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5/15/2018 LaPsicologiaAnaliticaDiJung-Sintesi-slidepdf.com http://slidepdf.com/reader/full/la-psicologia-analitica-di-jung-sintesi 1/3 LA PSICOLOGIA ANALITICA DI JUNG - Sintesi La Struttura della Psiche secondo Jung Lo schema seguente illustra la struttura della psiche secondo Jung. In alto troviamo il mondo esterno con cui si relaziona la Coscienza dell’individuo. Al di sotto della Coscienza c’è il livello dell’  Inconscio Personale, formato dalle esperienze che sono state rimosse, represse, dimenticate o ignorate, e da quelle troppo deboli per lasciare una traccia cosciente nella persona; qui risiedono i complessi, ovvero i contesti psichici attivi i cui elementi molteplici (sentimenti, pensieri, percezioni, ricordi) sono unificati dalla comune tonalità affettiva. In uno strato più profondo, troviamo il livello dell’  Inconscio Collettivo, che appare come il deposito di tracce latenti provenienti dal passato ancestrale dell'uomo. Esso è il  residuo psichico dello sviluppo evolutivo dell'uomo, accumulatosi in seguito alle ripetute esperienze di innumerevoli generazioni. Tutto ciò che si impara dall’esperienza personale è sostanzialmente influenzato dall'inconscio collettivo che esercita un'azione diretta sul comportamento dell'individuo sin dall'inizio della vita. Nell’inconscio collettivo risiedono gli  Archetipi: un archetipo è una forma universale del pensiero, dotata di contenuto affettivo; è una forma a priori che organizza l’esperienza umana. A sua volta, l'archetipo stesso è un prodotto delle esperienze del mondo compiute dalla razza umana, che si tramandano inconsciamente di generazione in generazione. Tale forma di pensiero crea immagini o visioni che corrispondono, nel normale stato di veglia, ad alcuni aspetti della vita cosciente (ad esempio: il bambino eredita una concezione preformata, Archetipica, di una madre generica, che in parte determina la percezione che egli avrà dalla propria madre). Come si può dedurre dallo schema, in questi tre livelli della psiche (Coscienza, Inconscio Personale e Inconscio Collettivo) sono presenti alcune istanze psichiche, separate ma interagenti: l’Io, la Persona, l’Ombra, l’Anima e l’Animus, il Sé. L’  Io è la mente cosciente. La  Persona è l’aspetto che l’individuo assume nelle relazioni sociali e nel rapporto col mondo. E’quindi l’istanza mediatrice tra l’Io e il mondo esterno (ha il suo opposto nell’Anima/Anumus che è l’istanza mediatrice tra l’Io e il mondo interno). La Persona è come una maschera che l’individuo porta per rispondere alle esigenze delle convenzioni sociali. E' la funzione assegnatagli dalla società,  cioè il compito che essa attende da lui; si può definire come l’adattamento cosciente a ciò che è collettivo. Questa maschera spesso  nasconde la vera natura dell'individuo. L’Ombra è il “lato oscuro” della personalità, l’opposto dell’Io cosciente. In questo senso è una parte dell’inconscio personale e rappresenta i lati non accettati della nostra personalità: tutto ciò che di noi è inferiore, primitivo, inadatto. Esiste anche un aspetto dell’Ombra come archetipo dell’inconscio collettivo: in questo senso rappresenta la negatività etica, il male, l’animalità istintiva. L’  Anima e l’  Animus sono gli Archetipi controsessuali dell’inconscio collettivo: l’Anima è l’archetipo femminile (immagine della donna) presente nell’inconscio dell’uomo; l’Animus è l’archetipo maschile (immagine dell’uomo) presente nell’inconscio della donna. Rappresentano in generale l’istanza mediatrice tra l’Io e il mondo interno, ovvero il modo in cui noi inconsciamente ci relazioniamo e appariamo nel nostro mondo interno (sono quindi l’opposto della Persona che media tra l’Io e il mondo esterno). Il è il punto centrale della personalità, intorno a cui si raggruppano tutti gli altri sistemi, ed anche l’intero perimetro che abbraccia coscienza e inconscio. È il centro della totalità psichica; quell’unità e totalità di tutte le nostre istanze, quell’individuo completo che è il vero scopo della nostra vita. Le quattro Funzioni psicologiche e legge degli opposti Per spiegare la dinamica che intercorre tra le istanze psichiche che abbiamo descritto Jung introduce la teoria delle quattro Funzioni psicologiche:  Pensiero  , Sentimento  , Sensazione  ,  Intuizione. La funzione psicologica è “una certa forma di attività psichica che in circostanze diverse rimane sempre uguale a se stessa”; si tratta quindi di quattro atteggiamenti che ci consentono di adattarci al mondo e alla vita, di quattro modi possibili di comprendere ed elaborare i dati psichici. Queste quattro Funzioni formano due coppie contrapposte in cui le due Funzioni di ciascuna coppia si escludono a vicenda: 1)  Pensiero e Sentimento sono dette Funzioni razionali perché lavorano entrambe per mezzo di valutazioni: il Pensiero valuta, mediante nessi concettuali e deduzioni logiche, secondo il criterio vero/falso; il Sentimento valuta, mediante le emozioni, secondo il criterio piacevole/spiacevole o accettato/rifiutato. 2) Sensazione  e Intuizione sono dette Funzioni irrazionali perché non lavorano con giudizi ma con mere percezioni, senza valutare ciò che è percepito: la Sensazione percepisce la cose come sono nella realtà, cogliendo i singoli particolari, i fatti empirici (capacità di analisi);  l’  Intuizione percepisce attraverso una “percezione interiore” inconscia delle possibilità insite nelle cose, andando al di là del singolo particolare empirico per cogliere il senso globale del fatto (capacità di sintesi). Sebbene l’individuo abbia in sé tutte e quattro le Funzioni, è prevalentemente solo una di queste quella con cui egli si orienta e si adatta nella realtà. Questa funzione è detta funzione differenziata o superiore e determina il tipo psicologico a cui appartiene l’individuo. Dato che ciascuna di queste Funzioni può combinarsi con un atteggiamento prevalentemente estroverso (cioè orientato verso il mondo esterno, verso i fatti e le persone) o introverso (cioè orientato verso il mondo interiore, verso i propri pensieri ed emozioni), possiamo avere in tutto otto tipi psicologici di base: un tipo intellettuale (funzione pensiero) estroverso o un tipo intellettuale introverso, un sentimentale estroverso o introverso, e così via.

