14
In collaborazione con

La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

  • Upload
    others

  • View
    2

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

...La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può rappresentare per il nostro sistemasanitario un valido strumento di conoscenza e confronto tra le varie esperienze regionali presentinel nostro paese, favorendo l’esplicitazione delle migliori prassi quale strumento che favoriscail progressivo allineamento delle regioni in difficoltà rispetto a quelle più virtuose...

Il Ministro della Salute - Prof. Ferruccio Fazio

...È quindi ovvio che in un contesto di tale complessità avere a disposizione dati attendibili diventauno strumento indispensabile per poter elaborare strategie di intervento, per confrontare sistemie soluzioni diverse al fine di operare le scelte migliori e valutare l’impatto delle azioni intraprese...

Il coordinatore degli Assessori alla Sanità - Dr. Luca Coletto

...Le analisi contenute nel Rapporto SIC, che ha raccolto in maniera organica e strutturata un’impo-nente quantità di dati originati da varie fonti (Istat, Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute,AIFA-OsMED, Federfarma, ecc) hanno una importante funzione conoscitiva e di sintesi...

Il Direttore Generale Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) - Prof. Guido Rasi

...gli studi di FederAnziani, che con prestigiose Università analizza da tempo i bilanci di tutte lestrutture pubbliche sanitarie, rappresentano un punto di riferimento e uno strumento preziosoper i policymakers...

Il Presidente di Farmindustria - Dr. Sergio Dompé

...Confido che il SIC possa costituire un utile contributo a diffondere la cultura della trasparenzain tutti gli ambiti della sanità italiana e cambiare il modo di ragionare e intervenire sui problemidella sanità, passando da una logica di interventi contingenti a una logica di riforme strutturali...

Il Presidente di Federfarma - Dott.ssa Annarosa Racca

€ 119,00

In collaborazione con

9 788896 287026

ISBN 978-88-96287-02-6

Page 2: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

“Tutti vogliono vivere,ma nessuno sa perché” .

Arthur Schopenhauer

Page 3: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

© Copyright 2010 by SIC srlVia Otranto, 36 - 00192 Roma

Progetto grafico e videoimpaginazioneM&S - Roma

Proprietà letteraria riservata - printed in Italy

Stampa: Stige - Arti Grafiche S.p.A.Via Pescarito, 110 - 10099 San Mauro (TO)

Finito di stampare nel mese di ottobre 2010

La riproduzione con qualsiasi processo di duplicazione delle pubblicazioni tutelate dal diritto d’autore è vietata e penalmenteperseguibile (art. 171 della legge 22 aprile 1941, n. 633). Quest’opera è protetta ai sensi della legge sul diritto d’autore e delle Convenzioni internazionali per la protezione del diritto d’autore (Convenzione di Berna, Convenzione di Ginevra).Nessuna parte di questa pubblicazione può quindi essere riprodotta, memorizzata o trasmessa con qualsiasi mezzo e in qualsiasiforma (fotomeccanica, fotocopia, elettronica, ecc.) senza l’autorizzazione scritta dell’editore. In ogni caso di riproduzioneabusiva si procederà d’ufficio a norma di legge.

Si ringrazia per la collaborazioneVincenza CarotenutoDaniele D’Ambrosio Fabio De LeonardisGennaro Di GenovaSimona GiglioManuela IlardiGiacomo MascettiPietro Mei Massimiliano MungoPaolo RuiCaterina SchiappaEleonora SelviLuca SperandeoLuciana ValenteAdele VitaAlfredo Vitali

A cura diRoberto Messina

Coordinatori ScientificiAmerico CicchettiFrancesco Saverio Mennini

RedazioneChiara Tempesta

CoordinatoreRoberto Cosci

Responsabile Rapporti IstituzionaliAntonello Serafini

Page 4: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

La pubblicazione del Compendio “SIC Sanità in cifre - una appropriataconoscenza dei dati per una migliore programmazione sanitaria” puòrappresentare per il nostro sistema sanitario un valido strumento diconoscenza e confronto tra le varie esperienze regionali presenti nel nostropaese, favorendo l’esplicitazione delle migliori prassi quale strumentoche favorisca il progressivo allineamento delle regioni in difficoltà rispettoa quelle più virtuose. Il nuovo Patto per la salute 2010-2012, rappresentaun atto politico fondamentale per il settore sanitario, in quanto individuagli assi strategici e gli impegni prioritari per la gestione della sanità nelprossimo triennio. È un accordo raggiunto dopo una riflessione attenta siaai principi sia alle scelte necessarie per raggiungere un punto di equilibriotra il rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, così come declinati in sededi Unione Europea, e l’individuazione di strumenti per il miglioramento dellaqualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativadelle prestazioni e la garanzia della tenuta unitaria del sistema.

L’intesa raggiunta con le regioni dà continuità a quest’impostazione,dando, in primo luogo, certezza di risorse per il Servizio sanitario nazionalesu un arco pluriennale, e prevedendo una crescita del finanziamento purnei limiti della compatibilità con la programmazione finanziaria del Paese,ma anche perfezionando i sistemi di controllo per le Regioni in disavanzo,accompagnandole con un affiancamento dei Ministeri competenti, finoall’eventuale commissariamento, per favorire le scelte più appropriate emeno dispendiose per i cittadini dei loro territori, aiutandole nell’orga-nizzazione strutturale del sistema sanitario e dei servizi.

