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LA SICUREZZA IN UN
LABORATORIO CHIMICO
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Cause di infortuni
Fonti di pericolo
Interventi di prevenzione e misure di sicurezza
3. Attrezzatura in vetro2. Strumenti elettrici1. Sostanze
2. Incoscienza3. Insipienza4. Troppa sicurezza di sé
1. Distrazione
1. Interventi di protezione dell’ambiente2. Interventi di protezione personale3. Misure di sicurezza e organizzazione del lavoro
Il laboratorio di Chimica non è necessariamente, nonostante i molti potenziali rischiassociati ad esso, un luogo di lavoro pericoloso, purché siano prese alcuneprecauzioni e vi si mantenga un comportamento ispirato al buon senso e allavigilanza. Ci sarà sempre una persona esperta incaricata di sovraintendere allaboratorio; va osservato comunque che la cautela e l'adozione di procedure sicure dilavoro sono responsabilità di ogni singola persona.
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Ciascun operatore deve adottare un atteggiamento responsabile nei confronti del suolavoro e deve evitare qualunque comportamento sventato o affrettato che possaprovocare un incidente ed eventuale danno a se stesso o ad altri.
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN UN LABORATORIO CHIMICO
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• Prendere visione della posizione dei quadri elettrici, dei mezzi antincendio, delle uscite disicurezza, dell’armadietto dei medicinali di pronto soccorso, delle valvole di controllodell'acqua e del gas (in caso di reale pericolo, se si è colti dal panico, è più difficile ragionare etrovare la loro posizione).
• Lavorare in ambienti sufficientemente arieggiati (molte reazioni chimiche necessitano direattivi o sviluppano prodotti volatili pericolosi perché tossici o irritanti; è dunque necessariolavorare in ambienti in cui tali prodotti possano diluirsi a sufficienza).
• Avvertire sempre preventivamente l’insegnante ed i colleghi se si è allergici a qualche sostanza(es. metalli).
• Se per qualunque motivo si avverte un senso di malessere, allontanarsi immediatamente dalbanco di lavoro avvertendo i colleghi vicini ed il docente.
• Non cercare di nascondere gli effetti di un incidente anche se ritenuto di lieve entità. (Lapersona che subisce un infortunio talvolta lo sottovaluta (o lo sopravaluta) per motivipsicologici. Avvertire sempre il docente ed i colleghi vicini. Tra l’altro, il docente è obbligatoper legge ad avvertire gli organi competenti in caso di incidente).
• Avvertire sempre il docente ed i colleghi vicini se si intende iniziare un’operazione che possacomportare qualche rischio potenziale.
• Memorizzare dov’è localizzata la più vicina fontana per gli occhi, l’estintore per le fiammee la via di fuga più opportuna da concordare con i docenti.
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN UN LABORATORIO CHIMICO
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• Indossare sempre il camice abbottonato (rappresenta una protezione da incendi e sostanzepericolose: deve essere facilmente sfilabile).
• Indossare sempre gli occhiali di protezione (devono essere in plastica resistente agli urti. Sideve prestare particolare attenzione soprattutto quando si opera con prodotti potenzialmentetossici, infiammabili, esplosivi o che possono sprigionare vapori anche solo irritanti. Evitare lelenti a contatto).
• Indossare calzature adatte in modo da proteggere i piedi dalla caduta accidentale di reattivi erecipienti. Non indossare i sandali senza le calze.
• I capelli lunghi devono essere raccolti per minimizzare il pericolo di impigliarsi, o di rovinarlicon qualche reattivo o di farli cadere in qualche recipiente o di bruciarli.
• Documentarsi sulla esatta procedura di qualunque operazione di laboratorio e sulla reattivitàdei prodotti da utilizzare prima di iniziare qualunque esperienza (non iniziare alcunesperimento se si ha qualche dubbio in merito: programmare tutta la sequenza delle operazionida svolgere e preparare ordinatamente ed in tempo tutta l'attrezzatura da usare).
• Non restare mai soli in laboratorio (un incidente anche di lieve entità può diventare serio se siè soli e non si interviene con immediatezza e decisione).
• Non ingombrare i passaggi né le porte né le zone in cui sono presenti i mezzi antincendio.(in caso di emergenza si potrebbe verificare di dover evacuare velocemente i locali).
