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La prima Guerra Mondiale

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La prima Guerra Mondiale

Strana estate in quel 1914…..

• Tutti si preparano a godere delle vacanze estive.

Agosto, fa caldo

• Le testate richiamano improvvisamente l’attenzione di tutti; titoli di giornali, a caratteri cubitali, parlano della GUERRA

Fonte: la stampa del tempo (fonte

interessante per capire come la guerra viene “proposta”).

Si tratta di una guerra alla quale stanno per

partecipare quasi tutti gli Stati più

potenti del mondo

Dovrebbe essere un momento di

preoccupazione, tristezza e lutto

Tuttavia la guerra sembra non fare

paura!

Pochi politici, intellettuali o militari

capiscono che la guerra sarà una

catastrofe umanitaria

I più se la immaginano, forse

sanguinosa, ma tuttavia breve

Nelle grandi capitali europee si assiste a scene di generale

entusiasmo

A Londra folle inneggianti alla

guerra sostano per giorni davanti a

Buckingam Palace

A Berlino e a Monaco si assiste a

numerose manifestazioni di

giubilo

A San Pietroburgo alcuni entusiasti

manifestanti danno fuoco all’ambasciata

tedesca

Le impressioni degli intellettuali

Rainer Maria Rilke (1875-1926), Filippo Tommaso

Marinetti (1876-1944), Anatole France (1844-1924) si dimostrano entusiasti della

imminente guerra

In India il giovane Gandhi invita i suoi connazionali ad

arruolarsi nell’esercito inglese

Sigmund Freud alla fine del luglio 1914 scrive: “Forse per

la prima volta… mi sento austriaco e disposto a

concedere a questo precario impero un’ultima possibilità”

Partiti e movimenti e posizioni

Anche i partiti socialisti, per definizione «pacifisti», sono

travolti dalla febbre patriottica e dalla guerra

Tutti i governi socialisti votano i crediti di guerra,

oppure entrano in maggioranze di governi di

unione nazionale (tranne rare eccezioni)

Un movimento sino ad allora pacifista, come quello delle

suffragiste inglesi, si spezza: una parte largamente

maggioritaria si fa convinta sostenitrice della guerra

Poche sono le voci che si levano contro la brutalità della guerra

• I pochi partiti socialisti che hanno rifiutato la guerra si ritrovano in Svizzera (sett. 1915 Conferenza di Zimmerwald e aprile 1916 a Kienthal)

Con finalità del tutto diverse Benedetto XV - divenuto papa il 3 sett. 1914- esprime ripetutamente

la sua contrarietà alla guerra

• Contrarietà che ribadisce nell’agosto 1917 quando invia ai capi di stato dei paesi in guerra una nota per giungere ad una pace equa e per porre fine a “questa inutile strage”

Le guerre del passato

• Francia su 29 milioni

– 1789 156.000

– 1793 983.000

• Battaglie relativamente rare e comunque non tali da apparire come catastrofi nazionali per numero di morti.

• Diverse invece le battaglie napoleoniche di:

– Borodino (Russia) 28.000 su 120.000

– Waterloo

• 27.000 su 72.000 Napoleone

• 15.000 su 68.000 Wellington

La guerra totale

Prima del ventesimo secolo, era un caso eccezionale che la guerra coinvolgesse tutta la società. Il mostro novecentesco della guerra totale non nacque d'improvviso. Tuttavia, dal 1914 in poi, le guerre furono indubbiamente guerre di massa

L’instabilità europea e le cause della guerra

• Alla fine dell’800 la GERMANIA aveva conquistato il ruolo di potenza mondiale. Tuttavia lo sforzo inglese per mantenere l’equilibrio internazionale avevano impedito conflitti in Europa.

• Stati Uniti e Germania si affacciano sulla scena internazionale con ambiziosi progetti egemonici, mentre Austria, Russia e Francia mirano all’ampliamento delle proprie sfere d’influenza.

Si accentua la lotta per la SUPREMAZIA tra Germania e Gran

Bretagna

• Prima Bismarck e poi dal 1911 Rathenau mirano all’espansione e affermazione tedesca nell’Europa centro-settentrionale.

• Accresciuta importanza tedesca nell’area balcanica e medio-orientale che preoccupa i russi e gli inglesi.

• Decisione tedesca di potenziare la flotta militare preoccupa l’Inghilterra.

Si rompe l’equilibrio

politico europeo

La difficile situazione dei Balcani

L’Impero Ottomano si va dissolvendo.