È ancora più forte la responsabilità delle Regioni per assicurare l’equi-librio finanziario della gestione sanitaria. Nel Piano approvato dal Governodi concerto con le Regioni le risorse aggiuntive per la copertura del fab-bisogno del Servizio sanitario nazionale sono pari a 1.600 milioni di europer l’anno 2010 e di 1.719 milioni di euro per l’anno 2011, per poi per-venire, nel 2012, ad un incremento del 2,8% rispetto l’anno precedente.Tali somme rappresentano una quantificazione che Stato e Regioni hannoritenuto congrua per erogare i servizi sanitari, evitando al contempo chele risorse destinate ai piani di rientro diventino una modalità ordinariadi rifinanziamenti della sanità regionale.

Il Patto per la salute contiene norme rilevanti anche per la raziona-lizzazione della rete ospedaliera e l’incremento dell’appropriatezza deiricoveri ospedalieri, con una riduzione degli standard nazionali di riferimen-to da 4,5 a 4 posti letto per mille abitanti comprensivi di 0,7 posti letto

Ministero della Salute

In questa ultima edizione FederAnziani scatta una precisa fotografia del sistema salute attraversoi dati che pervengono dal settore sanitario e che rappresentano per milioni di cittadini, anziani enon solo, un punto di riferimento cruciale per la propria qualità di vita.

La strutturazione del compendio “SIC - Sanità in cifre 2009” è stata snellita, rendendo disponibilesul sito www.sanitaincifre.it la parte relativa alle regioni e non solo, semplificando quindi notevol-mente il lavoro di ricerca.

Come ogni anno, per progettare e dare vita al SIC 2009, FederAnziani si è voluta avvalere deisupporti collaborativi di due prestigiose Università: Tor Vergata attraverso il Ceis e la Cattolica delSacro Cuore con la Facoltà di Economia.

Hanno inoltre collaborato associazioni di settore e numerosi esperti del settore socio sanitario,per raggiungere una completezza ed efficienza sia in termini di dati che di qualità.

Page 5: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

00000000

per riabilitazione e lungodegenza post-acuzie come dotazione mediaregionale. Inoltre, in attesa dell’adozione del nuovo provvedimento direvisione straordinaria dei livelli essenziali di assistenza (Lea), il Pattoconferma la direzione verso l’appropriatezza organizzativa, con l’aumento(da 43 a 108 DRG), delle prestazioni “ad alto rischio di inappropriatezzase erogate in regime di ricovero ordinario”, trasferibili in ricovero diurnoentro i valori soglia stabiliti dalle Regioni, aggiungendo anche l’individua-zione di una lista di prestazioni “potenzialmente inappropriate” se erogatein day surgery, che devono essere erogate in regime ambulatoriale (pur inambulatori protetti, operanti in sede ospedaliera).

Nel contesto del Patto per la salute, in sintonia con quanto il presenteCompendio illustra, viene definita la necessità, anche con il rafforzamentodel ruolo attribuito all’Agenas, di mettere a sistema le competenze necessariea promuovere l’efficacia e l’efficienza delle attività regionali ed aziendali,attraverso le azioni di monitoraggio e valutazione delle performance, già incorso. Le attività di monitoraggio previste riguardano la riorganizzazionedella rete ospedaliera, la qualificazione e l’appropriatezza dell’assistenzaterritoriale, l’assistenza farmaceutica, la qualità dei dati contabili, di struttu-ra e di attività e queste azioni dovranno essere strettamente collegatealla programmazione sanitaria, sia di livello centrale sia regionale.

In questa prospettiva è necessario ribadire il ruolo centrale del-l’Educazione continua in medicina, anche sulla base delle recenti innova-zioni introdotte, quale strumento di produzione di conoscenza sui metodidella programmazione sanitaria nazionale e regionale, oltre naturalmentel’aggiornamento professionale classicamente definito. In questo senso,è necessario che i programmi formativi prevedano obiettivi relativi alleattività di valutazione, rendendo disponibili per i vari livelli, il manager,il formatore e il professionista utente percorsi formativi adeguati chepermettano la formazione su analoghe risorse di conoscenze anche me-todologiche, con la conseguente possibilità di un confronto adeguato.

Infine, a seguito della stipula del Patto, sarà definito prossimamenteil nuovo Piano sanitario nazionale 2010-2012, quale strumento efficaceper promuovere l’adeguamento della programmazione regionale alleindicazioni che il livello centrale potrà offrire, anche per ricostruire unrapporto virtuoso tra sanità e sviluppo socioeconomico nel nostro paese.

Prof. Ferruccio FazioMinistro della Salute

In Italia, così come in altri paesi industrializzati, la sanità rappresentaun settore estremamente complesso che sta fronteggiando da anni unarealtà caratterizzata da continui e rapidi cambiamenti demografici edepidemiologici.

Siamo di fronte ad un progressivo invecchiamento della popolazionedovuto all’allungamento della vita media, ad un cambiamento delledinamiche epidemiologiche, derivanti ad esempio da patologie cronico-degenerative che colpiscono in prevalenza soggetti ultrasessantacinquenni,che portano a disabilità, e che si protraggono nel tempo, con necessitàdi interventi assistenziali di lungo termine (long-term care). A questoaspetto si aggiungono nuovi fattori che “condizionano” la nostra vita,come i problemi ambientali, lo stress, le cattive abitudini, etc.

Tali cambiamenti devono essere governati in un contesto di risorselimitate e ciò rende necessaria una riallocazione delle risorse, secondomodelli che meglio rispondono alle mutate esigenze della popolazione,attraverso piani d’azione rivolti alla ricerca di maggiore qualità ed appropria-tezza clinica, oltre ovviamente alla ricerca di appropriatezza organizzativa.

