42
La sensibilizzazione del La sensibilizzazione del Personale : Personale : una strategia di prevenzione dell una strategia di prevenzione dell errore errore nella gestione del materiale sterile nella gestione del materiale sterile L’ esperienza nella Fondazione esperienza nella Fondazione I.R.C.C.S. Policlinico I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo di Pavia San Matteo di Pavia Dr.ssa Ada Giampa’

La sensibilizzazione del Personale : una strategia di prevenzione … · 2014-12-01 · attraverso l’apprendimento …. la formazione , ... I programmi di gestione del rischio clinico

  • Upload
    vokien

  • View
    212

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

La sensibilizzazione del La sensibilizzazione del Personale :Personale :

una strategia di prevenzione delluna strategia di prevenzione dell’’erroreerrorenella gestione del materiale sterilenella gestione del materiale sterile

LL’’esperienza nella Fondazioneesperienza nella Fondazione

I.R.C.C.S. Policlinico I.R.C.C.S. Policlinico

San Matteo di Pavia San Matteo di Pavia

Dr.ssa Ada Giampa’

LA STRATEGIAadottata per

sensibilizzare e sviluppare una cultura condivisa

tra professionisti del settore - Servizio Sterilizzazione / SS.OO. –

volta

al miglioramento continuo eall’incremento della performance,

da attuarsi attraverso

un’analisi condivisa dell’errorenella produzione e nella gestione del materiale

sterile .

L’approccio

sperimentale

alla

….. percezione

del rischio …

Il cambiamento

attraverso

l’inserimento e il

tutoraggio ……

Il cambiamento

attraverso

l’apprendimento

…. la formazione ,

l’addestramento ……

Risk ManagementInsieme di varie azioni complese messe in atto per migliorare laqualità delle prestazioni sanitarie e garantire la sicurezza del paziente,sicurezza basata sull’apprendere dall’errore.

•Commissione Tecnica sul Rischio Clinico (D.M. 5 marzo 2003)•Allegato 4B analisi dei processi di cura per “ attività chirurgica”

•Rapporto “Risk management in sanità. Il problema degli errori” (marzo 2004)•Istituzione Dipartimento della Qualità

Rischio ClinicoProbabilità che un paziente sia vittima di un evento avverso, cioèsubisca un qualsiasi “ danno o disagio imputabile, anche se in modo

involontario, alle cure mediche prestate durante il periodo di degenza,

che causa un prolungamento del periodo di degenza, un

peggioramento delle condizioni di salute o la morte” . (Kohn, IOM 1999).

Governo ClinicoContesto in cui i servizi sanitari si rendono responsabili delmiglioramento continuo della qualità dell’assistenza creando unambiente che favorisca l’eccellenza clinicamediante … processo partecipativo , responsabilizzazione degli Operatori , condivisione multidisciplinare ,

formazione , gestione del rischio , audit . ……

Si muovono in un’ottica :

di prevenzione degli incidentiche possono nuocere aipazienti peggiorandone cosìlo stato di salute

di diminuzione di costiaddizionali dell’assistenzasanitaria in caso di incidente

di garanzia di una maggioretutela e tranquillità deiprofessionisti

Comprendono gli aspetti :

relativi alla gestione delcontenzioso (ristorodel danno provocato )

relativi alla gestione del caso( in caso di incidenti condanno al paziente o altroc o m p o n e n t edell’organizzazione)

I programmi di gestione del rischio clinico

propri di individuazione , analisi , trattamento e monitoraggio del rischio organizzativo

APPROCCIO SISTEMICO

ObiettivoContribuire all’analisi delle cause di errore attraverso unaprogettualità condivisa per promuovere una sicurezza strutturaleorganizzativa e gestionale dell’assistenza .

Non deresponsabilizzazione del singolo

ma

metaresponsabilizzazione

Si focalizza sulle condizioni nelle quali accade l’errore, che è vistocome il risultato di un fallimento del sistema ……

…. sistema inteso come insieme di elementi umani , tecnologici e relazionali, fortemente

interconnessi, interattivi e finalizzati ad un obiettivo comune.

