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La strada europea della pace da Lubecca a Roma
Cultura di pace e patrimonio culturale
Patrizia De SocioMilano 26 ottobre 2006
Milano 26 ottobre 2006
Presentazione del progetto
Il Codice dei beni culturali e del paesaggio
Le categorie del patrimonio
Istituti e luoghi della cultura
I concetti di tutela valorizzazione conservazione salvaguardia
Presentazione del progetto
La Strada Europea della Pace
è un antico tracciato che da Lubecca, attraverso Germania,Svizzera,Francia e Italia, arrivava fino a Roma.
Cinque regioni italiane erano toccate dal tracciato:
Lombardia
Emilia Romagna
Marche
Umbria
Lazio
Presentazione del progetto
Questo antico itinerario, frequentato in passato da pellegrini,santi,pontefici,imperatori,viaggiatori provenienti dal Nord Europa,e di cui esistono ampie testimonianze
può costituire la base di partenza per
Presentazione del progetto
un viaggio nella memoria che aiuti a riscoprire gli aspetti religiosi,storici e culturali di un tracciato ricco di storia,arte, spiritualità
Presentazione del progetto
Il valore e le testimonianze di pace che si porta con sé, connotano la Strada e danno ad essa la sua denominazione
Presentazione del progetto
Il progetto prende il suo avvio da una ricerca di Maria Vittoria Ambrogi,Giambaldo Belardi, Igino Gagliardoni
dal titolo
‘La strada europea della pace Lubecca-Roma’
edita a Gubbio nel 2002
Presentazione del progetto
Dal volume è scaturita, nel 2003, l’idea di un progetto formativo e didattico indirizzato principalmente all’utenza scolastica italiana con l’obiettivo di:
Presentazione del progetto
garantire la conoscenza e la comunicazione del patrimonio culturale, quale veicolo di pace, tramite una serie di azioni coordinate:conoscerecapirediffondere le caratteristiche di ciascun luogo, ricadente nel tracciato Lubecca-Roma, al fine di consolidare il senso di appartenenza ad una specifica realtà culturale. Lo studio del territorio offrirà opportunità formative finalizzate alla diffusione e comunicazione del patrimonio culturale europeo.
Presentazione del progetto
“La strada europea della pace da Lubecca a Roma” vanta eccellenti precedenti riconosciuti, in seno al Consiglio d’ Europa, dall’Istituto europeo degli itinerari culturali: Il tragitto della via Francigena Il tragitto di Santiago de Compostela La rete dei siti Cluniacensi
Presentazione del progetto
Rispetto a questi esempi, il nostro itinerario, accanto agli elementi legati all’idea di pellegrinaggio, PROMUOVE la ricognizione di motivi culturali laici e civili, riferiti a diversi ambiti di ricerca, con l’obiettivo di evidenziarne il legame storico con il mondo delle relazioni culturali, economiche ed artistiche.
Presentazione del progetto
Scopo del progetto è dunque
concorrere alla costruzione di una cultura di pace attraverso l’individuazione, materiale ed ideale, di una strada che collega ancora oggi la città di Lubecca a quella di Roma
Lo studio del territorio offrirà, così, opportunità formative finalizzate alla diffusione e comunicazione del patrimonio culturale europeo.
Presentazione progetto
I soggetti attuatori
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, promotore del progetto
Gli ‘IRRE’ (Istituti Regionali di Ricerca Educativa)
Presentazione progetto
Città, comuni, enti territoriali, agenzie formative di gradi diversi, sono stati coinvolti per attivare scambi culturali, reali e virtuali, che privilegino le giovani generazioni, al fine di rintracciare i tasselli di una comune cultura europea, evidenziando uguaglianze e differenze.
Presentazione progetto
Formatori, docenti, mediatori culturali, operatori didattici, studenti trasmetteranno, attraverso strategie didattico-metodologiche mirate, i valori che informano i luoghi e che ne hanno definito il loro essere.La proposta formativa, dunque, sarà quella di un apprendimento attivo e permanente che, per sua definizione, avrà riscontro nella valorizzazione globale dei territori.
