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Scuola dell’infanzia "H.C. ANDERSEN" Scuola dell’infanzia "H.C. ANDERSEN" Scuola dell’infanzia "H.C. ANDERSEN" Scuola dell’infanzia "H.C. ANDERSEN" Istituto comprensivo CARPI 2 Istituto comprensivo CARPI 2 Istituto comprensivo CARPI 2 Istituto comprensivo CARPI 2 DOCUMENTAZIONE DOCUMENTAZIONE DOCUMENTAZIONE DOCUMENTAZIONE Anno scolastico 2002/2003 Anno scolastico 2002/2003 Anno scolastico 2002/2003 Anno scolastico 2002/2003 SEZIONE 5 ANNI SEZIONE 5 ANNI SEZIONE 5 ANNI SEZIONE 5 ANNI Insegnanti : MONICA BATTINI Insegnanti : MONICA BATTINI Insegnanti : MONICA BATTINI Insegnanti : MONICA BATTINI - ANNALISA MORA ANNALISA MORA ANNALISA MORA ANNALISA MORA

La scuola che vorrei

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Page 1: La scuola che vorrei

Scuola dell’infanzia "H.C. ANDERSEN"Scuola dell’infanzia "H.C. ANDERSEN"Scuola dell’infanzia "H.C. ANDERSEN"Scuola dell’infanzia "H.C. ANDERSEN"

Istituto comprensivo CARPI 2Istituto comprensivo CARPI 2Istituto comprensivo CARPI 2Istituto comprensivo CARPI 2

DOCUMENTAZIONEDOCUMENTAZIONEDOCUMENTAZIONEDOCUMENTAZIONE

Anno scolastico 2002/2003Anno scolastico 2002/2003Anno scolastico 2002/2003Anno scolastico 2002/2003

SEZIONE 5 ANNISEZIONE 5 ANNISEZIONE 5 ANNISEZIONE 5 ANNI

Insegnanti : MONICA BATTINI Insegnanti : MONICA BATTINI Insegnanti : MONICA BATTINI Insegnanti : MONICA BATTINI ---- ANNALISA MORA ANNALISA MORA ANNALISA MORA ANNALISA MORA

Page 2: La scuola che vorrei

SCHEDA DI FORMALIZZAZIONE DELL’ESPERIENZASCHEDA DI FORMALIZZAZIONE DELL’ESPERIENZASCHEDA DI FORMALIZZAZIONE DELL’ESPERIENZASCHEDA DI FORMALIZZAZIONE DELL’ESPERIENZA

RESPONSABILITA’RESPONSABILITA’RESPONSABILITA’RESPONSABILITA’: Monica Battini – Insegnante di sezione

TITOLO:TITOLO:TITOLO:TITOLO: LA SCUOLA CHE VORREI

ANNO SCOLASTICOANNO SCOLASTICOANNO SCOLASTICOANNO SCOLASTICO: 2002/2003

SCUOLASCUOLASCUOLASCUOLA: scuola dell’infanzia “Andersen”

CLASSE:CLASSE:CLASSE:CLASSE: sezione 5 anni

DESTINATARIDESTINATARIDESTINATARIDESTINATARI: bambini della sezione

PERSONALE COINVOLTOPERSONALE COINVOLTOPERSONALE COINVOLTOPERSONALE COINVOLTO: insegnanti di sezione

PROGETTAZIONEPROGETTAZIONEPROGETTAZIONEPROGETTAZIONE: di sezione

IDEA E TEMA CENTRALE: IDEA E TEMA CENTRALE: IDEA E TEMA CENTRALE: IDEA E TEMA CENTRALE:

Attraverso il progetto si è voluto dar voce ai pensieri, alle idee, alle

esigenze dei bambini in relazione alla scuola che vivono

quotidianamente, facendo emergere le aspettative e i desideri che

possono coniugarsi con la realtà, anche grazie all’ausilio degli adulti

che sapranno porsi in atteggiamento di ascolto e riusciranno a

tradurre nel reale le sollecitazioni che da essi verranno.

DESCRIZIONE DEL PERCORSO/PROCESSO:DESCRIZIONE DEL PERCORSO/PROCESSO:DESCRIZIONE DEL PERCORSO/PROCESSO:DESCRIZIONE DEL PERCORSO/PROCESSO:

Analisi dei bisogni /e motivazioniAnalisi dei bisogni /e motivazioniAnalisi dei bisogni /e motivazioniAnalisi dei bisogni /e motivazioni

Il progetto è stato finalizzato alla partecipazione di un concorso a

premi dal titolo “La scuola che vorrei”, indetto dall’associazione

ScuolaFutura, che si è concretizzato nell’allestimento di una mostra

in cui sono stati esposti gli elaborati conclusivi dei progetti realizzati

dalle varie scuole.

La partecipazione all’iniziativa nasce dall’esigenza di effettuare al

termine del triennio di attività con i bambini una verifica del lavoro

svolto, da cui trarre indicazioni e suggerimenti per il futuro.

Finalità/obiettiviFinalità/obiettiviFinalità/obiettiviFinalità/obiettivi

• Creare occasioni che stimolino nei bambini atteggiamenti di

analisi e riflessione nei confronti della scuola

• Aiutare i bambini ad esprimere il loro punto di vista in forma critica

e progettuale

• Sviluppare nei bambini capacità di valutazione e autovalutazione

Page 3: La scuola che vorrei

• Incentivare modalità di lavoro collaborative che valorizzino le

diversità

• Favorire l’incontro e lo scambio di esperienze tra generazioni

diverse

• Consolidare il rapporto tra scuola e territorio • Potenziare le capacità di ascolto degli adulti • Fornire agli adulti dati concreti di riflessione sulle esigenze dei

soggetti in apprendimento

Articolazioni delle fasi di attivitàArticolazioni delle fasi di attivitàArticolazioni delle fasi di attivitàArticolazioni delle fasi di attività

FASE di APPROCCIO FASE di APPROCCIO FASE di APPROCCIO FASE di APPROCCIO

Si introdotto il tema in questione stimolando delle riflessioni da parte

dei bambini sulla scuola in senso generale, in modo da focalizzare

l’attenzione del gruppo-classe sull’argomento e al tempo stesso,

permettere alle insegnanti di farsi un’idea di come i bambini

percepiscono e vivono la scuola.

FASE di ANALISI FASE di ANALISI FASE di ANALISI FASE di ANALISI

In questa fase l’argomento “scuola” è stato approfondito attraverso

le tre tematiche indicate nel bando di concorso: edificio-spazi,

argomenti-attività-tempi, persone-relazioni. Tali aspetti sono stati

analizzati in modo “oggettivo”, cioè attraverso osservazioni e

ricostruzioni dell’esistente, cercando tuttavia di far emergere rispetto

ad essi preferenze, desideri e proposte dei singoli bambini.

FASE PROGETTUALE FASE PROGETTUALE FASE PROGETTUALE FASE PROGETTUALE

Attraverso un continuo rilancio al gruppo sezione delle analisi fatte

individualmente e collettivamente e dunque attraverso una lettura

trasversale fatta dalle insegnanti di quanto emerso sono state

individuate e condivise tre proposte da presentare in sede di

concorso. Ne è seguita la progettazione e la realizzazione concreta

degli elaborati da esporre.

Tempi:Tempi:Tempi:Tempi: indicativamente da marzo ai primi di maggio per 3 giorni alla

settimana

Strategie di lavoroStrategie di lavoroStrategie di lavoroStrategie di lavoro: intervista e conversazioni individuali, discussioni

di gruppo, rappresentazioni grafiche individuali e a coppie

Materiali e strumenti:Materiali e strumenti:Materiali e strumenti:Materiali e strumenti: facile consumo, materiali di recupero

Page 4: La scuola che vorrei

Spazi:Spazi:Spazi:Spazi: sezione

Uso Uso Uso Uso di risorse esterne:di risorse esterne:di risorse esterne:di risorse esterne: /

Costi per la realizzazione:Costi per la realizzazione:Costi per la realizzazione:Costi per la realizzazione: /

Prodotto realizzato: Prodotto realizzato: Prodotto realizzato: Prodotto realizzato: il progetto ha dato origine a 3 elaborati di gruppo

(a carattere grafico-pittorico e verbale), che sintetizzano i desideri dei

bambini in merito ad attività, relazioni, spazi della scuola.

Risultati raggiunti:Risultati raggiunti:Risultati raggiunti:Risultati raggiunti:

Si ritiene che il percorso realizzato abbia potenziato le capacità di

analisi dei bambini in merito al loro vissuto scolastico e favorito una

maggior consapevolezza delle proprie preferenze e dei propri

desideri.

RiflessionRiflessionRiflessionRiflessioni: gli aspetti più interessanti dell’esperienza / i nodi criticii: gli aspetti più interessanti dell’esperienza / i nodi criticii: gli aspetti più interessanti dell’esperienza / i nodi criticii: gli aspetti più interessanti dell’esperienza / i nodi critici

Un aspetto particolarmente significativo dell’esperienza è stata la

metodologia seguita che ha consentito, partendo da idee e opinioni

individuali dei bambini, di arrivare, attraverso il confronto e la

cooperazione, ad un lavoro condiviso dal gruppo. In questo percorso

non si individuano nodi critici di rilievo se non la difficoltà di riuscire

a favorire una reale partecipazione di tutti i bambini e nel proporre

sollecitazioni appropriate a stimolare la fantasia e la creatività dei

bambini e dunque utili a superare stereotipi consolidati.

L’esperienza ha rappresentato inoltre un’occasione per l’insegnante

per discutere in modo approfondito con i bambini della loro

esperienza scolastica, da cui trarre elementi utili ai fini di

un’autovalutazione del lavoro svolto.

Presentazione e diffusione dell’esperienza: Presentazione e diffusione dell’esperienza: Presentazione e diffusione dell’esperienza: Presentazione e diffusione dell’esperienza:

Gli elaborati finali sono stati esposti alla “mostra-concorso” che si è

tenuta in Sala dei Cervi a Carpi e alla mostra di fine anno scolastico

dell’IC Carpi 2.

