sul lavoro (SSL)

2. Costi connessi con sicurezza e salute Giorni spesi – costo medio al giorno importo

Assenteismo legato al lavoro (giorni lavorativi)

Eccessiva rotazione del personale dovuta a carenze dell’ambiente di lavoro

Spese generali amministrative

Attrezzature e materiali danneggiati

Indagini

Effetto sui premi di assicurazione (+)

+

Totale (costi connessi al SSL)

Compensazioni da parte dell’assicurazione

NETTO (costi connessi con SSL

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Page 12: La prevenzione non è un costo

Costi connessi con la salute e la sicurezza sul lavoro (SSL)

3. Ripercussioni degli incidenti sul rendimento della società Giorni spesi - Costo medio al giorno - Importo

Effetti sulla produzione dovuti alla SSL- perdita di prodotto (produzione ridotta)- perdita di ordinazioni

Effetti sulla qualità direttamente connessi con la SSL- rielaborazioni, riparazioni, rifiuti- garanzie

Effetti operativi- più lavoro (ad es. a causa di procedure di sicurezza)

Effetti immateriali (immagine della società)- capacità di attrarre potenziali clienti- posizione sul mercato del lavoro, capacità di attrarre personale- capacità innovativa dell’impresa

+

Totale (effetti sul rendimento della società)

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Page 13: La prevenzione non è un costo

Analisi dei costi e benefici

Sommario degli investimenti o delle spese iniziali

Categoria componenti del costo pertinente?Sì/No Stima del costo - Descrizione, osservazione- spese di consulenza pianificazione- studio tecnico- attività esterna- investimenti edifici,abitazioni- proprietà terriere- macchine- attrezzature di prova- attrezzature da trasporto- infrastrutture, ambiente di lavoro- posti di lavoro- traslochi materiali- trasporto- personale - spese di licenziamento- assunzione- formazione- costi e perdita di qualità- retribuzioni supplementari (straordinari)- materiale- operazioni supplementari- attività organizzative- perdita di produzione, interruzione- entrate vendita delle attrezzature di produzione superflue

Prospetto dei costi relativiagli investimenti d’interventopertinente al caso in questione

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Page 14: La prevenzione non è un costo

Analisi dei costi e benefici

Sommario dei costi annuali, dei risparmi di costo e delleentrate supplementari

Categoria componenti del costo pertinente?Sì/No Stima del costo - Descrizione, osservazione- produttività numero dei prodotti- riduzione del tempo improduttivo- riduzione delle perdite in bilancio- riduzione delle scorte- costi personale servizi Sicurezza Salute sul Lavoro- risparmio dovuto a riduzione del personale- personale in sostituzione temporaneo- costi di rotazione e assunzione- riduzione delle spese generali- riduzione dei costi connessi con assenze per malattia- effetti sui premi- manutenzione, cambiamenti nei costi- uso di beni, cambiamenti nei costi di uso di beni- infrastrutture e riscaldamento, ventilazione- materiale d’illuminazione- cambiamenti nell’uso di materiali- energia, aria compressa- rifiuti e costi smaltimento- qualità cambiamenti nella quantità di rielaborazione- perdite di produzione- cambiamenti di prezzo dovuti a problemi di qualità- altro

prospetto generale dei potenzialibenefici che sono collegati con gliinvestimenti in questione, somma dei benefici o risparmi annuali

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Page 15: La prevenzione non è un costo

Analisi dei costi e benefici

Tabella del flusso di cassa, compendio delle spese e delleentrate per un dato numero di anni

- pianificazione- investimenti- trasloco- personale- costi preliminari- entrate supplementari- produttività- manutenzione- uso di beni, infrastrutture e materiale- costi di qualitàTotale- flusso di cassa cumulativo

Per convenzione, tutte le spese hanno segno negativo, mentre i risparmi di costo e le entrate supplementari hanno segno positivo

Tutti gli investimenti si considerano avvenuti alla fine dell’anno 0

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Page 16: La prevenzione non è un costo

Rendiconto e Decisioni

Nel bilancio della sicurezza si avranno, tre capitoli

fondamentali, sui quali confluiranno costi per

valutazione omogenea nel tempo:

