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PROJECT WORK 3BBa UKA DENISA LA COLORIMETRIA. ___ COLORE: I colori non sono altro che la percezione visiva delle varie radiazioni elettromagnetiche comprese nel cosiddetto spettro visibile. In natura non esistono. COLORI PRIMARI,SECONDARI E TERZIARI. I colori primari sono tre: 1. Blu. L’unico colore primario della gamma fredda. Aggiungendolo si può rendere qualsiasi tono più scuro e profondo. 2. Rosso. Il pigmento medio. In combinazione con il blu rende i colori più scuri, con il giallo, invece, più chiari. 3. Giallo. Il colore più debole che rende tutte le sfumature più chiare e vivaci. L’unione di due colori primari in parti pari ha come risultato i colori secondari. Ce ne sono pure tre:

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PROJECT WORK 3BBa UKA DENISA 

LA COLORIMETRIA.  ___ 

COLORE:  I colori non sono altro che la percezione visiva delle varie radiazioni elettromagnetiche comprese nel cosiddetto spettro visibile. In natura non esistono. 

COLORI PRIMARI,SECONDARI E TERZIARI.  

I colori primari sono tre:  1. Blu. L’unico colore primario della gamma fredda. Aggiungendolo si può 

rendere qualsiasi tono più scuro e profondo. 2. Rosso. Il pigmento medio. In combinazione con il blu rende i colori più 

scuri, con il giallo, invece, più chiari. 3. Giallo. Il colore più debole che rende tutte le sfumature più chiare e 

vivaci.  

 

L’unione di due colori primari in parti pari ha come risultato i colori secondari. Ce ne sono pure tre: 

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● rosso + giallo — l’arancione ● blu + giallo — verde ● rosso + blu — viola. 

 

Dopo di che ci sono i colori terziari. Sono il risultato dell’unione di un colore primario con uno secondario:  

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LA CONTRAPPOSIZIONE: il controcolore.  Un'altra importante proprietà del colore è la contrapposizione: che consiste nella capacità di ogni colore di annullare un altro colore. 

In pratica ogni colore ha un suo colore complementare cosi' che sovrapponendoli si ottiene il grigio. 

● il colore complementare del giallo è il viola e viceversa ● il colore complementare del rosso è il verde e viceversa ● il colore complementare del blu è l'arancio e viceversa. 

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La stella di Oswald.  

 

LA STORIA. Fin dai tempi più antichi, l’uomo ha studiato il colore della natura per riprodurlo ricavandolo dalle foglie, dalla frutta, dalle bacche, dalle cortecce, dagli insetti, dai licheni… la colorazione naturale inizia da qui.  

Nell’Antico Egitto Cleopatra usava henné e parrucche nere intrecciate con fili d’oro. 

Le donne romane avevano già il loro salone di bellezza in casa. C’era del personale addetto alla colorazione e all’acconciatura.   

Per la copertura di capelli bianchi venivano usate formule di sali di rame, d’argento e piombo. 

Nel Rinascimento nasce il Rosso Tiziano (biondo ramato), ottenuto attraverso lavaggi frequenti con lisciva (acqua derivata dalla bollitura delle ceneri di legno) ed asciugatura al sole. 

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Per schiarire i capelli si usava una mistura di grano, bile di bue, radici e noci di zafferano.  

Rosso Tiziano (biondo ramato).  

 

IL COLORE NATURALE DEI CAPELLI. Il colore dei capelli naturali sono nero, castano, rosso, giallo e cenere ma diversamente combinati possiamo avere ben 54 diverse sfumature.  

Si ha una scala di colori (o toni):  

1. Nero 2. Bruno 3. Castano scuro 4. Castano medio 5. Castano chiaro 6. Biondo scuro 7. Biondo 8. Biondo chiaro 9. Biondo chiarissimo  10.Platino 

Le sfumature sono determinate dalla Melanina: un pigmento presente nella corteccia e nel midollo dello stesso capello che risiede in organuli citoplasmatici chiamati melanosomi che sono prodotti dai melanociti follicolari che si trovano nel follicolo pilifero vicino al bulbo. In ogni bulbo ci 

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sono dai 75 ai 100 melanociti ed hanno il compito di colorare le cellule che diventeranno la corteccia del capello.  

