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Pubblicato su L’Opinione di Viterbo del 8/3/2012 Invitiamo la Riserva Naturale del Lago di Vico , a denunciarci per falso in atto pubblico! Il sottoscritto , convinto sostenitore di una legge sulla “Trasparenza Amministrativa sul modello Svedese”, indubbiamente tutt’altra cosa se paragonata alla nostra “bizantina” legge sulla Trasparenza , ha presentato nel 2009 un accesso agli atti al fine di verificare alcune attività all’interno della Riserva Naturale del Lago di Vico. Tale iniziativa non casuale , ma sicuramente indotta , incuriositi da alcuni immobili miracolosamente affiorati dalle acque del lago ed apparsi sulle sponde della Riserva Naturale . La Riserva del Lago di Vico , come sappiamo è circondata da leggende , sembra infatti che Ercole passando da queste parti infisse nel terreno la sua clava che diede origine all’invaso . Allo stesso modo si potrebbe pensare che le abitazioni emerse siano in realtà un dono recente delle stesse divinità che in tempi antichi, secondo alcune leggende , hanno dimorato in tali luoghi , se non fosse per le loro proporzioni, certamente più consone ad ospitare forme di vita più “umane” . Pertanto , poiché noti i vincoli di assoluta inedificabilità , abbiamo tentato di approfondire la questione , interessando e chiamando in causa una nota associazione ambientalista, Italia Nostra. L’accesso agli atti presentato è stato direttamente controfirmato dal consigliere nazionale di Italia Nostra , il dr. Rutigliano , in qualità di rappresentante effettivo dell’associazione ,mentre il sottoscritto non potendo essere delegato in prima persona , poiché semplice socio , aveva avuto l’onere di occuparsi della parte più operativa, ovvero la presentazione della documentazione e tutti gli atti inerenti. A tal fine la delega è stata firmata dal signor Rutigliano , e controfirmata dal sottoscritto. Ad oggi tale accesso ci viene negato e con escamotage di basso profilo , nonostante sia stato autorizzato dal Comune di Caprarola in data 3 maggio 2010 con prot. numero 3108. I motivi di tale ostinazione destano tutte le nostre perplessità ed il muro di gomma sollevato ci induce sempre più e convince della bontà delle nostre azioni . Perché dunque tanta ostinazione , perché il cittadino deve ricorrere ad espedienti e chiamare altresì in causa per sostenere un suo diritto finanche delle associazioni ambientaliste , quando diversamente tali atti dovrebbero essere immediatamente consultabili! Da premettere che il sottoscritto si rivolse direttamente al Consigliere Nazionale di Italia Nostra , il dr. Rutigliano, in quanto 1

La Riserva del Lago di Vico ,appannaggio di burocrati con poca trasparenza

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Un piccolo esempio di come sia importante per i cittadini avere il controllo dei documenti prodotti in seno alla pubblica amministrazione al fine di evitare fenomeni corruttivi

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Pubblicato su L’Opinione di Viterbo del 8/3/2012

Invitiamo la Riserva Naturale del Lago di Vico , a denunciarci per falso in atto pubblico!