La documentazione integrale dell’esperienza verrà consegnata ai

Centri di Documentazione di Carpi e Modena e conservata

nell’archivio interno dell’IC Carpi 2.

Condizione di trasferibilità dell’esperienza: Condizione di trasferibilità dell’esperienza: Condizione di trasferibilità dell’esperienza: Condizione di trasferibilità dell’esperienza: nessuna in particolare DOCUMENTAZIONE ALLEGATA:DOCUMENTAZIONE ALLEGATA:DOCUMENTAZIONE ALLEGATA:DOCUMENTAZIONE ALLEGATA: cd e fascicolo cartaceo del

percorso metodologico seguito e delle attività didattiche realizzate.

Page 5: La scuola che vorrei

PERCORSOPERCORSOPERCORSOPERCORSO METODOLOGICOMETODOLOGICOMETODOLOGICOMETODOLOGICO

Page 6: La scuola che vorrei

PPPPREMESSAREMESSAREMESSAREMESSA

Il progetto si inserisce all’interno di un percorso di lavoro intitolato

“CITTA’, CASTELLO, SCUOLA: “CITTA’, CASTELLO, SCUOLA: “CITTA’, CASTELLO, SCUOLA: “CITTA’, CASTELLO, SCUOLA:

a spasso tra realtà, fantasia e desideri”a spasso tra realtà, fantasia e desideri”a spasso tra realtà, fantasia e desideri”a spasso tra realtà, fantasia e desideri” ,

nel quale sono stati assunti differenti approcci (che potremmo

definire “realistico”, “fantastico” e “propositivo”) e categorie

temporali quali “passato – presente – futuro” per analizzare alcuni

“ambienti di vita”, quali appunto la città, il castello e la scuola.

Nel trattare l’ambiente scuola abbiamo cercato di intrecciare ed

integrare tra loro questi diversi “approcci”: partendo infatti dall’analisi

della scuola “così com’è” e da come i bambini la vivono

quotidianamente, si è cercato di fare emergere, esigenze e bisogni,

desideri e sogni, per poi coinvolgerli nella ricerca di idee e proposte

concrete per il miglioramento della scuola.

Il progetto è stato finalizzato alla partecipazione del concorso a premiconcorso a premiconcorso a premiconcorso a premi

“La scuola che vorrei”,“La scuola che vorrei”,“La scuola che vorrei”,“La scuola che vorrei”, indetto dall’associazione ScuolaFutura,ScuolaFutura,ScuolaFutura,ScuolaFutura, che si è concretizzato nell’allestimento di una mostra in cui sono stati

esposti gli elaborati conclusivi dei progetti realizzati dalle varie scuole.

Il bando di concorso prevedeva che il gruppo classe si esprimesse in

relazione a 3 tematiche della scuola dei desideri:

� edificioedificioedificioedificio----spazispazispazispazi

� argomentiargomentiargomentiargomenti----attivitàattivitàattivitàattività----tempitempitempitempi

� personepersonepersonepersone----relazionirelazionirelazionirelazioni

Per questo motivo dunque, dopo una fase di studio e analisi dei vari

“aspetti” della scuola (ambiente fisico, proposta formativa, comunità

sociale) abbiamo cercato di guidare i bambini verso scelte

partecipate su cui elaborare delle proposte, il più possibile condivise

dal gruppo e il più possibile concrete, da presentare in sede di

concorso.

Il progetto inoltre ha rappresentato un’occasione importante per

parlare con i bambini della “scuola del passato” (visita al Centro

anziani dei quartiere ed intervista ai nonni sulla loro esperienza

scolastica ) e della “scuola del futuro” (visita alla vicina scuola

elementare, intervista ai bambini ed realizzazione di un’attività

didattica insieme a loro).

Page 7: La scuola che vorrei

FASE di FASE di FASE di FASE di

APPROCCIOAPPROCCIOAPPROCCIOAPPROCCIO

Page 8: La scuola che vorrei

FASE di APPROCCIOFASE di APPROCCIOFASE di APPROCCIOFASE di APPROCCIO

Si introdotto il tema stimolando osservazioni e riflessioni da parte dei

bambini sulla scuola in senso generale, in modo da focalizzare

l’attenzione del gruppo-classe sull’argomento e, al tempo stesso,

permettere alle insegnanti di farsi un’idea di come i bambini

percepiscono e vivono la scuola.

Attivita’:Attivita’:Attivita’:Attivita’:

► “SE DICO SCUOLA MI VIENE IN MENTE ...”“SE DICO SCUOLA MI VIENE IN MENTE ...”“SE DICO SCUOLA MI VIENE IN MENTE ...”“SE DICO SCUOLA MI VIENE IN MENTE ...”:::: brainstorming di

gruppo, attività grafico-pittorica individuale

► Intervista individuale: “CHE COSA SO DELLA SCU“CHE COSA SO DELLA SCU“CHE COSA SO DELLA SCU“CHE COSA SO DELLA SCUOLA”OLA”OLA”OLA” (“Che

cos’è una scuola? Com’è fatta? A cosa serve? Chi va a scuola? E

tu?”)

► Intervista individuale : “COME VIVO LA SCUOLA”“COME VIVO LA SCUOLA”“COME VIVO LA SCUOLA”“COME VIVO LA SCUOLA” (Ti piace

venire alla scuola materna? Perché? Ti diverti quando ... Ti

annoi quando …Cosa ti piace della tua scuola? Cosa non ti

piace della tua scuola?”).

► Attività di gruppo ed individuale sulle “COSE che PIACCIONO e “COSE che PIACCIONO e “COSE che PIACCIONO e “COSE che PIACCIONO e

NON PIACCIONO”NON PIACCIONO”NON PIACCIONO”NON PIACCIONO”: individuazione e rappresentazione grafica

Page 9: La scuola che vorrei

Ragazzi ... maestra ... giochi cucina ... banco ... bambini ... zaino ... libri .

. . mobili ... bacchetta (per indicare le cose ) ... lavagna .... gessi ... cuoca ...

merendina .... astucci ... cartella ...diario ....matite ... banco della maestra ...

puntine .... bimbi che

fanno l'appello ...

segnare il tempo ...

temperino ... gomma ...

scotch ... sedie ... penne

... tavoli ... bidella . . .

giardino ... bimbi che

vanno a scuola ... bimbi

che mangiano ... bimbi

che dormono ...

orologio (per segnare

le ore) ... semaforo

(quando si va a scuola ...) ... disegni ... giocare ... fare merenda ... colorare ....

andare a letto ... guardare i libri .... fare i compiti ... leggere ... studiare ...

palestra ... calcio ... canestro ... basket ... pallavolo ... baseball ... scrivere

... andare sull'altalena ... giocare tutti insieme .... fare le corse dietro alla scuola

.... andare sullo scivolo ... rete che circonda la scuola ... cancello per uscire e

per entrare .... andare a casa ... cancello bloccato .... parcheggio ... tenda

(per quando bisogna andare a dormire ...) ... tapparella ... termometro

(per misurare la febbre a scuola ...) ... correre alla scuola elementare

(seno il bambino fa tardi, perché alla scuola elementare bisogna arrivare

presto senò la maestra sgrida) ... mobili ... pattini ... colla ... biciclette (per

andare a scuola) ... carrelli per dare da mangiare ... luce per vedere ... tappeto

... coperte ... pupazzi ...

macchinine ... custodie per

disegni ... cassetti ...

televisione .... ricambi (per

cambiarsi se uno si sporca

...) ... stipetti ... marionette

... colori ... salone ... i nomi

... colori a cera ... gessi ...

contrassegni ... bavaglia ...

porte ... acqua ... sapone ...

lavandini e bidè' ...

asciugamani

Page 10: La scuola che vorrei

(CHE COSA SO della SCUOLA (CHE COSA SO della SCUOLA (CHE COSA SO della SCUOLA (CHE COSA SO della SCUOLA –––– Intervista individuale) Intervista individuale) Intervista individuale) Intervista individuale)

STEFANO: E’ una specie di casa dove là si imparano delle cose

LORENZO: E’ quando si fa i compiti e si impara … si imparano le

cose, l’alfabeto.

SARA : E’ una cosa dove ci stanno i bimbi

MATTEO B.: E’ dove si va ad imparare le cose nuove che uno non sa

PIETRO: E’ dove si impara

EMANUELE: E’ dove ci sono i bambini che lavorano e studiano e

fanno i compiti e scrivono.

GIULIA: E’ un posto che protegge i bambini dalla pioggia e dal

freddo

GIUSEPPE: E’ una cosa dove devono fare tutto quello che dice la

maestra

ALEX:E’ una cosa dove si impara … si guardano i libri, si disegna, si

gioca, si fanno le attività

LUCA:La scuola è dove si vengono a fare dei lavori molto belli

GRETA: Dove ci sono tanti giochi

ARIANNA: E’ un asilo

CHIARA R.: E’ una cosa dove ci vanno tutti i bambini

ANTONY: E’ un posto dove vanno i bambini

FEDERICO: E’ tipo una casa

MICHAEL: E’ dove ci puoi giocare, dove si fa l’appello

ALESSANDRO: E’ dove si imparano delle cose … si impara tutto …

che quando diventi grande dopo sai già tutto

UMBERTO: E’ una scuola dove ci stanno tanti bimbi e le maestre

imparano ai bimbi a leggere, a scrivere, a fare tutte le cose

Page 11: La scuola che vorrei

STEFANO: E’ fatta di mattoni e anche di sassolini bianchi come questa scuola.