• Questa situazione lasciava spazio alla rivalità austro-russa, con entrambi gli imperi impegnati in un reciproco contenimento

Gli austro-ungarici controllavano dal 1878 la Bosnia-Erzogovina e condizionavano la Bulgaria

• I russi sostenevano il nazionalismo serbo, che mirava alla creazione di uno stato indipendente per gli slavi meridionali

La posizione russa

Trovava motivi di preoccupazione nell’espansionismo tedesco verso la Polonia e il Baltico

IMPERO ASBURGICO

Era minacciato dalle rivendicazioni italiane sulle porzioni di territorio trentino e della Venezia Giulia

Irredentismo italiano: sottrarre quelle terre all’Austria e completare l’unificazione nazionale italiana

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Nazionalismi europei

Francia: si sviluppa un sentimento di rivalsa antitedesca (revanchismo), dopo la guerra franco-prussiana del 1870 e la conseguente perdita dell’Alsazia e della Lorena

Germania: propensione militarista e pangermanista. 1905 “germanizzare è un diritto” (Lega pangermanista)

Panslavismo : movimento sorto all’inizio dell’800 con l’idea di raccogliere in un’entità nazionale tutti i popoli slavi

Italia : nel 1910 nasce il PARTITO NAZIONALISTA

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Più in generale, l’equilibrio in Europa

poggiava su alcuni presupposti:

1) La scelta della Gran Bretagna

di essere egemone a livello

coloniale, e nel contempo

“attentamente disinteressata”

alle vicende continentali.

2) L’isolazionismo americano.

3) La centralità politica ed

economica continentale della

Prussia, senza avere un ruolo

egemone.

4) La crescita economica della

Prussia, la costruzione di una

flotta militare e l’inserimento

nel sistema coloniale in Medio

Oriente (cfr. ferrovia Berlino-

Bagdad) che non sarebbe

dovuta entrare in collisione con

gli interessi inglesi.

Riassunto delle cause

Le cause strutturali

1. Fine dell’ordine europeo

2. Nazionalismi - imperialismi

3. Militarismo tedesco

4. Peso degli stati-maggiori militari nella politica interna

5. Bellicismo di massa

Minaccia tedesca all’egemonia britannica

Revanchismo francese

Irredentismo italiano

Questione balcanica

Le cause della guerra

Casus Belli

Assassinio di

Sarajevo

Competizione

Politica:

colonialismo Crisi dei

Balcani

Prima guerra mondiale

Competizione

Economica:

imperialismo

L’attentato di Sarajevo

28 giugno a Sarajevo (capitale Bosnia-Erzegovina): un terrorista serbo-bosniaco di 19 anni, Gavrilo Princip, uccise a colpi di pistola l’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo, erede al trono austro-ungarico e sua moglie.

L’attentato di Sarajevo

28 giugno 1914

• Un nazionalista filoserbo uccide a Sarajevo (capitale della Bosnia Erzegovina, annessa all’Impero d’Austria nel 1908, l’erede al trono Francesco Ferdinando

Chi era Francesco Ferdinando?

• Francesco Ferdinando si era dimostrato disponibile verso le spinte autonomistiche di croati e sloveni, ma solo nell’ambito dell’impero, negava cioe’ la completa indipendenza della Serbia.

Governo di Vienna

• Attribuisce pretestuosamente la responsabilità alla Serbia, ritenuta una minaccia alla stabilità dell’Impero

Dichiarazione di guerra

dell’Austria alla Serbia

Il governo di Vienna consegnò un ultimatum a Belgrado il 23 luglio, contenente pesanti richieste per la Serbia:

vietare ogni forma di propaganda antiaustriaca,

licenziare i funzionari e ufficiali che avessero manifestato posizioni nazionalistiche,

istituire una commissione d’inchiesta sull’assassinio con la partecipazione di delegati austriaci

La Serbia non accolse in particolare quest’ultimo punto (pesante limitazione della sua sovranità nazionale)

il 28 luglio 1914 l’Austria-Ungheria dichiarò guerra alla Serbia.

Reazioni a catena

Agosto 1914 le truppe tedesche

invadono prima il Lussemburgo poi il

Belgio neutrali. DICHIARAZIONE di GUERRA ALLA

FRANCIA

La Gran Bretagna

decide l’ingresso in

guerra a fianco della

Francia (Duplice intesa)

3 agosto 1914, l’Italia

richiamandosi ad una

interpretazione letterale della TRIPLICE dichiarò la propria non belligeranza

23 Agosto 1914 il

Giappone entra in guerra a fianco

dell’Intesa

Dichiarazione di guerra della Prussia alla Russia e alla

Francia

La Russia, da sempre consideratasi protettrice dei popoli slavi, schiera le proprie truppe al confine con l’Austria-Ungheria e con la Prussia.

Il 31 luglio il governo tedesco inviò un ultimatum a quello russo, intimando di sospendere le operazioni.

Di fronte al silenzio dei russi il 1° agosto l’Impero tedesco entrò ufficialmente in guerra con la Russia e conseguentemente (2 agosto) con la Francia sua alleata

"E' dovere patriotico di ognuno sottoscrivere.

Prestito militare 5½” Sullo sfondo della scritta è

posta la bandiera di combattimento della marina

imperiale russa. Propaganda zarista

Dichiarazione di guerra dell’Inghilterra alla

Germania

Il 2 agosto la Prussia intimò al Belgio di lasciare passare le sue truppe sul suo territorio.