Il sottoscritto , convinto sostenitore di una legge sulla “Trasparenza Amministrativa sul modello Svedese”, indubbiamente tutt’altra cosa se paragonata alla nostra “bizantina” legge sulla Trasparenza , ha presentato nel 2009 un accesso agli atti al fine di verificare alcune attività all’interno della Riserva Naturale del Lago di Vico. Tale iniziativa non casuale , ma sicuramente indotta , incuriositi da alcuni immobili miracolosamente affiorati dalle acque del lago ed apparsi sulle sponde della Riserva Naturale . La Riserva del Lago di Vico , come sappiamo è circondata da leggende , sembra infatti che Ercole passando da queste parti infisse nel terreno la sua clava che diede origine all’invaso . Allo stesso modo si potrebbe pensare che le abitazioni emerse siano in realtà un dono recente delle stesse divinità che in tempi antichi, secondo alcune leggende , hanno dimorato in tali luoghi , se non fosse per le loro proporzioni, certamente più consone ad ospitare forme di vita più “umane” . Pertanto , poiché noti i vincoli di assoluta inedificabilità , abbiamo tentato di approfondire la questione , interessando e chiamando in causa una nota associazione ambientalista, Italia Nostra. L’accesso agli atti presentato è stato direttamente controfirmato dal consigliere nazionale di Italia Nostra , il dr. Rutigliano , in qualità di rappresentante effettivo dell’associazione ,mentre il sottoscritto non potendo essere delegato in prima persona , poiché semplice socio , aveva avuto l’onere di occuparsi della parte più operativa, ovvero la presentazione della documentazione e tutti gli atti inerenti. A tal fine la delega è stata firmata dal signor Rutigliano , e controfirmata dal sottoscritto. Ad oggi tale accesso ci viene negato e con escamotage di basso profilo , nonostante sia stato autorizzato dal Comune di Caprarola in data 3 maggio 2010 con prot. numero 3108. I motivi di tale ostinazione destano tutte le nostre perplessità ed il muro di gomma sollevato ci induce sempre più e convince della bontà delle nostre azioni . Perché dunque tanta ostinazione , perché il cittadino deve ricorrere ad espedienti e chiamare altresì in causa per sostenere un suo diritto finanche delle associazioni ambientaliste , quando diversamente tali atti dovrebbero essere immediatamente consultabili!

Da premettere che il sottoscritto si rivolse direttamente al Consigliere Nazionale di Italia Nostra , il dr. Rutigliano, in quanto tutte le iniziative presentate sulla provincia di Viterbo , erano condotte dallo stesso in prima persona. In nessun caso dunque Rutigliano sollevò il problema della legittimità della sua delega , ne sollevò mai la questione o fece alcuna menzione della presenza di una sede di Italia Nostra a Viterbo , anzi ci informarono che la sede non fosse operativa da diverso tempo. Prova ne è che non a caso tutte le iniziative condotte su Viterbo e provincia , come risulta anche dai quotidiani locali, sono state sempre e direttamente presentate dal Consigliere Nazionale di Italia Nostra , il dr. Rutigliano .

Rutigliano ci informò altresì che a breve la sezione operativa di Viterbo sarebbe stata diretta dal suo amico, l’ing De Rocchi. Queste premesse pertanto utili per comprendere l’ingegnoso e machiavellico espediente utilizzato da burocrati senza scrupoli per soggiacere il cittadino ai propri voleri , ma per approfondimenti , volutamente, rimandiamo alla prossima puntata , pregando gli amici lettori di munirsi di pazienza e seguirci con attenzione. Vi promettiamo che la nostra intenzione non è quella di tediarvi , o di annoiarvi , o rilanciare denunce ed accuse che a poco servono, ma altresì di farvi sorridere di umane debolezze , promettendovi fin da ora che manterremo la parola .

In tale gioco delle parti , non possiamo non menzionare un signore che da decenni, senza alcun avvicendamento, gestisce la Riserva Naturale del Lago di Vico , soprattutto se si considera che il suo operato non è mai stato sottoposto ad un esame qualitativo, ad una indagine di merito sui benefits od obbiettivi raggiunti , e che la sua qualità in primis di agricoltore e cittadino di Caprarola , contrasta o

