Upload
truongthu
View
215
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
PARROCCHIA SANTUARIOBEATA VERGINE DEI
MIRACOLISaronno (VA) Diocesi di Milano
Tel. 029603027don Giorgio Lattuada - 347 423 5014
LA SETTIMANA IN SANTUARIODOMENICA 4 NOVEMBRE - SECONDA DOPO LADEDICAZIONESANTE MESSE: ore 7.00 – 8,30 – 10.00 – 11,30 – 18.00ore 17.00 Vespero e Benedizione EucaristicaLunedì 5 - solennità di SAN CARLO BORROMEOMartedì 6 - FeriaMercoledì 7 - FeriaGiovedì 8 - FeriaVenerdì 9 - Dedicazione della Basi lica romanaLateranense, Duomo di Roma e Chiesa del Papa inquanto Vescovo di Roma.Sabato 10 - S. Leone Magno papa e dottore dellaChiesaDomenica 11 - NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO REDELL’UNIVERSOGiornata diocesana della CaritasGiornata mondiale dei poveriDurante il Vespero: Consacrazione del genere umanoa Cristo Re. E’ annessa l’indulgenza plenaria.
VEDO DUNQUE DICOSono le 22,30. Si sente gridare
in piazza presso l’albero davanti all’exseminario. Non ho ancora chiuso leimposte per cui guardo giù e vedo duegiovani, un ragazzo e una ragazza chelitigano di brutto. Poi si siedono sudue panettoni che delimitano lapiazza e brontolano e di nuovo alzanola voce. Ad un tratto lei si alza e vaveloce verso di lui e sembraintenzionata a dargli uno schiaffo.
Mi distolgo un attimo equando riguardo giù li vedoabbracciati che si baciano e, manonella mano, si allontanano in V iaVarese in direzione Gerenzano.
L’amore vero supera leincomprensioni e le divisioni.
LA PATENTE DEL CATECHISTA (1)
BambiniPrima i bambini. Il Catechista li conosce, li
stima, li ama. Mira di più al loro sviluppo che allosviluppo del programma.Caduta massi
Vi sono parole che sono carezze: “Ciao”,“Grazie”, “Per favore”, “Scusa”...E parole che sono massi: “Sei un disastro”, “Sei il solitoattaccabrighe”, “Non capisci niente”...Il Catechista getta queste ultime nel cestino della cartastraccia e usa solo le prime.Salita ripida
Mai come oggi i ragazzi fanno fatica a salire aDio, fanno fatica a capire il linguaggio religioso. E’ dasaggi usare una marcia adeguatamente bassa, lenta.E’ inutile fare teste ben piene. Meglio puntare su testeben fatte. Il catechista che corre fa come chi vuoleraccogliere lumache andando in moto.Divieto di segnalazioni acustiche
Urlare non serve che far ammalare il fegato esfondare i polmoni. Le parole sussurrate sono lemeglio ascoltate.
PER DOMENICA 4 NOVEMBRE
L’INDULGENZA...CHE COS’E’?
Le istruzioni pastorali per la nostraChiesa milanese dicono che nel giorno dellacommemorazione dei Defunti e in tuttal’ottava (2-10 novembre) visitando i Defuntial Cimitero e pregando (anchementalmente) per loro, si ottienel’indulgenza plenaria.Ci poniamo allora due domande:- che cos’è l’indulgenza- come si ottiene l’indulgenza
Rispondiamo con tre numeri delCatechismo della Chiesa Cattolica: il n.1471 e il n. 1478 – 1479
L’indulgenza è la remissione dinanzia Dio della pena temporale per i peccati,già rimessi quanto alla colpa, remissioneche il fedele debitamente disposto e adeterminate condizioni, acquista perl’intervento della Chiesa, la quale, comeministra della redenzione,autoritativamente dispensa ed applica iltesoro delle soddisfazioni di Cristo e deisanti. … Ogni fedele può acquisire leindulgenze... per se stesso o applicarle aidefunti (n. 1471).
L’indulgenza si ottiene mediante laChiesa che, in virtù del potere di legare esciogliere accordatole da Gesù Cristo,interviene a favore di un cristiano e glidischiude il tesoro dei meriti di Cristo e deisanti perché ottenga dal Padre delle
misericordie la remissione delle penetemporali dovute per i suoi peccati. Così laChiesa non vuole soltanto venire in aiuto aquesto cristiano, ma anche spingerlo acompiere opere di pietà, di penitenza e dicarità (n. 1478).
Poiché i fedeli defunti in via dipurificazione sono anch’essi membri dellamedesima comunione dei santi, possiamoaiutarli, tra l’altro, ottenendo per loroindulgenze, in modo tale che siano sgravatidalle pene temporali dovute per i loropeccati (n. 1479).
PREGHIAMO CON UN SANTO DELLASETTIMANAS. CARLO BORROMEO (Arona 1538-Milano 1584)
Preghiera di AdorazioneEccomi Signore davanti a te:
sappiamo di non ingannarci perchécrediamo fermamente che tu sei quipresente e ti vediamo con gli occhidella fede.
Non osiamo contemplarti, matu guardaci con lo sguardo pieno dimisericordia con cui hai guardatoPietro: siamo davanti a te con lenostre opere cattive e il nostro grandepeccato. Come potremo restaredavanti a te, come potremo togliercile macchie se tu non le cancelli?
Come diventeremo puri se tunon ci lavi? Come guariremo se tu nonci curi? Purificaci, o Signore dai nostripeccati, lavaci dalle colpe, guarisci inostri mali e rendici degni di ritornarenella tua grazia. Amen.