La Gran Bretagna il 4 agosto, dopo che i primi reparti tedeschi avevano violato la frontiera del Belgio, dichiarò guerra all’Impero germanico.

I principali fronti

della Grande Guerra Fronte

orientale

Fronte

occidentale

Fronte italo-

austriaco

Le grandi potenze erano convinte che la guerra sarebbe durata solo qualche mese.

Gli Stati Maggiori degli eserciti avevano studiato una strategia che prevedeva la guerra di movimento (Blitzkrieg).

Per questa ragione la Prussia attaccò per prima e, soprendendo Belgio e Olanda, stati neutrali, penetrò profondamente nel territorio francese.

1914

Profughi in fuga da Bruxelles

L’invasione tedesca del Belgio fu brutale e spietata, con uccisioni di massa, rappresaglie e

saccheggi. Ciò era dovuto, sia alla necessità di fornire risorse ai soldati tedeschi, sottraendole così

alla popolazione locale, sia per scongiurare un'insurrezione belga contro l'occupazione militare.

6.000 belgi uccisi; 25.000 abitazioni distrutti; 1.500.000 belgi fuggirono. Il 25 agosto 1914, i

tedeschi devastarono la città di Lovanio: deliberatamente, con la benzina, diedero fuoco alla

biblioteca dell'Università Cattolica che conteneva circa 300.000 libri e manoscritti medievali,

uccisero 248 civili ed espulsero l'intera popolazione di 42.000 abitanti. Abitazioni di civili furono

incendiate e cittadini furono spesso fucilati nel luogo in cui si trovavano. Come il saccheggio e

l'omicidio, lo stupro era diffuso

I francesi contrattaccarono e respinsero i tedeschi dopo durissime battaglie sul fiume Marna.

Con la battaglia della Marna termina la guerra di movimento e comincia una logorante guerra di posizione lungo tutto il fronte occidentale.

1914

Dalla neutralità all’intervento: aspetti diplomatici e politico-

sociali

• Al momento dello scoppio della guerra (giugno 1914) l’Italia era scossa da una serie di scioperi, “la settimana rossa”.

• Salandra e il suo ministro degli esteri, Sidney Sonnino, appoggiavano l'intervento a fianco della Triplice Intesa, e si assicurò l'entrata in guerra dell'Italia, nonostante l'opposizione della maggioranza del parlamento (Neutralità Italiana 1914-1915).

La neutralità era fondata su motivazioni complesse sia di carattere territoriale, sia di impreparazione militare

• La Triplice Alleanza (Prussia, Austria, Italia) fortemente voluta da Umberto I di Savoia, aveva un carattere difensivo. L’Italia non era stata consultata al momento dell’Ultimatum dell’Austria alla Serbia e inoltre Vienna non accettava modificazioni (previste dall’art. 7 del trattato) del confine italiano in caso che la stessa Austria fosse uscita rafforzata nei Balcani.

Nei mesi successivi all’agosto 1914 l’alternativa tra neutralità e

intervento è largamente e duramente dibattuta dall’opinione

pubblica

Italia fra neutralismo e interventismo

• Giolitti e i liberali,cattolici e socialisti Neutralisti

• Liberali di destra (Salandra), grandi gruppi industriali, interventisti rivoluzionari (ex sindacalisti o socialisti è la posizione verso la quale converge Benito Mussolini socialisti rivoluzionari, irredentisti, interventisti democratici (Gaetano salvemini)

Interventisti

Giolitti guida il fronte neutralista: fonte, Memorie

Giolitti e la maggioranza

liberale /contrari

L’Italia era ancora troppo fragile per

affrontare la guerra

Meglio procedere verso accordi di

carattere diplomatico

Giolitti, “Memorie”-

documento/fonte interessante

“…consideravo che la guerra assumesse

già allora il carattere di lotta

per l’egemonia del mondo..” Giolitti

L’Italia verso l’intervento

Il Governo si rende conto che in

Parlamento la maggioranza segue Giolitti (neutralista)

13 maggio Salandra prima di affrontare il

parlamento rassegna le dimissioni

Intensa propaganda interventista. Il noto

scrittore Gabriele D’Annunzio inizia un

vero e proprio tour patriottico

Carrà, Folla che plaude alla guerra.