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN UN LABORATORIO CHIMICO
• Leggere sempre con molta attenzione le etichette dei recipienti prima di usarne il contenuto.Essere assolutamente certi dell’identificazione della sostanza presente nel recipiente.(Manipolare o mescolare sostanze incognite può essere estremamente pericoloso. Ognirecipiente deve portare una etichetta che identifichi inequivocabilmente il suo contenuto almenocon il nome e/o la formula e le precauzioni d'uso).
• Lavorare sotto la cappa aspirante indossando anche gli occhiali di sicurezza soprattuttoquando si usano sostanze pericolose, tossiche, solventi organici, acidi e/o alcali concentrati, osi seguono reazioni che sviluppano gas tossici o maleodoranti o che siano esotermiche opotenzialmente esplosive.
• Non consumare cibi o bevande in laboratorio (il pericolo maggiore deriva dalla possibilecontaminazione del cibo o della bevanda con sostanze tossiche. In secondo luogo è possibile chesi verifichi la contaminazione dei reattivi col cibo).
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• Non usare i recipienti adoperati per gli esperimenti per introdurvi cibi o bevande (non èdetto che essi siano perfettamente puliti, inoltre certi residui chimici possono essere assorbiti dalvetro e rilasciati lentamente dopo qualche tempo).
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN UN LABORATORIO CHIMICO
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• Tenere pulito ed in ordine il proprio banco di lavoro (lasciare sul banco solo l'attrezzaturaindispensabile per lo svolgimento dell'esperienza in corso. Alla fine dell'esperienza riporrel'attrezzatura usata dopo averla pulita. Accertarsi di aver chiuso il rubinetto dell'acqua e del gas,se sono stati usati).
• Lavarsi frequentemente ed accuratamente le mani (spesso inavvertitamente, nonostante leprecauzioni, si tocca qualche residuo che poi potrebbe venire a contatto con la bocca o gli occhidando irritazioni o peggio).
• È tassativamente vietato prelevare liquidi con pipette aspirando con la bocca (usare semprepropipette automatiche o aspiratori in gomma: il liquido potrebbe finire in bocca, soprattutto senella pipetta si formano bolle d'aria, con conseguenze potenzialmente drammatiche).
• Non assaggiare, né toccare assolutamente i reattivi con le mani né annusarli (numerosesostanze sono irritanti, caustiche, velenose e possono anche essere assorbite dalla pelle. Glieffetti possono manifestarsi anche dopo qualche tempo).
• Usare con attenzione la vetreria:• 1) si possono prendere forti scottature perché la vetreria calda non è visivamente distinguibile da
quella fredda; se la vetreria è calda, prenderla con le apposite pinze o con dei guantisufficientemente grossi o con uno straccio o con un pezzo di carta opportunamente sagomato.
• 2) il vetro può facilmente rompersi in frammenti molto taglienti: per raccoglierli usare le stesseprecauzioni adoperate per maneggiare la vetreria calda. Se un'apparecchiatura è danneggiata nonadoperarla assolutamente ma buttarla nell'apposito contenitore per la raccolta della vetreriarotta.
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN UN LABORATORIO CHIMICO
• Non appoggiare vetreria vicino al bordo del bancone.
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• Quando si prepara una soluzione diluita di un acido o di un idrossido, partendo da acidi oidrossidi concentrati, aggiungere questi all'acqua lentamente ed agitando in continuazionee mai il contrario: prestare particolare attenzione soprattutto quando si ha a che fare conH2SO4 concentrato o con NaOH o KOH solidi: quando questi composti vengono mescolaticon H2O si sviluppa una grande quantità di calore ed in conseguenza di ciò la soluzione siriscalda molto velocemente (reazione esotermica). Attenzione: la soluzione può raggiungereil punto di ebollizione quasi istantaneamente e mettersi a schizzare pericolosamente.
• Non scaldare su fiamma libera liquidi infiammabili (esempio solventi organici): i loro gas potrebbero incendiarsi. Adoperare i mantelli riscaldanti elettrici.
• Non rivolgere l'apertura dei recipienti verso altre persone perché il liquido potrebbeschizzare.
• Non indagare su eventuali perdite di gas usando una fiamma: se c'è una effettiva perditasi può generare un incendio; usare le apposite soluzioni saponose.
• Prestare attenzione alle apparecchiature sotto tensione elettrica: non toccare lestrumentazioni elettriche con le mani bagnate, assicurarsi che non ci siano fili scoperti sottotensione. In caso di potenziale pericolo staccare la corrente operando dal quadro elettricogenerale la cui collocazione deve essere nota a tutti i frequentatori del laboratorio.