Grazie alla disponibilità di accesso alle informazioni sanitarie, resepossibili anche dall’alfabetizzazione informatica, la domanda di presta-zioni sanitarie da parte dei cittadini oltre ad aumentare, diventa ognigiorno più matura e differenziata, ad elevato contenuto specialistico econcentrata verso quelle prestazioni innovative ed a più alto caratteretecnologico, come la diagnostica strumentale, che comportano un notevoleincremento della spesa sanitaria.

Il cittadino risulta oggi essere pienamente consapevole del contestoin cui vive ed è sempre più aggiornato e in quanto tale più esigente.

Pertanto gli obiettivi del sistema sanitario tendono a focalizzarsi sul-l’offerta assistenziale fondata sui principi di qualità e di massima appropria-tezza, intesa come efficacia clinica, riportando così al centro del sistemail paziente e le soluzioni ottimali alle sue esigenze.

La struttura organizzativa dell’offerta, ampliata nel corso del tempoper fronteggiare i cambiamenti sopraccitati, pone inoltre il problema disviluppare nuove linee strategiche e progettualità focalizzate ed orientateverso forme d’assistenza alternative al ricovero, strumento sanitario acui molto spesso si ricorre in modo inappropriato, ed a sviluppare una

Regione Veneto

Page 6: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

politica di rafforzamento dei servizi territoriali, della prevenzione e del-l’integrazione socio-sanitaria con maggiore coinvolgimento dei Medicidi Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta.

Non bisogna dimenticare che in questi anni sono stati sviluppatianche radicali cambiamenti in senso federale della struttura della nostrasocietà, ed altri verranno, per cui la tutela della salute, uniforme sul ter-ritorio, assume una valenza nuova e di maggiore impatto sull’intera cit-tadinanza e comporta quindi una maggiore responsabilizzazione degliattori ed in particolare di chi opera scelte strategiche. Scelte di assisten-za sanitaria decentrate si traducono in un maggior contatto con il citta-dino, in una più dettagliata comprensione delle necessità e dei bisognied in una scelta di soluzioni più opportune e più appropriate.

Il Servizio Sanitario si sta inoltre muovendo verso un sistema divalutazione delle tecnologie sanitarie (Health Technology Assessment) edi un sistema di costi che consentirà di individuare il valore economicostandard delle prestazioni erogate in condizioni di efficienza.

È quindi ovvio che in un contesto di tale complessità avere a dispo-sizione dati attendibili diventa uno strumento indispensabile per poterelaborare strategie di intervento, per confrontare sistemi e soluzionidiverse al fine di operare le scelte migliori e valutare l’impatto delle azioniintraprese.

Il presente lavoro, pertanto, si pone l’obiettivo di fornire una molteplicitàdi dati sulla sanità italiana con una visione a 360 gradi dell’attuale sistemama, nel contempo, rende possibile anche avere una visione dettagliata deisingoli sistemi regionali, consentendo quindi utili raffronti tra regioni o tra lasingola regione e il livello nazionale, attraverso un sistema di benchmarking.

La possibilità di disporre di dati attendibili consente di ottenereimportanti informazioni a supporto della programmazione sanitaria, alfine di conoscere e valutare i punti di forza da sviluppare e rafforzare, edi individuare le criticità su cui intervenire.

In un momento particolare come questo, il dato numerico resta lostrumento principale per decodificare le complessità organizzative e rap-presenta l’ “alfabeto” per decifrare e confrontare realtà che, scegliendosoluzioni diverse e vicine ai bisogni delle singole realtà, tendono a diffe-renziarsi sempre di più.

La sfida pertanto è, e sarà, quella di rendere possibile l’adozione disoluzioni e risposte diverse ai bisogni dei cittadini, sempre in un contestodi appropriatezza clinica ed organizzativa, ma anche di rafforzare lepolitiche e i progetti nazionali, quali ad esempio i progetti “mattone”,che incentivano la scelta di soluzioni per una lettura univoca dei cam-biamenti, ne consentono il confronto e una seria valutazione.

Luca ColettoAssessore Politiche Sanitarie - Regione VenetoCoordinatore degli Assessori Regionali Salute

Page 7: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

è data da alcuni degli indicatori di programmazione e controllo elabo-rati da AIFA in collaborazione con il Ministero della Salute ed il Ministerodell’Economia, in ottemperanza alla legge 122 del luglio 2010.

Anche i dati raccolti ed elaborati dal Rapporto SIC 2009 vanno inquesta direzione in quanto forniscono un quadro preciso, dettagliato edaggiornato della realtà sanitaria nelle regioni italiane e possono sicura-mente costruire un importante strumento di informazione per i cittadini edun utile strumento di lavoro per operatori professionali e decisori politici.

Prof. Guido RasiDirettore Generale AIFA

Il Rapporto di Federanziani Sanità in Cifre - SIC 2009, realizzato incollaborazione con l’Università Cattolica ed il CEIS Tor Vergata, presentaun’approfondita analisi delle condizioni economiche e sanitarie in Italia,comprese le modalità organizzative e di erogazione delle prestazioni, conparticolare riferimento ai LEA, e dei dati di spesa sanitaria e del contoeconomico nazionale.

Le analisi contenute nel Rapporto SIC, che ha raccolto in manieraorganica e strutturata un’imponente quantità di dati originati da varie fonti(Istat, Istituto Superiore di sanità, Ministero della Salute, AIFA-OsMED,Federfarma, ecc), quasi sempre presentati con disaggregazioni a livelloregionale, hanno una importante funzione conoscitiva e di sintesi.

