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Sezione Toscana e UmbriaToscana
La Regola dell’Arte e le Norme CEI
Dott. Ing. Emilio Giovannini
Direttore UO Verifiche Periodiche ASL1 di Massa Car raraConsigliere AEIT sezione Toscana e Umbria
La Regola dell’Arte e le Norme CEIdeterminare il quadro normativo di riferimento
Bibliografia di riferimento
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Regione Toscana/GRMIGuida operativa all’applicazione del DM 22 gennaio 2008 n. 37Regione Toscana/GRMILinee guida per l’applicazione del DPR 462/2001Regione Toscana/ASL10Strumenti per l’applicazione del D.M. 22 gennaio 2008 n. 37
Norme sulla sicurezza degli impianti
� Legge 1/3/1968, n. 186: Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici
� Legge 5/3/1990, n° 46: Norme per la sicurezza degli impianti
� D. M. 22/3/2008 n. 37: […] Riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici
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degli edifici
Solo Edifici e Pertinenze
D.lgs. 9/4/2008, n. 81: Testo unico sulla sicurezza e salute sul lavoro
Norme a tutela della salute del lavoratore
salute sul lavoro
� Titolo II – Luoghi di Lavoro
� Titolo III – Uso delle attrezzature di lavoro (*) e dei dispositivi di protezione individuale
� Capo III - Impianti ed apparecchiature elettriche
Impianti di servizio(utilizzo generale)
Impianti tecnologici(attrezzature di lavoro)
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elettrichequalsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto, inteso come il complesso di macchine, attrezzature e componenti necessari all’attuazione di un processo produttivo , destinato ad essere usato durante il lavoro;
(*)
Il quadro normativo attuale
DECRETO 22 gennaio 2008, n. 37 : Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attivita' di installazione degli impianti all'interno degli edifici.
In vigoreIn vigoreIn vigoreIn vigore
installazione degli impianti all'interno degli edifici. Inoltre: Pareri del Ministero dello Sviluppo Economico 26/3 e 26/4/08
LEGGE 5 marzo 1990, n.46 : Norme per la sicurezza degli impianti -limitatamente agli articoli 8 (Finanziamento delle attività di normazione), 14 (Verifiche) e 16 (Sanzioni)
DPR 18 aprile 1994, n. 392 : Regolamento recante disciplina del procedimento di riconoscimento delle imprese ai fini della installazione, ampliamento e trasformazione degli impianti nel rispetto delle norme di sicurezza.
DPR 13 maggio 1998, n. 218 : Regolamento recante disposizioni in materia di sicurezza degli impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico.
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sicurezza degli impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico.
DPR 14 dicembre 1999, n. 558 : Regolamento recante norme per la semplificazione della disciplina in materia di registro delle imprese, nonché per la semplificazione dei procedimenti relativi alla denuncia di inizio di attività e per la domanda di iscrizione all'albo delle imprese artigiane o al registro delle imprese per particolari categorie di attività soggette alla verifica di determinati requisiti tecnici (numeri 94-97-98 dell'allegato 1 della legge 15 marzo 1997, n. 59).
Obblighi di legge
In base al quadro legislativo precedente:
I nuovi impianti sono realizzati da installatori abilitati nel rispetto della regola dell’arte.nel rispetto della regola dell’arte.Al termine dei lavori è stata rilasciata la dichiarazione di conformità.
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I vecchi impianti sono stati adeguati e presentano almeno i requisiti minimi richiesti dalla legge.
Se non sono stati necessari lavori, il proprietario ha redatto un atto notorio.
L’ambito di applicazioneL’ambito di applicazione
Il presente decreto si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso , collocati
Art. 1 comma 1
edifici, indipendentemente dalla destinazione d'uso , collocati all'interno degli stessi o delle relative pertinenz e. Se l'impianto e' connesso a reti di distribuzione si applica a partire dal punto di consegna della fornitura.
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Non c’è più distinzione tra “edifici adibiti ad uso civile ” e “immobili adibiti ad attività produttive, commercio, terziario ed altri usi ” che si trovava nella Legge 46/90
Esclusioni
Il decreto non si applica agli impianti installati all’esterno che non sono al servizio degli edifici
Tipico esempio: gli impianti di illuminazione pubblica
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Cantieri edili
Gli impianti di cantiere e similari, i quali hanno una fornitura provvisoria di energia elettrica sono esclusi dagli obblighi della redazione del progetto e dell'attestazione di collaudo
Resta l’obbligo di rilascio della dichiarazione di confor mità da parte dell’installatore.