Privilegia l’approccio olistico al rischio e l’azione integrata di tutti gliattori della gestione dell’evento e delle sue molteplici concause ,piuttosto che favorire un approccio settoriale (es.. sulleapparecchiature)

Lo studio dell’errore è da considerarsi come fonte di conoscenza e miglioramento

se effettivamentesi concretizza

con la messa in atto di un insieme di azioni cherendano difficile per l’uomo sbagliare (Reason, 1992) , e cheportino a una riduzione delle circostanze sfavorevoli .

Intervenire considerando che la prevenzione ……

agisce sui comportamenti

prevede l’acquisizione delle capacità di :

• identificare gli errori potenziali , prevedibili e prevenibili,sia latenti che attivi

• analizzare le condizioni in cui si potrebbe verificare l'errore ,focalizzandosi sul il sistema e sull’ambiente in cui ilprofessionista opera .

….. che parte dal sensibilizzare gli Operatoriaffinché :

si abbandoni l’idea che l’errore sia un problema

individuale

si acquisisca la consapevolezza che dagli errori si possa trarre insegnamento

Gli operatori tendono a rifiutare la possibilità di sbagliare

( Plevani L., Errore in Neonatologia: come prevenirlo e come rilevarlo; 2003)

….….. senza sottovalutare l’interrelazione tra contesto , ambiente e cultura di base……..

Alla base ………...il CAMBIAMENTO CULTURALE Learnign culture ( Reason )

Diffondere la cultura della sicurezza

Progettare e realizzare specifici percorsi formativi teorici-pratici in grado di offrire conoscenze, specifici strumenti per la prevenzione , il controllo , metodologie di identificazione e analisi dei rischi

Costruire una rete con area governo assistenziale,direzione sanitaria ,risk management, area emergenza-urgenza e i professionisti che

operano sul campo

Implementare procedure realizzate e condivise basate

sulle attuali evidenze scientifiche

Conoscere i principali rischi ( mappatura del rischio )

Preparazione dell’ambiente organizzativo

Tutto ciò che può indirettamente diminuire il rischio peri pazienti mirando alla crescita e al mantenimento dellecompetenze attraverso :- formazione- partecipazione a problematiche effettuate in gruppo nel proprio contesto operativo

STRUMENTI

In un contesto operativo “normale ”avvalersi di

strumenti semplici , accessibili , condivisi

Cambiamento culturale :o Inserimento e l’addestramento del personaleo Comunicazioneo Formazione residenzialeo Formazione su campo

Sale Operatorie

Servizio

Sterilizzazione

Revisione organizzativa

STRATEGIA

L’approccio

sperimentale alla

….. …. percezione

del rischio …

CONTESTO Servizio Sterilizzazione

OBIETTIVOIndividuare i possibili rischi e minimizzare gli eventi dannosi medianteun miglioramento continuo del processo di sterilizzazione

PERCORSO

I FASEMomento formativo interno al Servizio :Tematiche :“ l’errore in Sanità ” ,“ l’analisi proattiva / prospettica quale metodologia di individuazione erimozione delle cause di errore prima che l’avvento dannoso sidetermini ”

II FASESomministrazione di un questionario a Personale che opera nelServizio Sterilizzazione da più di un anno

III FaseElaborazione dei dati e analisi della percezione di rischio in funzione aderrori tecnologici , di processo o della personaDefinizione e attuazione di interventi correttiviRivalutazione

Metodologia predefinita di somministrazione individualede questionario :

descrizione verbale di ogni singolo rischio da parte del somministratore

compilazione immediata delle risposte secondo l’ordine progressivo di numerazione

registrazione della percezione dell’Operatore relativamente a impatto , frequenza , efficacia dei controlli per ogni specifico errore (dati qualitativi soggettivi )