Un’altra fonte, la propaganda di

neutralisti e interventisti

L’Italia dalla neutralità all’intervento

A far pendere la bilancia a favore dell’intervento vi

sono due fattori:l’orientamento del governo e

la propaganda interventista

3 maggio 1915 il Governo italiano

notifica all’Austria la “disdetta” della

Triplice

7 maggio Sonnino informa il

Consiglio dei ministri della

firma del Patto di Londra

A norma dell’art. 5 dello Statuto

Albertino i trattati che comportano

onere per le finanze o variazioni territoriali

DEVONO AVERE L’APPROVAZIONE

DEL PARLAMENTO

PATTO DI LONDRA

Decisiva a fianco dello schieramento con l’Intesa fu l’

iniziativa della monarchia e del

Governo Salandra

26 aprile 1915 firma del trattato di

Londra, stipulato all’insaputa del

Parlamento

L’Italia s’impegnava ad entrare in guerra

entro un mese in cambio del Trentino Alto Adige, Trieste, Istria, Dalmazia – con l’eccezione di

Fiume, di Valona in Albania e delle isole

del Dodecaneso

La guerra

Vittorio Emanuele III conferma l’incarico a Salandra

Alla riapertura del Parlamento i liberali giolittiani votano a favore dell’intervento. I socialisti coniano la formula “né aderire né sabotare” mentre votano contro l’entrata in guerra dell’Italia

L’Italia scende in guerra

23 Maggio 1915 viene

consegnata dall’Italia

all’Austria la

Dichiarazione di guerra.

Il 24 maggio si aprono

le ostilità.

Comandante delle

truppe italiane è il

generale Cadorna.

Nell'illustrazione della "Domenica del

Corriere" il re Vittorio Emanuele III

sventola il tricolore davanti alla folla

esultante dopo la dichiarazione di guerra

all'Austria

1915

• L’Italia, inizialmente neutrale, ha deciso di intervenire nel conflitto, poiché vuole conquistare le zone culturalmente italiane sotto il controllo austriaco.

• Si apre così un nuovo fronte: quello austro-italiano sul Piave.

IL CONFLITTO

SI AMPLIA

1915-1917

La partenza per il fronte

Grazie ad una puntigliosa azione

diplomatica la Germania riesce a

scongiurare, almeno per il momento,

l’intervento americano

Nel 1915 L’ALLARGAMENTO

DELL’AREA DEL CONFLITTO RIGUARDA

SOLTANTO I PAESI EUROPEI

Nel 1915 scendono in campo nuovi belligeranti.

La Bulgaria accanto agli Imperi centrali (Austria, Prussia)

Portogallo-Romania e Italia con l’Intesa

Dalla guerra di movimento alla guerra di trincea

Germania

• Disponeva di un esercito ben preparato e di una consistente dotazione di armi

• Piano Schlieffen prevedeva di attaccare la Francia per poi dirottare le truppe sul fronte orientale e attaccare la Russia

Fronte Occidentale

Attacco tedesco al BELGIO

• L’obiettivo era aggirare le linee fortificate francesi

• I tedeschi ottengono una prima vittoria giungendo fino a 40 Km da Parigi

BATTAGLIA DELLA MARNA

• 6 SETTEMBRE 1915 I FRANCESI CONTRATTACCANO E RESPINGONO LE TRUPPE TEDESCHE

• DOPO UNA SERIE DI INUTILI TENTATIVI DA ENTRAMBE LE PARTI PER SBLOCCARE LA SITUAZIONE, IL FRONTE SI STABILIZZO’ SU UNA LINEA DI CIRCA 750 KM DAL MARE DEL NORD FINO ALLA SVIZZERA

1916 A Verdun, i francesi a caro prezzo riescono a difendere il loro territorio da un terribile attacco tedesco. Poco dopo furono gli inglesi a tentare un attacco sulla Somme. Ma anche in questo caso senza successo.

Inglesi e francesi tentano il contrattacco sulla Somme (un fiume che scorre più a nord). Nessun risultato apprezabile,

gli inglesi perdono 60.000 uomini

Sul fronte orientale i movimenti sono più rapidi: i tedeschi

sconfiggono i russi e occupano la Polonia, l’esercito austriaco

occupa definitivamente la Serbia

Nell’area sud orientale a Gallipoli (Stretto dei

Dardanelli) trovano schierate sulle montagne le truppe ottomane che riescono a

resistere. Le truppe franco-inglesi sono costrette a ritirarsi

31 maggio-2 giugno 1916 al largo della costa occ. dello

Jutland (Danimarca) la flotta tedesca riporta una vittoria – ma non decisiva- sulla flotta

inglese

Al blocco economico (fenomeni di

denutrizione e vittime tra la popolazione

civile)

La Germania risponde con la guerra

sottomarina nei mari del Nord

La Germania persegue un duplice tentativo:

1) Rompere l’isolamento

2) Ostacolare i rifornimenti americani

alla Gran Bretagna

Nel Mare del Nord, Germania e Gran Bretagna ingaggiarono un duro

conflitto

• Attraverso il controllo del mar del Nord la G.B intendeva bloccare i rifornimenti alla Germania

• I primi risultati si delinearono nel 1915 quando alimenti di maggior consumo cominciarono ad essere razionati in Germania.

• Il 1º febbraio 1917 la Germania formalizzò la cosiddetta guerra sottomarina indiscriminata: da quel momento in avanti ogni nave diretta ai porti dell'Intesa sarebbe stata considerata un bersaglio legittimo; pochi giorni dopo gli Stati Uniti ruppero le relazioni diplomatiche con la Germania

L’affondamento del piroscafo Lusitania

L'RMS Lusitania è stato un

transatlantico britannico in

servizio agli inizi del XX

secolo, di proprietà della

Cunard Line. Era il gemello

del Mauretania e fu

affondato nel 1915 dal

sommergibile tedesco U-20.

