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LA REVOCA DELL’AMMINISTRATORE DI S.R.L. La problematica della revoca degli amministratori di s.r.l. e ` una delle piu ` controverse dopo la riforma del diritto societario del 2003. Si pongono diversi questioni, relativamente alle quali giurisprudenza e dottrina propugnano soluzioni eterogenee. Innanzitutto non e ` chiaro se la disci- plina prevista dall’art. 2476 c.c. costituisca l’intera regolamentazione applicabile in materia di revoca degli amministratori di s.r.l. Dubbi sussistono, in particolare, relativamente all’applicabilita ` alle s.r.l. del controllo giudiziario previsto per le s.p.a. dall’art. 2409 c.c. Poi si pone il problema dei rapporti fra l’azione di responsabilita ` e l’azione di revoca. La revoca degli amministratori puo ` essere chiesta autonomamente o deve essere necessariamente preceduta dall’esercizio dell’azione di responsabilita `? Sommario 1. Introduzione. — 2. La revoca degli amministratori in generale. — 3. Il complesso rapporto fra azione di responsabilita ` e azione di revoca. — 4. Il controllo giudiziario nella s.r.l. — 5. Le conseguenze della revoca. — 6. Breve rassegna di giurisprudenza. 1. INTRODUZIONE L’ordinanza del Tribunale di Milano in commento si occupa di responsabilita ` dell’am- ministratore di s.r.l. (1) . In particolare la decisione affronta la questione della revoca cautelare in caso di gravi irregolarita ` nella gestione. L’ordinanza decide nel senso che la revoca dell’amministratore e ` possibile anche ante causam. La decisione del Tribu- nale di Milano e ` ben argomentata e chi scrive condivide la conclusione cui essa giunge. Prima di esaminare l’iter argomentativo del Tribunale di Milano e ` opportuno rammentare le disposizioni che regolano la materia della responsabilita ` degli ammi- nistratori di s.r.l. (2) . La legge dispone che «gli amministratori sono solidalmente re- sponsabili verso la societa ` dei danni derivanti dall’inosservanza dei doveri ad essi (1) Sulla nuova disciplina della s.r.l. cfr., fra gli altri, BENAZZO, L’organizzazione nella nuova s.r.l. fra modelli legali e statutari, in Societa ` , 2003, 1062 ss.; BUONOCORE, L’organizzazione interna della so- cieta ` a responsabilita ` limitata riformata, in Riv. not., 2004, I, 589 ss.; CAPO, Il governo dell’impresa e la nuova era della societa ` a responsabilita ` limitata, in Giur. comm., 2003, I, 514 ss.; DE ANGELIS, Ammi- nistrazione e controllo nella societa ` a responsabilita ` limitata, in Riv. soc., 2003, 469 ss.; FERRI, Nomina di amministratori di s.r.l. alla luce della riforma socie- taria, in Riv. not., 2004, II, 764 ss.; MARCHISIO, La «deliberazione presa per iscritto» nell’amministra- zione della s.r.l.: riflettendo su amministrazione congiuntiva e amministrazione collegiale, in Riv. dir. priv., 2004, 95 ss.; MOZZARELLI, Riflessioni sul regime legale di nomina degli amministratori della s.r.l. alla luce della riforma del diritto societario, in Riv. soc., 2004, 721 ss.; NAZZICONE, L’amministrazio- ne nella nuova societa ` a responsabilita ` limitata, in Foro it., 2004, I, 2854 ss.; RACUGNO, L’amministrazio- ne della s.r.l. e il controllo legale dei conti, in Le societa ` , 2004, 13 ss.; RACUGNO-LOFFREDO, Societa `a responsabilita ` limitata, in Giur. comm., 2006, II, 209 ss.; RORDORF, I sistemi di amministrazione e di con- trollo nella nuova s.r.l., in Societa ` , 2003, 664 ss.; SA- LAFIA, Il nuovo modello di societa ` a responsabilita ` limitata, in Societa ` , 2003, 5 ss.; SALVATORE, L’orga- nizzazione corporativa nella nuova s.r.l.: ammini- strazione, decisione dei soci e il ruolo dell’autono- mia statutaria, in Contr. e impr., 2003, 1342 ss.; SAN- GIOVANNI, Die Neuregelung der Geschaeftsfu ¨ hrung in der italienischen societa ` a responsabilita ` limita- ta, in GmbH-Rundschau (GmbHR), 2006, 1316 ss.; ZANARONE, Introduzione alla nuova societa ` a re- sponsabilita ` limitata, in Riv. soc., 2003, 58 ss. (2) In materia di responsabilita ` degli ammini- stratori di s.r.l. v., fra i molti contributi, CRISTIANO, Azioni di responsabilita ` contro gli amministratori di s.r.l. nella riforma del diritto societario, in Socie- ta ` , 2005, 1018 ss.; ROCCO DI TORREPADULA, La respon- sabilita ` degli amministratori nel fallimento della so- cieta ` a responsabilita ` limitata, in Fall., 2006, 1464 ss.; SANGIOVANNI, Die Haftung der GmbH-Geschaeft- giurisprudenza civile OSSERVATORIO SUL DIRITTO SOCIETARIO 252 di Valerio Sangiovanni Avvocato in Milano e Rechtsanwalt in Francoforte sul Meno giurisprudenza di merito – n. 05 – 2007 P. 1 3 8 1

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LA REVOCA DELL’AMMINISTRATORE DI S.R.L.

La problematica della revoca degli amministratori di s.r.l. e una delle piu controverse dopo lariforma del diritto societario del 2003. Si pongono diversi questioni, relativamente alle qualigiurisprudenza e dottrina propugnano soluzioni eterogenee. Innanzitutto non e chiaro se la disci-plina prevista dall’art. 2476 c.c. costituisca l’intera regolamentazione applicabile in materia direvoca degli amministratori di s.r.l. Dubbi sussistono, in particolare, relativamente all’applicabilitaalle s.r.l. del controllo giudiziario previsto per le s.p.a. dall’art. 2409 c.c. Poi si pone il problema deirapporti fra l’azione di responsabilita e l’azione di revoca. La revoca degli amministratori puoessere chiesta autonomamente o deve essere necessariamente preceduta dall’esercizio dell’azionedi responsabilita?