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quanto meno entra in conflitto con la sua funzione di dirigente della Riserva del lago di Vico , il dr. Felice Simmi. Quest’ultimo recentemente ha abusato di tutta la nostra pazienza arrivando altresì a sostenere che l’accesso agli atti presentato non fosse stato autorizzato , mettendo in discussione l’autenticità del documento. Confidenza questa resa in occasione di una visita alla Riserva e sorprendentemente ancora prima che quanto di seguito descritto si verificasse . Pertanto o tale signore ha il dono della preveggenza o qualcosa sembra in tal caso non tornare. E’ utile ricordare a questo funzionario i numerosi appuntamenti presi nei quali avremmo dovuto visionare i documenti richiesti , in forza di un’autorizzazione regolarmente rilasciata . E’ utile ricordare a questo funzionario che il sottoscritto , dopo tantissimi appuntamenti rinviati ,sempre con scuse banali e pretestuose , è stato invitato ad allontanarsi con la minaccia di una denuncia per interruzione di pubblico servizio. La verità è che la nostra presenza infastidiva , e questi signori non si sono neanche posti il problema , non hanno minimamente considerato che il nostro accesso regolarmente autorizzato , dovesse essere accolto , senza troppi fastidi. Ma anche qui dobbiamo rimandare gli approfondimenti ad una successiva puntata quando entreremo nel merito di singoli casi. Possiamo solo anticiparvi che Inizialmente , i fascicoli fotografici di nostro interesse , ci sono stati opportunamente prodotti , ma mentre eravamo intenti a prenderne visione , un guardia parco , fino a quel momento assente , intervenne sottraendo tutta la documentazione , rinchiudendola accuratamente in una stanza. Con pazienza molte altre volte ci siamo recati presso la Riserva , sperando in un ripensamento , concordando sempre gli appuntamenti , ma quasi sicuramente dopo tale episodio precedentemente narrato , fu messa in atto una diversa strategia nel tentativo veritiero di minare la nostra pazienza e farci soprassedere . Indiscutibilmente queste piccole prevaricazioni , sono semplicemente servite a rinforzare il nostro spirito , decisi più che mai a contrastare tali costumi , spesso terreno fertile per infiltrazioni di ogni tipo.

Purtroppo però , poco tempo dopo, come fulmine a ciel sereno , con nostra grande sorpresa , Italia Nostra , ed in particolare un suo funzionario , il signor Di Bartolomeo , responsabile dell’ufficio nazionale , trasmetteva un documento alla Riserva Naturale del lago di Vico, nel quale indicava che nessuna delega avente per oggetto attività poste in essere all’interno della Riserva del lago di Vico, risultasse mai protocollato dall’associazione! Era questa la prova che l ’oracolo del direttore della Riserva fosse realmente dotato del dono di prevenire e prevedere con largo anticipo gli eventi e la cosa ci stupì non poco.

Ma tralasciando gli oracoli e le stregonerie di vario tipo , desideriamo soffermarci su tale vicenda , analizzando le varie forze in campo e gli interessi in gioco , arrivando a dubitare che la missiva preannunciata dall’oracolo , fosse probabilmente pensata ed orchestrata ad arte . Ma per condividere queste conclusioni è necessario fare un passo indietro ed accennarvi di un incontro . Ricordiamo senza ombra di dubbio che in uno degli ultimi incontri , quasi come se si volesse tastare il terreno , ci sono stati fatti visionare alcuni documenti degli immobili di nostro interesse . Da questi documenti risultava che fossero antecedenti al 1967 . Il motivo più che comprensibile. Se effettivamente tali immobili risultavano essere risalenti a quel lontano periodo, nessuna autorizzazione o condono doveva essere prodotta , con grande soddisfazione evidentemente per le parti in causa. Ma le nostre affermazioni con stupore e sorpresa ,non tardarono a sortire gli effetti sperati ed infastidirono probabilmente a tal punto , quando in tale occasione si espose ai nostri interlocutori che le aereo fotogrammetrie in nostro possesso dimostravano senza alcun dubbio che le loro affermazioni fossero totalmente prive di senso e facilmente riscontrabili . Alla luce dei fatti ci chiediamo pertanto, ed il dubbio più che lecito , se tale messa in scena , se la lettera di disconoscimento inviata da Italia Nostra, fosse stata approntata per tentare di sabotare la nostra iniziativa , e mettere al riparo qualcuno ai piani alti. Ma torniamo a noi. La domanda legittima e conseguente a tale missiva improvvida , è conoscere i motivi per i quali Italia Nostra non abbia immediatamente interpellato il Consigliere Nazionale Rutigliano , che di suo pugno aveva controfirmato tale delega in nome e per conto dell’associazione . Ma non è tutto , la lettera inoltrata da Italia Nostra alla