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Le procedure adottate in regime di 46/90 nell’ambito dei cantieri edili restano valide
Realizzazione ed installazione degli impianti
Art. 6 comma 1.Le imprese realizzano gli impianti secondo la regol a dell'arte ,
in conformità alla normativa vigente e sono respons abili della in conformità alla normativa vigente e sono respons abili della corretta esecuzione degli stessi. Gli impianti realizzati in conformità alla vigente normativa e alle
norme dell'UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo, si considerano eseguiti secondo la regola dell'arte.
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DM 22/1/08 n. 37Come realizzare impianti sicuri
Installatore abilitato
Allegati
Controllosicurezza efunzionalità
Progetto
Realizzazione impianto
Dichiarazione Conformità
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Professionista abilitato
committente
Messa in esercizio Messa in esercizio Messa in esercizio Messa in esercizio impiantoimpiantoimpiantoimpianto
Requisiti Tecnico Professionali
Diploma di laurea in materia tecnica specifica. Diploma o qualifica conseguita al termine di scuola Diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con specializzazione relativa al settore delle attività di cui all'articolo 1 + 2 anni inserimento (1 anno per impianti idrici).Titolo o attestato conseguito ai sensi della legislazione vigente in materia di formazione professionale + 4 anni inserimento (2 anni per impianti idrici).Prestazione lavorativa svolta, alle dirette dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di
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dipendenze di una impresa abilitata nel ramo di attività cui si riferisce la prestazione dell'operaio installatore per un periodo non inferiore a 3 anni(vale solo il periodo svolto in qualità di operaio installatore specializzato).
Il progetto degli impiantiArt. 5 c.1Per l'installazione , la trasformazione e l'ampliamento degli impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettere a), b), c), d), e), g), e' redatto un progetto .Sono esclusi gli impianti della lettera f (ascensori e montacarichi)
L’articolo 5 c.2 stabilisce limiti dimensionali per determinare se il progetto deve essere redatto da professionista iscritto negli albi professionali oppure dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice .
“Impianti semplici ” il progetto redatto dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice
“Impianti complessi ” il progetto redatto professionista iscritto negli albi professionali
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dell'impresa installatrice negli albi professionali secondo la specifica competenza tecnica richiesta
Impianti di cui all'articolo 1, comma 2, lettera a), relativi agli immobili adibiti ad attività produttive, al commercio, al terziario e ad altri usi , quando:
Limiti DimensionaliImpianti elettrici utenze non domestiche
le utenze sono alimentate a tensione superiore a 1000 V , inclusa la parte in bassa tensione, o quando
le utenze sono alimentate in bassa tensione aventi potenza impegnata superiore a 6 kw o qualora la superficie superi i 200 mq ;
PI> 6kW?
Superficie> 200 mq?
Progetto redatto da
resp. tecnico
no no
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Tipo diimpianto Progetto redatto
da professionista abilitato
resp. tecnico
AT/MT
siBT
si
Il contenuto del progetto
I progetti degli impianti sono elaborati secondo la regola dell'arte . I progetti elaborati in conformità alla vigente normativa e alle indicazioni delle guide e alle norme dell'UNI, del CEI o di altri Enti di normalizzazione appartenenti agli Stati membri dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico dell'Unione europea o che sono parti contraenti dell'accordo sullo spazio economico europeo, si considerano redatti secondo la regola dell'arte .
Nei luoghi a maggior rischio di incendio e in quelli con pericoli di esplosione , particolare attenzione e' posta nella scelta dei materiali e componenti da utilizzare nel rispetto della specifica normativa tecnica vigente.EX
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I progetti contengono almeno:
-Gli schemi dell'impianto
-I disegni planimetrici
-Una relazione tecnica
La relazione tecnica
La relazione tecnica deve contenere informazioni sulla consistenza e sulla tipologia dell'installazione , della trasformazione o dell'ampliamento dell'impianto stesso, con particolare riguardo a:dell'ampliamento dell'impianto stesso, con particolare riguardo a:
In caso di rifacimento parziale degli impianti, deve inoltre essere
Tipologia e alle caratteristiche dei materiali e componenti da utilizzare
Misure di prevenzione e di sicurezza da adottare.
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In caso di rifacimento parziale degli impianti, deve inoltre essere espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistenti dell'impianto .