Sommario 1. Introduzione. — 2. La revoca degli amministratori in generale. — 3. Il complessorapporto fra azione di responsabilita e azione di revoca.—4. Il controllo giudiziario nella s.r.l.—5. Leconseguenze della revoca. — 6. Breve rassegna di giurisprudenza.

1. INTRODUZIONEL’ordinanza del Tribunale di Milano in commento si occupa di responsabilita dell’am-ministratore di s.r.l. (1). In particolare la decisione affronta la questione della revocacautelare in caso di gravi irregolarita nella gestione. L’ordinanza decide nel senso chela revoca dell’amministratore e possibile anche ante causam. La decisione del Tribu-nale di Milano e ben argomentata e chi scrive condivide la conclusione cui essa giunge.

Prima di esaminare l’iter argomentativo del Tribunale di Milano e opportunorammentare le disposizioni che regolano la materia della responsabilita degli ammi-nistratori di s.r.l. (2). La legge dispone che «gli amministratori sono solidalmente re-sponsabili verso la societa dei danni derivanti dall’inosservanza dei doveri ad essi

(1) Sulla nuova disciplina della s.r.l. cfr., fra glialtri, BENAZZO, L’organizzazione nella nuova s.r.l.fra modelli legali e statutari, in Societa, 2003, 1062ss.; BUONOCORE, L’organizzazione interna della so-cieta a responsabilita limitata riformata, in Riv.not., 2004, I, 589 ss.; CAPO, Il governo dell’impresa ela nuova era della societa a responsabilita limitata,in Giur. comm., 2003, I, 514 ss.; DE ANGELIS, Ammi-nistrazione e controllo nella societa a responsabilitalimitata, in Riv. soc., 2003, 469 ss.; FERRI, Nomina diamministratori di s.r.l. alla luce della riforma socie-taria, in Riv. not., 2004, II, 764 ss.; MARCHISIO, La«deliberazione presa per iscritto» nell’amministra-zione della s.r.l.: riflettendo su amministrazionecongiuntiva e amministrazione collegiale, in Riv.dir. priv., 2004, 95 ss.; MOZZARELLI, Riflessioni sulregime legale di nomina degli amministratori dellas.r.l. alla luce della riforma del diritto societario, inRiv. soc., 2004, 721 ss.; NAZZICONE, L’amministrazio-ne nella nuova societa a responsabilita limitata, inForo it., 2004, I, 2854 ss.; RACUGNO, L’amministrazio-ne della s.r.l. e il controllo legale dei conti, in Le

societa, 2004, 13 ss.; RACUGNO-LOFFREDO, Societa aresponsabilita limitata, in Giur. comm., 2006, II, 209ss.; RORDORF, I sistemi di amministrazione e di con-trollo nella nuova s.r.l., in Societa, 2003, 664 ss.; SA-

LAFIA, Il nuovo modello di societa a responsabilitalimitata, in Societa, 2003, 5 ss.; SALVATORE, L’orga-nizzazione corporativa nella nuova s.r.l.: ammini-strazione, decisione dei soci e il ruolo dell’autono-mia statutaria, in Contr. e impr., 2003, 1342 ss.; SAN-

GIOVANNI, Die Neuregelung der Geschaeftsfuhrungin der italienischen societa a responsabilita limita-ta, in GmbH-Rundschau (GmbHR), 2006, 1316 ss.;ZANARONE, Introduzione alla nuova societa a re-sponsabilita limitata, in Riv. soc., 2003, 58 ss.

(2) In materia di responsabilita degli ammini-stratori di s.r.l. v., fra i molti contributi, CRISTIANO,Azioni di responsabilita contro gli amministratoridi s.r.l. nella riforma del diritto societario, in Socie-ta, 2005, 1018 ss.; ROCCO DI TORREPADULA, La respon-sabilita degli amministratori nel fallimento della so-cieta a responsabilita limitata, in Fall., 2006, 1464ss.; SANGIOVANNI, Die Haftung der GmbH-Geschaeft-

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imposti dalla legge e dall’atto costitutivo per l’amministrazione della societa» (art. 2476comma 1 c.c.). La responsabilita degli amministratori puo essere fatta valere a seguitodell’esercizio del diritto di controllo dei soci (3). Nella s.r.l. si prevede che «i soci che nonpartecipano all’amministrazione hanno diritto di avere dagli amministratori notiziesullo svolgimento degli affari sociali e di consultare, anche tramite professionisti di lorofiducia, i libri sociali ed i documenti relativi all’amministrazione» (art. 2476 comma 2c.c.). Dal punto di vista processuale e significativo l’enunciato dell’art. 2476 comma 3c.c. secondo cui «l’azione di responsabilita contro gli amministratori e promossa daciascun socio, il quale puo altresı chiedere, in caso di gravi irregolarita nella gestionedella societa, che sia adottato provvedimento cautelare di revoca degli amministratorimedesimi».