Presentazione progetto
Il patrimonio culturale diverrà mezzo di diffusione dei valori di fratellanza tra i popoli
Lavorare sulla decodifica di segni, la lettura e l’interpretazione di simboli iconografici, in ambito storico artistico,vorrà direriflettere sul senso di appartenenza di un cittadino ad un territorio, e,nel contempo, aprire possibili spazi di confronto tra culture differenti.Inoltre il progetto, attraverso la formazione, comunicherà un lessico tecnico disciplinare appropriato, la cui acquisizione concorrerà alla lettura più consapevole del territorio-patrimonio.Il necessario lavoro di coordinamento progettuale favorirà gli scambi culturali previsti tra gli obiettivi caratterizzanti del progetto.
Presentazione progetto
Il Dipartimento per i beni culturali e paesaggistici Servizio IV, attraverso il Centro per i servizi educativi del museo e del territorio, ha avviato su questi temi una riflessione per la definizione di ambiti d’intervento tematici e multidisciplinari.Al loro interno sarà possibile rintracciare indicazioni per una ricerca-azione, il cui obiettivo principale è la valorizzazione e la comunicazione del patrimonio culturale dei luoghi.
Presentazione progetto
Gli ambiti di ricerca entro cui si muovono le azioni formative e, poi, quelle didattiche, individuano alcuni percorsi, attraverso cui conoscere e ri-conoscere la specificità dei territori in cui ci si trova ad operare.
Presentazione progetto
Alcuni esempi di possibili “tracce” Percorso biografico (personaggi e contesti
culturali) Percorso paesaggistico (ecomusei e sistemi
integrati) Percorso storico (fatti, documenti e testimoni) Percorso etnoantropologico (la cultura del fare) Percorso iconografico ( le immagini nelle
collezioni del patrimonio) Percorso artistico (arti visive, teatrali e musicali)
Presentazione progetto
Questo segmento della procedura sarà oggetto di uno dei prossimi incontri
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Perché quando si parla di opere d’arte si usa la parola ‘bene’? Chi stabilisce cosa conservare e cosa no?Si può difendere il paesaggio?Chi trova nel suo terreno un’anfora romana, può tenersela o no? Qual è la differenza tra archivio e biblioteca?
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Il Decreto Legislativo n. 42 del 22 Gennaio 2004
ha varato il ‘CODICE DEI BENI CULTURALI E DEL PAESAGGIO”
(ai sensi dell’articolo 10 della legge 6 luglio 2002, n. 137)
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Il Codice si compone di 183 articoli ed affronta le tematiche fondamentali del patrimonio quali:
tutela
valorizzazione
salvaguardia
conservazione ….
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Cosa vuol dire: tutela ?
La tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale concorrono a preservare la memoria della comunità nazionale e del suo territorio e a promuovere lo sviluppo della cultura.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Cosa vuol dire: valorizzazione?
La valorizzazione consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette a promuovere la conoscenza del patrimonio culturale e ad assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
valorizzare il paesaggio, si può?
In riferimento ai beni paesaggistici la valorizzazione comprende altresì la riqualificazione degli immobili e delle aree sottoposti a tutela compromessi o degradati, ovvero la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Articolo 3Tutela del patrimonio culturale
1. La tutela consiste nell’esercizio delle funzioni e nella disciplina delle attività dirette, sulla base di un’adeguata attività conoscitiva, ad individuare i beni costituenti il patrimonio culturale ed a garantirne la protezione e la conservazione per fini di pubblica fruizione.
2. L’esercizio delle funzioni di tutela si esplica anche attraverso provvedimenti volti a conformare e regolare diritti e comportamenti inerenti al patrimonio culturale.
Il patrimonio culturale come veicolo di paceDefinizioni e strumenti normativi
Articolo 4Funzioni dello Stato in materia di tutela del patrimonio
culturale1. Al fine di garantire l’esercizio unitario delle funzioni di
tutela, ai sensi dell’articolo 118 della Costituzione, le funzioni stesse sono attribuite al Ministero per i beni e le attività culturali, di seguito denominato «Ministero», che le esercita direttamente o ne può conferire l’esercizio alle regioni, tramite forme di intesa e coordinamento ai sensi dell’articolo 5, commi 3 e 4. Sono fatte salve le funzioni già conferite alle regioni ai sensi dei commi 2 e 6 del medesimo articolo 5.