Ci sono dei bambini che portano tutte le cose che gli servono: zaini, cartelle e

astucci …

LORENZO: La scuola è fatta con le porte, i muri e poi ci sono anche i cartelloni

attaccati … fuori c’è il prato e le panchine per sedersi e dentro ci sono le

seggiole per sedersi quando si deve fare lezione

SARA: E’ fatta di mattoni, perché così quando c’è il terremoto non trema tutta

MATTEO B.:E’ fatta di recinto, intorno c’è un recinto che è fatto di ferro. E’ tipo

come una casa, ma è grossa e ci sono tanti bambini

PIETRO: Ci sono i tetti, le finestre, i tavoli, i giochi, i colori, le sedie. In alcune

scuole ci sono anche i quadri.

EMANUELE:E’ fatta quadrata e poi dentro è fatta con tanti bambini, Poi

bisogna lavorare e i bimbi devono fare sempre quello che dicono le maestre.

Se le maestre sgridano i bambini hanno ragione , se i bambini hanno fatto

qualcosa di male. Perché le maestre e i maestri guardano bene i bambini e se

qualcuno fa arrabbiare va fuori dalla scuola perché lui è piccolo e deve andare

alla scuola nido perché deve ancora imparare tutto e così impara ad obbedire

alle maestre!!

GIULIA: E’ fatta con i mattoni e dentro è spaziosa e c’ha tanti giochi e può fare

divertire i bambini.

GIUSEPPE: Di mattoni e di cemento

ALEX: E’ grossa, con tanti bambini e poi c’è un giardino, c’ha un salone, una

saletta dove sono i bambini e una dove guardare la tv

LUCA: Fuori c’è tanta erba e tanti giochi per divertirsi. Dentro ci sono i tavoli e

le sedie per mangiare e per scrivere e anche per colorare

ARIANNA :E’ grande e anche dove si studia

CHIARA R.: In una scuola ci sono i mobili, i giochi, ci sono anche i libri per fare

i disegni e ci sono anche i tavoli delle maestre

FEDERICO: C ‘ ha le sedie, i tavoli, i banchi, i lavandini e i water e anche i

colori

MICHAEL: E’ una specie di casa … di diverso ha i libri perché io a casa non ce

li ho i libri

ALESSANDRO: Dipende. Se è quella dei grandi ci sono dei tavolini e delle

sedie. Se invece è quella dei piccoli ci sono sempre i tavoli e le sedie per il

mezzogiorno, ma di diverso c’ha dei giochi.

UMBERTO: Con tante cose scritte e poi ci stanno delle cose che le prendono e

fanno imparare ai bimbi

Page 12: La scuola che vorrei

STEFANO: Serve per imparare delle cose, ad es. come si chiamano i

nomi dei signori dei castelli, eccetera eccetera …

LORENZO: Serve per imparare … le tabellone, i numeri, gli animali

all’inglese …

SARA: Serve per farci stare i bimbi dentro, perché così le mamme e i

papà devono andare a lavorare, così ci stanno i bimbi. Serve anche a farli

mangiare, a farli dormire …

MATTEO B.: Serve a imparare le cose … tipo se uno non sa come è fatta

una macchina viene qua e dopo impara come è fatta una macchina

PIETRO: Per imparare tante cose

EMANUELE: Serve per divertire i bambini e per giocare tutti insieme.

GIULIA: Serve per fare divertire i bambini e fargli imparare …imparare i

compiti e tante altre cose ancora.

GIUSEPPE: Serve a scrivere … e anche a disegnare

ALEX: Per imparare, ad esempio a disegnare, si impara a leggere e poi si

può giocare … si impara a non fare i birichini e si impara a non dire le

parolacce

LUCA: Per divertirsi tanto e ci sono anche i libri

GRETA: Per imparare tante cose

ARIANNA: Serve per imparare … per imparare a leggere

CHIARA R.: Serve per fare imparare ai bambini come si devono

comportare e anche a leggere e a scrivere.

ANTONY: Per fare andare i bambini a scuola, Serve per giocare,

FEDERICO: Per fare i compiti e poi per fare un disegno e anche per

giocare

MICHAEL: Per giocare, per divertirsi e poi anche per fare l’appello e

guardare il tempo

ALESSANDRO: Per imparare … tutte e due (le scuole) servono per

imparare. Nella scuola elementare si imparano altre cose …

UMBERTO: Serve così quando vanno a casa devono fare i compiti, sanno

che cosa fare.

Page 13: La scuola che vorrei

STEFANO: I bambini e poi ci sono anche le maestre e poi ci vanno le mamme

ad accompagnare , oppure se sono grandi ci vanno da soli. Io ci vado quando

sono un po’ più grande. Adesso vengo qui, all’asilo, alla scuola materna.

LORENZO: I bambini più grandi che hanno 6 anni, 10 anni, 11 anni. Io ci vado

… in questa, quella lì’ … alle Guido Fassi. Adesso ancora non ci vado. Questo

è un asilo, non una scuola … qui non si legge, là invece si legge.

SARA: Vanno le persone che sono grandi, ma non i genitori. Sono i bimbi che

hanno 6 anni, 7, 9. Io non ci vado a scuola. Questo è l’asilo.

MATTEO B.: Tanti bambini. Io ci vado, nella mia scuola ci sono tanti disegni e

tante cose.

PIETRO: I bambini. Io ci vado: è questa la mia scuola.

EMANUELE: Ci vanno i bambini che hanno alcuni anni che vengono qua ( o 5,

o 4 o 3 anni). Io ci vado a scuola, alla scuola materna.

GIULIA: I bambini grandi e i bambini piccoli. Io ci vado, sì, certo. La mia è la

scuola “Andersen”, E’ una scuola dove si impara e si può giocare.

GIUSEPPE: I bambini. Io ci vado, qua.

ALEX: I bambini. Io ci vado a scuola. La mia è bella perché ha dei libri in

saletta e poi anche dei libri al “cinema” … e poi si fa l’appello !

LUCA: I bimbi e le bimbe. La mia scuola è questa qua.

GRETA: I bambini. Quelli piccoli non ci vanno. Io ci vado. La mia scuola è …

questa?

ARIANNA: I bimbi grandi. Io ancora non ci vado, ancora no. Questo è un asilo.

La scuola è più alta dell’asilo e poi ci sono i bimbi ancora più grandi

CHIARA R.: I bimbi. Tutti, Io ci vado. E’ questa, l”Andersen”

ANTONY: I bambini. Tutti. Io ci vado. La mia scuola è questa.

FEDERICO: I bambini. I bambini piccoli non ci vanno, vanno forse all’asilo

nido. Io ci vado: è questa!

MICHAEL: Dei bambini. Tutti, ma quelli che sono ammalati però non vanno.

Sì, io ci vado, sono qua!

ALESSANDRO: Vanno a scuola i miei amici. Io ci vado. Questa è la mia

scuola, è la scuola “Andersen”

UMBERTO: I bambini. Tutti. Si …no, io vado all’asilo. All’asilo fanno giocare e

fanno imparare altre cose … le scritte … tutto.

Page 14: La scuola che vorrei

((((COME VIVO LA SCUOLA COME VIVO LA SCUOLA COME VIVO LA SCUOLA COME VIVO LA SCUOLA ---- Intervista individuale) Intervista individuale) Intervista individuale) Intervista individuale)