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN UN LABORATORIO CHIMICO
• Non portare in tasca oggetti in vetro, accendini, forbici.
I rifiuti e gli scarti del laboratorio
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- I rifiuti di tipo comune come carte, stracci, guanti monouso,..., purché non sporchi di reattivichimici pericolosi, vanno gettati in appositi contenitori non troppo grandi per evitare pericolosiaccumuli.
- I residui della vetreria rotta vanno messi in un contenitore a parte per essere smaltiti dopo esserestati ben puliti (Attenzione a non tagliarsi).
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN UN LABORATORIO CHIMICO
- I residui dei prodotti chimici possono essere messi assieme agli altri scarti solo dopo che ci si èaccertati che non possano dar luogo a reazioni esotermiche e nocive.
- I residui dei solventi organici vanno raccolti in appositi contenitori distinguendo i solventialogenati da quelli non alogenati.
- Le soluzioni acide e quelle basiche vanno smaltite separatamente in recipienti dedicati.
- Le sostanze che reagiscono violentemente con H2O (come i metalli alcalini e gli idruri) vannodistrutte con reagenti opportuni. (Esempio: Na viene distrutto con etanolo o metanolo).
Premesso che non si deve inquinare l'ambiente, i rifiuti e gli scarti devono essere raccolti in manieradifferenziata per il loro successivo smaltimento.
SOSTANZE NOCIVE E INTERVENTI DI PRIMO SOCCORSO
Tutte le sostanze chimiche sono potenzialmente nocive e tossiche, ma lo diventano in pratica solo seusate in maniera scorretta.È indispensabile eseguire sotto cappa aspirante tutte le operazioni più pericolose (ad esempiotrattamento con H2S, tioacetammide, ebollizione con acidi e basi concentrati) durante le quali si hasviluppo di vapori corrosivi e tossici.
Vengono brevemente descritti i pericoli derivanti da alcune sostanze chimiche particolarmente nocivecon cui si avrà a che fare durante le esercitazioni:
IDROGENO SOLFORATO: H2S è un gas molto velenoso. Avendo un odore particolarmentedisgustoso, si avverte anche quando è presente nell’aria a concentrazioni bassissime (1:10 milioni). Èpericoloso soprattutto per polmoni e occhi.Soccorso d’urgenza: allontanare il paziente dall’ambiente inquinato, rapide e abbondanti inalazioni diaria fresca e, se necessario, soccorso medico.
CLORO E BROMO: i vapori di Cl2 e Br2 sono pericolosi per gli occhi e per gli organi dellarespirazione. Tosse, difficoltà di respiro, soffocazione.Soccorso d’urgenza: allontanare il paziente dall’ambiente, fargli respirare aria fresca e, se necessario,intervento medico.
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VAPORI NITROSI: di colore rosso-bruno, si formano nella decomposizione di HNO3 e dei Nitrati.Sono molto tossici soprattutto per le vie respiratorie.Primi Soccorsi: allontanare il paziente portandolo in ambiente di aria fresca, riposo in ambientetiepido e, se necessario, intervento medico.
SOSTANZE CAUSTICHE: Acidi Forti conc. (Solforico, Nitrico, Cloridrico), Basi Forti conc.(Idrato Sodico, Idrato Potassico), Ossidanti Forti (Cloro, Bromo, Acqua Ossigenata). Tutte questesostanze provocano ustioni o infiammazioni della pelle. Le Basi Forti (KOH, NaOH in particolare)attaccano la pelle più profondamente degli Acidi e presentano particolare pericolosità per gli occhi.Usare sempre occhiali e guanti di protezione.Attenzione a non aggiungere mai l’acqua all’Acido Solforico e a mescolare cautamente gli Acidi conle Basi Forti per evitare spruzzi. In caso di contatto con Basi Forti o acidi lavare abbondantemente laparte con Acqua e quindi tamponare rispettivamente con Acido Debole nel primo caso (acido citrico,succo di limone, aceto) o Base Debole nel secondo (soluzione di Bicarbonato).
ACIDO SOLFORICO: Lavare rapidamente e abbondantemente, facendo scorrere a lungo acquacorrente fredda, la parte interessata in modo da asportare completamente l’acido. Solosuccessivamente, dopo aver asciugato la zona, procedere con un eventuale intervento terapeutico.
SOSTANZE PERICOLOSE
Sostanze chimiche che possono provocare pericoli immediati e danniconcreti.
