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CORSO DI LAUREA IN SCIENZE UMANE E SOCIALI A.A. 2016-2017 Storia contemporanea

La Repubblica italiana Profili di storia istituzionale SUS... · A.A. 2016-2017 Storia contemporanea. IL CENTRO-SINISTRA 1963-1976. ... - centralità del testo biblico - recupero

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CORSO DI LAUREA IN SCIENZE UMANE E SOCIALI

A.A. 2016-2017

Storia contemporanea

IL CENTRO-SINISTRA

1963-1976

FASI POLITICHE DELLA STORIA DELLA REPUBBLICA

1) 1948-1963 centrismo

2) 1963-1976 centrosinistra

3) 1976-1980 solidarietà nazionale

4) 1980-1992 pentapartito

5) 1992-1994 governi del presidente

6) 1994-2002 sistema bipolare

LA CRISI DEL CENTRISMO

1958-1960

- elezioni politiche → arretramento delle destre

- inizio del pontificato di Giovanni XXIII [1958]

- presidenza democratica Kennedy negli USA (1960)

- acme del ‘miracolo economico’ (1960)

- insofferenza crescente del clima austerità

→ spinta a superamento del centrismo

BENI E SERVIZI PER LE FAMIGLIE ITALIANE

1951

Abitazione con acqua potabile, elettricità, gas:

7,4 % delle famiglie

1965

Televisore:

50% delle famiglie

«MIRACOLO ECONOMICO»

- basso costo del lavoro

- crescita della domanda interna (soprattutto elettrodomestici , macchine da scrivere, auto)

- sviluppo delle infrastrutture

- rinuncia al protezionismo e conseguente competitività delle aziende italiane

- sviluppo concorrenza fra le grandi aziende italiane (metallurgia, meccanica, chimica)

- ingresso nel Mercato comune europeo (1957)

- finanziamenti piano Marshall

- nazionalizzazione dell’energia (ENI)

- interventi di sostegno dell’IRI

- decollo della piccola industria diffusa in Veneto e Toscana

NUOVO CLIMA E NUOVE MODE:L’INVASIONE DEL ROCK-’N-ROLL E DELLA CULTURA AMERICANA DI MASSA

Camilla Cederna (L’Espresso, 1/6/1958)

«I maschi portano tutti pantaloni di tela blu e camiciotti a scacchi, scarpe da tennis e giubboni da pallacanestro con la scritta dietro …; hanno quasi tutti la motocicletta e da un anno circa hanno cominciato ad organizzarsi in bande … I milanesi li videro tutti insieme quest’inverno, quando ci fu il primo campionato di rock and roll al Palazzo del Ghiaccio … Volevano entrare a tutti i costi senza pagare e premettero per forza contro le porte. Per disperderli furono messi in azione due battaglioni della Celere e due Compagnie di carabinieri li annaffiarono con getti d’acqua ma poi convenne lasciarli filtrare per evitare il peggio».

TERZA LEGISLATURA

(1958-1963)

TENSIONI POLITICHE

La terza legislatura è caratterizzata da tensioni fra orientamenti conservatori e orientamenti progressisti, che dividono anche il partito di maggioranza relativa

I conservatori e moderati DC temono che l’apertura al PSI consenta al PCI di ribaltare i rapporti di forza fra centro e sinistre

frammentazione del partito in correnti

PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

Giovanni Gronchi [1955-1962]

DC

PRESIDENZA GRONCHI

Attivismo presidenziale (interpretazione estensiva delle attribuzioni presidenziali)

Impulso al ‘disgelo costituzionale’ e in particolare all’attivazione della Corte Costituzionale

Iniziale favore alla prospettiva di una convergenza fra DC e PSI

Ricerca di un ruolo più autonomo dell’Italia nella NATO

Alleanza politica con presidente ENI Enrico Mattei

Avvallo dell’opera di schedatura dei militanti di sinistra avviata dal capo del SIFAR (servizio segreto militare) generale De Lorenzo

Stagione di sfarzo al Quirinale (in controtendenza con l’austerità della presidenza Einaudi)

Sostegno al fallimentare governo Tambroni del 1960

Nel 1962 punta invano alla rielezione

IL SECONDO GOVERNO FANFANI[1958-1959]

Fanfani cumula cariche:

Presidenza del Consiglio

Ministero degli esteri

Segreteria della DC

Propugna apertamente il passaggio al centro-sinistra, irritando destra DC, gerarchie ecclesiastiche e Nato

L’OPPOSIZIONE ‘DOROTEA’ NELLA DC

Nella DC si rafforza opposizione a Fanfani e all’ipotesi del centrosinistra, sia dalla destra del partito (Scelba) sia da sinistra (Rumor, Moro)

Fanfani sconfitto: segreteria passa a Moro (1959), che si muove con molta cautela

Emerge la leadership della corrente ‘dorotea’ (Rumor, Russo, Taviani, Colombo)

IL RINVIO DEL CENTRO-SINISTRA

Moro e dorotei rinviano l’entrata del PSI al governo:

- attendono l’assenso della Chiesa

- e degli USA

IL GOVERNO DI FERNANDO TAMBRONI(ESTATE 1960)

1960 Governo monocolore DC presieduto da Fernando Tambroni, con patrocinio di Gronchi e sostegno di MSI e monarchici

- Violenti disordini a Genova in conseguenza del congresso nazionale MSI (30/6/1960) inviso agli antifascisti- Governo assume atteggiamento fortemente repressivo e censorio (comizi; cinema)

- l’opposizione di sinistra si mobilita; CGIL proclama sciopero generale

- critiche anche all’interno della maggioranza e pressioni su Tambroniperché si dimetta

→ dimissioni precoci di Tambroni (luglio 1960) e fallimento della linea autoritaria

CONVERGENZA CON IL PSI

1960 Secondo governo monocolore DC (Fanfani)

/ PSI non fa opposizione

1960-1963: DC e PSI tessono accordi di programma per riforme strutturali, economiche e sociali. Obiettivo:

- gestire il “boom” industriale;

- ridurre gli squilibri sociali e territoriali

1962: ISTITUZIONE DELL’ ENEL

ENEL [Ente nazionale per l’energia elettrica]

→ nazionalizzazione dell’energia

COSTITUZIONE, ART. 34

«La scuola è aperta a tutti.

«L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

«I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

«La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso».

LA RIFORMA DELLA SCUOLA MEDIA (1962)

Legge 31 dicembre 1962, n. 1859

«Art. 1 (Fini e durata della scuola) - In attuazione dell’art. 34 della Costituzione, l’istruzione obbligatoria successiva a quella elementare è impartita gratuitamente nella scuola media, che ha la durata di tre anni ed è scuola secondaria di primo grado.

«La scuola media concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione e favorisce l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività successiva”

[video: https://www.youtube.com/watch?v=UTeh38_fDx0]

Giuseppe Ricuperati, La scuola nell’Italia Unita, in Storia d’Italia. Annali, 26: Scienze e

cultura dell'Italia unita, Einaudi, Torino 2011, p. 1723

CONTENUTI DELLA RIFORMA

Estensione dell’obbligo e della gratuità scolastica fino a 14 anni, in applicazione del dettato costituzionale

Unificazione della scuola media (superamento del sistema a percorsi differenziati della riforma Gentile: licei / scuole di avviamento professionale)

Abolizione dell’esame di accesso (che nel sistema vigente funzionava come una barriera sociale)

Resta l’esame di licenza elementare

Il Latino, materia sulla quale possono giocarsi pratiche discriminatorie, resta nella scuola media, ma è obbligatorio solo nella seconda classe.

PRIMA COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA (1962)

Istituita nel 1962, dopo ripetute pressioni della Sinistra

Lavori infruttuosi

1963: RIFORMA COSTITUZIONALE

La legge costituzionale 9 febbraio 1963 n. 2:

- fissa il numero dei Deputati (630) e dei Senatori (315) [nel testo originario dato da una proporzione fissa con la popolazione]

- riduce il mandato dei Senatori da 6 a 5 anni, per eguagliarlo a quello dei Deputati [la sfasatura era stata voluta in Costituente per prevenire colpi di mano dell’esecutivo a Camere sciolte / ora il PCI ammorbidisce la sua opposizione]

CHIESA E SOCIETA’:IL CONCILIO VATICANO II

Apertura: 1962 [papa Giovanni XXIII]

Conclusione: 1965 [papa Paolo VI]