Due punti sembrano di particolare rilevanza nel Rapporto SIC 2009:il problema dell’invecchiamento della popolazione ed il problema delledifferenze regionali.

La popolazione italiana ha, infatti, una speranza di vita tra le piùelevate al mondo ed il numero di soggetti anziani è in continua crescita.Questo fenomeno pone importanti sfide ai nostri sistemi sanitari, sia intermini di costi sia in termini di qualità, in quanto gli attuali sistemi dicure in tutti i paesi industrializzati sono stati pesanti soprattutto in terminidi patologie acute (“acute care”) mentre con l’invecchiamento dellapopolazione diventa predominante il problema della polipatologia edella polifarmacoterapia.

La necessità di contenere la spesa sanitaria entro limiti ragionevolidel PIL rappresenta dunque anche un importante occasione per ottenereun miglioramento della qualità e dei risultati delle cure, soprattutto nell’am-bito delle cure primarie che rappresentano, a livello globale, come definitonel WHO World Health Report 2008, lo snodo fondamentale di erogazionedell’assistenza sanitaria per una popolazione sempre più anziana.

L’opportunità di collegare le manovre di contenimento della spesaal miglioramento delle cure è particolarmente importante in Italia dove ledifferenze regionali nel campo della salute sono molto ampie e dove esisteil rischio concreto che le differenze regionali nella qualità dei servizi sanitaripossano ulteriormente approfondirsi.

Un esempio concreto dell’opportunità di utilizzare la necessità dicontenimento della spesa ai fini di un miglioramento della qualità delle cure

Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA)

Page 8: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

L’introduzione di costi standard su ogni voce di spesa può rappre-sentare una risposta efficace per limitare, fino ad azzerare, le variabilitàdi prezzo spesso assolutamente inspiegabili per lo stesso prodotto.

Per andare in direzione della necessaria appropriatezza è fondamen-tale disporre di dati precisi, attendibili e al massimo livello di dettaglio.Un nuovo approccio dimostrato dall’innovazione - davvero positiva -introdotta dal Ministero della Salute, che recentemente ha analizzato epubblicato gli indicatori per la valutazione delle performance dei servizisanitari regionali, misurando, a parità di prestazione, la variabilità deicosti tra le diverse regioni. La farmaceutica figura tra questi indicatori,con una tra le variabilità più basse che è metà di quella complessiva.

Su questa linea gli studi di Federanziani, che con prestigiose Universitàanalizza da tempo i bilanci di tutte le strutture pubbliche sanitarie, rappre-sentano un punto di riferimento ormai da anni e uno strumento preziosoper i policymakers. Condizione necessaria per un Welfare più modernoed efficiente è il superamento di una visione a compartimenti stagni(farmaceutica, ospedali, diagnostica, ecc.), che segue una logica contabile.A questa deve subentrarne una che tenga conto del valore delle presta-zioni, guardando alla Salute “prodotta” e alle relazioni tra le varie vocidel sistema socio-sanitario.

Farmaci e vaccini sono un investimento per l’efficienza di tutto ilsistema socio-sanitario, da valutare in ottica costo/valore/beneficio.Ovvero tenendo conto sia del miglioramento delle condizioni di Salute;sia dei costi globali per la gestione delle patologie, che possono ridursise terapie farmacologiche evitano l’aggravarsi delle condizioni deiMalati e il conseguente ricorso a prestazioni più costose e che comportanomaggiori disagi per i Pazienti e le loro famiglie, in particolare nel casodell’ospedalizzazione.

Infine, la sfida della sostenibilità richiede a tutti gli attori coinvoltiuna nuova e più forte assunzione di responsabilità. Le imprese devono daremaggior valore alle proprie scelte imprenditoriali e un numero crescente dievidenze dimostra che in questi anni hanno saputo farlo sempre di più.Nel 2009 a fronte di una spesa farmaceutica pubblica totale di 11,5miliardi di euro a ricavo industria, le imprese del farmaco - insiemeall’indotto - hanno offerto al Paese 3 miliardi di investimenti in Ricerca eProduzione; 5,9 miliardi di stipendi e contributi; 2,9 di tasse. Ossia 11,8miliardi di euro.

Con un mese di aspettativa di vita guadagnato ogni quattro negliultimi 60 anni, l’Italia è uno dei Paesi più longevi al mondo. Un fenomenoattribuibile, come in tutte le Economie Avanzate, per il 40% ai frutti dellaRicerca farmaceutica.

E sempre di più - dal 19,5% del 1994 al 22,7% attuale - sono gli over 65che si dichiarano in buona Salute, con un progresso che ha interessato 900mila persone. I cittadini con più di 65 anni rappresentano il 20% dellapopolazione (e il 40% dei ricoveri in ospedale) e sono destinati a superareil 30% nel 2045 (saranno 8 milioni in più), mentre gli over 80 passerannodall’attuale 5% all’11% (cioè quasi 4 milioni in più).

Dati che testimoniano il valore del nostro Servizio Sanitario Nazionale,uno dei migliori a livello globale per rapporto qualità/prezzo/prestazione.Ma - allo stesso tempo - indicano la necessità di migliorare la gestione dellaspesa per rispondere a un quadro che evolve rapidamente con l’invecchia-mento della popolazione, la crescente domanda di Salute, i progressi nelleterapie e i vincoli di finanza pubblica.

Combattere sprechi, diseconomie e inefficienze in tutta la Sanità èla vera sfida per l’equilibrio e la sostenibilità del SSN. Solo così si potrannogarantire adeguato accesso alle cure, politiche di prevenzione più incisivee maggiore qualità nell’assistenza sul territorio.