Questa ultima disposizione e quella che ha trovato applicazione nell’ordinanza incommento. In giurisprudenza e in dottrina appaiono incerti i rapporti fra l’azione diresponsabilita contro gli amministratori e la richiesta di revoca cautelare degli stessi. Inparticolare si discute se la revoca cautelare possa essere chiesta prima della presenta-zione di una richiesta di risarcimento danni. La causa di queste incertezze e l’infeliceformulazione dell’art. 2476 comma 3 c.c. L’analisi letterale di questa disposizione nonconsente di risolvere al di la di ogni dubbio la relazione fra azione di responsabilita eazione cautelare di revoca. L’art. 2476 comma 3 c.c. dice sicuramente che ciascun sociopuo promuovere azione di responsabilita. La disposizione dice anche che in un casoparticolare (gravi irregolarita nella gestione) e possibile chiedere al giudice provvedi-mento cautelare di revoca degli amministratori. Ma non e dato capire dal tenore lette-rale della norma se l’azione di revoca nei confronti degli amministratori possa essereesercitata prima dell’azione di responsabilita. Dal punto di vista letterale, l’utilizzodell’avverbio «altresı» pare indurre a pensare che l’azione di revoca possa esserechiesta solo una volta che e stata instaurata l’azione di responsabilita. In favore del-l’ammissibilita della revoca degli amministratori ante causam milita peraltro una con-siderazione di ordine sistematico. L’art. 1 comma 4 d.lg. n. 5 del 2003 prevede che «perquanto non diversamente disciplinato dal presente decreto, si applicano le disposizionidel codice di procedura civile, in quanto compatibili». L’art. 669 quaterdecies stabilisceche le disposizioni sui procedimenti cautelari in generale (articoli da 669 bis a 669quaterdecies c.p.c.) si applicano in quanto compatibili ai provvedimenti cautelari pre-visti dalle leggi speciali. Si e conseguentemente affermato in dottrina che le norme delcodice di procedura civile sui procedimenti cautelari possono trovare applicazioneanche alla domanda di revoca dell’amministratore di s.r.l. (4). Il fatto che l’art. 2476comma 3 c.c. preveda la possibilita di chiedere la revoca cautelare dopo l’inizio dellacausa di merito non esclude la possibilita di chiedere tale revoca prima dell’instaura-zione della causa di merito.

sfuhrer gegenuber der Gesellschaft in Italien, in cor-so di pubblicazione in GmbHR, 2006.

(3) Sul diritto di controllo dei soci di s.r.l. cfr. AM-

BROSINI, Diritto di controllo del socio di s.r.l. alla lucedella riforma societaria e tutela innominata, in So-cieta, 2005, 1542 ss.; FICO, Il diritto di informazione edi consultazione del socio non amministratore dis.r.l., in Societa, 2006, 169 ss.; FUNARI, Diritto di con-

trollo dei soci non amministratori nella s.r.l. ed am-missibilita della tutela cautelare, in Societa, 2006,50 ss.

(4) In questo senso TOMAIUOLI, La revoca degliamministratori e l’azione di responsabilita promos-sa dal socio, dai creditori sociali e dal curatore fal-limentare, in questa Rivista, 2006, 1465 s.

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Dall’esame dell’art. 2476 c.c. non si capisce nemmeno se l’azione di revoca degliamministratori possa essere esercitata autonomamente e nel merito. Si tratterebbedell’ipotesi in cui il socio non chiede il risarcimento dei danni, ma solo che i gestorivengano revocati.

In questa nota si esaminera l’iter argomentativo dell’ordinanza del Tribunale diMilano in commento, tenendo conto della giurisprudenza e della dottrina che hannoaffrontato la questione.

2. LA REVOCA DEGLI AMMINISTRATORI IN GENERALEPrima di affrontare il tema specifico oggetto dell’ordinanza in commento (revoca cau-telare degli amministratori), bisogna occuparsi della revoca degli amministratori ingenerale. L’art. 2476 c.c. regola una forma particolare di revoca: la revoca cautelare. Larevoca cautelare si caratterizza per due elementi: 1) e fatta valere in via giudiziale; 2) efatta valere in via d’urgenza. Le domande preliminari da porsi sono due: 1) esiste lapossibilita di revocare gli amministratori di s.r.l. per via non giudiziale? 2) e possibilechiedere la revoca degli amministratori per via giudiziale, ma non cautelare?

E opportuno prendere le mosse dalla disciplina della revoca degli amministratorinella s.p.a. Il regime previsto in questo tipo societario e piuttosto articolato e prevedediverse fattispecie di cui non vi e traccia nella regolamentazione della s.r.l.

La revoca per via giudiziaria degli amministratori costituisce, nella s.p.a., un’ecce-zione rispetto alla revoca per via assembleare dei gestori. Nella s.p.a. la legge prevedeche gli amministratori «sono revocabili dall’assemblea in qualunque tempo, anche senominati nell’atto costitutivo, salvo il diritto dell’amministratore al risarcimento deldanno, se la revoca avviene senza giusta causa (art. 2383 comma 3 c.c.).

Nella s.p.a. e poi disciplinata una revoca connessa all’azione sociale di responsa-bilita: «la deliberazione dell’azione di responsabilita importa la revoca dall’ufficio degliamministratori contro cui e proposta, purche sia presa con il voto favorevole di almenoun quinto del capitale sociale. In questo caso, l’assemblea provvede alla sostituzionedegli amministratori» (art. 2393 comma 5 c.c.). Questa disposizione stabilisce chequando una maggioranza di una certa consistenza (un quinto del capitale sociale)decide di avviare l’azione di responsabilita, tale decisione e espressione di una sfiduciaverso gli amministratori coinvolti che ne implica la revoca automatica.

Il legislatore e pero consapevole che, quantomeno nella s.p.a., la revoca da partedell’assemblea e un meccanismo non sempre sufficiente a tutelare gli interessi di tuttii soggetti coinvolti. Sono dunque previste altre vie per ottenere la destituzione degliamministratori. La disposizione di riferimento e l’art. 2409 c.c. (rubricato «denunzia altribunale»). «Se vi e fondato sospetto che gli amministratori, in violazione dei lorodoveri, abbiano compiuto gravi irregolarita nella gestione che possono arrecare dannoalla societa o a una o piu societa controllate, i soci che rappresentano il decimo delcapitale sociale o, nelle societa che fanno ricorso al mercato del capitale di rischio, ilventesimo del capitale sociale possono denunziare i fatti al tribunale» (art. 2409 comma1 c.c.). Il tribunale «nei casi piu gravi puo revocare gli amministratori ed eventualmenteanche i sindaci e nominare un amministratore giudiziario, determinandone i poteri e ladurata» (art. 2409 comma 4 c.c.).

In confronto a quanto previsto per la s.p.a., la disciplina legislativa della s.r.l. in

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materia di revoca degli amministratori e molto scarna. L’art. 2479 comma 2 c.c. prevedeche in ogni caso sono riservate alla competenza dei soci, fra le altre cose, la nominadegli amministratori. La disposizione, pero, nulla dice relativamente alla revoca deglistessi. Non risulta esserci, nella disciplina della s.r.l., una norma che regoli espressa-mente la revoca degli amministratori (5). L’unica disposizione che fa riferimento allarevoca e quella gia menzionata (art. 2476 comma 3 c.c.) che disciplina la revoca me-diante provvedimento cautelare. Al di fuori di questo caso specifico, vi e dunque dachiedersi se e a quali condizioni i soci possano revocare gli amministratori.