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Riserva del lago di Vico, riportava come responsabile della sezione di Viterbo una certa signora Stocchi , con sede a Ronciglione in Via Gramsci . Ebbene incuriositi, e intenzionati a procedere con metodi empirici, ci siamo personalmente recati a Ronciglione in Via Gramsci , scoprendo che nessuna sede di Italia Nostra risultava a quell’indirizzo ! La domanda spontanea e calzante è a questo punto capire e comprendere i motivi per i quali inizialmente il consigliere Nazionale di Italia Nostra, Oreste Rutigliano, abbia presentato in prima persona tale accesso, e subito dopo , sempre la stessa associazione , abbia disconosciuto tale documento . Ma non è tutto, ci preme altresì comprendere le motivazioni per le quali nessuno abbia denunciato né il sottoscritto , né Rutigliano , se si considera a quel punto evidente che l’accesso presentato, a seguito della comunicazione pervenuta, rappresentasse un clamoroso falso! Non comprendiamo altresì perché il dr. Rutigliano si sia eclissato improvvisamente senza opporsi a tale clamorosa ed inopportuna decisione. Capire i motivi per i quali , ne la Riserva del lago di Vico , ne l’associazione Italia Nostra abbiano proceduto a denunciare il sottoscritto per falso in atto pubblico , poiché alla luce di quanto premesso , sembrerebbe un atto , non solo legittimo , ma dovuto!

E’ chiaro pertanto che i cittadini non hanno alcuna arma per contrastare tali eventi e che le astuzie poste in essere per adombrare e distogliere l’attenzione con espedienti di vario tipo siano quotidianamente messi in scena con grande sapienza e padronanza, risultando sempre più difficile mettere a nudo la verità. Oggi più che mai riteniamo che la trasparenza amministrativa , sia l’unica soluzione per ridare dignità al cittadino e porre fine allo scontro in atto tra politica ed altri poteri , ed altresì tra poteri e funzioni come nel caso dello scontro in atto tra una parte della magistratura e la politica. Non crediamo minimamente che la corruzione si possa combattere aumentando le pene , perché il problema è alla radice , ed il momento della pena solo un palliativo , una lancia spezzata senza alcuna utilità , mentre risulta fondamentale ed inderogabile estendere il controllo dei vari atti delle pubbliche amministrazioni ai cittadini. Aumentare le pene non può essere la soluzione , perché il problema è chiaramente a monte di tutto il processo ed è pertanto auspicabile intervenire estendendo il controllo delle informazioni e delle procedure con cui si formano gli atti . La parabola è molto semplice , se le chiavi della cassaforte e le spese sono accessibili solo da alcuni è implicito che costoro prima o poi si metteranno d’accordo per spartirsi la torta . Se tali chiavi ed il controllo delle spese saranno immediatamente accessibili ed estese a tutti i cittadini , nessuno potrà più sperare di corrompere per assicurarsi vantaggi personali ai danni dello stato. A quel punto siamo certi che la selezione della classe dirigente avverrà in maniera naturale , le vocazioni “innate” subiranno certamente un forte calo ,ma sarà sicuramente resa giustizia e soprattutto assicurato il merito . E’ molto facile aumentare le pene e condannare per corruzione quando la mancanza di trasparenza assicura spesso a pochi burocrati di decidere in totale libertà a chi e come assegnare progetti, appalti, bandi senza alcun controllo effettivo e senza alcuna verifica di merito! Gli atti devono essere pubblicati entro le ventiquattro ore, e non ,come si evince dalla nostra legge sulla trasparenza , accessibili, in quanto tra il primo termine ed il secondo la differenza è incalcolabile. La nostra legge parla di “accesso” ma con tale espressione facilitiamo il compito a funzionari senza scrupoli , che gestiscono la pubblica amministrazione con criteri spesso fin troppo personalistici , che negli anni hanno affinato ed accresciuto la propria esperienza , in grado sempre più di adottare escamotage di vario tipo al di fuori di ogni controllo , creando nel paese profonde ingiustizie e rendendo ogni attività estremamente onerosa , ma non per gli amici , alimentando dunque la corruzione! Il dilemma è sempre lo stesso ,e non ci meraviglia affatto se per alcuni nel paese è impossibile aprire anche una sola finestra , mentre una sparuta minoranza, al di sopra delle leggi, può addirittura costruire intere città ! E non è forse neanche un caso se nel paese la prima industria sia quella legata al settore delle costruzioni che è stata spesso da tutti i più grandi imprenditori utilizzata come settore di investimenti e trampolino di lancio delle proprie ingenti fortune. Per questo diventa inutile investire nella ricerca, nei settori delle tecnologie avanzate se risulta molto più facile e produttivo investimenti che attraverso la politica assicurano senza pericolo solo vantaggi economici senza alcun rischio.