Tutti i differenti colori si originano da due soli tipi di pigmento melaninico: le Eumelanine e le Feomelanine.  

Eumelanine: un gruppo di pigmenti che determinano il colore nero/bruno e marrone.  

Feomelanine: un gruppo di pigmenti che determinano il colore rosso e biondo.

C’è una terza melanina prodotta, la Tricosiderina, che è molto rara, si trova in bassissime percentuali, e la si riscontra maggiormente nelle popolazioni celtiche-irlandese, che hanno capelli di colore rosso intenso ed una pelle chiara e delicata.

Non è mai presente un solo tipo di melanina: il colore finale è dato dalle singole concentrazioni di eumelanina e feomelanina.

Identificare una tonalità:  aiuta ai professionisti a riconoscere la ricchezza e la profondità del colore ed anche a capire con quali altri colori si può abbinare e con quali no. Ma soprattutto è importante perché conoscendo il significato dei numeri sulla tintura e semplici regole di colorazione, si possono evitare molte situazioni spiacevoli. Per esempio, l’apparizione di una sfumatura verdastra dopo la colorazione sui capelli biondi. È uno degli errori più diffusi.

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5 , 4 4

ALTEZZA DI TONO: definisce la prima numerazione, permette di capire a quale tonalità della scala dei colori naturali appartiene la tinta scelta. In questo caso 5 sta per castano chiaro.

RIFLESSO: è la numerazione dopo la virgola, è il riflesso aggiuntivo alla colorazione principale, nonché un pigmento aggiunto per ottenere diverse riflessature del colore. In questo caso 4 è un rame.

1 = CENERE (blu)

2 = IRISÈ’ (viola)

3 = DORATO (giallo)

4 = RAME (arancio)

5 = MOGANO (rosso blu)

6 = ROSSO

7 = MAT (verde)

SFUMATURA: la seconda numerazione dopo la virgola. Questo non è altro che un pigmento contenuto in minore quantità rispetto alla riflessatura vista prima, e permette di aggiungere un’ulteriore (ma lieve) sfumatura alla colorazione. In questo caso 4 è un rame ma quantità minore.

COLORI FREDDI E CALDI.  

I colori freddi sono il verde, il blu, l'indaco e il violetto. Invece i colori caldi sono il rosso, l'arancione e il giallo. 

I colori freddi vengono amati perché: 

● Sono alla moda; ● Coprono i capelli bianchi; ● Hanno un riflesso gradevole argento; 

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● Valorizzano i colori freddi degli occhi; ● Donano più sicurezza in sé a chi li indossa. 

Pertanto il freddo ha anche gli svantaggi ovvero possono evidenziare la pallidezza della carnagione, le occhiaie e le piccole rughe. Perciò la scelta di un colore freddo obbliga la donna di avere sempre il look impeccabile. 

Chiaramente il colore freddo non sta bene alle donne del tipo cromatico caldo. Sta meglio a chi ha gli occhi grigi, blu, marroni scuri o verdi – in questo caso gli occhi vengono valorizzati di molto. Meglio se la carnagione sia chiara ma non pallida, le labbra – di colore rosso scuro o rosa. Gli stessi colori, come anche lilla e viola, sono consigliati per il trucco dopo aver colorato i capelli. 

 

TIPI DI COLORAZIONI: Ci sono diversi tipi di colorazioni ovvero quelle di origine vegetale, temporanea e permanente.  

ORIGINE VEGETALE: le colorazioni di origini vegetali garantiscono il totale 

rispetto del capello, in quanto: 

● non possono penetrare nella struttura, ma si aggrappano alle squame formando una guaina. 