La mancanza di disposizioni espresse sulla revoca degli amministratori nella disci-plina legislativa della s.r.l. non impedisce di prevedere qualcosa al riguardo nell’attocostitutivo. L’art. 2463 comma 2 c.c. stabilisce difatti che l’atto costitutivo deve indicare,fra le altre cose, le norme relative al funzionamento della societa, indicando quelleconcernenti l’amministrazione e la rappresentanza. I soci possono dunque, se riten-gono, disciplinare in sede di atto costitutivo anche le condizioni e le modalita di revocadegli amministratori. L’atto costitutivo puo fissare, da un lato, i presupposti che deter-minano la revoca dall’ufficio di gestore; dall’altro, esso puo stabilire il procedimentocon cui gli amministratori vengono destituiti dalla loro carica. Sennonche, come eovvio, non ci si puo aspettare che tutti gli statuti di s.r.l. disciplinino espressamente larevoca degli amministratori.

Ma se l’atto costitutivo non prevede nulla in materia di revoca degli amministratori,bisogna porsi una domanda veramente di fondo: e possibile revocare gli amministra-tori di s.r.l. al di fuori del caso espresso della revoca cautelare (6)? Fatto salvo quantoprevisto dall’art. 2476 comma 3 c.c. (che disciplina la revoca «cautelare»), non si trovauna disposizione che stabilisca espressamente che gli amministratori di s.r.l. sonorevocabili. Sembrerebbe cioe che un’azione di merito finalizzata alla sola revoca deigestori (e non anche al risarcimento del danno) non abbia una base normativa espres-sa. Si potrebbe dunque, astrattamente, sostenere la tesi che l’amministratore di s.r.l. eirrevocabile (salvo il caso del contestuale esercizio di un’azione di responsabilita). Infavore di questa tesi milita anche l’art. 2908 c.c., ai sensi del quale «nei casi previsti dallalegge, l’autorita giudiziaria puo costituire, modificare o estinguere rapporti giuridici,con effetto tra le parti, i loro eredi o aventi causa». Non essendoci una disposizioneespressa che consente di revocare gli amministratori nella s.r.l., ne deriverebbe l’im-

(5) Diversamente da quanto avviene, per esem-pio, nel diritto tedesco. Il § 38 comma 1 della leggesulle societa a responsabilita limitata (Gesetz betref-fend die Gesellschaften mit beschrænkter Haftung,GmbHG) prevede espressamente che la nomina de-gli amministratori puo essere revocata in qualsiasimomento. Sulla disciplina della s.r.l. nel diritto tede-sco sia consentito il rinvio ad alcune mie pubblica-zioni: SANGIOVANNI, Il diritto del quotista di s.r.l. al-l’informazione e all’ispezione nel diritto tedesco, inRiv. dir. comm., 2006, I, 515 ss.; SANGIOVANNI, Doverie responsabilita degli amministratori di s.r.l. incomparazione con la GmbH tedesca, in Societa,2006, 1563 ss.; SANGIOVANNI, Finanziamenti dei quo-tisti di s.r.l. tedesca (GmbH) alla societa e insolven-

za della societa, in Contr. impr. /Europa, 2006, 329ss.; SANGIOVANNI, I limiti statutari alla circolazione diquote di s.r.l. tedesca (GmbH), in Le societa, 2006,381 ss.; SANGIOVANNI, La cessione di quota di s.r.l. e ilruolo del notaio nel diritto tedesco, in Notariato,2006, 82 ss.; SANGIOVANNI, Responsabilita degli am-ministratori di s.r.l tedesca (GmbH) nei confrontidella societa, in Le societa, 2005, 1571 ss.; SANGIOVAN-

NI, Il diritto delle minoranze di convocare l’assem-blea e d’inserire punti all’ordine del giorno nellaGmbH tedesca, in Riv. dir. comm., 2002, I, 813 ss.;SANGIOVANNI, La societa a responsabilita limitata traavvocati nel diritto tedesco, in Riv. soc., 1999, 914 ss.

(6) Per una ricostruzione del dibattito su questaquestione cfr. TOMAIUOLI, op. cit., 1461 ss.

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possibilita per il giudice di emettere un provvedimento estintivo di un rapporto giuri-dico.

Una prospettazione che considera irrevocabili gli amministratori pare conciliarsibene con la considerazione che la carica di gestore di s.r.l. non e a tempo determinato.Nella s.p.a., «gli amministratori non possono essere nominati per un periodo superiorea tre esercizi» (art. 2383 comma 2 c.c.). Nella s.r.l., invece, non si rinviene una disposi-zione simile. In assenza di pattuizioni specifiche, l’amministratore di s.r.l. viene nomi-nato a tempo indeterminato. Sussiste pertanto una maggiore «stabilita» del gestore dis.r.l. rispetto a quello di s.p.a. Questa stabilita sembra riflettersi anche in materia direvoca. Mentre nella s.p.a gli amministratori sono revocabili dall’assemblea in qualun-que tempo (art. 2383 comma 3 c.c.), la revoca dei gestori di s.r.l. pare dover passareattraverso l’azione di responsabilita.

Vi e pero, nella disciplina della s.r.l., una clausola generale sulle decisioni dei soci:i soci decidono sulle materie riservate alla loro competenza dall’atto costitutivo nonchesugli argomenti che uno o piu amministratori o tanti soci che rappresentano almeno unterzo del capitale sociale sottopongono alla loro approvazione (art. 2479 comma 1 c.c.).Si puo allora sostenere che nel generale potere decisorio dei quotisti rientri la possi-bilita di decidere sulla revoca degli amministratori (7). In assenza di specifiche previ-sioni nell’atto costitutivo potrebbe ritenersi applicabile alla s.r.l., in via analogica, l’art.2383 comma 3 c.c.: gli amministratori sono revocabili in qualunque tempo, salvo ildiritto al risarcimento dei danni, se la revoca avviene senza giusta causa.