La farmaceutica è pronta a fare la sua parte, ma va riconosciutoche la spesa pubblica per medicinali in Italia:- è inferiore a quella di tutti i grandi Paesi europei (-31% considerando

la convenzionata, 184 euro rispetto a una media di 267; -25% inclu-dendo anche la spesa in ospedale) e in calo per quanto riguarda lacomponente convenzionata (-4% dal 2001 al 2009);

- rappresenta il 16% del totale della spesa sanitaria nel 2009, a frontedell’84% di tutte le altre prestazioni.

È su queste che occorre intervenire in maniera crescente, per tute-lare nei fatti la Salute, priorità fondamentale di ogni Servizio Sanitario, eaumentare l’efficienza nell’uso delle risorse. I margini di risparmio, senzapregiudicare le prestazioni, sono ampi: lo testimonia la corrispondenzanelle regioni virtuose tra qualità della Sanità e controllo dei conti pubblici.

Cinque regioni, con il 38% della popolazione, hanno accumulato il90% dei disavanzi sanitari tra il 2006 e il 2009.

Farmindustria

Page 9: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

Anche quest’anno il SIC mette a disposizione di quanti si occupanodi sanità e salute una grande mole di dati e informazioni sul sistemasanitario nazionale. Le cifre, se correttamente interpretate, parlano chiaroe danno indicazioni precise sulla situazione di questo settore, sul suostato di salute e sulle sue prospettive di sviluppo. Mi vorrei soffermare,in particolare, sulla situazione del settore farmaceutico.

Cosa dicono le cifre a questo proposito? Dicono che da diversi annia questa parte, per essere precisi dal 2001 a oggi, la spesa farmaceuticaconvenzionata (cioè la spesa per farmaci erogati dalle farmaci in regimedi SSN) è rimasta praticamente invariata: non ha recuperato nemmenol’inflazione. Negli ultimi tre anni, poi, la spesa convenzionata netta a caricodel SSN è addirittura diminuita a seguito dei numerosi e continui interventidi contenimento che si sono concentrati su questa voce. A pagarne le spesesono state soprattutto le farmacie che, oltre a sostenere l’onere pro-quota dei ripetuti interventi di riduzione dei prezzi, hanno dovuto subire,da sole, le conseguenze di tagli mirati sui loro margini che hanno portatola redditività delle farmacie stesse sui farmaci SSN vicino allo zero.

È estremamente positivo a questo proposito che il Parlamento e ilGoverno abbiano recepito, all’interno della manovra estiva, la richiestadi Federfarma di convocare, entro settembre 2010, un tavolo per la ride-finizione della remunerazione della farmacia, con l’obiettivo di superareuna fase di incertezza dovuta a tagli continui e irrazionali, individuandoun compenso adeguato e certo per l’attività svolta dalla farmacia nel-l’ambito del SSN.

Le cifre dicono però anche che ci sono altre voci di spesa, nell’ambitodella sanità, che sono aumentate in questi anni a dismisura, quale ad esem-pio la farmaceutica ospedaliera, senza che siano disponibili dati certi epuntuali come quelli rilevati e resi disponibili dalle farmacie. Le farmacie,a differenze delle strutture sanitarie pubbliche, ogni mese, inviano all’AIFAe al Ministero dell’economia informazioni dettagliate sui farmaci consegna-ti ai cittadini in regime di SSN. Grazie a questi dati le autorità nazionalie regionali che si occupano di salute e di economia sanno quali e quantifarmaci sono stati prescritti da quali medici e a quali cittadini sono statidispensati, da quali farmacie. Sanno anche con la massima precisionequali sono stati i costi effettivamente sostenuti.

In questo modo viene garantita la massima trasparenza e la più ampiapossibilità di intervento sia sul fronte sanitario sia su quello economico.

Federfarma

Al “guadagno” netto di 300 milioni, si aggiungono 12 miliardi diesportazioni, il 54% della produzione realizzata in Italia; la leadershipnella Ricerca (con una pipeline biotech di 233 prodotti in sviluppo); inve-stimenti pari a 2,3 miliardi l’anno; un indotto di assoluta qualità checonta 61 mila addetti.

Invecchiamento della popolazione, crescente domanda di Salute eprogressi nelle terapie determinano inevitabilmente un aumento delladomanda di medicinali. L’Italia può decidere se soddisfarla con consumiappropriati e condizioni compatibili con una forte produzione nel Paese.Oppure importando gli 11,5 miliardi di euro di medicinali, con una spesa“in perdita”.

Ecco perché penalizzare l’industria del farmaco può avere esiti intermini di cassa apparentemente positivi nell’immediato, ma che intaccanol’attrattività dei territori, i piani di sviluppo delle aziende, gli investimenti,l’occupazione.

Muoversi in direzione di uno sviluppo sostenibile della Sanità significaassicurare a tutti i cittadini il giusto accesso alle cure, un valore prevalente-mente per gli anziani, ma allo stesso garantire anche equilibrio dellafinanza pubblica e capacità di crescita in settori al centro dell’Economiadella Conoscenza, come la farmaceutica. Per mettere le nuove genera-zioni nelle condizioni di soddisfare la propria domanda di Salute e dipoter contare su posti di lavoro qualificati e un soddisfacente sviluppoumano e professionale.

“Non ereditiamo il mondo dai nostri padri, ma lo prendiamo in pre-stito dai nostri figli”: un proverbio dei nativi d’America che interpreta unlegame tra anziani e giovani, correttamente interpretato dal lavoro diFederAnziani e sul quale si misurerà la capacità di crescita economica esociale del nostro Paese.