● non possono modificare il pigmento esistente, questo impedisce ogni tipo di schiaritura dei capelli scuri, al massimo possono modificarne la riflessatura.  

Perciò questo tipo di colorazione di deposita sulla superficie del capello.  

I clienti decidono di usare un colore vegetale per molteplici motivi ad esempio problemi di allergie, di intolleranze, la libera scelta di non voler immettere nel proprio organismo sostanze nocive, per il desiderio di indossare un colore non artificiale ma con sfumature che lo rendano naturale. 

TEMPORANEA: è ottenuta con prodotti chimici pronti all’uso perciò si 

applicano sui capelli senza un’altra sostanza. Questo tipo di colorazione può 

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avere solamente un effetto di mascheratura, non di modifica radicale, né di copertura (capelli bianchi). Non penetra quindi all’interno del capello. 

Ci sono di due tipi:  

● Riflessanti: contengono una maggiore concentrazione di pigmenti. Va via dopo 4-5 lavaggi.  

● Ravvivanti: contengono una concentrazione minore di pigmenti. Va via dopo 1-2 lavaggi.  

 

PERMANENTE: questo tipo di colorazione si distingue dagli altri per il fatto 

che non sono pronti all’uso, è necessaria quindi una sostanza in grado di aprire le squame. Per aprire le squame abbiamo bisogno di una sostanza basica, generalmente ammoniaca.  

La colorazione avviene all’interno del capello ed è per questo che due persone con lo stesso colore dei capelli possono ottenere diversi colori pur utilizzando la stessa tintura. Quindi ogni capello può reagire diversamente al trattamento.  

La colorazione permanente permette di schiarire un capello naturale fino ad un massimo di 3 toni.  

Copre completamente i capelli bianchi.  

I prodotti di colorazione permanente sono composti dalle seguenti sostanze:  

● Agente alcalino : 

Quello più utilizzato è l’ammoniaca che emana un odore sgradevole e può essere irritante per contatto.  

Ci sono prodotti con la sigla “ammonia free”, in essi l’ambiente alcalino non è determinato dall’ammoniaca ma da un composto amminico, quello più utilizzato è l’etanolammina che svolge le stesse funzioni ma con caratteristiche diverse.  

● Perossido di idrogeno :  

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- In ambiente alcalino, determina la schiaritura delle melanine del capello. 

- È responsabile del processo di ossidazione indispensabile per l’azione della tintura permanenti.  

- Grazie al suo pH acido compreso tra 2,8 e 4, riduce l’alcalinità del prodotto colorante.  

Viene commercializzato sotto forma di soluzioni acquose più o meno concentrate.  

La concentrazione viene espressa in volumi e in percentuale.  

- 10 volumi: bagno di colore, ripigmentazione. - 20 volumi: colorazione di toni più scuri, colorazione tono su tono, 

copertura capelli bianchi, schiaritura di un tono, colorazione dopo la decolorazione.  

- 30 volumi: copertura e colorazione più brillante, schiaritura di 2-3 toni.  

- 40 volumi: schiaritura di 3-4 toni (colorazioni schiarenti), schiaritura di 5 toni e oltre (decolorazione o decapaggio).  

Le diluizioni del perossido di idrogeno:  

La miscelazione “a occhio” dei prodotti può rilevarsi un pessimo metodo, in quanto mantenere le giuste proporzioni è fondamentale per un risultato finale ottimale.  

Le combinazioni tra prodotto colorante e perossido di idrogeno sono:   

- 1:1-> 50 ml di prodotto + 50 di perossido di idrogeno  - 1:1,5-> 50 ml di prodotto + 75 di perossido di idrogeno  - 1:2 -> 50 ml di prodotto + 100 ml di perossido di idrogeno  ● Sostanze coloranti : 

Sono costituiti da molecole non colorate in partenza, chiamati precursori del colore, che diventano colorate reagendo con l’acqua ossigenata.  