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Non è un caso che l’Italia è considerata da Transparency un paese corrotto paragonato al Ruanda , non è un caso che in questi ultimi dieci anni siamo passati dal “55” posto al “67” posto della classifica. Il nostro sistema è corrotto proprio perché spesso burocrati senza scrupoli gestiscono il loro potere senza garantire trasparenza alcuna , anche perché non sono tenuti a pubblicare e rendere note le decisioni , le procedure , gli atti e tutti i documenti susseguenti.

Vediamo sempre più imminente il rischio che movimenti politici , di fronte tali evidenti e stonati comportamenti , che sono fonte di esasperazione e malcontento , capeggino programmi politici che sponsorizzano forme di democrazia diretta , in sostituzione delle attuali forme di democrazia delegata , con l’altissimo rischio di rendere a quel punto ingovernabili le nostre polis e scatenare il caos. La democrazia delegata è un meccanismo nobile ed insostituibile, ma senza dubbio la delega non può più essere in bianco , ma dovrà garantire ai cittadini la piena titolarità attraverso una legge che garantisca agli stessi di essere parte di un processo e non una semplice comparsa . Un controllo effettivo sull’operato degli eletti e rappresentanti a vario titolo , garantirà l’accrescimento culturale formando nuovi cittadini consapevoli ed offrendo loro una cittadinanza attiva e non più passiva. Una cittadinanza matura in cui il merito deve prevalere sul clientelismo e sull’opportunismo innescando comportamenti virtuosi ed assicurando la crescita del paese nel rispetto delle regole. Non è un caso che oggi più che mai si parli di trasparenza , ma senza però affrontare il nodo cruciale . Si parla di trasparenza , ed il governo Monti ed i suoi Ministri con coerenza rendono pubbliche le loro dichiarazioni dei redditi, ma non è questo il punto. Non deve prevalere l’invidia , non dobbiamo preoccuparci delle dichiarazioni dei redditi , non dobbiamo interessarci di questioni che forse possono far indignare molti , accecati dal populismo e dalla demagogia, in quanto non è questa la chiave di volta . Se le dichiarazioni dei redditi di questi eminenti esponenti sono significative , lo sono sicuramente per la loro professionalità , per le loro specifiche competenze , pertanto tali compensi possono essere comprensibili e giustificati dal merito. Ma è altresì chiaro che tali compensi debbano essere strettamente connessi , come ad esempio negli incarichi di società pubbliche , agli obiettivi raggiunti . Ma la trasparenza , quella che dovrebbe interessare il cittadino è altra cosa . Non sono infatti le onerose remunerazioni il problema , ma ben altro , ovvero tutte quelle attività che si concretizzano in fasi diverse, come quando ad esempio si assegnano gli incarichi , si stabiliscono le procedure , si organizzano i concorsi individuandone i criteri , che come è noto , specie nella pubblica amministrazione , sono spesso gestiti dall’alto e senza alcun controllo effettivo da parte del cittadino. O diversamente, quello che più deve sconcertarci non sono gli stipendi altisonanti se meritati , ma i tanti incarichi affidati a nani e ballerine , senza selezione alcuna e merito. Dobbiamo tenere a mente un principio molto semplice , più sarà esteso il potere di controllo e meno elevato il rischio che la corruzione possa estendere i suoi tentacoli. La mancanza di una vera legge sulla trasparenza ingenera un meccanismo senza precedenti che assicura a pochi eletti , ed è proprio il caso di sottolinearlo , di poter gestire la cosa pubblica come se fosse un affare di famiglia. La classe politica è consapevole di tale “gap” e non è un caso che per accaparrarsi uno scranno spendono spesso fortune in campagne elettorali che non trovano giustificazione alcuna considerando che spesso l’investimento non potrà mai sanare il divario tra quanto speso e quanto poi percepito nei cinque anni del mandato sempre se poi riusciranno ad arrivare alla scadenza. E non è un caso anche che la parola trasparenza sia sempre più evocata come rimedio , ma come una bella donna tenuta a debita distanza.