FREQUENZAA = settimanaleM = mensileB = annuale

IMPATTOB = sospensione interventoM = ritardo interventoA = non percepito

CONTROLLIA = efficaciM = sufficientiB = inefficaci

ANALISII dati analizzati definendo per ogni voce :

- mediana- frequenza assoluta- frequenza relativa e rispettiva rappresentazione grafica

Calcolo dell’ INDICE DI GINI- l’indice di GINI esprime la significatività della mediana -

Indice assoluto = 1 - (somma delle frequenze relative al quadrato )

Indice relativo = indice assoluto / 0,66

Tipo di

errore

Errore FREQUENZA IMPATTO CONTROLLO

processo Assenza di istruzioni per il trattamento di

dispositivi medici di non recente

acquisizione

MMBBBB BBBBBBB BBBBBB BBBBBBB AAAAAA AAAAAMM

processo Risterilizzazione di materiale monouso AAMMMM MMMMBBB MBBBBB BBBBBBB AAAAAM MMMMMMM

persona Mancato rispetto delle procedure di

lavaggio del materiale

AAAAMM MMMMBBB MMMBBB BBBBBBB AAAAAM MMMMMMB

persona Mancato controllo degli elenchi

strumentario durante il confezionamento

AAAAAM BBBBBBB AMMMBB BBBBBBB AAAAAA AMMMMMB

tecnolologia Malfunzionamento delle autoclavi nella

fase di asciugatura

AAAAAA AMMMMBB AAMMMM MMMMMBB AAAAAA AAMMBBB

tecnolologia Malfunzionamento delle valvole dei

containers

MMMMMM MMMBBBB MMMMBB BBBBBBB AAAAAM MMMMMMB

persona Utilizzo di sistema di sterilizzazione

inadatto al dispositivo medico

MMBBBB BBBBBBB MMMBBB BBBBBBB AAAAAA AAAAMMB

persona Mancato controllo dei parametri di

sterilizzazione alla fine del ciclo

dell'autoclave

MMBBBB BBBBBBB MMMBBB BBBBBBB AAAAAA AAAAAMB

persona Errore nel controllo delle scadenze del

materiale in deposito

MMMMMM MMMMMBB MMMMMM MMBBBBB AAAAAA AMMMMBB

persona Reattività all'urgenza ( errori comessi dalla

persona nelle situazioni di urgenza )

AAAMMM MBBBBBB MMMMMM MMMMBBB MMMMMM MMMMMBB

processo Elevata concentrazione del carico di lavoro

in orari non prevedibili

AAAAAA AAAAAMB MMMMMM MMMMMBB AAAMMM MMMMMBB

INFERMIERI

INFERMIERE TOTALE

FREQUENZE ASSOLUTE INTERVISTE

Assenza di istruzioni

per il trattamento di

dispositivi medici di A M B MEDIANA 13

Assenza di istruzioni per il trattamento

di dispositivi medici di non recente

acquisizione

FREQUENZA 0 2 11 B FREQUENZA

IMPATTO 0 0 13 B IMPATTO

CONTROLLI 11 2 0 A CONTROLLI

FREQUENZE RELATIVA

Assenza di istruzioni

per il trattamento di

dispositivi medici di

non recente

acquisizione A M B

FREQUENZA 0 0,15 0,85

IMPATTO 0 0 1

CONTROLLI 0,85 0,15 0

FREQUENZA

Assenza di istruzioni per il trattamento di

dispositivi medici di non recente acquisizione

M

15%

B

85%

A

0 %

A

M

B

IMPATTO

Assenza di istruzioni per il trattamento di dispositivi

medici di non recente acquisizione

M

0%

A

0%

B

100%

A

M

B

CONTROLLI

Assenza di istruzioni per il trattamento di dispositivi

medici di non recente acquisizione

A

85%

M

15%

B

0%

A

M

B

INDICE DI

GINI

ASSOLUTO

INDICE DI GINI

RELATIVO

0,260355

03

0,39447731

8

0 0

0,26035503 0,394477318

=1-((C4/J3)^2+(D4/J3)^2+(E4/J3)^2)

=1-((O/13)^2+(2/13)^2+(11/13)^2) =0,2603550

0.26/O.66=O,39

Significativitàintermediadella mediana

Indice di Ginicompreso tra33% e 66%( se < 33% medianaè significativa )

TOTALI OSS INFERMIERI

Q CONSENSO FREQU. IM PATTO CONTR. FREQU. IM PATTO CONTR. FREQU. IM PATTO CONTR.