La Psicologia Analitica Di Jung - Sintesi

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LA PSICOLOGIA ANALITICA DI JUNG - Sintesi

La Struttura della Psiche secondo JungLo schema seguente illustra la struttura della psiche secondo Jung.In alto troviamo il mondo esterno con cui si relaziona la Coscienza dell’individuo.Al di sotto della Coscienza c’è il livello dell’ Inconscio Personale, formato dalle esperienze che sono state rimosse, represse, dimenticate o

ignorate, e da quelle troppo deboli per lasciare una traccia cosciente nella persona; qui risiedono i complessi, ovvero i contesti psichici attivi i cuielementi molteplici (sentimenti, pensieri, percezioni, ricordi) sono unificati dalla comune tonalità affettiva.

In uno strato più profondo, troviamo il livello dell’ Inconscio Collettivo, che appare come il deposito di tracce latenti provenienti dal passatoancestrale dell'uomo. Esso è il  residuo psichico dello sviluppo evolutivo dell'uomo, accumulatosi in  seguito alle ripetute esperienze diinnumerevoli generazioni. Tutto ciò che si impara dall’esperienza personale è sostanzialmente influenzato dall'inconscio collettivo che esercitaun'azione diretta sul comportamento dell'individuo sin dall'inizio della vita.

Nell’inconscio collettivo risiedono gli  Archetipi: unarchetipo è una forma universale del pensiero, dotata dicontenuto affettivo; è una forma a priori che organizzal’esperienza umana.A sua volta, l'archetipo stesso è un prodotto delle esperienzedel mondo compiute dalla razza umana, che si tramandanoinconsciamente di generazione in generazione. Tale formadi pensiero crea immagini o visioni che corrispondono, nelnormale stato di veglia, ad alcuni aspetti della vita cosciente(ad esempio: il bambino eredita una concezione preformata,Archetipica, di una madre generica, che in parte determina

la percezione che egli avrà dalla propria madre).Come si può dedurre dallo schema, in questi tre livelli

della psiche (Coscienza, Inconscio Personale e InconscioCollettivo) sono presenti alcune istanze psichiche, separatema interagenti: l’Io, la Persona, l’Ombra, l’Anima el’Animus, il Sé.

L’ Io è la mente cosciente.La  Persona è l’aspetto che l’individuo assume nelle

relazioni sociali e nel rapporto col mondo. E’quindil’istanza mediatrice tra l’Io e il mondo esterno (ha il suoopposto nell’Anima/Anumus che è l’istanza mediatrice tral’Io e il mondo interno). La Persona è come una mascherache l’individuo porta per rispondere alle esigenze delleconvenzioni sociali. E' la funzione assegnatagli dalla

società,  cioè il compito che essa attende da lui; si puòdefinire come l’adattamento cosciente a ciò che è collettivo.Questa maschera spesso  nasconde la vera naturadell'individuo.