Il diritto dei soci di ottenere la revoca degli amministratori potrebbe forse ricavarsi,in modo ancora piu generale, dalle disposizioni sul mandato (8). Ai sensi dell’art. 1725comma 2 c.c. «se il mandato e a tempo indeterminato, la revoca obbliga il mandante alrisarcimento, qualora non sia dato un congruo preavviso, salvo che ricorra una giustacausa». Certo, questa disposizione deve essere calata nel contesto specifico della s.r.l. eproblemi si pongono, in particolare, nell’identificazione del «mandante». In presenzadi una pluralita di soci, chi ha diritto a ottenere la revoca degli amministratori? E undiritto esercitabile da ciascun socio, oppure occorre una certa maggioranza o e richie-sta, addirittura, l’unanimita?

Non essendoci disposizioni sulla revoca non giudiziale degli amministratori nellas.r.l., non vi sono nemmeno norme sulla efficacia automatica (o meno) della decisionedi rimuovere i gestori. Si e gia visto sopra come nella s.p.a. la deliberazione dell’azionedi responsabilita importa la revoca dall’ufficio degli amministratori contro cui e pro-posta, purche sia presa con il voto favorevole di almeno un quinto del capitale sociale(art. 2393 comma 5 c.c.). Questa disposizione non e riprodotta nella s.r.l.

Per completezza va menzionata la disciplina prevista nella s.s., cui fa riferimentoanche l’ordinanza in commento: «la revoca dell’amministratore nominato con il con-tratto sociale non ha effetto se non ricorre una giusta causa. L’amministratore nomi-nato con atto separato e revocabile secondo le norme sul mandato. La revoca per giustacausa puo in ogni caso essere chiesta giudizialmente da ciascun socio» (art. 2259 c.c.).

(7) In questo senso ABRIANI, in AA.VV., Dirittodelle societa, 3a ed., Milano, 2006, 304 s.

(8) Sulla natura del rapporto fra societa e ammi-

nistratore sia consentito rinviare a SANGIOVANNI, De-terminazione del compenso dell’amministratore daparte del giudice, in Societa, 2006, 975 s.

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Questa disposizione non e ripetuta in sede di regolamentazione della s.r.l. Nella s.r.l.non vi e dunque una base normativa espressa alla possibilita di agire nel merito perottenere la revoca degli amministratori. L’art. 2259 c.c. potrebbe tuttavia ritenersiapplicabile in via analogica anche alla s.r.l. (9). In questo caso si dovrebbe riconoscere aciascun socio il diritto di chiedere la revoca giudiziale dell’amministratore per giustacausa.

3. IL COMPLESSO RAPPORTO FRA AZIONE DI RESPONSA-BILITÀ E AZIONE DI REVOCACi si e finora occupati della possibilita in generale di revocare gli amministratori di s.r.l.Bisogna ora passare a esaminare la materia specifica della revoca in via cautelare deigestori.

L’art. 2476 comma 3 c.c. regola innanzitutto la titolarita del diritto di esercitarel’azione di responsabilita. Questo diritto spetta a ciascun socio. Il legislatore riconoscecosı un grande potere in capo a ciascun quotista, indipendentemente dal valore dellapartecipazione detenuta. Il socio che agisce contro gli amministratori opera nell’inte-resse della societa. L’azione di responsabilita mira ad accertare che l’amministratoreha cagionato danni alla s.r.l. (il principio e chiaramente enunciato nell’art. 2476 comma1 c.c.). Si tratta di un nocumento in capo alla societa. Dal momento, peraltro, che iquotisti sono titolari pro quota del patrimonio sociale, i danni alla s.r.l. sono in defini-tiva danni per i soci.

L’art. 2476 comma 3 c.c. prevede poi che il socio, in aggiunta al diritto di esercitarel’azione di responsabilita, ha la possibilita di chiedere che sia adottato provvedimentocautelare di revoca degli amministratori. Con questa possibilita si vuole tutelare meglioi quotisti. Se un socio agisce nei confronti degli amministratori, asserendo che questihanno cagionato danni alla societa, l’azione in giudizio puo essere fondata oppure nonfondata. Se l’azione e fondata, la situazione e particolarmente delicata, perche l’ammi-nistratore convenuto in giudizio continua a svolgere la sua funzione e potrebbe cagio-nare nuovi danni. Ecco allora che la legge consente di chiedere la revoca in via caute-lare dell’amministratore. Se il gestore viene revocato dall’ufficio, non e piu in grado dicagionare danni. Le due azioni (di responsabilita e di revoca) hanno scopi diversi. Conla prima azione si vuole ottenere il risarcimento del danno, con la seconda si vuoleporre termine alla relazione fra societa e amministratore. Inoltre l’azione di responsa-bilita presuppone l’esistenza di un danno, mentre l’azione di revoca presuppone sologravi irregolarita nella gestione. Le gravi irregolarita nella gestione non devono averenecessariamente determinato un danno.

Tanto premesso relativamente alla ratio della previsione normativa, la questioneche si pone e la seguente: il diritto di chiedere la revoca cautelare degli amministratorideve essere necessariamente esercitato insieme con l’azione di responsabilita oppurepuo essere esercitato in via autonoma? Il Tribunale di Milano, nell’ordinanza in com-mento, stabilisce che la revoca cautelare degli amministratori puo essere chiesta in viacautelare prima della instaurazione del giudizio di merito. Questa e la posizione cuiaderisce la maggior parte della giurisprudenza e della dottrina. Bisogna pero rilevare

(9) Cfr. ABRIANI, in AA.VV., Diritto, cit., 305.

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che le posizioni giurisprudenziali e dottrinali sulla relazione fra azione di responsabi-lita e di revoca non sono univoche. Vi sono provvedimenti giudiziari e autori chesostengono che la revoca ante causam degli amministratori non e ammissibile.

4. IL CONTROLLO GIUDIZIARIO NELLA S.R.L.L’ordinanza del Tribunale di Milano in commento si occupa di un problema di signi-ficativa rilevanza. Si tratta della questione se l’art. 2409 c.c. che consente, nelle s.p.a., didenunziare gli amministratori al tribunale possa applicarsi anche alla s.r.l. La rispostadata dall’ordinanza che qui si annota e negativa: l’art. 2409 c.c. e uno strumento giuri-dico a tutela dei soci di s.p.a. non di quelli di s.r.l.

