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La regolazione delle infrastrutture di trasporto in Italia
Milano, 16 novembre 2009
Gli hub europei scelgono di investire per aumentare
la capacità dell’infrastruttura aeronautica
Francoforte - Fraport• Costruzione quarta pista, incremento capacità terminal passeggeri (nuovo pier A-west), incremento capacità cargo
• piano investimenti da 7.00 €/bn• Capex 2007: 1,6 €/bn
Londra – Heathrow• Costruzione terza pista approvata dal
Governo il 15 gennaio 2009•Nel 2008, restyling Terminal 1, 3 e 4,
nuove infrastrutture su T5/2A:0.9 €bn (capex 2008: 0,88 €/bn)
• “continue to invest in the capital program is vital for the future of the business, its
MonacoIn programma costruzione terza pista, nuovo
Vienna• nuovo Terminal (Skycargo), nuova pista e Torre di Controllo
Parigi - CDG• incremento capacità Terminal (Terminal 2E, Terminal “régional” 2G, studi satellite S4)
• Capex AdP per sviluppo capacità aeronautica:400 €/mln nel 2007, 370 nel 2006
Amsterdam - Schiphol• nuovo sistema smistamento
bagagli, miglioramento standard di sicurezza,costruzione nuovo
magazzino e uffici• Capex per sviluppo aviation biennio
2007-08: 0.22 €/bn per anno(62% del capex complessivo)
is vital for the future of the business, its passengers and our airline customers”
(Colin Mathews, CEO of BAA)
In programma costruzione terza pista, nuovo satellite e collegamento ferroviario ad alta velocità con la stazione centrale di MonacoPiano investimenti da 3,0 €/bn
Negli Stati Uniti, l'Airport Improvement Program alloca
dal 1982 risorse pubbliche a sostegno degli
investimenti
aeroportuali• Al fine di promuovere lo sviluppo di un sistema di trasporto in grado di soddisfare i bisogni della nazione, dal 1982 il Governo
Federale ha dato origine a un piano di finanziamenti dedicato alle infrastrutture aeroportuali
• Il piano, conosciuto come AIP – Airport Improvement Program:
– fornisce contributi a soggetti pubblici (e, più raramente, anche a privati) per la progettazione e la costruzione di
aeroporti ad utilizzo pubblico
– stabilisce i criteri che un progetto deve rispettare per poter essere finanziato, in sintesi:– stabilisce i criteri che un progetto deve rispettare per poter essere finanziato, in sintesi:
Progetti finanziabili: miglioramento dei livelli sicurezza ("safety" e "security"), ampliamento della capacità (quando
motivata dall'esistenza di una domanda sufficiente a giustificare l'investimento), opere di adeguamento ambientale,
attività di manutenzione ordinaria di piste e piazzali. Ogni servizio strumentale alla realizzazione delle opere in
questione è altresì finanziabile;
Progetti non finanziabili: progetti legati alla mera operatività (es. costruzione di nuovi terminal o hangar) o allo
sviluppo delle attività non aviation
• Sui progetti finanziabili, l'AIP copre una porzione di costi totali che va dal 75% (per i "medium-primary hubs") al 95% (per
aeroporti di dimensioni inferiori o dedicati all'aviazione generale)
• I fondi disponibili vengono allocati sulla base di priorità ed obiettivi stabiliti dal Governo Federale
• Nel 2008, l'AIP ha erogato finanziamenti per un importo complessivo pari a 3,5 USD bn
Il contributo statale erogato attraverso l'AIP
agli aeroporti si è
mantenuto stabile negli ultimi 5 anni
3,4 3,43,6
3,3 3,5
Evoluzione dei finanziamenti AIP (USD/bn)Evoluzione dei finanziamenti AIP (USD/bn)
• Il 17 febbraio 2009, il neo-presidente degli Stati Uniti,
Barack Obama, ha firmato la legge 111-5 (conosciuta
come "The American Recovery and Reinvestment
Prospettive futureProspettive future
2004 2005 2006 2007 2008
come "The American Recovery and Reinvestment
Act of 2009")
• Il provvedimento, volto a contrastare la crisi economica,
prevede risorse complessive pari a USD 825 bn. In
particolare, dispone risorse pari a USD 48.1 bn a favore
del Department of Transportation e USD 1.1 bn a favore
della Federal Aviation Administration
• La FAA considererà in via prioritaria quei progetti che
possono essere assegnati entro 4 mesi
dall'approvazione della legge (giugno 2009) ed essere
completati entro 2 anni (febbraio 2011)
Esiste un differenziale importante (ca 35%) fra le tariffe di MXP e quelle dei peers europei
2.8102.8862.960
3.1373.307
3.475
3.727
Benchmark of actual aviation charges [ott 09]
• L'attuale gap tariffario nei
confronti della media europea
è del 35%.