L’Ombra è il “lato oscuro” della personalità, l’oppostodell’Io cosciente. In questo senso è una parte dell’inconsciopersonale e rappresenta i lati non accettati della nostrapersonalità: tutto ciò che di noi è inferiore, primitivo,inadatto. Esiste anche un aspetto dell’Ombra come

archetipo dell’inconscio collettivo: in questo senso rappresenta la negatività etica, il male, l’animalità istintiva.L’ Anima e l’ Animus sono gli Archetipi controsessuali dell’inconscio collettivo: l’Anima è l’archetipo femminile (immagine della donna)

presente nell’inconscio dell’uomo; l’Animus è l’archetipo maschile (immagine dell’uomo) presente nell’inconscio della donna. Rappresentano ingenerale l’istanza mediatrice tra l’Io e il mondo interno, ovvero il modo in cui noi inconsciamente ci relazioniamo e appariamo nel nostro mondointerno (sono quindi l’opposto della Persona che media tra l’Io e il mondo esterno).

IlSé

è il punto centrale della personalità, intorno a cui si raggruppano tutti gli altri sistemi, ed anche l’intero perimetro che abbracciacoscienza e inconscio. È il centro della totalità psichica; quell’unità e totalità di tutte le nostre istanze, quell’individuo completo che è il veroscopo della nostra vita.

Le quattro Funzioni psicologiche e legge degli oppostiPer spiegare la dinamica che intercorre tra le istanze psichiche che abbiamo descritto Jung introduce la teoria delle quattro Funzioni

psicologiche:  Pensiero , Sentimento , Sensazione ,  Intuizione. La funzione psicologica è “una certa forma di attività psichica che in circostanzediverse rimane sempre uguale a se stessa”; si tratta quindi di quattro atteggiamenti che ci consentono di adattarci al mondo e alla vita, di quattromodi possibili di comprendere ed elaborare i dati psichici.

Queste quattro Funzioni formano due coppie contrapposte in cui le due Funzioni di ciascuna coppia si escludono a vicenda:1)  Pensiero e Sentimento sono dette Funzioni razionali perché lavorano entrambe per mezzo di valutazioni: il Pensiero valuta, mediante

nessi concettuali e deduzioni logiche, secondo il criterio vero/falso; il Sentimento valuta, mediante le emozioni, secondo il criteriopiacevole/spiacevole o accettato/rifiutato.

2) Sensazione e Intuizione sono dette Funzioni irrazionali perché non lavorano con giudizi ma con mere percezioni, senza valutare ciò che èpercepito: la Sensazione percepisce la cose come sono nella realtà, cogliendo i singoli particolari, i fatti empirici (capacità di analisi); l’ Intuizione percepisce attraverso una “percezione interiore” inconscia delle possibilità insite nelle cose, andando al di là del singolo particolare empirico percogliere il senso globale del fatto (capacità di sintesi).

Sebbene l’individuo abbia in sé tutte e quattro le Funzioni, è prevalentemente solo una di queste quella con cui egli si orienta e si adatta nellarealtà. Questa funzione è detta funzione differenziata o superiore e determina il tipo psicologico a cui appartiene l’individuo. Dato che ciascuna diqueste Funzioni può combinarsi con un atteggiamento prevalentemente estroverso (cioè orientato verso il mondo esterno, verso i fatti e lepersone) o introverso (cioè orientato verso il mondo interiore, verso i propri pensieri ed emozioni), possiamo avere in tutto otto tipi psicologici dibase: un tipo intellettuale (funzione pensiero) estroverso o un tipo intellettuale introverso, un sentimentale estroverso o introverso, e così via.

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Nella psicologia di Jung vale la legge fondamentale degli opposti: conscio e inconscio rappresentano una polarità dialettica e quindi, se lacoscienza sviluppa un certo atteggiamento o una certa funzione, l’inconscio assumerà l’atteggiamento o la funzione opposta. Così, alla funzionesuperiore, che determina il nostro atteggiamento conscio, corrisponde una funzione inferiore opposta; un intellettuale introverso, ad esempio, sarà,inconsciamente, un sentimentale estroverso.

Oltre che della sua funzione superiore, l’uomo si serve in parte anche di una seconda funzione ausiliaria, solo relativamente differenziata, cheappartiene all’altra coppia dialettica (cioè a quella coppia in cui non rientrano la funzione superiore ed inferiore). La funzione opposta a quellaausiliaria sarà quindi prevalentemente inconscia e andrà ad affiancarsi alla funzione inferiore.

Il seguente schema circolare illustra le polarità dialettiche che si instaurano tra le quattro Funzioni. Ad ogni funzione è stato attribuito unelemento della filosofia classica (Terra, Acqua, Aria, Fuoco) ed un corrispondente colore (i settori grigio scuro rappresentano le combinazioni trala funzione principale e quella ausiliaria):

Le quattro Funzioni e la legge dialettica degli

opposti spiegano le dinamiche che si instaurano trale istanze psichiche. Tra queste istanze abbiamoinfatti due coppie di opposti:

a) Io – Ombra,b) Persona – Anima/Animus.Se il nostro Io assume una funzione, l’Ombra

assumerà la funzione opposta; se noi ci relazioniamocol mondo esterno attraverso una certa funzione (cherappresenta quindi la nostra Persona), cirelazioneremo col nostro inconscio con la funzioneopposta (che caratterizzerà la nostra Anima, nel casodi un uomo, o il nostro Animus, nel caso di unadonna).