P Oneri collegati all’adozione di misure di sicurezza

1 Spese collegate alla fase di concezione dell’attività di produzione

• Spese previste per i fattori di produzione- luogo di lavoro (costruzioni, cantieri)- materiali posti in opera (materie prime, semilavorati, ecc.)- mezzi di lavoro (macchine, installazioni, ecc.);

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Page 17: La prevenzione non è un costo

Rendiconto e decisioni

• Spese variabili di prevenzione - prestazioni occasionali collegate con l’andamento infortunistico dell’impresa; - corsi supplementari di formazione, propaganda sicurezza, studi, inchieste, ispezioni.

2 Spese collegate allo svolgimento dell’attività dell’impresa

• Spese fisse di prevenzione- spese per il funzionamento dell’organizzazione della sicurezza ed igiene del lavoro: servizio medico, servizio di sicurezza, servizio di formazione, servizio sociale;- spese legate al controllo dello stato di salute dei lavoratori dei D.P.I. e D.P.C - spese risultanti da obblighi amministrativi (registri, dossier, schede statistiche)

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Page 18: La prevenzione non è un costo

Rendiconto e decisioni

•Spese per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni (Inail)•Spese per l’assicurazione contro i danni materiali causati da infortunio •Spese per assicurazioni contro eventi pericolosi nel caso in cui tale polizza copra anche eventuali infortuni sul lavoro

A Oneri conseguenti al trasferimento di una parte del rischio

Sicurezza e qualità del prodotto significa:fare sinergia tra le risorse umane e strumentali a disposizionearmonizzandole con la richiesta esterna del consumatore.

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Page 19: La prevenzione non è un costo

Rendiconto e decisioni

C Oneri conseguenti direttamente assunti dall’impresa

•Spese imputabili direttamente alle lesioni professionali:- primi soccorsi amministrati direttamente dall’impresa;- spese di trasporto delle vittime;- sovvenzioni accordate alle vittime o alle loro famiglie;- salari integrativi previsti per contratto per il periodo d’infortunio e franchigia; - rendimento iniziale ridotto dei lavoratori chiamati per sostituzione e periodo formativo;- lievitazione del tasso di rischio infortuni (polizza Inail e private).

•Spese causate da danni materiali collegati a infortuni sul lavoro-spese per danni agli impianti, equipaggiamenti, semilavorati, prodotti, ecc.;

•Spese economiche collegate a perdite di produzione:• perdite associate alla diminuzione di produzione avvenuta a causa di danni, ricaduta sui parametri “ tempi-costi-qualità “

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Page 20: La prevenzione non è un costo

Rendiconto e decisioni

Utilizzando i numeratori e i denominatori espressi nel tempo dal rapporto P/(A+C) e ponendoli su un diagramma cartesiano si disporrà della curva del costo complessivo in relazione all’andamento dei costi prevenzionali e conseguenti.

Tale curva rappresenterà la realtà specifica della stessa azienda e,volendo, utile per valutare gli effetti sui costi di un possibile programma di interventi prevenzionali o viceversa, stabilito un certo livello di riduzione del numero degli eventi lesivi in cuisi desidera giungere, di programmare il costo dell’interventoprevenzionale da porre in essere.

I predetti capitoli fondamentali costituiranno gli elementi per ilseguente indicatore:

P oneri collegati all’adozione di misure di sicurezza

A oneri conseguenti al trasferimento di una parte del rischio

+

C oneri conseguenti direttamente assunti dall’impresa

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Page 21: La prevenzione non è un costo

Indici infortunistici

E' definito come il rapporto tra il numero di infortuni ed una misura dell'esposizione al rischio (ore lavorate) entrambi omogeneamente delimitate nel tempo e nello spazio (territorio, stabilimento, reparto, settore, ecc.).