1 Assenza di is truzioni per il

trattamento di dispositiv i medici di

non recente acquis iz ione

2 Risterilizzazione di materiale

monouso

3 Mancato rispetto delle procedure

di lavaggio del materiale

4 Mancato controllo degli elenchi

strumentario durante il

confezionamento

5 Malfunzionamento delle autoclavi

nella fase di asciugatura

6 Malfunzionamento delle valvole dei

containers

7 Utilizzo di s istema di sterilizzazione

inadatto al dispositivo medico

8 Mancato controllo dei parametri di

sterilizzazione alla f ine del c ic lo

dell'autoclave

9 Errore nel controllo delle scadenze

del materiale in deposito

10 Reattiv ità all'urgenza ( errori

comessi dalla persona nelle

s ituazioni di urgenza )

11 Elevata concentrazione del carico

di lavoro in orari non prevedibili

PERCEZIONE TOTALE

RISULTATINon si evidenziano notevoli discrepanze confrontando i questionari

degli Infermieri con i questionari degli OSS .

Si rileva una minor percezione del rischio da parte degli OSS checonsiderano anche più alto il controllo.

Gli Infermieri hanno una maggior consapevolezza del rischio di erroree delle situazioni in cui il controllo pur non arrivando a esserebasso non è comunque da ritenersi alto.

Due sono le situazioni considerate ad alto rischio su cui esaminare le possibilicause di errore :

punto 11 : l’elevata concentrazione del carico di lavoro può indurre ad errore e il controllo al momento non è alto.

punto 5 : il problema di asciugatura in una autoclave è frequente, il dato relativo all’alto controllo è da ritenersi NON significativo .

In nessun caso l’impatto è ritenuto alto al punto da indurre lasospensione dell’intervento chirurgico

In una sola situazione il controllo è ritenuto significativamente alto :questionario OSS - punto 9 : controllo delle scadenze

Analisi reattivaAnalisi delle cause che hanno consentito si verificasseun evento/incidente (post incidente) indagine retrospettiva

Root Causes Analisys -RCA- Intervento centrato sulla causa più che sul

problema.

4 tecniche : diagramma a lisca di pesce , i cinque perché , la mappatura dei processi , audit clinico.

METODOLOGIE DI INTERVENTO

Analisi proattivaIndividuazione ed eliminazione delle criticità prima chel’incidente si verifichi per progettare sistemi più sicuriMode and Effect Analysis (FMEA)

Analisi critica dei modi di errore e dei loro effetti

Failure Mode and Effect Analysis (FMEA)

Metodologia nata dalle ricerche della NASA ,

originariamente applicata alla safety analysis and failure

detection of systems ovvero all’analisi del rischio connesso

ai malfunzionamenti di dispositivi tecnologici utilizzati nei

programmi spaziali.

Con il tempo la FMEA è stata applicata al project

management in generale

Failure Mode and Effect Analysis (FMEA)Analisi critica dei modi di errore e dei loro effetti

Fasi metodologiche in cui per ogni situazione a rischio si procederàeffettuando :

Analisi dei processo presceltoFormazione del team di lavoroIdentificazione dei potenziali rischi (failure mode )

Descrizione delle conseguenze ( effect )

Calcolo dell’indice di rischio ( IPR )

Analisi delle causeAttuazione delle azioni di miglioramentoValutazione delle azioni intraprese ….