STEFANO: Si perché si gioca e si imparano delle cose anche

LORENZO: Si, perché si impara, dopo si scrive … si mangia, si

colora …

SARA: Si, perché ci sono i giochi, ci sono le attività e poi dopo si va

fuori

MATTEO B.: Si, perché ci sono tanti bambini

PIETRO: Sì, perché si impara e ci sono tanti giochi

VANESSA: Si, perché ci sono i giochi

GIUSEPPE: Si, perché ci sono i giochi, le sedie e i tavoli

LUCA: Si, perché ci sono tanti giochi

GRETA: Si, perché ci sono tanti giochi

CHIARA R.: Si, perché posso giocare con i mie amici

ANTONY: Si

FEDERICO: Si, perché ci sono i giochi

MICHAEL: Si, perché ci sono tanti giochi e mi piace anche giocare a pallone

ALESSANDRO: Si, perché posso giocare con i miei amici, e posso anche fare

delle attività

UMBERTO: Si perché le maestre mi fanno imparare tante cose

Page 15: La scuola che vorrei

STEFANO: Si gioca … tipo a calcio con Lorenzo

LORENZO: Quando gioco, ritaglio, incollo

SARA: Mi diverto ad andare fuori perché c’è il sole, giochi …tutta

MATTEO B.: Quando gioco con i miei amici

PIETRO: Gioco …faccio il gioco delle costruzioni

VANESSA: Mi metto la gonna e gioco alla mamma

GIUSEPPE: Gioco

LUCA: Perché ci sono i giochi e i libri

GRETA: Coloro

CHIARA R.: Quando gioco , per esempio quando facciamo le

mamme

ANTONY: Quando faccio i giochi

FEDERICO: Faccio delle torri, gioco con le costruzioni

MICHAEL: Quando gioco a pallone

ALESSANDRO: Si gioca, ad esempio con i giochi che si possono

fare in giardino o anche qui dentro con le costruzioni

UMBERTO: Gioco con i bimbi

Page 16: La scuola che vorrei

STEFANO: Si deve dormire

LORENZO: Mai

SARA: Mi annoio quando bisogna aspettare tanto perché si sta a

sedere

MATTEO B.: Quando non ho voglia di fare niente … quando ascolto

la musica …

PIETRO: Devo lavorare molto, molto, molto

GIUSEPPE: Quando corro sempre

LUCA: Qualcuno mi manda via e non mi vuole a giocare

GRETA: Coloro troppo

CHIARA R.: Quando corriamo

ANTONY: Mai

FEDERICO: Se gioco molto mi annoio

MICHAEL: Quando gioco con i giochi mi stufo perché non so che

cosa fare

ALESSANDRO:Non so che cosa fare e sto lì girando perché non so

che cosa fare

UMBERTO: Nessuno gioca con me

Page 17: La scuola che vorrei

STEFANO: Mi piace quando posso giocare con gli amici e quando si

fanno delle cose belle, tipo devi fare un disegno e ti viene bene

LORENZO: Disegnare

SARA: Mi piacciono le gonne, la cucina … anche il castello che c’è

di là

MATTEO B.: I disegni, tipo quelli lì appesi al muro

PIETRO: Giocare

VANESSA: I libri

GIUSEPPE: I soldatini, il castello

LUCA: I giochi e la saletta che ci sono tante attività

GRETA:I disegni, quelli che faccio io e quelli che fanno i mie amici

CHIARA R.: Mi piace … mi piacciono le gonne … i travestimenti

ANTONY: Colorare

FEDERICO: Il gioco dello stagno, con i pesciolini

MICHAEL: Giocare a pallone

ALESSANDRO : Della mia scuola mi piacciono i giochi dei soldati

UMBERTO: Tutti i giochi mi piacciono, tranne le cose delle femmine

Page 18: La scuola che vorrei

STEFANO: Non mi piace quando gli amici danno le botte,

specialmente Ajimal perché lui è molto birichino e non fa quasi mai

quello che dice la maestra

LORENZO: Quasi niente …

SARA: Non mi piacciono le cose dei maschi … i cavalieri, perché ci disturbano

sempre

MATTEO B.: Non mi piace giocare con la cucina

PIETRO: Lavorare molto … non mi piace andare molte volte fuori

perché se dopo piove ci bagniamo

VANESSA: Disegnare

GIUSEPPE: Il banco di lavoro che sta là nell’angolo

LUCA: La cucina non mi piace …

CHIARA R.: Non mi piace quando mi fanno troppo correre … i

maschi

FEDERICO: Non mi piace colorare perché non è un gioco

MICHAEL: Guardare i libri

ALESSANDRO: Ascoltare un po’ di musica, non è che mi piace tanto

UMBERTO: Niente

Page 19: La scuola che vorrei

INTERVISTA E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALEINTERVISTA E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALEINTERVISTA E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALEINTERVISTA E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALE

MI PIACE DI PIU’...

MI PIACE MENO ...

STEFANO Usare il computer (perché ci

sono dei giochi … perché fa

anche vedere il cartone del

drago Tommasone)

Colorare (perché delle volte i

colori si scaricano e si perdono

anche … se c’è da colorare tanto

non mi piace)

LORENZO Ritagliare e incollare (perché

si fanno delle cose belle)

Usare il computer (perché mi

stanco)

SARA pitturare con i pennelli e gli

acquarelli (perché si intinge

nell’acqua e si colora bene)

giocare con il pongo (perché

subito è troppo duro e poi ci si

stanca)

MATTEO B. Fare l’attività con il computer

(perché c’è il gioco del drago

Tommasone)

Fare l’attività con Marianeve

(religione) (perché ci fa sempre

fare delle cose difficili)

PIETRO Usare il computer (perché si

fanno le storie del drago

Tommasone e altre cose)

Colorare (perché alcune volte

alcuni bambini si possono

stancare)

EMANUELE Giocare con il computer

(perché c’è Tommasone)

Andare a visitare le cose (perché

mi stanco e mi vengono male alle

gambe)

VANESSA Scrivere le lettere e i numeri Fare i giochi di movimento

GIUSEPPE Andare a visitare le cose

(perché vedo delle cose belle)

Fare la attività con Marianeve

(religione) (perché coloriamo

sempre)

ALEX Usare il computer (perché è

divertente)

Disegnare (perché a volte ci sono

delle attività che mi stancano)

GRETA Fare inglese (perché

facciamo tante cose)

Disegnare e colorare con i

pennarelli (perché dopo mi

stanco)

Page 20: La scuola che vorrei

CHIARA R. Fare l’attività con Federica

(inglese) (perché impariamo il

nome della frutta e anche

degli animali in inglese )

Fare i lavori con Marianeve

(religione) (perché dopo mi

stanco)

GIADA Fare inglese (perché

impariamo delle cose che si

dicono in inglese)

Fare le attività con Marianeve

(religione) (perché delle volte mi

stanco)

LUANA Usare il computer colorare

ANTONY Usare il computer (perché c’è

il drago Tommasone)

Giocare con il pongo (perché mi

sporco le mani)

FEDERICO Giocare con il computer

(perché ci sono i giochi)

Colorare (perché dopo si

scaricano i colori)

MICHAEL Usare il pongo (perché si può

fare delle cose)

Cantare sul tappeto (perché dopo

mi fa male la gola)

ALESSAN

DRO

Usare il computer (perché

non fa stancare)

Colorare (perché mi fa stancare la

mano)

UMBERTO Giocare on il computer

(perché ci stanno i giochi)

Colorare (perché a colorare per

tanto tempo poi mi scoccio)

Page 21: La scuola che vorrei

FASE di FASE di FASE di FASE di

ANALISIANALISIANALISIANALISI

Page 22: La scuola che vorrei

FASE di ANALISIFASE di ANALISIFASE di ANALISIFASE di ANALISI

In questa fase l’argomento “scuola” è stato approfondito attraverso

le tre tematiche indicate nel bando di concorso: edificio-spazi,

argomenti-attività-tempi, persone-relazioni. Tali aspetti sono stati

analizzati in modo “oggettivo”, cioè attraverso osservazioni e

ricostruzioni dell’esistente, cercando tuttavia di far emergere rispetto

ad essi preferenze, desideri e proposte dei singoli bambini.

Attivita’:Attivita’:Attivita’:Attivita’:

► Individuazione degli SPAZISPAZISPAZISPAZI più importanti della scuola

(conversazione di gruppo), degli ambienti preferiti e di quelli che

si vorrebbero cambiare (conversazione individuale).

Rappresentazione grafico-pittorica di un ambiente della scuola.

► Analisi dei GIOCATTOLIGIOCATTOLIGIOCATTOLIGIOCATTOLI e delle “STRUTTURE di GIOCO”

presenti a scuola ed individuazione di quelle che si vorrebbero

avere (ritaglio dai giornali).

► Ricostruzione dei momenti significativi della GIORNATA GIORNATA GIORNATA GIORNATA

SCOLASTICASCOLASTICASCOLASTICASCOLASTICA attraverso fotografie. Attività di riordino

cronologico. Individuazione dei momenti preferiti e non.

► Ricostruzione e analisi delle ATTIVIATTIVIATTIVIATTIVITA’TA’TA’TA’ che si fanno a scuola.

Individuazione delle attività preferite e non. Rappresentazione

grafico-pittorica.

► Espressione di desideri in merito a ”COSA VORREI FARE A ”COSA VORREI FARE A ”COSA VORREI FARE A ”COSA VORREI FARE A

SCUOLA”SCUOLA”SCUOLA”SCUOLA” (rappresentazione grafico-pittorica)

► Individuazione degli STATI D’ANIMOSTATI D’ANIMOSTATI D’ANIMOSTATI D’ANIMO vissuti a scuola e

rappresentazione grafica delle situazioni che li possono generare

( “A scuola sono felice … triste … arrabbiato … impaurito

quando …)

► Le INSEGNANTIINSEGNANTIINSEGNANTIINSEGNANTI: rappresentazione grafica e conversazione

individuale (“Le mie maestre mi piacciono quando … non mi

piacciono quando … Vorrei che le mie maestre … Per essere

brave le maestre devono …”)

Page 23: La scuola che vorrei

► I COMPAGNICOMPAGNICOMPAGNICOMPAGNI: conversazione di gruppo “Quando sono vostri

amici? Come si devono comportare per diventare vostri amici?”

► IPOTESI FANTASTICAIPOTESI FANTASTICAIPOTESI FANTASTICAIPOTESI FANTASTICA: “Se tu avessi la bacchetta magica per

trasformare la scuola, come la vorresti?” (intervista individuale)

e rappresentazione grafico-pittorica della “scuola dei sogni”

Page 24: La scuola che vorrei

QUALI SONO GLI AMBIENTI PIU’ IMPORTANTI della nostra scuola?QUALI SONO GLI AMBIENTI PIU’ IMPORTANTI della nostra scuola?QUALI SONO GLI AMBIENTI PIU’ IMPORTANTI della nostra scuola?QUALI SONO GLI AMBIENTI PIU’ IMPORTANTI della nostra scuola? CONVERSAZIONE DI GRUPPO

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALE

La stanza dei giochi e del tappeto perché così le maestre spiegano le

attività (ALEX)

La stanza con i tavoli per

mangiare e colorare (MATTEO

B.)

Il bagno perché

quando andiamo a

mangiare e a

dormire dobbiamo

prima fare la pipì e

lavarci le mani

(EMANUELE)

La cucina perché altrimenti

non possiamo mangiare

(GABRIELE)

Page 25: La scuola che vorrei

La stanza coi libri e il

divano perché aiuta i

bambini a leggere

(GIULIA)

La saletta per guardare le

cassette (GIADA)

Il salone perché si

possono fare le

acrobazie oppure i

giochi di

movimento (SARA)

Il giardino

…(AJIMAL) …

perché si può

correre e giocare

all’aperto (GIULIA)

Il posto per dormire (LUCA)

Page 26: La scuola che vorrei

INTERVISTA INDIVIDUALE:

QUALE AMBIENTE PREFERISCI?