EINECSELINCS
“Per Sostanza si intende un elemento chimico o un composto chimico come si presenta allostato naturale, oppure ottenuto mediante qualsiasi procedimento di produzione”.
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REACH
EINECS (European Inventory of Existing Commercial ChemicalSubstances).
ELINCS (European List of Notified Chemical Substances).
L’elenco contiene 82000 sostanze definite e 18000 sostanze UVCB (Substances ofUnknown or Variable Composition, Complex Reaction Products or Biological Material,sostanze con composizione ignota o variabile, prodotti di reazione complessi o materialebiologico).
(in commercio prima del 18/9/1981)
2XX-XXX-X 3XX-XXX-X
(in commercio tra il 18/9/1981 e il 31/05/2008)
L’elenco comprende 5292 sostanze notificate
4XX-XXX-X
Nel procedimento di notifica devono essere indicati, oltre ai dati riguardanti l’azienda produttrice,tutti i dati riguardati la sostanza da notificare: a tale scopo devono essere presentati i risultatirelativi ai test effettuati sulle sostanze per valutare i probabili pericoli per la salute dell’uomo el’ambiente. In Italia l’ufficio che si occupa della notifica di sostanze nuove è l’Istituto Superiore diSanità.
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Con il REACH è stato istituito un nuovo inventario comprensivo delle sostanzechimiche, che sostituisce gli inventari precedenti
REACH (Registration, Evaluation, Authorisationand Restrictions of Chemicals)
Il REACH prevede la registrazione di tutte le sostanze prodotte o importate nella Comunità in quantità maggiori di una tonnellata per anno.
Regolamento dell'Unione Europea adottato per migliorare la protezione della salute dell'uomo e dell'ambiente dai rischi delle sostanze chimiche.
La registrazione di una sostanza consiste nella presentazione, da parte deifabbricanti o degli importatori, di alcune informazioni di base relative alle proprietàfisico-chimiche, tossicologiche e ambientali.
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Il 1° giugno 2007 è entrato in vigore il Regolamento REACH(CE) n. 1907/2006Regolamento (CE) n. 1907/2006
L'ECHA assiste le società affinché si conformino alla legislazione, promuove l'usosicuro delle sostanze chimiche, fornisce informazioni sulle sostanze chimiche e sioccupa delle sostanze preoccupanti.
ECHA (European Chemicals Agency)
Si applica a tutte le sostanze chimiche: non solo a quelle utilizzate nei processiindustriali, ma anche a quelle che vengono adoperate quotidianamente, ad esempionei detergenti o nelle vernici, e quelle presenti in articoli come gli abiti, i mobili e glielettrodomestici. Il regolamento, quindi, interessa la maggior parte delle aziende ditutta Europa.
IL REGOLAMENTO REACH
Attribuisce alle aziende l'onere della prova, per cui le aziende, a norma delregolamento, devono identificare e gestire i rischi collegati alle sostanze cheproducono e vendono nell'Unione europea, dimostrare all'ECHA come utilizzare talisostanze senza correre rischi e informare gli utenti delle misure di gestione dei rischi.
Se tali rischi non sono gestibili, le autorità hanno la facoltà di imporre varielimitazioni all'uso delle sostanze e nel lungo termine le sostanze più pericolosedevono essere sostituite con sostanze meno pericolose.
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Sono riportati sulle etichette delle confezioni commerciali e permettono diidentificare immediatamente il grado di pericolosità di un prodotto e lemisure da adottare per prevenire eventuali incidenti.
R Le frasi R descrivono in forma sintetica i rischi potenziali associatiall’impiego della sostanza.
S Le frasi S descrivono in forma sintetica le comuni forme disicurezza da adottare per minimizzare i rischi.
I pittogrammi indicano sotto forma grafica il pericolo associatoalla sostanza.