2. Il Ministero esercita le funzioni di tutela sui beni culturali di appartenenza statale anche se in consegna o in uso ad amministrazioni o soggetti diversi dal Ministero.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
All'interno del "patrimonio culturale nazionale", si inscrivono due tipologie di beni culturali: i beni culturali in senso stretto, coincidenti con le cose d'interesse storico, artistico, archeologico etc., di cui alla legge 1089 del 1939e quell'altra specie di bene culturale, in senso più ampio, che è costituita dai beni paesaggistici,beni singoli e aree (già protetti dalla legge 1497 del 1939 e poi dalla legge n.431 del 1985 detta "Galasso" ), frutto della millenaria antropizzazione e stratificazione storica del nostro territorio, un unicum nell'esperienza europea e mondiale tale da meritare tutto il rilievo e la protezione dovuti
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
La definizione di paesaggio nel Codice PARTE TERZA
Beni paesaggisticiTITOLO I
Tutela e valorizzazione Capo I
Disposizioni generali Articolo 131
Salvaguardia dei valori del paesaggio• 1. Ai fini del presente codice per paesaggio si intendono parti di
territorio i cui caratteri distintivi derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni.
• 2. La tutela e la valorizzazione del paesaggio salvaguardano i valori che esso esprime quali manifestazioni identitarie percepibili.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Beni paesaggistici
La legge ci spiega che ‘bene’ si riferisce a quelle cose la cui bellezza naturale o l’interesse naturalistico sono tali da farli diventare oggetto di tutela. Già nella Legge Bottai (1939) venivano indicate come beni paesaggistici le bellezze panoramiche, in una visione estetica del bene che derivava dal pensiero crociano. Il Codice attuale, dunque, riprende questo vasto ambito e parla, quasi con poesia, di bellezze panoramiche considerate come quadri, di punti di vista spettacolari, di coste marine, di fiumi torrenti e corsi d’acqua. Non mancano montagne e ghiacciai, così come i parchi e le foreste e i vulcani. Tutti i nostri beni sono di appartenenza pubblica e sono perciò destinati ad essere usati dalla collettività per averne giovamento e piacere. Ma con dei limiti molto, molto, precisi….
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Articolo 10
1. Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico.
2. Sono inoltre beni culturali:a) le raccolte di musei, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi
dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico;
b) gli archivi e i singoli documenti dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente ed istituto pubblico;
c) le raccolte librarie delle biblioteche dello Stato, delle regioni, degli altri enti pubblici territoriali, nonché di ogni altro ente e istituto pubblico.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Sono altresì beni culturali, quando sia intervenuta la dichiarazione prevista dall’articolo 13:
a) le cose immobili e mobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico particolarmente importante
b) gli archivi e i singoli documenti, appartenenti a privati, che rivestono interesse storico particolarmente importante
c) le raccolte librarie, appartenenti a privati, di eccezionale interesse culturale
d) le cose immobili e mobili, a chiunque appartenenti, che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell’arte e della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dell’identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose;
e) le collezioni o serie di oggetti, a chiunque appartenenti, che, per tradizione, fama e particolari caratteristiche ambientali, rivestono come complesso un eccezionale interesse artistico o storico.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Usare la parola ‘bene’ al posto , ad esempio, di opera o monumento, serve a rinforzare il concetto di oggetti che si portano dentro dei valori. Prima di tutto il valore della loro testimonianza, sia artistica che storica, poi quello di documento della vita di una società e, non ultimo, quello nettamente economico.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Ogni bene dunque è tale perché testimonia una serie di passaggi riconosciuti come fondamentali per la memoria del Paese e collegati l’uno all’altro: creazione umana significativa di un periodo storico come di un fenomeno artistico o di un’esigenza religiosa, ma anche simbolo e prova di un momento della vita socio-culturale dello Stato e infine oggetto con un valore economico e monetario.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Lo Stato può essere legittimo possessore di un bene oppure no. Ma deve comunque esercitare la funzione di tutela anche quando, ad esempio, si tratta di una villa di proprietà di un privato cittadino o di una rara collezione di volumi antichi messa insieme da una banca proprio perché, trattandosi di un bene che interessa la storia della Nazione, questo non può essere stravolto nel suo aspetto esteriore o danneggiato impunemente. Ci sono quindi alcuni limiti al possesso privato esercitati dallo Stato sulla base dei valori di civiltà detti sopra.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Qualche esempio
Artistico è un dipinto del Settecento ma anche un palazzo medievale e….