STEFANO Il giardino perché si può correre e ci sono tanti giochi e

quando si gioca a nascondino ci sono tanti nascondigli e

quando si va sulle altalene ci divertiamo e mi piace anche

quando si gioca a calcio perché spesso vinciamo noi

LORENZO Il giardino, perché c’è l’altalena, poi si va sullo scivolo, si gioca

a calcio, c’è lo spazio per giocare

SARA La cucina della sezione perché ci sono i tegamini da cucinare

… ma preferisco anche fuori in giardino perché ci sono le

dondole

CHIARA B. La saletta perché si può leggere le favole e cantare, ascoltare

la musica e poi ci sono i letti bassi

GABRIELE Il salone perché là ci sono i tricicli, poi i giochi e poi perché si

può correre e giocare a palla … in giardino la palla può andare

fuori

MATTEO B. La sezione, perché c’è da colorare

PIETRO La saletta perché ci sono tanti giochi … mi piace fare i giochi

con le scimmie

EMANUELE Mi piace di più il giardino perché ci sono tanti giochi e così

quando va fuori il pallone passa un signore e me lo prende

GIULIA La stanza che mi piace di più è dove si va fuori perché si può

correre e fare tante cose

VANESSA La saletta

GIUSEPPE La saletta perché ci sono di più di giochi

MATTEO E. Il salone perché gioco a calcio

ALEX Il giardino perché lì posso correre molto di più e posso andare

sulle altalene e poi posso anche cantare sulle altalene

L LUCA Il salone perché c’è anche lo scivolo e le bici

ARIANNA La saletta perché ci sono molti giochi e perchè giochiamo

anche con il castello

CECILIA Fuori in giardino perché quando c’è una bella stagione mi

piace andare fuori a giocare con le mie amiche

CHIARA R. La stanza da guardare i libri, perché mi piace guardare i libri

GIADA Il salone perché gioco con le mie amiche

LUANA Il giardino perché ci stanno tanti f

ANTONY Il salone perché gioco a calcio giochi

FEDERICO Il giardino, perché ci sono le altalene e lo scivolo e la capanna

MICHAEL Il salone perché ci sono tanti giochi e poi giochiamo

ALESSANDRO La stanza dei giochi perché ci sono tanti giochi e poi si può

anche fare alcune chiaccherate

Page 27: La scuola che vorrei

INTERVISTA INDIVIDUALE:

QUALE AMBIENTE CAMBIERESTI?

STEFANO La saletta. La cambierei con degli altri nuovi giochi

LORENZO La saletta, vorrei aggiungerci dei giochi, ad esempio un gioco

gonfiabile o una casa gonfiabile come il castello

SARA La saletta … ci mettiamo i giochi bene a posto, poi dopo le

brandine le mettiamo di là, da un’altra parte … il termo vorrei che

non ci sia … le bavaglie vanno al posto del termo

CHIARA B. La sezione … la vorrei che si trasformi con delle scale, perché mi

piacciono di più le scale

GABRIELE Dove c’è la tele. Ci metterei anche un po’ di giochi. Ci metterei i

soldatini e i colori

MATTEO B. Vorrei trasformare il giardino così diventa più grosso e più si

allarga e più ci sono tanti giochi

PIETRO Il bagno … i rubinetti li vorrei u po’ più lucidi … ma la scuola va

bene così

EMANUELE La saletta, la vorrei trasformare con tante casse di tesoro

GIULIA Tipo farei diventare il giardino la spiaggia e mi piacerebbe avere

una piscina fuori dalla scuola e cambiare l’aspetto del parco che

abbiamo noi

VANESSA Il giardino

GIUSEPPE La sezione … la vorrei più bella, con più giochi

MATTEO E. Il giardino … vorrei la casa come lo scivolo

ALEX Il salone, vorrei farci delle scalette perché così possiamo giocare,

andare giù e fare finta che sotto c’è una piscina

LUCA Il giardino … lo vorrei senza il tubo e vorrei più cespugli perché

così ci nascondiamo

ARIANNA La saletta del computer … la vorrei bella, cambierei tutto: dove c’è

la televisione la mettiamo dove c’è la finestra, vicino, e poi il

computer lo mettiamo al posto della televisione e poi i divani li

mettiamo tutti dove c’è la televisione e gli altri li mettiamo dietro

CECILIA La saletta, ci vorrei mettere dei vestiti finti che possiamo usare a

scuola … tanti di più di quelli che abbiamo

CHIARA R. Vorrei cambiare i giochi della saletta … vorrei “piccole magiche

sirene”

GIADA Il giardino, per farlo diventare più bello. Ci metterei tanti fiori,

anche delle rose

ANTONY Fuori

FEDERICO La saletta che vorrei trasformare con dei giochi nuovissimi

MICHAEL La saletta … la vorrei con tanti giochi e vorrei altri castelli con gli

omini dentro

ALESSANDRO Mi piacerebbe trasformare la saletta dove c’è il computer … un po’

più grande e poi ci vorrei mettere altri libri e un altro computer, se

la stanza fosse più grande.

Page 28: La scuola che vorrei

I GIOCHI CHE VORREMMO AVERE A SCUOLA …

(che non abbiamo !)

STEFANO: Vorrei una pista con delle moto piccole telecomandate

LORENZO : … un castello con il ponte levatoio vero e con il lago davanti e

delle costruzioni da montare le case

SARA: … delle bambole che se le butti nell’acqua ci viene il colore, e la casa

dei cricetini

CHIARA B.: … un

telefonino come il

mio

GABRIELE: … uno

scivolo morbido,

gonfiabile

MATTEO B.: … un

robot telecomandato

grande

PIETRO: … dei robot

da poter giocare da

solo e con gli amici

GIULIA: … la casa

sull’albero di Winnie

the Pooh

VANESSA: … delle

Barbie

GIUSEPPE: … un

camion che scarica la

terra vera

MATTEO E.: … un

telefonino

ALEX: … delle

trottole da

combattimento

GRETA: … delle

Barbie

ARIANNA: … il gioco

delle Barbie

CECILIA: … le Braaz,

delle specie di signorine, e i trucchi

CHIARA R.: … le piccole magiche sirene

GIADA: … delle bambole a forma di sirena

EMANUELE: … il gioco del microfono per cantare e parlare

Page 29: La scuola che vorrei

PREFERISCO …

NON PREFERISCO ...

STEFANO andare in giardino andare a dormire

LORENZO andare in salone andare a dormire

MATTEO B. andare in giardino andare a dormire

PIETRO andare in giardino a giocare fare le attività

EMANUELE andare in giardino perché là ci

sono tanti giochi

andare in salone perché c’è

troppa confusione e se corro

troppo poi sudo

VANESSA la conversazione sul tappeto andare a casa

GIUSEPPE andare in salone andare a dormire

LUCA andare in salone andare in giardino perché ci

sono poche cose da giocare

GRETA fare l’appello fare le attività

ARIANNA andare a letto perché dopo

andiamo a casa

fare le attività

CHIARA R. andare in giardino fare le attività

LUANA andare in giardino fare le attività

ANTONY andare in salone andare fuori

FEDERICO andare in salone perché c’è la

casetta e il tubo

guardare la tv dopo mangiato

MICHAEL andare in salone perché ci

sono tanti giochi

fare l’appello

ALESSANDRO andare in salone andare a dormire

UMBERTO andare in giardino fare l’appello

Page 30: La scuola che vorrei

Un bagno nella piscina con

l’acqua tiepida (Emanuele)

I tuffi in piscina (Giuseppe)

Imparare a nuotare con la

testa fuori dall’acqua (Chiara

B)

Avere un grande mare vicino

alla mia scuola (Sara)

Avere una piscina e anche la

sabbia (Giulia) – Andare nella

piscina ... Se ci fosse davvero una piscina nella scuola sarei contenta

(Arianna)

Mi vorrei tuffare e nuotare con i miei amici (Cecilia)

Trovarmi in una piscina con lo scivolo (Alex)

Nuotare in una piscina (Lorenzo) – Andare dentro alla piscina (Greta)

Le torte e

cucinare

(Vanessa)

Portare il cane

per farlo vedere

agli amici

(Giada)

Portare un

gatto così ci

posso giocare (Chiara R.)

Imparare a usare lo skateboard

(Pietro)

Fare le gare con le trottole con i

miei amici (Stefano)

Giocare con i palloni gonfiabili

Tagliare gli alberi perchè così ho

un parco tutto pulito (Matteo B.)

Scivolare su uno scivolo gigante

(Matteo E.)

Page 31: La scuola che vorrei

INTERVISTA E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALE

A SCUOLA SONO FELICE quando ... Vado fuori

(Pietro)

Gioco con gli

animali

(Giuseppe)

Sono fuori in

giardino

(Emanuele)

Mi fanno giocare

(Chiara B.)

Si canta tutti

insieme (Sara)

Vado fuori in

giardino (Luca)

Non mi picchiano e gioco (Matteo E.)

Le mie amiche mi danno una cosa che io non ho (Cecilia)

Gioco in giardino con un amico (Alex)

Gioco con le mie amiche (Vanessa)

Vado in giardino a giocare (Alessandro)

Gioco con un amico (Antony) - Tutti giocano con me (Giada)

Gioco con le mie amiche (Giulia) - Mi fanno giocare (Gabriele)

Vado sull’altalena con le mie amiche (Chiara R.)

Gioco a calcio con gli altri (Lorenzo)

Vinciamo a calcio (Stefano)

Gioco in salone con i miei amici (Matteo B.)

Gli amici mi fanno giocare (Federico)

Le amiche mi fanno giocare (Arianna)

Vado sull’ altalena con le mie amiche (Luana)

Vado in giardino a giocare a calcio (Michael)

Page 32: La scuola che vorrei

A SCUOLA SONO TRISTE quando ...

Non mi fanno

giocare

(Gabriele)

Mi prendono in

giro (Giulia)

Gli amici non mi

fanno giocare

(Pietro)

Un mio amico

mi dà le botte

(Giuseppe)

I miei amici mi

fanno male

(Emanuele)

Non mi fanno giocare (Chiara B.)

Un amico mi dà le botte (Sara)

Vado a letto (Luca) - Mi picchiano (Matteo E.)

Uno non mi dà una cosa (Cecilia)

Mi mettono in punizione (Alex)

Uno mi picchia (Vanessa)

Ci litighiamo e ci diamo delle botte (Alessandro)

Dormo (Antony) - Uno mi prende in giro (Giada)

Mi buttano per terra (Chiara R.) - Mi picchiano (Lorenzo)

Lori mi dice che non posso giocare (Stefano)

Sto a dormire a scuola (Matteo B.)