Pittogrammi, Frasi R e Frasi S
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Vecchio regolamento
SIMBOLI DI PERICOLO
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Vecchio regolamento
PERICOLI CHIMICO-FISICI
18
Vecchio regolamento
PERICOLI TOSSICOLOGICI
19
Vecchio regolamento
PERICOLI TOSSICOLOGICI
PERICOLI PER L’AMBIENTE
20
Vecchio regolamento
21Vecchio regolamento
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FRASI DI RISCHIO (R)
R8 Può provocare l’accensione di materie combustibili
R10 Infiammabile
R12 Estremamente infiammabile
R26 Molto tossico per inalazione
R34 Provoca ustioni
R35 Provoca gravi ustioni
R36 Irritante per gli occhi
R37 Irritante per le vie respiratorie
R38 Irritante per la pelle
R36/38 Irritante per gli occhi e la pelle
R36/37/38 Irritante per gli occhi, le vie respiratorie e la pelle
R45 Può provocare il cancro
R46 Può provocare alterazioni genetiche ereditarie
R49 Può provocare il cancro per inalazione
R60 Può ridurre la fertilità
R61 Può danneggiare i bambini ancora non nati
Vecchio regolamento
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CONSIGLI DI PRUDENZA (S)S2 Conservare fuori dalla portata dei bambiniS7 Conservare il recipiente ben chiusoS9 Conservare il recipiente in luogo ben ventilatoS23 Non respirare i gas, fumi, vapori, aerosoli o altri termini appropriati (da
precisare da parte del produttore)S25 Evitare il contatto con gli occhiS26 In caso di contatto con gli occhi, lavare immediatamente ed
abbondantemente con acqua e consultare un medicoS27 Togliersi di dosso immediatamente gli indumenti contaminatiS28 In caso di contatto con la pelle lavarsi immediatamente e
abbondantemente con prodotti idonei (da indicarsi da parte delproduttore)
S30 Non versare acqua sul prodottoS35 Non disfarsi del prodotto e del recipiente se non con le dovute precauzioniS37 Usare guanti adattiS39 Proteggersi gli occhi e la facciaS45 In caso di incidente o malessere consultare immediatamente un medico (se
possibile, mostrargli l’etichetta)S7/9 Tenere il recipiente ben chiuso e in luogo ben ventilatoS37/39 Usare guanti adatti e proteggersi gli occhi/la faccia
Vecchio regolamento
• Una delle caratteristiche più importanti delle sostanze nocive,tossiche o molto tossiche è rappresentata dalla tossicità a brevetermine (effetto acuto).
• Il livello di tossicità è stato definito a partire da test basati sullaquantità di composto chimico letale in funzione della via diesposizione.
Classificazione dei prodotti pericolosi per la salute
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• DL50: è la dose che provoca la morte nel 50% deglianimali da esperimento; va definita anche la via (orale, cutanea,etc…..).
• Per la DL50 orale la normativa UE prevede come animale daesperimento l’uso del ratto, mentre per la DL50 cutanea è previstoanche l’impiego del coniglio.
Classificazione dei prodotti pericolosi per la salute
25
• CL50: è la concentrazione in aria che provoca la morte nel 50%degli animali da esperimento, se inalata per un determinatoperiodo di tempo.
• Per la CL50 la normativa UE prevede l’uso del ratto come animaleda esperimento con una esposizione di 4 ore.
DL50 orale(mg/Kg)
DL50 cutanea(mg/Kg)
CL50 inalatoria(mg/L in 4 h)
200 – 2000 400 – 2000 2 – 20
25 – 200 50 – 400 0.5 – 2
≤ 25 ≤ 50 ≤ 0.5
T
T+
Xn
26
Classificazione dei prodotti pericolosi per la salute
Vecchio regolamento
Sostanze e preparati che, per ingestione, inalazione openetrazione cutanea, possono provocare il cancro oaumentarne la frequenza.
CancerogenoR45
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Sostanze che possono provocare alterazionigenetiche ereditarie e risultare dannose per losviluppo normale delle cellule.
Sostanze che possono provocare malformazionicongenite e risultare dannose per lo svilupponormale del feto.
MutagenoR46
TeratogenoR60
CMT
R49
R61
Vecchio regolamento
nomeNome chimico
nome
nomePittogrammi
PittogramminomeFrasi R e
Frasi S
nomeN° C.A.S.
nomenome
nomeStato fisico
Conservazione
nomeFormula bruta
PM
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ETICHETTA
nomeN° EINECS
Vecchio regolamento
CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE SOSTANZE COMUNI
SOLUZIONE CONC.% N
SIMBOLI PERICOLO
RISCHIO[R]
CONSIGLI[S]
Acido cloridrico conc.
Acido solforico conc.
Acido nitrico concentr.
Acido acetico glaciale
Ammonio idrato conc.