Fz Indice di frequenza

d numero infortuni denunciati all’Inail

f’ numero infortuni denunciati all’Inail con inabilità lavorativa

da 1 a 3 giorni, escluso quello dell’infortunio

L numero ore-anno lavorate da dipendenti per i quali ricorre l’obbligo

di assicurazione Inail

L'indice di frequenza

Indice di frequenza Fz = d - f'/ L x 106

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Page 22: La prevenzione non è un costo

Indici infortunistici

E' definito come il rapporto tra la misura della durata dell'inabilità (giorni persi per infortunio) ed una misura dell'esposizione al rischio (ore lavorate) entrambi omogeneamente delimitate nel tempo e nello spazio (territorio, stabilimento, reparto, settore, ecc,).

Gt Indice di gravità

K’t numero di giornate di inabilità temporanea relative ai casi con

inabilità maggiore di 3 giorni per i quali vige l’obbligo di

denuncia all’Inail

L numero ore-anno lavorate da dipendenti per i quali ricorre

l’obbligo di assicurazione Inail

tm tasso medio è il rapporto tra le erogazioni effettuate

dall'Inail per infortuni e la massa salariale.

L'indice di gravità

Indice di gravità Gt = K't / L x 103

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Page 23: La prevenzione non è un costo

Redditività in prevenzione rischi

Utilizzando gli indici infortunistici “ frequenza - gravità “, certamente

quelli più marcati avranno creato degli scostamenti più sensibili,

infatti ai costi standard si andranno a sommare i costi diretti e

indiretti imprevisti degli infortuni occorsi durante gli spazi temporali

oggetto di analisi.

Anche l’acquisto, con ricorso a finanziamenti esterni, di un

“nuovo impianto“ destinato alla produzione con maggior resa

e sicurezza prevenzionale potrebbe apparire eccessivo se ci si

ferma “all’indice di indebitamento” (da due a quattro discreta/modesta

indipendenza dell’azienda nei confronti dell’esterno )“, ma confrontando gli indici infortunistici in calo dopo l’acquisto si potrà constatare

“ l’indice ROI – redditività del capitale investito - “ in sicura ripresa.

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Page 24: La prevenzione non è un costo

Redditività in prevenzione rischi

Un evento lesivo di riguardo potrebbe comportare:

• sequestro dell’impianto per un periodo di tempo;• ammortamento costo-fisso ad impianto fermo; • calo della produzione; • penali per mancate consegne; • materie prime in magazzino in giacenza per troppo tempo da sommare a quelle in arrivo; • fitto per depositi prodotti finiti, collocati fuori azienda, semivuoti per mancanza di produzione; • nolo a freddo di autocarri per movimentazione merce o consegna; • scadenze di commesse da riprogrammare con il rischio di perderle; • spese comuni fisse non evitabili; • riflessi negativi per competitività; • ecc.

Tutte negatività per gli “ Indici di rotazione del capitale investito e di redditività “.

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Page 25: La prevenzione non è un costo

Considerazioni economichesui costi per la prevenzione e sicurezza sul lavoro

Dannieconomici

per la collettività

Costiaziendali

Perditadi

produzione

Perditadiretta

Costidiretti

Costiindiretti

•Morte – Invalidità•Arresto del processo di formazione della ricchezza

•Oneri sanitari•Riduzione capacità lavorative•Assistenza sanitaria•Danni alle risorse•Danni ecologici

•Aumento premio ass.vo Inail•Retribuzione giorni di carenza•Integrazione C.N.L..•Rivalsa Inail

•Danni agli impianti•Riduzione rendimento•Aumento assenteismo•Crescita microconflittualità•Oneri vari

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Page 26: La prevenzione non è un costo

Costi e Responsabilità

AUMENTANOgli INFORTUNInell’Azienda ?

Aumento del tasso

di rischio

SINO

Riduzione delTasso di rischio

RESPONSABILITA’CIVILE

AZIONE di SURROGA

L’assicurazione esonera il datore di lavoro dalla responsabilità civile per infortuni sul lavoro

L’Istituto può esercitare diritto di regresso:•per somme pagate a titolo di indennità;•per la somma corrisp.te al valore capitale rendita

La sentenza che accerta la responsabilità civile è sufficiente a costituire l’Inail in credito verso la persona civilmente obbligata

Nonostante l’assicurazione permane la responsabilità civile a carico di coloro

che abbiano riportato condanna penale per il fatto dal quale l’infortunio è derivato

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