Sul piroscafo viaggiavano

circa mille persone, tra cui

198 americani.

Protesta del presidente

americano Wilson che

minacciò di entrare

direttamente nel conflitto se

episodi analoghi si fossero

ripetuti.

Lo stato tedesco decise di

attenuare questa strategia

bellica – almeno per il

momento.

1915-17- Il fronte italiano

Il quadro del conflitto si amplia ma la dinamica del

conflitto non muta

Gli austriaci si dispongono lungo la linea che segue il

corso dell’Isonzo e del Carso

4 sono le offensive italiane sull’Isonzo (250.000 vittime) ma senza nessun risultato

1916 La Strafexpedition austro ungarica contro il

fronte italiano

L’esercito italiano è costretto ad arretrare , pur riuscendo a

contenere l’attacco

L’emozione è fortissima, Salandra si deve dimettere e

viene sostituito da un governo di coalizione

nazionale presieduto da Paolo Boselli (partecipano al gov. anche i cattolici ma non

il PSI)

La vita in trincea

Le trincee erano lunghissime linee di scavo che la fanteria, formata prevalentemente da

contadini, praticava nel terreno per proteggersi dagli incessanti bombardamenti

dell'artiglieria nemica. Esse erano difese in modo piuttosto rozzo da parapetti costruiti

con la terra scavata e rinforzati da sacchi di sabbia. Il fronte occidentale era costituito da

linee parallele di trincee che si estendevano senza interruzione da Ostenda fino alla

frontiera svizzera.

Come è stato più volte affermato, la battaglia della

Marna è l’unica grande battaglia della guerra; segue un

lungo periodo di logoramento nei diversi fronti sui quali

si combatte la guerra.

• Quando l'attacco veniva ordinato dagli ufficiali, ondate di uomini

scavalcavano il parapetto della trincea ed entravano nella «terra di

nessuno», che si stendeva fino ai reticolati nemici sotto l'occhio vigile delle

loro mitragliatrici.

• Su questa «terra di nessuno», piena di fango, di crateri creati dalle bombe, di

morti abbandonati da entrambe le parti, si tentava di avanzare sotto il fuoco

delle mitragliatrici per conquistare qualche metro di terra. Il più delle volte

questi soldati andavano del tutto inutilmente al massacro, e lo sapevano.

Lo Stato e la censura

• Era necessario pubblicizzare

l'immagine ottimistica della guerra

come valore positivo, e quindi si fece

uso massiccio della propaganda e

della censura.

• Quasi tutti i giornali diventarono

articolazioni del sistema di guerra.

• Ora la politica e il sacro egoismo per

la salvezza della patria dovevano

prevalere e non tolleravano

contraddizioni.

• In quest'ottica pure la

corrispondenza dei soldati fu

sottoposta a censura e furono puniti

gli autori di lettere a "contenuto

disfattista« , cioè che raccontavano il

vero orrore delle trincee.

L’iprite

22 aprile 1915, a Ypres i

tedeschi impiegano per

la prima volta il gas

asfissiante che da allora

fu detto “iprite”

la guerra chimica

richiede condizioni

meteorologiche pricise

gli effetti sulle persone

e sulle cose sono

devastanti

I gas: tanto atroci

quanto inefficaci

L’uso dei gas produsse l’unico caso di reazione umanitaria.

La Convenzione di Ginevra del 1925, li proibì, e nella II GM i gas non saranno usati da nessuno (ma gli italiani li usarono in Africa).

Le armi

Artiglieria portatile

Mitragliatrici

Cannoni

Queste sono le armi più usate nella Prima

GM, e tutte erano state già usate in

precedenza.

Il carro armato

Vengono introdotti veicoli

corazzati a cingoli, ma il

loro uso è limitato e poco

efficace.

L’aeroplano

Gli aeroplani hanno

funzioni ricognitive

e terroristiche.

Ancora scarsi e poco

efficaci i

bombardamenti.

Fokker inventa,

per i tedeschi, una

mitragliatrice

sincronizzata con

l’elica dell’aereo.

Il Barone rosso

Sono l’unica nuova arma che abbia effetti

rilevanti.