Modernizzazione della Chiesa:

- centralità del testo biblico

- recupero di collegialità nel rapporto fra papa e vescovi

- promozione della cooperazione fra clero e laicato

- riforma della liturgia

- apertura nei confronti delle altre chiese cristiane e dell’ebraismo

- recezione ampia della dottrina sociale del cattolicesimo progressista

PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA

Antonio Segni [1962-1964]

destra DC

PRESIDENZA SEGNI

Intesa come contrappeso, garanzia

- ai moderati DC,

- alla Chiesa,

- agli USA,

- agli industriali,

da parte della segreteria Moro e dei dorotei, in vista della adozione della formula di governo di centro-sinistra

ECONOMIA: AUTUNNO 1962

Grande stagione di scioperi:

- rallentamento della crescita economica

- ripresa delle lotte sindacali

IL ‘CENTROSINISTRA’ [1963- 1976]

Il PSI entra nella maggioranza

Nella DC prevale la linea ‘dossettiana’ (Moro e ‘morotei’; ‘dorotei’)

GOVERNI DI CENTROSINISTRA

1963 Moro I [DC, PSI, PRI, PSDI]

1964 Moro II [DC, PSI, PRI, PSDI]

1966 Moro III [DC, PSU, PRI]

1968 Leone II [DC]

1968 Rumor I [DC, PSI, PRI]

1969 Rumor II [DC, app. PSI e PSU]

1970 Rumor III [DC, PSI, PSU, PRI]

1970 Colombo Emilio [DC, PSI, PSU, PRI]

1972 Andreotti I [DC]

1972 Andreotti II [DC, PSDI, PLI]1972 Rumor IV [DC, PSI, PSDI, PRI]1974 Rumor V [DC, PSI, PSDI]1974 Moro IV [DC, PRI]1976 Moro V [DC]

ALDO MOROMAGLIE 1916 – ROMA 1978DC, CORRENTE DOSSETTIANA

MARIANO RUMORVICENZA 1915 – VICENZA 1990DC, CORRENTE DOSSETTIANA, POI DOROTEA

CENTRO-SINISTRA: CARATTERI GENERALI / 1

- la sinistra democristiana vuole allargare la base del consenso integrando le forze della sinistra moderata, evitando involuzioni autoritarie

- scelta ben rispondente alla fase economica espansiva

- progetti politici di qualità e respiro, soprattutto sul versante della politica economica

- attuazione di alcuni punti del piano di riforme strutturali, che resta in parte irrealizzato

CENTRO-SINISTRA: CARATTERI GENERALI / 2

Tuttavia:

- la formula di centro-sinistra allarma la destra, con pesanti contraccolpi [v. in particolare il Piano Solo]

- l’allargamento della maggioranza rende più difficile tessere accordi politici → gestione più difficile del rapporto governo-parlamento

- il piano di riforme strutturali resta in buona parte inattuato

- i partiti dominano il sistema istituzionale

- panorama politico molto frammentato e scarsa integrazione degli interessi

CONTRACCOLPI E POSSIBILE INVOLUZIONE AUTORITARIA

Preoccupazioni della destra DC e dei liberali →

a) Antonio Segni (destra DC) alla presidenza della Repubblica

b) la spinta riformatrice si smorza →

c) parti qualificanti della Costituzione restano inattuate [v. regioni a statuto ordinario] e sono rinviate riforme indirizzate all’uguaglianza sostanziale [scuola superiore, università, urbanistica]

d) trame reazionarie: PIANO SOLO 1964

QUARTA LEGISLATURA(1963-1968)

FRANA DIGA DEL VAJONT

9 ottobre 1963

ECONOMIA: 1963-64

Congiuntura economica negativa

Conservatori impongono freni al riformismo strutturale del centrosinistra

Naufraga in particolare il Piano Quinquennale di Programmazione Economica

ripiegamento delle politiche del centrosinistra

IL PIANO ‘SOLO’ (1964)

Piano anti-comunista predisposto dal generale De Lorenzo, divenuto comandante dell’Arma dei Carabinieri;

Previsione dell’impiego dei soli Carabinieri

Previsione dell’occupazione di centri nevralgici (RAI, telefoniche, prefetture, sedi di partiti e di giornali )

Previsione del sequestro e concentramento in Sardegna di circa 700 persone classificate come politicamente pericolose

Il presidente della Repubblica Segni è sospettato di essere coinvolto nel Piano / rimetterà il mandato in seguito a un ictus nel dicembre 1964

Il piano fu denunciato nel 1967 come tentativo di colpo di Stato dal settimanale «L’Espresso»

La commissione parlamentare d’inchiesta e quella militare concordano sui punti del Piano, non sui suoi obiettivi. Parte dei documenti restò coperta dal segreto di Stato

De Lorenzo fu promosso a capo di Stato maggiore dell’esercito.