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Qualche esempio
Storico è un fondo fotografico con lastre di primo Ottocento ma anche…
uno spartito musicale o una carta geografica o, ancora, lo studio di un artista o di un poeta…..
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Qualche esempio
Archeologico si riferisce ad una statua greca, ad una villa imperiale, ad una maschera punica, ad una nave romana…
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Qualche esempio
Etnoantropologico è tutto quello che documenta la cultura del mondo popolare
come…….abbigliamento, strumenti di lavoro, giocattoli,canti, danze e così via
Ma attenzione !
Canti e danze, beni immateriali, non entrano a far parte del Codice ….
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Qualche esempio
Archivistico comprende documenti notarili, o statuti di confraternite e corporazioni religiose, documenti di antichi municipi e carte diplomatiche di ogni periodo storico…
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Bibliografico si riferisce a volumi, codici liturgici, testi medico scientifici , rare edizioni , opuscoli,bandi, giornali.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Beni immobili Esempi
Palazzo Ducale a Venezia
Palazzo Regio a Cagliari
Castel del Monte vicino Andria
Villa Adriana nei pressi di Tivoli
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Beni mobili
Raccolte di musei
Pinacoteche
Gallerie
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Questi luoghi hanno spesso un duplice interesse: infatti è la stessa sede del museo o della pinacoteca ad essere un bene. Così è un bene sia l’edificio che ospita il museo, pensiamo ad esempio alla Galleria degli Uffizi a Firenze o al Castello cinquecentesco dell’Aquila, sia la collezione di opere che custodisce.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Uso e funzione del museoInnanzitutto serve a conservare ed esporre al pubblico ciò che possiede, cioè la sua collezione di beni, che può essere di epoca e carattere molto diverso. Per essere chiari si va dal periodo preistorico all’arte contemporanea; dalle armature rinascimentali alle carrozze. Il fine del museo è quello di offrire alla fruizione dei visitatori, cioè all’uso e al godimento, l’insieme delle sue opere o dei suoi oggetti.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
I luoghi della cultura
(articolo 101 del Codice)
Sono istituti e luoghi della cultura
musei
biblioteche
archivi
aree e parchi archeologici complessi
monumentali
museo
è una struttura permanente che acquisisce, conserva, ordina ed espone beni culturali per finalità di educazione e di studio
bibliotecaè una struttura permanente che raccoglie e conserva un insieme organizzato di libri, materiali e informazioni, comunque editi o pubblicati su qualunque supporto, e ne assicura la consultazione al fine di promuovere la lettura e lo studio
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Archivio è una struttura permanente che raccoglie, inventaria e conserva documenti originali di interesse storico e ne assicura la consultazione per finalità di studio e di ricerca
(In ogni regione d’Italia esiste un archivio di Stato che raccoglie, inventaria e conserva documenti originali, che hanno un interesse storico. Quando si dice documenti originali si intendono lettere, pergamene, disegni, atti amministrativi e catastali, un patrimonio fondamentale per gli studiosi che si occupano, ad esempio, di storia patria)
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Area archeologica
è un sito caratterizzato dalla presenza di resti di natura fossile o di manufatti o strutture preistorici o di età antica
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Area ArcheologicaNe è piena l’Italia di siti, cioè località, in cui c’è la presenza visibile di resti, manufatti, strutture di periodo preistorico o di età antica.