Fa parte del progetto la citazione della Pratica di Prevenzione Incendi (ove richiesta)
Nota 4 alla dichiarazione di conformità
Rifacimento parziale di impianti
In caso di rifacimento parziale di impianti , il progetto, la dichiarazione di conformità, e l'attestazione di collaudo ove previsto, si riferiscono alla sola parte degli impianti ogget to dell'opera di rifacimento , ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell'i ntero
Art. 7 comma 3
dell'opera di rifacimento , ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell'i ntero impianto . Nella dichiarazione di cui al comma 1 e nel progetto di cui all'articolo 5, e' espressamente indicata la compatibilità tecnica con le condizioni preesistent i dell'impianto .
Allegati
Dichiarazione Conformità
Zona AZona AZona AZona A
Zona ARifacimento parziale
immobile
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Zona AZona AZona AZona A
In pratica si ribadisce il concetto che il nuovo impianto si deve integrare con l’esistente e che nel valutare le condizioni di sicurezza e funzionalità si deve tenere in conto non solo del nuovo impianto, ma anche delle parti dell’impianto esistente “connesse” al nuovo impianto.
Rifacimento parziale
Progetto “semplificato”
Nei casi in cui il progetto e' redatto dal responsabile tecnico dell'impresa installatrice l'elaborato tecnico e' costituito almeno dallo
schema dell'impianto da realizzare
inteso come descrizione funzionale ed effettiva dell'opera da eseguire eventualmente integrato con la necessaria documentazione tecnica attestante le varianti introdotte in corso d'opera.
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corso d'opera.
La dichiarazione di conformità
Dopo aver realizzato l'impianto conformemente al progetto
ed aver controllato l'impianto ai fini della sicurezza e ed aver controllato l'impianto ai fini della sicurezza e
funzionaltà , l'installatore redige la Dichiarazione di
conformità
Modelli (art. 7)
Allegato I, ad uso delle imprese installatrici
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Allegato II, ad uso degli uffici tecnici interni di imprese non installatrici
I modelli sono da completare con gli allegati obbli gatori e facoltativi
DM 37/08La documentazione
IMPIANTO A IMPIANTO A REGOLA D’ARTE
Progetto
+ Varianti
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committente
Dichiarazione
di conformità
Cosa dichiara l'installatore?DICHIARA
che l’impianto è stato realizzato sotto la propria personale responsabilità, che l’impianto è stato realizzato in modo conforme alla regola dell’arte , secondo quanto previsto dall’art. 6, tenuto conto delle condizioni di esercizio e degli usi a cui è destinato l’edificio, avendo in particolare:
� rispettato il progetto redatto ai sensi dell’art. 5 da (2)……………………..……;
� seguito la norma tecnica applicabile all’impiego (3) ......................................;
� installato componenti e materiali adatti al luogo di installazione (artt. 5 e 6);
controllato l’impianto ai fini della sicurezza e de lla funzionalità
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� controllato l’impianto ai fini della sicurezza e de lla funzionalità
con esito positivo, avendo eseguito le verifiche ri chieste dalle
norme e dalle disposizioni di legge .
DM 22/1/08 n. 37Impianti privi di dichiarazione di conformità
Professionista abilitato Relazioneabilitato
Dichiarazione diRispondenza
si
Sopralluogo, ispezione e
ImpiantoComplesso
ImpiantoSemplice Ok?
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Responsabile tecnico esperto
committente
Lavoridi
adeguamento
Sopralluogo, ispezione e prove strumentali
no
Semplice Ok?
Il proprietario dell'impianto adotta le misure necessarie per conservarne le caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo
Uso e manutenzione degli impiantiArt. 8 comma 2
caratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l'uso e la manutenzione predisposte dall'impresa installatrice dell'impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate.
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Articolo 86 – Verifiche e controlli
1. Ferme restando le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 22 ottobre
Testo Unico - Manutenzione
1. Ferme restando le disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462, in materia di verifiche periodiche, il datore di lavoro provvede affinché gli
impianti elettrici e gli impianti di protezione dai fulmini siano periodicamente sottoposti a controllo secondo le indicazioni delle norme di buona tecnicae la normativa vigente per verificarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della sicurezza.
2. Con decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, adottato sentita la Conferenza permanente
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per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, sono stabilite le modalità ed i criteri per l’effettuazione delle verifiche e dei controlli di cui al comma 1.
3. L’esito dei controlli di cui al comma 1 è verbalizzato e tenuto a disposizione dell’autorità di vigilanza.
La Regola dell'arte
Nelle norme di legge viene più volte ribadito che gli impianti
dovranno essere conformi alla regola dell'arte .dovranno essere conformi alla regola dell'arte .