L’opposizione dialettica è particolarmente

evidente nel caso della coppia Persona –Anima/Animus in quanto coinvolge anchel’opposizione maschile – femminile. Un uomo, lacui Persona ha sviluppato un atteggiamentofortemente maschile e, ad esempio, sensoriale-estroverso nel modo di proporsi al mondo esterno,avrà un inconscio fortemente femminile: nei suoisogni e nelle sue fantasie apparirà come una donnaintuitiva-introversa; questa sarà l’immagine della suaAnima. Viceversa possiamo dire per una donna.

“Tutto ciò che è inconscio viene proiettato”afferma Jung. Questa legge ci permette di capireperché molto spesso la donna di cui un uomo siinnamora incarni le qualità della sua Anima, nelsenso che l’uomo “proietta” su di lei le qualità delproprio inconscio femminile, ovvero le qualità chemancano alla propria coscienza. Lo stesso si puòdire dell’uomo amato da una donna, che rappresenta

la proiezione del proprio Animus o inconscio maschile.Tutto questo avviene quando l’Io si identifica con la Persona, relegando nell’inconscio l’Anima o l’Animus. Ma si possono anche avere dei

casi in cui l’Io tende ad identificarsi con l’Anima o l’Animus, rendendo coscienti in sé caratteristiche del sesso opposto: in questo caso sarà laPersona a sprofondare nell’inconscio e quindi ad essere proiettata su un individuo dello nostro stesso sesso, come avviene nei casi diomosessualità.

In quanto negativo dell’Io, l’Ombra è sempre proiettata, in particolare su persone che spesso suscitano in noi una immediata antipatia orepulsione, in quanto rappresentano le nostre qualità negative inconsce che rifiutiamo.

Il Processo di Individuazione

Concludiamo questa breve sintesi della psicologia junghiana con un accenno al processo di individuazione, ovvero il processo evolutivo chedeve condurre l’individuo a raggiungere la propria completezza, la totalità della propria personalità, il proprio Sé. Questa totalità è raggiuntaquando tutte le principali coppie di opposti che costituiscono la nostra psiche sono relativamente differenziate, ovvero rese coscienti, quando cioècoscienza e inconscio vengono unite insieme da una relazione vitale. Ciò significa, in pratica, prendere gradatamente coscienza delle nostrecomponenti inconsce che, nel corso del processo, si manifestano attraverso figure Archetipiche nei sogni e nelle fantasie.

A grandi linee, il processo di individuazione si può scandire nelle seguenti tappe:1) conoscenza della Persona, dell’immagine di noi che mostriamo (o che vorremmo mostrare) all’esterno e che spesso può non coincidere

con la vera natura del nostro Io;2) conoscenza della nostra Ombra, del nostro “lato oscuro”, negativo e rifiutato;3) incontro con la nostra Anima (per un uomo) o Animus (per una donna) cioè con la parte inconscia di noi che ha attinenza col sesso

opposto;4) incontro con gli Archetipi del principio spirituale (per un uomo) o del principio materiale (per una donna): è la presa di coscienza della

nostra primordiale mascolinità (per un uomo), rappresentata dall’archetipo del Vecchio Sapiente (= principio spirituale o Logos) o della nostraprimordiale femminilità (per una donna), rappresentata dall’archetipo della Madre Terra o Magna Mater (= principio materiale o Natura). SonoArchetipi già molto vicini al Sé in quanto rappresentano il nostro vero e proprio essere, la radice primordiale della nostra mascolinità o

femminilità.5) raggiungimento del Sé: dopo aver conosciuto la nostra maschera sociale (Persona), il nostro lato oscuro (Ombra), la nostra componente

controsessuale (Anima o Animus) e la nostra relazione con lo Spirito (Vecchio Sapiente) o con la Natura primordiale (Madre Terra), possiamoraggiungere quella totalità psichica, congiunzione di conscio e inconscio, che è il Sé. Il suo simbolo fondamentale è l’unificazione, la coincidenzadegli opposti, il cerchio e il suo centro. Il Sé non può essere descritto: è qualcosa di superiore all’Io, è – per così dire – “quella personalità cheanche noi siamo”, è soggetto ed oggetto, Io e mondo al tempo stesso, è quel “Regno di Dio in noi” che tutte le mistiche hanno sempre indicatocome obiettivo finale del cammino dell’individuo.

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