• In Europa solo Madrid
Panel of European Airports [EUR/flight – A320 79 tons, 100 pax, 100 bags, dest. UE]
1.5161.525
1.7951.897
2.6202.6232.810
2.886
ZRHVIEAMSLHR FRACDGMUC LIN MADCPH FCOMXPBRU
• In Europa solo Madrid
presenta valori inferiori a quelli
italiani (gli aeroporti spagnoli
sono di proprietà statale).
• Il differenziale si ridurrà al
21% quando saranno in
vigore gli incrementi previsti in
Italia (si noti che però anche
altri aeroporti, p.e.
Francoforte, prevedono forti
incrementi nel 2010)
GAP-35%
Media Europea: 2.907
MXP: 1.897
L’attuale modello tariffario rispetto all’Europa è sbilanciato fra quota pax e quota vettore
2.000
2.500
3.000
MXP
Media
europea
Diff.
%
Quota
Benchmark of actual aviation charges [ott 09]
Panel of European Airports [EUR/flight – A320 79 tons, 100 pax, 100 bags, dest. UE]
6
0
500
1.000
1.500
2.000
MXPFCOBRUCPHMUCVIEFRAAMSZRHMADLHRCDG LIN
Passeggero
Vettore
Quota
vettore880 838 +5%
Quota
passeggero1.018 2.069 -51%
Totale 1.897 2.907 -35%
La componente delle tariffe aeroportuali attualmente pagata dai passeggeri in Europa è pari a circa € 20 per
passeggero in partenza. A Malpensa e Linate tale valore è di circa € 10.
Dopo l'aumento il valore di tariffe aeroportuali pagate direttamente dal passeggero sarà di circa € 13 (€ 12 a
Linate), riducendo solo parzialmente il forte divario con l'Europa.
L’Italia infine nel panorama europeo ha il sistema tariffario più frammentato
Benchmark of actual aviation charges [ott 09]
L’assenza di un modello
regolatorio definito e compiuto
ha favorito l’insorgere di
conflittualità con il mercato.
La parcellizzazione dei
corrispettivi ha amplificato corrispettivi ha amplificato
detto aspetto, in ragione della
disomogeneità nei confronti
con altre realtà.
Il riallineamento della struttura
tariffaria verso modelli europei
passa dalla semplificazione del
numero di corrispettivi e
potrebbe consentire una
minore conflittualità con i
vettori.
• Le tariffe aeroportuali sono rimaste costanti per
gli ultimi 8 anni (in riduzione in valori reali)
• La mancanza di un chiaro modello tariffario
accettato dal mercato ha prodotto numerose
dispute legali con i vettori negli ultimi anni, con
E’ necessario arrivare alla formulazione di nuovi
Contratti di Programma
• Deve essere garantita certezza al
processo di generazione dei ricavi, per
consentire la tempestiva programmazione
degli investimenti e garantire la loro
sostenibilità anche attraverso fasi dispute legali con i vettori negli ultimi anni, con