Si tratti di una stazione preistorica, un tempio italico, una piccola necropoli etrusca, un insediamento punico, una terma o dei resti di una piccola domus, si può dire che non esista luogo del nostro paese dove non ci sia una ‘emergenza’ archeologica! Questo dà la dimensione, forse più di ogni altro esempio di cosa si deve intendere per ‘Museo Italia’: una continuità culturale pressoché unica di cui dobbiamo avere piena coscienza perché si tratta di un patrimonio inestimabile che la collocazione esterna rende molto fragile.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Parco archeologico
è un ambito territoriale caratterizzato da importanti evidenze archeologiche e dalla compresenza di valori storici, paesaggistici o ambientali, attrezzato come museo all’aperto
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Parco archeologicoA differenza dell’area archeologica, qui ci troveremo in un ambito territoriale molto più vasto, come può essere il Parco di Sibari o quello di Cuma. Troveremo resti archeologici e elementi paesaggistici e naturalistici di grande rilievo.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Complesso monumentale
è un insieme formato da una pluralità di fabbricati edificati anche in epoche diverse, che con il tempo hanno acquisito, come insieme, una autonoma rilevanza artistica, storica o etnoantropologica
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Complesso monumentale
E’ una tipologia molto frequente nel nostro territorio.
Indica la presenza di un insieme di fabbricati, costruiti in epoche diverse che, nel corso del tempo hanno assunto nella loro totalità una rilevanza storico artistica particolare.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Il Codice e la scuola
Due articoli per le attività di studio, ricerca e conoscenza
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Articolo 118 Promozione di attività di studio e ricerca
1. Il Ministero, le regioni e gli altri enti pubblici territoriali, anche con il concorso delle università e di altri soggetti pubblici e privati, realizzano, promuovono e sostengono, anche congiuntamente, ricerche, studi ed altre attività conoscitive aventi ad oggetto il patrimonio culturale.
2. Al fine di garantire la raccolta e la diffusione sistematica dei risultati degli studi, delle ricerche e delle altre attività di cui al comma 1, ivi compresa la catalogazione, il Ministero e le regioni possono stipulare accordi per istituire, a livello regionale o interregionale, centri permanenti di studio e documentazione del patrimonio culturale, prevedendo il concorso delle università e di altri soggetti pubblici e privati.
Articolo 119
Diffusione della conoscenza del patrimonio culturale nelle scuole1. Il Ministero, il Ministero per l’istruzione, l’università e la ricerca, le regioni e gli altri enti pubblici
territoriali interessati possono concludere accordi per diffondere la conoscenza e favorire la fruizione del patrimonio culturale da parte degli studenti.
2. Sulla base degli accordi previsti al comma 1, i responsabili degli istituti e dei luoghi della cultura di cui all’articolo 101 possono stipulare con le scuole di ogni ordine e grado, appartenenti al sistema nazionale di istruzione, apposite convenzioni per la elaborazione di percorsi didattici, la predisposizione di materiali e sussidi audiovisivi, nonché per la formazione e l’aggiornamento dei docenti. I percorsi, i materiali e i sussidi tengono conto della specificità della scuola richiedente e delle eventuali particolari esigenze determinate dalla presenza di alunni disabili.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Cinque parole chiave
ConservazioneStudio
Prevenzione
Manutenzione
Restauro
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
La conservazione del patrimonio culturale è assicurata mediante una coerente, coordinata e programmata attività di studio, prevenzione, manutenzione e restauro.Per prevenzione si intende il complesso delle attività idonee a limitare le situazioni di rischio connesse al bene culturale nel suo contesto.Per manutenzione si intende il complesso delle attività e degli interventi destinati al controllo delle condizioni del bene culturale e al mantenimento dell’integrità, dell’efficienza funzionale e dell’identità del bene e delle sue parti.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
restauro
si intende l’intervento diretto sul bene attraverso un complesso di operazioni finalizzate all’integrità materiale ed al recupero del bene medesimo, alla protezione ed alla trasmissione dei suoi valori culturali
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
Salvaguardia
Il concetto di salvaguardia e’ connesso a quello di vigilanza sui beni
I beni culturali non possono essere distrutti, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.Gli archivi non possono essere smembrati.
Il patrimonio culturale come veicolo di pace
La rete dei servizi educativi