Occorre partire dalla considerazione che nella disciplina della s.r.l. non si rinvieneuna disposizione simile all’art. 2409 c.c. Inoltre nella attuale regolamentazione dellas.r.l. non vi e un rinvio all’art. 2409 c.c. Prima della riforma, invece, l’art. 2488 c.c.previgente dichiarava applicabile l’art. 2409 c.c. Sembrerebbe dunque che, nella attua-le disciplina della s.r.l., non sia possibile denunziare gli amministratori al tribunale ericevere tutta quella tutela che questa disposizione appronta in favore dei soci di s.p.a.

Questa soluzione pare essere corretta. L’assenza di un controllo giudiziario nellas.r.l. non e casuale, ma frutto di una scelta legislativa. Dai lavori preparatori risultadifatti che il venir meno del controllo giudiziario nella s.r.l. trova un contemperamentonel fatto che l’azione di responsabilita puo essere promossa da ciascun socio. Nellas.p.a., invece, «l’azione di responsabilita contro gli amministratori e promossa in se-guito a deliberazione dell’assemblea» (art. 2393 comma 1 c.c.). Nella s.r.l. e dunquemolto piu agevole azionare in giudizio la responsabilita dei gestori: puo farlo un solosocio, indipendentemente dalla partecipazione detenuta. Se ciascun quotista disponedi questo importante potere, allora si riduce la necessita di un ricorso all’autoritagiudiziaria come quello previsto dall’art. 2409 c.c. Il controllo giudiziario e rimasto in untipo societario come la s.p.a. in cui l’interesse pubblicistico e piu forte, mentre e statorimosso nella s.r.l. in cui si da la massima rilevanza all’aspetto contrattuale del feno-meno societa (10).

Sulla possibilita di avvalersi anche nella s.r.l. del rimedio della denuncia al tribu-nale di cui all’art. 2409 c.c. e stata sollevata questione di legittimita costituzionale (11). LaCorte di appello di Trieste e il Tribunale di Cagliari si sono rivolti alla Corte costituzio-nale. Le autorita giudiziarie rimettenti hanno affermato che la differenza di trattamen-to fra le s.r.l. e le s.p.a. non sarebbe giustificata e configurerebbe una violazione dell’art.3 Cost. I soci di s.p.a. verrebbero trattati dalla legge meglio dei soci di s.r.l., senza che visia una ragione per questa disparita di trattamento. La Corte costituzionale ha affron-tato la questione nella sentenza n. 481 del 2005, provvedimento che viene citato anchenell’ordinanza in commento (12).

(10) In questo senso CAPPELLETTI, Nomina delnuovo amministratore in seguito a provvedimentocautelare di revoca ex art. 2476 c.c., in Societa, 2007,61.

(11) La riforma del diritto societario ha sollevatonumerosi dubbi di legittimita costituzionale. In ma-teria cfr., in particolare, i contributi di DIDONE, Il d.lg.

n. 5 del 2003 sul rito societario al vaglio della Cortecostituzionale, in Giur. it., 2005, 1487 s.; DIDONE, Notesulla legittimita costituzionale del nuovo giudizioabbreviato nella materia societaria, in questa Rivi-sta, 2004, I, 2479 ss.

(12) C. cost. 29 dicembre 2005, n. 481, in Riv. dir.comm., 2005, II, 263 ss. Fra i commentatori di questa

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La Corte costituzionale rigetta le eccezioni di illegittimita costituzionale sollevatedalla Corte di merito e afferma che la mancata previsione di un controllo giudiziarionella s.r.l. e legittima. La Corte muove dalla considerazione che la l. delega n. 366 del 3ottobre 2001 si occupa di controllo giudiziario nella s.p.a., non nella s.r.l. Il silenzio dellalegge delega non puo essere interpretato nel senso della volonta di ribadire l’applica-bilita dell’art. 2409 c.c. alle s.r.l. La s.r.l. e la s.p.a. costituiscono due modelli societaridistinti. Per le s.r.l. e previsto un autonomo e organico complesso di norme, conun’impostazione radicalmente divergente da quella che — prima della riforma —aveva fatto qualificare la s.r.l. come una piccola s.p.a. Nella s.r.l. viene attribuita rile-vanza centrale al socio e ai rapporti contrattuali fra soci. Cio impedisce il ricorso a unostrumento come il controllo giudiziario. La posizione del socio nella s.r.l. e stata fral’altro rafforzata, prevedendo la possibilita di avere dagli amministratori notizie sullosvolgimento degli affari sociali e di consultare i libri sociali e i documenti relativiall’amministrazione (art. 2476 comma 2 c.c.). Inoltre l’azione di responsabilita puoessere avviata, nella s.r.l., da ciascun socio. Il quotista gode di sufficiente tutela senzache sia necessario riconoscergli la possibilita di denunzia al tribunale. La Corte costi-tuzionale conclude nel senso che la lamentata disparita di trattamento fra i soci di s.r.l.e di s.p.a. non sussiste, essendo diverse le situazioni soggettive degli uni e degli altri.

L’ordinanza del Tribunale di Milano in commento richiama espressamente la sen-tenza n. 481 del 2005 della Corte costituzionale. Il ragionamento del tribunale di Milanoparte dalla affermazione che, nella s.r.l., non e possibile la denunzia al tribunale. Iquotisti sono dunque meno tutelati, sotto questo profilo, rispetto agli azionisti. A se-guito della denunzia, il tribunale puo revocare gli amministratori di s.p.a. (art. 2409comma 4 c.c.). Dal momento che questo potere non e previsto nella s.r.l., il legislatoreattribuisce a ciascun socio il potere di chiedere la revoca in via cautelare dei gestori. IlTribunale di Milano sottolinea la differente funzione dell’azione di responsabilita edell’azione di revoca: la prima presuppone un «danno», la seconda qualcosa di meno:un «pericolo di danno». Nel caso di gravi irregolarita nella gestione, non e detto che siagia subentrato un danno. Vi e tuttavia il pericolo che il nocumento subentri. Il sociodeve essere legittimato a rimuovere l’amministratore dal suo ufficio, al fine di evitareche le gravi irregolarita nella gestione si trasformino in un danno per la societa. Questaazione, pero, ha dignita autonoma, e indipendente da quella di responsabilita, la qualepresuppone un danno. In altre parole non si puo pensare che il socio sia costretto adaspettare che la societa subisca un nocumento prima di poter agire in giudizio. Le graviirregolarita nella gestione possono determinare in futuro danni per la s.r.l.: il socio puochiedere l’immediata revoca dell’amministratore prima che il nocumento si verifichirealmente.