● Basi protettive  ● Cere di supporto  

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● Profumo  

 

^ In media il tempo di posa è 35 minuti per il colore e 45 per i superschiarenti.  

● i primi 10 minuti si aprono le squame con azione ammoniacale  ● 10 minuti azione ossidante. I pigmenti escono e diventano più leggeri.  ● Negli ultimi 10 minuti i nuovi pigmenti e si depositano.  ● Ultimi 5 minuti la pesantezza del pigmenti fa chiudere le squame.  

 

TIPOLOGIE DI COLORAZIONE.  

Il risultato finale di un colore può essere:  

1. Colore uniforme: dalla base alle punte il colore sarà tutto uguale ed omogeneo, sia nella tonalità che nella riflessatura.  

2. Colore disuniforme: dalla base alle punte dei capelli il colore appare discontinuo, può essere causato da una scadente applicazione, da capelli già danneggiati.  

3. Sfumature armoniose di calore: una stessa tonalità può apparire fredda, neutra o class proprio per effetto della riflessatura.  

GlOSS O BAGNO DI COLORE:   Il bagno di colore o gloss, è una tecnica che serve a colorare i capelli tono su tono per cui è molto adatto sia sui capelli naturali per enfatizzare il colore che su capelli precedente trattati da tinture, colpi di sole, shatush ecc per accentuare riflessi o correggere magari eventuali imperfezioni.

SCHIARITURA: decolorazione e decapaggio.  La decolorazione svolge una pura azione schiarente attraverso un processo di sottrazione di colore al capello, ovvero una eliminazione di una considerevole quantità di pigmenti di melanina. 

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Il decapaggio è una particolare tecnica di schiaritura dei capelli che punta a diminuire uniformemente di alcuni toni il colore del proprio capello, e che può essere ben replicato sia sulla chioma naturale, sia su quella artificiale, andando ad eliminare i pigmenti più scuri. 

Per eseguire correttamente la la schiaritura dei capelli occorre una giusta valutazione dei seguenti fattori:  

● Colore di base: più risulta scuro il colore di base più energica dovrà essere l’azione da esercitare sul capello.  

● Quantità della miscela trattante: deve essere tale da assicurare un’applicazione densa e uniforme, al fine di evitare un risultato non omogeneo e incompleta.  

● Tempo di posa e temperatura: più la temperatura è elevata più breve sarà il tempo di posa. Però bisogna controllare costantemente e interrompere il processo di schiaritura esattamente al raggiungimento della tonalità desiderata.  

La schiaritura è la forma più semplice per ottenere capelli più chiari, attuabile sia su capelli naturali, sia su capelli colorati cosmeticamente.   

 

SHATUSH:  

Dopo aver diviso la chioma in ciocche, si procede con una leggera cotonatura delle lunghezze, effettuando poi la decolorazione dei ciuffi sfuggiti: più intensa in corrispondenza delle punte, appena accennata in prossimità delle radici. Poiché l’effetto finale mima quello della ricrescita, si tratta del procedimento indicato a chi ha base scura e desidera schiarire (anche di tre toni) le lunghezze. Il limite: a differenza di mèches e colpi di sole, lo shatush non può essere ripreso. Per poter effettuare una seconda volta, quindi, è necessario tagliare le lunghezze decolorate.  

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MÈCHES:  

Quando si parla di meches invece ci si riferisce a ciocche più estese, le quali si differenziano per una colorazione più marcata ed evidente rispetto il colore naturale. Le meches vengono fatte tramite il procedimento della decolorazione. Di conseguenza non è possibile scurire le ciocche. 

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COLPI DI SOLE.  

L’obiettivo finale è apportare nuova luce alla chioma attraverso una schiaritura garbata e concentrata su ciocche estremamente sottili. Adatta tanto alle bionde quanto alle castane e alle more, consente di ritoccare il colore della base di 1, massimo 2 toni, per un effetto finale iper naturale.  

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DEGRADÉ.  