Gli amici mi picchiano (Federico)

Non mi fanno giocare (Arianna)

Non mi fanno giocare (Luana)

Mi fanno male (Michael)

Page 33: La scuola che vorrei

A SCUOLA SONO ARRABBIATO quando ...

Devo fare

delle attività

difficili

(Gabriele)

Gli amici non

mi fanno

giocare

(Pietro)

Non mi

fanno giocare

a pallone

(Giuseppe)

Gli amici non

mi fanno giocare (Emanuele)

Gli amici mi prendono in giro (Chiara B.)

Le mie amiche non mi fanno giocare (Sara)

Stefano non mi fa giocare a calcio (Luca)

Non mi fanno giocare (Matteo E. )

La Giulia non mi fa giocare (Cecilia) -Sono in punizione (Alex)

Non mi fanno giocare (Vanessa)

Non mi fanno giocare (Alessandro) - Vado sull’altalena (Antony)

La Giada non mi fa giocare (Chiara R.)

Non mi fanno giocare (Lorenzo)

Lorenzo non mi fa giocare (Matteo B.)

Gli amici mi picchiano (Federico)

Non mi fanno giocare (Arianna)

Gli amici non mi fanno giocare (Luana)

Non mi fanno giocare (Michael)

Non mi fanno giocare (Greta)

Page 34: La scuola che vorrei

A SCUOLA SONO IMPAURITO quando ...

La tata mi sgrida

(Pietro)

Ho paura del buio

(Giuseppe)

Le tate mi portano

in punizione

(Emanuele)

Dondolano le

brandine e ho

paura che mi

cascano addosso

(Chiara B.)

Le mie amiche mi

fanno gli scherzi e mi spaventano (Sara)

La maestra mi mette in punizione (Luca)

Ho paura del buio (Matteo E.)

La Giulia mi dà un calcio (Cecilia)

C’è della legna e rischio di inciampare (Alex)

Mi mettono in punizione (Alessandro)

Sono al buio (Antony)

La Giada mi dà un calcio (Chiara R.)

Sono al buiio (Lorenzo)

Non sono mai impaurito (Gabriele)

Vado troppo forte in altalena e ho paura di cadere (Matteo B.)

Sono al buio (Federico)

Vado forte sull’altalena (Arianna)

Faccio un brutto sogno (Michael)

Vado sull’altalena e vado tanto forte (Greta)

Page 35: La scuola che vorrei

INTERVISTA e RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALEINTERVISTA e RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALEINTERVISTA e RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALEINTERVISTA e RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALE

LE MIE MAESTRE MI PIACCIONO QUANDO …

STEFANO: mi fanno fare dei disegni

in libertà, cioè dei disegni liberi

LORENZO: … mi dicono una cosa e

io la faccio … quando mi fanno fare

delle cose che mi piacciono

SARA: … mi fanno colorare, perché a

me piace colorare

CHIARA B. : … ci portano fuori in

giardino o in salone

GABRIELE: … mi fanno fare le attività

e quando gioco

MATTEO B.: …. quando non sgridano, o quando mi fanno colorare con i

colori pastelli che piacciono a me

PIETRO: … fanno fare delle cose facili …

EMANUELE: … quando mi fanno fare delle cose facili, ad esempio

come adesso

GIULIA: … ci fanno andare fuori a giocare

VANESSA: … fanno colorare

GIUSEPPE: … dicono che dobbiamo far poche cose

MATTEO E.: … quando scrivono perché a me piace scrivere

ALEX: … non sgridano o ci fanno fare dei lavori corti

ARIANNA: … mi fanno ritagliare e incollare

CECILIA: … fanno fare dei lavoretti

GIADA: … ci aiutano, ad esempio a fare le attività

ANTONY: … mi fanno colorare

FEDERICO: … fanno fare i disegni

Page 36: La scuola che vorrei

MICHAEL: … mi fanno giocare, perché mi piace

ALESSANDRO: … abbiamo finito l’attività e loro ci fanno andare

fuori in salone

NON MI PIACCIONO QUANDO …

STEFANO: … sgridano e fanno fare delle cose che fanno stancare

LORENZO: . quando mettono in punizione, oppure quando non

fanno andare dove io vorrei

SARA:… mi fanno pitturare con i pennelli … oppure mettono i bimbi

in punizione

CHIARA B.: … ci fanno mettere in ordine

GABRIELE: … andiamo al cinema perché dobbiamo stare fermi

MATTEO B.: … sgridano o mettono in punizione …

PIETRO: … fanno fare delle cose difficili, per esempio spiderman

oppure tagliare

EMANUELE: …. quando mi fanno fare delle cose difficili o mi

mettono in punizione oppure mi sgridano

GIULIA: … fanno fare dei lavori che fanno stancare

VANESSA: … mi piacciono sempre

GIUSEPPE: … fanno lavorare troppo

MATTEO E.: … quando sgridano

ALEX: … ci fanno fare dei lavori troppo lunghi oppure ci mettono in

punizione

ARIANNA: … mi piacciono sempre

CECILIA: … mi sgridano

GIADA: … non ci aiutano

ANTONY: … mi fanno fare delle cose difficili

FEDERICO: … fanno fare i compiti difficili

MICHAEL: … mettono in punizione

Page 37: La scuola che vorrei

VORREI CHE LE MIE MAESTRE …

STEFANO: … ci comprano dei giochi belli

LORENZO: … fossero buone e fanno lavorare poco

SARA: ….ci facessero solo giocare e solo colorare

CHIARA B.: … ci facessero sempre fare quello che vogliamo noi

MATTEO B.: … mi portassero sempre a guardare le cassette

PIETRO: … vanno bene così

EMANUELE: … fossero sempre buone ….

e che quando le chiamo loro rispondono

GIULIA: … fossero delle principesse,

perché mi piaceva il vostro vestito che

avevate alla festa di Carnevale

MATTEO E.: …giocano con i bambini

ALEX: … non mettessero mai in punizione

e non sgridassero

CECILIA: … fossero come adesso

GIADA: … buone

ALESSANDRO: … non ci facessero fare

delle attività che non mi piacciono come

ritagliare e incollare

Page 38: La scuola che vorrei

PER ESSERE “BRAVE” le MAESTRE devono ….PER ESSERE “BRAVE” le MAESTRE devono ….PER ESSERE “BRAVE” le MAESTRE devono ….PER ESSERE “BRAVE” le MAESTRE devono ….

STEFANO: … far fare delle cose che non fanno stancare … e poi

devono fare disegnare e colorare delle cose belle

LORENZO: … far fare tutti i giochi ai bambini e anche le attività ….

devono fargli fare tante cose ai bambini

SARA: … essere buone e fare imparare ai bimbi le cose che vanno

bene e non quelle che non vanno bene

CHIARA B.: … far fare ai bambini quello che vogliono

GABRIELE: … fare giocare tanto

MATTEO B.: … insegnare delle cose nuove

PIETRO:… fanno fare delle cose difficili, ma non troppo difficili

EMANUELE:…far fare ai bambini delle cose belle

GIULIA:… far fare ai bambini tante cose, ad esempio al computer …

ma delle cose che non fanno stancare ,,,

VANESSA:… portare in giardino

GIUSEPPE:… far fare le cose facili

MATTEO E.: …non sgridare mai mai

ALEX:… essere gentili … quando qualcuno fa il cattivo si deve

sgridare … quando non si vede chi è stato a fare male non si sgrida

fintanto che non si è scoperto chi è stato.

ARIANNA:… essere buone

CECILIA:… non essere cattive, perché sono delle maestre. Le

maestre possono essere cattive solo quando uno fa una cosa che

non deve fare

GIADA:… intelligenti

FEDERICO:… fare sempre giocare

MICHAEL:… far fare delle cose belle

ALESSANDRO: … dire ai bambini la cosa giusta … lo sanno le

maestre qual è la cosa giusta

Page 39: La scuola che vorrei

CONVERSAZIONE DI GRUPPOCONVERSAZIONE DI GRUPPOCONVERSAZIONE DI GRUPPOCONVERSAZIONE DI GRUPPO----

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALERAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALERAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALERAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALE

.... QUANDO SONO VOSTRI AMICI?

ALEX: Ci

dobbiamo

prima

conoscere, poi

un bambino

porta a scuola

delle caramelle

e l’altro lo

ripaga

portando a

scuola delle

altre caramelle

(quindi è

gentile e

generoso)

MATTEO B.:

quando fa

conoscere un amico a un altro amico

SARA: quando un amico gioca con me

LORENZO: quando un bambino piange e io lo accontento di quello che vuole

ALESSANDRO: quando gli serve un pezzo di gioco lui glielo dà e dopo giocano

insieme

CHIARA ROSSI: quando mi dà tutti i giochi che io vorrei

EMANUELE: vorrei fare amicizia perché lui mi ha dato dei giochi

ALEX: se viene un bambino nuovo lo invita a casa sua per conoscerlo e così

diventano amici

Page 40: La scuola che vorrei

MATTEO E.: quando giochiamo tutti insieme senza litigare

CECILIA: quando un amico non ha nessuno e io divento sua amica

GIADA: quando qualcuno le dà un gioco e così facciamo amicizia

GIUSEPPE: quando mi fanno provare i giochi e giocare a palla con loro

.... COME SI DEVONO COMPORTARE

PER DIVENTARE VOSTRI AMICI ?