Sergio DompéPresidente Farmindustria

Page 10: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

Premessa: Dr. Roberto Messina, Presidente FederAnziani

Capitolo PRIMO DATI DEMOGRAFICI ED EPIDEMIOLOGICI

Dati demografici- POPOLAZIONE 28- NATI-MORTALITÀ 34- FECONDITÀ 37Dati epidemiologici- CAUSE DI MORTE 38- ABORTO 39- AIDS 46- TRAPIANTI 55- TUMORI 68

Capitolo SECONDOORGANIZZAZIONE DEL SSN

Struttura e distribuzione sul territorio- STRUTTURE LOCALI 84- STRUTTURE DI RICOVERO 86- STRUTTURE OPERATIVE - RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI 94- STRUTTURE OPERATIVE - AMBULATORI E LABORATORI 105- POSTI LETTO 110- STRUTTURE PER TIPOLOGIA DI APPARECCHIATURE 116Il personale 122- MEDICI 144- INFERMIERI 145Attività di ricovero 146

Capitolo TERZO SPESA SANITARIA

La spesa sanitaria in Italia- DATI GENERALI 162- SPESA 164- COSTI 166- RICAVI 188L.E.A. 199- ASSISTENZA SANITARIA COLLETTIVA IN AMBIENTE DI VITA E DI LAVORO 208

- ASSISTENZA OSPEDALIERA 213- ASSISTENZA DISTRETTUALE 232

La trasparenza e la disponibilità delle farmacie a collaborare con leIstituzioni per assicurare il miglior livello possibile di tutela della salute acosti sostenibili sono gli elementi basilari su cui costruire un modello diassistenza farmaceutica moderno e completo, incentrato sul medico dimedicina generale e sulla farmacia, che sono i presidi sanitari territorialipiù accessibili e vicini ai cittadini.

Confido che il SIC, con i tanti dati e le informazioni raccolte, possacostituire un utile contributo a diffondere la cultura della trasparenza intutti gli ambiti della sanità italiana e cambiare il modo di ragionare eintervenire sui problemi della sanità, passando da una logica di interventicontingenti a una logica di riforme strutturali, basate sulla valorizzazionedell’assistenza territoriale, a fronte della necessità di ridurre l’onere eco-nomico e organizzativo dell’assistenza ospedaliera.

Le farmacie sono pronte a fare la loro parte in questo processo dirinnovamento e razionalizzazione.

Annarosa RaccaPresidente Federfarma

Page 11: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

Capitolo SESTO INFLUENZA STAGIONALE E INFLUENZA A (H1N1)

Influenza stagionale- INCIDENZA 556- DECESSI 563- VACCINAZIONI 564Influenza A (H1N1)- INCIDENZA 571- DECESSI 576- VACCINAZIONI 577

Capitolo QUARTO SPESA FARMACEUTICA

Spesa farmaceutica in Italia- DATI GENERALI DEI CONSUMI 260Settore farmaceutico territoriale- CONSUMI E SPESA 264Spesa farmaceutica- CONSUMO FARMACI 275- PRINCIPI ATTIVI 279- CONFRONTI 281- SPESA PER ATC 287- PRESCRIZIONI 296- FARMACI EQUIVALENTI 300

Capitolo QUINTO CONTI ECONOMICI REGIONALI

Conto economico nazionale delle strutture sanitarie pubbliche 311Conto economico delle strutture sanitarie pubbliche per regione:- PIEMONTE 312- VALLE D’AOSTA 340- LOMBARDIA 343- PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO 371- PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO 375- VENETO 379- FRIULI VENEZIA GIULIA 393- LIGURIA 400- EMILIA ROMAGNA 407- TOSCANA 421- UMBRIA 435- MARCHE 442- LAZIO 449- ABRUZZO 464- MOLISE 470- CAMPANIA 474- PUGLIA 488- BASILICATA 496- CALABRIA 503- SICILIA 517- SARDEGNA 538

Page 12: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

Dati alla mano, come dimostra il Sic 2009, si può dire che il mondosarà sempre più popolato dagli anziani. È strano come i responsabilidelle istituzioni governative, regionali, provinciali e comunali quandosono interpellate a risolvere i problemi posti dall’assistenza agli anzianiabbiano sempre “altro da fare”, “altre faccende cui badare” in rapportoalle cose importanti. E non sempre si capisce bene che cosa sia questo“altro” che li assorbe totalmente. Si ha l’impressione che, nella frenesiadi fare “altro”, si finisca per girare chiassosamente a vuoto.

Il futuro, si è detto, è degli anziani. Non solo per via della fetta dispazio sempre più consistente che occupano su questa terra afflitta daproblemi ambientali pressanti, e nemmeno è semplicemente questionedi dati statistici e anagrafici. Gli anziani, e chi non lo riconoscerebbe,sono portatori di valori che stanno scomparendo. Sono detentori di unasaggezza di cui abbiamo un disperato bisogno. Sarebbe pertanto ora dismettere di parlare di vecchiaia solo in termini di “costi sociali” e “costisanitari”. Occorre rendersi conto che gli anziani possono rappresentareuna risorsa per la società del futuro, per i nostri figli.

Occorre riconoscere, come abbiamo già rilevato, che la medicina,l’igiene, una più corretta alimentazione hanno contribuito in manieradeterminante ad aumentare la vita. Sarebbe più esatto dire: si sonoaumentati gli anni della gente.