IPR indice di priorità di rischioCoefficiente che permette di “ pesare ” i rischi identificati . A ogni failure mode si

attribuisce un valore che è determinato dalla combinazione multifattoriale dei

valori attribuiti a:

GRAVITA’ ( G ) degli effetti ,

PROBABILITA’ ( P ) di accadimento ,

RILEVABILITA’ ( R ) del failure mode secondo la seguente formula

IPR = G X P X R

Errore senza conseguenze per il

paziente

1

……………………………………

Errore che può provocare/contribuire

al decesso

10

GravitàSi fa riferimento all’esito per ilpaziente nel caso quellospecifico errore si verificasse enon fosse intercettato

Impossibile Praticamente impossibile

che l’evento si verifichi

1

….... ………………………

Certa Sono certo che si

verificherà entro breve

tempo

10

ProbabilitàRappresenta la probabilità che siverifichi il failure modenell’ambito del processo inanalisi

Certa Esistono sistemi di

rilevazione certi ed efficaci

1

……… ………………………………

Nulla Non esistono possibilità di

intercettazione

10

RilevabilitàRappresenta la possibilità diindividuare un failure modeprima che si manifesti il suoeffetto

Il cambiamento

attraverso

l’apprendimento…. la formazione ,

l’addestramento ……

FORMAZIONE

possieda le capacità di svolgere il lavoro

rinforzi l’interiorizzazione di modelli comportamentali

apprenda il sistema di valori e le norme dell’organizzazione

acquisisca abilità pratiche

Aggiornamento

Formazione

Indottrinamento

Addestramento

APPRENDIMENTO

modificazione relativamente stabile nel modo di pensare, agire, sentire del discente (Guilbert, 1981)

trasformazione dell’esperienza. (Kolb in Laschinger, 1990)

processo continuo di generazione della conoscenza in cui

- l’esistenza di concreti problemi da risolvere ( …..consapevolezza , volontà , capacità ….. )

- la motivazione dei professionisti (… motivazione alla riuscita come motivazione alla competenza. .. , compiti di media difficoltà .., significatività, responsabilità , conoscenza dei risultati -Job Characteristic Model ….)

- l’interattività e coinvolgimento diretto (mettere in relazione obiettivi formativi e/o aziendali con interessi o obiettivi individuali cioè coinvolgimento in PROGETTI …..)

alla conoscenza /cultura comune e condivisa

dalla partecipazione attiva del singolo individuo

Apprendimento

Dal 2003 al 2007

Corsi di formazione residenziale centrati sul

“ Processo di Sterilizzazione : metodi e procedure ” per

Infermieri e Operatori di Supporto : destinati agli Operatori del

Servizio Sterilizzazione e delle SS.OO

Dal 2008 al 2009

Si estendono i corsi anche al Personale dell’area chirurgica e

degli ambulatori e si inseriscono nella programmazione , 2 ore di

docenza che trattano tematiche inerenti il Governo Clinico , il

Risk Management , le teorie di apprendimento dall’errore.

…..responsabilizzazione degli Operatori ….

condivisione multidisciplinare ….. formazione..

linee guida … diffusione procedure ….

processo partecipativo ( informazioni tratte da utente/ cliente….)

…condivisione multidisciplinare .. risk management …gestione

del rischio…

FORMAZIONE

Nel 2009 si è avviato un progetto

formativo da realizzarsi in 2 FASI

CORSO DI FORMAZIONERESIDENZIALE

Destinatari : Infermieri e OSS del Servizio Sterilizzazione e delle SS.OO

Responsabile Scientifico : Coordinatore del Servizio Sterilizzazione

Docenti : Responsabile Struttura Risk-Managerment e Qualità e Referente DMP

“ Dal rischio clinico al processo di sterilizzazione ”