Servono a colpire le forze militari (navi

da guerra) e ad affamare la popolazione

civile (blocco navale)

I sottomarini

Inverno 1916-17

Sui diversi fronti di guerra si diffonde un clima di generale scoramento

La crisi più grave è quella che investe la Russia dove

nel marzo 1917 (febbraio secondo il calendario russo) scoppia una RIVOLUZIONE

Febbraio 1917: prima Rivoluzione che porta

all’abdicazione dello Zar e alla nomina di un governo

provvisorio che vuole la continuazione della guerra

25 ottobre 1917 (secondo il calendario russo) scoppia una Seconda Rivoluzione ,

guidata da Lenin, che si conclude con la creazione

di una Repubblica socialista

Trattato di Brest Litovsk 3 marzo 1918. Pace separata la Russia esce dalla guerra

Il fronte italiano

Il crollo del fronte russo fa affluire truppe tedesche

verso il fronte occidentale

Gli austriaci, supportati dalle truppe tedesche-

tentano uno SFONDAMENTO

DEFINITIVO del fronte italiano a Caporetto (Friuli, 24 ott. 1917)

L’esercito italiano si ripiega e riesce a

riorganizzarsi solo sul Piave dove l’avanzata austro tedesca viene

fermata

Il generale Cadorna viene sostituito da Armando

Diaz. Il Governo Boselli è sostituito da Vittorio Emanuele Orlando

La società civile

Intere regioni di

confine diventarono

visibilmente terra di

soldati, che vi si

concentrarono

provenendo da tutto

il Paese o

dall'estero, con una

mescolanza inedita

di dialetti, lingue, di

divise, di mezzi di

trasporto.

Nel corso della guerra mutarono la struttura del lavoro in

fabbrica, la composizione della classe lavorativa con la massiccia

presenza delle donne.

Tutta l’economia degli Stati belligeranti era diretta al

sostentamento dello sforzo bellico (industria per gli armamenti,

agricoltura per i rifornimenti)

Contadine di Poitou sostituiscono nei campi e nelle fabbriche gli uomini

mobilitati.

Nelle fabbriche e nelle campagne, le donne sostituiscono gli uomini

che sono al fronte

Nei servizi …

nella industria bellica

Alla fine della guerra le

donne continueranno a

sostituire nelle fabbriche

gli uomini morti,

mutilati o dispersi in

battaglia.

La mobilitazione delle

colonie

Francia e Inghilterra

poterono contare sull’impero coloniale,

poiché promisero di

concedere l’autonomia

(promessa in seguito

non mantenuta).

La mobilitazione delle colonie britanniche

Fronte orientale

I tedeschi sconfiggono i

russi ai LAGHI MASURI

In una sola battaglia i

russi persero 250.000 uomini

Segue un’avanzata russa fino ai Carpazi

Contenimento serbo

delle armate austro

ungariche

La fase conclusiva 1917-1918

Il 1917 è l’anno decisivo

per la guerra. Sul fronte

orientale i russi, in preda

ad una rivoluzione,

abbandonano la guerra.

Il trattato di Brest-

Livosk costringe la

Russia a cedere vasti

territori.

1917

Sul fronte occidentale, il 1917 segna l’entrata in scena degli USA nella guerra.

Sul fronte italo-austriaco, gli austriaci sbaragliano le truppe italiane a Caporetto.

Autunno 1917-primavera 1918

L’esercito tedesco cerca di chiudere la

partita contro il fronte francese,

spingendosi molto avanti verso Parigi

Gli austro-tedeschi tentano una

massiccia offensiva lungo il Piave

Il fronte francese e italiano riescono a

reggere

La fase conclusiva 1917-18

• Affondamento di molte navi, alcune sono statunitensi 1917 Rilancio della guerra sottomarina da parte dei tedeschi

• Nel feb.1917 rompe le relazioni diplomatiche con la Germania Reazione del governo degli Stati Uniti

• Gli Stati Uniti dichiarano guerra alla Germania Inizio aprile 1917

• Wilson insiste sulla “barbarie” dell’esercito tedesco, l’affondamento del Lusitania, sulla necessità di difendere la democrazia parlamentare

Vari elementi spiegano l’entrata in guerra degli Stati Uniti

• L’economia americana si è legata strettamente ai paesi dell’Intesa (hanno venduto merci per circa 2 miliardi di dollari) e le banche nordamericane hanno concesso prestiti ai governi inglese e francese

Vari elementi spiegano l’entrata in guerra degli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, l’arruolamento è all’inizio su base volontaria, ma si

rivela un insuccesso

Viene dunque arruolato un

esercito sulla base della coscrizione

obbligatoria

1.800.000 uomini partono soltanto

nella primavera del 1918

Fino a tutto l’Ottocento sono gli stati Uniti ad essere in debito con le

banche europee, in primo luogo britanniche

Adesso il rapporto si capovolge e sono Francia e Gran Bretagna ad

essere in debito con le banche statunitensi

Impero Prussiano

Impero Russo

Impero Austro-Ungarico

Impero Ottomano

Continue perdite

umane

al fronte

La popolazione è

allo stremo delle

forze

Lo Stato è indebitato a

causa della campagna

militare

Sul fronte occidentale, gli alleati, forti del sostegno americano, sfondano le linee tedesche.

Sul fronte italo-austriaco, gli italiani a Vittorio Veneto sconfiggono gli austriaci.

Austria-Ungheria e Germania firmano l’armistizio il 4 e l’11 novembre 1918.