5. LE CONSEGUENZE DELLA REVOCAL’ordinanza del Tribunale di Milano in commento si occupa di un ulteriore aspetto, sul

sentenza cfr. BRETTI, La pronuncia della Consultasul controllo giudiziario nelle s.r.l., in questa Rivi-sta, 2006, 942 ss.; BRIZZI, Controllo giudiziario nellas.p.a. e revoca dell’amministratore di s.r.l.: tra dub-bi di costituzionalita fugati e profili processuali, in

Riv. dir. comm., 2006, II, 33 ss.; PRINCIPE, Note a mar-gine di una recente sentenza della Corte costituzio-nale a proposito del controllo sulla gestione nellesocieta a responsabilita limitata, in Riv. dir. comm.,2006, II, 20 ss.

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quale e utile soffermarsi brevemente. Si immagini che l’azione cautelare di revocaabbia successo e l’amministratore venga revocato. La s.r.l., a questo punto, si trovapriva di un suo amministratore. L’ordinanza affronta questa problematica e stabilisceche il vuoto che si crea in caso di revoca (assenza di un amministratore) puo essereagevolmente colmato mediante la nomina di un nuovo gestore. Il Tribunale di Milanodecide che l’amministratore revocato non puo essere sostituito con un gestore dinomina giudiziaria (13). In altre parole l’ordinanza in commento conferma anche sottoquesto profilo la linea interpretativa secondo cui l’art. 2409 c.c. non e applicabile alles.r.l.

Anche altri interventi giurisprudenziali hanno affrontato la questione se l’ammi-nistratore revocato possa essere sostituito con un gestore giudiziario. Molto recente-mente il Tribunale di Macerata ha deciso che nella s.r.l. non puo trovare accoglimentola domanda di nomina di un amministratore giudiziario essendo stato soppresso ilcontrollo giudiziario sulla regolarita dell’amministrazione (14). Questa ordinanza sotto-linea come il controllo giudiziario sia stato soppresso correlativamente alla previsionedella legittimazione di ciascun socio all’azione di responsabilita e alla domanda caute-lare di revoca dell’amministratore in carica. Non sussistendo piu il controllo giudiziariosull’amministrazione il tribunale non ha la possibilita di nominare un amministratoregiudiziario nell’ipotesi di gravi irregolarita, bensı solo quello di revocarlo. Il Tribunaledi Macerata indica anche come porre rimedio al fatto che sia venuto meno un ammi-nistratore: resta dell’assemblea ovvero dei soci il potere di nomina dell’amministratorenuovo in armonia con le disposizioni dello statuto e secondo la previsione dell’art. 2479c.c. L’eventuale inerzia di tutti i soci si tradurrebbe in una impossibilita di funziona-mento della societa per vuoto gestorio con conseguente causa di scioglimento e liqui-dazione della societa. Allo stesso modo il Tribunale di Catania, nell’ottobre 2004, hadeciso che non e possibile sostituire l’amministratore revocato con un amministratoregiudiziario (15). Infine anche il Tribunale di Roma, nel luglio 2004, ha stabilito che insede cautelare non e ammissibile provvedere alla nomina di un amministratore giudi-ziario in caso di revoca dell’amministratore di s.r.l. per gravi irregolarita (16).

6. BREVE RASSEGNA DI GIURISPRUDENZAIn conclusione e utile passare brevemente in rassegna cio che hanno stabilito alcunerecenti decisioni di merito in materia di revoca cautelare dell’amministratore di s.r.l.Alcuni dei provvedimenti che si vanno ora a illustrare sono menzionati espressamentenell’ordinanza del Tribunale di Milano in commento.

L’ordinanza del Tribunale di Milano in commento fa, innanzitutto, espresso riferi-mento a una sentenza del Tribunale di Napoli dell’ottobre 2005, la quale ha deciso chenon e ammissibile la domanda con cui il socio di una s.r.l., all’esito di un giudizio acognizione piena, chiede al giudice la revoca in via definitiva dell’amministratore cui

(13) In questo senso anche ABRIANI, Commentoall’art. 2476, in BENAZZO-PATRIARCA (a cura di), Codi-ce commentato delle s.r.l., Torino, 2006, 377.

(14) Trib. Macerata 27 febbraio 2006 (ord.), in So-cieta, 2007, 58 ss., con nota di CAPPELLETTI.

(15) Trib. Catania 14 ottobre 2004 (ord.), in Dir.fall., 2005, II, 277 ss.

(16) Trib. Roma 30 luglio 2004 (ord.), in Giur. it.,2005, 309 ss., con nota di CAGNASSO.

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siano addebitate gravi irregolarita (17). La revoca puo essere chiesta solo in via caute-lare, in connessione con l’esercizio dell’azione sociale di responsabilita e con effettilimitati al tempo occorrente per la pronuncia definitiva su tale azione. L’autorita giu-diziaria napoletana rileva che, nella disciplina della s.r.l., manca una disposizionecome l’art. 2259 comma 3 c.c., il quale prevede che la revoca per giusta causa puo inogni caso essere chiesta giudizialmente da ciascun socio. Il Tribunale di Napoli escludeche l’art. 2259 comma 3 c.c. sia applicabile analogicamente alla s.r.l.