EMANUELE: Vorrei che fossero bravi e che vogliono giocare con me

ALEX … che se a me manca un pezzo di gioco il mio amico me lo dà

SARA: … gentili e che le mie amiche giocano con me

CHIARA B.: vorrei che i miei amici quando hanno un segreto che me lo dicono

CECILIA: … che le mie amiche fossero brave a darmi a darmi delle cose che

non ho … dei pezzi di una costruzione

ALESSANDRO: io vorrei che i miei amici farebbero dei giochi con me che mi

piacciono

LUCA: che mi fanno giocare

GIULIA: vorrei che fossero educati e ascolterebbero le maestre

LORENZO: che non mi dassero le botte perché a volte mi danno le botte

GRETA: che mi fanno giocare

GIADA: che fossero intelligenti e mi fanno giocare

FEDE: che se uno mi ruba un gioco, l’altro mi dà l’altro pezzo

LORENZO: che fossero buoni, che giocano con tutti CHIARA R.: … generosi, perché danno i giochi agli altri

LORENZO: … generosi perché danno le caramelle agli amici e portano a

scuola le cassette da fare vedere agli altri

Page 41: La scuola che vorrei

INTERVISTA E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALEINTERVISTA E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALEINTERVISTA E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALEINTERVISTA E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA INDIVIDUALE

LUCA: Vorrei una scuola elementare perché così dopo imparo a leggere e a scrivere. Vorrei

una scuola dove i bambini sognano … sognano di giocare perché ci sono dei giochi nuovi

in giardino … lo sognano con tante cose belle, esempio le panchine per sedersi … e poi i

segnali stradali così imparano a guidare le macchine … con una pista come abbiamo fatto

in salone … e poi giocare a calcio, con le porte e il canestro per pallacanestro.

CECILIA: … sarebbe come adesso.

Vorrei un castello con dentro una

principessa, qui in sezione, E fuori in

giardino vorrei la giostrina da girare

con sopra la corda. Invece là dove

c’è la sabbiera vorrei una piscina e

vicino alla sabbiera con tutti i giochi.

LORENZO: … con tanti

giochi, con i giochi gonfiabili e

di vetro perché così quando

fanno gli scontri le macchine si

rompono e poi ne prendiamo

delle altre. Poi la vorrei con dei

disegni di Dragonball

SARA: … la vorrei fuori di colore rosa, dentro i mobili vorrei che fossero tutti rosa. I libri della

biblioteca li vorrei violetto e anche i tavoli. Poi la vorrei rotonda perché rotonda ci stanno più

cose. Ci vorrei una stanza più grande per i libri. Questa invece (la sezione) la vorrei più

piccolina perché così ci stanno anche i bambini piccoli. La saletta la vorrei un po’ più

grandina. Poi dopo il giardino lo vorrei con le altalene spostate là dietro perché così dopo si

può anche andare là dietro.

CHIARA B. : Vorrei una scuola della

magia. Ci possono essere delle

bacchette… quello che desidero: un

cagnolino cucciolo, un criceto, un

coniglietto, un piccione, un ricetto.

Poi un toro che spacca la porta.

GABRIELE: … con tanti libri e tanti

giochi e tante cassette. Vorrei il

giardino dentro e la scuola fuori.

Perché così dopo se vogliamo

Page 42: La scuola che vorrei

giocare possiamo andare sull’altalena anche quando c’è brutto tempo. E così andando fuori

ci sono anche i libri che se abbiamo voglia di guardarli possiamo fare.

STEFANO: La vorrei più grande perché così si fanno degli altri giochi… la scuola deve

avere i muri più grandi. Fuori in giardino con degli altri giochi perché non ce ne sono molti.

MATTEO B.: … con tanti giochi. Il giardino lo vorrei più grande, così c’è un po’ più di posto

e ci possiamo mettere degli altri giochi

PIETRO: I muri per me mi piacerebbero arancioni e poi mi piacerebbe avere un coccodrillo

piccolo come gioco e poi nel giardino avere tanti conigli e anche tanti uccelli e poi vicino

una gelateria. E poi gli alberi pieni di foglie e di frutta

ALEX: Vorrei una piccola piscina

nella scuola e vorrei che ci

rimanessero quei giochi che ci sono

fuori e poi vorrei della sabbia perché

ci possiamo divertire con le palette,

il secchiello, il rastrello. Poi nel

salone vorrei togliere quello scivolo e

quei cubi e metterci uno scivolo

come tutti gli altri, con solo la scala.

EMANUELE: … tutta d’oro così

dopo ci sono tanti soldi e tutti siamo

ricchi. Poi deve essere bellissima,

piena di girelli, bellissima come tutte le scuole belle che hanno dentro delle cose belle. Fuori

di devono essere delle farfalline e in giardino degli uccellini belli e poi delle api che fanno il

miele, così se noi non le disturbiamo loro ci fanno compagnia.

ALESSANDRO: … mi piacerebbe trasformarla con più angoli di gioco e poi con più mobili

perché così ci possono stare ancora più tante cose … sarebbe bello avere tutti i giochi del

mondo

FEDERICO: … la vorrei con i giochi nuovi e i libri e la tv. La vorrei trasformare con il tappeto

con la sabbia e la spada di Dragonball. il giardino per trasformarlo lo vorrei con il ponte più

grande … vorrei avere cose nuove.

CHIARA R. : …con tanti giochi, così possiamo giocare tutti e con tanti mobili … con dentro

tanti fiori e con degli anelli e dei gioielli e la scuola sarebbe di colore rosso.

MICHAEL : con tanti giochi, tutti belli, con tanti colori … con il rosso e il verde e poi vorrei

giocare sempre fuori in giardino.

GIUSEPPE: … con tanti giochi belli …. con degli altri giochi … perché sono più belli gli altri

MATTEO E.: … con tanti giochi … che dentro c’era il giardino e fuori la sezione … fuori con

i giochi gonfiabili e dentro di tavoli come al bar

GRETA: … il giardino con i fiori belli … le rose e le viole

Page 43: La scuola che vorrei

FASE FASE FASE FASE

PROGETTUALEPROGETTUALEPROGETTUALEPROGETTUALE

Page 44: La scuola che vorrei

FASE PROGETTUALEFASE PROGETTUALEFASE PROGETTUALEFASE PROGETTUALE

Attraverso un continuo rilancio al gruppo sezione delle analisi fatte

individualmente e collettivamente, ed anche attraverso una lettura

trasversale fatta dalle insegnanti di quanto emerso, sono state

individuate e condivise tre proposte da presentare in sede di

concorso. Ne è seguita la progettazione e la realizzazione concreta

degli elaborati da esporre.

► AMBIENTE FISICO: IL GIARDINO DELLA SCUOAMBIENTE FISICO: IL GIARDINO DELLA SCUOAMBIENTE FISICO: IL GIARDINO DELLA SCUOAMBIENTE FISICO: IL GIARDINO DELLA SCUOLALALALA (in cui

compare anche l’aspetto esterno dell’edificio scolastico)

Progettazioni preliminari attraverso conversazioni e disegni e

realizzazione di gruppo dell’elaborato finale.

► ATTIVITA’ FORMATIVAATTIVITA’ FORMATIVAATTIVITA’ FORMATIVAATTIVITA’ FORMATIVA: individuazione a grande gruppo delle

attività che si vorrebbero fare all’aperto (attività ipotizzate e

pensate in stretta relazione con la progettazione del giardino).

Rappresentazione grafico-pittorica a coppie.

► COMUNITA’ SOCIALECOMUNITA’ SOCIALECOMUNITA’ SOCIALECOMUNITA’ SOCIALE: individuazione in gruppo di come

dovrebbero essere i compagni e le maestre “ideali”,

successivamente rappresentato attraverso una “ricetta per star

bene con gli altri”. Realizzazione di gruppo degli “accessori” per

apparecchiare la tavola.

Page 45: La scuola che vorrei

IDEAZIONE DI GRUPPO IDEAZIONE DI GRUPPO IDEAZIONE DI GRUPPO IDEAZIONE DI GRUPPO

E RAPPRESENTAZIONE E RAPPRESENTAZIONE E RAPPRESENTAZIONE E RAPPRESENTAZIONE

GRAFICA A COPPIEGRAFICA A COPPIEGRAFICA A COPPIEGRAFICA A COPPIE Nel nostro giardino

vorremmo:

LA PISCINALA PISCINALA PISCINALA PISCINA

UN CAMPO DA CALCIOUN CAMPO DA CALCIOUN CAMPO DA CALCIOUN CAMPO DA CALCIO

UNA RETE DA PALLAVOLOUNA RETE DA PALLAVOLOUNA RETE DA PALLAVOLOUNA RETE DA PALLAVOLO

DEI CANESTRIDEI CANESTRIDEI CANESTRIDEI CANESTRI

LA SABBIERALA SABBIERALA SABBIERALA SABBIERA

LA PISTA DI LA PISTA DI LA PISTA DI LA PISTA DI

PATTINAGGIO E PATTINAGGIO E PATTINAGGIO E PATTINAGGIO E

SKATEBOARDSKATEBOARDSKATEBOARDSKATEBOARD

DEI CESPUGLDEI CESPUGLDEI CESPUGLDEI CESPUGLI PER I PER I PER I PER

GIOCARE A GIOCARE A GIOCARE A GIOCARE A

NASCONDINONASCONDINONASCONDINONASCONDINO

Page 46: La scuola che vorrei

TANTI GIOCHI TANTI GIOCHI TANTI GIOCHI TANTI GIOCHI

UNA POSTO DOVE UNA POSTO DOVE UNA POSTO DOVE UNA POSTO DOVE

TENERE GLI ANIMALITENERE GLI ANIMALITENERE GLI ANIMALITENERE GLI ANIMALI

UN POSTO DOVE UN POSTO DOVE UN POSTO DOVE UN POSTO DOVE

POTER COLORARE o POTER COLORARE o POTER COLORARE o POTER COLORARE o

MANGIARE MANGIARE MANGIARE MANGIARE

UN ORTO PER UN ORTO PER UN ORTO PER UN ORTO PER

COLTIVARECOLTIVARECOLTIVARECOLTIVARE

UN TAPPETO PER UN TAPPETO PER UN TAPPETO PER UN TAPPETO PER

SALTARE E FARE LE SALTARE E FARE LE SALTARE E FARE LE SALTARE E FARE LE

ACROBAZIEACROBAZIEACROBAZIEACROBAZIE

UNA STRADINA PER UNA STRADINA PER UNA STRADINA PER UNA STRADINA PER

ANDARE CON TRICICLI E ANDARE CON TRICICLI E ANDARE CON TRICICLI E ANDARE CON TRICICLI E

IMPARARE I SEGNALI IMPARARE I SEGNALI IMPARARE I SEGNALI IMPARARE I SEGNALI

STRADASTRADASTRADASTRADALI LI LI LI

Page 47: La scuola che vorrei

... alla fine è diventato così ...... alla fine è diventato così ...... alla fine è diventato così ...... alla fine è diventato così ...