Anche in questo caso, la schiarita è moderata e non stravolge il colore di base della capigliatura, ma lo asseconda, apportavi luminosità. A differenza dei colpi di sole, che decolorano le ciocche per l’intera lunghezza, il degradé si concentra sulle lunghezze, alleggerendo il colore in maniera sempre più intensa man mano che si procede verso le punte.  

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OMBRÉ.  

La schiaritura, concentrata sulle punte, è talmente soffice da escludere contrasti e striature. Adatto a tutti i tipi di capelli, consente di “rinfrescare” il taglio senza allontanarsi eccessivamente dal colore di base ed è perfetto, quindi, sia per le bionde sia per le castane e le more. I limiti? Richiede una chioma da medio-lunga a lunga, è sconsigliato se le punte sono rovinate, nel caso di una chioma bionda richiede ritocchi frequenti, perché il giallo non “appassisca”.  

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BALAYAGE.  

In questo caso il coiffeur pennella le ciocche in senso verticale, creando sfumature morbide, più o meno evidenti, simili alle schiariture estive regalate dal sole. Decolorazione e tintura, non a caso, si concentrano nelle aree che i raggi UV illuminerebbero in modo naturale. Il tono scelto per la schiarita è vicino a quello della chioma, per evitare, anche in questo caso, contrasti eccessivi. Spia di un balayage eseguito correttamente, è la capacità del coiffeur di sfumare i confini cromatici fino a renderli invisibili. Quali le tempistiche del balayage e quali i limiti? Di svantaggi reali non ce ne sono, 

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mentre per quanto riguarda le tempistiche è necessario un distinguo tra castane e bionde. Le prime dovranno tornare in salone solo 2 o 3 volte all’anno per rinfrescare il trattamento, mentre le bionde che desiderano schiariture quanto più vicine alle radici dovranno ritoccarle ogni 2-3 mesi.  

 

 

BRONZING.  

Una luminosità soffusa, confortevole e garbata cui si accede attraverso l’uso di erbe tintorie. Applicate su alcune ciocche decolorate, sull’intera capigliatura o solo sulla ricrescita, le erbe tintorie apportano riflessi naturali estremamente vibranti e sfaccettati. Ma non solo: trattandosi di un prodotto naturale al 100 per cento, garantisce nutrimento ai fusti, che appaiono più spessi, lucidi e sani. 

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PREPIGMENTAZIONE.  

Consiste nell’applicare, prima del colore prescelto, un prodotto colorante puro (senza aggiunga di acqua ossigenata).  

Viene effettuata in caso di capelli duri e nel ritocco sulla ricrescita per ottenere un colore uniforme su tutta la capigliatura.  

Per evitare che nei capelli bianchi risultino dei riflessi verdognoli, per la prepigmentazione utilizzare sempre colori naturali oppure dorati. Il tempo di posa va dai 10-15 minuti.  

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Senza risciacquare, dopo aver effettuato la prepigmentazione, preparare il colore desiderato e procedere come nell’applicazione della tintura sulla ricrescita.  

RIPIGMENTAZIONE.  

È una tecnica di colorazione impiegata sui capelli già colorati cosmeticamente e consente di creare sottotoni quando ad esempio i capelli sono schiariti dal sole. Viene sempre eseguita insieme alla colorazione e permette il recupero di 2-3 toni.  

MARMORIZZAZIONE.  

È la tecnica utilizzata per ottenere colore e colpi di sole contemporaneamente.  

L’ACCOGLIENZA DEL CLIENTE.  Per dare una buona impressione al cliente non basta il servizio che offriamo ma 

anche il modo in cui un parrucchiere si relaziona con il cliente. È data 

dall’ambiente (ordinato e pulito), dal nostro aspetto (divisa) e dal nostro 

comportamento verso il cliente. Bisogna essere gentili ed ascoltare le esigenze 

del cliente e capire ciò che veramente vogliono.  