Tuttavia la questione da porre è questa: è possibile sostenere cheagli anni in più che ci sono stati donati corrisponda un miglioramentodella qualità della vita? Infatti, non basta più tempo, ci vuole più vita.Vivere è diverso dal semplice sopravvivere. Fino a qualche anno fa, l’unicocriterio per valutare la riuscita o l’insuccesso delle cure era il prolunga-mento della vita. Adesso ci si comincia a rendere conto che non sempreuna vita più lunga equivale a una vita migliore. Per cui non è sufficienteassicurare la vita fisica, se poi c’è la morte psichica.

Arrivare a novant’anni e oltre bloccati a letto totalmente dipendentidagli altri, con la sgradevole sensazione di essere di peso o di rappresen-tare un ingombro, è una prospettiva che, lungi dall’allettare, terrorizza.Per questo, in ragione di questi presupposti, Federanziani vuole pro-muovere una nuova primavera della terza età in Italia.

Si tratta di un progetto ambizioso che mira a mettere l’anziano alcentro della nostra attività di pressione sulle Istituzioni.

Un vivo ringraziamento va a tutte le autorità che, con la loro altasensibilità, hanno contribuito alla stesura del compendio SIC Sanità incifre 2009, giunto ormai alla IV edizione.

Soffermandosi sui dati e comparandoli con i compendi pregressi sipuò facilmente constatare che l’invecchiamento della popolazione ine-sorabilmente porterà il Sistema Sanitario Nazionale ad assumersi deicosti ogni anno più elevati, e che occorrerà ripensare al comparto convisioni nuove, puntando alla prevenzione senza più limitarsi a gestire leacuzie o le emergenze. Che piaccia o no, il futuro è della terza età!Occorre fare ammenda per il tempo perduto e rimboccarsi le manicheper portare il SSN al break even point. Le questioni che oggi FederAnzianie il Centro studi Sic evidenziano come centrali sono tre. Maggiore salute.Maggiori risorse. Poter contare di più.

Assistiamo a due fenomeni paralleli e contrapposti: mentre da unaparte si può constatare un totale disinteresse da parte di alcune istituzioni,dall’altra è un fiorire di saggi e trattati sugli anziani che, con un tecnicismoesasperato, uno psicologismo e un sociologismo pretenzioso, affrontano iproblemi di chi ha i capelli bianchi. Si avverte al primo impatto un tonoimpersonale, freddo, distaccato, da cui è assente ogni accento di uma-nità. Si ricava l’impressione sgradevole, che non si stia parlando tanto dianziani - quelli, almeno, che conosciamo - ma di mummie avvolte nellebende di uno schematismo raggelante.

È impossibile applicare quelle analisi e quelle dissertazioni alla realtàconcreta che FederAnziani vive ogni giorno. Sono due mondi diversi,senza alcun contatto tra loro. Alle volte verrebbe da rivolgere a certi“specialisti” una semplice domanda: “Ma voi un anziano in carne e ossalo avete mai incontrato? Ci avete passato qualche ora insieme? Sieteriusciti ad ascoltare i suoi discorsi, i suoi problemi, le sue aspettative consufficiente attenzione e interesse?”.

La stessa assistenza, pur tanto migliorata - ma non sempre è il caso -oggi corre il rischio di un eccesso di burocratizzazione. Le schede, leriunioni, le discussioni sono prevalenti rispetto ai rapporti personali.L’igiene, l’ordine, la funzionalità, in certi casi, sono diventati obiettiviastratti cui si sacrifica tutto.

Urge un supplemento d’anima, di cuore, di umanità. Oltre che diconcretezza e realismo.

FederAnziani

Page 13: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

Vogliamo rendere omogenea su tutto il territorio nazionale l’assisten-za ai pazienti affetti da Bronco Pneumopatie Croniche Ostruttiveattraverso l’impiego di metodologie innovative, tra cui la telemedicinae la teleassistenza che comportano un abbattimento dei costi legatiall’ospedalizzazione. I pazienti assistiti a domicilio con ossigenoterapiao in ventilazione assistita, dovranno ricevere prestazioni sanitarie inlinea con gli standard europei.

7. Esenzione dall’applicazione dei diritti SIAE per tutti i Centri Anzianie Centri Sociali frequentati in prevalenza dagli anziani. Gli oneriderivanti dall’applicazione dei diritti SIAE gravano pesantemente sulgià magro bilancio dei Centri Anziani e dei Centri Sociali, limitandole attività di danza che, se pur rispondono a un’esigenza ludica e disocializzazione, rappresentano un esercizio motorio indispensabileper il miglioramento della funzionalità articolare e per la preven-zione dei danni cardiovascolari e di alcune malattie dismetaboliche.Chiediamo a gran voce una legge che preveda l’esenzione di talegabella per i Centri anziani ovvero, in via subordinata, a seguito diapposita convenzione, il pagamento di una somma forfetaria sim-bolica quale contributo per i diritti SIAE per una annualità.

8. Incremento dei finanziamenti destinati a programmi di prevenzioneper le principali patologie che affliggono gli anziani. Vogliamo pro-muovere sul territorio nazionale articolati programmi di prevenzione,in grado di coinvolgere attivamente i soggetti giovani e anziani, perprevenire patologie ad alta incidenza come i tumori della prostata, leneoplasie mammarie, i tumori dell’apparato genito-urinario, l’osteo-porosi, le malattie reumatiche, le patologie cardiovascolari,le malattiedismetaboliche.