A posteriori ipotizzata la connessione con l’attività dell’organizzazione segreta Gladio, ausiliaria della Nato

PROBLEMI APERTI ALLA METÀ DEGLI ANNI SESSANTA: ECONOMIA, AMBIENTE, POLITICA

- Il boom ha accentuato il divario economico nord-sud

- Con l’interventismo statale e il moltiplicarsi degli enti proliferano clientelismo, dissipazione delle risorse pubbliche, illegalità

- Speculazione edilizia e distruzione del paesaggio

- Inquinamento ambientale crescente

- Crescita eccessiva della burocrazia

- Progressiva sclerosi del sistema partitico in assenza di alternanza al governo

PROBLEMI APERTI ALLA METÀ DEGLI ANNI SESSANTA: SOCIETÀ

- basso livello occupazionale delle donne

- atomizzazione delle famiglie

- rapporto squilibrato famiglie-società civile: ‘familismo’

- diffusione di una cultura del consumismo a tutti i livelli sociali, che privilegia l’acquisizione di beni rispetto alla qualità dei servizi

1964.ELEZIONIPRESIDENZIALI

Giuseppe Saragat (PSDI)

GOVERNI 1964-1968

Proseguono le maggioranze di centro-sinistra

Tiene la leadership di Moro

Temporanea riunificazione di PSI e PSDI (= PSU-Partito Socialista Unitario)

FASE DI STAGNAZIONE POLITICA

nel giudizio concorde degli storici (cfr. Crainz)

GIOVANI E STUDENTI IN FERMENTO

Metà anni Sessanta:

- si diffonde in italiana la cultura beat

- proteste nei licei contro la didattica tradizionale

- nelle università critiche sui contenuti poco aggiornati dei corsi e pretesa di ordinamenti più democratici

Alluvione di Firenze, 4/11/1966

QUINTA LEGISLATURA(1968-1972)

SCIOGLIMENTO ANTICIPATO

MOVIMENTI

1968 → 1975 / età dei movimenti collettivi

→ la società civile si pone direttamente come soggetto politico, organizzandosi per gruppi e categorie autodeterminate anche all’esterno delle forme partitiche, per:

prima [1968]: fare pressione sulle istituzioni democratiche affinché diano risposta a nuove istanze riguardanti: i diritti civili, l’uguaglianza sostanziale, la democrazia partecipativa

poi [1971]: sovvertire il sistema politico-istituzionale, sulla base di assunti ideologici

La linea repressiva non tiene, anche per la presenza di PSI nel governo → i movimenti riescono a essere efficaci

1968-69 SALDATURA FRA MOBILITAZIONE STUDENTESCA E OPERAIA

→ stimola l’avvio di piani di riforma in risposta a istanze sociali e culturali nuove

→ si supera la stagnazione di metà anni Sessanta

Corteo del Primo maggioMilano 1969

1969 CULMINE DEL MOVIMENTO SINDACALE E DELLA STAGIONE DI SCIOPERI

→ Statuto dei lavoratori [L. 20 maggio 1970, n. 300]

→ abolizione delle gabbie salariali e conseguenti forti aumenti dei salari

STATUTO DEI LAVORATORI (L. 20 MAGGIO 1970, N. 300)

.«Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell'attività sindacale nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento»

http://www.unipd-org.it/rls/StatutoLavoratori.pdf

STATUTO DEI LAVORATORI (1970)

Art. 10.Lavoratori studenti.

I lavoratori studenti, iscritti e frequentanti corsi regolari di studio in scuole di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute o comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali, hanno diritto a turni di lavoro che agevolino la frequenza ai corsi e la preparazione agli esami e non sono obbligati a prestazioni di lavoro straordinario o durante i riposi settimanali.