1918

Agosto 1918 il comando militare anglo-franco-

americano lancia una grande offensiva sul fronte

occidentale, , che prevede l’impiego dei primi CARRI

ARMATI

I TEDESCHI SONO COSTRETTI AD

ARRETRARE

Ai primi di settembre la Germania avvia le trattative

per l’armistizio

Sett./Ott 1918 i francesi costringono alla resa i

bulgari e gli inglesi piegano gli ottomani

L’esercito italiano – ott. 1918- fa partire

un’offensiva che travolge completamente gli austro-

tedeschi che verranno sconfitti nella battaglia di

Vittorio Veneto (24-30 ott).

Le truppe italiane si spingono ben oltre

Caporetto: gli Austriaci CHIEDONO

L’ARMISTIZIO è il 4 NOVEMBRE 1918

24-29 ottobre 1918 tra il Grappa ed il

Piave l'esercito entra a Vittorio (poi

Vittorio Veneto - Treviso). Crolla

militarmente, politicamente ed

economicamente l’impero asburgico

con 700 anni di storia.

3 novembre 1918 - La guerra è vinta

Reparti italiani entrano a Trento e a

Trieste

3 novembre 1918 - Armistizio che

entra in vigore, di fatto, il 4 novembre

Viene firmato a Villa Giusti alla

Mandria, periferia di Padova. Fine

delle ostilità tra numerose polemiche,

i soldati austro-ungarici sono lasciati

allo sbando tra il Grappa e gli

Altipiani

11 NOVEMBRE 1918

Intanto le trattative per

l’armistizio (sul fronte occ. si

sono arenate)

Le notizie che arrivano dagli

altri fronti creano una crisi

politica interna in Germania.

9 nov. Scoppia una rivoluzione

durante la quale viene nominato

presidente del consiglio il

socialdemocratico Friedrich

Ebert.

L’Imperatore Guglielmo II è

costretto alla fuga mentre viene

proclamata la Repubblica.

Il bilancio della guerra

Max forze

mobilitate Caduti Feriti

Prigionieri

o dispersi

Perdite

sulla forza

mobilitata

Tot. Intesa 42.274.000 5.152.000 12.831.000 4.121.000 52,3%

Tot. Alleanza 22.850.000 3.386.000 8.388.000 3.629.000 67,4%

Totale 65.125.000 8.538.000 21.219.000 7.750.000 57,6%

La Grande Guerra durò 4 lunghi anni, la causando in totale più di 8

milioni di morti.

Le conseguenze geopolitiche della guerra

18 gennaio 1918 Wilson ha fissato in 14 PUNTI gli obiettivi che gli STATI UNITI si prefiggono

entrando in guerra

14 PUNTI: libertà di navigazione , rinuncia alla

diplomazia segreta, disarmo generale, reintroduzione di accordi comm. liberistici, l’autodeterminazione dei

popoli e la creazione della SDN

A fondamento della politica di Wilson vi è l’affermazione di una “pace senza vincitori”

Ma la pace senza vincitori non la vuole la Francia,

nemmeno la Gran Bretagna, ma nemmeno l’ITALIA che vuole “incassare le promesse

del Patto di Londra

Le relazioni diplimatiche saranno così molto difficili e

soprattutto lontane dai 14 PUNTI di WILSON

1917: crollo dell’Impero zarista.La Russia diventa una Repubblica socialista

Novembre 1918 il Reich tedesco cessa di esistere, la Germania diventa una Repubblica democratica

La fine della guerra porta con se anche il crollo dell’Impero Austro-

ungarico.

L’Impero ottomano viene travolto dalla guerra:

tutta l’area araba si ribella al suo dominio. Nasce la

repubblica Turca

1918: Trionfo dello Stato-Nazione

• Gen.1919 la Conferenza di

Parigi fu il congresso dei

vincitori e non un’assemblea

plenaria degli stati europei

• Gennaio/marzo fu operativo

un Consiglio composto dai capi

di governo e ministri degli esteri

di G.B, Francia, Italia,

Giappone e USA

• Di fatto i veri protagonisti

furono Clemenceau, L.George e Wilson-l’Italia assunse un

ruolo marginale

Il capo della delegazione tedesca a Parigi, il

diplomatico Ulrich von Brockdorff-Rantzau.

Versailles punisce la Germania

Trattato di Versailles (28 gennaio 1919) ridimensiona la Germania.

A est rinasce la POLONIA con le regioni della Slesia della Posnania e della Pomerania.

Alsazia e Lorena tornavano alla Francia.

Bacino carbonifero della SAAR affidato alla Francia.

Il Belgio ottenne due distretti a maggioranza tedesca.

Formazione del corridoio di Danzica - striscia di territorio tra Germania e Polonia; cessione alla Polonia del corridoio per garantirle uno sbocco al mare.

Smilitarizzazione della Germania.

Occupazione della Renania vista quale misura di deterrenza verso l’aggressività della Germania.

Proibizione all’unione tra Austria e Germania.

Colonie tedesche poste sotto tutela degli stati vincitori.