Legge 46/90 art.7 c.1
Le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell'arte [...]
DM 37/08 art. 6
Le imprese realizzano gli impianti secondo la regola dell'arte [...]
Legge 186/68 art.1
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Legge 186/68 art.1
Tutti i materiali, le apparecchiature, i macchinari, le installazioni e gli impianti elettrici ed elettronici devono essere realizzati e costruiti a regola d'arte
Ma cosa si intende con Regola dell'arte ?
La Regola dell'arte
La definizione di una regola dell'Arte risale al tempo delle Corporazioni, che disponevano dettagliati regolamenti in genere riguardanti l'utilizzo di determinati materiali, strumenti, procedure e soluzioni realizzative volte a garantire la qualità del prodotto o del servizio finale. (fonte: Wikipedia)
Sicurezza
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Regola dell'arte QualitàSicurezza
Funzionalità
Quale Regola dell'arte?
Per come è stata definita la “regola dell'arte” è funzione:� Del momento storico nel quale viene realizzato ed utilizzato � Del momento storico nel quale viene realizzato ed utilizzato
l'impianto� Del contesto nel quale viene realizzato l'impianto.
2000 2050
Italia Regola dell'arte ITA2000
Regola dell'arte ITA2050
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ITA2000 ITA2050
USA Regola dell'arte USA2000
Regola dell'arte USA2050
Definire la Regola dell'arte
Le norme di legge possono contenere specifici requisiti che devono essere soddisfatti dagli requisiti che devono essere soddisfatti dagli impianti (es. impianti realizzati all'interno di attività normate da regole tecniche dei VVF).Tali requisiti sono cogenti .
A queste si aggiungono le
Norme Tecniche
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Norme Tecniche (CEI e UNI).
Queste sono volontarie
Sicurezza & Funzionalità
Norme di Legge +Norme di Legge +Norme Tecniche =
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Si definiscono in questo modo le regole che, una volta rispettate,
assicurano che l'impianto sia Sicuro e Funzionale
Norme Applicabili
Quali sono le Norme di Legge e le
Norme Tecniche pertinenti ?Norme Tecniche pertinenti ?
Pertinenti
Norme di legge
Pertinenti
Norme tecniche
ΣΣΣΣ
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ΣΣΣΣ
Classificazione
È fondamentale in quanto consente di selezionare
quadro normativo di riferimentoil quadro normativo di riferimentoDati utili alla classificazione� Tipologia di attività� Parametri dimensionali� Valutazione dei rischi� Requisiti funzionali
Personale presente
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� Personale presente� Apparecchi/Impianti utilizzatori� ...
Classificazione & Valutazione dei rischi
Incendio
Valutazionedei
Rischi
Incendio
Fulminazione
Esplosione
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...
Il risultato della classificazione
Ambiente a maggio rischio in caso di incendio Ambienti Ordinari
Magazzino
Uffici
SpogliatoiServizi Igienici
Locali con bagni e docce
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DepositoSolventi
Luogo con rischio di esplosione
La regola dell'arte (ancora!)
La Regola dell'Arte (RdA) è quindi funzione di:
RdA = f(tempo, luogo, classificazione)
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Evoluzione della Regola dell'arte
Se la Regola dell'arte si evolve, gli impianti già realizzati sono da considerarsi ancora sicuri e realizzati sono da considerarsi ancora sicuri e funzionali oppure devono essere adeguati?
In linea di principio non sussiste l'obbligo di adeguare gli impianti preesistenti.
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adeguare gli impianti preesistenti.Questo a meno che l'adeguamento non venga imposto da norme o regolamenti di legge, oppure se la valutazione del rischio non porti a concludere che le misure di protezione non sono più adeguate .
L'evoluzione
La valutazione dei rischi è un documento in continua evoluzione. Nel tempo le procedure per valutare il evoluzione. Nel tempo le procedure per valutare il rischio possono cambiare.
È necessario valutare se la classificazione
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È necessario valutare se la classificazione precedente è ancora valida ; negli ambienti/attività dove cambia la classificazione sarà necessario verificare se gli impianti installati sono ancora “ a regola d'arte”.
Le norme CEI
Comitato Elettrotecnico Italiano
L'attività normativa riguarda numerosi settori tra i quali:Materiali e dei componenti elettrici.Progettazione e costruzione degli impianti elettrici.Esercizio degli impianti elettriciValutazione del rischio (fulminazione e esplosione)
È composto di comitati , ognuno dei quali si occupa di un
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È composto di comitati , ognuno dei quali si occupa di un argomento specifico. La tendenza è quella di avere norme “armonizzate ” a livello europeo.