I lavoratori studenti, compresi quelli universitari, che devono sostenere prove di esame, hanno diritto a fruire di permessi giornalieri retribuiti.

Il datore di lavoro potrà richiedere la produzione delle certificazioni necessarie all'esercizio dei diritti di cui al primo e secondo comma.

LEGISLAZIONE ‘DI STRUTTURA’

1969 Riforma del sistema pensionistico

1970 Statuto dei lavoratori

1971 Attivazione delle Regioni a Statuto ordinario

Legge sul divorzio [referendum 1974 > legge confermata]

1971 Riforma sistema fiscale, in attuazione dell’art. 53 della Cost. che prescrive criteri di progressività dell’imposta

1974 Avvio formazione del Servizio Sanitario Nazionale

1975 Nuovo diritto di famiglia (integrato a riforma parziale del Codice civile vigente)

Legge sul finanziamento pubblico dei partiti

1978 Legge sulla interruzione volontaria di gravidanza

ELEZIONI PRESIDENZIALI

1971 Giovanni LEONE (DC)

ORGANIZZAZIONI EVERSIVE

Nel decennio si rafforzano istanze politiche sovversive:

- fasciste (Ordine nuovo, Avanguardia nazionale)

- comuniste (Brigate Rosse, Prima Linea)

1969-1980 ANNI DI PIOMBO

451 morti, 1000 feriti

1969 (12/12) strage di piazza Fontana (Milano)

1972 omicidio commissario Calabresi

1974 strage di Brescia

strage treno Italicus

1978 (maggio) rapimento e assassinio Moro

1980 (2/8) strage di Bologna

1984 strage treno 904 (Fi-Bo)

SESTA LEGISLATURA(1972-1976)

SCIOGLIMENTO ANTICIPATO

1973: CRISI ECONOMICA

- aumento prezzo del petrolio [crisi petrolifera]

- inflazione [media 16% annuo]

- recessione dell’economia industriale

- disoccupazione e disagio sociale

- scioperi

1975: EMERGENZA TERRORISMO

→ Legge 22 maggio 1975 n. 151, detta “Reale” [dal nome del ministro della Giustizia, Oronzo Reale, che la propose sotto il gov. Moro IV] / Disposizioni a tutela dell'ordine pubblico.

→ inasprisce la legge penale

[tentativo fallito di abrogazione per referendum nel 1978; oggi in parte derogata dal nuovo codice processuale]

FORMULA DI SOLIDARIETÀ NAZIONALE

Propensione alla convergenza del centro e della sinistra di opposizione[“solidarietà nazionale”, “compromesso storico” o “terza fase”]

- allarme per possibili derive autoritarie

- disponibilità al dialogo e ad accordi, anche di governo, della sinistra DC [Moro]

- adesione del PCI all’”eurocomunismo”, con presa di distanza dal modello sovietico [dal ‘68]

TENTATIVO DI ‘COMPROMESSO STORICO’

DC (Moro)

PCI (Berlinguer)

1976: ELEZIONI POLITICHE

DC 38,7% Camera

38,9% Senato

PCI 34,4% Camera

33,8% Senato

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

Guido Crainz, Storia della Repubblica, Donzelli, Roma 2016

Paul Ginsborg, Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi, Einaudi, Torino 2006

Simona Colarizi, Storia del Novecento italiano, BUR, Milano 2000

Francesco Bonini, Storia costituzionale della Repubblica: un profilo dal 1946 a oggi, Carocci, Roma 2007

Roberto Martucci, Storia costituzionale italiana dallo Statuto albertino alla Repubblica, Carocci, Roma 2002

Fulvio Cammarano, Giulia Guazzaloca, Maria Serena Piretti, Storia contemporanea: dal XIX al XXI secolo, Le Monnier, Milano 2009

Francesco Bonini, Storia della Corte costituzionale, NIS, Roma 1996

Giorgio Galli, I partiti politici italiani (1943-2000), BUR 2001

Giuseppe Mammarella, Paolo Cacace, Il Quirinale. Storia politica e istituzionale da De Nicola a Napolitano, Roma-Bari, Laterza, 2011

Storia d’Italia. Annali, 20, L’immagine fotografica. 1945-2000, a cura di U. Lucas, Einaudi, Torino 2004