pesanti impatti finanziari per il gestore
• Inoltre i ritardi nella definizione del nuovo
Contratto di Programma non hanno reso
possibile adeguare automaticamente le
tariffe all’inflazione, sulla base del reale profilo
di traffico e dell’inflazione annuale
Forte pressione sulla struttura economica e finanziaria degli aeroporti
sostenibilità anche attraverso fasi
turbolente di mercato (nel periodo 2004-
2008 SEA ha investito 541 EUR Mio.)
Caratteristiche dei nuovi Contratti di Programma
• Il Contratto di Programma regola tutti i diritti
regolati (originati da posizioni di monopolio)
quali diritti aeroportuali, sicurezza, centralizzati,
PRMs, banchi check-in, uffici ed altri spazi
operativi (ex. magazzini, spogliatoi, etc.) ed ha
• Il sistema regolatorio si basa sul single
till (più precisamente semi-single or
hybrid till), che implica che almeno il
50% del margine sulle attività
commerciali dell’aeroporto deve operativi (ex. magazzini, spogliatoi, etc.) ed ha
durata quadriennale
• Le tariffe sono basate sui costi, ma anche su
previsioni di traffico, investimenti, standard
di qualità, obiettivi di impatto ambientale e
di efficienza della struttura dei costi
commerciali dell’aeroporto deve
essere portato in detrazione dei diritti
aeroportuali
• Il Contratto di Programma offre anche
l’opportunità di semplificare la struttura
attuale
Verso un nuovo quadro regolatorio
Le caratteristiche dei nuovi CdP presentano una
serie di problematiche:
•Eccessiva complessità delle procedure
•Numero eccessivo degli enti coinvolti nel
ITER DI APPROVAZIONE DEI CdP
• Presentazione formale della domanda da parte del gestore insieme
alla documentazione necessaria (investimenti, traffico, standard di
qualità ed ambientali, contabilità)
• Apertura della procedura da parte di ENAC e consultazioni con gli
utenti (es. vettori), con particolare riferimento al piano investimenti
• Definizione da parte di ENAC di un documento che definisce le •Numero eccessivo degli enti coinvolti nel
processo di approvazione (Enac, Min. Traspoti,
Min. Economia, NARS, CIPE)
•Tempi di approvazione dei CdP troppi lunghi
(Pisa e Napoli approvati dopo 2 anni)
• Definizione da parte di ENAC di un documento che definisce le
dinamiche pluriennali e le previsioni tariffarie
• Consultazioni con tutti i soggetti interessati, con recepimento delle
osservazioni (es. riguardo la semplificazione della struttura attuale) e
possibili modificazioni al modello
• Approvazione da parte del CdA ENAC e chiusura formale della
procedura
• Approvazione da parte dei Ministeri dei Trasporti, dell’Economia, di
CIPE e NARS
• Firma del c.d. “Articolato” da parte di ENAC e del gestore
• Pubblicazione del Decreto Approvativo
Verso un nuovo quadro regolatorio
Recenti evoluzioni legislative
• La L. 102, promulgata il 3 Ago 2009, ha
consentito ad ENAC di siglare un Contratto
speciale con i gestori con sistemi
aeroportuali > 10 Mio. pax (Roma e Milano)
• In via transitoria è stato definito un
meccanismo che consenta di avere
un’anticipazione degli effetti del
CdP mediante aumenti delle tasse di aeroportuali > 10 Mio. pax (Roma e Milano)
• Questi CdP consentono un distinguo dalla
regolamentazione attuale e mirano a
promuovere gli investimenti in
infrastrutture. I contratti così siglati devono
comunque tenere conto di alcuni elementi
(relazione ai costi, livello di tariffe Europeo,
obiettivi di efficienza ed adeguata
remunerazione del capitale investito)
CdP mediante aumenti delle tasse di
imbarco dei passeggeri , a
condizione del re-investimento
degli incrementi percepiti.
I nuovi Contratti di Programma, in un contesto regolatorio opportunamente modificato, garantiranno lo sviluppo del sistema aeroportuale italiano
• Sostenibilità degli investimenti attraverso tariffe che garantiscano
un’adeguata remunerazione del capitale investito
• Semplificazione degli iter burocratici di approvazione degli investimenti
Requisiti indispensabili per un modello regolatorio efficace
• Sistema regolatorio semplificato e gestibile
• Sistema regolatorio stabile e duraturo nel tempo (fino al termine della
concessione)
Garanzia degli investimenti
Garanzie di infrastrutture adeguate per il Paese