9. Approvazione di una legge che regolamenti il percorso formativodei badanti e che preveda la detraibilità fiscale dalle spese dellafamiglia. Vogliamo aumentare la qualità della formazione deibadanti che assistono gli anziani per garantire alle famiglie, ancheattraverso l’istituzione di un apposito albo, personale formato edesperto e premiare attraverso la detraibilità fiscale quelle famiglieche decidono di assistere l’anziano a domicilio. Il tutto in conside-razione del fatto che la rete italiana dei badanti, fenomeno quasiunico in Europa, consente il contenimento dei costi per il SSN edun reale incremento dell’umanizzazione delle cure prestate aglianziani.

Attraverso il perseguimento di una serie di obiettivi concreti inten-diamo contribuire a migliorare concretamente le condizioni e la qualitàdella vita di chi ha i capelli bianchi.

1. Incremento dei servizi di assistenza domiciliare integrata A.D.I. permalati affetti da patologie oncologiche e neurodegenerative e certifi-cazione della qualità del servizio. Lo scopo è quello di ridurre i ricoveriper i numerosi anziani affetti da patologie oncologiche o neurode-generative favorendo soluzioni assistenziali più economiche e più inlinea con una umanizzazione dei trattamenti per i lungodegenti.

2. Istituzione di un Buono per le prestazioni specialistiche che consentaall’utente di ricorrere alle strutture private in caso di liste di attesatroppo lunghe. Il Buono potrà essere presentato dall’utente pressostrutture pubbliche o private in grado di erogare la prestazionerichiesta nel tempo più breve possibile evitando di attendere tempoprezioso per la diagnosi e la cura della malattia.

3. Maggiori risorse per il fondo per i non autosufficienti. Il fondo rap-presenta un primo passo verso un aiuto organico alle famiglie cheassistono anziani non autosufficienti. Con un aumento delle risorsedisponibili si avrebbe una reale responsabilizzazione della famiglianell’assistenza ai congiunti più anziani ed anche un risparmio per ilSSN ottenuto attraverso la diminuzione del numero dei ricoveriospedalieri, soprattutto per le inutili recidive.

4. Rimborsabilità totale delle medicazioni avanzate per le ferite difficilied attivazione di protocolli di controllo e prevenzione in ambitonosocomiale. I più recenti studi nazionali e internazionali dimostranoche l’utilizzazione di medicazioni avanzate riduce sostanzialmente itempi di trattamento di guarigione e di degenza. In tal senso auspi-chiamo l’estensione del progetto pilota del Lazio in altre tre regioni.

5. Tutelare gli anziani con disturbi comportamentali collegati a pato-logie degenerative cerebrali attraverso il consenso informato perl’assunzione dei farmaci antipsicotici. Il tutto per evitare gravi eventicerebrali avversi e fare in modo che i parenti siano a conoscenzadei rischi correlati alle terapie.

6. Potenziamento dell’assistenza ai pazienti affetti da B.P.C.O e unifor-mità dei livelli qualitativi delle prestazioni erogate sul territorio.

Page 14: La pubblicazione del compendio “SIC Sanità in cifre” può ... · qualità dei servizi sanitari, la promozione dell’appropriatezza erogativa delle prestazioni e la garanzia

Si tratta di nove punti molto concreti, in grado, se realizzati, dimigliorare concretamente la qualità della vita degli over 65.

La realizzazione di questi punti, da cui non possiamo esimerci,richiede risorse. Dichiarare guerra agli sprechi, con notevoli risparmi, è pos-sibile adottando misure semplici e razionali, come migliorare la comunica-zione tra Asl e Asl, della stessa regione o non, acquistando prodotti e servizial miglior prezzo e qualità. È inammissibile, ad esempio, che in alcuneregioni si spendano dieci euro per un pasto e in un'altra venti, o che sisostengano costi così diversi per i servizi di lavanderia, o telefonici (da que-sto impegno è possibile un risparmio di oltre 2,5 miliardi di euro annui).

Inoltre le prescrizioni per le indagini di laboratorio hanno raggiuntoormai quantità elevatissime, oltre 1,4 miliardi di prestazioni di laboratorioogni anno! Le nostre apparecchiature diagnostiche hanno raggiunto un livel-lo di obsolescenza elevato, occorrerà rinnovarle. I dati del Sic 2009, inoltre,evidenziano che, benché ci sia stata una diminuzione dei posti letto, non vi èstato in contropartita alcun significativo aumento delle attività di assistenzadomiciliare; se ne deduce che, con la diminuzione delle giornate di degenza,il vuoto assistenziale viene colmato unicamente dalla famiglia del paziente.

Nel capitolo dei farmaci si è riscontrato che il costo dei farmacisostenuto dal Ssn è rimasto praticamente invariato in termini di fatturato,ma analizzando i dati si è riscontrato che molti farmaci e soprattutto gliaumenti, sono stati spostati nella fascia “C” ovvero quella a carico delcittadino. Inoltre nel corso degli anni assistiamo e siamo obbligati a subiresenza poter far nulla la messa in “indiretta” a macchia di leopardo dellasomministrazione dei farmaci, per il cattivo rispetto dei tempi di paga-mento ai farmacisti, i quali per protesta, sospendono la convenzione conle regioni e mettono nei guai i malati.

Tante altre ancora sono le tabelle riportate nel compendio SIC Sanitàin cifre 2009, e le considerazioni conseguenti sulla sanità italiana, che risultacomunque - rispetto alla sanità degli altri paesi europei - tra le migliori inassoluto, sia in termini di qualità\eccellenza che in quantità, rasentandoperò troppo spesso un eccessivo “buonismo” nei confronti dei pazienti epermissivismo o meglio dire “prescrittivismo” da parte dei medici, “rimbor-sato” poi a piè di lista dal nostro SSN. Il tutto a danno della collettività!

Roberto MessinaPresidente FederAnziani