Calcio cloruro
Solfato di ferro
Solfato di rame
Argento nitrato
Sodio idrossido
Ammonio cloruro
Carbonato di sodio
34 - 37
35
8 - 35
10-35
34-50
36
22
22-36/38-50
34 -50/53
35
22-36
36
26 -36/37/39-45
26-30-45
23-26-45
2-23-26-27
26-36/37/39-45-61
22-24
36/37/39
22-60-61
26-45-60-61
26-37/39-45
22
22-2629
37 12
96 36
65 14
~100
~30 14
99%
99%
99%
99%
2
99%
99%
30
GHS è l'acronimo inglese di "Globally Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals" (E’ Il nuovo sistema internazionale per classificare ed etichettare sostanze e preparati pericolosi.). Approvato nel 2002
Nelle Nazioni Unite (ONU)
Regolamento CLP: “Classification, Labelling and Packaging”(Regolamento (CE) n. 1272/2008 relativo alla classificazione,all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele), approvatodal Consiglio Europeo e dal Parlamento Europeo.
Nella EU
GHS/CLP
Tali regolamenti garantiscono che i rischi presentati dalle sostanzechimiche siano chiaramente comunicati ai lavoratori e ai consumatoriattraverso la classificazione e l'etichettatura delle sostanze chimiche.
La nuova classificazione ed etichettatura dei prodotti chimici pericolosi
31
PITTOGRAMMI DI PERICOLO (nuovi)
32
33
34
NUOVI PITTOGRAMMI DI PERICOLO
35
Le nuove indicazioni di pericolo (frasi H) sostituiscono le frasi R finora utilizzate.Le frasi H sono numerate come segue:
I nuovi consigli di prudenza (frasi P) sostituiscono le frasi S finora utilizzate.Le frasi P sono numerate come segue:
Frasi H/P
36
Frasi H
37
Frasi H
38
Frasi H
39
Frasi P
Frasi P
Frasi P
Frasi P
ETICHETTA
CLASSIFICAZIONE DI ALCUNE SOSTANZE COMUNI
SIMBOLI PERICOLO
FRASI[H]
FRASI[P]
H302-H319
H31945
H272-H314-H410
H290-H314
H302-H315-H319
H302-H315-H319-H410
H315-H335-H400
H319
H272-H314
H226-H314
H314-H335
H314-H412
Acido cloridrico conc.
Acido solforico conc.
Acido nitrico conc.
Acido acetico glaciale
Ammonio idrato conc.
Calcio cloruro
Solfato di ferro
Solfato di rame
Argento nitrato
Sodio idrossido
Ammonio cloruro
Carbonato di sodio
P220-P273-P280-P305 + P351 + P338-P310-P501
P280-P305 + P351 + P338-P310
P305 + P351 + P338
P305 + P351 + P338
P261-P273-P280-P305 + P351 + P338-P310
P305 + P351 + P338
P305 + P351 + P338
P273-P305 + P351 + P338-P501
P261-P280-P305 + P351 + P338-P310
P273-P280-P305 + P351 + P338-P310
P220-P280-P305 + P351 + P338-P310
P280-P305 + P351 + P338-P310
• I prodotti pericolosi in commercio sono obbligatoriamente accompagnati daschede di sicurezza, note come Material Safety Data Sheet (MSDS).
• Esse sono composte da 16 voci standardizzate, redatte nella lingua del Paesed’impiego e contenenti informazioni più approfondite rispetto all'etichetta.
SCHEDA DI SICUREZZA
1. Identificazione preparato/produttore2. Composizione/informazioni sui componenti3. Identificazione dei pericoli4. Misure primo soccorso5. Misure antincendio6. Misure per fuoriuscita accidentale7. Manipolazione e stoccaggio8. Controllo esposizione/protezione individuale9. Proprietà fisiche/chimiche10. Stabilità e reattività11. Informazioni tossicologiche12. Informazioni ecologiche13. Considerazioni sullo smaltimento14. Informazioni sul trasporto15. Informazioni sulla regolamentazione16. Altre informazioni
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Il regolamento (CE) n.1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio approvato il 18 dicembre 2006, denominato regolamento "REACH" (dall'acronimo "Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals"), prevede la registrazione di tutte le sostanze prodotte o importate nella Comunità in quantità maggiori di una tonnellata per anno. Si tratta, secondo le stime della Commissione Europea, di circa 30.000 sostanze chimiche in commercio.La registrazione di una sostanza consiste nella presentazione, da parte dei fabbricanti o degli importatori, di alcune informazioni di base sulle sue caratteristiche e, in mancanza di dati disponibili, nell'esecuzione di test sperimentali per caratterizzare le relative proprietà fisico-chimiche, tossicologiche e ambientali.
Regolamento REACH