PROGRAMMA La gestione del rischio in Sala Operatoria e nel Servizio

Sterilizzazione: opportunità e metodiche

La mappatura del rischio : failure mode end critical

effect analysis

La compressione del rischio in SO : l’errore come fonte di

apprendimento

Focus group per la “ prioritizzazione ” the failure mode

Esercitazione sugli eventi avversi nella gestione del materiale sterile

I FASE

FORMAZIONESU CAMPO

Analisi del rischio di errore nella

gestione e nell’utilizzo del materiale sterile

Presentazione progetto , bibliografia e divisione compitie degli argomenti di ricerca approfondirediscussione e confronto sulle non conformità percepitesui potenziali errori nella gestione del materiale sterile,

nello specifico contesto lavorativo produzione di una griglia di valutazione delle nonconformità percepite rilevazione/ monitoraggio non conformità e neearmissis analisi dei risultati , identificazione dei rischi su cui

intervenire( IPR ) ,definizione e applicazione di misure correttive

rilevazione/monitoraggio non conformità e neear missisanalisi dei risultati dello studio e stesura della relazione

finale

II FASE

Due gruppi di studio selezionati in funzione adaffinità dell’attività e logistica delle afferenze alle diverse sedi

Gruppo B

Tutor

Responsabile Scientifico

3 Coordinatori

7 Infermieri

C.O. CHIRURGIA GENERALE

C.O. ORTOPEDIA- chirurgia vascolare

- traumatologia

- neurochirurgia

SERVIZIO STERILIZZAZIONE

Gruppo A

Tutor

Responsabile Scientifico

2 Coordinatori

8 Infermieri

C.O. CARDIOCHIRURGIA

C.O. GINECOLOGIA

SERVIZIOSTERILIZZAZIONE

FORMAZIONE SU CAMPO

Obiettivi generali del progettoMiglioramento della qualità delle prestazioni orientate alla

gestione e all’utilizzo del materiale sterilizzato

Obiettivi di apprendimento

1. Implementare le conoscenze sulle teorie di apprendimentodall’errore

1. Sensibilizzare il team ad utilizzare correttamente le griglie dirilevazione

1. Utilizzare e metodologie e strumenti di benchmarking neiprocessi di cambiamento

FORMAZIONE SU CAMPO

anello di congiunzione tra concetti teorici e

applicazione pratica ( non simulata )

Il cambiamento

attraverso

l’inserimento e il

tutoraggio ……

E’ la fase nella quale il neoassunto entra a far partedell’organico dell’UO mediante un apprendimento e

un coinvolgimento progressivo nelle attività di routine e inquelle straordinarie.

Permette al neoassunto di acquisire la pienaconsapevolezza della propria professionalità

Fornisce ai colleghi l’occasione per un ripensamentocollettivo delle proprie modalità operative

L’Inserimento

Modello andragogico di processo di Knowles che , a

differenza dei modelli di tipo contenutistico non si limita alla

trasmissione di informazioni e abilità , prevede il richiamoalla responsabilità e alla condivisione del progetto.M. Knowles , Quando l’adulto impara . Pedagogia e Andragogia . Milano , Franco Angeli , 1997(ed. or. 1973 , aggiornata nel

1990 )

Modelli di riferimento

L’ inserimentonon si esaurisce con l’acquisizione delle tecniche di

sterilizzazione , la conoscenza delle procedure e la

capacità di utilizzo delle apparecchiature ,

ma miraalla interiorizzazione delle motivazioni

delle azioni e alla modifica dei comportamenti

attraverso la riflessione e rielaborazione .

Strumentidella rielaborazione sono le domande che riescono atoccare progressivamente 4 livelli di analisi:

l’attività

i processi dietro l’attività

gli apprendimenti estraibili dai processi

gli utilizzi possibili degli apprendimenti

Modello riflessivo / autoriflessivo di Schon in cui ponel’attenzione su tre momenti temporalmente distinti edintegrati : retrospettivo, situazionale e proiettivo.