Finalità delle norme tecniche
Per la progettazione dell’impianto elettrico devono essere prese in considerazione le informazioni qui di essere prese in considerazione le informazioni qui di seguito indicate al fine di assicurare:
la protezione delle persone e dei beni in accordo con le prescrizioni della Sezione 131;
il corretto funzionamento dell’impianto elettrico per l’uso previsto.
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Le norme CEIOrganizzazione delle norme
Sono individuate da numeri (es. norma CEI 64-8, norma Sono individuate da numeri (es. norma CEI 64-8, norma CEI EN 60079-10).
Vi sono norme base (es. CEI 64-8 per gli impianti BT o CEI 99-2 e CEI 99-3 per gli impianti AT) che definiscono le prescrizioni “standard” per la sicurezza e la funzionalità.Se l’impianto è costruito in luoghi dove non vi sono rischi particolari, è sufficiente che sia costruito in conformità alle norme base.
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alle norme base.Se l’impianto è costruito in luoghi dove vi sono rischi specifici (quali, ad esempio, depositi di materiali infiammabili) oltre alle prescrizioni della norma base si applicano prescrizioni dettate da norme specificheper l’ambiente di installazione.
Le norme CEINorme Specifiche (Norma CEI 64-8/7)
712 SISTEMI FOTOVOLTAICI SOLARI DI ALIMENTAZIONE712 SISTEMI FOTOVOLTAICI SOLARI DI ALIMENTAZIONE
714 IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE SITUATI ALL’ESTERNO
715 IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE A BASSISSIMA TENSIONE
717 UNITA’ MOBILI O TRASPORTABILI
751 AMBIENTI A MAGGIOR RISCHIO IN CASO D’INCENDIO
752 IMPIANTI ELETTRICI NEI LUOGHI DI PUBBLICO SPETT ACOLO E DI INTRATTENIMENTO
753 SISTEMI DI RISCALDAMENTO PER PAVIMENTO E SOFFIT TO
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753 SISTEMI DI RISCALDAMENTO PER PAVIMENTO E SOFFIT TO
754 IMPIANTI ELETTRICI IN CARAVAN E CAMPER
Le norme CEIAmbienti a maggior rischio in caso di incendio
Tipo A
Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio per l ’elevata densità di affollamento o per l’elevato tempo di sfollamento in caso di inc endio o per l’elevato danno ad o per l’elevato tempo di sfollamento in caso di inc endio o per l’elevato danno ad animali e cose
Tipo B
Ambienti a maggior rischio in caso d’incendio in qu anto aventi strutture portanti combustibili
Tipo C
Ambienti a maggior rischio in caso d'incendio per l a presenza di materiale infiammabile o combustibile in lavorazione, convogli amento, manipolazione o
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infiammabile o combustibile in lavorazione, convogli amento, manipolazione o deposito di detti materiali (classe richiesta per il compartimento antincendio considerato è pari o superiore a 30 – Allegato B)
751.03.1.2: In generale, in assenza di valutazioni eseguite nel rispetto di quanto indicato in 751.03.1.1, gli ambienti dove si svolgono le attività elencate nel DPR 151/2011 sono considerati ambienti a maggior rischio in caso di incendio
Gestione degli impianti
Inizio AttivitàDichiarazione
di Conformità
Registro deiRegistro deiRegistro deiRegistro deiControlliControlliControlliControlli
Conformità
RichiestaManutenzione
Ordinaria?
ManutenzioneOrdinaria
Norme di LeggeIstruzioni InstallatoreNorme CEI/UNIValutazione dei Rischi
Controlli sull'impianto
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Impianto a Regola d'arte
Ordinaria?
RichiestaManutenzioneStraordinaria?
Ordinaria
ManutenzioneStraordinaria
Registro delleRegistro delleRegistro delleRegistro delleManutenzioniManutenzioniManutenzioniManutenzioni
Variazioni
ClassificazioneClassificazioneClassificazioneClassificazioneV01V01V01V01 Variazioni
DefinizioneNuova
ValutazioneConformità
SIV01V01V01V01 VariazioniRispetto a
V00?
Conforme?
Nuova Regola dell'arte
Conformitàalla nuova
Regola
SI
SI
NO
10/06/2013 Regola dell'arte e Norme CEI 43
Variazione del processo produttivoVariazione della destinazione d'uso dei localiAggiornamento della valutazione dei rischi... Adeguamenti
Nessun intervento
NO