Il Tribunale di Genova ha affermato, nel settembre 2005, l’inammissibilita dellarevoca dell’amministratore di s.r.l. ante causam (18). Questa autorita giudiziaria hadeciso che l’inscindibilita della richiesta cautelare di revoca dell’amministratore ri-spetto all’azione di responsabilita nei suoi confronti trova uno specifico riscontro nelladizione letterale dell’art. 2476 comma 3 c.c., in forza del quale il socio puo promuoverel’azione di responsabilita contro gli amministratori e puo «altresı» chiedere che siaadottato un provvedimento cautelare di revoca: espressione, questa, che fa pensare aun collegamento fra due iniziative giudiziali, nel senso che la richiesta di revoca vienead aggiungersi, in via d’urgenza, al giudizio di cognizione, contestualmente o in prece-denza instaurato. Il Tribunale di Genova afferma che la revoca dell’amministratore pergravi irregolarita e l’azione di responsabilita nei suoi confronti paiono due aspetti dellostesso diritto della societa di essere amministrata correttamente.

L’ordinanza del Tribunale di Milano in commento fa poi espresso riferimento aun’ordinanza del Tribunale di Treviso del febbraio 2005 (19). Questo provvedimento hadeciso che e inammissibile la domanda cautelare di revoca degli amministratori di s.r.l.per gravi irregolarita proposta ante causam. Essa va difatti proposta unitamente al-l’azione di responsabilita sociale per danni ex art. 2476 c.c. L’autorita giudiziaria trevi-giana ritiene dunque che la domanda cautelare di revoca sia un corollario dell’azione diresponsabilita. Il provvedimento cautelare di revoca viene considerato inscindibiledalla causa di merito. Esso ha natura strumentale, essendo inteso a evitare il prodursidi ulteriori danni per la societa.

Il Tribunale di S. Maria Capua Vetere ha deciso, nel novembre 2004, che il socio dis.r.l. puo promuovere, in forma necessariamente cumulativa con l’azione di responsa-bilita, l’azione di revoca dell’amministratore incolpato, per la sua rimozione anticipatadalla carica ricoperta, se del caso promuovendone la revoca cautelare, quale misuratipicamente anticipatoria degli effetti della decisione di merito, e cioe la revoca defini-tiva (20).

Il Tribunale di Roma, nel novembre 2004, ha deciso che nel procedimento di revocadell’amministratore di s.r.l. per gravi irregolarita, anticipazione di un procedimentocontenzioso preordinato al risarcimento dei danni, le sole irregolarita di gestione,seppur sussistenti, non sono di per se sufficienti per l’accoglimento della domanda, ovenon sia formulabile una prognosi favorevole al ricorrente in ordine all’espletandaazione di risarcimento dei danni (21).

(17) Trib. Napoli 20 ottobre 2005, in Foro it., 2006,I, 1222 ss., con nota redazionale.

(18) Trib. Genova 6 settembre 2005 (ord.), in So-cieta, 2007, con nota di MALAVASI.

(19) Trib. Treviso 7 febbraio 2005 (ord.), in Giur.

it., 2005, 2107 ss., con nota di MARRA.(20) Trib. S. Maria Capua Vetere 15 novembre

2004 (ord.), in Societa, 2005, 477 ss., con nota di SAN-

DULLI.(21) Trib. Roma 12 novembre 2004 (ord.), in Giur.

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Il Tribunale di Pinerolo, nel novembre 2004, ha deciso che e ammissibile la revocacautelare dell’amministratore unico di s.r.l. ex art. 2476 c.c. (22).

Il Tribunale di Roma ha deciso, nell’agosto 2004, che l’esperibilita della tutelacautelare ante causam prevista nelle disposizioni del procedimento cautelare unifor-me, non derogata sul punto dall’art. 23 d.lg. n. 5 del 2003, costituisce regola generaledell’ordinamento processuale, finalizzata alla piu ampia tutela delle posizioni sogget-tive e, pertanto, puo subire deroghe solo ove queste siano dal legislatore esplicitate,mentre nell’art. 2476 c.c. mancano concludenti e inequivoci dati letterali nel senso disiffatta deroga (23).

Il Tribunale di Roma, nel luglio 2004, ha deciso che e ammissibile la domanda direvoca per gravi irregolarita dell’amministratore di s.r.l. proposta ante causam (24).Questa autorita giudiziaria ha stabilito che dal combinato disposto degli artt. 24 Cost. e669 ter c.p.c. si ricava l’esistenza di un principio generale secondo cui il titolare di undiritto puo sempre domandarne la tutela cautelare ante causam. Il Tribunale di Romaha inoltre deciso che la questione di legittimita costituzionale dell’art. 2476 comma 3c.c., nella parte in cui prevede l’azione d’urgenza diretta alla revoca dell’amministra-tore di s.r.l. per gravi irregolarita, e manifestamente infondata con riferimento all’art. 3Cost.

Il Tribunale di Roma ha deciso, nel giugno 2004, che l’istanza cautelare di revoca,esperibile in base all’art. 2476 comma 3 c.c. nel caso di gravi irregolarita nella gestionedella societa, puo essere proposta anche prima dell’instaurazione del giudizio di meritovolto all’accertamento della responsabilita degli amministratori verso la societa per idanni derivanti dall’inosservanza dei doveri ad essi imposti dalla legge e dall’attocostitutivo, non risultando dalla previsione normativa che il legislatore abbia stabilitola necessita della preventiva azione di merito rispetto alla cautela prevista dall’art. 2476comma 3 c.c. e dovendo ritenersi operante il principio per il quale la cautela antecausam e ammessa in via generale dall’ordinamento, salvo eccezioni esplicitamentedisciplinate (25).

it., 2005, 309 ss., con nota di CAGNASSO.(22) Trib. Pinerolo 2 novembre 2004 (ord.), in

Giur. it., 2005, 1660 s., con nota di MARCELLINO.(23) Trib. Roma 5 agosto 2004, in questa Rivista,

2005, I, 306 ss., con nota di SCARAFONI.

(24) Trib. Roma 30 luglio 2004 (ord.), in Giur. it.,2005, 309 ss., con nota di CAGNASSO.

(25) Trib. Roma 22 giugno 2004 (ord.), in questaRivista, 2005, I, 95 ss., con nota di PEDRELLI.

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Dott. A. Giuffrè EditoreMilano

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