Modelli di riferimento

L’inserimento , rivolto a Personale Infermieristico e diSupporto , prevede specifici percorsi rivolti a :

Personale assegnato al Servizio• neoassunti• trasferimenti interni da altra U.O.• rotazione interna di Personale tra le diverse sedi della Centrale di Sterilizzazione

L’Inserimento

Personale assegnato alle SS.OOche si trova a svolgere attività di sterilizzazionenegli orari in cui il servizio non è attivo e che,giornalmente , utilizza e gestisce materialesterile .

Inserimento di Personale assegnato alle SS.OO

Nei primi due mesi di inserimento del Neoassuntoassegnato alla S.O. è prevista un’esperienza teoricopratica ( minimo 1 settimana ) da effettuarsi presso lasede del Servizio di Sterilizzazione ( Work Learning Place)

La valutazione di questa fase è effettuata dalCoordinatore e dall’Infermiere Tutor del ServizioSterilizzazione ed è documentata in specifica scheda deldocumento di valutazione

SCOPOOrientare il neoassunto in S.O. a comprendere la necessità el’utilità di conoscere e saper applicare le procedure di

sterilizzazione, in quanto fondamentali per la prevenzione

delle infezioni ospedaliere e per la sicurezza del malato .

Partendo dal presupposto che una persona apprende solo ciò

che percepisce come utile per il suo mantenimento o sviluppo ,

due sono le “ leve ” su cui si è ritenuto far forza :

- l’importanza della prevenzione per la sicurezza del paziente

- la responsabilità infermieristica sulla sterilizzazione

Le leve motivazionali

SCHEDA DI VALUTAZIONE INSERIMENTO DEL PERSONALE INFERMIERISTICO

Cognome e Nome ______________ Data di inizio inserimento __________

Dopo 1 mese di inserimento Infermiere/i guida __________________ Dopo 3 mesi di inserimento __________________

Si verifica che l’INFERMIERE d opo 1 mese dall’inizio dello svolgimento del proprio lavoro presso il

Servizio Sterilizzazione

si sia impegnato a :

• prendere visione e saper applicare le procedure di sterilizzazione ( PS )………………………

• prendere visione delle schede relative alla sicurez za sul lavoro…………………………………

• adottare i DPI previsti per il Servizio Sterilizzazione ………………………………………………

• conoscere e compilare al modulistica corrente relativa a : interventi di manutenzione , richieste

materiale sterile , inventario magazzino………………………………… ………………..

Sappia svolgere in autonomia le seguenti attività :

• decontaminare e lavare lo strumentario ( PS )…………………………………………………….

• confezionare le dotazioni di teleria/medicazione per le U.O……………………………………..

• utilizzare le apparecchiature e individuare i ma lfunzionamenti ………………………………….

• caricare /scaricare l’autoclave come da PS ………………………………………………………..

• conservare il materiale sterile ………………………………………………………………………

• effettuare lo stoccaggio del materiale ( in sede e mediante fattorinaggio )…………………….

• effettuare i controlli giornalieri e periodici sulle apparecchiature in uso e valutare i test di funzionamento apparecchiature ……………………………………………………………………..

• valutare gli stampati grafico /parametrici dei cicli di sterilizzazione e confermare o l’avvenuta

sterilizzaz ione del materiale o il fallimento del ciclo di sterilizzazione ………………

Valutazione

( 1 - 2 - 3 )

…………

…………

…………

…………

…………

………..

…………. …………

………... …………

…………

………….

Max 36

Si verifica che l’INFERMIERE dopo 3 mesi dall’inizio dello svolgimen to del proprio lavoro presso il

Servizio Sterilizzazione

sia in grado di :

• conoscere e ripristinare lo strumentario chirurgico delle U.O……………………………………

• individuare il metodo di sterilizzazione più idoneo al trattamento dei dispositivi medici ……....

• confez ionare i diversi dispositivi medici da sterilizzare …………………………………………..

• programmare il proprio lavoro e quello degli Operatori di Supporto sulla base dei piani di lavoro e di attività in uso , gestire la ordinaria e straordinaria attività giornaliera di st erilizzazione

………………………………………………………………………………………….