La classe politica in questo quadro generale e’ senza dubbio conscia che la conquista del potere , di un consiglio di amministrazione, di uno scranno favorirà loro privilegi personali. Pertanto nessun inasprimento delle pene potrà mai risolvere tale conflitto se non acuirlo ed alimentarlo , se come è noto la corruzione nel nostro paese è sistematica. La stagione delle manette e l’inasprimento delle pene e dei processi instaurati alla fine della prima repubblica sono un esempio inequivocabile della velleità di certi strumenti punitivi e della loro inefficacia sostanziale. Il reato di corruzione, per paradosso , dovrebbe essere depenalizzato se il sistema che governa , priva il cittadino di ogni controllo e verifica. Senza

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trasparenza il potere decisionale viene rimesso al libero arbitrio di uomini che per loro natura e debolezza possono essere tentati di gestire gli interessi pubblici in modo assolutamente personalistico e questo dato incontrovertibile . Per questo ormai i vari scandali che si rincorrono quotidianamente non fanno più notizia, in quanto in ognuno di noi le singole ed umane debolezze , pur se non condivisibili, sono note e sempre più diffuse. Chi si scompone più se per ottenere anche una piccola prestazione siamo pronti a riconoscere la nostra gratitudine con un dono , con un pensiero! Dunque nessun partito e nessun messia potrà metterci al riparo da tale pericolo , se non regole certe e condivise . Risolvere tale conflitto diventa altresì fondamentale soprattutto per disinnescare la corsa al potere che vede contrapposta da diversi anni la classe politica ed una parte della magistratura. Una parte della magistratura , una piccola parte , mentre non dimentichiamo , e ne siamo certi , che la stragrande maggioranza dei magistrati lavora in silenzio per il paese , spesso in situazioni precarie con pochissimi mezzi e risorse a disposizione. Non vi sono pertanto categorie aristoteliche e contrapposizioni etiche ben sapendo che sono le persone a fare la differenza e che , come avviene in ogni categoria , non sempre all’interno di queste , tutti hanno come fine gli interessi collettivi , ma più umanamente parlando i propri piccoli e di famiglia , sostantivo quest’ultimo che è senza alcun dubbio il solo ,unico e vero comune denominatore.