Page 48: La scuola che vorrei

BRILLANTEBRILLANTEBRILLANTEBRILLANTE (Giulia)

CHE CASCANO DELLE MONETE DAL CIELOCHE CASCANO DELLE MONETE DAL CIELOCHE CASCANO DELLE MONETE DAL CIELOCHE CASCANO DELLE MONETE DAL CIELO

(Chiara B.)

CON I DOLCICON I DOLCICON I DOLCICON I DOLCI (Sara)

CON DISEGNATO CON DISEGNATO CON DISEGNATO CON DISEGNATO

DELLE CORONEDELLE CORONEDELLE CORONEDELLE CORONE

(Chiara R.)

CON GLI CON GLI CON GLI CON GLI

ORSACHIOTTIORSACHIOTTIORSACHIOTTIORSACHIOTTI

(Cecilia)

CON LE MONETE CON LE MONETE CON LE MONETE CON LE MONETE

D’OROD’OROD’OROD’ORO (Alessandro)

CON GLI ANIMCON GLI ANIMCON GLI ANIMCON GLI ANIMALIALIALIALI (Michael,

Matteo E., Giuseppe)

CON LE MOTOCON LE MOTOCON LE MOTOCON LE MOTO (Lorenzo)

CON DISEGNATO DEI MONDICON DISEGNATO DEI MONDICON DISEGNATO DEI MONDICON DISEGNATO DEI MONDI

(Luca)

CON TUTTI I COLORCON TUTTI I COLORCON TUTTI I COLORCON TUTTI I COLORI (Gabriele)

CON GLI SMARTIESCON GLI SMARTIESCON GLI SMARTIESCON GLI SMARTIES (Federico)

CON DELLE STELLECON DELLE STELLECON DELLE STELLECON DELLE STELLE (Giada)

CON DEI CIOCCOLATINI E CON DEI CIOCCOLATINI E CON DEI CIOCCOLATINI E CON DEI CIOCCOLATINI E

CHUPA CHUPACHUPA CHUPACHUPA CHUPACHUPA CHUPA (Emanuele)

DI TUTTI I COLORI, COME DI TUTTI I COLORI, COME DI TUTTI I COLORI, COME DI TUTTI I COLORI, COME

L’ARCOBALENOL’ARCOBALENOL’ARCOBALENOL’ARCOBALENO (Pietro)

DI DOLCIDI DOLCIDI DOLCIDI DOLCI (Matteo B.)

DI BARBIEDI BARBIEDI BARBIEDI BARBIE (Luana)

Page 49: La scuola che vorrei

... alla fine la scuola è diventata così ... ... alla fine la scuola è diventata così ... ... alla fine la scuola è diventata così ... ... alla fine la scuola è diventata così ...

Page 50: La scuola che vorrei

IDEAZIONE DI GRUPPOIDEAZIONE DI GRUPPOIDEAZIONE DI GRUPPOIDEAZIONE DI GRUPPO

E RAPPRESENTAZIONE GRAFICA A COPPIEE RAPPRESENTAZIONE GRAFICA A COPPIEE RAPPRESENTAZIONE GRAFICA A COPPIEE RAPPRESENTAZIONE GRAFICA A COPPIE

Page 51: La scuola che vorrei
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Page 53: La scuola che vorrei

ELABORIAMO in GRUPPO una

“RICETTA “

PER STAR BENE A SCUOLA CON GLI ALTRI”

Page 54: La scuola che vorrei

BAMBINI BUONI BAMBINI BUONI BAMBINI BUONI BAMBINI BUONI che ...che ...che ...che ... … non litigano tra loro …… non litigano tra loro …… non litigano tra loro …… non litigano tra loro …

………… non spingono … non spingono … non spingono … non spingono …

… non prendono i giochi che stanno usando gli amici … … non prendono i giochi che stanno usando gli amici … … non prendono i giochi che stanno usando gli amici … … non prendono i giochi che stanno usando gli amici …

… non distruggono i giochi degli altri …… non distruggono i giochi degli altri …… non distruggono i giochi degli altri …… non distruggono i giochi degli altri …

… non picchiano, non danno le botte, i calci e i pugni agli amici …… non picchiano, non danno le botte, i calci e i pugni agli amici …… non picchiano, non danno le botte, i calci e i pugni agli amici …… non picchiano, non danno le botte, i calci e i pugni agli amici …

BAMBINI SIMPATICI BAMBINI SIMPATICI BAMBINI SIMPATICI BAMBINI SIMPATICI che che che che

... fanno ridere ...... fanno ridere ...... fanno ridere ...... fanno ridere ...

... ti fanno fare dei gioch... ti fanno fare dei gioch... ti fanno fare dei gioch... ti fanno fare dei giochi che non i che non i che non i che non

fanno stancare ....fanno stancare ....fanno stancare ....fanno stancare ....

... ti invitano a casa sua ...... ti invitano a casa sua ...... ti invitano a casa sua ...... ti invitano a casa sua ...

... fanno dei trucchetti o degli ... fanno dei trucchetti o degli ... fanno dei trucchetti o degli ... fanno dei trucchetti o degli

scherzetti...scherzetti...scherzetti...scherzetti...

... raccontano le barzellette ...... raccontano le barzellette ...... raccontano le barzellette ...... raccontano le barzellette ...

BAMBINI INTELLIGENTIBAMBINI INTELLIGENTIBAMBINI INTELLIGENTIBAMBINI INTELLIGENTI che che che che

… sono furbi, cioè invece di litigare usano il cervello per farsi venire un’idea …… sono furbi, cioè invece di litigare usano il cervello per farsi venire un’idea …… sono furbi, cioè invece di litigare usano il cervello per farsi venire un’idea …… sono furbi, cioè invece di litigare usano il cervello per farsi venire un’idea …

………… pensano invece di fare la lotta … pensano invece di fare la lotta … pensano invece di fare la lotta … pensano invece di fare la lotta …

… usano le parole per dire “non picchiamoci e facciamo pace”…… usano le parole per dire “non picchiamoci e facciamo pace”…… usano le parole per dire “non picchiamoci e facciamo pace”…… usano le parole per dire “non picchiamoci e facciamo pace”…

… invece di picchiarsi lo vanno a dire a qualcuno …… invece di picchiarsi lo vanno a dire a qualcuno …… invece di picchiarsi lo vanno a dire a qualcuno …… invece di picchiarsi lo vanno a dire a qualcuno …

BAMBINI GENEROSIBAMBINI GENEROSIBAMBINI GENEROSIBAMBINI GENEROSI che che che che

… prestano i giochi agli altri …… prestano i giochi agli altri …… prestano i giochi agli altri …… prestano i giochi agli altri …

… danno le caramelle agli amici …… danno le caramelle agli amici …… danno le caramelle agli amici …… danno le caramelle agli amici …

… portano a scuol… portano a scuol… portano a scuol… portano a scuola le cassette da fare vedere agli altri … a le cassette da fare vedere agli altri … a le cassette da fare vedere agli altri … a le cassette da fare vedere agli altri …

… aiutano se qualcuno ha bisogno …… aiutano se qualcuno ha bisogno …… aiutano se qualcuno ha bisogno …… aiutano se qualcuno ha bisogno …

…giocano insieme con gli altri e fanno giocare tutti i bambini ……giocano insieme con gli altri e fanno giocare tutti i bambini ……giocano insieme con gli altri e fanno giocare tutti i bambini ……giocano insieme con gli altri e fanno giocare tutti i bambini …

BAMBINI EDUCATIBAMBINI EDUCATIBAMBINI EDUCATIBAMBINI EDUCATI che che che che

… non dicono le parolacce …… non dicono le parolacce …… non dicono le parolacce …… non dicono le parolacce …

… non si mettono le dita nel naso …… non si mettono le dita nel naso …… non si mettono le dita nel naso …… non si mettono le dita nel naso …

… non sputano agli amici …… non sputano agli amici …… non sputano agli amici …… non sputano agli amici …

… non fanno le pernacchie o le linguacce in faccia agli altri…… non fanno le pernacchie o le linguacce in faccia agli altri…… non fanno le pernacchie o le linguacce in faccia agli altri…… non fanno le pernacchie o le linguacce in faccia agli altri…

… ascoltano le maestre e i parenti perché loro vogliono bene ai bambin… ascoltano le maestre e i parenti perché loro vogliono bene ai bambin… ascoltano le maestre e i parenti perché loro vogliono bene ai bambin… ascoltano le maestre e i parenti perché loro vogliono bene ai bambini …

Page 55: La scuola che vorrei

MAESTRE BUONE e BRAVE MAESTRE BUONE e BRAVE MAESTRE BUONE e BRAVE MAESTRE BUONE e BRAVE che

… non fanno stancare

i bambini …

… non fanno lavorare

troppo …

… non mettono in

punizione …

… non sgridano,

oppure se sgridano

devono prima scoprire

chi è stato …

… non fanno fare delle

attività che non

piacciono …

… fanno disegnare e

colorare delle cose

belle …

… fanno fare ai bambini delle cose facili,oppure difficili ma

non troppo …

… quando i bambini chiamano, loro rispondono …

… comprano dei giochi belli …

… fanno fare ai bambini tante cose, tante attività …

… insegnano delle cose nuove …

… dicono ai bambini la cosa giusta …

… giocano con i bambini …

… fanno giocare tanto …