Da sinistra, il primo ministro del Regno Unito Lloyd George, il

presidente del Consiglio italiano Orlando, il presidente del

Consiglio francese Clemenceau e il presidente degli Stati Uniti

d'America Wilson

Le riparazioni di guerra

Risarcimento in denaro,

beni agricoli o

industriali, servizi

imposti alla Germania

come risarcimento.

Visioni diverse tra le

potenze vincitrici.

Piano Dawes (aprile

1924) piano di rientro

quadriennale fissato per

la Germania.

Lo smembramento dell’impero austro ungarico

Trattato di Saint Germain (sett. 1919): smembramento dell’Impero austro-ungarico.

Creazione dell’Austria.

Creazione della Cecoslovacchia.

Creazione dell’Ungheria.

Creazione dal 1929 del Regno di Jugoslavia (unione di serbi, croati e sloveni).

L’insoddisfazione italiana

L’Italia ebbe il Trentino con l’Alto Adige,

Trieste con la regione circostante e

l’Istria

Fiume doveva essere città libera

Nel 1920 il primo ministro Giolitti firma il

TRATTATO DI RAPALLO che stabilisce

la presenza italiana fino a Montenevoso,

alla città di Zara e alla Dalmazia.

1924 TRATTATO DI ROMA : Fiume

viene affidata all’Italia.

Su Fiume – centro della costa croata-

avanzavano rivendicazioni sia l’Italia sia

il regno degli slavi.

Sett. 1919 D’Annunzio occupa Fiume e

fonda la REGGENZA ITALIANA DEL

CARNARO.

Uso eversivo delle spinte nazionalistiche

Gennaio 1921 D’Annunzio lascia Fiume.

Nel 1924 si pone fine al contenzioso con

Belgrado.

Trasferimento oltre confine delle minoranze

Trapianto di popolazione da

paese a paese

Avviene in modo violento

tra: Turchia e Grecia, in

modo spontaneo tra

Ungheria e stati confinanti,

tra Cecoslovacchia e Austria

Mutamento della mobilità

demografica/trattenere o

espellere a seconda del

richiamato principio della

nazionalità

Il Medio Oriente

Si formano i nuovi stati di Palestina,

Transgiordania, Iraq, Kuwait

Questi stati sono affidati al controllo del Regno

Unito

Siria e Libano sono sotto controllo francese

Uno stretto rapporto diplomatico ed

economico lega l’Arabia Saudita e lo Yemen alla

Gran Bretagna

La Turchia

Mentre l’Impero Turco è occupato da più parti e le

potenze dell’Intesa sembrano puntare al suo smembramento

In Anatolia un ex ufficiale ottomano Mustafà Kemal rilancia gli ideali del nazionalismo turco

contro l’accettazione delle condizioni alle quali si piega il

sultano Maometto IV

Giugno 1921 – partendo dall’area di Smirne- l’esercito greco marcia

con inaudita violenza verso Ankara con l’intenzione di

occupare l’Anatolia

Estate 1921 parte la controffensiva di Mustafà kemal, l’esercito greco

fugge

Mustafà kemal riesce ad imporre il suo prestigio e a firmare un

armistizio con le truppe occupanti. Tutta la Turchia –

Dardanelli compresi-sono riconosciuti parte del nuovo stato

turco in formazione

17 novembre 1922 il sultanato è abolito e Maometto IV è costretto

all’esilio.

Nell’ottobre 1923 è proclamata la costituzione della Repubblica di

Turchia

Il massacro degli armeni (un massacro dimenticato)

Fine ott. 1914 l’Impero Ottomano

entra in guerra a fianco della Germania e

dell’Austria Ungheria

L’obiettivo è riconquistare terre nell’area caucasica, cedute alla Russia

Maggio 1915 il governo ottomano dominato dal partito nazionalista dei giovani Turchi decide

di spostare le popolazioni armene dalla zona del fronte

verso la Siria

L’operazione è affidata a reparti

speciali che realizzano

l’operazione con una violenza difficilmente

descrivibile

C’è chi sostiene che si sia trattato di un vero e proprio genocidio (alla

fine della guerra in Turchia rimangono

70.000 Armeni a fronte del milione e mezzo del

periodo precedente)

Società delle nazioni

• La Società delle Nazioni nasce il 28 aprile 1919 a Ginevra con l’obiettivo di dirimere i conflitti tra nazioni.

• Organi della SDN erano l’ASSEMBLEA formata dai rappresentanti degli stati membri che deliberava con voto unanime sulle questioni in esame. Ogni stato aveva un solo voto e max. 3 rappresentanti. Vi era poi il

• CONSIGLIO formato dalle potenze vincitrici della guerra più 4 altri stati a rotazione. Era questo il vero organo della SDN.

La Società Delle Nazioni si dimostrò debole?

1. Esclusione della Germania.

2. Esclusione della Russia bolscevica.

3. Gli USA – per decisione del Senato- non vi parteciperanno.

4. Mancanza di un contingente militare.