L’accesso agli atti presentato presso la Riserva Naturale del lago di Vico , altro non è che una chiara dimostrazione della poca trasparenza o se vogliamo di comportamenti inaccettabili per chi con un minimo di istruzione si vede negati i propri diritti . Comportamenti che ingenerano nel cittadino solo frustrazione ed asservimento , obbligando molti , per timore di rappresaglie e di ricatti a sottomettersi senza alcuna via d’uscita. Sempre più siamo rappresentati da personaggi senza scrupoli che all’interno di uffici pubblici , con discrezionalità si nascondono tra le pieghe di una legge sulla trasparenza che assicura loro non il rispetto democratico delle regole , ma l’asservimento delle folle a centri di potere precostituiti , dove i vari schemi politici “instaurati” tipo destra e sinistra , sono solo degli spauracchi calati dall’alto per dividere ed instaurare il loro verbo . Giochi di potere che hanno purtroppo prodotto la crisi istituzionale ed economica che stiamo vivendo. Una legge sibillina sulla trasparenza che in molti casi obbliga i cittadini a ricorrere ai tribunali amministrativi , con costi elevatissimi che costituiscono per la stragrande maggioranza della popolazione un forte deterrente. Questo è uno dei tanti motivi che scoraggiano le imprese straniere ad investire nel nostro paese producendo terribili conseguenze che possiamo impietosamente immaginare. Alla fine di questa lunghissima trafila di ricorsi amministrativi , sanno per certo che se vengono “colti con le mani nel sacco” , non subiranno alcuna conseguenza perché di certo il reato prescritto! Pertanto , restringendo il nostro campo d’azione, e desiderosi di fare la nostra parte , considerate le premesse, non ci rimane che sensibilizzare le coscienze promuovendo una iniziativa di raccolta firme al fine di fare luce sugli atti della Riserva del lago di Vico . Atti che non possono essere gestiti come se gli enti dove tali dignitari prestano servizio , fossero “cosa loro”. Alle loro prevaricazioni risponderemo affilando le nostre “armi” , come in una partita a scacchi , ricordando a questi signori che gli uffici cui dipendono sono diversamente “Cosa Nostra”perché non possiamo più tollerare di essere dei semplici sottoposti, ma cittadini a tutti gli effetti ed a pieno titolo. Ma non è tutto , chiediamo pertanto a gran voce ,invitando la Riserva del lago di Vico , alla luce di quanto sopra descritto a denunciarci per falso in atto pubblico perché non possiamo e non vogliamo che questa questione rimanga irrisolta !

Burocrati usi a negare l’accesso , pronti a sostenere come motivazione alla base delle loro decisioni , la mancanza di un interesse diretto in capo al cittadino richiedente , come se il Comune o l’istituzione presso cui ci rivolgiamo, di cui godiamo rappresentanza e diritti attivi , fosse ubicata in uno Stato diverso da quello a cui apparteniamo ,o la delega a costoro affidata fosse di origine divina. Soprattutto senza minimamente preoccuparsi che tali improvvide ed anti democratiche decisioni impediscono la crescita del paese , la concorrenza e mettono a dura prova la reciproca convivenza ,alimentano profonde ingiustizie .

Quanto premesso è solo l’inizio di una storia, la prima puntata di un atto , che prendendo spunto da situazioni oggettivamente vissute , desidera mettere a nudo contraddizioni ,furbizie , espedienti che nulla

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hanno a che vedere con la politica , ma purtroppo solo con il nostro insano egoismo , consapevoli che il treno italia non viaggia su un binario infinito e che prima o poi verrà il momento in cui tutti saremo chiamati a tirare le somme.

La politica che da alcuni decenni è stata messa al bando è purtroppo ricondotta ed assimilata nella sua accezione ad un significato improprio ,ingiusto, negativo , mentre la politica , quella con la “P” maiuscola è altra cosa , la cui memoria non deve essere persa , soprattutto tra i giovani, causa i nostri cattivi insegnamenti e comportamenti. Politica che sempre più vive solo di contrapposizioni sterili ed ideologiche che ci vede contrapposti e sulle barricate anche in Europa , dimenticando che solo la coesione che ha radici nel nostro comune sentire , può darci piena legittimazione , evitando di offrire i fianchi ad altre nazioni , pronte a cogliere le nostre debolezze come un’opportunità, a nostro totale discapito.

Ma non dimentichiamo , che è altresì troppo facile arrivare a tali conclusioni ed additare sommariamente la nostra classe politica , senza considerare che quest’ultima è senza ombra di dubbio lo specchio riflesso della nostra società e che tutti noi , con il nostro opportunismo, alimentiamo questi improvvidi comportamenti , ogni qual volta rivolgiamo lo sguardo verso altri lidi come se quanto ci circonda non dovesse minimamente interessarci.

Fine prima puntata

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