• conoscere e le modalità di approvvigionamento materiale ……………………………………..

Valutazione (1 - 2 - 3- 4 - 5)

………. ……….

……….

………. ………

Max 25

L’INFERMIERE :

• collabora con il colleghi e il coo rdinatore per la verifica della coerenza del proprio operato con gli obiettivi definiti , prospettando soluzioni ai problemi riscontrati ………………………..

• tende a migliorare professionalmente ……………………………………………………………….

• collabora con il gruppo nella prevenzione dei conflitti e nel raggiungimento degli obiettivi

comuni…………………………………………………………………………………………………..

Valutazione ( 1 - 2 - 3 )

………… …………

…………

Max 9

TOTALE MAX 70

Data L’Infermiere Il Coordinatore

SCHEDA

INSERIMENTO

INFERMIERE

ASSEGNATO AL

SERVIZO

STERILIZZAZIONE

VALUTAZIONE Inadeguato

1 Adeguato

2 Buono

3 Eccellente

4

AREA DELLE CONOSCENZE - COMPETENZE PROFESSIONALI (AREA STERILIZZAZIONE)

MESE 2 4 6 2 4 6 2 4 6 2 4 6

Conosce la struttura fisica del Servizio Sterilizzazione e i percorsi sporco pulito del mat eriale

Prende visione delle procedure di sterilizzazione con autoclave a vapore e apparecchiatura

a gas plasma e della procedura di stoccaggio del materiale inviato alla sterilizzazione con

ETO

Prende visione della documentazione interna relativa alla modalità di sterilizzazione dei

dispositivi medici : schede tecniche – registri interni .

Prende visione delle schede tecniche dei prodotti per il trattamento dello strumentario e dei

rispettivi DPI da utilizzare

Conosce le modalità e i tempi di decontaminazione dello strumentario chirurgico

Conosce le modalità di lavaggio manuale e meccanico dello strumentario chirurgico e le

modalità di utilizzo delle apparecchiature (lavastrumenti e vasc he ultrasuoni )

Conosce i materiali di confezionamento e la specificità di utilizzo in base al metodo di

sterilizzazione da adottare

Conosce la tecnica di confezionamento di buste , pacchi e containers di strumentario

chirur gico

Conosce la modalità di utilizzo delle apparecchiature di sterilizzazione , la modalità di lettura

degli stampati grafico /parametrici e la registrazione della validazione dei cicli di

sterilizzazione

Conosce le modalità di effettuazione , lettura e registrazione dei controlli giornalieri e

periodici di funzionalità delle apparecchiature e di sterilità ( Riscaldamento , test

di vuoto , test di BD, test di controllo , controlli biologici / indicatori e integratori ) .

Conosce le procedure per la richiesta di intervento in caso di malfunzionamento delle

apparecchiature

Conosce la procedura di tracciabilità interna del trattamento del materiale

Conosce a moduli stica utilizzata da Servizio Sterilizazione /S.O. : - Bolla di

accompagnamento materiale decontaminato - Bolla di accompagnamento materiale in

estemporanea - scheda modifica contenuto container scheda di autorizzazione ripristino

scadenze , scheda di d efinizione dell’attività pomeridiana .

PUNTEGGIO TOTALE AREA (MINIMO 13 – MASSIMO 52)

IC Servizio Sterilizzazione

Infermiere neoassunto S.O. ( per presa visione )

SCHEDA INSERIMENTO INFERMIERE DI S.O.

È attraverso ladiffusione della cultura della sicurezza

chegli strumenti di analisi proattiva e reattiva

potranno trovareun efficace utilizzo

nella gestione del rischio

Questa strategia ha utilizzato come strumenti

i processi comunicativi e di socializzazione per ladiffusione della culturale della sicurezza

al fine di intraprendereun processo di cambiamento mirato

alla gestione del rischio

Grazie per

l’attenzione !

ic.sterilizz@smatteo. pv.it

[email protected]