Ci sono tanti trattamenti che una cliente può chiedere e uno più richiesti è 

proprio il colore! È molto importante capire cosa vuole la persona che abbiamo 

davanti poiché non si tratta di una semplice piega ma bensì del colore!  

Prima di procedere ad un trattamento di colorazione è indispensabile parlare 

con la cliente, sopratutto se non è frequentatore abituale del salone.  

Ogni parrucchiere deve tener conto 2 fattori principali:  

1. Lo stato della cute: per evitare possibili irritazioni dovute dalle sostanze 

aggressive contenute nella massa colorante.  

2. La struttura del capello e il loro colore: è fondamentale stabilire se il 

colore esistente è quello naturale o quello cosmetico, per evitare 

eventuali errori.  

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Ad ogni cliente bisogna fare la Scheda-Colore per ricordarci quali prodotti 

abbiamo usato e se il cliente rimarrà soddisfatto ripetere il processo.  

Non bisogna mai dimenticare di fare il test.  

Test di allergia:  

• Applicare dietro l’orecchio, con l’aiuto di un bastoncino di cotone, una quantità di prodotto miscelato. Lasciare asciugare. 

• Aspettare 48 ore senza lavare, toccare o coprire. In caso di reazioni anomale, come prurito, arrossamento o gonfiore nella zona, NON PROCEDERE CON LA COLORAZIONE. 

Dopo esser assicurati dello stato del capello e della cute del cliente si può procedere al trattamento, in questo caso tenendo conto ciò che vuole il cliente e il colore degli occhi, la carnagione.  

La scelta della tecnica da eseguire:  

Dopo aver compiuto un’analisi completa con la cliente si può procedere a scegliere il tipo di colorazione. Se una cliente vuole modificare leggermente la tonalità o di coprire in parte i capelli bianchi si può proporre una colorazione classica che consente una tonalità uniforme.  

Obiettivo.  L’obiettivo che vogliamo raggiungere è ravvivare, dare più luminosità al capello ma soprattutto coprire anche i capelli bianchi. Perciò non andiamo a cambiare la tonalità del colore di tanto. Soltanto un tono più scuro. La tonalità del capello della cliente è un 5 perciò andiamo a usare un 4.0  

STRUMENTI. 

Gli strumenti sono un importante valore aggiunto per garantire effetti colore unici e alla moda. Si può scegliere i più adatto in base ai risultati desiderati: 

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● Pennelli: esistono diversi tipi di pennelli, alcuni indicati per l’applicazione del colore in radice, altri per colorare zone molto strette, altri per creare sfumature. 

● Guanti: servono al parrucchiere.  ● Stagnole. (non sempre occorrono)  ● Ciotola.  ● Pettine a coda. ● Becchi: per fare le divisioni  ● Tintura da applicare 4.0  ● Acqua ossigenata di 20 volumi.  ● Crema protettiva.  

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PROCEDIMENTO:  

Prendere una ciotola e miscelare insieme 30 ml di tintura e 45 ml di acqua ossigenata a 20 volumi.  

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Il prodotto si applica sui capelli asciutti. 

Si dividono i capelli in 4 sezioni poi se la quantità dei capelli bianchi è poca si inizia sempre dalla nuca altrimenti se la quantità dei capelli bianchi è tanta bisogna iniziare dalla zona frontale.  

Il prodotto va distribuito con un pennello prendendo ciocche sottili.  

I tempi di posa sono:  

- 30 minuti senza apporto di calore.  - 15 minuti con apporto di calore.  

Se la cliente vuole apportare il colore su lunghezze e punte, si devono inumidire le stesse con acqua tiepida.  

Dopo il tempo di posa fare uno shampoo molto leggero e un neutralizzante.  

 

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PRIMA.  

 

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DURANTE.  

 

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DOPO.  

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Per mantenere il colore bello lucido, alla cliente va consigliato di comprare una maschera marrone scuro (tenere in posa 5 minuti se ha tempo) e di uno shampoo adatto al colore.  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

.

 

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